Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...

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Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
Le Comunità
                 Periodico interparrocchiale a cura delle Comunità di Ponteranica
                          Dicembre 2015 - Gennaio 2016

   Insieme
    Parrocchia della Trasfigurazione in Rosciano - Parrocchia di SS. Alessandro e Vincenzo in Ponteranica
           Parrocchia di S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine in Ramera di Ponteranica

Capaci di carità...
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Le Comunità
   Insieme Il Natale e le pupille dilatate
                             Editoriale
                      Periodico interparrocchiale a cura delle Comunità di Ponteranica
                               Dicembre 2015 - Gennaio 2016

         Parrocchia della Trasfigurazione in Rosciano - Parrocchia di SS. Alessandro e Vincenzo in Ponteranica
                Parrocchia di S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine in Ramera di Ponteranica

                                                                                                                 C    hi di noi non ha provato tenerezza nell’os-
                                                                                                                      servare dei “cuccioli”, d’uomo o animali? È
                                                                                                                 un fenomeno che accomuna tutti, anche alcuni
                                                                                                                                                                        entra dentro tanta luce quanta non mai, devi
                                                                                                                                                                        persino metterti una mano agli occhi perché
                                                                                                                                                                        non ti faccia male…
                                                                                                                 fra gli esseri più crudeli nel mondo animale, e        Nonostante la secolarizzazione tenda in ogni
                                                                                                                 non è evidentemente solo una questione di              modo a cancellare i segni del sacro dalla nostra
                                                                                                                 sensibilità personale: la scienza dice che si          vita quotidiana, il Dio Bambino regala ogni
    Capaci di carità...                                                                                          tratta di un meccanismo innato di conservazione        anno a tutti, credenti e non, questo “tempo
                                                                                                                 della specie, sviluppato nel corso di milioni di       franco” per qualche giorno meno incline alle
                                                                                                                 anni.                                                  pupille strette della competizione e dell’inimi-
                                                                                                                 L’aveva intuito anche Darwin. È tutto program-         cizia. Certo, non è molto, una decina di giorni
Sommario                                                                                                         mato nel nostro cervello. Ci sono specifici circuiti   che percentuale sono rispetto ai 365 di un
La natura nutre la speranza di es-                                                                               cerebrali che si accendono quando li guardiamo         anno? E, appunto, non è detto che le pupille si
sere liberata dalla corruzione 3                                                                                 estasiati e diciamo: “ma che bei bimbi!”. È la più     dilatino perché le muove il cuore. Bastano certi
                                                                                                                 grande arma di sopravvivenza dei nuovi nati.           meccanismi che la pubblicità conosce bene…
Spazi                                                                                                       4    Li ripara dalle aggressioni e scatena una risposta     Poi si torna alla vita quotidiana, e Gesù ricompare
                                                                                                                 istintiva di accudimento e di protezione.              già con la barba al fiume Giordano per chiedere
     Laudato sì                                                                                             6    Ci sono caratteristiche precise che la nostra          il Battesimo di Giovanni. Già l’effetto tenerezza
                                                                                                                 mente riconosce, e allora le pupille si dilatano       se l’è giocato. Le nostre pupille sono tornate a
     Un po’ di Unità Pastorale 8                                                                                 ad esprimere appunto tenerezza e premura:              vedere la ferialità di ogni giorno, e dunque a
                                                                                                                 testa tonda, fronte convessa, occhi grandi, naso       stringersi, a difendersi dall’aggressione dei
Costruiamo il volto di Cristo                                                                                    schiacciato, guance paffute, arti cicciotti. Ma        competitori, o della troppa “luce” che – una
nella carità                 10                                                                                  anche comportamento giocherellone, modi                volta seguita - ci spingerebbe a rompere il
                                                                                                                 goffi, vagiti. È il Kindchenschema di Konrad           guscio degli egoismi per conoscere la gioia di
Comunità Ramera                                                                          12/18                   Lorenz, l’insieme cioè dei tratti inconfondibili       incontri veri. E qui la tenerezza non si impone
                                                                                                                 che indicano immaturità, giovinezza, vulnera-          più. Se la vogliamo vedere non basta più l’istinto,
Anagrafe delle parrocchie 19                                                                                     bilità e spingono i genitori a prendersi cura dei      dobbiamo cercare con la ragione, con la volontà,
                                                                                                                 figli.                                                 con la forza della convinzione. Con fede. È
Comunità Ponteranica                                                                                             Poi, crescendo, l’effetto tenerezza tende a scom-      anche con queste energie che si persegue il
e Rosciano           20/25                                                                                       parire, ma ormai il peggio è passato e i cuccioli      bene dei figli divenuti grandi, quando l’amore
                                                                                                                 dovrebbero nel frattempo aver imparato a di-           prende altri linguaggi. Basterebbe ascoltare,
Ponteranica                                                                                                      fendersi da soli.                                      perché appena Gesù apre bocca si materializza
Associazioni                                                                             20/25                   La specie umana è più sensibile a questo mec-          la tenerezza diventata grande, la Misericordia.
                                                                                                                 canismo, visto quanto a lungo i suoi “cuccioli”        Ma non abbiamo tempo. Non è più Natale,
Registrazione                                                                                                    hanno bisogno di assistenza. Se non ci fosse           quando si è tutti più buoni…
Trib. di Bergamo n° 17                                                                                           questo meccanismo saremmo già belli che                Il suo volto è diventato brutto come può esserlo
del 1/07/2010.
                                                                                                                 estinti. Le nostre pupille reagiscono dilatandosi      quello del povero che non si fa la barba, quello
Direttore responsabile:                                                                                          di fronte ai segni della tenerezza e dell’amore.       del figlio che dà solo grattacapi e viene solo a
Agazzi Davide                                                                                                    Dunque quando diciamo che Dio nel bambino              chieder soldi; il suo vestito è lacero come quello
                                                                                                                 Gesù ha voluto farsi piccolo per consegnarsi a         del mendicante che non ha il ricambio, la sua
In Redazione:
Enrico, Franco, Margherita,
                                                                                                                 noi assolutamente indifeso e bisognoso di tutti,       pelle è divenuta scura come quella dello stra-
Simona, Vincenzo, don Cristian,                                                                                  non diciamo una cosa del tutto esatta. Anche           niero che con disprezzo insistito chiamo “clan-
don Flavio, don Sergio.                                                                                          il Dio Bambino, come tutti i bambini e nono-           destino”. La sua voce è fastidiosa come quella
                                                                                                                 stante Erode, ha potuto godere di un “tempo            della moglie che ho rinunciato ad amare, e la
Stampa:
Centro Grafico Stampa
                                                                                                                 franco” di sguardi teneri prima di gettarsi nella      sua richiesta di un bicchiere d’acqua quantomai
Tel. 035 29 50 29                                                                                                mischia. Ed ancora oggi contemplandolo Bam-            stonata, come ogni cosa che ci infastidisca
                                                                                                                 bino ci regaliamo quel tempo che anche i non           mentre facciamo le “nostre cose”. Sgradevole.
Articoli e files possono                                                                                         credenti definiscono come “il tempo in cui tutti       Per provare un po’ di tenerezza bisognerà aspet-
essere spediti a:
info@centrograficostampa.it
                                                                                                                 siamo più buoni”. Ci si esercita nell’arte del         tare di nuovo Natale, quando osserveremo lo
                                                                                                                 dono e della disponibilità, dell’attenzione reci-      spettacolo delle statuine del presepe, o anche
                                                                                                                 proca e le pupille cercano di dilatarsi nella pa-      solo le vetrine. L’albero, il presepe, le luminarie,
Il prossimo numero                                                                                               zienza anche per le persone - suocere, parenti,        i ricordi, le nostre belle tradizioni… che riescono
uscirà il 12 febbraio 2016.                                                                                      vicini - che normalmente susciterebbero altre          a dilatare le nostre pupille… Che peccato spre-
Gli articoli dovranno                                                                                            reazioni. Il tempo del Natale è una possibilità,       care tutto quel tempo lì in mezzo senza riuscire
essere consegnati                                                                                                un po’ indotta artificialmente, come quando ti         a vedere cosa sa regalare al nostro cuore e al
entro il 29 gennaio 2016.                                                                                        dilatano le pupille con le gocce per la visita del     nostro sguardo la Misericordia.
                                                                                                                 fondo oculare, ma è sempre una possibilità: ti                                      don Sergio e don Flavio

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Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
La Parola

La natura nutre                                                              essere sapiente come Dio e di
                                                                             saper provvedere a se stesso e

la speranza di essere                                                        agli altri meglio di quanto ha
                                                                             fatto il Creatore e arriva ad uc-
liberata dalla corruzione                                                    cidere Dio nel suo cuore; e di-
                                                                             venta talmente arrogante da
                                                                             credersi un laico emancipato, il-
                                                                             ludendosi di essere principio di
L   eggendo il secondo capitolo
    del libro della Genesi trovia-
mo il secondo racconto della
                                       “Quando il Signore fece la ter-
                                       ra e il cielo, nessun cespuglio
                                                                             se stesso e padrone del creato,
                                                                             e rompe ogni relazione con
                                       campestre era sulla terra, nes-
creazione; è un racconto più           suna erba campestre era spun-         Dio. Succede che tutta l’umanità
antico di quello che si trova nel      tata, perché il Signore non           non capisce più dove sta an-
primo capitolo, ed è molto di-         aveva fatto piovere sulla terra       dando sparisce l’armonia e
verso dal precedente sia per           e nessuno lavorava il suolo e         l’equilibrio della creazione e si
stile sia per concretezza.             faceva salire dalla terra l’ac-       colpevolizza la natura stessa.
    Nel secondo racconto ci tro-       qua dei canali per irrigare il            L’uomo grazie alla sua falsa
                                       suolo, allora il Signore Dio          sapienza, dopo aver dimenticato
viamo in un terreno arido e de-
                                       plasmò l’uomo con polvere             Dio, chiede a Lui tanti perché
serto, dove Dio plasma l’uomo          del suolo e soffiò nelle narici
con la polvere della terra; e per                                            ma la mancanza di fede nel Si-
                                       un alito di vita e l’uomo di-
farlo vivere bene , per opera del      venne un essere vivente. Poi          gnore apre un orizzonte ostile
Signore, il deserto diviene un         il Signore piantò un giardino         all’uomo stesso che porta ad
giardino, infatti in un susseguirsi    in Eden, … Dio fece germo-            una sfiducia diffusa in
di eventi ogni vegetazione fio-        gliare dal suolo ogni sorta di        cui ci si accusa recipro-
risce grazie alla creazione del-       alberi graditi alla vista e buoni     camente per le ferite
l’acqua che rende il deserto un        da mangiare. … Il Signore Dio         inferte alla natura, non
paradiso in cui esiste tutto quel-     prese l’uomo e lo pose nel            c’è più una retta co-
                                       giardino dell’Eden, perché lo         scienza e con le azioni
lo che si può desiderare.
                                       coltivasse e lo custodisse.           umane si distrugge il
    Al centro di questo giardino       (Gen. 2,4/15).
troviamo l’uomo e la donna uno                                               “giardino” affidato al-
di fronte all’altra a cui Dio dona     dubbio, che Dio è il Signore ed       l’uomo che diventa un
ogni attenzione perché possano         è sopra l’uomo; le cose è il mon-     nuovo deserto: Papa
vivere felici: Dio ha infatti creato   do sono sotto l’uomo al quale         Francesco ci ricorda che
la terra con abbondanza di ve-         Dio le ha affidate, la vita viene     la madre terra protesta
getazione ricca di ogni bene           da Dio, l’uomo la attinge da Lui      per il male che le pro-
perché sia resa abitabile da tutta     e la conserva. Dio ha dimostrato      vochiamo, a causa
l’umanità; ciò che maggiormente        il suo grande amore per l’uma-        dell’uso irresponsabile
colpisce in questo racconto è la       nità per la quale ha preparato        dei beni che Dio ha po-
vita che Dio dona all’uomo col         una natura rigogliosa, ricca e        sto in essa, pensando
suo soffio creatore.                   generosa, dando all’uomo il           di essere suoi proprie-
    L’uomo dopo essere stato           compito di essere suo collabo-        tari, autorizzati a domi-
creato viene messo al centro           ratore per continuare la sua ope-     narla e schiaffeggiarla.
del giardino col compito di cu-        ra nella creazione.                       La fiducia che l’uo-
rarlo e custodirlo; la terra è chia-       Ma cosa è successo agli uo-       mo torni a una conver-
ramente di Dio, ma all’uomo è          mini che si trovano spaventati        sione non spegne la
dato l’incarico di lavorarla e farla   e preoccupati perché le loro          speranza che l’uomo
fruttare. Ricevuto questo im-          azioni e il loro impegno, invece      trovi 4la conversione interiore
pegnativo mandato l’uomo non           di rendere la natura più bella e      come ci dice Paolo: La rivelazione
potrà e non dovrà mai pensare          più accogliente ne producono          stessa attende con impazienza la
che il mondo e la natura che lo        la sua graduale distruzione met-      rivelazione dei figli di Dio…. E
circondano siano una sua preda         tendo in serio pericolo la bellezza   nutre la speranza di essere lei pure
o una sua conquista, perché            del creato?                           liberata dalla schiavitù della cor-
sono un regalo che Il Signore          Noi la risposta la possiamo tro-      ruzione, per entrare nella libertà
Dio ha fatto a tutta l’umanità.        vare nei primi capitoli della Ge-     della gloria dei figli di Dio.”
    Il testo dice, senza ombra di      nesi. Quando l’uomo pensa di                                    Giovanna

                                                                                                                    3
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Famiglia

Spazi                                                          Lo spazio è abitato da persone
                                                               che, occupandolo, lo limitano.
                                                               E limitandolo lo caratterizzano
                                                               ed lo identificano

    C
                osa ognuno di noi in-      sistemare i giochi alla scuola del-     portante per noi, ma che ci of-
               tenda per spazio ha a       l’infanzia e a casa lasciare tutto      frono anche informazioni su cosa
               che fare con le proprie     in disordine, con i nonni essere        abbia valore per i nostri figli.
               esperienze e passioni. È    educati e riservati e con i genitori    La gestione e l’uso dello spazio,
    difficile spiegare questa afferma-     fare capricci, possono non alzare       e con esso le scelte e i modi di
    zione perché ognuno di noi dà          la voce quando sono dagli amici         agire, sono sottilmente, imper-
    per scontata e universale la pro-      chiedendo per piacere ma ritro-         cettibilmente, condizionati dal
    pria percezione dello spazio. In-      varsi ad urlare e a non rispettare      senso comune, da “lo fanno tutti”
    vece parlare di spazio significa       i giochi dei fratelli quando sono       o “lo hanno tutti”. Sono queste
    parlare non di un qualcosa di og-      in casa.                                esperienze che cambiano i bam-
    gettivo, ma di relazioni. Una cosa     I luoghi non sono mai neutri.           bini. I bambini oggi sono diversi
    che mi stupì quando ero all’inizio     Sono densi, impregnati della loro       dai bambini di vent’anni fa, come
    dei miei studi fu scoprire che un      storia, unica e diversa per ognuno      quelli di vent’anni fa sono diversi
    bambino non riesce a disegnare         degli attori. Galimberti scrive che     da quelli di cinquanta anni fa.
    un quadrato se non dopo i tre          “lo spazio corporeo […] porta           Basta chiedere ad una qualsiasi
    anni e mezzo perché non perce-         con sé la traccia di sentimenti         insegnante come e quanto cam-
    pisce gli angoli. Questo accade        personali, di bisogni sociali e di      biano i bambini ogni quinquen-
    perché lo spazio che abitiamo          elementi emotivi.”                      nio. I bambini di oggi sembrano
    non è uno spazio geometrico,           Per questo, nel prenderci cura e        essere precoci perché sanno tante
    definito da coordinate che lo ren-     nell’educare i figli, non possiamo      cose, sono abili nell’utilizzo di
    dono percepibile da tutti allo         prescindere da un’attenzione allo       strumenti informatici – tablet,
    stesso modo. È sufficiente dover       spazio. Il luogo dove si mangia,        smartphone, telecomandi - sin
    disegnare una piantina di casa         dove si gioca, dove si fanno i          da piccolissimi. Al tempo stesso
    nostra per vedere che fatichiamo       compiti, dove si legge l’ultima         stupisce come, di fronte a tanto
    a rappresentare le giuste propor-      favola e dove ci si addormenta          sapere in corpicini così piccoli,
    zioni. Lo spazio, proprio perché       ha una storia, ha un valore, ha         vengano poi a mancare alcune
    è relazione, è emozione. Ci sono       un colore, ha una luce, ha un sa-       abilità pratiche che fino a pochi
    spazi che possono mettere di           pore, ha un odore, ha un calore.        anni fa erano patrimonio scontato
    buon umore solo vedendoli ed           Mille sfumature giocano tra di          di un bambino. Faccio un esem-
    altri che possono fare l’effetto       loro costruendo esperienze uni-         pio. In questo periodo incontro,
    esattamente contrario, possono         che. È una storia che costruiamo        per i laboratori nelle scuole, molti
    ricordare situazioni, persone, con-    noi, con i gesti che compiamo           bambini tra i sei e i sette anni.
    quiste o dolori. Dipende da cosa       tutti i giorni, spesso senza esserne    Uno dei giochi che propongo è
    si è compiuto o subito in quel         consapevoli. Giocare in camera          quello dello slalom: i bambini si
    posto, perché tutti noi guardiamo      o avere a disposizione tutta la         mettono seduti in cerchio e a
    il mondo attraverso le lenti delle     casa, il posto in cui ci si siede a     turno passano correndo tra i com-
    emozioni. Allo stesso modo lo          tavola, nel piatto di chi viene ser-    pagni. Ciò richiede loro di riuscire
    spazio viene occupato in modo          vito prima il cibo, in quale mano       a restare seduti in cerchio, gambe
    differente secondo quello che          sta il telecomando, dove guar-          incrociate, ad una stessa distanza
    uno pensa di se stesso o del           dano gli occhi mentre una per-          uno dall’altro. Nonostante il gioco
    posto in cui si trova o di sé in re-   sona mi parla o mentre parlo ad         sia molto movimentato e richieda
    lazione a quel determinato luogo.      una persona: tutti esempi di uti-       di stare seduti per un tempo bre-
    I genitori, gli insegnanti ma anche    lizzo dello spazio che raccontano       ve, molti bambini faticano a te-
    i nonni e gli adulti in genere san-    tantissimo e offrono informazioni       nere la posizione perché hanno
    no bene che i bambini possono          ai nostri figli rispetto cosa sia im-   bisogno di stare vicini ad un ami-
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Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
Famiglia
co, o lontani da un altro, o sem-         troppo piccoli per essere respon-          cole attenzioni a gesti che co-
plicemente perché senza accor-            sabili. Anzi, di solito i bambini          struiscono in modo forte le fon-
gersene non hanno più le gambe            piccoli hanno un innato senso              damenta della capacità di sepa-
incrociate. Una scena come quella         di responsabilità. Saper rispon-           razione, di relazione e della con-
fotografata nella copertina del           dere alle attese di un compito,            seguente responsabilità. Il co-
libro “L’ora di lezione” di Massimo       facendo da soli, li rende fiduciosi        mune denominatore è il rispetto
Recalcati sarebbe impensabile             e orgogliosi di sé, facendo cre-           dello spazio dell’altro. Per rispet-
oggi. I bambini non erano solo            scere l’autostima. Guardano e              tarlo serve che ognuno riconosca
in fila, ma guardavano tutti ciò          scrutano i genitori, vogliono farli        l’altro con i suoi bisogni ed il suo
che stava accadendo trovando              felici. E a questo punto è impor-          spazio. E lo imparo a casa, quando
la posizione migliore senza chie-         tante che ci sia chiarezza nella           il genitore sa mettere un limite.
dere all’altro di spostarsi.              distinzione dei ruoli tra genitori         È la presenza dell’altro che rende
Imparare “a stare” consapevoli            e figli, ovvero tra chi fa “il capofila”   vero e concreto quel limite che
dello spazio che occupa il nostro         e chi segue. Chi guida sta davanti         costruisce l’identità: se su quella
corpo non è per nulla scontato            perché deve sapere e vedere                sedia ci sei seduto tu, non mi ci
o semplice. Qui si evidenzia tutta        dove andare. Ma se chi è davanti           posso sedere io. Se quel letto è il
la fragilità di apprendimenti co-         continua a girarsi indietro per            tuo, non ci posso dormire io. Se
struiti in spazi virtuali come quelli     soddisfare le attese di chi non sa         quella cartella è la tua, non ci
dei giochi elettronici. Il mondo          dove andare, allora il rischio di          posso mettere le mani io. Se quel
reale è molto più complesso di            andare a sbattere o di girare in           banco è tuo, non ci posso mettere
quanto non possa prevedere un             cerchio senza andare da nessuna            i miei quaderni. Sarà proprio que-
gioco elettronico. Ognuno di noi          parte è alto.                              sto senso del limite che consentirà
è mani, dita, braccia, piedi, gambe,      Essere in relazione significa avere        ai bambini di essere felici. Come
testa, occhi, bocca, lingua…. Che         chiara la differenza tra me e te.          dice il filosofo Salvatore Natoli,
devono essere gestiti tutti con-          Questa differenza è chiara quando          chi è felice aumenta la sua capa-
temporaneamente. E attorno a              ci si sa separare. Separarsi non è         cità di relazione con l’ambiente
me ci sono altre persone. Stare           solo salutare la mamma la mat-             in modo del tutto involontario.
nel mondo significa essere in re-         tina. È molto di più: è vestirsi da        Se vogliamo dei bambini felici
lazione: con me stesso sapendo            soli, ricordarsi i propri impegni,         serve quindi che favoriamo il ri-
dove sono oltre che dove ho le            prepararsi e portarsi la cartella.         spetto dello spazio come luogo
gambe o le braccia…. E con gli            Il genitore può chiedere e solle-          che ospita ognuno di noi insieme
altri che a loro volta si muovono.        citare, ma le mani in cartella le          a tutti gli altri.
Inoltre il mondo reale prevede            mette solo il bambino così come                 Simona
una competenza inesistente nel            le mani nella borsa                            Colpani
mondo virtuale: la responsabilità.        le mette solo
Saper essere responsabili, ovvero         la mamma.
      essere abili a rispondere: di       Sono
             ciò che si fa, si dice, si   pic-
                      chiede. Non
                           si è mai

                                                                                                                            5
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Laudato
                                        si’...
                                        ... ma anche rispettato,
                                        nel creato e nell’Uomo immagine di Dio!

    Q     ualche titolo, qualche commento giornalistico,
          due cose orecchiate alla TV. Si è detto molto
    sull’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, ma la
                                                           non parlare del Catechismo della Chiesa Cattolica.
                                                           Poco importa notare l’attenzione con cui papa
                                                           Francesco si preoccupa di mostrare la continuità
    si è anche letta?                                      con il Magistero precedente, per affermare che
    A oltre 6 mesi dopo la pubblicazione, l’impressione    l’”ecologia integrale”, il rispetto della natura e
    è che questo sia capitato non soltanto all’enciclica   della creazione come espressione dell’amore di
    più lunga della storia delle encicliche, ma a tanti    Dio per ogni cosa creata sono una costante del-
    documenti pontifici.                                   l’insegnamento della Chiesa. Certo, il Papa mette
    Eppure le encicliche (dal greco enkýklos, "in giro",   una particolare enfasi su aspetti che i predecessori
    "in circolo") sono lettere pastorali del Papa della    ritenevano probabilmente meno importanti di
    Chiesa cattolica su materie dottrinali, morali o       altri, ma questo fa parte della libertà dei pontefici,
    sociali, indirizzate ai vescovi della Chiesa stessa    rientra nella scelta delle priorità pastorali, che
    e, attraverso di loro, a tutti i fedeli.               spesso 50 anni dopo scopriamo essere state pro-
    Quindi per un credente, restano un riferimento         fetiche. Basti pensare ai testi del Concilio Vaticano
    determinante per la vita cristiana.                    II, tanto nominati, quasi mai letti, e ancora forte-
    Non sono “circolari” di poco conto...                  mente attuali nella loro profezia.
    Sono l'insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica   E allora? Allora, leggiamola questa enciclica, smet-
    sulle più importanti questioni dottrinali e sociali.   tiamo di parlarne per sentito dire e forse capiremo
    Fanno conoscere non solo ai cristiani, ma a tutti      come essa manifesta soprattutto lo stupore in-
    gli uomini l'opinione della Chiesa sui temi di at-     namorato per la bellezza del piano di Dio, per
    tualità, e stimolano una discussione che favorisce     quel “Vangelo della creazione”, che è il titolo
    la ricerca di valori comuni.                           del secondo capitolo. E se ci sono espressioni
    Quando esce un’enciclica tanto attesa, i giornalisti   che non ci piacciono, rilassiamoci, perché non
    devono commentarla prima che il testo sia reso         siamo noi sul soglio di Pietro, per fortuna e per il
    pubblico e così si attaccano a qualche anticipa-       bene della Chiesa e del mondo.
    zione, magari la leggono velocemente se hanno          Leggiamola insieme in parrocchia, nei gruppi e
    avuto il testo in anteprima. Ognuno deve dire la       nei movimenti, nelle diverse associazioni, in quegli
    sua, possibilmente prima degli altri.                  ambienti che hanno sempre sulla bocca papa
    Così nasce un’enciclica rivoluzionaria, “verde”, che   Francesco ma poi si dimenticano di leggere e
    innova completamente rispetto ai predecessori.         presentare i suoi documenti, che sono quello
    Poco importa osservare che la Caritas in veritate      che rimarrà nel tempo della sua presenza alla
    di Benedetto XVI viene citata 12 volte e 6 volte la    guida della Chiesa.
    Centesimus annus di san Giovanni Paolo II, per         Respingiamo la lettura interessata e ideologica

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Sotto la lente...
di chi, come la Repubblica, persegue             La relazione ci definisce come esseri
un proprio particolare obiettivo nel             umani. Spesso smarriamo questa ve-              Laudato sie, mi' Signore
modo di accostarsi a papa Francesco.             rità pensandoci capaci di “badare a           Altissimu, onnipotente bon Signore,
Non sarebbe la prima volta che alcuni            noi stessi” e soddisfacendo, senza pu-        Tue so' le laude, la gloria e l'honore
si sono abituati a leggere i pontefici           dore, i nostri capricci esistenziali. Uno     et onne benedictione.
attraverso la lettura data da chi non            sfrenato consumismo e la ricerca del
ama la Chiesa o comunque ne prende               benessere fine a se stesso ci hanno           Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
solo alcuni aspetti. Avvenne con il              portato a questo, rendendoci sordi            et nullu homo ène dignu te mentovare.
beato Paolo VI e ne sortirono disastri,          alle istanze più vere che vengono dal         Laudato sie, mi' Signore
incomprensioni, contestazioni a destra           nostro cuore, dalla vita degli altri, dalla   cum tucte le Tue creature,
e a sinistra, scismi addirittura, mentre         natura stessa. È per natura che non           spetialmente messor lo frate Sole,
il suo Magistero giaceva intonso nelle           veniamo alla luce da noi stessi ma            lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
biblioteche o veniva strumentalizzato            siamo il frutto di una relazione. Ma-         Et ellu è bellu e radiante
dai più furbi.                                   nipolare questo dono vuol dire votarsi        cum grande splendore:
Si scoprì troppo tardi la coerenza del           alla morte.                                   de Te, Altissimo, porta significatione.
suo insegnamento, il coraggio della              Altro tema cruciale toccato da papa
sua testimonianza, la sofferenza di un           Francesco nell’Enciclica è quello del         Laudato si', mi Signore,
Pontefice lasciato solo nella tempesta           lavoro. Con l’avvento del paradigma           per sora Luna e le stelle:
del ’68 e della contestazione post-              tecnocratico, l’uomo viene alienato e         in celu l'ài formate
conciliare, abbandonato anche da tanti           messo ai margini del sistema produt-          clarite et pretiose et belle.
amici. Non ripetiamo lo stesso errore,           tivo. Nel libro della Genesi si parla
e ricordiamoci che le encicliche sono            della Terra come di un luogo di cui           Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
espressione “alta” del Magistero or-             l’uomo deve prendersi cura custoden-          et per aere et nubilo et sereno et onne
dinario della Chiesa a cui i fedeli              dolo ma anche lavorando affinché              tempo, per lo quale,
devono prestare obbedienza.                      producesse frutti. Francesco indica           a le Tue creature dài sustentamento.
Evitiamo quindi letture ideologiche e            quindi la strada: l’uomo non è il pro-        Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
chiudiamo la bocca per lo stupore,               blema, ma la risoluzione.                     la quale è multo utile et humile
perché non è la prima volta che la               Al punto 116 ci ricorda che: “L’inter-        et pretiosa et casta.
Chiesa affronta questo tema “friendly”.          pretazione corretta del concetto del-
“Se vuoi coltivare la pace, custodisci           l’essere umano come signore dell’uni-         Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
il creato”. Era questo il tema della             verso è quella di intenderlo come             per lo quale ennallumini la nocte:
giornata per la Pace proposto da Be-             amministratore responsabile”.                 ed ello è bello et iocundo
nedetto XVI l’1 gennaio del 2010.                E sulla scia al punto 155 dice: “L’eco-       et robustoso et forte.
“Particolarmente attuale è la questione          logia umana implica anche qualcosa
antropologica, che abbraccia il rispetto         di molto profondo: la necessaria re-          Laudato si', mi Signore,
della vita umana e l’attenzione da pre-          lazione della vita dell’essere umano          per sora nostra matre Terra,
stare alle esigenze della famiglia fondata       con la legge morale inscritta nella           la quale ne sustenta et governa,
sul matrimonio tra un uomo e una don-            sua propria natura, relazione indi-           et produce diversi fructi
na. Come è stato più volte ribadito non          spensabile per poter creare un am-            con coloriti fior et herba.
si tratta di valori e principi solo cattolici,   biente più dignitoso”.
ma di valori umani comuni da difendere           Il “patrimonio” di una comunità non è
                                                                                               Laudato si', mi Signore, per quelli
e tutelare, come la giustizia, la pace e         solo composto dalle bellezze naturali,
                                                                                               che perdonano per lo Tuo amore
la salvaguardia del creato”.                     ma anche da beni che caratterizzano
                                                                                               et sostengono infrmitate et tribulatione.
“la prima ecologia da difendere è                l’identità di una città identificandola       Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
l’ecologia umana” “...Dio affida la sua          all’esterno.                                  ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
creazione all'uomo, non perché questi            Le nostre Comunità in cammino ver-
eserciti su di essa un dominio arbitrario,       so l’Unità Pastorale, non possono             Laudato si', mi Signore,
ma perché la custodisca come un figlio           certo trascendere da questo insegna-          per sora nostra Morte corporale,
si prende cura dell’eredità del padre''          mento che diventa valore comune per           da la quale nullu homo vivente pò
(Messaggio per la Giornata della Pace            ogni uomo e ogni donna che riman-             skappare: guai a quelli ke morrano
2010 di papa Benedetto XVI).                     gono archetipo e origine di ogni Re-          ne le peccata mortali;
Papa Francesco nella sua enciclica               lazione.                                      beati quelli ke trovarà
Laudato sì’, parla di una relazione tra          Una Relazione che diventa realtà vis-         ne le Tue sanctissime voluntati,
degrado ambientale e degrado sociale.            suta, matura anche nell’ambiente e            ka la morte secunda no 'l farrà male.
Un deterioramento etico dato da rap-             nell’ecologia che ci è donata nel creato
porti labili, basati sull’egoismo e sul-         e che possiamo apprezzare solo se ci          Laudate et benedicete mi Signore
l’individualismo.                                impegnamo ad amare le creature uma-           et rengratiate
Una confusione antropologica che lo-             ne che ci sono “state affidate”.              e serviateli cum grande humilitate.
gora la relazione delle comunità.                                                 Vincenzo

                                                                                                                                        7
Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
Sotto la lente...

      Un po’ di... Unità Pastorale
                                l’equipe incontra i Consigli Parrocchiali

    D     opo alcuni mesi di pausa, il 15
         ottobre 2015, presso la sala dei
    Padri Sacramentini, eccoci di nuovo
                                                costituita l’attuale equipe di accom-
                                                pagnamento che è TEMPORANEA (i
                                                componenti già ormai li conoscete) e
                                                                                             “Si tratta di tre COMUNITÀ che si UNI-
                                                                                             SCONO e NON si MISCHIANO.
                                                                                             Ogni incontro è un dono di Dio da ac-
    tutti insieme equipe e i Consigli Par-      si riparte!                                  cogliere, per cui pregare e per cui
    rochiali di Ponteranica, Rosciano e Ra-     Certo è che non ci siamo inventati           viene chiesta fatica. La grazia di Dio è
    mera.                                       niente di nuovo e per capire meglio          AMORE REGALATO ed insieme impe-
    È stata l’occasione di riguardarci negli    abbiamo attinto al passato. Già le Co-       gno umano: DIO NON CI SOSTITUISCE!
    occhi e ripartire INSIEME con un nuovo      stituzioni Sinodali ci parlavano di creare   Stiamo costruendo una CHIESA APER-
    slancio verso l’UNITÀ PASTORALE.            un “corpo vivo” ed operante caratte-         TA alle TRASFORMAZIONI che stanno
    Perché è passato così tanto tempo           rizzato dalla compresenza della diver-       avvenendo nelle nostre comunità. In
    dall’ultimo consiglio? Ma ora che c’è       sità e della complementarietà delle          un cammino comunitario il contributo
    l’equipe i Consigli Parrocchiali servono    vocazioni e condizioni di vita (ecco         di OGNI PERSONA è importante ed è
    ancora? Ma non fa tutto l’equipe? Di        perche laici e sacerdoti insieme!). Il       possibile migliorare la comunicazione
    cosa parlano poi? Del resto in pochi        processo per arrivare all’U.P. è lungo;      in rapporti che ACCETTANO LE DIF-
    si lavora meglio… Con le parole che         richiede maturazione di uno stile di         FERENZE.
    seguono vi accorgerete che non è            comunione con una programmazione             L’Unità Pastorale VALORIZZA LA PAR-
    così... noi non bastiamo! E sperando        flessibile e una cura permanente per         ROCCHIA. Ci si realizza DONANDOSI
    di rispondere a queste ed altre do-         motivare il camminare insieme.               reciprocamente. È necessario SACRI-
    mande che avete in cuore facciamo           Non si intende ignorare la comunità          FICARE per MATURARE. Quel che si
    un rapido e doveroso riassunto.             locale ma la si invita ad ABITARE IN         guadagna è di più di quel che si perde.
    Dicembre 2014. Ci siamo trovati in          MODO DIVERSO il territorio ed a svol-        Se lo fai nella Fede… PERDENDO…
    un momento di difficoltà dove abbia-        gere il servizio con stile evangelico. È     GUADAGNI!
    mo messo tutto in discussione... il         necessario un progetto pastortale da         Per arrivare a questo sono necessarie
    treno è deragliato. Abbiamo chiesto         costruire attraverso uno studio accu-        azioni specifiche: momenti di preghie-
    AIUTO a Don Lino Casati (delegato           rato della situazione attuale e che          ra, Messe e tempi forti.
    del Vescovo per le Unità Pastorali). Per    coinvolga i Consigli Pastorali delle par-    Da maggio a oggi (soprattutto durante
    prima cosa ci ha invitati a PREGARE         rocchie interessate. Una cura speciale       l’estate) ci siamo visti un po’ tutti coin-
    ed insieme abbiamo rifissato i punti        è rivolta alla COMUNICAZIONE, perche         volti nelle iniziative proposte in e da
    fermi del nostro cammino. È da lì che,      i fedeli possano sapere e comprendere        ciascuna parrocchia ma con un unico
    sia su suo consiglio e sia per desiderio    il significato di ciò che si sta facendo     obiettivo! Con le feste in particolare
    dei nostri don, è nata l’idea di creare     per favorire una sua realizzazione pur       si è cercato di armonizzare le varie
    l’Unità Pastorale che, in quel momento      consapevoli di inevitali difficoltà.         occasioni di incontro per rendere VI-
    di reale fatica, avrebbe potuto riavviare   Prendendo anche spunto dalle parole          SIBILE E POSSIBILE il futuro di U.P.
    un processo di riflessione sulle nostre     che don Lino ha detto ai nostri “fratelli    Ed i pilastri? Le nostre 4 parole magiche
    comunità.                                   maggiori” di Villongo vi proponiamo          IDENTITÀ, DIVERSITÀ, MOLTEPLICITÀ
    10 maggio 2015. Durante il ritiro dei       alcuni spunti di riflessione che hanno       E UNITÀ.
    Consigli Parrocchiali a Rosciano viene      fatto tanto bene anche a noi.                Ora! Capìta cosa è l’U.P., dobbiamo,
                                                                                             partendo da cio’ che già abbiamo,
                                                                                             analizzare le diverse realtà sul territorio,
                                                                                             fissarci obiettivi comuni e trovare il
                                                                                             metodo per raggiungerli! Per questo
                                                                                             è necessario fare un programma pa-
                                                                                             storale, stendendo un PROGETTO PA-
                                                                                             STORALE da proporre al Vescovo Fran-
                                                                                             cesco per consentirgli di creare l’U.P.
                                                                                             15.09.15
                                                                                             INCONTRO EQUIPE – da Renzo
                                                                                             Dopo la pausa estiva eccoci di nuovo
                                                                                             intorno ad un tavolo per parlare delle

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Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
Sotto la lente...

nostre comunità.                             La LITURGIA (come già fatto finora)          per valorizzare la motivazione della
C’è voluto un momento per rifocaliz-         diventi sempre più motivo di aggre-          scelta fatta che è dare la possibilità a
zare il motivo del nostro incontro e         gazione e condivisione. Cura verso i         don Flavio di stare con i giovani che
gli obiettivi della ns. equipe, ma poi...    chierichetti per formazione e investi-       sono il futuro!
partendo dalle indicazioni suggeriteci       mento sui più piccoli. Da qui il desi-       Grazie a tutti e a presto!!
dai nostri don e appurato che abbiamo        derio/esigenza di rivedere il calendario                                   Francesca
capito (se non tutti... tanti) cosa sia      pastorale per cercare di armonizzarlo
l’Unità Pastorale è ora venuto il mo-
mento concreto di:
                                             sempre più, dando così la possibilità
                                             a ciascuna comunità di vivere “il pro-         PREGHIERA PER
- definire gli ambiti nei quali inter-       prio” e condividere “quello dell’altro”
     venire per renderne possibile il        senza sovrapposizioni.                         L’UNITA’ PASTORALE
     confronto, tenendo conto delle          CONSIGLI AMMINISTRATIVI. Impor-
     esigenze, degli eventi e dei tempi      tante la necessità che si confrontino          “Dove due o più sono riuniti nel mio nome
     di rodaggio degli stessi.               tra loro, non tanto per l’annientamento        io sono in mezzo a loro”.
- Stendere linee concrete e proposte         di uno o dell’altro, ma per avere linee        Signore,
     da presentare al Vescovo per l’isti-    guida comuni per saper come gestire            Nella nuova missione che ci hai affidato
     tuzione dell’U.P.                       risorse e strutture nello stesso modo.         verso l’Unità Pastorale
L’equipe può prendere decisioni e/o          ROSCIANO luogo mariano, da ricon-              ti chiediamo di aprirci il cuore
proporre gesti concreti ma prima di          siderare per gli spazi che offre e per il      per essere testimoni di speranza,
tutto è un organo di confronto. Per-         contributo della comunità delle bea-           la stessa che ci permetta
tanto ha bisogno anche dell’aiuto dei        titudini;
                                                                                            di sentirci più uniti
consigli parrocchiali che vanno rin-         SACRAMENTINI come condividere
contrati per far capire loro che non         spazi e il loro carisma (momenti di            e di far crescere sempre di più
facciamo tutto noi e dargli la possibilità   approfondimento dell’anima e possi-            la fraternità tra le nostre comunità.
di lavorare sulle linee da noi indicate      bilità di formare i catechisti);               Fa’ che non ci preoccupiamo di fare
per produrre proposte/soluzioni con-         ANZIANI E AMMALATI. Già qualcosa               ma prima di tutto di ascoltare e di amare
crete. Da qui la decisione di convocarli,    c’è e facciamo ... come condividerlo?          per raggiungere il cuore delle persone
tutti insieme ed in nostra presenza,         Distribuzione Olio infermi-ricezione           e comporre COMUNITA’ VIVE.
giovedì 15/10/15 ore 20,45 dai Padri         info su persone in ospedale-celebra-           In questo lungo cammino stacci vicino,
sacramentini (d’ora in poi più               zione dei funerali- creazione di un            fa’ che ascoltiamo,
legame/collaborazione tra equipe e           opuscolo delle preghiere unitarie - i
                                                                                            attraverso la tua parola,
consigli!)                                   giovani che stanno con gli anziani
Nostro obiettivo e dei consigli è sti-       (progetto continuità).                         i tuoi suggerimenti,
molare, coinvolgere i gruppi ed i par-       Dalla domanda/esigenza di don Fla-             la tua voce che ci orienta,
rocchiani, suscitando il sentimento          vio...: “ma noi preti oggi in tutto questo     momento per momento,
di appartenenza e il desiderio di...         dove ci collochiamo e quali le priorità?”.     perché sia tu a guidarci
FARE UNITA’ PASTORALE!                       Raccogliamo, condividiamo e acco-              nelle “molte cose da fare”
Gli ambiti sono tanti e diversi … su         gliamo sempre più la fatica dei ns.            mossi solo dall’amore.
tutti dobbiamo lavorare ma tutti e 8         parroci a fare quello per cui son stati        Da noi attendi dedizione, passione,
concordiamo che, vista anche la par-         chiamati e cioè la pastorale, i giovani,       inventiva, audacia, intraprendenza,
tenza di don Cristian, la priorità ai più    pregare, studiare, spesso si ritrovano
                                                                                            solo con quella pace che viene dal sapere
GIOVANI! Investire su di loro è im-          a doversi occupare sempre più di que-
portante! Partiamo allora dall’ORA-          stioni “burocratiche” che seppur im-
                                                                                            che stiamo compiendo la tua volontà.
TORIO. Inteso tempo libero – cate-           portanti rubano tanto tempo. Come              Signore fa’ che - guardandoci –
chesi (contenuti, logistica e formazio-      aiutarli? Magari ridistribuendo alcuni         possano dire delle nostre comunità
ne) – periodo estivo. Utile la proposta      loro compiti anche tra laici? Don Flavio       “guarda come si amano!”.
di identificare una figura di coordina-      comincia così: togliendo la messa di
mento e/o individuare un referente           alcuni pomeriggi. Decidiamo come               Amen
(religioso) per fasce d’età.                 equipe di comunicarlo alla comunità

                                                                                                                                     9
Le Comunità Insieme - Sito Unità Pastorale ...
Punti significativi della Lettera
                                                                                                 pastorale 2015-2016
                                                                                                del Vescovo Francesco

      Donne e uomini
     capaci di Vangelo
      S   crivo questa introduzione al rientro
          dal viaggio missionario che mi ha
      portato in Brasile e in Bolivia, dove ho
                                                      alla Chiesa un Anno giubilare nel segno
                                                      della Misericordia. Le mani di Dio sono
                                                      mani di misericordia.
                                                                                                    TENEREZZA DEL CUORE
                                                                                                    La tenerezza consiste essenzialmente
                                                                                                    nella comprensione di ogni persona
      incontrato donne e uomini della nostra          La visita vicariale                           nella sua interezza.
      terra, che annunciano e testimoniano il         La prossima visita vicariale è preziosa       IL PASSAGGIO DAL TIMORE ALL’AMO-
      Vangelo di Gesù.                                occasione di ascolto di esperienze, ri-       RE.
      Le donne e gli uomini capaci di Vangelo         flessioni, prospettive e di dialogo con i     La rivelazione fondamentale del Vangelo
      ed Eucarestia sono e debbono essere             presbiteri, i diaconi permanenti, i con-      è il radicale amore di Dio, donato defi-
      capaci di Carità. E’ l’itinerario che vi pro-   sacrati e tutti gli animatori ed operatori    nitivamente, totalmente ed universal-
      pongo per l’anno pastorale che si apre:         della pastorale della carità.                 mente in Gesù: amore che libera dalla
      un percorso molto impegnativo e nello                                                         paura.
      stesso tempo esaltante e gioioso. Si            L’icona                                       IL PASSAGGIO DAL GIUDIZIO ALLA MI-
      tratta di cammino personale e comuni-           L’icona scelta per rappresentare il cammino   SERICORDIA
      tario, fortemente contrassegnato dalla          di quest’anno è il Buon Samaritano.           La misericordia è la disposizione più
      celebrazione del Giubileo della Miseri-         Chi è il cristiano? Si tratta di domanda      alta, più comprensiva della grandezza
      cordia, della continuazione dell’Anno           dalle molte risposte. Ne evoco una che        di ogni essere umano ed, insieme, della
      della vita consacrata ed insieme della          può suonare provocazione, ma che in           sua miseria; è possibilità di riscatto e ri-
      visita vicariale che mi porterà nuova-          questo contesto mi sembra del tutto           surrezione offerta a ciascuno; è la rive-
      mente vicino a tutte le comunità della          pertinente: “Il cristiano è colui che ama”.   lazione del volto di Dio, consegnato a
      nostra Diocesi.                                                                               noi da Gesù. E’ la sapiente pratica, inse-
                                                      La conversione                                gnata da Papa Giovanni, capace di di-
      Il Giubileo della Misericordia                  L’esigenza fondamentale è la conversione      stinguere l’errore dall’errante, il peccato
      Papa Francesco ci ha sorpreso ancora            che descriverei in quattro modi.              dal peccatore, condannando con chia-
      una volta annunciando al mondo ed               IL PASSAGGO DALLA DUREZZA ALLA                rezza il primo e donando la possibilità

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Sotto la lente...

di ricominciamento al secondo.                 raggiunge particolarmente nella Parola        espresso nel riconoscimento e nella co-
IL PASSAGGIO DALLE OPERE DI MISERI-            di Dio e nei Sacramenti ed è capace di        municazione della verità, bellezza, bontà,
CORDIA AD UN CUORE MISERICORDIO-               dare forma secondo il Vangelo all’esi-        giustizia e santità attraverso i canali
SO                                             stenza umana.                                 della cultura e dell’arte, della scienza e
Un’opera di misericordia dovrebbe na-                                                        della tecnica.
scere da un cuore misericordioso ed il         LA TRASFIGURAZIONE
cuore misericordioso non è semplice-           Nella prospettiva del Convegno eccle-         LA CITTADINANZA
mente la somma di molte opere di mi-           siale, tenutosi dieci anni orsono a Verona,   L’idea di cittadinanza indica identità ed
sericordia.                                    desidero raccogliere alcune dimensioni        appartenenza, esercizio equilibrato di
                                               dell’esistenza umana in cinque ambiti.        diritti e doveri, consapevolezza di re-
La direzione                                                                                 sponsabilità partecipativa, prospettiva
Questo necessario e fondamentale pro-          LE RELAZIONI D’AMORE                          contrassegnata dal valore del bene co-
cesso di conversione, mai compiuto de-         Gran parte di queste relazioni hanno          mune, condivisione delle forme che ga-
finitivamente che riguarda l’intera co-        trovato e trovano il loro grembo nella        rantiscono la pluralità reale e l’esercizio
munità, assume una direzione che vorrei        comunità che abbiamo imparato a chia-         di sostanziale democrazia.
rappresentare con cinque verbi.                mare famiglia, il cui nucleo generatore       Desidero riaffermare la necessità di ri-
                                               è la relazione d’amore tra un uomo e          sveglio della coscienza cristiana in questa
USCIRE                                         una donna, stabilita nel matrimonio.          direzione. Una coscienza che non faccia
Significa superare forme consolidate,          Una seconda indicazione è rappresentata       della fede una bandiera da sventolare,
strutture consolidate, servizi conso-          dalla necessità di declinare insieme le       piuttosto il lievito che fermenta l’insieme
lidati.                                        attenzioni pastorali al mondo giovanile       della vita sociale.
Le frontiere non saranno confini da di-        con quelle destinate alla famiglia ed
fendere o luoghi avanzati da raggiungere       alle relazioni affettive.                     LA PARABOLA
da parte di qualche coraggioso, ma oc-         In verità nella nostra Diocesi è nata e       Ho iniziato questa lettera evocando il
casioni di incontro e condivisione.            cresciuta l’esperienza de La Casa proprio     recente viaggio missionario in Brasile e
                                               con l’intenzione di accogliere ed ac-         Bolivia. Concludo raccontandovi un epi-
ANNUNCIARE                                     compagnare in maniera ampia e signi-          sodio che assurge al valore di parabola
Significa ripensare i nostri linguaggi         ficativa coloro che vivono queste situa-      e si colloca durante il mio primo viaggio
e le forme con cui comunichiamo il             zioni e si è andata creando una rete di       missionario in Africa nel 1983.
Vangelo.                                       Consultori di ispirazione cristiana, che      Insieme ad alcuni amici mi ero perso
                                               offrono un servizio competente in si-         nella savana ed ero rimasto senza ben-
ABITARE                                        tuazioni critiche.                            zina. Mentre il sole tramontava, siamo
Significa rappresentare la possibilità di                                                    stati circondati da un nugolo di bambini
diventare comunità cristiana, in relazione     IL LAVORO E LA FESTA                          che ridevano divertiti della nostra im-
con altre comunità ed il territorio.           Il principio vitale della Carità è capace     potenza. In questa imbarazzante situa-
Il verbo “abitare” evoca la necessità di       di attivare processi di trasfigurazione       zione ad una di noi venne l’idea di di-
coltivare l’attenzione e la cura delle si-     nell’ambito del lavoro e della festa ri-      stribuire tra loro l’unico pane che ci era
tuazioni concrete, dei bisogni reali, delle    scattati da una concezione strumentale        rimasto.
relazioni personali. Il verbo “abitare” in-    e consumista. La prima dinamica di que-       Mentre veniva distribuito un boccone
dica anche la necessità di promuovere          sto riscatto è rappresentata dal valore       ciascuno, ho notato un bambino che
concretamente una diffusa disposizione         della dignità della persona e del lavoro.     spezzava con cura il suo e ne metteva
al servizio per il bene di ciascuno e del-                                                   in tasca un pezzo. Alla mia domanda
l’intera comunità.                             LA FRAGILITA’                                 sul destino di quel pezzo di pane messo
                                               Amplissimo è l’ambito delle fragilità, in     in tasca, la risposta rimane tra quelle
EDUCARE                                        cui la forza trasfigurante della Carità       che non si dimenticano: “E’ per mio fra-
L’esperienza della Carità ha luogo deci-       riesce a compiere autentici miracoli ed       tello, a casa”. Il gesto del bambino, dalle
sivo nella famiglia, nella quale proprio       a rinnovare la speranza frutto dell’amo-      evidenti evocazioni eucaristiche, diventi
all’interno delle relazioni che vi si stabi-   re.                                           parabola di quella Carità, dai tratti evan-
liscono si “apprende” ed assimila uno                                                        gelici e profondamente umani, che ali-
stile di amare.                                LA TRADIZIONE                                 menta il vero senso della fraternità.
Educare alla Carità e lasciarci educare        Sembra che nell’Occidente contempo-           Affidiamo al santo Papa Giovanni XXIII
dalla Carità è il proposito fondamentale       raneo, la cultura e l’arte, la scienza e la   il cammino di quest’anno pastorale: la
dell’itinerario di quest’anno.                 tecnica, si sviluppino a prescindere dalla    sua persona, il suo insegnamento, la
                                               fede ed anche dalla Carità. Ritengo esista    sua santità continuino ad ispirare ed
TRASFIGURARE                                   una carità culturale che non consiste         incoraggiare la fedeltà al Vangelo della
L’opera di trasfigurazione è essenzial-        soltanto nell’amore per la verità, ma         Carità.
mente frutto dello Spirito santo, che ci       nell’amore per ogni persona umana                                   Margherita e Ornella

                                                                                                                                           11
Ramera   Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

                                     Nel mese di Ottobre, durante le Messe di sabato 10 e domenica 11,
                       si è svolta nella nostra Parrocchia della Ramera la raccolta di generi alimentari e per la casa
                   a favore del Centro di Primo Ascolto e Coinvolgimento vicariale, detto CPAC o più brevemente CPA.

                       Cosa è il CPA e come opera
                   I  Centri di Primo Ascolto sono
                      un’iniziativa Caritas a livello vi-
                   cariale. Il Centro di cui fa parte
                                                            cipalmente nella distribuzione
                                                            di una borsa spesa con generi
                                                            alimentari e prodotti per l’igiene,
                                                                                                     Le situazioni che i volontari si
                                                                                                     trovano di fronte sono molteplici
                                                                                                     e sicuramente, in questo periodo
                   anche la Ramera è il CPA di Villa        che le persone ricevono a ca-            di crisi, l’aiuto alimentare non è
                   d’Almè che raccoglie le parroc-          denza regolare, una volta ogni           poca cosa e viene accolto dav-
                   chie del Vicariato 5° della diocesi      due settimane. Il sostegno si            vero con gratitudine e ricono-
                   di Bergamo: Almenno San Sal-             protrae per alcuni mesi, even-           scenza. Come tendenza statisti-
                   vatore, Roncola, Paladina, Villa         tualmente rinnovabili se le si-          ca, si evince che il numero com-
                   d’Almè, Almè, Bruntino, Sorisole,        tuazioni di difficoltà permango-         plessivo di assistiti negli ultimi
                   Ramera e Ponteranica.                    no.                                      due anni è calato, ma è di molto
                   Il CPA rappresenta una pre-                   La scelta del CPA è stata           aumentato tra di essi il numero
                   senza caritativa orien-                             quella di operare a           degli italiani, che sono vicini al
                   tata al territorio. Offre                              stretto contatto con       50%, come si può vedere dal
                   infatti sostegno a                                       gli Assistenti sociali   grafico in figura. Questo è cer-
                   persone e famiglie                                        dei Comuni. La          tamente un dato che fa riflettere.
                   residenti nei Co-                                         presa in carico da      La sede del CPA è a Villa d’Almè,
                   muni del Vicariato,                                       parte dell’Assisten-    in via Ripa 6, nel complesso
                   che si trovino in si-                                    te sociale è la con-     dell’oratorio.
                   tuazioni di tempo-                                      dizione essenziale        Il Centro è aperto due volte alla
                   ranea fragilità, senza                               per instaurare un qual-      settimana: al martedì mattina,
                   distinzione di nazionalità.                      siasi aiuto da parte del         dalle 9.30 alle 11.00, e al sabato
                   Lo scopo è cercare di dare ri-           CPA, in modo tale che attorno            pomeriggio, dalle 14.30 alle
                   sposte concrete ai bisogni delle         alla famiglia in difficoltà sia pos-     16.00.
                   persone, nel rispetto della di-          sibile creare una rete di sostegno.      La nostra comunità è presente
                   gnità di ciascuno e della riser-         Solo se l’Assistente Sociale, dopo       da un anno al CPA con 3 volon-
                   vatezza delle informazioni.              aver valutato la situazione com-         tari, grazie alla premura di don
                   L’aiuto, oltre che nel trovare una       plessiva, indirizza la persona al        Flavio che ha voluto che la Ra-
                   porta aperta e persone dispo-            CPA allora può essere attivato           mera fosse rappresentata in que-
                   nibili all’ascolto, consiste prin-       l’aiuto alimentare del CPA.              sta iniziativa. In tutto operano
                                                                                                     al CPA di Villa d’Almè una ventina
                                                                                                     di volontari che si alternano
                                                                                                     nella gestione del centro.

                                                                                                     La raccolta della Ramera
                                                                                                     L’approvvigionamento del CPA è
                                                                                                     garantito dalle raccolte di generi
                                                                                                     alimentari svolte durante l’anno
                                                                                                     dalle varie parrocchie del territorio
                                                                                                     e da alcuni limitati fondi Caritas e
                                                                                                     di alcuni Comuni.
                                                                                                     Per quanto riguarda la Ramera ,
                                                                                                     la raccolta di Ottobre è stata la
                                                                                                     seconda dell’anno 2015: la prima
                                                                                                     si era svolta a marzo.
                                                                                                     Nelle due occasioni, la generosità
                                                                                                     della nostra comunità ha permes-
                                                                                                     so di raccogliere rispettivamente
                                                                                                     310 kg di generi a marzo e 340
  12
Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

                                                                                               Ramera
kg ad ottobre. Si tratta dell’equi-
valente di un mese e mezzo circa
della vita del Centro.
La raccolta di Ottobre è stata la
prima dopo il periodo estivo,
durante il quale il piccolo ma-
gazzino si assottiglia veloce-
mente. Dunque la spinta solidale
della Ramera è stata ancor più
preziosa per la continuità del
servizio reso alle persone assi-
stite.
La prossima raccolta è già stata
fissata: si svolgerà il 2 e 3 aprile
2016. L’obiettivo è superare il
record precedente!
         Daniele e Giovanna Drago,
            Anna Patrizia Colombi

                                                  GRAZIE
                                                 ALL’A.I.D.O.
                                                 A nome mio personale,
                                                 della coordinatrice Vivia-
                                                 na, delle maestre Gio-
                                                 vanna, Michela, Nicolet-
                                                 ta, Nicoletta, Roberta,
                                                 dei nostri bimbi e delle
                                                 nostre bimbe della Scuo-
                                                 la dell’infanzia Ramera
                                                 e delle loro nonne e non-
                                                 ni, dico grazie all’AIDO
                                                 di Ponteranica, ad An-
                                                 gelo Locatelli ed ai suoi
                                                 collaboratori Andrea
                                                 Rota, Filippo Pasta, Ilario
                                                 Cornaro, Carlo Bonacina,
                                                 Gigi Personeni, Baggi
                                                 Egidio, Piazzalunga Pie-
                                                 rangelo per il grande re-
                                                 galo di un pomeriggio
                                                 insieme. Infatti, questi
                                                 nostri amici venerdì 2 ot-
                                                 tobre hanno organizzato
                                                 la castagnata per festeg-
                                                 giare i nonni e le nonne.
                                                 E’ stato un pomeriggio
                                                 bellissimo di festa e gio-
                                                 ia. Grazie, di cuore, per
                                                 questa sensibilità che si
                                                 rinnova ed espande ogni
                                                 anno.
                                                                     don Flavio

                                                                                                13
Ramera   Parrocchia S. Michele Arcangelo e Madonna del Carmine

                                      La comunità della Ramera
                   da         100          anni vicino alla sua chiesa
                   C    arissima comunità parrocchiale
                        della Ramera, un saluto di pace
                   e l’augurio di ogni bene a voi ed
                                                                parrocchia che è e deve sempre
                                                                più diventare la propria famiglia.
                                                                È nella prossimità evangelica, cuore
                                                                                                          avvicinare sempre di più il cuore di
                                                                                                          Dio al cuore degli uomini, comuni-
                                                                                                          care quella Grazia che salva, libera
                   alla vostra comunità della Ramera.           a cuore, che si diventa segno della       e fa crescere una comunità matura;
                   Festeggiate i 100 anni della vostra          presenza di Dio in mezzo agli uo-         la carità, tipico della comunità cri-
                   Chiesa e della vita di fede. Come la         mini, che si respira aria di casa anche   stiana, perché da come ci ameremo
                   chiesa materiale è tenuta insieme            in una parrocchia.                        riconosceranno che siamo suoi di-
                   da elementi diversi, così la chiesa          L’augurio mio personale e dei miei        scepoli; carità attenzione delicata
                   di pietre vive è formata da persone          confratelli della comunità sacra-         e rispettosa di tutti e premura ge-
                   che hanno servizi diversi, storie di-        mentina di Ponteranica è che pos-         nerosa affinché nessuno si senta
                   verse, ma che si impegnano quoti-            siate essere sempre più segno udi-        escluso ma accolto e capito; la co-
                   dianamente a vivere profonda unità,          bile, visibile e credibile dell’amore     munione, per imparare a stare in-
                   vivacizzata dall’anelito di spiritualità,    di Dio: accolto, celebrato, pregato       sieme superando in forza dell’amore
                   santità, carità, traendo forza dal-          e vissuto.                                ciò che ancora potrebbe dividerci.
                   l’Eucaristia, centro e culmine della         Vi auguriamo di fare fruttificare i       Con sentimenti di stima ed amicizia
                   vita cristiana.                              talenti propri di una comunità par-       che nascono da sincera fraternità
                   Ciascuno di noi è chiamato a vivere          rocchiale che si sente famiglia di        vi auguriamo ogni bene e con voi
                   il proprio Battesimo, testimoniare           famiglie: il Vangelo, la Parola di Dio,   ringraziamo Dio per quanto ha ope-
                   la salvezza portataci da Cristo, vi-         l’annuncio e la catechesi per formare     rato fino ad oggi e continuerà a
                   vendo con gioia, serenità e sempli-          uomini e donne capaci di dialogare        realizzare.
                   cità il proprio ruolo, il proprio servizio   con questo mondo che cambia; la
                                                                                                                              p. Luca Zanchi sss
                   piccolo o grande che sia, disponibili        liturgia: i sacramenti, soprattutto         Superiore e confratelli sacramentini
                   ad essere a servizio della propria           l’Eucaristia, da far fruttificare per            della comunità di Ponteranica

                               La gioia e la gratitudine di un giovane parroco
                     Desidero ringraziare l’amata comunità cristiana della Ramera per aver accompagnato con la preghiera e
                     con la presenza il mio ingresso come parroco a Grignano. Il grazie più sentito giunga al Parroco Don
                     Flavio e ai tantissimi parrocchiani che hanno partecipato alla cerimonia di accoglienza e alla santa
                     Messa per l’inizio del mandato pastorale. Ringrazio di cuore il carissimo amico padre Luca Zanchi superiore
                     dei nostri sacramentini per aver concelebrato l’Eucaristia. Saluto e ringrazio Don Sergio per la presenza al
                     momento dell’ingresso ufficiale.
                     Anche a nome di mia madre Antonella e di mia sorella Cinzia ringrazio ancora per tutti i regali e i segni di
                     affetto che ho ricevuto in questi
                     ultimi mesi della mia vita: sono
                     segno luminoso della serenità e
                     della bontà che ho trovato in questi
                     sette anni tra voi e della fede di
                     questa nostra comunità.
                     A ciascuno assicuro la mia pre-
                     ghiera affinché il buon Dio ci doni
                     la forza di servirlo in santità e giu-
                     stizia tutti i nostri giorni, la dove
                     ci chiama a testimoniare la sua
                     presenza.
                     A tutti giunga l’augurio di un
                     Natale di pace e di fervore nella
                     fede!
                     Buon 2016 e buon anno santo!
                                Don Cristian Mismetti
                                     Parroco di Grignano

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