BRESCIA - MILLENIUM BRESCIA CAMPIONATO AL VIA PER - Publimax
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Credo nell’immaginazione,
nell’innovazione, nelle cose belle
fatte con passione ma soprattutto
credo nel valore delle persone.
I risultati migliori, gli obiettivi
importanti, si raggiungono sempre
insieme.
Oscar Pagani
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Passirano, Brescia - Italia
Amministrazione :
ufficio@tip-pagani.itB-LIFE ∙ EDITORIALE
NUMERO 214 / OTTOBRE 2019
“RIPRENDIAMO
IL ritmo”
Finito il periodo estivo, l’autunno ha
già iniziato a farsi sentire: la natura sta
trasformando i colori e i primi freddi
si fanno avanti.
La città ha ripreso i suoi ritmi, le
scuole sono iniziate per migliaia di
studenti.
Anche in questo mese,
Brescia Life vi propone
i tanti appuntamenti che hanno
animato la città.
FRASE | AFORISMA | CITAZIONE
“ In autunno, il rumore
”
di una foglia che cade è assordante
perché con lei precipita un anno.
tonino guerra
1B-LIFE ∙ SOMMARIO
COVER
4 Campionato al via per
Millenium Brescia
CITTÀ
8 Roberta Falco
LA BRESCIANA MALMOSTOSA
10 Veronica Pede
A ME GLI OCCHI
12 Francesco Tarsia
PEOPLE
14 CuciNando
GIRANDOLAR(T)E
16 Lorenza Giovanelli
SPECIALE
20 Rombo di Tuono
SPECIALE
22 Pisogne
SPECIALE
24 L’Arte funeraria
SPORT
30 Il Brescia in Serie A
DIARIO
32 Day by Day 43 BRESCIA LIFE EVENTS
SAVE THE DATE
38 Appuntamenti
in città e provincia
44 De Statua
BRESCIA IN BACHECA
54 Offerte di lavoro 46 Best Seller
LA VOCE DELLE STELLE
48 Librixia 2019
55 Oroscopo
50 Sposidea 2019
IL GRAFFIO
56 Alessandro Marelli
2B-LIFE ∙ SOMMARIO
04 14
16
Editrice:
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Sede legale:
Brescia Piazza Tito Speri, 5
Direttore responsabile:
Francesco Salvetti
20 22
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24 Coordinamento pubblicità:
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30 32
Hanno collaborato:
Tiziana Adamo
Massimo Cominetti
Roberta Falco
Lucia Marchesi
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Alessandro Marelli
Silvia Marelli
Enrica Ottelli
Veronica Pede
Francesco Tarsia
Stampa:
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Autorizzazione Tribunale di Brescia
N° 53/2000 del 11/11/2000
3B-LIFE ∙ COVER
a cura della Redazione
CAMPIONATO AL VIA PER
Millenium Brescia
“
Domenica 13 Ottobre al via la seconda stagione consecutiva
”
nel campionato di Serie A1 della Millenium Brescia, sponsorizzata Banca Valsabbina,
nel ventesimo anno di fondazione del club.
Dopo il decimo posto conquistato la
scorsa stagione e con la salvezza acquisita
con largo anticipo, il sodalizio guidato dal
presidente e sponsor Roberto Catania è
pronto ad affrontare una nuova avventura
sportiva in quello che viene considerato il
torneo più bello del Mondo.
4La serie A1 Femminile sarà un campio- Tanti sono stati i cambiamenti anche nel Settore Giovanile, dove Millenium sta
nato a 14 squadre fra le quali militano le attuando da un paio di stagioni una vera e propria rivoluzione nel modo di lavorare e
vincitrici di tutte e tre le Coppe Europee interpretare il proprio vivaio. Guidato dal Responsabile Tecnico Matteo D’auria, il Giova-
2019 (Novara per la Champions League, nile ha ottenuto riconoscimenti importanti come l’attestato di qualità FIPAV, e 4 meda-
Busto Arsizio per la Coppa CEV, Monza glie provinciali nei 4 principali tornei under. Non mancano le novità anche quest’anno,
per la Challenge Cup), dove l’Italia ha come l’inserimento di un Direttore Sportivo (Stefano Ferrari) dedicato, e l’inserimento
fatto letteralmente en plein, e la stellare di allenatori di alto profilo come Ferruccio Perini.
Conegliano che presenta un roster d’ecce- Millenium è una società che ha aderito al progetto ECOVOLLEY, che significa carat-
zione con campionesse del calibro di Pao- terizzare tutte le manifestazioni pallavolistiche come eventi sostenibili, sensibilizzando
la Egonu, Miriam Sylla, Moki De Gennaro, addetti ai lavori e pubblico al tema dell’ambiente e della salvaguardia del clima.
Robin de Kruijf ecc. Ricordiamo che la
nostra Nazionale è recentemente arrivata
al terzo posto agli Europei, ed è vice cam-
pione del Mondo in carica, nonché pronta
a ben figurare alle prossime Olimpiadi.
In questo contesto la Banca Valsab-
bina Millenium Brescia punta a
trovare quel piglio che la fece emergere
come rivelazione della prima parte del
campionato 2018-2019, per puntare an-
cora a una salvezza da concretizzare il
più velocemente possibile, affacciandosi
ai play-off promozione per la prima volta
nella sua storia.
Si parte il 13 Ottobre alle 17:00 in casa con-
tro la neopromossa Caserta e, sempre al
PalaGeorge di Montichiari, ecco
subito servito il primo anticipo di lusso
mercoledì 16 Ottobre ore 20:30 contro le
Campionesse d’Italia in carica dell’Imoco
Volley Conegliano. Ottobre si concluderà
con la sfida del 31 Ottobre (ore 20:30)
contro la Bosca San Bernardo Cuneo.
5B-LIFE ∙ COVER
Roster
Una rosa ampiamente rinnovata rispetto alla scorsa stagio-
ne che sarà guidata dal tecnico lodigiano Enrico Mazzola e
dal primo assistente Marco Zanelli, entrambi alla quinta sta-
gione con la Millenium. Una rosa che scommette su atlete
giovani e che possano crescere tecnicamente e dare fastidio
alle ‘big’ del torneo, di cui 5 straniere (due statunitensi, due
spagnole, una canadese). Nella rosa verranno inserite siste-
maticamente due atlete del giovanile nel ruolo di secondo
libero.
2 - Veronica Jones Perry, schiacciatrice, Stati Uniti, nuova
4 - Jessica Rivero, schiacciatrice, Spagna, confermata
(vice capitano)
6 - Kelsey Veltman, centrale, Canada, nuova
7 - Symone Speech, centrale, Stati Uniti, nuova
8 - Laura Saccomani, schiacciatrice, Italia, nuova
9 - Camilla Mingardi, opposta, Italia, nuova
10 - Francesca Parlangeli, libero, Italia, confermata
11 - Ulrike Bridi, alzatrice, Italia, nuova
12 - Federica Biganzoli, schiacciatrice, Italia, nuova
13 - Monica Mazzoleni, centrale, Italia, nuova
14 - Valeria Caracuta, alzatrice, Italia, nuova (capitano)
16 - Maria Segùra Palleres, schiacciatrice, Italia, nuova
17 - Marianna Fiocco, centrale, Italia, nuova FORMULA 75° CAMPIONATO PALLAVOLO
SERIE A1 FEMMINILE
Presidente: Roberto Catania Il Campionato di Serie A1 ha 14 squadre partecipanti, per 26 gior-
Direttore generale – Prima Squadra A1: Emanuele Catania nate complessive di Regular Season. Al termine della Regular Sea-
Direttore generale – Settore Giovanile: Lucrezia Catania son, la 13a e la 14a classificata retrocedono in Serie A2.
Struttura sanitaria di riferimento: Ergomedica GIORNI E ORARI DI GIOCO
Responsabile ortopedico: Dr. Giacomo Marchi Per la A1, alla domenica e in giorno festivo, salvo esigenze televi-
Referente fisioterapia: Giovanni Leandro – Christian Sigurtà sive e di live streaming, le partite avranno inizio sempre alle ore
Fisioterapista giovanile: Elisa Fontanesi 17.00. Nei turni infrasettimanali e di sabato, l’inizio delle gare è
fissato per le ore 20.30.
Allenatore A1: Enrico Mazzola
Vice Allenatore A1: Marco Zanelli ATLETE ITALIANE IN CAMPO
Aiuto Allenatore A1: Andrea Carasi Serie A1: almeno 6 italiane a referto delle quali almeno 3 su 7 (se-
Scoutman: Alessandro Bianciardi stetto + libero) sempre in campo.
Preparatore atletico: Sergio Padovani
Aiuto Preparatore atletico: Mattia Cozzi PLAY OFF SCUDETTO
Preparatore atletico giovanili: Mattia Cozzi Ai Play Off Scudetto si qualificano le prime 12 squadre classificate
Coordinatore tecnico giovanili: Matteo D’auria, al termine della Regular Season: le prime 4 accederanno diretta-
Ferruccio Perini mente ai quarti di finale, mentre le squadre dal 5° al 12° posto
Allenatori giovanili: Matteo D’auria, Gabriele Montano, effettueranno un turno di ottavi di finale su gare di andata e ritorno
Mattia Cozzi, Ferruccio Perini, Gabriele Perego ed eventuale golden set (da disputarsi nel caso in cui le due squa-
Aiuto allenatore giovanile: Nicolò Zanoncelli dre abbiano ottenuto lo stesso numero di punti, considerando che
Allenatore minivolley: Sergio Padovani il 3-0 e il 3-1 assegnano 3 punti a chi vince e 0 a chi perde e il 3-2
Direttore sportivo giovanili: Stefano Ferrari assegna 2 punti a chi vince e 1 a chi perde). Le quattro vincenti
raggiungeranno le prime 4 e si sfideranno nei quarti, al meglio delle
Team Manager: Emanuele Catania tre gare. Le semifinali, con accoppiamenti da tabellone, si dispute-
Dirigenti: Giulia Biava, Antonio Patti ranno al meglio delle tre gare. La finale, invece, si disputerà in gara
Responsabile campo PalaGeorge: Enrico Compagnoni unica nel weekend del 9 e 10 maggio.
Responsabile servizio campo: Fortunato Tebaldini
Responsabile arbitri: Ivano Toffano COPPA ITALIA
Speaker: Ferruccio Rocco, Andrea Zappalà La Coppa Italia di Serie A1 si disputerà secondo la formula della
Biglietteria: Daniele Catania, Dennis Marcolini Final Eight, in programma nella settimana tra il 30 gennaio e il 2
Addetti al video check: Giovanni Barbieri – Alberto Ferrari febbraio. Vi si qualificheranno le prime 8 classificate al termine del
Responsabile area stampa: Francesco Jacini girone di andata di Regular Season, accoppiate secondo gli abbina-
Responsabile fotografia: Roberto Muliere menti 1a vs 8a, 4a vs 5a, 2a vs 7a e 3a vs 6a. Tre turni su gare secche
– quarti, semifinali e finale – eleggeranno la vincitrice.
6B-LIFE ∙ COVER
Calendario
Serie A1F
1a giornata
Andata, domenica 13 ottobre 2019.
Ritorno, 15 gennaio 2020.
Banca Valsabbina Brescia-Golden Tulip Volalto 2.0 Caserta
2a giornata
Andata, domenica 20 ottobre 2019.
Ritorno, 19 gennaio 2020.
Igor Gorgonzola Novara-Banca Valsabbina Brescia
3a giornata
Andata, domenica 27 ottobre 2019.
Ritorno, 26 gennaio 2020.
Unet E-work Busto Arsizio-Banca Valsabbina Brescia
4a giornata
Andata, mercoledì 31 ottobre 2019.
Ritorno, domenica 9 febbraio 2020.
Banca Valsabbina Brescia-Bosca S. Bernardo Cuneo
5a giornata
Andata, domenica 3 novembre 2019.
STORIOGRAFIA Ritorno, mercoledì 12 febbraio 2020.
2018/2019 Il Bisonte Firenze-Banca Valsabbina Brescia
10a classifica (10-14) nel campionato di serie A1. 6a giornata
2017/2018 Andata, domenica 10 novembre 2019.
1a classificata (25-7) nel campionato di A2. Promossa in A1. Ritorno, domenica 16 febbraio 2020.
Eliminata ai Quarti di Coppa Italia. Banca Valsabbina Brescia-E’piùPomì Casalmaggiore
2016/2017 7a giornata
7 classificata (13-13) nel campionato di A2.
a Andata, domenica 17 novembre 2019.
Eliminata ai quarti dei play-off promozione. Ritorno, domenica 23 febbraio 2020.
2015/2016 Bartoccini Fortinfissi Perugia-Banca Valsabbina Brescia
1a classificata (23-3) nel girone B del campionato di B1. 8a giornata
Promossa in A2 dopo play off e vince la Coppa Italia di B1. Andata, domenica 24 novembre 2019.
2014/2015 Ritorno, mercoledì 26 febbraio 2020.
4a classificata (19-7) nel girone B del campionato di B1. Banca Valsabbina Brescia-Lardini Filottrano
Eliminata ai Quarti di Coppa Italia. 9a giornata
2013/2014 Andata, domenica 1 dicembre 2019.
10a classificata (10-16) nel girone B del campionato di B1. Ritorno, domenica 1 marzo 2020.
Saugella Monza-Banca Valsabbina Brescia
2012/2013
1a classificata (23-3) nel girone C del campionato di B2. 10a giornata
Promossa in B1. Andata, mercoledì 16 ottobre 2019.
Ritorno, domenica 8 marzo 2020.
2011/2012
Banca Valsabbina Brescia-Imoco Conegliano
6a classificata (15-11) nel girone C del campionato di B2.
11a giornata
2010/2011
Andata, domenica 15 dicembre 2019.
1a classificata (25-1) nel girone B del campionato di serie C.
Ritorno, domenica 15 marzo 2020.
Promossa in B2. Perde la Finale scudetto Lombardia.
Zanetti Bergamo-Banca Valsabbina Brescia
2009/2010
12a giornata
2a classificata (21-5) nel girone E del campionato di serie D.
Andata, domenica 22 dicembre 2019.
Promossa in serie C.
Ritorno, domenica 22 marzo 2020.
2008/2009 Savino del Bene Scandicci-Banca Valsabbina Brescia
4a classificata (16-10) nel girone F del campionato di serie D.
13a giornata
2007/2008 Andata, giovedì 26 dicembre 2019.
2a classificata (13-5) nel girone A del campionato Ritorno, sabato 28 marzo.
di Prima Divisione, 2a classificata (8-2) nella poule play off. Banca Valsabbina-Reale Mutua Fenera Chieri
Promossa in serie D.
7B-LIFE ∙ CITTÀ
di Roberta Falco - Ph. Ag. Fotolive
TUTTA COLPA
DEGLI ANNI ottanta
“ Ne abbiamo viste di manifestazioni di piazza, ma quella promossa a livello planetario
da Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg, l’attivista ambientalista svedese, non ha
”
precedenti. Come in molte città italiane e del mondo, anche a Brescia, le strade sono state invase
da una moltitudine di adolescenti.
cartelloni di cartone imbrattati per la protesta erano di re-
cupero della ditta Amazon, la multinazionale che consuma
Non sopporto questa generazione di adolescenti più CO2 nel trasporto delle merci e che sta contribuendo
e ancora meno la sopporto quando si mette a alla fine del Km zero. Durante la manifestazione tutti i bar
protestare. Ma più di tutto non sopporto i loro del centro città hanno fatto incassi da record e anche Mc-
genitori, che mi fanno ridere, non sorridere, ma Donald ha dovuto rifornirsi due volte di hamburger. Che
ridere di sarcasmo. dire, hanno protestato per il mondo chiedendo la riduzio-
ne di Co2 e contemporaneamente ne hanno prodotta una
quantità planetaria. Poi diciamolo, l’essere “ambientalista”
e “attivista” racchiude in sé una contraddizione. Perché,
dal momento che si è attivista di qualcosa, si innesta un
meccanismo di iper consumo e, quindi, di inquinamento.
Tutti appagati di grande genialità pedagogica que- Se si vuole essere ambientalisti, bisogna tacere, o parlare
sti genitori, che hanno concesso ai figli il loro primo scio- poco, pedalare e consumare meno possibile…
pero dell’anno (e per molti, della vita). Già questo ha un È tutta colpa degli anni ottanta, da quando cioè i pani-
sapore di sconfitta sconfinata degli adulti. Non sono capaci nari di via Moretto si resero conto che a consumare car-
e non sono stati capaci gli adulti di tutelare l’ambiente e ne fuori casa si stava bene e con ingenuità iniziarono ad
adesso con una specie di rito animista consegnano l’im- esplorare il mondo corrotto del divertimento, del tutto e
possibile ai figli, subito, dell’eterno atti-
come se questi avesse- mo fuggente. Addio
ro il potere di aggiusta- responsabilità,
re le cose. addio impegno
Mentre scrivo è passata sociale, addio at-
una settimana dal Fri- tesa. Il consumismo
days For Future e divenne la regola e da
tutto quel fervore am- allora tutto transita da
bientalista si è consu- lì. Non vi è attività che
mato. I figli continuano non sia consumismo.
ad essere accompagna- Non vi è protesta che
ti a scuola con il SUV, non sia contraddittoria.
senza un minimo di car Giovani di Greta, ferma-
sharing. Vogliono pulire tevi ed invertite la rotta.
il mondo, ma non sanno Volete davvero fare la
pulire la loro camera rivoluzione? Smettete-
da letto, dove lascia- la di andare in piazza,
no puntualmente la studiate e pretendete
luce accesa. Quando si la sobrietà dei costumi,
lavano i denti consuma- dei trasporti, dei corpi
no tre litri di acqua e delle emozioni. Adulti
potabile a testa. (paninari anni ottanta)
Sono stati in piazza e i permettendo.
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SPOSA BACCUS BRESCIA
Il Giornale della
lifeB-LIFE ∙ LA BRESCIANA MALMOSTOSA
di Veronica Pede
POVERO ISEO:
da lago a discarica abusiva
“ Non è stato proprio un fulmine a ciel sereno il ritrovamento del nucleo sommozzatori dei carabinieri.
Già da anni le analisi rivelavano quantità di microplastiche abnormi.
”
Quando qualche spedizione di
avventurosi archeologi, in giro per
il mondo, porta alla luce qualcosa
che vagamente assomiglia ad una
piramide, normalmente festeggio in
pompa magna, da brava fan della
grandiosa Civiltà Egizia. Per cui
questa, doppiamente, non me la
dovevano fare.
Ma come.
Molti di noi cittadini ormai passano re-
golarmente qualche mezza giornata del
loro tempo libero armati di sacchi e
guanti per ripulire spazi verdi e tratti di
fiumi; se ne raccolgono a decine, di quei
sacchi, e lo si fa davvero volentieri, co-
scienti di evitare così la decomposizione
ad opera delle acque con conseguente co di un qualche veggente, ma dai dati
inquinamento dell’ecosistema; e poi ti allarmanti che le acque del lago ri-
salta fuori, occultata delle profonde ac- velavano, anno dopo anno.
que del Lago di Iseo, il nostro se- I controlli infatti segnalavano altissime
condo lago, una fetentissima discarica quantità di microparticelle di pla-
di plastiche industriali alta QUA-RAN- stica, ed è proprio questo che, con una
TA metri?!? Ma avete presente quan- straordinaria mobilitazione di associazio-
to sono quaranta metri? Io no. Procedo ni ambientaliste del territorio, ha portato
quindi ad un calcolo approssimativo. alla ricognizione dei sommozzatori.
Facciamo che ogni piano di edificio sia Poi, già che erano lì sott’acqua, hanno
alto tre metri e mezzo. Bè, là sotto, nelle pure trovato altro, addirittura un ci-
ormai fredde acque antistanti Taverno- mitero d’auto. Non oso pensare che
la Bergamasca, paesello che sta proprio cos’altro potranno portare alla luce se
dietro Montisola, al momento giace un stanno là sotto un altro paio di giorni.
edificio di 11 piani di scarti industriali di Quello che davvero spero è che alla luce
plastica. A riguardo pare che al momen- si portino pure i nomi dei responsabili.
to la posizione delle autorità sia capire E li si faccia pagare caro, fino all’ultimo
se si tratta di materiali davvero perico- euro di spesa per il recupero e lo smalti-
losi per la salute, il che mi suona mento, e non ci si fermi solo alle multe.
(ma spero proprio di sbagliare) che spe- Non dovrebbe essere molto difficile rin-
rano di non essere costretti a rimuoverli tracciarli. Quella sponda del lago ospita
a tutti i costi. Incrocio le braccia e resto infatti un distretto della gomma e anche
a vedere come caspita pensano di non senza essere Hercule Poirot viene
farlo, dato che a questo ritrovamento ci da pensare che le indagini possono par-
si è arrivati non grazie al sogno profeti- tire proprio da lì.
10B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI
di Francesco Tarsia
NON SEI CIÒ CHE pensi
“ Come usare la mente senza venirne travolti.
”
Tutto questo processo accade con una
velocità incredibile e in una maniera che
sfugge quasi completamente al nostro
Di tutte le meraviglie del
controllo.
mondo e della natura la mente
Nel corso degli anni le preoccupazioni si
dell’uomo é certamente uno
accumulano e così lo stress a cui è sotto-
degli elementi più mirabili.
posto il corpo e con l’andare del tempo
La sua perfezione e complessità
queste possono cronicizzarsi in sintomi
sfuggono ad ogni tentativo di
permanenti.
replicarla o comprenderla fino in
Ed ecco quindi che vale la pena cer-
fondo. Attraverso di lei siamo
care un modo per uscire da questo sche-
stati in grado di evolvere e
ma fuori controllo e cominciare a speri-
costruire tecnologie e progresso
mentare una piccola grande verità.
incredibili.
Noi non siamo ciò che pensiamo.
Francesco Tarsia “Siamo dominati da tutto ciò con cui
Responsabile didattico
ci identifichiamo, possiamo dominare
della scuola di ipnosi olistica
tutto ciò da cui ci disidentifichiamo”
www.ipnosi-olistica.it
Ci consente di pianificare, relazionarci con (Roberto Assagioli)
centroiltao@gmail.com
il mondo esterno, con le altre persone, ci
ricorda chi siamo stati, gli errori commes- I Pensieri possono essere “osservati”
si, e le cose che abbiamo imparato. zialmente viviamo in pratica. come se si osservano degli oggetti esterni
La mente non è solo il cervello, non Un pensiero (preoccupazione) si affaccia a noi. Un piccolo esercizio che aiuta molto
può essere identificata esclusivamente alla nostra mente, questo può non avere questo processo di disidentificazio-
con quell’organo. Essa si estende anche al nessuna attinenza con quello che stiamo ne dal pensiero è quello di ritagliarsi degli
sistema nervoso e agli organi di senso che facendo in quel momento o con la situa- spazi in cui ci si immagina comoda-
ci mettono in contatto e relazione con la zione che viviamo. mente affacciati ad un balcone di un bel
realtà che ci circonda. Ad esempio, mentre stiamo mangiando palazzo e dall’alto si osservano i pensieri
Ma la mente va anche oltre questo aspetto comodamente seduti in un ristorante, che scorrono come se fossero le automo-
meramente anatomico. magari per una pausa pranzo, ci viene in bili che passano lungo una strada. Potrem-
Essa è consapevolezza di se stessi, mente che il giorno dopo dobbiamo fare mo vedere così la nostra preoccupazione
genera pensieri, produce cambiamenti un colloquio di lavoro, oppure abbiamo un come una macchina pesante e lenta, la
nel corpo ed emozioni. Essa crea quella appuntamento o una scadenza importan- nostra fretta come un auto che continua a
immagine di noi stessi che chiamiamo Io. te, oppure ci viene in mente di come sia- strombazzare con il clacson.
Eppure, nonostante la sua meravigliosa mo stati trattati male dal collega. Osservare i pensieri in questo modo
grandezza, è anche capace di produrre Appena il pensiero emerge, prende ra- evita che si inneschi quel ciclo disfunzio-
sofferenza e malessere. pidamente corpo e peso. Comincia a di- nale e impedisce al pensiero di diventare
Non parlo e non mi riferisco a situazioni ventare sempre più totalizzante. Il cibo, totalizzante. Si tratta di guardare quella
patologiche, ma a tutte quelle volte in cui il ristorante nel quale siamo seduti, let- macchina e non esserne travolti.
un pensiero diventa ricorrente, invadente, teralmente spariscono. Questo pensiero Anche se con modalità che possono dif-
e genera stati di ansia e di malessere. che si ingigantisce, produce anche delle ferire, questo approccio è alla base di in-
Pensiamo ad esempio ad una nostra pre- modificazioni nel corpo: il cuore accele- numerevoli tecniche meditative e di
occupazione o timore, per un figlio, ra, lo stomaco si chiude, la muscolatura si mindfulness.
per il lavoro, per una relazione... le mo- irrigidisce, ecc. Anche se non siamo con- Come tutte le cose anche questa è una
tivazioni posso essere moltissime. Cosa sapevoli delle singole modificazioni neuro- abilità che si acquisisce con il tem-
viviamo quando la mente comincia a pro- fisiologiche la loro somma ci dà quella che po e la pratica ma i risultati sono incredi-
durre pensieri di quella natura? identificheremo poi come sensazione di bili in termini di benessere, riduzione del-
Un pensiero genera una catena di mo- ansia (o di preoccupazione). lo stress. Osservare i propri pensieri senza
vimenti interni rapidissimi che, A questo punto accade un ultimo passag- giudicarli e senza venirne travolti aiuta ad
a loro volta, innescano una serie di reazio- gio che chiude per così dire questo ciclo essere più calmi con meno sbalzi d’umore.
ni e conseguenze. disfunzionale, ossia nasce in noi la consa- Siamo noi a dover controllare la mente e
Proviamo a descrivere, in maniera feno- pevolezza di essere preoccupati, essere non il contrario.
menologica, cosa accade e cosa tenden- spaventati.
12B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI
Vivere IL presente
“ “La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.”
(Lucio Anneo Seneca)
”
Quando si parla di ipnosi
spesso si genera, nelle persone
che non la conoscono, una
sorta di timore e paura. Questa
è spesso dovuta proprio alla
scarsa o nulla conoscenza
dell’argomento e alla
convinzione che qualcuno possa,
utilizzando tecniche misteriose e
potenti, privarci della nostra
capacità di agire, di
comprendere e, sopprimendo
la nostra volontà, possa
trasformandoci in
burattini nelle sue mani.
La risposta è semplice: le persone sono in Siamo sempre “spostati” e non presenti. Ci
cerca di risposte! Risposte legate preoccupiamo per il futuro, per cosa potrà
Ovviamente questa è una declinazione e alla loro storia, ai loro disagi, alla loro esi- accadere o cosa potrà NON accadere; op-
degli stati ipnotici totalmente falsa e priva stenza, al loro malessere, agli amori, ecc. pure stiamo nel passato a rimpiangere ciò
del benché minimo fondamento reale. Tutti noi sentiamo il bisogno di cogliere il che è stato, ciò che NON è stato o ciò che
L’esperienza ipnotica, anche quella perché di ciò che viviamo. Questo è asso- avrebbe potuto essere.
più profonda ed intensa, non ci trasforma lutamente naturale e umano. Questa è una condizione molto comune
in marionette o scimmie ammaestrate sen- Tuttavia è interessante notare che siamo dell’uomo di oggi. La nostra mente conti-
za volontà. portati a cercare queste risposte “altrove”, nua a saltare dal passato al futuro e diffi-
Tutt’altro! Attraverso l’uso di specifiche lontano. cilmente rimane concentrata nel presente.
tecniche, è possibile portare la persona Le cerchiamo sempre in un “altrove”, in Eppure è proprio nel presente che giochia-
ad avere una consapevolezza mag- una vita precedente (o ipotetica vita pre- mo la nostra vita.
giore del suo mondo interiore, delle sue cedente), in un guru o una cartomante,
risorse e costruire con esso una relazio- che ci dà delle spiegazioni, negli astri e “Devo liberarmi del tempo,
ne attiva, costruttiva e funzionale. negli oroscopi, comunque in un “luogo” vivere il presente giacché
Tra le tantissime tecniche ed approcci, lontano. non esiste altro tempo
certamente l’ipnosi regressiva è Le persone tendono a voler andare in que- che questo meraviglioso istante”
quella che più di tutte genera curiosità e sto “altrove” immaginando di poter sco- (Alda Merini)
timori. In particolar modo quando si parla prire segreti e risposte incredibili.
di Ipnosi Regressiva a Vite Pre- Affascina la possibilità di andare in al- Tutte le tradizioni di crescita personale
cedenti. tri mondi, in altri luoghi, in altri tempi. Un sia in oriente che in occidente, seppur in
Non entrerò nel dettaglio di questa tecnica viaggio difficile, misterioso, non per tutti. modi leggermente differenti, invitano ed
che sarà trattata più approfonditamente in Eppure, la verità è ben altra: la cosa diffici- insegnano tecniche che ci permetto e ci
un prossimo appuntamento. le è rimanere nel “qui ed ora”, non andare invitano ad essere sempre più pienamente
Nonostante i timori che genera, l’ipnosi re- in un “altrove”! Essere presenti al presenti a noi stessi. Nel presente viviamo
gressiva è certamente quella più richiesta presente! senza preoccupazioni e senza ansie (che
sia come esperienza personale sia come Siamo sinceri, quante volte siamo davve- appartengono al passato o al futuro). Im-
partecipazione ai corsi. ro presenti a quello che stiamo vivendo o parare ad ascoltare davvero ciò che ci ac-
Come mai? Cosa cerca chi vuole imparare facendo? Quante volte, invece, la nostra cade qui ed ora può regalarci un modo di
questa tecnica o fare questo tipo di espe- mente ci porta nel passato o nel futuro? vivere maggiormente quieto e decisamen-
rienza? Spessissimo! te più pieno.
13B-LIFE ∙ PEOPLE
33 DOMANDE MENO UNA
CUCINando
“ Io ho creato io distruggo
”
CuciNando, al secolo Ferdinando
Santoni, nato Brescia nel 1974, si di-
ploma come chef nel 1991 all’istitu-
to alberghiero Caterina de Medici di
Chiesanuova. Esercita l’attività dal
1991 al 1995. Dal 1996 al 2002 segue
le orme del padre in ambito assicu-
rativo consulenziale. Nel 2003
diventa consulente automobi-
listico e per 15 anni si distingue
a livello nazionale con risultati
importanti gestendo con responsa-
bilità brands come Fiat, Volkswagen
e Porsche. Lavora gli ultimi anni
a Brescia per Mercedes e Bmw. Nel
frattempo cresce sempre più in lui la
passione per la cucina e la coltiva
proponendo cene a domicilio e
consulenze in ristoranti.
Nel 2018 accetta la sfida, e parte il
progetto Hostaria Cosmopolitan
by CuciNando. Mare o montagna? Animale preferito?
Mare. Gatto.
Film preferito? Qual è la parola o la frase che dici
Piccolo Lord. più spesso?
L’amore? Avanti e veloci.
Segno zodiacale?
Scorpione. Mia moglie e mia figlia. Hai mai barato a giocare a carte?
L’autore? Sì sempre.
Cosa ti caratterizza?
Carisma empatia conduzione. Nessuno più di altri. La frase o massima
L’autrice? che più ti rappresenta?
Le qualità che ami di più
Idem. Io ho creato io distruggo.
nelle persone?
Sincerità. Il tuo cantante di sempre? Un tuo difetto?
Battiato. Ermetico.
Cosa ti infastidisce?
Superficialità. Se potessi fare una domanda al genio Cosa volevi fare da bambino?
della lampada cosa chiederesti? Cuoco.
In amore è meglio lasciare
o essere lasciati? Il ristorante di Cannavacciuolo. Una cosa che non va in Italia?
Lasciare. L’ultimo regalo che hai ricevuto? Tante tante cose.
Il negozio dove spenderesti tutti i Scarpe della Church’s. La prima cosa che fai quando ti
soldi di una carta di credito? L’ultimo libro letto? svegli?
New Galles. Inter il triplette. Accendo una sigaretta .
La città che ami di più? Numero favorito? Un insegnamento di tua madre?
Brescia. 3. Amore al prossimo, lealtà e correttezza.
Il tuo piatto preferito? Sei superstizioso? Se ti dico “cool” cosa pensi?
Spaghetti. Ni. …
La bevanda? Preferisci dare o ricevere? Se fossi il Sindaco di Brescia cosa
Merlot. Dare. faresti per prima cosa?
Ordine e pulizia del centro storico.
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il miglior “ingrediente” DA PORTARE IN TAVOLA!
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abboB-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E
di Lorenza Giovanelli
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APPUNTAMENTI
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ITA
Milano e Gallarate, Building Fino al 12.10.'19 MA*GA Fino al 10.1 1.’19
GIOVANNI CAMPUS. TEMPO IN PROCESSO. RAPPORTI, MISURE, CONNESSIONI
www.building-gallery.com - www.museomaga.it
Un progetto espositivo in due capitoli complementari, quello dedicato alla sperimenta-
zione di Giovanni Campus, dalla galleria milanese e dal museo di Gallarate. Al centro
di ciascuno di questi momenti espositivi vi è il principio che guida da tempo l’opera
dell’artista e che si definisce con la qualificazione di “tempo in processo”. Fin dagli anni
settanta, infatti, Campus opera sull’unitarietà di allestimenti in cui i singoli elementi
si collegano fra di loro, in una continuità da intendersi in senso temporale, prima che
spaziale. Il “tempo” è al centro della sua attenzione, come parte di un processo dialetti-
co in cui le forme, le geometrie, le relazioni tra materia e colore rispondono a una lo-
gica fondata sul valore del complesso strutturale. “La rappresentazione della spazialità
nell’epoca moderna, nella sua lettura, sensibile-intelligibile, assorbe le differenze, non
occupa né interviene sullo spazio come luogo aperto, ma lo coinvolge e lo incorpora”. La
relazione tra forma aperta e chiusa, il dialogo tra bidimensionalità e tridimensionalità
in un rincorrersi di motivi complementari, la forma e i suoi legami con il suolo, radice
di ogni azione dello spazio: rapporti, misure, connessioni, appunto che, tra affermazioni,
pause e riflessioni, combinano lavori grafico-pittorici con materiali plastici, interagendo
con le caratteristiche dello spazio, ma imponendosi a esso con la forza dialogante delle forme. Non una retrospettiva,
ma un intervento in grado di investigare ed enucleare i principi concettuali e creativi dell’arte di Campus, aperto a
considerazioni di natura linguistico-strutturale e di carattere antropologico o teoretico-filosofico.
Milano, Palazzo Reale Fino al 19.01.'20
GIORGIO DE CHIRICO www.dechiricomilano.it
“Ogni cosa ha due aspetti: uno corrente, quello che vediamo quasi sempre e che vedono
gli uomini in generale; l’altro, lo spettrale, che non possono vedere che rari indi-
vidui in momenti di chiaroveggenza, di astrazione metafisica”. È Giorgio de Chirico a
suggerire una dimensione “altra” dell’arte invitando a superare le evidenze oggetti-
ve. Una predisposizione quasi magica quella che si snoda attraverso un percorso fatto
di confronti e accostamenti che consentono di accedere alla complessa visione del
Pictor Optimus il cui immaginario ha preso in prestito “l’uso del vero per promuove-
re il falso”. Una narrazione sinuosa, certamente legata alla sua vicenda biografica,
alla vasta produzione letteraria e ad una profonda riflessione filosofica di un autore
che ha contribuito a rivoluzionare la cultura visiva del secolo scorso. Un immagi-
nario popolato di reminiscenze classiche, in cui la muta poesia delle architetture
dell’invisibile ferma il tempo, in un desolante senso di irrequietezza e di enigma.
Stanze dai pavimenti sfuggenti, templi divenuti giocattoli, grandi nudi sovradi-
mensionati e trasfigurati, insieme a pinete che crescono rigogliose nella camera
dell’artista che, proprio attraverso una realtà familiare, conduce ad una dimensione totalmente incomprensibile.
Mistero, ambiguità, gladiatori e cavalli, marionette, architetture e scenografie immobili ed ermetiche. “Viviamo
in un mondo fantasmico con il quale entriamo gradatamente in dimestichezza”. Come in un sogno, la mostra si chiude
con una sintesi del lavoro di de Chirico attraverso la ripresa della pittura pastosa degli anni Trenta, fino al
ripensamento della Metafisica in cui, nell’idea di replica delle “Muse inquietanti”, Andy Warhol intravide una vera
e propria rivoluzione culturale.
Torino, GAM Fino al 01.12.'19
PAOLO ICARO. ANTOLOGIA / ANTHOLOGY 1964-2019 www.gamtorino.it
“Credo che un’opera d’arte sia sempre un appuntamento. È forse la definizione di arte
per me più giusta”. Così afferma Bernard Blistène, direttore del Centre Pompidou di
Parigi, citando Marcel Duchamp e riferendosi alle opere di Paolo Icaro, protagoniste
della rassegna torinese. L’idea di un appuntamento tra l’opera e il suo pubblico è
forse un modo per rassicurare ogni spettatore di fronte all’arte contemporanea, spes-
so attanagliato da un profondo senso di inadeguatezza e tormentato dalla fatidica
domanda: “sarò davvero in grado di capire?”. E per rispondere ci si affida così alle
sensazioni, si cerca di “sentire” invece che vedere. Ed è proprio questo l’intento di
Elena Volpato, curatrice di una mostra, che racconta 55 anni di impegno e ricerca di
uno tra i più interessanti tra gli artisti tangenti all’Arte povera, ma finora tra i
più trascurati e i meno noti al grande pubblico. Mezzo secolo senza piegarsi, nemmeno
per un momento alle mode del momento. Una produzione artistica che trae origine da
un ricordo della sua infanzia torinese negli anni della guerra: “Giocavo tra i ru-
deri del centro cittadino. Ebbi la fortuna di non trovare esplosivi ma trovai altro…
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scoperte macabre”. L’unione tra quei ruderi e il piacere del gioco è il momento fondamentale rievocato in ogni sua
opera. “Quei giochi tra le macerie sono stati la mia prima grande scuola di fantasia”: una fantasia che, malgrado
gli 83 anni, sembra inesauribile ed è ancora in grado di portare l’osservatore in un mondo sconosciuto di instal-
lazioni giocose ma al contempo perturbanti. Entrare nello spazio di Icaro è come giocare una partita a scacchi:
negli scacchi c’è una mossa che si chiama diagonale del pazzo di cui l’artista torinese pare essere la perfetta
personificazione. Un’arte che oggi più che mai può essere letta come un’alternativa a quella “mancanza” tipica del
tempo in cui viviamo.
Milano, Fondazione Prada Fino al 13.01.'20
IL SARCOFAGO DI SPITZMAUS E ALTRI TESORI
www.fondazioneprada.org
Nato dalle menti del regista Wes Anderson e dell’illustratrice, designer e scrittrice
Juman Malouf ,il nuovo progetto espositivo della Fondazione Prada di Milano riunisce
538 opere d’arte provenienti da 12 collezioni del Kunsthistorisches Museum e da 11
dipartimenti del Naturhistorisches Museum di Vienna. Il titolo della mostra rende
omaggio a una di esse, il sarcofago di Spitzmaus, una scatola di legno egiziana che
custodisce la mummia di un toporagno del IV secolo a.C. La mostra è una riflessione
sulle motivazioni che guidano l’atto di collezionare e sulle modalità con le quali
una raccolta è custodita, presentata e vissuta. Guardando al passato e ispirandosi al
modello della Wunderkammer, “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” sfida i canoni
tradizionali che definiscono le istituzioni museali, proponendo nuove relazioni tra
queste e le loro collezioni, tra le figure professionali e il pubblico dei musei. La
scelta delle opere, effettuata seguendo un approccio non accademico e interdisciplina-
re, testimonia anche risonanze e corrispondenze inattese tra i lavori selezionati e
gli universi creativi dei due artisti.
Una passeggiata tematica che ci conduce dagli oggetti di colore verde ai ritratti di bambini, dalle miniature agli
strumenti di misurazione del tempo, dalle scatole agli oggetti in legno, dai ritratti di nobili e gente comune a
soggetti naturali quali il giardino, meteoriti e animali presentati come reperti scientifici o come rappresentazioni
artistiche. “Una volta un uomo trovò nel suo campo una statua di marmo di estrema bellezza. La portò da un colle-
zionista che amava tutte le cose belle, gliela offrì e questi la comprò a un prezzo molto alto. Poi si salutarono.
Mentre tornava a casa con i soldi, l’uomo pensò tra sé: «Quanto vale questo denaro! Come si può dare così tanto per
un pezzo di pietra scolpita, sepolta e dimenticata sotto terra per un migliaio d’anni?». Il collezionista osserva-
va invece la statua pensando: «Che meraviglia, che vita! Che sogno! È ancora fresca, dopo un dolce sonno di mille
anni. Come si può rinunciare a tutto questo per del denaro, arido e inanimato?” (K.G.)
Mantova, Palazzo Ducale e Palazzo Te Fino al 06.01.'20
CON NUOVA E STRAVAGANTE MANIERA.
GIULIO ROMANO A MANTOVA
GIULIO ROMANO. ARTE E DESIDERIO
www.giulioromano2019.info
Giulio Pippi De Iannuzzi (altrimenti noto come Giulio Romano), nacque probabil-
mente a Roma nel 1492, ma certamente fu il più celebre e dotato allievo di Raffa-
ello. Con le due rassegne sorelle di palazzo Ducale e Palazzo Te, Mantova torna a
essere, per tre mesi, “la città di Giulio Romano”, come lo fu per oltre vent’an-
ni, quando l’artista accettò l’invito di Federico II Gonzaga. Artista poliedrico
e dotato di un’inventiva inarrestabile, pittore e, più ancora, disegnatore pro-
digioso, architetto geniale, scenografo, e “designer” visionario (progettò per
i Gonzaga argenterie, arazzi e suppellettili preziose), Giulio Romano fece di
Mantova una vera officina di sperimentazione artistica, e diede il via a quella
che Vasari avrebbe definito la “nuova e stravagante maniera”. E se a Palazzo Te
si rilegge l’intero percorso artistico del talento romano, grazie alla preziosa
collaborazione con alcune tra le più influenti istituzioni mussali, tra cui il
Louvre, che in occasione della mostra ha prestato ben 72 fogli; in Palazzo Te,
capolavoro architettonico e pittorico di Giulio e luogo di sollazzo di Federico
II Gonzaga e dell’amata Isabella Boschetti,ci si avventura nella relazione tra
immagini erotiche del mondo classico e analoghe invenzioni della prima metà del ’500. Disegni, dipinti, scul-
ture, incisioni, maioliche e arazzi svelano la capillare diffusione in Italia, in quella manciata di anni,
dei temi erotico-amorosi, entrando in risonanza con le storie dipinte nelle sale. Così, nella Sala delle
Metamorfosi ci s’imbatte negli amori di Bacco e Arianna, nella Loggia di Davide alla passione di re David
per Betsabea e nella sala di Amore e Psiche si partecipa ai tormenti amorosi della coppia.
“Né tacer voglio la invenzione della storia di costui nella quale ha mostro d’essere stato raro, e che nessu-
no l’ab|bia paragonato. E ben posso io sicuramente dire che in questo volume non sia egli secondo a nessuno.
Veggonsi i miracoli ne’ colori da lui operati, la vaghezza de i quali spira una grazia ferma di bontà e carca
di sapienzia ne’ suoi scuri e lumi, che talora alienati e vivi si mostrano. Né con piú grazia mai geometra
toccò compasso di lui. Tal che se Apelle e Vitruvio fossero vivi nel cospetto degli artefici, si terrebbono
vinti dalla maniera di lui che fu sempre anticamente moderna, e modernamente antica.” (Giorgio Vasari)
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New York, Queens Museum Fino al 16.02.'20
NICOLAS MOUFARREGE: RECOGNIZE MY SIGN queensmuseum.org
Durante la sua breve carriera, Nicolas Moufarrege (1947-1985) dette vita a un corpo
originale e idiosincratico di dipinti e arazzi ricamati. Organizzata in collabora-
zione con il Contemporary Arts Museum di Houston è la prima personale dell’artista
dedicatagli da un’istituzione museale. Un percorso che traccia lo sviluppo della sua
opera attraverso i continenti: dai piccoli arazzi di Beirut, ai primi dipinti realiz-
zati a Parigi, fino alle opere più mature della metà degli anni ‘80, quando si tra-
sferì a New York, prima della sua prematura scomparsa. In un’intervista del 1973 per
Le Beyrouthin, l’artista e la poetessa Etel Adnan osservarono che nelle creazioni di
Moufarrege si percepiva “il modo con cui l’artigianato tradizionale diventasse un’ar-
te personale intimamente piena di promesse”. “Appropriatore delicato”, Moufarrege ha
raccolto le immagini da un infinito universo di fonti. Immagini di sculture classiche
e dipinti barocchi si intrecciano a quelle degli eroi dei suoi fumetti preferiti, o
a tessuti giapponesi, disegni di piastrelle islamiche e sinuose linee di calligra-
fia araba. I suoi dipinti richiamano alla memoria e rendono omaggio a Hokusai, Yves
Klein, Edvard Munch, Pablo Picasso e in particolare Roy Lichtenstein. L’arguzia e la profondità di Moufarrege si
rivelano attraverso contrapposizioni di immagini dai contrasti frizzanti e inaspettati. La storia della sua vita,
il suo essere un cittadino libanese, ma anche un artista arabo e omosessuale, è affidata ai ricami dei suoi dipinti
cuciti che ne rivelano gli aspetti più intimi e delicati. Storie che parlano di un’identità che va oltre i confini
geopolitici dell’appartenenza ad una nazione, che si nutre di desiderio, di amore per il passato e slancio verso
il futuro. Storie che prendono vita in modo organico e spontaneo seguendo le leggi misteriose dell’inconscio,
creando libere associazioni di forme dal sapore quasi onirico. E allora un occhio diventa un fiore; e capelli rossi
ardono come fiamme che bruciano in un falò.
Oxfordshire, Blenheim Palace Fino al 27.10.'19
CATTELAN. VICTORY IS NOT AN OPTION
blenheimartfoundation.org.uk
Maurizio Cattelan non ha mai potuto usare il suo bagno in oro massiccio 18 carati,
installato in una delle toilette del Guggenheim di New York: la fila per America, “era
troppo lunga”. Sperava di avere più fortuna ora che è stato installato a Blenheim
Palace, una delle più grandiose case signorili della Gran Bretagna. Di tutti i bagni
di Blenheim, la location prescelta per il reale trono zecchino era l’ex gabinetto
niente po’ po’ di meno che di Winston Churchill, che proprio nella medesima signori-
le residenza britannica, ebbe i suoi natali. Installato a ridosso dell’inaugurazione
della mostra che lo vede appropriarsi di Blenheim Palace, dopo che ogni visitatore
aveva già prenotato i suoi 3 minuti di seduta plenaria, “America” (il cui valore si
aggira oltre i 6 milioni di €), è stata rubata. “Cari ladri, per favore, se state
leggendo questo, fatemi sapere quanto vi piace il pezzo e come ci si sente a fare pipì
sull’oro.” Ma certo è che the show, anche senza toilette, must go on, e non potreb-
be essere altrimenti, considerando che “Victory is not an Option” è la prima grande
mostra personale di Cattelan nel Regno Unito ed è la sesta mostra che Blenheim’s Art
Foundation ha organizzato nel sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. L’irriverente e sfacciato artista padovano
mette in scena i suoi personaggi più celebri, da Hitler a Papa Giovanni Paolo II, in uno spettacolo di vittoriana
decadenza. Emblema della mostra un gigantesco tappeto di Union Jack britanniche, posato sul cortile anteriore, e
destinate a consumarsi al passaggio dei visitatori. Metafora forse di un Regno Unito, la cui unione è sempre più
minacciata dall’imminente Brexit, e la cui grandezza secolare pare sfrangiarsi giorno dopo giorno come i bordi
delle bandiere di Blenheim Palace.
Londra, Tate Modern Dal 17.10.'19
NAM JUNE PAIK www.tate.org
Nel 1974, con l’Occidente incollato ai suoi televisori, Nam June Paik immaginò un
mondo in cui una “Super Highway” di trasmissioni elettromagnetiche e cavi in fibra ot-
tica avrebbe superato i confini geografici. Un decennio dopo, abbiamo ottenuto il World
Wide Web. Paik era altrettanto profetico riguardo all’influenza della tecnologia sulle
relazioni umane e del suo impatto sulle nostre capacità visive e percettive. Non c’è
da meravigliarsi quindi che la televisione, come oggetto in sé, fosse il suo medium
artistico prediletto. Erede della radio come piattaforma di trasmissione dominante,
la TV ha ha radicalmente rivoluzionato il nostro “consumo visivo”. Paik, a sua vol-
ta, lo ha ridefinito, innescandovi nuovi potenziali artistici. Dopo aver creato nel
1969 uno dei primi sintetizzatori video del mondo, scrisse che ci avrebbe “permes-
so di modellare la tela dello schermo TV / precisamente come Leonardo / liberamente
come Picasso / coloristicamente come Renoir / profondamente come Mondrian / tanto
violentemente quanto Pollock / e liricamente come Jasper Johns”. Ed è quanto oggi ci
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APPUNTAMENTI
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consente qualunque tecnologia di imaging digitale figlia della nostra era. Il risultato delle parole profetiche e
delle tecniche innovative di Paik è un’arte atipica che malgrado la componente altamente tech, suscita forti emo-
zioni. I suoi televisori premeditativi non sono qualcosa davanti a cui sedersi e staccare la spina; tutto l’oppo-
sto. A distanza di mezzo secolo - e dalla sua morte nel 2006 - il nostro rapporto con la tecnologia è diventato
solo più paradossale e decisamente più complicato. Facciamo sempre più affidamento su di esso, ma siamo riluttanti
ad ammettere l’intensità di questa dipendenza. Le opere di park in mostra alla Tate mettono a nudo questa liason,
senza rammarico, in tutte le sue promesse e perversioni. I suoi televisori potrebbero non essere eleganti, essere
ingombranti e riprodurre immagini sgranate; i tuoi genitori potrebbero averli usati per guardare un VHS invece che
ordinarci la cena. Ma nelle mani di Paik, hanno molto da dire sul nostro comportamento e su come dovremmo vivere
in un’era in cui le informazioni viaggiano non solo sulle “super autostrade” ma anche tra i banali, se vogliamo
“old-fashioned”, oggetti domestici.
Parigi. Musée des Arts Décoratifs Fino al 12.01.'20
MODERN MAHARAJAH: UN MECENATE DEGLI ANNImadparis.fr
30
Questa è la storia di Yeshwant Rao Holkar II, un Maharaja visionario. Nato nel 1908, Ya-
shwant Rao Holkar II trascorse la maggior parte della sua giovinezza circondato dal lusso
e le agiatezze concessi ai principi indiani. Negli anni Venti, Holkar II si trasferì a
Oxford, in Inghilterra, dove il il suo insegnante privato di francese, il dott. Marcel
Hardy, gli aprì le porte (e gli occhi) dell’ambiente culturale dei movimenti più avanguar-
disti europei. Sotto la guida del Dr. Hardy, Holkar II incontrò due personaggi che sareb-
bero diventati fondamentali nelle sue ricerche artistiche: l’architetto Eckart Muthesius
e il consigliere e critico d’arte Henri-Pierre Roché. Insieme viaggiarono tra Inghilterra,
Germania e Francia, esplorando fiere d’arte, musei, gallerie e studi di artisti, suscitando
in Holkar II la passione per l’arte moderna. Su abdicazione del padre nel 1926, Holkar
II divenne l’ultimo Maharaja di Indore, acquisendo vaste ricchezza e influenza. Nel 1929,
successivamente all’incontro con il couturier e collezionista francese Jacques Doucet, di
cui visitò lo studio e la collezione parigini, il Maharaja decise di erigere un grande
palazzo nella sua nativa India, dove avrebbe combinato lusso, comfort e modernità, ab-
bracciando le caratteristiche del movimento modernista. Progettato pensando alle esigenze
quotidiane sue e di sua moglie, il Manik Bagh Palace fu decorato con accessori e mobili che glorificavano i materiali più
innovativi del periodo come metallo, pelle sintetica e vetro, prestando particolare attenzione allo studio cromatico di
ogni stanza. Ai pezzi iconici del design bauhaus, la mostra continua affianca altre commissioni affidate a Muthesius dal
Maharaja, tra cui l’arredo di un treno privato, un aereo e una roulotte, nonché progetti rimasti irrealizzati, come una
nave fluviale e un palazzo estivo, contestualizzando storicamente la strana coppia e i loro interessi durante gli anni
‘30, catturati anche nelle splendide fotografie a loro scattate dall’amico Man Ray nell’ambiente rilassato del palazzo
Manik Bagh. Un’opportunità unica di vedere per la prima volta nella sua integralità una collezione d’arte e design per-
fettamente curata, creata da un uomo che non ha mai badato a spese nel perseguire la sua passione per tutto ciò che era
“moderno”, un vero e proprio mecenate contemporaneo che nella sua visionarietà ha permesso a un movimento di prosperare.
Berlino, C/O Berlin Foundation Fino al 30.1 1.'19
ROBERT FRANK. UNSEEN www.co-berlin.org
“Quando le persone guardano le mie fotografie, voglio che abbiano la stessa sen-
sazione di quando vogliono leggere il verso di una poesia per la seconda volta”.
Una imprevedibile, quanto dolorosa, “coincidenza temporale” accompagna l’aper-
tura della mostra Robert Frank. Unseen, negli spazi della C/O Foundation a Ber-
lino. Nato a Zurigo e naturalizzato statunitense, uno dei maestri più acclamati
della fotografia contemporanea è infatti scomparso il mese scorso, all’età di
94 anni. Una circostanza che, seppur dolorosa, contribuisce a rendere ancor più
memorabile, e al tempo stesso toccante, il progetto espositivo organizzato dal
museo tedesco, che si contraddistingue per un peculiare taglio curatoriale. Tra
le migliaia di fotografie realizzate da Frank nell’arco della sua lunga carriera,
infatti, la mostra si sofferma sui suoi primissimi lavori. Provini a contatto,
diverse prime edizioni, fotografie fin qui inedite, scattate durante la permanenza
dell’artista in Svizzera e nel corso dei suoi viaggi in Europa e nel Sud America.
Una raccolta di immagini, realizzate negli anni precedenti il pieno riconosci-
mento internazionale, che esplorano le origini di quel potente linguaggio narra-
tivo divenuto la cifra stilistica di Frank, che lo ha reso uno degli artisti visivi più influenti della scena
contemporanea, essenziale per la formazione delle successive generazioni di fotografi. “Il bianco e il nero
sono i colori della fotografia. Per me, simboleggiano le alternative di speranza e disperazione a cui l’u-
manità è da sempre sottoposta. La maggior parte delle mie fotografie ritraggono persone, perché non esistono
due individui identici, e questo permette al mio lavoro di non diventare una routine. Li guardo con occhi
semplici, come un farebbe un passante per strada. C’è una cosa che la fotografia deve contenere: l’umanità
del momento. Questo fotografia è realismo. Ma il realismo non è abbastanza: ci deve essere una visione, ed è
la combinazione delle due cose a fare una buona fotografia. È difficile descrivere questa sottile linea dove
finisce la materia e inizia la mente.”
19B-LIFE ∙ FOCUS
le
ia IFE
la Redazione - Ph. Ag. Fotolive
ecESCIAL
Sp BR
ROMBO DI Tuono Brixia Forum 19-20 ottobre 2019
APERTURA AL PUBBLICO RISTORAZIONE
Sabato 19 ottobre dalle ore 9:00 alle 20:00. Per tutta la durata della manifestazione sarà in funzione un ri-
Domenica 20 ottobre dalle ore 9:00 alle 19:00. storante self service oltre a diverse zone di ristoro all’interno
del padiglione fieristico.
BIGLIETTI
Biglietto 1 giorno – 1 ingresso 12,00€. NIGHT PARTY DI SABATO SERA
Abbonamento 2 giorni – 2 ingressi 15,00€. Sabato sera si terrà il favoloso “Night Party” organizzato e di-
Ingresso gratuito ai bambini fino ai 14 anni se accompagnati retto dai ragazzi dello Sbarbari Klan.
da un genitore. La festa a tema si svolgerà presso il locale “EL FORAJIDO ”
Abbonamento 2 giorni – 2 ingressi 10,00€. che si trova in via Leno 17 a Bagnolo Mella (BS).
Il biglietto ridotto può essere richiesto esibendo tessera La 17ª edizione di Rombo di Tuono si svolgerà presso i padi-
più documento di riconoscimento per i seguenti soggetti: glioni di: FIERA DI BRESCIA (BRIXIA FORUM)
Iscritti HOG, tesserati F.M.I. e persone over 65 anni. Via Caprera, 5 – Brescia
20Puoi anche leggere