Concerti danza opera jazz prosa - Teatro Comunale Treviso
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copertinaopuscolo:Layout 1 24/07/15 17:28 Pagina 1 Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Eden - Treviso Stagione 2015-2016 concerti danza opera S prosa Società strumentale della Fondazione Casamarca jazz Con il patrocinio del Comune di Treviso
copertinaopuscolo:Layout 1 24/07/15 17:28 Pagina 2 L’attività del Teatro Comunale Mario Del Monaco e del Teatro Eden è organizzata da Teatri e Umanesimo Latino S.p.A. Società strumentale di Fondazione Cassamarca di Treviso in collaborazione con Arteven col sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la partecipazione della Regione Veneto. Biglietteria: Tel 0422 540480 - Fax 0422 419637 - biglietteria@teatrispa.it In copertina: Teatro Comunale Mario Del Monaco, foto di Roberto Gritti
S i alza il sipario sulla nuova stagione del Teatro Comunale Mario Del Monaco e del Teatro Eden, organizzata da Teatri e Umane- simo Latino S.p.A. Molti gli spettacoli in cartellone, come sempre suddivisi nei generi della prosa, della concertistica, della lirica, del jazz, della danza. Tra i concerti si segnalano due prestigiose orchestre, la Mahler Cham- ber, diretta da Daniele Gatti, e la Freiburger Barockorchester, alcuni solisti di fama internazionale e due progetti a tema molto originali: la colonna sonora del musicista trevigiano Filippo Perocco per la proie- zione di Nosferatu, celebre film di Murnau, e il concerto per mezzoso- prano e quartetto d’archi Au pays où se fait la guerre, sugli orrori della guerra. Quattro i titoli d'opera in programma: Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart con i vincitori del XLV Concorso Internazionale per Cantanti Toti dal Monte, la divertente satira Le convenienze ed incon- venienze teatrali di Gaetano Donizetti, l’opera contemporanea del compositore milanese Luca Mosca, Il gioco del vento e della luna e il capolavoro di Gioachino Rossini, L’italiana in Algeri. Per la gioia degli amanti della tradizione, la stagione di danza si aprirà con uno splendido Schiaccianoci interpretato dal Balletto di Mosca; seguiranno compagnie di danza moderna, tra cui la Nogravity Dance Company, compagnia di danza aerea, che non mancherà di affascinare il pubblico. Tra gli spettacoli di prosa, due titoli di repertorio: l’Enrico IV di Piran- dello, con Franco Branciaroli, e il Don Giovanni di Molière, con Ales- sandro Preziosi. Saranno inoltre rappresentate, tra le altre, la pièce del drammaturgo Éric-Emmanuel Schmitt, Il visitatore, La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, Doppio sogno di Arthur Schnitzler, rivisitata da Giancarlo Marinelli e interpretata da Ivana Monti; e ancora, L’Ulisse di Valerio Massimo Manfredi con Sebastiano Lo Monaco e Il Testamento di Maria, che vedrà in scena la pluripremiata attrice trevi- giana Michela Cescon. All’Eden il cartellone del jazz presenta come di consueto grandi nomi della scena internazionale: Rosario Bonaccorso in quartetto con Fa- brizio Bosso, Javier Girotto e Roberto Taufic, il Trio di Stefano Batta- glia, con Salvatore Maiore e Roberto Dani, e il pianista Danilo Rea. Infine un dovuto e sentito omaggio al grande pianista inglese John Taylor, recentemente scomparso: in suo ricordo suoneranno alcuni tra i suoi più cari compagni di viaggio. La stagione include anche alcuni eventi speciali, il primo dei quali sarà l’annunciato omaggio a Mario Del Monaco, nel centenario della nascita del grande tenore; seguirà poi un interessante concerto del Coro Aca- demia Ars Canendi, che proporrà la musica barocca delle riduzioni gesuitiche del Sudamerica. Il tradizionale appuntamento sinfonico dedicato a Santa Cecilia vedrà sul palco l’Orchestra Gruppo d’Archi Veneto, mentre, ai primi di dicembre, l'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta da Francesco Ommassini, interpreterà celebri compo- `´ sizioni di Beethoven, Cajkovskij, Salieri per ricordare il bicentenario del Congresso di Vienna. A Natale si esibiranno i centoventi bambini che formano i cori dei Doremissimi e dei Growin’Up Singers. A seguire, a fine febbraio, la ripresa dello spettacolo per bambini Pierino e il lupo vegetariano, dopo lo straordinario successo dello scorso anno. Infine, anche nella prossima stagione, il Teatro Comunale Mario Del Monaco celebrerà, il 30 aprile, la Giornata Internazionale del Jazz promossa dall’Unesco. Come sempre, auguriamo al nostro affezionato pubblico di trascorrere una piacevole stagione nei nostri teatri. Avv. On. Dino De Poli Presidente Fondazione Cassamarca
Sommario Quadro sinottico Quadro sinottico 3 Teatro Comunale Mario Del Monaco Concerti Incontri con il pubblico 6 Novembre Martedì 3 20.45 CAMERATA BERN Concerti 7 ALEXANDRA CONUNOVA violino Danza 19 Mercoledì 25 20.45 NOSFERATU Opera 25 ENSEMBLE l’ARSENALE FILIPPO PEROCCO direttore Oltre la scena 34 Dialoghi sul teatro 38 Dicembre Lunedì 14 20.45 AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE ISABELLE DRUET mezzosoprano Prosa 39 QUATUOR GIARDINI Jazz 51 Gennaio Sabato 16 20.45 LE QUATTRO STAGIONI Eventi speciali 57 CINZIA FORTE soprano Calendario cronologico degli spettacoli 68 MAURIZIO BAGLINI pianoforte Febbraio Mercoledì 3 20.45 MAHLER CHAMBER ORCHESTRA DANIELE GATTI direttore Nel’inserto centrale Martedì 16 20.45 HERBERT SCHUCH pianoforte Prezzi Marzo Martedì 8 20.45 QUARTETTO GRINGOLTS ALESSANDRO CARBONARE clarinetto Piantine dei teatri di bassetto Calendario vendite Mercoledì 23 20.45 QUARTETTO MODIGLIANI Orari biglietterie BEATRICE RANA pianoforte Informazioni e avvertenze Aprile Mercoledì 6 20.45 FREIBURGER BAROCKORCHESTER PETRA MÜLLEJANS direttore e solista GOTTFRIED VON DER GOLTZ 3 direttore e solista Teatro Comunale Mario Del Monaco Danza In collaborazione con Arteven Dicembre Martedì 22 20.45 BALLETTO DI MOSCA “LA CLASSIQUE” LO SCHIACCIANOCI Febbraio Martedì 23 20.45 NOGRAVITY DANCE COMPANY DALL’INFERNO AL PARADISO Marzo Mercoledì 16 20.45 COMPAGNIA NATURALIS LABOR ROMEO Y JULIETA TANGO Giovedì 31 20.45 IMPERFECT DANCERS COMPANY MADAMA BUTTERFLY’S SON Aprile Mercoledì 13 20.45 ATERBALLETTO L’ECO DELL’ACQUA/MH17-14’20”-LEGO Teatro Comunale Mario Del Monaco Opera Ottobre Mercoledì 7 17.00 DON GIOVANNI (Anteprima) Venerdì 9 20.45 A DON GIOVANNI Domenica 11 16.00 C DON GIOVANNI Martedì 13 20.45 B DON GIOVANNI Novembre Giovedì 19 17.00LE CONVENIENZE ED INCONVENIENZE TEATRALI (Anteprima) Venerdì 20 20.45 A LE CONVENIENZE ED INCONVENIENZE TEATRALI Domenica 22 16.00 C LE CONVENIENZE ED INCONVENIENZE TEATRALI
Dicembre Giovedì 10 17.00 IL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNA Teatro Comunale Mario Del Monaco Eventi speciali (Anteprima) Fuori abbonamento Venerdì 11 20.45 A IL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNA Domenica 13 16.00 B IL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNA Ottobre Venerdì 16 20.45 OMAGGIO A MARIO DEL MONACO Domenica 18 17.00 LA VOCE DI DIO NELLE FORESTE Gennaio Lunedì 25 17.00 L’ITALIANA IN ALGERI (Anteprima) DEL SUDAMERICA Mercoledì 27 20.45 A L’ITALIANA IN ALGERI Venerdì 29 20.45 B L’ITALIANA IN ALGERI Novembre Giovedì 26 20.45 CONCERTO DI SANTA CECILIA Domenica 31 16.00 C L’ITALIANA IN ALGERI Dicembre Giovedì 3 20.45 GUERRA E PACE Teatro Comunale Mario Del Monaco Prosa Lunedì 21 20.45 CHRISTMAS IN ROCK Ottobre Venerdì 30 20.45 A Il mio nome è nessuno. L’ULISSE Febbraio Domenica 28 16.30 PIERINO E IL LUPO VEGETARIANO Sabato 31 20.45 B Il mio nome è nessuno. L’ULISSE Lunedì 29 10.00 PIERINO E IL LUPO VEGETARIANO Novembre Domenica 1 16.00 C Il mio nome è nessuno. L’ULISSE Marzo Martedì 1 10.00 PIERINO E IL LUPO VEGETARIANO Venerdì 6 20.45 A IL VISITATORE Sabato 7 20.45 B IL VISITATORE Domenica 8 16.00 C IL VISITATORE Venerdì 27 20.45 A DON GIOVANNI Sabato 28 20.45 B DON GIOVANNI Domenica 29 16.00 C DON GIOVANNI Dicembre Venerdì 18 20.45 A ENRICO IV Sabato 19 20.45 B ENRICO IV Domenica 20 16.00 C ENRICO IV Febbraio Venerdì 5 20.45 A LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA Sabato 6 20.45 B LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA Domenica 7 16.00 C LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA 4 Venerdì 19 20.45 A LA SCUOLA 5 Sabato 20 20.45 B LA SCUOLA Domenica 21 16.00 C LA SCUOLA Marzo Venerdì 4 20.45 A 7 MINUTI Sabato 5 20.45 B 7 MINUTI Domenica 6 16.00 C 7 MINUTI Venerdì 18 20.45 A DOPPIO SOGNO Sabato 19 20.45 B DOPPIO SOGNO Domenica 20 16.00 C DOPPIO SOGNO Aprile Venerdì 1 20.45 A IL TESTAMENTO DI MARIA Sabato 2 20.45 B IL TESTAMENTO DI MARIA Domenica 3 16.00 C IL TESTAMENTO DI MARIA Venerdì 8 20.45 A HOTEL PARADISO Sabato 9 20.45 B HOTEL PARADISO Domenica 10 16.00 C HOTEL PARADISO Teatro Eden Jazz Novembre Lunedì 30 20.45 ROSARIO BONACCORSO QUARTET “VIAGGIANDO” Gennaio Sabato 9 20.45 OMAGGIO A JOHN TAYLOR Febbraio Giovedì 11 20.45 STEFANO BATTAGLIA TRIO Marzo Venerdì 11 20.45 DANILO REA pianoforte
INCONTRI CON IL PUBBLICO Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Eden Prima di ciascun CONCERTO e spettacolo di DANZA della stagione, alle ore 20.00 al Ridotto del Teatro, si terrà una presentazione cui saranno invitati a partecipare gli artisti. Gli incontri introduttivi ai concerti si terranno: martedì 3 novembre mercoledì 25 novembre concerti lunedì 14 dicembre sabato 16 gennaio mercoledì 3 febbraio danza martedì 16 febbraio martedì 8 marzo mercoledì 23 marzo opera mercoledì 6 aprile prosa jazz Gli incontri introduttivi agli spettacoli di danza si terranno: martedì 22 dicembre martedì 23 febbraio mercoledì 16 marzo giovedì 31 marzo mercoledì 13 aprile
Concerti Concerti Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Martedì 3 novembre ore 20.45 Mercoledì 25 novembre ore 20.45 CAMERATA BERN NOSFERATU MEESUN HONG COLEMAN violino e direttore Spettacolo per musica e film (dalla pellicola di Wilhelm Murnau) ALEXANDRA CONUNOVA violino Musiche di Filippo Perocco ENSEMBLE L’ARSENALE Franz Schubert Rondò per violino e orchestra D 438 in la magg. FILIPPO PEROCCO direttore Felix Mendelssohn Concerto per violino e orchestra in re min. VITTORIO DEMARIN animazioni stopmotion Franz Schubert Quartetto n. 14 D 810 “La morte e la fanciulla” Prima esecuzione assoluta (Trascrizione per orchestra d’archi della Camerata Bern) Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. “… Il volto era grifagno, assai accentuatamente tale, sporgente l'arco La Camerata Bern, ensemble fondato nel 1962 e oggi apprezzato in del naso sottile con le narici particolarmente dilatate; la fronte era alta, tutto il mondo, con la giovane violinista moldava Alexandra Conunova, a cupola, e i capelli erano radi attorno alle tempie, ma altrove abbon- vincitrice del Concorso Internazionale di violino “Joseph Joachim” di danti. Assai folte le sopracciglia, quasi unite alla radice del naso, ce- Hannover, si esibiranno in un programma che prevede l’esecuzione del spugliose tanto che i peli sembravano attorcigliarvisi. La bocca, per Rondò in la maggiore di Schubert e del Concerto in re minore di Men- quel tanto che mi riusciva di vederla sotto i baffi folti, era dura, d'un delssohn. II Rondò in la maggiore D 438 è, insieme al Konzertstück in taglio alquanto crudele, con bianchi denti segnatamente aguzzi, i quali re maggiore D 345, l’unico brano del genere concertante per violino e sporgevano su labbra la cui rossa pienezza rivelava una vitalità stupe- orchestra composto da Schubert. I due pezzi furono scritti nel 1816 dal facente in un uomo così attempato. Quanto al resto, orecchie pallide, musicista appena diciottenne, probabilmente attratto dalle possibilità assai appuntite all'estremità superiore; mento marcato e deciso, espressive e virtuosistiche del violino. Il Concerto in re minore per vio- guance sode ancorché affilate. L'effetto complessivo era di uno stra- lino e orchestra d’archi di Mendelssohn venne alla luce soltanto nel ordinario pallore. Finora avevo notato solo il dorso delle sue mani po- 1952 quando il grande violinista Yehudi Menuhin lo riscoprì e lo pub- sate sulle ginocchia, alla luce del fuoco: sembravano piuttosto bianche blicò per i tipi di Peters. Il Concerto venne scritto da Mendelssohn nel e fini; ma, trovandomele adesso proprio sott'occhio, ho constatato che 1822 per Eduard Rietz, amico del giovane Felix; quest’ultimo dovette erano invece piuttosto grossolane – larghe, con dita tozze. Strano a essere particolarmente affezionato a questa pagina che presenta di- dirsi, peli crescevano in mezzo al palmo. Le unghie erano lunghe e di 8 verse analogie col più famoso Concerto in mi minore op. 64. Entrambi bella forma, e assai appuntite. Come il Conte si è chinato verso di me 9 i concerti sono infatti in tonalità minore, presentano cadenze soliste, e le sue mani mi hanno sfiorato, non ho potuto reprimere un brivido. oltre ad avere in comune anche un lungo solo. La Camerata Bern in- Può darsi che il suo alito fosse fetido, certo è che un'orribile sensa- terpreterà infine La morte e la fanciulla di Schubert: tema iconografico zione di nausea mi ha invaso e, per quanto facessi, mi è stato impos- molto caro ai romantici, La morte e la fanciulla, nelle mani del poeta sibile celarla…”. Matthias Claudius divenne un dialogo in versi, al termine del quale la Queste sono le parole con cui Jonathan Harker disegna la figura del Fanciulla, terrorizzata, si abbandona all’abbraccio di un mostruoso Conte Dracula nel romanzo di Bram Stoker, cui si ispira liberamente il scheletro; Franz Schubert lo musicò creando uno dei suoi Lieder più capolavoro espressionista del regista tedesco. belli e giustamente famosi. Lo stesso Schubert riutilizzò il tema del Nosferatu come un lungo viaggio onirico. La musica non commenta, suo Lied nel movimento lento dell’omonimo quartetto per archi. La non descrive ma si nutre dei sogni che vivono nei personaggi, impo- versione proposta, per orchestra d’archi, è a cura della Camerata Bern. tenti e a volte buffi, per diventare un’immaginaria rappresentazione di chi vede, di chi suona e di chi ascolta.
Concerti Concerti Teatro Comunale Mario Del Monaco La guerra… Parola che dà i brividi, ma che pure, in passato, richiamava Lunedì 14 dicembre ore 20.45 un’emozionante ondata di patriottismo. Donizetti e Offenbach l’hanno AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE trattata nella modalità del comico (“Voi amate il pericolo, il pericolo Mélodies e arie da operette trascritte da Alexandre Dratwicki vi piace, e farete il vostro dovere!” – Offenbach, La Grande Duchesse ISABELLE DRUET mezzosoprano de Gérolstein), mentre altri vi hanno visto l’atto sublime del supremo QUATUOR GIARDINI sacrificio. Il programma di questo concerto, spettacolo dell’anima, fa Pascal Monlong violino penetrare il pubblico nello spirito di un soldato del 1914, che parla sia Dagmar Ondracek viola in prima persona, sia per bocca di coloro che ha lasciato a casa: la sua Pauline Buet violoncello fidanzata e i famigliari. La maggior parte dei compositori che verranno David Violi pianoforte eseguiti hanno seguito i conflitti del 1870 o del 1914 con un fervore ar- tistico che li ha segnati profondamente. Nondimeno, gli slanci bellicosi La partenza del dovere (“Forte è il tuo braccio, fiero l’animo tuo, questa spada sarà Mel Bonis Quatuor avec piano n. 1 op. 69: in buone mani!” – Offenbach, La Grande Duchesse de Gérolstein) non Finale. Allegro ma non troppo facilitano la separazione dei cuori. Una volta al fronte, nasce l’inquie- Jacques Offenbach La grande duchesse de Gérolstein: tudine, questa “dolcezza cupa e fiera che fluttua sotto il cielo stellato; “Ah! Que j’aime les militaires” si direbbe che lassù, nell’ombra, un paradiso sia crollato…” (Nadia Bou- Cécile Chaminade Exil langer, Élégie). Il soldato si rassicura (“O mio dolore, dammi la mano… Jacques Offenbach La grande duchesse de Gérolstein: Vieni qui” – Debussy, Recueillement) e riprende coraggio pensando Couplets du sabre alla donna amata. Sa che l’anima di lei è dilaniata dall’ansia; nel mo- Al fronte mento del distacco, un brivido l’ha percorsa («Alla partenza, con il Gabriel Fauré Quatuor avec piano op. 45: bacio d’addio mi ha strappato l’anima dalla bocca… […] Aspetto ancora Allegro molto il suo ritorno. […] Volate, venti della sera ! Ditegli che è nei miei pensieri Gaetano Donizetti La fille du régiment: “Pour une e nei miei sogni!» – Duparc, Au pays où se fait la guerre). Passano i femme de mon rang” giorni, il cui orrore talvolta si traveste di serenità, oppure si copre esa- Benjamin Godard Les Larmes geratamente di ridicolo, come nelle parole della vecchia Marchesa di Henri Duparc Au pays où se fait la guerre Berckenfield («I francesi, tutti me lo assicurano, sono una banda di bri- ganti; basta che vedano un bel faccino e diventano intraprendenti!» – La morte 10 Gabriel Fauré Donizetti, La Fille du régiment); ma al calar della sera, quando il fra- 11 Quatuor avec piano op. 15: Adagio gore della battaglia si spegne (scompare davvero oppure, semplice- Claude Debussy Cinq poèmes de Charles Baudelaire: mente, lo si dimentica?), ricompare ancora più pesante la solitudine, Recueillement cui si dà sfogo in segreto («Le lacrime che si possono versare quando Henri Duparc Élégie gli altri guardano altrove, nessuno le ha mai immaginate…» – Godard, Jacques Offenbach La vie parisienne: “Je suis veuve Les Larmes). «E dalla mia bocca […] prorompe una confusa pietà per d’un colonel” tutti coloro che sulla terra, tendendo le braccia in una sera come que- In Paradiso sta, non hanno, nel loro cuore solitario, un nome da singhiozzare Théodore Dubois Petits rêves d’enfants: n. 1 piano» (Nadia Boulanger, Élégie). Fatalmente, la Morte segue le orme Nadia Boulanger Élégie della disperazione. Si può anche sorridere alle strofette parodistiche Théodore Dubois Chansons de Marjolie: En Paradis della vedova del Colonnello («Ora vivo in albergo, ma in modo tale Reynaldo Hahn Quatuor avec piano: Andante che da lassù, dal cielo, […] il mio colonnello è contento!» – Offenbach, Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. La Vie parisienne), ma non si dimenticherà che qui Offenbach ha dis- simulato un personaggio completamente diverso. La realtà più dura logora anche chi non ha mai impugnato le armi («Lontano dal- l’amante, attendo la morte…» – Chaminade, Exil). E quando l’essere non c’è più, ma solo lo spirito resta, «tutti coloro che un tempo s’ama- rono di tenero amore, dopo la morte potranno aspettarsi l’un l’altro in Paradiso» (Théodore Dubois, En Paradis). La voce tace, e nell’aria aleggia una sorta di amarezza, come se non fosse stato detto tutto. Risuonano allora le note di Fauré e poi di Dubois, che stringono il cuore più di qualunque parola. Una produzione Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française Con il sostegno di Nuovi Mecenati, nouveaux mécènes Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione © Palazzetto Bru Zane - Michele Crosera contemporanea.
Concerti Concerti Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Sabato 16 gennaio ore 20.45 Mercoledì 3 febbraio ore 20.45 LE QUATTRO STAGIONI MAHLER CHAMBER ORCHESTRA CINZIA FORTE soprano DANIELE GATTI direttore MAURIZIO BAGLINI pianoforte Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 6 op. 68 in fa magg. “Pastorale” Franz Joseph Haydn/Gottfried van Swieten, Welche Labung für die Sinne Sinfonia n. 7 op. 92 in la magg. (da Die Jahreszeiten) Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. Estate Gabriel Fauré/Paul Verlaine, Donc, ce sera par un clair jour d’été (da La bonne chanson op. 61) La Mahler Chamber Orchestra, ensemble tra i più noti a livello inter- Petr Il’ic `´ `´ Cajkovskij, Giugno, barcarola in sol min. (da Le Stagioni op. 37) nazionale, fondato nel 1997, e oggi guidato dal M° Daniele Gatti, inter- Joseph Marx/Otto Erich Hartleben, Nocturne pretà due capolavori beethoveniani, la Sesta e la Settima sinfonia. Felix Mendelssohn/Karl Klingemann, Herbstlied op. 63 n. 4 Iniziata nell’estate del 1807 e portata a termine nel maggio 1808, la Autunno Eduard Grieg/John Paulsen, Herbststimmung op. 26 n. 5 Sesta Sinfonia è dedicata al principe Lobkowitz e al conte Razumow- Petr Il’ic `´ `´ Cajkovskij, Ottobre, canzone d’autunno (da Le Stagioni op. 37) sky come la Quinta e, come questa, ha avuto la prima esecuzione il 22 Gabriel Fauré/Armand Silvestre, Automne op. 18 n. 3 dicembre 1808 al Teatro An der Wien, sotto la direzione dell’autore. Robert Schumann, Intermezzo (da Faschingsschwank aus Wien op. 26) Nel programma del concerto veniva definita come «Sinfonia Pastorale, piuttosto espressione del sentimento che pittura», mentre ognuno dei Inverno Felix Mendelssohn, Winterlied op. 19 n. 3 Ottorino Respighi/Ada Negri, Nevicata suoi cinque movimenti portava un’indicazione programmatica: la na- Elinor Remick Warren/Melville Cane, Snow towards evening tura, protagonista assoluta dell’opera, entra in gioco in quanto vista e Petr Il’ic `´ `´ Cajkovskij, Febbraio, Carnevale (da Le Stagioni op. 37) sentita dall’uomo, come tempio di una religione della benevolenza che ha nell’uomo il suo centro. La Settima Sinfonia nasce tra l’autunno 1811 Pietro Cimara/Fausto Salvatori, Canto di primavera e il giugno 1812, contemporaneamente all’Ottava. La prima esecuzione Primavera Stefano Donaudy/Alberto Donaudy, Freschi luoghi, prati aulenti `´ pubblica, sotto la direzione di Beethoven, fu organizzata l’8 dicembre Petr Il’ic `´ Cajkovskij, Maggio, Notte stellata (da Le Stagioni op. 37) 1813 nella sala dell’Università di Vienna in una serata a beneficio dei Hugo Wolf/Eduard Mörike, Er ist’s! soldati austriaci e bavaresi feriti nella battaglia di Hanau: l’accoglienza Johann Strauss/Richard Genée, Frühlingsstimmen fu entusiastica, in particolare in virtù del secondo movimento, l’Alle- Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. gretto, di cui venne subito chiesta la ripetizione. Già i contemporanei 12 13 L’avvicendarsi ciclico delle stagioni contiene una promessa di rinascita avvertirono nell’opera una componente estrosa, una originalità spinta e di eternità, così come promesse di eternità sono nell’amore che si ai limiti del lecito; in effetti, mai il ritmo strutturale, come elemento ba- rivela e si dichiara. Le suggestioni della natura da sempre hanno sti- silare dell’invenzione, aveva conosciuto una così straripante efficacia; molato la creatività di poeti e musicisti. In questo affascinante pro- come sempre, però, nella produzione centrale di Beethoven, l’energia `´ gramma, Cajkovskij, con i 4 brani per pianoforte solo dedicati a scatenante è in equilibrio con il dominio formale, spinto qui a miracoli ciascuna stagione, offre l’architrave pianistica alle volte e agli affreschi di controllo e maestria combinatoria. Con la Settima Beethoven chiude liederistici di autori di epoche, nazioni, culture e linguaggi diversi, tutti un capitolo nella storia della sinfonia, esaurendo tutto il potenziale lin- in stretto riferimento alle stagioni, ai fenomeni della natura e dei sen- guistico e comunicativo evidenziato dalle ultime sinfonie di Haydn e timenti, degli astri e degli elementi atmosferici propri di ciascun pe- Mozart circa venti anni prima. riodo dell’anno dal sole dell’estate, passando per le brume autunnali e i paesaggi innevati dell’inverno, l’ascoltatore verrà condotto al rifio- rire della primavera, stagione del rigoglio della natura e dei sentimenti. © Michele Maccarrone © Primo Gnani
Concerti Concerti Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Martedì 16 febbraio ore 20.45 Martedì 8 marzo ore 20.45 HERBERT SCHUCH pianoforte QUARTETTO GRINGOLTS Ilya Gringolts violino Johannes Brahms Quattro Ballate op. 10 Anahit Kurtikyan violino J.S. Bach – Ferruccio Busoni Preludi corali Silvia Simionescu viola Ludwig van Beethoven Variazioni Diabelli op. 120 Claudius Herrmann violoncello Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. ALESSANDRO CARBONARE clarinetto di bassetto Herbert Schuch, nato a Timisoara, in Romania, nel 1979, si è affermato Franz Joseph Haydn Quartetto op. 50 n. 6 in re magg. vincendo, nel giro di un solo anno, tre importanti concorsi pianistici: il Béla Bartók Quartetto n. 3 SZ 85 BB 93 Concorso Casagrande, il Concorso Pianistico Internazionale di Londra Wolfgang Amadeus Mozart Quintetto per clarinetto e archi e il Concorso Beethoven di Vienna. Le sue incisioni hanno ricevuto il K 581 in la magg. riconoscimento ECHO Klassik nel 2012 e nel 2013. Il recital di Schuch si apre con le Quattro Ballate op. 10 di Brahms, composte nell’estate Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. del 1854, in uno stile pianistico di matrice schumanniana. Brahms le Il Quartetto Gringolts, punto d’incontro di quattro diverse personalità propose all’editore Bartholf Senff con queste poche parole di accom- artistiche, è regolarmente invitato ad esibirsi presso i festival più pre- pagnamento: “Non sono difficili da eseguirsi e sono meno difficili da stigiosi. I suoi membri suonano preziosi strumenti italiani. Il concerto capirsi”. Però soltanto due anni più tardi, e per intercessione di Clara si apre con il sesto quartetto dell’op. 50 di Haydn. Composti nel 1787, Schumann presso Breitkopf e Härtel, le Ballate furono pubblicate ed i sei quartetti dell’op. 50, noti anche come Quartetti prussiani perché eseguite più volte nelle sale concertistiche. Esse sono considerate le dedicati al re Federico Guglielmo II di Prussia, rappresentano la rispo- ultime composizioni per pianoforte del primo periodo creativo di sta di Haydn ai sei grandi quartetti che Mozart gli aveva dedicato negli Brahms, già caratterizzato dall‘uso di sfumature sonore intrecciate a anni precedenti. Il secondo brano in programma è il Quartetto n. 3 di ritmi sincopati. Il programma prevede quindi i Preludi corali di Bach, Béla Bartók; composto nell'estate del 1927 e ispirato probabilmente nella trascrizione di Busoni. La consuetudine di trascrivere per piano- alla Suite lirica di Alban Berg, il Quartetto è “estremamente anticon- forte i brani organistici di Bach era alquanto diffusa nell’Ottocento. Le venzionale nella sua stessa concezione, ellittico nel metodo formale e celebri trascrizioni bachiane di Ferruccio Busoni rivestono una grande talvolta brutalmente aspro nelle sonorità” (S. Walsh). Rappresenta una 14 importanza storica poiché Busoni, molto più di Tausig, di D’Albert e 15 sorta di "campionario" delle tecniche compositive in uso nel primo No- dello stesso Liszt, riuscì a mantenere nella sua scrittura pianistica quasi vecento. Con Alessandro Carbonare, dal 2003 primo clarinetto del- tutte le caratteristiche strumentali dell’organo, senza peraltro rendere l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Quartetto l’esecuzione impossibile. Le Variazioni Diabelli di Beethoven chiudono Gringolts interpreterà il Quintetto K 581 di Mozart. Terminato il 29 set- il concerto: le circostanze che ne favorirono la composizione sono tembre 1789 a Vienna, in un periodo di gravi difficoltà economiche per assai note: l’editore viennese Antonio Diabelli ebbe l’idea di mettere Mozart (nonostante l'anno precedente avesse scritto le tre grandi sin- insieme una specie di Parnaso nazionale chiedendo a molti composi- fonie), il Quintetto, intitolato Stadler-Quintett, perché composto per il tori residenti nell’impero asburgico di scrivere ciascuno una variazione clarinettista Antonio Stadler, non risente affatto della tristezza del mo- su un suo valzer. Beethoven si era messo a lavorare sul valzer di Dia- mento. Il suono del clarinetto, usato in tutta la sua estensione, mor- belli fin dal 1819, e nel 1823 consegnò all’editore un monumento di ben bido, sensuale e melodioso, si mescola con la dolcezza degli archi, trentatré variazioni, che furono pubblicate nel 1824 con dedica ad An- creando una serena atmosfera primaverile, espressione di una supe- tonia Brentano. riore visione dell'arte. © Tomasz Trzebiatowski
Concerti Concerti Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Mercoledì 23 marzo ore 20.45 Mercoledì 6 aprile ore 20.45 QUARTETTO MODIGLIANI FREIBURGER BAROCKORCHESTER Philippe Bernhard violino PETRA MÜLLEJANS violino solista e direttore Loic Rio violino GOTTFRIED VON DER GOLTZ violino solista e direttore Laurent Marfaing viola François Kieffer violoncello Johann Sebastian Bach Concerto brandeburghese n. 1 in fa magg. BWV 1046 BEATRICE RANA pianoforte Concerto brandeburghese n. 5 in re magg. BWV 1050 Robert Schumann Quartetto op. 41 n. 3 in la magg. solista Sebastian Wienand Quartetto per pianoforte e archi Ouverture n. 1 in do magg. op. 47 in mi bem. magg. BWV 1066 Quintetto per pianoforte e archi Concerto brandeburghese n. 4 op. 44 in mi bem. magg. in sol magg. BWV 1049 Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. Ouverture n. 2 in si min. BWV 1067 solista Susanne Kaiser Il Quartetto Modigliani, fondato nel 2003, è considerato uno dei mi- gliori quartetti al mondo. Il concerto, interamente dedicato alla musica Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: introduzione all’ascolto. di Schumann, si apre con il Quartetto in la maggiore, composto nel La Freiburger Barockorchester ha alle spalle una lunga carriera di suc- 1842, anno in cui Schumann scrive i tre Quartetti op. 41, il Quintetto op. cessi, guidata dai due primi violini Gottfried von der Goltz e Petra Mül- 44 e il Quartetto con pianoforte op. 47. In quell'anno il musicista chiese lejans e da importanti direttori. Il programma include tre Concerti all'editore Breitkopf di spedirgli tutte le partiture dei quartetti di Mozart brandeburghesi e la prima e seconda Ouverture per orchestra. I Bran- e di Beethoven: intendeva impadronirsi della tecnica alla base di quella deburghesi costituiscono un laboratorio delle possibilità di scrittura forma musicale. Il 22 luglio del 1842 non solo il suo primo Quartetto in per gruppo strumentale, indagate attraverso una straordinaria varietà la minore, ma anche il secondo in fa maggiore e il terzo in la maggiore, di soluzioni compositive. In realtà piuttosto che ad una serie di con- dedicati a Mendelssohn, erano compiuti. Dei tre Quartetti il terzo risulta certi scritti per un’occasione specifica ci troviamo di fronte alla copia più interessante per freschezza e originalità di idee e per varietà e sal- autografa di opere già (in parte) composte in precedenza. Nei Bran- 16 dezza di impianto armonico. Con la giovane pianista Beatrice Rana, la 17 deburghesi il compositore coniuga la lezione assimilata dai modelli ita- cui precoce, strabiliante carriera l’ha già portata ad esibirsi nelle mag- liani col contrappunto rigoroso e con alcune strutture della musica giori sale da concerto del mondo, il Quartetto Modigliani eseguirà il vocale, imprimendo una sigla personalissima a questo genere d’avan- Quartetto con piano op. 47 e il Quintetto op. 44. Fu Franz Liszt a con- guardia nel panorama musicale dell’epoca. Fra le Ouvertures, conce- sigliare il compositore di dedicarsi alla musica d'insieme: Schumann, pite nello stile "sublime", un posto singolare occupa sicuramente la che aveva allora 31 anni, e non aveva ancora composto musiche stru- Seconda, in si minore per la presenza di uno strumento solista, il flauto mentali da camera, seguì il consiglio ma non seppe però rinunciare traverso. Composta intorno al 1722-23, rappresenta la conferma del- definitivamente al pianoforte, protagonista in entrambe le opere. In l'attenzione che Bach prestava non solo alle maniere italiane, ma questi lavori cameristici si avverte la particolare sigla creatrice schu- anche al gusto francese allora dilagante in tutta la cultura germanica. manniana: oltre ad una straordinaria fantasia, c'è in essi quella sensi- La prima Ouverture, in do maggiore, si colloca nel corso del primo bilità poetica di gusto romantico, fatta di improvvisi slanci e di teneri anno dell'incarico assunto da Bach presso il principe Leopold (1718). In ripiegamenti, molto tipica di un musicista essenzialmente liederista. essa la funzione concertante viene affidata ad un gruppo di strumenti. © Neda Navaee © Sylvie Lancrenon
Danza Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Eden concerti danza opera prosa 19 jazz © Alessandro Botticelli
Danza Danza Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Martedì 22 dicembre ore 20.45 Martedì 23 febbraio ore 20.45 BALLETTO DI MOSCA “LA CLASSIQUE” NOGRAVITY DANCE COMPANY LO SCHIACCIANOCI DALL’INFERNO AL PARADISO (I viaggi dell’anima) coreografia Marius Petipa regia Alexander Vorotnikov coreografia Emiliano Pellisari, Mariana Porceddu musica Pëtr Il’ic `´ `´ Cajkovskij musica J.S. Bach, G. Rossini, J. Sibelius I. Stravinskij, M. Monk, S. Reich Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti. Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti. Lo Schiaccianoci è uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Bal- letto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci è l’ultima Le donne e gli uomini, terrestri e divini, mortali e immortali, che opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine Dante racconta nella Divina Commedia non sono corpi. Ma intelli- ’800. Nello scrivere il libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di genze, memorie, visioni, desideri, idee: anime. E le anime non pesano. E.T.A. Hoffmann, Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi. Composta da Caj- `´ Questa intuizione fisica e poetica è il punto di appoggio dal quale kovskij tra il 1891 e il 1892, la partitura de Lo Schiaccianoci è stata lo prende, letteralmente, il volo l’allestimento di Emiliano Pellisari. Grazie sfondo della coreografia di Lev Ivanov, successore di Petipa, presen- al recupero di tecniche sceniche e illusionistiche care anche al teatro tata per la prima volta nel dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di San barocco, i suoi danzatori, acrobati e attori rendono, cantica dopo can- Pietroburgo. Nel 1934 ci fu il debutto europeo de Lo Schiaccianoci al tica, del tutto credibile questa ri-creazione del percorso dantesco. Sandler’s Wells di Londra; al Teatro alla Scala di Milano la prima rap- Dall’Inferno verso il Paradiso il viaggio si smaterializza sempre più: i ri- presentazione risale al 1938. Una delle versioni più caratteristiche fu ferimenti, mai realistici, eppure all’inizio riconoscibili agli episodi e ai quella di George Balanchine che nel 1954, per il New York City Ballet, diversi protagonisti del Poema, diventano via via meno evidenti. E divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà e sogno. Indi- nello stesso tempo, sempre più a fuoco è il cuore visivo dello spetta- menticabile l’adattamento e l’interpretazione di Rudolf Nureyev nel colo, nella comprensione e restituzione del progressivo smarrimento ’69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una lettura psicoa- di sé dell’uomo Dante, nel prevalere di uno stupefatto sentire spiri- nalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer, dello Schiaccia- tuale, di una sospesa e candida leggerezza. noci e del Principe. Le scelte musicali compiono identico cammino, perdendo anch’esse 20 La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, dal nome stesso della di peso, fino a giungere ad un impiego di acuta consapevolezza della 21 compagnia, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale, em- produzione contemporanea, filtrata da un ricorso all’elettronica mai blema della tradizione ballettistica russa. Con lo scopo di restituire lo invasivo, mai ridondante, funzionale sempre alla drammaturgia dello splendore delle coreografie originarie di Ivanov e la veste tradizionale spettacolo. de Lo Schiaccianoci, i solisti del Balletto di Mosca “La Classique”, gio- vani talenti dalle migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, ri- calcano esattamente i passi e i virtuosismi del coreografo. I costumi di Elik Melikov e le scenografie di Evgeny Gurenko, carichi di orna- menti e decorazioni, sono completamente rinnovati rispetto agli alle- stimenti degli anni passati. © Nadya Pyastolova © Diego Raggianti
Danza Danza Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Comunale Mario Del Monaco Mercoledì 16 marzo ore 20.45 Giovedì 31 marzo ore 20.45 COMPAGNIA NATURALIS LABOR IMPERFECT DANCERS COMPANY ROMEO Y JULIETA TANGO MADAMA BUTTERFLY’S SON coreografia e regia Luciano Padovani coreografia Walter Matteini, Ina Broeckx musica A. Piazzolla, M. Speranza, M. Calo musica G. Puccini, G.F. Haendel, M. Richter M. Mores, Quartango, Rachel’s, G. Sollima L.v. Beethoven, P. Glass H. Purcell, J.P. v. Westhoff Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti. eseguita dal vivo dal Tango Spleen Cuarteto Opera immortale di Puccini, Madama Butterfly, è la leggendaria storia Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti. di amore e tradimento. Questa nuova rilettura del dramma pucciniano, “Ho utilizzato un repertorio musicale adatto al dramma shakespeariano racconta la storia vista attraverso gli occhi del figlio della giovane gei- trovando alcune musiche di Piazzolla e di alcuni autori barocchi o con- sha. Una valigia con all’interno pochi oggetti è tutto ciò che rimane di temporanei particolarmente adatte sia per sottolineare il carattere quel suo lontano passato e della madre che non ha mai veramente co- drammatico di certe scene, sia per amplificare la poesia dell’incontro nosciuto. Quel ritrovamento lo spinge ad intraprendere un viaggio. Un e della passione dei due giovani amanti. Romeo y Julieta si svolge nei viaggio che lo porterà a scoprire la cultura e le tradizioni di sua madre. luoghi topici del dramma: ma non c’è Verona e non c’è nemmeno Bue- Un viaggio che lo aiuterà a comprendere quel gesto estremo. L’incon- nos Aires. O forse ci sono entrambi. Troviamo la sala delle feste, il bal- tro con Suzuki, unica testimone della tragedia, segna il confronto di cone di Giulietta, la tomba, la piazza, luogo dello scontro tra Capuleti due culture completamente diverse e reciprocamente incomprensibili. e Montecchi. In questi luoghi c’è un sapore di antico che non è antico Fin dalla sua fondazione in Italia nel gennaio 2009, l’Imperfect Dancers e c’è un sapore di contemporaneo che contemporaneo non è”. Company ha attraversato la scena della danza contemporanea come Luciano Padovani una tempesta, ottenendo entusiastiche recensioni e riconoscimenti prestigiosi. Sotto la direzione artistica dei suoi fondatori, Walter Mat- “Versione tanguera dell’eterna storia di Romeo e Giulietta, che il vi- teini e Ina Broeckx, la Compagnia ha dimostrato instancabilmente centino Luciano Padovani ha creato per la compagnia Naturalis Labor. l’evoluzione della propria creatività, espandendo il suo repertorio e La celeberrima storia, portata all’essenza delle scene topiche, è asciu- deliziando il pubblico con i suoi spettacoli sensibili e convincenti, gata al massimo anche nelle caratterizzazioni dei personaggi, tanto spesso con coraggiose scelte artistiche. In tal modo, ha ottenuto il ri- 23 22 da affidare a un uomo e a una donna i ruoli dei fatali amici di Romeo conoscimento internazionale, assicurandosi quindi il giusto colloca- e Giulietta. Solo gli amanti si muovono con gli slanci energici e gli av- mento all’interno del panorama artistico non solo nazionale. Dalla viluppi poderosi della danza contemporanea, specie nella scena del stagione 2011 l’Imperfect Dancers Company è la compagnia di danza balcone, risolta grazie anche all’intelligente allestimento scenico e ben residente presso il Teatro Verdi di Pisa. illuminata dalle inconfondibili luci di Carlo Cerri. La loro danza ha co- loriture emozionali più palpitanti, ovviamente, ma è ben calibrato, senza soluzione di continuità, il fluire nelle salide tanguere quando i due si confondono e si moltiplicano simbolicamente nelle altre coppie. Funziona bene anche la fusione tra l’ottima esecuzione live del Tango Spleen Cuarteto e la scelta musicale barocca con, tra l’altro, alcune arie di Purcell a ricondurre tutto in una dimensione atemporale”. Silvia Poletti Danza & Danza © Luigi Gasparroni
Danza Danza Teatro Comunale Mario Del Monaco Mercoledì 13 aprile ore 20.45 ATERBALLETTO L’ECO DELL’ACQUA/MH17 - 14’20’’- LEGO ˆ coreografia Philippe Kratz, Jirí Kylián, Giuseppe Spota musica D. Haubrich (da G. Mahler), E. Bosso, A. Filetta, J. Jóhannsson, O. Arnalds/N. Frahm Alle ore 20.00, Ridotto del Teatro Comunale: incontro con gli artisti. Aterballetto presenta tre coreografie. La prima, nuova creazione di Philippe Kratz, danzatore e coreografo dell’Aterballetto, ˆ si ispira a una poesia di Goethe, sul tema del destino. Il lavoro di Jirí Kylián, 14’20” (titolo che indica semplicemente la durata del pezzo), è estrapolato da 27’52”, titolo originale dell’opera. “La nostra vita sembra essere scandita dal tempo. Ma tempo è un termine molto astratto! Non sap- piamo cosa sia il tempo. Abbiamo creato macchine che misurano il tempo in maniera molto più accurata rispetto a prima. Questo aspetto è sicuramente molto importante, ma diversi filosofi ci dicono che il tempo non esiste – ci insegnano che il tempo è solo un’invenzione degli esseri umani. Tutto ciò è possibile, ma una cosa è certa: il nostro tempo è scandito da due brevissimi momenti, il momento in cui na- sciamo e quello in cui moriamo. L’opera che ho realizzato non riguarda solo il tempo. Affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’in- vecchiamento. In effetti è tutto molto semplice, ma anche incredibil- mente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile.” Giuseppe Spota, ex danzatore di Aterballetto, è l’autore della terza co- 24 reografia in programma, Lego, una ricerca di sé per trovare amore, 25 amicizia, famiglia, vita. Eventi che stabiliscono unioni, che si trasfor- Il Teatro Comunale di Treviso sin dal 1969 ha voluto dar vita a un con- mano in altri eventi. La necessità suprema e ineluttabile di camminare, corso per cantanti che si è subito imposto all’attenzione del mondo di realizzare, mattone dopo mattone, la via da percorrere, di compren- musicale internazionale per singolarità di concezione: fu, infatti, il dere coloro che ne faranno parte e di raccogliere tasselli senza i quali primo in Italia e nel mondo ad offrire ai vincitori non un semplice pre- molti rapporti non sarebbero tali. Il disegno di una grande mappa, mio in denaro, bensì il debutto in palcoscenico negli stessi ruoli del- dunque: strade e dedali che si intersecano, si incontrano e scontrano, l’opera messa a concorso. creando relazioni casuali o volontarie. Ma è facile perdere l’orienta- Intitolato dal 1975 alla scomparsa Toti dal Monte, il concorso si è sem- mento. Alcune strade potranno essere chiuse o tanto dissestate da pre avvalso di giurie internazionali formate da artisti di fama ed compromettere gli stessi incontri. Ognuno avrà una reazione: ci sarà esperti d’opera. Fino ad oggi ha premiato ben 246 cantanti, molti dei chi tornerà indietro, chi si arrenderà e chi deciderà di superare gli osta- quali hanno in seguito intrapreso prestigiose carriere calcando le coli ricostruendo quella strada. scene dei maggiori teatri al mondo. Tra questi: Ghena Dimitrova, An- tonio Salvatori, Mariella Devia, Ferruccio Furlanetto, Simone Alaimo, Fiamma Izzo D’Amico, Bruno De Simone, Natale De Carolis, Lorenzo Regazzo, Sara Mingardo. Ancora oggi il Toti dal Monte mantiene vivo il suo prestigio ed è di- ventato un importante punto di riferimento per giovani cantanti pro- venienti da ogni parte del mondo che vogliono intraprendere la carriera teatrale. La prossima edizione del Concorso di terrà dal 27 giugno al 2 luglio 2016. Il titolo dell’opera a concorso sarà comunicato all’inizio del- l’anno. © Alfredo Anceschi
Teatro Comunale Mario Del Monaco Teatro Eden Con la messa in scena de Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti e Il gioco del vento e della luna di Luca Mosca, il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Teatri e Umanesimo La- concerti danza tino SpA di Treviso e il Consorzio tra i Conservatori del Veneto realiz- zano un importante progetto di coproduzione tra accademia e teatri di produzione. opera “Dopo il consolidato rapporto con il Gran Teatro La Fenice, che ha visto in un decennio in scena alcuni dei lavori più significativi del re- pertorio di fine Settecento e del Novecento storico, e proseguirà nel 2016 con un originale progetto dedicato a Christoph Willibald Gluck prosa e all’opera contemporanea, il Benedetto Marcello diventa protagonista di una nuova partnership con il Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, uno tra i più antichi teatri di tradizione d’Italia. Le due opere, frutto della collaborazione fra le tre realtà, rappresentano il primo atto 26 di una programmazione pluriennale ospitata al Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso, che, ne siamo certi, non mancherà di riservarci positive sorprese. Là dove assistiamo alla frammentazione, noi proponiamo un progetto di collaborazione per traghettare davvero i nostri studenti dall’espe- rienza di studio alla professione”. jazz Franco Rossi Direttore del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia Gianfranco Gagliardi Amministratore Unico di Teatri e Umanesimo Latino SpA Vincenzo Soravia Presidente del Consorzio tra i Conservatori del Veneto
Opera Opera Teatro Comunale Mario Del Monaco Mercoledì 7 ottobre ore 17.00 - Anteprima lodie dell’opera: fra questi Beethoven, Chopin, Liszt, mentre Rossini – Venerdì 9 ottobre ore 20.45 - Turno A che giudicava il Don Giovanni la propria Bibbia – ricalcò ironicamente Domenica 11 ottobre ore 16.00 - Turno C l’arrivo del Commendatore per l’entrata di Selim pascià nel Turco in Martedì 13 ottobre ore 20.45 - Turno B Italia. Dopo le interpretazioni storiche dirette da Liszt, Mahler e Ri- chard Strauss, Don Giovanni ha incontrato nel nostro secolo un’atten- DON GIOVANNI zione specialissima da parte di tutti i maggiori interpreti. Dramma giocoso in due atti KV 527 musica di Wolfgang Amadeus Mozart libretto di Lorenzo Da Ponte Don Giovanni Luca Dall’Amico Donna Anna Valentina Varriale* Don Ottavio Davide Giusti Il Commendatore Federico Benetti Donna Elvira Gioia Crepaldi* Leporello Lorenzo Grante* Masetto Roberto Maietta* Zerlina Letizia Quinn* *Vincitori del XLV Concorso Internazionale per Cantanti “Toti dal Monte” direttore Francesco Ommassini regia Lorenzo Regazzo scene, costumi Eugenio Monti Colla luci Roberto Gritti Orchestra Regionale Filarmonia Veneta 28 Coro Iris Ensemble 29 maestro del coro Marina Malavasi coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Ferrara in collaborazione con Giovedì 8 ottobre, ore 17.00, Ridotto del Teatro: incontro con gli artisti. Wolfgang Amadeus Mozart Dopo il successo delle Nozze di Figaro, il direttore del Teatro Nazio- nale di Praga aveva chiesto a Mozart un’opera nuova che offrisse una parte di protagonista al prestante e giovanissimo baritono italiano Luigi Bassi che aveva trionfato nelle Nozze. Da Ponte propose la storia del dissoluto punito per la quale attinse a piene mani da un libretto di Giovanni Bertati, Il convitato di pietra, rappresentato a Venezia nel gennaio 1787 con musica di Giuseppe Gazzaniga. All’inizio del settem- bre del 1787 Mozart aveva ancora da scrivere la maggior parte del- l’opera: la leggenda vuole che l’ouverture venisse composta nei due giorni precedenti la prima esecuzione. A Praga, dove Mozart stesso diresse le prime quattro rappresentazioni, Don Giovanni “fu accolto con il più vivo entusiasmo”, come scrisse il compositore all’amico Gott- fried von Jacquin. Malgrado l’opera sia costruita come dramma gio- coso, vi si scorge un soffio drammatico, e la musica, sotto il velo giocoso, mostra ricchezza e profondità di emozioni tali da infondere al Don Giovanni un aspetto piuttosto tragico; perciò invalse l’uso di farla terminare sulla morte dell’altero cavaliere, tagliando lo scherzoso sestetto che nella stesura completa costituisce il finale. Il Don Giovanni gode del privilegio di aver avuto una vita scenica ininterrotta: l’Otto- cento romantico la ebbe a considerare addirittura l’opera per eccel- lenza, e la mitizzò affiancandola al Faust di Goethe. Un gran numero di compositori scrissero variazioni o rielaborazioni sulle principali me- Lorenzo Da Ponte
Opera Opera Teatro Comunale Mario Del Monaco Giovedì 19 novembre ore 17.00 - Anteprima subito un ruolo importante per la propria figlia e pretende un duetto Venerdì 20 novembre ore 20.45 - Turno A tra Luigia e la prima donna. Le donne litigano, il musico e il tenore fug- Domenica 22 novembre ore 16.00 - Turno C gono, il direttore fa intervenire i soldati per condurre tutti a teatro. E da qui le ‘inconvenienze’: Mamm’Agata deve vestire i panni del musico, LE CONVENIENZE ED INCONVENIENZE TEATRALI Procolo farà il tenore e l’esito è catastrofico. La situazione è tale che il Farsa in un atto direttore decide di sospendere lo spettacolo; temendo la reazione del da Le convenienze teatrali e Le inconvenienze teatrali pubblico e di dover risarcire i danari presi in prestito dall’impresario, di Antonio Simeone Sografi tutti i cantanti se ne fuggono alla chetichella. Il frusto espediente della musica di Gaetano Donizetti parodia dell’opera seria sembra trovare qui uno degli esiti più felici: libretto di Domenico Gilardoni accanto alla caricatura trova spazio una parodia sottile, che è anzitutto parodia stilistica. Così, nella ridda di donne scalmanate, tenori risentiti, Mamma Agata Michele Govi impresari in manette, l’ombra di Rossini – ormai esule parigino – aleg- Daria Erika Tanaka gia sorniona. Procolo Paolo Ingrasciotta Biscroma Strappaviscere Askàr Lashkin Luigia Ilenia Tosatto Guglielmo Andrea Biscontin Pippetto Valeria Girardello Direttore del palcoscenico Diego Rossetto direttore Franco Trinca regia, scene, costumi Pierre-Emmanuel Rousseau luci Roberto Gritti scene, costumi e attrezzeria Theater Orchester Biel Solothurn Orchestra del Consorzio tra i Conservatori del Veneto 30 31 Coro del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia direttore del coro Francesco Erle in collaborazione con il Consorzio tra i Conservatori del Veneto e il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia Mercoledì 18 novembre ore 17.00, Ridotto del Teatro: incontro con gli artisti. La satira sul malcostume teatrale corre quasi per un secolo, a partire dal Teatro alla moda di Benedetto Marcello (1720), attraverso il gol- doniano Impresario delle Smirne, gli scritti di Pietro Chiari, Gasparo Gozzi, Pietro Metastasio, Ranieri de’ Calzabigi, Giovanni Battista Casti, per arrivare alle due commedie del letterato padovano Antonio Si- meone Sografi, Le convenienze teatrali e Le inconvenienze teatrali, pubblicate rispettivamente nel 1794 e nel 1816, e ridotte a libretto dal poeta napoletano Domenico Gilardoni. Composta da Donizetti per una serata in suo onore e rappresentata con grande successo nel pic- colo Teatro Nuovo, l’opera nacque come atto unico con brani musicali intercalati da parti in prosa e con parti dialettali. Di questa prima ver- sione non conosciamo l’esatta sequenza dei numeri musicali; è invece ricostruibile la versione del 1831, curata dallo stesso Donizetti per una ripresa dell’opera al Teatro Nuovo. Dalla data della prima stesura, la farsa conobbe un destino comune a questo genere musicale, con le parti in prosa sostituite da recitativi musicati e la parte dialettale tra- dotta. Il libretto, attribuito a Donizetti fino al recente ritrovamento di un libretto manoscritto che reca il nome di Gilardoni, assomma le due commedie del Sografi in un atto unico, suddiviso in due parti che svi- luppano dapprima le ‘convenienze’, quindi le ‘inconvenienze’. La scena si apre con la prova di un’opera seria: la prima donna fa le bizze, il clima si surriscalda, scoppia la rivalità fra la prima e la seconda donna, Luigia, seguita da una mamma infernale, Mamm’Agata, che rivendica
Opera Opera Teatro Comunale Mario Del Monaco Giovedì 10 dicembre ore 17.00 - Anteprima tasiose illustrazioni né di metterle in atto, per cui chiede al Chierico di Venerdì 11 dicembre ore 20.45 - Turno A procurarsi ancora nuovi libri. Uscito per andare a cercarli, egli viene Domenica 13 dicembre ore 16.00 - Turno B fermato per strada e arruolato come ufficiale dell’esercito di frontiera. Nobile Profumo rimane esterrefatta. Eppure la recente scoperta della IL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNA propria sensualità metterà le ali alla sua fantasia e il lutto dei sensi non Opera cinese in un atto durerà poi tanto… musica di Luca Mosca libretto di Pilar Garcia Nobile profumo Fernanda de Araujo Silva Chierico dell prima veglia Paolo Ingrasciotta Un servo Francesco Basso Lucchetto di ferro Asako Watanabe Taoista testa di ferro Andrea Biscontin Mamma Liu Giulia Bolcato Mamma Ma Francesca Gerbasi Perla senza macchia Kalliopi Petrou Gioiello senza macchia Mirjana Pantelic Il segretario Valeria Girardello L’indovino Urangoo Batbayar Il cerimoniere Safa Korkmaz Orchestra, compagnia e coro del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia direttore Giovanni Mancuso direttore del coro Francesco Erle 32 impianto scenografico Massimo Checchetto 33 regia Francesco Bellotto luci Roberto Gritti in collaborazione con il Consorzio tra i Conservatori del Veneto e il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia Mercoledì 9 dicembre ore 17.00, Ridotto del Teatro: incontro con gli artisti. Il Chierico della Prima Veglia, un ricco e raffinato gentiluomo partico- larmente versato nei giochi amorosi, decide di prendere moglie ma nessuna delle donne che conosce è in grado di soddisfare le sue aspettative. Decide quindi di dare a due paraninfe – Mamma Liu e Mamma Ma – l’incarico di trovare per lui la donna ideale, che egli non trova però neanche fra le svariate belle giovani che esse portano al suo cospetto. Dopo aver rifiutato per l’ennesima volta delle candidate – Perla senza Macchia e Gioiello senza Macchia – le due mezzane gio- cano l’ultima loro carta: una donna eccezionale ci sarebbe, somma di virtù e di straordinaria bellezza, ed è Nobile Profumo, ma c’è un grosso problema: suo padre, il Taoista Porta di Ferro, non consente che sia vista prima che il Chierico l’abbia portata sull’altare. Dapprima egli ri- mane perplesso, non si sente di fare una così azzardata scelta, e solo dopo che le due paraninfe lo rassicurano sull’eccellenza di Nobile Pro- fumo si dichiara pronto a correre un tale rischio. Vengono quindi pre- parate le nozze in quattr’e quattr’otto, la cerimonia ha luogo, e quando il Chierico solleva il velo nuziale della sposa dopo il sì, ne rimane in- cantato. Tuttavia, dopo il tripudio di auguri, la prima notte di nozze si rivela tutt’altro che lieta, poiché Nobile Profumo è scioccata dall’ecci- tamento del suo sposo e lo respinge inorridita. Il Chierico però non si perde d’animo e intraprende un efficace e paziente indottrinamento erotico della sua amata, la quale cede quando egli le mostra i fantastici libri d’arte amorosa illustrati dagli antichi maestri, per aprirsi infine pie- namente alle gioie dell’amore. Lei non è mai sazia di guardare le fan-
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