Infermiere "In piedi davanti al mare meravigliato della propria meraviglia: io un universo d'atomi un atomo nell'universo" - Opi Pavia
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Infermiere 2/2017 aP A V I A "In piedi davanti al mare meravigliato della propria meraviglia: io un universo d’atomi un atomo nell’universo". (Richard Feynman)
E D I Foto e selfie in T Ospedale, O il Ministero della R Salute dice NO! I Emanuela Cattaneo A L In data 29 marzo 2017 il Ministero della Salute ha diramato una circo- all’Articolo 2 si ricorda che: 1. Il presente testo unico, di se- E lare che invita tutti i Professionisti guito denominato “codice”, ga- sanitari ed i loro Ordini e Collegi di rantisce che il trattamento dei dati appartenenza ad una riflessione in personali si svolga nel rispetto dei merito al problema sempre più am- diritti e delle libertà fondamentali, pio dell’utilizzo e diffusione di foto, nonché della dignità dell’interessa- selfie e video scattate e girati nei to, con particolare riferimento alla luoghi di lavoro. riservatezza, all’identità personale Oggi il web è sempre più larga- e al diritto alla protezione dei dati mente utilizzato per comunicare, lo personali. usiamo per cercare informazioni e Inoltre anche il nostro Codice De- anche per condividere esperienze ontologico ci vincola e ci obbliga al Infermiere a Pavia personali e lavorative. Purtroppo rispetto di norme inerenti la privacy Rivista trimestrale del Collegio IP.AS.VI. di Pavia Anno XXIX n. 2/2017 aprile-giugno 2017 però l’uso inappropriato dei social ed il rispetto dei diritti della persona Editore specie se usati in ambito sanitario, con numerosi articoli in esso con- Collegio Infermiere professionali, Assiatenti Sanitarie, Vigilatrici d’Infanzia della Provincia di Pavia può ledere l’immagine del profes- tenuti: Direttore Responsabile: Michele Borri sionista, dell’Azienda e non ultimo Articolo 3 Direttore Editoriale: Emanuela Cattaneo Segretaria di Redazione: Simona Arpesella dell’assistito stesso. La responsabilità dell’infermiere Responsabili settori La questione è già normata in ter- consiste nell’assistere, nel curare Sociale: Ruggero Rizzini Formazione, Ricerca e Aggiornamento: mini di codice penale, civile e nor- e nel prendersi cura della persona Etico Deontologico: Anna Maria Tanzi Vita di Collegio: Giuseppe Braga e Gabriele Ciancio me deontologiche che basterebbe nel rispetto della vita, della salute, Redattori: Sebastiano Abela, Cinzia Ancarani, a chiudere la riflessione, purtroppo della libertà e della dignità dell’in- Elena Baglioni, Roberta Bocchiola, Gabriele Bumbolo, Emanuela Casarini, Mauretta Cattanei, Cinzia Chionne, però la nostra realtà è ricca di sfac- dividuo. Gianfranco Cucurachi, Luigi Curia, Erica Di Tuccio, Claudia Fiore, Cristiano Fracassi, Damaris Gareri, cettature sempre più complesse Articolo 5 Silvia Giudici, Nadia Granata, Enrica Maiocchi, dove ciò che dovrebbe vincere su Il rispetto dei diritti fondamentali Paola Mugetti, Laura Nicola, Rosalia Speciale, Federica Vinco tutto è l’utilizzo del buon senso e la dell’uomo e dei principi etici della Hanno collaborato a questo numero: capacità di discrezione. professione è condizione essenzia- M. Algeri, Vitogiuseppe Bellino, Sara Buonaiuti, Silvia Casella, Paolo Craparo, Laura Cerri, M.R. Chiesa, In una società dove essere coin- le per l’esercizio della professione G. Certani, AC. Codazzi, C. Lazzari, S. Mannarino, D. Negri, M. Pasotti, Annamaria Rampi, Angela Rozzi, cide con apparire, l’immagine è infermieristica. Marisa Targa quindi l’unica cosa che conta, da Articolo 26 Foto di copertina: Laura Nicola, ICS Maugeri Pavia Direzione, Redazione: Via Flarer 10 - 27100 Pavia qui il divulgare sui social di foto e L’infermiere assicura e tutela la ri- Amministrazione: Tel. 0382/525609, Fax 0382/528589 CCP n. 10816270 selfie scattati durante l’attività lavo- servatezza nel trattamento dei dati I punti di vista e le opinioni espressi negli articoli sono degli autori rativa. relativi all’assistito. Nella raccolta, e non rispettano necessariamente quelli dell’Editore. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. È bene ricordare che l’infermiere nella gestione e nel passaggio di Registrazione presso il Tribunale di Pavia n. 355 del 08.02.1989. La rivista è tenuto al rispetto della normati- dati, si limita a ciò che è attinente è inviata gratuitamente agli iscritti al Collegio IP.AS.VI. di Pavia. Elaborazione grafica a cura del Collegio IPASVI di Pavia va di cui al D.Lvo 196/2013 dove all’assistenza.
Numero 2/2017 PAGINA 3 Articolo 28 per arrestare comportamenti che L’infermiere rispetta il segreto pro- ormai appartengono al costume e fessionale non solo per obbligo giu- alla “normale” quotidianità, auspi- ridico, ma per intima convinzione e chiamo l’apertura di un dibattito e come espressione concreta del rap- conseguente riflessione all’interno porto di fiducia con l’assistito. della Comunità Professionale, af- Sempre la Federazione Naziona- finché si possano promuovere ade- le IPASVI ha varato 5 indicazioni in guate iniziative. merito al problema che ci ricordano In seno al Comitato di Redazione di non diffondere mai attraverso i di Infermiere a Pavia, alla riflessio- social media immagini o informa- ne etico-deontologica permanente, zioni relative all’assistito che pos- si aggiungono momenti formativi sano violare i suoi diritti di privacy specifici, come quello del prossi- e riservatezza e di non esprime- mo 6 maggio, dove il coinvolgi- re commenti sugli assistiti anche mento si estenderà ai partecipanti quando gli stessi non possono es- i quali oltre ad acquisire importanti sere identificati. conoscenze “tecniche” circa l’ela- L’enorme sviluppo dei social me- borazione di articoli, potranno con- dia ci coinvolge non solo a livello frontarsi ed elaborare insieme agli personale, ma anche come profes- esperti, strategie e modalità appro- sionisti sanitari; per riuscire a sfrut- priate, orientate e tendenti ad argi- tare al meglio questa risorsa e non nare fenomeni come questo. perdere i vantaggi di questo mezzo Vorremmo che la qualità comuni- di comunicazione è necessaria una cativa insita nel DNA Infermieristi- formazione adeguata al fine di ac- co, possa esprimersi ancora una quisire maggiore consapevolezza volta al meglio, facendo in modo dello strumento che si utilizza, oltre che sia l’Uomo a governare la tec- a come già accennato prima all’uti- nologia e non il contrario. lizzo del nostro e personale “buon Il grande Walt Disney aveva una senso”. massima: “se puoi sognarlo, puoi Convinti che fare ricorso al solo farlo”. Noi abbiamo un Sogno e “buon senso”, non sia sufficiente Voi? Indice pagina Editoriale: Emanuela Cattaneo - Foto e selfie in Ospedale, il Ministero della Salute dice NO! . . . . . . . . . . . . 2 Sebastiano Abela - Il morbo d’Alzheimer e l’Alzheimer Cafè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Luigi Curia, Paolo Craparo - La contenzione ospedaliera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Silvia Giudici - Politica socio-professionale della felicità: la resilienza in ambito lavorativo . . . . . . . . . . . . . . . 11 R. Bocchiola, M.R.Chiesa, G. Certani, D. Negri, C. Lazzari, M. Algeri, AC. Codazzi, M. Pasotti, S. Mannarino - Test del Cammino in sei minuti (6MWT) in pediatria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Marisa Targa - Memorial dedicato a Sonia Bassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Sara Buonaiuti, Annamaria Rampi - Oltre le parole: le strategie di comunicazione verbale e non verbale nel paziente sottoposto a ventilazione meccanica invasiva. Revisione narrativa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Nadia Granata, Angela Rozzi, Laura Cerri, Vito Bellino, Silvia Casella - Le Cure complementari . . . . . . . . . 24 Vitogiuseppe Bellino, Laura Cerri - Interpersonal touch: il contatto in area critica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Daniela Scherrer - “Panda Rei”, quando le cure domiciliari riempiono professione e vita . . . . . . . . . . . . . . . 30 - Imparare a gestire le emergenze sanitarie fin da bambini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 - Un film per avvicinare la gente alla nostra professione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Enrica Maiocchi - Analisi dei risultati del Progetto: “L’armadio dei pigiami: mappatura dei bisogni sociali dei cittadini del Borgo” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33 Analisi Questionari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Le locandine delle iniziative del 12 maggio 2017 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3/
Numero 2/2017 PAGINA 5 Il morbo d’Alzheimer e l’Alzheimer Cafè Il Morbo di Alzheimer è una malattia dege- il recupero dei contatti e degli scambi in- nerativa del cervello, subdola, progressiva, terpersonali, e favorire il mantenimento di irreversibile e devastante, che comporta abilità e funzioni, altrimenti destinate ad es- una diminuzione delle capacità intelletti- sere perdute, anche perché non impiegate ve (memoria, attenzione, apprendimento, in modo adeguato. pensiero, giudizio critico, linguaggio, emo- Elemento comune è un luogo dove gli an- zioni, affetti); comportamentali (agitazione, ziani, con problemi di deterioramento co- aggressività, vagabondaggio, affaccenda- gnitivo e i loro parenti possano ritrovarsi mento, attività inappropriata, perdita dell’o- in un clima di “normalità”, sottolineato dal rientamento spazio-visuale, confusione, consumare insieme, in uno spazio acco- * Sebastiano Abela difficoltà a vestirsi e a mangiare, inconti- gliente, un caffè o una bibita, e dall’intera- nenza, alterazioni del ritmo sonno-veglia), zione con altri soggetti. modificazioni della personalità e del ca- Molte realtà hanno trovato accoglienza in rattere; disturbi psichiatrici (depressione, bar “normali” che offrono un pomeriggio ansia, allucinazioni, deliri). (“Manuale per alla settimana o al mese, molte altre sono prendersi cura del malato di Alzheimer” nate all’interno di strutture sanitarie (ASL, © 1998 Alzheimer Europe - Federazione RSA, Centri diurni, ecc.), di edifici religio- Alzheimer Italia). si, di associazioni culturali o associazioni È la più comune causa di demenza; stime di familiari dei pazienti. Prendendo quindi recenti indicano che nel mondo circa 18 connotazioni anche molto diverse tra loro. milioni di persone sono affette da demen- L’idea nasce da una iniziativa di un medico za, circa 700.000 in Italia. (www.epicentro. Olandese, Bere Miesen, che valutando e iss.it). ritenendo insufficienti le cure per l’Alzhei- La demenza di Alzheimer (DA) rappresen- mer, riteneva opportuno investire di più sul- ta, il 54% di tutte le demenze con una pre- le terapie psico-sociali; nel 1997 fondò in valenza nella popolazione ultra sessanta- Olanda il primo Alzheimer Cafe. Oggi sono cinquenne del 4,4%. diffusi in Europa, Stati Uniti, Canada, Au- Secondo le nostre stime, nel 2015 ci sono stralia. In Italia sono presenti oltre 100 bar nel mondo 46,8 milioni di persone che con- dediti a tale attività/scopo. vivono con una forma di demenza. Questa Gli Alzheimer Cafe nascono in risposta ad cifra è destinata quasi a raddoppiare ogni una mancanza di informazioni e di servizi 20 anni, raggiungendo 74,7 milioni di per- adeguati a sostegno di familiari e caregi- sone nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050. Tali ver. Molti studi confermano, che i caregiver, stime risultano più alte del 12-13% rispet- ma anche i familiari, che assistono persone to a quelle pubblicate nel World Alzheimer affette da demenza, non sono sufficiente- Report del 2009. mente informati riguardo i bisogni compro- La persona affetta da Morbo di Alzheimer messi del loro caro e l’iter buricratico per è una persona estremante fragile, imba- eventuali supporti esterni (esempio assi- razzata, tende a isolarsi a favorire l’isola- stenza domiciliare). mento; non riuscendo a espletare in modo In Italia gli enti fondatori più importanti e corretto la comunicazione, tende a rinun- conosciuti sono: Caffè Amarconrd di Cese- ciarvi, con conseguente peggioramento na (Fondazione Opera Don Baronio), Caffè funzionale. di Cremona (Associazione Italiana Malati di Alzheimer – AIMA), Casa Guidi Caffe Alzheimer Cafè (Cooperativa Sociale Elleuno). Negli ultimi anni in Italia è stata realizzata Gli Alzheimer Cafè collaborano con le ed implementata una nuova realtà/servizio Unità di valutazione Alzheimer delle ASL proprio per le persone fragili affette da de- (AST), ma non hanno un ruolo istituziona- menza ed in particolare affette da Morbo di le; si collocano spesso all’interno di struttu- Alzheimer: l’Alzheimer Cafè. re che già ospitano degli anziani (esempio Esso nasce proprio per combattere l’iso- RSA, Centri Diurni, Aassociazioni), o in lamento sociale di tali soggetti, attraverso centri comunali.
6 PAGINA Infermiere a Pavia L’ambiente si presenta in modo del tutto re che giorno è, creare piccoli lavori con le similare a quella di un bar, all’interno del mani, occuparsi di un animale domestico, quale è presente e distribuito materiale in- che fa si che la persona affetta da Morbo di formativo sulla Malattia di Alzheimer, i ser- Alzheimer non si senta più solo ed inutile. vizi offerti sul territorio. Il personale che afferisce al servizio è mul- tidisciplinare: volontari, psicologi, infermie- ri, medici, educatori, tecnici per le attività degli utenti (musico terapia, arte, riabilita- zione, etc.). Lo psicologo, in tale contesto, ha un dupli- ce ruolo di supporto alle attività dei pazienti e di aiuto psicologico ai familiari. 3. Attività che agiscono sulla capacità di Gli infermieri, in collaborazione con il me- ogni individuo di definire il proprio sè ed BIBLIOGRAFIA dico, partecipano prevalentemente alle ri- essere in grado di rapportarsi con gli altri - Federazione Alzheimer Italia, “Manuale unioni rivolte al caregiver ed ai familiari, in (merenda, feste, gite..) per prendersi cura del malato di Alzhei- qualità di consulenti/informatori. Si propongono attività in piccolo gruppo al mer” © 1998 Alzheimer Europe - Federa- L’Alzheimer Cafè è rivolto a malati di de- fine di favorire la socializzazione e stimola- zione Alzheimer Italia. menza con decadimento cognitivo lieve o re la compartecipazione dei malati. E’ fon- - www.epicentro.iss.it; di media entità, con la possibilità, per i ca- damentale, però, comprendere quanto sia - World Alzheimer Report 2009; regiver di partecipare ad incontri psicoatti- altrettanto indispensabile attuare interventi - Morrissey M. (2006). “Rethinking the be- tudinali sul tema delle demenze. individualizzati. nefits of an adapted version of Alzheimer La durata degli incontri all’interno degli Cafè for individuals with Alzheimer and Alzheimer Cafè è di circa due ore e mezza, Le attività rivolte ai familiari their partners”. Int J Psychiatr Nurs Res, distinta i tre momenti principali: Accoglien- Per il familiare è importante poter parlare 12(1):1393-1401. za, Attività, Saluto finale. con persone competenti, dalle quali rice- - Jones G. and Miesen B. (2011). “De- Inizialmente gli utenti vengono impegnati in vere informazioni su come comportarsi, sul mentia care: involving people in Alzhei- attività di svago, mentre ai caregiver ven- significato della malattia e sulle possibili mer’s cafe”. Nursing & Residential Care, gono fornite infomazioni sul decorso della forme di assistenza attuabili. 13(9):442-445. malattia ed educati loro al rispondere ai bi- Il Caffè rappresenta uno spazio di condivi- - Gruppo di ricerca geriatrica Brescia. sogni dell’assistito. sione del problema, di scambio e acquisi- (2015) “Manuale di coordinamento degli I momenti di svago consistono in attività di zione di nuove conoscenze per i familiari, Alzheimer Cafè della Lombardia Orienta- ballo, animazione, momenti di incontro in ma anche di promozione del benessere. I le”, Brescia. (http://www.grg-bs.it/usr_fi- cui sia i malati che i familiari possano re- familiari possono partecipare alle attività les/alzheimer-caffe/manuale.pdf). lazionarsi l’uno con gli altri, pet theraphy, dirette al proprio caro mettendosi in gioco fisioterapia. e riscoprendo, in questo modo, la bellezza Le attività hanno lo scopo di favorire il dialo- del “fare insieme”. go tra gli anziani, attraverso l’ascolto attivo I caregiver possono inoltre svolgere attività e la sollecitazione dello scambio recipro- parallele a quelle proposte ai malati, come co, l’espressione e il riconoscimento delle partecipare a incontri informativi e formativi emozioni; nel gruppo ogni anziano ha un su tematiche relative alla demenza o su al- ruolo e svolge dei compiti, secondo le pro- tri argomenti (alimentazione, automassag- prie inclinazioni e capacità; alcuni momenti gio, tecniche di rilassamento) e partecipare sono dedicati al movimento e al canto. a momenti di gruppo, confronto e scambio Le attività rivolte alla persona malata di esperienze. Per il malato è importante entrare in contat- to con persone di cui ci si può fidare perché Gli Alzheimer Cafe sono diffusi in buona sono in grado di capire il suo problema o parte del territorio nazionale e per avere perché lo condividono, trovandosi nella informazioni ci si può rivolgere ai servizi stessa sua situazione. In base allo scopo sociali del proprio quartiere o comune di da raggiungere, le attività che possono es- residenza. sere proposte sono: 1. Lavori pratici che ri- Possono essere considerati come un vero chiedono soprattutto l’uso delle mani e del e proprio spazio protetto, in cui i malati corpo in genere (passeggiate all’aperto, possono interagire a livello “interperso- motricità finalizzata, pet-terapy); nale”, mantenendo attive le funzionalità L’autore 2. Attività indirizzate alle capacità cognitive sociali residue, e in cui i familiari trovano * Infermiere (gioco a carte, canto e lettura, fotografie, un ambiente informale in cui spezzare la SC Qualità e Risk Management preparazione della tavola per la meren- faticosa routine dell’assistenza. È proprio il Fondazione IRCCS da...) semplice stringersi la mano, il saluto, sape- Policlinico San Matteo, Pavia
Numero 2/2017 PAGINA 7 La contenzione ospedaliera * Luigi Curia A partire dagli anni ’80 la contenzione del paziente è stata messa in discussione sia ** Paolo Craparo in termini di efficacia sia sul piano etico. Ancora oggi è acceso il dibattito per defi- nire se è opportuno e quando ricorrere a RIASSUNTO mezzi di contenzione. La contenzione, in- A partire dagli anni ’80 la contenzione del fatti, oltre a rappresentare una limitazione paziente è stata messa in discussione sia della libertà della persona, può avere riper- in termini di efficacia sia sul piano etico. cussioni sul piano psicologico del paziente Ancora oggi è acceso il dibattito per defi- e dei familiari e determinare una sequela nire se è opportuno e quando ricorrere a di conseguenze fisiche al paziente “con- mezzi di contenzione. La contenzione, in- tenuto”. Codice Penale e Codice Deon- fatti, oltre a rappresentare una limitazione tologico dell’Infermiere indicano che: la della libertà della persona, può avere riper- contenzione deve essere limitata solo ad cussioni sul piano psicologico del paziente eventi straordinari e deve essere sostenu- o mezzi di contenzione per la sedia (per e dei familiari ta da prescrizione medica o da documen- esempio corpetto); tate valutazioni assistenziali (articolo 30, o mezzi di contenzione per segmenti cor- codice deontologico dell’Infermiere). porei (per esempio polsiere, cavigliere); ABSTRACT L’abuso dei mezzi di contenzione è punibi- o mezzi di contenzione per postura obbli- Since the 1980 the containment of the pa- le in base all’articolo 571 del Codice Pena- gata (per esempio cuscini anatomici). tient has been questioned either in terms of le. Altrettanto punibile è la mancata segna- Secondo una revisione sistematica del effectiveness both and ethical level. lazione, da parte degli operatori sanitari, 2007 le spondine, applicate o corredate al There is still debate today to define if it is all’autorità competente di maltrattamenti o letto, sono strumenti di sicurezza utilizzati appropriate and when to resort to contain- privazioni a carico dell’assistito (articolo per ridurre il rischio di scivolare, rotolare ment means. The containment, in fact, as 33 codice deontologico dell’Infermiere). o cadere accidentalmente dal letto. Non well as represent a limitationof the person's Si possono distinguere quattro tipi di con- sono una forma di contenzione se usa- freedom, can have repercussions on the tenzione: te per proteggere il soggetto dalla caduta psychological plane of the patient and fam- o contenzione fisica: applicazione presidi accidentale dal letto, o se usate per i pa- ily members. sulla persona o uso degli stessi come zienti immobilizzati. Se invece sono usate barriera nell’ambiente che riducono o per contrastare la volontà di un paziente di controllano i movimenti; alzarsi dal letto sono da considerare una o contenzione chimica: somministrazione forma di contenzione. Tuttavia le spondine di farmaci che modificano il comporta- in genere non circondano completamente mento come tranquillanti e sedativi; il letto cosicché non potrebbero impedire di o contenzione ambientale: attuazione di trattenere il paziente a letto contro la sua cambiamenti apportati all’ambiente in cui volontà. vive un soggetto per limitare o controlla- L’unica ragione che può sostenere l’utilizzo re i suoi movimenti; di sistemi di contenzione è la tutela della o contenzione psicologica o relazionale o sicurezza del paziente, in particolare per emotiva: ascolto e osservazione empa- quanto attiene la prevenzione delle ca- tica del soggetto che si sente rassicurato dute. Una revisione del 2002 del Joanna e potrebbe ridurre l’aggressività. Briggs Institute riporta tra le motivazioni Si definiscono mezzi di contenzione fisici e del ricorso alla contenzione: il trattamento meccanici i dispositivi applicati al corpo o dell’agitazione e dell’aggressività del pa- allo spazio circostante la persona per limita- ziente, il controllo del comportamento e la re la libertà dei movimenti volontari. I mezzi prevenzione del vagare. Occorre tuttavia di contenzione fisica si classificano in: sottolineare che non ci sono prove che la o mezzi di contenzione per il letto (per contenzione fisica riduca il rischio di caduta esempio spondine ); nei soggetti anziani ospedalizzati.
8 PAGINA Infermiere a Pavia Le conseguenze dell’uso della contenzione Se è vero che la contenzione in alcune soluzione, quando mezzi alternativi meno sono classificabili in due gruppi: circostanze è necessaria per la sicurezza restrittivi si siano dimostrati inefficaci o o danni diretti causati dalla pressione eser- del soggetto e di chi lo assiste è altrettanto insufficienti allo scopo e solo nell›esclusivo citata dal mezzo di contenzione; vero che va utilizzata con coscienza e solo interesse dell’incolumità del sogget- o danni indiretti che comprendono tutte in caso di effettiva necessità. Occorre infat- to e delle persone che gli sono vicine. le possibili conseguenze dell’immobilità ti tenere presente che l’uso inappropriato Tra i motivi che portano gli operatori sa- forzata (lesioni da pressione, aumento o prolungato dei mezzi di contenzione nitari a utilizzare mezzi di contenzione ci della mortalità, cadute, prolungamento può avere ripercussioni sia sul piano sono: la prevenzione delle cadute, il trat- dell’ospedalizzazione). psicologico del soggetto sottoposto a tamento dell’agitazione e dell’aggressività Non è chiaro se vi sia una maggiore preva- contenzione che dei familiari, sia sul pia- del soggetto, il controllo del comportamen- lenza di danni diretti o indiretti, alcuni studi no fisico. L’uso dei mezzi di contenzione to e la prevenzione del vagare, specie ne- hanno però dimostrato che la contenzione deve quindi essere valutato con atten- gli anziani. Inoltre in alcuni casi può essere può essere causa diretta di morte e sem- zione e deve essere limitato nel tempo. necessario ricorrere alla contenzione per bra esservi una relazione diretta tra durata Questo contributo vuole aiutare i cittadini somministrare la terapia o per evitare che della contenzione e comparsa di danni in- a comprendere quali sono i casi in cui la il soggetto si stacchi il catetere o altri di- diretti. I soggetti sottoposti a contenzione contenzione è necessaria e quali sono le spositivi indispensabili per l’assistenza o la per più di quattro giorni hanno un’alta inci- strategie alternative da mettere in atto per terapia. denza di infezioni ospedaliere e di lesioni limitarne l’uso. Alcuni studi hanno dimostrato che in alcu- da decubito. ni casi l’uso della contenzione è efficace. In particolare si è visto che è opportuno ri- Alcuni studi hanno dimostrato che la con- correre alla contenzione qualora vi sia un tenzione può essere causa diretta di morte. rischio di suicidio, se il soggetto è aggres- Inoltre sembra vi sia una relazione diretta sivo verso gli altri e/o se il soggetto tende tra durata della contenzione e comparsa di a strappare via i presidi per i trattamenti danni indiretti in quanto i soggetti sottoposti salvavita. Tuttavia l’uso della contenzione a contenzione per più di quattro giorni han- deve essere limitato solo ai casi di effetti- no un’alta incidenza di infezioni ospedalie- va necessità: in particolare la contenzione re e di lesioni da decubito. L’uso dei mezzi deve essere evitata nei soggetti in cui si di contenzione deve quindi essere limitato può facilmente optare per soluzioni alter- a condizioni di emergenza (rischio di sui- native. Alcuni studi hanno riportato come cidio, aggressività e protezione dei sistemi causa di morte la contenzione perché il salvavita). soggetto può rimanere incastrato tra il letto Per ridurre l’uso dei mezzi di contenzione è e il mezzo di contenzione e venire quindi consigliata l’informazione di tutti gli opera- soffocato. Anche le spondine del letto pos- tori sanitari sui rischi e i problemi associati La contenzione deve essere prescritta dal sono aumentare il rischio di morte. Per tale all’uso di tale metodica. Le strutture sani- medico ma la sua validità deve essere valu- motivo è importante tenere sotto stretto tarie dovrebbero, a tal proposito, prendere tata in équipe. In situazioni di emergenza e controllo i soggetti sottoposti a contenzio- in esame l’organizzazione aziendale e va- in assenza del medico l’infermiere può de- ne. lutare l’opportunità di chiedere la consulen- cidere di ricorrere a mezzi di contenzione, I danni potenziali associati all’uso scorretto za di esperti per: tale decisione deve però essere valutata e prolungato dei mezzi di contenzione si di- o effettuare specifici interventi di formazio- dal medico nel più breve tempo possibile. vidono in tre categorie: ne, Inoltre prima di procedere con la conten- o danni meccanici (strangolamento, asfis- o attivare una verifica accurata e sistema- zione è necessario richiedere il consenso sia da compressione della gabbia tora- tica dei soggetti sottoposti a contenzio- informato del paziente o dei familiari. Nella cica, lesioni): ne per valutare se vi è la possibilità di prescrizione il medico deve indicare qua- o malattie funzionali e organiche (incon- rimuoverla; le mezzo di contenzione usare e la durata tinenza, infezioni, riduzione del tono e o informare la famiglia e se possibile il della contenzione. della massa muscolare, peggioramento soggetto in cura; I mezzi di contenzione vanno usati solo se dell’osteoporosi); o intervenire sull’ambiente per ridurre il strettamente necessari per prevenire rischi o danni psicosociali (stress, depressione, rischio di cadute (per esempio usando gravi per il soggetto in cura e/o per chi lo paura, sconforto, umiliazione). materassi concavi, sistemare ai bordi del assiste. L’uso dei mezzi di contenzione va La contenzione deve essere imposta per letto una coperta arrotolata, sistemare interrotto non appena decadono le condi- periodi limitati, non più di 12 ore conse- dei tappeti morbidi ai piedi del letto) zioni che ne hanno determinato la neces- cutive. Ogni 3-4 ore bisogna valutare la o personalizzare la cura e l’assistenza del sità di utilizzo. Quando si ricorre a mezzi sicurezza del mezzo di contenzione utiliz- paziente . di contenzione bisogna sempre garantire il zato e l’assenza di conseguenze. Quando comfort e la sicurezza del soggetto. si utilizzano mezzi di contenzione bisogna garantire ai soggetti la possibilità di movi- Premesso che la contenzione non deve mento per almeno 10 minuti ogni 2 ore. essere una metodo abituale di accudi- Per ridurre l’uso dei mezzi di contenzione mento ma va considerata come un even- fisica occorre: to straordinario, da motivare, la ragione o informare familiari e operatori sanitari sui principale che spinge a utilizzare sistemi rischi e i problemi associati all’uso dei di contenzione è la sicurezza del paziente mezzi di contenzione; o di chi gli è vicino (operatori sanitari, fa- o valutare con cura ogni singolo caso e miliari o compagni di stanza). La conten- personalizzare il più possibile gli inter- zione deve essere utilizzata come ultima venti assistenziali.
Numero 2/2017 PAGINA 9 In particolare a seconda delle caratteristi- o allontanare l’uso della contenzione). La che dei soggetti bisognerebbe procedere contenzione non dovrebbe essere una me- con interventi alternativi specifici per esem- todo abituale di accudimento e andrebbe pio: considerata come un evento straordinario, o soggetti a rischio di caduta: gli studi da motivare. Alcuni studi hanno trovato che hanno dimostrato che per prevenire spesso la contenzione viene utilizzata in le cadute occorre avere un approccio modo non opportuno: nei reparti per acuti multidisciplinare. Si consiglia quindi di dal 6 al 17% dei soggetti ricoverati è sotto- illuminare bene la stanza, predisporre posto a contenzione. Tale percentuale sale un pavimento non scivoloso, utilizzare al 18-20% nei soggetti con più di 65 anni e scarpe con suola antiscivolo, preferire un passa al 22% per quelli con più di 75 anni. materasso concavo e sistemare alcune Nelle case di riposo dal 19 all’84% dei re- coperte arrotolate ai bordi del letto; sidenti è sottoposto a contenzione. La du- o soggetti che vagano: occorre evitare rata della contenzione varia da una media l›allettamento forzato tutelando però di 2,7 fino a 4,5 giorni. Secondo una revi- la sicurezza del soggetto, a tal fine sione sistematica del Joanna Briggs In- bisognerebbe organizzare l›ambiente in modo tale che questi soggetti abbiano stitute i soggetti con diagnosi psichiatriche uno spazio sicuro dove poter vagare li- o con deterioramento cognitivo, allettati o beramente. Occorre inoltre bloccare l’ac- con comportamenti dissociativi evidenti, cesso a luoghi non sicuri, impedire che sono quelli che nei reparti per acuti sono lascino la struttura, disporre percorsi privi più facilmente contenuti. Nelle strutture re- di ostacoli. I familiari possono aiutare gli sidenziali i soggetti per i quali si ricorre più operatori sanitari controllando a turno il spesso a contenzione sono quelli fragili, soggetto e proponendogli attività distra- incontinenti e che svolgono con difficoltà le enti (per esempio ascolto della musica); attività quotidiane. La revisione ha riportato o soggetti in terapia farmacologica: si è visto come motivazione degli operatori sanitari che i farmaci, soprattutto se psicofarmaci, l’orientamento del soggetto, la sicurezza, possono causare come effetto avverso il trattamento dell’agitazione, dell’aggres- episodi di disorientamento, agitazione e sione, la prevenzione del wandering e la confusione, eventi che possono indurre prevenzione delle cadute. Occorre tuttavia a utilizzare mezzi di contenzione: è sottolineare che non ci sono prove che la bene quindi tenere sotto controllo contenzione fisica riduca né aumenti il ri- questi soggetti segnalando al medico schio di caduta nei soggetti anziani ospe- comportamenti anomali. dalizzati. Sembra quindi che gli anziani Il ruolo dei familiari è importante in quan- cadano dal letto indipendentemente dall’u- to chi assiste e conosce il soggetto in cura so di contenzione, per cause associate ai può collaborare con gli operatori sanitari processi di invecchiamento e alla presenza proponendo intrattenimenti come l’ascolto di fattori di rischio. Inoltre l’uso della con- della musica, passeggiate per distrarre il tenzione può aumentare la gravità degli soggetto da comportamenti a rischio. effetti associati alla caduta in quanto la Studi dimostrano che una maggiore for- contenzione tende ad aggravare l’osteopo- mazione del personale sanitario associa- rosi e riduce la massa e il tono muscolare to alla possibilità di richiedere consulen- nei soggetti che potrebbero muoversi. La ze specifiche in materia può ridurre l’uso contenzione viene anche spesso utilizza- della contenzione fisica senza aumentare ta per motivi organizzativi del reparto: se il numero di cadute o di lesioni gravi nei il soggetto è contenuto non ha bisogno di soggetti ricoverati in strutture residenziali. sorveglianza e il personale può dedicarsi I familiari possono aiutare controllando i ad altre attività, si evita di disturbare gli altri soggetti, inoltre possono aiutare i soggetti ricoverati ed è più semplice somministra- ansiosi e/o agitati a rilassarsi e a distrarsi re la terapia farmacologica o evitare che proponendo attività diversive e distensive il pazienti rimuova dispositivi quali sondini come la visione di un film, una passeggiata o cateteri. L’unica ragione che può giusti- o l’ascolto di musica. Non sempre, tuttavia, ficare l’utilizzo di sistemi di contenzione è l’atteggiamento collaborativo dei familiari la tutela della sicurezza del paziente. La è sufficiente a tranquillizzare il soggetto. contenzione deve essere utilizzata come Qualora l’agitazione dovesse essere ec- ultima soluzione, quando mezzi alternativi cessiva e dovessero manifestarsi atteg- meno restrittivi si siano dimostrati inefficaci giamenti aggressivi, occorre segnalare tali o insufficienti allo scopo e solo nell’esclusi- comportamenti al medico che valuterà l’op- vo interesse dell’incolumità del soggetto e portunità di utilizzare mezzi di contenzio- delle persone che gli sono vicine. Secon- ne. I soggetti con disturbo d’ansia trovano do l’American Psychiatric Association i grande beneficio da un atteggiamento po- mezzi di contenzione vanno utilizzati per: sitivo e di apertura da parte degli operatori evitare un danno imminente ad altri; evitare sanitari e/o dei familiari. L’ascolto, il confor- un danno imminente al soggetto (qualora to, il contatto fisico e il tenere compagnia altri mezzi di controllo risultino inefficaci); sono tutti interventi che possono evitare evitare gravi interruzioni al programma te-
10 PAGINA Infermiere a Pavia rapeutico o danni significativi all’ambiente. contenzione si devono garantire confort e sicurezza del soggetto. Oltre le 24 ore di immobilizzazione è necessario provvedere all’applicazione delle linee guida sulla pre- venzione della trombosi venosa profonda. Il 90% delle fratture dello sterno nelle strut- ture residenziali è causato dal mezzo di contenzione. Alcuni studi hanno dimostrato che la contenzione può essere causa diret- ta di morte perché il soggetto può rimanere incastrato tra il letto e il mezzo di conten- zione e venire quindi soffocato. Anche le spondine del letto possono aumentare il rischio di morte. Per tale motivo è impor- L’American Psychiatric Association ri- tante tenere sotto stretto controllo i soggetti corda inoltre che: tutti i soggetti in terapia sottoposti a contenzione. Il ricovero ospe- devono essere trattati con dignità e rispetto daliero dei soggetti contenuti è più lungo di della propria sensibilità culturale e umana; quelli non contenuti. Inoltre sembra vi sia la contenzione e l’isolamento non devo- una relazione diretta tra durata della con- no essere usati per motivi di comodità; la tenzione e comparsa di danni indiretti in contenzione e l’isolamento devono essere quanto i soggetti sottoposti a contenzione utilizzati per il minimo tempo necessario e per più di quattro giorni hanno un’alta inci- solo per tutelare la sicurezza del soggetto; denza di infezioni ospedaliere e di lesioni la riduzione dell’uso dei mezzi di conten- da decubito. zione deve essere un obiettivo organizza- tivo della realtà operativa. A partire dagli anni ottanta l’uso della contenzione del paziente è stato messo in discussione sia in termini di efficacia sia sul piano etico. Ancora oggi è acceso il dibattito per defi- nire quando e se è opportuno ricorrere ai mezzi di contenzione e a quali. Se è vero che la contenzione in alcune circostanze è necessaria per la sicurezza del soggetto e di chi lo assiste è altrettanto vero che va utilizzata con coscienza e solo in caso di effettiva necessità. Occorre infatti tenere presente che l’uso inappropriato o prolun- gato dei mezzi di contenzione può avere ripercussioni sia sul piano psicologico (del soggetto sottoposto a contenzione e dei fa- miliari) sia sul piano fisico. L’uso dei mezzi BIBLIOGRAFIA di contenzione deve quindi essere prescrit- - Il Codice deontologico dell'Infermiere to dal medico va valutato con attenzione e - Codice Penale deve essere limitato nel tempo. Prima di - Revisione 2002 del Joanna Briggs Insti- procedere alla contenzione occorre chie- tute. dere il consenso al soggetto o ai familiari. - Revisione secondo l’American Psychia- Se il soggetto è cosciente occorre cerca- tric Association. re di tranquillizzarlo cercando di far capire che gli interventi attuati hanno come obiet- tivo la sua sicurezza. L’uso della conten- zione deve essere prescritto dal medico. Nella prescrizione deve essere indicata la motivazione e il tipo di contenzione. La pre- scrizione deve indicare il termine dell’inter- vento contenitivo o della rivalutazione della sua reale necessità. Il prolungamento o la riduzione della contenzione deve avvenire solo dopo ulteriore verifica del soggetto Gli autori da parte dell’équipe. Durante il periodo di * Infermiere contenzione il soggetto deve essere con- Divisione di Pneumologia Riabilitativa trollato ogni 15 minuti dal personale infer- ICS Maugeri, Pavia mieristico e almeno ogni 8 ore dal perso- ** Infermiere nale medico. Ogni 3-4 ore vanno valutati Divisione di Pneumologia Riabilitativa eventuali effetti dannosi come abrasioni o ICS Maugeri, Pavia lesioni da decubito. Durante il periodo di
Numero 2/2017 PAGINA 11 Politica socio-professionale della felicità: la resilienza in ambito lavorativo Parole chiave: resilienza, stress lavoro-correlato, distress, benessere organizzativo, salute organizzativa, burnout, work engagement, valorizzazione delle risorse umane. * Silvia Giudici E’ più facile ed economico cambiare gli domanda è sproporzionata alla capacità in- individui piuttosto che le organizzazioni! dividuale di risposta sia in eccesso tale da Questo è un dato di fatto, ma cambia oggi, rendere potenzialmente inefficace o troppo cambia domani, gli individui neoassunti si costoso il comportamento di risposta. trasformeranno in lavoratori frustrati e forse La salute organizzativa è quella dinamica ammalati come i loro colleghi con maggior continua, e non un intervento “una volta anzianità di servizio. per tutte”, che permette ad un gruppo di L’uomo è in salute laddove le sollecitazioni crescere e svilupparsi promuovendo un dell’ambiente in cui vive sono proporzio- adeguato grado di benessere fisico e psi- nate alle capacità di risposta dell’individuo cologico tra i soggetti che lo compongono. (eustress), viceversa, sia nel caso di una Si può dire che il benessere organizzativo RIASSUNTO sollecitazione troppo povera (noia, mono- è l’insieme dei nuclei culturali, dei processi La resilienza è la capacità umana di affron- tonia, ecc.), che eccedente la capacità di e delle pratiche organizzative che animano tare, superare e uscire più forti o trasforma- risposta (stillicidio di contrarietà, frustra- la dinamica della convivenza nei contesti ti dalle esperienze avverse, riorganizzando zione, ecc.), si avrà lo stress, inteso però di lavoro e che mantengono e migliorano positivamente la propria mente e la propria come distress o stress negativo dove la la performance professionale e la qualità vita nonostante l’aver vissuto situazioni della vita. Di conseguenza si può afferma- difficili che facevano pensare ad un esito ABSTRACT re che il supporto di questa dimensione e, negativo. Resilience is the human capacity to face, in generale, la valorizzazione delle risorse Lo stress che scaturisce da situazioni pe- overcome and emerge stronger or pro- umane, può significare un concreto salto di santi da sopportare, è una condizione che cessed by adverse experiences, positively qualità nell’efficienza dell’intero sistema. può essere accompagnata da disturbi o reorganizing their minds and their lives de- Il benessere organizzativo risiede nel- disfunzioni di natura fisica, psicologica o spite having experienced difficult situations la qualità della relazione esistente tra le sociale ed è conseguenza del fatto che that made one think of a negative outcome. persone e il contesto di lavoro e viene taluni individui non si sentono in grado The stress that comes from heavy situ- espresso attraverso la soddisfazione per di corrispondere alle richieste o alle ations to bear, is a condition that may be l’organizzazione, la voglia di impegnarsi aspettative riposte in loro. Le persone accompanied by physical, psychological or per la stessa, la sensazione di fare parte hanno maggiori difficoltà a sostenere una social disorders, and is a consequence of esposizione prolungata ad una pressione the fact that some individuals do not feel intensa e la capacità di reazione varia da able to meet the requirements or expecta- soggetto a soggetto di fronte a situazioni tions placed in their. Persons has more dif- simili e la stessa persona può reagire di- ficulty sustaining prolonged exposure to in- versamente dinnanzi a realtà analoghe in tensive pressure and the reaction capacity momenti diversi della propria vita. Si deve varies from person to person facing similar inoltre aggiungere che lo stress originato al situations and the same person may react di fuori dall’ambito lavorativo può condur- differently in front of reality like at different re a cambiamenti nel comportamento e ad times of their lives. It should be added that una ridotta efficienza sul lavoro e che non stress originates outside the employment tutte le manifestazioni di stress sul lavoro sector may lead to changes in behavior possono essere considerate come stress and reduced effectiveness at work and that lavoro-correlato. Ma quali sono gli effet- not all manifestations of stress at work can ti di uno scarso benessere? Sicuramente be considered as work-related stress. But si arriverà ad una diminuzione della pro- what are the effects of poor welfare? Sure- duttività, all’assenteismo, a bassi livelli di ly it will lead to a decrease in productivity, motivazione, ad una ridotta disponibilità al absenteeism, low levels of motivation, re- lavoro, ad una mancanza di impegno e ad duced availability for work, no commitment una carenza di fiducia. and a lack of confidence.
12 PAGINA Infermiere a Pavia di un team, il desiderio di andare al lavo- si ha difficoltà a interrompere quello che si atteggiamento distaccato e ostile nei con- ro, l’elevato coinvolgimento, la speranza sta realizzando. fronti della relazione professionale (sarà di poter cambiare le condizioni negative Ma come si fa a ridurre gli elementi ne- freddo e cinico) e si sottrarrà al coinvol- attuali, la percezione di successo dell’or- gativi quali la demotivazione, il burnout, il gimento, limitando quantità e qualità dei ganizzazione, il rapporto tra vita lavora- mobbing e tutti quei rischi professionali e propri interventi. Avvertirà un sentimento tiva e privata, le relazioni interpersonali, i sviluppare gli elementi positivi quali il coin- di fallimento, una percezione della propria valori organizzativi, l’immagine del mana- volgimento, la soddisfazione, l’eustress ed inadeguatezza al lavoro e la consapevo- gement. Queste espressioni sono favorite il sentimento di efficacia? lezza dell’intolleranza verso la relazione. dalle caratteristiche positive e propositive Tra i fattori protettivi, che aiutano a svi- Come fare per evitare tutto ciò? dell’ambiente di lavoro, dalla chiarezza de- luppare gli elementi positivi, si colloca l’a- Nell’ambito della psicologia del lavoro e gli obiettivi organizzativi, dalla valorizzazio- pertura all’innovazione (l’organizzazione delle organizzazioni, il work engagement ne delle competenze, dalla comunicazione è attenta ad acquisire nuove tecnologie), è un concetto molto affascinante, sia da efficace intraorganizzativa, dal supporto il controllo sul lavoro (ho molta influenza un punto di vista teorico e di ricerca, che verso gli obiettivi, dalla giustizia organiz- sulla mia situazione lavorativa quotidiana), applicativo. E’ difficile dare una traduzione zativa, dall’apertura all’innovazione, dal l’identificazione (quando parlo di questa esaustiva in italiano: letteralmente potreb- clima relazionale franco e collaborativo, organizzazione solitamente dico “noi” piut- be significare “impegno lavorativo”, vale a dalle condizioni ergonomiche del lavoro, tosto che “voi”), il supporto sociale (il mio dire l’impegno che una persona mette nel dalla prevenzione dei rischi professionali, diretto superiore mi è d’aiuto nel portare a proprio lavoro, ma questo termine risulta dai carichi, ritmi ed orari di lavoro, dai rischi termine il lavoro) e la percezione dell’effi- estremamente riduttivo se non addirittura psicosociali. Il problema è garantire tutte cacia (gli obiettivi dell’organizzazione sono mortificante per un costrutto articolato che queste peculiarità. chiari e ben definiti). ha la propria bellezza nel fatto di abbrac- L’engagement è uno stato mentale positi- Se invece si da spazio agli elementi negati- ciare una vasta gamma di significati posi- vo relazionato al lavoro e caratterizzato da vi, allora si è sulla strada giusta per prosciu- tivi per il lavoro delle persone, che vanno vigore, dedizione al lavoro e assorbimento gare le energie del lavoratore. Il termine al di là del semplice impegno. Per questo, nel lavoro. Più che una condizione specifi- burnout significa letteralmente “bruciato” o anche nel contesto italiano, si preferisce ca e momentanea, si riferisce ad uno stato “fuso”, situazione in cui la persona si sente parlare di work engagement e di lavoratori cognitivo-affettivo più persistente, non fo- spenta come una candela o esaurita come work engaged o semplicemente di engage- calizzato esclusivamente su un oggetto, un una batteria e rappresenta una forma gra- ment e di engaged. evento o una situazione particolare. ve di distress cronico caratterizzato da tre Il costrutto di work engagement nasce sul Il vigore espresso sul lavoro e nel privato, aspetti o dimensioni: esaurimento emotivo, filone di studi sul burnout, come concetto fa riferimento ad alti livelli di energia e ca- depersonalizzazione, senso di ridotta effi- positivo opposto a quest’ultimo. Work en- pacità di recupero, alla volontà di investire cacia professionale. Il soggetto in burnout gagement come antitesi positiva del bur- nel proprio lavoro e nel quotidiano, senza non avrà l’energia necessaria per affron- nout, ovvero poli opposti di uno stesso affaticarsi facilmente, e alla perseveranza tare la realtà quotidiana e sarà apatico e continuum. di fronte alle difficoltà. La dedizione si ri- distaccato emotivamente nei confronti del Il primo a parlare di engagement fu Kahan ferisce all’elevato coinvolgimento nel pro- lavoro. Si sentirà svuotato e le sue risorse nel 1990. Secondo l’autore sarebbe uno prio lavoro, unito alla manifestazione di un emozionali saranno esaurite. Assumerà un stato in cui la persona porta sé nel lavoro, sentimento di entusiasmo, orgoglio, ab- negazione e devozione per ciò che si fa. L’assorbimento si verifica quando si è to- talmente immersi e concentrati nel lavoro, cosicché il tempo trascorre velocemente e
Numero 2/2017 PAGINA 13 BIBLIOGRAFIA - Anna Oliverio Ferraris, La resilienza in famiglia, in Psicologia contemporanea, n. 246 (nov.-dic. 2014), pp. 6-11 - Paolo Cottino, Flaviano Zandonai, Impre- se per comunità resilienti. I molteplici (e incompiuti) apporti della cooperazione alla vita delle comunità locali, in Animazione Sociale, n. 284 (lug.-ago. 2014), pp. 26-37 - Bianca Bertetti e Cristina Castelli, Rela- zioni d’aiuto e resilienza. Strumenti e in- dicazioni per il benessere degli operatori, Franco Angeli, Milano, 2014, pp. 223 - Cristiano Inguglia, Alda Lo Coco, Resi- lienza e vulnerabilità psicologica nel corso dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, 2013, investendovi energie personali e vivendo il ne, minor disturbi psicosomatici, basso pp. 209 lavoro con grande connessione emotiva. assenteismo, maggior socializzazione, - Caso L. De Leo C. De Gregorio E., La Sono due i punti fondamentali sulla con- adattamento all’organizzazione, aumento resilienza: evoluzione di un concetto e pro- cettualizzazione di Kahn, anche in termi- della motivazione e della soddisfazione, spettive di ricerca, in Rassegna di Psicolo- ni operativi: primo, il work engagement si più alto rendimento e impegno nei compiti gia, n. 3 (2002), pp. 11-31 riferisce ad una connessione psicologica assegnati. A livello interpersonale, invece, - Paola Castelli Gattinara, Rita Russo [et con la performance dei compiti lavorativi, si avranno migliori relazioni con i colleghi al.], Resilienza e psicoterapia, In Psicobiet- piuttosto che ad un’attitudine verso carat- e gli utenti. Infatti i lavoratori engaged si tivo, n. 3 (sett.-dic. 2012), pp. 15-67 teristiche dell’organizzazione o del lavoro; mostrano più proattivi, prendono iniziativa - David Menadue, The Power of resilience, secondo, il work engagement concerne nel lavoro e tendono a ricercare l’eccellen- in Positive Living, (spring 2012), pp. 6-7 l’investimento di risorse personali nel pro- za: ciò permette loro di ricevere feedback - Andrea Laudadio, Maria D’Alessio, The prio lavoro (mix di energia fisica, emotiva e positivi dai superiori, così come dai propri Validation Process of the Resilience Stori- cognitiva) e tale impiego avviene in modo clienti. A livello organizzativo si avrà una es Scale, in Rassegna di Psicologia, n. 3 simultaneo ed olistico, ecco perché un la- riduzione delle lamentele derivanti dal di- (2011), pp. 111-126 voratore engaged, quindi, investe tutto sé stress lavorativo e un aumento della pro- - Gabriele Prati, Adattamento positivo ad stesso nel suo lavoro (Gli effetti dell’impe- babilità di trattenere persone competenti eventi critici: una rassegna sulla resilienza gno e del work engagement sulle perce- all’interno della organizzazione. Insomma: nell’età adulta, in Rassegna di Psicologia, zioni e i comportamenti organizzativi: uno un vivere positivo, in tutta pienezza, sfera n. 1 (2008), pp. 177-193 studio con docenti di scuola primaria e su- professionale e personale. - Pietro Trabucchi, Resisto dunque sono. periore – tesi di Gianluca Barra). Chi sono i campioni della resistenza psi- Le conseguenze del work engagement Dedicato a mio marito Osama, all’amica cologica e come fanno a convivere felice- portano, a livello individuale, riduzione Laura F., alle colleghe Stefania C. e Ste- mente con lo stress, Corbaccio, Milano, della tensione nervosa e della depressio- fania M. 2007, pp. 200 - Anna Putton, Michela Fortugno, Affronta- re la vita. Che cos’è la resilienza e come svilupparla, Carocci Faber, Roma, 2006, pp. 127 - Boris Cyrulnik, Elena Malaguti, Costruire la resilienza. La riorganizzazione positiva della vita e la creazione di legami significa- tivi, Erickson, Trento, 2005, pp. 274 - Elena Malaguti, Educarsi alla resilienza. Come affrontare crisi e difficoltà e miglio- rarsi, Erickson, Trento, 2005, pp. 240 - Caso L. De Leo C. De Gregorio E., La resilienza: evoluzione di un concetto e pro- spettive di ricerca, in Rassegna di Psicolo- gia, n. 3 (2002), pp. 11-31 L’autore * Infermiera ICS Maugeri Neuroriabilitazione, sede di via Boezio Pavia
14 PAGINA Infermiere a Pavia Test del Cammino in sei minuti (6MWT) in pediatria INTRODUZIONE ASPETTI PROCEDURALI Il test del cammino in 6 minuti “a passo au- togestito” è considerato un metodo valido A. ASPETTI TECNICI per verificare oggettivamente il livello sub massimale di capacità funzionale all’eser- cizio in adolescenti e bambini oltre i 3 anni di età. Misura la distanza che il paziente può per- * R. Bocchiola, corre in un periodo di 6 minuti. M.R.Chiesa Il test valuta la risposta globale ed inte- grata di tutti i sistemi dell’organismo coin- G. Certani volti nel corso dell’esercizio fisico (sistema D. Negri polmonare e cardiovascolare, circolazione C. Lazzari sistemica e periferica, sangue, unità neuro- muscolare e metabolismo muscolare). M. Algeri Rappresenta pertanto una modalità sem- AC. Codazzi plice e non costosa di valutare la funziona- M. Pasotti lità fisica di un individuo e riflette la capa- Il test andrebbe eseguito in ambiente chiu- cità di svolgimento delle attività quotidiane. so, lungo un corridoio piano e diritto, su S. Mannarino una superficie dura. Il tragitto del cammino deve essere di lun- ghezza pari a 30 metri e marcato ogni 3 metri di distanza. I punti di svolta devono essere contrasse- gnati con un elemento distintivo. Una linea di partenza, che identifica l’inizio e la fine di ciascun giro, deve essere dispo- sta sul pavimento con un nastro colorato. Il test può essere eseguito durante tutto l’arco della giornata. È buona regola atten- dere almeno 1 ora dopo i pasti principali. B. EQUIPAGGIAMENTO Scala di percezione della fatica e della di- spnea. Seggiola Tabella di refertazione clinica e dei para- metri. Cronometro. Contatore di giri: check list Supporto di ossigeno: bombola di O2. Sfigmomanometro. Saturimetro. Defibrillatore C. ASPETTI RELATIVI AL PAZIENTE Indossare vestiti pratici (tuta ginnica) e scarpe comode. Non svolgere attività fisica nelle 2 ore ante- cedente l’esame I pazienti con necessità di supplementa- zione costante di ossigeno dovrebbero mantenere tale supporto durante il test, al flusso abitualmente utilizzato. Il saturimetro non deve essere portato dall’utente ma dall’accompagnatore che
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