I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...

Pagina creata da Davide Grillo
 
CONTINUA A LEGGERE
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
18
I QUADERNI
DE LA VOCE
(indipendente)
DELL’ANAC
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
2
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
EDITORIALE DEL PRESIDENTE
MASTURBAZIONI MENTALI

U
                  n amico allenatore recentemente mi ha                accettare comunque supinamente, dal fatto di non poter
                  chiesto: “Ma perchè l’ANAC nell’anno                 mettere nulla in dubbio, ed alla fine, di questi tempi, dalla
                  delle elezioni è sotto i riflettori, viene in-       previsione di quelle che saranno le prossime elezioni...
                  terpellata, nascono un sacco di buoni                Ho sentito dire addirittura che lo facciamo perchè siamo
                  propositi, che poi “perdono quota”?”                 stati contattati da chi sta formando una nuova cordata
                  “Per colpa nostra...” gli ho risposto. Per-          per il prossimo quadriennio (ma esiste veramente?):
chè viene meno lo slancio, manca il coinvolgimento di                  “Seghe mentali” rispondo io!
allenatori, atleti, dirigenti, giudici arbitri, nonostante io          Abbiamo parlato di calendario, di campi di regata, di un-
veda da sempre la nostra Associazione propositiva, e                   der 14, di coastal, di formazione, e gradatamente stia-
con la funzione di legare, di unire il mondo del canottag-             mo riprendendo quota se sulla pagina Facebook racco-
gio e non con quella di dividere.                                      gliamo per ogni post centinaia di visite. Quindi questo
Invece le cose non vanno così.                                         si interpreta da solo: non bisogna tacere, ma parlare,
Alcuni anni fa, scrissi una lettera aperta all’allora Con-             ascoltare e confrontarsi. Questo ci manca, il confronto
siglio Federale dal titolo: “Dissentire non è Tradire!”, ed            con chi decide. Perchè badate bene: noi possiamo, anzi
ho l’impressione che questo concetto sia il caso venga                 dobbiamo dire la nostra, portare avanti le nostre idee le
ancora una volta rinforzato.                                           nostre proposte, ma poi chi alla fine prende le decisio-
Se te ne stai buono buonino tutto va bene. Finisci nel                 ni è sempre il Consiglio Federale della FIC, con il quale
dimenticatoio, nel grigiore, non ti si fila più nessuno (e             vorremmo avere più confronto, più dialogo. Perchè non
questo magari a qualcuno fa comodo), e allora sei tu il                avendo possibilità decisionale, ma consultiva sì, la no-
primo a chiederti: “Ma a che cosa serve l’ANAC?” 44                    stra unica “arma” rimane il dialogo costruttivo. Allora sì
anni di attività, ci avviamo verso il mezzo secolo di vita...          che ha senso l’ANAC, allora sì che i tecnici riprenderan-
Poi sono i tuoi stessi colleghi che non concordano, che                no ad avvicinarsi, a collaborare con le loro opinioni, a
si lamentano, che si allontanano..e come gli si può dar                pagare la quota associativa, allora sì che hanno un senso
torto?                                                                 la rivista, il sito web, la pagina Facebook.
Bene. Allora ripartiamo diversamente, e con educazione,                Non vogliamo essere solo l’Associazione delle Premia-
scrivi e fai presente quello che secondo te, secondo noi,              zioni, ma quella delle idee delle proposte, vogliamo ri-
non va o andrebbe migliorato. Ascolti chi ti parla, ti sug-            diventare ad essere capaci di convincere che stiamo di-
gerisce e lo trasformi in parole, in concetti, in opinioni...le        cendo, facendo e pensando cose importanti per il canot-
tue,...le nostre.... Ed è allora che un’altra parte del nostro         taggio, e non solo quando si tratta di eleggere un nuovo
canottaggio non ti considera più dalla loro parte, ed ini-             Consiglio Federale!
zia a vederti come un pericolo, un nemico. Solo perchè
esprimi delle idee diverse.
Amici, colleghi, qui non si tratta di accontentare uno o
l’altro, ma esprimendo i propri pensieri, comunicare, di-
scutere, confrontarsi, trovare le soluzioni migliori.
Invece entrano in gioco le cosiddette masturbazioni men-                            Maurizio Ustolin
tali, dettate dalla permalosità (si dice così?), dal fatto di                   Presidente dell’ANAC

                                                                   3
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
AZELIO MONDINI
nel X
anniversario

C
                i è sembrato doveroso ricordare la         e fondamentale nel promuovere i valori dello
                figura di Azelio Mondini nel X anni-       sport.
                versario della sua scomparsa.              Nel mese di dicembre di 10 anni fa moriva il Ca-
                Socio fondatore dell’ANAC e suo            valier Azelio Mondini presidente onorario e fon-
                Presidente per 25 anni, Mondini è          datore della Associazione Allenatori della Fede-
                sempre stato un riferimento per il         razione Italiana Canottaggio, Associazione fon-
canottaggio allenato nella sua Mantova come                data il 29 agosto del 1971 a Firenze da uomini e
per tutta l’Italia.                                        allenatori determinati nel dare valore allo sport.
Abbiamo voluto ricordare la sua figura con                 Il presidente dell’assemblea era il signor Enrico
alcuni interventi di chi gli è stato vicino, lo ha         Tonali di Roma del Circolo Canottieri Roma. Na-
conosciuto e che serba ancor oggi un ricordo               sceva prima come ANACC (Associazione Na-
indelebile, come tecnico, ma soprattutto come              zionale Allenatori Canottaggio e Canoa, poi si
grande amico di noi tutti allenatori.                      divise in due federazioni distinte), di cui Azelio
                                                           Mondini è stato presidente per 25 anni.
                                 Maurizio Ustolim          Tecnico della Canottieri Mincio Mantova, uomo
                                                           di sostanza e coraggio, capace di trasformare la
Azelio Mondini nel ricordo di Saccari                      passione per il remo in una tradizione di famiglia,
                                                           ma ancora di più nel trasmettere questa passio-
Maurizio Ustolin Molte persone affollano                   ne alla città di Mantova che sotto la sua guida
il piazzale davanti la chiesa, si salutano, si             tecnica ha conquistato tutto quello che era pos-
abbracciano, annuiscono. L’edificio al suo                 sibile vincere dentro e fuori i confini nazionali.
interno è già colmo di gente silenziosa che                Merito più grande di Azelio Mondini è stato quel-
sospira. Qualcuno racconta delle esperien-                 lo di rivalutare la figura dell’allenatore. Nel dargli
ze di vita e di sport, di educazione e lealtà.             il ruolo che gli spetta, ha fatto emergere il ruolo
Tutti concordano nell’affermare che oggi è                 pedagogico di questo sport nei valori fondamen-
venuto a mancare un personaggio dinamico                   tali dell’educazione, della disciplina, del rispetto

                                                       4
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
e della lealtà che l’allenatore deve conoscere e             petitore, il Comm. Chiapperotti, l’aveva quasi
saper trasmettere alla persona prima che all’at-             sempre vinta. Abilissimo nell’interpretazione del
leta. Quindi non più “sgrassa remi” ma persone               Codice delle regate, astutissimo nelle momenta-
impegnate nel diffondere capacità, competenze                nee alleanze tra allenatori, chiedeva ed otteneva,
e coraggio nella vita degli atleti, insieme al vero          il più delle volte, cambi d’orari e spostamenti di
significato di etica cioè i nobili ideali e modelli di       gare come a Lui piaceva. Con toni pacati riu-
comportamento propri della persona virtuosa.                 sciva a tener testa all’infiammabile Capo Bovo
Proprio per questo la Federazione Italiana Ca-               e duettava ai limiti del regolamento con l’illustre
nottaggio gli ha dedicato un premio. Premio                  Vittorio Catavero.
che ogni anno viene assegnato alla sua memo-                 Era Lui, il famoso allenatore dei bianco-rossi del-
ria all’allenatore che più si è distinto nelle qualità       la Mincio, il mitico Azelio Mondini.
morali, la pedagogia e alla dedizione nell’inse-             E così, quando passato qualche anno, lo rividi
gnamento di questo sport: il canottaggio.                    assiso tra Marcello James e Gino Perez al tavo-
L’attuale presidente dell’Associazione è il Signor           lo della elegenda Associazione degli allenatori fu
Maurizio Ustolin, allenatore e amico anche oltre             vero colpo di fulmine. Capii che quello era l’uo-
i campi di regata e assemblee dell’associazio-               mo ideale per portare a termine quella “fantasia”,
ne, che ha raccolto l’eredità non solo di Azelio             quel sogno che i miseri allenatori inseguivano da
Mondini, ma anche degli altri allenatori che lo              tempo. Ed anche in quella circostanza dimostrò
hanno preceduto nel ricoprire questo incarico.               tutto il suo carisma: non si trovava l’accordo sul
Mantova, e non solo Mantova ma anche tutta                   nome da dare all’Associazione; si doveva o non
Italia, è certamente felice nel poter annoverare             si doveva mettere quella seconda C che indicava
tra i cittadini che la rendono e l’hanno resa gran-          i canoisti e benché la gran parte dei presenti, in
de una persona che ha lasciato il segno nella                larga maggioranza allenatori di canottaggio, pro-
disciplina del canottaggio e della canoa tanto               pendesse per una doppia associazione, una per
da essere considerato ancora oggi una figura                 i canottieri ed una per i canoisti, Lui con convin-
mitica: quest’uomo è stato Azelio Mondini.                   centi argomentazioni, facendo leva sull’oppor-
                                                             tunità di essere in molti e sul fatto che parecchi
                                    Nicola Saccani           erano nello stesso tempo allenatori di canottag-
                (nipote e atleta di Azelio Mondini)          gio e di canoa, alla fine, ma bisogna dirlo aiutato
                                                             in questo suo ragionamento dai triestini capita-
                                                             nati da Mario Ustolin, impose all’Associazione il
... nel ricordo di Angelo Porcaro                            nome di ANACC, con due enne.
                                                             L’ebbe vinta anche sulla decisione di non defi-
Ero imberbe canoista quando, assenti i dirigenti             nirci sindacato sempre affermando che non ci
e costretto a partecipare alle riunioni del Consi-           si dovesse considerare una controparte della
glio di Regata, conobbi un puntigliosissimo rap-             Federazione ma una sua branchia, anzi la sua
presentante di società/allenatore. Nelle frequenti           branchia più importante, quella degli esperti da
“baruffe” con il suo eterno accesissimo com-                 contrapporre ai dirigenti “per caso”.

                                                         5
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
che buone idee. Mi apostrofò dicendomi. “La
                                                           nostra è una cosa seria”.
                                                           Per il resto sempre d’accordo. Sapeva ascoltare
                                                           e sapeva decidere, negli interessi degli associati
                                                           e mai personali. Per sua decisione non volle mai
                                                           incarichi che potessero configurarsi come com-
                                                           mistione con gli organi federali.
                                                           Fu felice quando Giuseppe La Mura divenne
                                                           Direttore Tecnico e commentò il tutto dicendo
                                                           semplicemente: “Era ora”. Non che i rappor-
                                                           ti fossero idilliaci con il DT, visto il carattere dei
                                                           due, ma comunque quasi sempre appoggiò la
                                                           linea “dura” del Dottore.
Prese dunque il via quel giorno a Firenze, era il          Negli ultimi anni, quando anche per Lui il peso
29 Agosto del 1971, l’ASSOCIAZIONE NAZIO-                  dell’età aveva cominciato ad intorpidirlo, divenne
NALE ALLENATORI CANOTTAGGIO E CANOA                        più accondiscendente alle richieste che venivano
e il suo Presidente per 25 anni fu il Cav. Azelio          dai giovani astri nascenti dei Tecnici Italiani e più
Mondini.                                                   di una volta l’ho sentito rammaricarsi che molti di
Affabile, cortese, elegante ma nello stesso tempo          essi non si iscrivevano all’ANACC perché cosa
tenace e lungimirante collaborò con Presidenti             “inutile e sorpassata”, credendo di poter ottenere
del calibro di D‘Aloja, Romanini e Nicetto con i           da soli quello che con immensi sforzi ed in mol-
quali, con alterne fortune, ottenne dei grandissi-         tissimo tempo si era riuscito ad ottenere stando
mi benefici per la categoria degli allenatori.             tutti assieme e compatti. “Vedrai, mi diceva, che
Non sempre andò d’accordo con i Direttori Tec-             quando l’individualismo prenderà il sopravven-
nici: pur ritenendo Nilsen un grande tecnico,              to sul bene comune, allora l’ANACC rischierà
aveva più volte suggerito a Paolo D’Aloja di por-          di sfasciarsi e torneremo ad essere considerati
re a capo dell’area Tecnica un italiano e quando           dei miseri ingrassaremi…come prima, come una
toccò a Korner sostituire il Norvegese, allora in si       volta”.
spazientì, cosa assai rara, e si dispiacque di non                                              Angelo Porcaro
essere riuscito a convincere la FIC a prendere
La Mura.
Mitici i duelli oratori con Nilsen e De Capua
sull’opportunità o meno di dividere il duo Gola-
Penna in vista di più importanti traguardi. Perse
in tale circostanza la battaglia e nello stesso tem-
po perse anche il suo magnifico due senza.
Inventò e appoggiò con tutta la sua forza il Premio
Culot, il seminatore d’oro come diceva Lui, che
per anni è stato ed è tutt’ora il più ambito premio
allenatori. Altrettanto eccezionale fu l’invenzione
del “Premio alla moglie” col quale si intendeva
premiare la pazienza e la immane sopportazione
che sempre dimostrano le consorti dei tecnici.
Il mio rapporto con Lui fu di padre e figlio. Quan-
do decidemmo di stampare un “giornalino” per
rendere edotti gli associati sull’azione della di-
rigenza, fu inizialmente scandalizzato dal nome
che avevo scelto, “IL ROMPIPALE” quattro pagi-
ne ciclostilate in proprio, grondanti più inchiostro

                                                       6
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
... una grande passione sportiva,                        in una splendida sede sportiva come la Canot-
dalla boxe al canottaggio, e alla canoa.                 tieri Mincio, sodalizio in questi giorni onorato
                                                         dal CONI col Collare d’Oro per la sua lunga e
nel ricordo di Ferruccio Calegari                        intensa attività nello sport (era stata fondata nel
Dieci anni fa a Mantova con molti amici parte-           1883).
cipai alle onoranze funebri ad Azelio Mondini,           Riprendo dal capitolo “Canottaggio, sport prin-
personaggio di spicco del mondo remiero in cui           cipe” del libro di rievocazioni storiche, per gen-
era stato importante protagonista in numerosi            tile concessione dell’autore Paolo Vaini, “Cara
ruoli, da atleta, a tecnico e dirigente, scompar-        Vecchia Cano” (supplemento alla Voce di
so a fine dicembre 2005. Aveva fondato anche             Mantova, settembre 2009):
l’Anacc (1971) l’associazione degli allenatori che
negli anni ha continuato a sviluppare l’impor-           “... Essendo nata infatti come Società di ‘canot-
tante ruolo di valorizzazione di un settore deter-       tieri’ ha continuato nel tempo a formare atleti
minante per la crescita di chi, da tecnico, spes-        e uomini veri, attraverso l’esempio dell’indi-
so nell’ombra accompagna il percorso di quei             menticato e ‘grande’ Azelio Mondini. Un breve
giovani che poi saranno i campioni dello sport           excursus sull’attività ultra cinquantennale del
remiero. Con numerosi tecnici era presente An-           canottaggio mantovano è impresa certamente
tonio Baldacci, allora presidente dell’Anacc, e          titanica e non voglio cimentarmi in ciò che non
come Federazione il presidente onorario Gian             mi compete e non so. Tuttavia lasciatemi cita-
Antonio Romanini ed il segretario del Comita-            re oltre al grande Azelio alcuni fra i tanti atleti
to Lombardia Stefano Mentasti. C’erano Bep-              che dai suoi accesi e paterni rimproveri, alle sue
pe de Capua, allora direttore tecnico federale e         ‘urla’ con megafono da terra verso lo specchio
per il mondo della canoa Oreste Perri, il grande         d’acqua, dirigeva a mo’ di telecomando le im-
campione cremonese oggi presidente del Coni              barcazioni, ottenendo sempre il migliore rendi-
Lombardia.                                               mento possibile da ognuno di loro. Alcuni nomi
Azelio era nato a Borgoforte il 7 luglio 1923 e          mi sovvengono più facilmente, fors’anche per-
negli anni giovanili era attratto da due passioni,       ché hanno ottenuto buoni risultati a livello nazio-
la “noble-arte” sul ring (arrivando alla prima se-       nale come Ongari, Gilioli, Tira, Benetti e il mitico
rie dilettanti) e il canottaggio, ma era compren-        Penna. Uno fra tutti ricordo con particolare pia-
sibile che poi la passione remiera prevalesse in         cere: il dott. Renato Ongari cresciuto col sotto-
un ambito ideale come i laghi mantovani. E tra           scritto alla scuola del tennis per poi approdare
il 1937 e il 1940 il suo “quattro con” (Mondini,         a quella del Canottaggio, specialità Kayak dove
Chinelli, Levi, Belloni, tim. Marongiu) cominciò         arrivò a conseguire il titolo di campione italiano
a inanelare traguardi. Una attività appassionata         e approdare poi alle Olimpiadi del ‘60.

                                                     7
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
Questo puro e nobile sport, ritenuto a buona ra-             ni, esprimendo un ricordo particolare sull’attività
gione fra i più faticosi al mondo, ha dato parec-            di Renato Ongari, davvero un eccezionale spor-
chie soddisfazioni a dirigenti e atleti della Min-           tivo, un appassionato a tutto tondo, che a 11
cio, che si sono avvicendati negli anni nei tanti            anni nel 1946 aveva iniziato come timoniere del
equipaggi delle varie specialità. Questa discipli-           “due con” Mondini-Santini. E in seguito sareb-
na sportiva ha esaltato le grandi qualità tecniche           be entrato tra i protagonisti nella canoa-kayak,
oltre che umane dell’Azelio Mondini, oltre alla              alle Olimpiadi di Roma e poi nelle grandi com-
volontà e al grande spirito di abnegazione dei               petizioni. Ed in squadra c’era anche una valida
tanti atleti (famosi e meno) che per anni hanno              pagaiatrice mantovana, Alberta Zanardi (settima
difeso con onore e umiltà i colori della loro socie-         nella finale olimpica). Alla vigilia delle Olimpiadi
tà. L’eco dei successi e delle tante performances            la canoa italiana stava vivendo il suo momento
dei vari atleti sia tra i maschi che tra le ragazze,         di crescita, una fase non facile alla ricerca del
ha destato da congenita miopia anche la Fede-                meglio senza avere un proprio habitat definito.
razione Nazionale Canottaggio (F.I.C.) che de-               L’impegno della federazione, in cui prevalevano
cise di affidare incarichi di Istruttore-allenatore          considerazioni operative sviluppate nella lunga
a livello nazionale al ‘mitico’ Azelio: prese poi a          storia remiera, era massimo, ma si scontrava
breve seriamente in esame l’opportunità di affi-             spesso con l’inesperienza, tant’è che gli anni
dare alla Mincio l’organizzazione di allenamenti             precedenti ai Giochi di Roma nell’ambito azzur-
collegiali e campionati nazionali, nell’allora nuo-          ro ruotarono vari big tecnici stranieri, sino ad ar-
vo specchio d’acqua del Lago inferiore, dopo il              rivare alla concreta collaborazione con l’unghe-
ponte di S. Giorgio. A conferma della bontà di               rese Kalman Blahò che fu determinante. Azelio
questa scelta nonostante molteplici alternative              Mondini che alla Mincio divideva il suo cuore tra
e pressioni delle tante società di canottaggio               canoa e canottaggio, seguiva con attenzione e
sparse in tutta Italia, vi è l’attività agonistica del       passione ogni vicenda e ovviamente attentissi-
nostro canottaggio che sta dando ancora oggi                 mo agli eventi di Castelgandolfo, prima come
un grosso contributo di immagine (oltre che di               Giochi Olimpici e poi come campionati italiani.
risultati) alla nostra Cano.”                                E da par suo, con l’irruenza che ricordiamo era
Lettura gradevole di quanto scriveva Paolo Vai-              il suo modo di voler bene agli sport remieri, fece

                                                         8
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
pervenire alla presidenza federale una corposa            va il suo carattere, sempre burbero e non cam-
lettera di osservazioni, che pur “contestata” su          biava di una virgola: personalmente ci siamo
alcune parti in riunione ufficiale, fu integralmen-       anche “beccati” in qualche circostanza, ma la
te pubblicata da “Il Canottaggio” con l’aggiunta          stima era reciproca ed ancor oggi lo ricordo
di altrettante note di puntualizzazione.                  con affetto.
Nel periodo antecedente alle Olimpiadi di Roma            Successivamente ritroviamo Renato Onga-
abitavo a Padova ed ero socio della Canottie-             ri studente all’Università di Pavia dove poi si
ri Padova che per vari fattori era divenuta un            laureò in medicina, nell’otto dell’Università che
punto di incontro tra molte delle componenti              vinse l’edizione 1961 della Pavia Pisa, ed era in
canoistiche che all’epoca stavano crescendo               equipaggio anche l’anno successivo al match
e nella circostanza, naturalmente ho ricordi un           in programma a Pisa, che però dovette essere
po’ sbiaditi dal tempo, avevo conosciuto sia              annullato. Anche da lui si percepivano i valori di
Azelio Mondini che i suoi atleti. Padova, dove            una passione oltre ogni barriera, tanto che ad
tra gli emergenti c’erano Lorenzo Cantarello              un certo momento (forse, può capitare a tanti),
(kayak) e Danilo Tognon (canadese) ospitava               non ritrovandosi in sintonia pensò di fondare un
spesso (anche per la progettazione del KS1                nuovo sodalizio totalmente canoistico che tro-
in plastica, che fu la barca che consentì una             vò ospitalità su un altro dei tre laghi che fanno
vasta azione di espansione del canoismo tra i             corona a Mantova. E qui prima come “Vigili del
giovani) il direttore tecnico Kalman Blaho, un-           Fuoco” ed in seguito come “Lega Navale Italia-
gherese, e c’era modo di seguire l’evoluzione             na” fece crescere nuovi campioni della paga-
positiva della canoa azzurra. Ed ho sempre                ia, lanciando in campo internazionale anche il
stimato quel personaggio interessante (che                “Trofeo Sparafucile”.
l’amico Paolo Vaini nel suo libro ricorda con
“dirigeva a mo’ di telecomando le imbarcazio-                                           Ferruccio Calegari
ni, ottenendo sempre il migliore rendimento
possibile da ognuno di loro.”, ed in seguito per          Per le riproduzioni fotografiche si ringrazia
altre circostanze ebbi l’opportunità di frequen-          Paolo Vaini, autore del libro “Cara Vecchia
tarlo anche alla stessa Canottieri Mincio. Ave-           Cano” che ne ha autorizzato la ripresa.

                                                      9
I QUAdeRni de LA VOCe - (indipendente) - Associazione ...
... uno dei grandi del Canottaggio                          Azelio&Mario
nel ricordo di Claudio Kaminsky                             nel ricordo di Maurizio Ustolin
Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa di                La prima volta che sentii parlare di Azelio
Azelio, ma per tutti gli amici, è sempre presente.          Mondini fu da mio padre, ed avevo poco più
Azelio, è stato un grande sportivo , pratico il pu-         di 10 anni. Per me allora il canottaggio signi-
gilato arrivando fino alla prima serie e remò per la        ficava seguire Mario Ustolin in società, dove
Canottieri Mincio dal 1937 al 1940.                         allenava i suoi ragazzi, raramente andare in
Nel 1950 la Società gli affidò il settore remiero e         trasferta (memorabili i mondiali a Bled del
dal suo vivaio, sono nati campioni come Enzo                ‘68 dove portò 8 e 4 senza). Per il resto vi-
Borgonovi e Marco Penna.                                    vevo marginalmente questo sport, impegna-
Nella sua attività di allenatore entro anche la ca-         to a crescere in tutt’altra maniera che con un
noa. Infatti il CONI per propagandare la canoa              remo in mano. Sentivo parlare di Azelio, come
affidò alla Federazione Canottaggio la gestione             di un buona amico, e sinceramente non me lo
dello sport della canoa, i più anziani si ricorde-          figuravo. Un giorno chiesi maggiori informa-
ranno che alle regate del canottaggio si faceva-            zioni, e Mondini entrò nella mia vita, ancora di
no nella stessa manifestazione, gare di canoa.              più nella mia famiglia.
Anche nella canoa, come allenatore si distinse              Si erano conosciuti (forse lo erano già da tem-
con molti risultati con atleti in nazionale. Il suo         po, ma Mario a questa occasione faceva ri-
capolavoro fu Renato Ongari che partecipò alle              ferimento), ai Giochi Olimpici di Roma 1960,
olimpiadi di Roma .                                         dove il fatto di essere coetanei (Azelio del ‘23,
Per Azelio, l’allenatore di riferimento, era Culot,         Mario del ‘24); allenatori di atleti che parte-
ecco il perché del trofeo Culot.                            cipavano alle Olimpiadi Romane (Azelio con
Azelio è stato il promotore per la costituzione             la Alberta Zanardi e Renato Ongari e Mario
della nostra associazione, associazione che non             con il singolista Savino Rebek, ed il 2 senza
fu benevolmente accolta dai dirigenti federali              di Mario Petri e Paolo Mosetti); l’interesse per
dell’epoca.                                                 la boxe: Azelio arrivando alla prima serie di-
Per molto tempo c’è stata sempre una certa dif-             lettanti, Mario incuriosito in quanto il suo alle-
fidenza per questi allenatori che cercavano ri-             natore Pino Culot, allenava sia il canottaggio
spetto e dignità                                            che la noble art (ai Giochi di Londra nel ‘48
Non mi ricordo l’anno, ma a Castel Gandolfo ad-             era il tecnico del doppio di Ustolin e Dapiran
dirittura organizzo uno sciopero delle gare.                e del pugile Minatelli), li unì da subito.
Se oggi gli allenatori, sono arrivati ad essere con-        Ma il fatto che li accomunò ancor più fu che
siderati componente indispensabile per il canot-            a Castelgandolfo, alle Olimpiadi, per nessu-
taggio, lo dobbiamo a uomini come Azelio che                no dei due c’era posto nel Villaggio Olimpico,
si sono prodigati alla valorizzazione della nostra          e dovettero trovare una sistemazione priva-
categoria.                                                  tamente, poco distante dal campo di gara.
‘Dei remi facemmo ali al folle volo                         Furono alloggiati da Bucci, nel centro storico

                                                       10
di Castelgandolfo, dove rientravano assieme              ma Mario non si tirò indietro ed appoggiò
alla fine di ogni giornata di gare, e dove sulla         l’iniziativa, promuovendola anche nella sua
terrazza panoramica che dall’alto dominava               allora V Zona. I contatti divennero più stretti,
il campo di regata, tra un abbacchio ed una              e l’ANACC (che riuniva sia gli allenatori di
amatriciana, innaffiati dai vini dei Castelli, si        canottaggio che di canoa), decollò. Le riu-
parlava di sport, di lavoro, di famiglia.                nioni tra i suoi componenti erano occasioni
Passarono diversi anni, durante i quali i due            di parlare proporre e decidere, ma anche ri-
mantennero i contatti sui campi di gara, ma              trovarsi tra amici, componente importante.
anche telefonici ed epistolari, fino a quando            L’Assemblea annuale a Firenze era un rito
alla fine degli anni ‘60, non nacque l’idea di           anche per i triestini che partivano all’alba
creare una Associazione di Allenatori. Mario             della domenica, prestissimo, con il primo
aveva stretto amicizia con Azelio e la sua fa-           treno dal capoluogo giuliano, per arrivare
miglia, tanto che alcune volte lo andò a tro-            a destinazione e fare colazione assieme e
vare a Mantova assieme alla mamma. Visto                 poi ritrovarsi alla Canottieri di Ponte Vec-
che i periodi migliori per queste sortite erano          chio. Entusiasmo, amicizia intraprendenza,
a stagione agonistica conclusa, per la bella             coraggio, Io intanto mi ero avvicinato al ca-
città dei Gonzaga era tempo di nebbie, incu-             nottaggio attivo, era il 1972, ed iniziai a fre-
riosito ascoltavo i racconti di mio padre, e di          quentare i campi di regata. Parecchi anni più
Azelio che per favorire il rientro lo accompa-           tardi, passato dall’altra parte della barricata,
gnava fino all’imboccatura dell’autostrada. I            era 1984, a Sabaudia ad una gara naziona-
due, assieme alle rispettive consorti avevano            le, avvicinai Azelio: “Signor Mondini...” lui si
stretto un’amicizia indissolubile, che li porta-         girò...”Ma che signor...io sono Azelio...” e
va a confidarsi pene e travagli sportivi e fa-           chiesi di entrare a far parte dell’ANACC. Al-
migliari.                                                lora, al contrario di adesso, far parte dell’As-
L’idea dell’Associazione fu di Mondini e di              sociazione, per un allenatore di canottaggio,
un gruppo di tecnici un po’ da tutta Italia,             era cosa naturale. Iniziai a partecipare alle
                                                         riunioni di direttivo, e dopo pochi anni Aze-
                                                         lio mi chiese di entrare in Consiglio, ed io
                                                         accettai. Mario mi raccomandò: “Se puoi
                                                         aiutare l’ANAC...fallo...è importante...” ed io
                                                         cercai di essere utile.
                                                         Con alterne vicende l’Associazione proseguì
                                                         nella sua storia. Altre persone poi presero il
                                                         posto di Azelio e di Mario.
                                                         Era Santo Stefano del 2005, era l’ora di pran-
                                                         zo e stavo entrando nella sala del ristorante
                                                         per festeggiare con la famiglia le festività na-
                                                         talizie. Squillò il telefono. Era Norberto Mon-
                                                         dini che mi annunciava che Azelio se ne era
                                                         andato. Mi sedetti a tavola mesto e mio pa-
                                                         dre con un presentimento mi chiese che cosa
                                                         fosse successo: glielo dissi. Durante il pranzo
                                                         si parlò poco e si mangiò svogliatamente.
                                                         Passò un anno (quasi a rispettare l’anzianità
                                                         dei due), ed il 30 dicembre 2006, se ne andò
                                                         Mario.
                                                         Un’amicizia che da qualche parte lassù sta di
                                                         sicuro proseguendo...
                                                                                          Maurizio Ustolin
                                                                  SI RINGRAZIA PER LE FOTO NICOLA SACCANI

                                                    11
GIGI ARRIGONI
ALLENATORE DELL’ANNO

E
             ’ con piacere che plaudiamo al riconoscimento di Gigi Arrigoni, socio dell’ANAC,
             ALLENATORE DELL’ANNO, per la competenza, la serietà di un allenatore da 40
             anni sui campi di gara nazionali ed internazionali. Congratulazioni Gigi!

            Gigi Arrigoni nasce agonisticamente alla Bissolati di Cremona, società dalla quale
            non si è mai separato, e dopo aver praticato attività da atleta, ricopre da 40 anni
il ruolo di allenatore. Da 20 fa parte dello staff tecnico nazionale: con gli junior fino al 2000,
e da 2001 ad oggi con il Settore Olimpico.
Allenatore di III livello, ha partecipato ai Giochi Olimpici di Atene e Londra, oltre ad aver
portato diversi atleti sul podio iridato.
Nel 2015 è stato allenatore dei Campioni del Mondo, d’Europa e Italiani Juniores: Gentili nel
singolo e Cattaneo nel doppio e della Rodini campionessa italiana in singolo e mondiale nel
4 di coppia pesi leggeri under 23.
Con Gentili ha inoltre contribuito a qualificare il doppio per i Giochi Olimpici di Rio de Ja-
neiro 2016.
Per questi motivi, a Gigi Arrigoni va il riconoscimento di Allenatore dell’ANNO 2015.

CURRICULUM GIGI ARRIGONI

01/11/1975     Riceve l’incarico di allenatore alla Canottieri Bissolati di Cremona
01/02/1976     Esami con riconoscimento F.I.C. di allenatore
1983           Passa ad allenatore di 3° livello – allenatore capo
1988           Riceve il diploma di “Riconoscimento per l’attività svolta” da F.I.C.
               Nell’anno del centenario della F.I.C.
1989           Premio “Fedeltà” A.N.A.C.C.
1997           Nominato “Allenatore dell’anno” dalla F.I.C.
1998           Nominato “Collaboratore F.I.C.” settore Junior
2001           Nominato “Collaboratore F.I.C.” settore olimpico punta
               Vince il premio “I migliori dell’anno” concorso indetto dal quotidiano “La Provincia”
               di Cremona e ritira il suddetto premio durante il Galà dello Sport
2002           Nominato “Collaboratore F.I.C” settore olimpico coppia
2004           Partecipa alle OLIMPIADI di Atene con il doppio senior
               Viene nominato Benemerito F.I.C.
2005           Crea un “Programma di rinascita Bissolati” con l’attività 100ore scuole un PoGiovani
2007           Rientra in F.I.C. Nel settore punta pesi leggeri
2008           Passa in F.I.C. Al settore pesi leggeri olimpici e non

                                                  12
2009          Riceve dal CONI la “Palma di bronzo” al valore tecnico
              Viene rinominato delegato regionale ANACC
2012          Partecipa alle OLIMPIADI di Londra settore pesi leggeri
              Riceve dal CONI la “Palma d’Argento” al valore tecnico
2013          Collabora col Gruppo Olimpico coppia (progetto Rio 2016)
23/06/2013    Riceve il premio dal Comune di Cremona Città Europea dello sport
2015          Viene rinominato “Allenatore dell’anno” dalla FIC

RIASSUNTO

Campionati Italiani vinti:     20
Campionati Europei vinti:      3
Campionati Mondiali vinti:     7
Partecipazioni Olimpiche:      2

ALLENATORI DELL’ANNO:

2002 – Romagnoli
2003 – La Padula
2004 – Cattaneo
2005 – De Lucia/Dezi
2006 – Coppola
2007 – Perna
2008 – Bosdachin
2009 – Molea
2010 – Barbo
2011 – Calabrese
2012 – Cattaneo/Vitale
2013 – La Padula
2014 – Tabacco
2015 – Arrigoni

                                               13
Le olimpiadi di roma, un sogno
che dura da oltre mezzo secolo
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”
                                                                                 Eleanor Roosevelt.
di CLAUDIO TRANQUILLI

L
         a vision della candidatura di Roma           ottenere i Giochi di Roma 2024 è come so-
         ai Giochi Olimpici del 2024 sta tut-         gnare di regalare ai bambini di oggi la più
         ta in questa frase pronunciata da            grande festa dello sport e la speranza di
         quest’attivista statunitense, mo-            poter vincere, correre, partecipare domani
         glie di Franklin Delano Roosevelt.           alle Olimpiadi di casa propria; di vedere da
         Una frase indovinata per Roma                vicino i campioni preferiti, e di apprendere
perché questa città possiede un grande                lo stile di una vita sana e i valori più impor-
sogno: regalare al proprio Paese e al mon-            tanti dello sport.
do lo spettacolo di un’Olimpiade e di una             Un sogno che un’intera generazione ha in-
Paralimpiade. Eventi unici e straordinari in          seguito e che ora nella maturità sta lavo-
grado di rilanciare i valori della fratellanza        rando per regalare il sogno ai giovani di do-
e dell’amicizia tra popoli, in un abbraccio           mani. I Giochi sono il palcoscenico magico
globale come quello che solo lo sport sa              e ineguagliabile per esaltare le bellezze di
cementare. Giochi in grado di abbattere i             Roma, la propria arte e di uno sconfinato
vecchi e i nuovi muri e di gettare un solido          patrimonio culturale che la Città Eterna e
ponte per la pace tra i popoli. Lavorare per          l’Italia tutta possiede tanto da farne la cul-
                                                      la della civiltà per eccellenza. Una Candi-
                                                      datura per la quale donne e uomini stanno
                                                      lavorando, insieme a tutte le Federazioni
                                                      Nazionali, tra cui la Federazione Italiana
                                                      Canottaggio, col solo scopo di garantire ai
                                                      cittadini una città migliore, e una migliore
                                                      qualità della vita, che solo l’accelerazione
                                                      di un evento così importante può contribu-
                                                      ire a realizzare, così com’è successo nella
                                                      stessa Roma degli anni Sessanta e in tante
                                                      altre città che hanno organizzato i Giochi in
                                                      passato. Un’Olimpiade che metta al centro
                                                      la propensione della città alla sostenibilità,
                                                      e che alla tutela dell’ambiente accompagni
                                                      l’accessibilità, all’insegna della sobrietà di
                                                      un piano che garantisca anche l’assoluta
                                                      trasparenza e la legalità di ogni atto. Roma
                                                      2024 sogna di ripetere il successo delle
                                                      Olimpiadi del Sessanta, le prime dell’era
                                                      tecnologica, le più innovative, le prime Pa-
                                                      ralimpiadi.

                                                 14
Quei Giochi sono entrati nella leggenda,               roporto di Fiumicino e il Centro di Roma.
e hanno portato all’attenzione del mon-                Roma 2024 sogna di arricchire il suo gran-
do atleti che hanno scritto la storia dello            de medagliere olimpico. Quello stesso
sport, come Wilma Rudolph, Cassius Clay,               che oggi fa dell’Italia addirittura la quinta
Nino Bnvenuti oppure come gli azzurri                  potenza sportiva al mondo, dopo colossi
del canottaggio vincitori dell’argento nel             come Stati Uniti, Russia (la vecchia Urss),
quattro senza (Baraglia, Bosatta, Crosta,              Cina e Germania (Est e Ovest). La Città
Galante) o il bronzo nel quattro con (Zuc-             sa di avere le migliori carte da giocare e
chi, Trincavelli, Sgheiz, Balatti, tim. Stefa-         le giocherà senza barare e senza bari ma
noni). Saranno Giochi che avranno un im-               solo con la forza dell’utopia che muove il
patto minimo con l’ambiente poiché oltre               mondo e le menti delle persone migliori e
ad altri due o tre impianti, oltre al Villaggio        l’Italia ha le persone migliori. “Anche se il
Olimpico, sarà costruito il bacino remiero             futuro sembra lontano, in realtà comincia
olimpico che diventerà un parco a tema                 proprio adesso”Mattie JT Stepane (poeta
nel quale il canottaggio sarà la chiave di             americano).
volta di questa struttura che consentirà a
Roma di avere un campo di regata tra l’Ae-                                        Claudio Tranquilli

                                                  15
LA MIA AVVENTURA                                                       Marco Galeone,
                                                                       napoletano, sposato con

SUDAFRICANA!
                                                                       Ines e padre di Greta 6 anni.
                                                                       Nato e cresciuto,
                                                                       sportivamente parlando al
                                                                       Circolo Nautico Posillipo e
                                                                       poi come tecnico al
                                                                       Posillipo, Ilva Bagnoli e
                                                                       Canottieri Napoli.
di MARCO GALEONE

I
     l mio primo approccio ad atleti e persone               affettuosamente da chi ci vive, città di quasi
     con disabilità fisiche ed intellettive nasce            5milioni di abitanti che salgono ad 8milioni se
     con una meravigliosa esperienza ai centri               consideriamo l’intera area metropolitana.
     Anfass di Napoli, poi proseguita, a fine car-           In questi anni ho imparato molto ed ho conti-
     riera universitaria, prestando servizio come            nuato la mia formazione, anche universitaria,
     obbiettore per 18 mesi presso un centro                 dovendomi confrontare con un sistema che è
specializzato, con cui sono ancora in contat-                fondamentalmente anglosassone, basato non
to, dove mi occupavo di terapia e riabilitazione             su circoli ma su scuole ed università’ (non nu-
dei pazienti.                                                merose), e che ha, quindi, l’educazione e la
L’avvicinamento al para rowing è nato grazie                 formazione come centro nevralgico di tutte le
ad una opportunità datami dalla FIC e da Paola               attività sportive, tra cui il canottaggio ed il para
Grizzetti, che cercava un collaboratore per sup-             rowing.
portare il suo lavoro dopo la scomparsa dell’im-             Lavorando e vivendo all’estero, cambi il tuo
menso ed insostituibile Renzo Sambo.                         punto di vista, non hai paracadute o rete di si-
Ho accettato immediatamente e devo ricono-                   curezza, e devi aprire la mente al nuovo paese
scere che nei quasi due anni trascorsi come                  e fare il tuo lavoro nel rispetto delle tradizioni e
collaboratore di Paola a Gavirate e nel team                 della cultura locale, mettendoti al servizio della
FIC, ho potuto apprendere e studiare alla uni-               comunità remiera, ma senza essere invasivo o
versità mondiale del para rowing.                            dominante.
Ad inizio 2011 sono stato contattato dalla fede-             Siamo stati molto aiutati dalla numerosa comu-
razione Sudafricana; dopo aver visitato il paese             nità italiana sudafricana, e qui abbiamo impara-
e qualche chiacchierata con Gianni Postiglione,              to che siamo tutti italiani e le differenze regionali
conoscitore della realtà sudafricana ed interna-             ci arricchiscono, e l’italianità ci unisce non ci
zionale; ho deciso di accettare l’incarico.                  divide.
I primi tempi, per me e la mia famiglia, non                 La mia famiglia è totalmente integrata e Greta
sono stati facili, dovendoci adattare ad una dif-            frequenta la scuola e partecipa a tutte le attivi-
ferente cultura, lingua, condizione ambientale
e climatica non europee.
Il South Africa è un paese meraviglioso, grande
4 volte l’Italia ma che ha circa gli stessi abitanti,
con la popolazione concentrata solo nei mag-
giori centri urbani.
Ci sono ben 11 lingue ufficiali, anche se la lin-
gua istituzionale e principale è l’inglese.
La mia esperienza parte da Johannesburg,
dove è la base della squadra para rowing
Viviamo a Johannesburg, Jo’burg chiamata

                                                        16
e tanta consapevolezza e voglia di migliorare.
                                                             Nel 2012 avendo posto le basi per un program-
                                                             ma nazionale para rowing sudafricano, siamo
                                                             riusciti a qualificare un equipaggio a Londra
                                                             2012, mancando la qualificazione del Mix4+LTA
                                                             per una manciata di centesimi.
                                                             Nel 2012, la federazione sudafricana e l’head
                                                             coach Roger Barrow, sotto la spinta dei risultati
                                                             hanno deciso di coinvolgermi anche nell’alle-
                                                             namento di alcuni equipaggi nazionali normo-
                                                             dotati, continuando quel dualismo a cui ero
                                                             abituato anche in Italia, dove il canottaggio alle-
                                                             nato richiede professionalità, passione e non è
                                                             differente allenare atleti normodotati o disabili.
tà che le sono offerte, col vantaggio di essere              Il 2012 è stato un anno di svolta per il canottag-
perfettamente bilingue inglese/italiano, visto               gio sudafricano, con la prima medaglia d’oro ad
che Ines ed io ci teniamo tantissimo che non                 una Olimpiade, e la prima medaglia di un atleta
dimentichi la sua lingua di origine.                         di colore, ed un anno meraviglioso per me con
Sotto la spinta della federazione e grazie al                la partecipazione alla mia prima Para-olimpia-
supporto del comitato olimpico/paralimpico,                  de. Nel 2013, dopo un anno difficile dal pun-
che è una sola entità è e che ha una grandis-                to di vista finanziario per la federazione , sono
sima storia nello sport per atleti con disabilita,           arrivate le prime due finali A e la prima meda-
sono riuscito ad avvicinare nei primi tempi un               glia di sempre nel para rowing Sud Africano ed
gruppetto di atleti, invitati da altre discipline pa-        Africano in generale.
ralimpiche.                                                  Non vorrei adesso fare un elenco cronologico,
Il primo mondiale è stato a Bled nel 2011,                   e quindi arriviamo ai giorni nostri, dove con mol-
dopo solo 3 mesi, con una vittoria in finale C               tissimi cambiamenti, ogni anno nel Mix4+LTA,
                                                             per diverse ragioni sono cambiati almeno 1 o
                                                             2 componenti; abbiamo qualificato 2 equipaggi
                                                             per la Para olimpiade di Rio2016 .
                                                             Il 2015 che è agli sgoccioli è stato un anno che
                                                             mi ha visto iniziare a collaborare come mem-
                                                             bro della commissione Para Rowing della FISA,
                                                             supportato da RowSA, dove ho ritrovato Paola
                                                             ed anche la federazione Sudafricana ha esteso
                                                             il mio ruolo.
                                                             Sono adesso oltre all’allenatore nazionale
                                                             para rowing anche responsabile della identi-

                                                        17
ficazione dei talenti e responsabile della na-              perché si mette sempre in opera il concetto di
zionale juniores.                                           UBUNTU.
La collaborazione ed il supporto delle Univer-              Il lavoro svolto è sempre incernierato sul credo
sità nella provincia di Johannesburg ci sta pian            di semplificare il più è possibile e del rispetto,
piano portando alla formazione di un team di                per ragioni fondamentali che sono cardine della
tecnici, managers, fisioterapisti, medici ed atle-          filosofia del canottaggio sudafricano.
ti, tra cui molti sono dei volontari, con una altis-        Rendere la vita sportiva di un atleta meno com-
sima professionalità e voglia di eccellenza.                plicata possibile in maniera che, lo stesso, si
I ruoli di tutte le persone con cui lavoro sono             possa concentrare solo sul far andare veloce
molto ben distinti e c’è un grandissimo rispet-             la barca, ed è così che anche sotto periodi di
to delle differenti competenze, anche perché                stress, si riesce a mantenere il sorriso e divertir-
altrimenti mi sarebbe impossibile coordinare                si per quello che si fa.
tutte le attività in cui sono coinvolto. Mi piace           Il rispetto, invece, viene dal contesto sociale.
                                                            Solo le squadre senior e para rowing sono fi-
                                                            nanziate con fondi governativi, le squadre un-
                                                            der 23 e juniores si autofinanziano per raduni e
                                                            competizioni internazionali.
                                                            Abbiamo un enorme rispetto del fatto che sia-
                                                            mo dei privilegiati a poter usufruire di tale van-
                                                            taggio in una nazione che vive ancora moltissi-
                                                            mi contrasti di classe e socio-culturali, con un
                                                            tasso di povertà spaventoso.
                                                            L’anno remiero è legato alle stagioni, c’è attività
                                                            da novembre a fine marzo, quindi dalla prima-
                                                            vera a fine estate, negli altri mesi gli atleti non
                                                            impegnati con le squadre nazionali si dedicano
                                                            a differenti sport, invernali, che le scuole pro-
                                                            pongono come obbligatori.
                                                            Non vorrei annoiare gli allenatori italiani ed i let-
                                                            tori con un lungo articolo, ed è per questo che
                                                            ringrazio Maurizio Ustolin e l’ANAC per questa
                                                            brillante opportunità.
                                                            Lascio tutti con i miei più sinceri auguri per un
                                                            felice Natale ed un augurio per un 2016 denso
                                                            di successi.
                                                            Un abbraccio “africano”
                                                                                              Marco Galeone

                                                       18
La centralità
                                                                                 Luca Broggini, classe 1988, da cinque
                                                                                 anni è parte integrante dello sport austra-
                                                                                 liano presso la loro base olimpica in Euro-

dell’allenatore
                                                                                 pa dove oggi è l’Amministratore.
                                                                                 Alla Canottieri Varese è prima allenatore
                                                                                 del settore giovanile e, attualmente, Diret-
                                                                                 tore Sportivo. Per il Comitato Regionale
                                                                                 FIC Lombardia addetto stampa e ani-
                                                                                 matore delle attività.Per l’Italia remiera,
                                                                                 speaker nazionale e ai maggiori eventi
di Luca Broggini                                                                 internazionali.

L
            o sport dei nostri giorni è diventato            dell’allenatore all’interno di un sistema diven-
            uno dei maggiori fenomeni aggre-                 ta essenziale per il successo generale. Questo
            ganti, oltre che traino dell’economia            successo poi può diventare straordinario solo se
            e della società. Un’immagine chiara,             raccontato con una comunicazione efficace e al
            confermata dai numeri e che dovreb-              passo coi tempi.
            be far riflettere, è la costante apertura        La centralità del tecnico è diversa da quella
di nuove palestre, il tutto esaurito degli stadi e la        dell’insegnante. A scuola l’avversario da battere
crescita degli abbonamenti ai canali TV a paga-              non esiste. La vittoria oggi si ottiene con l’unità
mento per poter seguire lo sport preferito. Siamo            della squadra la quale viene costruita dall’allena-
diventati, quasi senza accorgercene, una delle               tore. All’esterno esistono tante alternative per-
forze centrifughe del mondo moderno. Si rinun-               corribili per raggiungere l’obiettivo. Se il tecnico
cia a tutto, ma non allo sport guardato o pratica-           riesce però a tenere il gruppo unito può gestire
to che sia.                                                  l’intera squadra e quindi disporre di tutti gli uomi-
Oggi lo sport è rimasta l’unica vera bandiera dei            ni o donne per ricercare le migliori combinazio-
principi della vita perché insegna l’accettazio-             ni. Ogni fuga individuale può costare la sconfitta
ne delle regole e non le regole come dogmi, la               dell’intero gruppo e la messa in discussione di
vittoria leale del più forte e non dell’amico o del          tutto il sistema. Nella storia recente esistono tan-
raccomandato, la capacità dello sconfitto di ri-             ti esempi, sia in chiave societaria che in chiave
nascere ed essere pronto a combattere di nuovo               nazionale.
e non a ricercare una strada più facile per rag-             L’allenatore, piaccia o meno al nostro mondo, è il
giungere l’obiettivo.                                        punto di incontro e di sintesi tra ciascun atleta e
Ecco quindi che entra in gioco la figura dell’al-            il gruppo-squadra, tra la squadra e il gruppo diri-
lenatore, spesso visto solo come un guru della               genti, tra il gruppo dirigenti e il territorio inteso sia
materia con l’obiettivo principale di portare alla           come autorità politico-amministrativa che come
conquista di medaglie, senza pensare all’impor-              pubblico. La conferma ci arriva pensando ai nomi
tanza del suo ruolo nel successo di un intero                di grandi tecnici di tutti gli sport. Due esempi, per
sistema. Dati statistici e risultati agonistici con-         allontanarci dal canottaggio per un solo istante,
fermano che le società di successo o, in chia-               sono José Mourinho e Antonio Conte.
ve internazionale, le nazioni di successo, sono              Di questo fatto, di questa sua centralità, l’allena-
quelle che selezionano gli allenatori in base ai             tore moderno deve rendersi cosciente perché il
valori dell’uomo come educatore e ricercatore.               progetto di un tempo di poter essere semplice-
L’esperienza sul campo permette di elaborare la              mente un mero “santone” si è rivelato una pura
propria conoscenza migliorandola, senza ren-                 utopia, oltre che una sottovalutazione del suo
dersene conto, in qualcosa di assai più evoluto              ruolo. L’allenatore è in realtà il motore centrale
e complesso fino a trasformare quella che all’ini-           dello sviluppo di tutto il nostro sistema.
zio era una cosa elementare in un’arte sempre
più raffinata e forse in una scienza. La centralità                                                      Luca Broggin

                                                        19
IL FUTURO
DEL COASTAL ROWING
di Renato Alberti

M
                 entre il Coastal Rowing sembra             della disciplina che si può svolgere, come il
                 stentare nel trovare una sua               bech volley, a diretto contatto con il pubblico.
                 collocazione nella quotidianità            Solo per inciso la presenza degli azzurri, gui-
                 dei Circoli Remieri italiani, tre          dati da Spartaco Barbo, è stata di alto livello
                 importanti avvenimenti inter-              con tre ori (Raineri e Pappalardo nel singolo
                 nazionali ne indicano la vitalità          maschile e femminile, Paccagnella e Bellio nel
a livello internazionale e dovrebbero suggerire             doppio femminile) e quattro bronzi nelle sette
ai Dirigenti, ai Tecnici ed ai Canottieri di tutta          discipline previste dall’evento.
Italia di prestare maggiore attenzione a questa             L’iniziativa sta già avendo un seguito, il Con-
disciplina remiera in cui la FISA ripone molte              siglio Federale della FIC nella sua seduta del
speranze per la diffusione universale del ca-               28 novembre u.s. ha dato parere favorevole
nottaggio e l’incremento dei suoi praticanti.               alla richiesta del Presidente del CONI Giovan-
                                                            ni Malagò, su invito del Presidente del COJM
I Mediterranean Beach Games svoltisi a Pe-                  (Comitato organizzatore dei Giochi del Me-
scara alla fine di agosto, organizzati sotto la di-         diterraneo) di istituire a Formia un Centro di
retta egida del CONI, grazie all’interessamento             Preparazione per gli Sport di Spiaggia tra cui il
del Vice Presidente FIC Davide Tizzano, han-                Coastal Rowing.
no visto la presenza del Coastal nell’aspetto
spettacolare del “Rowing Beach Sprint” ossia                Il FISA World Rowing Tour svoltosi sul Lago
di una gara su distanza breve con un percor-                Maggiore dal 13 al 20 settembre ha visto la
so misto corsa sulla spiaggia e canottaggio in              partecipazione di quasi 100 vogatori Remo-
mare.                                                       Turisti che nell’arco di una settimana hanno
Per la prima volta il Coastal Rowing ha avuto               percorso quasi 200 km lungo le coste del lago
una partecipazione aperta, ed anzi riservata, a             lombardo utilizzando 14 quattro di coppia con
delle squadre nazionali, mentre sin’ora le re-              timoniere messi a disposizione dal COL capi-
gate, anche quelle internazionali ed i Mondiali             tanato dalla Canottieri Luino di Luigi Manzo.
FISA, sono sempre state disputate da equi-                  Ogni partecipante ha pagato una quota di
paggi di club.                                              iscrizione di 1.300,00 euro ed il COL ha do-
Tale evento ha indicato una possibile percor-               vuto rifiutare numerose domande di adesione
so di evoluzione della presenza del Coastal                 dovendosi accontentare di un incasso di poco
Rowing nelle maggiori manifestazioni sportive               meno di 120.000,00 euro ...
internazionali, a partire dai Giochi del Mediter-           Anche in questo caso si é trattato di una prima
raneo, sia per il grande risparmio economico                volta, anzi di una doppia novità: prima volta
nel non dover realizzare a cura dei COL dei                 che la FISA assegna il Rowing Tour all’Italia,
costosi impianti remieri (che peraltro mai sono             prima volta che questo evento FISA viene or-
stati riutilizzati negli ultimi quadrienni, a parti-        ganizzato con barche da Coastal Rowing.
re da Almeria, passando per Bomba-Pescara                   Il grande successo di questo evento indica
e di recente Smirne), sia per la spettacolarità             quanto il Coastal Rowing possa costituire vo-

                                                       20
lano di sport e di turismo lungo le migliauia di            parati ed agguerriti che hanno conquistato
meravigliose coste italiane.                                piazzamenti di prestigio ed anche l’argento
                                                            nel singolo maschile con il peruviano Eduardo
Il FISA World Rowing Coastal Champion-                      Linares. Ancor più sorprendente per i parte-
ships svoltosi a Lima nel novembre u.s. ha                  cipanti all’evento veder gareggiare in singolo
segnato lo sbarco del Coastal Rowing nel-                   coastal, con i colori della società di casa, il cu-
le Americhe, dopo che per la prima volta il                 bano Angel Fournier Rodriguez, candidato alla
Mondiale di Coastal aveva lasciato le spiagge               finale olimpica in singolo a Rio 2016, e giunto
dell’Europa per approdare a quelle della costa              settimo sulle acque del Pacifico.
asiatica di Istanbul nel 2011; e già gli Stati Uniti        Questi tre grandi eventi, il loro successo e le
con la località di Pensacola in Florida, stan-              prospettive future che lasciano intravvedere
no pensando ad un evento mondiale nel Nord                  dovrebbero far riflettere in particolare gli alle-
America.                                                    natori di Canottaggio cui si aprono nuove stra-
L’evento ha visto una ridotta presenza di so-               de di reclutamento e di partecipazione nelle
cietà e di vogatori italiani ed europei per l’ele-          più diverse fasce di età.
vato costo della trasferta rimasta interamente
a carico delle società partecipanti, pur tuttavia           Offro in breve sintesi la mia diretta esperien-
altamente qualificata dall’iscrizione degli equi-           za di precursore del Coastal Rowing in Ita-
paggi medagliati nei precedenti Mondiali del                lia per evidenziare con pochi semplici esempi
2014 a Salonicco (GRE) e del 2013 a Helsin-                 quali prospettive può aprire ad un club remie-
ghborg (SVE).                                               ro, ed in particolare di un club remiero avente
La sorpresa è stata la folta presenza di equi-              sede sulla costa marina o lacuale, l’avvio di
paggi sud americani particolarmente ben pre-                un’attività di Coastal Rowing.

                                                       21
Settore Giovanile. Purtroppo per i regola-                Coastal Rowing una sua dimensione agonisti-
menti vigenti in Italia e per la nostra scelta di         ca vincendo il titolo di Campione del Mondo
far disputare i Giochi Sportivi Studentesci con           nel 2011 in 1x e nel 2015 in 2x.
le barche GIG non ritenuto maturi i tempi per
avviare al canottaggio ragazzi infra sedicenni            Settore Master ed Amatoriale. Il gruppo
attraverso il Coastal Rowing. Tuttavia sono               Master della Canottieri Sanremo é passato in
testimone diretto dell’attività che quotidiana-           pochi anni da 4 / 5 iscritti, tutti uomini, a 60
mente le società della vicina Costa Azzurra               praticanti abituali, per la metà donne, e diversi
(Montone, Monaco e Nizza) svolgono ogni                   adulti neofiti che si sono avvicinati al Canot-
giorno con le scolaresche dai 10 ai 16 anni.              taggio attraverso il Coastal Rowing stanno ora
Nelle quattro ore del mattino le sedi nautiche            cimentandosi sulle imbarcazioni di tipo olimpi-
sono sempre affollate di giovani che portati a            co, giungendo ad acquistarne ed a partecipa-
remare dai propri professori di educazione fi-            re a regate in fuori scalmo. Questa mi sembra
sica in orario scolastico praticano con assolu-           una prova inconfutabile dell’enorme capacità
ta siurezza il Coastal Rowing in particolare sul          del Coastal Rowing di avvicinare al canottag-
4x+ con un istruttore al timone.                          gio energie ed entusiasmi nuovi. E’ appena
                                                          il caso di ricordare che altre realtà similari si
Settore Agonistico. Le società italiane, in pri-          stanno sviluppando in Italia, nel levante ligu-
mis Saturnia, Elpis e Santo Stefano al Mare               re, sul Lago Maggiore, a Posillipo e Procida,
che sin dai primi Campionati Italiani di Coa-             nel Sud della Puglia e tutte sono animate dallo
stal Rowing, svoltisi a Sanremo nel 2006 e nel            stesso spirito di combinare lo sport, il turismo
2007, hanno partecipato con propri equipaggi              e le relazioni sociali.
all’attività remiera italiana di Coastal Rowing           In conclusione il Coastal Rowing in Italia appa-
hanno ottenuto negli anni successivi, ed anco-            re ormai consolidato ma necessita di una mag-
ra a Lima 2015, brillanti risultati con i propri e        giore attenzione da parte della Federazione
quipaggi, conquistando con continuità vittorie            Canottaggio, delle Società ed i particolare degli
e podi nelle diverse discipline ed i particolare          allenatori dei circoli remieri che da questa nuva
nel 4x+ e nel 2x maschile con atleti che in larga         disciplina potranno trarre quei numeri e quelle
parte in quesi anni non hanno fatto parte della           nuove energie che storicamente sono carenti
Squadra Nazionale in Preparazione Olimpica,               nel nostro stupendo Sport. La FIC sembra cre-
così trovando una divertente motivazione per              derci e tra le novità del Corso Allenatori FIC di
coloro che pur avendo talento e passione non              primo Livello 2015 c’é una dispensa sul Coastal
hanno avuto l’opportunità e/o la voglia di in-            Rowing redatta dal Settore Tecnico FIC.
seguire il sogno Olimpico. La mia esperienza
è anche direttamente personale con mio figlio             Breve analisi dei risultati di Lima 2015
Giuseppe Alberti che già Nazionale junior ma              Benché non fossi personalmente presente
anche poi studente universitario ha trovato nel           al Campionato del Mondo di Lima 2015 ho

                                                     22
fornito consigli prima delle regate, seguito le              Eurodiffusions necessitavano di impostazioni
stesse tramite internet e gli amici presenti sul             e tecnica di voga più ispirate al classico modo
posto e condiviso alcune riflessioni con coloro              di remare in mare che a quello di remare sul-
che hanno partecipato all’evento.                            le acque calme, ed i francesi in particolare ne
Non ho qui la pretesa di dare risposte ma ri-                hanno tratto grande vantaggio, anche perché le
tengo opportuno avviare un costruttivo dibat-                barche Eurodiffusions non sono diffuse in Italia
tito sull’evento e sui risultati agonistici.                 presso le Nostre Società e quindi per molti era-
1) Il Coastal Rowing ha dimostrato diessere                  no un’incognita, ed in effetti tra i miei suggeri-
una disciplina remiera a se stante laddo-                    menti pre-Mondiale vi é stato quello di provare
ve possono gareggiare anche i Campioni del                   questo tipo di imbarcazione.
remo olimpico ma non senza un’adeguata
specifica preparazione, quanto meno avendo                   3) Abitudine alla competizione specifica ed
a disposizione imbarcazioni uniformi e gareg-                al moto ondoso. Mentre in Francia si disputa-
giando su acque mosse, ma su questi punti                    no ogni anno almeno 10 regate sull’Atlantico e
ritornerò.                                                   10 sul Mediterraneo oltre ai Campionati Nazio-
Persino un indiscusso Campione come il cu-                   nali, Universitari ed alla Coppa di Francia per
bano Angel Fournier Rodriguez, singolista di                 Società, e la Spagna sta indirizzandosi su que-
assoluto valore internazionale, qui impegnato                sta scelta ed a partecipare alle regate francesi,
sul solo é giunto ben lontano dal vincitore ed               in Italia si svolgono poche regate di Coastal
anche dal podio, e così molti altri atleti di gran-          Rowing e già in diverse occasioni i Campionati
de fama che si sono presentati a Lima con i                  Nazionali (Genova nella parte finale) e Macca-
favori del pronostico.                                       gno si sono svolti su acque piatte, favorendo
                                                             atleti più potenti rispetto a quelli dotati di mag-
2) Le imbarcazioni Eurodiffusions. A Lima                    gior tecnica e sensibilità sul mare.
non era presente il Cantiere Filippi e quasi tutte           A Lima l’abitudine alla competizione ed in par-
le imbarcazioni messe a disposizione dei voga-               ticolare alla competizione in mare e sulle onde
tori, ad eccezione dei due singolisti svedesi che            ha premiato quelle società che maggiormente
avevano le loro LeoCoastal, erano del cantiere               svolgono attività specifica ed in condizioni da
francese Eurodiffusions, che produce ottime                  Coastal Rowing (con onda formata e vento) a
imbarcazioni da Coastal ma, a mio avviso, non                scapito delle società italiane che si sono tro-
di pari livello tecnico del Cantiere Filippi. Le bar-        vate penalizzate sia nelle fasi di partenza e di
che Filippi sono infatti realizzate con materiali            approccio alle boe (numerosi scontri) che in
ed impostazioni tecniche che ricordano molto                 quelle di lungo bordo in mare, dimostrando di
le barche di tipo olimpico prodotte dallo stesso             non saper cogliere le occasioni che il moto on-
Cantiere e che consentono agli allenatori, ed in             doso offre nel cambiare passo tra onda a favo-
particolari a quelli italiani, regolazioni a cui sono        re e contro e nel surfare sull’acqua portante. In
abituati ed in cui sono insuperabili. Le barche              questo potrà essere di grande aiuto per il fu-

                                                        23
Puoi anche leggere