Media Monitoring per 24-09-2019 - Rassegna stampa del 24-09-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Nessun problema al Centro trasfusionale» ........................................................................... 1 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO La chirurgia maxillo-facciale riunisce dottori e ingegneri ...................................................... 2 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ospedale Fucito, riapre il pronto soccorso ............................................................................. 4 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Precari Ruggi, la battaglia arriva a Napoli ............................................................................. 6 24/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ruggi, Sos precari: «Contratti da rinnovare» ......................................................................... 8 23/09/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Assenza personale Centro Trasfusionale Salerno, l’azienda smentisce ............................... 10 23/09/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Disagi al Ruggi di Salerno per le donazioni di sangue: manca personale ............................. 11 23/09/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Donazioni ok al Ruggi: “Infermiere assente ma servizio regolare” ...................................... 12 23/09/2019 - WWW.ILGIORNALE.IT Pesa 225 chili: i medici la fanno partorire dopo un delicato intervento ............................... 13 23/09/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Salerno, assemblea dei lavoratori dell’azienda ospedaliera universitaria ........................... 14 23/09/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Salerno, caos al Ruggi: in fila per donare il sangue ma non ci sono infermieri .................... 16 23/09/2019 - WWW.NURSETIMES.ORG Salerno, donna in grave sovrappeso partorisce bimba sana ................................................ 17 23/09/2019 - WWW.LIRATV.COM Sanità; Antonacchio (Cisl fp): 《al Ruggi 200 precari da stabilizzare》 ................................... 18 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Infermieri negli uffici e reparti in crisi .................................................................................. 19 24/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Tumori e prevenzione «Solo una donna su 4 effettua gli screening» ................................... 21 Sanità Campania ............................................................................................................................. 23 24/09/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Asl, il sindacato attacca Picker: «L' Atto abbassa i Lea» ...................................................... 23 24/09/2019 - IL MATTINO Cancro al polmone eccellenza a Napoli ................................................................................ 25 24/09/2019 - IL MATTINO Far West al Pellegrini preso l'uomo degli spari .................................................................... 26 24/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) I manager della Sanità: "Posti di polizia negli ospedali" ...................................................... 28 24/09/2019 - IL MATTINO Loreto, rubati i registri degli incidenti fasulli ...................................................................... 30 24/09/2019 - IL MATTINO Nell' ospedale nuovo radioterapia allagata .......................................................................... 32 24/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Radioterapia allagata ingresso vietato al M5S ..................................................................... 34 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 36 24/09/2019 - LA STAMPA "Ho fatto il miracolo con un po' del mio sangue" ................................................................. 36 24/09/2019 - LA STAMPA "Ho sconfitto una leucemia senza speranza" ....................................................................... 38 24/09/2019 - LA STAMPA "La formula per diventare più creativi" ................................................................................ 40 24/09/2019 - IL MESSAGGERO «Diciamo no a eutanasia e suicidio assistito i sanitari pronti all' obiezione di coscienza» ... 43
24/09/2019 - LA STAMPA È la settimana del midollo .................................................................................................... 45 24/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA Carlo, l' uomo che crebbe due volte ..................................................................................... 47 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Ce la faranno i nostri eroi a togliere il superticket? ............................................................. 49 24/09/2019 - ITALIA OGGI Dati sanitari sotto chiave ..................................................................................................... 51 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Diagnosi precoci per battere il tumore ................................................................................ 53 24/09/2019 - IL SOLE 24 ORE Emergenza medici, il piano salva-Ssn vale un miliardo ........................................................ 55 24/09/2019 - IL SOLE 24 ORE Emergenza medici, vale un miliardo il piano salva-Ssn ........................................................ 58 24/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA FONDAZIONE QUATTROPANI E MEDICAL COACHING ............................................................. 59 24/09/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Francia, il caso Mediator. La pillola anti-fame che portava alla tomba ................................ 61 24/09/2019 - LA STAMPA Hospice, scelta per il fine vita "Da noi dignità e umanità" ................................................... 64 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Il check-up? Si fa in farmacia ............................................................................................... 66 24/09/2019 - LA STAMPA Il gene che fece un Condottiero ........................................................................................... 68 24/09/2019 - LA REPUBBLICA L' allarme Integratori per dimagrire un rischio anche per i ragazzi ..................................... 71 24/09/2019 - LA REPUBBLICA L' appello Le cure innovative ci sono ma non sono per tutti ................................................ 72 24/09/2019 - LA REPUBBLICA L' erba cattiva ...................................................................................................................... 73 24/09/2019 - LA STAMPA La terapia genica Car-T debutta sull' uomo "Un test per glioblastoma e mieloma" .............. 76 24/09/2019 - IL SOLE 24 ORE Le Regioni: fateci assumere i giovani laureati abilitati ........................................................ 79 24/09/2019 - AVVENIRE Morta di parto: 20 persone indagate ................................................................................... 81 24/09/2019 - IL SOLE 24 ORE Nei primi sei mesi 2019 cala la spesa in farmacia ................................................................ 82 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Niente pillole Per dormire servono regole ............................................................................ 83 24/09/2019 - AVVENIRE Niguarda fa 80 anni e dona visite ai cittadini ....................................................................... 86 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Se cambi stile di vita il diabete batte in ritirata ................................................................... 88 24/09/2019 - AVVENIRE Suicidio assistito, parla la Corte ........................................................................................... 90 24/09/2019 - LA REPUBBLICA Terapie complementari In Italia è record ............................................................................. 93 24/09/2019 - IL SOLE 24 ORE Violenze in corsia, riparte il Ddl con pene più severe .......................................................... 95
24/09/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Nessun problema al Centro trasfusionale» Disagi al centro trasfusionale all'ospedale Ruggi di Salerno, la dirigenza dell'azienda sanitaria locale si difende dopo le polemiche sollevate da alcuni utenti che hanno dovuto affrontare una lunga fila per sottoporsi alle prestazioni sanitarie. A creare i problemi, fa sapere la dirigenza del Ruggi, l'assenza di un infermiere per malattia che, però, «è stato immediatamente sostituito dal caposala». L'attesa sarebbe stata causata esclusivamente dal notevole afflusso di donatori nella struttura che, ogni ora, può effettuare un massimo di otto prestazioni. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La chirurgia maxillo-facciale riunisce dottori e ingegneri Interventi di altissima chirurgia con ricostruzioni microchirurgiche del nervo facciale in pazienti affetti da tumori. Eccellenti risultati della chirurgia maxillo-facciale dell'Università di Salerno presso l'azienda ospedaliera universitaria Ruggi, con interventi chirurgici e percorsi assistenziali altamente innovativi, frutto di collaborazioni internazionali ed esperienza pluridecennale maturata in ambito chirurgico del professor Antonio Cortese , coadiuvato dal personale ospedaliero, in particolare del chirurgo, Mario Avossa , e della collaboratrice professionale sanitaria Giusy Brogna . L'equipe è intervenuta per ricostruire microchirurgicamente il nervo facciale contestualmente a demolizioni per neoplasie maligne parotidee. A questi si aggiungono interventi di chirurgia ortognatica avanzata, grazie a tecniche di osteodistrazione e a metodiche avanzatissime con programmazione digitalizzata e dispositivi individuali realizzati procedure Cad Cam (che prevedono l'utilizzo congiunto di software per la progettazione e fabbricazione), mediante la collaborazione interdipartimentale con le cattedre di Misure elettroniche del professor Alessandro Ruggiero e di Ingegneria meccanica del professor Alessandro Naddeo dell'Università di Salerno. La chirurgia maxillo-facciale del Ruggi ha operato in ambito oncologico anche con interventi ricostruttivi completamente innovativi e metodiche diagnostico- terapeutiche elaborate a misura del paziente, frutto di collaborazioni con università statunitensi e che hanno portato alla pubblicazione su prestigiose riviste internazionali. La divisione del professor Cortese Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ha operato in modo innovativo anche per i pazienti che arrivavano in emergenza dal Pronto soccorso, per traumi o patologie infettive, riuscendo a salvare ammalati spesso in condizioni critiche con prognosi severe, seguendo protocolli recenti internazionali: tutti interventi pubblicati su riviste internazionali specializzate. I risultati sono stati conseguiti grazie alla collaborazione con i medici ospedalieri e con altre cattedre dell'ateneo salernitano, riuscendo a fornire prestazioni sanitarie di alto rilievo ai pazienti, un'avanzata formazione agli studenti e l'aggiornamento dei sanitari, grazie all'organizzazione di convegni con relatori di fama internazionale. Un lavoro di assistenza e ricerca della maxillo-facciale del Ruggi, grazie alla collaborazione della Regione, che ha contribuito alla crescita del prestigio dell'Unisa e del dipartimento di Medicina, diretto dal professor Carmine Vecchione , con gli studenti valutati tra i migliori in Italia. (sdn) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ospedale Fucito, riapre il pronto soccorso MERCATO SAN SEVERINO Il prossimo 16 ottobre riaprirà ufficialmente il ristrutturato pronto soccorso dell'ospedale Amico Gaetano Fucito. Mentre la struttura si riapre, dopo i lavori ordinati dopo un'ispezione dei carabinieri del Nas, non accenna a placarsi la polemica politica sorta intorno alla nomina di Antonio Basile a primario. Il nuovo scontro è tra è l'ex sindaco Giovanni Romano, esponente del neonato Movimento Civico e il Pd dopo la guerra politica sul posto di primario. Dubbi sulla nomina di Basile erano stati sollevati da altri due consiglieri comunali ( Carmine Landi , consigliere di maggioranza in una lista civica e Annalucia Grimaldi , esponente pentastellata di opposizione), colleghi consiglieri comunali dello stesso Basile. Secondo Romano il consigliere comunale del Pd, Basile, medico in forza all'ospedale Fucito dichiara Romano risulta incompatibile con la carica di responsabile del pronto soccorso in forza delle disposizioni della legge Severino. «L'articolo 12 del Decreto Legislativo n. 39/2013, al comma 3 punto 2, dispone che gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili: con la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione» È la norma che ricorda Romano. «Per far rispettare la legge conclude Romano abbiamo presentato un esposto al Prefetto di Salerno affinchè Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
adotti i provvedimenti necessari». A Romano replica Patrizia Frallicciardi , segretaria locale del Pd «L'incarico ricevuto dal dottor Basile spiega Frallicciardi - è di referente dell'attività dell'Unità Operativa di Pronto Soccorso, a carattere temporaneo e per il tempo necessario all'espletamento delle attività successive all'intervento dei Nas, avvenuto nei mesi scorsi. Sempre in via temporanea, è stata poi disposta l'assegnazione di un medico al reparto di Medicina Generale, per garantire la funzionalità del reparto di medicina generale ». Secondo Frallicciardi la scelta è avvenuta con una disposizione del coordinatore dei servizi ospedalieri aziendali; quindi, nessuna nomina a primario o responsabile, che non abbia osservato le normali procedure di legge. Secondo il segretario del Pd «il dottor Basile è in possesso di tutti i titoli necessari per ricoprire l'incarico di referente e gli attacchi che sta ricevendo sono un tentativo per ottenere maggiore visibilità sul panorama politico ». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 6 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Precari Ruggi, la battaglia arriva a Napoli La Cisl scende in campo a difesa dei lavoratori a tempo determinato dell'Azienda ospedaliera universitaria Ruggi e annuncia che chiederà di stabilizzare il personale precario. In tutto sono circa un centinaio di lavoratori e il segretario generale della sigla sindacale, Pietro Antonacchio , ha già dichiarato che presenterà la questione «al tavolo tecnico sul precariato che si terrà domani a Napoli». Ieri si è tenuta l'assemblea dei lavoratori a tempo determinato dell'azienda, tutti infermieri e operatori socio-sanitari con contratto a tempo determinato, alcuni in scadenza al 30 settembre. «Lavoreremo affinché il personale assunto a tempo determinato non venga messo alla porta, poiché è grazie a loro che sono stati garantiti finora i Livelli essenziali di assistenza e la qualità delle prestazioni», ha premesso Gaetano Biondino . A rincarare la dose, poi, sulla carenza di personale e quindi sulla possibilità di dare un'opportunità a chi non è ancora stabilizzato è stato Vito Pumpo : «Le dotazioni organiche nelle Aziende sanitarie sono state sottostimate poiché il decreto che aveva determinato i requisiti è un algoritmo che non tiene conto delle effettive esigenze di personale. Pertanto bisogna assumere personale a seconda delle esigenze di ogni reparto di ogni struttura pubblica». Antonio Guariglia ha precisato puntualizzato che «nessun operatore può uscire fuori dalla filiera dei servizi sanitari in questo momento, poiché al Ministero della Salute stanno analizzando il piano territoriale che sicuramente mostrerà ulteriori gravi carenze di operatori in quest'area, che nell'ambito della riorganizzazione dei servizi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rappresenta una priorità d'intervento ». Infine Antonacchio ha lanciato qualche stoccata alle istituzioni. «In questo clima di confusione dove anche la politica, le opposizioni e i comitati sono in movimento occorre fare chiarezza. L'Azienda ha necessità di dover avviare concorsi per l'assunzione di 380 unità, di cui 200 infermieri e 180 oss, ma fino alla conclusione di tale procedimento di reclutamento non è possibile che non vengano rinnovati i contratti a tempo determinato di poco più di un centinaio di lavoratori ». Anche il segretario ha ribadito che l'organico è sottostimato e che è necessario assumere, per cui la Cisl punterà sull'innalzamento dei fabbisogni e su nuovi concorsi. (m.c.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.839 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ruggi, Sos precari: «Contratti da rinnovare» LA SANITÀ LA SANITÀ Sabino Russo «Si rinnovino tutti i contratti a tempo determinato al Ruggi». A chiederlo, nel corso dell' assemblea di ieri con i precari, nell' aula Trotula, è la Cisl Fp di Salerno, che evidenzia come il mantenimento dei circa 100 paramedici che si trovano in questa condizione sia allo stato necessario per non rendere ancora più critica la carenza di organico. Stando ai numeri elaborati dal Ruggi, in pronto soccorso e osservazione breve intensiva operano 64 infermieri, 34 operatori socio sanitari e 5 ausiliari specializzati in via San Leonardo, 20 infermieri e 4 oss a Ravello, 19 e 6 a Mercato San Severino e 19 e 5 a Cava. Per quanto riguarda le sale operatorie, invece, gli infermieri al Plesso Ruggi sono complessivamente 84, al Fucito 14 e a Cava 12. Gli operatori socio sanitari sono 28 a Salerno, 3 a Mercato San Severino e 2 al Santa Maria dell' Olmo. Nei reparti di degenza, complessivamente, il personale infermieristico è 795 unità, mentre quello socio-sanitario è 190. «I lavoratori a tempo determinato che operano nell' ente sono poco più di un centinaio, tutto ciò mostra che fino alla conclusione del procedimento di reclutamento di 380 persone non è possibile che non vengano rinnovati i contratti a tempo determinato sostiene il segretario generale Pietro Antonacchio Abbiamo un organico sottostimato, che è necessario rinforzare, per cui puntiamo sia all' innalzamento dei fabbisogni che alla nascita di nuovi concorsi. La nostra posizione è ben netta e chiara, vale a dire che le graduatorie vanno svuotate Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
velocemente e che tutte le forme di precariato vanno mantenute perché siamo al di sotto dei fabbisogni». Stando alle stime delle parti sociali mancherebbero altre 300 assunzioni, oltre le 273 già previste nel piano triennale di fabbisogno di personale del Ruggi, che vede una carenza di 80 camici bianchi, 28 dirigenti sanitari e 165 infermieri. Tirando le somme, il piano triennale del fabbisogno di personale del Ruggi calcola un vuoto in organico di 362 persone. E mancano all' appello i pensionamenti. L' azienda ospedaliera conta per quest' anno 83 pensionabili. Di questi 29 con quota 100 e 39 per limite d' età. «Lavoreremo affinché il personale assunto a tempo determinato non venga cacciato fuori dalle aziende, poiché è grazie a loro che sono stati garantiti i livelli essenziali di assistenza e la qualità delle prestazioni continuano Gaetano Biondino e Vito Pumpo Le dotazioni organiche sono state sottostimate, poiché il decreto che aveva determinato i requisiti è un algoritmo non applicabile in quanto non tiene conto delle effettive esigenze di personale». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 salernonotizie.it EAV: € 754 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Assenza personale Centro Trasfusionale Salerno, l’azienda smentisce In merito alla notizia di stampa inerente una ipotizzata assenza di personale al reparto trasfusioni all’Ospedale Ruggi di Salerno, cosa che avrebbe provocato una lunga attesa per i circa 30 donatori presenti, l’azienda comunica quanto segue: Un solo infermiere, sul personale di reparto, è risultato assente per malattia questa mattina ed è stato immediatamente sostituito dal caposala. L’attesa, per le persone in fila, è stata causata esclusivamente dal notevole afflusso di donatori, cosa di cui naturalmente l’Azienda si compiace. Tenendo presente, però, che per ogni donazione occorrono tra i 15 e i 20 minuti e che ci sono due postazioni disponibili, è chiaro che ogni ora possono essere effettuate massimo otto donazioni. Alle ore 10,30 di oggi erano state effettuate 24 donazioni di sangue e nessun volontario è andato via. Lo scrive in una nota l’ufficio stampa dell’Ospedale Ruggi di Salerno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 zerottonove.it EAV: € 424 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Disagi al Ruggi di Salerno per le donazioni di sangue: manca personale Questa mattina all’ospedale Ruggi di Salerno più di 30 persone sono rimaste in attesa per donare il sangue: disagi a causa dell’assenza di personale addetto Lunghe file questa mattina all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nel reparto donazione sangue. Secondo quanto si apprende dal quotidiano Salernonotizie, pare che oltre trenta persone siano rimaste in attesa di realizzare dei prelievi per delle donazioni di sangue disattesi, però, dalla carenza del personale. La vicenda sarebbe stata riportata da alcuni testimoni che, per l’appunto, avrebbero parlato di un insufficiente numero di infermieri. La questione accenderebbe una polemica di non poca gravità, soprattutto se si tiene in considerazione la costante ricerca di donatori e la necessità di disporre di sangue che potrebbe salvare vite. La risposta del Ruggi: “In merito alla notizia di stampa inerente una ipotizzata assenza di personale al reparto trasfusioni, cosa che avrebbe provocato una lunga attesa per i circa 30 donatori presenti, si comunica quanto segue: Un solo infermiere, sul personale di reparto, è risultato assente per malattia questa mattina ed è stato immediatamente sostituito dal caposala. L’attesa, per le persone in fila, è stata causata esclusivamente dal notevole afflusso di donatori, cosa di cui naturalmente l’Azienda si compiace. Tenendo presente, però, che per ogni donazione occorrono tra i 15 e i 20 minuti e che ci sono due postazioni disponibili, è chiaro che ogni ora possono essere effettuate massimo otto donazioni. Alle ore 10,30 di oggi erano state effettuate 24 donazioni di sangue e nessun volontario è andato via.” Leggi anche Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 anteprima24.it EAV: € 594 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Donazioni ok al Ruggi: “Infermiere assente ma servizio regolare” Salerno – Disservizi al reparto trasfusionale del Ruggi d’Aragona? L’azienda chiarisce: “In merito alla notizia inerente una ipotizzata assenza di personale al reparto trasfusioni, cosa che avrebbe provocato una lunga attesa per i circa 30 donatori presenti, si comunica quanto segue: un solo infermiere, sul personale di reparto, è risultato assente per malattia questa mattina ed è stato immediatamente sostituito dal caposala. L’attesa, per le persone in fila, è stata causata esclusivamente dal notevole afflusso di donatori, cosa di cui naturalmente l’Azienda si compiace. Tenendo presente, però, che per ogni donazione occorrono tra i 15 e i 20 minuti e che ci sono due postazioni disponibili, è chiaro che ogni ora possono essere effettuate massimo otto donazioni. Alle ore 10,30 di oggi erano state effettuate 24 donazioni di sangue e nessun volontario è andato via”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 EAV: € 4.436 Lettori: 556.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Pesa 225 chili: i medici la fanno partorire dopo un delicato intervento Ignazio Riccio La donna aveva uno scompenso cardiaco e una gestosi. L’operazione dello staff medico è stata decisiva e ha salvato la vita alla mamma e alla neonata Nessuno credeva che quella gravidanza potesse andare a buon fine, erano troppe le complicazioni sopraggiunte nelle ultime settimane di gestazione, ma il parto c’è stato ed è nata una splendida bambina. All’ospedale di Salerno San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona una donna di 225 chili è stata ricoverata d’urgenza quando mancava ancora un po’ di tempo al compimento del nono mese di gravidanza. La futura mamma, obesa, aveva uno scompenso cardiaco e una gestosi. La 35enne è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico che le ha permesso di partorire alla 34esima settimana di gestazione. L’operazione dello staff medico è stata decisiva e ha salvato la vita alla donna e alla neonata. “Ringrazio gli operatori sanitari dell'ospedale di Salerno – ha dichiarato la neo mamma – hanno strappato alla morte me e mia figlia. Io e mio marito Angelo, saremo loro sempre riconoscenti per aver ricevuto in dono la nostra Antonia Maria Rosaria”. Dopo l’intervento la donna ha perso ben 60 chili e adesso continuerà a seguire una dieta che la farà ulteriormente scendere di peso. Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it? Tag: parto intervento chirurgico ospedale Luoghi: Salerno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 anteprima24.it EAV: € 701 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, assemblea dei lavoratori dell’azienda ospedaliera universitaria Oggi, presso l’aula Trotula dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Di Dio e Ruggi d’Aragona, si è tenuta l’assemblea dei lavoratori a tempo determinato dell’Azienda, alla presenza del Segretario Generale CISL FP Salerno Pietro Antonacchio e dei delegati RSU.Erano presenti numerosi lavoratori, alcuni provenienti anche dalla ASL NA1 e ASL NA2, tutti infermieri e OSS con contratto a tempo determinato, alcuni in scadenza il 30 settembre.Vi è stata una disamina attenta e completa rispetto allo stato dell’arte della stabilizzazione dei precari, alla luce del comma 1 – art. 20 della cosiddetta “Legge Madia”.Dopo ampia discussione si è fatta una panoramica al fine di avere, per la fattispecie, una visione prospettica rispetto alle varie situazioni, atteso che il suddetto comma 1 presso l’ASL e l’Azienda Ospedaliera è stato espletato, relativamente al comma 2 – art. 20 e all’art. 1 – comma 543 – L. 208.Gaetano Biondino dichiara: “Lavoreremo affinchè il personale assunto a tempo determinato non venga cacciato fuori dalle Aziende, poiché è grazie a loro che sono stati garantiti i LEA – Livelli Essenziali di Assistenza e la qualità delle prestazioni”.Vito Pumpo aggiunge che “Le dotazioni organiche nelle Aziende Sanitarie sono state sottostimate poiché il decreto che aveva determinato i requisiti è un algoritmo non applicabile in quanto non tiene conto delle effettive esigenze di personale”.Antonio Guariglia precisa: “Nessun operatore può uscire fuori dalla filiera dei servizi sanitari in questo momento, poiché oggi al Ministero della Salute stanno analizzando il Piano Territoriale che sicuramente nella sua applicazione mostrerà un’ulteriore grave carenza di operatori in quest’area, che nell’ambito della riorganizzazione dei servizi rappresenta una priorità d’intervento”.Pietro Antonacchio riassume e sintetizza in questi termini la situazione: “In questo clima di confusione dove anche la politica, le opposizioni e i comitati sono in movimento occorre fare chiarezza. La CISL ha una posizione netta, precisa e trasparente. L’aver dichiarato, da parte dell’Azienda Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Ospedaliera, la necessità di dover avviare concorsi per l’assunzione di 380 unità, di cui 200 infermieri e 180 O.S.S., la considerazione che i lavoratori a tempo determinato che operano nell’ente sono poco più di un centinaio, tutto ciò mostra che fino alla conclusione di tale procedimento di reclutamento non è possibile che non vengano rinnovati i contratti a tempo determinato. Abbiamo un organico sottostimato, che è necessario rinforzare, per cui puntiamo sia all’innalzamento dei fabbisogni che alla nascita di nuovi concorsi. La nostra posizione è ben netta e chiara, vale a dire che le graduatorie vanno svuotate velocemente e che tutte le forme di precariato vanno mantenute perché siamo al di sotto dei fabbisogni: con questa idea ci presenteremo al Tavolo Tecnico sul precariato che si terrà il 25 settembre prossimo venturo a Napoli”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 salerno.occhionotizie.it EAV: € 981 Lettori: 17.500 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, caos al Ruggi: in fila per donare il sangue ma non ci sono infermieri Disagi questa mattina al reparto donazione sangue dell’ospedale Ruggi di Salerno. Alcune persone sono rimaste in attesa dei prelievi per donare il sangue. Caos al Ruggi, in fila per donare il sangue ma mancano gli infermieri Sono almeno 30 persone, che questa mattina sono rimaste in attesa dei prelievi per donare il sangue. Secondo le testimonianze, mancava il personale addetto. Una vicenda che fa discutere e non poco. L’emergenza sangue è una problematica sempre più avvertita e ricorrente. L'articolo Salerno, caos al Ruggi: in fila per donare il sangue ma non ci sono infermieri proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 nursetimes.org EAV: € 481 Lettori: 2.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, donna in grave sovrappeso partorisce bimba sana Grazie alla professionalità degli operatori in servizio all’ospedale cittadino, il difficile cesareo è andato a buon fine. Un parto da record, frutto della professionalità degli operatori, tra medici e infermieri ostetrici, del reparto di Ginecologia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Due settimane fa una 34enne di San Valentino Torio, pesante 225 chili, ha dato alla luce una bambina sana con un parto anticipato alla 34esima settimana. Un cesareo difficilissimo, viste le condizioni di grave sovrappeso, anzi di obesità in uno stadio molto avanzato per la donna.Peraltro la gestante, al momento della gravidanza, era in scompenso cardiaco ed è stato molto complicato per i medici salvarla e al tempo stesso assicurare che potesse partorire una bambina sana, essendo gli imprevisti e le problematiche altamente probabili. Eccezionale la professionalità dell’equipe che se n’è occupata, diretta dal dottor Francesco Marino insieme al reggente dell’Unità gravidanze a rischio, Mario Polichetti.La donna è stata sottoposta a un regime dietetico spinto, che le ha fatto perdere molti chili in pochi giorni. Adesso si è pienamente ripresa e ha ringraziato i suoi salvatori. Sana la bimba messa al mondo, mentre la mamma dovrà ora lottare con tutte le sue forze per tornare a un peso che consenta una vita normale e la possibilità di seguire la piccola in modo adeguato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/09/2019 liratv.com EAV: € 169 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sanità; Antonacchio (Cisl fp): 《al Ruggi 200 precari da stabilizzare》 A fronte di una necessità in pianta organica di circa 380 unità di personale, all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno lavorano attualmente 200 precari che andrebbero stabilizzati. È la sostanza del ragionamento portato avanti dalla CISL fp, che con il segretario Pietro Antonacchio ha avviato un confronto tra gli stessi lavoratori e la direzione dell’azienda ospedaliera universitaria. I vertici del Ruggi hanno confermato l’intenzione di procedere con concorsi per nuove assunzioni, ma la CISL auspica la stabilizzazione degli attuali precari e fa appello all’unità del fronte sindacale. (Intervista Antonacchio al LiraTg) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 14 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Infermieri negli uffici e reparti in crisi Salvatore D'Angelo Un esercito di imboscati è quello messo in luce dal sindacato Nursind attraverso un minuzioso dossier che fotografa la situazione nell'area nord di Salerno. Distretto per distretto, ospedale per ospedale, il sindacato rappresentato da Biagio Tomasco descrive quello che si rivela un impietoso punto della situazione. Sono 169 le posizioni che il segretario territoriale del sindacato di categoria chiede di rivedere. Ventisei sarebbero gli imboscati al distretto sanitario di Nocera Inferiore, per lo più infermieri, impiegati in direzione distrettuale e organi di staff. Questa mansione sembra essere molto ambita, in quanto, nel distretto sanitario Angri- Scafati tra i ventitré segnalati, di cui diciannove infermieri, in ventuno casi si tratta di persone reimpiegate nell'ambito della direzione e dello staff. Lo stesso dicasi per i 16 presunti imboscati censiti dal Nursind al distretto Pagani-Sarno, dove si ingolfa il settore direzione e staff, mentre in due casi si rimpolpa l'area medicina legale ed invalidità e in tre risultano impegnati in attività amministrative. Dodici gli imboscati al distretto Cava-Costa d'Amalfi, anche qui la fa da padrone l'area direzione e staff. Tredici i casi segnalati al distretto di Salerno. Passando agli ospedali la situazione non cambia. Gli infermieri anziché stare in reparto, sono impiegati nelle direzioni o coprono mansioni amministrative. All'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, secondo il Nursind, risultano trentadue imboscati. In quindici casi si tratta di infermieri professionali, quasi tutti impegnati in direzione, c'è un buon numero di operatori socio sanitari e poi assistenti tecnici. Per quanto riguarda i venti casi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
segnalati all'ospedale Mauro Scarlato di Scafati, diciotto persone sono impiegate in direzione e due in tanatologia. In questo caso sono cinque gli infermieri ritenuti imboscati, mentre il gruppo è composto in prevalenza da operatori tecnici specializzati. Ventuno i segnalati al Martiri di Villa Malta di Sarno, cinque infermieri, diversi operatori tecnici specializzati e molti operatori socio sanitari, impiegati tra il Centro unico prenotazioni, la portineria e la direzione sanitaria. All'Andrea Tortora di Pagani sono stati indicati sedici presunti imboscati, di cui sette infermieri e il resto operatori tecnici, tutti impegnati tra direzione e Centro unico prenotazioni. Una questione che il sindacato di categoria continua a denunciare dopo aver sollevato il caso analogo anche a Salerno e nella zona sud del comprensorio. «Il Nursind non si ritiene depositario della verità, ma invita unicamente a controllare quanto sopra evidenziato, avvalendosi del diritto civico della denuncia», ha dichiarato Tomasco, che ha inviato i dati al direttore generale dell'Asl Mario Iervolino , al capo del personale, Francesco Avitabile , e alla rappresentanza sindacale unitaria dell'azienda. Il segretario territoriale del Nursind aveva dichiarato in passato che «queste persone le vediamo, sappiamo che lavorano, però non fanno quello per cui sono stati assunti e per cui sono pagati. Gli infermieri che fanno gli amministrativi, per esempio, non dovrebbero prendere delle indennità accessorie previste per chi opera in reparto». Ora la palla passa all'Asl e al manager Iervolino. In questi mesi il nucleo di controllo affidato a Luigi Lupo ha fatto le sue verifiche. «Si attende un dettagliato report in modo che sia fatta luce in maniera definitiva sul fenomeno», l'auspicio di Tomasco. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Tumori e prevenzione «Solo una donna su 4 effettua gli screening» Marcella Cavaliere Sono 9mila le mammografie eseguite dall'Asl di Salerno nei primi sei mesi del 2019 e, per ora, la media dei test risultati positivi che conferma quella nazionale è di uno ogni mille esami effettuati. Ma solo a gennaio prossimo l'Asl di Salerno tirerà le somme definitive, il dato è ancora in via di elaborazione. Un numero, quello di 9mila mammografie, importante ma non sufficiente secondo le aspettative regionali e ministeriali, in quanto la copertura dei test da effettuare dovrebbe essere maggiore dall'attuale. Dal 25 per cento occorrerebbe salire fino al 35 per cento. Ma ci sono ancora molte donne che per paura di eseguire l'accertamento stracciano la lettera d'invito dell'Asl evitando così di sottoporsi al controllo. «Non voglio andare» è il commento più frequente detto ai medici dell'Asl. Nonostante questo il numero di controlli con il picco più alto è proprio la mammografia, rispetto agli screening al collo dell'utero e al colon retto, che pure stanno prendendo sempre più piede. Queste e altre informazioni sono emerse ieri in occasione della campagna dell'Asl di Salerno Ci prendiamo cura di te, grazie alla quale verranno eseguiti screening gratuiti alla mammella, al collo dell'utero e al colon retto. Il camper dell'Asl ha fatto tappa a Salerno per poi raggiungere gran parte della provincia fino al 6 ottobre. Ieri è emerso anche un altro dato: a Salerno una donna su 4 fa prevenzione e nessuna campagna d'informazione o facilitazione alle prenotazioni riesce a scardinare questo trend. I dati dell'Asl, però, non Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rappresentano in modo del tutto fedele la percentuale di donne che si sottopongono a controlli. Spesso si fidelizzano al proprio ginecologo ed eseguono gli esami in forma privata. Ora però l'Azienda sanitaria locale sta cercando di coinvolgere i medici di base, che devono iniziare a chiedere se le loro mutuanti hanno eseguito un controllo e in tal caso inserire l'informazione in un database comune che consente anche all'Asl di avere un quadro più chiaro. Inoltre sempre i medici di base dovranno iniziare a invitare a fare prevenzione. La campagna con il camper dell'Asl, però, consente di eseguire il test mammografico gratuito dai 50 ai 69 anni, anche se tramite le consuete strutture aziendali si ha accesso agli esami con soli 5 euro a partire dai 45 anni in poi. Il codice che il medico di base deve opzionare è lo D03, tramite il quale si ha accesso alla mammografia in qualunque struttura Asl o convenzionate- accreditate. Ma il codice D03 varia se c'è familiarità o situazioni pregresse. L'Asl fidelizza anche le donne dai 49 anni e 6 mesi in poi, inviando la lettera- invito a casa. Per ora le prenotazioni si effettuano tramite i consueti Centri per lo screening, ma presto sarà coinvolto anche il Cup aziendale e in ogni caso quando c'è sintomatologia, e quindi è evidente la patologia tumorale, le liste d'attesa dell'Asl vengono superate e si dà la precedenza saltando la fila, mentre in genere un controllo viene programmato ogni due anni. Ora ci sono macchinari innovativi anche a Eboli, Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri, Polla e Oliveto Citra. «Con questa iniziativa ci avviciniamo alla comunità per informare e fare prevenzione, soprattutto per aiutare l'utenza nei casi di patologie già presenti», commenta il direttore sanitario dell'Asl, Ferdinando Primiano . «È una grande opportunità da cogliere per non perdere la vita». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.112 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Asl, il sindacato attacca Picker: «L' Atto abbassa i Lea» LA SANITÀ Luella De Ciampis Non è passato sotto silenzio l' excursus sul suo operato fatto dal direttore generale dell' Asl Franklin Picker, a una settimana dalla conclusione del suo mandato a Benevento. Le dichiarazioni del digì hanno infatti suscitato le reazioni del presidente nazionale del sindacato Cimo, Guido Quici, che, attraverso una nota, ha stigmatizzato e criticato aspramente la posizione assunta. «Le organizzazione sindacali spiega Quici contrariamente a quanto affermato da Picker, lamentano invece la carenza totale di relazioni sindacali, a fronte di una condanna per attività antisindacale su denuncia della Cimo, oltre a lamentare condotte non conformi al rispetto del codice deontologico, in merito alle richieste formulate ai medici del 118, quale, per esempio, quella di collegare gli incentivi alla riduzione dei ricoveri. Il direttore generale aveva predisposto la chiusura del presidio Psaut di Limatola, successivamente sventato dalle associazioni e dai sindaci della sede distrettuale. Passando invece all' acquisizione di tecnologie radiologiche, è opportuno puntualizzare che non sono funzionanti, a causa della carenza di personale tecnico, come nel caso della Tac di Cerreto Sannita, acquistata nel 2016 per un totale di 324.000 euro. Le recenti contestazioni sull' Atto aziendale da parte dei sindacati, tese a evidenziare l' aumento delle strutture direzionali, rispetto alla drastica riduzione di quelle assistenziali, testimoniano come tale atto rappresenti il vero testamento del direttore generale al suo successore, abbassando ulteriormente Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
i livelli di assistenza dell' intera provincia, attraverso una ridotta offerta sanitaria, a danno dell' azienda ospedaliera». LA SENTENZA Quici parla dei Lea e ricorda la condanna per attività antisindacali. «La sentenza a cui faccio riferimento chiarisce il sindacalista è quella del l0 settembre 2018, del giudice del Lavoro del Tribunale di Benevento, Angela Cassinari, che dichiarò antisindacale la mancata convocazione della Cimo, rappresentata segretario provinciale del 118, Emilio Tazza, all' incontro di contrattazione integrativa del 5 luglio 2018 e che ordinò all' Asl di cessare la condotta illegittima, fissando un nuovo incontro di contrattazione integrativa, in merito all' utilizzo dei fondi contrattuali 2010 e provvedendo alla disapplicazione di eventuali accordi già assunti, senza la partecipazione del sindacato. Invece, quando parlo di abbassamento dei Lea, mi riferisco alla scarsa risposta territoriale per le prestazioni ambulatoriali e di diagnostica, per cui il Rummo ha pagato lo scotto con l' allungamento delle liste d' attesa. Ci sono visite e indagini di primo livello che sono di assoluta competenza del territorio e non dell' ospedale, che deve subentrare solo nella seconda fase in cui l' indagine esplorativa è subordinata a una patologia già evidenziata». «La svolta nelal Sanità si sta già effettuando conclude il presidente Cimo attraverso l' attività frenetica del nuovo direttore generale del Rummo, Mario Ferrante. La mia proposta è quella di creare un tavolo di concerto con il digì dell' azienda ospedaliera e con il nuovo direttore generale dell' Asl, Gennaro Volpe, che si insedierà la prossima settimana, per adottare soluzioni condivise a vantaggio dei cittadini del Sannio». Questo l' excursus del presidente nazionale della Cimo, al quale, il direttore generale Franklin Picker, che in settimana ha tracciato il bilancio del suo mandato in un' intervista rilasciata a «Il Mattino» non ha contrapposto alcuna replica. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 29 EAV: € 1.419 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Cancro al polmone eccellenza a Napoli Viaggi della speranza, uomini e donne che danno vita ad una migrazione sanitaria silenziosa. Solo pochi immaginerebbero che la destinazione finale di questi viaggi non è verso le regioni a Nord del Paese, bensì la Campania. Succede per una malattia in costante aumento quale il tumore del polmone: il 65% dell' attività svolta alla Federico II dal Dipartimento di Sanità Pubblica (diretto dal professor Giancarlo Troncone) in fatto di diagnosi, stadiazione e patologia molecolare predittiva per il cancro al polmone è extra regionale. Napoli è in questo caso un polo attrattivo per tutto il Mezzogiorno. Il dato a margine della presentazione di una web serie sul tumore del polmone, In famiglia all' improvviso (diretta da Christian Marazziti) che affronta il tema tappa per tappa. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 31 Argomento: Sanità Campania Far West al Pellegrini preso l'uomo degli spari Eccolo l'uomo con il casco nero, quello degli spari nel pronto soccorso del Vecchio Pellegrini. Lo hanno preso, dovrà rispondere di tentato omicidio, danneggiamento, con tanto di aggravante del fine mafioso. Stanato. Era non lontano da casa, forse pensava di averla fatta franca, quattro mesi dopo l'agguato consumato all'interno del pronto soccorso dell'ospedale della Pignasecca. Giovane, poco più che ventenne, una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, implicato in almeno tre fatti di cronaca, di quelli buoni a sollevare l'allarmedell'opinione pubblica. Far west in ospedale, scattano le manette ai polsi, nella tarda serata di ieri, al termine di indagini che ruotano attorno ai colpi di pistola esplosi a metà maggio nel pronto soccorso del Vecchio Pellegrini. Ricordate quella notte di paura? Decisivo un video acquisito dalle forze dell'ordine dall'impianto di videosorveglianza, dal quale sono emersi particolari utili a dare inizio alle indagini. Masono diversi i nomi indicati nell'ordine di custodia cautelare notificato nella tarda serata di ieri. E sono anche diverse le circostanze prese in esame dal pool anticamorra della Dda di Napoli. Stando alla ricostruzione investigativa, gli spari esplosi all'esterno del pronto soccorso solo miracolosamente non provocarono conseguenze drammatiche. Bermuda, scarpe sportive, maglietta estiva e casco integrale: il killer si mosse a scatti, come in un flipper impazzito, puntando al gruppo di ragazzi che si era concentrato all'ingresso del nosocomio, dove era stato ricoverato un altro giovanissimo, pochi minuti primaferito al piede, da colpi di armada fuoco. IL FLIPPER Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Due episodi probabilmente non collegati, anche se decisamente inseriti all'interno dello stesso contesto criminale: a sparare contro gli ospiti di un pronto soccorso - secondo quanto trapelato finora - alcuni soggetti schierati contro il gruppo dei Saltalamacchia, a loro volta ritenuti protagonisti di «stese» e incursioni armate nei vicoli a ridosso di via Toledo e di piazza Trieste e Trento. Un episodio, quello avvenuto lo scorso maggio, che basta da solo a comprendere il livello di tensione che si registra tra la zona di Pallonetto di Santa Lucia e la zona della Pignasecca. Un esempio su tutti. Uno degli arrestati - indicato comeil probabile pistolero -, è stato in un recente passato invischiato in altri fatti di cronaca da brividi: è infatti imputato per aver contribuito a sequestrare, a maggio del 2018, il conducente di un'ambulanza, costringendolo ad uscire dall'ospedale Vecchio Pellegrini e a soccorrere un amico vittima di un incidente stradale. Fu un episodio che stroppò attenzione nazionale.Ma non è finita. Stando a un'altra indagine della Dda di Napoli, il pistolero del Vecchio Pellegrini era scampato a un agguato ordito da un gruppo emergente di Volla che, alcuni mesi fa, venne ad esplodere colpi di pistola nella zona dei caffè storici di piazza Trieste e Trento, per chiudere i conti con un litigio in una discoteca. Ieri notte, dunque, la prima svolta investigativa sulla storia dell'ospedale, sulla vicenda dell'aspirante killer che fa fuoco nella folla dopo aver fatto avanti e indietro con la pistola in pugno. Chiaro il ragionamento della Dda di Napoli. C'è l'aggravante del fine mafioso, quell'episodio non era avvenuto per un litigio personale ma in una precisa strategia di scontro tra famiglie rivali. E non è un caso che appena pochi giorni fa l'area dei Quartieri spagnoli è tornata incandescente. Una polveriera pronta ad esplodere, con l'incubo di riproporre scene di guerra che sembravano relegate ai primi anni Novanta. Stando alle ultime informative di pg, ad alimentare lo scontro negli ultimi mesi, il ritorno di esponenti del clan Mariano, ora più che mai fronteggiati con decisione da giovani leve, pronte a tutto: anche a sparare nel mucchio, all'esterno di un ospedale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/09/2019 Pagina 2 EAV: € 25.476 Lettori: 546.032 Argomento: Sanità Campania I manager della Sanità: "Posti di polizia negli ospedali" L' iniziativa Due lettere al prefetto Pagano e a De Luca " Basta raid contro i camici bianchi" di Irene de Arcangelis Direttori generali della Sanità napoletana compatti, è ora di dire basta. Le aggressioni a medici e infermieri, nei pronto soccorsi e sulle ambulanze, diventano finalmente " il caso" dopo l' episodio numero 79 dall' inizio dell' anno, escono dagli ambienti dei social con le continue denunce di associazioni quali " Nessuno tocchi Ippocrate" e diventano domande con tanto di timbro della Asl e firma dei vertici delle diverse strutture. Il caso da ieri è sulla scrivania del prefetto di Napoli e del governatore della Campania, perché si ponga fine alle continue aggressioni ai camici bianchi. Strumento numero uno: i drappelli di polizia negli ospedali, fortissimo deterrente per chi intendeva picchiare o insultare il personale di turno, eliminati nel 2008 dall' allora questore di Napoli Oscar Fioriolli. Due lettere. La prima, al presidente della Regione Vincenzo De Luca. Firmano il direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, il direttore generale dell' Azienda dei Colli Maurizio Di Mauro, il loro collega del Cardarelli Giuseppe Longo e del Santobono ( luogo dell' ultima aggressione, un infermiere preso a sputi e aggredito con una stampella, un dito fratturato dal papà di una piccola degente), Annamaria Minicucci. Si chiede al presidente di «reiterare agli organi competenti la sua richiesta, finora senza riscontro concreto, rispetto all' istituzione dei drappelli, per porre finalmente argine al vergognoso e purtroppo dilagante fenomeno delle aggressioni ai danni del personale sanitario. Questa situazione non è più sostenibile Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
» . Lettera che De Luca ha già girato al ministro dell' Interno Luciana Lamorgese. Seconda lettera al prefetto di Napoli Carmela Pagano, arrivata ieri in piazza Plebiscito a firma del direttore generale della Asl 1 Ciro Verdoliva. Si chiede la convocazione di una riunione ad horas sugli episodi di violenza negli ospedali: « Questa situazione non è più accettabile - scrive Verdoliva - sia per i traumi fisici ed emotivi cagionati a chi presta servizio per la salute dei cittadini, sia perché mette a rischio l' attività clinico assistenziale togliendo ad altri pazienti il diritto di essere assistiti » . «L' ideale - spiega Verdoliva - sarebbe ottenere di far procedere d' ufficio la Procura quando c' è una aggressione, senza la necessità di querela di parte». Dunque doppia iniziativa con le istituzioni, mentre la proposta di legge Rostan-Siani che chiede di rendere gli operatori sanitari pubblici ufficiali (dunque aggravando la posizione di chi aggredisce un camice bianco) è ferma in Parlamento da oltre un anno. Oggi però è in calendario al Senato. Sulla vicenda interviene la ex ministra della Sanità Giulia Grillo: « Quest' ultima assurda e violenta aggressione ai danni di un infermiere del Santobono riporta l' urgenza di approvare senza ulteriori ritardi la legge contro la violenza agli operatori della sanità » . Mentre anche la Cgil Funzione pubblica chiede una convocazione urgente del prefetto e il ripristino dei drappelli. Interviene anche la Federazione nazionale dell' Ordine dei medici. « La politica non può più stare a guardare - commenta il presidente Filippo Anelli - tutti abbiamo diritto ad essere curati, gli operatori sanitari hanno il diritto di curare in serenità e sicurezza". Santobono Una immagine del Santobono dove un infermiere è stato insultato e aggredito in pronto soccorso. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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