CEVINEWS NUMERO UNICO 2019 - CEVI.COOP
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**** | *****, ****** sommario Pag. 3 Editoriale Acqua, sorgente di vita Monica Cucchiaro 4 Diritto all’acqua Raccogliendo la pioggia e seminando conoscenze Stefano Archidiacono 5 Scheda progetto / Bolivia Pachamama — 6 Sovranità alimentare Un aggiornamento dal progetto Sementi del Sapere e dal Seminario Internazionale del 14 Marzo Martina Conchione 7 Scheda progetto / Brasile Sementi del Sapere — 8 Parità di genere e istruzione Continuano le sfide per il futuro della Costa d’Avorio Sofia Tomasi 9 Scheda progetto / Costa D'Avorio FJF — 10 Sovranità alimentare e parità di genere Cartoline dall’Etiopia Fabio Romano 11 Scheda progetto / Etiopia Miglioramento dell’alimentazione e della generazione di reddito familiare nella zona di Emdibir attraverso un approccio di genere alle attività agricole — 12 Scheda progetto / Etiopia W4C-Women for Community — SPECIALE Diritto all’acqua 13 Le città e la gestione sostenibile dell’acqua e delle risorse naturali Teresa Cuttini 14 La Carta delle città per il Diritto Umano all’Acqua Teresa Cuttini 15 Il diritto che fa acqua Margherita Boaro 16 Che cos’è veramente il Bonus idrico? Margherita Boaro 17 Ancora poca fiducia nel bere l’ acqua di rubinetto! Teresa Cuttini 18 La nuova sfida delle città Margherita Boaro 19 I tavoli territoriali multi-attore Teresa Cuttini 20 Educazione alla cittadinanza globale e la cittadinanza attiva Laura Veritti 21 Percorsi innovativi per il protagonismo giovanile per una nuova cittadinanza in un mondo iperconnesso Alessandra Della Mea 22 Percorsi nelle scuole, come orientarsi nella complessità della società globale Alessandra Della Mea 23 Coltivare la terra coltivando i bambini Loredana Fabello 24 “Simme tutt’uno”: il nostro destino è quello del pianeta e di tutti i popoli che lo abitano, un invito ad unirsi e realizzare soluzioni condivise Vanessa Comand 25 Vedo la cupolona della COP24: dà proprio l’idea che un evento importante stia avvenendo al suo interno Veronica Rossi 26 2018: un anno al CeVI e pubblicazioni NUMERO UNICO 2019 /// Periodico del CeVI, Centro di Volontariato Internazionale Tutela dei dati personali I dati e le informazioni personali da lei forniti al CeVI sono registrati e memorizzati nella banca dati dell’Associazione. Nel rispetto della persona, i dati che la riguardano non verranno in alcun modo divulgati, né ceduti a terzi, senza il suo assenso. In conformità alla L. 675/96 sulla tutela della privacy, e successive modifiche, lei ha diritto di consultare i dati che la riguardano e chiederne eventualmente la variazione, integrazione o la cancellazione scrivendo a: CeVI, Via Torino 77, 33100 Udine, a mezzo e-mail all’indirizzo info@cevi.coop, a mezzo fax 0432 48 69 29
editoriale | Monica Cucchiaro, Presidente del CeVI Acqua, sorgente di vita Nel nostro pianeta ogni forma di vita può nascere e svilupparsi solo in presenza di acqua. È una condizione primordiale: senza acqua nessuna vita può essere strappata dal nulla per dar corso ad una nuova esistenza. Ecco perché pochi elementi hanno tanti valori Secondo gli egizi, invece, Nun è l’oceano che simbolici quanti può vantarne l’acqua. precede ogni creazione. L’acqua è un simbolo potente, che assume L’acqua, dunque, è l’elemento all’origine della significati differenti che riguardano sempre i vita e della creazione. momenti di passaggio più importanti dell’esistenza. Tutte le religioni, spiritualità e popoli della È il simbolo per eccellenza della vita, della rinascita terra se ne occupano, e attraverso il simbolismo, i e della purificazione e per questo è talvolta riti e le leggende sull’acqua parlano della vita. presente anche nei riti funebri. Eppure l’acqua viene sfruttata a fini di lucro Incarna il principio femminile, sia per gli e interi popoli sono stati fatti scomparire per aspetti legati alla fertilità, sia per il carattere di interessi economici. Per l’acqua si fanno le guerre. elemento liquido, puro, adattabile e ricettivo. Senza acqua potabile si muore di sete. Alluvioni È visto come un elemento dalla forza e inondazioni causate dai cambiamenti climatici misteriosa, in grado di trasformarsi continuamente, portano distruzione e morte. penetrando il suolo e la roccia e nutrendo la terra La difesa dell’acqua come bene comune e sotto forma di pioggia. l’impegno per promuovere una nuova cultura Nella mitologia e nella religione, l’acqua è dell’acqua è un dovere per tutti noi, al fine di garantire sempre presente come elemento sacro e in tutto il agli uomini ed alle donne del nostro pianeta la mondo si possono scoprire significati comuni che disponibilità ed una gestione sostenibile dell’acqua. legano culture anche molto distanti tra loro. Dal cristianesimo al buddismo, dall’induismo all’islam, l’acqua è sempre protagonista della vita spirituale dei popoli e accomuna tutte le fedi. La Genesi mostra lo spirito di Dio che prima della creazione aleggia sulle acque. Nel Corano Dio dice: “Abbiamo tratto dall’acqua ogni cosa vivente”. Gli antichi greci vedevano nell’oceano l’origine degli dèi e di tutte le creature. Nei Veda, i più antichi testi sacri dell’induismo, si legge che al principio di tutto c’era una distesa d’acqua senza luce. 3 — CeVI News settembre 2019
Diritto all’acqua | Stefano Archidiacono, cooperante del CeVI in Bolivia Raccogliendo logia brasiliana e (2) migliorare l’alimentazione sco- lastica attraverso l’auto produzione in orti biologici. la pioggia Sono state quindi costruite 21 cisterne per la raccolta dell’acqua piovana di 52.000 litri ciascuna in undici scuole situate nelle periferie di Cochabamba. e seminando La costruzione dei sistemi di raccolta dell’acqua è preceduta dalla riflessione e analisi delle cause e le conseguenze della scarsità d’acqua come racconta conoscenze Oscar Olivera della Fundacìon Abril, “a partire dalla spiegazione delle cause della scarsità d’acqua e della mancanza di efficacia delle risposte dello Stato nel Il 15 giugno si è concluso il progetto garantire l’acqua alle scuole, miriamo a generare un processo di discussione, un processo di riflessione e “Yakuta Tantana”, co-finanziato dalla un processo educativo che rafforzi la coesione e l’orga- Regione FVG e dalla Tavola Valdese. nizzazione sociale nelle scuole e comunità”. La costruzione di infrastrutture per la raccolta dell’ac- Yakuta Tantana nella lingua indigena qua piovana è stata inoltre accompagnata da attività quechua significa “Raccogliere l’Acqua”. di formazione sull’agricoltura biologica. In sette scuo- le sono stati istallati orti biologici, concepiti come L’intervento ha fatto perno sulla captazione strumenti pedagogici, irrigati con l’acqua piovana. dell’acqua piovana come principale strategia per far Insegnando a seminare, compostare e irrigare, il proget- fronte alla scarsità d’acqua. A Cochabamba ci sono to ha spinto gli studenti, i professori ed i genitori degli 170 scuole, il 30% delle quali si trova nella zona sud. studenti a riflettere su come ricostruire relazioni più Queste ultime, situate nei popolosi quartieri peri- armoniose con l’ambiente e come modificare gli stili di urbani della città, stanno affrontando gravi problemi vita verso un modo di vivere e mangiare più sostenibile. di rifornimento d’acqua che comportano rischi per la Secondo Oscar, la raccolta dell’acqua piovana salute degli studenti e quindi compromettono il loro allevia la necessità d’acqua nelle scuole, “ma genera diritto a ricevere un’educazione in condizioni igienico allo stesso tempo un nuovo spazio educativo negli sanitarie minimamente accettabili (SEMAPA, 2016). orti scolastici. I sistemi di raccolta dell’acqua e Il Servicio Departamental de Salud (SEDES) della gli orti scolastici possono rompere alcuni modelli Bolivia ha inoltre denunciato un aumento del tasso comportamentali come l’individualismo. di denutrizione degli alunni delle scuole primarie di L’orto permette di seminare anche altri valori ... Cochabamba negli ultimi due anni, come conseguenza è punto d’incontro, permette di agire collettivamente della cattiva alimentazione e della crisi idrica che ha e mettere in discussione l’ethos educativo moderno colpito la Bolivia nel 2016. Per contribuire a risolvere che spinge i giovani studenti a diventare ingranaggi questi problemi, il progetto ha messo in campo le di un sistema “nefasto”. seguenti strategie: (1) aumentare la disponibilità di acqua per i servizi igienici e gli usi produttivi nelle scuole attraverso la costruzione di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana costruite con la metodo- 4 — CeVI News ottobre 2016
OBIETTIVO Diritto all'alimentazione SCHEDA BOLIVIA 151 PROGETTO Pachamama. Protagonismo delle donne rurali per l’affermazione della sovranità alimentare in Bolivia LOCALITÀ Dipartimento di Cochabamba: Provincie di Ayopaya, Carrasco, Mizque, Campero, Esteban Arze Dipartimento di La Paz: Provincia di Larecaja Obiettivo Realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione, promuovere l’agricoltura sostenibile; promuovere la parità di genere e l’empowerment delle donne e delle ragazze; garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e dei servizi igienico-sanitari Partners Italiani: COSPE Onlus / A Sud / Università di Udine – Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Ambientali e Animali Boliviani: Fundación Abril / Coordinadora de Integración de Organizaciones Económicas / Campesinas de Cochabamba (CIOEC Cochabamba) / Centro de Capacitación y Servicio para la Mujer (CECASEM) Servizio Dipartimentale di Salute di La Paz (SEDES La Paz) / Centro de apoyo a la gestión susten- table del agua y medioambiente “Agua Sustentable” Problemi affrontati I problemi delle donne rispetto alla sicurezza alimentare, riguardano limitazioni e discriminazioni ri- spetto all’accesso e gestione dell’acqua, aggravate da siccità e cambiamenti climatici; all’accesso a input agro-zootecnici, tecnologia, formazione e servizi all’agricoltura; all’accesso ai servizi delle unità di salute; all’autonomia di accesso ai mercati locali per generare entrate proprie, al riconoscimento dei loro diritti. Finalità del progetto Il progetto si propone di dare avvio a processi sostenibili di centralità delle donne rurali per la sicurez- za alimentare. La sostenibilità economico-finanziaria del progetto, ha l’obbiettivo di generare empowerment econo- mico e sociale delle donne nelle 20 comunità d’intervento aumentando almeno del 25% il loro potere d’acquisto. Come contribuire all’iniziativa: 20 € si acquistano 250 kg di cemento per la costruzione delle cisterne; 50€ si garantisce la distribuzione di piante da frutto autoctone presso una singola famiglia; 90€ si finanzia il sostegno materiale e formativo di una singola beneficiaria nella coltivazione di un orto familiare; 150€ si sostiene l’organizzazione un evento per l’introduzione di nuove varietà orticole nelle abitudini alimentari. 5 — CeVI News settembre 2019
Sovranità alimentare Martina Conchione, cooperante del CeVI in Brasile Un aggiornamento dal progetto Sementi del Sapere e dal Seminario Internazionale del 14 Marzo Il Progetto Sementi del Sapere si con l’aiuto del CAV – la ONG in parte- stati creati due campi di produzio- nariato con il CeVI in questo progetto ne, dove vengono coltivate circa 25 svolge ormai da più di un anno nella - a coltivare, condividere e valorizzare varietà locali, tra le quali fagioli, Valle dello Jequitinhonha, Minas le proprie sementi, attraverso meto- piselli, mais, zucca, manioca e di di coltivazione il più naturali e in canna da zucchero. Uno dei campi Gerais, nell’entroterra brasiliano. armonia con l’ambiente possibili. verrà poi utilizzato anche per la valu- Grazie al progetto, ad oggi vi tazione delle caratteristiche delle Quest’area é caratterizzata da sono stati importanti progressi, piante, nel quale i tecnici potranno un clima semiarido, con alcuni mesi soprattutto per quel che riguarda effettuare osservazioni e studi sullo di forte siccità che pregiudicano il la costruzione delle Case delle sviluppo delle colture con annotazio- raccolto degli agricoltori della zona Sementi, ossia di strutture nate per ni periodiche e valutazioni finali. e, di conseguenza, il loro sosten- la conservazione e lo scambio di Al fine di far conoscere il pro- tamento. Un’area già difficile di semi tra i Guardiani delle Sementi, getto ed il Trattato Internazionale per se’ ha visto poi un crescente ossia gli agricoltori che, attraverso della FAO sulle Risorse Fitogene- peggioramento della propria con- la loro esperienza e a diversi incon- tiche per l’alimentazione e l’agri- dizione a causa della cosiddetta tri di formazione, hanno fatto pro- coltura, il 14 Marzo si é svolto in Rivoluzione Verde, ossia dell’adozio- pria la responsabilità di proteggere Italia un seminario internazionale ne a partire dagli anni 60 di modelli e utilizzare le sementi autoctone. sulle metodologie e la gestione di produzione intensivi, con un forte Grazie al progetto poi, tali delle sementi originarie intitolato aumento di sementi ad alta resa e sementi sono state suddivise e “Sementi del Sapere, biodiversi- pesticidi, che – insieme alle distese classificate in un Catalogo che tà e sementi per le comunità loca- di eucalipto sempre più presenti in sará molto utile per aumentare il li: casi di studio tra Friuli e Minas zona - hanno compromesso forte- grado di conoscenza e di protezione Gerais.” mente la salvaguardia delle semen- delle piante tradizionali della Valle. A tale seminario, svolto in ti tradizionali e la sostenibilità Inoltre, sono stati eseguiti diversi collaborazione con l’Università di ambientale di questa regione. test transgenici per verificare even- Udine, hanno partecipato esponenti I piccoli produttori hanno tuali anomalie su delle varietà di illustri della FAO, della BaGAV e così dovuto affrontare i cambia- mais creolo immagazzinate nella di differenti realtà locali legate al menti dovuti all’arrivo delle grandi Casa dei sementi: nessuna ha tema, nonché il responsabile brasi- aziende di sementi, che ad oggi mostrato la presenza di contamina- liano del progetto, che ha portato detengono più del 70% del merca- zioni da OGM commerciali. uno spaccato concreto della real- to. Nonostante le grandi difficol- Per favorire una più ampia tà brasiliana attraverso la sua diret- tà gli agricoltori locali continuano, diffusione delle sementi infine, sono ta esperienza in campo. 6 — CeVI News settembre 2019
OBIETTIVO Diritto all’alimentazione SCHEDA BRASILE 149 PROGETTO Sementi del sapere - tradizioni contadine, sovranità alimentare e tutela della biodiversità LOCALITÀ Valle dello Jequitinhonha Partners In Brasile: Centro de Agricultura Alternativa “Vicente Nica” (CAV) e Caritas regionale del Minas Gerais; Partner associato: Segreteria Statale per lo Sviluppo Agricolo del Minas Gerais – SEDA. In Italia: DI4A Università di Udine. Problemi affrontati I piccoli agricoltori di questa regione hanno adattato il loro modo di produrre e fare agricoltura alle condizioni ambientali, elaborando strategie e metodi di coltivazione, selezionando, migliorando e riproducendo varietà di sementi che si sono adattate e resistono alle variazioni climatiche, alle malattie ed ai parassiti. Le recenti pratiche agricole introdotte si sono rivelate non sostenibili e hanno prodotto trasformazioni drastiche quali la degradazione dei suoli, la gestione inadeguata delle risorse naturali, l’utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi, la sostituzione delle sementi originarie con quelle ibride e OGM. Tutto ciò sta mettendo in pericolo le varietà tradizionali, la sicurezza alimentare delle famiglie e la biodiversità. Finalità del progetto Il progetto si propone di recuperare e valorizzare le sementi originarie e i saperi tradizionali dei piccoli produttori con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare delle famiglie rurali, garantendo una produzione agricola di qualità, l’autonomia produttiva stessa degli agricoltori e migliori condizioni di vita delle popolazioni rurali. Attività da realizzare - Organizzazione delle famiglie di agricoltori e catalogazione delle sementi originarie; - realizzazione di 2 moduli formativi su tecniche agro-ecologiche, produzione di sementi e piantine con successiva implementazione di due campi per la produzione delle sementi; - interscambio di esperienze e buone prassi tra agricoltori di municipi diversi; - realizzazione di materiali didattici e divulgativi. Come contribuire all’iniziativa: 30 € si sostengono le attività di assistenza tecnica presso le famiglie rurali; 70 € si realizza un corso sulla selezione e moltiplicazione delle sementi; 200 € si acquista un kit di produzione per i custodi delle sementi. 7 — CeVI News settembre 2019
Parità di genere e istruzione Sofia Tomasi, volontaria del CeVI in Costa D’Avorio Al via un nuovo progetto per la formazione e l’imprenditorialità di giovani e donne È in questo contesto che l’aprile scorso è stato avviato il nuovo progetto del CeVI “Futur Jeune et Femme (FJF): sostegno allo sviluppo socioeconomico di giovani e donne in Costa d’Avorio” che si svilupperà nelle città di Daloa e Djébonoua. Il progetto mira principalmente a promuovere Continuano lo sviluppo socio-economico attraverso la creazione di opportunità di crescita del capitale umano. I campi di intervento principali riguardano la le sfide per formazione ed inserimento socio-professionale dei beneficiari del progetto tramite l’apprendimento il futuro della dei mestieri dell’artigianato, agricoltura e allevamento, il sostegno alla micro-imprenditoria giovanile e femminile e ad attività generatrici di Costa d’Avorio reddito sia individuali che comunitarie. L’intento è anche quello di contrastare il rischio di migrazione illegale, microcriminalità La Costa d’Avorio gode attualmente di un’ap- e violenza di genere attraverso campagne di parente fase di stabilità politica sostenuta da una sensibilizzazione popolare con la proiezione di crescita economica importante (8% del PIL nel 2016 filmati, attività di teatro educativo e dibattiti. secondo i dati della Banca Mondiale). Un ulteriore ambito di intervento riguarda Nonostante la crescita e la relativa sensazione il rafforzamento delle competenze delle di stabilità, permangono fattori di rilevante squili- organizzazioni locali (società civile e autorità locali) brio e disagio sociale tanto che la Costa d’Avorio è sui temi della buona governance e gestione dello tuttora uno fra i Paesi con l’indice di sviluppo umano sviluppo locale. Si intende in tal modo promuovere fra i più bassi al mondo, posizionandosi al 171° posto. la sostenibilità futura delle iniziative avviate. Continuano ad essere molto marcate le disugua- Non si tratta peraltro dell’unico glianze sociali ed economiche e tale situazione tocca progetto attuato. Per combattere la piaga in modo particolare la fascia di popolazione giovanile dell’analfabetismo che, nella regione di Daloa che è colpita da precarietà lavorativa e vulnerabilità (Alta Sassandra), riguarda ancora il 68,3% sociale. Permane inoltre una grave disparità di genere. della popolazione, il CeVI è impegnato da La donna è tuttora confinata in ruoli stereotipati e sva- anni a sostegno di microprogetti per il diritto lorizzanti; solitamente è quella che incontra i maggiori all’istruzione dei minori, l’alfabetizzazione ostacoli nella realizzazione personale e lavorativa. femminile e la sensibilizzazione delle famiglie. 8 — CeVI News settembre 2019
OBIETTIVO Diritto all'educazione SCHEDA costa d'avorio 153 PROGETTO Futur Jeune et Femme-FJF LOCALITÀ Daloa, regione dell’Alta Sassandra e Djèbonoua, regione di Gbeke, in Costa d’Avorio. PartnerS In Costa d’Avorio: ONG Progrès Universel; VIF – Vivre, Informer, Fraterniser; UJCD - Union de la Jeunesse Communale de Daloa. In Italia: CVCS – Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo; Associazione di Solidarietà Internazionale Jobel Onlus; direzione regionale del Ministero della Donna, della Protezione del Bambino e della Solidarietà. Problemi affrontati Nonostante la progressiva stabilizzazione in seguito alla fine della guerra civile e le conseguenti riforme volte a stimolare la crescita economica, il supporto al settore privato e agli investimenti in Costa d’Avorio, il paese non beneficia di uno sviluppo olistico e condiviso, ma è afflitto dalla disuguaglianza e dalla corruzione. Aumentano la migrazione illegale e la microcriminalità giovanile, e i casi di violenza di genere pubblici e privati sulle donne, all’intero di una società poco sensibilizzata e consapevole. Finalità del progetto Il progetto si propone di contribuire all’incremento dell’accesso al lavoro e allo sviluppo socio- economico di giovani e donne svantaggiati, promuovendo lo sviluppo socio-economico attraverso l’attività di formazione e il rafforzamento delle competenze locali di good governance, per ridurre la migrazione illegale, la microcriminalità giovanile e la violenza di genere Attività da realizzare • Incrementare il numero di giovani e donne che lasciano situazioni di svantaggio socio- economico; • Migliorare ed ampliare la diffusione di buone prassi tra le OSC/AL ivoriane sulla gestione delle attività di sviluppo locale; • Realizzare uno studio di fattibilità di azioni a favore dei minori in difficoltà socio- economiche per il loro reinserimento sociale. Il progetto agirà sulla formazione e l’inserimento professionale, sul microcredito e sulla sensibilizzazione civile e istituzionale della comunità. Come contribuire all'iniziativa 15 € si organizza un’attività di teatro educativo per la comunità; 75 € si garantisce l’inserimento di una donna/un giovane all’interno di un percorso di formazione; 200 € si finanzia una delle cinque giornate di sensibilizzazione e dibattito per la società civile e le autorità locali ivoriane su rischi e conseguenze della violenza di genere e della migrazione illegale. 9 — CeVI News settembre 2019
Sovranità alimentare e parità di genere | Fabio Romano, referente Cooperazione CeVI Cartoline dall’Etiopia “Simile all’acqua è l’anima dell’uomo: viene dal cielo, risale al cielo, per poi scendere alla terra in perpetua vicenda. […] Anima dell’uomo, come somigli all’acqua.” J. W. Goethe, Canto degli spiriti sopra le acque. Acqua, agricoltura, donne, comunità. Quattro si sono svolti i sopralluoghi nei villaggi per indi- parole attorno alle quali stiamo lavorando nei vil- viduare le posizioni più idonee per collocare una laggi di Yerezeb, Yetarak, Deneb e Sefer, zona del decina di cisterne da 17.000 litri per la raccolta di Guraghe, regione dell’SNNP (Southern Nations, acqua piovana dai tetti di lamiera, che stanno rapi- Nationalities and People) in Etiopia. damente sostituendo i tradizionali tetti delle abita- Con la fine dell’anno passato hanno preso il zioni locali. L’oro blu verrà prioritariamente adibito via due progetti che ci permettono di rafforzare a scopi irrigui e/o domestici e verrà impiegato assi- i legami di amicizia con i nostri amici etiopi ed curando una gestione comunitaria e condivisa dalla in particolare con l’Emdibir Catholic Secretariat famiglie e delle donne dei villaggi. (EmCS) di Emdibir, nostro partner locale. Ad otto- Grazie all’azione e alla mediazione culturale del bre infatti, è partito il progetto “Miglioramento partner locale, queste si sono rapidamente organiz- dell’alimentazione e della generazione di reddito zate in modo autonomo e propositivo per poter colla- familiare nella zona di Emdibir attraverso un borare personalmente ed in gruppo alla realizzazione approccio di genere alle attività agricole”. finan- delle infrastrutture ma soprattutto per accordarsi ziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso all’interno della comunità rispettiva sulle modalità la l.r. 19/2000 e con capofila Missiòn Onlus, mentre di condivisione dell’acqua piovana. Elemento chia- a dicembre è partito il progetto W4C - WOMEN 4 ve per il successo dell’attività è la formazione dei COMMUNITY - Sostegno alle donne agro impren- tecnici locali e delle comunità proprio sulla gestione ditrici per il benessere di tutta la comunità”, di cui comunitaria e condivisa dell’acqua, in un’area dove capofila è il CEFA di Bologna e finanziato dalla molte famiglie riescono a produrre solo il 40-50% Regione Emilia Romagna. del loro fabbisogno alimentare annuo, coprendo Entrambi i progetti mirano a migliorare le con- solamente 5-6 mesi all’anno con la loro produzione, dizioni di vita delle famiglie (specie quelle a guida anche a causa della scarsità di fonti idriche e della femminile) nei villaggi interessati coinvolti, aumen- relativa dipendenza dalle precipitazioni. tando la produttività dei raccolti e migliorando l’ac- Sicché, per dirla con Goethe, acqua ed umani- cesso all’acqua da parte delle comunità locali. tà non possono essere mai divise. Quest’ultima attività ci vede fortemente coin- Un grazie a Marco, Valeria, Elena, Birtukan e volti. Nei mesi passati, assieme allo staff locale, Francesca. 10 — CeVI News settembre 2019
OBIETTIVO Diritto all’alimentazione SCHEDA etiopia 155 PROGETTO Miglioramento dell’alimentazione e della generazione di reddito familiare nella zona di Emdibir attraverso un approccio di genere alle attività agricole. LOCALITÀ Villaggi di Yerezeb, Yetarak e Sefer, nella woreda di Cheha, zona del Guraghe, regione dell’SNNP (Southern Nations, Nationalities and People) - Etiopia PartnerS In Etiopia: Emdibir Catholic Secretariat (EmCS); St. Anthony’s Catholic Technical College. In Italia: Associazione Missiòn Onlus - Diocesi Udine (partner proponente); Centro di Volontariato Internazionale (CeVI); Università di Udine – DI4A, Dipartimento di Scienze AgroAlimentari, Am- bientali e Animali. Problemi affrontati L’Etiopia è uno dei cinque paesi africani con il numero maggiore di persone in stato di denutrizione: il suo alto potenziale agricolo, per clima e fertilità del suolo, va perduto per i repentini cambiamenti meteorologici. Nonostante il governo stia sviluppando diversi programmi nelle zone rurali a favore delle famiglie più vulnerabili, investendo attraverso un programma di rete di sicurezza produttiva e una crescita economica guidata dall’agricoltura, il problema dell’insicurezza alimentare persiste: molte famiglie della zona interessata riescono a produrre a malapena la metà del loro fabbisogno alimentare annuo e la relativa vicinanza della capitale incentiva la migrazione dalle zone rurali, creando una estrema pressione demografica sulle città. Finalità del progetto Il progetto si propone di aumentare la produttività dei raccolti e dell’allevamento, quindi la capacità di reddito e la dieta delle famiglie guidate da donne, con l’obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni di vita stesse all’interno dei villaggi coinvolti. Attività da realizzare • Effettuare uno studio di fattibilità su dieci villaggi della zona di intervento del progetto; • Aumentare la produttività agricola delle famiglie; • Attivare servizi di vendita e acquisto; • Introdurre nuove varietà orticole nella dieta delle famiglie; • Aumentare il contenuto proteico della dieta quotidiana. Il progetto agirà su 78 famiglie, pari a 468 persone. Come contribuire all'iniziativa 50 € si garantisce la distribuzione di piante da frutto presso una singola famiglia; 90 € si finanzia il sostegno materiale e formativo di una singola beneficiaria nella coltivazione di un orto familiare; 150 € si sostiene l’organizzazione un evento per l’introduzione di nuove varietà orticole nelle abitudini alimentari. 11 — CeVI News settembre 2019
OBIETTIVO Diritto all’alimentazione SCHEDA etiopia 154 PROGETTO W4C – Women for Community Sostegno alle donne agro-imprenditrici per il benessere di tutta la comunità. LOCALITÀ Villaggi di Deneb, Yetarak e Sefer, nella woreda di Cheha, zona del Guraghe, regione dell’SNNP (Southern Nations, Nationalities and People) - Etiopia PartnerS In Etiopia: Ethiopian Catholic Church Social and Development commission branch Coordination Office of Emdibir Eparchy. In Italia: Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura ONLUS CEFA (partner proponente); Arca di Noè – Società Cooperativa Sociale; Fondazione L’Albero della Vita ONLUS. Problemi affrontati Larga parte della popolazione etiope vive in povertà ed è vulnerabile a causa dell’insicurezza alimentare. Il vasto territorio del paese è stato colpito negli ultimi anni da numerosi periodi di siccità e dalla mancanza di investimenti privati diffusi e infrastrutture pubbliche. La zona interessata si caratterizza per un’alta densità abitativa e di conseguenza i piccoli produttori possiedono solo minuscoli appezzamenti di terra incapaci di garantire produzione sufficiente al fabbisogno familiare. All’interno di questo contesto il ruolo delle donne e dei giovani è soggetto a limitazioni e discriminazioni. Finalità del progetto Il progetto si propone di migliorare le produzioni agricole e l’economia familiare, rafforzando le competenze delle produttrici e sensibilizzando la popolazione su nutrizione e sicurezza alimentare, con l’obiettivo di sostenere il benessere della comunità e la sicurezza alimentare con particolare attenzione alle donne e ai bambini. Attività da realizzare • Individuare le produzioni agro-alimentari locali e promuovere un contesto positivo per i gruppi di donne agro-imprenditrici; • Dare inizio e sostenere la produzione e la vendita di prodotti agro-alimentari di qualità da parte dei gruppi di donne imprenditrici dei villaggi interessati; • Migliorare il benessere dei minori che vivono nella zona interessata. Il progetto agirà sulle produzioni agricole di circa 90 donne e su una nuova consapevolezza sul valore del cibo, del lavoro agricolo e dell’uguaglianza di genere per 1100 minori. Come contribuire all'iniziativa 20 € si acquista il materiale di cancelleria per uno degli studenti dello school club; 60 € si finanzia una giornata di formazione tecnica per staff, cooperative e comunità; 200 € si sostengono i fondi di rotazione per una cooperativa agricola. 12 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | Teresa Cuttini, Servizio civilista del CeVI Le città e la gestione sostenibile dell’acqua ALL’ACQUA e delle risorse naturali DIRITTO Il progetto mira a favorire a promuovere l’uso consapevole delle risorse naturali,incentivando al tempo stesso tra i cittadini cambiamenti di comportamento maggior conoscenza rispetto alle criticità legate ai e atteggiamenti più consapevoli cambiamenti climatici per promuovere una parteci- per la diminuzione dell’impatto pazione attiva indirizzata alla sostenibilità ambien- antropico sull’ambiente. tale e alla riduzione dei rifiuti. I percorsi di formazione per alunni e insegnan- Affrontare il tema dell’acqua in un’ottica ti, i seminari, i workshop,gli incontri pubblici sono nuova che parte dal concetto di accesso alla risorsa solo alcune delle attività proposte e nascono dalla idrica come diritto umano fondamentale e bene consapevolezza della complessità della questione comune per una gestione più sostenibile delle acqua e, contemporaneamente, del suo valore come risorse naturali è alla base di questa iniziativa bene comune, limitato e scarso. sinergica, di cui il CeVI è capofila, nata grazie alla Garantire l’accesso universale all’acqua costitui- collaborazione tra istituzioni, gestori dell’acqua e sce una delle maggiori sfide che le Città affronteranno associazioni della società civile. nei prossimi anni a livello mondiale a causa di una L’ Agenda 2030 proposta dalle Nazioni Unite rico- domanda d’acqua sempre maggiore, per effetto della nosce l’importanza delle Città e delle comunità locali crescita demografica e dell’inurbamento, l’inevitabile per raggiungere i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo riduzione della risorsa per effetto dei cambiamenti Sostenibile e l’acqua, risorsa naturale indispensabile climatici, la crescita delle disuguaglianze sociali che alla vita ma al tempo stesso limitata, è un elemento aumenterà il numero dei cittadini non in grado di cruciale per lo sviluppo di città più sane e inclusive. pagare costi sempre più elevati del servizio idrico. Il presente progetto, di cui il CeVI è capofila, Per raggiungere questo obiettivo il CICMA- intende contribuire a una maggiore conoscenza e Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua, consapevolezza dei cittadini riguardo all’Agenda propone ad ogni città di sottoscrivere e adottare la 2030 favorendo cambiamenti di comportamento e cosiddetta Carta delle Città per il diritto umano atteggiamenti più consapevoli per la diminuzione all’acqua, che prevede l’assunzione di impegni e dell’impatto antropico sull’ambiente. buone pratiche per promuovere la concretizzazio- Per raggiungere tale obiettivo il proget- ne dell’accesso universale all’acqua come diritto to propone percorsi di responsabilizzazione atti umano fondamentale. 13 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | Teresa Cuttini, Servizio civilista del CeVI La Carta delle Città per il Diritto ALL’ACQUA Umano all’Acqua DIRITTO Garantire l’accesso all’acqua potabile costituisce una delle sfide più importanti che le Città dovranno affrontare entro il 2030. A 8 anni dalla Risoluzione ONU l’applicazione del diritto umano all’acqua e la garanzia del suo accesso universale continua ad essere disatteso. A tre anni dal lancio dell’Agenda 2030, solo un paese su cinque garantisce l’accesso all’acqua con una copertura inferiore al 95 percento della popolazione, ma nessuno garantisce ancora l’accesso all’acqua, a livello di minimo vitale, come diritto umano. In assenza di strumenti vincolanti di diritto internazionale, che garantiscano il diritto umano -Inclusive se garantiranno all’acqua, il CICMA- Comitato Italiano Contratto l’accesso ad un minimo vitale gratuito di Mondiale sull’Acqua , si impegna a promuovere e a acqua a tutti (50 litri per persona) in quanto far sottoscrivere e adottare la cosiddetta Carta delle persone titolari di diritti umani e non solo l’accesso Città per il diritto umano all’acqua che prevede una ad un servizio in quanto clienti e fruitori; lista di impegni e buone pratiche atte a incentivare - Sicure se garantiranno la sicurezza la concretizzazione dell’accesso universale all’acqua dell’accesso all’acqua ma anche la qualità, la come diritto umano fondamentale. protezione delle falde e la tutela dell’ambiente; Tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile - Resilienti attraverso una responsabilizzazione coinvolgono direttamente le Città e, fra questi, rispetto agli usi e ai consumi, al risparmio idrico, l’accesso all’acqua, in quanto diritto che precede attraverso la prevenzione e l’attuazione di politiche il godimento di altri diritti fondamentali, deve ambientali che contrastino la scarsità idrica e assumere un ruolo prioritario nelle politiche e nelle gli eventi climatici, e non solo con strategie di agende delle Città, non solo in termini ambientali o adattamento a fronte di fattori critici; di erogazione di un servizio efficiente ma attraverso - Sostenibili attraverso l’adozione di Piani di azioni che lo garantiscano come un diritto umano Sicurezza sull’ Acqua che oltre a garantire il buon universalmente garantito. utilizzo del servizio idrico ne tutelino anche il ciclo Le Città, nel perseguire lo sviluppo sostenibile naturale, tutelando così al tempo stesso il diritto con riferimento all’accesso universale all’acqua, dell’acqua. sottoscrivendo e adottando la Carta potranno diventare più: 14 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | Margherita Boaro, tirocinante del CeVI Il diritto che fa acqua ALL’ACQUA DIRITTO Diritto all’acqua potabile ed ai servizi igienico sanitari: dalle istituzioni internazionali ai cittadini, cosa è stato fatto e cosa resta da fare. Città del nord Italia, ho sete: L’acqua, come la città I cittadini si sono sempre bevo dal rubinetto, se non mi fido rispetto allo Stato e agli Enti espressi contro la privatizzazione posso comprare una bottiglietta, Internazionali, ricopre un ruolo da dell’acqua. se sono eco-chic posso riempire protagonista nel dibattito sui dirit- Esprimere la propria disap- la mia bottiglia di vetro al distribu- ti, in quanto è prerequisito fon- provazione non basta, ma è pos- tore pubblico. damentale di molti altri: il diritto sibile affiancarsi alla lotta politica Le questioni sono due: come all’acqua è l’estensione del diritto che i Movimenti dell’Acqua porta- esseri umani - tutti nel mondo alla vita. (ICESCR) no avanti in tutta Europa: piccole hanno queste stesse possibilità? Nel 2019 non esiste ancora attenzioni e atteggiamenti soste- Come cittadini- queste alternative nessuno strumento internazionale nibili e coerenti hanno un effetto sono gratuite? giuridico vincolante e gli Stati non positivo nell’immediato e rappre- L’acqua è un diritto umano manifestano la volontà politica di sentano un esempio da seguire universale, riconosciuto dalle attuare strategie concrete e con- per le generazioni future. Nazioni Unite nel 2010; è un bene cretizzanti. comune pubblico, fonte di vita Acqua pulita e igie- disponibile in quantità limitata; ne (Garantire a tutti la è democrazia e partecipazione, disponibilità e la gestione attiva da parte dei cittadini e sostenibile dell’acqua e sostenibile e solidale da parte delle strutture igienico- dei governi e degli enti gestionali. sanitarie) sono il sesto (CCDUA, 2018) Obiettivo di Sviluppo Nel 2010 l’ONU ha approva- Sostenibile dell’Agenda to la Risoluzione 64/92, che rico- 2030 delle Nazioni Unite: nosce il diritto all’acqua potabile l’impegno, formale, della ed ai servizi igienico sanitari come comunità internazionale diritto “essenziale alla qualità resta invariato. della vita ed all’esercizio di tutti Il CeVI persegue e i diritti dell’uomo”; il Consiglio fa riferimento all’Agenda, dei Diritti Umani ha approvato la ma si impegna anche Risoluzione 15/9, che riconosce ad evidenziarne le inco- “il diritto umano all’acqua ed erenze: contesta alcune ai servizi igienico sanitari come componenti dell’obiettivo derivato dal diritto ad un livello di 6: nè sufficientemente vita adeguato e legato al diritto a specifico o vincolante, nè migliorare lo stato di salute fisica proponente un possibile e mentale così come al diritto alla strumento giuridico appli- vita e alla dignità”. cabile. 15 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | MARGHERITA BOARO, tirocinante del CeVI Che cos’è veramente il bonus idrico? ALL’ACQUA DIRITTO Un passo verso il diritto per tutti o una misura per attenuare gli effetti dell’assenza di uno strumento giuridico vincolante sulle famiglie più povere? Cosa significa che non esiste uno L’introduzione della misura ha generato un strumento giuridico internazionale che vincoli dibattito tra sostenitori e insoddisfatti: da una gli Stati firmatari della Risoluzione ONU 2010 parte il bonus è un’agevolazione fiscale che copre il a garantire concretamente il diritto all’acqua e 20/30% del costo annuale della fornitura idrica, un all’igiene? Significa che ogni Stato può (o meno) aiuto alle famiglie in difficoltà; dall’altra l’impegno elaborare delle misure che garantiscano questo statale potrebbe essere indirizzato a garantire a diritto: che garantiscano, per esempio, che ogni tutti, indipendentemente dal reddito, il quantitativo individuo abbia accesso a 50/100 litri di acqua al minimo vitale di almeno 50 litri al giorno. giorno (WHO, 2010). Gli incrementi tariffari annuali del sistema In Italia le problematiche relative idrico restano notevoli e la dispersione idrica all’accesso sono per lo più legate al pagamento aumenta su tutto il territorio. della bolletta: nel 2018 la cifra media annua Pur riconoscendo la rilevanza e gli effetti spesa da una famiglia per la bolletta idrica è di positivi del bonus acqua, l’impegno statale non 426€, in Friuli Venezia Giulia ammonta a 376€, può esaurirsi in una misura che tuteli solo le fasce in aumento del 9% rispetto all’anno precedente. più svantaggiate della società, senza concretizzare (CittadinanzaAttiva, 2018) e tutelare coerentemente a livello nazionale le Nel 2018 lo Stato Italiano ha introdotto la direttive internazionali. possibilità di richiedere il bonus idrico per la Secondo l’articolo 60 del Collegato fornitura delle famiglie in condizione di disagio Ambientale 2015 non tutti hanno diritto al bonus economico e sociale, in base all’indicatore acqua, secondo la Risoluzione 64/292 2010 ONU ISEE di ogni nucleo familiare: il bonus acqua l’acqua e l’igiene sono un diritto umano universale consente di non pagare il quantitativo minimo e fondamentale, per tutti. di acqua a persona per anno (18,25 m3). Cooperazione - (dal latino cooperatio, -onis) L’utente deve presentare domanda al Comune termine utilizzato quando due organismi della di residenza, la tariffa agevolata applicata dal stessa specie condividono i benefici di un’azione gestore non è unica a livello nazionale. svolta insieme. (etimologia, Treccani). 16 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | Teresa Cuttini, Servizio civilista del CeVI Ancora poca fiducia nel ALL’ACQUA bere acqua DIRITTO di rubinetto! Uno degli organi più ricchi d’acqua del nostro corpo è il cervello, beviamo per avere le idee più chiare. Acqua del rubinetto vs acqua in bottiglia. Di fondo oltre alle preferenze di gusto degli Una questione cruciale dei nostri tempi, con italiani c’è quel sentimento di sfiducia verso la risvolti ambientali notevoli, che possono spostare pubblica amministrazione e la gestione delle significativamente l’ago della bilancia della produ- acque pubbliche che fa temere che non vi siano zione di rifiuti in plastica. sufficienti e pertinenti controlli a stabilire la Secondo i dati Censis 2019, più del 90% degli salubrità e la sicurezza. italiani beve solo acqua in bottiglia. Molte persone evitano di bere l’acqua del L’Italia è al primo posto in Europa e secondo rubinetto perché temono che sia sporca, inquinata nel mondo per consumo di acqua in bottiglia (206 e addirittura nociva per la salute. Preferiscono litri pro-capite/anno). così l’acqua in bottiglia inconsapevoli che il In Italia si producono circa 100 kg di plastica rischio è lo stesso se hanno timori per la propria a testa ogni anno. Di questi, circa 35 kg sono “rifiuti salute. da confezionamento” che, secondo le leggi vigenti, si Il concetto fondamentale da capire è che possono differenziare e riciclare. Il resto non si rici- l’acqua deve per legge essere principalmente cla e finisce accumulato o disperso nell’ambiente. garantita potabile. La scelta di bere acqua La Direttiva proposta dalla Commissione potabile che esca dal rubinetto o che sia in europea a maggio 2018 punta a ridurre l’inquina- bottiglia non deve quindi basarsi sulla maggior mento da plastica entro il 2030, obbligando tutti gli qualità e sicurezza dell’una o dell’altra: per Stati membri a ridurre il consumo e la produzione principio tali proprietà sono garantite in delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2025. entrambi i casi. Si può capire che una persona Il problema di fondo è però che le famiglie viaggiando in auto per ore preferisca l’acqua che non si fidano a bere l’acqua di rubinetto rap- in bottiglia per comodità ma, se si guarda alla presentano ancora una quota considerevole, nono- potabilità dell’acqua, quella bottiglia potrebbe stante il grado di fiducia mostri un miglioramento tranquillamente essere stata riempita con acqua progressivo ma altalenante. del rubinetto! 17 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | MARGHERITA BOARO, tirocinante del CeVI ALL’ACQUA DIRITTO DIRITTO La nuova sfida delle città Una premessa scontata, già detta, già scritta: la globalizzazione ha agito e modificato svariati elementi della realtà Dagli enti internazionali alle istituzioni adeguato livello di controllo qualità), resilienti in nazionali tutti i ruoli e le responsabilità sono state grado di rispondere alle sfide dei cambiamenti messe in discussione. climatici e sostenibili. Le città e i loro sindaci non sono esenti Una città deve affrontare diverse sfide da queste trasformazioni, ma la direzione che concernenti l’acqua e i servizi igienici, in primis questi possono seguire non è scontata: le città quello della qualità e quello della quantità. possono limitarsi a implementare misure locali, Per quanto riguarda il controllo della potabilità oppure le città possono cooperare insieme, e della rete di depurazione, azioni positive possono perseguendo obiettivi comuni e concretizzando concorrere a diminuire il tasso di sfiducia dei cittadini un’unità che spesso non viene ricercata a livello di nell’acqua pubblica che esce dai rubinetti: agire implementazione infra-regionale. sulla funzionalità del ciclo idrico integrato e sul Reinterpretando John Donne: “Nessuna città controllo qualità aumenta la fiducia e diminuisce è un’isola, completa in se stessa; ogni città è […] un conseguentemente l’uso di (bottiglie di) plastica. Per pezzo del tutto.” quanto riguarda l’accesso, un impegno positivo può In questo modo, la città riveste un ruolo essere assunto garantendo, sostenendo e promuovendo positivo, detentrice di governance e rappresentanza l’utilizzo di acqua pubblica nei locali cittadini. dei cittadini: come l’acqua nei confronti dei Una città è partecipazione: dei cittadini diritti, essa si erge a capofila in un processo di all’interno dei suoi confini e dei sindaci all’interno cambiamento e può farsi promotrice di una serie di dello Stato. azioni positive e concretizzanti. Progetti come La città e la gestione sostenibile La Carta delle Città per il Diritto Umano dell’acqua e delle risorse naturali, finanziato all’Acqua citata nelle pagine precedenti suggerisce dall’AICS, si fondano sul coinvolgimento e la quattro aggettivi, connotazioni a cui ambire: condivisione e il CeVI, in qualità di promotore, si inclusive (al cui interno la giusta quantità d’acqua augura possano rappresentare un esempio positivo sia garantita a tutti); sicure (che offrano un da seguirsi adesso, e nel futuro. 18 — CeVI News settembre 2019
SPECIALE DIRITTO ALL’ACQUA | Teresa Cuttini, servizio civilista del CeVI I tavoli territoriali multi-attore: ALL’ACQUA un’opportunità unica per coltivare DIRITTO la consapevolezza e la fiducia dei cittadini sulla risorsa idrica L’obiettivo è istituire un tavolo di lavoro tra i soggetti del territorio per garantire un approccio coordinato e un confronto proficuo a diversi livelli: comuni, università, gestori, enti a tutela della Il progetto “ Le città e la gestione sostenibile risorsa e dei consumatori. dell’acqua e delle risorse naturali” ci fornisce Ha preso avvio lo scorso anno a Udine per l’opportunità di continuare e diffondere questa iniziativa dell’Università di Udine il progetto esperienza avviata a Udine prevedendo l’attivazione “COMUNICare H2O”, con il sostegno della regio- dei Tavoli territoriali anche in altre città italiane ne Friuli Venezia Giulia, con l’intento di creare quali Milano, in provincia di Padova e Palermo. una cultura consapevole sulla risorsa acqua Il lavoro attraverso i Tavoli territoriali e multi- (https://comunicareh2o.uniud.it) attore si rivela una metodologia efficace che pone Il progetto ha come obiettivo principale in relazione soggetti con punti di vista, competenze quello di creare una mentalità di collaborazione e a volte interessi tra loro diversificati. Sul fronte tra stakeholder, seminare collegamenti tra realtà educativo la messa in rete delle scuole con gli che operano nel settore acqua sul territorio a attori del territorio, favorisce il coinvolgimento diversi livelli e coordinare una rete culturale. delle istituzioni educative non solo come luoghi Il CeVI vi ha preso parte insieme ad altri di educazione e progettualità, ma come soggetti attori con la convinzione che solo una cultura della partecipi alla trasformazione del territorio di cui collaborazione possa affrontare correttamente fanno parte quale rete di soggetti che intorno i problemi legati all’acqua nel nostro territorio alle tematiche dell’acqua e delle risorse naturali (disponibilità, qualità, gestione, inquinamento, ecc.). costruiscono un luogo di discussione che si propone Questa collaborazione tra i diversi attori ha di creare, in maniera partecipativa, le idee e i prodotto i primi risultati attraverso la realizzazio- cambiamenti necessari a un futuro più sostenibile, ne di una serie di attività quali eventi, conferenze valorizzando le diverse competenze di ogni soggetto. di approfondimento, attività formative e didatti- «Questa pubblicazione è stata realizzata con il contributo della Agenzia che e la somministrazione di un sondaggio per Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità del CeVI-Centro di Volontariato Internazionale raccogliere le percezioni e i bisogni dei cittadini e non rappresentano necessariamente il punto di vista dell’Agenzia». valutando insieme le possibili risposte e soluzioni. Il progetto è finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con AID 11788. 19 — CeVI News settembre 2019
Educazione alla cittadinanza globale | Laura Veritti, Referente Educazione del CeVI L’Educazione alla Cittadinanza Globale e la cittadinanza attiva L’ECG espande gli orizzonti educativi promuovendo È evidente il ruolo centrale un’educazione capace di futuro, che sappia far emergere dell’’educazione nel raggiungi- il legame tra l’essere umano e il pianeta terra. mento degli obiettivi di sviluppo sostenibile: informare, educare alla complessità delle grandi L’Educazione alla Cittadinanza Globale questioni globali, mobilitare i giovani e inserire i (ECG) è un approccio educativo che promuove temi della sostenibilità nei programmi scolastici e un senso di appartenenza alla comunità globale nell’educazione non-formale rappresentano condi- e che si fonda sul presupposto che in un mondo zioni essenziali per lo sviluppo di un cambiamento che è sempre più interdipendente, è fondamentale di mentalità che possa far affermare una maggiore formare “cittadini del mondo”con responsabilità e giustizia e sostenibilità e contribuire al raggiungi- doveri di partecipazione attiva nella la creazione mento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. di un mondo più giusto e più equo. Quest’anno il CeVI, con i percorsi educativi L’ECG ha come cornice di riferimento nelle scuole e i laboratori di cittadinanza attività, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. ha voluto portare avanti questa idea di educazione, Il target 4.7 dell’Agenda indica: “entro il e i risultati non sono mancati. 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano I giovani che hanno vissuto con noi quest’an- le conoscenze e le competenze necessarie per no di attività hanno appreso conoscenze fondamen- promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra tali e si sono impegnati attivamente per promuove- l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile re una cultura di pace, giustizia e sostenibilità. e stili di vita sostenibili, i diritti umani, Il loro impegno si è manifestato in diversi l’uguaglianza di genere, la promozione di una modi: dalla marcia Perugia-Assisi, alle campagne cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza di sensibilizzazione, alla diffusione di messaggi globale e la valorizzazione della diversità culturale di cambiamento grazie alla street-art, all’incontro e del contributo della cultura allo sviluppo con le istituzioni locali per far valere le loro idee e sostenibile”. richieste di cambiamento.
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