Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo

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Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
Anno XI - n. 54
                                                                            novembre 2017/gennaio 2018

                                                                   Figlie di San Paolo - Casa generalizia
                                                              Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma
                                                                   sicom@paoline.org - www.paoline.org

                               Serve una Chiesa in grado di far compagnia,
                          di andare al di là del semplice ascolto;
                          		       una Chiesa che accompagna il cammino
                               mettendosi in cammino con la gente.
                          							Papa Francesco
Foto: Anna Matikova fsp
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
Sommario
CARISSIME SORELLE...
Bacheca paolina
  Calendario del governo generale
  Dalle circoscrizioni
  Bolivia: Inaugurata una nuova libreria
  Corea: Scuola online di preghiera
  Costa d’Avorio: Incontri di formazione al centro culturale Paulines
  Filippine: Riunione ecologica della Famiglia Paolina
  India: Missione e passione apostolica
  Italia: #IoLeggoPerché2017
  Madagascar: La libreria mobile FSP
  Romania: Le Paoline alla Fiera del Libro Gaudeamus
  Sud Africa: Nuovo Sito Web
  Stati Uniti: 23° Anniversario del Concerto di Natale FSP

I nostri studi
  Il ruolo delle Figlie di San Paolo nello sviluppo della comunicazione
  Preparazione professionale e stile di vita della gioventù
  La formazione al postulato secondo il pensiero di don Alberione

Verso il Sinodo dei Giovani
  L’ascolto passa dalla rete

IN CAMMINO CON TECLA
  Una vera apostola: attiva nella contemplazione e contemplativa nell’azione

Ci Raccontiamo
  Un grande momento della mia vita

AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE
  Identità, relazioni, conoscenza online

Famiglia Paolina
  XXXV Incontro dei Governi generali della Famiglia Paolina

Focus sull’attualità
  Finestra sulla Chiesa
  Cristiani perseguitati nel mondo
  È nato l’Osservatorio sul rispetto della libertà religiosa nel mondo
  Giudici e avvocatesse del mondo in Vaticano

  Finestra sul mondo
  Costruire la pace in Sud Sudan e Congo
  Giornata contro la violenza sulle donne
  Focsiv: Premio volontariato internazionale a tre donne

  Finestra sulla comunicazione
  L’Agenzia Fides da 90 anni a servizio della missione
  Morto don Emilio Mayer, il prete del cinema
  Vatican News supera 4 milioni di utenti sui social

Eventi e Appuntamenti
  Nuove professioni
  Anniversari professione religiosa

Nella casa del Padre

                                           2
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
farlo di più e con maggiore fede, invocando
Carissime sorelle...   verso la beatificazione
                       di maestra tecla
                                                                                il suo intervento per noi, per i nostri cari, per
                                                                                la Chiesa. A questo scopo è stata prepara-
                                                                                ta una traccia di Novena dal titolo Fidati di
                                               Carissime sorelle,
                                                                                Dio, già tradotta nelle lingue principali, per
                                               spesso, quando mi tro-           chiedere grazie per intercessione della Pri-
                                               vo nelle diverse comu-           ma Maestra. Diffondiamo a piene mani e
                                               nità del mondo, giunge           con entusiasmo questo piccolo ma prezioso
                                               puntuale la domanda              opuscoletto per invitare il popolo a pregare
                                               circa il processo di be-         questa nostra Madre e a ricorrere alla sua
                                               atificazione di Maestra          intercessione presso il Padre.
                                               Tecla... A che punto
                                               siamo? Come ricordia-
                       mo, il 22 gennaio1991, Giovanni Paolo II rico-
                       nosceva che Maestra Tecla aveva vissuto le
                       virtù in grado eroico e la proclamava venera-
                       bile. Il processo perciò si è concluso da oltre
                       venticinque anni, ma è necessario il miracolo
                       perché il Papa la iscriva nell’albo dei Beati.
                            I primi passi del cammino verso la bea-
                       tificazione si svolsero molto velocemente: a
                       soli tre anni dalla morte, nel 1967, don Al-
                       berione faceva richiesta alla Congregazione
                       dei Santi di poter iniziare i processi informati-
                       vi riguardanti Maestra Tecla. Era forte in tutti
                       la convinzione che la Prima Maestra aveva                    Se abbiamo segni di grazie ottenute e di
                       lasciato un’autentica testimonianza evange-              possibili miracoli, inviamo la documentazio-
                       lica, proponibile a tutta la Chiesa. Si iniziò al-       ne in Casa generalizia. Più testimonianze ci
                       lora il lavoro della raccolta delle deposizioni          sono, meglio è. Ci sentiremo tutte coinvolte in
                       presso il tribunale ecclesiastico di Alba e di           questo bellissimo compito di impegnare Mae-
                       Roma, e la sua figura di Madre della Fami-               stra Tecla nel beneficare l’umanità di oggi, an-
                       glia Paolina emergeva sempre più limpida e               che nell’ottenere la salute fisica con interven-
                       chiara. Le varie fasi del processo seguirono             to straordinario. Raccomandiamole in modo
                       in modo regolare e anche celere. La Chiesa               particolare le situazioni delle famiglie a cui
                       riconoscendone l’eroicità delle virtù la indica-         era tanto sensibile. E diamo un particolare
                       va come guida nel cammino di fede, di spe-               risalto alla celebrazione del 5 febbraio, occa-
                       ranza, di carità e, certamente, come modello             sione favorevole per far conoscere Maestra
                       della vocazione paolina. Attendiamo ora la               Tecla nella Chiesa locale.
                       conferma della santità che, nella prassi co-
                                                                                   A Roma, avremo la gioia di accogliere,
                       mune, avviene attraverso il riconoscimento
                                                                                per questa celebrazione commemorativa,
                                            di un miracolo. E noi sia-
                                                                                mons. Angelo De Donatis, nuovo Vicario del
                                             mo a questo punto... at-
                                                                                Papa per la nostra Diocesi.
                                             tendiamo il miracolo!
                                                                                    Ricordiamo l’esortazione di Maestra Te-
                                                  Ma, per questo, è
                                                                                cla: «Il Signore non ti dà ciò che chiedi, ma
                                              necessaria anche la no-
                                                                                ciò che credi». Crediamo tutte insieme e
                                              stra intensa collabora-
                                                                                chiediamo, attraverso la preghiera, di vivere
                                               zione per far conosce-
                                                                                dei suoi grandi amori: Gesù Maestro, l’Euca-
                                               re Maestra Tecla, il suo
                                                                                ristia, la Chiesa, il Vangelo annunciato a tutti
                                                messaggio evangelico
                                                                                i popoli con i nuovi linguaggi della comunica-
                                                e il suo ardore aposto-
                                                                                zione, fino al completo sacrificio.
                                                lico; e per ricorrere e
                                                 far ricorrere i credenti          Con affetto.
                                                 alla sua intercessio-                                sr Anna Maria Parenzan
                                                  ne. L’abbiamo già
                                                  fatto, ma dobbiamo

                                                                            3
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
alizzato su Facebook per celebrare i 102 anni
Bacheca Paolina   BOLIVIA
                  Inaugurata una nuova libreria
                                                                           della fondazione delle Figlie di San Paolo.
                                                                               Il programma di cinque settimane che in-
                                                                           troduce alla preghiera, comprende anche
                                                                           una candela, un rosario e diversi videoclip
                                                                           per scoprire ed esercitarsi nell’orazione quo-
                                                                           tidiana. Ascoltando e guardando i programmi
                                                                           su Internet, i partecipanti sperimentano una
                                                                           relazione spirituale, condividono domande
                                                                           e approfondiscono la loro vita di preghiera.
                                                                           Con questa scuola online le Paoline si pro-
                                                                           pongono di aiutare le persone a mettersi in
                                                                           contatto orante con il Signore.

                     Si è finalmente concretizzato il sogno del-
                  le Paoline della città di La Paz, in Bolivia, di         COSTA D’AVORIO
                  avere una nuova libreria, la seconda in que-             Incontri di formazione
                  sta città.                                               al centro culturale Paulines

                      Nella celebrazione inaugurale sono state
                  richiamate le parole del Beato Giacomo Al-
                  berione: «Le nostre librerie sono centri da
                  cui si irradia la luce della verità», un invito ad
                  assumere con coraggio e fede questo nuovo
                  impegno apostolico.
                      Don Gregorio, parroco della chiesa di San
                  Michele, dove si trova la libreria, all’inizio del
                  suo discorso ha detto: «Dio vi ha portate in
                  questa parte della città per aiutare le persone
                  a formarsi cristianamente. Voi potete fare mol-
                  to bene con la vostra missione, una missione
                  di massima importanza nella società di oggi».
                     Dopo la benedizione è stata intronizzata la
                  Parola di Dio per ricordare che «Siamo nate
                  dalla Parola per la Parola e nella Parola».                  In continuità con le attività di animazione
                      Gioiamo per questa nuova libreria, anche             realizzate nel Centro culturale Paulines, le
                  se molto piccola, certe che sarà un centro di            Figlie di San Paolo di Abidjan hanno orga-
                  luce e calore per diffondere la fede, l’amo-             nizzato anche quest’anno incontri mensili di
                  re, la speranza e l’impegno nell’annuncio del            formazione biblica e liturgica.
                  Vangelo.                                                     I primi due appuntamenti, visto il grande
                                                                           desiderio di conoscere le Sacre Scritture da
                                                                           parte dei laici, sono stati di approfondimento
                  COREA                                                    della Bibbia.
                                                                               P. Jean-Marie Guillaume, SMA, ha pre-
                  Scuola online di preghiera                               sentato il ricco contenuto del suo libro Ini-
                                                                           tiation à la Bible, una vera enciclopedia che
                                                                           narra la nascita dei libri biblici fino alle ultime
                                                                           traduzioni dei testi.
                                                                               Nel secondo incontro, P. Paulin Degni
                                                                           Congo, autore e collaboratore delle Paoline
                                                                           nonché coordinatore della Bibbia Africana,
                                                                           ha parlato di Paolo, servitore della Parola.
                                                                               Grande interesse da parte dei partecipan-
                     Attrazione è il nome della scuola online di           ti che sono intervenuti con domante e richie-
                  preghiera che le Paoline della Corea hanno re-           ste di chiarificazioni.

                                                                       4
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
Bacheca Paolina   FILIPPINE
                  Riunione ecologica della
                  Famiglia Paolina

                                                                        pato a questo momento formativo che si è
                                                                        sviluppato attraverso tre prospettive signifi-
                      La Famiglia Paolina delle Filippine ha            cative: Paoline: agenti di evangelizzazione,
                  celebrato il 46° Anniversario della morte del         contenuti e utenti, nuovi media e i nuovi ca-
                  Beato Giacomo Alberione con un incontro               nali. Sono state affrontate e condivise anche
                  dal tema Paulines Go Green. Ospitato dalle            la visione, l’organizzazione e la disciplina
                  Pie Discepole del Divin Maestro, l’evento si è        orientata alla missione paolina.
                  svolto nel bellissimo giardino della comunità             Sr Teresa, attingendo al suo grande ba-
                  di Antipolo con la partecipazione di Paolini,         gaglio di esperienze e passione apostolica,
                  Figlie di San Paolo, Pie Discepole, Pasto-            ha concluso affermando che lo studio senza
                  relle, Cooperatori Paolini e Amici del Divino         la visione rende professionista e non apo-
                  Maestro.                                              stolo, e la visione senza l’organizzazione è
                     La celebrazione eucaristica è stata pre-           come il sogno di un uomo morto.
                  sieduta da don Jose Aripio, superiore provin-
                  ciale, con 15 sacerdoti Paolini e due diaconi.
                      Il momento è stato poi animato da canzo-          ITALIA
                  ni, danze e giochi dal tema ecologico, lodan-         #IoLeggoPerché2017
                  do e ringraziando il Signore per tutti i suoi
                  doni.
                     Per portare alla consapevolezza del pro-
                  blema e impegnarsi nelle risoluzioni ecologi-
                  che, sono state presentate all’assemblea le
                  sei “R”: Respect - Rispettare, Refuse - Rifiu-
                  tare, Recycle - Riciclare, Reduce - Ridurre,              Anche quest’anno 22 Librerie Paoline
                  Reuse - Riutilizzare, Rot - Decomporre.               hanno partecipato alla terza edizione dell’i-
                     Durante la celebrazione la Famiglia Paoli-         niziativa #IoLeggoPerché2017, organizzata
                  na ha consegnato un dono speciale a Talitha           a livello nazionale dall’Associazione Italiana
                  Kum Filippine, un’organizzazione di congre-           Editori, per rifornire le biblioteche scolasti-
                  gazioni religiose e donne poliziotto che aiuta        che.
                  e risponde alle problematiche della tratta di             Le librerie coinvolte si sono gemellate con
                  esseri umani.                                         un totale di 129 scuole, di ogni ordine e gra-
                                                                        do, dalle materne alle superiori. Attraverso
                                                                        varie iniziative e con l’aiuto di alcuni messag-
                  INDIA                                                 geri, hanno coinvolto i propri clienti nel fare
                                                                        una donazione di libri per le biblioteche delle
                  Missione e passione apostolica                        scuole con cui si erano gemellate. A livello
                      Le Figlie di San Paolo dell’India hanno re-       nazionale sono stati donati oltre 66.748 libri
                  alizzato un seminario sull’apostolato paolino,        per 5.636 scuole iscritte e 1.774 sono sta-
                  tenuto da sr Teresa Marcazzan del centro              te le librerie coinvolte. Le Librerie Paoline
                  editoriale di Nairobi, in Kenya, Quasi tutte le       hanno raccolto oltre 500 volumi donati a 129
                  suore della provincia indiana hanno parteci-          scuole.

                                                                    5
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
tecipare alla Fiera internazionale del libro
Bacheca Paolina   MADAGASCAR
                  La libreria mobile FSP
                                                                         Gaudeamus, tenutasi nella capitale Buca-
                                                                         rest dal 22 al 26 novembre. Questa fiera è
                                                                         la più importante della nazione dove abi-
                                                                         tualmente arrivano visitatori da tanti luoghi
                                                                         e città.
                                                                             Anche se le Paoline sono state una goc-
                                                                         cia in un mare di libri, la loro offerta edito-
                                                                         rialie di formazione umana e spirituale ha
                                                                         portato Gesù in un mondo variegato e mul-
                                                                         tiforme. Il piccolo stand ha rappresentato un
                                                                         segno di contradizione per alcuni, una curio-
                                                                         sità per altri, una sorpresa per la qualità dei
                                                                         contenuti, una presenza significativa che ha
                      Il Beato Giacomo Alberione diceva spes-            seminato speranza nell’annuncio del Vange-
                  so: «Dobbiamo andare alla gente e non                  lo. Siamo certe che questo impegno aposto-
                  aspettare che vengano da noi». Con gioia,              lico porterà frutto affinché la Parola corra e
                  le nostre sorelle della comunità di Toama-             sia glorificata.
                  sina, una nuova comunità aperta nel mese
                  di gennaio 2017, si sono messe in cammino
                  per raggiungere la gente della città. Un’e-            STATI UNITI
                  sperienza nuova a servizio del Vangelo per             23° Anniversario
                  avvicinare concretamente le persone nei                del Concerto di Natale FSP
                  quartieri e nei mercati della città.
                     La città di Toamasina, precedentemente
                  nota come Tamatave, si trova nel Madaga-
                  scar orientale.
                      Le tre sorelle di questa piccola comunità
                  hanno acquistato un’auto minivan a tre ruo-
                  te che si apre su tre lati e diventa un “tavolo”
                  per l’esposizione dei materiali multimediali. La
                  gente non aveva mai visto niente del genere,
                  la libreria mobile FSP è diventata famosa e
                  ricercata. Non ci sono confini per la missione
                  paolina.

                                                                             Da 23 anni le Figlie di San Paolo degli
                  ROMANIA                                                Stati Uniti si impegnano nella realizzazione
                  Le Paoline                                             di una serie di grandi concerti di Natale. Du-
                  alla Fiera del Libro Gaudeamus                         rante il periodo di Avvento questo tour (tenu-
                                                                         to quest’anno in 10 città diverse da Boston a
                                                                         Los Angeles) ha un posto speciale nelle atti-
                                                                         vità paoline di evangelizzazione.
                                                                             Le sorelle coriste si riuniscono dal mese
                                                                         di novembre per prepararsi a portare l’amo-
                                                                         re e la gioia di Gesù a tutta la gente attra-
                                                                         verso la musica. Ogni concerto comprende
                                                                         canti di Natale tradizionali e alcuni dei più
                                                                         divertenti della cultura americana, ciascuno
                                                                         con una piccola introduzione vivace che of-
                                                                         fre al coro l’opportunità di proclamare l’amo-
                                                                         re di Dio che si fa dono nel suo figlio Gesù.
                    Le Figlie di San Paolo della Romania                 Infatti, il tema del concerto di quest’anno è
                  hanno avuto l’opportunità e la gioia di par-           stato Love Among Us (L’Amore Tra Noi). Il

                                                                     6
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
pubblico, che accorre sempre più numeroso
Bacheca Paolina        a questi spettacoli, appartiene a varie estra-
                       zioni sociali e religiosi.
                           Così testimonia sr Julia Mary: «La musica
                       è dono di Dio, l’unica arte del cielo data al
                       mondo; l’unica arte del mondo che portiamo
                       in paradiso».
                          Il nostro augurio vivissimo a queste co-
                       raggiose Paoline.

                                                                                  Attraverso questa presenza in rete e l’in-
                       SUD AFRICA                                              tensa attività dei social media, le Paoline si
                       Nuovo Sito Web                                          prefiggono di raggiungere un numero sem-
                           Dopo mesi di programmazione e di lavo-              pre più grande di persone portando a cono-
                       ro intenso è stato realizzato e messo online            scenza la produzione libraria e audiovisiva
                       il nuovo sito del Sud Africa: www.paulinesa.            presente nelle librerie del Sud Africa.
                       org. Un portale aggiornato nel linguaggio, nel-           A tutte il nostro augurio di un fecondo
                       la grafica e nella disposizione dei contenuti.          apostolato.

                       IL RUOLO DELLE FIGLIE                                   sto e presentazione del problema; analisi alla
                       DI SAN PAOLO NELLO SVILUPPO                             luce di studi e letteratura sul tema; riflessione
                       DELLA COMUNICAZIONE                                     socio-culturale, analizzando problemi, sfide
                       JUSTINA UKAMAKA OMEJE, FSP                              e prospettive per il futuro; riflessione teolo-
                                                                               gica. Lo studio è accompagnato da un’ampia

                                               La tesi per il Diplo-
                                                ma in Scienze del-
                                            lo Sviluppo Umano,
                                                                               bibliografia che mostra l’impegno e la serietà
                                                                               del lavoro.
                                                                                  Di particolare interesse sono le racco-
                                            che sr Justina Omeje
                                                                               mandazioni per sviluppare i mezzi di comu-
                                            Ukamaka ha conse-
                                                                               nicazione sociale, promuovere lo sviluppo
                                            guito presso il Tanga-
                                                                               sociale e sradicare la povertà.
                                            za University College
                                            di Nairobi, in Kenya,
                                            affronta lo studio del             PREPARAZIONE PROFESSIONALE
                                            programma di riabili-              E STILE DI VITA DELLA GIOVENTÙ
                                            tazione giovanile della
                                                                                   Suor Justina ha proseguito i suoi studi in
                       Parrocchia della Consolata di Nairobi.
                                                                               vista del baccalaureato in Scienze di svilup-
                           Alla luce della realtà che vede il 60% della        po umano. A conclusione dell’iter formativo
                       popolazione vivere nello slum (circa due mi-            ha realizzato un lavoro di ricerca sul Signi-
                       lioni), non è difficile comprendere come que-           ficato della preparazione professionale sullo
                       sto fatto rappresenti un problema da studiare.          stile di vita della gioventù e il contributo delle
                       È in questo contesto che sr Justina ha scelto           Edizioni Paoline in questo processo. L’ela-
                       come elemento di riflessione la gente dello             borato, servito per ricevere il riconoscimento
                       slum Deep Sea che si trova nella parrocchia             dal St Therese vocational traingng College
                       dei Padri della Consolata. Lo scopo dello stu-          (STVTC), prevedeva un caso sull’impor-
                       dio era di stabilire il livello di povertà e cosa       tanza della preparazione professionale per
      I nostri studi

                       fare per ridurlo tra i giovani attraverso l’uso         gli studenti che non avevano la possibilità
                       dei mezzi di comunicazione.                             economica di continuare gli studi a livello
                          I media possono essere efficacemente                 universitario. Per la raccolta dei dati, sr Ju-
                       usati non solo per l’evangelizzazione, ma an-           stina ha creato gruppi di discussione con gli
                       che per lo sviluppo umano e sociale. Il lavoro          studenti, ha tenuto interviste e presentato
                       della tesi si snoda in quattro capitoli: conte-         questionari.

                                                                           7
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
La tesina è divisa in cinque capitoli: infor-                                  religiosi e sociali.
Bacheca Paolina   mazione basilare sull’argomento; bibliogra-
                  fia; metodologia di ricerca e analisi dei dati
                                                                                                     Sr Zoe considera
                                                                                                     la formazione al
                  raccolti; riflessione teologica sulla prepara-                                     postulato con par-
                  zione professionale; piano di azione basato                                        ticolare riferimento
                  sui risultati della ricerca.                                                       al pensiero di Don
                      Le pubblicazioni delle Paoline dell’Africa,                                    Alberione che ha
                  usate per l’approfondimento dell’argomento                                         fatto sua l’indica-
                  e la ricerca, ha riscontrato negli studenti un                                     zione di San Paolo
                  largo consenso.                                                                    sull’identità cristia-
                      Come conclusione la tesi sostiene che la                                       na; mirare cioè alla
                  preparazione tecnica professionale offre, a                                        Cristificazione: Fin-
                  chi vive in condizioni economiche precarie,             ché il Cristo sia formato in voi (Cfr. Gal 4,19).
                  la possibilità di trovare un lavoro e realizzarsi       Una particolare attenzione viene rivolta al
                  nella vita professionale.                               contesto malgascio.
                                                                              La tesi si sviluppa in tre capitoli in cui
                                                                          vengono considerate le varie tappe e i di-
                  LA FORMAZIONE AL POSTULATO                              versi temi della formazione. Nel primo viene
                  SECONDO IL PENSIERO                                     affrontato il processo di crescita offerto dal-
                  DI DON ALBERIONE                                        la Congregazione, presentando la vita e il
                                                                          carisma di Don Alberione nel suo contesto
                  ZOE RAZAFIMAMONJY, FSP
                                                                          storico. Nel secondo viene considerata la

                  S    r Zoe, del Madagascar, ha concluso i suoi
                       studi presso la Facoltà di Scienze dell’E-
                  ducazione dell’Università Pontificia Salesiana
                                                                          formazione integrale a confronto con le va-
                                                                          rie sfide culturali. Nel terzo capitolo vengono
                                                                          proposte alcune linee per valorizzare il cari-
                  di Roma, dopo un curriculo di pedagogia per             sma nel nuovo contesto culturale e consoli-
                  la formazione delle vocazioni, e ha presentato          dare l’identità paolina.
                  la sua tesi per conseguire la Licenza.                     La Tesi è arricchita da alcune appendici
                     La formazione esige oggi una particola-              sul tema e da un’ampia bibliografia con vari
                  re attenzione per offrire solide basi umane,            testi di Don Alberione e delle Figlie di San
                  spirituali e apostoliche alle giovani che aspi-         Paolo. Seguono quelli del Magistero eccle-
                  rano a consacrare la vita nei nuovi contesti            siale e di altri studiosi su argomenti affini.

                           25 gennaio 2018
                           Prima Professione
                           India
                           EKKA Anukampa
                           REIKHAN Joyly
                           AROKIASAMY Vency

                           Seoul Corea
                           KANG Min Hye - Rosa
                           KIM Tae Hee Elizabeth - Tecla
                           YOON Na Ra - Paula

                           8 dicembre 2017
                           Professione perpetua
                           Seoul Corea
                           AHN Jung Do Hyoju sr Agnes
                           CHO Hyun Jin sr Bona
                           NOH Seol A sr Francesca

                                                                      8
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
condividere, progettare, ascoltare e celebra-
Verso il Sinodo dei giovani   L’ASCOLTO PASSA DALLA RETE
                                                      L’appuntamento si avvi-
                                                                                        re. Da mesi la Segreteria generale del Sino-
                                                                                        do dei vescovi ha aperto un canale online in
                                                                                        diverse lingue, il sito youth.synod2018.va
                                                      cina. La XV Assemblea
                                                                                        con «L’intento di promuovere una più ampia
                                                      generale del Sinodo
                                                                                        partecipazione di tutti i giovani del mondo,
                                                      dei Vescovi, a ottobre
                                                                                        non solo ricevendo informazione sull’evento
                                                      2018, vedrà protagoni-
                                                                                        sinodale ma anche interagendo e parteci-
                                                      sti in prima linea i giova-
                                                                                        pando nel cammino di preparazione».
                                                      ni di tutto il mondo.
                                                                                            Un anno in cui siamo invitati ad aprirci, a
                                                      La Chiesa si pone in
                                                                                        pensare strade nuove, camminare assieme,
                                                      “ascolto” delle nuove
                                                                                        intercettare i dubbi, le critiche, le speranze…
                                                      generazioni. Un Sino-
                                                                                        riguardo una Chiesa che a volte sembra trop-
                              do sui giovani, ma che nelle intenzioni rivela-
                                                                                        po distante dal mondo incerto e fluido in cui
                              te da Papa Francesco nell’annunciarlo vuole
                                                                                        i nostri ragazzi e ragazze vivono le relazioni,
                              soprattutto essere un appuntamento dei gio-
                                                                                        costruiscono la propria identità, progettano
                              vani. Loro al centro dell’attenzione – scrive il
                                                                                        la vita.
                              Papa – perché «vi porto nel cuore».
                                                                                            Mi sembra interessante, lasciarci provo-
                                  Per questo la Chiesa intende coinvolgerli
                                                                                        care da alcune espressioni di Papa France-
                              da protagonisti e, soprattutto, convocandoli,
                                                                                        sco nell’incontro con i Vescovi del Brasile,
                              dal 9 al 24 marzo 2018, per incontrarli e dare
                                                                                        nell’Arcivescovado di Rio de Janeiro, il 27 lu-
                              spazio per esprimere le loro aspettative e i
                                                                                        glio 2013, durante la Giornata Mondiale della
                              desideri, le incertezze e le preoccupazioni
                                                                                        Gioventù.
                              nelle complesse vicende del mondo odier-
                              no. Una opportunità che arricchirà la fase di                 «Il mistero difficile della gente che lascia la
                                                                                            Chiesa; di persone che, dopo essersi la-
                              consultazione già avviata con la pubblicazio-
                                                                                            sciate illudere da altre proposte, ritengono
                              ne del Documento Preparatorio ed il relati-
                                                                                            che ormai la Chiesa – la loro Gerusalemme
                              vo Questionario. Un anno dunque in ascol-
                                                                                            – non possa offrire più qualcosa di signifi-
                              to della voce, della fede, dei dubbi e delle
                                                                                            cativo e importante. E allora vanno per la
                              critiche dei giovani. Di tutti, anche quelli più
                                                                                            strada da soli, con la loro delusione.
                              lontani dalla Chiesa, perché i sogni e il futu-
                                                                                            Forse la Chiesa è apparsa troppo debole, for-
                              ro non lasciano fuori nessuno. Alla ricerca di
                                                                                            se troppo lontana dai loro bisogni, forse trop-
                              “campo” per sintonizzarsi sulle loro frequen-
                                                                                            po povera per rispondere alle loro inquietudi-
                              ze, connettersi nei loro spazi, incontrarsi nel
                                                                                            ni, forse troppo fredda nei loro confronti, forse
                              respiro di un post, nell’attimo di un selfie…
                                                                                            troppo autoreferenziale, forse prigioniera dei
                                  Un Sinodo che intende essere “interatti-                  propri rigidi linguaggi, forse il mondo sembra
                              vo” nelle strategie e nei canali per informare,               aver reso la Chiesa un relitto del passato,

                                                                                    9
Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
insufficiente per le nuove domande; forse la                      me e me, tra me e il mondo, tra il mondo e
Verso il Sinodo dei giovani       Chiesa aveva risposte per l’infanzia dell’uo-
                                  mo ma non per la sua età adulta. Il fatto è che
                                  oggi ci sono molti che sono come i due disce-
                                                                                                    me. La sua finalità è questa. Il senso di qual-
                                                                                                    siasi parola è di farci arrivare all’umano. 2

                                  poli di Emmaus; non solo coloro che cercano
                                  risposte nei nuovi e diffusi gruppi religiosi, ma
                                  anche coloro che sembrano ormai senza Dio
                                  sia nella teoria che nella pratica.
                                  Di fronte a questa situazione che cosa fare?
                                  Serve una Chiesa che non abbia paura di
                                  entrare nella loro notte. Serve una Chiesa
                                  capace di incontrarli nella loro strada. Ser-
                                  ve una Chiesa in grado di inserirsi nella
                                  loro conversazione. Serve una Chiesa che
                                  sappia dialogare con quei discepoli, i quali,
                                  scappando da Gerusalemme, vagano sen-
                                  za meta, da soli, con il proprio disincanto,
                                  con la delusione di un Cristianesimo ritenu-
                                  to ormai terreno sterile, infecondo, incapace                     Parola e ascolto sono dunque relazio-
                                  di generare senso […]                                         nali: la presenza dell’altro implica l’apertura
                                  Davanti a questo panorama, serve una                          dello spazio dell’interrogazione. La comuni-
                                  Chiesa in grado di far compagnia, di anda-                    cazione è legata a un rimbalzo di domande
                                  re al di là del semplice ascolto; una Chiesa                  che rendono l’ascolto non una dimensione
                                  che accompagna il cammino mettendosi in                       di passività ma un’attitudine a lasciarsi inva-
                                  cammino con la gente; una Chiesa capace                       dere, scomodare dalla domanda: chi chiede,
                                  di decifrare la notte contenuta nella fuga di                 interroga, sta offrendo l’opportunità di rispon-
                                  tanti fratelli e sorelle da Gerusalemme; una                  dere, sta avviando un dialogo, ponendosi in
                                  Chiesa che si renda conto di come le ragioni                  una disponibilità affettiva.
                                  per le quali c’è gente che si allontana con-
                                                                                                   Gli adolescenti di oggi sono cresciuti as-
                                  tengono già in se stesse anche le ragioni per
                                                                                                sieme a Internet, sempre in contatto, vedo-
                                  un possibile ritorno, ma è necessario saper
                                                                                                no e ascoltano quello che vogliono, quando
                                  leggere il tutto con coraggio. Gesù diede ca-
                                                                                                vogliono. Si raccontano attraverso i video
                                  lore al cuore dei discepoli di Emmaus.
                                  Vorrei che ci domandassimo tutti, oggi: sia-                  di YouTube, le storie e le foto su Instagram,
                                  mo ancora una Chiesa capace di riscaldare                     i post e i link su Facebook, i messaggi su
                                  il cuore? Una Chiesa capace di ricondurre a                   Snapchat e le conversazioni su Whatsapp.
                                  Gerusalemme? Di riaccompagnare a casa?                           Scrivono e pubblicano i loro racconti e ro-
                                  In Gerusalemme abitano le nostre sorgenti:                    manzi su Wattpad. I social media, per loro,
                                  Scrittura, Catechesi, Sacramenti, Comu-                       sono spazi per essere aggiornati su ciò che
                                  nità, amicizia del Signore, Maria e gli Apo-                  succede nel mondo, ambienti in cui raccon-
                                  stoli... Siamo ancora in grado di raccontare                  tare e raccontarsi, per arrabbiarsi e impe-
                                  queste fonti così da risvegliare l’incanto per                gnarsi, per confrontarsi e dialogare, per par-
                                  la loro bellezza?1                                            tecipare e esserci.
                                 La parola è un appello che richiede una                           Per Paulo Freire la parola è qualcosa di
                              mobilitazione dell’essere e una tensione ver-                     più che un semplice strumento che mette in
                              so gli altri:                                                     relazione; è parola e riflessione, perché «non
                                 Il modo in cui ci realizziamo in quanto perso-                 esiste parola autentica che non sia prassi.
                                 ne rimanda alla capacità di rivolgere agli altri               Quindi, pronunciare la parola autentica si-
                                 (e di ricevere da loro) una parola propria. Sta                gnifica trasformare il mondo».
                                 qui il paradosso, nella necessità che abbia-                     Ma queste sono storie del prossimo nu-
                                 mo di costruire la nostra personalità, la no-                  mero.
                                 stra individualità in quanto persone, attraver-
                                                                                                                     Maria Antonia Chinello, FMA
                                 so il gioco della parola scambiata. La parola,
                                 così, è sostanzialmente un intermediario tra
                                                                                                2
                                                                                                  Cf Barcellona Pietro, La parola perduta. Tra polis greca
                              1
                                http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/        e cyberspazio, Bari, Edizioni Dedalo 2007. Dello stesso
                              july/documents/papa-francesco_20130727_gmg-episco-                autore, anche Elogio del discorso inutile. La parola gratui-
                              pato-brasile.html                                                 ta, Bari, Edizioni Dedalo 2010.

                                                                                           10
della vita su questa terra fa ritrovare la vita,
In cammino con Tecla   Una vera apostola:
                       attiva nella contemplazione
                       e contemplativa nell’azione1
                                                                                           fa diventare portatori di vita. Ma tutto questo
                                                                                           è opera della grazia. Suor Tecla si rese di-
                                                                                           sponibile alla grazia con tutto il suo essere.
                                                                                           Morì per far vivere Cristo. E la grazia le diede
                                                          N
                                                         el dover par-
                                                         lare di suor
                                                   Tecla Merlo, Co-
                                                                                           tale dimensione e tale potenza che, ancora
                                                                                           oggi, la sentiamo viva.
                                                   fondatrice e pri-                          Bisogna considerare suor Tecla sotto un
                                                   ma Superiora ge-                        profilo psicologico-spirituale, ossia il suo es-
                                                   nerale delle Figlie                     sere come oggetto di lavoro della grazia. Si
                                                   di San Paolo, mi                        era esercitata nell’abnegazione e nell’equili-
                                                   vengono in men-                         brio e proprio uno degli effetti del lavoro della
                                                   te le parole che                        grazia fu il suo equilibrio spirituale. Persuasa
                                                   l’Apostolo scrive                       che la sorgente del vero successo apostolico
                                                   all’inizio del ca-                      era la vita in Cristo, non vi fu in lei attività che
                                                   pitolo terzo della                      la distogliesse dalla contemplazione, come
                       Lettera ai Colossesi: «Pensate alle cose di                         non vi fu preghiera in cui non si unisse al Cri-
                       lassù, non a quelle della terra; voi infatti siete                  sto con tutti i problemi della Congregazione
                       morti e la vostra vita è nascosta con Cristo                        e della Chiesa. (…)
                       in Dio». Forse desterà meraviglia l’accosta-
                       mento di una donna tutto ardire e tutta vo-
                       lontà al pensiero della morte e a quello del
                       nascondimento. La fiaccola, dice il Vangelo,
                       non si mette sotto il moggio. Ma se suor Tecla
                       Merlo fu donna volitiva, energica, ardimento-
                       sa, fu però anche molto saggia. Proprio per
                       questo ella seppe morire in Cristo per vivere
                       con Lui ed essere così messaggera di vita.
                       Fu il suo nascondimento in Cristo il segreto
                       della sua efficacia carismatica. (…)
                           Fedeltà al Fondatore e responsabilità del-
                       la Congregazione con assilli e affanni di ogni
                       genere non erano cose sempre semplici e
                       sempre conciliabili. Sentiva l’ebbrezza ma
                       anche la spossatezza dell’immolazione. La
                       vita religiosa era una crocifissione. «I voti –
                       disse - sono i tre chiodi che fissano l’anima
                       al servizio di Dio». Nel servizio di Dio si era
                       lanciata senza tentennamenti, accettandone
                       a priori tutte le conseguenze.
                                                                                               La sua vita fu una vera vita apostolica:
                           Alle parole che abbiamo citato di san Pa-
                                                                                           azione nella contemplazione e contempla-
                       olo fanno eco quelle del c. 12 del vangelo
                                                                                           zione nell’azione. Non bigottismo né iperat-
                       di Giovanni: «Se il chicco di grano, caduto
                                                                                           tivismo, ma apostolato in Cristo e per Cristo.
                       in terra, non muore, resta solo. Ma se muo-
                                                                                           Una fiumana di azioni di carità che sgorga-
                       re porta molto frutto. Chi ama la propria vita
                                                                                           vano dalla sua vita di fede. Parlando dell’a-
                       la perde, e chi odia la propria vita in questo
                                                                                           postolato diceva: «Il Signore ci ha voluto as-
                       mondo, la conserverà per la vita eterna».
                                                                                           sociare alla sua stessa missione di salvare il
                            È la sublime mistica di Cristo. L’annien-                      mondo».
                       tamento in Cristo fa portare molto frutto, e
                                                                                               Consapevole della grandezza della voca-
                       il frutto è l’opera apostolica. L’immolazione
                                                                                           zione, la viveva morendo e vivendo in Cristo.
                                                                                           Ma questo lo voleva anche per le sue figlie,
                       1 Testo tratto dalla testimonianza di Silvano Gratilli, ssp,        le quali dovevano essere degne di un sì alto
                       (1915-1993) al Convegno «Vi porto nel cuore». A 25 anni             dono di Dio. Non vi dovevano perciò essere
                       dalla morte della Serva di Dio Maestra Tecla Merlo, Rocca
                       di Papa (Mondo Migliore) 2-5 febbraio 1989.
                                                                                           equivoci sul significato della vocazione. Ban-

                                                                                      11
do ad ogni pensiero che potesse deturparne                       salutammo. Nelle parole che ci scambiammo
In cammino con Tecla   la bellezza, ossia l’assimilazione in Cristo.
                          Stralcio dalle sue conferenze:
                                                                                        quello che mi colpì fu che, senza alcuna aria o
                                                                                        affettazione spiritualistica, il suo discorso pro-
                                                                                        cedeva sempre con argomenti soprannatura-
                          Dire a quelle che vogliono farsi suore, che                   li. Era un continuo riferimento a Dio, nel modo
                          ci sono tanti sacrifici da fare: se vengono
                                                                                        più semplice, direi quasi ingenuo. Era un farsi
                          perché piace il vestito, perché è comodo,
                                                                                        “bambino” nel senso evangelico del termine.
                          non sono buone vocazioni. Più di tutto di-
                          staccarci da noi stesse; questo è il più                          Ma ricordo ancora che, molti anni prima,
                          grande sacrificio. Che il Signore ci dia que-                 a Roma, una volta passando vicino alla casa
                          sta grazia.                                                   delle Figlie di San Paolo, la trovai nel cor-
                                                                                        tile assieme ad altre suore che cucivano e
                           (…) Donna di fede, ebbe un’attività apo-                     ricamavano. Mi fermai per scambiare qual-
                       stolica straordinaria. II suo sguardo fisso in                   che parola e una suora mi domandò perché
                       Cristo sapeva scorgere in Lui le necessità                       quando predicavo (tenevo allora delle istru-
                       degli uomini. Ma fu anche donna di meravi-                       zioni su san Paolo) non parlavo del paradiso.
                       gliosa e sublime speranza.
                                                                                            Io le risposi, in modo un po’ strafottente,
                                                                                        che del paradiso non si sapeva proprio nulla,
                                                                                        in quanto l’unico che diceva di esserci stato,
                                                                                        san Paolo, non aveva saputo dire altro che
                                                                                        c’erano «cose che occhio non vide e che
                                                                                        orecchio mai udì». La battuta voleva essere
                                                                                        umoristica, ma la Prima Maestra si infiammò
                                                                                        e rispose con accentuato entusiasmo: «Vera-
                                                                                        mente consolante sentire san Paolo dire que-
                                                                                        ste cose. Tanto deve essere bello il paradiso
                                                                                        che nemmeno lui l’ha saputo descrivere».
                                                                                            Il paradiso era la meta. Suor Tecla Mer-
                                                                                        lo vi teneva fisso il pensiero, e le serviva da
                          L’ultima volta che la vidi e le parlai fu du-                 energetico nel duro cammino della vita.
                       rante la sua ultima visita in Estremo Oriente.                      Chiudo perciò con alcune sue parole ve-
                       Ricordo quell’ultima sera. Era già notte e l’in-                 ramente significative: «Guardiamo sempre in
                       contrai al Rizal Memorial Park di Manila. La                     su, al paradiso! Là è la nostra vera patria, là il
                       zona era affollata di gente che aspettava la                     posto preparatoci dal Signore. Là dobbiamo
                       processione del Corpus Domini che prove-                         aspirare, là arrivare a tutti i costi. Mai sco-
                       niva dalla Cattedrale. Ritta sul marciapiede,                    raggiarci: dubitare di noi, ma fidarci di Dio»
                       suor Tecla sgranava il Rosario, quel Rosario                     (VPC 51).
                       che non abbandonava mai. Mi sorrise e ci                                                    Gratilli Silvano, ssp

                                                 Corso internazionale di preparazione
                                                      alla Professione Perpetua
                         Lunedì 15 gennaio 2018, è iniziato a Torvaianica/
                         Italia il corso internazionale di preparazione alla
                         professione perpetua che durerà fino al prossimo
                         mese di maggio.
                         Vi partecipano juniores provenienti da nazioni e
                         culture diverse che si sono ritrovate in un clima
                         gioioso, cordiale, ricco di entusiasmo nel sentirsi
                         unite dalla stessa vocazione e dall’appartenenza
                         all’unica missione paolina.
                         È grazie anche a queste esperienze che cresce
                         l’internazionalità e l’interculturalità delle Figlie di
                         San Paolo. A tutte un augurio sincero e un ricordo
                         costante all’unico Maestro.

                                                                                   12
do un dépliant che illustra la nostra missione.
Ci raccontiamo   Un grande momento
                 della mia vita
                                                                            Che entusiasmo per la vocazione paolina! E
                                                                            quante possibilità di realizzare l’apostolato in
                                                                            mezzo a gente che ha così grande sete di
                                           Sono sr Silvana
                                            Sauro e da anni
                                       collaboro nell’econo-
                                                                            Gesù Cristo…
                                                                               Ma il Maestro, in modo inaspettato, nel
                                       mato generale. Nel                   1984 bussò ancora alla mia vita… e dovetti
                                       1981 sono stata in-                  rientrare in Italia per un problema poco chia-
                                       viata missionaria in                 ro all’intestino che richiedeva un urgente in-
                                       Congo (allora era an-                tervento chirurgico.
                                       cora chiamato Zaire)                    Fui operata e, svegliatami dall’anestesia,
                                       per tre anni. Ho vis-                vidi attorno a me persone preoccupate e ad-
                                       suto giorni di grande                dolorate. Intuii che la situazione era grave.
                                       fervore apostolico,                  Sentii una voce: «Quante cose le hanno tol-
                                       un tempo di gioia e di               to… poveretta! Avrà forse 15 giorni di vita!».
                 impegno nella testimonianza.                               Pensai: “Signore, perché proprio a me? No,
                    Di questa esperienza voglio comunicare                  non è possibile. Stavo così bene in missio-
                 soprattutto alcuni aspetti belli del popolo con-           ne. Signore, fammi ritornare… Perché a
                 golese, cercando di lasciare da parte quelli               me???”…
                 negativi, i mali che sono presenti in questa
                 parte di Africa ricca di risorse, ma dove il po-
                 polo vive nella povertà e in un clima di vio-
                 lenza da parte dei regimi che lo governano.
                     Nelle parrocchie vibra una vita cristiana
                 attiva. Il popolo congolese è un popolo acco-
                 gliente e religioso. Vive alla presenza di Dio,
                 nella fiducia che Lui solo è il padrone della
                 vita.
                     Mi viene in mente quello che mi aveva
                 detto un “pousse pousseur” (una persona
                 che fa il lavoro più misero, quello di spinge-
                 re a mano una carretta per il trasporto del-
                 le cose), fermandomi in mezzo al mercato:
                 «Suora, io credo in Dio, come vi crede tutta
                                                                                Ero diventata triste, preoccupata, soffe-
                 la mia famiglia; io credo che Gesù abita den-
                                                                            rente. Ma la domenica, a messa, il Signore
                 tro di me, perché è lui che mi ama, e allora,
                                                                            mi raggiunse con le parole di Paolo «Sia che
                 durante il giorno, quando spingo il mio “pous-
                                                                            viviamo, sia che moriamo, siamo del Signo-
                 se-pousse”, a piedi sotto il sole, io non sono
                                                                            re». Mi dissi: “Sono una consacrata, ma sono
                 solo, parlo con l’Amico che è dentro il mio
                                                                            veramente del Signore?”. È stata la parola
                 cuore, mi fa molta compagnia e io mi sento
                                                                            chiave che mi ha fatto affrontare con la pace
                 più forte nella fatica». Mi sono commossa e
                                                                            del cuore le conseguenze dell’operazione.
                 ho pregato quel suo Amico perché si facesse
                 sentire sempre più vicino a lui, a tutti i fratelli            Ringrazio ancora la Prima Maestra Tecla
                 congolesi, a me.                                           per la grazia che mi ha ottenuto: tante sorel-
                                                                            le l’hanno pregata in quei giorni per la mia
                     I congolesi sentono come un valore la let-
                                                                            guarigione.
                 tura, e sono molte le persone che entrano
                 nelle nostre librerie per comperare un libretto                Da tanti anni ormai sono in Casa genera-
                 con i pochi soldi che hanno. Per andar loro                lizia, a servizio di tutte le comunità del mon-
                 incontro, con sr Domenica Attardo, sono an-                do. L’economato è diventato il mio luogo di
                 data più volte nelle scuole tra i ragazzi, per             missione, e l’entusiasmo e la passione apo-
                 offrire la possibilità di acquistare qualche li-           stolica sono quelli di sempre.
                 bro come aiuto alla loro formazione. Che fol-                 Benedico e lodo il Signore. Tutto per la
                 le di giovani! Tra le ragazze abbiamo fatto                sua gloria!
                 tanta promozione vocazionale, consegnan-                                               Silvana Sauro, fsp

                                                                       13
Costantemente lasciamo online “tracce”
Agorà della comunicazione   Identità, relazioni,
                            conoscenza online
                                                                                     di noi che contribuiscono a definire la nostra
                                                                                     identità. Ciò che gli altri dicono o pubblicano
                                                                                     di noi, così come le “tracce” che noi stessi
                                                                                     lasciamo online, tanto in maniera consape-
                                                                                     vole quanto inconsapevole – come quando
                                                                                     facciamo una ricerca su Google, mettiamo
                                                                                     un “mi piace” a un post su Facebook o pub-
                                                                                     blichiamo una foto su Instagram – devono
                                                                                     essere coerenti. Se non c’è coerenza fra
                                                                                     questi diversi tipi di informazioni, le relazio-
                                                                                     ni di fiducia con gli altri con i quali siamo in

                            M     ilioni di persone in tutto il mondo utiliz-
                                  zano i social network. Molti dei temi di
                            cui si discute nel dibattito pubblico ruotano
                            attorno a questioni legate alla rete – dalla
                            perdita della privacy al cyberbullismo, dalle
                            fake news alle conseguenze della diffusione
                            di Internet sui processi democratici.
                                È sotto i nostri occhi il fatto che la rete
                            sia ormai parte integrante della nostra vita.
                            Siamo costantemente connessi al punto tale
                            che non riusciamo più a distinguere i confini
                            fra online e offline. Le tecnologie digitali sono
                            diventate ormai protesi del nostro corpo. La
                            diffusione del mobile, degli smartphone e
                            della connessione wireless ha generato uno
                            spazio senza soluzione di continuità fra quel-
                            la che un tempo veniva chiamata la vita “rea-
                            le” e il “virtuale”, con conseguenze importanti
                            a livello individuale, di gruppo e della società
                            più in generale.
                                Nei social network contribuiamo a co-                contatto potrebbero venire compromesse.
                            struire la nostra identità, coltiviamo relazioni         Le “tracce” che lasciamo in rete afferiscono
                            sociali e sempre più alimentiamo la cono-                a diverse sfere: personale, amicale, profes-
                            scenza di ciò di cui non abbiamo esperienza              sionale. Sullo stesso profilo Facebook, non
                            diretta. Queste tre dimensioni definiscono il            è possibile separare specifici interessi, così
                            nostro rapporto con il mondo e su queste oc-             come le proprie relazioni personali di tipo fa-
                            corre riflettere. Tanto più in un’ottica pastora-        miliare e amicale con l’appartenenza all’isti-
                            le. Proviamo a focalizzare la riflessione sulle          tuzione Chiesa.
                            tre dimensioni appena elencate.
                                                                                         La religiosa che si esprime online lo fa
                                                                                     anche a nome della propria congregazione.
                                                                                     Ciò che posta, twitta o condivide non sarà
                                                                                     mai esclusivamente espressione di un punto
                                                                                     di vista personale in quanto le nostre “iden-
                                                                                     tità multiple”, formate da un insieme di ruoli
                                                                                     diversi che si mescolano tra loro, si esprimo-
                                                                                     no contemporaneamente attraverso i nostri
                                                                                     account, si fondono in un unico ambiente,
                                                                                     senza lasciare la possibilità concreta di di-
                                                                                     stinguere fra la propria sfera personale, nel-
                                                                                     la quale si sommano già diversi ruoli (figlie,
                                                                                     amiche, sorelle, ecc.), con il ruolo istituziona-

                                                                                14
alle stesse condizioni di vita degli individui.
                                                          Facebook e i social media in generale con-
                                                          sentono di promuovere un’individualizzazio-
                                                          ne e una personalizzazione della relazione.
                                                          Ne possono scaturire diversi stili di presenza
                                                          che dipendono da caratteristiche personali,
                                                          background culturale e sociale, esperienze e
                                                          relazioni pregresse, tipo di incarico ricoperto
                                                          all’interno dell’istituzione ecclesiastica, così
                                                          come dalle caratteristiche della comunità cui
                                                          si appartiene.
                                                              Attraverso le relazioni interpersonali e
                                                          informali che avvengono online, nelle quali
                                                          esprimiamo noi stessi e conosciamo l’altro al
                                                          di fuori dell’ufficialità del ruolo che ricopria-
                                                          mo, è possibile spesso rafforzare alcuni rap-
                                                          porti o instaurarne di nuovi.
le che si ricopre. Dobbiamo essere coscien-                   Infine, da sempre i media ricoprono un
ti di queste logiche perché, come ci ricorda              ruolo importante nel nostro rapporto con il
Papa Francesco (2014), la qualità della pre-              mondo. Se è vero che ciò che sappiamo lo
senza della Chiesa nei social media si basa               apprendiamo sempre più spesso dai media e
sulla pertinenza, sulla credibilità, sull’autenti-        agiamo in conseguenza di ciò che riteniamo
cità delle interazioni che chi si esprime a suo           essere vero, come ci ha insegnato già Plato-
nome mette in pratica ogni giorno.                        ne attraverso il mito della caverna, conosce-
                                                          re le logiche che regolano i flussi comunica-
   In secondo luogo, i social network sono
                                                          tivi in rete ed essere in grado di incidere nei
ambienti di relazione, nei quali siamo al cen-
                                                          processi di conoscenza costituisce un obiet-
tro di un network ego-centrato di relazioni
                                                          tivo imprescindibile da cui non può sottrarsi
dove sviluppiamo sia legami deboli, con per-
                                                          chi ricopre un ruolo all’interno della Chiesa.
sone con cui c’è una conoscenza superficiale
e sporadica, sia legami forti, con persone che                Come afferma papa Francesco nel mes-
fanno già parte in maniera significativa della            saggio per la giornata mondiale delle comu-
nostra vita quotidiana. I social network non              nicazioni sociali 2018, occorre riflettere sulle
sono però ambienti che ci isolano dalle re-               cause, sulle logiche e sulle conseguenze
lazioni nelle quali siamo già coinvolti offline,          delle notizie false o fake news. Più in genera-
come da più parti si è spesso sostenuto.                  le diventa sempre più urgente apprendere le
                                                          regole secondo le quali si produce informa-
    Una ricerca realizzata dall’Associazione
                                                          zione e conoscenza nell’epoca delle reti so-
Webmaster Cattolici Italiani (WeCa) ha evi-
                                                          ciali, tenendo conto che sempre più gli utenti
denziato ad esempio che le religiose riprodu-
                                                          si informano attraverso i social network e i
cono nel social network i legami interni alla
                                                          servizi di instant messaging. Per farlo è ne-
propria comunità religiosa di appartenenza.
                                                          cessario acquisire “competenze digitali”: un
Nella costruzione del proprio network, le reli-
                                                          impegno cui non può sottrarsi chi è chiamato
giose prediligono il rapporto di “amicizia” con
                                                          a un impegno pastorale all’interno di una co-
le proprie consorelle, indipendentemente dal
                                                          munità religiosa i cui membri saranno sem-
fatto che siano “vicine” geograficamente, per-
                                                          pre più connessi e “influenzati” da ciò che
ché vivono nella stessa comunità, o “lontane”
                                                          ricevono e remixano in rete.
come accade con le missionarie che vivono
in altri paesi, supplendo a una mancanza di                  Se vogliamo “incidere” nella società non
rapporto face to face.                                    possiamo sottrarci dal raccogliere la sfida e
                                                          le opportunità che il nuovo contesto comu-
   Il social network è però anche un ambien-
                                                          nicativo ci pone davanti. Occorre farlo però
te nel quale coltivare relazioni con i fedeli. Le
                                                          conoscendo le regole e le logiche che gover-
relazioni coltivate online possono rappresen-
                                                          nano tali ambienti comunicativi.
tare una risposta alle trasformazioni dell’orga-
nizzazione ecclesiastica sul territorio, al cam-                                             Rita Marchetti
biamento delle forme del credere religioso e                                 Università degli studi di Perugia

                                                     15
Famiglia Paolina                                        MESSAGGIO FINALE
                       XXXV INCONTRO DEI GOVERNI GENERALI DELLA FAMIGLIA PAOLINA

                               L’EVANGELII GAUDIUM INTERPELLA LA FAMIGLIA PAOLINA
                               LE SFIDE DELLA FAMIGLIA E DELLA TUTELA DEL CREATO
                                  Casa Divin Maestro - Ariccia, 8-10 gennaio 2018

                   Carissime sorelle e carissimi fratelli,                  nibili sul sito www.alberione.org, parlando
                       vi raggiungiamo da Ariccia al termine del            della famiglia e del creato hanno sottolineato
                   XXXV Incontro annuale dei Governi generali               alcuni aspetti decisivi per rendere l’umano
                   della Famiglia Paolina. Ringraziamo il Si-               più umano: la diversità come elemento posi-
                   gnore per avere avuto ancora una volta la                tivo inscritto da Dio nella creazione e, quindi,
                   possibilità di ritrovarci insieme per riflettere,        nell’umanità; la necessità dell’uscire da sé
                   interrogarci e incoraggiarci a vicenda al fine           per vivere l’amore (sponsale ma anche nei
                   di poter rispondere al mandato universale di             nostri rapporti fraterni) in senso pieno; il
                   annunciare il Vangelo della gioia alle donne             recupero della dimensione “artigianale” nel
                   e agli uomini del nostro tempo seguendo lo               “fare famiglia” (AL n. 16) e nello sviluppare
                   stesso cammino della Chiesa tracciato dal                relazioni educative, che portino alla dimen-
                   Magistero di papa Francesco. E di rispon-                sione adulta nei più svariati ambiti (famiglia,
                   dervi secondo la nostra comune missione                  scuola, formazione religiosa, ecc.). Questo
                   della comunicazione lasciataci in eredità dal            tanto più nelle circostanze attuali, in cui si
                   nostro Fondatore, declinata secondo i sin-               sta realizzando un grande mutamento antro-
                   goli carismi di ogni Congregazione. Abbia-               pologico, causato da quella che papa Fran-
                   mo vissuto giorni di intensa comunione che,              cesco chiama rapidación (LS n. 18), neolo-
                   nelle parole introduttive di don Valdir José             gismo che indica la velocissima evoluzione
                   De Castro, Superiore generale della Socie-               della tecnica e della visione di sé dell’uomo.
                   tà San Paolo, deve sempre caratterizzare                     Il video di una conferenza del missionario
                   i rapporti all’interno della Famiglia Paolina,           comboniano padre Alex Zanotelli (il cui link
                   affinché essa diventi sempre più attraente e             potete trovare sempre sul sito) ha evidenzia-
                   luminosa.                                                to come alcuni temi forti siano profondamen-
                        Abbiamo dato, innanzitutto, il benvenuto            te interconnessi e richiedano una risposta
                   alle sorelle dei nuovi Governi delle Pie Di-             ferma da parte di tutti, in particolare dei bat-
                   scepole e delle Suore Pastorelle, che rac-               tezzati e, tra questi, noi consacrati. Ci riferia-
                   colgono proprio in questi mesi il testimone di           mo, in particolare, a una finanza disumana
                   guidare nel prossimo sessennio le loro Con-              e ormai fuori controllo, al superpotere delle
                   gregazioni verso le mete tracciate dai rispet-           banche e alla conseguente crisi della politi-
                   tivi Capitoli generali.                                  ca a livello mondiale, al fiorente commercio
                     Suor Regina Cesarato PDDM e don Ar-                    delle armi, al traffico di rifiuti tossici, a un
                   mando Matteo, le cui relazioni sono dispo-               consumismo sfrenato e vorace, alla povertà

                                                                       16
di vastissime zone geografiche, alle innume-             l’auspicio di una sempre più numerosa parte-
revoli guerre, al grande flusso migratorio in            cipazione di fratelli e sorelle. Si spera anche
atto verso l’Europa e al grave e accelerato              che il Corso diventi un luogo di ricerca, ap-
degrado ambientale.                                      profondimento e confronto tra docenti di aree
    Sentiamo, a partire da queste provocazio-            tematiche comuni.
ni e dai lavori di gruppo che ne sono seguiti,               Ricordiamo anche che quest’anno sarà
che da parte nostra, sia individualmente che             ricco di avvenimenti per la Famiglia Paolina:
a livello di Circoscrizioni e di Congregazioni,          l’Intercapitolo della Società San Paolo, il 5°
sia urgente prenderci degli impegni concreti.            Capitolo generale delle Suore Apostoline,
Ve ne elenchiamo alcuni, in modo che pos-                il Convegno internazionale dei Cooperato-
siate condividerli con noi:                              ri Paolini, il Centenario della morte di Mag-
– una maggiore attenzione verso il crea-                 giorino Vigolungo e l’80° anno di fondazione
  to, assumendo stili di vita più rispettosi             delle Suore Pastorelle. Invitiamo tutti a se-
  dell’ambiente, capaci di saper distingue-              guire con la preghiera lo svolgersi di queste
  re il necessario dal superfluo, utilizzando            tappe, perché siano autentici eventi dello
  in modo parsimonioso l’energia elettrica,              Spirito che aprano le nostre comunità alla
  il cibo, i combustibili fossili e l’acqua, fa-         dimensione della profezia.
  cendo ad esempio il minor uso possibile
  di materiale non biodegradabile come la
  plastica;
– un’attenzione maggiore a come vengono
  investiti i risparmi delle nostre Congre-
  gazioni sia a livello centrale che locale,
  in particolare ad accertarci che il dena-
  ro depositato in banca non sia investito
  in aziende che abbiano comportamenti
  eticamente riprovevoli (quali la produzio-
  ne di armi, rifiuti tossici, prodotti chimici
  contrari alla vita, ecc.) o in fondi di inve-
  stimento e titoli derivati che vadano ad
  alimentare una finanza ipertrofica e pre-                 Ma un altro grande evento della Chiesa
  potente;                                               universale ci accompagnerà durante questi
                                                         mesi: il Sinodo dei Vescovi sui giovani. A
– coinvolgerci maggiormente nei forum
                                                         questo proposito vi anticipiamo con grande
  pubblici, sia ecclesiali che civili, dove
                                                         entusiasmo che, in piena sintonia con questo
  si dibattono temi inerenti alla giustizia,
                                                         evento e convinti dalla bellezza della voca-
  alla pace e alla salvaguardia del creato;
                                                         zione paolina, abbiamo deciso di indire un
– essere animatori, con il nostro apostolato             anno vocazionale dal 25 gennaio 2019 al 25
  specifico, nel dare sempre maggior rilievo             gennaio 2020.
  alla famiglia, come primario luogo dell’u-
                                                             Grati al Signore per quanto ha seminato in
  mano e della trasmissione della fede, e
                                                         noi in questi giorni e con un senso di nostalgia
  alla tutela del creato, sensibilizzando i
                                                         per l’assenza della componente laicale della
  nostri uditori a questi temi decisivi per il
                                                         Famiglia Paolina, a cui ci piacerebbe ovviare
  futuro della creazione.
                                                         per il futuro, desideriamo augurare in partico-
    Questi punti ci sembrano coerenti con                lare a tutti i nostri Cooperatori sparsi nei cin-
le cinque funzioni della povertà paolina: ri-            que continenti che possano vivere sempre
nunciare a un’amministrazione indipenden-                più in profondità la straordinaria ricchezza
te, produrre col lavoro assiduo, conservare              della grazia di Dio per annunciare con ardo-
le cose che si hanno in uso, provvedere ai               re il Vangelo della gioia ad ogni creatura.
bisogni che vi sono nell’Istituto, edificare cor-
                                                            Vi salutiamo con affetto, in Cristo Mae-
reggendo l’avidità dei beni.
                                                         stro. Ariccia, 10 gennaio 2018
    Riguardo al Corso di formazione sul Ca-
risma della Famiglia Paolina, ormai giunto                               Le partecipanti e i partecipanti
alla sua 21a edizione e unico nel suo genere                       al xxxv incontro dei Governi generali
a livello mondiale, desideriamo condividervi                                      della Famiglia Paolina

                                                    17
«Gli atti barbarici di cui siamo vittime nel
Focus sull’attualità   finestra sulla chiesa
                       Cristiani perseguitati nel mondo
                                                                                 Medio Oriente - commenta monsignor Paul
                                                                                 Gallagher, segretario per i rapporti con gli
                                                                                 stati della Santa Sede - precedono l’Isis.
                                                                                 I cristiani e le altre minoranze si sentivano
                                                                                 già cittadini di serie B». La missione ora
                                                                                 deve essere quella di «difendere i diritti
                                                                                 umani di tutti, indipendentemente dalla fede
                                                                                 e provenienza». Per secoli i cristiani hanno
                                                                                 convissuto fianco a fianco con altre fedi nelle
                                                                                 regioni mediorientali.
                                                                                     Il pluralismo religioso, in quelle aree, «non
                                                                                 è qualcosa da importare o imporre, ma è una
                           Oltre 215 milioni i cristiani perseguitati nel        realtà da riconoscere». In Iraq, ad esempio,
                       mondo. A guidare la classifica dei 50 Pae-                il problema non sarà tanto «ricostruire gli
                       si più oppressori è la Corea del Nord. Ma la              edifici, quanto ricreare le condizioni sociali,
                       Nazione con maggiori violenze è il Pakistan,              economiche e politiche per mettere di nuovo
                       mentre in India cresce il radicalismo indui-              le fondamenta per una coesistenza pacifica».
                       sta. Lo rivela il Rapporto 2018 dell’organiz-             La presenza cristiana è «essenziale per il
                       zazione Porte Aperte-Open Doors, che ogni                 Medio Oriente, mosaico di diverse persone
                       anno stila la lista ‘nera’ dei 50 Paesi – su un           e religioni. Perché senza i cristiani e le altre
                       centinaio monitorati – dove i fedeli cristiani            fedi se ne perde l’identità».
                       sono oppressi, vessati, discriminati, oggetto
                       di abusi e violenze fino ad essere uccisi, con-           Giudici e avvocatesse
                       dizionati nel privato e nella vita pubblica, a            del mondo in Vaticano
                       causa della loro fede religiosa.
                           Il numero dei fedeli perseguitati è in cre-
                       scita, 1 cristiano su 12 nel mondo è vittima di
                       violenze o abusi. Oltre 15.500 chiese, case,
                       negozi di cristiani sono stati attaccati, nel pe-
                       riodo compreso nel rapporto, tra novembre
                       2016 e ottobre 2017. Dati che danno un’idea
                       della persecuzione anticristiana nel mondo.

                       È nato l›Osservatorio sul rispetto
                       della libertà religiosa nel mondo                            Circa 70 donne impegnate per la legali-
                                                                                 tà nei cinque continenti si sono ritrovate in
                                                                                 Vaticano per un summit dedicato alla piaga
                                                                                 del traffico di essere umani e del crimine or-
                                                                                 ganizzato.
                                                                                     «Le giudici e le procuratrici che partecipa-
                                                                                 no a questo importante incontro sono convo-
                                                                                 cate per scambiare le loro esperienze, pro-
                                                                                 porre nuovi modelli e valorizzare quelli già
                                                                                 esistenti», si legge nella brochure dell’even-
                                                                                 to. Speranza degli organizzatori è che «la
                           L’Osservatorio, oltre che avviare processi            loro sensibilità femminile, prodiga di tenerez-
                       di studio e analisi, monitorerà le condizio-              za e delicatezza, come pure di ponderazione
                       ni delle minoranze religiose nel mondo per                ed equità, possa avere un ruolo decisivo per
                       rafforzarne la tutela e formulerà proposte di             imporre la giustizia in ogni caso e proporre
                       sensibilizzazione. A presiederlo sarà Salva-              migliori pratiche».
                       tore Martinez, presidente della fondazione                   «Non per nulla la giustizia è sempre
                       vaticana “Centro internazionale Famiglia di               rappresentata da una donna – si legge
                       Nazareth”.                                                ancora nel testo – che è una personificazione

                                                                            18
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