Serve una Chiesa in grado di far compagnia, figlie di san paolo
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Anno XI - n. 54 novembre 2017/gennaio 2018 Figlie di San Paolo - Casa generalizia Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma sicom@paoline.org - www.paoline.org Serve una Chiesa in grado di far compagnia, di andare al di là del semplice ascolto; una Chiesa che accompagna il cammino mettendosi in cammino con la gente. Papa Francesco Foto: Anna Matikova fsp
Sommario CARISSIME SORELLE... Bacheca paolina Calendario del governo generale Dalle circoscrizioni Bolivia: Inaugurata una nuova libreria Corea: Scuola online di preghiera Costa d’Avorio: Incontri di formazione al centro culturale Paulines Filippine: Riunione ecologica della Famiglia Paolina India: Missione e passione apostolica Italia: #IoLeggoPerché2017 Madagascar: La libreria mobile FSP Romania: Le Paoline alla Fiera del Libro Gaudeamus Sud Africa: Nuovo Sito Web Stati Uniti: 23° Anniversario del Concerto di Natale FSP I nostri studi Il ruolo delle Figlie di San Paolo nello sviluppo della comunicazione Preparazione professionale e stile di vita della gioventù La formazione al postulato secondo il pensiero di don Alberione Verso il Sinodo dei Giovani L’ascolto passa dalla rete IN CAMMINO CON TECLA Una vera apostola: attiva nella contemplazione e contemplativa nell’azione Ci Raccontiamo Un grande momento della mia vita AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE Identità, relazioni, conoscenza online Famiglia Paolina XXXV Incontro dei Governi generali della Famiglia Paolina Focus sull’attualità Finestra sulla Chiesa Cristiani perseguitati nel mondo È nato l’Osservatorio sul rispetto della libertà religiosa nel mondo Giudici e avvocatesse del mondo in Vaticano Finestra sul mondo Costruire la pace in Sud Sudan e Congo Giornata contro la violenza sulle donne Focsiv: Premio volontariato internazionale a tre donne Finestra sulla comunicazione L’Agenzia Fides da 90 anni a servizio della missione Morto don Emilio Mayer, il prete del cinema Vatican News supera 4 milioni di utenti sui social Eventi e Appuntamenti Nuove professioni Anniversari professione religiosa Nella casa del Padre 2
farlo di più e con maggiore fede, invocando Carissime sorelle... verso la beatificazione di maestra tecla il suo intervento per noi, per i nostri cari, per la Chiesa. A questo scopo è stata prepara- ta una traccia di Novena dal titolo Fidati di Carissime sorelle, Dio, già tradotta nelle lingue principali, per spesso, quando mi tro- chiedere grazie per intercessione della Pri- vo nelle diverse comu- ma Maestra. Diffondiamo a piene mani e nità del mondo, giunge con entusiasmo questo piccolo ma prezioso puntuale la domanda opuscoletto per invitare il popolo a pregare circa il processo di be- questa nostra Madre e a ricorrere alla sua atificazione di Maestra intercessione presso il Padre. Tecla... A che punto siamo? Come ricordia- mo, il 22 gennaio1991, Giovanni Paolo II rico- nosceva che Maestra Tecla aveva vissuto le virtù in grado eroico e la proclamava venera- bile. Il processo perciò si è concluso da oltre venticinque anni, ma è necessario il miracolo perché il Papa la iscriva nell’albo dei Beati. I primi passi del cammino verso la bea- tificazione si svolsero molto velocemente: a soli tre anni dalla morte, nel 1967, don Al- berione faceva richiesta alla Congregazione dei Santi di poter iniziare i processi informati- vi riguardanti Maestra Tecla. Era forte in tutti la convinzione che la Prima Maestra aveva Se abbiamo segni di grazie ottenute e di lasciato un’autentica testimonianza evange- possibili miracoli, inviamo la documentazio- lica, proponibile a tutta la Chiesa. Si iniziò al- ne in Casa generalizia. Più testimonianze ci lora il lavoro della raccolta delle deposizioni sono, meglio è. Ci sentiremo tutte coinvolte in presso il tribunale ecclesiastico di Alba e di questo bellissimo compito di impegnare Mae- Roma, e la sua figura di Madre della Fami- stra Tecla nel beneficare l’umanità di oggi, an- glia Paolina emergeva sempre più limpida e che nell’ottenere la salute fisica con interven- chiara. Le varie fasi del processo seguirono to straordinario. Raccomandiamole in modo in modo regolare e anche celere. La Chiesa particolare le situazioni delle famiglie a cui riconoscendone l’eroicità delle virtù la indica- era tanto sensibile. E diamo un particolare va come guida nel cammino di fede, di spe- risalto alla celebrazione del 5 febbraio, occa- ranza, di carità e, certamente, come modello sione favorevole per far conoscere Maestra della vocazione paolina. Attendiamo ora la Tecla nella Chiesa locale. conferma della santità che, nella prassi co- A Roma, avremo la gioia di accogliere, mune, avviene attraverso il riconoscimento per questa celebrazione commemorativa, di un miracolo. E noi sia- mons. Angelo De Donatis, nuovo Vicario del mo a questo punto... at- Papa per la nostra Diocesi. tendiamo il miracolo! Ricordiamo l’esortazione di Maestra Te- Ma, per questo, è cla: «Il Signore non ti dà ciò che chiedi, ma necessaria anche la no- ciò che credi». Crediamo tutte insieme e stra intensa collabora- chiediamo, attraverso la preghiera, di vivere zione per far conosce- dei suoi grandi amori: Gesù Maestro, l’Euca- re Maestra Tecla, il suo ristia, la Chiesa, il Vangelo annunciato a tutti messaggio evangelico i popoli con i nuovi linguaggi della comunica- e il suo ardore aposto- zione, fino al completo sacrificio. lico; e per ricorrere e far ricorrere i credenti Con affetto. alla sua intercessio- sr Anna Maria Parenzan ne. L’abbiamo già fatto, ma dobbiamo 3
alizzato su Facebook per celebrare i 102 anni Bacheca Paolina BOLIVIA Inaugurata una nuova libreria della fondazione delle Figlie di San Paolo. Il programma di cinque settimane che in- troduce alla preghiera, comprende anche una candela, un rosario e diversi videoclip per scoprire ed esercitarsi nell’orazione quo- tidiana. Ascoltando e guardando i programmi su Internet, i partecipanti sperimentano una relazione spirituale, condividono domande e approfondiscono la loro vita di preghiera. Con questa scuola online le Paoline si pro- pongono di aiutare le persone a mettersi in contatto orante con il Signore. Si è finalmente concretizzato il sogno del- le Paoline della città di La Paz, in Bolivia, di COSTA D’AVORIO avere una nuova libreria, la seconda in que- Incontri di formazione sta città. al centro culturale Paulines Nella celebrazione inaugurale sono state richiamate le parole del Beato Giacomo Al- berione: «Le nostre librerie sono centri da cui si irradia la luce della verità», un invito ad assumere con coraggio e fede questo nuovo impegno apostolico. Don Gregorio, parroco della chiesa di San Michele, dove si trova la libreria, all’inizio del suo discorso ha detto: «Dio vi ha portate in questa parte della città per aiutare le persone a formarsi cristianamente. Voi potete fare mol- to bene con la vostra missione, una missione di massima importanza nella società di oggi». Dopo la benedizione è stata intronizzata la Parola di Dio per ricordare che «Siamo nate dalla Parola per la Parola e nella Parola». In continuità con le attività di animazione Gioiamo per questa nuova libreria, anche realizzate nel Centro culturale Paulines, le se molto piccola, certe che sarà un centro di Figlie di San Paolo di Abidjan hanno orga- luce e calore per diffondere la fede, l’amo- nizzato anche quest’anno incontri mensili di re, la speranza e l’impegno nell’annuncio del formazione biblica e liturgica. Vangelo. I primi due appuntamenti, visto il grande desiderio di conoscere le Sacre Scritture da parte dei laici, sono stati di approfondimento COREA della Bibbia. P. Jean-Marie Guillaume, SMA, ha pre- Scuola online di preghiera sentato il ricco contenuto del suo libro Ini- tiation à la Bible, una vera enciclopedia che narra la nascita dei libri biblici fino alle ultime traduzioni dei testi. Nel secondo incontro, P. Paulin Degni Congo, autore e collaboratore delle Paoline nonché coordinatore della Bibbia Africana, ha parlato di Paolo, servitore della Parola. Grande interesse da parte dei partecipan- Attrazione è il nome della scuola online di ti che sono intervenuti con domante e richie- preghiera che le Paoline della Corea hanno re- ste di chiarificazioni. 4
Bacheca Paolina FILIPPINE Riunione ecologica della Famiglia Paolina pato a questo momento formativo che si è sviluppato attraverso tre prospettive signifi- La Famiglia Paolina delle Filippine ha cative: Paoline: agenti di evangelizzazione, celebrato il 46° Anniversario della morte del contenuti e utenti, nuovi media e i nuovi ca- Beato Giacomo Alberione con un incontro nali. Sono state affrontate e condivise anche dal tema Paulines Go Green. Ospitato dalle la visione, l’organizzazione e la disciplina Pie Discepole del Divin Maestro, l’evento si è orientata alla missione paolina. svolto nel bellissimo giardino della comunità Sr Teresa, attingendo al suo grande ba- di Antipolo con la partecipazione di Paolini, gaglio di esperienze e passione apostolica, Figlie di San Paolo, Pie Discepole, Pasto- ha concluso affermando che lo studio senza relle, Cooperatori Paolini e Amici del Divino la visione rende professionista e non apo- Maestro. stolo, e la visione senza l’organizzazione è La celebrazione eucaristica è stata pre- come il sogno di un uomo morto. sieduta da don Jose Aripio, superiore provin- ciale, con 15 sacerdoti Paolini e due diaconi. Il momento è stato poi animato da canzo- ITALIA ni, danze e giochi dal tema ecologico, lodan- #IoLeggoPerché2017 do e ringraziando il Signore per tutti i suoi doni. Per portare alla consapevolezza del pro- blema e impegnarsi nelle risoluzioni ecologi- che, sono state presentate all’assemblea le sei “R”: Respect - Rispettare, Refuse - Rifiu- tare, Recycle - Riciclare, Reduce - Ridurre, Anche quest’anno 22 Librerie Paoline Reuse - Riutilizzare, Rot - Decomporre. hanno partecipato alla terza edizione dell’i- Durante la celebrazione la Famiglia Paoli- niziativa #IoLeggoPerché2017, organizzata na ha consegnato un dono speciale a Talitha a livello nazionale dall’Associazione Italiana Kum Filippine, un’organizzazione di congre- Editori, per rifornire le biblioteche scolasti- gazioni religiose e donne poliziotto che aiuta che. e risponde alle problematiche della tratta di Le librerie coinvolte si sono gemellate con esseri umani. un totale di 129 scuole, di ogni ordine e gra- do, dalle materne alle superiori. Attraverso varie iniziative e con l’aiuto di alcuni messag- INDIA geri, hanno coinvolto i propri clienti nel fare una donazione di libri per le biblioteche delle Missione e passione apostolica scuole con cui si erano gemellate. A livello Le Figlie di San Paolo dell’India hanno re- nazionale sono stati donati oltre 66.748 libri alizzato un seminario sull’apostolato paolino, per 5.636 scuole iscritte e 1.774 sono sta- tenuto da sr Teresa Marcazzan del centro te le librerie coinvolte. Le Librerie Paoline editoriale di Nairobi, in Kenya, Quasi tutte le hanno raccolto oltre 500 volumi donati a 129 suore della provincia indiana hanno parteci- scuole. 5
tecipare alla Fiera internazionale del libro Bacheca Paolina MADAGASCAR La libreria mobile FSP Gaudeamus, tenutasi nella capitale Buca- rest dal 22 al 26 novembre. Questa fiera è la più importante della nazione dove abi- tualmente arrivano visitatori da tanti luoghi e città. Anche se le Paoline sono state una goc- cia in un mare di libri, la loro offerta edito- rialie di formazione umana e spirituale ha portato Gesù in un mondo variegato e mul- tiforme. Il piccolo stand ha rappresentato un segno di contradizione per alcuni, una curio- sità per altri, una sorpresa per la qualità dei contenuti, una presenza significativa che ha Il Beato Giacomo Alberione diceva spes- seminato speranza nell’annuncio del Vange- so: «Dobbiamo andare alla gente e non lo. Siamo certe che questo impegno aposto- aspettare che vengano da noi». Con gioia, lico porterà frutto affinché la Parola corra e le nostre sorelle della comunità di Toama- sia glorificata. sina, una nuova comunità aperta nel mese di gennaio 2017, si sono messe in cammino per raggiungere la gente della città. Un’e- STATI UNITI sperienza nuova a servizio del Vangelo per 23° Anniversario avvicinare concretamente le persone nei del Concerto di Natale FSP quartieri e nei mercati della città. La città di Toamasina, precedentemente nota come Tamatave, si trova nel Madaga- scar orientale. Le tre sorelle di questa piccola comunità hanno acquistato un’auto minivan a tre ruo- te che si apre su tre lati e diventa un “tavolo” per l’esposizione dei materiali multimediali. La gente non aveva mai visto niente del genere, la libreria mobile FSP è diventata famosa e ricercata. Non ci sono confini per la missione paolina. Da 23 anni le Figlie di San Paolo degli ROMANIA Stati Uniti si impegnano nella realizzazione Le Paoline di una serie di grandi concerti di Natale. Du- alla Fiera del Libro Gaudeamus rante il periodo di Avvento questo tour (tenu- to quest’anno in 10 città diverse da Boston a Los Angeles) ha un posto speciale nelle atti- vità paoline di evangelizzazione. Le sorelle coriste si riuniscono dal mese di novembre per prepararsi a portare l’amo- re e la gioia di Gesù a tutta la gente attra- verso la musica. Ogni concerto comprende canti di Natale tradizionali e alcuni dei più divertenti della cultura americana, ciascuno con una piccola introduzione vivace che of- fre al coro l’opportunità di proclamare l’amo- re di Dio che si fa dono nel suo figlio Gesù. Le Figlie di San Paolo della Romania Infatti, il tema del concerto di quest’anno è hanno avuto l’opportunità e la gioia di par- stato Love Among Us (L’Amore Tra Noi). Il 6
pubblico, che accorre sempre più numeroso Bacheca Paolina a questi spettacoli, appartiene a varie estra- zioni sociali e religiosi. Così testimonia sr Julia Mary: «La musica è dono di Dio, l’unica arte del cielo data al mondo; l’unica arte del mondo che portiamo in paradiso». Il nostro augurio vivissimo a queste co- raggiose Paoline. Attraverso questa presenza in rete e l’in- SUD AFRICA tensa attività dei social media, le Paoline si Nuovo Sito Web prefiggono di raggiungere un numero sem- Dopo mesi di programmazione e di lavo- pre più grande di persone portando a cono- ro intenso è stato realizzato e messo online scenza la produzione libraria e audiovisiva il nuovo sito del Sud Africa: www.paulinesa. presente nelle librerie del Sud Africa. org. Un portale aggiornato nel linguaggio, nel- A tutte il nostro augurio di un fecondo la grafica e nella disposizione dei contenuti. apostolato. IL RUOLO DELLE FIGLIE sto e presentazione del problema; analisi alla DI SAN PAOLO NELLO SVILUPPO luce di studi e letteratura sul tema; riflessione DELLA COMUNICAZIONE socio-culturale, analizzando problemi, sfide JUSTINA UKAMAKA OMEJE, FSP e prospettive per il futuro; riflessione teolo- gica. Lo studio è accompagnato da un’ampia La tesi per il Diplo- ma in Scienze del- lo Sviluppo Umano, bibliografia che mostra l’impegno e la serietà del lavoro. Di particolare interesse sono le racco- che sr Justina Omeje mandazioni per sviluppare i mezzi di comu- Ukamaka ha conse- nicazione sociale, promuovere lo sviluppo guito presso il Tanga- sociale e sradicare la povertà. za University College di Nairobi, in Kenya, affronta lo studio del PREPARAZIONE PROFESSIONALE programma di riabili- E STILE DI VITA DELLA GIOVENTÙ tazione giovanile della Suor Justina ha proseguito i suoi studi in Parrocchia della Consolata di Nairobi. vista del baccalaureato in Scienze di svilup- Alla luce della realtà che vede il 60% della po umano. A conclusione dell’iter formativo popolazione vivere nello slum (circa due mi- ha realizzato un lavoro di ricerca sul Signi- lioni), non è difficile comprendere come que- ficato della preparazione professionale sullo sto fatto rappresenti un problema da studiare. stile di vita della gioventù e il contributo delle È in questo contesto che sr Justina ha scelto Edizioni Paoline in questo processo. L’ela- come elemento di riflessione la gente dello borato, servito per ricevere il riconoscimento slum Deep Sea che si trova nella parrocchia dal St Therese vocational traingng College dei Padri della Consolata. Lo scopo dello stu- (STVTC), prevedeva un caso sull’impor- dio era di stabilire il livello di povertà e cosa tanza della preparazione professionale per I nostri studi fare per ridurlo tra i giovani attraverso l’uso gli studenti che non avevano la possibilità dei mezzi di comunicazione. economica di continuare gli studi a livello I media possono essere efficacemente universitario. Per la raccolta dei dati, sr Ju- usati non solo per l’evangelizzazione, ma an- stina ha creato gruppi di discussione con gli che per lo sviluppo umano e sociale. Il lavoro studenti, ha tenuto interviste e presentato della tesi si snoda in quattro capitoli: conte- questionari. 7
La tesina è divisa in cinque capitoli: infor- religiosi e sociali. Bacheca Paolina mazione basilare sull’argomento; bibliogra- fia; metodologia di ricerca e analisi dei dati Sr Zoe considera la formazione al raccolti; riflessione teologica sulla prepara- postulato con par- zione professionale; piano di azione basato ticolare riferimento sui risultati della ricerca. al pensiero di Don Le pubblicazioni delle Paoline dell’Africa, Alberione che ha usate per l’approfondimento dell’argomento fatto sua l’indica- e la ricerca, ha riscontrato negli studenti un zione di San Paolo largo consenso. sull’identità cristia- Come conclusione la tesi sostiene che la na; mirare cioè alla preparazione tecnica professionale offre, a Cristificazione: Fin- chi vive in condizioni economiche precarie, ché il Cristo sia formato in voi (Cfr. Gal 4,19). la possibilità di trovare un lavoro e realizzarsi Una particolare attenzione viene rivolta al nella vita professionale. contesto malgascio. La tesi si sviluppa in tre capitoli in cui vengono considerate le varie tappe e i di- LA FORMAZIONE AL POSTULATO versi temi della formazione. Nel primo viene SECONDO IL PENSIERO affrontato il processo di crescita offerto dal- DI DON ALBERIONE la Congregazione, presentando la vita e il carisma di Don Alberione nel suo contesto ZOE RAZAFIMAMONJY, FSP storico. Nel secondo viene considerata la S r Zoe, del Madagascar, ha concluso i suoi studi presso la Facoltà di Scienze dell’E- ducazione dell’Università Pontificia Salesiana formazione integrale a confronto con le va- rie sfide culturali. Nel terzo capitolo vengono proposte alcune linee per valorizzare il cari- di Roma, dopo un curriculo di pedagogia per sma nel nuovo contesto culturale e consoli- la formazione delle vocazioni, e ha presentato dare l’identità paolina. la sua tesi per conseguire la Licenza. La Tesi è arricchita da alcune appendici La formazione esige oggi una particola- sul tema e da un’ampia bibliografia con vari re attenzione per offrire solide basi umane, testi di Don Alberione e delle Figlie di San spirituali e apostoliche alle giovani che aspi- Paolo. Seguono quelli del Magistero eccle- rano a consacrare la vita nei nuovi contesti siale e di altri studiosi su argomenti affini. 25 gennaio 2018 Prima Professione India EKKA Anukampa REIKHAN Joyly AROKIASAMY Vency Seoul Corea KANG Min Hye - Rosa KIM Tae Hee Elizabeth - Tecla YOON Na Ra - Paula 8 dicembre 2017 Professione perpetua Seoul Corea AHN Jung Do Hyoju sr Agnes CHO Hyun Jin sr Bona NOH Seol A sr Francesca 8
condividere, progettare, ascoltare e celebra- Verso il Sinodo dei giovani L’ASCOLTO PASSA DALLA RETE L’appuntamento si avvi- re. Da mesi la Segreteria generale del Sino- do dei vescovi ha aperto un canale online in diverse lingue, il sito youth.synod2018.va cina. La XV Assemblea con «L’intento di promuovere una più ampia generale del Sinodo partecipazione di tutti i giovani del mondo, dei Vescovi, a ottobre non solo ricevendo informazione sull’evento 2018, vedrà protagoni- sinodale ma anche interagendo e parteci- sti in prima linea i giova- pando nel cammino di preparazione». ni di tutto il mondo. Un anno in cui siamo invitati ad aprirci, a La Chiesa si pone in pensare strade nuove, camminare assieme, “ascolto” delle nuove intercettare i dubbi, le critiche, le speranze… generazioni. Un Sino- riguardo una Chiesa che a volte sembra trop- do sui giovani, ma che nelle intenzioni rivela- po distante dal mondo incerto e fluido in cui te da Papa Francesco nell’annunciarlo vuole i nostri ragazzi e ragazze vivono le relazioni, soprattutto essere un appuntamento dei gio- costruiscono la propria identità, progettano vani. Loro al centro dell’attenzione – scrive il la vita. Papa – perché «vi porto nel cuore». Mi sembra interessante, lasciarci provo- Per questo la Chiesa intende coinvolgerli care da alcune espressioni di Papa France- da protagonisti e, soprattutto, convocandoli, sco nell’incontro con i Vescovi del Brasile, dal 9 al 24 marzo 2018, per incontrarli e dare nell’Arcivescovado di Rio de Janeiro, il 27 lu- spazio per esprimere le loro aspettative e i glio 2013, durante la Giornata Mondiale della desideri, le incertezze e le preoccupazioni Gioventù. nelle complesse vicende del mondo odier- no. Una opportunità che arricchirà la fase di «Il mistero difficile della gente che lascia la Chiesa; di persone che, dopo essersi la- consultazione già avviata con la pubblicazio- sciate illudere da altre proposte, ritengono ne del Documento Preparatorio ed il relati- che ormai la Chiesa – la loro Gerusalemme vo Questionario. Un anno dunque in ascol- – non possa offrire più qualcosa di signifi- to della voce, della fede, dei dubbi e delle cativo e importante. E allora vanno per la critiche dei giovani. Di tutti, anche quelli più strada da soli, con la loro delusione. lontani dalla Chiesa, perché i sogni e il futu- Forse la Chiesa è apparsa troppo debole, for- ro non lasciano fuori nessuno. Alla ricerca di se troppo lontana dai loro bisogni, forse trop- “campo” per sintonizzarsi sulle loro frequen- po povera per rispondere alle loro inquietudi- ze, connettersi nei loro spazi, incontrarsi nel ni, forse troppo fredda nei loro confronti, forse respiro di un post, nell’attimo di un selfie… troppo autoreferenziale, forse prigioniera dei Un Sinodo che intende essere “interatti- propri rigidi linguaggi, forse il mondo sembra vo” nelle strategie e nei canali per informare, aver reso la Chiesa un relitto del passato, 9
insufficiente per le nuove domande; forse la me e me, tra me e il mondo, tra il mondo e Verso il Sinodo dei giovani Chiesa aveva risposte per l’infanzia dell’uo- mo ma non per la sua età adulta. Il fatto è che oggi ci sono molti che sono come i due disce- me. La sua finalità è questa. Il senso di qual- siasi parola è di farci arrivare all’umano. 2 poli di Emmaus; non solo coloro che cercano risposte nei nuovi e diffusi gruppi religiosi, ma anche coloro che sembrano ormai senza Dio sia nella teoria che nella pratica. Di fronte a questa situazione che cosa fare? Serve una Chiesa che non abbia paura di entrare nella loro notte. Serve una Chiesa capace di incontrarli nella loro strada. Ser- ve una Chiesa in grado di inserirsi nella loro conversazione. Serve una Chiesa che sappia dialogare con quei discepoli, i quali, scappando da Gerusalemme, vagano sen- za meta, da soli, con il proprio disincanto, con la delusione di un Cristianesimo ritenu- to ormai terreno sterile, infecondo, incapace Parola e ascolto sono dunque relazio- di generare senso […] nali: la presenza dell’altro implica l’apertura Davanti a questo panorama, serve una dello spazio dell’interrogazione. La comuni- Chiesa in grado di far compagnia, di anda- cazione è legata a un rimbalzo di domande re al di là del semplice ascolto; una Chiesa che rendono l’ascolto non una dimensione che accompagna il cammino mettendosi in di passività ma un’attitudine a lasciarsi inva- cammino con la gente; una Chiesa capace dere, scomodare dalla domanda: chi chiede, di decifrare la notte contenuta nella fuga di interroga, sta offrendo l’opportunità di rispon- tanti fratelli e sorelle da Gerusalemme; una dere, sta avviando un dialogo, ponendosi in Chiesa che si renda conto di come le ragioni una disponibilità affettiva. per le quali c’è gente che si allontana con- Gli adolescenti di oggi sono cresciuti as- tengono già in se stesse anche le ragioni per sieme a Internet, sempre in contatto, vedo- un possibile ritorno, ma è necessario saper no e ascoltano quello che vogliono, quando leggere il tutto con coraggio. Gesù diede ca- vogliono. Si raccontano attraverso i video lore al cuore dei discepoli di Emmaus. Vorrei che ci domandassimo tutti, oggi: sia- di YouTube, le storie e le foto su Instagram, mo ancora una Chiesa capace di riscaldare i post e i link su Facebook, i messaggi su il cuore? Una Chiesa capace di ricondurre a Snapchat e le conversazioni su Whatsapp. Gerusalemme? Di riaccompagnare a casa? Scrivono e pubblicano i loro racconti e ro- In Gerusalemme abitano le nostre sorgenti: manzi su Wattpad. I social media, per loro, Scrittura, Catechesi, Sacramenti, Comu- sono spazi per essere aggiornati su ciò che nità, amicizia del Signore, Maria e gli Apo- succede nel mondo, ambienti in cui raccon- stoli... Siamo ancora in grado di raccontare tare e raccontarsi, per arrabbiarsi e impe- queste fonti così da risvegliare l’incanto per gnarsi, per confrontarsi e dialogare, per par- la loro bellezza?1 tecipare e esserci. La parola è un appello che richiede una Per Paulo Freire la parola è qualcosa di mobilitazione dell’essere e una tensione ver- più che un semplice strumento che mette in so gli altri: relazione; è parola e riflessione, perché «non Il modo in cui ci realizziamo in quanto perso- esiste parola autentica che non sia prassi. ne rimanda alla capacità di rivolgere agli altri Quindi, pronunciare la parola autentica si- (e di ricevere da loro) una parola propria. Sta gnifica trasformare il mondo». qui il paradosso, nella necessità che abbia- Ma queste sono storie del prossimo nu- mo di costruire la nostra personalità, la no- mero. stra individualità in quanto persone, attraver- Maria Antonia Chinello, FMA so il gioco della parola scambiata. La parola, così, è sostanzialmente un intermediario tra 2 Cf Barcellona Pietro, La parola perduta. Tra polis greca 1 http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2013/ e cyberspazio, Bari, Edizioni Dedalo 2007. Dello stesso july/documents/papa-francesco_20130727_gmg-episco- autore, anche Elogio del discorso inutile. La parola gratui- pato-brasile.html ta, Bari, Edizioni Dedalo 2010. 10
della vita su questa terra fa ritrovare la vita, In cammino con Tecla Una vera apostola: attiva nella contemplazione e contemplativa nell’azione1 fa diventare portatori di vita. Ma tutto questo è opera della grazia. Suor Tecla si rese di- sponibile alla grazia con tutto il suo essere. Morì per far vivere Cristo. E la grazia le diede N el dover par- lare di suor Tecla Merlo, Co- tale dimensione e tale potenza che, ancora oggi, la sentiamo viva. fondatrice e pri- Bisogna considerare suor Tecla sotto un ma Superiora ge- profilo psicologico-spirituale, ossia il suo es- nerale delle Figlie sere come oggetto di lavoro della grazia. Si di San Paolo, mi era esercitata nell’abnegazione e nell’equili- vengono in men- brio e proprio uno degli effetti del lavoro della te le parole che grazia fu il suo equilibrio spirituale. Persuasa l’Apostolo scrive che la sorgente del vero successo apostolico all’inizio del ca- era la vita in Cristo, non vi fu in lei attività che pitolo terzo della la distogliesse dalla contemplazione, come Lettera ai Colossesi: «Pensate alle cose di non vi fu preghiera in cui non si unisse al Cri- lassù, non a quelle della terra; voi infatti siete sto con tutti i problemi della Congregazione morti e la vostra vita è nascosta con Cristo e della Chiesa. (…) in Dio». Forse desterà meraviglia l’accosta- mento di una donna tutto ardire e tutta vo- lontà al pensiero della morte e a quello del nascondimento. La fiaccola, dice il Vangelo, non si mette sotto il moggio. Ma se suor Tecla Merlo fu donna volitiva, energica, ardimento- sa, fu però anche molto saggia. Proprio per questo ella seppe morire in Cristo per vivere con Lui ed essere così messaggera di vita. Fu il suo nascondimento in Cristo il segreto della sua efficacia carismatica. (…) Fedeltà al Fondatore e responsabilità del- la Congregazione con assilli e affanni di ogni genere non erano cose sempre semplici e sempre conciliabili. Sentiva l’ebbrezza ma anche la spossatezza dell’immolazione. La vita religiosa era una crocifissione. «I voti – disse - sono i tre chiodi che fissano l’anima al servizio di Dio». Nel servizio di Dio si era lanciata senza tentennamenti, accettandone a priori tutte le conseguenze. La sua vita fu una vera vita apostolica: Alle parole che abbiamo citato di san Pa- azione nella contemplazione e contempla- olo fanno eco quelle del c. 12 del vangelo zione nell’azione. Non bigottismo né iperat- di Giovanni: «Se il chicco di grano, caduto tivismo, ma apostolato in Cristo e per Cristo. in terra, non muore, resta solo. Ma se muo- Una fiumana di azioni di carità che sgorga- re porta molto frutto. Chi ama la propria vita vano dalla sua vita di fede. Parlando dell’a- la perde, e chi odia la propria vita in questo postolato diceva: «Il Signore ci ha voluto as- mondo, la conserverà per la vita eterna». sociare alla sua stessa missione di salvare il È la sublime mistica di Cristo. L’annien- mondo». tamento in Cristo fa portare molto frutto, e Consapevole della grandezza della voca- il frutto è l’opera apostolica. L’immolazione zione, la viveva morendo e vivendo in Cristo. Ma questo lo voleva anche per le sue figlie, 1 Testo tratto dalla testimonianza di Silvano Gratilli, ssp, le quali dovevano essere degne di un sì alto (1915-1993) al Convegno «Vi porto nel cuore». A 25 anni dono di Dio. Non vi dovevano perciò essere dalla morte della Serva di Dio Maestra Tecla Merlo, Rocca di Papa (Mondo Migliore) 2-5 febbraio 1989. equivoci sul significato della vocazione. Ban- 11
do ad ogni pensiero che potesse deturparne salutammo. Nelle parole che ci scambiammo In cammino con Tecla la bellezza, ossia l’assimilazione in Cristo. Stralcio dalle sue conferenze: quello che mi colpì fu che, senza alcuna aria o affettazione spiritualistica, il suo discorso pro- cedeva sempre con argomenti soprannatura- Dire a quelle che vogliono farsi suore, che li. Era un continuo riferimento a Dio, nel modo ci sono tanti sacrifici da fare: se vengono più semplice, direi quasi ingenuo. Era un farsi perché piace il vestito, perché è comodo, “bambino” nel senso evangelico del termine. non sono buone vocazioni. Più di tutto di- staccarci da noi stesse; questo è il più Ma ricordo ancora che, molti anni prima, grande sacrificio. Che il Signore ci dia que- a Roma, una volta passando vicino alla casa sta grazia. delle Figlie di San Paolo, la trovai nel cor- tile assieme ad altre suore che cucivano e (…) Donna di fede, ebbe un’attività apo- ricamavano. Mi fermai per scambiare qual- stolica straordinaria. II suo sguardo fisso in che parola e una suora mi domandò perché Cristo sapeva scorgere in Lui le necessità quando predicavo (tenevo allora delle istru- degli uomini. Ma fu anche donna di meravi- zioni su san Paolo) non parlavo del paradiso. gliosa e sublime speranza. Io le risposi, in modo un po’ strafottente, che del paradiso non si sapeva proprio nulla, in quanto l’unico che diceva di esserci stato, san Paolo, non aveva saputo dire altro che c’erano «cose che occhio non vide e che orecchio mai udì». La battuta voleva essere umoristica, ma la Prima Maestra si infiammò e rispose con accentuato entusiasmo: «Vera- mente consolante sentire san Paolo dire que- ste cose. Tanto deve essere bello il paradiso che nemmeno lui l’ha saputo descrivere». Il paradiso era la meta. Suor Tecla Mer- lo vi teneva fisso il pensiero, e le serviva da L’ultima volta che la vidi e le parlai fu du- energetico nel duro cammino della vita. rante la sua ultima visita in Estremo Oriente. Chiudo perciò con alcune sue parole ve- Ricordo quell’ultima sera. Era già notte e l’in- ramente significative: «Guardiamo sempre in contrai al Rizal Memorial Park di Manila. La su, al paradiso! Là è la nostra vera patria, là il zona era affollata di gente che aspettava la posto preparatoci dal Signore. Là dobbiamo processione del Corpus Domini che prove- aspirare, là arrivare a tutti i costi. Mai sco- niva dalla Cattedrale. Ritta sul marciapiede, raggiarci: dubitare di noi, ma fidarci di Dio» suor Tecla sgranava il Rosario, quel Rosario (VPC 51). che non abbandonava mai. Mi sorrise e ci Gratilli Silvano, ssp Corso internazionale di preparazione alla Professione Perpetua Lunedì 15 gennaio 2018, è iniziato a Torvaianica/ Italia il corso internazionale di preparazione alla professione perpetua che durerà fino al prossimo mese di maggio. Vi partecipano juniores provenienti da nazioni e culture diverse che si sono ritrovate in un clima gioioso, cordiale, ricco di entusiasmo nel sentirsi unite dalla stessa vocazione e dall’appartenenza all’unica missione paolina. È grazie anche a queste esperienze che cresce l’internazionalità e l’interculturalità delle Figlie di San Paolo. A tutte un augurio sincero e un ricordo costante all’unico Maestro. 12
do un dépliant che illustra la nostra missione. Ci raccontiamo Un grande momento della mia vita Che entusiasmo per la vocazione paolina! E quante possibilità di realizzare l’apostolato in mezzo a gente che ha così grande sete di Sono sr Silvana Sauro e da anni collaboro nell’econo- Gesù Cristo… Ma il Maestro, in modo inaspettato, nel mato generale. Nel 1984 bussò ancora alla mia vita… e dovetti 1981 sono stata in- rientrare in Italia per un problema poco chia- viata missionaria in ro all’intestino che richiedeva un urgente in- Congo (allora era an- tervento chirurgico. cora chiamato Zaire) Fui operata e, svegliatami dall’anestesia, per tre anni. Ho vis- vidi attorno a me persone preoccupate e ad- suto giorni di grande dolorate. Intuii che la situazione era grave. fervore apostolico, Sentii una voce: «Quante cose le hanno tol- un tempo di gioia e di to… poveretta! Avrà forse 15 giorni di vita!». impegno nella testimonianza. Pensai: “Signore, perché proprio a me? No, Di questa esperienza voglio comunicare non è possibile. Stavo così bene in missio- soprattutto alcuni aspetti belli del popolo con- ne. Signore, fammi ritornare… Perché a golese, cercando di lasciare da parte quelli me???”… negativi, i mali che sono presenti in questa parte di Africa ricca di risorse, ma dove il po- polo vive nella povertà e in un clima di vio- lenza da parte dei regimi che lo governano. Nelle parrocchie vibra una vita cristiana attiva. Il popolo congolese è un popolo acco- gliente e religioso. Vive alla presenza di Dio, nella fiducia che Lui solo è il padrone della vita. Mi viene in mente quello che mi aveva detto un “pousse pousseur” (una persona che fa il lavoro più misero, quello di spinge- re a mano una carretta per il trasporto del- le cose), fermandomi in mezzo al mercato: «Suora, io credo in Dio, come vi crede tutta Ero diventata triste, preoccupata, soffe- la mia famiglia; io credo che Gesù abita den- rente. Ma la domenica, a messa, il Signore tro di me, perché è lui che mi ama, e allora, mi raggiunse con le parole di Paolo «Sia che durante il giorno, quando spingo il mio “pous- viviamo, sia che moriamo, siamo del Signo- se-pousse”, a piedi sotto il sole, io non sono re». Mi dissi: “Sono una consacrata, ma sono solo, parlo con l’Amico che è dentro il mio veramente del Signore?”. È stata la parola cuore, mi fa molta compagnia e io mi sento chiave che mi ha fatto affrontare con la pace più forte nella fatica». Mi sono commossa e del cuore le conseguenze dell’operazione. ho pregato quel suo Amico perché si facesse sentire sempre più vicino a lui, a tutti i fratelli Ringrazio ancora la Prima Maestra Tecla congolesi, a me. per la grazia che mi ha ottenuto: tante sorel- le l’hanno pregata in quei giorni per la mia I congolesi sentono come un valore la let- guarigione. tura, e sono molte le persone che entrano nelle nostre librerie per comperare un libretto Da tanti anni ormai sono in Casa genera- con i pochi soldi che hanno. Per andar loro lizia, a servizio di tutte le comunità del mon- incontro, con sr Domenica Attardo, sono an- do. L’economato è diventato il mio luogo di data più volte nelle scuole tra i ragazzi, per missione, e l’entusiasmo e la passione apo- offrire la possibilità di acquistare qualche li- stolica sono quelli di sempre. bro come aiuto alla loro formazione. Che fol- Benedico e lodo il Signore. Tutto per la le di giovani! Tra le ragazze abbiamo fatto sua gloria! tanta promozione vocazionale, consegnan- Silvana Sauro, fsp 13
Costantemente lasciamo online “tracce” Agorà della comunicazione Identità, relazioni, conoscenza online di noi che contribuiscono a definire la nostra identità. Ciò che gli altri dicono o pubblicano di noi, così come le “tracce” che noi stessi lasciamo online, tanto in maniera consape- vole quanto inconsapevole – come quando facciamo una ricerca su Google, mettiamo un “mi piace” a un post su Facebook o pub- blichiamo una foto su Instagram – devono essere coerenti. Se non c’è coerenza fra questi diversi tipi di informazioni, le relazio- ni di fiducia con gli altri con i quali siamo in M ilioni di persone in tutto il mondo utiliz- zano i social network. Molti dei temi di cui si discute nel dibattito pubblico ruotano attorno a questioni legate alla rete – dalla perdita della privacy al cyberbullismo, dalle fake news alle conseguenze della diffusione di Internet sui processi democratici. È sotto i nostri occhi il fatto che la rete sia ormai parte integrante della nostra vita. Siamo costantemente connessi al punto tale che non riusciamo più a distinguere i confini fra online e offline. Le tecnologie digitali sono diventate ormai protesi del nostro corpo. La diffusione del mobile, degli smartphone e della connessione wireless ha generato uno spazio senza soluzione di continuità fra quel- la che un tempo veniva chiamata la vita “rea- le” e il “virtuale”, con conseguenze importanti a livello individuale, di gruppo e della società più in generale. Nei social network contribuiamo a co- contatto potrebbero venire compromesse. struire la nostra identità, coltiviamo relazioni Le “tracce” che lasciamo in rete afferiscono sociali e sempre più alimentiamo la cono- a diverse sfere: personale, amicale, profes- scenza di ciò di cui non abbiamo esperienza sionale. Sullo stesso profilo Facebook, non diretta. Queste tre dimensioni definiscono il è possibile separare specifici interessi, così nostro rapporto con il mondo e su queste oc- come le proprie relazioni personali di tipo fa- corre riflettere. Tanto più in un’ottica pastora- miliare e amicale con l’appartenenza all’isti- le. Proviamo a focalizzare la riflessione sulle tuzione Chiesa. tre dimensioni appena elencate. La religiosa che si esprime online lo fa anche a nome della propria congregazione. Ciò che posta, twitta o condivide non sarà mai esclusivamente espressione di un punto di vista personale in quanto le nostre “iden- tità multiple”, formate da un insieme di ruoli diversi che si mescolano tra loro, si esprimo- no contemporaneamente attraverso i nostri account, si fondono in un unico ambiente, senza lasciare la possibilità concreta di di- stinguere fra la propria sfera personale, nel- la quale si sommano già diversi ruoli (figlie, amiche, sorelle, ecc.), con il ruolo istituziona- 14
alle stesse condizioni di vita degli individui. Facebook e i social media in generale con- sentono di promuovere un’individualizzazio- ne e una personalizzazione della relazione. Ne possono scaturire diversi stili di presenza che dipendono da caratteristiche personali, background culturale e sociale, esperienze e relazioni pregresse, tipo di incarico ricoperto all’interno dell’istituzione ecclesiastica, così come dalle caratteristiche della comunità cui si appartiene. Attraverso le relazioni interpersonali e informali che avvengono online, nelle quali esprimiamo noi stessi e conosciamo l’altro al di fuori dell’ufficialità del ruolo che ricopria- mo, è possibile spesso rafforzare alcuni rap- porti o instaurarne di nuovi. le che si ricopre. Dobbiamo essere coscien- Infine, da sempre i media ricoprono un ti di queste logiche perché, come ci ricorda ruolo importante nel nostro rapporto con il Papa Francesco (2014), la qualità della pre- mondo. Se è vero che ciò che sappiamo lo senza della Chiesa nei social media si basa apprendiamo sempre più spesso dai media e sulla pertinenza, sulla credibilità, sull’autenti- agiamo in conseguenza di ciò che riteniamo cità delle interazioni che chi si esprime a suo essere vero, come ci ha insegnato già Plato- nome mette in pratica ogni giorno. ne attraverso il mito della caverna, conosce- re le logiche che regolano i flussi comunica- In secondo luogo, i social network sono tivi in rete ed essere in grado di incidere nei ambienti di relazione, nei quali siamo al cen- processi di conoscenza costituisce un obiet- tro di un network ego-centrato di relazioni tivo imprescindibile da cui non può sottrarsi dove sviluppiamo sia legami deboli, con per- chi ricopre un ruolo all’interno della Chiesa. sone con cui c’è una conoscenza superficiale e sporadica, sia legami forti, con persone che Come afferma papa Francesco nel mes- fanno già parte in maniera significativa della saggio per la giornata mondiale delle comu- nostra vita quotidiana. I social network non nicazioni sociali 2018, occorre riflettere sulle sono però ambienti che ci isolano dalle re- cause, sulle logiche e sulle conseguenze lazioni nelle quali siamo già coinvolti offline, delle notizie false o fake news. Più in genera- come da più parti si è spesso sostenuto. le diventa sempre più urgente apprendere le regole secondo le quali si produce informa- Una ricerca realizzata dall’Associazione zione e conoscenza nell’epoca delle reti so- Webmaster Cattolici Italiani (WeCa) ha evi- ciali, tenendo conto che sempre più gli utenti denziato ad esempio che le religiose riprodu- si informano attraverso i social network e i cono nel social network i legami interni alla servizi di instant messaging. Per farlo è ne- propria comunità religiosa di appartenenza. cessario acquisire “competenze digitali”: un Nella costruzione del proprio network, le reli- impegno cui non può sottrarsi chi è chiamato giose prediligono il rapporto di “amicizia” con a un impegno pastorale all’interno di una co- le proprie consorelle, indipendentemente dal munità religiosa i cui membri saranno sem- fatto che siano “vicine” geograficamente, per- pre più connessi e “influenzati” da ciò che ché vivono nella stessa comunità, o “lontane” ricevono e remixano in rete. come accade con le missionarie che vivono in altri paesi, supplendo a una mancanza di Se vogliamo “incidere” nella società non rapporto face to face. possiamo sottrarci dal raccogliere la sfida e le opportunità che il nuovo contesto comu- Il social network è però anche un ambien- nicativo ci pone davanti. Occorre farlo però te nel quale coltivare relazioni con i fedeli. Le conoscendo le regole e le logiche che gover- relazioni coltivate online possono rappresen- nano tali ambienti comunicativi. tare una risposta alle trasformazioni dell’orga- nizzazione ecclesiastica sul territorio, al cam- Rita Marchetti biamento delle forme del credere religioso e Università degli studi di Perugia 15
Famiglia Paolina MESSAGGIO FINALE XXXV INCONTRO DEI GOVERNI GENERALI DELLA FAMIGLIA PAOLINA L’EVANGELII GAUDIUM INTERPELLA LA FAMIGLIA PAOLINA LE SFIDE DELLA FAMIGLIA E DELLA TUTELA DEL CREATO Casa Divin Maestro - Ariccia, 8-10 gennaio 2018 Carissime sorelle e carissimi fratelli, nibili sul sito www.alberione.org, parlando vi raggiungiamo da Ariccia al termine del della famiglia e del creato hanno sottolineato XXXV Incontro annuale dei Governi generali alcuni aspetti decisivi per rendere l’umano della Famiglia Paolina. Ringraziamo il Si- più umano: la diversità come elemento posi- gnore per avere avuto ancora una volta la tivo inscritto da Dio nella creazione e, quindi, possibilità di ritrovarci insieme per riflettere, nell’umanità; la necessità dell’uscire da sé interrogarci e incoraggiarci a vicenda al fine per vivere l’amore (sponsale ma anche nei di poter rispondere al mandato universale di nostri rapporti fraterni) in senso pieno; il annunciare il Vangelo della gioia alle donne recupero della dimensione “artigianale” nel e agli uomini del nostro tempo seguendo lo “fare famiglia” (AL n. 16) e nello sviluppare stesso cammino della Chiesa tracciato dal relazioni educative, che portino alla dimen- Magistero di papa Francesco. E di rispon- sione adulta nei più svariati ambiti (famiglia, dervi secondo la nostra comune missione scuola, formazione religiosa, ecc.). Questo della comunicazione lasciataci in eredità dal tanto più nelle circostanze attuali, in cui si nostro Fondatore, declinata secondo i sin- sta realizzando un grande mutamento antro- goli carismi di ogni Congregazione. Abbia- pologico, causato da quella che papa Fran- mo vissuto giorni di intensa comunione che, cesco chiama rapidación (LS n. 18), neolo- nelle parole introduttive di don Valdir José gismo che indica la velocissima evoluzione De Castro, Superiore generale della Socie- della tecnica e della visione di sé dell’uomo. tà San Paolo, deve sempre caratterizzare Il video di una conferenza del missionario i rapporti all’interno della Famiglia Paolina, comboniano padre Alex Zanotelli (il cui link affinché essa diventi sempre più attraente e potete trovare sempre sul sito) ha evidenzia- luminosa. to come alcuni temi forti siano profondamen- Abbiamo dato, innanzitutto, il benvenuto te interconnessi e richiedano una risposta alle sorelle dei nuovi Governi delle Pie Di- ferma da parte di tutti, in particolare dei bat- scepole e delle Suore Pastorelle, che rac- tezzati e, tra questi, noi consacrati. Ci riferia- colgono proprio in questi mesi il testimone di mo, in particolare, a una finanza disumana guidare nel prossimo sessennio le loro Con- e ormai fuori controllo, al superpotere delle gregazioni verso le mete tracciate dai rispet- banche e alla conseguente crisi della politi- tivi Capitoli generali. ca a livello mondiale, al fiorente commercio Suor Regina Cesarato PDDM e don Ar- delle armi, al traffico di rifiuti tossici, a un mando Matteo, le cui relazioni sono dispo- consumismo sfrenato e vorace, alla povertà 16
di vastissime zone geografiche, alle innume- l’auspicio di una sempre più numerosa parte- revoli guerre, al grande flusso migratorio in cipazione di fratelli e sorelle. Si spera anche atto verso l’Europa e al grave e accelerato che il Corso diventi un luogo di ricerca, ap- degrado ambientale. profondimento e confronto tra docenti di aree Sentiamo, a partire da queste provocazio- tematiche comuni. ni e dai lavori di gruppo che ne sono seguiti, Ricordiamo anche che quest’anno sarà che da parte nostra, sia individualmente che ricco di avvenimenti per la Famiglia Paolina: a livello di Circoscrizioni e di Congregazioni, l’Intercapitolo della Società San Paolo, il 5° sia urgente prenderci degli impegni concreti. Capitolo generale delle Suore Apostoline, Ve ne elenchiamo alcuni, in modo che pos- il Convegno internazionale dei Cooperato- siate condividerli con noi: ri Paolini, il Centenario della morte di Mag- – una maggiore attenzione verso il crea- giorino Vigolungo e l’80° anno di fondazione to, assumendo stili di vita più rispettosi delle Suore Pastorelle. Invitiamo tutti a se- dell’ambiente, capaci di saper distingue- guire con la preghiera lo svolgersi di queste re il necessario dal superfluo, utilizzando tappe, perché siano autentici eventi dello in modo parsimonioso l’energia elettrica, Spirito che aprano le nostre comunità alla il cibo, i combustibili fossili e l’acqua, fa- dimensione della profezia. cendo ad esempio il minor uso possibile di materiale non biodegradabile come la plastica; – un’attenzione maggiore a come vengono investiti i risparmi delle nostre Congre- gazioni sia a livello centrale che locale, in particolare ad accertarci che il dena- ro depositato in banca non sia investito in aziende che abbiano comportamenti eticamente riprovevoli (quali la produzio- ne di armi, rifiuti tossici, prodotti chimici contrari alla vita, ecc.) o in fondi di inve- stimento e titoli derivati che vadano ad alimentare una finanza ipertrofica e pre- Ma un altro grande evento della Chiesa potente; universale ci accompagnerà durante questi mesi: il Sinodo dei Vescovi sui giovani. A – coinvolgerci maggiormente nei forum questo proposito vi anticipiamo con grande pubblici, sia ecclesiali che civili, dove entusiasmo che, in piena sintonia con questo si dibattono temi inerenti alla giustizia, evento e convinti dalla bellezza della voca- alla pace e alla salvaguardia del creato; zione paolina, abbiamo deciso di indire un – essere animatori, con il nostro apostolato anno vocazionale dal 25 gennaio 2019 al 25 specifico, nel dare sempre maggior rilievo gennaio 2020. alla famiglia, come primario luogo dell’u- Grati al Signore per quanto ha seminato in mano e della trasmissione della fede, e noi in questi giorni e con un senso di nostalgia alla tutela del creato, sensibilizzando i per l’assenza della componente laicale della nostri uditori a questi temi decisivi per il Famiglia Paolina, a cui ci piacerebbe ovviare futuro della creazione. per il futuro, desideriamo augurare in partico- Questi punti ci sembrano coerenti con lare a tutti i nostri Cooperatori sparsi nei cin- le cinque funzioni della povertà paolina: ri- que continenti che possano vivere sempre nunciare a un’amministrazione indipenden- più in profondità la straordinaria ricchezza te, produrre col lavoro assiduo, conservare della grazia di Dio per annunciare con ardo- le cose che si hanno in uso, provvedere ai re il Vangelo della gioia ad ogni creatura. bisogni che vi sono nell’Istituto, edificare cor- Vi salutiamo con affetto, in Cristo Mae- reggendo l’avidità dei beni. stro. Ariccia, 10 gennaio 2018 Riguardo al Corso di formazione sul Ca- risma della Famiglia Paolina, ormai giunto Le partecipanti e i partecipanti alla sua 21a edizione e unico nel suo genere al xxxv incontro dei Governi generali a livello mondiale, desideriamo condividervi della Famiglia Paolina 17
«Gli atti barbarici di cui siamo vittime nel Focus sull’attualità finestra sulla chiesa Cristiani perseguitati nel mondo Medio Oriente - commenta monsignor Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli stati della Santa Sede - precedono l’Isis. I cristiani e le altre minoranze si sentivano già cittadini di serie B». La missione ora deve essere quella di «difendere i diritti umani di tutti, indipendentemente dalla fede e provenienza». Per secoli i cristiani hanno convissuto fianco a fianco con altre fedi nelle regioni mediorientali. Il pluralismo religioso, in quelle aree, «non è qualcosa da importare o imporre, ma è una Oltre 215 milioni i cristiani perseguitati nel realtà da riconoscere». In Iraq, ad esempio, mondo. A guidare la classifica dei 50 Pae- il problema non sarà tanto «ricostruire gli si più oppressori è la Corea del Nord. Ma la edifici, quanto ricreare le condizioni sociali, Nazione con maggiori violenze è il Pakistan, economiche e politiche per mettere di nuovo mentre in India cresce il radicalismo indui- le fondamenta per una coesistenza pacifica». sta. Lo rivela il Rapporto 2018 dell’organiz- La presenza cristiana è «essenziale per il zazione Porte Aperte-Open Doors, che ogni Medio Oriente, mosaico di diverse persone anno stila la lista ‘nera’ dei 50 Paesi – su un e religioni. Perché senza i cristiani e le altre centinaio monitorati – dove i fedeli cristiani fedi se ne perde l’identità». sono oppressi, vessati, discriminati, oggetto di abusi e violenze fino ad essere uccisi, con- Giudici e avvocatesse dizionati nel privato e nella vita pubblica, a del mondo in Vaticano causa della loro fede religiosa. Il numero dei fedeli perseguitati è in cre- scita, 1 cristiano su 12 nel mondo è vittima di violenze o abusi. Oltre 15.500 chiese, case, negozi di cristiani sono stati attaccati, nel pe- riodo compreso nel rapporto, tra novembre 2016 e ottobre 2017. Dati che danno un’idea della persecuzione anticristiana nel mondo. È nato l›Osservatorio sul rispetto della libertà religiosa nel mondo Circa 70 donne impegnate per la legali- tà nei cinque continenti si sono ritrovate in Vaticano per un summit dedicato alla piaga del traffico di essere umani e del crimine or- ganizzato. «Le giudici e le procuratrici che partecipa- no a questo importante incontro sono convo- cate per scambiare le loro esperienze, pro- porre nuovi modelli e valorizzare quelli già esistenti», si legge nella brochure dell’even- to. Speranza degli organizzatori è che «la L’Osservatorio, oltre che avviare processi loro sensibilità femminile, prodiga di tenerez- di studio e analisi, monitorerà le condizio- za e delicatezza, come pure di ponderazione ni delle minoranze religiose nel mondo per ed equità, possa avere un ruolo decisivo per rafforzarne la tutela e formulerà proposte di imporre la giustizia in ogni caso e proporre sensibilizzazione. A presiederlo sarà Salva- migliori pratiche». tore Martinez, presidente della fondazione «Non per nulla la giustizia è sempre vaticana “Centro internazionale Famiglia di rappresentata da una donna – si legge Nazareth”. ancora nel testo – che è una personificazione 18
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