Ascoltare la voce di Dio - Figlie di San Paolo
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Anno XI - n. 57 agosto-ottobre 2018 Figlie di San Paolo - Casa generalizia Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma sicom@paoline.org - www.paoline.org Ascoltare la voce di Dio in quella dei giovani perché saranno loro a dire che cosa si aspettano dalla Chiesa. Mons. Raúl Biord Castillo, Vescovo di La Guaira (Venezuela) Foto: Štěpán Rek
Sommario CARISSIME SORELLE... Bacheca paolina Dalle circoscrizioni Italia: Inaugurata l’Aula Magna dell’Ospedale Regina Apostolorum La Domenica della Parola nelle carceri Bolivia: Fiera Internazionale del Libro Congo: Inaugurata la Librairie Paulines a Matadi Germania: Fiera del Libro di Francoforte Gran Bretagna: Premio Ecumenico Pakistan: Gesù ti chiama a servire Perù: La Bibbia narrata ai bambini Filippine: Cardinal Sin Catholic Book Awards Romania: 25 anni di Fondazione I nostri studi Comunicazione cinematografica e pastorale Come ridurre il divario digitale in Nigeria il Sinodo dei Giovani Sinodo: lavori in corso IN CAMMINO CON TECLA La donna associata allo zelo sacerdotale Ci Raccontiamo La mia vocazione AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE Virtuale e reale: un mutamento antropologico? Calendario del governo generale Famiglia Paolina Corea: 1° Corso sul Carisma della Famiglia Paolina Italia: XXII Corso sul Carisma Italia: Suore di Gesù Buon Pastore: 80° Anniversario di fondazione Focus sull’attualità Finestra sulla Chiesa Musica sacra: 18ª edizione di Anima mundi Sarà digitalizzata la più antica biblioteca del mondo Giornalismo di pace protagonista in Vaticano Finestra sul mondo La biblioteca del futuro Book town, la città del libro La libreria più bella del mondo Finestra sulla comunicazione Religion Today Film Festival 2018 Tema Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali 2019 Twitter ha 12 anni Nella casa del Padre 2
gurata dalla missione», ad essere «congre- Carissime sorelle... «Insieme ai giovani portiamo il Vangelo a tutti» gazione in uscita riscoprendo la profezia pao- lina e rinnovando l’impulso missionario per trovare nuove modalità di annuncio e aprire È questo il tema della 92a Giornata Mis- sionaria mondiale 2018. frontiere di ogni tipo, geografiche e di pensie- ro» (cfr. Bozza dello Strumento di Lavoro in preparazione all’11° Capitolo generale). È stata un’occasione per riscoprire il signifi- Gli estremi confini della terra oggi sono cato del nostro essere sempre più facilmente navigabili: «Il mondo missionarie paoline. E digitale, le reti sociali che ci pervadono, at- soprattutto per risentire traversano, stemperano confini, cancellano la necessità di un coin- margini e distanze, riducono le differenze. volgimento sempre più Sembra tutto a portata di mano, tutto così pieno nella missione ad gentes della Chiesa. vicino ed immediato. Eppure, senza il dono Tutte le nostre comunità sono “missionarie” coinvolgente delle nostre vite, potremmo perché tutte noi siamo chiamate ad avere avere miriadi di contatti ma non saremo mai «un cuore più largo dei mari e degli oceani…» immersi in una vera comunione di vita. La (UPS, p. 455). Un cuore che sente, che vibra missione fino agli estremi confini della terra all’unisono con il cuore di Gesù, di Paolo, esige il dono di se stessi...» (Messaggio di della Chiesa (cfr. AE, p. 57 ss). Papa Francesco per la Giornata Missionaria). Afferma Papa Francesco: «La missione non è una parte della mia vita o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere… Io sono una missione… Bisogna conoscere se stes- si come marcati a fuoco da tale missione...» (EG 273). Quante sorelle missionarie abbiamo oggi nel mondo? Quante sorelle cioè hanno la- sciato la propria nazione per portare il Van- gelo o per mettersi a servizio delle comunità, in contesti diversi dal proprio? Da una breve Ci aiuti Gesù, il Missionario del Padre, a scorsa dello stato personale possiamo rico- dedicare, alla causa del Vangelo, il tempo, le noscere che tali sorelle sono oltre 170, ma energie, la vita stessa (cfr. Cost 12). A comu- non sono ancora sufficienti. Sono rientrate in nicare, in qualsiasi situazione, quella passio- patria, negli ultimi tre anni, per anzianità, ma- ne per Gesù che arde nel cuore: «Chiunque lattia o altre motivazioni, una ventina di sorel- voglia predicare, prima dev’essere disposto le missionarie e in alcune nazioni le vocazioni a lasciarsi commuovere dalla Parola e a farla locali non riescono a compensare le parten- diventare carne della sua esistenza concre- ze. C’è bisogno, specialmente in questo mo- ta» per «comunicare agli altri ciò che ha con- mento, della generosità di sorelle più giovani templato» (EG 150). che possano sostenere la missione in luoghi Ci interpella, ancora oggi, l’invito di Pa- particolarmente bisognosi e carenti di gio- olo VI a essere fedeli al mandato che ci è ventù. Penso alle nazioni dell’Europa, penso affidato, perché «gli uomini potranno salvarsi all’America Latina ma anche all’Australia e ad anche per altri sentieri, grazie alla misericor- alcune nazioni dell’Africa Australe. dia di Dio, benché noi non annunziamo loro il Ma siamo missionarie anche quando rima- Vangelo; ma potremo noi salvarci se, per ne- niamo nella nostra nazione e facciamo della gligenza, per paura, per vergogna – ciò che vita un dono, quando il nostro cuore, sempre san Paolo chiamava “arrossire del Vangelo” giovane, vibra, brucia, desidera, come Paolo, – o in conseguenza di idee false, trascuria- farsi tutto a tutti perché il mondo creda. mo di annunziarlo?». Portare il Vangelo agli estremi confini della terra è il senso della nostra vocazione. Siamo chiamate a crescere come «comunità confi- sr Anna Maria Parenzan 3
La Domenica della Parola Bacheca Paolina ITALIA Inaugurata l’Aula Magna dell’Ospedale Regina Apostolorum nelle carceri Mercoledì 10 ottobre, ad Albano Lazia- La Domenica della Parola è stata cele- le, Roma, è stata inaugurata l’Aula Magna brata quest’anno il 30 settembre. Il senso di dell’Ospedale Regina Apostolorum, di pro- questa Giornata è indicato da Papa France- prietà delle Figlie di San Paolo. L’opera di si- sco nella Lettera apostolica Misericordia et stemazione e adeguamento ha dato vita ad misera: «Rinnovare l’impegno per la diffusio- una splendida sala multimediale a disposizio- ne, la conoscenza e l’approfondimento della ne di tutte le varie funzioni, sia per la forma- Sacra Scrittura: una domenica dedicata inte- zione del personale sanitario sia per le mol- ramente alla Parola di Dio, per comprendere teplici attività di intrattenimento dei pazienti. l’inesauribile ricchezza che proviene da quel La spaziosa sala si presta ad impieghi dialogo costante di Dio con il suo popolo». versatili poiché è dotata di nuovi impianti di La comunità della Casa generalizia ha oscuramento, condizionamento dell’aria, il- colto l’invito del Papa recandosi nel carcere luminazione che include giochi cromatici di romano di Regina Coeli per vivere con i de- luce lungo i corridoi laterali, proiettore ed am- tenuti questa giornata così significativa. La plificazione audio-video. solenne Celebrazione Eucaristica, animata L’inaugurazione è avvenuta in clima di in- con canti e danze, è iniziata con la processio- tensa partecipazione, in particolare da parte ne di intronizzazione della Bibbia a cui hanno del personale dell’Istituto ma anche di tanti partecipato Figlie di San Paolo di varie nazio- amici intervenuti. Presenti al taglio del nastro nalità insieme ad alcuni detenuti che portava- il Direttore Generale sr Anna Maria Gasser, no i cesti colmi di Vangeli in italiano, inglese il Presidente dell’Ospedale sr Anna Maria e spagnolo. Al termine della Messa è stato Parenzan, il Direttore Sanitario dottoressa consegnato il Vangelo a tutti i partecipanti, Maria Teresa D’Agostino e don Olinto Crespi accompagnando il gesto con queste parole ssp, che ha benedetto il locale oltre ai nume- di benedizione: La Parola di Dio sia luce sul rosi presenti tra amici dell’ospedale e perso- tuo cammino. Nel cuore di tutti è rimasto il de- nale interno. siderio di un impegno concreto a diffondere la Parola, con le parole e soprattutto con la vita. Sr Anna Maria Gasser ha sottolineato la valenza dell’evento nel segno della continu- ità: «L’aula da sempre è stata intitolata a sr Tecla Merlo, cofondatrice della nostra Con- BOLIVIA gregazione, e così rimane perché fu proprio Fiera Internazionale del Libro lei a volerla: doveva essere luogo di forma- zione, di studio, incontro e, perché no, anche di fraternità e divertimento. Ora la possiamo restituire a queste funzioni molto importanti per la vita di ogni comunità e quindi anche dell’Ospedale». A seguire si è svolta anche l’inaugurazio- ne, dopo la ristrutturazione, della prima parte del Reparto di Medicina e Oncologia. 4
Bacheca Paolina Nella città di La Paz si è svolta la XXIII da cui il suo nome Matadi che nel dialetto Fiera Internazionale del Libro con lo slogan locale significa “pietra”. Il grande giorno della La Pace, meravigliosa legge. Hanno parteci- benedizione e dell’inaugurazione, il sindaco pato 160 espositori presenti con propri stand della città, Pathi Nzuzi, e il vescovo Mgr Da- per l’esposizione dei libri. Il paese ospite di niel Nlandu Mayi, hanno elogiato la missio- questa edizione 2018 è stata la Cina. ne evangelizzatrice e culturale delle Figlie Consapevoli che l’iniziativa è un luogo di di San Paolo. Allo stesso modo, professori, evangelizzazione, come ogni anno le Pao- gente impegnata nei media locali, semplici line di La Paz hanno partecipato alla fiera cristiani, hanno manifestato la loro ammira- con uno spazio sufficientemente ampio in zione e gioia per questa presenza culturale e cui hanno potuto esporre le varie proposte di evangelizzazione. L’evento non ha avuto editoriali. solo l’aria dell’apertura di una libreria ma di una nuova fondazione. Una risposta specia- L’esperienza bellissima e significativa le al forte invito del Maestro a raggiungere al- ha messo in rilievo, in mezzo a tanti grandi tre periferie congolesi per annunciare a tutti espositori, il marchio Paoline e la ricca pro- la gioia del Vangelo. duzione. Alle numerose persone che hanno visita- tolo lo stand è stata data anche la possibilità di conoscere la missione paolina attraverso GERMANIA le parole del fondatore, il Beato Giacomo Fiera del Libro di Francoforte Alberione, che ha detto: «L’apostolato non guarda solo al progresso delle persone sin- gole, ma guarda a formare una nuova men- talità nella società: questo significa dare un segno, un nuovo indirizzo». CONGO Inaugurata la Librairie Paulines a Matadi Si è svolta dal 10 al 14 ottobre 2018 la 70a edizione della Frankfurter Buchmesse, la più prestigiosa fiera europea del libro che si tiene a Francoforte e che ha visto anche per quest’anno la partecipazione dell’Editrice Pa- oline di tutto il mondo. All’interno dello stand espositivo (Stand 5.0 E 43), oltre alla presen- tazione delle ultime novità e progetti editoria- li a livello internazionale, hanno avuto luogo scambi e confronti tra editore e visitatori. La Fiera del Libro di Francoforte è la più importante fiera del libro a livello internazio- nale per lo scambio dei diritti: ospita esposi- tori provenienti da tutti i Paesi del mondo e centinaia di migliaia di visitatori. Ogni anno è È stata inaugurata la Librairie Paulines dato rilievo a un diverso Paese ospite d’ono- di Matadi. Un nuovo centro apostolico che re del quale vengono presentate la lettera- nasce dal frutto di ricerche e sacrifici della tura e la cultura. Quest’anno è stata la volta comunità di Kinshasa. della Georgia. Matadi è una cittadina portuale della Re- La storia della Frankfurter Buchmesse pubblica Democratica del Congo, all’estremo risale al XV secolo, quando Johannes Gu- sud-est del Paese. È costruita sulla pietra, tenberg inventò nella piccola città di Magon- 5
za, proprio vicino a Francoforte, la stampa Bacheca Paolina a lettere mobili: vera rivoluzione dell’era mo- derna. E sempre a Francoforte venne messa in vendita, con una tiratura di 180 copie, la prima edizione della Bibbia stampata dallo stesso Gutenberg. Era il 1455 e fino al ’600 rimase l’esposi- zione più importante in Europa. Molti i cam- biamenti storici che videro Francoforte “pas- sare lo scettro” a Lipsia ma poi, dopo la II Guerra Mondiale, e precisamente nel 1949, riconquistarlo e diventare così attualmente la se giornate vocazionali in alcune parrocchie fiera del libro più grande d’Europa e tra le più della città. importanti nel mondo. Gli incontri erano incentrati sulla vocazio- ne di Maria e delle Figlie di San Paolo, con uno sguardo rivolto alla missione, all’insegna GRAN BRETAGNA del dialogo e dell’ascolto. Premio Ecumenico Al termine delle giornate veniva conse- Durante la Christian gnato l’invito a partecipare al programma Resources Together Vieni e vedi, che durante l’estate si svolge Conference è stato nella Casa di formazione a Lahore, per favo- assegnato il Pre- rire un ulteriore discernimento vocazionale. mio Ecumenico alla Sr Ghazia e sr Fouzia così ci scrivono Libreria paolina di «Siamo grate al Divin Maestro, alla Regina Kensington, recen- degli Apostoli e a san Paolo, che ci hanno temente rinnovata in accompagnato in questa attività giovanile, uno dei quartieri più un’opportunità preziosa per testimoniare tra esclusivi di Londra. la gente la bellezza della vocazione e della Sono stati prevalen- missione paolina. Abbiamo imparato molto temente i membri del gruppo evangelico/ anche noi!». anglicano a sostenere la nomina. Il premio, sponsorizzato dal Good Book Company, è un riconoscimento alla libreria di una cate- PERÙ na che ha mostrato un impegno nella ven- La Bibbia narrata ai bambini dita, capacità nella diffusione, originalità e creatività nel marketing, impatto apostolico, attenzione al cliente, coinvolgimento comu- nitario, formazione dello staff. Il riconoscimento corona i lunghi anni di presenza delle Paoline in Gran Breta- gna. Un servizio svolto tramite le librerie, le pubblicazioni e la quotidiana preghiera. Con le sorelle della Gran Bretagna ci ralle- griamo per questa premiazione, in partico- lare per il riconoscimento al loro impegno ecumenico a favore di tutte le confessioni A settembre, in occasione del Mese della cristiane. Bibbia, le Paoline e i collaboratori della città di Arequipa hanno realizzato, per il secondo anno consecutivo, l’evento La Bibbia narrata PAKISTAN ai piccoli. L’incontro ha richiesto collabora- Gesù ti chiama a servire zione, unità di forze e di programma. Con il tema Gesù ti chiama a servire, l’é- I momenti formativi e ricreativi si sono svol- quipe vocazionale della comunità di Lahore, ti nella libreria e in altri luoghi cittadini, susci- sr Ghazia e sr Fouzia, ha organizzato diver- tando grande entusiasmo e partecipazione. 6
Diversi i frutti di questa esperienza: la con- Bacheca Paolina tinua ricerca di materiale biblico per bambini, la concretizzazione di accordi e di lavoro in équipe. La libreria, anche se piccola, coin- volgendo bambini e genitori si è trasformata in un palcoscenico pieno di colori, musica, giochi e suggestioni. L’apostolato paolino è sempre un impe- gno a servizio del Vangelo e della cultura. FILIPPINE Cardinal Sin Catholic Book Awards servizio del Vangelo. Per ricordare questa felice ricorrenza, hanno programmato diversi eventi: 19 ottobre: Presentazione del libro Vestir- si di luce di Giuseppe Forlai, igs. 20 ottobre: Lectio Divina Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal 2,20), guidata da Francesca Pratillo, fsp. Bes, Love Ka Ni Lord. Versione 1.0 di 21 ottobre: Celebrazione eucaristica di Reynald Atienza, pubblicato dalle Paoline, ringraziamento nella chiesa parrocchiale. ha vinto il premio per la Categoria del Mini- Così ci scrivono: «Celebriamo questo an- stero della Gioventù durante il Cardinal Sin niversario con le Annunziatine, le Coopera- Catholic Book Awards tenutosi il 12 settem- trici, i collaboratori e gli amici della comunità, bre all’interno della 39ª Fiera Internaziona- ringraziando Gesù Maestro per i miracoli che le del Libro di Manila. Il libro è una raccolta ha compiuto anche attraverso di noi, picco- di storie basate sulle esperienze personali li strumenti, nell’amata terra romena, per il dell’autore e sul suo lavoro con i giovani. Vangelo vissuto e diffuso in tante famiglie. Contiene consigli e una ricca raccolta di pre- Chiediamo la grazia di vivere Gesù e di dare ghiere e riflessioni. Gesù, invocando il Padrone della messe, Con questo genere di pubblicazioni le che mandi sante vocazioni per questo urgen- Paoline mirano a promuovere il talento crea- te e bellissimo apostolato». tivo filippino, dando così pieno sostegno agli Le Figlie di San Paolo sono arrivate in autori locali nel loro impegno di rispondere Romania nel novembre 1993. Una fonda- ai bisogni delle persone nel contesto e nella zione nata dal Progetto missionario: nuove cultura locale. presenze delle FSP nel mondo, del 1992. La La partecipazione delle Paoline all’annua- libreria è stata aperta nel 1997 e avviata una le Fiera Internazionale del Libro di Manila, piccola casa editrice. insieme agli altri editori cristiani, è sempre Visitano annualmente diverse parrocchie considerata una grande opportunità per la dif- romano-cattoliche e greco-cattoliche con de- fusione del Vangelo e dei libri significativi per positi e mostre del libro. Fanno animazioni la formazione cristiana e spirituale del popolo. vocazionali, bibliche e di educazione ai me- dia per i giovani; in comunità offrono un itine- rario spirituale annuale ai laici. ROMANIA Ricordiamo al Signore tutte le persone 25 anni di presenza che hanno contribuito alla nascita e allo svi- Le Figlie di San Paolo di Bucarest ce- luppo di questa presenza paolina nel cuore lebrano 25 anni di presenza in Romania al dell’Europa. A tutte i nostri più cari auguri! 7
ha riconosciuto come eccellente il lavoro di sr Bacheca Paolina COMUNICAZIONE CINEMATOGRAFICA E PASTORALE Rose Pacatte, Fsp Rose, assegnandole il Premio Madre Teresa in Spiritualità e Servizio comunitario. Il Premio consiste in un contributo di 500 dollari, per favorire ulteriori studi e approfon- dimenti attraverso la Graduate Theological Foundation. COME RIDURRE IL DIVARIO DIGITALE IN NIGERIA Oluwakemi Matilda Akinleye, Fsp N el 2017, sr Oluwakemi ha ottenuto online il Master of Art in Mass Communica- S tions, presso l’uni- r Rose Pacatte ha conseguito il dottora- versità di Leicester to in comunicazione pastorale, presso la (UK), con una tesi Graduate Theological Foundation di Misha- veramente impe- waka, USA. Sr Rose ha già svolto in passato gnativa. Un lavoro varie attività e scritto più volte sull’alfabetizza- accurato e preciso zione ai media e sulle varie forme di pastora- realizzato alla fine le attraverso il film. La sua tesi di dottorato si degli studi online, sviluppa in quattro capitoli e un’appendice che portati avanti da sr Oluwakemi mentre svolge- elenca un’ampia serie di film, indicando i temi va il compito di direttrice della giovane Editrice teologici e pastorali che si possono suggerire Paoline in Nigeria. Il tema in questione è molto per l’approfondimento. Segue una bibliografia attinente all’apostolato paolino specialmen- specifica sui vari temi proposti. te nel campo editoriale, nell’orientamento dei Il progetto trae spunto da una dichiarazio- contenuti e dei linguaggi. ne di André Bazin (1918-1958), il grande criti- Lo studio cerca di dare risposte ad alcune co cinematografico francese cattolico: Il cine- domande: quali mezzi preferire oggi in Nige- ma è sempre stato interessato a Dio. ria per trasmettere il messaggio evangelico? La ricerca si svolge nell’area della comu- con quali strumenti raggiungere un più grande nicazione cinematografica e della pastorale, numero di persone (giovani, adulti, professio- elaborando un testo per studenti universitari nisti...)? dal titolo: Alla ricerca del volto di Dio. Approcci Prende in considerazione l’accesso e l’uso teologici al cinema. delle nuove tecnologie della comunicazione: La tesi considera il motivo per cui lo studio computer, smartphone, tablet, iPad, e il loro della teologia e del film tradizionale è rilevante uso per la crescita socio-economica e politica. per i cristiani e interessante per credenti e non La ricerca è circoscritta alla città di Lagos e credenti alla ricerca della trascendenza e del dintorni. Tocca in particolare il divario nell’uso significato. Attraverso strutture teologiche im- di questi strumenti: la divisione creata fra chi prontate sulla prassi e diversi esempi su come li possiede e li usa per lo sviluppo, e chi non applicarle, sr Rose offre criteri per avvicinarsi li possiede oppure, anche se li possiede, non al cinema e per “fare” teologia attraverso il ci- sa come usarli. nema. Creare ponti nel mondo digitale per lo svi- Questi approcci possono essere praticati luppo è un compito prioritario per gli operatori individualmente ma anche come gruppo e co- della comunicazione e quindi delle Paoline. I nostri studi munità. La metodologia educativa e pastorale Lo studio sottolinea la mancanza di mezzi e alla base del progetto è quella del dialogo, del infrastrutture per l’accesso a Internet e l’insuf- rispetto dell’interpretazione personale, del si- ficienza formativa per rendere la popolazione gnificato del film preso in considerazione. capace di entrare nel mondo digitale. La presidente della Graduate Theological Il trattato è arricchito da un’abbondante e Foundation, Kendra Elizabeth Clayton, Ed.D. appropriata bibliografia. 8
Sr Alessandra Smerilli, fma, uditrice al Il Sinodo dei giovani Sinodo: lavori in corso Sinodo, racconta l’emozione di un’aula sino- dale seduta “davanti” ai giovani ad ascoltarli: «Mi sentivo piccola piccola davanti a loro: così giovani e così coraggiosi di fronte a un mondo che sembra lasciare loro poco spa- zio, che li schiaccia, che a volte semplice- mente li ignora. Questi giovani mi ispirano fiducia: sanno sognare e hanno il coraggio di scelte ardue, come quelle di andare a con- dividere la vita dei profughi. Questi giovani mi parlano di Dio, del suo amore, della sua bellezza, della sua caparbietà. Questi giova- I l Sinodo è giunto ormai nel pieno dei lavori tra plenarie e circoli minori, padri sinodali, giovani, uditori e uditrici. Molte sono le fonti ni sono il volto di Dio». Giovani dunque “protagonisti, meno de- stinatari, meno utenti”, da ascoltare come di informazione a cui possiamo accedere. Chiesa non solo per «farci un massaggio al Tra le altre, mi sembra interessante la pre- cuore», afferma Franco Garelli, sociologo sa di posizione di un padre sinodale durante dell’Università di Torino, quanto piuttosto per il briefing quotidiano nella Sala stampa della «dimostrare il coraggio e l’intelligenza di non Santa Sede: adulti che esprimono la volontà avere un’attenzione generica, ma di affronta- «di parlare il linguaggio del tempo presente, re temi come la bioetica, la sessualità. Oggi incluso quello digitale». Proprio per questo, il giovane vive dentro di sé una serie di ten- si stanno studiando forme di comunicazio- sioni, tra fede e ragione, tra religione e scien- ni diverse, fruibili dalle nuove generazioni, za, tra benessere personale e trascendenza. e anche lo stesso messaggio conclusivo Quella di oggi è una generazione che esce del Sinodo sarà redatto in un linguaggio in da contesti o troppo protetti o troppo unifor- linea con quello utilizzato dai giovani che mati, e quindi dobbiamo andare al cuore dei comprenda contenuti multimediali. Una bel- problemi. Altrimenti il Sinodo sarà un’occa- la notizia. Sì, perché, come ha commentato sione persa, se non spinge ad essere pre- mons. Michele Falabretti, Direttore del Servi- senti nella sfera pubblica, più fantasiosi nelle zio di Pastorale Giovanile della Conferenza proposte educative e più propositivi su temi Episcopale Italiana, il Sinodo di oggi «non decisivi dell’esistenza». è tanto sui giovani quanto un Sinodo sugli adulti e sulla Chiesa, sul suo essere genera- tiva nella fede, nell’ascolto della realtà». Dal 23 al 28 settembre 2018 si è realizza- to presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma un Congresso internazionale dal titolo Giovani e scelte di vita. Percorsi educativi. L’evento è stato organizzato dalla stessa Università Salesiana e dalla Pontificia Facol- tà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, e la convinzione che ne risulta è che mentre si parla di giovani siamo inevitabilmente, come adulti, chiamati a cambiare lo sguardo su di Desidero allora offrirvi alcune “metafore” loro, a decentrarci, destabilizzarci, ricollocar- che, come adulti, ci chiamano in causa. ci non tanto avanti, quanto mettendoci “al passo”, correndo con loro, accanto a loro1. Adulti di qualità: merce rara, oggi «I giovani ci aspettano, ci vogliono più 1 Le espressioni tra virgolette sono stralci di interviste re- alizzate con i relatori intervenuti al Congresso Giovani e vicini. La pastorale attuale non è sufficiente scelte di vita. Percorsi educativi. Chi desiderasse approfon- per parlare con i giovani e attrarre i giova- dire le tematiche, ascoltare gli interventi e le interviste, può accedere a questo indirizzo: https://www.pfse-auxilium. ni». È il card. Lorenzo Baldisseri, Segretario org//it/notizie/25-09-2018/materiali-del-congresso-giovani- generale del Sinodo dei Vescovi, a sostener- e-scelte-di-vita-prospettive-educative/roma. 9
lo. La riflessione sinodale «aiuta a porre la Giovani, maneggiare con cura: Il Sinodo dei giovani questione della scelta personale e dei cam- mini educativi dentro l’orizzonte vocazionale contiene sogni! dell’esistenza umana in quanto tale: non si può pensare alle scelte di vita, dal punto di vista cristiano, se non all’interno di questa visione vocazionale ampia e diffusa». Il Car- dinale propone due prospettive educative: “accompagnamento” e “discernimento”, con- sigliando di coglierne la relazione intrinseca in quanto «si accompagnano i giovani non per perdere tempo con loro, ma per portarli a maturazione, per aiutarli a diventare adul- ti. Abbiamo una necessità epocale di adul- ti di qualità che sembra essere una merce rara di questi tempi». È in quest’ottica che «l’accompagnamento assume naturalmente i tratti del discernimento vocazionale». Per il Cardinale l’ascolto sinodale dei giovani «ci ha restituito una Chiesa in debito d’ossigeno: non siamo, in linea di massima, Gennaro Cicchese della Pontificia Univer- ben attrezzati di adulti competenti e maturi sità Lateranense evidenzia come sia urgen- in grado di accompagnare i giovani. Si tratta te oggi reinsegnare ai giovani a camminare: di un dato che ci deve mettere in movimento «L’esatto contrario di quanto fa la società per creare le condizioni per un rinnovamento contemporanea che li addestra a correre, ecclesiale». correre, fino ad aver fretta, a bruciare le tap- pe, al consumare tutto e subito. Cammina- re lentamente aiuta a pensare e a prendere Il “complesso di Gulliver” decisioni libere. Così dobbiamo recuperare Mons. Raúl Biord Castillo, Vescovo di la nostra dimensione itinerante di homo via- La Guaira (Venezuela), sottolinea la rivo- tor. Anche il giovane oggi deve ritrovare la luzionaria novità che il Papa ha in qualche consapevolezza che il camminare non solo modo messo sotto gli occhi di tutti. I giovani lo fa avanzare, ma gli permette di conoscere con questo Sinodo sono diventati “autentico meglio la sua identità e lo apre alla consape- soggetto ecclesiale”. Questo si traduce pra- volezza che non è solo e che molti altri sono ticamente e pastoralmente nell’urgenza di in cammino come lui e con lui: di qui il valore «ascoltare la voce di Dio in quella dei giovani della vicinanza, della testimonianza e dell’al- perché saranno loro a dire che cosa si aspet- leanza educativa». tano dalla Chiesa». Inoltre, i giovani sono chiamati a muover- Per mons. Biord Castillo è importante in- si tra un futuro che non c’è più e un presen- fatti «non lasciarci prendere come adulti dal te che li assorbe troppo fino al presentismo “complesso di Gulliver”, cioè dal far sentire e alla sua schiavitù. «Eppure sono proprio i giovani dei “nani” di fronte alle necessità». loro l’unico presente che abbiamo! E forse Essi invece sono portatori di grandi possi- essi stessi ci stanno mostrando che è pos- bilità, non si sono allontanati dalla Chiesa, sibile un futuro nuovo e migliore, attraverso ma è la Chiesa che si è allontanata da loro. una convivenza pacifica e conviviale. A noi il Per questo è ormai imprescindibile «stare in compito di ricordare loro: “Entrate per la por- mezzo a loro per costruire ponti e superare ta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la timidezza educativa e apostolica, cioè fare la via che conduce alla perdizione, e molti in modo che realmente li accompagniamo a sono quelli che entrano per essa”. Perciò fare scelte vocazionali di vita». non devono abbattersi dinanzi agli ostacoli e alle difficoltà, ma devono acquisire la consa- È urgente una “conversione pastorale”. pevolezza che le cose, per essere apprezza- Papa Francesco invita a «non perdere il te, debbono costare». treno dei giovani, perché purtroppo abbiamo già perso quello dei loro genitori!». Maria Antonia Chinello, fma 10
avrebbero esercitato il medesimo apostolato In cammino con Tecla La donna associata allo zelo sacerdotale del ramo maschile. Lo spirito di reciproca collaborazione avrebbe consentito di esprimere il meglio di sé, imponendosi efficacemente nella vita del- la Chiesa in Italia e all’estero. Sarebbe stata questa la Mirabile Famiglia Paoline, come la definirà Paolo VI, che avrebbe operato i suoi splendidi frutti. Nel frattempo Teresa Merlo, per la professione religiosa chiamata sr Ma- ria Tecla, considerata da tutti come la Madre, non soltanto per la preziosità e l’intelligenza della collaborazione nell’apostolato delle co- municazioni sociali, ma per la dolcezza del suo influsso materno. Erano molti i religiosi che, nei momenti difficili, avevano preso l’abitudine di confida- re a lei le proprie ambasce. Non furono po- chi quelli, da lei illuminati, che ritrovarono la forza di restare fedeli alla propria vocazione e superare dubbi e difficoltà. Il caso più fre- quente era quello dei sacerdoti che riceve- vano l’ordine di recarsi· all’estero. Nessuno è mai riuscito a capire per quale motivo il Primo Maestro, dopo aver assegnato al re- ligioso l’obbedienza di andare in missione, S ono tanti i termini usati per identificare l’azione della Prima Maestra accanto al Beato Giacomo Alberione nella costruzione indugiava a passare in rassegna i suoi cat- tivi comportamenti. Ovvio che il malcapitato uscisse dalla stanza del Fondatore colmo di della Famiglia Paolina. A mio avviso, però, amarezza e agitato dalla irritazione, e cer- definirla come La donna associata allo zelo casse una via di sfogo che sapeva di poter sacerdotale, rifacendosi al titolo di un fonda- trovare nell’ufficio della Prima Maestra. mentale libro del nostro Fondatore, è il più Proprio in questi casi Maestra Tecla, sem- espressivo. pre dolcissima, riusciva a trovare le parole In effetti, allorché don Alberione pensò di adatte per confortare e incoraggiare, facen- associare al ramo maschile dei suoi religiosi do ricorso al suo ruolo materno, tanto che la le Figlie di San Paolo, era fin troppo convinto pace del cuore non tardava a impossessar- dell’indispensabilità della cooperazione del- si del religioso in subbuglio. Senza contare la donna per qualsiasi realizzazione umana, che, nel frattempo, la Prima Maestra si pre- appunto perché dotata d’intuito, saggezza, murava di fornire al missionario in partenza sensibilità, dolcezza, e pertanto capace di l’occorrente per il soggiorno all’estero e, per- completare l’intraprendenza maschile col sino, di procurargli il biglietto per il viaggio. necessario equilibrio, nella prospettiva di Dio Maestra Tecla è stata capace di una me- creatore che, dopo aver dato vita all’uomo, diazione continua, come ha ricordato don gli pose accanto un aiuto simile a lui creando Renato Perino ssp, in occasione del Conve- la donna. gno Vi porto nel cuore realizzato nel 1989, a Provvidenziale era stato l’incontro di don 25 anni dalla sua morte: «Credo che la gran- Alberione con la giovane Teresa Merlo, ve- de missione e la grande lezione di Maestra rificandone ben presto lo spessore morale, Tecla sia stata questa mediazione continua, l’equilibrio e la saggezza, vedendo incarnato condotta in uno spirito di fedeltà a don Al- in lei l’ideale delia femminilità che avrebbe berione e in un’obbedienza talvolta eroica; potuto arricchire la famiglia religiosa che sta- ma sempre di un’obbedienza esercitata in va fondando. Nacquero così le Figlie di San piedi…». Paolo che, sia pure nella loro autonomia, Francesco Licinio Galati, ssp 11
ci, che erano missionari di Parigi, e le suore del- Ci raccontiamo La mia vocazione la parrocchia hanno influito sulla mia vocazione con il loro comportamento di santità. Nella mia parrocchia ogni giorno c’era il catechismo per i bambini. Nel pomeriggio dopo la scuola andavo anch’io in parrocchia come catechista. Ho inco- minciato a suonare l’organo per accompagnare i canti della Messa. Il mio parroco, che era mu- sicista, mi ha comprato un libro di musica e mi ha incoraggiata ad esercitarmi. Dopo la scuola, andavo a prendere il libro di musica dal parroco. Un giorno l’ho trovato insie- me a una postulante delle Figlie di San Paolo, che era in vacanza a casa sua. Per corrispondenza ho continuato la rela- zione con questa postulante e ho conosciuto meglio le Paoline. Visitavo spesso la loro casa Q a Seoul e trascorrevo un po’ di tempo con le uando ero bambina frequentavo la Chiesa aspiranti. Studiavo e lavoravo in legatoria. Mi protestante. Solo alcuni anni fa ho saputo chiedevano persino di rispondere al telefo- che la mia famiglia discende dai martiri. Due no del centralino. Mi piaceva tanto l’ambiente sono stati i primi cattolici della mia famiglia e gioioso e semplice. Partecipavo insieme alle sono stati martirizzati nel 1801. Il nome di bat- aspiranti alla loro scuola. Ancora ricordo una tesimo di uno dei martiri era Josafat. Ha scritto lezione sulla spiritualità cristiana. Il professore un libro di catechismo, Paradiso e inferno, ma ci ha domandato «Cosa vuol dire vivere nel- per il suo martirio, avvenuto quando aveva 26 la grazia?». Una sorella ha risposto che è la anni, non è stato possibile stamparlo. Suo cu- Santissima Trinità vivente in noi. Queste parole gino Baeksoon fu anche martirizzato ricevendo mi hanno colpito profondamente e risuonano così il Battesimo di sangue. Successivamente spesso nel mio cuore. nella mia famiglia più nessuno ha continuato nella fede cattolica, finché una mia bisnonna Quando tornavo a casa dopo aver vissuto non si è convertita al cattolicesimo. qualche giorno con le aspiranti, leggevo tanti li- bri, specialmente sulla vita dei santi. Ogni giorno Quando avevo 15 anni, mia mamma invitò facevo l’ora di adorazione eucaristica, mi con- me e il mio fratello minore ad andare con lei fessavo ogni due settimane. Il parroco mi gui- nella Chiesa cattolica. Nessuno poteva imma- dava in modo particolare verso la vita religiosa. ginare che io sarei diventata una religiosa e mio fratello un sacerdote religioso. Tra sei fratelli io Ora vorrei ricordare due sorelle che hanno sono la quinta e mio fratello il sesto. Noi due, inciso molto sulla mia vita paolina. La mia mae- con la mamma, abbiamo studiato il catechismo stra di noviziato, sr Eulalia D’Ettore, e la mae- con tanta passione, gustando profondamen- stra del Corso di preparazione alla professione te l’insegnamento del Vangelo e, nella Veglia perpetua, sr Sara Schena. Mi volevano bene e pasquale, siamo stati battezzati insieme come hanno avuto tanta fiducia in me preparandomi figli di Dio. Io ricordo vivamente quel giorno in al compito di maestra delle novizie. Sono molto cui mi sentivo volare verso il cielo, purificata grata a loro per quanto mi hanno comunicato. dai peccati e dai pensieri vani. Ringrazio an- Da giovane, fare la formatrice mi faceva sentire cora il Signore per il Battesimo, che è stato il inadeguata e timorosa, ma sr Maria Cevolani, dono più grande ricevuto nella mia vita. che era la Superiora generale, mi ha detto che il difetto della giovinezza sarebbe stato elimi- Io non ero una persona ottimista. Ero pen- nato senza sforzo. sierosa, preoccupata del male del mondo. Guardando il dolore degli innocenti e l’ingiu- Ringrazio e vivo la mia vocazione paolina stizia, non vivevo con la gioia del cuore. Non come grande e sublime dono! Avendo assunto capivo perché il Signore permetteva tanta sof- il nome del missionario Francesco Saverio e ferenza. Ma, preparandomi al Battesimo, ho studiato missiologia, ho sentito l’invito ad esse- percepito la misericordia di Dio e ho sentito re missionaria. Dio ha ascoltato anche questo che il Battesimo era una nuova nascita. Il mio mio desiderio. Dalla Corea sono stata chiama- cuore sembrava cambiare e diventavo sempre ta in Italia e ora lavoro nell’archivio della Casa più fiduciosa. generalizia che raccoglie la storia della Con- gregazione. Diventata cattolica, ho sentito la forte attra- zione alla vita religiosa. Posso dire che la mia Di tutto rendo lode al Signore. vocazione è nata con il Battesimo. I nostri parro- Saveria Kim, fsp 12
La persona umana tra reale e virtuale Agorà della comunicazione Virtuale e reale: un mutamento antropologico? Il rapporto tra reale e virtuale ha impli- cazioni antropologiche. Se ciò che è vero e L e conquiste tecno- logiche della rete e della bioelettronica ciò che è possibile coincidono, se ciò che è concreto è reale come ciò che è digitale e immateriale, cosa ne è della vita spirituale stanno producendo dell’uomo? Cosa ne è delle verità della fede, cambiamenti socia- dei sentimenti religiosi? Sono forse confinate li ed economici di in uno spazio virtuale, di esperienza sogget- portata epocale. La tiva che non può essere condivisa? Anche tecnologia imprime il linguaggio viene modificato dalla cultura un impulso all’evo- tecnologica e occorre trovare forme di co- luzione della cultura, municazione comprensibili per trasmettere con un mutamento l’esperienza di fede. Si considerino come che investe anche la concezione stessa della esempio due aspetti soltanto: intelligenza e persona umana. La cultura tecnologica tende relazionalità. a ridurre l’uomo a corporeità meccanica o a L’intelligenza, come capacità di compren- immaterialità comunicativa, comprimendo la dere, viene identificata con l’intelligenza arti- sua interiorità e modificando la sua percezio- ficiale del computer: una intelligenza raziona- ne del mondo e di se stesso. le, operativa, predeterminata dagli algoritmi Il confronto tra “reale” e “virtuale” è al cen- eseguiti, non certo la capacità di pensiero né tro di questo mutamento antropologico, con la consapevolezza di sé. E la relazionalità effetti sulla vita dell’uomo e sui rapporti sociali. dell’uomo viene trasferita attraverso la rete a dispositivi che imitano il comportamento Cosa è reale, cosa è virtuale umano, fino a rispondere alle domande con la voce. Un po’ alla volta l’uomo e le macchi- Cosa pensiamo, quando diciamo reale o ne appaiono sempre più simili. virtuale? Alle cose materiali o ai pensieri? E consideriamo reale il momento presente, e virtuale il futuro? Quale futuro I filosofi greci si interrogavano su essere e divenire, su potenza e atto, sulla conoscenza sensibile e quella concettuale. I latini, gente concreta, non conoscevano il termine “vir- tualis”. Pensavano però alla “virtus”, il valore, l’eccellenza, i comportamenti positivi, morali o fisici, da mettere in pratica concretamen- te. Virtus è contemporaneamente potenza e atto, virtualità e realtà effettiva. Le domande filosofiche sembrano supe- rate dall’attuale cultura diffusa, indotta dalla scienza e da una certa visione materialista. Quale sarà il futuro è oggetto di riflessio- Oggi il pensiero comune intende il mondo ne, sintetizzata dalla domanda di Nicolas reale come tutto ciò che è concreto, effetti- Carr: «Internet ci rende stupidi?», a cui repli- vo, sensibile, mentre si considera virtuale ciò ca Derrick De Kerchove: «La rete ci renderà che è possibile, potenziale, immaginario. stupidi?». L’informatica e le tecnologie di rete han- Il primo ritiene che la rete induca un ap- no però cambiato il significato di “reale” e prendimento superficiale, limiti la capacità “virtuale”, perché hanno cambiato il modo di di attenzione, non stimoli il senso critico e conoscere le cose e trasformato le relazio- ci renda conformisti ed omologati. Il secon- ni tra le persone. Nel mondo della rete reale do riconosce gli effetti della rete sul nostro e virtuale tendono a coincidere, le relazioni modo di pensare, di conoscere e di ragiona- sono “a distanza” ma allo stesso tempo “in re, ma sostiene che, nonostante gli aspetti prossimità”, con conseguenze che meritano problematici, le potenzialità positive della di essere approfondite. rete liberano risorse mentali che le persone 13
possono usare in maniera più creativa, fino Agorà della comunicazione ad ipotizzare il prossimo avvento di un nuovo Rinascimento. Dibattito aperto Il dibattito è aperto e tocca esigenze e tentazioni radicate profondamente nello spi- rito umano, quelle cioè di riuscire a raggiun- gere, attraverso la tecnologia, l’onnipotenza, l’onniscienza, il successo, il potere, l’immor- la possibilità di errori e malfunzionamenti. E talità: gli strumenti informatici permettono di occorre ricordare sempre che la tecnologia controllare tutto e tutti, offrono un mare di risponde a logiche di tipo economico e ha li- informazioni senza la fatica della ricerca e miti oggettivi insuperabili. della memoria, la rete consente di raggiun- Per tutti questi aspetti pensare all’uomo gere facilmente popolarità e consenso vin- del futuro, che sarà tecnologico, vuol dire cendo la solitudine, le “protesi” elettroniche affrontare problemi etici fondamentali, e in- e meccaniche sostituiscono parti del corpo terrogarsi sulla natura della persona umana. umano restituendo all’uomo la sua comple- Un compito che non può essere lasciato ai tezza fisica. tecnici, ma che filosofi e teologi non posso- Il facile entusiasmo per i successi della no svolgere da soli. Il futuro tecnologico “a tecnologia portano a trascurare quello che ri- misura d’uomo” potrà essere realizzato solo schiamo di perdere, delegando alle macchi- con un grande impegno di consapevolezza ne e agli algoritmi competenze e responsabi- da parte di tutti. lità, qualità delle informazioni e verità, tutela della privacy personale. Ma anche il mondo Andrea Tomasi della tecnologia è limitato e imperfetto, soffre Docente di Ingegneria informatica all’Università di Pisa Calendario del Governo generale 8-14 ottobre Francoforte/Germania Fiera del libro sr Anna Caiazza 12-26 ottobre Brasile Visita fraterna ad alcune comunità sr Anna Maria Parenzan sr Samuela Gironi 16-27 ottobre Delegazione West Africa Visita finalizzata sr Gabriella Santon 19-22 ottobre Bucarest/Romania Celebrazione del 25° di fondazione sr Karen Anderson 25 ottobre - 10 marzo Roma/Casa San Paolo Corso di preparazione sr Clarice Wisniewski Tor San Lorenzo alla professione perpetua 27 ottobre - 2 novembre Portorico-Rep. Dominicana Visita fraterna sr Anna Maria Parenzan 3-8 novembre Messico Visita finalizzata sr Anna Maria Parenzan 15 novembre Incontro Superiori Generali sr Anna Maria Parenzan Roma Famiglia Paolina sr Shalimar Rubia 16-22 novembre Madagascar Visita finalizzata sr Lucia Kim 22-28 novembre R.D Congo Visita finalizzata sr Shalimar Rubia sr Lucia Kim 14
generali: Anna Maria Parenzan, fsp; Micaela Famiglia Paolina COREA 1° Corso sul Monetti, pddm; Marina Beretti, ap. Le Figlie di San Paolo che partecipano al Corso sono 9 e Carisma della Famiglia Paolina arrivano da: Brasile, India, Madagascar, Boli- via, Corea, Giappone, Filippine, Tanzania. Nell’omelia, don José Salud ha ricordato che il Carisma è un dono di Dio concesso dallo Spirito Santo per il bene del popolo di Dio. Auguriamo a tutti di mettere a frutto questo dono. ITALIA Suore di Gesù Buon Pastore: Il 1° Corso di Formazione sul Carisma del- 80° Anniversario di fondazione la Famiglia Paolina in Corea, organizzato dal Centro di spiritualità paolino, si è svolto dall’1 al 6 ottobre 2018. Hanno partecipato: cinque Figlie di San Paolo, due Paolini, tre Pie Disce- pole, una Pastorella e una Annunziatina. Nel gruppo erano presenti otto sorelle che ricorda- vano i 30 anni di professione religiosa. I temi Il 7 ottobre 2018 le Suore di Gesù Buon Pa- affrontati sono stati di grande attualità: Le let- store hanno ricordato l’80° Anniversario di fon- tere di san Paolo, con Rifugio Kim, ssp; Storia dazione. In comunione con tutte le loro comuni- della spiritualità, con Antonio Kwon, ssp; Storia tà sparse nel mondo e con la partecipazione dei della Chiesa del XIX e XX secolo, con il prof. superiori e membri della Famiglia Paolina, nella Choi Hyun-sun, Università Sogang; Gesù Mae- Casa generalizia di via della Pisana, a Roma, si stro Via, Verità e Vita, con Emma Min, fsp. è svolta una solenne Celebrazione Eucaristica L’incontro sulla Storia della Chiesa, aperto presieduta dal cardinale Angelo De Donatis, vi- anche ad altre persone, ha richiamato cento cario del Papa per la diocesi di Roma. membri della Famiglia Paolina. Un interesse Riportiamo una parte del Messaggio del- nato dal desiderio di conoscere più profonda- la Superiora generale, sr Aminta Sarmiento mente il periodo storico dei secoli XIX e XX e le Puentes: motivazioni che portarono don Alberione a cer- care vie nuove all’evangelizzazione attraverso i «Cantiamo oggi il nostro Magnificat per l’o- mezzi della comunicazione sociale, particolar- pera che Dio ha realizzato in noi e attraverso di mente durante il periodo del Concilio Vaticano II. noi nella Chiesa che amiamo e serviamo; pre- ghiamo anche il nostro Miserere per le volte che non abbiamo corrisposto alla bellissima voca- zione che ci è stata donata. Chiediamo a Maria ITALIA Madre del Buon Pastore, la Prima Pastorella, di XXII Corso sul Carisma continuare a intercedere per noi un cuore mater- no capace di donazione sino alla Croce. Insieme a voi ringrazio tutti i Pastori con cui abbiamo collaborato in questi anni, i mem- bri della nostra Famiglia Paolina, i cooperatori Amici di Gesù Buon Pastore, i nostri familiari, amici e benefattori. Ringraziamo per la fede e la testimonianza di tante Pastorelle che il Pa- dre ha chiamato alla sua presenza lungo que- Il 24 settembre nella sottocripta del Santua- sti anni e che adesso contemplano il Volto del rio Regina Apostolorum, a Roma, si è aperto il Pastore e intercedono per noi. Ringrazio ogni XXII Corso sul Carisma della Famiglia Paolina. Pastorella per la vita accolta e donata in que- Ha presieduta la Celebrazione Eucaristica don sti anni nel ministero pastorale e vi continuo ad José Salud Paredes, Consigliere generale del- affidare alle cure del nostro Buon Pastore, che la Società San Paolo e membro della direzione ha fatto e farà opere grandi se custodiamo un generale del Corso. Oltre ai 21 corsisti, prove- cuore umile, generoso e aperto alla sua guida». nienti da 14 paesi del mondo, e ai membri della Alle Suore Pastorelle i nostri auguri e il no- Famiglia Paolina, erano presenti le superiore stro ricordo affettuoso. 15
gruppo filantropico britannico che si occupa Focus sull’attualità Finestra sulla chiesa Musica sacra: 18ª edizione di Anima mundi della conservazione del patrimonio culturale. Costruito tra il 548 e il 565, il monaste- ro di Santa Caterina sul Monte Sinai è il più antico monastero cristiano ancora in attività ed è stato dichiarato nel 2002 Patrimonio mondiale dell’Unesco. La sua collezione di antiche pergamene e manoscritti medioevali è seconda per importanza solo a quella del Vaticano. Il processo di digitalizzazione prevede la creazione di 400mila immagini, inclusi testi scritti nell’antica lingua siriana e importanti documenti di letteratura araba cristiana del- Anima mundi è l’annuale rassegna in- l’VIII secolo, quando le comunità cristiane ternazionale di musica sacra che si e svol- furono influenzate dalla diffusione dell’Islam ta a Pisa dal 7 al 20 settembre 2018. Sette e molti scrivani traducevano le scritture e le concerti, per regalare emozioni in due luo- liturgie cristiane in arabo. ghi sacri capaci di calamitare centinaia di Gli straordinari manoscritti della biblio- migliaia di visitatori: la cattedrale di Pisa e il teca, che approfondiscono argomenti che Camposanto monumentale. Il nuovo diretto- vanno dalla storia alla filosofia, dalla medi- re artistico della rassegna è Daniel Harding, cina alla spiritualità, per vari motivi non sono di appena 43 anni, ma con una lunghissima mai stati facilmente raggiungibili per studiosi esperienza sui palcoscenici di tutto il mondo e studenti. Tutti ora avranno la possibilità di e oggi dirige l’Orchestra sinfonica della Ra- accedere virtualmente a questi testi preziosi. dio svedese. Durante la presentazione ha dichiarato: «La musica è nata per unire». Ini- Giornalismo di pace protagonista ziata nel 2001, la rassegna Anima mundi si è in Vaticano sviluppata fino a diventare un appuntamento consolidato tra i più importanti e prestigiosi del genere a livello mondiale. Sarà digitalizzata la più antica biblioteca del mondo Una conferenza internazionale e un fo- rum sul giornalismo di pace. È il doppio evento realizzato il 13 ottobre dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede in collaborazione con il Dicastero per il Ser- vizio dello Sviluppo Umano Integrale e con SIGNIS, in preparazione alla canonizzazio- ne del Beato Paolo VI e del Beato Óscar Sarà digitalizzato il patrimonio del mona- Arnulfo Romero. stero di Santa Caterina, custodito in quella L’iniziativa, che si è tenuta in Vaticano, ha che è considerata la più antica biblioteca del voluto approfondire il tema del peace journa- mondo ancora in attività. Le pergamene e i lism, unendolo idealmente alle figure dei due preziosi manoscritti saranno resi disponibili in futuri santi, entrambi testimoni di pace. Due modalità open access grazie a un accordo tra personalità che, in modi diversi ma con la il monastero, la biblioteca della University of stessa passione, hanno anche stimolato i California in Los Angeles (Ucla), l’Early Manu- mezzi di comunicazione ad essere strumenti scripts Electronic Library e Arcadia Fund, un di riconciliazione nella ricerca della verità. 16
In un borgo medievale del Galles c’è una Focus sull’attualità Finestra sul mondo La biblioteca del futuro preziosa libreria a cielo aperto unica al mon- do. Aperta 24 ore su 24, basata sull’onestà e sulla fiducia. I libri si possono condividere con gli altri, prendere in prestito o comprare, versando un piccolo obolo in una cassetta delle lettere. Funziona così da oltre 50 anni l’Honesty Bookshop di Hay-on-Wye. Un vero paradi- so per i lettori. Fra i suoi scaffali, costruiti a mano come la tettoia che li sovrasta, si pos- sono trovare vere rarità. Libri antichi, prime edizioni, fuori catalogo... tutti in vendita a una sterlina. Un prezzo che scoraggia a rubare, nono- Può un solo “occhio” contenere 1,2 milio- stante non ci sia alcuna persona a presidiare ni di libri? Sì, se è quello progettato da Mvrdv i libri, che rimangono esposti estate e inver- per ospitare la biblioteca pubblica di Tianjin no, giorno e notte. Ma si può lasciare anche Binhai, in Cina. Uno straordinario bulbo ocu- di più, visto che la vendita è destinata a una lare in 3D con cinque piani di pareti curve, buona causa: i restauri dell’Hay Castle e del piani terrazzati e scalini in grado di contene- suo incredibile parco, dove ci si può fermare re una mole incredibile di cultura. a leggere. L’edificio fa parte di un complesso più am- pio ma già con i suoi 33.700 metri quadrati La libreria più bella del mondo può essere considerato qualcosa di epico. Il famoso “occhio” è definito da un’aper- tura ovale che lascia intravedere al centro la sfera specchiata che si trova nel mezzo dell’atrio. Tutt’intorno, quindici metri di scaf- fali riecheggiano la forma sferica «creando un paesaggio interiore, topografico, i cui con- torni si estendono e avvolgono la facciata». Un futuristico paradiso dei bibliofili, con aree lettura, auditorium, sale computer e au- dio, in cui i libri sono parte integrante della struttura e creano un avvolgente paesaggio. A lasciare senza fiato è il design imponente degli scaffali, che sembrano sfidare la forza di gravità e sono in grado di creare sia scale Una delle librerie più belle del mondo è che posti a sedere. E la pupilla centrale riflet- nascosta in un teatro. Siamo a Buenos Aires, te tutto, ampliando gli spazi e trasformando in Argentina, e El Ateneo è un vero paradiso la biblioteca in una opera d’arte dal grande per i lettori: si trova nel teatro Gran Splendid, impatto visivo. acquistato dalla casa editrice Yenny-El Ate- neo a fine anni ’90 per essere trasformato in Book town, la città del libro un inconsueto scrigno di cultura. L’ossatura dello storico teatro al numero 1860 di Santa Fe Avenue è rimasta inalterata da platea e balconate, sono state invece ri- mosse le poltrone per far spazio agli scaffali, regalando uno scenario unico nel suo genere. La libreria ha infatti mantenuto intatti gli infissi e gli elementi decorativi dell’elegante teatro, incluse le tende in velluto rosso del sipario. 17
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