Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News

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Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
L’Osservatore
il Settimanale
               Romano
Città del Vaticano, giovedì 30 luglio 2020
anno LXXIII, numero 31 (4.055)

                                         Gesti di tenerezza
                                         verso i nonni
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                        giovedì 30 luglio 2020

  #editoriale                                                                                                                    2

La zizzania, il Male
e la bontà del creato
(secondo Stevenson e Burgess)

                                                                                                                                   Nel tredicesimo
                                                                                                                                   capitolo
                                                                                                                                   del Vangelo
                                                                                                                                   di Matteo

      L
                   a parabola della zizzania narrata nel tredicesi-     romanzo distopico di Burgess racconta la sto-
                   mo capitolo del Vangelo di Matteo è stata            ria di Alex, il capo dei Drughi, una banda di
                   quasi sicuramente fonte spirituale di ispirazio-     ragazzi che trascorre le notti a rapinare e tor-
                                                                                                                                 L’OSSERVATORE ROMANO
                   ne per la creazione di due romanzi che hanno         turare persone nelle loro case, a pestare barbo-
                   dato vita a due veri e propri miti letterari.        ni e a scatenare feroci lotte con bande rivali
                                                                                                                                 Unicuique suum                Non praevalebunt
                      Si tratta de Lo strano caso del Dottor Jekyll e   finché non viene arrestato e incarcerato.
                                                                                                                                 Edizione settimanale in lingua italiana
                   Mister Hyde scritto nel 1886 dallo scozzese             Per uscire prima di prigione Alex si sottopo-
                   Robert Louis Stevenson e Un’arancia meccani-         ne ad un innovativo programma di “rieduca-                          Città del Vaticano
                   ca, composto nel 1962 dal cattolico inglese An-      zione”, il Programma Ludovico e, nel giro di                        ornet@ossrom.va
                                                                                                                                         www.osservatoreromano.va
                   thony Burgess. Le due storie infatti si assomi-      due settimane, viene completamente manipola-
                   gliano ed entrambe ricordano per certi aspetti       to al punto che ogni volta che sente l’istinto                      ANDREA MONDA
                                                                                                                                                  D irettore
                   il testo del Vangelo. Al centro della vicenda        della violenza nel suo organismo scatta auto-
                                                                                                                                           GIANLUCA BICCINI
                   che vede protagonista il giovane e brillante         maticamente una sensazione di soffocamento,                             Coordinatore
                   Henry Jekyll c’è il tema dell’ambiguità dell’es-     nausea e dolore che lo inibisce impedendogli
                                                                                                                                    PIERO DI D OMENICANTONIO
                   sere umano, della sua duplicità: vi è un natu-       ogni azione violenta. Tra gli applausi della                          Progetto grafico
                   rale sdoppiamento, ci dice Stevenson, che ca-        scienza e della politica, Alex esce dal carcere
                   ratterizza ed è presente in ogni essere umano e      come simbolo della vittoria definitiva contro il                         Redazione
                                                                                                                                 via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano
                   che, nel romanzo, si configura come una rottu-       male che si annida nel cuore umano.                                  fax +39 06 6988 3675
                   ra dell’integrità della persona, come la scissio-       Il dottor Jekyll e i medici di Un’arancia mec-
                   ne del Bene dal Male e, in definitiva, come lo       canica sono mossi dalla stessa intenzione che                      Servizio fotografico
                                                                                                                                  telefono 06 6988 4797 fax 06 6988 4998
di ANDREA MONDA    sdoppiamento della stessa coscienza umana.           muove i servi zelanti della parabola della ziz-              photo@ossrom.va     www.photo.va

                      Jekyll, animato dalle migliori intenzioni,        zania i quali, di fronte allo scandalo del male              TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE
                   cercherà di dividere e separare le due spinte        rappresentato dallo spuntare dell’erba cattiva,                 L’OSSERVATORE ROMANO

                   opposte che muovono e lacerano l’animo uma-          chiedono al padrone del campo: «Vuoi dun-                               Abbonamenti
                   no ma la sua si rivelerà un’illusione disastrosa-    que che andiamo a raccoglierla?». Il Male de-             Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00).

                   mente prometeica, proprio come quella dei                                                                               telefono 06 6989 9480
                                                                                                                                              fax 06 6988 5164
                   medici e dei politici di Un’arancia meccanica. Il                                    CONTINUA A PAGINA 4                    info@ossrom.va
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  #approfondimenti                                                                                                              3

«C
                 ome è importante l’incontro e il dialogo tra le
                 generazioni, soprattutto all’interno della fami-
                 glia». È il 26 luglio 2013, Papa Francesco si af-
                 faccia dal balcone dell’arcivescovado di Rio de
                 Janeiro. Ad ascoltarlo, per la recita dell’Ange-
                 lus, ci sono migliaia di giovani di tutto il mon-
                 do venuti in Brasile per la Giornata mondiale
                 della gioventù, il primo viaggio apostolico in-
                 ternazionale del Papa eletto il marzo prima.
                 Quel giorno la Chiesa celebra i santi Gioac-
                 chino e Anna, i genitori della Vergine Maria, i
                 nonni di Gesù. Francesco coglie così l’occasio-
                 ne per sottolineare — riprendendo il Docu-
                 mento di Aparecida a cui da cardinale aveva
                 tanto lavorato — che «i bambini e gli anziani
                 costruiscono il futuro dei popoli; i bambini
                 perché porteranno avanti la storia, gli anziani
                 perché trasmettono l’esperienza e la saggezza
                 della loro vita».
                    Giovani e anziani, nonni e nipoti. Questo         fatti, più volte ricordare quanto ci insegna il           La nonna con la quale Francesco
                 binomio diventa una delle costanti del Pontifi-      profeta Gioele in quella che, dice, «ritengo es-          incrociò lo sguardo durante
                 cato attraverso gesti, discorsi, udienze e “fuori    sere la profezia dei nostri tempi: “I vostri anziani      l’incontro con i giovani
                 programma”, in particolare nei viaggi. Sono          faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni”          e le famiglie a Iaşi in Romania
                 loro, i giovani e gli anziani, constata amara-       (3, 1) e profetizzeranno».                                (1° giugno 2019)
                 mente Francesco, ad essere spesso le prime vit-         Chi se non i giovani, si chiede il Papa, pos-
                 time della “cultura dello scarto”. Ma sono           sono prendere i sogni degli anziani e portarli
                 sempre loro che insieme, e solo se insieme,          avanti? Significativamente, durante il Sinodo
                 possono avviare cammini e trovare spazi per          dedicato alla gioventù celebrato nell’ottobre
                 un futuro migliore. «Se i giovani sono chiama-       del 2018, ha voluto che si vivesse un evento
                 ti ad aprire nuove porte — osserva il Papa nel-      speciale sul dialogo tra le generazioni, l’incon-
                 la messa per i consacrati, il 2 febbraio 2018 —      tro «La saggezza del tempo» all’Istituto Patri-
                 gli anziani hanno le chiavi», «non c’è avvenire      stico Augustinianum. In tale occasione, ri-
                 senza questo incontro tra anziani e giovani;         spondendo agli interrogativi di giovani e an-
                 non c’è crescita senza radici e non c’è fioritura    ziani su questioni di attualità per la Chiesa e
                 senza germogli nuovi. Mai profezia senza me-         per il mondo, Francesco ha esortato a «difen-
                 moria, mai memoria senza profezia; e sempre          dere i sogni come si difendono i figli», anno-
                 incontrarsi».                                        tando che «le chiusure non conoscono gli
                    Per Francesco, il terreno d’incontro tra i gio-   orizzonti, i sogni sì». Il Papa, anziano anche
                 vani e gli anziani è quello dei sogni. Per certi     lui, ha affidato ai giovani una grande respon-
                 versi, sembrerebbe una convergenza sorpren-          sabilità. «Tu — ha detto rivolgendosi idealmen-

                                                                                                                                Gli appelli
I giovani, gli anziani                                                                                                          del Papa
                                                                                                                                per rafforzare

e la profezia di Gioele                                                                                                         il dialogo
                                                                                                                                tra le generazioni

di ALESSANDRO    dente quasi improbabile. Eppure come anche           te ad ogni ragazzo — non puoi portarti tutti
GISOTTI          l’esperienza vissuta a causa della pandemia ci       gli anziani addosso, ma i loro sogni sì, e questi
                 ha mostrato, è proprio il sogno, la visione del      portali avanti, portali, che ti farà bene». E
                 domani, che ha tenuto e tiene uniti coloro,          sempre in quell’incontro, ha messo l’accento
                 nonni e nipoti, che sono stati improvvisamente       sull’empatia, qualcosa che oggi, alla luce della
                 separati aggiungendo un ulteriore fardello al        drammatica esperienza della pandemia, appare
                 gravame dell’isolamento. Del resto, questo           ancora più necessaria. «Non si può — avverti-
                 centrarsi sulla dimensione del sogno è stato         va — condividere una conversazione con un
                 lungamente meditato dal Papa ed ha un pro-
                 fondo radicamento biblico. Francesco ama, in-                                          CONTINUA A PAGINA 4
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   #approfondimenti                                                                                                                                  4

                                     CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 3

                                     giovane senza empatia». Ma dove trovare oggi
                                     questa risorsa di cui abbiamo tanto bisogno
                                     per andare avanti? Nella vicinanza, è la rispo-
                                     sta del Papa. Un bene prezioso, come abbia-
                                     mo sperimentato in questi mesi in cui, tale di-
                                     mensione fondamentale dell’esistenza, è stata
                                     improvvisamente “sospesa” a causa del virus.

                                                La profezia nasce quando
                                           ci si lascia provocare da Dio:
                                        non quando si gestisce la propria
                                               tranquillità e si tiene tutto
                                                             sotto controllo
                                                      (@Pontifex_it, 22 luglio)

                                     «La vicinanza fa miracoli», ne è convinto il
                                     Papa, «vicinanza a coloro che soffrono», «vici-
                                     nanza ai problemi e vicinanza tra giovani e an-
                                     ziani». Una vicinanza che, alimentando la
                                     «cultura della speranza», ci immunizza dal vi-
                                     rus della divisione e della sfiducia.                    Il Papa torna a riferirsi a questo legame in
                                                                                           uno dei suoi ultimi viaggi apostolici, quello
                                                                                           compiuto in Romania nel giugno dell’anno
                                                                                           scorso. È qui che Francesco viene toccato da
                                                                                           un’immagine, mentre si trova a Iaşi per l’in-
                                                                                           contro con i giovani e le famiglie del Paese. È
                                                                                           lui stesso a confidare la gioia per un incontro
                                                                                           inatteso, quello con un’anziana. «Nelle braccia
  La zizzania, il Male e la bontà del creato                                               — afferma il Papa — aveva il nipote, più o me-
                                                                                           no di due mesi, non di più. Quando sono pas-
       (secondo Stevenson e Burgess)                                                       sato me lo ha fatto vedere. Sorrideva, e sorri-
                                                                                           deva con un sorriso di complicità, come dicen-
                                                                                           domi: “Guardi, adesso io posso sognare!”».
CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 2                   mo capitolo della Genesi. Lo spiega         Un incontro di sguardi di pochi secondi che
                                               bene un altro autore britannico, il         emoziona il Papa, sempre attento a cogliere
sta sempre scandalo, dolore, sdegno.           londinese G. K. Chesterton nel suo          nell’altro una scintilla che, travalicando i limiti
Mosso dal medesimo sdegno il dot-              saggio biografico su san Tommaso            del momento, si fa dono e messaggio per tutti.
tor Jekyll si illude di cancellare e           d’Aquino: «Il fatto che “Dio guardò         «I nonni — commenta — sognano quando i ni-
controllare il male per via scientifica;       tutte le cose e vide che erano buone”       poti vanno avanti, e i nipoti hanno coraggio
purtroppo non ricorda la risposta che          contiene una sottigliezza che sfugge        quando prendono le radici dai nonni».
il padrone del campo dà nella para-            al normale pessimista, forse troppo            Radici e sogni. Non può esserci l’uno senza
bola: «No, rispose, perché non suc-            frettoloso per farci caso. È la teoria      l’altro, perché l’uno è per l’altro. E questo vale
ceda che, cogliendo la zizzania, con           che non esistono cose sbagliate, ma         certamente oggi più che in passato, perché ur-
essa sradichiate anche il grano». E            solo modi sbagliati di usare le cose.       ge una “visione d’insieme” che non lasci nes-
così il “grano”, la vita stessa di Jekyll      Se volete, non ci sono cose cattive,        suno escluso. Francesco lo evidenzia in una in-
finisce per essere sradicata, distrutta e      ma soltanto cattivi pensieri e soprat-      tervista alle riviste anglofone «Tablet» e
anche il giovane Alex, proprio come            tutto cattive intenzioni (...). Si posso-   «Commonweal» nel momento più cupo della
Jekyll, finisce per “morire” cioè a non        no avere tuttavia cattive intenzioni ri-
essere più un vero essere umano per-                                                       pandemia in Europa. Per il Papa, che si soffer-
                                               guardo a cose buone; e le cose buo-         ma sul senso di quello che stiamo vivendo in
ché “sradicato” insieme al male.
                                               ne, come il mondo e la carnalità, so-       questo drammatico 2020, la tensione tra vecchi
   Tra il testo di Matteo e i due ro-          no state travisate da una cattiva in-       e giovani «deve sempre risolversi nell’incon-
manzi anglosassoni in mezzo c’è la             tenzione che si chiama diavolo. Ma il       tro». Il giovane, ribadisce, «è germoglio, fo-
lezione dell’ottimismo realista di san         diavolo non può rendere cattive le          gliame, ma ha bisogno della radice; altrimenti
Tommaso d’Aquino e prima ancora                cose; esse restano com’erano il giorno      non può dare frutto. L’anziano è come la radi-
quella di sant’Agostino e la sua op-           in cui sono state create. L’opera del       ce». Ancora una volta richiama la «profezia di
posizione all’eresia manichea per cui          cielo è stata soltanto materiale: la
il mondo è facilmente divisibile tra i                                                     Gioele». Agli anziani di oggi, spaventati da un
                                               creazione di un mondo materiale.            virus che spezza la vita e soffoca la speranza,
Buoni e i Cattivi, i Bianchi e i Neri.         L’opera dell’inferno è soltanto spiri-
Il vangelo, Agostino e questi roman-                                                       Francesco chiede un surplus di coraggio. Forse
                                               tuale».                                     quello più arduo: il coraggio di sognare. «Vol-
zieri d’oltremanica ci ricordano che
tutti gli uomini sono “grigi”, cioè li-           Ogni passo del Vangelo contiene          gete lo sguardo dall’altra parte — esorta il
beri. Essi sono creati buoni, come il          “un vangelo”, cioè una buona notizia        Pontefice che crede nella “saggezza del tem-
grano della parabola, ma macchiati             e qui la notizia è buona in modo            po” — ricordate i nipoti e non smettete di so-
dal virus del peccato originale, un vi-        particolarmente potente (la realtà          gnare. È questo che Dio vi chiede: di sogna-
rus che non ha una consistenza pro-            materiale è buona perchè creata da          re». Questo che stiamo vivendo, tra timori e
pria, ma è, per dirla con Agostino,            Dio), così potente da continuare nei        sofferenze, ci dice con forza il Papa, «è il tem-
una privatio, una mancanza del Bene.           secoli a sviluppare i suoi effetti, com-    po propizio per trovare il coraggio di una
Il diavolo infatti non può creare nul-         preso quello di ispirare gli artisti che    nuova immaginazione del possibile, con il rea-
la, ma solo corrompere qualcosa che            in quanto umani non possono non             lismo che solo il Vangelo può offrirci». Que-
è stato già creato da Dio e che, quin-         interrogarsi sul mistero dell’esistenza     sto è il tempo in cui la “profezia di Gioele”
di, «è buono» come racconta il pri-            e quindi anche sull’enigma del male.        può diventare realtà.
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                         giovedì 30 luglio 2020

#documenti                                                                                                                        5

                  Il coraggio
           di una conversione morale

«I
                        l covid-19 è la manifestazione più recente       trinseco... ciò che avviene in natura è già il ri-
                     della globalizzazione». Parte da questa consi-      sultato di una complessa interazione con il
                     derazione la nota «Humana communitas                mondo umano delle scelte economiche e dei
                     nell’era della pandemia: riflessioni inattuali      modelli di sviluppo», infettati dal virus
                     sulla rinascita della vita» che la Pontificia ac-   «dell’avidità finanziaria, dell’accondiscendenza
                     cademia per la vita (Pav) ha diffuso la mattina     verso stili di vita definiti dal consumo e
                     del 22 luglio tramite il proprio sito internet      dall’eccesso». La libertà d’azione dell’uomo
                     (www.academyforlife.va), dove è accompagnata        nel mondo non è assoluta. E in questa finitez-
                     da una videointervista dell’arcivescovo presi-      za emerge, stridente la sproporzione evidente,
                     dente Vincenzo Paglia. Se è vero, si spiega nel     e crescente nella crisi attuale, tra la parte ricca
                     testo, che la globalizzazione «ha portato tanti     e la parte povera dell’umanità.
                     benefici all’umanità», è anche vero che essa, in
                     questa situazione di comune e diffusa crisi sa-        Proprio da quest’ultima considerazione sca-
                     nitaria e sociale, ha mostrato e mostra come        turisce l’ultima lezione, quella della vulnerabili-
                     gli uomini siano «tutti parimenti vulnerabili».     tà comune in un mondo in cui si è tutti inter-
                                                                         connessi. «La comune vulnerabilità richiede
                        Nel mondo sconvolto dal covid-19, la Pav
                     con questo documento, prova a gettare lo            una cooperazione internazionale» e la consa-
                     sguardo sui fatti della cronaca calibrandolo        pevolezza, ad esempio, «che non è possibile
                     però su un orizzonte più ampio, con l’obbiet-       tenere testa a una pandemia senza un’adeguata
                     tivo dichiarato di comprendere le dinamiche         infrastruttura sanitaria, accessibile a tutti a li-
                     profonde dell’evento e arrivare a risposte non      vello globale».
                     solo contingenti ma di prospettiva.                    Ecco allora la parte propositiva del docu-
                        La Nota si articola in due sezioni: una («La     mento, con l’auspicio di arrivare a una «nuova
                     dura realtà delle lezioni apprese») analizza        visione» e al «coraggio di una conversione
                     quanto è accaduto e sta tuttora accadendo in        morale». Un passo da fare, si suggerisce, è in-
      Pubblicata     molte parti del pianeta; l’altra («verso una        nanzitutto quello di imparare a convivere con
                     nuova visione: la rinascita della vita e la chia-   la realtà del «rischio», arrivando a «elaborare
       una nota      mata alla conversione») propone degli obbiet-       un concetto di solidarietà che si estende ben
                     tivi, prima di tutto culturali, da perseguire per   oltre l’impegno generico di aiutare coloro che
 della Pontificia    l’intera comunità umana.                            soffrono». Occorre giungere a una definizione
                                                                         di comunità che rifiuti qualsiasi «provinciali-
      accademia         La prima lezione, si legge nel documento,
                     impartita dal confronto con la sofferenza e la      smo», che alimenti ogni «sforzo nel campo
      per la vita    morte di così tante persone, è quella della fra-    della cooperazione internazionale» e nella di-
                     gilità: «“Fragili”. Ecco cosa siamo tutti: radi-    stribuzione delle risorse, e che, soprattutto,
                     calmente segnati dall’esperienza della finitudi-    metta al primo posto «la responsabilità verso
                     ne che è al cuore della nostra esistenza». Una      l’altro che vive nel bisogno». Una responsabi-
                     consapevolezza che potrebbe aprire l’uomo a         lità «radicata nel riconoscere che, in quanto
                     una saggezza fondamentale: imparare a consi-        essere umano dotato di dignità, ogni persona è
                     derare la vita come un dono. C’è poi la lezio-      un fine in se stessa, non un mezzo».
                     ne della finitudine emersa di fronte alla presun-
                     zione dell’autonomia (del singolo individuo o          Solo la «fiducia come sostanza dell’interazio-
                     della singola comunità). «L’epidemia di covid-      ne umana», conclude la nota, «ci guiderà attra-
                     19 ha molto a che vedere con la depredazione        verso la crisi, poiché solo sulla base della fidu-
                     della terra e la spoliazione del suo valore in-     cia l’humana communitas potrà alla fine fiorire».
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                         L’Osservatore Romano
                                                                                                              giovedì 30 luglio 2020

  #documenti                                                                                                                           6

L’«Humana communitas»
che il covid-19 ci fa riscoprire

      O
                       ccorre ripensare i nostri modelli di sviluppo e       cazione: si riferisce a un pensiero che sarebbe
                       di convivenza, perché siano sempre più degni          attualissimo, ma che non è più alla moda. In
                       della comunità umana. E dunque, all’altezza           effetti, in un momento in cui la vita sembra
                       dell’uomo vulnerabile, non al di sotto dei suoi       sospesa e siamo colpiti dalla morte di persone
                       limiti, come se non esistessero: dentro quei li-      care e dalla perdita di punti di riferimento per
                       miti, infatti, ci sono uomini, donne e bambini        la nostra società, dobbiamo trovare il coraggio
                       che meritano più cura. Tutti, non solo i nostri.      di non limitarci a discutere il costo delle cure
                       Se apriamo le porte alle minacce veramente            e l’apertura delle scuole. Dovremo incomincia-
                       globali per la comunità umana, pensando               re a discutere il “sistema” della nostra econo-
                       esclusivamente a mettere in salvo i nostri,           mia e della nostra educazione: che non sono
                       nemmeno i nostri potranno salvarsi. Infine,           più all’altezza delle esigenza della comunità e
                       dalla “prova generale” di questa pandemia, ci         neppure dei singoli. È una “pretesa” alta, una
                       aspettiamo uno scatto di orgoglio della huma-         richiesta forte alle nostre società, alla politica,
                       na communitas. Può farcela, se vuole.                 al mondo dell’economia e della cultura. Di
                          Su questo tema — la pandemia, le sue con-          fronte all’emergenza, può sembrare eccessiva,
                       seguenze, il futuro del mondo — la Pontificia         invece è decisiva per questa e per tutte le
                       accademia per la vita (Pav) sta sviluppando           emergenze a venire. Ecco, questo vuol dire
                       una specifica riflessione. Il 30 marzo abbiamo        “inattuale”.
                       pubblicato un primo testo — «Pandemia e fra-             Il fatto inedito di questa crisi è rappresenta-
                       ternità universale» — che oggi si completa con        to dalla velocità e dall’ampiezza con cui il vi-
                       questo secondo intitolato «Humana communi-            rus si è propagato attraverso la rete delle rela-
                       tas nell’era della pandemia. Riflessioni inattua-     zioni e dei trasporti. Nuovo è anche il ruolo
                       li sulla rinascita della vita» (disponibile sul si-   dei mezzi di informazione, che hanno deciso
                       to www.academyforlife.va).                            come doveva diffondersi la consapevolezza
                          Humana communitas è il titolo della lettera        della crisi: si è giustamente parlato di “infode-
                       che Papa Francesco ha inviato alla Pav il 6           mia”. La novità quindi è la strana mescolanza             Pubblicata
                       gennaio 2019, per i 25 anni dalla istituzione.        di conformismo e di confusione indotti dalle
                       Ed indica, già nel titolo, la prospettiva di lavo-    reazioni alla rappresentazione del pericolo
                                                                                                                                       una nota
                       ro: riflettere sulle relazioni che uniscono la co-
                       munità umana e generano valori, obiettivi, re-
                                                                             nell’epoca delle società “iperconnesse”: che so-          della Pontificia
                                                                             no però anche “iper-individualistiche”.
                       ciprocità condivise.                                     La debolezza della comunità, la quale do-              accademia
                          Questa pandemia rende straordinariamente           vrebbe offrirci assicurazione di sostegno e pro-
                       acuta una duplice consapevolezza. Da una              tezione nel pericolo, ci lascia confusamente e            per la vita
                       parte ci fa vedere come siamo tutti interdipen-       angosciosamente esposti alle nostre incertezze
                       denti: quello che accade in qualche parte della       e alle nostre vulnerabilità. Questa è la prima
                       terra, ormai, coinvolge il mondo. Dall’altra ac-      lezione “impartita” del virus al nostro spensie-
di VINCENZO PAGLIA*    centua le disuguaglianze: siamo tutti nella           rato individualismo. Dal punto di vista dell’as-
                       stessa tempesta, ma non sulla stessa barca. Chi       sistenza sanitaria le nostre capacità di interven-
                       ha barche più fragili affonda più facilmente.         to tecnico e gestionale ci illudevano di poter
                          L’etica della vita insomma diventa veramen-        tenere tutto sotto controllo. E invece, anche
                       te globale, proprio in un momento nel quale ci        nelle società economicamente più benestanti,
                       stavamo abituando alla sua gestione puramen-          la pandemia ha sopraffatto l’efficienza delle
                       te individua: per questo nel sottotitolo c’è          strutture sanitarie e dei laboratori. È stato dif-
                       quell’aggettivo “inattuali”. Inattuale è una pa-      ficile prendere coscienza del fallimento della
                       rola che viene dalla tradizione filosofica (Niet-     nostra efficienza e riconoscere il nostro limite:
                       zsche, per esempio), dove è usata come provo-         sono stati colpiti gli anziani soprattutto, i
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                            L’Osservatore Romano
                                                                                                                          giovedì 30 luglio 2020

#documenti                                                                                                                                         7

                                   bambini e i giovani sono stati costretti in casa       dovrà esser reso disponibile a tutti (la patetica
                                   e le conseguenze del lungo lockdown su di lo-          vicenda delle mascherine e dei mezzi elemen-
                                   ro le scopriremo nei prossimi mesi e anni. Le          tari di protezione, per non dire altro, non do-
                                   relazioni tra gli adulti sono state duramente          vrà proprio ripetersi a questo livello). Ed è in-
                                   messe alla prova. Non c’è settore della vita           dispensabile una organizzazione che possa es-
                                   collettiva che non sia stato toccato. Pensiamo
                                                                                          sere sostenuta da tutti e che coordini le opera-
                                   all’economia e a quei tanti paesi dove ancora
                                   si muore e alla mancanza di misure condivise           zioni nelle diverse fasi di monitoraggio, di
                                   a livello internazionale.                              contenimento e di trattamento delle malattie e
                                                                                          che consenta una circolazione avvertita delle
                                      La crisi poi, come sottolinea la Nota della
                                   Pav, è certo collegata al maltrattamento inflitto      informazioni. L’Organizzazione mondiale del-
                                   al nostro ambiente naturale. È uno degli               la sanità (Oms) appare indispensabile, anche
                                   aspetti dell’interdipendenza: fenomeni perse-          se certamente ha avuto delle défaillances in
                                   guiti con intenti specifici e particolari in cam-      questa pandemia: deve imparare dagli errori e
                                   po agricolo, industriale, turistico, logistico, si     migliorare il suo funzionamento.
                                   sommano tra loro e gli effetti di ciascuno si             Infine, la comunità cristiana deve illuminare
                                   amplificano. La deforestazione mette gli ani-
                                                                                          esemplarmente la sua speciale testimonianza di
                                   mali selvatici a contatto con habitat umani in
                                   cui per altro, l’allevamento intensivo sottopone       un amore che sviluppa prossimità responsabile
                                   il bestiame alla logica consumistica della pro-        anche nelle condizioni più estreme della vul-
                                   duzione industriale. Tutto l’insieme facilita il       nerabilità umana: la radice umanistica della
                                   salto dei microrganismi patogeni da una specie         compassione e della intercessione per i più
                                   all’altra, fino agli esseri umani.                     piccoli e più esclusi, è venuta di qui, dopo tut-
                                      Nel documento si sottolinea l’importanza di         to. Tutti noi possiamo aiutare i nostri fratelli e
                                   equilibrare meglio la produzione e la distribu-        sorelle del pianeta a interpretare la crisi non
                                   zione delle risorse investite nella prevenzione        solo come un fatto organizzativo, che si può
                                   delle malattie e quelle dedicate alla cura. Non        superare migliorando l’efficienza. Si tratta di
                                   basta porre attenzione ai grandi ospedali e ai         comprendere più in profondità che l’incertezza
                                   centri specializzati, ma anche alle reti territo-      e la fragilità sono dimensioni costitutive della
                                   riali, all’economia familiare, alla sussidiarietà      condizione umana. Occorre rispettare questo
                                   associativa: sia per l’assistenza, sia per la l’edu-
                                                                                          limite e tenerlo presente in ogni progetto di
                                   cazione sanitaria. La salute di ciascuno è stret-
                                   tamente collegata alla salute di tutti: per l’ap-      sviluppo, prendendosi cura, tutti e ciascuno,
                                   punto, essa stessa è un “bene comune”. Occor-          della vulnerabilità degli altri, perché siamo af-
                                   rono comportamenti responsabili non solo per           fidati gli uni agli altri. L’orizzonte di una fra-
                                   tutelare il proprio benessere, ma anche quello         ternità globale — il grande “rimosso” della ri-
                                   degli altri. Solo così si può rendere effettivo il     voluzione moderna — appare ora la strada più
                                   diritto universale ai livelli più elevati di cura      realistica del progresso umano.
                                   della salute, come espressione di tutela della
                                   inalienabile dignità della persona umana. In                                       *Arcivescovo presidente
                                   questa logica, anche il vaccino, quando ci sarà,                   della Pontificia accademia per la vita

 LETTERE            DAL DIRETTORE

             overo Stracci. Crepare... Non      giornal-ismo, come ideologia che fagoci-        bini e ragazzi partecipanti alla Estate

«P           aveva altro modo di ricordar-
             ci che anche lui era vivo!»
             È l’ultima battuta del film La
                                                ta ogni altra cosa diversa da se stessa (e
                                                alla fine contraddice e uccide se stessa)
                                                nella ripetizione quotidiana del rito au-
                                                                                                Ragazzi in Vaticano, una sorta di “orato-
                                                                                                rio estivo” che si sta svolgendo in questi
                                                                                                giorni all’interno delle mura leonine. Se-
ricotta di Pier Paolo Pasolini che raccon-      toreferenziale, ha già vinto e tutto quello     dutosi con i bambini, li ha incoraggiati
ta la triste fine di un povero cristo “bor-     che passa sotto il nome di “comunica-           a fare nuovi amici: «Le persone che sol-
gataro” che muore sul set di un film sul-       zione” perde senso e significato. Ripen-        tanto sanno divertirsi da sole sono egoi-
la passione di Gesù, nei panni del buon         siamo al signor Ettore, anche perché alla       ste, per divertirsi bisogna essere insieme,
ladrone.                                        fine della sua esistenza nessuno ci pen-        con gli amici!». Il signor Ettore anche
   Il nome di Stracci oggi è quello di Et-      sava. È morto da solo e anche ai suoi           lui ha avuto degli amici, da bambino.
tore, il signore morto alcuni giorni fa a       funerali nessuno si è presentato. Omero         Poi qualcosa è successo. E noi, noi tutti,         Pasolini
Roma in totale solitudine. Ci si è accorti      conclude il suo primo grande poema              dov’eravamo?                                       sul set delle riprese del film
della sua morte per il cattivo odore che        con i funerali di Ettore a voler significa-                                            A.M.        «La ricotta» (1963)
proveniva dal suo appartamento isolato,         re che gli dei lasciano lo spazio agli uo-
abbandonato. La storia di Ettore l’ab-          mini, all’uomo così rappresentato in mo-
biamo raccontata con una bella intervi-         do sublime e struggente dallo sconfitto
sta di Tullia Fabiani sulla pagina di Cro-      figlio di Priamo. Oggi i funerali di Etto-
nache Romane, la rubrica che nasce              re sembrano dire il contrario: l’uomo
sull’edizione quotidiana dalla considera-       muore e non c’è riscatto in questa scon-
zione che più si scende nel particolare,        fitta, né consolazione. Nessuno è andato
più si riesce a cogliere l’universale, se       a piangere al funerale del signor Ettore
l’occhio che guarda è acuto al punto            e non per colpa delle restrizioni dovute
giusto. E quindi la città di Roma è il          al covid-19. Il “virus”, quello vero, della
mondo intero, urbs est orbs, se lo sguar-       solitudine, aveva attecchito già prima
do che la osserva è mosso dall’amore e          dello scoppio della pandemia. Lo ha
dalla sete di conoscenza: compassione e         detto bene il Papa quando il 27 marzo
comprensione (e forse sulla “e” ci vuole        ha ricordato che il mondo era già mala-
l’accento). Questo vorrebbe essere il           to e lo scoppio del contagio ha solo evi-
compito di un giornale che si chiama            denziato questa verità e la nostra inca-
«L’Osservatore Romano». È vero, si po-          pacità a riconoscerlo. Proprio ieri matti-
trebbe dire che questa è una storia             na Papa Francesco ha detto un’altra pa-
“giornalisticamente vecchia”, di cui si è       rola che sembra toccare, per stridente
già parlato, ma forse è il caso di fermar-      contrasto, la storia del signor Ettore. Lo
si di nuovo e ripensarci, altrimenti il         ha fatto scendendo a sorpresa tra i bam-
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                                                                                                                  L’Osservatore Romano
                                                                                                                                                                                                       giovedì 30 luglio 2020

 #copertina                                                                                                                                                                                                                     8/9
                                                                                                                                                                                                                                 Riportare la pace
                                                                                                                                                                                                                                   nel Donbass
                        Nel giorno in cui la Chiesa ricorda i santi
                        Gioacchino e Anna, «i “nonni” di Gesù»,                                                                                                                                                                 Al termine dell’Angelus,
                        al termine dell’Angelus del 26 luglio Papa                                                                                                                                                              il Papa ha espresso
                        Francesco ha invitato i giovani a gesti                                                                                                                                                                 soddisfazione per la recente
                        di attenzione e cura verso gli anziani,                                                                                                                                                                 decisione
                        «soprattutto i più soli». Affacciatosi                                                                                                                                                                  di un cessate-il-fuoco
                        a mezzogiorno dalla finestra dello studio
                                                                                                                                                                                                                                nell’area del Donbass,
                        privato del Palazzo apostolico vaticano,
                                                                                                                                                                                                                                concordato dal Gruppo
                        prima di recitare la preghiera mariana
                        con i fedeli presenti in piazza San Pietro —                                                                                                                                                            di contatto trilaterale
                        nel rispetto delle misure di sicurezza                                                                                                                                                                  composto da rappresentanti
                        adottate per evitare il diffondersi                                                                                                                                                                     di Ucraina, Russia e
                        del contagio da covid-19 — e con quanti                                                                                                                                                                 dell’Organizzazione
                        lo seguivano attraverso i media, il Pontefice                                                                                                                                                           per lo sviluppo
                        aveva approfondito il Vangelo domenicale                                                                                                                                                                e la cooperazione in
                        dedicato alle parabole del Regno di Dio.                                                                                                                                                                Europa (Osce). La misura
                                                                                                                                                                                                                                è prevista dal Protocollo
                                                                                                                                                                                                                                di Minsk, l’accordo
                                                                                                                                                                         Il Regno dei Cieli è il contrario                      raggiunto nel settembre

      C
                        ari fratelli e sorelle, buongiorno!
                        Il Vangelo di questa domenica (cfr. Mt
                                                                                                                                                                           delle cose superflue che offre il                    2014 per porre fine
                                                                                                                                                                                                                                al conflitto nell’Ucraina
                        13, 44-52) corrisponde agli ultimi versetti
                        del capitolo che Matteo dedica alle pa-
                                                                                                                                                                       mondo, è il contrario di una vita                        orientale che vede opporsi
                                                                                                                                                                                                                                le forze di Kiev e i gruppi
                        rabole del Regno dei cieli. Il brano                                                                                                        banale: esso è un tesoro che rinnova                        separatisti di Donetsk
                        comprende tre parabole appena abboz-                                                                                                                                                                    e Luhansk.
                        zate e brevissime: quella del tesoro na-                                                                                                    la vita tutti giorni e la dilata verso
                        scosto, quella della perla preziosa e                                                                                                                                                                   Ho appreso che un nuo-
                        quella della rete gettata in mare.                                                                                                           orizzonti più vasti. #VangelodiOggi                        vo cessate-il-fuoco riguar-
                           Mi soffermo sulle prime due nelle                                                                                                                                                                    dante l’area del Donbass
                        quali il Regno dei cieli viene assimilato                                                                                                                         I(@Pontifex_it)                       è stato recentemente de-
                        a due diverse realtà «preziose», ossia il                                                                                                                                                               ciso a Minsk dai Membri
                        tesoro nascosto nel campo e la perla di                                                                                                                                                                 del Gruppo di Contatto
                        grande valore. La reazione di colui che                                                                                                                                                                 Trilaterale. Mentre rin-
                        trova la perla o il tesoro è praticamente                                                                                                                                                               grazio per questo segno
                        uguale: l’uomo e il mercante vendono                                                                                                                                                                    di buona volontà volto a
                        tutto per acquistare ciò che ormai sta lo-                                                                                                                                                              riportare la tanto deside-
                        ro più a cuore. Con queste due similitu-                                                                                                                                                                rata pace in quella mar-
                        dini, Gesù si propone di coinvolgerci                                                                                                                                                                   toriata regione, prego

                                                                                                     Gesti di tenerezza verso i nonni
                        nella costruzione del Regno dei cieli,                                                                                                                                                                  perché quanto concorda-
                        presentando una caratteristica essenziale
                                                                                                                                                                                                                                to sia finalmente messo
                        della vita cristiana, della vita del Regno
                                                                                                                                                                                                                                in pratica, anche attraver-
                        dei cieli: aderiscono pienamente al Re-
                                                                                                                                                                                                                                so un effettivo processo
                        gno coloro che sono disposti a giocarsi
                        tutto, che sono coraggiosi. Infatti, sia                                                                                                                                                                di disarmo e di rimozio-
                        l’uomo sia il mercante delle due parabo-                                                                                                                                                                ne delle mine. Solo così
                        le vendono tutto quello che hanno, ab-                                                                                                                                                                  si potrà ricostruire la fi-
                        bandonando così le loro sicurezze mate-                                                                                                                                                                 ducia e porre le premesse
                        riali. Da ciò si capisce che la costruzione                                                                                                                                                             per la riconciliazione,
                        del Regno esige non solo la grazia di                                                                                                                                                                   tanto necessaria e tanto
                                                                           Il Regno dei cieli è il contrario delle    i giovani a compiere un gesto di tene-                                                                    attesa dalla popolazione.
                        Dio, ma anche la disponibilità attiva           cose superflue che offre il mondo, è il       rezza verso gli anziani, soprattutto i più
                        dell’uomo. Tutto fa la grazia, tutto! Da        contrario di una vita banale: esso è un       soli, nelle case e nelle residenze, quelli
                        parte nostra soltanto la disponibilità a        tesoro che rinnova la vita tutti i giorni e   che da tanti mesi non vedono i loro cari.
                        riceverla, non la resistenza alla grazia: la    la dilata verso orizzonti più vasti. Infat-   Cari giovani, ciascuno di questi anziani
                        grazia fa tutto ma ci vuole la “mia” re-                                                      è vostro nonno! Non lasciateli soli! Usa-
                                                                        ti, chi ha trovato questo tesoro ha un
                        sponsabilità, la “mia” disponibilità.
                                                                        cuore creativo e cercatore, che non ripe-     te la fantasia dell’amore, fate telefonate,                                      Se per recuperare
                           I gesti di quell’uomo e del mercante                                                       videochiamate, inviate messaggi, ascolta-
                        che vanno in cerca, privandosi dei pro-
                                                                        te ma inventa, tracciando e percorrendo
                                                                        strade nuove, che ci portano ad amare         teli e, dove possibile nel rispetto delle
                                                                                                                                                                                                     ciò che ho recuperato
                        pri beni, per comprare realtà più prezio-       Dio, ad amare gli altri, ad amare vera-       norme sanitarie, andate anche a trovarli.
                        se, sono gesti decisi, sono gesti radicali,     mente noi stessi. Il segno di coloro che      Inviate loro un abbraccio. Loro sono le                             Se per recuperare ciò che ho recuperato
                        direi soltanto di andata, non di andata e       camminano su questa strada del Regno          vostre radici. Un albero staccato dalle
        Nel giorno      ritorno: sono gesti di andata. E, per di        è la creatività, sempre cercando di più.      radici non cresce, non dà fiori e frutti.                           ho dovuto perdere prima ciò che ho perso,
                        più, compiuti con gioia perché entrambi         E la creatività è quella che prende la vita   Per questo è importante l’unione e il
    della memoria       hanno trovato il tesoro. Siamo chiamati
                                                                                                                                                                                          se per ottenere ciò che ho ottenuto
                                                                        e dà la vita, e dà, e dà, e dà... Sempre      collegamento con le vostre radici.
                        ad assumere l’atteggiamento di questi           cerca tanti modi diversi di dare la vita.     “Quello che l’albero ha di fiorito, viene                           ho dovuto sopportare ciò che ho sopportato,
          dei santi     due personaggi evangelici, diventando                                                         da quello che ha di sotterrato”, dice un
                        anche noi cercatori sanamente inquieti
                                                                           Gesù, lui che è il tesoro nascosto e la
                                                                                                                      poeta della mia Patria. Per questo vi in-
                                                                                                                                                                                          se per essere adesso innamorato
Gioacchino e Anna       del Regno dei cieli. Si tratta di abban-
                                                                        perla di grande valore, non può che su-
                                                                                                                      vito a fare un applauso grande ai nostri                            è occorso essere stato ferito
                                                                        scitare la gioia, tutta la gioia del mondo:
                        donare il fardello pesante delle nostre si-
            l’invito    curezze mondane che ci impediscono la
                                                                        la gioia di scoprire un senso per la pro-     nonni, tutti!
                                                                                                                                                                                          ritengo giusto aver sofferto ciò che ho sofferto,
                                                                        pria vita, la gioia di sentirla impegnata
      del Pontefice     ricerca e la costruzione del Regno: la
                        bramosia di possedere, la sete di guada-
                                                                        nell’avventura della santità.                 Infine il Pontefice ha parlato del Donbass                          ritengo giusto aver pianto ciò che ho pianto.
                                                                           La Vergine Santa ci aiuti a ricercare      — riportiamo a parte il suo intervento — e
         ai giovani     gno e di potere, il pensare solo a noi
                                                                                                                      ha così salutato i presenti.                                        Perché dopo tutto ho constatato
                        stessi.                                         ogni giorno il tesoro del Regno dei cieli,
                                                                        affinché nelle nostre parole e nei nostri       Saluto di cuore tutti voi, romani e                               che non si gode bene del goduto
                           Ai nostri giorni, tutti lo sappiamo, la
                        vita di alcuni può risultare mediocre e         gesti si manifesti l’amore che Dio ci ha      pellegrini di vari Paesi. Saluto in parti-                          se non dopo averlo patito.
                        spenta perché probabilmente non sono            donato mediante Gesù.                         colare i fedeli di Franca (Brasile), c’è la
                        andati alla ricerca di un vero tesoro: si                                                     bandiera lì, i giovani dell’Arcidiocesi di                          Perché dopo tutto ho compreso
                        sono accontentati di cose attraenti ma          Al termine dell’Angelus, il Papa              Modena-Nonantola e quelli della Par-                                che ciò che l'albero ha di fiorito
                        effimere, di bagliori luccicanti ma illuso-     ha lanciato l’appello per gli anziani. Ecco   rocchia dei Santi Fabiano e Venanzio di
                        ri perché lasciano poi al buio. Invece la       le sue parole.                                Roma. Questi sono rumorosi, si fanno                                vive di ciò che ha sepolto.
                        luce del Regno non è un fuoco di artifi-                                                      sentire!
                        cio, è luce: il fuoco di artificio dura sol-    Cari fratelli e sorelle,                        A tutti auguro una buona domenica.                                           Francisco Luis Bernárdez (1900-1978)
                        tanto un istante, la luce del Regno ci ac-      nella memoria dei santi Gioacchino e          Per favore, non dimenticatevi di pregare
                        compagna per tutta la vita.                     Anna, i “nonni” di Gesù, vorrei invitare      per me. Buon pranzo e arrivederci!
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                  giovedì 30 luglio 2020

#lettera                                                                                                                      10

                                                                                                                 Il vero pellegrino è capace
                                                                                                          di andare al passo della persona
                                                                                                                più lenta. E Gesù è capace
                                                                                                                 di questo. Gesù è il nostro
                                                                                                               compagno di pellegrinaggio.
                                                                                                             Non accelera il passo, rispetta
                                                                                                          la nostra situazione. È il Signore
                                                                                                                              della pazienza
                                                                                                                           (@Pontifex_it, 25 luglio
                                                                                                        san Giacomo il maggiore, apostolo)

«N
            el mezzo della pandemia che stiamo vivendo,          gio, chiedendoti preghiere». Un’unione spiri-
            con la tua sincerità, gioia e semplicità, sei riu-   tuale che per il quindicenne si è realizzata in-
            scito a mettere in moto la speranza di molte         contrando la gente sia «lungo la strada» sia
            persone»: queste parole valgono più della            «attraverso i social network», visto che il viag-
            «Compostela», il documento che certifica il          gio è stato documentato dal padre su Twitter
            compiuto pellegrinaggio alla tomba dell’Apo-         con l’account @CaminodeAlvaro. Al contem-
            stolo san Giacomo, perché arrivano diretta-          po, per non dimenticare i più poveri, il pelle-
            mente dal Papa. Francesco le ha scritte di suo       grinaggio è servito a lanciare una campagna di
            pugno in spagnolo, in una lettera indirizzata        raccolta fondi a sostegno del Cottolengo (Casa
            ad Alvaro Calvente, quindicenne di Malaga af-        del Sacro cuore) di Malaga.
            fetto da disabilità intellettiva. Nonostante le         Settimo di dieci fratelli, il giovane vive nel
            difficoltà infatti il giovane ha percorso qualche    distretto di Huelin e fa parte con la sua fami-
            giorno fa alcune tappe del «Cammino di San-          glia della Comunità neocatecumenale della par-
            tiago», partendo da Sarria in compagnia del          rocchia di San Patrizio. «Grazie per averci in-
            padre, Ildefonso, e di un amico di famiglia,         coraggiato a camminare e per aver invitato tanti
            Paco.                                                altri a camminare con te» ha proseguito Fran-
               Una testimonianza di fede vissuta, che si è       cesco, sottolineando come nel compiere il pelle-
            rivelata contagiosa, offrendo un esempio posi-       grinaggio Alvaro abbia mosso molte altre per-
            tivo da imitare in questi tempi di tendenza          sone a mettersi in cammino, esortandole «a

                                                                                                                              Il Papa scrive
Un cammino che mette                                                                                                          a un quindicenne
                                                                                                                              spagnolo

in moto la preghiera                                                                                                          che ha compiuto
                                                                                                                              il pellegrinaggio
                                                                                                                              a Santiago
                                                                                                                              de Compostela
            all’isolamento a causa del covid-19. Pubblicata      non avere paura» e a riscoprire la gioia dello
            sul sito www.diocesismalaga.es, la missiva au-       stare insieme. Del resto, ha fatto notare il Papa,           nonostante
            tografa del Pontefice è un attestato di gratitu-     «lungo la strada non andiamo mai da soli»,
            dine e di incoraggiamento. «Caro Alvaro — ha         perché — ha assicurato — «il Signore cammina                 la disabilità
            scritto da Casa Santa Marta lo scorso 20 lu-         sempre al nostro fianco». Da qui il ringrazia-
            glio — ho ricevuto una lettera dal tuo papà in       mento conclusivo del vescovo di Roma — «per
            cui mi diceva che hai terminato il Cammino di        la testimonianza e le preghiere» del giovane
            Santiago e che nel tuo zaino hai portato le in-      spagnolo — accompagnato dalla benedizione,
            tenzioni non solo tue, ma anche di molte per-        da un’invocazione alla Madonna del Carmelo e
            sone che “si sono unite a te” nel pellegrinag-       dall’immancabile invito a pregare anche per lui.
Gesti di tenerezza verso i nonni - L'Osservatore Romano il Settimanale - Vatican News
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                          giovedì 30 luglio 2020

#americalatina                                                                                                                     11

                               Quando qualcuno ci offre
                     un servizio, non dobbiamo pensare
                                 che tutto ci sia dovuto.
                        La gratitudine, la riconoscenza,
                                  è prima di tutto segno
                                    di buona educazione,
                               ma è anche un distintivo
                     del cristiano. È un segno semplice
                         ma genuino del regno di Dio.
                                  (@Pontifex_it, 27 luglio )

«A
                     i margini della strada della vita, ci sono uomi-      certezza che si può ritrovare nelle parole di
                     ni e donne come noi, ci sono anziani e bambi-         Gesù quando ha detto: «Nemmeno chi avrà
                     ni che ci chiedono, con uno sguardo, di dare          dato un bicchiere di acqua in mio nome rimar-
                     loro una mano»: c’è la parabola del buon sa-          rà senza ricompensa» (Matteo, 10, 42).
                     maritano a far da sfondo a questo auspicio               Il messaggio si conclude con parole di inco-
                     espresso dal Papa in un videomessaggio fatto          raggiamento del Pontefice — «vi chiedo solo
                     pervenire, venerdì 24 luglio, ai partecipanti al      di far battere il vostro cuore, nient’altro, e di
                     quarto Corso di spiritualità organizzato dalla        guardare bene. Il resto verrà da solo» — segui-
                     diocesi argentina di Comodoro-Rivadavia, nel-         te dalla benedizione, un’invocazione alla Ver-
                     la regione della Patagonia.                           gine Maria e l’immancabile richiesta di pre-
                        Svoltosi in modalità virtuale con la parteci-      ghiere per il suo ministero.
                     pazione di circa seicento persone, il corso era          Qualche giorno dopo anche il Brasile piaga-
                     dedicato al tema «Conversione alla diaconia           to dalla pandemia ha ricevuto un gesto di at-
                     sociale», ispirato dal documento della Com-           tenzione da parte del Pontefice. «A nome di
                     missione teologica internazionale La sinodalità       Papa Francesco e anche da parte mia, voglia-
                     nella vita e nella missione della Chiesa, in parti-   mo esprimere la nostra gioia per il bel gesto di
                     colare dal quarto capitolo. È dagli anni No-          distribuzione di cibo che le famiglie della Ri-
                     vanta del secolo scorso che la diocesi promuo-        forma agraria in Brasile stanno compiendo in
                     ve la formazione degli operatori pastorali, ma        questi tempi di Covid-19». Lo ha scritto il car-
                     in questo tempo di pandemia da covid-19 si è          dinale Michael Czerny, sotto-segretario della
                     reso necessario un appuntamento in rete: e co-        Sezione migranti e rifugiati del Dssui, in un
                     sì vi si sono collegati sia dai grandi centri ur-     messaggio inviato in occasione della Giornata
                     bani, sia dalle piccole città, sia da luoghi a ol-    dei lavoratori rurali, celebrata nel Paese lati-
                     tre 600 chilometri di distanza dalla sede cen-        noamericano sabato scorso, 25 luglio.
                     trale di Comodoro, anche con difficoltà di
                     connessione, in alcuni casi resa possibile grazie        Ringraziando il “Movimento dei senza ter-
                     alla solidarietà di altri fedeli che hanno fatto      ra” (Mst) che ha distribuito alle famiglie po-
                     giungere il materiale tecnologico e informatico       vere più di 2.500 tonnellate di cibo, il porpo-
                     necessario.                                           rato sottolinea come «condividere i prodotti
                                                                           della terra per aiutare le famiglie bisognose
                        Il filmato con le immagini del Pontefice
                                                                           nelle periferie delle città è un segno del Re-
                     che, in piedi, da Casa Santa Marta si rivolge
                                                                           gno di Dio che genera solidarietà e comunio-
                     in spagnolo ai suoi interlocutori dall’altra par-
                                                                           ne fraterna». Ricordando in proposito l’episo-
                     te del mondo, è stato diffuso dalla Chiesa lo-
                                                                           dio evangelico della moltiplicazione dei pani
                     cale — di cui è vescovo Joaquín Gimeno
                     Lahoz — tramite il proprio canale YouTube.
                        Definendo «suggestivo» il titolo scelto per i
     Il Pontefice
                                                                           Servi
                     lavori, il vescovo di Roma vi ha tratto l’inse-
                     gnamento di come esso significhi «realizzare
     a operatori     che devo servire gli altri, realizzare che non so-
                     no l’unico al mondo, che devo guardare a ciò
        pastorali    di cui l’altro ha bisogno, alle sue necessità ma-

                                                                           del prossimo
                     teriali, alle sue necessità spirituali». Purtroppo
della Patagonia      però, troppo spesso — ha osservato — «per
                     egoismo, siamo abituati a passare senza vedere
                     chi soffre, guardando da un’altra parte». Da
                     qui l’esortazione a non dimenticare che «Gesù
                     ci chiede di essere servi degli altri come il
                     buon Samaritano, di cui non conosciamo
                     il nome: un uomo anonimo — ha sottolineato            e dei pesci, il cardinale Czerny ha aggiunto
                     per suggerire l’idea di un’opera di bene              che «la condivisione produce vita, crea lega-
                     compiuta senza troppa ostentazione — che si
                                                                           mi fraterni, trasforma la società», con la spe-
                     è preso cura di colui che era sul ciglio della
                     strada».                                              ranza «che questo gesto si moltiplichi e inco-
                                                                           raggi altre persone e gruppi a fare lo stesso».
                        Un atteggiamento che può essere reso attua-
                     le, ha aggiunto il Pontefice, attraverso «un          Infine ha concluso auspicando «che lo Spiri-
                     processo di conversione alla diaconia» perché         to Santo vi protegga dal virus e vi dia corag-
                     «essere diaconi» significa essere «servi degli        gio e speranza in questo tempo di isolamento
                     altri», tenendo sempre a mente la consolante          so ciale!».
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                           giovedì 30 luglio 2020

#ilvideo                                                                                                                            12

Con l’ascolto è possibile
la riconciliazione

«A
                      scoltare per riconciliarsi»: questo auspicio di      grande di tutti noi», dice, aggiungendo che              Sopra un fotogramma del video
                      Papa Francesco è il motivo conduttore del            non si possono trovare soluzioni ai problemi             In basso: una donna siriana
                      nuovo video diffuso in rete dalla Sezione mi-        ricorrendo alla violenza, specialmente quando            sistema la mascherina sul viso
                      granti e rifugiati del Dicastero per il servizio     ci sono di mezzo i bambini, indipendentemen-             di una bambina, in un campo
                      dello sviluppo umano integrale, in vista della       te dal fatto che siano musulmani, yazidi, kakaï          di sfollati nella provincia di Idlib
                      Giornata mondiale dedicata a questa categoria        — un’altra minoranza poco conosciuta ma pre-
                      di persone, in programma il 27 settembre pros-       sente da tempo sul territorio — o cristiani: per-
                      simo sul tema «Come Gesù Cristo, costretti a         ché toccherà a loro costruire «un mondo mi-
                      fuggire».                                            gliore».
                         Si tratta del terzo filmato — il primo era sta-      Il filmato si conclude con l’icona della fuga
                      to «Conoscere per comprendere» e il secondo          in Egitto della Santa famiglia di Nazareth a ri-
                      «Farsi prossimo per servire» — di una campa-         cordare come al centro della riflessione di Pa-
                      gna di comunicazione avviata il 15 maggio            pa Francesco e della Chiesa ci sia quest’anno
                      scorso in occasione della presentazione dell’an-     proprio «Gesù bambino, sfollato e profugo in-
                      nuale messaggio pontificio, incentrato in que-       sieme ai suoi genitori».
                      sto 2020 sulla pastorale degli sfollati interni.
                      In pratica ciascuno dei tre video — realizzati in
                      collaborazione con Vatican Media — approfon-
                      disce uno dei sotto-temi presenti nel documen-
                      to del Papa, anche con testimonianze dei pro-
                      tagonisti, illustrate a fumetti. Quest’ultimo, in
                      particolare, è arricchito con il racconto
                      dell’esperienza di vita di una donna in fuga,
                      che spiega come il lavoro di squadra e l’accet-
Sezione migranti      tazione reciproca possano far sperare in un fu-
                      turo più luminoso e in una coesistenza pacifi-
       e rifugiati    ca tra uomini di differenti religioni. È irachena
                      e si chiama Sarah Hassan. Appartenente alla
   del Dicastero      minoranza yazida, ha dovuto abbandonare in
                      tutta fretta il suo villaggio quando il cosiddet-
   per il servizio    to stato islamico invase la Piana di Ninive.
  dello sviluppo      «Vivevo a Dogorî, nel distretto strategico di
                      Sinjar, lungo il confine; — spiega — ma quan-
umano integrale       do abbiamo raggiunto il Kurdistan i musulma-
                      ni ci hanno aperto le loro moschee e i cristiani
                      hanno fatto lo stesso spalancando le porte del-
                      le loro chiese; e questo ci ha aiutati ad avere
                      meno paura».
                         Secondo Sarah l’appartenenza religiosa non
                      deve mai essere un ostacolo: «L’umanità è più
il Settimanale                                                                          L’Osservatore Romano
                                                                                                   giovedì 30 luglio 2020

#illibro                                                                                                                    13

            «Comunione e speranza» è il titolo scelto dalla
            Libreria editrice vaticana - Dicastero per la
            comunicazione, per la versione italiana di una
            pubblicazione a cura di Walter Kasper e George
            Augustin (Città del Vaticano, 2020, pagine 166,
            euro 13). Come recita il sottotitolo, il lavoro del
            cardinale presidente emerito del Pontificio consiglio
            per la promozione dell’unità dei cristiani e del
            sacerdote tedesco che ha fondato e dirige l’istituto
            intitolato al porporato suo connazionale, raccoglie
            contributi su come «testimoniare la fede al tempo
            del coronavirus». Di seguito riportiamo la
            Prefazione scritta da Papa Francesco.

  L
            a crisi da coronavirus ha sorpreso tutti noi co-
            me una tempesta improvvisa, cambiando tutt’a
            un tratto e ovunque nel mondo la nostra vita
            familiare, lavorativa e pubblica. Tanti piango-
            no la morte di parenti e amici cari. Molte per-
            sone sono in difficoltà dal punto di vista eco-
            nomico o hanno perso il posto di lavoro. In
            vari Paesi proprio a Pasqua, la solennità prin-
            cipale della cristianità, non si è più potuta ce-
            lebrare in maniera comunitaria e pubblica
            l’Eucaristia e attingere forza e consolazione dai
            sacramenti.
               Questa situazione drammatica ha reso evi-            ognuno porta i pesi dell’altro. Il pericolo del
            dente tutta la vulnerabilità, l’inconsistenza e il      contagio da un virus deve insegnarci un altro
            bisogno di riscatto di noi uomini e ha messo            tipo di “contagio”, quello dell’amore, che si
            in discussione molte certezze, sulle quali ci sia-      trasmette da cuore a cuore. Sono grato per i
            mo basati nella nostra vita quotidiana per i            tanti segni di disponibilità all’aiuto spontaneo
            nostri piani e i nostri progetti. La pandemia ci        e d’impegno eroico del personale della sanità,
            pone degli interrogativi fondamentali sulla fe-         dei medici e dei sacerdoti. In queste settimane         Prefazione
            licità nella nostra vita e sul tesoro della nostra      abbiamo sentito la forza che veniva dalla fede.
            fede cristiana.
                                                                       La prima fase della crisi da coronavirus, nel-
                                                                                                                            del Papa
               Questa crisi rappresenta un segnale di allar-
            me che porta a riflettere su dove poggiano le
                                                                    la quale non sono state possibili le celebrazio-
                                                                    ni pubbliche dell’Eucaristia, ha rappresentato
                                                                                                                            a «Comunione
            radici più profonde che sostengono noi tutti
            nella tempesta. Ci ricorda che abbiamo dimen-
                                                                    per molti cristiani un tempo di doloroso digiu-         e speranza»
                                                                    no eucaristico. Molti hanno sperimentato che
            ticato e trascurato alcune cose importanti della
                                                                    il Signore è presente ovunque due o tre sono
            vita e ci fa riflettere su cosa sia veramente im-
                                                                    riuniti nel suo nome. La trasmissione mediati-
            portante e necessario e cosa invece sia meno
                                                                    ca delle celebrazioni eucaristiche è stata una
            importante o lo sia solo in apparenza. È un
            tempo di prova e di scelta affinché possiamo            soluzione di emergenza per la quale molti so-
            orientare la nostra vita in modo rinnovato a            no stati riconoscenti. Ma la trasmissione vir-
            Dio, nostro sostegno e nostra meta. Questa              tuale non può sostituire la presenza reale del
            crisi ci ha mostrato che proprio nelle situazio-        Signore nella celebrazione eucaristica. Così mi
            ni di emergenza dipendiamo dalla solidarietà            rallegro perché ora ci è possibile tornare alla
            degli altri e invita a mettere la nostra vita al        normale vita liturgica. La presenza del Signore
            servizio degli altri in modo nuovo. Ci deve             risorto nella sua Parola e nella celebrazione
            scuotere dall’ingiustizia globale affinché pos-         eucaristica ci darà la forza che ci serve per af-
            siamo svegliarci e sentire il grido dei poveri e        frontare i difficili problemi che ci attendono
            del nostro pianeta così gravemente malato.              dopo la crisi.

Testimoniare la fede
al tempo del coronavirus
               Nel pieno della crisi da coronavirus abbia-             Il mio augurio e la mia speranza è che le ri-
            mo celebrato la Pasqua e ascoltato il messag-           flessioni teologiche contenute in questo volu-
            gio pasquale della vittoria della vita sulla mor-       metto spingano alla riflessione e suscitino in
            te. Questo messaggio sottolinea che in quanto           molte persone una nuova speranza e una nuo-
            cristiani non dobbiamo lasciarci paralizzare            va solidarietà. Come con i due discepoli sulla
            dalla pandemia. La Pasqua ci dona speranza,             strada verso Emmaus, anche in futuro il Si-
            fiducia e coraggio, ci rafforza nella solidarietà.      gnore ci accompagnerà lungo il cammino con
            Ci dice di superare le rivalità del passato e di        la sua Parola e spezzando il Pane eucaristico ci
            riconoscerci membri di una grande famiglia              dirà: «Non abbiate paura! Io ho vinto la mor-
            che va al di là di ogni confine e nella quale           te».
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