La Polizia Penitenziaria sacrificata nell'Arena di Capua - SPECIALE
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ISSN 2421-1273 ANNO XXVII NUMERO 284 GIUGNO 2020 SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA SPECIALE La Polizia Penitenziaria sacrificata nell’Arena di Capua Poste italiane spa • spedizione in abbonamento postale 70% Roma • AUT. MP-AT/C/RM/AUT.14/2008 www.poliziapenitenziaria.it
In copertina: Nel fotomontaggio poliziotti penitenziari nell’arena SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA 04 Anno XXVII • n. 284 • Giugno 2020 15 04 EDITORIALE 18 CRIMINOLOGIA Il Sappe di nuovo in piazza per la dignità e il rispetto La criminologia e il virus della Magistratura di Donato Capece di Roberto Thomas 10 05 IL PULPITO 20 MONDO PENITENZIARIO Nell’Arena del carcere di Capua si è celebrato Il pesce puzza dalla testa il funerale della Polizia Penitenziaria di Francesco Campobasso di Giovanni Battista de Blasis 23 L’ESECUZIONE PENALE ESTERNA 06 IL COMMENTO Uepe e tecnologia - seconda parte Ripartire da sicurezza e legalità di Gennaro Del Prete 16 18 di Roberto Martinelli 24 ATTUALITA’ 09 L’OSSERVATORIO POLITICO Rivendico la tutela della nostra preghiera La Polizia Penitenziaria messa alla gogna di Roberto Martinelli di Giovanni Battista Durante 25 CINEMA DIETRO LE SBARRE 10 SPECIALE S. MARIA C.V. The Jurassic Games - a cura di G. B. de Blasis La Polizia Penitenziaria nell’Arena di Capua 20 26 26 CRIMINI E CRIMINALI 15 ATTUALITA’ Gli amanti diabolici - di Pasquale Salemme Sovraffollamento carcerario: l’Italia rischia l’ultimo posto in Europa 28 L’ANGOLO DELLE MERAVIGLIE 30 di Vincenzo Musacchio Palmanova, la città stellata della Serenissima di Antonio Montuori 16 MONDO PENITENZIARIO La Polizia Penitenziaria deve tornare ad occuparsi 30 COME SCRIVEVAMO 28 solo di ordine e sicurezza Lo Stato paga la pensione ai boss mafiosi di Emanuele Ripa di Roberto Martinelli SOCIETÀ Per ulteriori approfondimenti GIUSTIZIA visita il nostro sito e blog: & SICUREZZA www.poliziapenitenziaria.it Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe. Direzione e Redazione centrale Chi vuole ricevere la Rivista al proprio domicilio, può Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma farlo versando un contributo per le spese di spedizione tel. 06.3975901 • fax 06.39733669 pari a 25,00 euro, se iscritto SAPPE, oppure di 35,00 Direttore responsabile: Donato Capece e-mail: rivista@sappe.it euro se non iscritto al Sindacato, tramite il conto cor- capece@sappe.it web: www.poliziapenitenziaria.it rente postale numero 54789003 intestato a: POLI- Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis ZIA PENITENZIARIA Società Giustizia e Sicurezza deblasis@sappe.it Progetto grafico e impaginazione: Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma, specificando l’in- © Mario Caputi www.mariocaputi.it Capo redattore: Roberto Martinelli dirizzo, completo, dove va recapitata la rivista. martinelli@sappe.it “l’appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo” © 1992-2020 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati) Si consiglia di inviare la copia del bollettino pagato alla Redazione cronaca: redazione per velocizzare le operazioni di spedizione. Umberto Vitale, Pasquale Salemme Registrazione: Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994 Redazione politica: Giovanni Battista Durante Cod. ISSN: 2421-1273 • ISSN web : 2421-2121 Comitato Scientifico: Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile), Stampa: Romana Editrice s.r.l. Edizioni SG&S Cons. Prof. Roberto Thomas, Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma) On. Avv. Antonio Di Pietro Finito di stampare: Giugno 2020 Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis, Il S.A.P.Pe. è il sindacato Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli, Questo periodico è associato alla più rappresentativo del Corpo Giovanni Passaro, Pasquale Salemme Unione Stampa Periodica Italiana di Polizia Penitenziaria Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 3
Donato Capece Direttore Responsabile Segretario Generale Il Sappe di nuovo in piazza per la dignità e il rispetto della del Sappe capece@sappe.it Polizia Penitenziaria Q uel che è avvenuto l’11 giugno ai detenuti? ai Baschi Azzurri l’avete per caso sentita scorso davanti al carcere di Davvero era necessario fare questo show da Associazione Antigone, garanti vari Santa Maria Capua Vetere è senza senso? dei detenuti, Cgil, Anpi (sic!), Arci, stato un episodio estremamente La procedura adottata in maniera Gruppo Abele, Conferenza Nazionale grave e inaccettabile. assolutamente inopportuna ha offeso Volontariato Giustizia e Ristretti Come è noto, sono stati momenti di l'immagine Istituzionale di uno dei Orizzonti, pronti a criticare le soluzioni grande tensione tra il personale di Polizia quattro Corpi di Polizia dello Stato quale per deflazionare le carceri decise dal Penitenziaria ed un gruppo di Carabinieri è la Polizia Penitenziaria! Governo nel Decreto “Cura Italia” con in borghese che volevano notificare una Uomini delle Istituzioni in divisa bloccati queste parole: “ci vuole molto ma molto serie di avvisi di garanzia per presunti come delinquenti davanti alla propria di più, sia in termini di ulteriori vie di maltrattamenti a detenuti durante la sede di lavoro e alla presenza dei uscita dal carcere sia in termini di qualità rivolta dello scorso aprile. familiari dei detenuti. Una dignità umana socio-sanitaria della vita interna” ? E’ andata in onda una spettacolariz- e professionale massacrate, il tutto per Sta di fatto che la nostra denuncia e zazione assurda per notificare degli atti: la semplice acquisizione dei telefonini e vibrata protesta ha determinato un anziché farlo all’interno del penitenziario, notifica degli atti dell'indagine in corso. comunicato stampa del Procuratore con tutte le garanzie, si è assistito al Una privacy violata, servizi essenziali Generale, che ha chiesto dettagliate fermo da parte dei militi dell’Arma di interrotti. notizie in merito alla Procura di S. Maria chiunque entrava e usciva dal carcere Massima fiducia nella Magistratura, ed all'Arma dei Carabinieri che ha per identificazione. come sempre, ma va con serenità proceduto. ribadito che le donne e gli uomini della Da parte nostra, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria svolgono quotidia- Polizia Penitenziaria SAPPE ha namente il servizio con professionalità, proclamato lo stato di agitazione in tutti zelo, abnegazione e soprattutto umanità gli Istituti Penitenziari della Regione in un contesto assai complicato. Non Campania e promosso due sit-in di entro nel merito delle accuse formulate protesta, mercoledì 17 giugno davanti al ad alcuni appartenenti al Corpo, ferma carcere di S.Maria Capua Vetere ed il restando la garanzia costituzionale della successivo giovedì 25 a Roma davanti presunzione di innocenza, dico che è alla sede del DAP. inaccettabile questo clima di violenza e Ripeto: massima è la fiducia nell’operato sospetto contro la Polizia Penitenziaria, della Magistratura. alimentato dai tanti che soffrono di Noi saremo in piazza non contro strabismo quando parlano di garanzie... qualcuno ma a ribadire quel che da Altrettanto inaccettabile è non dare al sempre sosteniamo: ossia che la Polizia personale le garanzie di tutela verso i Penitenziaria, che lavora nel carcere di detenuti violenti, che adesso usano anche S.Maria Capua Vetere e negli altri Istituti la clava delle denunce nonostante il di pena italiani per adulti e minori, è Una situazione incredibile ed assurda, nostro operato è sempre improntato a formata da persone che nonostante accaduto davanti ai familiari dei detenuti, garantire ordine e sicurezza in carcere. l’insostenibile, pericoloso e stressante senza alcun senso se non quello di Mi riferisco a taluni articoli, denunce, lavoro credono nella propria professione, determinare la ferma protesta dei servizi tv, interventi di presunti depositari che hanno valori radicati e un forte senso poliziotti penitenziari, riversatisi in della verità assoluta e presunti “esperti” d’identità e d’orgoglio, e che ogni giorno massa nel viale di accesso al carcere ed di diritti umani in servizio permanente in carcere fanno tutto quanto è nelle loro alcuni addirittura andati sui tetti della effettivo” (quasi vi fossero, in contrap- umane possibilità per gestire gli eventi caserma. posizione, fautori e sostenitori della critici che si verificano ogni giorno. Davvero non c’era altro modo per tortura…). In piazza per la dignità e il rispetto della notificare gli atti per presunte violenze Ad esempio, qualche parola di solidarietà Polizia Penitenziaria! l 4 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
Nell’Arena del carcere/anfiteatro Giovanni Battista de Blasis Direttore Editoriale della vecchia Capua si è celebrato il Segretario Generale Aggiunto del Sappe deblasis@sappe.it funerale della Polizia Penitenziaria C apua, duemila anni fa, era una entravano ed uscivano, per identificarli sono diventate virali, con centinaia di mi- delle più grandi città del mondo, e notificare loro gli atti giudiziari. Ma, gliaia di visualizzazioni degli utenti. seconda solo a Roma. ciò non bastando, identificati i destina- Tant’è che al sopraggiungere del crepu- Vi sorgeva un Anfiteatro che, tari dei provvedimenti, si è proceduto scolo, agli esultanti festeggiamenti dei de- probabilmente, fu la prima arena del anche al sequestrato dei loro telefonini tenuti davanti ai telegiornali della sera, mondo romano ad essere realizzata, an- personali. hanno fatto eco gli spettacoli pirotecnici ch’essa seconda solo al Colosseo, al Disgraziatamente, queste umilianti e messi in scena all’esterno dai loro parenti, quale, probabilmente, fece da modello. mortificanti operazioni, sono state ese- che hanno sparato fuochi d’artificio come Lo stadio di Capua ospitò i primi combat- guite davanti a decine e decine di pa- fosse la Festa di San Gennaro. Manifesta- timenti circensi e fu sede della più antica renti di detenuti, che sostavano nei zioni che, a più di qualcuno, hanno dato scuola di gladiatori del mondo antico. pressi aspettando di accedere ai collo- l’impressione della cerimonia funebre di La scuola ebbe un posto di grande impor- qui coi propri familiari. un Corpo di Polizia dello Stato che, già di tanza nella cultura classica e nell'imma- E, per di più, sono state fatte innumere- per sé agonizzante, ha esalato l’ultimo re- ginario collettivo, perché partì da lì la voli riprese, foto e video, che documen- spiro sotto i colpi della procedura penale famosa rivolta di Spartacus contro Roma. tavano quello che stava succedendo e dei magistrati della Procura di S. Maria CV, Dove sorgeva l’antica Capua, si estende che, successivamente, sono state po- eseguita pedissequamente dai solerti ca- oggi la cittadina di Santa Maria Capua state sui principali social network di in- rabinieri (storicamente adusi ad obbedir Vetere che ne ha raccolto l’eredità, alla ternet. In pratica, a stretto giro di tacendo). fine del diciannovesimo secolo. tempo, le immagini dei poliziotti fermati, Che la terra ci sia lieve e requiem in Il posto dell’Anfiteatro Capuano l’ha identificati e perquisiti dai carabinieri, pace. l preso il carcere, dove i poliziotti peniten- ziari sono i nuovi gladiatori e, ogni giorno, prima di assumere servizio, salutano il di- rettore recitando il loro motto: “Ave Im- perator, morituri te salutant”. L’unica differenza tra i poliziotti peniten- ziari ed i loro antenati gladiatori è che i primi non possono sperare nemmeno nel pollice in alto. E, proprio qui, davanti a quello che si può definire l’Anfiteatro Carcerario del ven- tunesimo secolo, l’11 giugno scorso si è celebrato il funerale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Infatti, nell’Arena sono arrivati decine di carabinieri, agli ordini di tre magistrati della Procura di S. Maria CV, che, armati di avvisi di garanzia, hanno ucciso la di- gnità e il prestigio del Corpo di Polizia Penitenziaria. In buona sostanza, i militi dell’Arma hanno creato – sotto le dirette disposi- zioni di due sostitute procuratrici – una sorta di posto di blocco davanti alla porta carrabile dell’istituto sammaritano, fer- mando tutti i poliziotti penitenziari che Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 5
Ripartire da sicurezza Roberto Martinelli Capo Redattore Segretario Generale Aggiunto del Sappe martinelli@sappe.it e legalità! S pesso e volentieri mi sono occupato, su queste colonne, "A chi mi chiede chi me lo fa fare di rischiare la vita, rispondo di sicurezza e legalità, con particolare attenzione al che la mia benzina sono le migliaia di segnalazioni che arrivano mondo della criminalità. E l’ho sempre fatto mante- ogni settimana da cittadini esasperati di tutta Italia", ha dichia- nendo distinti e separati, come è giusto che sia, coloro rato Brumotti, che cerca in questo modo di far desistere i pu- che commettono il reato da quelli che lo subiscono, avendo sher dallo spacciare in pieno centro nelle città italiane, nei questi ultimi il diritto (che per lo Stato è invece un dovere) di parchi, nelle stazioni e nei luoghi frequentati anche dai bambini. vedere sanzionato adeguatamente, una volta individuato, chi "Sento di fare qualcosa di utile per la gente. Non sono un su- si è reso responsabile del crimine. pereroe: cerco solo di fare del bene, ma ho paura anche io, spe- Alcuni recenti episodi di cronaca mi inducono a tornare a par- cialmente di fronte a situazioni che non posso governare. Io larne, anche perché si fa sempre più forte la percezione che vi lancio un messaggio, perché per affrontare certi problemi non sia chi pensa e crede di poter fare tutto ciò che vuole nelle no- c’è arma più potente di una telecamera", ha proseguito l'inviato, stre città. che nel corso delle sue azioni ha ricevuto anche tanta solida- Qualche giorno fa Vittorio Brumotti, rietà: "Vedere i bambini che giocano con la mia bici o le persone l’inviato di Striscia la notizia, si tro- che mi applaudono dalle finestre è la prova che in quel caso la vava nella zona di Porta Venezia a mia missione è compiuta: ci siamo riappropriati, magari anche Milano per documentare, in sella alla solo per poco, del territorio." sua bici, lo spaccio a cielo aperto Situazione simile, qualche giorno dopo, a Roma. Filippo Roma, quando è stato aggredito da un inviato della trasmissione televisiva di Italia Uno Le Iene, è stato gruppo di pusher. “Mentre documen- cacciato con un badile e a sassate da un campo rom di Roma. tavo l’ennesimo spaccio in pieno Il servizio, dove si è parlato di violenze e illegalità all’interno centro di Milano, in zona Porta Ve- del campo rom, è stato girato nell’accampamento abusivo ai nezia fiumi di cocaina e ho docu- margini della riserva naturale della Valle dell’Aniene, un’area mentato quasi settanta spacciatori protetta vicina dal quartiere residenziale dei Parioli. che sotto gli occhi di tutti vendono “Al di là della salute pubblica, del disastro ambientale, io lì ho morte. A un certo punto hanno ini- visto bambini, donne e uomini vivere in condizioni disumane. ziato a lanciare pietre, bottiglie e per Parlo di inquinamento dell’aria e delle acque. Questa cosa è ri- Nella foto: evitare che qualcuno si facesse male mi sono allontanato. Si saputa da anni e nessuno interviene”, ha detto una testimone Vittorio Brumotti mostra sul volto i segni sono organizzati e sono arrivati di colpo, mi hanno rubato l’at- ai microfoni de Le Iene. della sua aggressione trezzatura, hanno preso il bastone e mi hanno colpito alla ma- “Fanno tutte le sere fuochi, tutte le notti c’è la nebbia, d’estate, scella”, ha spiegato. d’inverno, a primavera – ha raccontato un altro testimone -. Non è la prima volta che Brumotti finisce nel mirino degli spac- Questo è solo fumo causato da questi fuochi che nascono da ciatori con minacce e aggressioni, era già successo a Pescara quest’area”. nel quartiere “Ferro di Cavallo” ma anche a Monza e Palermo. La troupe de Le Iene, con Filippo Roma, è entrata nel campo Qualche settimana prima, sempre con la sua bici si era recato rom, è riuscita a parlare solo con una donna che gli ha raccon- nel fortino della droga di via Gorla a Milano, vicino ai Navigli, tato come ci sia una famiglia che avrebbe il controllo dell’ac- ed anche lì non era stato accolto nel migliore dei modi. campamento e della discarica abusiva. Più che un reporter d’assalto, Brumotti è un inviato di Striscia “Quelli che sono i capi che controllano il campo, che prende i la notizia tra i più “assaliti” di sempre. Quello di cui si sente soldi per le baracche, che minaccia la gente se non paga luce, investito, per sua stessa ammissione, è una missione. La sua gli deve pagare affitto, per queste cose”. coraggiosa campagna anti-spaccio nelle zone più malfamate La Iena, però, ad un certo punto è stato accerchiato dai presenti e presidiate dai pusher nelle città italiane. Il suo accanimento e ha ricevuto minacce reiterate, sino a trovarsi costretto a darsi sociologico contro l’atto incivile dell’occupazione di un posto alla fuga, inseguito dalla folla infuriata, che gli ha lanciato ad- auto riservato ai disabili. La sua caccia all’ultimo abuso edilizio dosso alcuni sassi. e spreco di denaro pubblico, lo hanno fatto conoscere e diven- Questi sono solamente alcuni esempi della inaccettabile ma tare celebre agli occhi dei telespettatori. Ma essere un benia- diffusa illegalità che caratterizza molte città italiane. Ma si po- mino dell’onestà sembra gli costi ogni giorno più cara… trebbe continuare ancora. Penso alla banda di spacciatori che 6 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
ad Aosta percepivano il reddito di cittadinanza e arrotondavano brielli, capo della Polizia, alla domanda “Che pericoli ci sono spacciando eroina e cocaina, alimentando un giro d’affari che per l'Italia sul fronte del terrorismo internazionale?”, rispose: fruttava fino a 70 mila euro al mese; agli sciacalli ed ai truffa- “Il terrorismo internazionale è un problema, ma non è il solo tori che carpiscono la buona fede delle persone, specie degli che affligge la nostra comunità. È singolare che ci sia una per- anziani, per mettere a segno truffe odiose. cezione così forte del terrorismo internazionale in un Paese Stiamo parlando della criminalità diffusa, ossia di quell’insieme come il nostro che finora, per mille motivi, non ha avuto pro- di reati che seppure non provocano clamore e non suscitano blemi in questo senso. Molto più importanti da combattere, so- allarme repentino, mantengono continuamente i cittadini in uno prattutto con un'attività di prevenzione, in Italia sono la stato d’inquietudine ed insicurezza. Connota dunque una per- criminalità organizzata e la criminalità diffusa, che costitui- sistenza quotidiana, un’estensione spaziale, una frequenza ele- scono la ragione per la quale i cittadini non sempre si sentono vata del compimento di reati, tali da far nascere e quindi particolarmente sicuri. Da parte nostra c'è un impegno forte e radicare uno stato di tensione e di preoccupazione sociale co- determinato a prevenire atti di terrorismo, ma non vorrei mai stanti. Non a caso, insicurezza e fattori d’insicurezza sono una che ci si dimenticasse che sul tema della sicurezza ci sono ar- condizione oggettiva o soggettiva di singoli o di gruppi sociali gomenti molto più impellenti e che incidono molto più signifi- derivante tanto da comportamenti quanto da segni considerati cativamente del terrorismo”. e vissuti come “nocivi” dal cittadino. E allora bisogna con chiarezza dire che lo Stato dovrebbe, at- Essi non provengono solo dalla violazione della legge penale, traverso i suoi organi a ciò deputati, produrre leggi adeguate ma da un multiforme catalogo di fattori. L’insicurezza scaturi- e idonee al contrasto di questa diffusa criminalità: ci vorreb- sce, comunque, dalla minaccia, in altre parole da tutto ciò che bero leggi che prevedano pene tali da terrorizzare chi com- non è prevedibile, che può compromettere lo spazio di vita, che mette un reato. Servirebbero leggi particolarmente severe, che si pensa di non poter controllare. diano alle Forze di Polizia gli strumenti che oggi non hanno e che non lascino agli operatori la percezione che la loro funzione istituzionale sia effimera se coloro i quali vengono arrestati, in fla- granza!, per avere commesso un reato non vanno in galera ed anzi escono dai Commissa- riati e dalle Stazioni dei Carabinieri mentre chi li ha arrestati sta magari ancora compilando i vari atti di polizia giudiziaria. Ed invece, nel corso degli anni, abbiamo assistito alla non pu- nibilità per la particolare tenuità del fatto, alla messa alla prova, al carcere scongiurato pur avendo commesso reati puniti fino a quattro anni, persino all’indennizzo per la detenzione in una cella sovraffollata, alla tolleranza verso Qui non si tratta di italiani o stranieri: la delinquenza non ha campi nomadi (!?) stanziali e centri sociali autogestiti (quelli Nelle foto: sopra nazionalità. L’Italia accoglie (eccome se accoglie!) tutti coloro da cui provengono coloro che deturpano anche le nostre sedi scritte sull’ingresso che vengono nel nostro Paese e, nel rispetto delle leggi e delle con scritte con la Polizia Penitenziaria e l’istituzione carcere) di una nostra sede nostre tradizioni, intendono lavorare e inserirsi nel tessuto so- e che spesso sono ricettacolo di delinquenza ed illegalità dif- ciale con onestà. Ma si deve avere fermezza nel contrasto di fusa (come pure ha dimostrato il citato servizio de Le Iene a a sinistra altre scritte chi viene qui, non lavora, non rispetta le leggi ed anzi con i pro- Roma). Persino verso i protagonisti delle rivolte carcerarie di anarchiche pri comportamenti alimenta le sacche di criminalità e delin- marzo, secondo quanto si è letto sul quotidiano La Verità, sem- quenza. Come, ad esempio, i tantissimi pusher che ha filmato bra esserci stata una incomprensibile tolleranza se è vero sui nel tempo Brumotti nelle varie città, che passano il giorno da- 6.000 detenuti segnalati dalla Polizia Penitenziaria per le ri- vanti a stazioni, nei parchi, nei centri storici a spacciare droga. volte di marzo solo un centinaio è finito sotto procedimento di- Adesso che è approdato su diverse piattaforme digitali, invito sciplinare per l’aggravamento della misura detentiva. Anche tutti a vedere il film I miserabili, opera di un regista nato in per le azioni più gravi, quelle che portarono alle evasioni, alle Mali, che offre una visione realistica della Francia di oggi e del- aggressioni di agenti della Polizia Penitenziaria (ne rimasero l'Italia di domani. feriti una sessantina), a sequestri di persona tra agenti e per- Vivamente consigliati agli amici ottimisti (spero non inguari- sonale sanitario e a saccheggi e devastazioni. Ebbene, secondo bilmente) sull'avvenire delle società multietniche, che temo si l’articolo de La Verità, finirà tutto in cavalleria, nonostante per stiano facendo un po' influenzare dall'atmosfera del politica- quelle sommosse, che si sono verificate in contemporanea in mente corretto, che scambia per razzismo (che c'è, è deplore- 70 strutture detentive in tutta Italia, ci sono Procure che ipo- vole ma è un'altra cosa) il rifiuto dell'immigrazione di massa. tizzano l’esistenza di una regia, proprio come noi denunciammo In una intervista di qualche tempo fa, il Prefetto Franco Ga- su queste colonne. s Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 7
Tutto questo in un contesto nel quale Santi Consolo (già Vice artefici della ‘rivolta dei Tir’, del Movimento liberazione Italia, Capo del DAP dal 2008 fino al 2011 e Capo Dipartimento dal etc.). E’ dunque compito della politica, di quella seria e respon- dicembre 2014 al 4 luglio 2018) è diventato presidente ono- sabile, ri-appropriarsi con lungimiranza dei temi etici della si- rario dell’associazione Nessuno tocchi Caino : associazione gui- curezza e della legalità, con coraggio e fermezza, rivedendo se data da Rita Bernardini insieme al segretario Sergio D’Elia, ex necessario tutte quelle leggi che, in una distorta concezione terrorista di Prima Linea dal passato un burrascoso che ha dell’accoglienza, della solidarietà e del perdono, di un garanti- scontato 12 anni di carcere per banda armata e concorso mo- smo strabico e radical chic più sensibile a Caino che non ad rale in omicidio volontario. Abele, hanno fatto e fanno perdere ai cittadini la fiducia nello Altrettanto sorprendente è stata la nomina politica e partitica Stato e nelle istituzioni. a membro del Consiglio generale del Partito Radicale di un Tanto più, come bene ha messo in evidenza un recentissimo ar- altro dirigente generale del Dipartimento in pensione. ticolo apparso su Il Sole 24 ore l’8 giugno scorso, il periodo di Si tratta di Enrico Sbriglia, già direttore di carcere e provve- blocco d’emergenza (lockdown) e la lenta ripresa dell'attività ditore delle carceri del Triveneto dopo gli esordi in Ammini- giudiziaria inevitabilmente allungherà i tempi dei processi che strazione come educatore. Già Segretario Nazionale del riguardano soprattutto i reati ritenuti meno gravi, ma che pro- SI.DI.PE. (Sindacato Direttori Penitenziari), Sbriglia è stato ex vocano un maggiore allarme sociale: le cause in materia di esponente di Alleanza Nazionale e del Pdl e, fedelissimo di droga, furti, risse e incidenti stradali sono quelle che più stanno Gianfranco Fini, fu candidato alla presidenza della Provincia di risentendo dei rinvii e per cui l'arretrato rischia di aumentare. Trieste per il micro-partito che quest’ultimo creò quando uscì dal Pdl, Futuro e libertà, raccogliendo un misero 3%. Come manifesto della campagna elettorale scelse una foto che lo ritraeva assieme a Fini e lo slogan «ho fiducia nelle persone». Sbriglia non è nuovo ad incarichi politici, che svolse pur rimanendo direttore del carcere. Fu infatti assessore alla Vigilanza del comune di Trieste retto da una giunta di centrodestra targata Pdl e poi assessore provinciale con delega alla Programmazione Scolastica, alle Poli- tiche Giovanili e Affari Social. Nel corso degli anni ha ottenuto, secondo un articolo de Il Giornale del 3 maggio 2011, nomine politiche in fon- dazioni bancarie e consigli di amministrazione grazie a Roberto Menia, triestino e finiano della prima ora Nelle foto: quando era nel Pdl. Ora, con buona pace del (suo) passato im- Si tratta di un settore della giustizia già in sofferenza prima del- sopra pegno politico, è arrivata la nomina a membro del Consiglio l'epidemia: in 10 anni, dal 2010 al 2019, le cause pendenti del l’ex generale Antonio Pappalardo generale del Partito Radicale. rito monocratico (in cui la decisione spetta a un solo giudice) Insomma, tutti insieme a perorare, sempre e comunque, le ra- sono cresciute del 42 per cento. Una situazione che può diven- a destra gioni dei detenuti, in buona compagnia di Garante nazionale tare esplosiva per l'impatto delle misure di contenimento del i funerali dell’agente della Polizia di Stato (pagato anche con i soldi delle tasse dei cittadini onesti e dalle Covid-19. E, con l'allungarsi dei tempi, cresce il rischio di pre- Pasquale Apicella vittime della criminalità e a cui qualche mese fa il giornalista scrizione. Fausto Biloslavo dedicò un articolo molto critico su Panorama, In conclusione il mio deferente pensiero va all'agente di Polizia per altro mai smentito nei contenuti), di Antigone e associa- Pasquale Apicella, travolto e ucciso il 27 aprile a Napoli nel ten- zionismo vario. La gente, le persone oneste e per bene, sono tativo di fermare una banda di rom che aveva tentato di scas- stufe di questa situazione. Il malcontento c’è, eccome! sinare uno sportello bancomat, criminali che l’hanno investito La società italiana è in fermento, tra crescita esponenziale con un’auto che a folle velocità procedeva contromano in calata della disoccupazione e aumento della povertà assoluta. Capodichino. Va a Lui, agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, Una bomba sociale che potrebbe presto esplodere. Lo ha di- di Polizia, Militari e di soccorso pubblico caduti nell’adempi- mostrato anche il grottesco spettacolo offerto in questi giorni mento del dovere, alle vittime della criminalità in tutte le sue dai gilet arancioni del folcloristico ex generale Antonio Pap- espressioni. palardo, che ha suscitato reazioni che oscillano tra l’irrisione Hanno tanto da insegnare queste storie, ai nostri figli, sull’ab- e l’indignazione. Molti li hanno presi per uno scherzo, alcuni li negazione, sul senso del dovere e sulla società in cui vivranno, hanno presi a male parole, nessuno li ha presi sul serio. soprattutto se si pensa che i colpevoli di queste morti, di tragi- Ma se c’è un aspetto deteriore del populismo, infatti, esso è che sofferenze familiari, di occhi rossi di mogli e bambini, chia- incarnato alla perfezione da Pappalardo, esperto nel cavalcare mate a passare la stretta porta del dolore nel saluto del loro la rabbia sociale con movimenti estemporanei che durano amore più grande al seguito di in una bara fasciata da un Tri- poche settimane (è stato, nel tempo, leader dei Forconi, tra gli colore, non hanno pagato e non pagheranno mai abbastanza. l 8 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
tenuto lo stesso beneficio. E’ stato un La Polizia Penitenziaria boccone amaro, da ingoiare, per il gruppo di fuoco che in quel momento operava tra Via Arenula e Largo Luigi Daga. Giovanni Battista Durante Segretario Generale Aggiunto del Sappe messa alla gogna Però non si sono persi d’animo, hanno cercato di non riconoscere le funzioni di- rigenziali, ma subito dopo sono interve- durante@sappe.it nuti i correttivi al riordino ed è cambiata L la maggioranza politica, per cui le fun- a situazione delle carceri è di- lizione del carcere, a torto, un ostacolo zioni sono state scritte nella legge, ora si ventata ormai esplosiva, ingesti- alle iniziative trattamentali. Da quel mo- tratta di metterle in atto. bile, a causa di una grave mento, menti poco illuminate, hanno ri- Il progetto più ambizioso, di trasformare disorganizzazione esistente da voluzionato l’organizzazione delle carceri, la Polizia Penitenziaria in una polizia alcuni anni, ma soprattutto a causa della introducendo la cosiddetta vigilanza di- della rieducazione è fallito, ma di danni sistematica destrutturazione di tutto ciò namica e lasciando che i detenuti si ap- ne hanno fatti tanti, smantellando la si- che attiene alla sicurezza. propriassero della gestione degli istituti. curezza nelle carceri, attraverso, ap- Il carcere, da tempo, è diventato il luogo Da quel momento è stata una deriva con- punto, la vigilanza dinamica che ha di conflitto tra opposte tendenze: coloro tinua. Piuttosto che costruire nuove car- portato anche ad un aumento che vorrebbero abolirlo e coloro che in- ceri e padiglioni detentivi, l’intellighenzia esponenziale dei reati com- vece vorrebbero buttare le chiavi. del momento ha pensato di mettere in messi dai detenuti. I primi, negli ultimi anni, hanno avuto la atto una rivoluzione organizzativa che da L’allora capo del Dipartimento meglio, perché maggiormente organiz- lì a poco avrebbe portato le carceri allo Basentini, spinto dalle orga- zati e forti di una normativa interna ed sfascio totale. Sarebbe stato meglio, tu- nizzazioni sindacali, aveva internazionale che privilegia, in ogni randosi il naso, fare un indulto (cosa che provato a modificare quel tipo caso, il trattamento rispetto alla sicu- ho sempre avversato, quindi lo affermo di organizzazione, ma la cir- rezza, la dignità del detenuto, quale con- più come paradosso che per convinzione) colare sembra che sia stata cetto astratto e generalizzante, rispetto e mettere fuori 10/15.000 detenuti, messa in un cassetto a Via al trattamento inumano e degradante piuttosto che realizzare lo scempio a cui Arenula ed archiviata. che ha portato ad introdurre, anche nel abbiamo assistito in questi anni. Anni in Se quella circolare fosse nostro Paese, il reato di tortura. cui l’ideologia ha preso il sopravvento stata approvata dal Ministro Intendiamoci, nessuno dice che il dete- sulla ragione, perché è andata al potere e messa in atto, forse non nuto non debba essere rispettato e non e, quindi, ha potuto iniziare a mettere in avremmo avuto tutte le ri- debba vedersi riconosciuti i diritti previ- atto ciò che per anni aveva sognato. volte che ci sono state agli inizi di marzo. Nella foto: sti dalla legge. Il problema è che a causa Primo punto all’ordine del giorno era la Anche qui abbiamo registrato le gravi re- la punizione della gogna della situazione esistente nelle carceri è destrutturazione del Corpo di Polizia Pe- sponsabilità dei vertici del Dipartimento diventato ormai difficile distinguere la nitenziaria e delle sue articolazioni che e dell’autorità politica, per non aver linea di confine che separa i trattamenti più di ogni altra sfuggivano al controllo chiuso i detenuti, dopo le prime rivolte di inumani e degradanti da quelli legittimi. dei dirigenti penitenziari, GOM e NIC. Salerno e Modena. Se lo avessero fatto, Coloro che vorrebbero abolire il carcere Non ci sono riusciti, perché il primo re- molto probabilmente, tutte le altre rivolte non ci sono riusciti e non ci riusciranno, parto gestisce i 41 bis, l’altro si stava oc- non ci sarebbero state. perché nonostante tutto non è stato an- cupando soprattutto del radicalismo Per finire, i fatti di santa Maria Capua cora trovato un sistema alternativo mi- islamico e di reati di mafia e, quindi, go- Vetere. La Polizia Penitenziaria messa gliore, però hanno inciso in maniera deva del supporto di molte procure, com- alla gogna, attraverso una modalità di rilevante sull’organizzazione del sistema presa quella antimafia. Però, sono riusciti notifica degli atti che non ha precedenti: dell’esecuzione penale ma, soprattutto, a chiudere le centrali operative, hanno in mezzo alla strada, davanti ai famigliari sull’esecuzione della pena in carcere. tolto alla gestione della Polizia Peniten- dei detenuti. Sembra che insieme ai Ca- La sentenza Torreggiani, emessa dalla ziaria tre dei quattro uffici centrali di sua rabinieri ci fossero anche i magistrati Corte Europea dei diritti dell’uomo, nel competenza, dopo riconquistati grazie al della Procura. gennaio 2013, che ha condannato l’Italia riordino delle carriere ed ai correttivi. Se così fosse è evidente che si è trattato per violazione dell’articolo 3 della Con- Anche quel provvedimento ha ostacolato di modalità operative dettate dalla Pro- venzione europea dei diritti umani, ha co- i loro piani, perché hanno subito l’inizia- cura della Repubblica, rispetto alle quali stituito il punto di partenza di una deriva tiva delle altre Forze di polizia, Polizia di poco potevano fare i militari dell’Arma. lassista e destrutturante, rispetto ad Stato in primis, la quale, riconoscendo la Il Procuratore Generale ha chiesto spie- ogni minima esigenza di sicurezza, da dirigenza ai funzionari con qualifica api- gazioni, vediamo cosa risponderà il Pro- sempre considerata dai fautori dell’abo- cale, anche la Polizia Penitenziaria ha ot- curatore capo di Santa Maria. l Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 9
S.MARIA C.V. Donato Capece Direttore Responsabile Segretario Generale del Sappe capece@sappe.it La Polizia Penitenziaria nell’Arena di Capua L’ 11 giugno 2020, nel carcere di notificati atti giudiziari a circa 50 poli- S. Maria Capua Vetere, è stata ziotti penitenziari, pubblicamente e da- scritta una delle pagine più vanti ai parenti dei detenuti in attesa brutte della storia del Corpo di dei colloqui. Polizia Penitenziaria (e forse anche La sera ci sono stati grandi festeggia- degli Agenti di Custodia). menti nelle sezioni e fuochi d'artificio La magistratura inquirente della locale davanti al carcere. procura ha ritenuto opportuna una ope- Nei giorni successivi c'è stata una ri- razione di polizia giudiziaria ad opera volta dei detenuti. dei carabinieri con la quale sono stati In queste pagine la cronaca degli eventi. 11 giugno 2020 Rivolta nel carcere di S. Maria Capua Vetere 44 poliziotti penitenziari La testimonianza «Sono arrivata alle 7 e c’erano parecchi carabinieri che fer- indagati per atti di violenza mavano le auto in arrivo al carcere – ha raccontato Daniela (il mondo alla rovescia). Avitabile, moglie di un detenuto che si recava a Santa Maria per una visita ed è una delle persone che ha denunciato i pe- Momenti di tensione nel staggi – io sono stata fermata e mi hanno fatto passare, men- carcere quando sono arrivati i tre gli agenti li trattenevano per identificarli. Gli altri agenti della Penitenziaria che erano già dentro sono Carabinieri per notificare gli atti. stati fatti uscire e c’è stata tensione». Le denunce erano state formalizzate, sempre ad aprile scorso, I poliziotti sono saliti sul tetto dal garante dei detenuti di Napoli e dall’associazione Antigone per protestare che avevano presentato file audio e foto di un uomo in cella con i segni di presunte manganellate. P estaggi e addirittura torture – «Perché questa spettacolarizzazione?» questa l’accusa dei magistrati – La protesta degli agenti della Penitenziaria è collegata alle nel carcere di Santa Maria Capua modalità scelte per la notifica degli avvisi di garanzia. «Perché Vetere dopo la rivolta dei detenuti questa eccessiva spettacolarizzazione? – dice l’Assistente del 5 aprile, in piena emergenza corona- Capo della Penitenziaria, in servizio a Santa Maria Capua Ve- virus. Per questi presunti atti di violenza, tere, Gaetano Napoleone – bastava andare a casa dei poli- che secondo gli inquirenti sarebbero av- ziotti, anche per una questione di rispetto tra Corpi dello venuti il 6 aprile, sono stati indagati 44 Stato. Quel maledetto sei aprile noi cercammo solo di ripor- agenti della Polizia Penitenziaria. tare la calma tra i detenuti. Ed ora ci ritroviamo indagati men- E durante la notifica degli avvisi di garan- tre nessun detenuto ha pagato nulla, neanche un danno. zia, si sono registrati momenti di tensione Eppure abbiamo avuto danni per centinaia di migliaia di euro. tra Carabinieri e uomini della Penitenzia- Siamo arrabbiati, perché ci sentiamo trattati male». ria. Alcuni agenti, per contestare le mo- Qualche poliziotto, in segno di protesta, ha lasciato il servizio dalità di notifica e anche alcune dichiarandosi malato. perquisizioni che sono state effettuate in carcere, sono saliti sul tetto del carcere. fonte: corrieredelmezzogiorno.it 10 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
Rivolta nel carcere di S. Maria Capua Vetere 11 giugno 2020 Il Sappe disapprova le procedure di notifica degli avvisi di garanzia agli Agenti da parte dei Carabinieri Spettacolarizzazione della notifica degli atti A lta tensione davanti al carcere tuita” continua Donato Capece. di Santa Maria Capua Vetere “Massima fiducia nella Magistratura, tra il personale di Polizia Peni- come sempre, ma va con serenità riba- tenziaria ed un gruppo di Ca- dito che le donne e gli uomini della Po- rabinieri in borghese che volevano lizia Penitenziaria svolgono notificare una serie di avvisi di garanzia quotidianamente il servizio con profes- per presunti maltrattamenti a detenuti sionalità, zelo, abnegazione e soprat- durante la rivolta dello scorso marzo. tutto umanità in un contesto assai “Oggi è andata in onda una spettacola- complicato”. rizzazione assurda per notificare degli Capece, che ha rappresentato ai vertici atti, con carabinieri in borghese e con del Dipartimento dell’Amministrazione macchine piazzate in mezzo al viale di Penitenziaria l’incresciosa situazione, accesso al carcere di S.Maria Capua auspica un chiarimento con il Comando Vetere, ad alcuni appartenenti al Corpo Regionale dei Carabinieri sull’agire dei di Polizia Penitenziaria. militi dell’Arma. Anziché farlo all’interno del penitenzia- Il primo Sindacato dei Baschi Azzurri rio, con tutte le garanzie, si è assistito torna a evidenziare che “la Polizia Pe- al fermo da parte dei militi dell’Arma di nitenziaria che lavora nel carcere di chiunque entrava e usciva dal carcere S.Maria Capua Vetere è formata da per identificazione. Una situazione in- persone che nonostante l’insostenibile, credibile ed assurda, accaduto davanti pericoloso e stressante lavoro credono ai familiari dei detenuti, senza alcun nella propria professione, che hanno senso se non quello di determinare la valori radicati e un forte senso d’iden- ferma protesta dei poliziotti peniten- tità e d’orgoglio, e che ogni giorno in critici che si verificano ogni giorno, ziari, riversatisi in massa nel viale di carcere fanno tutto quanto è nelle loro come le gravissime e pericolose rivolte accesso al carcere ed alcuni addirittura umane possibilità per gestire gli eventi dello scorso marzo ”. andati sui tetti della caserma”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Po- lizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Ba- schi Azzurri. “Davvero non c’era altro modo per no- tificare gli atti per presunte violenze ai detenuti? Davvero era necessario fare questo show senza senso?”. IL SAPPE A S. MARIA CAPUA VETERE CON L’AVVOCATO PER I COLLEGHI “Martedì sarò al carcere di S.Maria Capua Vetere con il responsabile del nostro Studio legale per portare la so- lidarietà al personale e la difesa gra- s Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 11
S.MARIA C.V. 13 giugno 2020 11 giugno 2020 Procedure di notifica degli avvisi di garanzia I carcerati scatenano le rivolte ai poliziotti penitenziari: e nei guai finiscono gli agenti di PG di Napoli chiede spiegazioni Polizia Penitenziaria alla Procura di S. Maria CV La Procura campana ha iscritto nel registro S ulle modalità con cui è avvenuta la noti- degli indagati 44 fica dei decreti di perquisizione agli poliziotti in servizio agenti indagati il Procuratore Generale Luigi Riello, «anche in qualità di capo nel carcere campano della polizia giudiziaria del distretto», ha chiesto L’indagine si riferisce alle presunte una «dettagliata e sollecita relazione al Procura- violenze avvenute il 6 aprile durante tore della Repubblica presso il Tribunale di Santa le rivolte scatenate dai detenuti in Maria Capua Vetere e ai vertici regionali dell’Arma piena emergenza coronavirus U dei Carabinieri al fine di accertare ogni dettaglio della vicenda e la veridicità o meno di quanto ri- na rivolta in un carcere, con i detenuti ferito dalla stampa e denunciato da alcuni espo- che deridevano e sbeffeggiavano i nenti sindacali della Polizia Penitenziaria sulla poliziotti. E gli stessi poliziotti co- correttezza del modus procedendi». stretti a difendersi per placare gli animi, finendo nei guai con la giustizia. fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it È quanto successo a 44 agenti della Polizia 13 giugno 2020 Caos senza fine nel carcere di S. Maria CV Nella notte incendiata cella e aggrediti poliziotti penitenziari Ancora estrema tensione nel carcere di S.Maria Capua Vetere, dove nei giorni scorsi si erano registrate le proteste dei poliziotti penitenziari del carcere per le modalità di consegna di alcuni avvisi di garanzia da parte dei Carabinieri per presunti maltrattamenti a detenuti. IL COMUNICATO DEL SAPPE Ancora una volta la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del segretario nazionale per la Campania Emilio Fattorello: “La situazione è tesissima e sta degenerando. Questa notte due detenuti stranieri ristretti nel Reparto Danubio del carcere hanno dato fuoco ad una cella al culmine di una serie di proteste contro gli Agenti. Sono stati aggrediti l’Ispettore e tre agenti, nonostante l’impegno della Polizia Penitenziaria sia stato quello di attivarsi immediatamente per spegnere le fiamme ed assicurare agli stessi detenuti immediate cure presso l’Infermeria. Tensione rivolta anche verso il personale di Polizia Peniten- ziaria giunto di rinforzo da Benevento. E la cosa grave, a quanto mi viene riferito, è che i detenuti responsabili, che pure si sono distinti da tempo per comportamenti violenti e contrari all’ordine ed alla sicurezza interna, hanno gridato che avrebbero denun- ciato i colleghi per tortura, facendo espresso e chiaro riferimento a quanto accaduto pochi giorni fa, dove le accuse pur in assenza di prove certe sono state usate come clave contro gli Agenti. Questo è gravissimo ed inaccettabile, tanto che tutto il personale è chiaramente in stato di agitazione. E’ chiaro che a S.Maria Capua Vetere la situazione di tensione è ora alle stelle!”. INACCETTABILE CLIMA DI VIOLENZA Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che martedì sarà nel carcere di S.Maria Capua Vetere con il responsabile dell’Ufficio legale del Sindacato, denuncia che da mesi si registrano situazioni di tensione nel carcere e nei penitenziari di tutta la Campania: “E’ inac- cettabile questo clima di violenza e sospetto contro la Polizia Penitenziaria. Ed altrettanto inaccettabile è non dare al personale le garanzie di tutela verso i detenuti violenti, che adesso usano anche la clava delle denunce nonostante il nostro operato è sempre improntato a ga- rantire ordine e sicurezza in carcere. Confidiamo che i nuovi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria – Bernardo Petralia Capo del Di- partimento e Roberto Tartaglia Vice Capo – raccolgano il nostro appello.” 12 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
Penitenziaria in servizio nel carcere di dalla struttura, il leader della Lega ha ag- Santa Maria Capua Vetere, in provincia giunto che “qui c’è qualcuno che è inda- di Caserta. La locale Procura li ha iscritti gato pur non essendo stato presente al nel registro degli indagati, nell’ambito di lavoro il 5 e 6 aprile“. un’indagine sulle presunte violenze avve- Salvini aveva tra le mani una copia della nute il 5 e 6 aprile nell’istituto di pena misura notificata ai poliziotti indagati. durante le rivolte scatenate dai detenuti in piena emergenza coronavirus. IL SOSTEGNO DELLA POLITICA Ci sono stati attimi di tensione tra cara- Come detto, Salvini ha visitato il carcere binieri e agenti penitenziari davanti al nel pomeriggio ed è stato accolto dagli che le tranquillizzi con le margherite, pi- carcere campano. Come riporta l’Agi, applausi di un gruppo di agenti peniten- stole elettriche e videosorveglianza prima tutto è nato in seguito a un’operazione di ziari. Il leader della Lega ha detto che arrivano e meglio è per tutti”. polizia giudiziaria su ordine della locale “non esiste nè in cielo nè in terra, davanti Anche Fabio Rampelli, vicepresidente Procura, proprio nell’ambito di questa in- ai parenti dei detenuti venire a perquisire della Camera e deputato di Fratelli d’Italia dagine. Tra i reati ci sarebbe anche quello dei poliziotti. Adesso vado dentro a ca- non ha fatto mancare il suo sostegno agli di tortura. Nella struttura erano presenti pire. Per quello che mi riguarda – ha con- agenti. “La criminalità organizzata mesi i vertici della Procura. A quanto si ap- cluso l’ex ministro – visto le rivolte non è fa ha messo a ferro e fuoco le carceri ita- prende, gli agenti hanno contestato le liane - ha ricordato l’esponente di Fdi - modalità di notifica. ma invece di individuare i responsabili e Nel pomeriggio Matteo Salvini è giunto al agire di conseguenza è accaduto che ad carcere e ha sottolineato che “non si pos- essere colpevolizzati siano stati gli agenti sono indagare e perquisire come crimi- della Polizia Penitenziaria”. nali 44 servitori dello Stato”. Uscendo fonte: ilgiornale.it Disordini a S. Maria CV 13 giugno 2020 Il Capo DAP Petralia dispone il trasferimento dei detenuti rivoltosi e l’invio del Gruppo Operativo Mobile F orse con un po’ di ritardo, il Capo del DAP Bernardo Petralia ha inviato il GOM a S. Maria CV. Ad ogni modo, almeno è un primo segnale e ci auguriamo che diventi la norma …cioè ad ogni accenno di disordini debbono arrivare Reparti Antisommossa. Nel frattempo, sembrano conclusi i disordini nella Casa Circondariale di S. Maria CV. La situazione al momento è tornata alla normalità con i detenuti che sono stati ricondotti nelle celle. Nell’istituto sammaritano è arrivato il Vice Capo DAP, Roberto Tartaglia, che ha visitato il reparto Da- nubio dove c’è stata la sommossa, incontrando il personale di Polizia Penitenziaria per informarsi sullo svolgimento dei fatti. Subito dopo Tartaglia ha tenuto una riunione con Provveditore Regionale della Campania, Direttrice del- l’istituto e Comandante di Reparto. Il Capo del DAP Bernardo Petralia ha disposto, nel frattempo, l’invio di 70 unità del Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria negli istituti della Campania e ha chiesto alla Direzione Generale Detenuti di disporre l’immediato trasferimento fuori dalla regione dei detenuti coinvolti nei disordini. Ancora violenza nel carcere di S. Maria CV: arriva ad otto il bilancio degli agenti feriti Continua la violenza nel carcere di S. Maria CV, nuove aggressioni al personale e parte del penitenziario in mano ai detenuti. Dopo aver di nuovo aggredito poliziotti penitenziari alcuni detenuti si sono impossessati delle chiavi della sezione isolamento del Reparto Danubio, barricandosi dentro. Insieme al Provveditore, in arrivo rinforzi da tutta la regione. Sono arrivati nell’istituto sammaritano anche il Procuratore Aggiunto (che ieri aveva condotto le operazioni di identificazione del personale) e le altre forze di polizia. s Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 13
S.MARIA C.V. Il Presidente dell'Associazione 14 giugno 2020 Poliziotti penitenziari indagati, Guardie Giurate Giuseppe Alviti: solidarietà e vicinanza agli agenti i detenuti fanno festa in cella e i parenti della Polizia Penitenziaria fuori sparano i fuochi d’artificio Indagati per pestaggi sui detenuti, agenti Festeggiamenti dei detenuti in cella e, la sera, anche fuochi d’artificio fatti penitenziari in rivolta al carcere di Santa esplodere all’esterno dai loro familiari: e’ successo anche questo, ieri, a Santa Maria Capua Vetere Maria Capua Vetere, mentre la polizia giudiziaria notificava Alcuni agenti della Polizia Penitenziaria agli agenti della polizia penitenziaria i provvedimenti (57 da ieri stanno protestando sul tetto del decreti di perquisizione) richiesti autoritario’ giudiziaria che carcere di Santa Maria Capua Vetere, sta indagando sui presunti pestaggi avvenuti lo scorso 6 dopo aver ricevuto avvisi di garanzia in aprile nell’istituto di pena dopo le rivolte innescate a causa merito all’indagine della Procura locale delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria. su presunte violenze sui detenuti Gesti, questi, che hanno fatto crescere il senso di abban- avvenuti all’interno della casa dono dello Stato nei poliziotti penitenziari. Le ipotesi di circondariale nello scorso mese di aprile. reato, tra le quali figurano anche la tortura e l’abuso di po- Massima solidarietà e vicinanza è stata tere, stanno facendo aumentare il senso di abbandono dello espressa loro dal Presidente nazionale Stato che nutrono ormai i poliziotti penitenziari che ormai associazione guardie particolari giurate si sentono “vittime”: non riescono neppure a digerire le mo- Giuseppe Alviti il quale ha dichiarato: dalità “spettacolari” adottate per notificare i decreti, con «Da sempre mi lega un forte legame con gli agenti fermati dai carabinieri fuori al carcere per essere la Polizia Penitenziaria corpo nel quale identificati, anche di fronte ai familiari dei detenuti. per 40 anni ha militato mio suocero ma soprattutto conoscendo la difficoltà e la professionalità con cui lavorano gli agenti certe accuse mi sembrano effettivamente un offesa agli operatori e servitori di uno Stato che spesse e troppe volte è latitante su una tutela a chi serve 14 giugno 2020 Il Capo del DAP Bernardo Petralia con onore il tricolore». è andato a trovare a casa sua il collega ferito a S. Maria Capua Vetere I l Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia, insieme al suo vice Roberto Tartaglia, ha fatto visita in tarda serata all’agente della Polizia Penitenziaria rimasto ferito in maniera più grave nel corso della sommossa scoppiata nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta dell’Assistente Capo Luciano Iavarone, che è stato ricoverato presso l’ospedale ‘San- t’Anna e San Se- bastiano’ di Caserta. Iil poliziotto peni- tenziario è stato dimesso dall’ospe- dale in serata ed è tornato nella sua casa a Lusciano, dove ha ricevuto la visita dei vertici del Dap. 14 • Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020
Sovraffollamento carcerario: Vincenzo Musacchio Giurista e docente di diritto penale. Presidente l’Italia rischia l’ultimo posto in Europa dell' Osservatorio Antimafia del Molise Direttore Scientifico della Scuola di Legalità - don Peppe Diana - di Roma e del Molise A gennaio 2020 il Consiglio d'Eu- Gentile ministro Bonafede oggi è lam- (peggio di noi solo a Russia, Romania, ropa ha bocciato l'Italia collo- pante l’urgenza di una riforma radicale Ucraina e Turchia). candola agli ultimi posti in che ripristini la legalità negli istituti di Di una giustizia “giusta”, di un sistema Europa per sovraffollamento pena, sia a tutela delle persone che vi funzionante, beneficerebbero gli organi carcerario. sono detenute, sia dei tanti agenti di Po- giudiziari e le carceri: si garantirebbero Il nostro Paese è tra i peggiori d’Europa lizia Penitenziaria che operano in modo legalità, dignità e diritti, elementi sui seguito solo da Macedonia, Romania e corretto. Altrettanto innegabile è l’ur- quali si basa l’affidabilità di uno Stato. Francia, con una presenza particolar- genza d’interventi che riportino dignità Questo avrebbe un impatto positivo in mente alta di stranieri, una spesa di oltre all’intero apparato penitenziario e che termini politici, economici e sociali. 2,7 miliardi e una proporzione elevata di non si limitino a singoli istituti con prov- Proprio le politiche sociali sono l’altro detenuti in attesa di giudizio o condan- vedimenti tampone. Meno carcere, più terreno d’azione: analizzare sacche spe- nati per reati legati agli stupefacenti. giustizia: per agire sul primo, è necessa- cifiche di marginalità nelle carceri, dai L'Italia nel 2017 era posizionata al terzo ria una riforma della seconda. consumatori problematici di sostanze posto per spesa totale per l'amministra- Questa l’unica strada percorribile, se stupefacenti ai cittadini indigenti, so- zione carceraria con quasi tre miliardi di l’obiettivo è di trovare soluzioni serie. prattutto stranieri, per trovare risposte euro, oggi, è vorticosamente precipitata E allora come intervenire? adatte e alternative alla detenzione. agli ultimi posti. Dispiacciono, ma, pur- troppo, non sorprendono le raccomanda- zioni del Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa, che alcuni giorni fa ha denunciato in una re- lazione specifica proprio le criticità del sistema di detenzione italiano. Un documento voluminoso che conferma i problemi tante volte sollevati da chi studia e conosce il mondo penitenziario, ha visto le condizioni in cui vivono i re- clusi e quelle in cui lavora con senso del dovere la Polizia Penitenziaria. Balzano all’attenzione: il sovraffollamento, l’alta presenza di detenuti in attesa di giudizio e per reati di droga e immigrazione. Non secondari i problemi che riguardano il numero scarso di agenti ed educatori In ambito penale, occorre partire dalla Giustizia e carceri sono ormai al collasso: Nelle foto: impegnati nelle strutture, gli edifici ob- depenalizzazione dei reati minori, dalla ministro Bonafede, non è più tempo di ri- una cella detentiva di un carcere soleti, gli episodi di violenza. discrezionalità dell’azione penale e dal mandare. l Criticità persistenti e più volte eviden- freno all’uso smodato della custodia ziate sulle quali i riflettori si accendono cautelare in carcere, lavorando paralle- Vincenzo Musacchio, giurista e docente solo quando vi sono rivolte nelle carceri lamente a meccanismi che pongano fine di diritto penale, è associato al Rutgers con morti e feriti o quando l’Italia è ba- all’irragionevole durata dei processi. Institute on Anti-Corruption Studies stonata duramente dagli organismi eu- Basti pensare che proprio quest’ultimo (RIACS) di Newark. E' ricercatore del- ropei e internazionali. punto, insieme alla parziale attuazione l'Alta Scuola di Studi Strategici sulla Cri- Passata la tempesta, gattopardesca- della legge Pinto (che tutela i cittadini minalità Organizzata del Royal United mente, la questione carceraria sembra dalla lunghezza eccessiva dei procedi- Services Institute di Londra. E’ stato al- possa cambiare ma poi torna inesorabil- menti giudiziari), sia la causa principale lievo di Giuliano Vassalli e amico e col- mente di nuovo nell’oblio. dei numerosi ricorsi italiani alla CEDU laboratore di Antonino Caponnetto. Polizia Penitenziaria n. 284 • GIUGNO 2020 • 15
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