INSIEME SI PUO' Settimana di San Giovanni Bosco - Periodico mensile delle parrocchie di Gandino - Barzizza - Cirano - Cazzano Sant'Andrea - Colloquies
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Periodico mensile delle parrocchie di Gandino - Barzizza - Cirano - Cazzano Sant’Andrea Anno CVI - N° 1 Gennaio 2019 Settimana di San Giovanni Bosco INSIEME SI PUO’
INSIEME SI PUO’ Cioccolato e don Bosco, non è una nuova decideranno il finale più opportuno di una trovata pubblicitaria per far acquistare più storia, chiedendosi il perché i nostri ragazzi cioccolato in Val Gandino, è solo un modo si interrogheranno sulla scelta a 360 gradi; carino per condividere la passione educati- interpelleremo anche le realtà sportive che va che i nostri oratori vivono come la pas- abitano i nostri oratori, con loro abbiamo in sione che tutti noi abbiamo per il cioccola- comune la passione per la crescita umana to. in tutti i campi di vita. Saranno giorni dove poter condividere insieme la passione per Abbiamo iniziato quest’anno pastorale vo- la vita, per una vita buona, sana e intrigan- lendo scoprire nuove ricette per “iniziare te come una buona barretta di cioccolato. alla fede”, trovare ricette con ingredienti nuovi ed antichi perché il Signore, che vuo- il cioccolato, si sa, è buono, vorremmo allo- le ogni giorno essere il piatto forte della no- ra vivere la comunità come qualcosa di stra vita, sia anche il piatto forte delle futu- buono che sa dare sapore alla nostra vita, re generazioni. come c’è un cioccolato per ogni occasione ci saranno incontri per ogni occasione. Dal- Ecco che sia per l’inizio dell’anno pastorale la festa di don Bosco si apriranno le attività che durante l’avvento sono comparsi lo- del 2019, è la settimana di ricarica, come il candine simpatiche, eventi ed immagini cioccolato in montagna, che vuole dare la che richiamavano il legame tra la fede e la forza per vivere al meglio ciò che ci atten- cucina, non sono comparse a caso solo per- de. ché in casa parrocchiale, si sa, il buon cibo non avanza mai. Prova anche tu a scegliere quale cioccolato vuoi e vieni a condividerlo con noi. Perché allora cioccolato, don Bosco ed il ti- tolo della festa di San Giovanni Bosco “In- Don Manuel sieme si può”? Perché il cioccolato ci è sembrato quel dolce che non può essere mangiato da soli, ma è sempre condiviso. Quante volte per andare in montagna al Farno, in Orenga, in Val Piana o al Pizzo Corno, salendo, un po’ di stanchezza ci ha preso. Tolto lo zaino, abbiamo estratto una barretta di cioccolato che oltre a gustare noi, recuperando così le forze, abbiamo condiviso con chi ci accompagnava. Ecco come il cioccolato vuole essere per noi un simbolo di alcuni temi importanti sui quali quest’anno vogliamo soffermarci. Nel cammino della fede come quello dell’e- ducazione dei nostri figli e nipoti non sia- mo soli ma una comunità ci accompagna, una comunità che vorremmo sentire vici- na, che cammina accanto a noi sul sentiero e che facilita il passo verso la crescita. Ecco come vari incontri andranno in questa di- rezione, insieme proveremo a dialogare sulla scelta educativa: i nostri genitori si ci- menteranno in un gioco di ruolo nel quale
Non solo parole UN NUOVO ANNO Durante il tempo natalizio ci è stato dato di ascoltare con abbondanza la Parola di Dio. Un versetto molto significativo, regalatoci da S. Paolo così diceva: ”Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il Suo Figlio, nato da donna”(Galati 4,4) e nel primo giorno del tempo ordinario, abbiamo ascoltato dalla lettera agli Ebrei1,1 come “Dio, che aveva già par- lato nei tempi antichi molte volte... ultimamente, in questi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio”. Al chiudersi di ogni anno, assumiamo consapevo- lezza particolarmente chiara del trascorrere dei giorni, nella misura sempre più abbreviata della no- stra esistenza. Fra le tantissime parole che rumo- reggiano insistenti dentro e fuori di noi, la Parola del della vita, cercando di trasmettere loro l’impegno Signore ha un potere illuminante la coscienza sulla per come far fruttificare il dono del tempo per cre- temporalità. E’ pienezza del tempo. scerli con una robusta coscienza morale. Per comprenderne il profondo significato, occorre La Parola di Dio ci assicura che nel tempo abita e si riformulare quella domanda fondamentale circa lo attua un disegno. Chi riesce a far propria questa vi- scorrere del tempo che ciascuno ha nel cuore, che sione e questa certezza, diventa consapevole che è: “i miei giorni, i miei anni sono orientati verso il fine la sua vita non si dissipa nello scorrere degli anni, ultimo che ha inscritto in se stesso un senso?” ma è esercizio di responsabili scelte per l’Eternità. La frase di Paolo ci svela che il tempo è orientato Nel tempo passato, ma non troppo, la giornata era verso una meta di compimento e ne dirige lo scor- regolata dalle leggi della natura, dal lento movimen- rere e ogni scelta di vita con tutto ciò che ne conse- to della clessidra, ma soprattutto dal suono delle gue. Pensiamo all’attimo in cui nel grembo di nostra campane: mattino, mezzogiorno, sera. Il progredire madre abbiamo incominciato ad esistere e via via, a degli stili culturali, con tante belle e importanti sco- crescere attraverso il concorso della vita posta nel perte, ci ha introdotti in una spirale di velocità: pare tempo. Dentro ogni vicenda temporale, Dio attua il che il tempo sia come un ladro che deruba tanti at- suo disegno di salvezza. In questa pienezza lo scor- timi preziosi di vita. rere del tempo, ora, ha un confronto fra due libertà Il nuovo anno ci è donato perché possa essere va- di risposta: quella di Dio entrato nella nostra storia lorizzato. C’è bisogno per questo di un’operosa coe- e quella dell’uomo chiamato a realizzare già ora il sione sociale; di assunzione da parte di tutti della suo progetto. A questo punto entrano in azione le propria responsabilità nella promozione del bene tante “lunghe mani” di Dio per portare a lieto compi- comune. Aver questa consapevolezza, è il frutto ci- mento ogni esistenza: famiglia, scuola, animatori, vile più prezioso della concezione cristiana del tem- comunità. Troppo spesso, purtroppo, il tempo è mi- surato sulla moneta, sui traguardi alti e competitivi, po che il Signore ci regala. Maria ci accompagni nei sull’efficienza, sul mercato e sulla finanza. nostri giorni, nelle nostre attese, nelle nostre prove Fermiamoci ad osservare con stupore ed ammira- entro cui si colloca ogni singolo presente. zione le nuove generazioni che si giocano il meglio Suor Emanuela ORARI S. MESSE 1
Le novità del nostro giornale INSIEME SI PUO’… CAMBIARE 2 I lettori hanno sicuramente colto, in questo primo numero del 2019 de “La Val Gandi- no”, alcune novità sostanziali. Il nostro bol- lettino, all’alba del centoseiesimo anno di Periodico mensile delle parrocchie di Gandino - Barzizza - Cirano - Cazzano Sant’Andrea Anno CVI - N° 1 Gennaio 2019 pubblicazione, si è un poco rifatto il trucco. Con un accurato “restyling” (per dirla in chiave moderna) si è rifatto il look. Non si tratta, è giusto dirlo subito, di un semplice intervento grafico, ma piuttosto di una riorganizzazione degli spazi edito- riali di questa storica pubblicazione per renderla più adeguata alla realtà delle no- stre parrocchie. L’idea è maturata e cre- sciuta negli ultimi anni, di pari passo con il percorso che ha portato lo scorso novem- bre alla nascita dell’Unità Pastorale di Gan- dino, Barzizza e Cirano. Una novità pastora- le che ha creato innumerevoli spazi in cui le nostre comunità vivono, tutte insieme, opportunità di incontro, preghiera, rifles- sione e divertimento. A dire il vero ci siamo trovati spesso, con la Settimana di San Giovanni Bosco suddivisione per ambiti utlizzata sino allo scorso dicembre, a dubitare della corretta INSIEME SI PUO’ collocazione di una notizia, un reportage fotografico o l’annuncio di un’attività. Av- veniva per la catechesi ed il Cre, ma anche rale ed introduttiva, aperta ai temi pastorali per gli incontri ed i ritiri presacramentali, ed alle sollecitazioni della Chiesa e del per le Vie Crucis del periodo quaresimale mondo, si aggiunge da questo numero oppure per la processione al cimitero dei una parte corposa di Vita Pastorale, in cui Defunti. Per gli incontri e le gite degli ado- raccontiamo quanto avverrà e avviene nel- lescenti o per gli incontri di riflessione. le nostre comunità parrocchiali, sempre Potremmo continuare all’infinito e lo avete più spesso senza confini. In questo ambito certamente compreso: decidere se un’atti- abbiamo mantenuto, insieme alle crona- vità riguardava Gandino, Barzizza o Cirano che di stretta attualità, una parte dedicata era ormai diventato un limite, che toglieva ai gruppi parrocchiali ed alle realtà educa- freschezza ai contenuti e opportunità di tive, che pure sono punto nevralgico di in- impaginazione. contro e stimolo per le nostre famiglie. Non Il comitato di redazione de “La Val Gandi- mancheranno studi e ricerche, così come il no” ha per questo elaborato un’idea pro- racconto di eventi ed iniziative anche spor- gettuale che favorisse non più una colloca- tive (sempre numerose) che animano la vi- zione “geografica” delle notizie, ma piutto- ta cittadina. Mantiene una precisa struttu- sto una scansione di merito degli argo- ra autonoma la parte dedicata alla comu- menti. Ecco allora che ad una parte gene- nità di Cazzano S.Andrea. 2
A questo progetto che ha un’indubbia va- lenza pastorale, abbiamo affiancato lo svi- luppo di una linea grafica più attuale, pur radicata in una linea tradizionale che vanta (con legittimo orgoglio) più di un secolo di costante presenza. L’immagine di coperti- na assume un contorno più definito, utile a dar valore e visibilità al titolo e al tema prin- cipale, mentre le pagine interne (ora acco- munate dal carattere tipografico Montser- rat, nato in occasione del CRE 2018) assu- mono scelte grafiche scandite da diversi colori, anziché dal marrone che ci ha ac- compagnato negli ultimi vent’anni. Nel giugno 1913 (foto) “La Val Gandino” era costituita da un doppio foglio tipo quoti- diano di 35 centimetri per 50. La testata in bella evidenza in carattere gotico (sostan- zialmente confermata) riportava il sottoti- tolo di “Giornale settimanale popolare”. Già in quel numero c’era una rubrica che tutto- ra resiste: il “Diario Sacro”, con l’analitico calendario degli appuntamenti previsti nelle parrocchie. Curioso rilevare che negli articoli del primo numero de “La Val Gandi- no” non sono rintracciabili nomi propri di gandinesi, se non quello di mons. Andrea Alberti, parroco sino al 1911 e da poco dece- duto, citato nell’editoriale. Sfuggì quindi al- la citazione anche il nome dell’allora parro- co e fautore della nuova pubblicazione, mons. Giovanni Bonzi, che nel 1929 diede vita al Museo della Basilica. La prima foto- grafia arrivò sul numero 3 del 15 giugno 1913, con la riproduzione della bolla papale con i privilegi concessi all’altare della Beata Vergine di Loreto in Basilica (poi altare del Ss.Rosario). In più di cento anni di storia si sono susse- guiti i formati e le novità grafiche, sino al “restyling” del 1999 (foto), quando si optò per l’immagine di copertina a tutta pagina e la grafica lineare caratterizzata dal colore marrone. Ora proponiamo, grazie all’impegno dei re- dattori ed alla disponibilità della Tipografia Radici (una storia nella storia) una nuova veste ed un nuovo allestimento. Attendia- mo commenti e suggerimenti, assicurando l’impegno a raccontare… nei secoli la vita e la fede delle nostre comunità. “La Val Gandino” è e resta un testimone im- portante da passare di generazione in ge- nerazione: verba volant, scripta manent La Redazione de “La Val Gandino” 3
Giornata per la Vita 2019 E’ VITA, E’ FUTURO Il Messaggio dei Vescovi italiani per la 41° Giornata ogni esistenza fragile, la speranza che non delude. per la vita, che si celebrerà domenica 3 febbraio Nella famiglia e nella società ruolo prezioso è quello 2019, prende le mosse dall’annuncio del profeta degli anziani, che “arricchiscono” il Paese e rappre- Isaia al popolo: «Ecco, io faccio una cosa nuova: sentano “la memoria del popolo”. Proprio il loro proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò sguardo – “saggio e ricco di esperienza” -“consen- anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella tirà di rialzarsi dai terremoti – geologici e dell’anima steppa». – che il nostro Paese attraversa”. “L’annuncio di Isaia al popolo testimonia una spe- Il Messaggio, sulla scorta di quanto spesso solleci- ranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uo- tato da Papa Francesco, invita a “costruire una so- mo, che ha radici di certezza nel presente, in quello lidale «alleanza tra le generazioni»”, in questo mo- che possiamo riconoscere dell’opera sorgiva di Dio, do: “si consolida la certezza per il domani dei nostri in ciascun essere umano e in ciascuna famiglia. È figli e si spalanca l’orizzonte del dono di sé, che vita, è futuro nella famiglia! L’esistenza è il dono più riempie di senso l’esistenza”. prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo In tale prospettiva “si rende sempre più necessario chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio un patto per la natalità” – esplicitano i Vescovi – suo Gesù. Questa è l’eredità, il germoglio, che pos- “che coinvolga tutte le forze culturali e politiche e, siamo lasciare alle nuove generazioni: «facciano oltre ogni sterile contrapposizione, riconosca la fa- del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere: così si metteranno da miglia come grembo generativo del nostro Paese”. parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi “La vita fragile si genera in un abbraccio”, si legge la vita vera» (1Tim 6, 18-19).” nel testo, che chiama “all’accoglienza della vita pri- Le difficoltà non ci possono fermare. La mancanza ma e dopo la nascita, in ogni condizione e circo- di un lavoro stabile e dignitoso spegne nei più gio- stanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa vani l’anelito al futuro e aggrava il calo demografico. dell’essenziale” e alla “cura di chi soffre per la ma- Dinanzi a queste prove l’invito è a «non spaventar- lattia, per la violenza subita o per l’emarginazione”. si» (cfr. Ger 1,17) e a consolidare l’alleanza tra le Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, generazioni dove si spalanca l’orizzonte del dono di con la certezza che «la vita è sempre un bene», per sé, che riempie di senso l’esistenza. Proprio dagli noi e per i nostri figli. Per tutti. È un bene desidera- anziani, i più giovani possono apprendere la fede bile e conseguibile. che sposta le montagne, la carità che abbraccia Don Giovanni 4
Una storia per meditare PERCHE’ HO BISOGNO DI ANDARE IN CHIESA? Un buon cattolico molto praticante scrisse al diret- per nutrirmi, sarei spiritualmente morto”. tore di un giornale lamentando che non aveva più Se Dio avesse un frigorifero vi terrebbe attaccata la voglia di andare in chiesa ogni domenica. “Ci sono tua foto. Se Egli fosse su Facebook, la tua foto ci andato per trent’anni - scriveva - e in questo perio- sarebbe di sicuro. Lui ti manda fiori ogni primavera, do ho ascoltato tremila prediche. Ma vi posso assi- e un’alba ogni mattina. Ogni volta che gli vuoi par- curare che non ne ricordo neppure una. Per questo lare, ti ascolta. Egli può abitare in ogni parte dell’U- penso di star buttando via il mio tempo, e lo fanno niverso, ma ha preferito il tuo cuore. anche i preti che predicano”. Cercalo! Dio è innamorato di te. Dopo la pubblicazione della lettera iniziò una di- Dio non ha promesso giorni senza sofferenze, sor- scussione nella rubrica delle Lettere al Direttore. risi senza tristezza o sole senza pioggia. Ti ha pro- Molti davano ragione all’autore della lettera. La di- messo forza per ogni situazione, consolazione per sputa continuò per molte settimane, fin quando le lacrime e luce per la strada da percorrere. qualcuno scrisse quanto segue: E si accontenta di un tuo semplice “grazie”. “Sono sposato da trent’anni, durante tutto questo Bruno Ferrero tempo mia moglie ha preparato trentaduemila pran- zi, e giuro che non ricordo neanche un menu. So questo, però: tutti mi hanno nutrito e dato la forza di cui avevo bisogno per fare il mio lavoro. Se mia mo- PICCOLI PENSIERI COSI’ glie non me li avesse preparati, oggi sarei già mor- La bellezza non è nel viso: la bellezza è una luce to. Allo stesso modo, se non fossi andato in chiesa nel cuore (Kahlil Gibran) Progetto Gemma ADOTTA UNA MAMMA, AIUTA IL SUO BAMBINO Domenica 3 febbraio si celebrerà la 41° giornata nazionale per la vita. L’azione Cattolica in occa- sione di questa giornata vorrebbe sensibilizzare la nostra comunità sul tema molto delicato e im- portante della tutela e la salvaguardia della vita in ogni sua forma e in ogni suo periodo. Da quasi vent’anni il gruppo di Azione Cattolica sostiene il “Progetto Gemma”, sintetizzabile nello slo- gan “adotta una mamma aiuta il suo bambino”. In Basilica all’altare della Circoncisione al termine delle messe prefestiva e domenicali potremo tro- vare tutte le informazioni relative al Progetto Gemma, verificando come sia un aiuto concreto per le mamme in difficoltà. Un’opportunità utile e vicina affinchè ciascuno possa dare il proprio contributo ed essere segno di speranza. “Per aprire il futuro siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condi- zione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale. Nello stesso tempo ci è chiesta la cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per l’emarginazione, con il ri- spetto dovuto a ogni essere umano quando si presenta fragile. Incoraggiamo quindi la comunità cri- stiana e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita umana dal concepimento al suo naturale termine. Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, con la certezza che «la vita è sempre un bene», per noi e per i nostri figli. Per tutti. É un bene desiderabile e conseguibile”. (dal messaggio del Consiglio Episcopale). 5
“GOTONG ROYONG” E L’UNITA’ DEI CRISTIANI Venerdì 18 gennaio è iniziata, a livello mondiale, la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Quest’anno, a livello diocesano, si è inaugurata presso la chiesa di San Mau- ro in Gandino. Ha partecipato il parroco rumeno ortodosso padre Valentin della comunità di Romano di Lombardia, com- prendente circa 1200 ortodossi. La cele- brazione della parola presieduta da don Innocente è stata introdotta dall’ incari- cato diocesano per il dialogo ecumenico monsignor Patrizio Scalabrini. Come segno concreto di un impegno scaturito dall’ascolto della parola di Dio, ogni partecipante è stato invitato a scri- vere il proprio impegno su due cartonci- ni, uno da conservare per se e un altro depositato in un cesto al quale hanno at- tinto tutti gli altri, in modo che potessero pregare per l’impegno di ciascuno. La settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani ha lo scopo di fare incontrare nella preghiera i fratelli cristiani cattolici ortodossi e protestanti per il ritorno all’u- nità originaria. Il tema proposto que- st’anno da parte dell’Indonesia è “Cerca- te di essere veramente giusti”, ispiran- dosi al testo biblico del deuteronomio 16,18-20. “Gotong royong” è un principio indone- siano che significa “Vivere nella solida- rietà e nelle collaborazione”. Ciò impli- ca il condividere tutti gli aspetti della vita, del lavoro, i dolori e le feste, e conside- rare gli indonesiani come fratelli e sorel- le. Questa armonia sempre fragile è minacciata in modi nuovi. La crescita economica che l’Indonesia ha registrato negli ultimi decenni è costruita su un sistema competitivo sostenuto dalla corruzione nelle diver- se forme. Così la collaborazione svanisce e viene in netto contrasto con la corruzione che allarga sempre di più il divario tra ricchi e poveri. Vedendo questa difficile condizione i cristiani sono chiamati a una testimonianza che parte dall’ascolto e dalla custodia delle parole del Signore e dall’impegno i di camminare insieme per combattere l’ingiustizia. La divisione tra le tre diverse confessioni cristiane non favorisce certo questa testimonianza. Riconoscen- do insieme e uniti che il nostro Signore è bontà e misericordia, giustizia e verità, possiamo portate il nostro messaggio che il Signore è la nostra luce e la nostra salvezza. Inutile suggerire che “gotong royong” possa in qualche modo illuminare anche il cammino dell’Unità Pa- storale delle nostre comunità. don Innocente 6
I Musei della diocesi di Bergamo MUSEO DI S.MARIA ASSUNTA VERTOVA Il percorso della visita si snoda dalla chiesa parroc- infine di essere segnalata la ricostruzione della Tri- chiale alle sue sagrestie, fino all’adiacente Museo bulina della Santissima Trinità demolita nel 1969. I intitolato a Santa Maria Assunta. La chiesa, già te- principali brani della decorazione della cappella ri- stimoniata nel 1277, è stata ricostruita tra il 1690 ed salgono alla bottega dei fratelli Marinoni, famiglia di il 1707 su progetto di Giovan Battista Quadrio. La artisti di Desenzano al Serio la cui attività è docu- sobria e severa architettura esterna è incorniciata mentabile nella Valle Seriana della seconda metà da uno slanciato ed ampio portico che la avvolge su del 1600. Al termine del percorso, il visitatore, gui- due lati. All’interno, tra le opere più ammirate, figu- dato da un video che documenta la tradizionale ce- rano due sculture lignee di Andrea Fantoni: Cristo lebrazione del Venerdì Santo a Vertova, viene invi- in croce e Cristo risorto. tato a riflettere sulla tematica della morte e della re- Il Museo di arte sacra di Vertova, recentemente surrezione di Cristo, ammirando un crocifisso li- realizzato, costituisce con la chiesa parrocchiale un gneo incredibilmente realistico ed un interessante unico corpo edilizio. Le opere esposte sono nume- Compianto cinquecentesco. rose: suppellettili, arredi sacri e dipinti. Tra gli og- getti più interessanti spiccano alcuni splendidi ser- vizi di carteglorie, un imponente paradisino ed una raggiera intagliata del Settecento, l’apparato ligneo del Sacro Triduo dei Morti che viene allestito, ogni anno, in chiesa, la terza domenica di Quaresima. Per la particolarissima disposizione degli ambienti museali anche la cripta è inserita nel percorso della visita. Degne di menzione sono soprattutto le due sagrestie: la prima, che è la più antica, si presenta arredata con una serie di armadi intagliati di fattura secentesca; la seconda, più ariosa e solenne, adi- bita, ancora oggi, ad un uso liturgico, non manca di stupire per la monumentalità dello spazio concepito dalla genialità di Luigi Angelini, risolto con una ele- gante cupoletta ottagonale. Autentici capolavori so- no inoltre il Reliquiario ambrosiano cinquecentesco del legno della Santa Croce; come pure una coppia di croci astili ed un bel servizio di busti di santi ,opere che risalgono alla fine del 1700. Tra i para- menti sacri è da annoverare uno splendido piviale di velluto color granata con stolone e capino rica- mati del quindicesimo secolo. Nel museo si conser- va anche il baldacchino di seta ornato di paillettes d’oro e utilizzato per l’elezione di Papa Pio VII, av- venuta a Venezia nel convento di san Giorgio il 14 marzo 1800. In una delle sale museali sono esposte le tele dei Patroni della comunità e cioè di san Marco, di san Patrizio e della Madonna Assunta che è opera di Giovanni Galizzi, noto pittore bergamasco attivo a Venezia nel XV° secolo. Segue una sezione dedi- cata all’iconografia di Maria dove emergono i dipinti dell’Incoronazione della Vergine e della Madonna del Rosario, realizzate da Antonio Cifrondi. Merita 7
DIARIO SACRO Febbraio 2019 Unità Pastorale Barzizza Cirano Gandino S. Comunione agli ammalati 17 Adorazione eucaristica 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa VENERDI 1 s. Verdiana religiosa 17-21.30 Adorazione in S. Mauro (20.30 gruppo liturgico) 20.30 Caritas interparr.le 18 S. Messa e benedizione eucaristica 20.30 Preistoria in Valgandino. Dott. Mosconi, Centro Past.le 15 - 17 4ª Formazione Gruppi 17.30 S. Messa. 18.30 S. Messa con 8 S. Messa con SABATO 2 Presentazione del Signore della Parola (in convento) Benedizione delle candele benedizione delle candele alla cappella del Crocifisso e corteo sul sagrato. Benedizione delle candele 17 - 17.45 Confessioni 18 S. Messa 9 S. Messa alla Casa di riposo 10 S. Messa con 8 e 11 S. Messa 8, 10.30 e 18.30 S. Messa DOMENICA 3 IV Ordinario S. Biagio Benedizione della gola dopo le messe 41ª GIORNATA PER LA VITA presentazione dei confessandi, comunicandi e cresimandi 16 Lavoretti in Oratorio 15.30 Or. di Gandino. 17.30 S. Messa Preghiera e benedizione bambini 0 - 6 anni. Lancio di palloncini. Dono dell’Amministrazione Comunale ai nati 2018. 18 Redazione La Val Gandino 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa LUNEDI 4 s. Gilberto vescovo 9 S. Messa alla Casa di riposo 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MARTEDI 5 s. Agata martire 20.30 Catechesi adulti (Convento) 20.45 Gruppo missionario a 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MERCOLEDI 6 s. Paolo Miki e cc. mart. Barzizza 20.30 Consiglio di Azione Cattolica 16 Gruppo S. Pio e S. Messa 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa GIOVEDI 7 s. Riccardo re in S. Mauro 20.30 Itinerario di fede per fidanzati (4) 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa VENERDI 8 s. Girolamo Emiliani 17.30 S. Messa 18.30 S. Messa 8 S. Messa in S. Giuseppe SABATO 9 s. Apollonia martire 17 - 17.45 Confessioni 18 S. Messa 9 S. Messa alla Casa di riposo 10 e 17.30 S. Messa 8 S. Messa 8, 10.30 e 18.30 S. Messa DOMENICA 10 V Ordinario 8.30 - 11.30 Bancarella torte per Centro Caritas Valgandino Formazione catechisti 11 S. Messa con Presentazione dei confessandi, comunicandi adolescenti in S. Rocco di e cresimandi Leffe GIORNATA MONDIALE DEL 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa LUNEDI 11 B. Vergine di Lourdes MALATO 16.30 S. Messa e Unzione dei malati alla Casa di Riposo 20 Conferenza S. Vincenzo 20.30 Gruppi di ascolto nelle case (GdA) 20.30 Equipe Educativa 9 S. Messa sospesa 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MARTEDI 12 s. Eulalia martire 20.30 Catechesi adulti (Convento) 16.30 Incontro chierichetti 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MERCOLEDI 13 s. Maura martire 20.30 Itinerario di fede per 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 S. Messa GIOVEDI 14 ss. Cirillo e Metodio fidanzati (5) S. VALENTINO, compatrono 8 S. Messa in Basilica. 20.30 Icone: lettura restauro 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa VENERDI 15 s. Faustino martire collezionismo. (Lumen) 8
DIARIO SACRO Febbraio 2019 Unità Pastorale Barzizza Cirano Gandino 17.30 S. Messa 18.30 S. Messa 8 e 18 S. Messa SABATO 16 s. Giuliana vergine 17 - 17.45 Confessioni 9 S. Messa alla Casa di riposo 10 S. Messa e Battesimo 8 e 11 S. Messa 8, 10.30 e 18.30 S. Messa DOMENICA 17 VI Ordinario Giornata Seminario diocesano 17.30 S. Messa 15 3° Incontro UP per i Sacramenti (ragazzi, genitori e 18 S. Messa in oratorio per ritiro sacramenti padrini) 20.30 Formazione catechisti 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa LUNEDI 18 b. Geltrude Comensoli vergine Valgandino 9 S. Messa alla Casa di riposo 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MARTEDI 19 s. Mansueto vescovo 20.30 Catechesi adulti (Convento) Ritiro Fraternità Presbiterale 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MERCOLEDI 20 s. Eleuterio vescovo 20.30 Consiglio Parrocchiale affari economici 20.30 Itinerario di fede per 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa GIOVEDI 21 s. Pier Damiani vesc. fidanzati (6) 20.30 incontro pellegrinaggio 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa VENERDI 22 Cattedra di S. Pietro ap. in Portogallo in oratorio di Gandino Convegno diocesano 17.30 S. Messa 18.30 S. Messa 8 e 18 S. Messa SABATO 23 s. Policarpo vescovo 20.45 Gruppo famiglie Oratorio Gandino 17 - 17.45 Confessioni 9 S. Messa alla Casa di riposo 10 e 17.30 S. Messa 8 e 11 S. Messa 8, 10.30 e 18.30 S. Messa DOMENICA 24 VII Ordinario Ritiro cresimandi Val Gandino Festa degli anniversari di matrimonio. 12 Pranzo in oratorio. Pomeriggio animato 20.30 Formazione catechisti 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa LUNEDI 25 s. Cesario martire Valgandino 9 S. Messa alla Casa di riposo 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MARTEDI 26 s. Romeo religioso 20.30 Catechesi adulti (Convento) 16.30 Incontro chierichetti 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa MERCOLEDI 27 s. Leandro vescovo 20.30 Equipe Pastorale 20.30 Itinerario di fede per 18 S. Messa 17 S. Messa 6.55 e 8 S. Messa GIOVEDI 28 s. Romano abate fidanzati (7) 9
Concorso Presepi Vita Pastorale GIOIA ED ACCOGLIENZA Domenica 6 gennaio si è tenuta in Basilica la premiazione del Concorso Presepi in- detto a Gandino. Il tema di quest’anno era, come per il cammino pastorale dell’Avven- to, l’accoglienza nel nostro cuore di Gesù come lo accolse Maria, Figlio suo e Figlio di Dio. L’accoglienza di Gesù che si fa uo- mo, donando gioia al nostro cuore e nelle nostre case è circondata anche da simboli legati alla tradizione: il presepio è uno di questi. Ringraziamo tutti i partecipanti che si sono molto impegnati a costruire e alle- stire il loro presepio. Grazie ad Anna, Lu- ciana, Gianni, Andrea e Matteo che com- pongono la commissione che ha visitato quasi tutte le famiglie. Fuori concorso, sono stati assegnati rico- noscimenti ai presepi realizzati dalle rispet- tive Confraternite nelle chiese di S. Giu- seppe, del Suffragio e di Santa Croce, il presepio nel chiostro delle Suore, quello del Gruppo Alpini, di Tino Nani e della fami- glia Torri, sul sagrato. Un premio è andato alla famiglia Ongaro, due presepi molto belli e curati nei partico- che realizza il presepe per la chiesa di S. lari. Fra i ragazzi un riconoscimento è an- Pietro, sempre all’esterno, curato e ben vi- dato a Francesca Rudelli, Alessandro Ru- sibile; un particolare plauso a Nicholas On- delli, fratelli Cuni, fratelli Martinelli, Lorenzo garo che ha realizzato un presepe con i Mangili, Giulia e Lorenzo Nodari, Andrea mattoncini Lego, molto originale. Inoltre Sangalli, Federico Bombardieri e Jacopo ringraziamo gli ospiti della Comunità Mag- Bergamelli. da che ogni anno puntualmente si iscrivo- Vincitore è stato proclamato il presepio no al concorso. realizzato da Sveva e famiglia Persico, per Alla Scuola Materna i bambini hanno rea- la sua originalità: le statue sono “appese” lizzato un presepio per ogni sezione con sui rami di un albero di Natale decorato materiali naturali. Fra gli adulti segnaliamo con i cuori a simboleggiare l’accoglienza di Francesco Parolini e Antonia Zenoni, con Gesù nei nostri cuori. U N I T À PASTORALE GANDINO 10
Natale a Cirano UNO SGUARDO CHE GENERA LASCIAMOLO ENTRARE! Questo il motto d’augurio di Natale cita- to più volte da Don Giovanni durante le messe natalizie a Cirano. “Aprite il vostro cuore per lasciarlo entra- re quel Dio bambino che genera in noi il bene, la fratellanza verso gli altri, non solo per le persone a noi vicine, parenti e amici, ma anche per coloro che vivono la povertà, l’abbandono, la malattia e che cercano una casa, un luogo acco- gliente scappando dalla guerra in cerca di pace!”. Papa Francesco ha fatto risuonare que- ste parole in tutte le messe trasmesse in televisione proprio perchè da cristiani siamo chiamati a diffondere quell’amore fraterno verso gli altri, anche se diversi per religione e cultura. Questo non vuol dire perdere le nostre tradizioni, indebo- lire la nostra fede, ma, al contrario, por- tare in alto uno dei nostri principi cristia- ni: la fratellanza. Fratellanza significa anche semplicità e naturalezza, cioè assenza di comples- sità. Natale è stato questo a Cirano nelle varie occasioni: mercatini natalizi, Nati- vità tra arti e mestieri, messe della Vigi- lia, del Santo Natale, di Santo Stefano e dell’ Epifania. Le fotografie documentano quello che nei ricordi rimane e si rievoca piacevol- mente: mestieri antichi, strumenti e at- trezzi di una volta, abiti e colori della tra- dizione. I sacerdoti nelle messe hanno ringrazia- to tutti quelli che si sono prestati a crea- re e coordinare gli eventi; tante persone che con semplicità e tanta volontà han- no donato tempo, materiale, luoghi...ma soprattutto sorrisi, parole, gesti semplici, essenza vera di un Natale autentico. Anche la comunità di Cirano ringrazia Don Innocente, Don Giovanni, Don Ma- nuel per la presenza importante nelle celebrazioni e nelle iniziative natalizie e augura un 2019 pieno di soddisfazioni e serenità. 11
Natale a Barzizza CON IL PRESEPE VIVENTE IL NATALE E’ DI SCENA L’atmosfera che il Presepe Vivente sa ri- creare ogni anno è senz’altro uno degli aspetti più suggestivi della Messa della Mezzanotte a Barzizza. Il piccolo Mattia, la sua mamma e il suo papà hanno prestato il volto alla Sacra Famiglia, circondata dai bambini che hanno indossato i panni dei pa- stori e degli angioletti. Come da tradizione, la sacra rappresentazione si è poi ripetuta anche nella mattinata dell’Epifania con l’arri- vo dei Magi che, attraversando la navata du- rante la lettura del Vangelo, hanno raggiunto la Natività con i loro doni. Questa messa in scena che si va sempre più consolidando è nata dal desiderio di riprodurre e toccare quasi con mano il grande evento della na- scita di Gesù, invitando lo sguardo dei fedeli a posarsi e ad ammirare quel Bambino capace di cambiare il corso della storia. La domenica precedente al 25 dicembre, invece, è entrato in scena Babbo Natale che, invitato a Barzizza dalla nostra Consulta, ha atteso grandi e piccoli al termine della S. Messa delle 10 per distribuire loro cioc- colatini, caramelle e dolcetti. Simone Picinali I Gruppi Missionari della Val Gandino e il Centro Missionario Diocesano in collaborazione con la Parrocchia S. Antonio da Padova di Peia, organizzano “Uno sguardo che genera la missione” Lunedì 4 febbraio ore 20.30 Oratorio Peia “Uno sguardo che genera il gruppo” - relatore: Don Giuseppe Pulecchi Lunedì 11 febbraio ore 20.30 Oratorio Peia “Uno sguardo che genera nel tempo” - relatrice: Franca Parolini Lunedì 18 febbraio ore 20.30 Oratorio Peia “Uno sguardo che genera nello spazio” relatore: Don Andrea Mazzoleni (direttore del Centro Missionario Diocesano) 12
UN PONTEGGIO NUOVO PER UNA TRADIZIONE ANTICA Credo che il Triduo dei Morti di zio limitato e delicato. Il costo del Gandino sia stato per tutti i par- ponteggio si aggira intorno ai roci che si sono avvicendati nei 10.000 euro. L’esecuzione di secoli un motivo di sana preoc- montaggio e smontaggio è stata cupazione pastorale e di una affidata quest’anno alla ditta Co- certa ansia legata ai preparativi. nizzoli. Il gruppo Amici della Chi di voi ha seguito le fasi di Raggiera non è però rimasto montaggio della macchina del senza occupazione, impegnato Triduo non ha potuto non trepi- nel trasporto dei diversi compo- dare per le modalità di allesti- nenti e in tante operazioni da mento della struttura portante e realizzarsi a terra. di tutto l’apparato ligneo e di tes- Perché montato con tanto an- suto culminante con la raggiera ticipo? e le decine di candele. In questo primo anno potrebbero Negli ultimi anni ci si è interrogati verificarsi degli imprevisti nel far sull’opportunità di una struttura combaciare la struttura portante portante costruita a norma. Per con l’apparato ligneo. Occorre questo lo scorso anno abbiamo prevedere i tempi per la predi- chiesto il progetto e il preventivo sposizione di eventuali parti me- a quattro ditte. La decisione del talliche mancanti. Consiglio per gli Affari Economici Una volta stabilito quanto serve, è ricaduta sull’acquisto del mate- per i prossimi anni non avremo si consigli donando la sua mano riale dalla ditta CETA, specializ- necessità di montare la macchi- esperta. Grazie a coloro che, ap- zata in ponteggi multidirezionali, na del Triduo con tanto anticipo. prezzando la tradizione, sanno particolarmente adatti alle nostre Grazie ai volontari che persisto- anche accogliere le necessarie necessità di allestire una struttu- no nella collaborazione, a Mario innovazioni sostenendole gene- ra a norma di legge in uno spa- Bosio che dispensa i suoi prezio- rosamente non solo a parole. Anagrafe Parrocchiale Gandino, Barzizza e Cirano 2018 2017 2016 2008 1993 1978 Gandino 12 Gandino 11 Gandino 10 Gandino 28 Gandino 27 Gandino 57 Battesimi Barzizza 5 Barzizza 6 Barzizza 5 Barzizza 10 Barzizza 10 Barzizza 6 Cirano 1 Cirano 1 Cirano 7 Cirano 4 Cirano 7 Cirano 10 Gandino 17 Gandino 26 Gandino 32 Gandino 30 Gandino 34 Gandino — Prime Confessioni Barzizza 4 Barzizza 8 Barzizza 6 Barzizza 10 Barzizza 11 Barzizza — Cirano 11 Cirano 4 Cirano 9 Cirano 6 Cirano — Cirano — Gandino 20 Gandino 39 Gandino 28 Gandino 35 Gandino 38 Gandino 76 Prime Comunioni Barzizza 9 Barzizza 4 Barzizza 7 Barzizza 11 Barzizza 7 Barzizza 15 Cirano 4 Cirano 10 Cirano 4 Cirano 9 Cirano 6 Cirano — Gandino 43 Gandino — Gandino 24 Gandino 30 Gandino 42 Gandino 72 Cresime Barzizza 8 Barzizza — Barzizza 6 Barzizza 13 Barzizza — Barzizza 18 Cirano — Cirano — Cirano 21 Cirano 7 Cirano 15 Cirano 3 Gandino 9 Gandino 6 Gandino 4 Gandino 7 Gandino 17 Gandino 23 Matrimoni Barzizza 3 Barzizza 3 Barzizza 1 Barzizza 1 Barzizza 16 Barzizza — Cirano 3 Cirano 1 Cirano 2 Cirano — Cirano 3 Cirano 2 Gandino 49 Gandino 53 Gandino 56 Gandino 43 Gandino 72 Gandino 65 Funerali Barzizza 5 Barzizza 9 Barzizza 4 Barzizza 10 Barzizza 12 Barzizza — Cirano 7 Cirano 2 Cirano 3 Cirano 7 Cirano 7 Cirano 11 13
Scuola Materna FRA ATTESA E SCOPERTA Il percorso d’avvento intitolato “In cammino...con inviti speciali di Natale per diffondere gioia; l’asinello di Betlemme”, finalizzato alla valorizza- - 4° tappa: “Con il CUORE …dico grazie”. zione degli animali del presepe come presenza im- Impegno: anch’io porto a scuola un gioco da condi- portante nella nascita di Gesù, è iniziato a fine no- videre e ringrazio gli altri per i giochi che ho potuto vembre ed è terminato con la festa di Natale a scuo- usare. Canto il mio grazie nella festa di Natale a tutti la.Il periodo ha avuto un valore importante precedu- coloro che mi hanno accolto e mi vogliono bene. to da questo suggerimento: La nostra società consuma “tutto e subito” perché è La festa di Natale ha reso autentiche le emozioni sempre in attesa di trovare qualcosa che riempia vissute durante tutto il periodo d’Avvento, appunto l’attesa. Si aspetta il weekend, la domenica, il ponte, col cuore, con la testa e con le mani perchè nella la settimana bianca, le ferie… perché si spera che lì semplicità e nella gioia i bambini hanno regalato ci sia finalmente la pienezza che appaga. Ma le co- momenti emozionanti ai loro familiari, ma anche alle se non possono riempire l’attesa, perché noi siamo insegnanti e ai compagni. Non è stata una festa più grandi delle cose. Noi viviamo di attese perché consueta, bensì l’espressione corale di tanti piccoli siamo fatti per l’attesa di Colui che può darci la vita che con entusiasmo e totale tranquillità hanno volu- vera e piena. to dire “GRAZIE” per l’amore e le cure ricevute, han- E’ stato un cammino ricco di emozioni composto da no voluto eseguire “LA GARA DEI SORRISI” per il- quattro tappe: luminare i visi dei presenti, ed infine augurare - 1° tappa: “Mi PREPARO”. Venerdì 30 novembre “BUON NATALE A CHIUNQUE” (quest’ultimo il titolo durante la messa, nella chiesina della scuola ma- della canzone imparata nel laboratorio di inglese terna, don Innocente ha consegnato una preghiera con insegnante madre-lingua). con un po’ di paglia, fatta di foglie di mais tagliuzza- te precedentemente dai bambini, per la culla del Questo percorso è stato approfondito da diverse ini- presepe di casa, simbolo del tempo di attesa. ziative natalizie. Una sicuramente da citare, perchè Nelle settimane successive i bambini hanno tenuto insolita, è stata l’ esperienza dell’ asino a scuola. fede ad alcuni impegni-fioretti: Lunedì 10 dicembre tutti i bambini hanno potuto ap- - 2° tappa: “Con la TESTA …dico sì”. prezzare quest’animale, importante nella nascita di Impegno: dico sì al compagno che mi chiede di gio- Gesù Bambino e nel viaggio di Maria e Giuseppe care con me, anche se mi costa fatica, …dico sì, la- verso Betlemme. sciando il gioco che sto usando al compagno che La progettazione d’Insegnamento della Religione me lo chiede; Cattolica aveva come obiettivo principale quello di - 3° tappa: “Con le MANI … aiuto”. far scoprire e valorizzare la figura dell’asino proprio Impegno: assieme al compagno, dandogli la mano, per la sua importante vicinanza al piccolo Gesù sin riordino gli oggetti e i giochi e in settimana porgo gli dai primi istanti della nascita e... come si poteva aiu- 14
tare i bambini a valorizzarlo se non con un approc- cio diretto? Così è stato! L’esperienza programma- ta è iniziata alle nove di mattino quando due asinelli sono entrati nel giardino della scuola e sono rimasti sino alle due del pomeriggio. Grazie alla professionalità di Rosita e Walter Lancil- lotti, coadiutori dell’asino, i bambini hanno speri- mentato un intervento assistito con i due asinelli Maus e Celestino. A gruppetti hanno prima ascoltato una parte teorica di approfondimento della vita di questi mammiferi erbivori, attraverso le parole sem- plici e il modo giocoso della brava Rosita (“DigItal Pet”, operatrice con idoneità acquisita rilasciata dall’Università degli Studi di Parma) e poi sperimen- tato il contatto con l’animale stesso. Senza forzatu- re, ma con naturale e graduale approccio hanno ac- za, insolita e ricca di curiosità e di insegnamenti. carezzato, pettinato e condotto gli asini nel grande Nella certezza di avere offerto ai bambini un’ occa- giardino della scuola. sione formativa, proseguiamo l’ anno scolastico con I bambini hanno scoperto così le caratteristiche e il l’entusiasmo e con lo stile progettuale dei tre lin- comportamento che rendono l’asino un animale guaggi citati da Papa Francesco al convegno dioce- speciale. Infatti, contrariamente a quel che si pensa sano a San Giovanni in Laterano, nel giugno 2017: perchè non lo si conosce, cioè che è un animale te- il linguaggio della testa, del cuore e delle mani, per stardo, ignorante e pigro, l’asino possiede una serie un’educazione basata sull’intelletto, sull’affetto e di qualità: è un animale docile, saggio e paziente, un sull’agire, per una crescita armonica non solo per- buon compagno di lavoro e un vero maestro di vita. sonale, ma anche sociale e naturale! Buon anno. Anche per le insegnanti è stata una bella esperien- Maestra Mary Concorso Presepi 2018 - Barzizza Costruire il presepe nelle nostre case rappresenta un’occasione preziosa per ogni famiglia per con- dividere l’attesa che precede il Na- tale, mettendo in gioco tutta la pro- pria creatività e laboriosità. Individuare il luogo e lo spazio più adatto, scegliere le statuine e il materiale da utilizzare… l’allesti- mento del presepe richiede un im- pegno non indifferente ed una col- laborazione da parte di ciascuno. Per sottolineare e valorizzare la valenza educativa, soprattutto ver- so i più piccoli, di quest’antica tra- dizione, si è rinnovato a Barzizza l’appuntamento con il Concorso Presepi che ha visto anche quest’anno la partecipazione di una ventina di iscritti, raggiunti dalla Commissione nei giorni successivi al Natale. Il pomeriggio dell’Epifania, invece, è stata l’occasione per visionare e commentare insieme le varie foto proiettate in Oratorio. Il primo premio, consegnato da don Manuel, è stato assegnato in questa edizione ad Astori Felice, Monica e alle piccole Gioia e Ilaria. Sul secondo gradino del podio è salito Scigliano Francesco, mentre Cassera Lorenzo e Gregorio hanno occupato il terzo posto. Un quarto premio è stato infine donato a tutti gli altri partecipanti, ognuno meritevole, per l’originalità della pro- pria opera, di uno speciale riconoscimento offerto dalla Parrocchia. Simone Picinali 15
Vienna 2019 UNA GITA AL “FRESCO” Penso sia il titolo più adatto per del Beato Carlo d’Austria, più le del campanile, uno dei più alti descrivere l’esperienza che ab- precisamente Carlo Francesco del mondo, visibile da quasi ogni biamo vissuto in questa gita par- Giuseppe di Asburgo Lorena, punto della città. rocchiale in Austria. Eh sì, per- pronipote dell’imperatore Fran- Nel terzo giorno del nostro viag- ché la neve e il vento non ci han- cesco Giuseppe I (1830-1916), gio siamo usciti da Vienna per no mai abbandonato e sin dall’i- esempio di vita cristiana e uomo andare a Melk e visitare l’abba- nizio, nella tappa del primo gior- di pace, beatificato da san Gio- zia, uno dei siti monastici più co- no a Salisburgo, siamo stati av- vanni Paolo II il 3 ottobre 2004. nosciuti e facente parte del patri- volti da una bufera. La guida poi ci ha portato all’im- monio dell’Unesco. Un edifico Nonostante il tempo freddo, ab- ponente palazzo di Hofburg, per barocco incantevole, situato al biamo colto la bellezza caratteri- secoli dimora invernale degli di sopra di uno sperone roccioso stica di questa città, con tutti gli Asburgo. Abbiamo visitato con con vista sulla valle. Durante la agganci e i riferimenti a Wolfang cura questo palazzo, detto “Il visita, dato il periodo e la pre- Amadeus Mozart, famosissimo palazzo di Sissi”, così come era senza del solo nostro gruppo, musicista nato proprio qui nel chiamata Elisabetta Amalia Eu- abbiamo vissuto un’ interessan- 1756. Dopo aver visto la sua ca- genia di Wittelsbach, imperatrice te esperienza: man mano ci si sa natale, abbiamo proseguito d’Austria, moglie di Francesco spostava dal museo alla bibliote- per il Dom (la cattedrale), la Giuseppe d’Austria. Visitando ca fino ad arrivare alla chiesa, le piazza e le vie caratteristiche molte di queste sale, abbiamo porte venivano ogni volta aperte con negozietti e botteghe. Uno potuto conoscere più da vicino e chiuse a chiave dalla guida, sguardo all’università, alla chie- la vita alla corte degli Asburgo, dandoci la sensazione di esser sa della Collegiata (Kollegienkir- le abitudini, lo stile di vita, so- ancor di più immersi in quel cli- che), fino ai giardini e i resti del prattutto il carattere e il tempera- ma monastico di cui abbiamo palazzo di Mirabell. Chiaramen- mento della regina Elisabetta. subito fatto esperienza, senten- te non ci siamo soffermati troppo Siamo poi giunti al Duomo goti- do all’ingresso della visita una tempo, date le intemperie e il co di Santo Stefano. È la catte- voce che dalle diverse sale con- freddo. La nostra gita è conti- drale metropolitana di Vienna. Il tinuava a ripetere “hören” (ascol- nuata in pullman fino ad arrivare monumentale edificio è uno dei ta), il primo motto dei monaci be- a Vienna, città nella quale ci sia- simboli della città, e i viennesi lo nedettini. mo fermati più giorni. chiamano “Steffl” dal termine Il pomeriggio, sempre accompa- Il giorno seguente infatti, con il che designa la guglia medieva- gnati dalla nostra fedelissima pullman abbiamo goduto di un tour panoramico della città, per- correndo l’elegante viale del Ring, l’anello che abbraccia il cuore storico della capitale e ne delinea la struttura. Ammirando i luoghi e edifici in cui l’Impero asburgico ha voluto rappresen- tare la sua magnificenza. (ope- ra, parlamento, Municipio ecc) per scoprire poi il volto della Vienna moderna. Anche qui il tempo freddo e ne- voso non ci ha permesso di gu- stare i bei giardini del settecen- tesco palazzo del Belvedere. La visita guidata della Chiesa degli agostiniani ci ha consentito di soffermarci su un’immagine 16
neve, abbiamo visitato con due mo potuto salire al Santuario di Come sempre il clima sereno e guide il castello di Schonbrunn, Mariazell per l’impraticabilità amichevole che contraddistin- la grandiosa residenza estiva delle strade (nonostante il pull- gue il gruppo ci ha permesso di della famiglia imperiale. Oltre man avesse pneumatici da neve affrontare i vari disguidi e proble- 1400 stanze, con appartamenti e catene) e ci siamo diretti subi- mi con maggiore pazienza ed e stanze, in stile barocco che to verso Graz. Lì, guarda caso, elasticità. Una gita molto “fre- ospitarono generazioni di impe- il tempo era decisamente miglio- sca”, a volte anche gelida per il ratori. Il parco, immenso, visto re: un sole pallido ci ha permes- tempo, ma sempre calda per lo solo di fretta per il brutto tempo, so di passeggiare per il centro spirito e l’allegria dei partecipan- ci ha introdotto nella maestosità visitando la piazza principale, la ti. dell’interno. torre dell’orologio, la Cattedrale Un grazie a don Giovanni, a chi L’ultimo giorno la neve ci ha co- (chiesa vescovile e chiesa par- ha organizzato e a tutto il grup- stretto a modificare drastica- rocchiale di Sant’Egidio), il pa- po. All’anno prossimo! mente il programma: non abbia- lazzo di Landhaus. Uno dei partecipanti Oggi come allora… Domenica 13 Gennaio ore 10.00 chiesa parroc- chiale di S. Nicola a Bar- zizza. Entro in chiesa sul filo dell’ultimo scam- panìo che annuncia l’im- minente inizio della S. Messa. Una S. Messa speciale, dove sono invitati gli sposi che festeggiano gli anniversari di matrimo- nio. Io sono tra gli invitati di questa celebrazione. Le prime file di banchi, ri- servate alle coppie di sposi, sono coperti da un drappeggio porpora e oro, come avviene nelle celebrazioni solenni. Mi fanno cenno di avvicinarmi e raggiungo con mio marito il posto assegnato. Mi guardo intorno: la chiesa è bellissima! Ogni dettaglio è stato curato con passione, come quando si prepara un matrimonio! Tocco quel tessuto purpureo e il pensiero va a quel giorno di quaranta anni fa, quando ci siamo spo- sati, proprio in questa chiesa. Quanto eravamo fiduciosi e felici del nostro avvenire insieme! Questo tempo è volato! Guardo le coppie di sposi vicine, ci accomuna la stessa emozione, in particolar modo quando rinnoviamo le promesse. L’omelìa di don Innocente arriva dritta al cuore: ci fa sentire tutti “testimoni d’amore”, testimoni silen- ziosi ma autentici nella quotidiana amorevole cura della famiglia e di ogni suo componente, senza aspettare plausi o ringraziamenti. L’abbiamo promesso solennemente il giorno del matrimonio, ma farlo ogni giorno non può che essere un profondo atto d’amore. Ho sentito una sincera vicinanza da parte della comunità presente e un sentimento di unità e colla- borazione che onora il piccolo paese di Barzizza. Bravi i chierichetti e attentissimi i grandi verso i più piccoli. Bravo il coro con chitarre che ha animato la S.Messa. Un sentito ringraziamento va al gruppo dei volontari che ha preparato il banchetto conviviale. A tutti gli sposi che hanno partecipato a questa festa rinnovo gli auguri per un futuro sereno e ricco d’amore. Marisa Picinali Barbisotti 17
Oratori IL PRESEPE Un vecchio nonno raccontando ai suoi nipoti la sua giovinezza volle lasciar loro un detto, perché nella giovinezza sembra tutto alla portata di mano, ma con il passare degli anni le persone un tempo vicine, le cose ricevute in dono, le esperien- ze che si possono fare pian piano vengono meno. E per dare maggior importanza a ciò che avevano qui oggi, al termine del racconto il non- no, con voce soave e tenera disse ai nipoti: “Solo quando un cosa manca, capiamo l’importanza che ha avuto”. Quest’anno una cosa è mancata in oratorio, anzi per la precisione è stata fatta all’ultimo e molto in pic- Appuntamenti festivi colo rispetto alla sua solita dimen- sione e ciò ha creato scalpore nei all'oratorio di Cirano grandi come nei piccini. E ben ven- ga che ha smosso i cuori di molti perché significa che il detto sopra citato è vero. Se non si è capito dal titolo, lo ricor- do qua: è mancato il presepio. Con riconoscenza abbiamo ringraziato chi negli anni scorsi con diligenza e entusiasmo lo creava nell’angolo dell’oratorio, ma purtroppo que- st’anno non è riuscito a crearlo. E Giovedì 31 gennaio allora ...chi lo ha fatto? O chi dove- PIZZATA DI SAN GIOVANNI BOSCO va farlo? Molte le domande sul chi lo doveva fare, sul perché non si è Domenica 3 febbraio fatto… e molte le ipotesi fatte. LAVORETTI DI CARNEVALE Ma credo che solo una domanda ci Domenica 10 e 17 febbraio possiamo fare, “non potevo farlo GIOCO LIBERO io?” Domenica 24 febbraio “Solo quando una cosa manca, ca- pisco l’importanza che ha per me”, FESTA ANNIVERSARI cogliamo questa assenza per incre- (pranzo e pomeriggio di animazione) mentare la nostra azione, la nostra presenza dove le cose mi stanno a Sabato 2 marzo cuore, senza tante parole, ma con SERATA DI CARNEVALE la voglia e l’energia di non voler far mancare ciò che è importante! Domenica 3 marzo FESTA DI CARNEVALE Don Manuel 18
Orenga inverno 2018 SCUOLA DI SUPEREROI È quasi impossibile credere che un posto possa regalare tante emo- zioni, eppure Orenga ci riesce sempre. Orenga è quel posto magico che appena arrivi dici: finalmente sono qui! E non solo perché per arrivarci si deve fare una salita ripida per 30 minuti, bensì perché per ogni ra- gazzo come per ogni educatore è un rifugio sicuro. Quest’anno, durante le vacanze in- vernali dal 27 al 29 dicembre 2018 i ragazzi delle medie hanno tra- scorso alcuni giorni insieme in que- sta meravigliosa (si fa per dire) ca- sa dove non sono mancati i momenti di divertimento, risate e compagnia. Ovviamente sempre affiancati da riflessioni riguardanti temi estratti da un film precedentemente scelto e studiato dagli animatori. Durante que- sti momenti i ragazzi imparano a crescere e a pensare con la propria testa, certo non sono momenti facili perché sono più impegnativi, ma sicuramente sono fondamentali per la loro formazione. Durante la giornata i ragazzi non avevano nessun mezzo come il telefono, l’Ipad, la televisione piuttosto che il tablet, ad ognuno bastava la compagnia degli amici e lo stare insieme agli altri, forse è anche per questo che Orenga è un posto straordinario, perché permette di rendersi conto che basta poco per stare bene e che le relazioni e rapporti con le altre persone non si coltivano su internet. In conclusione ogni ragazzo non vuole più tornare a casa perché, nonostante le mancate comodità, come già detto, Orenga ha quello spirito magico che non si può trovare in nessun altro posto. Le animatrici del campo I DONI DELLO SPIRITO Tra le giornate di sabato 15 e do- menica 16 dicembre, si è svolta, presso l’oratorio di Barzizza, la convivenza dei ragazzi frequentan- ti la catechesi per gli adolescenti. Le due giornate, tra giochi, scherzi e qualche riflessione, hanno avuto come tematica centrale i doni dello Spirito Santo, i quali sono stati an- che i protagonisti, accuratamente mascherati, di un gioco-riflessione, preparato dai catechisti, con l’in- tenzione di rendere ancora più frui- bile a noi giovani il messaggio cri- stiano. Particolare casualità, o provviden- za è stato il Vangelo di Domenica che ci ha aiutato ancor più ad entrare nei doni dello Spirito, che vivo, an- che se non li chiamo così, nella mia vita. Un ragazzo di prima superiore 19
Puoi anche leggere