Bollettino Parrocchiale - Dicembre 2017 Di Cazzago San Martino - ParroCChia natività Di Maria vergine - UP Cazzago
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Bollettino Parrocchiale di Cazzago San Martino - Parrocchia Natività di Maria Vergine Dicembre 2017 1
Bollettino Parrocchiale di Cazzago San Martino Parrocchia Natività di Maria Vergine Recapiti telefonici Don Giulio Moneta: Tel. 030 72 50 14 - cell. 335 813 90 98 Don Francesco Bresciani: Tel. 030 72 54 297 - cell. 339 58 44 465 Diacono Bruno Verzeletti: cell. 338 92 09 590 ORARIO SANTE MESSE Festive: Sabato: ore 18.30 Domenica: ore 8-10-18.30 Feriali: Lunedì ore 8.30 - Martedì ore 18.30 - Mercoledì ore 18.30 Giovedì ore 8.30 - Venerdì ore 8.30 - Sabato ore 8.30 Sommario Augurio di Natale pag. 3 Riflessione sul Natale in ginocchio pag. 4 Viaggio apostolico del Santo Padre in Mynmar e Bangladesh pag. 5 Giornata Mondiale della Pace pag. 7 Il nuovo Vescovo di Brescia pag. 8 Festival della Missione pag. 11 Centro Oreb pag. 13 Pastorale giovanile pag. 15 Dalle prossime esperienze Invernali all’Estate 2018 pag. 17 I giovani e i valori della vita pag. 18 Pellegrinaggio dell’Up in Abruzzo pag. 20 Come va la catechesi degli adulti? pag. 21 Verbale Cup - Novembre 2017 pag. 22 Natalità in crisi pag. 23 La banda musicale si presenta pag. 24 L’AIAS di Cazzago pag. 25 Il circolo ACLI di Cazzago San Martino pag. 26 Organismo di partecipazione parrocchiale (OPP) pag. 27 Dal Perù pag. 29 Domenica 19 novembre: santissime Cresime e Comunioni pag. 30 Filodrammatica Don Pietro Caffoni pag. 31 Coro Santa Giulia pag. 32 Calendario Pastorale pag. 33 Offerte e Anagrafe Parrocchiale pag. 35 2
AUGURIO DI NATALE A Natale tutti faranno festa. Faran- l’Incarnazione del Figlio di Dio per lazioni umane. Noi comprendiamo no festa i credenti in Cristo , quelli la redenzione dell’umanità. Questa veramente l’amore di Dio per l’uo- che ancora considerano nella nasci- nascita ha qualcosa di prodigioso e mo quando ci lasciamo pienamente ta di un Bambino il segno concreto di unico. Questo Bambino è: coinvolgere nella logica di questo dell’amore di Dio per gli uomini. Un dono, il più grande dono fatto da stesso amore, quando la nostra esi- Faranno festa anche i cristiani che Dio all’umanità. Dio è entrato nella stenza personale trova nell’amore la si sono dimenticati di essere tali e nostra storia ed ha per sempre legato sua radice, il suo senso, la sua forza, della loro condizione di figli di Dio. la sua vita alla nostra e , per l’infi- la sua vera grandezza e bellezza. E Faranno festa anche quelli che si nito amore che ha per noi , non ci allora il Natale , oltre che festa , di- dicono non credenti o credenti non abbandonerà mai a nessuna fatalità. venta tempo di verifica per chieder- praticanti. Faranno festa anche co- Egli è venuto per rimanere con noi. ci: Quanti Natali abbiamo celebrato loro che hanno ridotto il Natale ad Una provocazione alla fede del cre- e che cosa è cambiato concretamente una festa pagana. Il Natale è per tutti dente , chiamato ad amare come solo nella nostra vita. Ogni Natale deve un richiamo anche se si riduce a un Dio può amare. In questo Bambino essere vissuto con occhi nuovi , con vago senso di fraternità e di pace , di troviamo il senso della nostra esi- rinnovato stupore e accoglienza sem- unità tra i popoli, a un auspicio per stenza , la gioia di vivere, il sapore pre più intensa del mistero di Dio. la soluzione di conflitti di guerra e di delle cose semplici , la fonte della Siamo ancora disposti a lasciarci in- tensioni presenti nelle nostre comu- pace. L’incontro con Lui che è il Sal- terpellare da questo evento? nità e nelle famiglie. Ma per un cre- vatore del mondo diventa principio Auguro e desidero per tutti voi un dente tutto questo non basta per co- e forza di coesione , di un profondo Natale vissuto nella consapevolezza gliere il valore della festa. Il Natale mutamento di mentalità e di stile di che Dio vi ama e che voi lo amate. celebra l’evento centrale della storia vita dentro il tessuto di tutte le re- don Giulio 3
RIFLESSIONE SUL NATALE In ginocchio di Don Primo Mazzolari “Prostrati lo adorarono” (Mt 2,11) capire, non per credere, non per as- la in bontà. Siamo giovani e meno solvermi, ma per essergli più vicino giovani e ci sentiamo già stanchi. È inutile e indisponente che comin- con tutta la mia miseria; per far cu- Stanchi di camminare e di battere il ciamo le nostre riflessioni sul Natale mulo con tutta la mia miseria su di passo, di soffrire e di veder soffrire... col solito: Questo Natale... lui. Stanchi dei nostri amori che non ci Questo Natale è come tutti gli altri Mettiamoci tutti in ginocchio. An- colmano il cuore, dei nostri ideali Natali, i Natali che sono passati, i che se il gesto ci spiace, anche se che impallidiscono nelle lontananze Natali che verranno: un gran dono non abbiamo la grazia della fede. del sogno. Siamo giovani e meno fatto a povera gente. Oggi crediamo tutti, perché se siamo giovani, ma l’odio e lo sconforto che Povera gente quella di tanti anni fa, arrivati fin qui, se abbiamo resisti- ci sono nell’aria ci vengono addosso quando Gesù nacque dalla Vergi- to alla disperazione, se nonostante urlando tremendamente le loro can- ne nella stalla di Betlemme, povera quello che soffriamo e vediamo sof- zoni rauche e disumane. Ma se mi gente quella che venne dopo. frire siamo rimasti legati alla vita, al inginocchio davanti al Bambino, Povera gente i pastori di Betlemme, dovere, al sacrificio, a qualche cosa l’anima si placa nel perdono e su- i magi d’ Oriente, Cesare Augusto, di più alto dell’uomo, è certo che ab- bito mi ritrovo fratello di ognuno. Erode, i sommi sacerdoti. biamo una fede e che siamo già in Se mi inginocchio davanti al Bam- Povera gente sempre, anche se muta- ginocchio davanti a Qualcuno. bino, l’ideale mi si accosta e l’amore no gli imperi, le civiltà, le economie; Davanti a chi? come vento di aprile, mi accarezza il anche se siamo potenti sul cielo, sul- Non ho fretta di dargli un nome o un cuore bruciato. la terra e sul mare... volto: so che è un Bambino: il Bam- Se mi inginocchio davanti al bambi- In questo inguaribile contrasto tra bino del presepio. no mi offro. noi e il dono è la sostanza del Natale, Perché solo lui è sempre “da princi- E chi si offre è sempre giovane. il suo divino significato, il suo miste- pio”, mentre noi volgiamo rapida- Ecco, sono in ginocchio davanti a ro che nascosto nei secoli, si svela di mente e irreparabilmente alla fine. un Bambino nudo e senza casa. anno in anno, di giorno in giorno, di Perché solo lui è la novità, mentre La fame di benessere che mi rode e momento in momento, perché il Cri- noi, dopo un breve salire, siamo in che mi mette alla mercè del primo sto viene sempre, ed è l’amore, cui continuo declino. che ha una manata di soldi, mi ap- non ripugna scaldarsi nella carne di Tra i cupi bagliori dell’odio, tutti pare criminale. Povero Bambino. Se questa povera umanità. abbiamo bisogno di vedere un Bam- dalla nostra adorazione riusciremo I Natali che verranno, a distanza di bino, che ravvivi davanti ai nostri ad alzarci un po’ meno feroci, il no- secoli e di millenni, troveranno l’uo- occhi sperduti il significato e il va- stro Natale sarà buono e umano. mo sempre così povero, forse un po’ lore della vita, che ci aiuti a viver- Buon Natale meno brutto di oggi, ma sempre così povero, sempre così lontano da ciò che vorrebbe essere per far degna ac- coglienza a colui che viene. Ma le accoglienze, grazie a Dio, non si ragionano. E quand’anche ragio- nassi sopra la mia indegnità per tutto un Avvento, camminerei forse più spedito verso il Natale? O non mi prenderebbe piuttosto la tentazio- ne disperata di barricarmi nella mia miseria, appunto perché con la sola ragione divento ancor più vergogno- so di me stesso e ancor più incapace di credere e di abbandonarmi alla pietà? In questo Natale voglio ancor meno confrontarmi col Signore e ancor meno ragionare sulla distanza, ap- punto perché mi sento tanto povero e tanto immeritevole del dono. Mi inginocchio e mi basta: non per 4
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE IN MYANMAR E BANGLADESH 26 novembre - 2 diceMbre 2017 Il Santo Padre Francesco ha compiu- cristiani sono presenti come piccolo cosa ha reso omaggio ai martiri della to un Viaggio Apostolico in Myan- gregge e lievito del Regno di Dio”. lotta per l’indipendenza e al “Padre mar (ex Birmania) e Bangladesh per Il Papa ha incontrato questa Chiesa, della Nazione”. La popolazione del incontrare le Chiese locali che sia in viva e fervente, confermandola nella Bangladesh è in grandissima parte Bangladesh (350 mila cattolici su fede e nella comunione, specialmen- di religione musulmana, pertanto la 160 milioni di abitanti) che in Myan- te nell’incontro con i Vescovi del Pa- visita del Pontefice – sulle orme di mar (700 mila cattolici su 55 milioni ese e nelle due celebrazioni eucari- quelle del beato Paolo VI e di san di abitanti) sono Chiese di minoran- stiche. La prima è stata nella grande Giovanni Paolo II – ha segnato un za. Queste visite sono improntate a area sportiva al centro di Yangon (la ulteriore passo in favore del rispet- dare incoraggiamento, fiducia e slan- più grande città della Birmania, di to e del dialogo tra il cristianesimo cio a queste Chiese, che si trovano a cui è stata la capitale fino al 2005) e l’Islam. Alle Autorità del Paese il vivere situazioni non sempre facili, e il Vangelo di quel giorno ha ri- Pontefice ha ricordato che “la Santa proprio per la loro condizione di mi- cordato che le persecuzioni a causa Sede ha sostenuto fin dall’inizio la norità. Di particolare importanza è della fede in Gesù sono normali per volontà del popolo bengalese di co- stato il dialogo interreligioso: il Pon- i suoi discepoli, come occasione di stituirsi come nazione indipendente, tefice ha poi sottolineato in entrambi testimonianza, ma che “nemmeno come pure l’esigenza che in essa sia i casi, sia con i buddisti a Yangon, un loro capello andrà perduto” (cfr sempre tutelata la libertà religiosa”. sia con i musulmani a Dhaka, l’im- Lc 21,12-19). La seconda Messa, ul- In particolare, Papa Francesco ha portanza del dialogo interreligioso e timo atto della visita in Myanmar, è voluto esprimere solidarietà al Ban- l’importanza per i cristiani di favo- stata dedicata ai giovani: un segno di gladesh nel suo impegno di soccor- rire l’armonia tra le diverse compo- speranza e un regalo speciale della rere i profughi Rohingya affluiti in nenti religiose che sono presenti nei Vergine Maria, nella cattedrale che massa nel suo territorio, dove la den- paesi, come pure di essere fermento porta il suo nome. Nei volti di quei sità di popolazione è già tra le più vivo e positivo per il bene comune giovani, pieni di gioia, il Papa ha vi- alte del mondo. della società, per la costruzione di sto il futuro dell’Asia: “un futuro che una convivenza pacifica e per lo svi- sarà non di chi costruisce armi, ma La Messa celebrata in uno storico luppo delle due nazioni. di chi semina fraternità”. Oltre alla parco di Dhaka, la capitale e la città Comunità cattolica, il Santo Padre più popolosa del Bangladesh, è stata Lo stesso Pontefice nell’udienza ge- ha incontrato le Autorità del Myan- arricchita dall’Ordinazione di sedici nerale del 6 dicembre 2017 ha fatto mar, incoraggiando gli sforzi di pa- sacerdoti, e questo è stato uno degli un resoconto del viaggio apostolico cificazione del Paese e auspicando eventi più significativi e gioiosi del che ha definito come “un grande che tutte le diverse componenti della viaggio. In effetti, sia in Bangladesh dono di Dio” specialmente per gli nazione, nessuna esclusa, possano come nel Myanmar e negli altri Pa- incontri che ha potuto avere. cooperare a tale processo nel rispet- esi del sudest asiatico, grazie a Dio Per la prima volta un Successore di to reciproco. In questo spirito, ha vo- le vocazioni non mancano, segno di Pietro ha visitato il Myanmar (ex luto incontrare i rappresentanti delle comunità vive, dove risuona la voce Birmania), e questo è avvenuto poco diverse comunità religiose presenti del Signore che chiama a seguirlo. Il dopo che si sono stabilite relazioni nel Paese. In particolare, al Supre- Papa ha condiviso questa gioia con diplomatiche tra questo Paese e la mo Consiglio dei monaci buddisti ha i Vescovi del Bangladesh, e li ha Santa Sede. Con la visita al paese manifestato la stima della Chiesa per incoraggiati nel loro generoso lavo- birmano il Papa ha manifestato “la la loro antica tradizione spirituale, ro per le famiglie, per i poveri, per vicinanza di Cristo e della Chiesa a e la fiducia che cristiani e buddisti l’educazione, per il dialogo e la pace un popolo che ha sofferto a causa di possano insieme aiutare le persone sociale. conflitti e repressioni, e che ora sta ad amare Dio e il prossimo, rigettan- lentamente camminando verso una do ogni violenza e opponendosi al A Dhaka è stato vissuto un momen- nuova condizione di libertà e di pace. male con il bene. to forte di dialogo interreligioso ed Un popolo in cui la religione buddi- ecumenico, che ha dato modo al sta è fortemente radicata, con i suoi Lasciato il Myanmar, il Papa si è re- Pontefice di sottolineare l’apertura principi spirituali ed etici, e dove i cato in Bangladesh, dove per prima del cuore come base della cultura 5
dell’incontro, dell’armonia e del- servizio a Cristo povero e sofferente. ll’incontro erano presenti anche gio- la pace. Inoltre ha visitato la “Casa L’ultimo evento è stato con i giova- vani musulmani e di altre religioni: Madre Teresa”, dove la santa allog- ni bengalesi, ricco di testimonianze, un segno di speranza per il Bangla- giava quando si trovava in quella cit- canti e danze: una festa che ha mani- desh, per l’Asia e per il mondo in- tà, e che accoglie moltissimi orfani e festato la gioia del Vangelo accolto tero. persone con disabilità, dove le suore, da quella cultura; una gioia fecon- A cura di Simone Dalola secondo il loro carisma, vivono ogni data dai sacrifici di tanti missionari, dal testo dell’udienza generale del 6 giorno la preghiera di adorazione e il di tanti catechisti e genitori cristiani. dicembre 2017 6
giornata mondiale della pace PAPA: DI FRONTE A DISCRIMINAZIONE E XENOFOBIA, città siano cantieri di pace di Giada Aquilino cesco nota che dopo le tragedie del famiglie e comunità che “aprono la Guardare alle migrazioni globali con secolo scorso, il XXI “non ha finora porta e il cuore” a migranti e rifugia- uno “sguardo carico di fiducia”, registrato una vera svolta”: conflit- ti, “anche dove le risorse non sono considerandole non una minaccia ti armati e altre forme di violenza abbondanti”. Lo “sguardo contem- bensì una “opportunità” per costruire “organizzata”continuano a pro- plativo” saprà guidare, assicura il un domani di pace, perché continue- vocare spostamenti di popolazione Papa, il discernimento dei respon- ranno a “segnare il nostro futuro”. all’interno dei confini nazionali e sabili della cosa pubblica, così da Così il Papa nel Messaggio per la oltre. Ma si migra, aggiunge il Papa, “spingere” le politiche di accoglien- Giornata mondiale della Pace, reso anche per ricongiungersi alla pro- za a considerare “le esigenze di tutti noto oggi in vista della ricorrenza del pria famiglia, per trovare opportu- i membri dell’unica famiglia umana prossimo 1° gennaio. Il titolo è “Mi- nità di lavoro o di istruzione, per e il bene di ciascuno di essi”. France- granti e rifugiati: uomini e donne sfuggire al degrado ambientale: sco è certo che chi è animato da tale in cerca di pace”, strettamente lega- “chi non può godere di questi diritti - sguardo “sarà in grado di riconosce- to ad un altro Messaggio di France- sottolinea - non vive in pace”. re i germogli di pace che già stanno sco, quello per la Giornata mondiale La maggior parte di chi lascia il pro- spuntando”, per poi farli crescere. A del Migrante e del rifugiato 2018. A prio Paese “migra seguendo un per- proposito del processo che lungo il ricorrere infatti è la “strategia” che corso regolare, mentre alcuni pren- 2018 condurrà l’Onu alla definizio- combina quattro azoni, “accogliere, dono altre strade”, soprattutto “a ne e all’approvazione di due patti proteggere, promuovere e inte- causa della disperazione”, quando globali - uno per migrazioni sicure, grare i migranti e i rifugiati”: in “la patria non offre loro sicurezza né ordinate e regolari, l’altro riguardo particolare, sottolinea, accogliere è opportunità, e ogni via legale pare ai rifugiati - che costituiranno “un “ampliare le possibilità di ingresso impraticabile, bloccata o troppo len- quadro di riferimento per proposte legale”, non respingendo profughi e ta”. Eppure in molti Paesi di desti- politiche e misure pratiche”, il Papa migranti verso luoghi “dove li aspet- nazione, prosegue, si è “largamente” ricorda il contributo della Sezione tano persecuzioni e violenze”. diffusa una retorica che “enfatizza migranti e rifugiati del Dicastero per Il Pontefice ricorda gli oltre 250 mi- i rischi per la sicurezza nazionale o il Servizio dello sviluppo umano in- lioni di migranti nel mondo, dei l’onere dell’accoglienza dei nuovi tegrale, che ha suggerito 20 punti di quali 22 milioni e mezzo rifugiati. arrivati, disprezzando così la dignità azione, segno dell’interesse e delle Cercano un luogo dove vivere in umana”. Quanti fomentano la paura opere tangibili della Chiesa cattolica. pace e molti di loro, aggiunge, sono nei confronti dei migranti, “maga- E auspica che tali accordi siano ispi- disposti a “rischiare la vita” in un ri a fini politici”, anziché costruire rati da “compassione, lungimiranza viaggi lunghi e pericolosi, a subire” la pace, seminano “violenza, discri- e coraggio, in modo da cogliere ogni fatiche e sofferenze”, ad affrontare minazione razziale e xenofobia”, occasione per far avanzare la costru- “reticolati e muri innalzati per te- che sono fonte di “grande preoccu- zione della pace: solo così - afferma nerli lontani dalla meta”. Lo sguardo pazione” per tutti coloro che hanno a - il necessario realismo della poli- del Papa, che richiama allo “spirito cuore la tutela di ogni essere umano. tica internazionale non diventerà di misericordia”, nota che “acco- La “sapienza della fede”, ricorda una resa al cinismo e alla globaliz- gliere l’altro richiede un impegno Francesco, ci porta a notare che tutti zazione dell’indifferenza”. Perché concreto, una catena di aiuti e di be- facciamo parte di una sola famiglia il dialogo e il coordinamento costi- nevolenza, un’attenzione vigilante e umana, guidandoci anche nelle no- tuiscono “una necessità e un dovere” comprensiva, la gestione responsa- stre città, in modo che - da “divise proprio della comunità mondiale, bile di nuove situazioni complesse e polarizzate” quali sono ora per via tenendo anche presente che Paesi che, a volte, si aggiungono ad altri di conflitti che riguardano proprio meno ricchi possono accogliere un e numerosi problemi già esistenti, la presenza di migranti e rifugiati - numero maggiore di rifugiati o ac- nonché delle risorse che sono sem- diventino “cantieri di pace”. Solo coglierli meglio “se la cooperazione pre limitate”. così si scoprirà che i migranti “non internazionale assicura loro la dispo- Esorta quindi i governanti alla arrivano a mani vuote”: portano nibilità dei fondi necessari”. “virtù della prudenza”, stabilendo un carico di “coraggio, capacità, Il messaggio del Papa porta la data “misure pratiche” per l’inserimen- energie e aspirazioni”, oltre ai “te- del 13 novembre, per molte comuni- to di queste persone nelle proprie sori” delle loro culture. Così “arric- tà ecclesiali memoria di Santa Fran- comunità “delle quali devono assi- chiscono” la vita delle nazioni che cesca Saverio Cabrini, patrona dei curarne i giusti diritti e lo sviluppo li accolgono. E potremo scoprire al migranti, di cui ricorre quest’anno il armonico”. Citando sia San Giovan- contempo “la creatività, la tenacia centenario della morte. ni Paolo II sia Benedetto XVI; Fran- e lo spirito di sacrificio” di persone, Sito Radio Vaticana 7
IL NUOVO VESCOVO DI BRESCIA DAL VOLTO DI CRISTO AL VOLTO DELLE PERSONE Domenica 8 ottobre, mons. Pierantonio Tremolada, giungendo dalla diocesi Tremolada è giunto anche a Caste- di Milano, con segni e gesti e soprattutto con il rito di ingresso è divenuto il gnato, per un incontro con il mondo nostro Vescovo. Nel testo di sintesi ritroviamo espresso l’input che intende del lavoro, in cui, forse anche grazie dare al suo episcopato: contemplare il volto di Cristo per volgersi con amore a un po’ di quel sano pragmatismo e con sguardi d’amore alle persone che il Signore gli ha affidato. bresciano che è fra i pilastri della cultura del fare, quell’accoglienza e quell’integrazione che sembrano difficili da raggiungere in altri ambi- ti diventano possibili. “Eccellenza – sono state le paro- le rivoltegli dall’imprenditore che ha aperto le porte della sua azienda per questo incontro – qui lavora- no quasi 250 persone. Poco più di 100 sono italiani, il resto è fatto da persone che arrivano da 14 Paesi diversi, che professano religio- ni diverse e con vissuti culturali Nella prima omelia è già possibile letto, Castegnato, la basilica dei San- estremamente differenziati”. leggere quelli che saranno i tratti e ti Patroni Faustino e Giovita, in città gli impegni che segneranno l’episco- e poi, ancora, Piazza della Loggia, e, In Cattedrale, infine, il più caloroso pato del nuovo vescovo mons. Pie- finalmente la Cattedrale. degli abbracci: quello che è giunto rantonio Tremolada, come risposta A Ospitaletto il nuovo vescovo ha a mons. Tremolada dalla sua Chiesa alla domanda: cosa chiede il Signore ricevuto l’abbraccio dei giovani che riunita in preghiera. E, dopo aver alla vigna, alla Chiesa, che è in Bre- gli hanno chiesto un aiuto a com- preso possesso della Cattedra, la scia? prendere un momento che sembra sua prima omelia da vescovo di Bre- sempre più incomprensibile, ma an- scia, in cui leggere molti dei tratti e Un bacio e un lungo abbraccio. che la disponibilità ad essere ascol- degli impegni che segneranno il suo È riassunta in questi due gesti la tati e compresi perché possano esse- episcopato, come risposta alla do- giornata che ha segnato l’inizio re protagonisti del loro futuro. manda: cosa chiede il Signore alla dell’episcopato del vescovo Pieran- Di abbraccio in abbraccio il vescovo vigna, alla Chiesa, che è in Brescia? tonio Tremolada. A Urago d’Oglio, la prima comuni- tà bresciana incontrata nel cammi- no verso la cattedrale, il bacio del- la terra, come omaggio a una realtà che prima di questo gesto “era per me soltanto un cartello stradale, un riferimento toponomastico – ha af- fermato il vescovo ricambiando i “primi” saluti bresciani -. D’ora in avanti sarà un posto del cuore, per- ché alla vostra comunità sarà legato il ricordo dell’avvio nel mio ministe- ro tra voi”. Da Urago ha preso il via un lungo, ideale, abbraccio che ha accompagnato Tremolada attraverso Chiari, Coccaglio, Rovato, Ospita- 8
“Dimostrare – ha risposto facendo spettata del mistero di Dio, che è mi- sta consentendo a ogni persona, con proprio un passaggio del documento sericordia infinita, mitezza e umiltà, il suo volto, di incontrare l’amore di “Missionari del Vangelo della gio- ecco il nostro compito. Vorrei tanto Dio che le dona gioia e speranza?”. ia”, frutto di un lavoro condotto dal che alla base di tutta la nostra azione Con un Vangelo così annunciato, predecessore Luciano Monari insie- di Chiesa ci fosse la contemplazione quella parte di Chiesa universale me al Consiglio pastorale diocesano del volto amabile di Gesù, il nostro che è in Brescia, con il suo nuovo – che nella fede cristiana la vita può grande Dio e salvatore”. Così, ha vescovo potrà incamminarsi sulla essere vissuta con serenità e speran- proseguito Tremolada, “il passaggio seconda via dell’azione pastorale za, pur tra le fatiche, i dolori, le pro- dal volto di Cristo a quello degli indicata da mons. Tremolada: quel- ve che essa ci riserva”. uomini sarà naturale e la nostra la della santità che significa “lotta diventerà la pastorale dei volti. A alla mondanità e coltivazione di Un importante messaggio, ha ri- partire da qui dovremo guardare e un’alta qualità evangelica dell’a- cordato il vescovo Tremolada, da forse riconsiderare tutte le nostre zione pastorale”, puntando, ha conti- far giungere a chi chiede, magari in- iniziative e le nostre strutture; e nuato il nuovo vescovo “sui suoi ele- consapevolmente, ai cristiani di oggi probabilmente nel farlo dovremo menti costitutivi della sua identità: non solo di parlare di Cristo, ma in essere anche piuttosto coraggiosi”. l’ascolto della Parola, la preghiera, un certo senso di farlo vedere. Lasciandosi guidare, come ha sug- la vita sacramentale, la comunione “Contemplare e rivelare – ha prose- gerito il vescovo Tremolada, dalla tra fratelli”. guito - il volto di Gesù del Signore domanda: “in che modo tutto questo Dal sito de «La Voce del popolo», crocifisso e risorto, rivelazione ina- è Vangelo di Cristo? In che misura 9 ottobre 2017 9
Le immagini di questa pagina sono una cronaca dell’ingresso di mons. Pierantonio Tremolada nella diocesi di Brescia. 10
Piazza della Vittoria, elegante e ra- vezza dentro le situazioni nelle quali mi domando se è sempre un format zionale, dà il benvenuto a chi met- ci troviamo quotidianamente». utile, o solo un’etichetta. te per la prima volta piede in città, Vivendolo dall’interno mi sono resa sbucando da sotto terra. Ci si arri- Sguardi profetici conto che la tipologia del festival va in metro dalla Stazione centrale. E un festival missionario ha senso rende le persone molto più libere. Il Da piazza della Loggia a piazza del se possiede «non solo uno sguardo festival recupera la dimensione della Mercato è tutto un percorso vita- retrospettivo o sociologico, ma an- polis dell’antica Grecia. È la versio- le che incrocia Storia e storie. Che che profetico sul mondo», dice. La ne del “mercato”. ricorda le antiche impronte dalla doppia scommessa è «evitare la pura Questo consente allo spettatore di Brixia romana di Vespasiano ai Fori. e semplice celebrazione di un passa- sentirsi maggiormente parte della Celebra eroi e papi. Vittime (dell’at- to missionario significativo ma che comunità». tentato del 1974) e martiri. Santi e rischia l’autoreferenzialità, e parla- Il movimento è “attivo” e chi osserva uomini semplici. A Paolo VI è de- re il linguaggio dell’uomo di oggi». diventa co-protagonista, interagendo dicata la piazza del duomo (nuovo I flashmob e i musical per esempio con relatori e personaggi. e vecchio); a Sant’Agata una delle vanno in questa direzione. In piazza Fulcro e punto di riferimento costan- chiese più belle, assieme a Santa della Vittoria il coro gospel Joyful e te dei tre giorni di ottobre a Brescia Maria dei Miracoli. Siamo a Brescia. il corpo di ballo “Espressioni corpo- è la magnifica piazza Paolo VI che Città missionaria per eccellenza. ree” si sono esibiti a fine settembre. ospita le due chiese principali: la Il santo Daniele Comboni, giunto «Credo che questa sia l’era dei Fe- Rotonda o Duomo vecchio (dove il fino in Sudan, vide la luce a Limone stival - dice Elisa, dello staff orga- 13 ottobre si celebra la messa e si sul Garda, in provincia. Irene Stefa- nizzativo - Facendo questo lavoro segue la Lectio Divina di Anna Maf- ni, beatificata in Kenya, nacque nei pressi. E anche Giovanni Fausti martire, pioniere del dialogo islamo-cristia- no. Il primo Festival della Missione (12-15 ottobre) ha scelto la Leonessa d’Italia per parlare di Chiesa in usci- ta. Ma partiamo dal titolo: perché “Mis- sion is possibile?”. «Al di là delle evocazioni cinematografiche – spie- ga don Carlo Tartari, direttore del Centro missionario diocesano di Brescia - la nostra missione è pos- sibile perché il Signore la rende tale. Dobbiamo interrogarci su cosa ci sta dicendo Gesù oggi, rispetto a dove e come poter essere presenti in quanto missionari. Quello attuale non è un tempo disgraziato, ricordiamolo! Al contrario è un tempo provvidenziale. Dio sta scrivendo la sua storia di sal- 11
fei, pastora della Chiesa battista); e il ca. Le vie e le piazze si intrecciano, ca di crisi ma è l’inizio di una nuova Duomo nuovo o cattedrale di Santa la vicinanza di luoghi e di chiese avventura. Il meglio della missione Maria Assunta. consente di essere fuori, nella polis, deve ancora venire, azzarda. E spie- tra la gente che passando e vedendo ga: «Mi piace quello che Giovanni Youth Village e libri si avvicina. Ma anche dentro, a por- Paolo II diceva, ossia che “al sorge- Altro punto focale: il Centro pasto- tata di mano. re del nuovo millennio la missione rale Paolo VI, dove alloggiano gli della Chiesa è ancora agli inizi”. ospiti, dall’arcivescovo di Manila, Il bello deve ancora arrivare! Questo è bellissimo. Io sono ancora monsignor Luis Antonio Tagle, a pa- In effetti, data la ricchezza di espe- vivo agli albori di una nuova avven- dre Alejandro Solalinde, autore di “I rienze e di storie missionarie (che tura cristiana! Siamo solo alla prima narcos mi vogliono morto. Messico, qui sono lampanti perché concentra- generazione che deve andare con ali un prete contro i trafficanti di uomi- te in tempi e spazi ristretti) è difficile nuove. Papa Francesco lo dice in ni”. E dove ha vita lo Youth Village, pensare che la missione sia oggi in modo diverso: “Ringrazio il Signo- la cittadella di Missio Giovani, coor- declino. Per il vescovo emerito di re di essere arrivato all’inizio di una dinata dal segretario Giovanni Roc- Makeni questa non solo non è epo- nuova epoca”». festival della missione... tempo di bilanci Dalla sera di giovedì 12 ottobre 2017 a quella di suoi discepo- domenica 15 si sono susseguiti più di 30 eventi, fra li. tavole rotonde, concerti, rappresentazioni teatrali La sfida ora e spettacoli, a cui vanno aggiunte le 22 mostre col- è proseguire legate al Festival e gli incontri nello Spazio Autori. questo iti- Oltre 80 gli ospiti coinvolti, alcuni arrivati dall’e- nerario con stero: religiosi e religiose, tre cardinali e diversi ve- consapevo- scovi, ma anche protagonisti della cooperazione in- lezza e re- ternazionale, scrittori, giornalisti, studiosi e artisti. sponsabili- Straordinaria la partecipazione di pubblico per un tà». Festival alla sua prima edizione: circa 15mila le pre- «Soddisfa- senze negli eventi al chiuso, compresi coloro che zione e gioia» sono i sentimenti hanno visitato le mostre disseminate in vari luoghi condivisi dai promotori della prima edizione del Fe- della città e in provincia. Gli incontri svoltisi in Uni- stival della Missione. Soddisfazione perché l’evento versità Cattolica, nel prestigioso Salone Vanvitellia- è stato percepito per quel si voleva fosse, ossia un’e- no e all’Auditorium San Barnaba hanno fatto regi- spressione di “Chiesa in uscita” che va nelle piazze, strare, nella quasi totalità dei casi, il tutto esaurito, provando a parlare i diversi linguaggi della gente. così come il concerto dei The Sun all’ex PalaBrescia. Gioia perché a Brescia si è assistito a una festa vera, A questo numero va aggiunto quello, difficil- segnata da un clima di condivisione e di allegria, e, mente stimabile, di coloro che hanno assistito insieme, perché “Mission is possible” è stato un festi- agli eventi in piazza: dagli spettacoli di anima- val “diverso” dai tanti di cui pullula l’Italia. Diverso zione di strada alle esibizioni corali che domeni- per la dimensione della preghiera come filo condut- ca mattina hanno riempito la piazza Paolo VI, per tore costante, per l’attenzione alle periferie (memo- arrivare agli “aperitivi con il missionario”, una rabile l’incontro in carcere), per la mobilitazione di proposta che ha suscitato grande interesse. tante realtà che hanno permesso di accogliere cen- Chi ha visto crescere il Festival giorno per giorno, tinaia di persone a Brescia, per la valorizzazione di nei lunghi mesi preparatori, è stato don Carlo Tarta- progetti-segno per i quali si è chiesta la solidarietà ri, direttore del Centro Missionario di Brescia: «Le dei partecipanti. Ma la gioia più grande consiste nel- migliaia di persone che hanno partecipato ci testimo- la sensazione che ora il mondo missionario ha forse niano il fatto che la missione è capace ancora oggi di ritrovato, dopo questa scommessa vinta, una carica di interpellare le coscienze, suscitare dibattito, attrarre entusiasmo in più per provare a comunicare la mis- interesse. Abbiamo provato, attraverso linguaggi di- sione di sempre in modo nuovo. Noi c’eravamo. versi, a ridire la missione di annuncio e testimonianza del Vangelo che da duemila anni Gesù consegna ai Gruppo Missionario Calino 12
CENTRO OREB ABBRACCIARE I POVERI... In occasione della prima Giornata mondiale dei poveri istituita da Papa Francesco, quest’anno celebrata do- menica 19 novembre sul tema “Non amiamo a parole ma con i fatti”, il Movimento Pro Sanctitate al Centro Operativo di Calino, sabato 18 no- vembre, ha organizzato una serata di solidarietà, con cena povera e mo- menti di riflessione. Tanti sono stati i volontari che si sono adoperati per organizzare que- sta serata: preparazione della cena, sistemazione della sala, servizio ai tavoli. I ragazzi delle medie hanno prepara- to il momento introduttivo attraverso canti, preghiere, vite di santi, tra cui san Giuseppe Moscati e il servo di Dio Guglielmo Giaquinta: la loro te- stimonianza ci ha aiutato a non pen- sare “ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza”, ma a cercare “un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, a incon- trarli, guardarli negli occhi, abbrac- ciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio del- la solitudine.” (Papa Francesco) “Cosa manca al fratello” - hanno cantato i ragazzi – “Ha bisogno d’a- more, a lui manca la gioia, sente il vuoto di Dio: dagli tu queste cose” (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta). L’iniziativa è stata accolta e vissuta con molta gratitudine e partecipazio- ne e ha reso possibile una concre- tizzazione del tema della Giornata della Santificazione Universale di quest’anno: “Mistica della fraternità, pienezza dell’uomo”. Vivere una vita mistica, una profon- 13
da unione con Dio, ci permette di ri- dei più deboli, di ascoltare il grido dell’unità pastorale che le destine- conoscere Gesù nel volto degli altri, dei poveri. ranno ai poveri di questo territorio. nella loro voce, nelle loro richieste, Le offerte raccolte durante la sera- di aprire il nostro cuore ai bisogni ta sono state consegnate ai parroci Cinzia Di Stefano FESTA DELLA FAMIGLIA 6 GENNAIO 2018 - ORE 16.00 - Centro Oreb INCONTRI PER GENITORI ED EDUCATORI 15/16 GENNAIO 2018 - ORE 20.30 Centro Oreb «La comunicazione in famiglia tra genitori e tra genitori e figli» Prof. Tonino Solarino (psicoterapeuta) IO & DIO ... CHE STORIA! alla radice dell’esperienza cristiana 23/30 GENNAIO - 6/13 FEBBRAIO 2018 ORE 20.30 - Centro Oreb Incontri per catechisti e adulti CREDO. Ma è ancora possibile credere in Italia oggi? RIVELAZIONE. Un Dio che viene all’uomo. FEDE. L’uomo che accoglie Dio. MARIA. Quando l’incontro tra Dio e uomo si fa storia. Don Raffaele Maiolini CENTRO OREB SANTA MARIA DELL’ARCO MOVIMENTO PRO SANCTITATE Vicolo Sant’Antonio, 6 - Calino 25046 Cazzago San Martino BS tel. 030.7254523 fax 030.7756028 www.centroorebcalino.bs.it 14
Pastorale Giovanile «Ecco ho preparato il mio pranzo...» con i giovani disponibili a prepara- una dolcezza unica al palato! Da ul- Matteo 22,4 re questo appuntamento, è uscito il timo come sorbetto: certe esperienze “menù” che un adolescente e giova- vissute sono così significative che Messa giovani di inizio cammino ne si trova sulla tavola di un nuovo uno, non solo non le dimentica ma 15 ottobre 2017 - Bornato anno che inizia. vuole raccontarle… e con il passare Ogni anno, quando l’estate è ormai Come antipasto: da noi non si è soli! degli anni rende disponibile tempo un ricordo, quando scuola e impegni Chi passa da noi fa l’esperienza di ed energie perché clienti più giovani sportivi sono iniziati i nostri adole- legami saldi! Alcune sono solo ami- di lui possano fare lo stesso cammi- scenti e giovani sono puntualmente cizie con le quali si condivide il tem- no. raggiunti dall’invito alla “Messa po libero ma altre sono un dono per giovani” che dà inizio ai cammini tutta la vita! Cinque portate che rispondono ai di catechesi ormai definiti e pronti Come primo piatto: quello che viene nostri bisogni più nascosti e più veri. al via. servito fa bene alla vita e allo Spiri- Legami forti… in risposta alla paura È sempre la Parola di Dio del giorno to! Oggi ci si nutre male o non ci si di rimanere soli! Nonostante il dila- a segnare il passo e a dare la chiave nutre per niente. La gente non pensa gare dell’individualismo. di lettura delle circostanze che con- più, non si interroga più, non legge Le tematiche affrontate durante gli vocano sempre tanti adolescenti e più… Qui ciò che aiuta a vivere la incontri… risposta alle grandi do- giovani. vita e a vivere la fede ti viene detto e mande di senso, urgenti nella giovi- Tutto quello che è in pronto in ca- fatto vedere. nezza! lendario per adolescenti e giovani è Come secondo: è da vedere. Uno I risultati che uno vede su di sé…in il “banchetto” del quale parlava Isa- che viene a mangiare regolarmente risposta al bisogno di vedere e tocca- ia nella prima lettura… è la “festa di da noi si vede. Di anno in anno è lui re per credere! nozze” preparata da quel re nel van- stesso ad accorgersi che sta crescen- La verità del messaggio. Il Vangelo gelo! do. Chi più spedito, chi più lento… diventa vero… in risposta al dubbio C’è Lui dietro ogni convocazione, ma si vede e di come sta crescendo della fede e del credere o no! Lui che ci convoca, Lui che ci vuole è fiero! Desiderio di raccontare e far condi- ‘liberi e felici’! Il dolce è la specialità della casa: a videre… il bisogno di avere una vita Noi siamo spesso quegli invitati che fine pasto uno sperimenta che tutto da raccontare non anonima e medio- preferiscono “i loro campi, i loro af- quello che è promesso, tutto quello cre. fari”… o che addirittura insultano, che è scritto, tutto quello che ha at- Buon cammino! deridono chi con insistenza invita. traversato la storia è vero! Il Vangelo A questo punto, dalla condivisione è il dolce! E il vangelo è vero… con ALLA SCOPERTA DI… Inizio cammino preadolescenti 22 ottobre 2017 Pedrocca Non è vero che dopo Cresima ed Eu- carestia i nostri ragazzi “non vanno più a catechismo”! Bastava essere presenti domenica sera 22 ottobre presso la Chiesa di Pedrocca, quando uno alla volta, una ottantina dei nostri ragazzi si sono alzati e hanno lasciato davanti all’al- tare il loro nome, segno della loro disponibilità a continuare ad esserci. Il Vangelo del giorno non poteva essere più indicato per richiamare l’obiettivo di ogni cammino di cate- chesi: crescere come Lui, farsi suoi imitatori, “somiglianti”! Lui, chiamato “maestro”! Lui “ha qualcosa da dire”! Lui è “veritiero”! Conosce la verità, è la verità! E la 15
e possibilità. Un dono di Dio per una Incontri di catechesi, celebrazioni e relazione d’amore”. ritiri, animazione, servizio e testimo- nianze, tutto per confutare un’idea di libertà che è una illusione. LIBERI VERAMENTE Riconoscere quanto “pensiamo” di Inizio cammino adolescenti essere liberi ma in realtà non lo sia- 30 ottobre 2017 mo per niente… Conoscere che “la Bornato legge” non è negazione della libertà Il lancio di un tema, una location, ma luce nella notte a servizio del- dei destinatari e compagni di viaggio la mia libertà… Scoprire che sono pronti a mettersi in cammino! “libero veramente” quando divento Questo è stata l’originale serata di autenticamente me stesso, ancor me- lunedì 30 ottobre nella polivalente glio se lo divento secondo il modello di Bornato trasformata in LIBERI- Gesù di Nazaret l’uomo “veramente LANDIA, qualcosa tra un circo e libero e libero per amore”! il paese dei balocchi di Pinocchio e Aquiloni che si librano nel vento con Lucignolo! l’umiltà di rimanere legati a quel filo Questa sarà la sfida del cammino invisibile che solo apparentemente di catechesi proposto ai nostri ado- mi “toglie la libertà”… che mi impe- lescenti, crescere LIBERI VERA- disce di cadere a terra ed essere cal- verità sull’uomo e sul mondo cam- MENTE o abitare quella libertà oggi pestato appena viene meno il vento, bia secondo le mode e le voglie, è tanto ostentata ma che alla fine è la perché io sto a cuore a chi “mi tiene saldo come la roccia… e su questa peggiore delle SCHIAVITÙ. legato”! roccia si costruisce la vita e la so- cietà per non andare a rotoli! Lui “è maestro veritiero secondo verità”. Non basta ancora essere maestri e veritieri… bisogna essere testimoni! Insegna secondo verità… e la verità della verità sono ‘i fatti’. Lui “non ha soggezione di alcuno” perché Lui è libero. Libero perché amante della verità. Non ha paura. Troppa paura oggi a dire la verità, troppa omer- tà ci attraversa e ci abita… Lui sa “guardare dentro”, “… conosce la loro malizia che abita il cuore dei suoi interlocutori”. Non come noi che ‘guardiamo fuori’… per poi ri- manere delusi quando le circostanze ci obbligano a guardare dentro. Le coordinate per imitarLo, quest’anno, dalle indicazioni diocesane, saranno un unico invito alla scoperta… “Scopro di aver ricevuto la fede. Un dono che fa vivere, coinvol- ge tutta la mia persona e fa spazio anche alla mia intelligenza. Scopro di essere stato inserito in una me- ravigliosa relazione di amicizia con Gesù. Un dono da vivere sempre e ovunque. Scopro che Gesù mi ha inserito in una famiglia più grande, la sua Chiesa, e mi invita a stabilire nuove appartenenze, anche fuori di casa. Scopro un corpo in evoluzio- ne, con nuove sensazioni, emozioni 16
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percorso 2017-18 unità pastorale, amministraZione comunale istituto comprensivo con la consulenza tecnica della cooperativa sociale fraternità giovani i giovani e i valori della vita Nei confronti della condotta di mol- luogo decidere che cosa sono i valori L’uomo, infatti, è dotato anche di ra- ti “giovani di oggi” non è né diffi- morali e qual è la loro funzione. Ora, gione e di spirito, per cui, in quanto cile né raro sentire affermare - forse si possono considerare “valori mora- essere umano, è prima di tutto capa- un po’ troppo semplicisticamente li” tutte quelle regole, quei principi e cità di ragionare e di decidere cosa - che essi non hanno valori che li quelle linee di condotta, che consen- fare, per vivere in maniera piena la sostengano e li guidino, non nutro- tono a ciascuno di progettare la pro- propria esistenza e convivere con no ideali che li facciano impegnare pria esistenza, di stabilire le proprie gli altri in condizioni serene. È gra- responsabilmente, non si prefig- priorità, per compiere le scelte indi- zie alla ragione esercitata nella vita gono mete elevate da raggiungere, viduali ritenute appropriate al pro- quotidiana che nasce e si sviluppa in soprattutto se richiedono sacrificio. prio progetto di vita. Questo, in veri- ciascuno il senso di ciò che è giusto Insomma, i giovani di oggi non col- tà, vale per tutti e per ogni età; ma è e di ciò che è sbagliato, cioè, l’idea tiverebbero interessi validi né per se maggiormente importante per i gio- di bene e di male. Quindi, conquista- stessi nè per gli altri, in quanto sa- vani, i quali, man mano che cresco- re forti valori morali, a cui ispirarsi rebbero privi di valori morali veri. no, debbono affrontare le difficoltà di nell’agire quotidiano, significa com- un mondo, che spesso non conosco- piere un percorso, mediante il quale, no bene, per cui debbono possedere giorno per giorno, attraverso anche validi punti di orientamento, che li fallimenti e afflizioni, si giunge a illuminino nel fare le scelte giuste. capire quello che per ciascuno è ve- ramente importante e pieno di signi- Quando, però, si va ad individuare ficato per la vita propria e degli altri. quelli che debbono essere i “punti Ovviamente questo percorso non di riferimento” fondamentali e i “va- viene compiuto nell’isolamento né lori” veri, nasce il bisogno di capire viene realizzato nel chiuso del recin- quali sono le responsabilità e il ruolo to della propria individualità. Non si degli adulti in tutto ciò. Infatti, non nasce da soli, non si cresce da soli, A questo punto, però, sembra oppor- possiamo pensare di cambiare la cul- non si vive da soli. L’uomo è un es- tuno chiedersi se sia davvero così. E, tura o d’influire sulle persone, se non sere sociale: e sono proprio le perso- soprattutto, domandarsi: quali sono i ci impegniamo noi stessi nel dare ne che lo circondano che influenza- valori che i giovani di ieri avevano e testimonianza sicura di quei valori, no la sua strada e gl’indicano la via che i ragazzi di oggi dovrebbero ave- che richiediamo che ci siano e che che potrebbe seguire; sono le perso- re e non hanno? Quali sono gli ideali vogliamo che gli altri condividano ne più vicine che, inevitabilmente, che hanno fatto sognare e vivere la e facciano propri. Gli adulti, quindi, influenzano la scelta di quelli che generazione di ieri e di cui l’attua- non possono pretendere dai giovani saranno i valori di ciascuno. Quin- le generazione sarebbe priva? Quali una testimonianza di vita morale, di, è innanzitutto dalla famiglia che sono gli interessi che hanno animato senza avere prima essi stessi svilup- giungono le prime e più importanti i giovani dei decenni passati e che il pato e testimoniato un proprio modo informazioni. Una famiglia, fonda- giovane dei nostri giorni non apprez- di vivere morale degno d’essere pre- ta sull’altruismo generoso e quoti- zerebbe? Sforzarsi di trovare leal- sentato alle nuove generazioni. dianamente alimentata dal senso di mente risposte a questi interrogativi donazione gratuita, comunicherà ai è di grande importanza per il bene sia Ora, non c’è dubbio che alle nuove suoi membri certamente i valori della dei giovani e sia dell’intera società. generazioni si cerca di dare (o, in corresponsabilità, della complemen- Infatti, il futuro delle società e il de- alcuni casi, almeno di suggerire) sin tarietà, della dedizione, della gene- stino di tutta l’umanità sono stretta- dalla prima infanzia un indirizzo eti- rosità; una famiglia, invece, fondata mente connessi alle scelte dei giova- co, perché è stata sempre riconosciuta sull’egoismo, preoccupata solo per i ni, da cui dipendono inevitabilmente. l’importanza per ogni uomo di vive- propri problemi e attenta esclusiva- Entrare in contatto con i giovani, re secondo un comportamento degno mente al raggiungimento dei propri però, non è sempre facile, soprattutto della natura umana. E da sempre ci interessi, non potrà che inviare mes- quando essi sono sommersi da mes- si è resi conto che la vita dell’uomo saggi d’assoluta indifferenza per gli saggi, che li spingono verso visioni non può essere ridotta ai soli biso- altri e infonderà sentimenti d’insen- incerte e superficiali della morale. gni del corpo (magari da soddisfare sibilità, di ostilità e di cinismo mora- con ogni mezzo), e all’inseguimento le. All’azione della famiglia seguirà Per ottenere qualche risposta cre- del benessere materiale (magari da l’opera della scuola. Se nella vita dibile, allora, è necessario in primo raggiungere sempre e a ogni costo). della scuola ci sono operatori profes- 18
sionalmente preparati, umanamente in essa le idee rette, i principi sani e tante che i giovani acquisiscano una pronti a intuire i problemi dei giova- i valori morali, ch’egli ha acquisito morale, e non sottovalutino il ruolo ni e capaci d’indicare loro nobili tra- e fatto propri, e arricchirà così tutti che debbono svolgere: è nella loro guardi, da raggiungere con sistemi quelli che lo circondano a livello cul- buona condotta che si nasconde la onesti, certamente vengono gettati turale, morale, politico e religioso. speranza del mondo; un futuro mora- semi di rettitudine umana e di sana Un compito non facile, che hanno le degno dell’uomo dipende solo da solidarietà, i quali, sviluppandosi, dovuto affrontare anche i “giovani loro. Infatti, i comportamenti di oggi creeranno futuri uomini adulti ma- di ieri”, ma forse con una differen- segneranno fortemente il domani. Il turi, che sapranno separare ciò che za notevole: oggi, infatti, messaggi problema è che a volte non sono solo è buono da ciò che è cattivo. Infatti, pubblicitari e società esterna hanno i giovani a non avere valori morali, quando il giovane, a suo tempo, s’in- assunto un’influenza maggiore che ma hanno le loro responsabilità an- serirà nella vita della società, porterà in passato. Ma è comunque impor- che i “grandi”. Cammino 2017-2018: IL VALORE DEI VALORI I valori che un uomo abbraccia determinano il modo in cui vivere la propria vita, riflettono la sua visione del mondo e definiscono le azioni che egli compie in conformità con ciò in cui si crede. La percezione del mondo e il criterio con cui si giudica qualcosa come giusto costituiscono la base delle azioni di ciascuno. L’importanza dei valori è radicata nella ragione e nell’animo dell’uomo: grazie alla sua capacità di pensiero, l’uomo riconosce che i valori sono fondamentali per la propria vita e pertanto vanno ricercati, esaltati, preservati e difesi. Ogni persona dovrebbe essere fedele ai propri valori perché rappresentano ciò che egli crede fondamentale per sé e per chi si ama. Non riuscire ad essere fedeli ai propri valori è ipocrisia, non possedere valori è follia. PERCORSO GENITORI MERCOLEDÌ 24 GENNAIO IL VALORE DEL RISPETTO: volersi bene per poterne volere agli altri MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO AUTONOMIA E DIPENDENZA IN ADOLESCENZA. Il valore della libertà Relatore: Prof. Alessio Musio, Docente di Filosofia Morale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano. MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO IL VALORE DELLA SOFFERENZA: come aiutare i nostri figli ad attraversare il dolore e a non fuggirlo Relatore: Prof. Daniele Bruzzone, Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Piacenza POSSIBILE LABORATORIO GENITORI E PROMOTORI DEL PERCORSO Sabato mattino 3 marzo presso l’Oratorio di Bornato PERCORSO PER GENITORI E FIGLI PRE-ADOLESCENTI nel mese di marzo 2018 presso l’Oratorio di Bornato: • Mercoledì 7 incontro rivolto ai genitori dei ragazzi di 2^, 3^ Media • Giovedì 8 incontro rivolto ai ragazzi di 2^, 3^ Media • Giovedì 15 genitori e ragazzi si confrontano Già in corso le altre proposte del progetto: 19
PELLEGRINAGGIO DELL’UP IN ABRUZZO UNITI DAL TERREMOTO Il pellegrinaggio dell’Unità Pastora- mento degli interventi di assistenza un’offerta per la Caritas aquilana le sta diventando un appuntamento alle località segnate dal terremoto. come segno concreto di solidarietà. annuale sempre più atteso e coinvol- Interessante la passeggiata tra le vie Nel pomeriggio abbiamo fatto visita gente. È stata una bellissima espe- e piazze di Rieti nel dopocena, ac- al grande Santuario di San Gabrie- rienza vissuta da 108 pellegrini delle compagnati da due guide validissime le dell’Addolorata a Isola del Gran nostre quattro parrocchie, in un cli- che ci hanno fatto gustare le bellezze Sasso; un luogo paesaggisticamente ma di festa, ma anche di riflessione e di questa città ricca di storia e di arte. molto bello: sorge ai piedi del mas- preghiera. Il pellegrinaggio ha avuto Sabato 7 ottobre: in mattinata ab- siccio del Gran Sasso che, per l’oc- come meta alcune località del “Centro biamo fatto tappa a L’Aquila. Due casione, si presenta imbiancato dalla Italia” che in questi anni hanno dovu- bravissime guide ci hanno condotto prima neve. to subire (e stanno tutt’ora subendo) i tra i vicoli e le piazze “sicure” per Padre Matteo (vicerettore del santua- disagi, i lutti, le distruzioni del terre- vedere come questa città sta risor- rio) si è reso disponibile a presentar- moto, a partire da quello che ha colpi- gendo dalla devastazione del 2009. ci la figura di San Gabriele, un santo to L’Aquila il 6 aprile del 2009, fino Si prende coscienza che il lavoro è giovane, innamorato di Gesù, che ci ai più recenti di quest’anno. enorme. La città è un cantiere unico: insegna a vivere in modo straordina- Visitare queste città, riportare il turi- gru in ogni vicolo, ponteggi, impal- rio la semplice quotidianità. smo, toccare con mano il disagio di cature... Il lato positivo è che tanto è Abbiamo concluso la giornata a Giu- queste comunità è un modo concreto già stato ricostruito, anche se molto lianova dove abbiamo trascorso una per dimostrare la nostra umana e cri- ancora rimane da fare. A conclusione serata in relax in riva al mare... stiana solidarietà. di questa visita, abbiamo incontrato Domenica 8 ottobre: sulla via del Venerdì 6 ottobre: come prima meta don Federico nella chiesa di San ritorno, in mattinata, abbiamo fatto abbiamo fatto tappa a Greccio. Dopo Giuseppe (che conserva le spoglie di tappa al Santuario della Madonna un gustoso pranzo, raggiungiamo a Papa Celestino V). Don Federico è di Loreto. Qui abbiamo partecipato piedi (come veri pellegrini) il sugge- un giovane sacerdote che si occupa alla Santa Messa nella bella e grande stivo convento francescano arrocca- di giovani e Caritas; ha condiviso Basilica della Santa Casa. Qui è con- to sui monti della Valle Santa reatina. con noi uno degli aspetti più critici, servata la Casa di Nazareth di Maria Qui si ricordano le numerose visite tra i tanti, che il terremoto ha provo- giunta nel territorio di Loreto il 10 di San Francesco e, in particolare, cato in città: la perdita di una identità dicembre 1294. quella del Natale del 1217 quando della comunità venendo a mancare i Nella casa della Madonna abbiamo Francesco volle ricreare l’atmosfera luoghi simbolo della aggregazione affidato la nostra Unità Pastorale che della grotta di Betlemme per tocca- e della vita sociale. A nome della è dedicata a Maria Santissima, Ma- re con mano i disagi che il bambino nostra Unità Pastorale, don Giu- dre della Chiesa. Gesù dovette subire in quella notte lio ha consegnato a don Federico Riccardo Ferrari in cui Dio si è fatto vicino a noi, uno di noi. Una bravissima suora Francesca- na Missionaria di Gesù Bam- bino ci ha fatto dono delle sue riflessioni che questo luogo, così particolare, suscita a chi lo vive quotidiana- mente. La sera abbiamo raggiunto Rie- ti che in questi anni ha fatto da base logistica per il coordina- 20
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