www. scuolamausiliatriceroma.org - il giornale dei ragazzi di via Dalmazia - Scuola Maria Ausiliatrice | Roma
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma WOW Anno XXI Pubblicazione trimestrale Dicembre 2020 il giornale dei ragazzi di via Dalmazia www. scuolamausiliatriceroma.org
In questo numero 4 Fatti e Mis fatti Among us: La vita in 7 challenge via Dalmazia ai tempi del Il Servizio Civile Covid-19 Sicuri alla meta Don Alberto e il suo PGS Folgore Oratorio 4.0 13 S cuola S econdaria di secondo grado S cuola S econdaria Prime 20 di primo grado esperienze da neoliceali Teseo e il Minotauro Ripartiamo da qui: S come speranza Il Romantiscimo 26 S cuola P rimaria L’arte in B Dal seme S cuola nasce una 33 dell'Infanzia piantina Piccoli Festa della Gentilezza scienziati
Cari ragazzi Chi siete infatti? Ragazzi che rincorrono affermazioni e plausi ad ogni costo, diver- Il giornale dei ragazzi e anche questa è una bella notizia: Wow so- timenti alienanti? Ragazzi con occhi e testa di via Dalmazia pravvive sfidando il tempo di Covid. solo sui social, che non si accorgono neppu- re delle persone vicine in casa o a scuola? Hanno collaborato Accade perché Wow è scritto da voi, nasce i giornalisti e le giornaliste della dalle vostre menti e dai vostri cuori, che vo- NO! Scuola di Via Dalmazia: gliono comunicare le cose belle che sentite Ancora di più state comprendendo che una allievi dell’Infanzia, della Primaria, e che volete vivere. mascherina tappa un po’ la bocca, ma può della Secondaria di Primo e Proprio così, la vita che vi esplode dentro aiutare a parlare di più con gli occhi attra- Secondo Grado con maestre, non si arresta: si adatta alla realtà, inventa verso uno sguardo di stupore su ciò che è maestri e professori modalità nuove, corre sui binari della liber- bello, di benevolenza per le persone che, tà di espressione, tanto che le situazioni come voi, lottano, gioiscono e soffrono in Direttore Responsabile esterne di fatica e reclusione diventano ad- ogni area geografica della terra. Maria Antonia Chinello dirittura occasione per tirar fuori il meglio Riuscite meglio a intuire che non è il look di voi, per rivelarvi di più a voi stessi. o un’immagine di voi, artificiosamente stu- Autorizzazione Tribunale di Roma diata, ad avere la meglio, ad essere vincen- n. 306 del 07/06/2002 te, ma la semplicità dei rapporti quotidiani. Vi sta a cuore la salute, la bellezza e gran- Progetto grafico e dezza di chi vi sta a fianco, per scoprire ogni impaginazione giorno di più che sapete e potete amare e POOYA srl - www.pooya.it che, a vostra volta, siete amabili e amati, ricchi di dignità e grandezza. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Ci auguriamo sia sempre più così per voi ragazzi e per noi adulti educatori, che ab- biamo imparato da Don Bosco a vedere il bene, a scorgere, là dove sembra ci siano solo tenebre, la luce. Contatti di Sr Franca Ridella Direttrice Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 - Roma
Among us Fatti & Misfatti challenge ai tempi del covid-19 scuola ci siamo ritrovati di nuovo nelle nato la riunione. nostre camere davanti a un computer. Dopo esserci riconnessi una seconda Ormai stanchi delle numerose giorna- volta, prima di accendere le telecame- te tutte uguali abbiamo deciso di di- re ci siamo affrettati a parlare in modo strarci e movimentare un po’ la lezione tale che il Prof. ci riconoscesse, dopo facendo uno scherzo al Prof. Matteo abbiamo dato il via allo show. Marroni, docente di Latino e Greco. Uno dietro l’altro abbiamo acceso le 4 La scelta della nostra “vittima” non è webcam e abbiamo iniziato a parlare stata casuale, infatti abbiamo ritenu- con il prof. Marroni come se fossimo to opportuno fare questo scherzo a in una lezione normale di Greco non un professore giovane e da un’ottima tenendo conto del nostro particolare apertura mentale. Lo scherzo in que- abbigliamento. stione è la famosa challenge “Among La reazione del Prof. è stata a dir poco Us” di TikTok, app del momento tra i esilarante, in quanto all’inizio era mol- giovani. to sorpreso, dopo ci ha riconosciuti Questo gioco consiste nel far mettere tutti, alcuni dai capelli che fuoriusciva- a ciascuno studente una felpa, di un no dal cappuccio, altri dalle stanze. colore diverso, al contrario in modo da Dopo aver spiegato lo scherzo ci siamo coprire la faccia e rendersi irriconosci- cambiati e siamo rientrati nei panni di bili, successivamente si può anche ag- studenti di un quarto anno classico, an- giungere un accessorio, noi abbiamo che se qualcuno ancora sghignazzava. Q uest’ultimo anno è stato molto particolare perché per la prima volta nella storia dell’istruzione gli utilizzato una mascherina, come riferi- mento a ciò che sta accadendo. Questo scherzo, che per molti risulterà infantile, è la prova che nonostante la Lo scherzo è avvenuto venerdì 23 otto- distanza il nostro gruppo classe è ri- alunni di tutto il mondo hanno dovuto bre durante l’ultima ora del Prof. Mar- masto unito come quando eravamo in partecipare alle lezioni scolastiche a roni; la sera prima ci siamo organizzati presenza. distanza attraverso computer e appli- sul gruppo di classe mandando foto E voi avete fatto o avete in programma cazioni create appositamente per la dell’occorrente e accordandoci sui vari di realizzare uno scherzo ai vostri pro- situazione. nomi da scrivere in ciascun account in fessori? Se vi va potete farcelo sapere, Dopo aver concluso un anno scolastico modo da perdere la nostra identità. e noi ne parleremo in radio. quasi completamente in D.a.D. (didat- Dopo esserci connessi nell’ora di Gre- tica a distanza) pensavamo che questa co abbiamo avuto un piccolo problema assurda situazione si fosse conclusa tecnico, il professore spaventato dai Federica Gallastroni e Martina Ma- con il rientro a scuola a settembre, ma resca, Quarto Anno nomi e dal non sentire né vedere i suoi purtroppo dopo neanche un mese di alunni del secondo classico ha termi-
Don Alberto e il suo Oratorio 4.0 Don influencer, Fatti & Misfatti la pandemia inventa anche il pretuber 5 D on Alberto Ravagnani, sacerdote di Busto Arsizio, ha conquistato mol- ta popolarità nei mesi del lockdown in cui gli ricorda che è troppo facile evi- denziare solo questo terribile aspetto, che rappresenta solo una piccola par- paura di entrare e condividere i propri ideali nel web, perché seppur prima questo veniva considerato ‘’cringe’’ per la sua capacità di comunicare con i te della Chiesa, dimenticando, o forse (imbarazzante) da molti utenti social, giovani. Con un canale Youtube di 117 volutamente omettendo, troppo facil- ora gli stessi seguono Don Alberto e mila iscritti, un profilo Instagram con mente la parte della Chiesa più nume- ne apprezzano le parole, facendo così 100 mila follower e un profilo TikTok rosa e autentica, quella che si impegna che, tassello dopo tassello e follower da 76 mila seguiti “Don Alberto Rava” costantemente per far crescere con dopo follower, il sogno di un piccolo si definisce un “Influencer per caso e devozione i ragazzi, che quotidiana- oratorio virtuale guidato da un ‘’In- per necessità”, non certo per “diventa- mente lavora con i giovani negli orato- fluencer per caso’’, come don Alberto re famoso” come le star del web. ri per contribuire ad una crescita sana si definisce, si avveri. Inizia a realizzare video con consigli ed integrale del cuore dei giovani, ed “Perché avere fede non è da sfigati”, spirituali per rimanere in contatto invitando il rapper a frequentare il cor- “A cosa serve pregare”, “Come amare con i suoi ragazzi dell’oratorio duran- tile di Busto Arsizio, del suo Oratorio, (a distanza) al tempo del Coronavirus” te il lockdown, traducendo quello che auspicando che, magari collaborando sono solo alcuni dei titoli dei suoi vi- aveva detto loro di persona in un lin- insieme, si sarebbero potuti fare tanti deo. Il suo motto, invece, è “WLF”: W guaggio digitale. Usando un linguag- bei progetti per i giovani. la fede. Parlare a persone che non vedi gio lucido e diretto, riesce in breve La risposta del noto personaggio non può essere destabilizzante, e il mondo tempo a conquistare i cuori e l’atten- si è fatta aspettare, facendo iniziare virtuale non rappresenta il vero, ma co- zione di molte persone. Don Alberto un sano dibattito che poi, in seguito, munque è reale, rappresenta una par- ha cercato di testimoniare con la sua li ha spinti ad incontrarsi di persona in te della realtà, quindi bisogna buttarsi, esperienza che anche nel mondo della una trasmissione diretta proprio dal occorre esserci, come giovani cristiani, rete, spesso caratterizzato da un tono rapper milanese, il quale, durante la concetti spesso espressi in molte oc- aggressivo e intollerante, la Chiesa ha registrazione, è stato confutato più casioni da Papa Francesco quando ci tanto da dire, in tanti modi differenti. volte dal giovane parroco in molte ricorda che l’annuncio di Gesù è fatto Sul web, Don Alberto è stato parago- sue affermazioni rivolte alla Chiesa, di sguardi, di esperienze e di testimo- nato ad un “Giovanni Muciaccia della lasciandolo senza parole e dimostran- nianze, e spesso esorta ad utilizzare Chiesa’’, volto celebre per il format tv do come la sua fosse, tutto sommato, tutti i media, in tutte le loro forme, per “Art Attack”, proprio per la sua abilità soprattutto una monotona provoca- raggiungere le persone come sono e là di incuriosire persone anche non cre- zione contro la Chiesa. Don Alberto dove vivono”. denti al punto di spingerli a guardare descrive il comportamento e quello In un tempo di pandemia, con la di- i suoi contenuti. In poco tempo colla- che possono dare i social ai giovani uti- stanza imposta dal lockdown, nel bora sui social con le sue “pillole” per lizzando la parabola del grano e della cambio epocale che stiamo vivendo, rendere la Chiesa protagonista di una zizzania, sottolineando che nei social comunicare rende possibile la vicinan- “rivoluzione social”, diventando senza esiste il male come anche molte cose za necessaria per riconoscere ciò che è ombra di dubbio uno dei traghettatori positive, e che devono crescere insie- essenziale e per comprendere davve- più riconosciuti al grande pubblico del me e nel miglior modo possibile; sola- ro il senso delle cose; ruota intorno a web; Don Alberto infatti usa i social mente al momento della raccolta poi questo concetto, e non è certamente per trasmettere la sua fede, parlando si dividerà il bene dal male, cioè chi ha un caso, ma una naturale evoluzione di alcune tematiche importanti per i sfruttato i social per far del bene e chi della Chiesa, il tema del Messaggio per giovani e per il loro credo. I riflettori in modo superficiale. La Chiesa, come la 55ma Giornata Mondiale delle Co- del grande circo mediatico si accen- ci ha insegnato nel corso della storia, municazioni Sociali che cade a maggio dono su di lui in una giornata di fine va avanti nonostante tutte le rivolu- 2021, scelto da Papa Francesco e dal estate, quando critica una frase di una zioni che accadono all’esterno, stando titolo: “Vieni e vedi. Comunicare incon- canzone di un noto cantante, Fedez, il sempre al passo coi tempi, acquisendo trando le persone come e dove sono”. quale, con una caduta di stile, si lascia per crescere al meglio le rivoluzioni sfuggire una parola di troppo legata che caratterizzano l’umanità. Credo Samuele Bonini alla pedofilia dei preti. Don Alberto re- che in Italia la Chiesa con Don Alber- Primo Anno plica al famoso cantante con un video to stia incominciando a non aver più
I pro e i contro della Essere liberi Fatti & Misfatti didattica a I o che amo così tanto descrivere ciò che i miei occhi hanno la possibilità appannata dal mio respiro. Il gattino del palazzo scorrazza sui distanza di vedere e con la mia mente dargli un senso, non posso più come prima. Io che sorrido nella speranza che le tetti più bassi e tanto più mi osserva, quanto più vorrei farlo entrare in casa al caldo. A causa della Pandemia di Covid-19, un virus che ha colpito tutto il mondo e che ha raggiunto l’Italia nei cose belle sovrastino la bruttezza della situazione. Speranza che non è realtà, quando ho tutto questo attorno. È abbastanza per capire che la felicità è fatta di piccole cose? Beh, la felicità si costruisce! primi giorni del mese di marzo, per Circondiamoci di cose belle, che ci ac- Sono consapevole che è un perio- la prima volta nel nostro Paese sono carezzino, buttiamo via il superfluo, do strano, ci troviamo in un limbo. 6 state sospese le lezioni in presenza in sovrastiamo la mente. A volte non tut- Io sdrammatizzo comprando libri da tutte le regioni. to è tragico come lo vediamo. leggere, facendo qualche coreografia Il nostro governo, per limitare il con- Perché non ricominciamo a vivere? per casa e cantando a squarciagola per tagio ed evitare ogni occasione di con- Guardiamoci dentro e capiamo che sia- allargare il mio cuore. Non è insoddi- tatto tra le persone, ha quindi deciso mo in un bel posto. sfazione, ma voglia di vivere sempre che insieme ad altre attività anche la Facciamoci sorprendere e avvolgere più potente e di sorridere sempre più scuola dovesse rimanere chiusa al pub- dalle piccole cose, come un tempo; dal forte. blico. rumore della pioggia che mi rende se- Dobbiamo illuminare le nostre anime Per questo motivo da marzo dello rena e mi culla sopra tutto questo caos di colori vividi e vedremo che le para- scorso anno e, purtroppo, nuovamen- senza senso. noie non torneranno a rincorrerci. te, anche in questo periodo a causa La libertà in un certo senso la costru- Ci sarà tempo per ogni emozione; ora della risalita dei contagi, le lezioni, al- iamo noi e la nostra mente: sono qui, abbraccio la mia tranquillità. meno per gli studenti delle superiori, esattamente dove mi sento di dover si seguono online. essere, felice il giusto, a crearmi il mio Elisabetta Rhodio Volendo mettere sul piatto della bi- spazio e ad amare il suono delle goc- Secondo Anno lancia i pro e i contro della didattica a ce piovane che accarezzano la finestra distanza, che ha in un certo senso rivo- luzionato le vite di tutti noi studenti, sicuramente da inserire nei pro c’è la tutela della salute pubblica perché, non frequentando la scuola, i contatti, e quindi l’eventualità di contrarre il vi- rus, si azzerano. Un altro punto a favore è che l’anno scolastico prosegue, perché tutte le lezioni si svolgono regolarmente tutti i giorni; infine, un altro pro da conside- rare è quella mezz’ora di sonno che si guadagna in più, evitando lo sposta- mento da casa a scuola. Nei contro invece, c’è da considerare che si perde lo spirito del gruppo clas- se, le risate, lo stare insieme, la ricrea- zione, le battute. Un altro contro, poi, è anche la staticità nel seguire le lezioni davanti a un com- puter per sei ore di seguito, perdendo così il cambio dell’ora, che è sempre un momento di pausa. Anche se la didattica online è un buon compromesso e funziona, la didattica in presenza è indubbiamente migliore perché permette di mantenere il con- tatto con le persone, le lezioni sono seguite con più partecipazione… e poi non c’è niente di più bello di una gior- nata con i propri compagni di classe! Caterina Dell’Anno Primo Anno
Sicuri alla meta La vita in via Dalmazia Il “Grazie” della cura, sebbene in questo periodo tutta la nostra società sia scossa dalla tem- trasto al contagio sta innescando nella vita sociale. Comunità pesta del COVID19. Dallo scorso mese di Ottobre il team Per dare la misura di quanto la propo- sta abbia incontrato il bisogno e l’inte- Educante di via dell’Ospedale Bambino Gesù, in colla- resse della nostra comunità educati- borazione con l’Istituto di Ortofonolo- va, basti ricordare che l’adesione, pur Dalmazia al gia di Roma, diretto dal prof. Bianchi essendo libera e volontaria, ha avuto Di Castelbianco, ha iniziato una cam- un’incidenza pari a circa il 98% della pagna di screening preventivo del con- totalità del personale scolastico e de- prof. Villani e ai tagio da COVID19 dapprima per i soli alunni e operatori del Liceo poi, dal gli alunni. Molto rilevante è risultata l’opportunità, offerta a tutti i parteci- 7 suoi collaboratori mese di Novembre, anche per alunni e operatori della Scuola Media. L’ini- panti, di poter avere, oltre al feedback sanitario periodico grazie ai tamponi per il lavoro ziativa è stata preparata e voluta dalla Preside del Liceo, sr. M. Paola Murru, somministrati, anche un accompa- gnamento cortese e accogliente sulla di screening e d’intesa con la Direttrice sr. Franca Ri- della e con il gruppo di coordinamen- comprensione e la scelta dei compor- tamenti migliori che ciascuno può as- prevenzione presso to dei vari gradi scolastici del nostro Istituto. L’obiettivo dell’iniziativa è sumere per un’efficace prevenzione. Gli operatori che hanno lavorato pres- il nostro Istituto. triplice: garantire la sicurezza della po- polazione scolastica, responsabilizzare so la nostra scuola hanno ampiamen- te dimostrato il possesso di cortesia gli studenti rispetto al tema della pre- e competenza mentre si spendevano C os’è un progetto? E cos’è, o meglio chi è, un pilota? Cominciamo dalla seconda doman- venzione dal contagio, effettuare una mappatura che arricchisca il quadro per difendere la nostra salute: di ciò siamo loro particolarmente grati. di tracciamento del Coronavirus nel Il lavoro del team del prof. Villani ci fa da: il pilota è la persona che dirige un mondo della scuola. sentire più sicuri e testimonia a tutti veicolo in modo che giunga corretta- Per garantire lo svolgimento del sud- noi il beneficio umano e sociale che mente a destinazione. Il progetto è il detto progetto l’Ospedale Bambino produce il lavoro delle persone quan- piano, la visione che prevede una meta Gesù ha messo in campo un gruppo do è svolto con la forza ideale e con la da raggiungere e il percorso ritenuto di medici, operatori sanitari, psicologi: passione che abbiamo riconosciuto ne- migliore per arrivarci. con cadenza mensile gli alunni hanno gli operatori presenti presso la nostra Gli alunni del Liceo e della Scuola Me- iniziato ad essere sottoposti a test sie- scuola. dia Maria Ausiliatrice ringraziano con rologico e test rapido salivare. Nello Ora attendiamo di percorrere i nuovi soddisfazione il prof. Alberto Villani, stesso periodo le psicologhe del team passi previsti dal progetto a partire dal Responsabile di Pediatria generale si sono messe a disposizione di alunni mese di Dicembre: diciamo ai nostri presso l’Ospedale Pediatrico “Bambi- e famiglie per dare un supporto infor- “operatori-piloti” il nostro Grazie per la no Gesù”, e il suo team di collaboratori. mativo e psicologico ai ragazzi e alle loro azione che continuerà a darci sicu- Essi infatti, con il loro lavoro, ci stanno famiglie rispetto alle problematiche rezza e speranza! davvero “pilotando” verso una meta si- che questa impegnativa fase di con- V ista la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ci è stata data l’opportunità di partecipare In un momento così difficile per noi studenti, insegnanti e tutto il persona- le scolastico , ma soprattutto per i me- al progetto pilota “A tutela dello stu- dici e per il personale sanitario tutto, dente, per una scuola sicura” in colla- la scuola ci tiene moltissimo a ringra- borazione con l’Ospedale Pediatrico ziare di cuore il Dott. Villani, direttore Bambino Gesù di Roma, la Società Ita- di pediatria generale e Malattie infet- liana di Pediatria e la Fondazione Mite tive dell’ospedale pediatrico Bambino (Minori- Informazione- Tutela- Educa- Gesù di Roma; l’Istituto di ortofonolo- zione). gia di Roma diretto dal Dott. Bianchi di Questo progetto ha lo scopo di tutela Castelbianco e la gentilissima equipe e monitoraggio della situazione epide- che si è occupata di prelevare i cam- miologica attraverso la somministra- pioni ad ogni singolo studente sem- zione di test rapidi quali il tampone pre con un sorriso talmente grande salivare e il test sierologico. da poterlo vedere anche attraverso le Dall’inizio dell’anno studenti e perso- mascherine e tutte le protezioni indos- nale scolastico sono stati sottoposti sate. ad un primo tampone salivare ad inizio ottobre e nuovamente a inizio novem- Giulia Nobili Benedetti Quinto anno bre questa volta insieme al test siero- logico.
Il Servizio Civile La vita in via Dalmazia L a “questione giovanile” in Italia è da sempre un tema mainstream, uno di quei problemi su cui gli slogan politici si così raddoppiate, in piena aderenza con la prospettiva di agire a favore del pro- gresso della società e della protezione e delle esigenze della collettività. Ne è di- mostrazione l’ultima grande riforma che lo ha rimodulato: con d. lgs. n. 40/2017 il sprecano a ogni tornata elettorale, men- della Patria. Servizio Civile cessa di essere “Nazionale” tre la lungimiranza necessaria alla ricerca Proprio il dibattito sul modo in cui occor- per diventare “Universale”, differenzian- di misure efficaci tarda ad essere ma- ra interpretare il dovere di difesa della dosi dalla previgente disciplina per la ca- turata. Le innumerevoli difficoltà a cui i Patria sancito dall’art. 52, comma 1 Cost. ratura inclusiva grazie alla quale è stato giovani vanno incontro nel nostro Paese (“La difesa della Patria è sacro dovere eliminato il requisito di accesso della cit- 8 sono sotto gli occhi di tutti; abbiamo tut- del cittadino”) ha attraversato e segnato tadinanza italiana, permettendo così la tavia deciso di non addentrarci in que- l’evoluzione del Servizio Civile, che non partecipazione anche ai giovani stranieri sta spinosa questione tendenzialmente è una misura emergenziale degli ultimi regolarmente soggiornanti in Italia. sconfinata e di abdicare ai consueti toni anni per tappare parzialmente le falle di Non stiamo qui a dirvi che l’avventura apocalittici – già troppo inflazionati in un mondo del lavoro ormai completa- del Servizio Civile sia una bacchetta ma- questo periodo – per parlarvi invece di mente disorganizzato, ma il frutto di una gica che trasforma necessariamente uno dei rari aspetti positivi delle politiche gloriosa e travagliata storia di lotte degli la vita: come tutte le esperienze uma- giovanili degli ultimi decenni: immaginia- obiettori di coscienza, i quali opposero al ne, ciò che se ne ricava dipende in gran mo infatti che del Servizio Civile Univer- servizio militare obbligatorio una ferrea parte dallo spirito e dalla ricettività con sale voi abbiate poche confuse nozioni, resistenza per affermare il proprio ripu- cui la si affronta; essa può però rivelarsi e vorremmo tentare di dipanare un po’ dio delle armi e della violenza dettato da una pregnante occasione per mettersi le nebbie che aleggiano su questa par- motivi politici o etico-religiosi, pagando alla prova, per uscire fuori dal seminato, ticolare opportunità riservata ai giovani con discriminazioni, pubblico disprezzo per maturare e tentare di farsi veicolo di adulti. e finanche la reclusione la scelta di an- cambiamenti e trasformazione sociale. Il Servizio Civile è un’esperienza istituzio- teporre al comando autoritativo perce- Perché, come talora si suol dire, “il per- nalizzata di volontariato, generalmente pito come ingiusto la voce della propria sonale è politico” e le rivoluzioni culturali di durata annuale, che consente ai ra- coscienza. La tesi da essi sostenuta con che radicano meglio sono quelle genera- gazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni forza era che il dovere di difesa della te da tanti privati cittadini che, con pic- di impegnarsi in uno dei numerosissimi Patria non si esaurisse nell’obbligo di cole azioni, non badano solo al proprio progetti periodicamente presentati da- addestrarsi per possibili conflitti bellici, tornaconto ma anche al benessere della gli Enti iscritti all’apposito albo, inerenti ma potesse essere declinato in innume- comunità . a vari settori di intervento e attuabili sia revoli altre forme, dalla promozione del- nell’ambito del territorio nazionale, sia la tutela dei diritti sociali dei cittadini al Carmen e Gioia all’estero. È possibile accedere a tale contributo fattivo al progresso nazionale Servizio civile percorso attraverso i bandi promossi dal- attraverso l’educazione alla convivenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’integrazione, dalla salvaguardia del (nello specifico, dal Dipartimento per le patrimonio culturale e ambientale della politiche giovanili e il Servizio Civile Uni- Nazione alla formazione civica e profes- versale), pubblicati in Gazzetta Ufficiale sionale dei giovani e delle fasce più fragili e, per i più pigri, sul sito https://www. della popolazione. scelgoilserviziocivile.gov.it/; i volontari Siamo buone, e vi risparmieremo la lun- che di volta in volta vengono seleziona- ga trafila di provvedimenti legislativi ti hanno l’opportunità di dedicare parte che hanno trasfigurato il Servizio Civile del loro tempo, sotto la guida dell’Ente dal momento della sua prima previsio- promotore del progetto scelto, a una ne, nel 1972, a oggi: basti solo dire che sfaccettata esperienza di alto valore for- è proprio grazie agli obiettori, queste mativo, che può tra l’altro tradursi in cre- Antigoni dell’altro ieri, che esso è stato scita personale, relazionale, formazione concepito. Inizialmente era configurato professionale e concretizzazione nella come servizio meramente sostitutivo vita quotidiana degli alti valori di solida- rispetto a quello militare, dunque ugual- rietà sociale cristallizzati nella nostra Car- mente obbligatorio e per lungo tempo ta costituzionale. sottoposto al placet di una commissione La ratio per cui lo Stato italiano promuo- etica; con la riforma del servizio di leva ve le iniziative di Servizio Civile è dunque militare del biennio 2000-2001, che ha duplice: da un lato mira a favorire la cre- abolito la coscrizione obbligatoria a favo- scita, la formazione e l’educazione del re di un sistema militare professionale, singolo al riconoscimento dell’Altro e ai anche il Servizio Civile è diventato acces- valori di solidarietà, collaborazione e pa- sibile su base volontaria, aprendo final- cifica convivenza, dall’altro inserisce tale mente le porte anche alle donne, sino piano di sviluppo individuale in progetti a quel momento escluse, e acquisendo volti a incidere concretamente sul be- gradualmente una propria autonomia nessere della comunità. Le “esternalità” concettuale che ne ha trasformato la fi- positive che la collettività ne ricava sono sionomia in ossequio al mutare dei tempi
La vita in via Dalmazia N on voglio enunciare qui una teoria ma esprimere un dato di esperienza, dove tutto per me è entrato in una con- ascolto e dialogo – perché non esiste un modo astratto di sentire l’altro e ravviva- re la percezione dall’inerzia, se non espe- di solidarietà- perché esiste un perfetto parallelismo tra persone e solidarietà) e, quale elemento strategico positivo, giuntura nuova e abbagliante - intenden- rirlo attraverso il linguaggio vocato alle pone come fine ultimo dell’organizza- do per “tutto” il tutto compreso nel mio ragioni del confronto. zione sociale l’educazione ai valori solida- anno di Servizio Civile. Il linguaggio è come un organo dell’equi- li - attraverso azioni per la comunità e il Bisognerebbe definitivamente liberar- librio accessorio, una sorta di livella che territorio. si dell’idea che vi sia una conoscenza o distribuisce i propri pesi emotivi o, anco- Questa, la definizione; ma la definizio- un’esperienza che non sia comunicabile ra, l’orecchio interno che ci permette di ne, come uno di quei libri spesso citati perché legata all’appartenenza ad un raggiungere un allineamento, un inseri- da persone che non l’hanno letto ma ne luogo o ad un gruppo. mento nello spazio. hanno letto, frappone distanza e genera In questo caso, l’appartenenza ad un Quando il linguaggio è trascurato, il noia. tempo: il tempo della crescita. senso “muscolare” dell’Altro (sentire Esiste, però, anche tutta un’altra verità Esperienza e comunicazione non sono l’Altro) e l’immediata precisione della che occorrerebbe rivelare sulla noia: la opposti e la vita della forma o espres- sua assorbenza (empatia) induriscono noia non va screditata in blocco note sione (o comunicazione) è la vita della e la continua esposizione agli sforzi del- perché è nel disperato tentativo di rifug- contingenza o esperienza. L’espressione la prosa interiore, così trattenuta in sé girla che l’uomo si attrezza di inventiva, 9 centrata di un corpo non consta solo del- e non condivisa, ci getta in uno stato di espedienti, progetti, attività alternative le proporzioni delle sue parti, ma sta in immobilismo, insufficienza e precarietà. e contrarie alla noia. tutto ciò che lo circonda e che corrispon- Mancando l’Altro, abbiamo mancato il La noia è il tempo migliore per agire l’at- de alla sua prima condizione espressiva: nostro spazio perché lo spazio è l’oppor- to del definire e superare i tristi eccessi l’interazione. Perché le aure, che io chia- tunità e l’Altro, la nostra occasione di far- del bianco e del nero. Voi, che compren- mo propriocettori o coscienza di sé, sono ci “spazio-membra” di un corpo comune. sibilmente provate noia a leggere defini- faccende sociali. Come si espandono? Per me, l’intesa con i ragazzi ha rappre- zioni statutarie in bianco e nero, (piutto- Come emergono? Emergono dalla con- sentato uno stato di grazia interpretati- sto che provare noia) provate a fare della fluenza dell’esperienza nell’espressione. vo e uno spiazzante bene etico di ricon- noia la vostra opportunità. Imparate a L’essenza dei ragazzi, che ho conosciuto quista della mia forma. chiamare la noia con il suo vero nome: in questo anno agli sgoccioli, è la loro Il Servizio Civile Universale ha una sua opportunità. Cogliete la noia, cogliete “capacità di rivelarsi all’esserci”, di ma- autonomia di concetto e di prestazione: l’opportunità. Fate. nifestarsi come evento di gioia e comu- come da statuto, si adegua a compor- nità; queste figure aure in crescita, che tamenti di impegno sociale, che hanno Gioia svolgono il loro filo interno verso l’ester- una portata equivalente all’idea di Per- Servizio civile no, sono perfettamente equipaggiate di sona (riconducibile, a sua volta, all’idea
La vita in via Dalmazia C are ragazze, cari ragazzi, mi sono spesso chiesta cosa pensia- te di noi volontari, queste curiose figu- universo autonomo, con equilibri e re- gole propri, non facilmente intelligibili per l’estraneo che a vario titolo varchi prima dell’interrogazione di turno, con la vostra fame di relazioni signifi- cative e di riferimenti, i vostri abbracci re ornamentali che popolano i vostri la sua soglia. La prima difficoltà che ap- fugaci scambiati nei corridoi, l’allegria corridoi, soggetti “ibridi” dalle man- pare insormontabile è quella di impa- e le crisi di pianto apparentemente sioni non ben definite a cui non sapete rare a orientarsi nella giungla di aule e immotivate, la vostra confusione e i mai se dare del “lei” o se invece potete nel labirinto di nomi che ci si ritrova da- dubbi e la rabbia per non sentirvi suf- azzardare con il “tu”. Altrove abbiamo vanti. Una giostra vorticante di cogno- ficientemente compresi; voi, con il vo- cercato di illustrarvi in breve cos’è il mi e volti sconosciuti, di cui si stenta a stro splendido tumulto interiore che Servizio civile, ma i perché nascosti tenere il ritmo. Mi ci è voluta strategia riverbera ovunque, contagiate di spe- dietro la scelta di ogni singolo volon- e un intenso sforzo di memoria per re- ranza e vitalità chiunque vi osservi. La tario di intraprendere questo percorso gistrare rapidamente i nomi dei vostri paura e i cambiamenti che la pandemia sono i più variegati. Nel mio caso si è insegnanti, associare i nomi ai visi e i ha impresso nelle nostre vite stanno trattato principalmente di spirito d’av- visi alle materie. Il tempo e la familia- mettendo tutti, ma soprattutto voi, ventura: impegnarmi nel volontariato rità hanno fatto il resto, permetten- a dura prova, e ritrovarvi in presenza era perfettamente in linea con lo slan- domi di dedicarmi con testardaggine a a settembre, anche se velati da una 10 cio che ha guidato i miei ultimi anni alla memorizzare i vostri, di nomi, e credo mascherina, mi era parsa una scintilla ricerca di opportunità che al contem- che li avrei già imparati quasi tutti se di normalità ritrovata; purtroppo si è po arricchissero me permettendomi di il Covid non ci avesse confinati tutti a consumata presto e questo edificio è far qualcosa di bello e utile per gli altri. casa per lungo tempo. Non è un gioco, tornato spoglio, triste e muto come l’a- Avevo inizialmente deciso di prestare non un capriccio, badate bene, ma una vevo vissuto durante l’estate. Mentre il mio anno di servizio all’estero, ed ero dimostrazione di riguardo: ricordo che scrivo, vi immagino più o meno attenti ormai determinata a partire per Sara- in alcuni giorni, alla vostra età, avverti- e più o meno stanchi a seguire lezioni jevo quando mi è capitato tra le mani vo il forte bisogno di essere chiamata davanti un impersonale monitor, in il progetto “In Pari” presentato per il con il mio nome, di essere riconosciuta una casa e con limiti che vi vanno sem- vostro liceo, che mi ha letteralmente come persona, prima che come alun- pre più stretti, e trovo profondamente conquistata, inducendomi infine a re- na; chissà, probabilmente spesso capi- ingiusto che siate stati privati di ciò che stare in Italia: la vostra scuola aveva in ta anche a voi. il liceo offre di più bello, la socialità e il serbo per voi un percorso di approfon- Frequentare la scuola come volontaria dialogo intergenerazionale. Ma nella dimento critico sul tema della parità e mi ha concesso uno sguardo privile- vostra scuola si respira un senso di co- della lotta alla discriminazione di ge- giato sul “backstage”, e ho scoperto munità che mi auguro troviate il modo nere, argomento a me particolarmen- che dietro l’apparentemente lineare di preservare nonostante la DaD, affin- te caro e tristemente urgente, perché percorso scolastico che affrontate si ché sia una delle vostre ancore quando l’essere immersi in una cultura intrisa cela una macchinosa organizzazione l’incubo collettivo che stiamo vivendo di stereotipi condiziona profondamen- di tutto il personale, basata su un re- terminerà. Vi lascio con un piccolo con- te la vita e le relazioni di tutti noi. La ticolo di coordinamento, collaborazio- siglio musicale, un vecchio brano, già tematica è vasta e molto complessa: ne, complicati confronti, e anche su un po’ démodé quando la sottoscritta sarebbe stato interessante riflettere e tanta – necessaria quanto intralciante alla vostra età iniziò ad ascoltarlo, con- discuterne con voi, ascoltare le vostre – burocrazia. Ho imparato che in simili tenente un meraviglioso inno alla vita voci a riguardo, cercare di destruttura- contesti il mio contributo, pur se limi- che, soprattutto in tempi bui come re i preconcetti che saturano la nostra tato, è un ingranaggio da muovere con questi, suona come una rassicuran- interpretazione del mondo, ma pur- responsabilità e attenzione, per facili- te esortazione a non mollare; il titolo troppo l’emergenza sanitaria ci ha in- tare e non rallentare il lavoro di tutti della canzone, di Roberto Vecchioni, è vestiti imponendo una brusca sterzata gli altri, e che per prendere il ritmo oc- “Sogna, ragazzo, sogna”, che è un po’ ai nostri programmi. Per questo moti- corre mediare perfezionismo e ansia l’augurio che vi faccio: quello di non vo, se vi dicessi che il mio anno di ser- di sbagliare, perché esiste un modo di lasciarvi abbattere né corrompere da vizio è stato come l’avevo immaginato, improvvisare anche con precisione e ciò che di negativo vi si para davanti mentirei spudoratamente (e d’altron- giudizio. agli occhi, di continuare a guardare de, in questo 2020, chi può permetter- Sono qui a scrivere, infine, per dirvi avanti con fiducia, di proteggere quel- si simili affermazioni?); eppure, sono che l’aspetto più bello del mio anno di la fiammella che vi riscalda dentro. ugualmente grata per l’esperienza servizio siete stati voi. Voi, con i vostri Che possa esservi d’incoraggiamento formativa e umana che, senza rendervi implacabili attacchi di riderella fuo- nei momenti in cui vedete tutto nero e conto, fin dall’inizio mi avete regalato. ri dalle aule, con le vostre mille ansie le vostre solite playlist su Spotify non È possibile apprendere tanto in ogni bastano a tirarvi su il morale. circostanza e da chiunque incroci il no- Spero di rivedervi presto a scuola. stro cammino, sapete? I primi giorni a scuola, ad esempio, mi Carmen Servizio civile hanno insegnato quanto possa essere complicato inserirsi in una comunità già formata. Ogni scuola è un piccolo
La vita in via Dalmazia FOLGORE: THE SHOW GOES ON Pallavolo I l 28 settembre… con qualche pic- colo sacrificio e tanta attenzione avevamo dato inizio all’anno sportivo 2020/2021 certi che sarebbe stato un anno complicato sì, ma anche pie- no di soddisfazioni e di stimoli perché comunque avevamo un gruppo di U14 in parte già consolidato e ben amalga- mato con cui poter continuare il lavoro 11 iniziato l’anno scorso. Ma l’imprevisto ci attendeva dietro l’angolo e dopo pochissimo abbiamo dovuto fare i conti con nuove regole e Basket soprattutto con la chiusura delle pale- stre… che fare? Le famose “ottobrate romane” (e anche “Novembrate”) ci hanno permesso di continuare ad alle- narci all’aperto e con tutti gli accorgi- menti necessari: difficili ma fondamen- tali per la sicurezza di tutti! L a bellezza del playground è anche questo: poter continuare ad alle- narsi in tempi di Covid! Tutto il setto- ne. Si misura la temperatura, si igieniz- zano mani e palloni, si tiene la masche- rina finchè non si è in campo. Le nostre ragazze hanno risposto con re giovanile del basket al momento è L’allenamento totalmente diverso. entusiasmo e capacità di adattamento in campo! Il rispetto dello norme anti Niente più tattica… tutta prepara- riuscendo ad essere presenti in un nu- Covid: ci pone grossi limiti come sport zione atletica, un po’ di tecnica. Ma mero consistente anche per gli allena- di squadra, ed infatti oltre alle regole comunque il vedersi e il sorridersi a menti individuali e nel caso di pioggia igienico/sanitarie, bisogna anche ri- distanza ci fa continuare a sperare e come ci è capitato in qualche occasio- spettare per quanto possibile il distan- a sognare di poter riprendere quanto ne, anche ognuna a casa propria colle- ziamento sociale. I gesti da compiere prima le nostre competizioni. gandosi sulla piattaforma “Zoom”. ormai sono diventati una consuetudi- Malgrado le limitazioni, l’allenamento on line ci consente di continuare l’atti- vità, di mantenere un contatto con le ragazze e portare avanti il programma di allenamento anche se solo dal pun- to di vista fisico e tecnico. Alcune, che per vari motivi non sono ri- uscite a proseguire con gli allenamenti all’aperto, hanno trovato su “zoom” un modo per continuare ad essere parte del gruppo, e dato che sono diver- se, le atlete che non possono per ora proseguire dal vivo, stiamo cercando di organizzarci in modo da poter fare lo stesso allenamento in contempo- ranea sia dal vivo che on line in modo da raggiungere la quasi totalità della squadra. Certo, speriamo che questa situazione non resti così ancora per molto e che le ragazze possano tornare presto in palestra a “giocare a pallavolo” ma nel frattempo siamo pronte e organizzate per portare avanti l’anno sportivo. #lapgs folgore nonsiferma
La vita in Via Dalmazia Ginnastica artistica A nche la ginnastica artistica non si arrende. Purtroppo questa emer- genza ci ha costretti ad un nuovo arre- sto, ma la tenacia delle nostre ragazze ci ha dimostrato ancora una volta che, quando c’è la passione, si può comun- que continuare a sognare e sostenersi a vicenda. Le ragazze delle scuole me- die e del liceo stanno proseguendo in- fatti con gli allenamenti all’aperto. Con la speranza di poter tornare pre- 12 sto a saltare sui nostri attrezzi rima- niamo unite come tutte le grandi fa- miglie! #lapgs folgore nonsiferma
Ripartiamo da qui: S come speranza Liceo ci sostengono e voi ragazzi siete la parte migliore di questa grande squadra, perché state dimostrando di essere all’altezza di quanto stiamo vivendo, di sapervi adattare agli eventi senza subirli passivamente: que- ste abilità vi renderanno capaci di affronta- 13 re le grandi sfide per il vostro futuro! Sappiate che noi tutti siamo fieri di voi e vi sosteniamo! Pertanto mentre attendiamo la “norma- lità” il mio invito e la mia esortazione è quella di Papa Francesco ancora una vol- ta a non lasciarci mai rubare la speranza, nessun vento, nessuna tempesta, nessun evento avrà mai il diritto di togliercela: ri- cordatevelo sempre ragazzi! Ripartiamo dunque sempre dalla speranza, attendiamo con pazienza l’evolversi delle situazioni, siamo prudenti, attenti alle re- gole ricevute e comunque il cammino pos- sa presentarsi nell’immediato e nel futuro teniamo sempre accesa questa fiaccola che ci dona forza, energie positive e soste- gno. Riprendiamo, proseguiamo il cammino con C arissimi tutti, abbiamo atteso tanto per la ripresa del- le lezioni in presenza, abbiamo pianificato, stati catapultati in una situazione inattesa, ma abbiamo trovato insieme, come grande squadra, la forza, l’energia, la creatività per Speranza! Con affetto , organizzato perché tutto potesse andare continuare il nostro percorso! la vostra Preside nel migliore dei modi e di fatto abbiamo I nostri proff stanno lavorando con impe- avviato tutto con entusiasmo e tanto desi- gno eccellente per raggiungervi e non far derio di stare insieme! venire meno il vostro accompagnamento Poi, all’improvviso, ancora una volta siamo individuale e di classe, le vostre famiglie
Lettera aperta da una Preside “Positiva” ma non solo perché affetta dal Covid 19 M i sono chiesta se fosse proprio ne- La scuola italiana statale e paritaria ha frontare trovando le soluzioni alterna- Liceo cessario scrivere due righe su que- dimostrato in generale ottime risorse di tive, non chi si dispera facendo sentire i sta brutta faccenda che ha colpito me, il flessibilità nell’adattarsi ai diversi scenari, nostri giovani inetti ed incapaci. mio liceo e tutta la nostra comunità sco- DAD, valutazioni, esami di maturità cam- Esistono ancora tanto giovani validi, ca- lastica, la riposta l’ho trovata solo nella biati, perché di questo nessuno ne parla? paci di superare tutto hanno mille risorse volontà non di entrare in polemica con E’ innegabile che la relazione educativa interiori. 14 le scelte fatte a livello politico Nazionale, in presenza sia insostituibile, ma la vita Puntiamo non sulle debolezze e fragilità, Regionale e di Ministero, la mia scelta di umana ha una valore intrinseco che va facciamo sentire loro che potranno far- un breve messaggio alle famiglie e agli ben oltre, il diritto alla salute di ogni cit- cela, la storia contemporanea sarà quella studenti vuole avere solo una connota- tadino, piccolo o grande, questo il valore scritta con le loro vittorie e non sconfitte. zione educativa e VALORIALE. aggiunto da tutelare QUI E ORA. Educatori tutti chiamiamoci a raccolta: La diatriba che coinvolge questi giorni… Lo dobbiamo alle generazioni future, è il Osiamo essere profeti di speranza e non scuola in presenza o no, a mio avviso è nostro testamento e la consegna che va di fantasmi di morte. Ora più che mai davvero esagerata e ha assunto toni fuo- loro fatta! necessitiamo di ossigeno, servirà anche ri dalla logica del reale. Superiamo le ideologie, le questioni di a noi malati per la nostra celere ripresa! Abbiamo lavorato senza tregua per pre- principio, i colori politici, gli slogan, agia- In alto i cuori parare le nostre scuole, ma era invitabile mo per il bene comune. che sarebbe accaduto che luoghi così Ma voglio arrivare al cuore della questio- Suor Maria Paola Murru “abitati” dai nostri bambini e ragazzi si ne brevemente: mettiamola per favore Preside Liceo Maria Ausiliatrice, Roma trasformassero in una minaccia quotidia- di parlare di traumi irremovibili per il na di trasmissione, nonostante dispositi- futuro dei nostri figli se studieranno in P.S. desidero fare una menzione di me- vi e misure di sicurezza. DAD. rito all’equipe medica del Dott. Villani Mi astengo da ogni commento di tipo Riappropriamoci delle radici che hanno primario del Bambin Gesu di Roma e politico sui sostegni alle famiglie, discor- forgiato la nostra storia, ogni epoca ha all’istituto di Ortofonologia di Roma so che di certo nei luoghi preposti ha ur- avuto i suoi traumi e le sue difficoltà da per non aver mai fatto mancare un sup- genza di essere affrontato. sconfiggere. Vincitore è colui che sa af- porto concreto alla nostra scuola. Salone dello Studente del Lazio: orientamento universitario online U n elemento fondamentale nella pro- pria scelta universitaria è il confronto con i propri coetanei e con gli studenti connettersi con le Università più note, come la Sapienza o Tor Vergata. Tut- tavia, anche in questi casi, gli studenti proposti sul sito online della fiera. Riten- go quindi che il Campus orienta digital abbia pienamente risposto al proprio che hanno intrapreso lo stesso percor- hanno potuto accedere ad alcune guide motto: “remote&smart”. so di studi che potrebbe piacere anche all’orientamento e test psicoattitudinali a noi. Purtroppo in questo periodo il Alessandro Andreucci confronto attivo con gli altri studenti è Quinto Anno congelato: la realtà, spostata sul piano digitale, non lascia spazio a quelle “chiac- chiere” informali con altri studenti, che in realtà risultano fondamentali per avva- lersi dell’esperienza altrui e dare forma alle proprie speranze per il futuro. La nostra scuola tuttavia ha aderito al “Campus orienta digital”, la fiera online dell’orientamento universitario. In que- sta occasione ciascuno di noi ha avuto accesso ad un padiglione espositivo vir- tuale, potendo partecipare a workshop, sfogliare le brochure e confrontarsi con gli studenti di molte Università della Regione Lazio. Un’unica difficoltà: pur- troppo alcuni stand avevano un numero limitato di partecipanti ed alcuni han- no riscontrato maggiore difficoltà nel
Evelyn: una storia che lascia con il fiato sospeso L a vedo da sempre da quando ho me- di quel giorno: la passeggiata a Central- primaverile e l’altro azzurro come il cielo Liceo moria. Mi chiamo Evelyn, ma tutti mi Park, il bellissimo pic-nic, il bacio rubato, senza nuvole. Come ho già detto, sono chiamano Eve. E ciò a cui mi riferisco è la una macchina fuori controllo, le urla, le passati anni, però il dolore non si è mai morte. Non pensiate che mi riferisca a lacrime, il sangue, l’ospedale, il dotto- affievolito come molti dicono, anzi si fa ciò in modo platonico come se fossi una re che mi diceva che era morto, le mie sempre più forte ed ormai è diventato malata terminale. No, io vedo quasi fisi- gambe che cedevano, i polmoni che non una presenza costante nelle mie giorna- camente la morte, vedo un alone attor- riuscivano più a svolgere il loro compi- te. Non ho smesso di vivere, non mi sono 15 no alle persone di colori diversi a secon- to a causa delle incessanti lacrime che chiusa in casa, continuo a fare ciò che fa- da di quanto sia lontana la morte da loro. scendevano dai miei occhi oscurandomi cevo prima: viaggio, vado a Central-Park, La prima volta che ho capito veramente la vista e l’assordante rumore del mio vedo orribili film il sabato sera. Continuo il significato di quelle auree avevo più o cuore che si spezzava. Sono passati anni a vivere, ma non lo faccio per me, ma per meno sei anni ed ero al capezzale di mio da quel giorno, eppure mi ricordo tut- lui perché so che lui non vorrebbe che mi nonno. Ho visto la sua aura tingersi di to di lui: il suo viso, il suo sorriso capace isolassi. Mi manca la sua risata cristallina, bianco come la neve di montagna, quasi di sciogliere anche il cuore più duro, le le sue labbra sulle mie, i baci rubati a pri- accecante. Poi ho scorto un luccichio ne- spalle su cui tante volte ho pianto, le ma mattina, i bigliettini che ci scrivevamo gli occhi di mio nonno che capii più avanti sue braccia forti che mi stringevano nei a vent’anni come bambini di cinque, ma essere la consapevolezza e l’accettazio- momenti belli come in quelli brutti, il suo che conservo avidamente in una scatoli- ne di ciò che stava accadendo. I suoi oc- petto o forse meglio dire il mio cuscino. na vicino al letto così che possa bearmi chi si chiusero celando al mondo quella Ma soprattutto ricordo i suoi occhi e delle sue parole e del suo odore impres- meravigliosa sfumatura grigia tendente come potrei mai dimenticarli, tanto di- so nella carta. Ha sempre profumato di al marroncino. versi quanto magnetici che attiravano i sole, nuvole, fiori di garofano e cioccola- Per me la morte era sempre stata una miei come calamite. Erano di due colori to. presenza quasi costante nella vita, al- diversi, cosa di per sé stupefacente, ma meno fino a quando non lo raggiunse. ciò che mi ha sempre sorpreso e che con- Chiara Manzi Lui, l’unico a capirmi, il mio confidente, tinua ancora a sorprendermi era l’accop- Primo anno la spalla su cui piangere. Ricordo tutto piata di colori: uno verde come il prato
IL SOGNO Una riflessione per entrare nel Novembre: un mese di tema della proposta pastorale santità e di quest’anno: vivi il sogno! memoria dei Liceo L ’età dell’adolescenza è un’età impor- tante, durante la quale ognuno di noi che portare ad una crescita personale e collettiva. Ad esempio se guardiamo gli nostri cari si forma, cresce e sviluppa le proprie idee obiettivi fissati dall’Agenda 2020-2030 16 e passioni. Noi studenti del quinto anno ci accorgiamo che molti dei sogni di ci prepariamo ad affrontare il primo vero esame, la maturità, e subito dopo siamo noi studenti in realtà vi trovano riscon- tro: ingegneria ambientale, medicina, Il 2 novembre in classe con la guida della Prof.ssa Latella, ab- biamo trattato l’argomento della chiamati a scegliere il percorso scolastico biologia, giurisprudenza sono facoltà da seguire che ci porterà definitivamen- che porteranno molti di noi ad essere “santità”. te tra gli “adulti”. Ognuno di noi ha un professionisti che possono contribuire Una tematica che ha suscitato in sogno del cassetto: chi vuole fare il medi- concretamente e con il proprio lavoro al me un grande interesse. Insieme co, l’ingegnere, il bancario, il professore, miglioramento dell’ambiente, alla ridu- abbiamo guardato un video-rac- la ballerina, l’attore… Maturare significa zione delle disuguaglianze ed alla salute conto su Carlo Acutis e una breve inseguire il proprio sogno, con impegno pubblica che sono alcuni degli obiettivi catechesi di Don Fabio Rosini, nel e costanza, per trasformarlo in realtà, fissati proprio nell’Agenda. quale spiega come sia possibile per la soddisfazione personale senza tra- essere “santi” Per essere vivere in lasciare il bene comune. Qualunque sia Valeria Munafò santità è necessario affrontare la il sogno l’importante è realizzarlo al me- Quinto Anno nostra vita e accettare i problemi glio, l’impegno in tutti i campi non può quotidiani affidandoli al Signore. Ascoltando queste testimonianze e l’omelia di domenica 1° novem- Uniti bre - la Festa di Tutti i Santi- ho capito che la santità cristiana non è la perfezione di chi non sbaglia, verso un ma la perfezione dell’amore! E la perfezione dell’amore è tentare di amare sempre, con le nostre obiettivo sofferenze, con i nostri sbagli, con le nostre tentazioni, ed è su questo che Dio aggiunge la sua comune: grazie. I santi sono tali non perché a differenza nostra hanno por- tato a gran fine la loro missione, la libertà. ma perché hanno sperimentato quotidianamente e per questo la Grazia in loro è riuscita a dare alla luce testimonianze di fede. Carlo Acutis è stato beatificato P er contribuire alla giornata internazio- nale per l’eliminazione della violenza contro le donne, noi del quinto linguisti- è molto importante farlo al fine di non far passare l’idea che sia normale “agire “ con crudeltà e violenza , come fanno perché, grazie alla fiducia che aveva verso il Signore, è riuscito a rendere la sua vita un esempio co abbiamo realizzato un video. molti uomini ogni giorno verso le donne. di fede vissuta, ma soprattutto ha Con l’aiuto dei nostri professori e la col- Reputandole nullità e agendo in mala saputo trasmetterla al mondo dei laborazione di compagni di altre classi, fede nei loro confronti impongono la giovani con la tecnologia e non abbiamo raccolto una serie di foto con le loro “potenza”, ma sappiamo tutti che solo. simboliche scarpe rosse. non è vera potenza, ma solamente de- La santità è una domanda sul pre- Per tutto il video scorrono slogan di inco- bolezza se un uomo si comporta in tal sente e non su un domani ideale raggiamento e sensibilizzazione su que- modo. Il nostro progetto nasce dunque che tarda sempre a venire! sto tema a noi molto caro. per sensibilizzare e per spingere tutti Come colonna sonora abbiamo scelto il coloro che sono a conoscenza di episodi brano “Vestita di lividi” di GionnyScandal: di violenza a denunciarli per “diventare questa canzone cerca di far riscoprire alla il grido altissimo e feroce di tutte quelle donna, vittima di violenza, il proprio valo- donne che non hanno più voce” re, spogliandola da quelle colpe addossa- tegli dal compagno violento. Benedetta Albero, John Emmanuel Realizzando questo video noi ragazze e Asinas, Valeria Bresciani, Maria Bu- ragazzi abbiamo scoperto l’importanza glioni e Giulia Colafranceschi di non stare in silenzio in queste situa- Quinto Anno zioni. Per quanto sia difficile esprimersi,
Puoi anche leggere