Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Incontro
           2019 n. 1

           2019 n. 2
Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
INDIRIZZI UTILI:

                                                        Don Mauro Taverna (Parroco)
                                                              Via Leopardi, 4
                                                             Tel. 0331 792630
                                                            Fax. 0331 734825
                                                        donmaurotaverna@gmail.com

                                                         Centro Parrocchiale Paolo VI
                                                               Via Bachelet, 9
                                                              Tel. 0331 790389

                                                            Segreteria di Arnate
                                                     segreteriaparrocoarnate@virgilio.it
                                                          Tel. e Fax. 0331 771393

                                                      Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice
                                                              Via Pio La Torre, 2
                                                              Tel. 0331 793590
                                                     Sr Ivana: direttrice.mic@gmail.com
                                                      Sr Lucia: brasca.lucia@gmail.com

     Anno XXXVII - n°2 - Maggio 2019
   Periodico delle Comunità Parrocchiali
        di Madonna in Campagna e
     Santi Nazaro e Celso - Gallarate
                                                           ORARIO SS. MESSE:
www.mariareginadellafamiglia.it

       Dir. Resp. don Mauro Taverna
        Reg. Trib. Busto A. N. 09/01                    Parrocchia Santuario di
      Stampa: A. Ferrario Ind. Grafica                  Madonna in Campagna
  Via Madonna in Campagna 1, Gallarate
                                                 Vigiliare............................ ore 18:30
                                                 Festive.................................ore 8:00
                                                 ..........................................ore 10:30
                                                 ..........................................ore 18:00
                                                 Feriali...................................ore 8:00

             Il presente numero                    Parrocchia SS. Nazaro e Celso
        è stato chiuso il 28.04.2019
    Ne sono state stampate 1500 copie.
Viene recapitato a tutte le famiglie residenti   Vigiliare.............................ore 17:30
       nel territorio delle parrocchie           Festive.................................ore 9:00
   ed offerto a quanti sentono di amare          ..........................................ore 11:00
MADONNA IN CAMPAGNA e ARNATE.                    Feriali...................................ore 9:00
Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Maria frequenta la ferialità: è donna dei nostri
                                                        giorni. La santità di Maria è una santità feriale,
                                                        proprio come quella alla quale siamo noi tutti
                                                        chiamati.

                                                        La seconda: la Vergine fa’ esperienza totale
                                                        di Cristo: cioè accompagna Gesù attraverso

              editoriale                                tutta la vita e anche oltre, nei momenti
                                                        supremi. E’ nel cenacolo, sotto la croce; è
              di don Mauro Taverna                      donna del “terzo giorno”, testimone della
                                                        Risurrezione. Gli altri furono testimoni del
                                                        Risorto; Lei della Risurrezione!
MARIA SERVA DI DIO E DEL MONDO Vogliamo fare nostri questi insegnamenti
                                                        di Maria e la vogliamo pregare in questo
Il Mese di Maggio è per eccellenza il Mese              mese di Maggio, sapendo che pregare non
dedicato a Maria “Madre e modello della                 significa macinare Ave Marie, consumare tutti
Chiesa”.                                                i grani del Rosario e poi essere lontani dalla
Ma a ben pensare Maria è anche “modello                 legge del Signore: fare la doppia vita, fare
di femminilità”. E’ l’icona del femminile               delle scelte di comodo, egoiste.
espresso in pienezza: la “donna vera”, la
“donna nuova”. Vuoi incontrare una donna                Pregare significa soprattutto aderire alla
vera, una ragazza riuscita? Ecco Maria! In              volontà di Dio, dichiararsi “servi di Dio”:
Lei trovano espressione le categorie terrene            mettere in pratica il Vangelo, entrare nella
e forti della femminilità: è innamorata della           logica di accoglienza, logica di servizio,
vita, è capace di attesa, di accoglienza, in            logica di abbandono, logica di festa, logica
grado di andare alla sostanza delle cose, è             di speranza, logica di carità.
testimone di servizio, di gratuità, di maternità,
di comunione.                                           Vi propongo di iniziare il mese mariano con
Tanto dovremmo innamorarci, da chiedere i               questa preghiera:
tratti della “femminilità” e della “maternità”          “Madonna mia, mi sono accorto da tempo
di Maria. “Modellaci sul tuo volto, donaci le           che non ti ho mai voluto mai un gran bene.
tue fattezze, trasfondici i lineamenti del tuo          Ti ho sentita sempre troppo lontana (e tu mi
spirito”.                                               sei stata sempre vicina), non ho mai avuto
                                                        dimestichezza con te, il mio affetto che tante
“Amare Maria” significa imitarla. A noi spetta          volte ti ho professato è stato forse più un
il compito di riprodurre, nella nostra esistenza        convenevole di accademia che uno scroscio
quotidiana, le stesse spinte architettoniche            vertiginoso di amore.
che hanno fatto di Lei la purissima dimora di           Mamma mia, fa’ che ti senta accanto a me
Dio. Ecco allora che ne deriva un impegno:              ogni momento, fa’ che la mia vita si colori di
“non parlare quasi mai di Maria”, ma “parlare           te, e trovi il suo scopo in te; mamma mia, fa’
sempre a Maria”.                                        che queste larve d’affetto fioriscano di vita,
La Madonna ci insegna principalmente due                scaldate dai raggi del tuo amore materno”.
cose.                                                                     (don Tonino Bello, 13.05.1960)
La prima: Maria fa’ esperienza quotidiana di
Cristo, e il quotidiano è il “cantiere” in cui si                                            don Mauro
costruisce la storia della salvezza.

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Veglia dei missionari
martiri 28 marzo 2019

Veglia dei missionari martiri 28 marzo 2019            significa difenderne i diritti, assumerne
Ogni anno, il 24 marzo, si celebra la                  le paure e le difficoltà – è scritto nel
Giornata di preghiera e digiuno in memoria             sussidio preparato da Missio Italia per
dei missionari martiri perché proprio in               l’animazione della Giornata – “Per amore
tale data, nel 1980, venne assassinato                 del mio popolo non tacerò”; significa
l’Arcivescovo Romero mentre celebrava                  agire coerentemente alla propria fede.
la messa; il tema scelto quest’anno per la             In quanto cristiani, discepoli missionari,
27° Giornata è stato:                                  portatori della Buona Notizia di Gesù, non
“Per amore del mio popolo non tacerò”                  possiamo tacere di fronte al male. Farlo
(cfr. Is 62,1) e si ispira alla testimonianza di       significherebbe tradire il mandato che ci
Mons. Oscar Arnulfo Romero, Arcivescovo                è stato affidato”.
di San Salvador, beatificato il 23 maggio
2015 e canonizzato da Papa Francesco il       Nel 2018 sono stati 40 i missionari uccisi
14 ottobre 2018.                              nello svolgimento del loro servizio
                                              pastorale, 3.000 i cristiani morti per la loro
È ormai da diversi anni che il luogo fede e 300 milioni i cristiani perseguitati
prescelto per la celebrazione è nella nel mondo.
chiesa di San Paolo a Sciarè.                 Ricordarli è un dovere di gratitudine per
                                              tutta la Chiesa ma anche uno stimolo per
“Amare Dio significa amare i propri fratelli, ciascuno di noi a testimoniare in modo

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
più coraggioso la nostra fede e la nostra     Un momento di profonda tristezza e gioia
speranza in colui che sulla croce ha vinto    si vive quando avviene la lettura dei nomi
per sempre il potere dell’odio e della        dei missionari uccisi, ricordati ognuno
violenza con il suo amore.                    di loro con un fiore attaccato alla croce
                                              predisposta sull’altare al momento della
La veglia come sempre è stata organizzata celebrazione.
molto bene suscitando emozioni molto
forti in tanti momenti della celebrazione Al termine della veglia è stato rivolto
grazie a tanti segni e simboli scelti durante ai fedeli l’invito ad avvicinarsi in fila
la serata.                                    all’altare, per immergere le mani nella
Come non ricordare il vaso di creta nel farina, simbolo delle “mani in pasta” per
quale viene versata dell’acqua. Simbolo rinnovare l’impegno per la giustizia e la
della fede che ci dà la vita, ma contenuta pace. Occasione di raccoglimento e di
in un vaso di creta che simboleggia la riflessione che invita tutti noi a non stare
fragilità degli uomini: i martiri sono uomini a guardare, spronandoci a “fare” come i
con le stesse fragilità di ognuno di noi; in missionari, a “sporcarsi le mani” per un
loro però la fede è acqua che continua a mondo migliore.
zampillare, che riempie la vita di senso e
di verità: con quell’acqua noi siamo stati                                      Roberto
aspersi.

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
CRESIMANDI
                            A SAN SIRO
                                     Penso invece che abbiamo risposto “SI!” ad
                                     un invito: “VENITE E VEDRETE”.
                                     Monsignor Delpini ha saputo guidare i nostri
                                     cresimandi alla scoperta dei Doni dello Spirito
                                     Santo attraverso i cinque sensi: il GUSTO è
                                     la SAPIENZA, l’OLFATTO è il profumo della
                                     PIETA’, l’UDITO è il dono del CONSIGLIO, la
                                     VISTA quello dell’INTELLETTO, il TATTO è il
                                     TIMOR DI DIO.

                                     Ecco, noi Comunità Educante possiamo
                                     accogliere e rilanciare la missione del
                                     nostro Arcivescovo: aiutare i nostri ragazzi
                                     a riconoscere questi doni preziosi che
                                     riceveranno il giorno della loro Cresima,
                                     aiutarli a scoprirli dentro sé e donarli agli altri
                                     insieme alla loro freschezza e spontaneità.
                                     Come farlo?
Ecco il giorno è arrivato!           Invitiamoli in oratorio, in Parrocchia per la
L’emozione non manca mai quando      strada; in ogni occasione troviamo il coraggio
entro a San Siro, sento le voci e    e la positività di dire loro: “Vieni?” con un
l’entusiasmo che rendono vero e      sorriso, incoraggiandoli, facendo un tratto
vibrante di vita lo stadio.          di cammino con loro; proprio come ha fatto
Uno stadio davvero gremito.          Gesù con i suoi discepoli.

“Ma dove sono i ragazzi?”                                        Silvia, una catechista
Ce lo chiediamo spesso quando le
panche in Parrocchia sono mezze
vuote, vero?
Ecco: oggi sono tutti qui.

“Ma come è possibile?”
È una domanda lecita e non credo
che la risposta che ho tante volte
sentito: “eh già, quando c’è da
andare allo stadio allora vengono
tutti…” sia così vera.

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
IN CAMMINO!
IN CAMMINO CON I NOSTRI FIGLI!
«Ecco perché siamo vivi: non soltanto perché           è stata quella che non si trattava di una
riceviamo, ma anche perché doniamo.                    folla disordinata, ma di un popolo, sì di un
Cominciate quindi a dare: seminate sorrisi,            popolo in cammino sospinto dalla forza dello
dite parole buone. Offrite abbracci e                  Spirito Santo che con i suoi doni ci invita ad
carezze, diffondete il profumo della bontà,            accompagnare i nostri ragazzi affinché essi
condividete quanto nutre il vostro corpo e la          stessi si sentano missionari e portatori della
vostra anima, ricevete la Cresima, che rende           gioia del Vangelo dentro la comunità dei
capaci di donare, di prendersi cura degli              credenti.
altri».                                                Come mamma molte sono le emozioni che mi
Non si può non cominciare da queste parole,            accompagnano da quando nostro figlio prima
che nella loro semplicità hanno una forza              con la Comunione, ora con il percorso della
dirompente, con esse, domenica 24 marzo,               Santa Cresima, mi sta facendo rivivere; mi ha
l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha             fatto fare un salto indietro nel tempo, quando
esortato allo stadio Meazza i Cresimandi               prima bambina e poi giovane donna ho
provenienti da mille e cento parrocchie per il         vissuto questi due appuntamenti significativi
tradizionale incontro, promosso dalla diocesi          per la mia crescita spirituale con lo spirito di
e dalla Fondazione Oratori Milanesi.                   chi si abbandona totalmente all’Amore di
L’incontro, con l’Arcivescovo e i Vicari               Dio Padre. Allora, anch’io come genitore mi
episcopali delle sette Zone pastorali                  porto a casa il compito che l’arcivescovo ha
della Diocesi ambrosiana, ha visto come                affidato ai ragazzi:
protagonisti i Cresimandi con le loro famiglie,        Andate a casa - ha detto monsignor Delpini
i padrini, le madrine, le suore e le loro              - prendete un foglio e scrivete: “Chi posso
catechiste.                                            rendere contento oggi?”, appendetelo sulla
Il titolo dell’incontro “In che senso?” è tratto       porta della vostra camera. Ogni mattina,
dal Cammino dei 100 Giorni Cresimandi 2019             prima di uscire, leggetelo. La sera, se avrete
e dalla Lettera che l’Arcivescovo ha scritto ai        dato gioia a qualcuno, potrete dormire
ragazzi della Cresima di quest’anno.                   tranquilli: l’angelo di Dio vi accompagna con
Sugli spalti c’erano più di 50 mila persone            il suo sorriso».
e mille animatori, tra i 14 e i 25 anni, hanno                                      Francesca Borrello
eseguito spettacolari coreografie ispirate
alla lettera dell’Arcivescovo nella quale i
Cresimandi sono invitati a scorgere i doni
dello Spirito Santo attraverso i cinque sensi.
Un incontro che ha anche ricordato i bambini
e i ragazzi siriani, molto meno fortunati dei
nostri figli, che vivono nell’orrore di una
guerra fratricida.
L’emozione era palpabile e un clima di festa
e di gioia animava questa folla colorata
dalle pettorine di diverso colore a seconda
della zona pastorale. La sensazione che
ho percepito di fronte a tutta questa gente

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
L’incontro del 24 marzo, festa dei cresimandi,
    allo stadio di San Siro, è stata per me una
    nuova ed emozionante esperienza, perchè
    innanzitutto era la prima volta che entravo
    in uno stadio.
    Mi hanno accompagnato i miei genitori ed
    ero insieme a tutti i miei amici, le catechiste
    e suor Ivana, abbiamo cantato e pregato in
    attesa dell’Arcivescovo Mario Delpini, con
    spettacoli musicali, con le coreografie dal
    tema “In che senso?” perché, attraverso
    le immagini dei cinque sensi possiamo
    scoprire i doni dello Spirito Santo e
    cominciare a donarli agli altri, come ci
    insegna il sacramento della Cresima che ci
    rende capaci di donare e rendere contenti
    chi ha più bisogno.
    Alla conclusione dell’omelia, l’Arcivescovo
    ci ha dato il compito di scrivere su un foglio
    “Chi posso far felice oggi?” ed attaccarlo
    nella nostra cameretta, così ogni giorno
    cercheremo di aiutare e far felice qualcuno.
    Questa giornata rimmarrà come un ricordo
    felice nel mio cuore.

                                 Francesca Banfi

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Incontro 2019 n. 1 - 2019 n. 2 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
IN CAMMINO INSIEME
Martedì 9 Aprile si è svolta la Via Crucis cittadina
presieduta dall’arcivescovo Monsignor Mario
Delpini.
Un buon gruppo di volontari della nostra
comunità ha partecipato all’organizzazione di
questo bellissimo evento.
Durante l’incontro organizzativo è stato
presentato un sommario quadro con il numero
di persone coinvolte: 109 volontari, 70 coristi,
120 seminaristi, 160 preti, 3 vescovi e un
consistente numero di fedeli provenienti da
235 parrocchie della zona II di Varese.

La programmazione e l’organizzazione è stata
precisa e minuziosa, nulla è stato lasciato al
caso, tutto è stato finalizzato ad agevolare al
massimo l’accoglienza dei fedeli.
Anche se sopra le nostre teste vi erano nuvoloni
che non preannunciavano di certo bel tempo.
A circa due ore dall’inizio della celebrazione,
pur avendo qualche breve ma intenso scroscio
di pioggia, da parte di tutti i volontari c’era
un tale atmosfera positiva e gioiosa che ha
scacciato le nuvole.

Riprendendo le parole dell’Arcivescovo siamo
stati un popolo in cammino che ha condiviso
le proprie capacità mettendosi a servizio degli
altri per rendere possibile una bella serata di
preghiera.
Abbiamo percorso la strada insieme per
preparare tutto e poi per viverlo con gli altri.
Abbiamo compiuto un’azione di bene
lavorando in squadra, donando tempi e energie
per aiutare a pregare tante persone.

                                         Nicoletta

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Quaresima in Città 2019
                            La Santità “della porta accanto”
Quest’anno i Quaresimali cittadini, che si          di morire, insieme alla sua guida spirituale.
sono svolti al Teatro delle Arti, avevano           Voglio terminare il flash su di lui, con
come tema la “Santità della porta accanto”          una frase che sintetizza la straordinaria
e sono stati veramente ‘tanta roba!’                maturazione di Fede che questo ragazzo
Il taglio scelto, due rappresentazioni              ha vissuto durante la malattia: “In fondo
teatrali e due interessanti relazioni, ci           – come ho detto a mio fratello ieri – noi
ha fatto apprezzare le figure di santità            siamo fatti per il Cielo. Per sempre. Per
proposte,     situandole    nel    periodo          l’eternità.”
storico ed esaltando la spiritualità che le
caratterizza.                                       La settimana seguente, lo storico legnanese
                                                    Giorgio Vecchio ci ha presentato la figura
Le prime due serate, 13 e 20 Marzo,                 di Giuseppe Bollini, giovane partigiano
hanno visto protagonisti due giovani,               che a 23 anni fu fucilato dai fascisti, l’8
morti a poco più di 20 anni, entrambi a             Gennaio 1945.
noi contemporanei e testimoni (Martyres)            Molto interessante è stato l’affresco
di Fede Cristiana.                                  storico del periodo delle lotte partigiane
Attraverso il monologo teatrale di                  contro il regime nazifascista, mettendo
Federico Brenna dal titolo “Spaccato in             in risalto il contributo delle formazioni
due. L’alfabeto di Gianluca”, abbiamo               cattoliche. In questo contesto, Giuseppe
fatto la conoscenza di Gianluca Firetti,            venne venduto ai fascisti dal ‘Passeur’
‘Gian’ promettente calciatore, stroncato            che doveva farlo passare dalla Svizzera
da un osteosarcoma il 30 Gennaio 2015,              all’Italia.
a 21 anni.                                          Dalle pagine del Parroco di Comabbio
Intensi e profondi erano i dialoghi tra             che gli fu vicino gli ultimi giorni, si ha
Gian e don Marco D’Agostino che lo ha               testimonianza della spiritualità di questo
seguito durante la malattia. Sacerdote da           giovane, maturata negli anni di Oratorio
20 anni, don Marco ‘viene convertito’ da            a Legnano e nell’Azione Cattolica,
questo ragazzo di 20 anni: vera figura del          spiritualità che lo portò a vivere con
Cristo sofferente! Perché Gian ha un’altra          dignità e Fede la sua morte.
malattia molto contagiosa che tocca tutti           Al sacerdote confidò di non provare
quelli che lo incontrano, medici, infermieri,       rancore per chi stava per ucciderlo e
amici, parenti: l’Amore.                            pregò di dire ai suoi compagni che non
Ma, visto il luccichio di lacrime alla scena        lo vendicassero. Un’altra ‘Imitazione di
della morte, molto probabilmente Gian               Cristo’ vissuta fino in fondo.
ha contagiato pure noi spettatori.                  Durante la lettura del testo si percepiva un
“Spaccato in due. L’alfabeto di Gianluca”           grande silenzio nel Teatro, perché vibrava
è anche il libro che ha scritto poco prima          in tutti noi una forte commozione.

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Nelle altre due serate, 27 Marzo e 3 Aprile,      Peccato però che il teatro fosse a
si sono approfondite altre tre figure di          pagamento e forse questo non ha
Santità che però non posso definire della         facilitato la presenza di molti giovani,
porta accanto, in quanto si tratta di veri        come meritava la bellezza dell’opera.
giganti del XX secolo: don Lorenzo Milani,
San Paolo VI e Monsignor Oscar Romero.            L’ultimo appuntamento è stato animato da
Forse sono un po’ di parte, ma quando             Mons. Ennio Apeciti, rettore del Seminario
ero giovane, negli anni ’70, i loro scritti e     Lombardo di Roma, che ha seguito la
le loro posizioni erano fonte di dibattiti e      causa Diocesana di Beatificazione di
di crescita spirituale: quale forte influsso      Paolo VI e che in quest’occasione ci ha
hanno avuto sulla nostra formazione               parlato di altri due santi dei giorni nostri:
la ‘Populorum Progressio’ di Paolo VI,            Paolo VI morto nel 1978 e Oscar Romero
la ‘Lettera a una Professoressa’ di Don           assassinato nel 1980.
Milani, la ‘Teoria della Liberazione’ ai          Giovan Battista Montini, Arcivescovo di
tempi di Monsignor Romero (siamo tutti            Milano dal 1954 al 1963, divenne Papa col
invitati a rinfrescare la memoria).               nome di Paolo VI: fu capace di concludere
Vi sono cose che però accomunano tutti            il Concilio Vaticano II, iniziato dal
e tre: la rigorosa sequela del Vangelo,           predecessore Giovanni XXIII, e di gestire
tanto da meritarsi l’accusa di essere             un tormentato periodo per la Chiesa.
‘Comunisti’ e le tribolazioni, al limite della    Pastore illuminato, fu il primo ad
persecuzione, provocata dai loro stessi           intraprendere viaggi apostolici in giro
confratelli.                                      per il mondo: Terra Santa, Asia, Africa,
                                                  Americhe e Oceania.
Don Lorenzo Milani ci è stato presentato          Altra figura mitica è quella di Oscar
tramite ‘Il Vangelo secondo Lorenzo’,             Romero, Arcivescovo di San Salvador,
teatro di Leo Muscato e Laura Perini,             ucciso mentre celebrava la messa. Unica
che ne ripercorre la vita dal 1947 al 1967,       sua colpa fu l’osservanza del Vangelo
quando il ‘Prete Scomodo’ morì.                   che lo spinse ad appoggiare i poveri
Scomodo in quanto la sua presenza fu              ‘Campesinos’ vessati dagli squadroni
dirompente nei confronti di classismo,            della morte.
clericalismo, analfabetismo, sfruttamento         Due pilastri della Chiesa che meriterebbero
padronale e a favore della obiezione di           ben più di poche righe, ma che lascio a
coscienza: infatti, si attirò l’inimicizia di     ciascuno di approfondire personalmente.
tutte le gerarchie.
Tutti questi aspetti sono drammaticamente         A nome anche di tante altre persone
evidenziati     dall’opera    molto      ben      che hanno apprezzato come me questi
interpretata dall’attore Alex Cendron che         quaresimali, ringrazio coloro che li
non ‘fa’ don Milani ma ‘è’ don Milani;            hanno organizzati; ora l‘asticella è stata
ma anche gli altri attori animano bene i          posta molto in alto e ci aspettiamo per il
personaggi interpretati, specialmente i           prossimo anno qualcosa di pari livello.
sette ragazzi della scuola libera e felice di
Barbiana.                                                                         Fabio Rossi

                                                 10
a un cibo elaborato (che rappresenta la
ACR TABOR                                                 preoccupazione di fare tutto bene) o all’acqua
                                                          (che invece rappresenta l’ascolto della Parola
ritiro spirituale zonale                                  di Gesù). Sono molto felice di esserci potuta
                                                          andare con i miei amici dell’ACR e spero di
                                                          poter rivivere quest’entusiasmante esperienza.

                                                                                                Anna Maria

                                                          Il Tabor non è un’esperienza che capita
                                                          sempre, quindi bisogna sfruttarla al meglio,
                                                          il tema di quest’anno era la casa di Marta e
                                                          Maria a Betania, ci siamo divisi in gruppi e
                                                          io ho fatto il focolare, altri la sala relax, altri
                                                          ancora l’ingresso e altri la tavola. Un’altra cosa
                                                          che non dimenticherò è “la caccia al Signor
                                                          Lumino”, bisognava cercare due animatori,
                                                          quando li trovavi loro ti davano un lumino.
Lo scorso 30-31 marzo sono andata a Mozzate               Poi ci siamo seduti, abbiamo scritto su un
(CO) con altri ragazzi della nostra parrocchia a          foglio le nostre paure, abbiamo acceso i lumini
vivere l’esperienza del TABOR.                            e con il foglio fatto un aeroplanino e si lanciava.
Tabor è il monte dove è avvenuta la                       Era segno che le nostre paure potessero
trasfigurazione di Gesù, così ci hanno spiegato           allontanarsi.
quando siamo arrivati. E’ un ritiro spirituale            Vi consiglio di fare questa esperienza.
che serve a staccarsi un po’ dal quotidiano                                                          Beatrice
per stare insieme a Gesù approfondendo una
lettura del Vangelo.                                      Le mie compagne hanno già spiegato molto di
Per pregare meglio abbiamo ricostruito                    quello che abbiamo vissuto in questi due giorni.
l’ambiente riguardante un brano di Luca.                  Quindi io vorrei ringraziare tutti gli animatori
Il luogo era Betania, la casa di Maria, Marta e           che si sono impegnati e hanno lavorato per
Lazzaro. Nel corso dei due giorni si fanno tanti          noi, per farci divertire e per sentirci più vicini
giochi e quello che mi è piaciuto di più è stato          a Gesù. Io ero un po’ preoccupato perché non
il “gioco del Signor Lumino”.                             conoscevo nessuno, tranne il nostro gruppo
E’ un’occasione per fare tante amicizie con dei           di MIC. Anche dormire fuori casa mi rendeva
ragazzi che vengono anche da posti che non si             inquieto.
sentono spesso, per esempio Guanzate!                     Dopo qualche minuto dal nostro arrivo, ho
E’ un’esperienza che vale la pena di fare e               iniziato a socializzare con qualche ragazzo
quindi coglierla subito.                                  (erano tutti più grandi di me) e poi, in breve
                                                          tempo, eravamo diventati tutti amici.
                                           Marta          Avevamo un libretto che ci accompagnava
                                                          durante le preghiere e le riflessioni. La sera
Il Tabor è stata un’esperienza bellissima che mi          abbiamo cantato un salmo che a me è piaciuto
ha anche fatto conoscere nuovi amici.                     tantissimo: il salmo 62. Questa avventura
Al Tabor abbiamo letto il brano in cui Gesù va a          non la dimenticherò mai e consiglio ai miei
Betania e una donna di nome Marta l’ospitava              coetanei di MIC e Arnate di parteciparvi l’anno
a casa sua e di sua sorella Maria.                        prossimo.
In questi due giorni abbiamo lavorato e riflettuto
sulle loro figure: dovevamo dire se, secondo                                                          Pietro
noi, Marta e Maria potevano somigliare

                                                     11
Col mio essere un giovane? E perché questa
La palma del Martirio                                festa nella Domenica delle Palme?” credo
                                                     che la risposta sia nel simbolo della GMG:
Ogni anno quando si avvicina la Settimana            una Croce.
Santa spero che sia la volta buona in cui            Il più grande gesto d’Amore, quello di un
Gesù non si faccia catturare e Pilato non lo         Dio che mi viene a cercare, che mi vuole
crocifigga.                                          per sé, che vuole il mio amore e “desidera
Ma ogni anno la Domenica delle Palme                 ardentemente” (Lc 22,15) stare con me. E
Gesù entra in Gerusalemme e ogni anno dà             allora anche il mio cuore, come la folla, è in
“compimento al Mistero della Sua morte e             festa, esulta di gioia ma di una gioia vera e
risurrezione.” Ci mostra la necessità della          piena perché evangelizzata alla luce della
Croce per vivere la Risurrezione. Ci fa vedere       Croce, perché solo in Cristo si trova la vera
che noi crediamo in un “Dio Capovolto”, un           Gioia e solo in Lui c’è salvezza.
Dio che ha per trono una Croce, per carrozza         Impariamo allora a vivere una sequela reale e
un asino – preso in prestito – un Dio che viene      totale di Gesù, impariamo con Lui ad entrare
abbandonato da tutti: dagli amici, da chi            in Gerusalemme e a portare con Lui la Croce:
poco prima l’ha lodato dicendo: “Osanna!             sommo gesto di Carità e Gioia.
Benedetto colui che viene nel nome del               La palma del martirio, la Croce sia il nostro
Signore (Gv 12,13).                                  vanto, sia il nostro tutto, sia il simbolo della
Salendo a Gerusalemme Cristo ci indica la via        nostra testimonianza cosicché chiunque ci
per il Paradiso, non è la via dei re, non è la via   guarda sappia che noi siamo di Cristo morto
della ricchezza terrena: è la via della Croce.       e risorto per ciascuno, perché tutti sappiano
Tutti ci chiama a seguirlo, a portare con Lui        donde viene la nostra Gioia.
la palma che non è quella della gloria del           Prepariamoci dunque a questa Pasqua che
mondo ma il simbolo del martirio e cioè la           viene e tutti ci convoca, tutti ci aspetta e a
vittoria sulla morte e sul mondo.                    tutti viene incontro.
Noi siamo più fortunati dei discepoli perché
la Gioia di questa domenica è prefigurazione                            Giuseppe Andrea Coppola
della Gioia Pasquale poiché noi sappiamo
che la Croce, la morte di Gesù non è la fine
della Speranza – come invece inizialmente
fu per i discepoli – ma è la preparazione al
compimento che è la Gloria della Pasqua,
della Risurrezione.

È per questo che ogni anno mi rendo conto di
quanto sia bello, profondo, di quanto Amore
ci sia nell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e
quindi nella Settimana Autentica. Per questo
ogni giorno siamo chiamati a gridare con
Gioia: “Osanna! Benedetto”.
Non possiamo dimenticare che in questa
Domenica, grazie a San Giovanni Paolo II,
da 34 anni, si festeggia la Giornata Mondiale
della Gioventù.
E allora sorge spontanea la domanda: “Cosa
c’entra Gesù con la mia vita?

                                                12
LA PASQUA DI GESU’ VISSUTA DAI BAMBINI
Nel periodo antecedente la Pasqua, i bambini del secondo e terzo anno della scuola dell’infanzia
consorziata di Madonna in Campagna hanno “rivissuto”, insieme a suor Ivana e don Mauro,
mediante la drammatizzazione, la lavanda dei piedi e l’ultima cena di Gesù.

Don Mauro ha compiuto il gesto di lavare e baciare i piedi dei bambini e successivamente di
spezzare e dare ad ogni bambino un pezzettino di pane per ricordare gli ultimi momenti della vita
di Gesù.

I bambini hanno partecipato attivamente e con entusiasmo, mostrando un forte coinvolgimento
nel rivivere un momento così importante e significativo della vita cristiana.

                                                                                     Le maestre

                                               13
IL TRIDUO
PASQUALE…
RISORGERE CON LUI
La Domenica delle palme ci ha introdotto nella            di fronte alle sofferenze altrui, ravvivando in
settimana Santa, meglio definita “Settimana               noi la fiducia nel suo misericordioso aiuto.
Autentica” che ci ha accompagnati alla S.
Pasqua.                                                   Il Sabato Santo, giorno del silenzio e
Giorni preziosi per i cristiani sono                      dell’attesa… pensiamo a Maria, alle sue
specialmente il Giovedì Santo, il Venerdì e               lacrime, ma anche al suo cuore pieno di fede
il Sabato, culminanti nella grande festa di               nella resurrezione del Figlio. Ringraziamola
Resurrezione del Signore. Essi costituiscono              per aver contribuito, con il suo “SI” all’opera
il fulcro della nostra fede.                              della Redenzione compiuta da Gesù.

Il Giovedì Santo, con viva partecipazione,                La Veglia Pasquale, annuncio gioioso della
abbiamo rivissuto la lavanda dei piedi                    Resurrezione di Cristo. Dopo le tenebre ecco
compiuta da Gesù: gesto di profonda umiltà                la luce del Risorto Gesù ha vinto la morte e ha
e grande insegnamento di servizio ai fratelli,            riscattato l’umanità dal potere del maligno.
dedizione dettata dall’ Amore.                            Gesù, maestro ed educatore, ci indica lo stile
La celebrazione dell’Ultima Cena con                      del cristiano che ogni giorno deve risorgere a
l’istituzione della S. Eucarestia e la consegna           vita nuova per testimoniare che Gesù è vivo
del Comandamento Nuovo “Amatevi gli uni                   ed è qui presente in mezzo a noi.
gli altri come io ho amato voi” ci ha indotto             Allora sì che sarà una vera Pasqua per tutti
ad un serio esame di coscienza riguardo                   noi, ogni giorno della nostra vita.
la nostra scarsa intensità e incostanza nei
rapporti con il nostro prossimo. Gesù, in quel                    Alcuni aderenti dell’Azione Cattolica
giorno, ha istituito anche il Sacerdozio per                                               parrocchiale
rendere possibile di rivivere anche ai giorni
nostri il mistero dell’ultima cena.

Il Venerdì Santo, commemorando la Passione
e la Morte del Signore, abbiamo contemplato,
con cuore commosso, il nostro Dio che ci ha
amato fino all’estremo dono di Sé, per la
salvezza di tutti e di ciascuno.
In Gesù Crocifisso, che ha provato perfino
l’abbandono del Padre, abbiamo ritrovato
tutti i crocifissi di oggi: i bambini maltrattati
o sfruttati, i giovani senza lavoro e senza
speranza, i malati, i carcerati, gli anziani soli,
i migranti rifiutati e tutte le ingiustizie che
hanno il sopravvento nel mondo attuale.
Chiediamo a Gesù di non rimanere insensibili

                                                     14
anche inviato come collaboratore proprio
ANDREA BAGATTINI                                      a Madonna in Campagna ed Arnate; dal 1
                                                      settembre 2014 fino al 1 dicembre dello scorso
SI PRESENTA                                           anno ho prestato il mio servizio nella parrocchia
                                                      di Moriggia collaborando, in tempi diversi, in
                                                      diversi ambiti come la Liturgia, la Catechesi e
                                                      l’oratorio in generale.
                                                      L’Arcivescovo mi ha ora destinato ad occuparmi
                                                      della Pastorale Scolastica del Decanato: un
                                                      incarico che esprime l’attenzione e il desiderio
                                                      di dialogo della Chiesa con il mondo della
                                                      scuola. Per fare questo non sono solo ma lavoro
                                                      con una Commissione decanale con cui stiamo
                                                      rimettendo in moto questo servizio dopo anni
                                                      di stallo, non senza fatica.
                                                      E siccome un ministero nella Chiesa non
                                                      è tale se non è inserito in una Comunità
                                                      concreta, l’Arcivescovo ha deciso di mandarmi
                                                      nuovamente in questa Comunità Pastorale.
                                                      E così: eccomi qua! Il mio servizio sarà legato
                                                      alla Messa domenicale e festiva: sarò in mezzo
                                                      a voi per rendere grazie al Signore nei giorni
                                                      della festa, per presentare a Lui la vita vissuta
                                                      nei giorni della settimana, le gioie, i dolori, le
“A volte ritornano!” si dice talvolta. Ed eccomi      preoccupazioni, le fatiche che si incontrano. La
ritornato! Dopo 4 anni e qualche mese torno a         mia presenza sarà un po’ più defilata che nel
Madonna in Campagna ed Arnate.                        mio precedente incarico.
                                                      Tuttavia rivedere, “girando” le diverse Messe
Per qualcuno sono un nuovo arrivo e per altri         nelle nostre chiese, volti conosciuti e amici mi
sono un volto conosciuto, ma per gli uni e gli        fa sentire a casa; e l’accoglienza fattami dai
altri è giusto che mi presenti o ripresenti visto     nostri sacerdoti, con fraternità e attenzione fa si
che comunque molte cose sono cambiate dal             che mi senta custodito nel mio ministero.
settembre 2014, quando ho lasciato questa
Comunità Pastorale.                                   Il Signore mi ha condotto “di inizio in inizio, per
                                                      inizi che non hanno mai fine” come disse san
Classe 1982, celibe, vivo a Tornavento.               Gregorio di Nissa. E ora inizio, o meglio ri-inizio
Ho in tasca un diploma da perito tessile che mi       tra voi. Mi affido alla vostra preghiera e alla
ha permesso di lavorare per 13 anni in alcune         vostra pazienza con il desiderio di camminare
industrie del settore con diverse mansioni, fino al   sulla strada del Vangelo con voi.
licenziamento del novembre 2014. Dal febbraio
2015, invece, mettendo a frutto la laurea in          PS.
Scienze Religiose ho potuto concretizzare un          Mi è stata chiesta una foto per accompagnare
desiderio preparato da tempo, diventando              questa presentazione. E non ho avuto dubbio
insegnante di Religione nella Scuola Primaria.        sulla scelta: la prima foto “da diacono” fattami
Alcuni mi hanno incontrato in questa veste,           in occasione della mia prima Messa a Madonna
dato che lo scorso anno scolastico ho insegnato       in Campagna, il 21 novembre 2013!
nelle scuole Primarie delle due parrocchie.
Sono Diacono permanente della Diocesi di                                                         Andrea
Milano dal 16 Novembre 2013, data in cui fui
Negli ultimi tre anni abbiamo avuto la fortuna       all’Eucaristia, alla Parola di Dio e alla Chiesa.
di accompagnare un gruppo di ragazzi in              Nella basilica di San Pietro, sulle spoglie
un percorso, all’interno del quale abbiamo           di papa Giovanni XXIII, hanno rinnovato le
appreso il vero significato dell’essere              promesse battesimali, pronunciando il credo.
educatore.                                           Il terzo giorno del viaggio il gruppo ha
                                                     assistito all’udienza papale in San Pietro, nella
Alla loro età, così come è capitato a noi, è         quale il pontefice ha accolto i nostri ragazzi e
difficile cogliere l’importanza del ruolo degli      li ha incoraggiati a crescere nella fede e nella
educatori. L’educatore non è solo quella figura      carità, impegnandosi a portare frutti buoni.
che ti accompagna nella crescita spirituale,         Nel momento in cui c’è stato proposto questo
ma ti aiuta a comprende i valori della vita.         ruolo eravamo timorosi ad accettare questo
L’atto conclusivo del percorso della                 incarico. Ma grazie alla coesione del team
preadolescenza, in cui abbiamo seguito i             educatori e all’aiuto dei nostri referenti ci

STO ACCOMPAGNANDO ALLA PROFESSIONE DI FEDE

nostri ragazzi, è la professione di fede.            siamo imbarcati in questa rotta educativa.
Il gruppo di terza media professerà il proprio       Non è stato semplice: i ragazzi a questa età
credo davanti alla comunità e mettendosi a           sono esuberanti e distratti, in più conciliare gli
servizio della stessa, durante la S. Messa del 2     impegni personali con l’organizzazione degli
Giugno all’interno della Sagra della Comunità.       incontri di catechesi può essere difficoltoso e
                                                     scoraggiante.
Passo importante del percorso comprende il           Con la tenacia e l’impegno però, siamo riusciti
pellegrinaggio di tre giorni nella città di Roma.    a non perderci durante il cammino.
Essere pellegrini, significa essere ragazzi
in cammino con una meta precisa, con il              In questo momento siamo felici del gruppo che
cuore aperto, pronto a crescere, imparare e          si è creato, della voglia di sapere dei ragazzi
a diffondere il messaggio d’amore di Cristo:         e di tutto quello che ci stanno donando, che
proprio come i primi cristiani. Abbiamo visitato     compensano tutte le fatiche.
le quattro Basiliche papali, in cui il gruppo è
stato invitato a esclamare “Sì!”: all’Amore,                                   Carlo, Alyssa, Stefano

                                                    16
LA DELUSIONE
            E LA SFIDA DI ESSERE EDUCATORI
L’esperienza come educatore        Perché educare è fatto anche        Forse è in questi momenti
in oratorio, come catechista       di questo. Piccole sconfitte.       che non solo l’educatore,
di un gruppo di adolescenti è      E allora cosa possiamo fare?        ma tutte le persone vicino
sempre una sfida. Già educare      Spesso è disarmante vedere          devono attuare quelle scelte,
in sé è la sfida più grande che    il disinteresse, la mancanza di     quei “no”, quegli esempi che
un ragazzo, giovane, adulto        rispetto, il sentirli già vissuti   possono aiutare questa età
vive prima “ricevendo”, e poi      delle esperienze. E anche           fragile già di suo.
“dando, donando”.                  quando li si mette di fronte alla   A volte anche il lasciare
Ma come è educare gli              loro fragilità si nascondono        perdere può essere l’arma
adolescenti oggi?                  dietro una maschera di              che da una provocazione,
È una sfida molto difficile.       irriverenza e superiorità. Ma       uno stimolo.
Cercare di lanciare una            è una maschera di fragilità.
provocazione, lasciare un          Che nella vita vera rischia di      Oppure prendersi del tempo,
messaggio, sperare che             sbriciolarsi.                       pregarci su. Trovare un giusto
i ragazzi affidati possano         Fare l’educatore oggi è una         discernimento perché alla
tornare a casa con anche solo      sfida nel trovare qualche           fine ci tieni ai ragazzi e vorresti
una parola da un incontro          canale comunicativo che non         solo il bene per loro.
settimanale...                     deve essere semplice per noi,       E a mente fredda e
Provare a insegnare quel           ma che arrivi diretto a loro,       confrontandoti arriva spesso
“qualcosa” che un certo            una sfida nel parlare la loro       la possibile soluzione.
Gesù disse qualche migliaio        lingua, nell’andargli incontro.     Magari qualcuno non la
di anni fa, in un contesto         Ma anche questo spesso non          comprenderà, non l’accetterà
storico, politico, geografico      basta.                              e lo vedrà sempre come una
totalmente       differente    e   Le sfide si vincono, ma anche       soluzione esagerata.
provare a tradurlo nei             si perdono?                         Ma a questi ragazzi servono
giorni nostri, nel linguaggio      E allora? Che fare?                 anche queste soluzioni.
che usano gli adolescenti                                              È sempre una sfida.
oggi, nel far breccia tra i        Si potrebbe reagire a caldo.
loro interessi. Perché non         Decisioni drastiche innescate       E tu, nel tuo piccolo, nella tua
basta leggere una lettura,         dall’irruenza, dalla delusione,     famiglia, nella tua cerchia di
raccontare un insegnamento.        dal non riuscire a vedere una       amici, come educhi? Come
Devono provarlo in prima           risposta agli sforzi.               sei d’esempio?
persona, farlo loro.               Si potrebbe lasciare perdere.
È una sfida che a volte ti porta   È semplice, facile. Ma loro?            Riccardo, Elena & Mauro,
a una sconfitta.                   Cosa ricevono dalla sconfitta?           Chiara, Nicola e sr Lucia

                                                  17
Signore, con i fratelli e le sorelle nella fede.
CENA EBRAICA ARNATE                                    E’ stata una bellissima esperienza, grazie di
                                                       cuore.
                                                                                      Veronica, catechista

                                                       Oggi, al catechismo insieme ai miei compagni,
                                                       alle catechiste e don Casimir, abbiamo vissuto
                                                       un’esperienza speciale: festeggiato la Pasqua
                                                       Ebraica.
                                                       Dal testo del catechismo dove veniva spiegato
                                                       le nostre catechiste l’hanno rappresentata con
                                                       tutti i particolari. Dopo la spiegazione del don
                                                       abbiamo degustato i sei cibi di un tempo…
                                                       Mi è sembrato di rivivere, come quando Gesù e
                                                       i suoi apostoli (Luca, Marco, Matteo, Giovanni,
                                                       Andrea, Pietro, Giacomo…)si riunivano anche
                                                       loro alla tavola comune.

                                                                                               Desirè M.

Mercoledì 3 aprile, all’oratorio di Arnate, noi        Non avrei mai pensato di vedere una lunga
catechiste, bambini del 3 anno di catechesi,           tavolata… mi ha colpito.
educatore e don Casimiro abbiamo vissuto               Ho partecipato con interesse e ascoltato bene
una cena diversa da tutte le altre cene, ovvero        quello che veniva letto e spiegato da don
abbiamo finto di essere una grande famiglia            Casimir. Il momento dell’assaggio mi è piaciuto
ebrea seduta a tavola per celebrare la Pasqua,         perché ogni catechista ha distribuito ogni cibo
come l’ha vissuta Gesù.                                e io ho assaggiato tutto perché era tutto buono.
All’inizio, il sacerdote ha fatto una breve
introduzione biblica e spiegato il significato dei                                   Leonardo e Gioele
7 cibi tipici del pasto rituale ebraico e i relativi
calici, in un secondo momento li abbiamo
degustati, con molto entusiasmo, perché
preparati da noi.
C’erano pane azzimo (PANE SENZA LIEVITO
PER FRETTA DI FUGGIRE), pasta di frutta secca
dolce (SIMILE A MALTA PER MATTONI), erbe
amare (AMAREZZA DELLA SCHIAVITU’), sedano
(FRESCHEZZA DI PRIMAVERA), uova sode (VITA
CHE NASCE), arrosto di agnello (SACRIFICIO),
calici di vino (4 PROMESSE BIBLICHE DI
REDENZIONE) e acqua salata (SUDORE DELLA
SCHIAVITU’).
Durante questo incontro, abbiamo voluto dare
importanza al vero significato che Gesu’ ha per
noi. Egli si offre per tutti noi.
E’, poi, quello che vivremo durante il giorno di
1^ comunione. Entrerà per la prima volta dentro
di noi e ciascuno, per sempre, lo custodirà.
Quando riceveremo la comunione, nel mese
di maggio, formeremo una sola cosa con il

                                                  18
Eh si! Con i nostri bambini del terzo anno di
catechesi, che si stanno preparando a ricevere
per la prima volta l’Eucarestia, abbiamo
                                                                        Cena Ebraica
provato a vivere la cena pasquale ebraica così                 Madonna in Campagna
come l’ha vissuta Gesù.
Abbiamo scoperto il significato dei sette cibi
e dei quattro calici che la compongono, che
simboleggiano diversi momenti della storia
degli Ebrei liberati dalla schiavitù.

Perché l’abbiamo fatto, se noi siamo cristiani?
Perché l’ultima cena di Gesù, durante la quale
ha istituito l’Eucarestia, si inserisce proprio in
questo contesto.
Tutti seduti intorno alla tavola apparecchiata,
calici e cibi sulla tavola – ognuno con il
nome, il contento e il significato - abbiamo              “E’ stato bellissimo perché abbiamo mangiato
ascoltato don Mauro che ha brevemente                     cibo ebraico e anche perché abbiamo fatto
rievocato il racconto biblico facendosi aiutare           qualcosa di diverso dalle altre lezioni e non
dai bambini, interessandoli e incuriosendoli              capita tutti i giorni di mangiare cibi così’.
e poi… abbiamo assaggiato tutto, anche le
erbe amare!                                                                   Lorenzo, Andrea, Matteo
Ecco qualche eco di questa esperienza…
                                                          “E’ stata una sensazione bellissima perché
“Alla cena ho vissuto un momento importante               abbiamo mangiato cibi nuovi. Abbiamo provato
con e come Gesù: ho provato tanta gioia e mi              disgusto e dolcezza e non abbiamo mangiato
sono divertito a mangiare cibo ebraico”.                  tutto”.
                                                                                   Chiara, Martin, Sofia
                                       Mattia C.
“E’ stato bello, anche se non ci piaceva tutto.           “Alla cena ebraica ho provato gioia per
Abbiamo mangiato il cibo tipico della pasqua              l’esperienza che ho vissuto con i miei amici
ebraica. I cibi che ci sono piaciuti di più sono          e perché ho scoperto cose che neanche
stati il sedano e l’agnello”.                             immaginavo di non sapere”.
              Roberta, Dalia, Marta, Leonardo                                               Bartolomeo

                                                     19
ANCHE AL CIMITERO DI ARNATE
                   FURTI DI VARIO TIPO
Se a quello monumentale di viale Milano              componenti in bronzo, ottone e stagno,
ormai questi fatti sono diventati cronici,           nonché, manco a dirlo, fiori e contenitori.
nel cimitero di Arnate sino ad oggi non si           I furti si estendono, altresì, alle strutture
erano registrati furti di un certo spessore.         votive dei lucernari, dei, per intenderci,
Le avvisaglie che anche il luogo dei prati           tipici, spesso artistici, contenitori di lumini
dell’eternità di periferia potesse, tuttavia,        elettrici.
entrare nel mirino dei soliti ignoti si erano        Proprio, quasi incredibile, su alcune delle
manifestate nelle scorse settimane al                tombe con tale illuminazione, asportati
cimitero del rione di Crenna.                        i contenitori detti, sono stati lasciati tali
E adesso nel mirino è finito, come detto,            fiaccoline. Come, danni e sorta di beffa,
il cimitero arnatese che si affaccia sulle           ad illuminare la scena del crimine.
arterie della Superstrada e, in particolare,         Adesso c’è chi è intenzionato a togliere
sulla interna via adiacente.                         dalle tombe dei propri cari quelle strutture
                                                     artistico-coreografiche, vedi anelli di
Tempo di saldi anche al camposanto?                  demarcazione, fregi, statue di contenuto
Ma no, ironia a parte, la verità è, anno             religioso e così via, che possano, come
nuovo prassi vecchia, che si è insomma               dire, destare ulteriori attenzioni da parte
cominciato a constatare come oggetto di              dei ladri.
furti sia pure questa sede.                          Poetavano note rime: “Non c’è pace fra
Gli Arnatesi sono oltremodo sconcertati              gli ulivi”, in tal caso fra i cipressi.
ed è già psicosi, anche perché c’è chi
teme che, come avvenuto nel cimitero di                                              Elio Bertozzi
viale Milano, possano registrarsi anche
atti di violenza, per sottrarre borsette e
valori.
E, bisogna pur dirlo, ad ogni doglianza,
da un po’di tempo a questa parte,
corrisponde ira, disappunto e quasi una
sorta di incredulità per la tipologia dei
furti.
Concluso da tempo il periodo delle
festività, calato il flusso, anche questo
è innegabile, da parte di chi esprime la
pietà dei vivi verso i propri cari defunti,
ecco che il cimitero di Arnate è diventato
oggetto di, chiamiamole così, attenzioni
più mirate da parte dei malfattori.
E le tentazioni riguardano pure le parti
in rame, il cosiddetto “oro rosso”,

                                                20
ARNATE NEL 1700
Celtico, latino, gotico, idioma longobardo;          Garegnani-Strada del Forno, via Grandi/
queste lingue hanno avuto un ruolo                   Dei Platani-Strada della Boggia.
fondamentale nella destinazione della
carta d’identità di Arnate.                          E in conclusione: via Montello-Strada
Quale compendio dell’articolo apparso                dei Ronchi, via Rongione-Strada del
nel numero precedente, raccogliendo                  Roggione, via S.Nazaro-Contrada della
l’invito di vari arnatesi, approfondiamo             Chiesa, via XXII Marzo-Strada per Busto.
l’argomento, in particolare in una
dimensione storica, settecentesca in tal             Ultima nota sul torrente di casa nostra,
caso.                                                l’Arno. Numerose sono le variazioni di
Come ricordano nel libro per i tipi della            percorso registratesi nel corso degli
Collana “Galerate”, che fa memoria di                anni, la maggior parte per interventi a
“Una comunità sulle rive dell’Arno”, gli             rettificazioni del percorso.
autori Giuseppe Fimmanò ed Alberto P.                Finalizzazioni destinate a facilitare il
Guenzani, in alcune zone del territorio              deflusso delle acque nel caso di piene.
comunale (Arnate fu a suo tempo Comune               Si pensi che il tratto che serpeggia sul
autonomo), anche in ambiti di singolare              territorio arnatese è tra i pochi ad aver
importanza, ogni campo aveva il proprio              conservato alveo ed immagine simili a
nome, talmente diffuso da essere citato in           quelli di ben tre secoli addietro.
atti notarili fino alla metà del Novecento.
Alcuni        esempi:      barros-cespuglio-                                     Elio Bertozzi
Baraggia,        gahagi-bosco      riservato-
Gaggiano, runcare-dissodare-Ronco e
così via.

Veniamo alla toponomastica, tracciando
un confronto tra i nomi odierni e quelli
tradizionali.
Via Alberone/Lario-Strada per la Cà di
Ass, via Arno-Contrada dell’Arno, via
Cairoli-Strada della Prava, via Cappellini-
Strada del Vignolo, via Cappuccini-Strada
per Cardano, via Casati-Strada della
Roggiaccia.

Poi la centrale via Checchi-Strada da
Gallarate a Cassina Verghera, via Correnti-
Strada per Samarate, via Covetta-Strada
della Costa, via Filzi/Delle Querce-Strada
da Arnate e Verghera per Busto, via
                                                21
Ormai nella nostra quotidianità ci ritroviamo
spesso ad essere spaventati all’idea che non
tutto vada come desiderato, per questo
siamo spinti a programmare ogni singolo
istante della nostra vita, incastrando mille
appuntamenti nella speranza di riuscire
a fare tutto nel (sempre poco) tempo a
disposizione…
La spesa, gli impegni dei bambini, il lavoro, le
commissioni varie, persino il tempo libero è                 PERCHE’
programmato nei minimi dettagli.
                                                          PROGRAMMARE
Spesso rischiamo di portare questo stile di
vita anche con noi in vacanza!                             LE VACANZE?
Per esempio, chi non si è mai perso
nell’organizzazione della visita di una capitale
europea, un’esperienza oltreoceano, o una
“rilassante” gita fuoriporta, in modo da non
perdersi nulla di importante? Io (Laura) ero
proprio così!!! Arrivavo persino a programmare
in quale bar fare la pausa (15 minuti e non di
più, per non rischiare di incasinare il resto del
programma giornaliero!).                             la nostra vita non saranno quelli organizzati
Questo finché non ho conosciuto mio marito           a tavolino, ma quelli vissuti e condivisi nel
Daniele: quando si dice che gli opposti si           momento in cui si decide di vivere un posto
attraggono…                                          e non solo di visitarlo. Interagire con le
nel nostro caso è proprio così, almeno per           persone, anziché con le guide turistiche, alla
quanto riguarda la concezione di vacanza!            scoperta di angolini nascosti che nei libri non
                                                     vengono indicati e abbandonando la frenesia
Piuttosto che impiegare ore a studiare               del vedere tutto e subito anche in vacanza!
guide e blog online lui adora perdersi               E’ come ammirare il cielo di notte e
nelle vie della città, entrare in una chiesina       conoscere a menadito tutte le costellazioni: è
semideserta e chiedere al sagrestano o a             affascinante, ma nel momento in cui si riesce a
una persona del luogo di raccontargli la             scorgere una stella cadente, resta l’emozione
storia del posto… Confesso che per me,               dell’attimo, dimenticando il resto del cielo
maniaca dell’organizzazione e del controllo,         stellato: sono le belle sorprese che rendono il
all’inizio questo atteggiamento provocava            viaggio memorabile.
esasperazione, ma col passare del tempo (e           D’altra parte, anche andare totalmente allo
dei viaggi insieme) ho iniziato ad apprezzare        sbaraglio non è sempre una buona idea,
questo approccio più easy. Non solo!                 perché i musei non sono aperti a tutte le ore!
Con lui ho scoperto, ad esempio, delle               Quindi io e mio marito abbiamo trovato un
antichissime mura medievali intorno a Verona,        nostro punto d’incontro, cercando di non
o una chiesa/fortezza usata contro gli attacchi      lasciarci sopraffare da un’organizzazione
dei pirati a San Vito Lo Capo…                       ossessiva e godendoci appieno ciò che il
                                                     viaggio ci può offrire!
Ho imparato, grazie a lui, che le scoperte più
belle e i momenti che ricorderemo per tutta                                        Laura e Daniele

                                                    22
per scoprire che ognuno di
                                                                   noi ha dei talenti da investire
                                                                   da ridonare...
                                                                   Ogni      anno     un    nuovo
        ANCHE QUEST’ANNO                                           oratorio ma possiamo farlo
                                                                   se soprattutto noi adulti ci
           è TEMPO di...                                           crediamo e continuiamo
                                                                   ad esserci a crederci senza

        Oratorio Estivo!                                           sottolineare quello che non
                                                                   si fa o si faceva o manca...
                                                                   la frase “si è sempre fatto
                                                                   così” ha la bellezza della
                                                                   tradizione ma dovrebbe
                                                                   avere anche uno sguardo
Con il mese di Aprile ogni       possa essere davvero unico e      sul futuro che passa proprio
anno si rimette in moto un       irripetibile.                     attraverso l’educazione delle
movimento di persone: adulti,                                      nuove generazioni. Da soli
animatori ,ragazzi e famiglie    I protagonisti di un oratorio     non riusciamo ma insieme e
della nostra comunità perché     chi sono?                         con Gesù anche quest’anno
occorre iniziare a pensare                                         potremo dire con entusiasmo
la proposta della bellissima     Le famiglie che ogni anno         il nostro oratorio è proprio
esperienza di un Oratorio        si fidano e scelgono per i        una Bella storia!
Estivo.                          loro figli di far vivere questa   Ai ragazzi dico vi aspettiamo,
Già il corso animatori è         esperienza Tutto è formativo      e agli adulti della comunità
iniziato perché non ci si        in una giornata “tipo” si         rivolgo un invito pensateci e
improvvisa ad animare nello      cresce in ogni momento, i         con il vostro contributo dateci
stile del servizio e della       giochi, le attività le gite ma    sempre la possibilità di poter
gioia. E’ proprio una “Bella     sopratutto è la preghiera         fare un oratorio estivo!
storia” quella che scriveremo    il rapporto con Dio il vero       Grazie a quelli già fin
insieme durante questo           cuore di un oratorio.             d’ora hanno dato la loro
oratorio estivo 2019, quale?                                       disponibilità e benvenuti
La tua, la mia, la storia        Gli animatori ragazzi carichi     a coloro che si vorranno
di migliaia di ragazzi e         di entusiasmo e di gioia al       aggiungere!
animatori, anche di adulti che   servizio dei più piccoli.
credono nell’opera educativa                                                              sr Ivana
dell’oratorio.                   Gli adulti che possono
Ogni oratorio estivo è una       prestare un pochino del loro
nuova pagina tutta da scrivere   tempo per il bar, il servizio
una     nuova     opportunità    a tavola, la segreteria...
di crescita per tutti. Non       può essere un’opportunità
dobbiamo abituarci o dare per    per tutti stare con i ragazzi
scontato che l’oratorio estivo   appassiona e dà “coraggio”.
ci sarà! Ma è fondamentale
ogni anno che ognuno di          Il tema di quest’anno è
noi si senta chiamato a          Bella storia dove saremo
rendersi disponibile perché      accompagnati da cinque
ogni estate l’oratorio estivo    parabole e da cinque santi

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CINEMA                 CINEARTIFORUM
       Il Cinema delle Arti questo mese
       coglie l’occasione di invitarvi a       Segue Roma, premiato agli Oscar
       partecipare alla nuova edizione del     come miglior film straniero, al David di
       Cineartiforum, che accompagna           Donatello come miglior film straniero,
       Gallarate da più di 100 edizioni.       e al festival di Venezia 2018 vincendo il
                                               Leone d’oro.
        Una grande partenza il 2 Maggio        Il film diretto da Alfonso Cuaron,
        con il film Stanlio e Ollio della      racconta un anno turbolento della vita
        Lucky Red candidato al Golden          di una famiglia borghese nella Città
        Globe 2019. Presentato alla festa      del Messico degli anni 70. Roma è un
        del cinema di Roma, accolto con        ritratto di vita vera, intimo e toccante,
        un’ovazione del pubblico e molto       raccontato attraverso le vicende di
        apprezzato dalla critica, Stanlio      una famiglia che cerca di preservare
        & Ollio di Jon S. Baird celebra il     il proprio equilibrio in un momento di
        meraviglioso legame che ha unito       lotta personale, sociale e politica.
  per tutta la vita il duo comico più amato
  al mondo.                                    Segue Copia originale di Marielle
  Stan Laurel e Oliver Hardy, interpretati     Heller, che vanta 3 candidature
  magistralmente da Steve Coogan e             all’Oscar e due Golden Globe.
  John C. Reilly, partono per una tournée      Racconta la storia di Lee Israel (Melissa
  teatrale nell’Inghilterra del 1953. Finita   McCarthy), acclamata biografa che,
  l’epoca d’oro che li ha visti re della       ritrovandosi a far fronte alle difficoltà di
  comicità, vanno incontro a un futuro         pubblicazione perché ormai fuori dal
  incerto.                                     mercato editoriale, imprime un ardito
  Il pubblico delle esibizioni è tristemente   e irreversibile cambiamento alla sua
  esiguo, ma i due sanno ancora                carriera.
  divertirsi insieme, l’incanto della loro
  arte continua a risplendere nelle risate     A metà del Cineartiforum, troviamo il
  degli spettatori, e così rinasce il legame   film Ovunque proteggimi di Bonifacio
  con schiere di fan adoranti. Il tour si      Angius, il film racconta la storia di
  rivela un successo, ma Laurel e Hardy        Alessandro un cinquantenne che
  non riescono a staccarsi dall’ombra          vive alla giornata e che cambia la sua
  dei loro personaggi, e fantasmi da           vita grazie un incontro fortuito con
  tempo sepolti, uniti alla delicata salute    Francesca e il suo bambino.
  di Oliver, minacciano il loro sodalizio.
  I due, vicini al loro canto del cigno,       Il 20 Maggio invece il Cineartiforum vi
  riscopriranno l’importanza della loro        propone Dafne, con la partecipazione
  amicizia.                                    del regista Federico Bondi che

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