2021 n. 3 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia

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2021 n. 3 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
2021 n. 3
2021 n. 3 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Anno XXXVII - n°3 - Luglio 2021
Periodico delle Comunità Parrocchiali di Madonna in Campagna e Santi Nazaro e Celso - Gallarate
www.mariareginadellafamiglia.it

Dir. Resp. don Mauro Taverna Reg. Trib. Busto A. N. 09/01.
Stampa: A. Ferrario Ind. Grafica in Via Cappellini 18 in Gallarate

Il presente numero è stato chiuso il 27/06/2021 e sono state stampate 1000 copie. Viene recapitato
a tutte le famiglie residenti nel territorio delle parrocchie ed offerto a quanti sentono di amare
MADONNA IN CAMPAGNA e ARNATE.

INDIRIZZI UTILI:                                      ORARIO S. MESSE:
Don Mauro Taverna (Parroco)                           Parrocchia Santuario
Via Leopardi, 4                                       di Madonna in Campagna
Cel.: 338 6605559 - Fax. 0331 734825                  Feriali (da lunedì a sabato).............                   ore 8:00
donmaurotaverna@gmail.com                             Vigiliare............................................       ore 18:00
                                                      Festive.............................................        ore 8:00
Don Marco Valera                                      .........................................................   ore 10:30
Via XXII Marzo 44 (oratorio di Arnate)
                                                      .........................................................   ore 18:00
Cel.: 338 9363138 - valeramarco6@gmail.com

Don Marco Milani                                      Confessioni
Tel: 0331 245518 - donmarcomilani@gmail.com           Tutti i giorni prima e dopo la S. Messa
                                                      Tutti i sabati dalle 15:00 alle 17:45
Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice
Via Pio La Torre, 2 - Tel. 0331 793590                Parrocchia SS. Nazaro e Celso
Sr Ivana:                                             Feriali (da lunedì a venerdì)............ ore 9:00
Cel.: 340 3944856 direttrice.mic@gmail.com            Vigiliare............................................ ore 17:30
Sr Lucia:                                             Festive............................................. ore 9:00
Cel.: 392 6616645 - brasca.lucia@gmail.com            ......................................................... ore 11:00
Centro Parrocchiale Paolo VI                          Confessioni
Via Bachelet, 9
                                                      Tutti i giorni prima e dopo la S. Messa
Segreteria di Arnate
                                                      Tutti i sabati dalle 15:00 alle 17:15
segreteriaparrocoarnate@virgilio.it
Tel. e Fax. 0331 771393                               Oratorio Arnate (luglio e agosto sospesa)
                                                      Festive ore....................................... ore 17:30
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editoriale
           di don Mauro Taverna

COME CREDERE IN DIO
Come credere in Dio in una società           nella società dei consumi sembrano
così colpita dalla pandemia?                 scomparse dal dibattito pubblico;
Urge uno sforzo audace e creativo            infine, occorre riscoprire quella
per una nuova evangelizzazione.              lettura dei ‘segni dei tempi’ , in cui
Risponde così Monsignor Bruno                si era tanto impegnato il Concilio
Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto. Mi       Vaticano II.
ha molto interessato il suo intervento       Che urga una nuova evangelizzazione
che voglio in parte condividere con          si può facilmente osservarlo: se
voi.                                         la reazione di molti credenti alla
Quello che veramente urge per                prova della pandemia è stata quella
il popolo di Dio, in questo tempo            di chiudersi nel privato e affidarsi
difficile, è “farsi carico degli             così al Signore, può dedursi che la
interrogativi che tanti avvertono            formazione da essi ricevuta non è
nel proprio cuore”: “come credere            stata tale da spingerli a testimoniare
in Dio in una società così duramente         in maniera pubblica e convinta il
messa alla prova dal flagello Covid          Risorto, spendendosi il più possibile
19? Come riportare a un cammino              nell’offrire carità e speranza a chi è
condiviso di fede tanti, specialmente        stato colpito.
giovani, che da mesi sembrano aver
tagliato i ponti e non si vedono più         Occorre, allora, riproporre la viva
nelle nostre Chiese, dove pure erano         vox Evangelii, la fede in colui che
stati formati?”.                             non è venuto per essere servito,
A queste domande Monsignor Forte             ma per servire e che chiama tutti
risponde indicando tre piste: “in            e ciascuno dei suoi fedeli a credere
primo luogo, mi sembra necessario            in lui, mettendosi in gioco senza
che la comunità ecclesiale si impegni        risparmio nel campo della carità e
in uno sforzo audace e creativo di           della solidarietà verso i più deboli.
nuova evangelizzazione; in secondo           Come attrarre chi si è dileguato,
luogo, penso sia importante ritornare        specialmente tra i giovani, perché
a parlare delle ‘realtà ultime’, che         si faccia partecipe e protagonista
                                             di questo nuovo slancio missionari?
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Quali linguaggi e canali trovare per            bellezza alla vita. Occorre riscoprire
ristabilire un vero ponte comunicativo          il fascino della sobrietà e del sacrificio
con chi si è allontanato?                       in vista del bene futuro promesso.
Come annunciare la gioia evangelica             Come Chiesa dobbiamo ritrovare la
dell’impresa comune e sollecitare al            passione e lo slancio di annunciare
servizio del bene di tutti chi, impaurito       che colui, che è venuto a salvarci,
e provato, ha preferito chiudersi               tornerà nella gloria e che solo
in sé stesso o nella piccola cerchia            l’orizzonte del suo ritorno illumina
dei propri cari, in atteggiamento di            di senso vero e definitivo il nostro
riassicurazione e di difesa?                    cammino nel tempio. L’oggi di Dio è
La risposta del Vangelo è vivere                l’oggi che siamo chiamati ad abitare
tutto questo uscendo da noi stessi              e vivere, trasfigurandolo dall’interno
e andando verso gli altri. La “Chiesa           con la fede, la speranza e l’amore.
in uscita” è quella su cui Francesco            Certo, riconoscere nella pandemia
ritorna di continuo nei suoi appelli:           l’oggi di Dio può non essere facile,
si tratta di uno stile di vita ecclesiale       ma vuol dire credere e testimoniare
che esige una profonda conversione              che nulla è perduto sul piano della
pastorale. E che, in ogni caso, non             grazia, che la provvidenza e la
potrà profilarsi senza una rinnovata            misericordia del Signore non ci
effusione di luce e di forza dall’altro,        abbandoneranno mai, che tutto il
da invocare con convinzione e                   dolore del mondo non diminuisce il
perseveranza.                                   valore di ogni singola vita e il dovere
                                                di vivere in pienezza ogni istante
Al     rinnovato         impegno       di       del nostro cammino, spendendolo al
evangelizzazione              occorrerà         servizio del bene, davanti a Dio e per
chiedere,      in     particolare,     di       il mondo.
riproporre le realtà ultime, rischiarate        Una prospettiva, una speranza, una
dalla promessa di Dio e dalla                   sfida, che solo gli occhi della fede
risurrezione di Gesù: l’edonismo                potranno aiutarci a riconoscere e
e il consumismo rampante, che                   affrontare con fiducia e fedeltà più
dominavano       l’opinione      pubblica       forti di ogni disillusione o stanchezza.
prima della pandemia, sono stati
smentiti dall’esperienza drammatica
di fragilità e impotenza di fronte al
male che abbiamo vissuto. E’ emerso,
con chiarezza, che abbiamo tutti
bisogno di riferirci all’ultimo orizzonte
e alla patri ultima per misurare la
verità e la consistenza delle nostre
scelte. Non si può vivere inseguendo
il piacere, come se solo il consumare
e il godere potessero dare senso e

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Scuola Formazione Animatori
             a Madonna in Campagna, Gallarate

La Scuola Formazione Animatori                      Il nuovo progetto della SFA è il frutto di un
(SFA) è un percorso quadriennale che                lavoro a più mani che ha voluto rispondere
ha l’obiettivo di fornire ai giovani delle          al cambiamento dei giovani, delle nostre
realtà salesiane l’opportunità di un                realtà e del contesto in cui siamo chiamati
percorso formativo capace di lavorare in            a vivere ogni giorno. Tutto questo nel
continuità tra il livello locale e quello           rispetto dell’interpretazione che si fa del
ispettoriale.                                       Movimento Giovanile Salesiano (MGS), vale
                                                    a dire favorendo il coordinamento tra le
Negli anni la proposta della SFA ha raggiunto       dimensioni che lo compongono: Formazione
un numero sempre maggiore di giovani,               Animatori, Animazione Vocazionale e
offrendo un cammino che si configura                Animazione Missionaria.
sempre più come Scuola di Formazione
di Vita Cristiana nello stile tipicamente                 https://www.mgslombardiaemilia.it/scuola-
salesiano dell’apostolato giovanile.                              formazione-animatori/progetto-sfa/

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che si può imparare anche attraverso
Sfa a Gallarate                                   chiacchierate e risate; ho capito che la
                                                  mascherina non è soltanto un ostacolo,
Beh, ci sono arrivato un po’ per caso o
                                                  perché se essa non ci fosse stata molto
secondo un disegno, chi lo sa?!
                                                  probabilmente questa avventura non
Molto diverso dagli altri anni, particolare
                                                  l’avremmo potuta vivere. Ho imparato
e speciale.
                                                  ad essere felice e a sentirmi fortunata
La possibilità di partecipare, un’altra
                                                  per avere le persone che ho intorno e
volta alla SFA, seppur locale, è stato un
                                                  per quelle che ho incontrato.
dono speciale; certo diversa, ma con
una profondità e semplicità che non                                Maria Chiara Rutigliani
sono solo umane.
Si può riassumere il tutto con una
citazione di Bilbo Baggins a Gran
Burrone:
“E poi ascolto e rifletto. Pare che il
tempo qui non passi, è solo presente.
Un posto davvero eccezionale”.
                 Paolo Giusti, formatore

Durante questo primo anno di SFA ho
imparato che l’amore di Dio esiste e la sua
presenza la vedo e la sento attraverso
le persone che incontro; ho capito

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Un dono speciale:
                       Il Vangelo Di Gesù

Anche quest’anno i bimbi di seconda                stati invitati con i propri genitori, fratelli
elementare hanno iniziato il loro cammino          e sorelle per un pomeriggio particolare:
di catechismo, abbiamo percorso con loro           prima di tutto a partecipare alla Santa
alcune tappe. All’inizio ci siamo presentati       Messa durante la quale abbiamo sentito
e abbiamo scoperto che oltre la nostra             le scritture e poi don Mauro ha consacrato
famiglia c’è una famiglia più grande che           il Pane e il Vino per farci sentire Chiesa,
è la Chiesa, formata da tutti coloro che           alla fine della quale ha benedetto i Vangeli
credono in Gesù. Poi abbiamo vissuto il            che abbiamo donato ad ogni bambino.
periodo di Avvento aspettando il grande            É stato veramente bello vedere l’emozione
dono di Dio che è Gesù che è arrivato la           di questi ragazzini che per la prima volta
notte di Natale, e come i pastori anche            hanno ricevuto il loro Vangelo personale.
noi abbiamo provato meraviglia che Gesù            Come ha fatto il profeta Samuele
si è fatto bambino come noi.                       rispondendo il suo sì al Signore, nell’ultima
Dopo aver scoperto cosa faceva Gesù                tappa dal titolo “Ci sto!” anche i nostri
nelle giornate della sua vita e i miracoli         ragazzini si sono impegnati, preparando
che ha compiuto anche noi dobbiamo                 un’altro cartellone con al centro il volto
fidarci di Lui, come hanno fatto i suoi            di Gesù e tutto attorno, per esprimere il
discepoli.                                         loro “ci sto, hanno appeso delle tessere
Durante le domeniche di Quaresima                  a forma di manina con scritto all’interno
abbiamo atteso la Pasqua costruendo una            il loro nome.
croce formata da vari momenti importanti           Abbiamo terminato il nostro primo anno di
della sua vita, dall’ingresso di Gesù a            catechesi affidandoci a Maria scoprendo
Gerusalemme all’ultima cena di Gesù con            la bella preghiera del santo rosario. Noi
i dodici apostoli che si era scelto, anche         siamo molto fortunati ad avere nella
noi ogni volta che partecipiamo a una              nostra comunità pastorale un santuario
Santa Messa ricordiamo quel momento,               dedicato a lei.
che Gesù, ancora oggi si dona per noi,             Carissimi ragazzini, noi vostri catechisti,
abbiamo terminato la Quaresima felici              siamo felici di questo cammino e vi
perché il giorno di Pasqua Gesù è risorto          aspettiamo in autunno con gioia per un
per tutti noi. Poi abbiamo incollato su un         nuovo anno assieme per crescere nella
cartellone tutte le croci, e lo abbiamo            nostra fede.
esposto in chiesa.
Domenica 16 maggio presso la chiesa                Ciao e buone vacanze.
dell’oratorio di Arnate tutti i bimbi sono                                             Raffaelo

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Pentecoste: lo Spirito Santo
  Contributo per comprendere un po’ la sua grandezza e bellezza

Chi o che cosa è lo Spirito Santo? Come          stesso per quello che è, e che non si è
possiamo riconoscerlo? In che modo noi           creato da sé. Proprio così e soltanto così
andiamo a Lui ed Egli viene a noi? Che           si realizza la vera libertà umana.
cosa opera?                                      La natura è rovinata dall’uomo perché
                                                 l’uomo stesso si è degradato: solo
1. Una prima risposta ce la dà il grande         un uomo ricostruito e vero, solo una
inno pentecostale della Chiesa: “Veni,           umanità unita può ricomporre la natura
Creator Spiritus… – Vieni, Spirito               come giardino di Dio e dell’uomo.
Creatore…”. Il mondo in cui viviamo              Lo Spirito Santo rinnova la faccia della
è opera dello Spirito Creatore. La               Terra ricostruendo l’uomo nuovo.
Pentecoste non è solo l’origine della            “Sappiamo bene infatti che tutta la
Chiesa e perciò, in modo speciale, la sua        creazione geme e soffre fino ad oggi nelle
festa; la Pentecoste è anche una festa           doglie del parto…La creazione stessa
della creazione. Il mondo non esiste             attende con impazienza la rivelazione
da sé; proviene dallo Spirito creativo di        dei figli di Dio (Romani 8,19-23). La
Dio, dalla Parola creativa di Dio. E per         creazione ha bisogno che l’uomo
questo rispecchia anche la sapienza              rinnovato dallo Spirito Santo le
di Dio. Essa, nella sua ampiezza e               riveli il suo significato e lo realizzi.
nella logica onnicomprensiva delle sue
leggi lascia intravedere qualcosa dello          2. Ma come è possibile che l’uomo abbia
Spirito Creatore di Dio. Essa ci chiama          in sé questa capacità?
al timore riverenziale. Il mondo e la            “Lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche
materia non sono un semplice materiale           le profondità di Dio. Chi conosce i segreti
del nostro fare e volere: dobbiamo               dell’uomo se non lo spirito dell’uomo
considerare la creazione come un dono            che è in lui? Così anche i segreti di
affidatoci non per la distruzione, ma            Dio nessuno li ha mai potuti conoscere
perché diventi il giardino di Dio e così         se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non
un giardino dell’uomo.                           abbiamo ricevuto lo spirito del mondo,
Papa Francesco parla di Ecologia                 ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto
integrale (Laudato Si’, capitolo IV):            ciò che Dio ci ha donato” (1 Corinti
tutto è connesso a livello ambientale,           2,10-12).
economico, sociale, culturale, la realtà         Possiamo fare un esempio. Una
è una trama di relazioni secondo                 persona potrebbe avere un rapporto
tutti gli aspetti che vanno rispettati per       molto intenso con il suo cane, l’amico
promuovere l’armonia che rispecchia              dell’uomo e potrebbe insegnargli molte
l’opera di Dio. Esiste anche un’ecologia         cose, ma rimarrebbe sempre un cane
dell’uomo. Anche l’uomo possiede una             e non potrebbe avere la percezione di
natura che deve rispettare e che non             sé e della vita che ha l’uomo. Ma se
può manipolare a piacere. L’uomo non             l’uomo stesso potesse dare al cane il
è soltanto una libertà che si crea da sé.        proprio spirito umano, il cane stesso si
L’uomo non crea se stesso. Egli è spirito        eleverebbe al livello dell’uomo. Questa
e volontà, ma è anche natura, e la sua           operazione appare improbabile, ma ci
volontà è giusta quando egli rispetta la         serve per capire la sproporzione che
natura, la ascolta e quando accetta se           esiste tra l’uomo e Dio, molto più grande

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2021 n. 3 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
lo stesso Spirito crea il nuovo corpo di
                                                 Cristo nella storia: la Chesa.
                                                 Questo è il metodo della presenza di
                                                 Dio nel mondo: è contemporaneo a noi,
                                                 in ogni tempo e spazio, attraverso una
                                                 forma umana che lo Spirito costruisce. È
                                                 sempre in azione nella vita concreta. Non
                                                 siamo noi a costruirlo. Siamo chiamati a
                                                 scoprire le “sorprese di Dio” nella vita
                                                 (come ripete il Papa).

                                                 4. Lo Spirito costruisce una unità
                                                 pluriforme ed armonica. È la Chiesa
                                                 dei carismi, dei movimenti, dei santi.
                                                 Ha una ricchezza sconfinata, ma il tutto
di quella che esiste tra il cane e l’uomo.       in funzione del bene comune. Quanti
Ma se Dio stesso volesse comunicare              richiami di San Paolo all’unità nella fede.
il suo Spirito Divino all’uomo, questi           “Vi sono poi diversità di carismi, ma
potrebbe elevarsi in un certo senso              uno solo è lo Spirito; vi sono diversità
al livello di Dio ed avere un po’ il suo         di ministeri, ma uno solo è il Signore;
sguardo sulla realtà. Questa è la verità:        vi sono diversità di operazioni, ma uno
Dio ci ha donato il suo Spirito che              solo è Dio, che opera tutto in tutti. E
ricrea la nostra personalità, il nostro          a ciascuno è data una manifestazione
sguardo, la nostra affettività, il nostro        particolare dello Spirito per l’utilità
pensiero, anche se in modo che non               comune” (1 Corinti 12, 4-7). Un unico
possiamo prevedere e misurare. L’io              corpo, ma con molte membra, tutte
di Cristo si riversa sul nostro io e             importanti e che agiscono per la crescita
lo fa rifiorire. “Sono stato crocifisso          del “tutto, che è superiore alle parti”
con Cristo e non sono più io che vivo,           (Papa).
ma Cristo vive in me. Questa vita nella          La diversità è ricchezza, non abbiamo
carne, io la vivo nella fede del Figlio          paura della differenza, anzi la valorizziamo
di Dio, che mi ha amato e ha dato se             fino in fondo.
stesso per me” (Galati 2,20). “Ora, noi          E questo anche a livello mondiale. La
abbiamo il pensiero di Cristo” (1Corinti         pentecoste è l’inizio della missione degli
2,16). “Questa è la vita eterna: che             Apostoli a tutte le genti, è la festa delle
conoscano te, l’unico vero Dio, e colui          genti. Tutti i popoli con le loro ricchezze
che hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni          sono chiamati a partecipare dell’unica
17,3).                                           famiglia dei figli di Dio. Lo Spirito fa
                                                 parlare in lingue gli Apostoli per ricostruire
3. Lo Spirito Santo rende contemporaneo          l’unità del genere umano. “Quando
Cristo risorto perché crea il suo corpo.         una comunità accoglie l’annuncio della
Dio si è incarnato nel seno della Vergine        salvezza, lo Spirito Santo ne feconda
Maria per opera dello Spirito Santo. Lo          la cultura con la forza trasformante
Spirito Santo crea la materialità di Dio         del Vangelo. Nei diversi popoli che
nella storia. Attraverso il sì di Maria e        sperimentano il dono di Dio secondo la
attraverso il suo corpo lo Spirito Santo         propria cultura, la Chiesa esprime la sua
costruisce la presenza umana di Dio              autentica cattolicità e mostra la bellezza
in Gesù di Nazaret. Dopo l’Ascensione,           di questo volto pluriforme” (Evangelii

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2021 n. 3 - Comunità Pastorale Maria Regina della Famiglia
Gaudium, 16).                                      non può entrare nel regno di Dio. Quel
L’annuncio cristiano rende capaci di               che è nato dalla carne è carne e quel
costruire unità profonda valorizzando il           che è nato dallo Spirito è Spirito. Non
positivo “fecondandolo”, cioè rivelando            ti meravigliare se t’ho detto: dovete
il senso profondo nel disegno di Dio.              rinascere dall’alto. Il vento soffia dove
                                                   vuole e ne senti la voce, ma non sai di
5. I frutti dello Spirito: certezza e              dove viene e dove va: così è di chiunque
gioia.                                             è nato dallo Spirito” (Giovanni 3, 3-8).
Sono molti gli effetti dello Spirito Santo         Lo Spirito ci fa rinascere dall’alto in modo
nella persona che si lascia trasformare:           imprevedibile, dobbiamo essere attenti
conosciamo bene i sette doni. Mi soffermo          a cogliere i segni della sua presenza e
su questi due perché sono necessari in             azione. Quante testimonianze della sua
un mondo di dubbio e di rassegnazione              presenza e azione abbiamo attorno a
a livello profondo, mascherata spesso              noi, essere amici significa riconoscerle
con surrogati superficiali. Lo Spirito             e indicarle a tutti.
ricrea la personalità, abbiamo detto. Gli          Persone in cui è evidente un
Apostoli si sono resi conto che una “forza         cambiamento umano che non deriva
dall’Alto” li riempiva e trasformava. Si           dalla loro forza umana, ma da qualcosa
sentono diversi, pieni di qualcosa che             di più grande che agisce in loro. Anche
non deriva da loro stessi, ma agisce               in noi succede, dobbiamo stare attenti
dentro di loro. È lo stupore di vedere in          a quello che lo Spirito opera in noi.
azione la potenza di Dio in loro stessi            Persone in gravissime difficoltà di vario
e si lasciano trascinare coscientemente            genere che vivono lieti e in pace perché
e aderendo con tutte le loro energie a             si lasciano riempire dalla presenza di
questa azione. Non hanno paura di nulla            Dio.
perché la loro persona è piena della               “E’ bene per voi che io me ne vada,
forza e del pensiero di Cristo attraverso          perché, se non me ne vado, non verrà
il suo Spirito. Si sentono sicuri, ma non          a voi il Consolatore; ma quando me ne
presuntuosi, perché la forza è di Dio:             sarò andato, ve lo manderò (Giovanni
umile baldanza. La gioia li accompagna             16,7). In verità, in verità vi dico: anche
in ogni momento anche nelle sofferenze,            chi crede in me, compirà le opere che io
nella persecuzione e nella morte: Cristo           compio e ne farà di più grandi, perché io
vince.                                             vado al Padre” (Giovanni 14,12).
                                                   Lo Spirito di Cristo agisce in noi e attorno
6. Come agisce lo Spirito oggi?                    a noi: chiediamo di essere semplici e
Come sempre agisce nella Chiesa, corpo             desiderosi di cogliere la sua presenza
di Cristo, nei sacramenti, nella parola di         per sperimentare la sua certezza e
Dio proclamata autorevolmente, nella               gioia, e comunicarla a tutti.
guida della Chiesa, Papa e Vescovi.                Dobbiamo sorprendere l’azione dello
Ma agisce anche capillarmente.                     Spirito e seguirlo, attaccarci alle
“In verità, in verità ti dico, se uno non          persone o luoghi dove è vivo ed
rinasce dall’alto, non può vedere il regno         operante e ci provoca a una speranza
di Dio”. Gli disse Nicodemo: “Come può             di certezza e di gioia vera.
un uomo nascere quando è vecchio?
Può forse entrare una seconda volta nel                                    Don Marco Valera
grembo di sua madre e rinascere?”. Gli
rispose Gesù: “In verità, in verità ti dico,
se uno non nasce da acqua e da Spirito,

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Visita pastorale del Vescovo Mario:
           momento di grazia
Poter condividere un intero pomeriggio          cristiana, per ribadire l’invito ad essere
col nostro Arcivescovo è stato davvero          un cuor solo e un’anima sola, ma
“momento di grazia”.           Vederlo,         soprattutto per dare speranza a tutti.
ascoltarlo, pregare con Lui, hanno
prodotto sensazioni, penso non solo       Ci ha portato il messaggio di Gesù e la
nel mio cuore, di vera fraternità e       parola della Chiesa che si è fatto invito
comunione.                                a sentire in modo più vivo e più grato
                                          l’appartenenza alla comunità diocesana.
Lo abbiamo accolto con gioia, forse Momento centrale della visita le due
anche con un pizzico di curiosità, ma celebrazioni eucaristiche celebrate con
sicuramente con il desiderio di “goderlo” noi e per noi dove abbiamo respirato la
per tutto il tempo che si sarebbe fermato comunione che si è fatta rendimento di
tra noi.                                  grazie e gratitudine.

Incontri semplici, affabili che hanno           Una visita all’insegna della “semplicità”,
dimostrato “il prendersi cura” da               dell’ “ascolto” e della “consegna”.
parte del Vescovo di quella parte di            Se sosteremo in riflessione sull’omelia
Chiesa che stava visitando, ma che              che abbiamo riportato, ritroveremo
ci ha fatto intuire quanto gli stiamo           le consegne che il Vescovo ha voluto
a cuore e ci vuole bene. Sì è proprio           lasciarci per riprendere con più incisività
stata l’occasione fi farsi presente nelle       e spirito di servizio, il nostro cammino
nostre due parrocchie per spronarci a           all’interno della Comunità pastorale.
perseverare nella fede, per stimolarci
a vivere come “segno” della fraternità                                         don Mauro

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La visita del nostro Arcivescovo è stata      fossero presenti i ministri straordinari
per me catechista e motivo di grande          dell’Eucaristia e l’associazione difendere
gioia e di una presenza significativa per     la vita con Maria.
il nostro impegno nella comunità.             Emozionante la comunione con coloro
Sono stati importanti anche i “segni che      che ci hanno preceduti e ora pregano
ci ha lasciato: la preghiera al giovedì       per noi dal paradiso e così ha ringraziato
in famiglia per riscoprire la nostra          anche chi lavora per difendere la vita dal
vocazione e pregare per nuove e santa         nascere al suo naturale tramonto, e tutto
vocazioni sacerdotali e religiose, il cero    si è concluso con la sua Benedizione.
per ricordare il nostro impegno nella
preghiera, perché la nostra vita sia          Come associazione “Difendere la vita
sempre un lampada accesa.                     con Maria”, siamo grati al Signore per
Le lettere ai nonni ricordandoci che          questo edificante incontro.
anche questo tempo che si dedica              Grati al nostro arcivescovo per
anche accanto ai nipoti, diventa anche        l’incoraggiamento nella difesa della vita,
un’occasione per pregare, ascoltare,          dettate anche nella lettera pastorale
dare consigli e compiere opere buone          scritta in occasione della giornata per la
ed essere benedizione per tutti.              vita di febbraio.

La prima tappa dell’Arcivescovo è stata                                           Piera
al cimitero di Arnate, dove ha voluto che

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S. Messa Arcivescovo Mario Delpini – ARNATE
Articoli da parte delle famiglie di Sabato 5 giugno il Vescovo della Diocesi
catechismo/cresima di Arnate              di Milano, Monsignor Mario Delpini, è
                                          venuto in visita pastorale nella nostra
L’incontro di sabato 5 giugno 2021con parrocchia.
l’arcivescovo di Milano Mario Delpini è Si chiama visita pastorale perché è
stato ben organizzato. L’atmosfera era come se lui fosse il nostro pastore e
molto famigliare. Monsignor Delpini ha noi fedeli il suo gregge. Infatti nel Pala
avuto bellissime parole verso i ragazzi e Don Bosco, dietro all’altare che hanno
specialmente per noi genitori…            allestito per fare la messa all’aperto,
Ci ha rincuorato facendoci capire che noi c’era un bellissimo disegno di Gesù con
nella nostra imperfezione siamo perfetti un agnellino sulle spalle e la scritta “Io
al momento giusto e che abbiamo molte sono il buon pastore”.
cose da imparare dai nostri ragazzi . Prima della messa ha voluto incontrare
La partecipazione all’evento è stata noi ragazzi che faremo la Cresima e
numerosa , peccato per il tempo che ci i nostri genitori e ci ha detto che noi
ha fatto scappare prima della fine della dobbiamo essere curiosi, scoprire
Messa.                                    il mondo creato da Dio e che i nostri
                                          genitori sono tutti adatti a svolgere
                      Mamma di Martina il loro compito. Il suo segretario ci ha
                                          dato anche un’immaginetta con una
Sabato 5 giugno 2021 presso l’oratorio preghiera, invitandoci a recitarla il
Don Bosco di Arnate, tutti i bambini giovedì.
cresimandi e le loro famiglie, hanno Sono molto contento di averlo conosciuto
ricevuto la benedizione dal nostro
Vescovo Mario Delpini. Io sono Andres                                    Leonardo
,futuro cresimando e incontrare il
Vescovo è stata una bella esperienza; Nell’incontro con le famiglie dei ragazzi
lui molto saggio, gentile, davvero una nel cammino per l’Iniziazione cristiana
bella persona                             l’Arcivescovo si è presentato con il suo

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linguaggio chiaro e semplice, Pastore          L’arcivescovo arriva a piedi, senza scorta,
tra le persone. Anche la sua presenza          entra nella nostra chiesa; il suo primo
fisica ha avuto un significato particolare     saluto è al tabernacolo. Delpini è una
ed è stata un segno di speranza, a             persona di una semplicità disarmante,
poco più di un anno di distanza dalle          diretto, che non vuole l’esteriorità, il suo
celebrazioni della messa domenicale            ruolo di arcivescovo si nota solo per la
alla domenica, quando siamo stati              presenza di tante persone. Il suo primo
costretti ad interrompere molte delle          saluto è rivolto ai bambini.
nostre abitudini. Per noi genitori è           Con semplicità esprime il suo pensiero
stato un momento di comprensione               e l’attenzione che ha per loro che sono
per le nostre debolezze e difficoltà, ma       il futuro della comunità con il sostegno
anche di fiducia nella nostra capacità di      dei loro genitori che sono l’esempio.
affrontarle.                                   Ai piccoli consegna un’immagine con
                                  Stefano      una preghiera scritta da lui, li sollecita
                                               alla preghiera fissando un incontro
Per me è stato molto interessante il           spirituale: giovedì recitare la preghiera,
momento in cui l’Arcivescovo ha spiegato       perché tutti insieme siamo una grande
l’immagine che illustra la preghiera che       famiglia uniti dall’amore e dall’attenzione
ci ha consegnato: il cielo, la terra e le      del Padre che “è nei cieli”.
montagne sono dello stesso colore per          Con     la   presenza     dell’arcivescovo
ricordare la presenza della Gloria di Dio      abbiamo ricevuto e fatto nostro il
sia in cielo che in terra, la Gloria di Dio    messaggio di essere uniti e il coraggio
che ci spinge a far festa.                     di continuare a testimoniare la gioie
E’ stato un incontro molto interessante        di essere comunità che coinvolge tutti
e speciale.                                    senza differenze.
                                     Irene                              Enrica catechista

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Preghiera da recitare il giovedì

Maestro, dimmi la verità della vita!

“La verità prima della vita è questa:
  la tua vita è benedetta da Dio.
   E la verità seconda è questa:
tu vivi per essere una benedizione
 per tutti quelli che ti incontrano“

  Maestro, insegnami a pregare!
          “Tu prega così:
   Padre nostro che sei nei cieli,
              Padre!
 Sia santificato il tuo nome, Padre!
     Venga il tuo regno, Padre!
  Sia fatta la tua volontà, Padre!”

Maestro, dimmi che cosa devo fare!

 “Non perdere oggi l’occasione per
             amare.
     Non lasciare che nessuno
  Vada via da te senza un sorriso.
      Non sottovalutarti mai:
   sei fatto ad immagine di Dio!
  Non dimenticarti mai della tua
           vocazione
         Ad essere felice”

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Devo ammettere che la visita pastorale
     di Mons. Mario Delpini di sabato 5
     giugno scorso è stata davvero una
     sorpresa emozionante e mi ha regalato
     la possibilità di considerare il nostro
     Arcivescovo anche sotto una veste
     inedita: quella di un nonno come tanti
     di noi lo siamo!

     Avevo     già   avuto    occasione    di
     incontrarlo quando nell’anno della sua
     investitura alla guida della Diocesi era
     venuto da noi tre anni fa in occasione
     della S. Cresima a un gruppo dei nostri
     ragazzi del 2007 e li aveva incoraggiati
     utilizzare in maniera proficua il loro
     tempo per essere i protagonisti del
     loro futuro proprio come fanno i nonni
     con i loro nipoti.

     Questa volta ho potuto osservarlo
     da vicino e ho trovato sul suo volto l’
     espressione di un prete felice, a tratti
     come quella di un uomo po’ stanco
     per il suo tanto camminare e stare in
     mezzo alla gente, ma con uno sguardo
     amorevole per tutti e una parola di
     benedizione per ognuno di quelli che
     gli stavano intorno. Per certi versi
     ricordava proprio il comportamento
     quotidiano dei nonni dentro le loro
     famiglie.

     E poi la consegna della Regola a
     tutti, un piccolo libretto in dono alle
     nonne e nonni presenti, consegnato
     personalmente       con     un    sorriso
     rassicurante come per dire: guarda
     l’ho scritta proprio per te: dieci piccoli
     temi da leggere e possibilmente
     mettere in pratica – Amore, Parole,
     Tempo, Salute, Cultura, Insieme,
     Responsabilità, Fedeltà, Pazienza, La
     preghiera e Dio – dieci consigli per
     una vita buona e santa cioè per essere
     partecipi della vita di Dio, che è santo!

     In fondo, la gioia di poter prendere tra
     le braccia il proprio nipotino è già un
     po’ come sentirsi in Paradiso!

                                        Mauro

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OMELIA DELL’ARCIVESCOVO
                                                  MARIO DELPINI
                                                  alla S. Messa delle ore 18.00
                                                  durante la VISITA PASTORALE
                                                  a Madonna in Campagna 5.06.2021

La visita pastorale per me, per il                E ogni comunità deve sentire
Vescovo, è l’occasione per visitare tutte         quanto      riceve     dalla    Diocesi,
le Parrocchie della Diocesi, per dire a           attraverso le linee pastorali, attraverso
ogni Comunità: voi mi state a cuore,              le persone che il Vescovo manda,
io sento responsabilità per voi, per              attraverso le iniziative che vengono
il vostro cammino di fede, per la                 proposte dalla Diocesi e deve sentire
vostra vita di Comunità. Ecco, voi mi             anche la responsabilità di dire ma
state a cuore.                                    noi cosa diamo alla Diocesi? Quali
Normalmente, il Vescovo esprime                   aiuti diamo? Quali persone inviamo
questa sollecitudine attraverso coloro            perché siano a           servizio della
che manda, quindi attraverso i preti,             Diocesi?
attraverso i consacrati, le consacrate,           Ecco, la mia visita qui è anche per dirvi:
le Suore; attraverso coloro che hanno             voi fate parte di questa Chiesa e
il mandato dal Vescovo per fare il                dobbiamo sentire tutta la bellezza
catechismo, per fare gli operatori                e la gratitudine per quello che
della Caritas, per fare i ministri della          riceviamo.
comunione ai malati; insomma, tutti gli           E tutta la responsabilità per quello
incarichi che il Vescovo affida.                  che dobbiamo dare.
Però, oggi non ho mandato un altro,               Dunque sono venuto per dirvi che mi
sono venuto io per dirvi che mi                   state a cuore.
state a cuore e per dirvi anche con               Dunque, sono venuto per dirvi che
la mia presenza che voi fate parte                siamo dentro la grande Chiesa e sono
della Chiesa di Milano, che bisogna               venuto per annunciare il Vangelo,
evitare il rischio che ogni Comunità              non ho altra parola da dirvi, non ho
si senta autosufficiente, che dica ma             altro compito da affidarvi che quello
noi stiamo bene tra di noi, abbiamo le            che il Vangelo ci rivela.
nostre tradizioni, il nostro Santuario, il        E cosa ci insegna, cosa ci indica il
nostro Oratorio, le nostre feste, quindi          Vangelo di oggi?
viviamo per conto nostro.                         Il Vangelo di oggi è guidato all’inizio
Ma non c’è nessuna Parrocchia che                 almeno da una domanda, cioè, i
può vivere da sola e ogni Parrocchia              discepoli chiedono a Gesù dove
deve sentire la bellezza di far parte             dobbiamo prepararti per celebrare
di una Chiesa grande, qui della                   la Pasqua? Dove?
Comunità Pastorale, e poi della città             Ecco, questa domanda dice che i
di Gallarate, poi del Decanato e poi              discepoli si immaginano che ci sia un
soprattutto della Diocesi.                        luogo in cui si può dire lì si celebra la

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Pasqua, come se fosse una definizione           celebra l’alleanza. Ecco dove abita
di un luogo che rinchiude il mistero.           la Pasqua, ecco come si celebra la
Ma Gesù dice se chiedere dove vuol              Pasqua: non in un luogo e neppure
dire pensare che il mistero della vita          nell’intimo     individualistico,    ma
di Dio, della Pasqua di Dio, sia chiuso         nella relazione, nella comunione
dentro un ambiente, allora si mortifica         del popolo con Dio, l’alleanza.
la forza della Pasqua.                          Ecco cos’è la Pasqua che noi celebriamo
Come       ricordate      quella      donna     ogni domenica.
samaritana che chiedeva a Gesù dove             Cosa significa questa alleanza?
dobbiamo adorare: a Gerusalemme                 Che cosa ci chiama a vivere questa
oppure sul monte di Samaria? E Gesù             alleanza?
dice ma Dio non è chiuso in un posto,
quindi dobbiamo adorare Dio in spirito          Io voglio mettere in evidenza tre cose:
e verità.
E questo vuol dire dunque che noi               La prima è che questa alleanza dice
dobbiamo vigilare sul rischio di                la comunione del popolo con Dio.
essere legati a un posto come se                Dio non è un essere lontano, Dio non
fosse esclusivo, quello che si chiama           è un ente misterioso e non si sa che
il campanilismo, per cui uno dice noi           cosa pensa e che cosa voglia. No, Dio
siamo di Madonna in Campagna, quindi            è presente in Gesù, ha rivelato in Gesù
quelli di Arnate li sentiamo un po’ come        la sua vita, il suo desiderio; ci ha dato,
dei cugini, ma non di una Comunità              attraverso Gesù, il suo Spirito. E come
unica; ecco noi dobbiamo stare qui, noi         Mosè ha celebrato l’alleanza con questo
apparteniamo a queste mura, a questa            sangue versato sull’altare e asperso sul
storia, a questo calendario.                    popolo, questo è una cosa materiale, e
Ecco, dove non è però per rinchiudere           invece nel misero che celebriamo si
il mistero di Dio in un luogo, in un            crea una comunione spirituale tra
tempo, in una abitudine. D’altra parte          Dio e il suo popolo.
questo dove è importante, perché oggi           Noi abbiamo bisogno del rapporto con
c’è anche quella tendenza che dice ma           Dio; abbiamo bisogno come popolo
che importanza ha andare in chiesa? Io          che si raduna, di ascoltare quello
prego nel mio cuore, io prego a casa            che Dio ci dice attraverso al Parola di
mia, io sono credente, ma non vado a            Dio, di lasciarci toccare il cuore dalla
praticare, come se celebrare il mistero         rivelazione dell’amore che Gesù porta a
di Dio fosse una cosa individualistica.         compimento sulla croce.
No, Gesù dice cercate quella stanza al          Ecco, l’alleanza vuol dire questa
piano superiore, perché lì si celebri la        intimità del popolo con Dio.
Pasqua. Quindi il luogo è importante,           Noi non siamo mai soli, noi non siamo
ma non è una prigione che rinchiude il          mai     abbandonati, perché l’alleanza
mistero di Dio, per cui uno dice va bene        è stata costruita proprio in modo
in chiesa facciamo dei bei discorsi,            definitivo, fedele. Alleati di Dio, cioè
facciamo delle belle liturgie, cantiamo         partecipi della vita stessa di Dio.
delle belle canzoni, però dopo quando
usciamo di chiesa, qui è tutta un’altra         E la seconda cosa è quali frutti
storia.                                         produce questa alleanza?
No, il mistero di Dio dove abita? Si celebra    In un certo senso si dovrebbe dire
in un luogo, ma in questo luogo si              tutta la vita dei cristiani è frutto di

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questa alleanza. Però io vorrei mettere             siamo partecipi dell’unica comunione
in evidenza due cose: la prima è che                con Gesù. Ci vogliamo bene. Siamo
questa alleanza ci rende partecipe                  un cuor solo e un’anima sola.
della vita di Dio e quindi anche                    Anche questo è il miracolo che possiamo
della sua gioia.                                    realizzare. Questo mondo che spesso è
Frutto della celebrazione è la gioia.               fatto di divisioni, di ripicche, di litigi,
I discepoli di Gesù vivono nella gioia              di battibecchi continui, ecco i cristiani
non perché sono dei privilegiati a cui              si dovrebbero riconoscere dal fatto
tutto va bene, che sono sempre sani,                che sono uomini e donne di pace,
sempre felici, sempre giovani, sempre               uomini e donne che si vogliono
benestanti. No! La gioia dei cristiani non          bene.
dipende dal successo o dalle situazioni             Ma come mai questi tali si vogliono
favorevoli, la gioia dei cristiani                  bene, si aiutano così? Si prestano per
dipende dalla comunione con Dio.                    tanti servizi: per i ragazzi, per i malati,
E,dunque, siccome questa comunione
è viva, vera ed eterna, i cristiani hanno
una fonte di gioia invincibile.
E quindi, secondo me, si dovrebbe
capire che noi oggi abbiamo celebrato
la messa, perché andiamo a casa
contenti, perché lunedì andiamo al
lavoro contenti.
In mezzo a tanta gente che si lamenta,
che è di malumore, che è preoccupata
noi non siamo superficialotti, gente
giuliva, ma siamo contenti, perché
abbiamo incontrato Gesù e quindi
noi dovremmo realizzare questa cosa
sorprendente di entrare in ufficio, di
entrare al mercato, di entrare a scuola,
di entrare là dove viviamo la vita di
tutti i giorni con la gioia e forse la gente
dovrebbe dire ma come mai questi qui
sono contenti? Dovremmo aiutarli a
capire: per questo sono contenti perché
sono andati a messa, hanno incontrato
il Signore.
E il terzo frutto dell’Eucaristia che voglio
mettere in evidenza è la comunione.
Siccome noi condividiamo l’unico pane,
diventiamo un solo corpo, diventiamo
un corpo solo e un’anima sola che
vuol dire che ci vogliamo bene non
perché siamo parenti, non perché ci
troviamo simpatici gli uni e gli altri,
non perché siamo della stessa età o
parliamo la stessa lingua, no, perchè

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per i poveri? Come mai? Perché sono
andati a messa dovrebbe essere la
risposta.

Ecco, questo sono venuto a dirvi come
messaggio di questa visita pastorale:
celebriamo l’alleanza con Dio.
E queste tre cose possiamo tener
presenti:
l’alleanza con Dio ci rende partecipi
della vita di Dio, siamo in comunione
con Dio.
E secondo l’alleanza con Dio ci rende
partecipi della gioia di Dio, siamo
contenti.
E terzo l’alleanza con Dio ci rende un
cuor solo e un’anima sola, siamo uniti,
ci vogliamo bene.
Ecco, la vita di Dio, la gioia, la
comunione tra noi.

LA GIOIA DI ESSERE NONNI
Sabato 5 giugno, durante la visita          imparato nelle nostre esperienze di vita,
pastorale, il nostro arcivescovo Mario      donando il meglio di noi, anche la fede
Delpini, a noi nonni, al termine della      occupa un posto particolare, il primo
Santa Messa ha distribuito un piccolo       segno di croce , le preghiere del mattino
opuscolo: La regola di vita per i nonni.    e della sera, raccontare le storie dei
Quella di essere nonni è proprio una        personaggi della Bibbia come la vita di
esperienza bellissima, ci sono diversi      Abramo, Mosè o Giuseppe e i suoi fratelli.
aspetti che la rendono particolare.         Anche per noi nonni è tempo di crescita,
Quando in una famiglia arriva un bimbo,     perché dobbiamo rimetterci in gioco,
anche noi nonni ci rendiamo conto di        loro sono sempre pronti a sfidarci e ben
come è importante il nostro compito,        presto diventano più bravi di noi a giocare
possiamo aiutare i genitori alle prime      a palla o a giocare a rubamazzetto,
armi per affrontare le prime difficoltà.    non possiamo abbassare la guardia.
Ma presto notiamo, che meraviglia,          Nella vita ci sono diverse fasi ma sempre
vedere come       i piccoli crescono e      bisogna aspirare alla santità e anche
imparano nel giro di un breve periodo       questo è tempo propizio per questo,
mangiare,     camminare,     parlare   a    trasmettendo il meglio di noi con amore
questo punto, i genitore, magari            a queste nuove generazioni per avere
presi dai loro impegni lavorativi fanno     un mondo abitato da uomini migliori.
riferimento ai nonni i quali possono        Grazie Signore è proprio bello essere
dedicare diverso tempo ai nipotini.         nonni
Questo è il tempo dove noi nonni
possiamo prenderci cura di loro e                                     Nonno Raffaelo
trasmettere molto di quello che abbiamo

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Marco Valera per il cammino di fraternità
                                               che ci vede insieme a servire il Regno
                                               di Dio ma soprattutto grazie per aver
                                               spezzato il Pane della Parola quotidiana.

                                           Alle catechiste agli educatori, genitori
                                           collaboratori    sportivi,    il  consiglio
                                           pastorale, diakonia, gruppo famiglia i
                                           volontari che a diverso titoli sono sempre
                                           stati presenti negli oratori. Vorrei che
                                           davvero ciascuno si sentisse ringraziato
                                           personalmente.
                                           Il cammino insieme non si interrompe
                                           ma continua con altri volti porto con
                                           me tante persone che in questi ultimi
                                           anni ci hanno già lasciato e sono stati
                                           i pilastri della comunità, degli oratori.
                                           Ho nel cuore tanti gesti di semplicità
                                           e cordialità ma soprattutto porto con
                                           me una comunità che prega e cerca
                                           di camminare insieme Madonna in
                                           Campagna e Arnate nonostante le
                                           fatiche e le resistenze.
                                           Non scoraggiamoci mai nel credere che
   Ora vado sulla mia                      il cammino insieme è più bello e anche
        strada…                            arricchente. Cerchiamo di guardare
                                           sempre il positivo e che la diversità è
Ora vado sulla mia strada con l’amore di una ricchezza che ci completa.
Dio che mi guida…                          Vi affido a Maria Ausiliatrice perché sia
                                           lei ad esprimere la mia riconoscenza.
da tanto tempo le parole di questo canto
mi hanno accompagnato.                     Un’ultima parola ma non meno
                                           importante per i giovani, grazie per il
Ora la mia strada mi chiama a prestare vostro entusiasmo per la fiducia e la
il mio servizio a Busto Arsizio nella gioia che sapete esprimere, accogliete
comunità Madonna dell’Aiuto.               sempre la vita come un dono da vivere
                                           da protagonisti, la comunità ha bisogno
Il mio grazie vorrebbe proprio raggiungere di voi per assumere un volto fresco
tutti ma ciascuno in particolare. Sono e gioioso; e agli adulti suggerisco
stati sei anni di cammino insieme con lasciamo che un giovane si senta accolto
famiglie, giovani e tanta gente che in nella comunità che possa trovare il suo
modo umile e silenzioso costruisce spazio.
questa bella comunità Maria Regina
della Famiglia.                            A tutti il mio ricordo affettuoso per un
                                           cammino che continua con passi di
Grazie: ai sacerdoti in particolare a don speranza nel futuro.
Mauro per la fiducia che mi ha sempre
dimostrato a don Marco Milani e don                     Con affetto grande sr Ivana

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6 Giugno 2021
 La Professione di Fede

E’ domenica mattina, un sole                che questo percorso insieme abbia
meraviglioso che con il suo tepore          dato loro delle basi solide affinchè
riscalda la giornata...                     diventino responsabili per la propria
Oggi 6 giugno 2021 è un giorno              fede.
speciale, oggi Giulia si prepara a          A sigillo di questi tre anni insieme, la
vivere la Professione di Fede con           domenica precedente a questa è stata
i suoi compagni. Durante la Messa           la domenica del ritiro. Una giornata di
delle 10:30 i ragazzi della terza media     condivisione tra la Messa, il pranzo al
diranno ancora una volta il loro SÌ,        sacco e profonde riflessioni, tra tanta
rinnovando il desiderio di camminare        allegria e momenti di raccoglimento,
seguendo il Signore!                        occasione in cui potersi salutare
                                            sapendo di essere stati parte di
Dopo la Cresima il percorso di catechesi    forti emozioni, spirituali e non,
è proseguito con ritmi diversi e tante      che difficilmente potranno essere
bellissime proposte: un incontro            dimenticate.
settimanale in cui si sono trattati temi    La Messa è un momento solenne,
molto importanti, crescendo giorno          di grande raccoglimento e mi
per giorno, anno dopo anno nelle varie      ritrovo a leggere la seconda lettura.
tappe. Questi ragazzi, accompagnati         L’emozione è cosi forte che temo si
dai loro splendidi educatori, sacerdoti,    possa percepire attraverso la mia
suore, catechisti e anche noi genitori,     voce. Allora respiro profondamente
si sono preparati a questo momento          cercando di controllare ogni parola,
con costanza e partecipazione. Un           perchè vorrei che la condivisione di
percorso meraviglioso, colmato da           questa lettura arrivi a tutti, sia nel
una grande sete di significato, di          tono della mia voce che nelle parole
verità e di amore.                          della lettura stessa.
Ogni età, si sa, comporta dei               Altrettanto arriva a me la voce di
cambiamenti che chiamano in causa           ognuno di questi ragazzi che chiamati
la propria dimensione religiosa e la        per nome rispondono a gran voce
propria fede, ecco perchè il cammino        con “ECCOMI”! Eccomi, non solo
che questi ragazzi hanno iniziato da        adesso, ma domani e per sempre. Il
bambini, durante la vita potrà metterli     loro impegno in quel preciso istante
davanti a “nuovi inizi” ma sono sicura      e’ un sigillo di ceralacca rossa,

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concreto, un impegno a camminare               continuare a partecipare alla catechesi
anche nei prossimi anni con il gruppo          del venerdì...
adolescenti, con le loro presenti e            Peccato non essere andati a Roma,
future famiglie, un impegno prima di           ma l’emozione era comunque forte!
tutto, con se stessi.                                                           Marta
Non mi resta che sorridere, lasciandomi
guidare dal loro entusiasmo e dal loro   Ho concluso il percorso di catechesi
desiderio di essere protagonisti della   delle medie con la professione di fede,
vita della Comunità.                     nonostante il periodo difficile per gli
Auguro un Buon Cammino a tutti voi       incontri, tenuti un po’ online e un po’
ragazzi, agli educatori, a sr Maura,     in presenza.
don Marco e a tutti coloro che vi hanno  Ringrazio gli educatori, suor Maura e
accompagnato e che continueranno a       il don Marco perché sono stati sempre
farlo con grande passione e gioia.       presenti e attivi per noi ragazzi,
Semplicemente Grazie!                    accompagnandoci in questo cammino.
                                         L’impegno che abbiamo preso di
                        Elena Buzzatti fronte alla comunità è stato di essere
                                         più responsabili e partecipi all’interno
Prima della giornata della professione della nostra parrocchia. Spero di
di fede abbiamo trascorso una essere all’altezza di questo compito.
domenica di ritiro dove si è riflettuto,
attraverso    testimonianze,     giochi,                               Leonardo
momenti di meditazione personale
e di silenzio, in che modo possiamo Un percorso difficile e altalenante
essere partecipi nella comunità.         quello con i nostri ragazzi. Siamo
Infatti anche il don nell’omelia di partite 3 anni fa con la sicurezza di
domenica 6 giungo, ha ripetuto fare tutto per bene, e all’inizio è stato
più volte che da questo momento proprio così.
dobbiamo        essere    responsabili I ragazzi erano forse un po’ spaventati
nella    parrocchia,   e   impegnarci dal percorso che li aspettava, ma
maggiormente nell’aiutare gli altri. hanno subito capito che sarebbe
Per esempio seguire i bambini a stata una bella passeggiata con i loro
fare i compiti, diventare animatore, educatori che li avrebbe portati un po’

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più in alto sulla loro montagna.            da ragazzi brillanti, intelligenti e
Ma non è andato tutto liscio... Ci sono     preparati.
state cose più grandi di noi che si         Nel momento della Professione di
sono messe in mezzo. La pandemia            Fede, a conclusione del cammino dei
non ci ha permesso di svolgere al           nostri preadolescenti, abbiamo avuto
meglio i nostri incontri, che vissuti da    la prova della loro volontà di essere
uno schermo sembravano più freddi           veri testimoni e di partecipare alla
e meno coinvolgenti. Ma abbiamo             vita della nostra Comunità.
capito con i ragazzi il meccanismo          Crescere insieme a loro e condividere
giusto mettendoci in ascolto dei loro       questo percorso è stata una vera
bisogni e delle loro necessità e siamo      gioia.
andati avanti benissimo.                    Siamo sicure di lasciare la comunità
Soprattutto durante quest’ultimo anno       in buone mani, nelle mani dei nostri
infatti, abbiamo potuto conoscere più       ragazzi.
a fondo i ragazzi, ciascuno con il suo
carattere, le sue capacità, i propri                                 Le educatrici
dubbi e i propri sogni.                                     Giulia, Monica, Silvia
Abbiamo insomma avuto la conferma
che il nostro gruppo è composto

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PRIMA COMUNIONE: 13 giugno 2021
Domenica 13 giugno i ragazzi del                  che molti di loro avevano all’inizio,
terzo anno di catechesi di Madonna in             comprensibile vista l’attesa di poter
Campagna hanno ricevuto il Sacramento             ricevere per la prima volta Gesù nel loro
dell’Eucarestia. La cerimonia, per il             cuore, ha lasciato spazio alla fine alla
secondo anno consecutivo, si è svolta in          serenità e alla gioia, ben visibili sui loro
Basilica, molto più capiente del nostro           volti.
Santuario per accogliere i nostri 38              Gesù si è donato per la prima volta
ragazzi e le loro famiglie con i dovuti           anche a loro, è entrato in comunione con
distanziamenti imposti dall’emergenza             loro! Questo legame che ora li unisce li
sanitaria.                                        possa accompagnare sempre: ora sanno
È stata una bella celebrazione, seguita           di poter contare su un Amico che non
con attenzione e partecipazione da tutti:         ti abbandona, che ti prende per mano
per noi catechiste è sempre un›emozione           e ti accompagna... basta solo restargli
forte poter vivere un momento così                accanto!
importante del percorso di fede dei nostri        E allora auguri ai nostri ragazzi e... in
ragazzi!                                          cammino verso la prossima tappa!
Il senso di agitazione ed eccitazione                                          Le catechiste

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Il viaggio iniziato con il battesimo voluto     Domenica ero molto contento perché
da mamma e papà sta continuando e               ho ricevuto Gesù ed ero molto felice
oggi una nuova tappa è arrivata: “la            perché tante persone mi hanno fatto
prima Comunione”. Grande è la gioia             festa, dalla cerimonia fino a sera con
che abbiamo provato nel vedere il nostro        tutta la mia famiglia e parenti. Come ci
bambino emozionato nell’incontrare da           ha detto l’Arcivescovo con la preghiera
vicino Gesù; d’ora in poi il rapporto con       che ci ha consegnato sabato 5 giugno
lui sarà più intimo perché è entrato nel        che diceva” non dimenticarti mai della
tuo cuore!                                      tua vocazione ad essere felice”.
Ti sarà accanto e ti sarà di supporto e         Queste parole e la giornata speciale che
di guida, senza condizioni e senza mai          ho trascorso resteranno nel mio cuore.
chiederti nulla in cambio. Parla con
Gesù, e lui ti guiderà sempre! Ecco la                                          Lorenzo
felicità!
                                        Prima della Comunione ero molto
                            Carlo e Stefania
                                        agitata, dopo ero tanto felice perché
Sono molto felice di avere un nuovo Gesù è entrato in me.
amico da cui non mi separerò mai, che è                                Matilde
sempre con me e con cui posso sempre
parlare.
                              Edoardo

              PRIMA COMUNIONE: 20 giugno 2021

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nostro cammino dietro a Lui: la nostra
  UN ANNO INSIEME                                prima Confessione e la nostra prima
                                                 Comunione!
ALLA SCUOLA DI GESù
                                         Pensiamo che questo cammino fatto
Lo sappiamo tutti anche perché lo        insieme sia stato una bella esperienza
abbiamo vissuto in prima persona:        di fede che ha arricchito tutti noi,
quest’anno catechistico è stato un       catechiste e le famiglie comprese, a
po’ complicato e faticoso considerata    cominciare soprattutto dai “nostri”
la cancellazione di molti dei previsti   ragazzi e ragazze, perché anche se
incontri settimanali in oratorio, la     talvolta li abbiamo trovati un po’
rinuncia forzata dei bei momenti legati  assenti, svogliati, forse anche stanchi
alle “domeniche insieme” e l’obbligo di  per la giornata appena passata a
dover rispettare la scrupolosa normativa scuola, crediamo abbiano messo
sanitaria che ci ha messo in difficoltà  tutta la loro buona volontà per essere
anche con le sue quarantene tenendo      presenti, donandoci la loro gioia e il loro
spesso le famiglie chiuse in casa e      entusiasmo, oltre che la loro attenzione,
rendendo complicata la partecipazione    manifestando così il loro desiderio di
alle S. Messe domenicali in chiesa…      conoscere sempre più quel Gesù che
                                         stanno finalmente per incontrare per la
Eppure non ci siamo lasciati scoraggiare prima volta in maniera speciale!
- e di questo dobbiamo ringraziare lo
sprone e l’aiuto prezioso di don Marco Auguri cari ragazzi e care ragazze, che
- e ci siamo inventati un’inedita nuova possiate sempre essere Amici di Gesù!
modalità di vicinanza con l’utilizzo del
computer e del telefonino: gli incontri                      Le vostre catechiste:
settimanali sono diventati collegamenti                 Enrica, Maddalena, Luisa,
online su Google Meet e i rapporti                Suor Savina insieme con Mauro
con le famiglie si sono trasformati in
messaggi e foto su WathsApp, fino a
ritornare poi ancora, pur con molta
prudenza ma finalmente con molta
gioia, agli incontri di queste ultime
settimane tutti insieme in presenza nel
nostro oratorio.

Ed ora eccoci arrivati alla conclusione
di questo percorso con tutto il nostro
gruppo di quarta elementare di Arnate:
confidando nella nostra amicizia con
Gesù, rafforzata man mano che i
mesi passavano, dall’ascolto delle Sue
parabole e dalla lettura dei brani del
Vangelo - ben illustrati e spiegati sul
sussidio Con Te Amici - siamo riusciti
passo dopo passo a raggiungere i due
obiettivi importanti di quest’anno per il

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