INCONTRO l' - Parrocchia Sacro Cuore Bonate Sotto
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orario delle celebrazioni in questo numero SANTE MESSE FERIALI in san Giorgio Dal lunedì al venerdì ore 8.30 e 18.00 La parola del Parroco Sabato ore 8.30 SANTE MESSE FESTIVE in Chiesa Parrocchiale • Rinnoviamo il nostro cammino pag. 3 Sabato ore 18.00 (festiva della vigilia) Domenica ore 7.00 - 9.00 - 10.30 - 18.00 La voce dell’Oratorio CONFESSIONI • Corso di Tecnologie Musicali pag. 4 Giovedì (in san Giorgio) dalle ore 9.30 alle ore 11.00 • Sante Cresime pag. 6 Sabato (in Chiesa Parrocchiale) dalle ore 15.30 alle ore 17.00 VISITA PERSONALE La Parola nell’Arte La Chiesa di san Giorgio rimane aperta nei giorni feriali dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 • “Il sonno di Elia” pag. 7 sacerdoti Settore Famiglia-Scuola Mons. Valter Pala - Parroco • Padre Fausto Resmini: fratello di tutti pag. 8 via san Sebastiano, 1 tel. 035 99.10.26 mail bonatesotto@diocesibg.it Settore Liturgia don Francesco Sanfilippo - Vicario Parrocchiale via G. Donizetti, 2 tel. 035 52.39.44 • «Il nuovo Messale? Alla portata di tutti mail oratoriobonatesotto@gmail.com e nel solco del Concilio» pag. 10 • Lettera del Vescovo Francesco ai sacerdoti segreterie e servizi e alle comunità della nostra Diocesi pag. 12 • Avvento 2020 pag. 14 Segreteria Parrocchiale presso la Casa Parrocchiale in via san Sebastiano, 1 tel. 035 99.10.26 - mail bonatesotto@diocesibg.it Settore Carità e Missione aperta mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.00 • IV Giornata Mondiale dei Poveri pag. 15 Segreteria dell’Oratorio • Dall’UNITALSI pag. 16 presso l’Oratorio san Giorgio in via Donizetti, 2 tel. 035 52.39.44 - mail segret.osg@gmail.com • Dal Gruppo Missionario pag. 18 aperta giovedì dalle ore 9.45 alle ore 11.30 La Parrocchia in Rete La Parola in musica Sito internet www.parrocchia-sacrocuore.it Facebook @osgbonatesotto • Il ritorno di Giuseppe pag. 19 Centro di Primo Ascolto presso la Casa della Carità in via Marconi, 17 Vita della Comunità tel. 035 49.43.497 • Don Ettore Ronzoni pag. 21 aperto mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 • Prima omelia di Don Ettore pag. 22 Segretariato Sociale • Iniziative per Santa Lucia pag. 25 presso la Casa della Carità in via Marconi, 17 tel. 035 49.43.497 • L’Apostolato della Preghiera pag. 25 aperto lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 • L’angolo della poesia: Nel silenzio pag. 26 • Generosità per la parrocchia pag. 27 altri servizi Scuola Materna “Regina Margherita” Notizie di storia locale Via A. Locatelli, 1 tel. 035 99.10.68 • Il campanile di Bonate Sotto pag. 28 Farmacia Lucini tel. 035 99.10.25 Farmacia Dottoresse Criber tel. 035 49.42.891 Ambulanza / Croce ROSSA tel. 035 99.44.44 Flash su Bonate Sotto Guardia Medica tel. 116117 Nelle nostre famiglie COPERTINA: La nuova edizione del Messale Romano TERMINE PER CONSEGNA ARTICOLI L’INCONTRO DI BONATE SOTTO Casa del Parroco entro il 7/12/2020 Periodico mensile della comunità di Bonate Sotto. Reg. Trib. di BG n. 11 del 13.04.1990. Direttore Responsabile: Giovanzana Maria Luisa - Redazione: E-mail: redazione.lincontro@gmail.com Casa Parrocchiale - Via S. Sebastiano, 1 - 24040 Bonate Sotto (BG) - Pubbl. in. al 70% - Stampa: Tipografia dell’Isola s.n.c. - Terno d’Isola (BG). IL PROSSIMO NUMERO IL 20/12/2020 ANNO XXXI - NUMERO 8 - NOVEMBRE 2020 2 Novembre 2020
LA PAROLA DEL PARROCO Rinnoviamo il nostro cammino R iprendiamo ancora la nostra preparazione al Natale con il cammino di Avvento. A chi guar- simili lui. Grazie alla celebrazione dei misteri della nostra salvezza i nostri tempi, così disturbati e re con modi nuovi. Impariamo dai nostri bambini, che sono sensibili, creativi e leggeri. Anche se sem- da con superficialità e da lonta- sospesi, diventano tempo sacro, brano ripetitivi, sono invece inna- no sembra strano che ogni anno perché permeato della presenza morati della loro vita e ripetono si ripresenti lo stesso percorso. del Signore mediante la preghiera sempre la stessa cosa, finché non Per chi invece è esperto di vita e i sacramenti. L’Avvento fino al è entrata dentro di essa. Forse risulta naturale. È già da qualche Battesimo di Gesù, la Quaresima per questo Gesù diceva: “Lascia- tempo che nei negozi si affaccia- fino a Pasqua e oltre verso la Pen- te che i bambini vengano da me e no i lustrini delle feste di stagione tecoste, il tempo ordinario fino non glielo impedite, perché il re- per promuoverne i prodotti tipici. alla domenica di Cristo Re: sono gno dei cieli è per quelli che sono “Anche se siamo tutti in sofferen- tutte occasioni per fare esperien- come loro”(Marco10,13-16). L’in- za, lasciateci almeno sperare nel za di gioia e di speranza. Questo è vito per tutti noi è riscoprire anco- Natale”, sembrano dire. Nei mo- possibile perché attingiamo all’u- ra la ricchezza della nostra messa. menti di maggiore difficoltà abbia- nica chiave che apre tutte le por- Non ci è rimasto altro, ma questo mo bisogno di ritrovarci ancora, te: l’Amore. è quello che conta: la mensa della facendo riferimento alle cose di Lo capiscono gli innamorati, ma Parola vera e del Pane spezzato ci sempre, che abbiamo in fondo al anche i saggi. Lo colgono subito fa essere Comunità salvata dall’A- cuore e negli angoli più recondi- i bambini,, ma anche i santi. Del more. Viviamo tutti insieme e per ti della memoria. Proprio perché Natale che verrà prepariamoci a bene con le nostre famiglie e i di- l’anno liturgico non è come l’anno cogliere tutta la bellezza, che non versi gruppi di catechesi questo scolastico. È invece un percorso è appariscenza, la tenerezza, che incontro con il Signore e non ci di vita, che ci aiuta scavare sem- è espressione dell’amore più fine, sentiremo mai soli. pre più in profondità nel nostro la gioia vera, che la modernità so- cuore e nella nostra storia. Ri- stituisce con una felicità vuota. Buon Avvento percorrendo le tappe della vita di Fermarsi e ascoltarsi nelle crisi Gesù, noi diventiamo sempre più aiuta a ritrovare la fantasia di vive- Don Valter Novembre 2020 3
LA VOCE DELL’ORATORIO Corso di Tecnologie Musicali Q uest’anno l’Oratorio San Giorgio ha visto nascere al suo interno una nuova “creatura”: a supportare gli eventi live orga- nizzati durante le normali attività oratoriali. giovani aiutanti (Daniele Sirbu Vil- la e Davide Perini), tutti possono condividere con tutti le conoscen- il corso di Tecnologie Musicali. ze, le competenze e le esperienze Iniziato a Febbraio, si pone come Fin da subito, per le dirette sen- personali. primario obiettivo la conoscenza sibilità dei singoli partecipanti, Per questo motivo si tratta più di delle strumentazioni tecniche uti- ha esteso moltissimo il ventaglio un gruppo tecnologico, che non lizzate per la realizzazione degli delle tematiche affrontate: oltre le di un semplice corso di tecnologie eventi live: giungere al corretto tecnologie audio e luci per eventi musicali, rendendolo un vero rife- utilizzo delle attrezzature audio e live, si sono introdotti argomenti rimento tecnico all’interno dell’o- luci, attraverso la comprensione sulla produzione musicale. ratorio. del loro funzionamento per poter- le manipolare in completa sicu- Una importante peculiarità del Ma anche questo corso ha dovuto rezza e senza correre il rischio di corso riguarda probabilmente fare i conti con la situazione sani- danneggiamento delle stesse. Il l’approccio scelto per l’insegna- taria che ha caratterizzato il 2020! tutto, ovviamente, con la finalità di mento. Nonostante i due prin- In un primo momento abbiamo creare anche un TEAM di persone cipali coordinatori (Dan A. Sirbu tentato di introdurre la Didattica disponibili e competenti, pronte Villa e Luca Mangili) e i loro due a Distanza: sicuramente comoda per la parte teorica, è stato im- possibile provare praticamente quanto appreso non potendo fisi- camente utilizzare le attrezzature. Nasce un’idea: per tentare di ov- viare alle attuali difficoltà orga- nizzative circa l’organizzazione di eventi in presenza, realizzare un impianto che permetta di tra- smettere in streaming le iniziative dell’oratorio. La prima diretta conseguenza di questo un ulteriore ampliamento delle tematiche affrontate: la cre- azione e l’utilizzo di un’infrastrut- tura di rete, le tecnologie video, la regia live,… La seconda è che ad agosto i componenti del gruppo realizzano una rete in fibra ottica che per- mette la remotizzazione della re- gia audio e video per permettere una trasmissione in streaming di- rettamente dal teatro dell’oratorio. Visto lo sviluppo della situazione Covid, nei giorni scorsi il gruppo si è impegnato ad estendere que- sta rete anche alla chiesa parroc- chiale per consentire, utilizzando le telecamere già predisposte per gli eventi ordinari, la trasmissione in streaming con elevata qualità 4 Novembre 2020
LA VOCE DELL’ORATORIO audio dei principali eventi comu- duzione musicale in modo super- colmare più possibile le loro man- nitari (cresime, concerti, confe- ficiale e senza una preparazione canze introducendoli alle tecniche renze, formazioni, ecc.) adeguata. di registrazione audio e all’utilizzo Il corso si propone di trasferire delle attrezzature da studio. Per i giovani la musica è indi- loro la vera valenza di un mestiere spensabile! Costretti ad un bom- complesso che necessita anni di Speriamo di risentirci presto onli- bardamento mediatico continuo preparazione su molteplici piani ne!!! :) (anche di scarso valore), tentano (elettronica, informatica, acustica, ad avvicinarsi alla moderna pro- teoria musicale, ecc.) e tenta di OSG BONATE SOTTO Tel. 035.4942891 Via Vittorio Veneto, 2 • Misura pressione • Foratura lobi • Analisi di prima istanza (glicemia, colesterolo, emoglobina) • Consulenze fitoterapiche, omeopatiche e dermocosmetiche • ECG • Holter pressorio • Holter ECG • Noleggio bilancia pesa bambini e tiralatte • Noleggio e vendita carrozzine, stampelle e deambulatori • Psicologo in farmacia Novembre 2020 5
LA VOCE DELL’ORATORIO Sante Cresime D omenica 15 novembre Mons. Claudio Dolcini ha cresima- to dodici ragazzi e ragazze di terza media. Mons. Dolcini, durante la predica, ha augurato ai cresimati e alle cresimate di non avere paura a rischiare tutto per il Signore, come hanno fatto i due servi della parabola dei talenti, che hanno moltipli- cato quanto ricevuto. Per poter fare ciò non saremo soli, ma lo Spirito Santo ricevuto con la S. Cresima ci accompagnerà nella vita, sarà la nostra forza, la nostra guida e il nostro so- stegno nelle scelte che verranno. Infine le parole di augurio affidate ai ragazzi e alle ragazze sono state prese in prestito da papa Giovanni Paolo II: Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di bellezza e di durevole amore. Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la verità, vi farà liberi. Non abbiate paura di proclamare in ogni circostanza, il Van- gelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente. Non abbiate paura di aspirare alla santità. Del nuovo millennio fate un’era di santi. Non abbiate paura, perché Gesù è con voi. Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete voi stessi. Non abbiate paura di Cristo. Fidatevi di Lui fino in fondo. Egli solo ha parole di vita eterna. Cristo non delude mai. Non abbiate paura di dire “si” a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi di- venterete una beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il cuore. Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo. Si, spalancate le porte a Lui. Non abbiate paura! I cresimati e le cresimate sono: Carolina Botti, Elena Cilenti, Delia Crotti, Marta Falchetti, Sofia Gambirasio, Giulia Gerosa, Dalila Matilde Locatelli, Gianmarco Meggiarin, Sara Pagnoncelli, Elia Panseri, Claudia Pizzoni e Anna Scandella. PHOTO LAB CONSONNI 6 Novembre 2020
LA PAROLA NELL’ARTE “Il sonno di Elia” L a regina Gezabele, cultrice del dio Baal, vuole vendicarsi di Elia. Ordina l’uccisione di tutti i profeti di Dio, ma il maggiordo- mo Abdia riesce a trarne in sal- vo cento, nascondendoli in una caverna e portando loro pane e acqua. Rimasto solo Elia, incon- tra re Acab e lo convince a radu- nare tutti i profeti del dio Baal sul monte Carmelo, per un confronto davanti al popolo d’Israele. Il pro- feta Elia, con l’aiuto di Dio, riesce a svergognare i cultori del dio Baal e a far riconoscere Dio come unico Signore del popolo d’Israe- le. Con l’aiuto del popolo, cattura tutti i quattrocentocinquanta pro- feti e li trafigge con la spada sulle rive del fiume. Così Dio manda la pioggia sulla terra per porre fine 1655 ca. - Museo di Tessé , Le Mans alla carestia, ma la regina Geza- bele, furente, ordina l’uccisione di Elia: “Gli dèi mi facciano questo ungere Eliseo, colui che prenderà sce la via che dovrà intraprendere e anche di peggio, se domani a il suo posto. Un giorno, durante il nel suo prossimo cammino, quello quest’ora non avrò reso te come cammino con Eliseo, Dio fa salire verso l’incontro con Dio. Le figure uno di quelli” (I Re 19, 2-3). Il pro- Elia su un carro di fuoco e in un hanno l’impronta classica tipica feta impaurito, scappa ed esausto turbine, lo conduce a sé. del Realismo. chiede al Signore di prendersi la Un olio su tela dell’artista france- Le vesti sono particolarmente cu- sua vita. Ma arriva un angelo per se Philippe De Champaigne, raf- rate nei drappeggi, quelle di Elia rincuorarlo e rifocillarlo e prepa- figura l’angelo mentre si avvicina sono tinte di azzurro, ad indicare rarlo al lungo cammino di qua- ad Elia dormiente. la spiritualità di quest’uomo, un ranta giorni per incontrare Dio Accanto al profeta ha appoggiato profeta. sul monte Oreb. Dio gli ordina di una focaccia e una brocca d’ac- tornare sui suoi passi per poter qua, mentre nel sonno gli suggeri- Elvezia Cavagna TAPPEZZERIA T.B. di Battaglia e Brignoli TENDE PER TENDE INTERNI TENDE DA SOLE Classiche TECNICHE con motore elettrico e moderne in OMAGGIO Tende a rullo, zanzariere, veneziane, plissé Via Adamello, 3 - PONTE SAN PIETRO (Bg) di fronte alla stazione dei treni PREVENTIVI Rifacimento sedie, Tel. 035 614289 - e-mail: tb@tappezzeriatb.191.it GRATUITI salotti e materassi di lana Laboratorio: Via Cavour, 4 ORIO AL SERIO (Bg) - cell. 338 7760152 Novembre 2020 7
FAMIGLIA - SCUOLA Padre Fausto Resmini: fratello di tutti Nella notte di domenica 22 marzo, nell’ospedale Sant’Anna di Como, il cuore di don Fausto Resmini si è fermato. “Se ne è andato nel silenzio e nella solitudine della notte, proprio come molti uomini vissuti in strada di cui lui si è preso cura nel suo ministero”, sono le parole di quei giorni inviate dalla Comunità don Milani di Sorisole. C i sono alcuni incontri dentro la vita che sono per sempre, non tanto per la compagnia dei giorni, ma perché sono seme che germi- na, giorno dopo giorno, sono fiore destinato a sbocciare dentro altri incontri. Sono trascorsi ormai ven- tisei anni da quando bussai alla porta della tua comunità di Sorisole, stavo cercando un lavoro, ma, più ancora, cercavo un senso dentro la vita, nuovi amici e, forse, anche un modo per mettermi alla prova dentro questo mondo. Non sapevo che avrei avuto l’occasione di cono- scerti lì. Mi sono lasciata rapire fin da subito dal nome, appena l’ho let- to, “Patronato S. Vincenzo, comu- nità di Sorisole, cerchiamo urgen- temente un educatore/educatrice”. Sorisole: sorriso e sole, ho pensato alla luce in una giornata di sole e al emergenza da affrontare, ma credo volontario per tutti e per ognuno di sorriso che illumina il volto quando di aver capito profondamente nel- loro, il problema di uno era preoc- ci si saluta. Sentivo che qualcosa la tua comunità, quanto fossi stata cupazione per tutti, proprio come mi attirava lì. In una settimana mi fortunata nella mia vita. Era come ci avevi detto durante quella serata sono ritrovata dentro un’altra vita: stare a bagno, quotidianamente e quando sei venuto a Bonate, “oggi a 40 km da quello che era il mio senza sosta, in un contesto di storie va recuperato il senso di una comu- mondo, mi sono trasferita in una di fragilità e sofferenza e non si riu- nità cristiana che non lascia da solo nuova casa per gestire un gruppo di sciva, con tutti gli sforzi possibili, a nessuno, che è capace di integrare cinque dei tuoi ragazzi. Sono stata cambiare una virgola delle loro vite, e di assimilare anche il problema di con voi per due anni. Non è stato se non, offrire alcuni scorci di sere- qualcuno, questo vuol dire vince- per nulla facile, non tanto perché le nità e “normalità”, la possibilità di re quella mentalità e quella cultu- giornate di lavoro non finivano mai, sentirsi accolti e accompagnati, ma, ra, soprattutto bergamasca, che ci con i ragazzi c’era sempre qualche a quanto sarebbero serviti? Vive- vede un po’ dentro l’idea che i panni vo come una sensazione di rabbia sporchi si lavano in casa, dobbiamo contro le loro famiglie, e contro i loro avere fiducia invece che bisogna quartieri difficili, non tutti però, alcu- parlarne, che bisogna uscire dal ni venivano da paesi come il nostro, privato sociale perché, a mio avvi- che non erano riusciti ad intercetta- so, in adolescenza, una comunità re e accompagnare il loro disagio. cristiana, i figli deve sentirli come i Caro Fausto ho sentito dentro quel- figli di tutti e, un problema che ha le case che, insieme a tanti altri ho una famiglia deve sentirlo come suo abitato, che i ragazzi erano di tutti, problema e interrogarsi su che cosa c’era lo sforzo di ogni educatore e può fare. Se non è così vuol dire che 8 Novembre 2020
FAMIGLIA - SCUOLA la nostra comunità cristiana è un po’ povera, è un po’ defilata o lo è soltanto dentro le mura della Chiesa e poi fuori di chiesa ognuno pensa a se stesso...”. Ci avevi ricordato la figura di don Bosco, “lui è riuscito a cambiare il volto dei ragazzi perché i ragazzi si sono sentiti amati, oggi per me l’educare è un atto di fede, è un grande atto di fede, soprattutto quando siamo nell’esperienza edu- cativa, noi abbiamo bisogno di Dio quanto il pane quotidiano; oggi, il vangelo è diventato un libro aperto sull’educare per chi lo sa leggere, per chi lo vuole leggere e per chi si lascia provocare nella sua vita”. “Io credo che oggi nella relazione con i ragazzi ci devono essere meno parole e meno regole e più relazio- ne: è questa la cosa che i ragazzi si aspettano, l’esempio che possiamo l’ultima parola non può essere l’ab- to, là, dove sembra più sciagurata, dare loro è una carta vincente, più di bandono. persa e fragile, ma resiste. Potrebbe tante parole, più di tante prediche, Chiudo gli occhi per un momento non essere per sempre. C’è, nella è necessario che i ragazzi sappiano e provo a ripensare ai tanti e tanti vita, un dentro, insieme ad altri. che noi adulti non siamo perfetti ma incontri. Tanti volti di ragazzi, quelli E c’è un fuori, il fuori di chi non è ac- vogliamo loro bene, abbiamo biso- che tenevi più stretti a te erano i “più colto, o il fuori di chi è, troppo spes- gno di un confronto sincero con loro difficili”, i ragazzi del penale, stava- so, solo. Va raccolto, protetto, può nella nostra vita per essere sempre no in comunità per un periodo di bastare anche uno sguardo, un sor- messi in gioco dentro una relazione “messa alla prova”, con la possibi- riso, una parola buona, il tempo per profonda”. “Don Bosco l’ha sinte- lità di studiare, di lavorare nei labo- ascoltare senza seppellire dentro il tizzato in un’espressione di grande ratori della comunità (cartotecnica, giudizio di quello che appare, subi- realismo: l’educazione è cosa del intarsio, stalla), per trovare l’oppor- to, da fuori. È davvero bello scoprire cuore, le chiavi per entrare nel cuo- tunità di un tempo e di un luogo per il dentro dell’altro. Serve la pazienza re umano le ha soltanto Dio, e noi un lavoro serio, anche su se stessi, di un seme che cresce rigoglioso e per entrare dobbiamo chiederle”. non facevi loro sconti, hai sempre forte quando è accudito. Tornerà, Tu, caro don Fausto, sei riuscito a richiesto a tutti noi serietà e dedi- per tutti noi, ancora il tempo per cambiare il volto di molti ragazzi, sei zione, ma in un clima accogliente e stare, seduti accanto. stato per loro un padre, perché non sereno, quello che non avrebbero Questa immagine parla chiaro, uno ti sei mai risparmiato per nessuno incontrato in un carcere. degli ultimi, “uno dei tuoi della sta- di quelli che incontravi sulla strada. C’era una speranza per ognuno di zione”, finalmente in prima fila per Le tue giornate non finivano mai loro. Non sempre con loro è an- il suo ultimo saluto a te, sembra ma, tra i mille impegni in carcere, al data bene. Alcuni li hai ritrovati in quasi voglia benedirti, così come tu Patronato, alla Casa del Giovane, in carcere, altri li hai accompagnati hai sempre fatto con ognuna delle stazione, in tribunale, non rinunciavi per il loro ultimo saluto, affidan- nostre vite. mai a vedere i tuoi ragazzi, ogni sera doli al Padre, a molti hai aperto le li riunivi tutti, anche quando rientravi porte di una vita nuova. L’incontro Caro padre Fausto, mancherai dav- tardi, l’appuntamento, era lo spunti- quotidiano con tanta sofferenza ha vero a molti. Grazie di cuore per no di mezzanotte, volevi sapere di preteso da te molto, ti ha chiesto di ogni vita che hai intrecciato e di cui loro e i ragazzi si confidavano con toccare l’impotenza, una specie di ti sei preso cura. Con profonda sti- te. In Africa dicono che per crescere nudità della fede dicevi tu, sempre, ma e affetto, Paola. un bambino ci vuole un intero villag- però, con le tue mani aperte e le tue gio, potremmo dire che per cresce- braccia spalancate negli incontri “Confesso che ho vissuto. re un adolescente ci vuole un’intera sulla strada, proprio come ti vedevo A te o Signore, città, un’intera comunità. Seduti ac- quando eri sull’altare. Penso che la che hai preso la mia vita canto, uno sguardo, un sorriso, una tua vita sia stata una grande grazia, e ne hai fatto molto di più, parola buona per ognuno, anche un dono di semi per molti. Ci hai in- la mia totale riconoscenza”. per quelli segnati dalla colpa e dal- segnato che ogni vita è un tesoro, Testamento spirituale lo stigma perché siamo tutti figli e è dono prezioso anche, e soprattut- di don Fausto Resmini Novembre 2020 9
LITURGIA «Il nuovo Messale? Alla portata di tutti e nel solco del Concilio» Il vescovo Maniago, presidente della Commissione Cei liturgia: «Nella Preghiera eucaristica entra la “rugiada” dello Spirito con un tocco poetico. Poche le variazioni che la gente dovrà imparare» Il Messale è pronto. Che cosa ci atten- de nei prossimi mesi? Il volume è stato già stampato e al Papa abbiamo donato la prima copia. Adesso i libri verranno inviati ai vescovi. Poi da settembre saranno disponibili nelle libre- rie e verranno proposti dai distributori autorizzati. Il Messale, dal momento che è già approvato, potrà essere utilizzato fin da subito, ossia da quando arriverà in una parrocchia. Comunque saranno i ve- scovi a decidere nelle rispettive diocesi se fissare un inizio ufficiale dell’impiego. In ogni caso il Messale diventerà obbli- gatorio dalla prossima Pasqua, com’è scritto nel testo. Si discute sulle novità relative al Padre Nostro e al Gloria. Ma non sono solo queste... Ridurre un impegno così complesso a due o tre ritocchi significa non comprenderne la portata. Siamo di fronte a una nuova traduzione che è avvenuta alla luce dell’edizione tipica in latino del 2002. Pertanto, il libro è stato rivisto nella sua totalità. La traduzione ha implicato anche e soprattutto lo sforzo di rendere il testo il più fruibile possibile e quindi anche di farne strumento di crescita per la Chiesa italiana. Chi partecipa alla Messa dovrà “aggiornare” il proprio orecchio e, in alcuni casi, apprendere nuo- ve espressioni? Ci vorrà pazienza. Una pazienza che la pastorale ordinaria già contempla e che vedrà in prima linea i vescovi e i sacerdoti nell’aiutare il popolo di Dio. In realtà l’assemblea dovrà imparare poche variazioni. Infatti, uno dei principi che ha guidato la stesura della traduzione è stato quello di cercare di alterare il meno possibile gli interventi dell’assemblea, per ridurre al minimo i disagi. È, appunto, il caso del Gloria e del Padre Nostro che sono convinto diventeranno presto familiari a tutti. Poi ci sono altre variazioni che riguardano le parole pronunciate dal celebrante. Ad esempio nelle Preghiere eucaristiche. Per favorire una maggiore attinenza all’originale latino sono state adottate espressioni italiane anche dai tratti poetici. Ad esempio, nella Preghiera eucaristica II si parla di “rugiada del tuo Spirito” che ha un afflato lirico non indifferente e che sostituisce “con l’effusione del tuo Spirito”. Tutta la nostra ricerca ha inteso coniugare la fedeltà al testo dell’edizione tipica latina e la comprensibilità che significa in partico- lare rendere accessibile a chiunque quanto è contenuto nel libro liturgico. (Giacomo Gambassi, da Avvenire, venerdì 28 agosto 2020) 10 Novembre 2020
LITURGIA Cosa cambia? IL CONFESSO Nella preghiera del Confesso si è ag- giunto E SORELLE. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria Gloria a Dio nell’alto dei cieli gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, e pace in terra agli uomini amati dal Signore. di pregare per me il Signore Dio nostro. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. L’ATTO PENITENZIALE Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Nella triplice invocazione dell’atto pe- Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; nitenziale Kyrie eleison e Christe elei- tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; son sostituiscono Signore pietà e Cri- tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; sto pietà, che scompaiono. tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo: Kyrie, eleison. Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. Kyrie, eleison. Christe, eleison. Christe, eleison. IL PADRE NOSTRO Kyrie, eleison. Fra le novità introdotte quelle sul Padre Nostro: non diremo Kyrie, eleison. più «e non ci indurre in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». Inoltre, sempre nella stessa preghiera, è previsto l’inserimento di un «anche» («come anche noi li rimettiamo»). In Così anche nelle formule tropate, per questo modo il testo del Padre Nostro contenuto nella versione ita- esempio: liana della Bibbia, approvata dalla Cei nel 2008, e già recepito nella rinnovata edizione italiana del Lezionario, entrerà anche nell’ordi- Signore, che sei il difensore dei poveri, namento della Messa. abbi pietà di noi. Kyrie, eleison. Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il Tuo nome Cristo, che sei il rifugio dei deboli, abbi venga il Tuo Regno pietà di noi. sia fatta la Tua volontà Christe, eleison. come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano Signore, che sei la speranza dei pecca- rimetti a noi i nostri debiti tori, abbi pietà, abbi pietà di noi. come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori Kyrie, eleison. e non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male. Amen. IL GLORIA A DIO Altra modifica riguarda il Gloria dove Altre novità il classico «pace in terra agli uomi- • Allo scambio della pace il sacerdote dirà: Scambiatevi la pace. ni di buona volontà» è sostituito con • Alla fine della messa nei riti di conclusione è stata inserita una il nuovo «pace in terra agli uomini, nuova formula di congedo: Andate e annunciate il Vangelo del amati dal Signore». Signore. Novembre 2020 11
LITURGIA Lettera del Vescovo Francesco ai sacerdoti e alle comunità della nostra Diocesi C ari sacerdoti, care comunità, avverto il desiderio di far- mi presente con un breve scritto, malati anche gravi, e defunti, ci ha messo davanti alla severità della situazione. sponsabilità a livello di governo nelle sue diverse articolazioni, ma anche nei confronti di coloro che nella prossimità del nuovo anno Siamo consapevoli che le condi- si trovano nelle medesime condi- liturgico, per accompagnarmi al zioni di particolare fragilità, rap- zioni o in condizioni meno proble- cammino di tutti, con un affetto presentate in modo speciale dagli matiche. Per altro, è triste il dover particolare per i malati, le persone anziani, ma non solo, meritano una riconoscere che alcuni, senza al- anziane e coloro che stanno viven- cura particolare: penso ai malati cuno scrupolo e sensibilità al bene do la prova della pandemia, con gravi o con diminuite possibilità comune, cerchino semplicemente una fatica e sofferenza crescente. di cura, alle persone portatrici di di approfittare e avvantaggiare se Sappiamo i sentimenti che ci han- disabilità le più diverse, ai malati stessi e la propria parte. no attraversato nei mesi scorsi: a psichiatrici… Ancora una volta desidero espri- questi sono subentrati quelli ispi- Se, in questo momento, la nostra mere profonda riconoscenza e rati al desiderio e alla necessità di Diocesi sembra meno violente- sostegno nella preghiera e nella riprendere il cammino. mente attraversata della “seconda stima comunitaria a tutto il perso- Ciò che mi ha ispirato maggior- ondata”, i problemi di natura socia- nale sanitario e di assistenza e a mente nel periodo caratterizzato le, determinati, e ora aggravati dal- coloro che si adoperano nei servizi dall’attesa della “seconda onda- le necessarie restrizioni, crescono essenziali, anche i più umili. Una ta” è stata la consapevolezza della di giorno in giorno, come pure la particolare attenzione, desidero coralità della prova, della esigenza preoccupazione sempre più seria rappresentarla e alimentarla nei di “servire la vita dove la vita acca- in ordine alla perdita del lavoro e confronti del mondo della scuo- de” e del forte appello evangelico alla sostenibilità delle imprese, la, che ancora una volta rivela il “Vegliate e state pronti”. particolarmente quelle di dimen- suo ruolo fondamentale nella vita Forse, l’istintiva voglia di “tirare il sioni più ridotte come pure quelle sociale del nostro Paese e nella fiato” ci ha fatto un poco dimen- del commercio e del turismo. prospettiva educativa che apre al ticare, probabilmente solo in ap- Tutto questo alimenta sentimen- futuro delle nuove generazioni. parenza, ciò che abbiamo vissu- ti, di depressione, di sconforto e Tutto questo si accompagna ad to e che ci siamo promessi. Ora di rabbia, soprattutto di divisione, una serie di disposizioni di legge, l’evidenza dei numeri, il timore e ostilità e diffidenza, non solo nei ultima delle quali il DCPM che è la crescita effettiva di contagiati, confronti di coloro che hanno re- entrato in vigore venerdì 6 no- vembre: rientrando nelle regioni contrassegnate dalla massima intensità, le misure previste sono particolarmente stringenti. Come avete potuto leggere nel DCPM, le celebrazioni con parte- cipazione dell’assemblea e quindi anche le celebrazioni di prime co- munioni e cresime, non sono vie- tate, ma vanno ricondotte a criteri di prudenza e sobrietà (niente ma- nifestazioni esterne, niente corali, segni di varia natura, foto di grup- po, assembramenti prima e dopo, feste che non siano strettamente domestiche). Per ragioni dettate dalla prudenza e dalla condivisione con le limi- 12 Novembre 2020
LITURGIA tazioni che lavoratori e famiglie, nel loro cuore”. scuola e attività imprenditoriali Il terzo: le vie della Chiesa sono stanno subendo, abbiamo stabilito l’ascolto della Parola, la preghiera la chiusura provvisoria degli oratori in tutte le sue forme e la carità. Mai e la sospensione della catechesi in l’una senza le altre. presenza. Desidero raccomandare la carità Alla luce di quello che sta avve- della “porta accanto”: la prossimi- nendo e che potrà avvenire, desi- tà nelle modalità possibili, l’aiuto dero offrire alle comunità cristiane concreto e la risposta ai bisogni alcuni elementi di riflessione. fondamentali dei più deboli, la cura Il primo è rappresentato dal con- e sostegno delle relazioni familia- vincimento, rafforzato dalla prova, ri e tra famiglie, il coinvolgimento che la missione della Chiesa con- dei giovani, il sostegno economi- tinua, anzi è ancor più necessaria, co a situazioni di deficit insoste- per il bene di tutti. Abbiamo speri- nibile… In questi mesi abbiamo mentato che se la cura del corpo assistito a espressioni di solida- del malato è indilazionabile, non lo rietà rappresentate da parrocchie, è meno quella dello spirito. comuni, istituzioni, associazioni e Il secondo: nella missione della dalla grande forza del volontariato Chiesa, devono prevalere logi- organizzato. Non possiamo che dorazione eucaristica, nel tempo che unitive. A fronte di sentimenti benedire il Signore per tutto que- della pandemia, nella solennità di di rabbia e lacerazione sociale, la sto. Ma insieme all’organizzazione, Cristo Re e Signore dell’universo. Chiesa si mette al servizio di dina- è proprio del sentimento cristiano Considero particolarmente adatta miche di fraternità che non esclu- aver cura, del nostro “vicino”, del la sussidiazione prodotta dalla col- dano nessuno, particolarmente i “prossimo quotidiano”, di colo- laborazione degli Uffici di Curia e più deboli, dimenticati, scartati. ro che non sono in condizioni di chiedo che le famiglie, in partico- Siamo consapevoli di non essere emergenza, ma hanno bisogno lare, lo adottino in preparazione al in possesso di soluzioni immedia- come noi, di sentire la forza di una Natale. tamente efficaci, ma rimaniamo comunità non solo determinata Ritengo che questo tempo, nel convinti che la strada della con- nell’emergenza, ma resistente nei segno dell’incertezza e della pre- divisione cordiale, contribuisce ad giorni che passano. “Servire la vita carietà, non sia favorevole a scel- individuarle come un bene per tutti. dove la vita accade” appunto. te pastorali radicali e definitive: Come non lasciar riecheggiare l’in- Desidero infine raccomandare la si tratta piuttosto di alimentare le cipit di Gaudium et Spes, che dà il preghiera, cominciando da quella ragioni e gli atteggiamenti fonda- “la” agli atteggiamenti che debbo- che nasce dall’ascolto della Paro- mentali che possono ispirarle. I no caratterizzare la missione della la e del fratello e poi la preghiera criteri che ho indicato nella lettera Chiesa: “Le gioie e le speranze, le personale, familiare, comunitaria. pastorale, possono contribuire a tristezze e le angosce degli uomi- La possibilità di celebrare deve questo discernimento. ni d’oggi, dei poveri soprattutto e essere sostenuta dalla ricchezza Sono alcuni pensieri che si ac- di tutti coloro che soffrono, sono di significati che questa condizioni compagnano al mio affetto, alla pure le gioie e le speranze, le tri- particolare ci permette di eviden- Benedizione e alla Parola del Si- stezze e le angosce dei discepoli ziare. Non dimentichiamo la devo- gnore che risuona oggi più inten- di Cristo, e nulla Vi è di genuina- zione mariana e popolare. A tutte le sa: “State pronti”. mente umano che non trovi eco comunità chiedo di disporsi all’a- † Francesco FRATELLI ANGIOLETTI S.N.C. AUTOFFICINA, CARROZZERIA, SOCCORSO, STRADALE BONATE SOTTO - Via Vitt.Veneto, 64 Tel. 035 / 99.10.27 Novembre 2020 13
LITURGIA Avvento 2020 Dio ha visitato il suo popolo. Accogliamo la vita! La celebrazione del Natale di Gesù è capace di aprire il cuore all’accoglienza della vita in tutte le sue manifestazioni, particolarmente in quelle che riconosciamo nelle persone più delicate e dimenticate. Ce- lebriamo il Natale non solo ricordando un evento passato o solo rinnovando tradizioni care: accogliamo, con fede, la meraviglia di Dio che diventa uomo e che oggi ci provoca a riconoscerlo in ogni persona umana. Servire la vita dove la vita accade, diventa allora accogliere la vita, quando questa accade. È il nostro impegno, è la nostra speranza. (Vescovo Francesco) S ettimana dopo settimana, l’invito del Vescovo Francesco ad accogliere la vita, si declina prendendo spunto dal Van- NATALE … quando la vita è GIOIA come per Dio che si fa uomo e piccolo per salvarci (Luca gelo festivo di riferimento. Ripercorrendo 2, 1-14) insieme i passi che le domeniche dell’Av- vento ci faranno compiere, saremo invitati ad accogliere la vita: EPIFANIA … quando la vita è INCONTRO PRIMA DOMENICA come per i Re Magi capaci di stupirsi e riconoscere l’Altro (Matteo 2, 1-12) DI AVVENTO … quando la vita è ATTESA come per quei servi il cui padrone di Per accompagnare la preghiera delle famiglie con i propri figli, casa ha chiesto di vegliare (Marco 13, degli adolescenti, dei giovani e di tutti gli adulti delle nostre 33-37) comunità cristiane, verrà consegnato il sussidio per la pre- ghiera della diocesi. SECONDA DOMENICA Ogni giorno, siamo invitati ad accendere una candela nelle DI AVVENTO nostre case e a raccoglierci in preghiera. … quando la vita è PROVA da affrontare In chiesa troveremo il tronco di Iesse, sul quale di domenica in come per Giovanni Battista nel deserto domenica si accenderanno le candele dell’Avvento e dal quale (Marco 1, 1-8) il giorno di Natale spunterà il germoglio Gesù, come dice la profezia: TERZA DOMENICA Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, DI AVVENTO un virgulto germoglierà dalle sue radici. … quando la vita è TESTIMONIANZA (Isaia 11,1) autentica di Verità e Luce come per Giovanni Battista di fronte ai suoi interlocutori (Giovanni 1, 6-8.19-28) Per tutte le domeniche di Avvento, QUARTA DOMENICA iniziando da domenica 29 novembre, DI AVVENTO nella chiesa del Sacro Cuore: … quando la vita è AFFIDAMENTO ore 17.00: Esposizione Eucaristica come per Maria nei confronti di una Pa- rola che chiama con amore (Luca 1, 26- ore 17.30: Vespri solenni 38) 14 Novembre 2020
CARITÀ E MISSIONE 15 novembre 2020 IV Giornata Mondiale dei Poveri “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32) Riflettiamo sul messaggio di papa Francesco in occasione della Quarta Giornata Mondiale dei Poveri In un mondo travolto dal «dolore» tere sempre se stessi al e dalla «morte» primo posto». La riflessione del papa, dal titolo «Tendi la tua mano al povero» (Sir Preghiera e solida- 7,32), si svolge non su un concetto rietà sono inseparabili astratto, ma su una povertà che si Il Papa ricorda che «la preghiera a zione della libertà»; ha provocato interfaccia coi volti reali dei poveri. Dio e la solidarietà con i poveri e i la perdita degli affetti più cari, del Quelli degli affamati e dei senzatet- sofferenti sono inseparabili». La be- lavoro; abbiamo scoperto la paura to, che sono stati sempre con noi e nedizione di Dio scende quando è e, al tempo stesso - evidenzia Fran- quelli che sono spuntati, numerosi, accompagnata dal servizio ai fratelli. cesco -, «quanto sia importante la in questo tempo di pandemia, tem- semplicità e il tenere gli occhi fissi po di dolore e di morte. Gesti che danno senso alla vita sull’essenziale» e «l’esigenza di una Francesco ricorda i «gesti che dan- nuova fraternità». «Le gravi crisi Tendere la mano al povero no senso alla vita», spesso ignorati economiche, finanziarie e politiche Proprio in questo specifico con- eppure presenti e vivi. Quando in- non cesseranno fino a quando per- testo di pandemia, l’aver teso la fatti certi gesti conquistano la cro- metteremo che rimanga in letargo mano da parte di medici, infermieri, naca, «gli occhi diventano capaci la responsabilità che ognuno deve volontari, sacerdoti a chi ha speri- di scorgere la bontà dei santi della sentire verso il prossimo ed ogni mentato dolore e morte, ha mostra- porta accanto, di quelli che vivono persona». to «le tante opere di bene» che han- vicino a noi e sono un riflesso del- no fatto maturare «l’esigenza di una la presenza di Dio». Sono gesti che Tendere all’amore nuova fraternità, capace di aiuto re- aprono alla speranza e ci spingono «In tutte le tue azioni, ricordati del- ciproco e di stima vicendevole». Nel ad andare oltre, a costruire legami la tua fine»: si legge nel Siracide. Il contempo, «ha fatto risaltare, per che danno senso alla vita. Papa ricorda che questa espressio- contrasto, l’atteggiamento di quanti ne si presta ad una duplice interpre- tengono le mani in tasca e non si la- Però non ci si improvvisa stru- tazione. sciano commuovere dalla povertà, menti di misericordia La prima evidenzia che abbiamo di cui spesso sono anch’essi com- Prendendo atto del «grande senso bisogno di tenere presente la fine plici. Le mani dunque vanno pulite, di disorientamento e impotenza» della nostra esistenza. La seconda, per diventare «strumenti di giustizia provocati dalla pandemia, Papa sottolinea invece il fine, lo scopo e di pace per il mondo intero». Francesco ricorda che «non ci si verso cui ognuno tende, «il fine di improvvisa strumenti di misericor- ogni nostra azione che non può es- Senza calcolare tempo o interes- dia. È necessario un allenamento sere altro che l’amore». «È questo si privati quotidiano, che parte dalla consa- - scrive il Papa - lo scopo verso cui «La scelta di dedicare attenzione ai pevolezza di quanto noi per primi siamo incamminati e nulla ci deve poveri - scrive il Pontefice - non può abbiamo bisogno di una mano tesa distogliere da esso. Questo amore essere condizionata dal tempo a di- verso di noi». è condivisione, dedizione e servizio, sposizione o da interessi privati, né ma comincia dalla scoperta di es- da progetti pastorali o sociali disin- Non lasciare in letargo la respon- sere noi per primi amati e risvegliati carnati. Non si può soffocare - sot- sabilità all’amore». tolinea - la forza della grazia di Dio La pandemia ci ha fatto sperimen- per la tendenza narcisistica di met- tare «il senso del limite», «la restri- Raffaella Novembre 2020 15
CARITÀ E MISSIONE Dall’UNITALSI Il santuario della Madonna delle Grazie a Peia Anche in questo nuovo anno pastorale ci poniamo come pellegrini nella terra bergamasca per incontrare la Vergine Maria dei santuari a lei dedicati. In questo tempo di pandemia abbiamo voluto proporvi un san- tuario della nostra terra bergama- del fiume Serio e confinante, tra gli altri, anche con il noto comune di Leffe. piccola santella dedicata alla Ma- donna delle Grazie. Nel 1630, nel corso della peste del Manzoni, la sca, costruito invocando Maria a primitiva tribulina viene trasfor- salvezza dal flagello della peste. Fondata, secondo la tradizione, mata in chiesetta. Già oggetto di Ci portiamo a Peia, comune della tra il 1576 e il 1580 durante la co- grande devozione, l’attenzione Val Seriana di circa 1800 abitanti siddetta Peste di S. Carlo, la chie- dei peiesi per questo luogo creb- situato in Val Gandino, alla sinistra sa nasce probabilmente come be con l’epidemia di colera del 1836. Nel 1926 Pietro Servalli dipinge il grande affresco con il voto del- la comunità di Peia per questo contagio. Un piccolo matroneo sopra il porticato d’entrata custo- disce alcuni ex voto del XX seco- lo. All’altar maggiore si trova una Madonna con Bambino di Loren- zo Calegari, datata al 1585: og- getto di grande devozione, questa tele venne dotata nel 1970 di due preziose corone dorate. Il 5 ago- sto una suggestiva processione all’imbrunire raggiunge il Santua- rio, a rinnovare la ferma devozio- ne dei peiesi verso questo luogo. Riportiamo la preghiera devozio- nale che i pellegrini recitano di fronte all’immagine della Madon- na: A te, Vergine Madre, tenda in cui ha abitato il Figlio di Dio, ponte che introduci gli uomini al cielo, a te affidiamo la nostra comunità che con fiducia ti invoca, Madre della Divina Grazia. A te affidiamo le nostre persone, le nostre fami- glie, i bambini, i giovani, gli adulti, gli anziani, i malati, quelli che la- 16 Novembre 2020
CARITÀ E MISSIONE vorano e tutti i disoccupati, i senza tetto e gli sfrattati, i nostri amministratori e gli uomini po- litici che ci rappresentano. Sii tu la nostra madre e la nostra sorella in ogni momento della vita. Maria, Donna di cuore, vogliamo essere come te, buoni e disponibili, anche quando il nostro animo è appesantito da incoerenze e infedeltà. Maria, Madre attenta e premurosa, non permettere che i nostri giovani frastornati da tanti pericoli, siano travolti e al- lontanati da Gesù. Maria, dona ai sacerdoti, ai consacrati tutti, quella speciale intimità con il Signore che tu avevi. Tu, Madre della Divina Grazia prega per noi! Aiutaci a diventare veri discepoli del Signore. Veglia sulle nostre persone e su quelle affida- te alle nostre cure e alle nostre preghiere. Ac- compagnaci ogni giorno fino alla meta definiti- va dove speriamo di trovarti ed essere sempre con te. Amen Alla prossima. Gianni PROMOZIONE LETTO MATRIMONIALE CON CONTENITORE E RETE COMPLETO DI MATERASSO MEMORY, GUANCIALI E CONSEGNA A DOMICILIO Produzione e vendita diretta reti, materassi e guanciali TUTTO A € 690,00 FINANZIAMENTI PERSONALIZZATI Massima qualità al minor prezzo PONTIDA (Bg) - Via Bergamo, 849 Statale Bergamo/Lecco tel. 035.795128 - info@newmattresses.eu www.newmattresses.eu Novembre 2020 17
CARITÀ E MISSIONE Dal Gruppo Missionario Il progetto di solidarietà 2020-21: Una macchina a raggi X per il Father Tonino Memorial Hospital in Bangladesh Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della missione di Padre Giovanni Gargano. In questo numero presentiamo la nuova esperienza avviata in missione in questo periodo di pandemia. D a circa tre mesi, nella Missione di Noluakuri, a 70 km. dalla ca- pitale Dhaka, abbiamo iniziato l’e- dimensione della condivisione. Per questo, accanto alla solidarietà, deve esserci la condivisione, la vi- sperienza della Casa della Solida- cinanza, la presenza. rietà. Interrogandoci sulle difficoltà che molte famiglie stanno attraver- Come ci siamo organizzati? sando, abbiamo pensato di essere loro vicini con questa iniziativa, un Prima di tutto abbiamo preparato un modo semplice per stare con la cartello usando dei vecchi cartoni e gente, offrendo loro qualcosa da scrivendo Casa della Solidarietà in mettere sul tavolo. lingua Bengalese (Shohomormita Bari). I bengalesi sono degli artisti e L’obiettivo della Casa della solida- sono molto bravi nello scrivere arti- rietà non è quello di dare un aiuto a sticamente. Pensate che molte pub- dei mendicanti. Niente di tutto ciò. blicità, sui muri sono dipinte a mano Il nostro intento è quello di far sen- e sono davvero uno spettacolo. Su Nel cerchio rosso la posizione della missione tire la nostra presenza alle famiglie questo cartellone abbiamo indicato che stanno vivendo un momento di anche i giorni di apertura e gli orari: Finalmente, tutto è pronto e molte difficoltà. Nello stesso tempo è un due volte la settimana, il Martedì e il persone iniziano a portare il proprio invito alla comunità cristiana, e non Venerdì dalle 9,30 alle 12,30. contributo con un sacco di riso, una solo, a gareggiare nella corsa della bottiglia di olio, il dal (lenticchia ros- solidarietà e di crescere individual- La cosa interessante è che prima sa Bengalese), eccetera. Qualche mente e comunitariamente nella di aprire la Casa della Solidarietà, persona ha dato anche un contri- ho convocato alcuni mussulmani e buto economico. I primi due aiuti in indù per coinvolgerli nell’iniziativa. denaro sono venuti da due vedove Immediatamente, hanno espresso che in silenzio hanno consegnato il loro accordo dichiarandosi dispo- nelle mie mani la somma di denaro. nibili a sostenere questa attività. La solidarietà, la condivisione non Continueremo sul prossimo numero devono essere solo valori che dob- de “L’Incontro” l’approfondimento biamo predicare noi cristiani. Questi dell’attività della Casa della Solida- sono atteggiamenti e valori che fan- rietà. no parte della nostra umanità e che appartengono a ogni religione. Ermanno 18 Novembre 2020
LA PAROLA IN MUSICA Il ritorno di Giuseppe A bbiamo lasciato il buon Giu- seppe, promesso sposo di Maria, al suo lavoro da falegname lontano da casa: era entrato in scena al termine dell’infanzia della stessa ragazzina, l’aveva portata con tristezza nella sua casa, la- sciandola alle cure delle due figlie, per partire alla volta di Cafarnao, dove lo attendeva un lungo lavoro. Giuseppe… senza dubbio uno dei grandi protagonisti di questo album e in generale dei Vange- li Apocrifi: lo sposo di Maria ha pochissimo spazio nei Vangeli Canonici eppure nella tradizione popolare cristiana riveste un ruo- lo enorme: pensandoci, è uno dei protagonisti sempre presenti nel- la raffigurazione più affascinante, delicata ed emozionante del no- stro credere, del mistero del Na- tale, della stessa vita di Gesù: il Presepe. Non esiste Presepe senza Giusep- pe, in qualsiasi angolo del mondo: il vecchio falegname, però, è rap- presentato nei Vangeli Canonici Il ritorno di Giuseppe, Giulia Diani quasi come un “guardiano” del- la Sacra Famiglia, scomparendo Come altri brani di questo album, complicata infanzia, ma, sorpresa, presto dalle scene. anche questo si divide in due ecco che Giuseppe capisce cosa Negli Apocrifi che regalano mol- blocchi, ben separati tra loro, che è accaduto: la ragazzina è eviden- ta umanità ai personaggi, invece, raccontano con dolcezza e uma- temente in stato di gravidanza. Giuseppe è raccontato in molti nità l’episodio: dapprima il lungo Le parole usate dal cantautore modi e sotto diverse luci, sempre viaggio compiuto a dorso di mulo genovese sono ricche di fascino presentando una profonda delica- portando nella sacca, insieme ai e pudore: racconta di un incon- tezza, con tutte le difficoltà di do- suoi attrezzi, una bambola in le- tro fatto di sguardi, di abbracci, ver crescere il “Figlio di Dio”. gno da lui intagliata come regalo di mani che si intrecciano…poi di Comunque in De André, dopo per la sua sposa bambina; suc- occhi che scrutano, di sorprese l’Infanzia di Maria, il secondo ca- cessivamente, in un tema musi- improvvise… pitolo racconta del ritorno di Giu- cale che tocca il cuore, ecco l’in- Infine arriva la consapevolezza: seppe: il brano è una poesia stra- contro con Maria. Giuseppe, ora vecchio di 94 anni, ordinaria che, unita alla musica La promessa sposa, di certo cre- non poteva certo pretendere di lenta e insistente, sa trasportare sciuta durante i quattro anni di as- essere l’uomo ideale per una ra- negli immensi spazi desertici che senza di Giuseppe, si fionda tra le gazza giovane e bella… è stato Giuseppe attraversa per tornare a braccia di un vecchio che non ha destinato a questo ruolo da una casa, l’emozionante cielo del de- quasi nemmeno conosciuto ma decisione dei Sacerdoti del Tem- serto trapunto di stelle, la lunghis- che ama profondamente. pio, ispirati da un rito arcaico… sima strada che lo separa dalla Il sorriso della fanciulla appare de- Ma la condizione di Maria signifi- sua famiglia percorsa con lentez- licato, amante, vivo, ben diverso ca una sola cosa: tradimento! za esasperante… dalle foschie che si intuivano nella Giuseppe, pur nella sua consape- Novembre 2020 19
LA PAROLA IN MUSICA volezza, si sente tradito, umiliato, sconfitto. Si offende, si arrabbia: ancora una IL RITORNO DI GIUSEPPE volta viene fuori la grande umani- tà che traspare dalle pagine degli Stelle già dal tramonto / si contendono il cielo a frotte Apocrifi… In tutto questo tra i due non inter- luci meticolose / nell’insegnarti la notte corre nemmeno una parola: non un asino dai passi uguali / compagno del tuo ritorno un rimprovero, non un insulto, scandisce la distanza / lungo il morire del giorno. non una spiegazione, grazie alla capacità poetica di Faber che tra- sforma in immagini, sguardi, sen- Ai tuoi occhi il deserto / una distesa di segatura sazioni, un momento determinan- minuscoli frammenti / della fatica della natura te nella storia Sacra, nella storia gli uomini della sabbia / hanno profili da assassini dell’umanità intera. rinchiusi nei silenzi / d’una prigione senza confini. Eppure Giuseppe accetta di ascol- tare Maria e la sua spiegazione: in effetti questo brano è praticamen- Odore di Gerusalemme / la tua mano accarezza il disegno te allacciato al successivo, come d’una bambola magra / intagliata nel legno se fosse una canzone unica… di la vestirai Maria / ritornerai a quei giochi certo si tratta di una “scena” uni- lasciati quando i tuoi anni / erano così pochi. ca, divisa in due canzoni, a loro volta divise in due “blocchi distin- ti”: meravigliosa costruzione di un E lei volò fra le tue braccia / come una rondine poeta straordinario, che nella sua e le sue dita come lacrime / dal tuo ciglio alla gola laicità ha saputo andare oltre alla suggerivano al viso / una volta ignorato superficie, evitando di cavalcare la tenerezza d’un sorriso / un affetto quasi implorato. l’idea dello “scandalo” del tradi- mento nei confronti di Giuseppe, per regalare allo sposo di Maria E lo stupore nei tuoi occhi / salì dalle tue mani una reazione di un’umanità che che vuote intorno alle sue spalle / si colmarono ai fianchi rasenta perdono, misericordia, della forma precisa / d’una vita recente santità: accettare di ascoltare il racconto di Maria. di quel segreto che si svela / quando lievita il ventre. Lo ascolteremo anche noi, la- sciandoci coinvolgere, ma sen- E a te che cercavi il motivo / d’un inganno inespresso dal volto za aver fretta: lo faremo solo nel lei propose l’inquieto ricordo / fra i resti d’un sogno raccolto. prossimo numero… Omar Rottoli Onoranze Cell. 347 5284907 Cell. 339 6541920 funebri www.ricciardiecorna.it BONATE SOTTO (BG) Via XXV Aprile SERVIZIO AMBULANZA SEMPRE DISPONIBILE 20 Novembre 2020
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