Comunità in Cammino PASQUA 2021 - Bollettino Interparrocchiale - Comune di Faido
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Crocifisso di S. Damiano (Assisi) Comunità in Cammino PASQUA 2021 – Bollettino Interparrocchiale Anzonico Campello Chironico Mairengo Osco Calonico Cavagnago Faido Molare Rossura Calpiogna Chiggiogna Lavorgo Nivo Sobrio
Bollettino Interparrocchiale RECAPITI Convento Cappuccini Ostello Cappuccini Canton Lucerna 7 ostello.faido@cappuccini.ch Casella Postale 1261 Tel. +41 (0)91 866 26 25 6760 Faido Tel. +41 (0)91 873 52 40 Fr. Edy Rossi-Pedruzzi Fr. Davide Albisetti edy.rossipedruzzi@cappuccini.ch albisetti.davide@gmail.com Tel. +41 (0)91 873 52 43 Tel. +41 (0)91 873 52 42 Cell. +41 (0)79 344 97 50 Fr. Boris Muther boris.muther@cappuccini.ch Tel. +41 (0)91 873 52 41 Cell. +41 (0)77 468 04 49 Collaboratori parrocchiale Don Gregorio Urban xgurban@gmail.com Cell. +41 (0)78 731 42 21 Bollettino parrocchiale online Eventuali comunicazioni da inviare www.eticinforma.ch – www.faido.ch a comunitaincammino@gmail.com Il bollettino interparrocchiale vive soprattutto grazie alla generosità di molte persone che ringraziamo di cuore per il loro sostegno. C.C.P 65-3028-2 Grafica e Stampa 6747 Chironico info@dazzi.ch Dazzi SA Tipografia 6710 Biasca www.dazzi.ch 02
PASQUA 2021 PASQUA 2021 – Bollettino Interparrocchiale Cari lettori di Comunità in cammino, Molta strada è già stata fatta ma ne resta anco- ra da fare parecchia. Verso dove? L’aggregazio- per questa Pasqua 2021 ci presentiamo con una ne? La Diocesi dovrà ridurre il numero delle Par- nuova veste grafica, grazie ai collaboratori del- rocchie di almeno la metà, siamo già in ritardo la Tipografia Dazzi di Chironico, come pure ai rispetto ai Comuni, per cui non possiamo pen- generosi benefattori che ci permettono di an- sare di non venir coinvolti in questa evoluzione. dare avanti! Saremmo curiosi di sapere cosa ne pensate. Fatecelo sapere attraverso i vari cana- Piu importante e urgente comunque sarà la vo- li, anche per la strada va bene! lontà di collaborare, soprattutto a livello am- ministrativo e pastorale. Gli organi ormai col- Vorremmo dare maggior risaldo a quegli arti- laudati li abbiamo: il PLENUM (gremio che riu- coli che ricorrono, come il frizzante “Cantuc- nisce tutti i membri dei Consigli Parrocchiali e cio di fra’ Davide” chi in molti leggono e ap- dei Consigli di Amministrazione degli Oratori), prezzano. O i racconti della “zia Maria” (questa si è riunito a scadenza annuale trattando argo- volta non c’è perché in aria per via della vacci- menti importanti (storia, legislazione, ecc). E nazione anti covid...). Gli eventi nelle nostre il GRUPPO DI LAVORO che riunisce un rappre- parrocchie durante questo tempo di pandemia sentante per Parrocchia, ha portato avanti ad sono stati piuttosto ridotti, le “Statistiche” esempio la approvato la nuova griglia oraria comunque ci riportano almeno i momenti fon- delle celebrazioni (meno quantità di celebra- damentali della nostra vita comunitaria: dalla zioni per più qualità un fatto sperimentato) e nascita alla morte, dai Battesimi ai matrimo- soprattutto il progetto di Convenzione di cui ni. I numeri sono li da vedere, si assiste ad una sopra. Vi sono ancora vari problemi ammini- leggera ma costante diminuzione. Segni dei strativi, pastorali da affrontare. Quest’anno ci tempi: per la prima volta mettiamo in vendita sono le elezioni comunali, auguri a tutti e gra- una casa parrocchiale. Abbiamo anche da ral- zie per l’impegno a favore del nostro Comune. legrarci per un progetto importante quello È anche un anno di elezione per le Parrocchie: della nuova Convenzione tra il Comune di Fai- rinnovo dei Consigli Parrocchiali e delle Com- do e le tredici Parrrocchie della media Leventi- missioni della Gestione. Grazie a chi resta e a na le cui Assemblee avevano approvato il testo chi se ne va, grazie a chi si metterà a disposi- da sottoporre all’Autorità comunale lo scorso zione. Si tratta di un servizio di volontariato anno. Grazie al Municipio per l’appoggio e ai che richiede delle competenze o la disponibili- Consiglieri comunali che hanno votato il pro- tà ad acquisirle. getto in occasione della sessione di dicembre 2020. Grazie anche a coloro che pur non appro- Auguriamo già sin d’ora buon lavoro a tutti. vando si sono chinati con intelligenza e se- L’augurio che rivolgiamo a ognuno per questa rietà sul dossier. Della Convenzione parleremo Pasqua 2021 è quello di pace e serenità con la in maniera più esaustiva nel prossimo numero. speranza che il tempo che stiamo vivendo ce lo La convenzione verrà accolta dalle Assemblee lasceremo presto alle spalle se ognuno farà la parrocchiali (Faido ha già provveduto). L’augu- sua parte. E che Dio ci assista! rio per il prossimo futuro è che si continui in spirito di collaborazione. Buona Pasqua 03
Bollettino Interparrocchiale 01 – IL CANTUCCIO DI FRA’ DAVIDE Gocce di rugiada – Percorso di vita cristiana Cari amici e amiche di Comunità in Cammino, i Il cristiano del tempo pasquale è animato nostri bambini/e, ragazzi/e, si stanno prepa- dalla Spirito che ha risuscitato il Cristo. rando chi per ricevere la Prima Comunione e Porta in sé la vita dello spirito. chi la Cresima. Durante la celebrazione della Desidera illuminare la sua fede per contempla- Messa, ascolteranno la Parola di Dio, pane re in essa la vita divina; alimenta la sua pre- spirituale e riceveranno il Corpo di Cristo, pa- ghiera personale e imbeve di essa ogni mo- ne materiale. La Cresima effonderà su di loro mento della vita. lo Spirito Santo, “dono” destinato a rinvigo- rire la presenza di Dio nei cuori. Il cristiano del tempo pasquale è un uomo nuovo. I sette doni delle Spirito Santo: Mostra la sua novità di vita con una separa- Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, zione più netta dal mondo antico e dai suoi Scienza, Pietà, Timor di Dio. miraggi. Non teme l’opposizione, il rifiuto di coloro che sono rimasti ancorati alla loro de- Il cristiano del tempo pasquale crepitezza, ma porta loro, infaticabilmente è un uomo libero. la testimonianza della vita nuova. Libero nei confronti della verità, non si lascia legare dalle opinioni altrui, da slogans di classe Gesù donaci ogni giorno: o da verità imposte. Fede, Speranza, Carità. Il cristiano del tempo pasquale vuole la libertà per i suoi fratelli. Shalom Li aiuta con il suo amore ad uscire dalla schiavitù fra’ Davide della sofferenza e del peccato. 04
PASQUA 2021 02 – FAIDO: A.D. 2021 I TABLECK TACCIONO... ANCORA! Nell’edizione pasquale del bollettino inter- per anno ci aiutano e ci sostengono, in primis parrocchiale usualmente inseriamo il pro- gli attori principali ovvero tutti i partecipanti gramma concernente gli appuntamenti per che rendono viva questa tradizione che ci ac- battere assieme i tableck del Venerdì e del compagna puntualmente per Pasqua da molti Sabato Santo. Anche quest’anno non è pur- decenni. troppo così e oltre alla campane delle chiese taceranno anche i tableck, evento raro ma già Nessun tableck per strada, nessuna vissuto in precedenza, per esempio in occa- foto di gruppo nell’A.D. 2021. sione del rifacimento della strada cantonale La presenza di fotografi è da sempre stata e purtroppo anche lo scorso anno all’inizio un’abitudine consolidata della nostra piccola della pandemia. I motivi sanitari sono noti a manifestazione; a tutti vada il nostro sentito tutti e pertanto ci adeguiamo senz’altro alle ringraziamento nell’attesa dei futuri scatti. vigenti norme emesse in materia dalle autori- tà civili ed ecclesiali. Nessun tableck per strada, nessuna foto di gruppo nell’A.D. 2021. Nessun tableck per strada, nessuna … ma la Pasqua si compirà e allora Buona Pa- foto di gruppo nell’A.D. 2021. squa a tutti e arrivederci nel 2022! In questo particolare momento della nostra comunità ci è grata l’occasione in questa sede Per il gruppo Tableck: per ringraziare di cuore tutti coloro che anno Andrea Pedrini, marzo 2021 Anni 60 (Archivio fotografico fu Andreino Pedrinis, Faido) 05
Bollettino Interparrocchiale 03 – MONS. MARTINOLI 50 ANNI FA PRIMO VESCOVO DI LUGANO La diocesi di Lugano comprende le terre che Il 7 settembre 1888: una diocesi ma civilmente formano la «Repubblica e Cantone unita a Basilea Ticino». Ecclesiasticamente, queste terre ab Grazie alle conferenze di Berna nei mesi di immemorabili appartenevano per la maggior febbraio e marzo 1888 si giunse infine alla parte alla diocesi di Como e per l’altra parte convenzione stipulata tra la Svizzera e la San- (la pieve di Biasca, la Capriasca e il borgo di ta Sede per un regolamento definitivo dei rap- Brissago) all’arcidiocesi di Milano; per questo, porti ecclesiastici del Canton Ticino, siglata il conservano tutt’ora il rito ambrosiano. Già da 16 marzo 1888. Il 7 settembre 1888, Leone quando le terre ticinesi divennero baliaggi dei XIII con la bolla Ad universam fondava la Cantoni Svizzeri iniziò a porsi il problema di «diocesi di Lugano» (Bulla qua fundatur Dioe- una diocesi autonoma. cesis Luganensis). Il documento pontificio prevedeva l’erezione del Ticino in diocesi, ma Una lunga storia unita canonicamente e a parità di diritti alla Il 22 luglio 1859 il Consiglio federale decreta- diocesi di Basilea. La chiesa di S. Lorenzo di va, unilateralmente, la separazione del Canto- Lugano era elevata al titolo di cattedrale; la ne Ticino dalle diocesi lombarde di Como e diocesi veniva governata da un Amministrato- Milano con l’interdizione dei vescovi di Como re avente carattere vescovile, nominato dalla e Milano ad esercitare giurisdizione sulla por- Santa Sede, e scelto fra il clero ticinese, dopo zione elvetica delle loro diocesi. Il 1° settem- d’aver udito il vescovo di Basilea. Nel 1905, bre 1884 si giunse alla convenzione stipulata per una maggior chiarezza, mons. Peri Morosi- fra il Consiglio federale e la Santa Sede: le ni al «Monitore Officiale Ecclesiastico» (l’at- parrocchie del Cantone venivano staccate ca- tuale Rivista diocesana) cambiò la specifica- nonicamente dalle diocesi di Milano e Como e zione «dell’Amministrazione Apostolica Tici- poste sotto l’autorità di un amministratore nese» in quello, giuridicamente più esatto, apostolico, nominato dalla Santa Sede ed «della Diocesi di Lugano». avente carattere vescovile. 1971: l’atto ufficiale di Papa Montini Fu scelto quale primo amministratore il ve- Nel gennaio 1967 iniziarono le pratiche per scovo rinunciatario di Basilea mons. Euge- quella che si riteneva la separazione della nio Lachat. A Balerna fissò la sua residenza diocesi di Lugano da quella di Basilea ma che provvisoria. Alla morte del Lachat (1 novem- in realtà staccava semplicemente il titolo epi- bre 1886) la Santa Sede affidò, interinal- scopale luganese dalla persona del vescovo mente, il governo spirituale del Ticino a della città renana. Già il 20 aprile 1966 mons. mons. Giuseppe Castelli che del defunto ar- von Streng si dichiarava disposto a rinunciare, civescovo era stato Vicario Generale. Si apri- per sé e per i suoi successori, alle prerogative rono poi nuove trattative per ridefinire l’as- che gli erano riconosciute negli atti del 1884 setto giuridico ed ecclesiastico dell’Ammini- e del 1888 e in particolare al titolo di vescovo strazione Apostolica. Il 20 settembre 1887 di Lugano. Il 24 luglio 1968 fu firmata a Berna l’arciprete di Bellinzona Vincenzo Molo era la Convenzione tra la Confederazione e la San- nominato nuovo amministratore apostolico ta Sede e il 9 ottobre 1970 il relativo decreto del Ticino. federale ricevette l’approvazione del Consi- 06
PASQUA 2021 glio degli Stati e del Consi- diocesi svizzere, di una rappresentanza del glio Nazionale. L’8 marzo clero ticinese e delle autorità federali, canto- 1971 papa Paolo VI promul- nali e comunali. Seguì una «generosa agape» gò la bolla Paroecialis et nel salone del Seminario Pio XII di Lucino. collegialis che poneva fine a Con la lettura della bolla pontificia in San Lo- «qualsivoglia vincolo di renzo si compiva l’ultimo atto della «questio- unione [fra le due sedi epi- ne diocesana». Già prima si aveva una vera scopali]; il titolo di Vesco- diocesi (Cattedrale, Capitolo, Curia, Semina- vo di Lugano non sarà più rio) che però non ne portava il nome. È vero conservato dal Vescovo di infine quanto mons. Domenico Ferrata, abile Basilea e suoi successori». diplomatico, diceva scherzando: «Si tratta di una vera diocesi senza il nome; è come una Una comunità in festa bottiglia di eccellente sciampagna, a cui man- Alla sede episcopale di Lugano fu promosso ca unicamente l’etichetta». mons. Giuseppe Martinoli. La domenica 25 aprile 1971 il primo vescovo di Lugano cele- brava in cattedrale un solenne pontificale alla Don Carlo Cattaneo, presenza dei vescovi svizzeri, del nunzio apo- direttore dell’Archivio stolico, del Capitolo, dei rappresentanti delle storico diocesano 04 – UN’EPOCA DI GRANDI CAMBIAMENTI Diocesi autonoma da quella di Basilea anche della concezione monarchica della Chiesa e sotto il punto di vista del titolo di vescovo del Papa abilitasse alla messa in questione dal 1971, quella di Lugano poteva partecipa- della stessa idea di autorità. re al grande gesto della Chiesa svizzera: il Sinodo 72, così denominato dall’anno del suo Si manifestavano clamorosi fenomeni di dis- inizio, un’assise che si radunò periodicamen- senso, si faceva largo la teologia della libera- te fino al 1975. zione, frutto dell’adozione dell’analisi marxi- sta nell’affronto del problema enorme della Il Concilio Vaticano II ed il ›68: povertà del Terzo Mondo. Un tema popolaris- due scosse di terremoto simo tra i giovani segnati dalla contestazio- Il Concilio Vaticano II si era concluso nel ne del 1968 e facilmente egemonizzati da 1965, lasciando importanti documenti ed un’ideologia, che, per non essere al potere una notevole confusione. Durante i lavori nelle società occidentali, appariva nuova e erano emerse con chiarezza forti tensioni tra persuasiva. avversari e fautori di un radicale rinnova- mento della Chiesa: era in gioco la sua imma- L’anelito alla libertà ed all’autenticità con- gine, il rapporto con il mondo ed il ruolo dei dannava il perbenismo di una società ritenu- laici. Al termine del Concilio, non mancò chi ta ipocrita; soprattutto la morale sessuale si sentiva abilitato a continuare a mettere era giudicata una forma di repressione e un tutto in discussione, come se l’abbandono tabù borghese. 07
Bollettino Interparrocchiale Una nuova mentalità avanza più larga accettazione dell’aborto, osteggia- Paesi come l’Italia, che aveva mantenuta to dalle forze cristiane – cattoliche e rifor- ferma l’indissolubilità del matrimonio anche mate – e richiesto dalle sinistre e non solo da come legame civile, si avviavano sotto la loro, forze motrici di un progresso impronta- spinta di una rapida evoluzione della menta- to alla massima libertà dell’individuo. Il te- lità ad ammettere il divorzio e, quasi senza ma fu al centro di dibattiti parlamentari ed il soluzione di continuità, a riconoscere dap- popolo più volte chiamato alle urne. prima l’impunibilità e poi un sempre più lar- go diritto all’aborto, inteso non più come La battaglia per l’aborto però non fu decisa estrema ratio, ma come diritto tout court in parlamento, ma nella mentalità della gen- delle donne. te (da una maggioranza popolare ostile a lar- ghe soluzioni quale quella dei termini e delle Al momento della decisione sul divorzio qua- indicazioni sociali nel 1977 e 1978, all’appro- si nessuno sembrava in grado di riconoscere vazione con il 72% di favorevoli alla soluzio- che l’indissolubilità del matrimonio, l’impe- ne dei termini nel 2002), tanto che partiti ed gnativo «per sempre», non era solo un obbli- associazioni anche cristiane avrebbero pro- go imposto dalla Chiesa tramite il sacramen- gressivamente rinunciato a fare crociate nel- to ma anche l’aspirazione profonda di ogni la speranza di non perdere la loro base popo- amore. Così come, anche nel mondo cattoli- lare. Ma oggi quanti e quanto ancora si impe- co, si accettò con fatica la dottrina della Hu- gnano in difesa della vita? manae vitae di papa S. Paolo VI. La società svizzera conosceva il divorzio nel matrimo- Un tentativo di dialogo: il Sinodo ›72 nio civile fin dal XIX secolo, ma negli anni '70 Il Sinodo svizzero si poneva all’inizio di que- iniziava a sua volta l’iter verso una sempre sto processo. Verso la fine degli anni '60 la 08
PASQUA 2021 Conferenza dei vescovi svizzeri ne promuo- sano e in seguito diocesano, un documento veva la convocazione come momento di ri- sottoposto all’esame delle assemblee sinoda- flessione e strumento per l’attuazione del li. L’imitazione delle strutture politiche de- Concilio Vaticano II, con la grande novità del mocratiche, basti pensare che i membri del coinvolgimento attivo del laicato. Su questa Sinodo diocesano erano 90, veniva meno per iniziativa si potevano appuntare speranze e il fatto che le decisioni divenivano operative progetti divergenti tra loro, con il rischio che solo se approvate dal vescovo. si rendesse manifesta la fragilità del tessuto ecclesiale. Improntato al modello federale, il Un ultimo colpo di coda del vecchio clericali- Sinodo avrebbe avuto una preparazione co- smo? No: come spiegava il prof. Eugenio Co- mune, uno svolgimento diocesano seguito da recco in un saggio del 1972, intitolato «Par- un coordinamento nazionale. lamento ecclesiale o diaconia sinodale?» la democrazia, pur lodevole, era e restava una Le parrocchie, gli ordini religiosi ed altri am- modalità di gestione del potere, ma la Chiesa biti ecclesiali riconosciuti erano chiamati ad non era un potere, bensì comunione con una eleggere i membri dell’assemblea sinodale dinamica propria. Non mancarono le resi- diocesana, cui si aggiungevano i delegati del stenze all’impresa del Sinodo e neppure man- vescovo. L’assemblea avrebbe votato l’entra- cò chi lo considerò un parlamento, chiaman- ta in materia, l’approvazione o l’emendamen- do il vescovo a rendere conto delle sue scel- to dei documenti sottoposti al suo esame. te, ma mons. Giuseppe Martinoli non impedì il dialogo e seppe reggere il timone, rispar- I delegati avevano diritto di interpellanza e miando alla diocesi pericolose derive, come di mozione. I temi di riflessione, concordati osservava mons. Corecco nell’omelia funebre a livello federale e definiti a partire dalle del suo predecessore nel dicembre 1994. suggestioni emerse da vaste consultazioni, furono raccolti in 12 tematiche, affidate ad Antonietta Moretti, altrettante commissioni speciali (COSPE), docente di storia che elaborarono, prima a livello interdioce- www.catt.ch – 8 marzo 2021 09
Bollettino Interparrocchiale ANNUNCIO – CHIRONICO, AFFITTASI APPARTAMENTO Affittasi appartamento 3½ in casa bifamiglia- re al 1° piano, completamente ristrutturato nel 2011. Fr. 800.– MENSILI + SPESE Soggiorno e cucina openspace, 1 camera con locale guardaroba, 1 camera, servizio con doc- cia e anche lavatrice personale a disposizione. Spazio cantina. Scuola dell’infanzia a 2 minuti a piedi. Tel. ore pasti al +41 (0)79 547 92 20 Casa parrocchiale. 10
PASQUA 2021 ANNUNCIO – PARROCCHIA DI CAVAGNAGO, VENDITA CASA 1. La Parrocchia di Cavagnago, rappresentata 5. Il bene sarà venduto nello stato di fatto e di dall'Ordinario Diocesi di Lugano, così autorizzata diritto in cui si trova. La venditrice non rilascia con decreto prot. N. 850 / 2020 del 14 dicembre garanzie. 2020, mette in vendita mediante il presente pub- blico bando di concorso, la seguente proprietà 6. È previsto un sopralluogo il giorno sabato 13 immobiliare sita nel comune di Cavagnago: mapp. marzo 2021 dalle ore 15.00 alle ore 16.00, con ri- 210 RFD Faido - Cavagnago con una superficie to- trovo sul posto, per visionare gli oggetti immobi- tale di mq 1710 (millesettecentodieci). liari part. 210 RFD Faido - Cavagnago. 2. Il prezzo di base è di CHF 210'000.00 (franchi 7. Spese, tasse e onorari notarili e di iscrizione a svizzeri duecentodiecimila). Registro fondiario saranno a carico dell'acquirente. 3. Il bando di concorso è aperto a tutti. Le offer- 8. La Diocesi di Lugano si riserva la possibilità di te sono da inoltrare, in busta chiusa e per racco- rinunciare al perfezionamento dell'operazione, mandata, con la dicitura: "Pubblico bando di anche una volta determinato l'esito del bando di concorso acquisto particella n. 210 Cavagnago", concorso, senza obbligo di motivazione. all'indirizzo: Diocesi di Lugano, Borghetto 6, CP 5382, 6901 Lugano, entro e non oltre il 31 marzo 9. Il presente bando verrà affisso agli albi della 2021. Fa stato la data di consegna. L'apertura Parrocchia di Cavagnago, del Comune di Faido e delle buste avverrà in data 01 aprile 2021, alle pubblicato sul sito web: www.tutti.ch. ore 11.00, presso gli uffici amministrativi della Curia vescovile a Lugano. Lugano, 01 marzo 2021 4. Per l'attribuzione verranno presi in considera- Per la Parrocchia di Cavagnago zione non solo i prezzi di acquisto proposti nelle singole offerte, ma anche ulteriori elementi a di- screzione della Diocesi di Lugano, senza obbligo di rendicontazione. Sarà data preferenza a perso- ne domiciliate nel Comune di Faido. La decisione della Diocesi di Lugano non è soggetta a ricorsi. 11
PASQUA 2021 Inserto Diocesano 01 – LA CULTURA DELLA CURA 08 – DOMENICA 13 MAGGIO 2021, COME PERCORSO DI PACE FESTIVITÀ DELL’ASCENSIONE 02 – PADRE MAURO LEPORI COMMENTA 09 – DOMENICA 23 MAGGIO 2021, L’ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” SOLENNITÀ DI PENTECOSTE DI PAPA FRANCESCO 10 – AD HAITI OGNI GIORNO GESU’ 03 – DAL MESSAGGIO DEL VESCOVO NASCE TRA I POVERI VALERIO IN TEMPO DI PANDEMIA 11 – UFCT: UNA FORZA GENTILE 04 – BREVE RIFLESSIONE SULLA SITUAZIONE DA RISCOPRIRE DI PANDEMIA 12 – UFCT: 100 ANNI 05 – QUARESIMA E PASQUA CON PASSAGGI DELLE OMELIE DEL NOSTRO VESCOVO 13 – ASCOLTARE IL GRIDO DELLA TERRA VALERIO E DEI POVERI 06 – DAGLI INSEGNAMENTI DEL VESCOVO 14 – SACRIFICIO QUARESIMALE, EUGENIO, QUARESIMA 1989 TRE PAESI, TRE PROGETTI 07 – MESE DI MAGGIO, PER RIPERCORRERE 15 – INVOCARE LA GIUSTIZIA CLIMATICA IL CAMMINO DI MARIA NEL TEMPO
PASQUA 2021 01 – LA CULTURA DELLA CURA COME PERCORSO DI PACE Passaggi del Messaggio di Papa Francesco per la LIV giornata mondiale della pace Il 2020 è stato segnato dalla grande crisi sa- nitaria del Covid 19, trasformatasi in un feno- meno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro fortemente interrelate, come quelle climatica, alimentare, economica e mi- gratoria, e provocando pesanti sofferenze e disagi. Penso anzitutto a coloro che hanno perso un familiare o una persona cara, ma an- che a quanti sono rimasti senza lavoro. Un ri- cordo speciale va ai medici, agli infermieri, ai farmacisti, ai ricercatori, ai volontari, ai cap- pellani e al personale di ospedali e centri sa- nitari, che si sono prodigati e continuano a © www.gauchonews.it farlo, con grandi fatiche e sacrifici, al punto che alcuni di loro sono morti nel tentativo di della cura quale impegno comune, solidale e essere accanto ai malati, di alleviarne le sof- partecipativo per proteggere e promuovere la ferenze o salvarne la vita. Nel rendere omag- dignità e il bene di tutti, quale disposizione gio a queste persone, rinnovo l’appello ai re- ad interessarsi, a prestare attenzione, alla sponsabili politici e al settore privato affin- compassione, alla riconciliazione e alla guari- ché adottino le misure adeguate a garantire gione, al rispetto mutuo e all’accoglienza re- l’accesso ai vaccini contro il Coivid-19 e alle ciproca, costituisce una via privilegiata per la tecnologie essenziali necessarie per assistere costruzione della pace. In molte parti del i malati e tutti coloro che sono più poveri e mondo occorrono percorsi di pace che condu- più fragili. cano a rimarginare le ferite, c’è bisogno di ar- tigiani di pace disposti ad avviare processi di Duole constatare che, accanto a numerose te- guarigione e di rinnovato incontro con inge- stimonianze di carità e solidarietà, prendano gno e audacia. Non cediamo alla tentazione di purtroppo nuovo slancio diverse forme di na- disinteressarci degli altri, specialmente dei zionalismo, razzismo, xenofobia, e anche più deboli, non abituiamoci a voltare lo sguar- guerre e conflitti che seminano morte e di- do, ma impegniamoci ogni giorno concreta- struzione. Ho scelto come tema di questo mente per formare una comunità composta da messaggio: la cultura della cura come percor- fratelli che si accolgono reciprocamente, so di pace. Cultura della cura per debellare la prendendosi cura gli uni degli altri. cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente. La cultura (1° gennaio 2021) 13
Inserto Diocesano 02 – PADRE MAURO LEPORI COMMENTA L’ENCICLICA “FRATELLI TUTTI” DI PAPA FRANCESCO che non toccano l’uomo ferito, che non si coinvolgono come il samaritano. La fraternità prima che un portare il Vangelo nel mondo, è un permettere al Vangelo di giungere a noi, nel nostro cuore, nella nostra vita, nei nostri rapporti. Le comunità ecclesiali sono chiamate ad esse- re il cammino dell’unità, il cantiere dell’uma- “Fratelli tutti” è provvidenziale perché in nità rinnovata, quindi dei luoghi in cui si la- questo momento propone una prospettiva di vora coscientemente alla costruzione della conversione e di lavoro che tiene conto di tut- fraternità. Per questo, devono essere le prime ti i fattori della crisi, ma anche di tutti i fat- ad abbracciare quelle piste di conversione alla tori dell’umano. Propone un cammino che par- fraternità che papa Francesco descrive con la ad ogni uomo, in qualsiasi condizione si paterna precisione, per esempio come cresce- trovi, perché è un cammino a cui la natura re nel dialogo, nella riconciliazione, nella cu- umana è chiamata dall’origine fino al suo de- ra degli ultimi. Se non facciamo questo cam- stino ultimo: il cammino della vita come rela- mino nelle nostre comunità non possiamo zione di fraternità per vivere da figli e da figlie pretendere che il mondo diventi migliore, più di un Dio che, comunque lo si concepisca, è un umano e fraterno, perché è come pretendere Dio di amore che chiama all’amore. che gli altri si possano riscaldare e illuminare nascondendo loro il fuoco. Gesù ha detto: “so- La fraternità è Vangelo vissuto. Se la “buona no venuto a gettare fuoco sulla terra, ma novella” di Cristo Salvatore non cambia tutti i quanto vorrei che fosse già acceso” (Luca nostri rapporti nel senso della fraternità, al- 2,49). L’amore fraterno è un fuoco che Cristo meno come coscienza e desiderio del nostro ci comunica dalla mangiatoia di Betlemme al- cuore, vuol dire che il Vangelo non ci raggiun- la croce e che la comunità cristiana deve sem- ge veramente, non entra nella carne della no- pre attizzare anche lasciandosene consumare stra vita, e quindi non può neppure penetrare come la legna o la cera, perché possa trasmet- nel mondo. Il papa in “Fratelli tutti” medita a tersi al mondo intero. lungo sulla parabola del buon samaritano. La si potrebbe prendere anche per farci capire come il Vangelo, e la nostra fede in Cristo, de- Dall’intervista curata da vono incarnarsi in rapporti fraterni, altrimen- Cristina Vonzun per l’inserto ti “passano via”, come il sacerdote e il levita Catholica del 19.12.2020 14
PASQUA 2021 03 – DAL MESSAGGIO DEL VESCOVO VALERIO IN TEMPO DI PANDEMIA 29 ottobre 2020 Ancora una volta la nostra vita ecclesiale è Vi chiedo di continuare a essere pazienti e se- chiamata a confrontarsi con una limitazione reni, rafforzando il nostro impegno ad adorare che le autorità civili, nella loro responsabilità il Signore, Cristo, nei nostri cuori e a dare ra- propria, giungono a imporre alle manifestazio- gione, a chiunque ce la domandi, della spe- ni pubbliche – e quindi anche alle nostre Cele- ranza che rimane in noi (cf. 1 Pt 3,15), nono- brazioni – a seguito dell'evolversi preoccupan- stante tutto, in virtù di Colui che non cessa di te della pandemia. Questo dispiace davvero a farla fiorire in ogni cuore disponibile alla lotta tutti, ma il tempo tribolato che stiamo viven- perseverante e alla supplica incessante. do esige sacrifici. Comprendo perfettamente i sentimenti di tristezza e amarezza che si po- Vi lascio con le parole di San Paolo ai cristiani tranno provare. Però, vorrei nondimeno esor- di Efeso, che faccio mie, soprattutto quando tarvi a vivere questa situazione con intelli- parla in prima persona: "Rafforzatevi nel Si- genza e grandezza d'animo. Non sentiamoci gnore e nel vigore della sua potenza... Pren- esclusi. Cerchiamo di custodire sopra ogni co- dete l'armatura di Dio, perché possiate resi- sa la pace del cuore, anche di fronte a questa stere nel giorno cattivo e restate saldi dopo contrarietà. Il Signore non ci lascerà mancare aver superato tutte le prove... il frutto di grazia preparato per noi anche in tale circostanza. È una testimonianza preziosa In ogni occasione, pregate con ogni sorta di che, come cristiani, siamo chiamati a dare a preghiere e di suppliche nello Spirito, e a que- tutti. Non dobbiamo pensare solo al nostro di- sto scopo vegliate con ogni perseveranza e spiacere. Il mondo sarebbe diverso se comin- supplica per tutti i santi. E pregate anche per ciassimo ad avere occhi anche per il dolore me, affinché, quando apro la bocca, mi sia da- dell'altro, dei malati, dei loro familiari, di chi li ta la parola, per far conoscere con franchezza deve curare, di tutte le categorie più fragili il mistero del Vangelo... affinché io possa an- della società, che già in tempi normali devono nunciarlo con quel coraggio con il quale devo rinunciare a tante cose e che ora si trovano in parlare" (Ef 6, 10-20). Di cuore, vi saluto tutti un pericolo ancora più grande. e vi benedico nel Signore! 15
Inserto Diocesano 04 – BREVE RIFLESSIONE SULLA SITUAZIONE DI PANDEMIA Quello che stiamo vivendo, da ormai diversi della fiducia, vi è una grande sfida alla quale mesi, è sicuramente una situazione nuova per siamo chiamati: quella, oggi, di trasformare la nostra società. Siamo confrontati con limi- l’attuale situazione di crisi in una nuova rina- tazioni che ci vengono imposte a tutela del scita. Questo non tanto coltivando l’impossi- bene comune, e che ci portano a dover rinun- bile sogno di tornare a ciò che eravamo pri- ciare alle manifestazioni spontanee degli af- ma, a risolvere quello che sembra abbiamo fetti, aspetto, questo, intrinseco all’uomo. perso. Ma facendo sì che il nostro vissuto quotidiano evolva verso un cambiamento ra- E’ una circostanza che ci deve portare a riflet- dicale, capace di renderci sempre più umani e tere per cercare di riscoprire quella forza di umili tra noi, più coscientemente fraterni l’u- comunione che unisce tutti gli uomini in Cri- no con l’altro. Il messaggio sempre attuale di sto. E questo avviene non tanto per i nostri Gesù, risorto dai morti, deve essere la spe- meriti o le nostre azioni, ma per la gratuità di ranza che tiene acceso il nostro cuore, anche quel dono, invisibile e incondizionato, che ci nei momenti più bui della nostra esistenza, viene offerto da Dio, sorgente inesauribile di rischiarando con la sua luce e il suo calore la risposte per il cuore umano. nostra vita. Il futuro che ci si presenta davanti appare ai Lugano, 1.11.2020 nostri occhi negativo, contornato di ombre, Luca Montagner ci fa paura. Ma dentro questa condizione, che Addetto stampa della porterebbe unicamente alla perdita totale Diocesi di Lugano 16
PASQUA 2021 05 – QUARESIMA E PASQUA CON PASSAGGI DELLE OMELIE DEL NOSTRO VESCOVO VALERIO Mercoledì delle Ceneri (26 febbraio 2020) E’ vero che la conversione è essenzialmente un impegno che riguarda il singolo, come ricorda la cenere che ciascuno di noi riceve sul suo capo. Non dobbiamo però trascurare i mezzi concre- ti che ci vengono offerti per camminare insie- me come popolo e non semplicemente come individui isolati. “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto”. C’è davvero da augurarsi che questa parola che riassume tut- stre risorse, passiamo all’esperienza della co- to il mistero pasquale di Gesù, morto e risorto, munione dei cuori, della condivisione, antici- ci accompagni in maniera privilegiata in que- po su questa terra della Vita inesauribile e sto tempo di grazia e, dall’isolamento in cui divina di cui l’universo intero un giorno sarà il spesso consumiamo in maniera sterile le no- sacramento. Domenica delle Palme (5 aprile 2020) D OMEN IC A U L I V I 2 D EG L I 021 I discepoli sono mandati in città da un tale. tenzione al Suo dolore, Perché questa figura rimane indeterminata? alla Sua tristezza e an- Perché può essere ciascuno di noi! A chiun- goscia, di fronte all’a- que, anche oggi, viene portato il proposito bisso del rifiuto che il pressante del Maestro: “Il mio tempo è vicino, cuore umano è in gra- farò la Pasqua da te con i miei discepoli”. do di opporre all’Amo- re che lo ha creato. Nessuno ritenga di avere un’abitazione trop- po piccola e poco significativa per esaudire la richiesta di Gesù. Nessuno si agiti e si con- fonda, pensando che tutti i locali a sua dispo- sizione sono in questo momento troppo in- gombri di ansie, di paure e di sgomento. Per “mangiare la Pasqua”, Gesù non si aspetta che noi riusciamo a offrirGli solenni apparati. Gli basta un piccolo, ma sincero gesto di at- “Vi lasc io vi do la la pace, mia pac (Gv e.” 14,27) 17
Inserto Diocesano Giovedì Santo (9 aprile 2020) “Ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso”. Le parole dell’apostolo Paolo ravvivano in noi questa sera il senso di una fondamentale consapevolezza: ogni aspetto vissuto oggi da chi cammina nei sentieri del tempo è vitalmente collegato con l’unica Sor- gente; ogni frammento della nostra fragile esistenza rimanda al mistero della morte e ri- surrezione di Gesù, l’Evento, il cui significato ultimo si compie, comunica ogni volta nelle parole e nei gesti dell’ultima cena. chetto, una linfa divina di libertà e di amore Non si è mai spezzata, nel corso dei secoli, fluisce nella nostra storia, nel nostro essere in questa prodigiosa continuità. Il pane e il vino cammino per le strade del mondo. E’ un fiume offerti ogni volta in memoria di Lui ci rendono di grazia che scorre e ci raggiunge intimamen- infatti realmente contemporanei del dono pa- te, guarisce le nostre ferite, ci raduna da ogni squale del Signore. Partecipando a questo ban- dispersione. Venerdì Santo (10 aprile 2020) La croce di Gesù ci illumina. Ci conduce a cambiare il nostro modo di guardare. Ci fa ve- dere l’invisibile, credere possibile ciò che avevamo ormai escluso, sperare l’insperabile. Dalla morte di Gesù fluisce la sorgente ine- sauribile. Dal Suo corpo che ha ormai esalato l’ultimo respiro, scaturisce immediatamente la vita: “subito ne uscì sangue e acqua”. Impossibile per il discepolo amato dubitare del Mistero: “Chi ha visto ne dà testimonian- za e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero”. E dal Golgota si rivolge diretta- una tenerezza da osare, un affetto, che, pur mente a noi: “perché anche voi crediate”. E’ il tardivamente, possiamo tributarGli. momento di fidarci apertamente, di venire allo scoperto. C’è un amore che ancora pos- Possiamo oggi ricominciare a vivere nella Sua siamo esprimere a Colui che è morto per noi, misericordia e nel Suo perdono. 18
PASQUA 2021 Veglia di Pasqua (11 aprile 2020) Due strade si aprono a Pasqua: da un lato, quella di chi tenta, con tutti i mezzi, di tene- re insieme un mondo che crolla, un ordine di cui vediamo moltiplicarsi le crepe e le incon- sistenze; dall’altro, la via di coloro che apro- no finalmente gli occhi su un vuoto che co- mincia a parlare, su un’assenza rivelatrice di una nuova presenza: “Venite, guardate il luo- go dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: ‘E’ ri- sorto dai morti, ed ecco, vi precede in Gali- importa è saperci fin da ora preceduti da Lui, lea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto’”. “Ve il Signore, pronto in ogni momento a comuni- l’ho detto”. Colpisce questo modo di raffor- carci il suo dono pasquale, la Sua vita donata zare l’avvenuta trasmissione del messaggio. per noi una volta per tutte, sottratta al pote- E’ il modo di farci capire che non dobbiamo re della morte, sempre più intensa e viva, an- aspettarci nulla oltre l’annuncio. Quel che cora tutta da scoprire. Domenica di Pasqua (12 aprile 2020) “Era ancora buio… in quel primo giorno della con un amore più forte della morte, perché settimana”. Eppure, qualcuno non ha aspet- resi capaci di amare in Lui ogni creatura, ogni tato il sorgere del sole per mettersi in cammi- fratello e sorella in umanità. no. Certo, le intenzioni di Maria di Magdala, i suoi sentimenti e i suoi pensieri, sono ancora Ricordiamoci: non è un mondo sano, senza molto confusi. Quando trova la tomba vuota, malattie e in pace che ha convinto Maria di la prima cosa a cui pensa è a un trafugamento Magdala, Pietro e l’altro discepolo, gli apo- di cadavere. Di lì a poco, non avrà subito gli stoli e i primi testimoni della risurrezione a occhi per riconoscere chi è veramente il giar- mettersi in cammino. E’ piuttosto la loro fe- diniere che le si presenta davanti. Quel che de, faticosamente maturata, che ha conte- conta, però, è che il buio non l’ha fermata, stato un ordine del mondo costruito sul domi- non ha spento in lei il dinamismo dell’amore nio della morte. E’ la loro fede che si è diffusa per Gesù, più forte di tutto ciò che le consi- e ha attraversato i secoli. gliava di lasciar perdere. C’è una scoperta che siamo chiamati a fare. La loro fede interpella i nostri cuori e ci chie- de di anticipare con la nostra vita il Giorno Noi non amiamo perché esistiamo, ma esi- pieno, che già ha cominciato a inondare il stiamo veramente solo perché amati da Lui mondo. 19
Inserto Diocesano 06 – DAGLI INSEGNAMENTI DEL VESCOVO EUGENIO, QUARESIMA 1989 La testimonianza personale Solo se siamo in grado di vivere esistenzial- mente in noi stessi l’effetto salvifico delle ve- rità che crediamo nella fede, la nostra testi- monianza diventa veramente comunicativa. Comunicativo infatti, per sua forza, diviene l’annuncio in ogni uomo che lo vive nella pro- pria persona. E’ una comunicazione che produce in noi e negli altri una trasformazione radicale e continua. Se il Vangelo ha toccato il nostro cuore, può tocca- re anche quello degli altri, perché la nostra esperienza personale dà una vibrazione interio- re alle nostre parole, così da produrre sull’altro il sapore e il convincimento della verità. La catechesi degli adulti La catechesi della Cresima Nella prima lettera pastorale ho esortato so- E’ fondamentale dare ai cresimandi la possibili- prattutto gli adulti a riprendere il cammino tà di incontrare il fatto cristiano concreto, pre- della catechesi, quale elemento ineliminabile sente nella comunità ecclesiale locale, così da della nostra esperienza cristiana ed ecclesia- coinvolgerli in una realtà viva: quella appunto le. Ciò deve avvenire assieme ai presbiteri del- della comunità ecclesiale parrocchiale cui ap- la nostra Chiesa particolare, alle religiose e ai partengono. Non basta perciò il momento dida- religiosi, ai catechisti operanti nelle scuole, scalico, esso deve essere accompagnato da in- nelle parrocchie e nei movimenti. contri tra i cresimandi, da attività comuni, da momenti di preghiera, da ritiri spirituali ecc. Ci vorranno magari anni prima di ridare ancora alle comunità ecclesiali, parrocchiali o non, la Solo così i ragazzi capiscono che la fede esige consuetudine della catechesi. Urge uno sforzo una conversione della loro persona, un cambia- collettivo per far riacquistare a tutti gli adulti mento nel loro modo di essere, di vedere le cose il desiderio di una formazione catechetica e di comportarsi. Devono imparare a considera- permanente. re la comunità cristiana e la Chiesa come punto di riferimento della loro persona. Solo così ma- tura in essi la consapevolezza che la cresima è il sacramento che li conferma nella loro adesione al Cristo e alla Chiesa. 20
PASQUA 2021 07 – MESE DI MAGGIO, PER RIPERCORRERE IL CAMMINO DI MARIA NEL TEMPO Nazareth Presentazione al Tempio Era preghiera il silenzio e il cuore di quella fan- “E anche a te una spada trafiggerà l’anima”, ciulla, scelta fin dall’eternità, si apriva all’infi- (Luca 2, 34) dice Simeone a Maria, che vive il nito di Dio in una risposta generosa e sublime. suo cammino in piena fedeltà al sì detto all’an- Mentre dice il suo “sì”, riponendo la sua fiducia gelo, in risposta alla chiamata del Padre per nel Padre che chiama ed invita, Maria non co- una missione sublime. nosce ancora la povertà di Betlemme, l’ango- scia della fuga in Egitto, il dolore straziante del Calvario. E’ beata perché ha creduto. La fuga in Egitto Maria vive l’angoscia di dover cercare un rifu- Ain Karem gio per quel bambino minacciato da tanta vio- lenza. Il figlio di Dio vive, con Maria e Giusep- Maria si mette in cammino per portare aiuto, pe, la prova dell’esilio e del cercare un rifugio affetto, sostegno all’anziana Elisabetta. Un altrove. E’ l’esperienza amara che ha attraver- gesto di bontà, di servizio, di dono. Due don- sato i secoli e ancora perseguita il cuore di ne, due madri, due storie, avvolte nel mistero molti nell’indifferenza che percorre la storia. di amore del Padre e scelte per una missione sublime. L’incontro di Giovanni e Gesù nel grembo materno diviene la prima testimo- nianza che l’atteso Messia entra nella storia: il Figlio di Dio cammina con noi. Betlemme E’ il secondo andare di Maria. Un cammino fa- ticoso avvolto nel mistero di un’attesa che porta alla storia il dono del Salvatore. Un an- dare, ci direbbe Giuseppe, per obbedire alla superbia di un sovrano straniero che voleva contare i suoi sudditi. Fino a Betlemme, la cit- tà di Davide, perché il falegname di Nazareth discende dal grande re. 21
Inserto Diocesano Nazareth Dopo la risurrezione Il tempo in cui Gesù cresceva in età, sapienza Maria in preghiera con gli apostoli, in pre- e grazia, mentre Maria custodiva tutte queste ghiera con la Chiesa, in preghiera con ognu- cose in silenzio nel suo cuore. Anche in questa no di noi. Nel suo silenzio di amore, Maria, missione di madre Maria è guida sincera, lumi- beata perché ha creduto, ci guida, ci inse- nosa e sicura. gna, ci accoglie. Il ritrovamento nel tempio Maria, donna di tutti i giorni “Angosciati ti cercavamo”: anche in questo Maria, la vogliamo sentire così. Di casa. Men- Maria è esempio e luce per il nostro cuore pel- tre parla il nostro dialetto. Esperta di tradi- legrino nel tempo: in continua ricerca verso zioni antiche e di usanze popolari. Vogliamo l’Infinito di Dio e in cammino verso il destino vederla così. Immersa nella cronaca paesana. eterno dell’abbraccio d’amore del Padre. Con gli abiti del nostro tempo. Che non mette soggezione a nessuna. Che si guadagna il pane come le altre. Che parcheggia la macchina ac- Cana canto alla nostra. Donna di ogni età: a cui tut- te le figlie di Eva, quale che sia la stagione “Non hanno più vino”: la delicata attenzione della loro vita, possano sentirsi vicine. di Maria ci insegna a tenere sempre aperto il nostro cuore verso chi vive con noi e incon- Don Tonino Bello triamo lungo la nostra strada. Il Calvario Il sì di Nazaret, di Betlemme, della fuga in Egitto, di una lunga strada di attesa, diveniva eterno e infinito in quell'istante di immenso dolore e di offerta sublime. Maria vedeva la sofferenza del Figlio, coglieva il suo respiro, parlava ai suoi occhi, che riflettevano l'intero dolore del mondo. In silenzio, madre di dolo- re, accanto al Figlio trascinato alla morte. 22
PASQUA 2021 08 – DOMENICA 13 MAGGIO 2021, FESTIVITÀ DELL’ASCENSIONE Destini soprannaturali ci richiama la solennità d’oggi: Gesù è il primo di noi che sale al cielo, a prepararci il posto. C’è la sua preghiera: “Padre, io voglio che dove sono io siano anch’essi con me nella gloria, per- ché hanno creduto in me e mi hanno amato”. E c’è la sua promessa. “Vado: ma tornerò a pren- dervi, e allora, ogni vostra tristezza si cambierà in gioia; una gioia che nessuno potrà più rubar- vi”. Ogni nostra attività terrena – anche le più ardite esplorazioni della intelligenza nei segreti dell’universo – non deve distrarci da Dio e dal destino soprannaturale per il quale Dio ci ha cre- ati. Se no, si risolverebbe non in conquista di civiltà, ma in pericoloso strumento di violenza (l’uomo che non accetta la sovranità di Dio sino all’eternità diventa inesorabilmente cattivo) e ci avvierebbe a un irreparabile fallimento: “Che serve all’uomo diventare padrone del mondo, se poi perde l’anima”? “Signore, fa’ che nella va- rietà delle vicende umane, i nostri cuori restino fissi là dov’è la vera gioia”. E’ una bella preghiera della Chiesa, che riassume la nostra vocazione. rendi perfetti nell’amore coloro che Occuparci, intensamente, per il nostro bene e hai redenti con il tuo sangue. l’altrui, ognuno al proprio posto, delle cose ter- rene, ma non permettere che ci distraggano dal Sacerdote eterno e mediatore della nuova al- fine al quale dobbiamo tendere: Dio, gioia vera, leanza, che intercedi per la nostra pace, salva termine del nostro camminare, del nostro ama- il popolo cristiano, che prega unito a te nello re, del nostro lavoro, del nostro soffrire terreni”. Spirito Santo. Mons. Corrado Cortella, Dopo la passione, sei apparso per 13 maggio 1961 quaranta giorni ai tuoi discepoli, confermaci nella fede oggi e sempre. Cristo, innalzato da terra, attrae tutti a sé. La Chiesa lo saluta e lo invoca: Tu sei il re del- Hai promesso ai discepoli lo Spirito Santo, per la gloria, o Cristo. renderli tuoi testimoni sino ai confini della terra, rafforza la nostra testimonianza con la Signore Gesù, che avendo offerto potenza dello Spirito Santo. un solo sacrificio una volta per sempre, regni vittorioso alla destra del Padre, dalla preghiera delle Lodi 23
Inserto Diocesano 09 – DOMENICA 23 MAGGIO 2021, SOLENNITÀ DI PENTECOSTE re che lo Spirito deve condurci alla Verità tutta intera, alla Verità che è dinamica, che cresce, si completa, si approfondisce. 3. Ma lo Spirito ci liberi anche da un’altra ten- tazione: credere che la Chiesa – dice papa Francesco – sia giovane quando cede a tutto quello che il mondo le offre, crede che si rin- nova perché nasconde il suo messaggio e si mimetizza con gli altri. Venga lo Spirito Santo per aiutarci a comprendere che la Chiesa è giovane quando si lascia convertire dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo, quando rice- ve l’energia sempre nuova che viene dalla Pa- rola di Dio, dall’Eucaristia, dai Sacramenti, dalla preghiera, dalla lettura dei segni dei tempi, dalla presenza di Cristo, il Risorto, il Vivente, dai suoi esempi e comportamenti, 1. Festa di Pentecoste, festa del 50.mo giorno quando non dimentica nessuno, quando fa dopo Pasqua. Giorno in cui gli Apostoli ricevet- partecipare tutti, anche le donne, allo svolgi- tero il dono dello Spirito Santo. Lo Spirito è il mento della sua Missione. soffio di Dio. Invisibile come il vento, ma come il vento sperimentabile attraverso la sua azio- Vieni, Spirito Santo, e riempi il cuore ne. Come il vento è brezza leggera che porta dei tuoi fedeli. pace, o tempesta che sradica il male e le sue mediocrità; lo Spirito è come acqua ristoratri- ce o fuoco trasformatore; lo Spirito Santo è la Pier Giacomo Grampa, forza di Dio che ha creato dal nulla tutte le co- Vescovo Emerito, se, che ha fatto sgorgare la vita, che è conti- Pentecoste 2019 nuamente all’opera tra gli uomini per far nasce- re l’amore nei cuori degli uomini che si pongo- no al suo ascolto. 2. Ma come nasce l’amore nei cuori degli uomi- ni? Se impariamo a parlare una lingua che tutti possono comprendere, che tutti possono senti- re come propria: appunto la lingua del Vangelo, la lingua di Dio, la lingua dell’Amore, perché Dio è Amore. La Chiesa e i cristiani devono im- parare a parlare la lingua del Vangelo per co- struire il loro rapporto reciproco. Occorre capi- 24
PASQUA 2021 10 – AD HAITI OGNI GIORNO GESU’ NASCE TRA I POVERI E’ già trascorso un anno dal loro arrivo nell’i- Sebastiano in quanto insegnante di professio- sola di Haiti. Una scelta coraggiosa quella di ne è invece occupato nella formazione dei do- Maria Laura e Sebastiano Pron, due giovani centi. “Scopo di tale progetto - spiega - è in- coniugi ticinesi che hanno deciso di spendere nanzitutto quello di formare altri formatori, alcuni anni del loro cammino nella missione cercando di cambiare la mentalità e l’approc- che la diocesi di Lugano svolge in collabora- cio pedagogico”. zione con la diocesi haitiana di Anse-à-Veau - Miragoâne. Fin da subito i due giovani si sono E’ un progetto molto ambizioso: le scuole del trovati in grande sintonia con Francisco Fa- Paese, infatti, sono in uno stato molto precario bres, il terzo membro dell’equipe diocesana “caratterizzato da una completa assenza di in- presente ad Haiti. “Ognuno di noi ha un ruolo frastrutture e materiale didattico e soprattutto preciso nei progetti che stiamo portando dalla mancanza di formazione dei docenti. Mol- avanti”, spiegano. Insieme riescono a colla- ti di essi, in particolare quelli delle scuole par- borare a vantaggio della popolazione con cui rocchiali, non hanno neanche terminato gli stu- lavorano. di”. La formazione portata avanti dai volontari ticinesi avviene in tre gradi: “quello pedagogi- Maria Laura, essendo medico di professione, co, curato da me; quello sanitario, in cui Maria è stata impegnata fin da subito nei progetti Laura si occupa di formare i docenti all’igiene, in ambito sanitario: “Il sistema sanitario – all’alimentazione e all’educazione sessuale; commenta – è estremamente carente, lento e quello legato alla comunità, in cui Francisco si disorganizzato, e assicura l’assistenza sola- occupa di formare la popolazione a prendere mente a chi può permetterselo economica- coscienza dell’importanza della scuola”. mente. Il personale è formato male, non lavo- ra con professionalità. Per fortuna la pande- Commentando la loro esperienza di coppia, Lau- mia qui è arrivata in maniera molto lieve”. E’ ra e Sebastiano si esprimono così: “ci sostenia- stata fin da subito coinvolta nel progetto mo a vicenda, condividiamo le nostre esperien- della Caritas diocesana sulla malnutrizione, ze e portiamo la nostra silenziosa testimonian- che si svolge nel dispensario locale. “Con tan- za alle persone che incontriamo. Tanti isolani ta pazienza, con l’ascolto e la supervisione non sono sposati, ma convivono in maniera mol- sono riuscita a poco a poco a entrare nella to flessibile. Spesso le donne vengono abbando- realtà haitiana e a ridare vita a questo centro. nate dai loro compagni, appena questi trovano Insieme alle infermiere abbiamo fatto un un’altra donna e con lei formano una nuova fa- grande lavoro di riordino e di riorganizzazio- miglia. E’ una mancanza di fedeltà che ci impres- ne degli spazi per poter lavorare in modo più siona molto, perché così la donna viene consi- efficiente. Sono partiti poi corsi di sensibiliz- derata un essere di poco valore. Per noi è dun- zazione rivolti alle mamme sul tema dell’igie- que importante poter portare la nostra testimo- ne e della corretta alimentazione”. “Il paese nianza di coppia, di fedeltà e di unione”. ha subìto una gravissima crisi politica che ha causato il blocco totale dei commerci e di Pensando al Natale così si esprimono Maria conseguenza tanta povertà; un anno fa la po- Laura e Sebastiano: “Per noi è Natale ogni polazione stava iniziando a riprendersi, poi è giorno: ogni volta che andiamo a visitare le arrivata la pandemia a peggiorare nuovamen- famiglie povere incontriamo il Bambino Gesù te la situazione”. con Maria e Giuseppe, o spesso solo con Maria. 25
Inserto Diocesano Anche se non vivremo il Natale tradizionale, Passaggi tratti dal servizio curato ci sembra sicuramente di sentirne di più il da Silvia Guggiari, apparso nell’inserto senso oggi in questo contesto”. Catholica di sabato 19 dicembre 2020 11 – UFCT: UNA FORZA GENTILE DA RISCOPRIRE «Una donna forte chi potrà trovarla? Ben su- te, rinnovando il linguaggio, ma tenendo vivo periore alle perle è il suo valore», leggiamo il medesimo spirito delle origini. Molte sono nel libro dei Proverbi (31,10). Di «donne forti» le riflessioni nuove, le esigenze, le attese ri- l’Unione femminile cattolica ticinese (UFCT) spetto alla missione della donna nella Chiesa. ne ha preparate molte in questi 100 anni di C’è molto cammino da fare, ma anche molto da esistenza. È indubbio infatti il grande contri- imparare dalle esperienze preziose del passa- buto dato da questa realtà associativa catto- to. Mi auguro che il ricordo dei volti e dei nomi lica alla realtà ecclesiale, sociale e culturale che hanno fatto la lunga e ininterrotta storia del nostro Ticino. Soprattutto, mi pare di do- dell’UFCT possano spronare tutti oggi a risco- ver mettere in rilievo il dono della perseveran- prire la forza gentile, ma anche ferrea nel ser- za nella vocazione, testimoniata dalle donne vizio al Signore e alla Chiesa, che continua a dell’UFCT anche negli anni di maggiore diffi- essere il segreto della sua fecondità e un’ispi- coltà dell’Azione Cattolica. È un dono del Si- razione per tutti. Auguri di cuore! gnore questa capacità di resistere, di mettere a frutto le risorse concrete, di aprire in ogni Come espressione di incoraggiamento mi pare modo possibile spazi alla vita, senza lasciarsi davvero di poter dire a proposito dell’UFCT schiacciare dai limiti e dalle povertà dei mez- quello che i Proverbi dicono della donna: «Sia- zi. Quanto ne abbiamo bisogno in questo tem- tele riconoscenti per il frutto delle sue mani e po travagliato! le sue opere la lodino alle porte della città». Sono sicuro che le attuali componenti dell’UFCT ne sono consapevoli e stanno facendo di tutto Dall’omelia del Vescovo per continuare nel solco di chi le ha precedu- Valerio Lazzeri, 17.11.2020 12 – UFCT: 100 ANNI Una storia, quella dell’Unione Femminile, co- ro, queste attività hanno rappresentato la pri- stellata di idee ed iniziative, di successi e mo- ma occasione per uscire di casa e avviare un menti di difficoltà. Per decenni le donne cammino di emancipazione. Molte ragazze dell’UFCT hanno operato nelle parrocchie. Im- dell’UFCT sono poi diventate maestre, opera- pegnate nelle mille attività che comporta trici sociali, infermiere, quando questi mestie- mandare avanti la Casa di Dio. Per molte di lo- ri non erano di facile accesso per le donne o, 26
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