RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
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Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, BERGAMO RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022 www.donorione.org
FlavIO PElOSO EDITORIaLE RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA La rivista è inviata in omaggio a benefattori, simpatizzanti e amici e a quanti ne facciano richiesta, a nome di tutti i nostri poveri e assistiti Sommario IL cROcIfISSO Il segno del cristiano non è il quadrifoglio ma la croce. RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA EDITORIaLE 3 n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022 Il Crocifisso Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, BERGAMO IL DIRETTORE RISPONDE Testimone della bilocazione di Padre Pio? 5 La smentita di Don Orione: una fandonia IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO 6 Gioia www.donorione.org cRISTIaNI OggI 8 Ha ancora senso il celibato sacerdotale? Direzione e amministrazione Via Etruria, 6 - 00183 Roma cON DON ORIONE OggI 10 Tel.: 06 7726781 N Fax: 06 772678279 «Ci vuole coraggio!» el mese di settembre, E-mail: uso@pcn.net da poco terminato, www.donorione.org DaL mONDO ORIONINO 12 c’è una festa che è una Spedizione in abbonamento Il genio della musica e della carità Istituto Secolare Orionino provocazione non solo per postale Bergamo Registrata dal Tribunale di Roma il “mondo”, ma anche per n° 13152 del 5/1/1970. DOSSIER noi cristiani: la festa 15 Nostro CCP è 919019 intestato a: CON DON ORIONE NEL 3° MILLENNIO dell’esaltazione della Croce. OPERa DON ORIONE Questa festa, che in Oriente 3 Via Etruria, 6 - 00183 Roma DaL mONDO ORIONINO ha una solennità pari a Direttore responsabile Don Gaspare Goggi: la carità della verità 19 quella della Pasqua, si Flavio Peloso Cantiamo la Madonna con la nostra vita collega al ritrovamento della Redazione Croce di Gesù da parte di angela Ciaccari a PaRER mIO 21 Gianluca Scarnicci Dio patria e famiglia sant’Elena, madre Segreteria di redazione dell’imperatore Costantino, e Enza Falso PagINa mISSIONaRIa alla dedicazione delle basiliche 22 costruite sul Golgota e sul Sepolcro, Progetto grafico I poveri del fiume Madeira angela Ciaccari avvenuta il 14 settembre del 335. Impianti stampa PIccOLE SuORE mISSIONaRIE DELLa caRITà 24 Editrice VELaR - Gorle (BG) “Vivere Cristo e far vivere tutto il mondo di Cristo” www.velar.it Fotografie archivio Opera Don Orione Vi racconto 26 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 Le tre asinelle Hanno collaborato: Flavio Peloso - Francesco Mazzitelli Segno eloquente trova in nessun’altra tradizione un La croce di Cristo è per i credenti Segreteria di Comunicazione Orionina IN BREVE modo di accedere a Dio e di manife- “l’albero della vita, il talamo, il aurelio Fusi - alessandro Belano 27 La croce, il crocifisso, il segno della starlo come quello attuato da Gesù trono, l’altare della nuova alleanza”, Notizie flash dal mondo orionino Tarcisio Vieira - Mons. Rino Fisichella croce sono i segni più eloquenti e attraverso l’incarnazione e morte in dell’amore di Dio per noi. Il crocifisso Matteo Guerrini - Fabio Mogni croce. Davanti a Gesù crocifisso, è il simbolo della vittoria sulla morte conosciuti della fede cristiana. Basta Pierangelo Ondei “SPLENDERaNNO cOmE STELLE” 30 anche il centurione romano, ignaro e sulle tenebre che il cristiano volen- fare il segno della croce, con sempli- Spedito nel settembre 2022 Don Stanisław Pawlina di idee e di culti religiosi, disse: “Ve- tieri espone o indossa con convin- cità e devozione, per definire che cosa il cristianesimo è rispetto alle ramente quest’uomo era figlio di zione e sentendosi da lui protetto e Don Orione oggi NEcROLOgIO 31 altre religioni, nel senso che non si Dio” (Mc 15, 39). benedetto. Ricordiamoli insieme www.donorione.org
FlavIO PElOSO EDITORIaLE IL DIRETTORE RISPONDE orione.roma@gmail.com cristianesimo senza croce? Nella nostra epoca, sempre più per- TESTImONE DELLa sone percepiscono come estraneo il segno della croce, avendo smarrito o BILOcazIONE DI PaDRE PIO? La SmENTITa DI DON ORIONE: mai sperimentato la fede in Dio. Per molti, il crocifisso rappresenta sol- tanto un segno culturale. Noi cristiani viviamo in una condi- zione di minoranza, ma sappiamo uNa faNDONIa che il crocifisso prende il suo valore dal Crocifisso e dalla sua storia. Oggi, Un giovane confratello mi ha man- che, durante la beatificazione di S. Te- fare il segno della croce e portare il dato la foto di un pannello esposto resa del Bambino Gesù, vide Padre crocifisso sono atti minimi e a tutti nella mostra dedicata a Santa Teresa Pio nella Basilica di S. Pietro. Il nostro è un Dio crocifisso che, nel mentò la carità che tanto ammi- di Gesù Bambino, nella basilica di San Al momento in cui gli si avvicinò per possibili di devozione ma anche di suo amore, si è rivelato nell’esperienza riamo. L’amore di Dio fuse la sua uma- Giovanni in Laterano (giugno 2022). salutarlo e parlargli, Padre Pio era evangelizzazione perché annunciano dell’umanità e della carne attraverso la nità in qualcosa di bello, di grande, di Si ricorda la devozione di Don Orione scomparso”. Ecco la bilocazione. l’amore di Gesù che salva. Papa Gio- croce e ci chiede di amare nello stesso gioioso. Non era poesia, sentimento, verso la Santa della “piccola via” e Questo corposo libro di 430 pagine, vanni Paolo II era solito alzare il croci- modo in cui Lui ci ha amati. misticismo, no. che “nel 1925, mentre si trovava in di alberto Del Fante, ebbe un note- fisso del suo pastorale sulle folle che Paul Claudel ha scritto: «Ci piacerebbe “Un’idea, un concetto, un’idea, / fin- Piazza San Pietro per la canonizza- vole successo all’epoca. Una recen- incontrava. Il crocifisso rimanda al- una religione portafortuna. Il segno ché resta un’idea è soltanto un’astra- zione, gli sarebbe apparso inaspetta- sione di presentazione del libro l’esperienza della fede, cioè alla rela- del cristianesimo, però, non è un qua- zione. / Se potessi mangiare un’idea tamente Padre Pio, che in realtà non apparve in un una rivista nella rubrica zione personale con Dio. Non drifoglio, ma una croce». Nella nostra / avrei fatto la mia rivoluzione”, can- si mosse mai dal convento”. Sor- “I libri del successo”. Qualcuno fece avvenga che noi cristiani ci confor- società tante persone cercano di ri- tava Giorgio Gaber. preso, il confratello mi ha chiesto: Ma pervenire nelle mani di Don Orione la miamo a coloro che si accontentano scoprire la spiritualità, perché il cuore Gesù ci ha dato la possibilità di “man- come stanno le cose? È vero che Don recensione in cui veniva citato. del significato culturale del cristiane- dell’uomo anela all’infinito, ma troppe giare” il suo amore crocifisso: la co- Orione ha visto Padre Pio in biloca- Ed egli, il 19 settembre 1933, scrisse simo, come idea e simbologia, ma volte risulta più comodo fermarsi al munione eucaristica. zione in Vaticano? una formale smentita. Se ne conser- Nell’altra minuta, Don Orione ag- senza contenuto spirituale. buonismo new age, o a sentimenti su- Il fuoco dell’amore a Dio e ai fratelli si viamo due minute. giunge una nota post scriptum: “Così “L’amore del cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per perstiziosi e meno impegnativi, o ad un cristianesimo dimezzato a ideolo- gia: prendo il concetto che mi piace, alimenta con il legno della croce, cioè con il sacrificio, con la donazione di sé: “Cristo, la Chiesa, le Anime si L e storielle suscitano più interesse della storia e un pannello nella basilica lateranense ritengo conveniente mettere in guardia i nostri Amici circa altre fandonie che si divul- 4 tutti, perché quelli che vivono ma ne scarto la vita. Quando fac- amano in croce e crocifissi con Lui o viene molto letto ma gano e mi si attribuiscono, 5 non vivano più per sé stessi, ciamo il segno della croce firmiamo la non si amano affatto”. Solo così non non è un documento non si capisce ancora bene ma per colui che è morto e nostra identità: Dio mi ha amato, così, ridurremo la croce a un concetto o a su cui basarsi. con quale intendimento”. risuscitato per loro”. io amo Dio e, per amore suo, amo il un simbolo culturale, sostanzialmente Da dove è partita la prossimo mio, così. Sai quanto vali tu, inutile. “Quando io entro in un Isti- “storiella” secondo la Il fatto che siano conservate “Un cristianesimo senza croce è mon- agli occhi di Dio? Il sangue di Cristo. tuto religioso – confidò Don Orione - quale Don Orione due minute, entrambe con dano e sterile”, ha affermato più volte , guardo che quadri e statue ci sono, avrebbe visto Padre molte correzioni, fa capire Papa Francesco, “è satanico”. anche all’apostolo Pietro, che poco prima Il fuoco dell’amore per farmi un’idea della devozione e Pio da Pietrelcina, in che Don Orione elaborò aveva lodato, Gesù disse: “Va’ dietro si alimenta con il legno dello spirito che vi regna. bilocazione, a Roma, con cura questo testo di Quando vedo dei Bambini di Praga, nella Basilica di San Pie- smentita, calibrò bene le a me, Satana!”, perché rifiutava la via della croce dei Gesù Bambino Nazareno o una tro? Una risposta docu- parole che voleva portas- della croce. È proprio del cattivo spi- San Paolo rimase conquistato, affer- bella statua di Gesù biondo, giovane, mentata si può leggere sero verità sulla questione, rito, è proprio del diavolo allontanarci rato da questo amore di Cristo croci- che si presenta bene… penso che in in “Don Orione e Padre certamente “non volendo dalla croce, dalla croce di Gesù, dal fisso. Diceva: “L’amore del Cristo ci quella Comunità se ne faranno pochi Pio da Pietrelcina nel detrarre alla santità di al- sacrificio dell’amore. spinge (ci urge, è energia), al pen- Santi. Quanto fa pena entrare nelle decennio della tor- cuno”, di quel Padre Pio siero che uno è morto per tutti, per- Chiese e vedere tante altre immagini, menta: 1923-1933” che egli difese in modo determinante una storia, non un’idea DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 ché quelli che vivono non vivano più anche belle e sante, e non vedere il (Ed. Jaka Book Milano). presso le autorità vaticane. “Non ci sia altro vanto che nella per sé stessi, ma per colui che è Crocifisso. Brutto segno. Il tutto cominciò con una pagina del “Ieri alcuni amici mi portarono un fo- Ormai però la “storiella-fandonia” era croce del Signore nostro Gesù Cristo” morto e risuscitato per loro” (2Cor Noi, in tutte le nostre chiese, do- libro del giornalista alberto Del Fante glio, Editore Galleri, Bologna, dal titolo lanciata e fu ripresa in molte biografie (Gal 6,24), ciò diviene possibile 5,15). Questo pensiero dell’amore vremo avere sempre un grande Cro- dal titolo “Per la storia. Padre Pio da “I libri del successo”. Dell’episodio che successive fino ad oggi. quando uno si rende conto che il Fi- folle di Cristo crocifisso gli si era im- cifisso. Vi raccomando tanto la Pietrelcina. Il primo sacerdote stigma- in esso mi tocca e che avrebbe del mi- Chi conosce Padre Pio da Pietrelcina glio di Dio fatto uomo ci ha amato piantato dentro da occuparlo tutto, devozione al Crocifisso. Abbiatela tizzato” (Galleri Editore, Bologna, racoloso nei riguardi di un buon frate, e Don Orione sa che la loro grande fino a quel punto: “Nessuno ha un fino a “ritenere di non sapere altro se come la devozione principe. Mi di- 1932). Il Del Fante con leggerezza sento di dover dichiarare, pur non ri- stima e devozione reciproca non è amore più grande di questo: dare la non Gesù Cristo, e questi crocifisso” rete: Più dell’Eucaristia? Sì, più del- racconta che l’arcivescovo di Salto chiestone da alcuna parte, ma per onorata da queste “storielle”, come vita per i propri amici” (Gv 15, 13). (1Cor 2, 2). l’Eucaristia”. (Uruguay), avrebbe raccontato che elementare debito di sincerità, che non è favorita la pietà dei fedeli La croce rimanda a una storia, dice anche per Don Orione Gesù crocifisso L’Eucarestia è il memoriale di Gesù “un prelato molto distinto e con i nulla c’è di vero. Sac.te Luigi Orione quando non è illuminata dallo splen- una relazione, un amore. divenne il fuoco interiore che ali- Crocifisso. sensi interamente a posto gli confidò dei Figli della Div. Provv.za”. dore della verità.
FRaNCESCO MaZZITEllI IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO ITà SENza gIOIa NON c’è SaNT nnun- (Mt 5,3). È l’a in cia co n la parola «Beati» ta . La be atitu- “Gesù com un a fe licità inaudi , quel lo di fatto solo di IL PRImO aTTO cio principale un pr og ramma di vita es- chE POSSIamO DI caRITà dine, la santità no m n a è è an zi tutto la gioios a scoperta di oi a. , gi faRE aL PROSS sforzi e rinunce esto ti riempi e di ImO i da Dio. E qu che riceviamo: è PORTaRgLI L sere figli amat an a, è un do no a gIOIa DI gESù Non è una co nquist D a io um , ch e è il Santo, vien e ad abitare la mo “Il testo che la siamo santi pe rc hé Per questo sia Madonna «si al Lu i ch e dà la santità a noi. m oz io ne di vuol dire proc edere con ag zò e andò in fretta» […]. N nostra vita. È cr istiano, allora , non è l’e ce r- itazione, in m on gi oia de l o, m a la non vuol dire questo. Si trat odo affannato, beati! La pl ic e ot tim ismo uman ua rd o no, un se m sotto lo sg giornate con passo lieto, gu ta invece di co ndurre le nost un istante o nt ar e og ni situazione ov en - ardando avan re r af fro forza che pr trascinarci di malavoglia, sc ti con fiducia, tezza di pote n il coraggio e la nn o hiavi delle lam senza D io , co olaz io ni , ha mentele rovina entele – ques amoroso di tra molte trib no tante vite, te la- I Santi, anche ta. Senza gioi a, e lamentarsi e la vita va giù. perché uno si mette a lamen gono da Lui. e l’h an no te st im on ia , e ri- tarsi gioi a primen te sempre qualcu no da incolpar Le lamentele ti portano a ce vissuto questa es er ci zio rigoroso e op ro la : rcare a un o ques ta pa betta, Maria pr ocede con il pa e. andando ve rso la casa di El la fede divent di tr istezza. Prendiam ch e isa- al ar si o di ce va vita pieni di D io, pieni della sso svelto di ch i ha il cuore e schia di amm Padre del dese rt su la tristezza. Un corrode la vita allora chiediam oci noi, per il a gioia. ammalarsi di e de l cu or e», ch e “passo”? Sono nostro profitt la tristezza è «un ve rm malvagità, XI). propositivo op o: com’è il m o, G li ot to spiriti della i? Io, nella tristezza pure mi attard io (cfr Evagrio Po nt ic istiani gioios ? Vado avanti con speranza o nella malinco nia, oc i su qu esto: siamo cr D iff on di amo germi addoss o? Se proced o mi fermo pe Interroghiam os o o no n lo sono? - iamo con il pa r pian- sono un cristia no gi oi la faccia da fu tolii e delle chiacchiere, sso stanco de i bron- rs on e sp en te, tristi, con gi oi a! ” non porterem gioia o siamo pe senza soltanto porter o Dio a ness n c’è santità vece, coltivare emo amarezza , cose oscure. uno, rale ? Rico rd iamoci che no ,1 ° no ve m bre 2021) un sano umor Fa tanto bene ne ge lus, Lunedì ism , in- ce sc o, an pio, San Tom maso Moro o o, come faceva no, ad esem- (Papa Fran Possiamo chie Sa n Filippo Neri. dere anche qu grazia del sa esta grazia, la no umorismo: fa tanto bene ONO DEL SIg NORE La gIOIa è uN D Non dimentic . hiamo che il pr rità che possia imo atto di ca - mo fare al pros - gna Gesù, ci in un volto sere simo è offrirg li nn a di gi oi a. Questo ci inse è, qu es ta no e sorriden a do e cosa te. È portargl un uomo e un ra speciale. Ch gioia di Gesù, come ha fatto i la “Il cristiano è qu es to te mpo in manie di pi ù, è un’altra cosa . Ch ie sa , in ) la gi oi a è Elisabetta”. (P M ar ia con segn a la lo stesso . (… l momen : to apa Francesc È l’a lle gr ia? No: non è ng iu nt urali, dai motivi de tti gelus, Domen o, an- gi oi a? e non viene da i motiv i co iamo viverla tu ica, 19 Dicem È un a co sa ch no . L’a lle gr ia, se noi vogl e an ch e ci - do icialità, bre 2021) profonda. È un erezza, superf è una cosa più rm a in le gg un po ’ sc em i, en ti, al la fin e si trasfo gg ez za cr ist iana, ci fa un i mom nza di sa gioia è stato di manca ’altra cosa. La 6 porta a quello le gr ia … no . La gioia è un zi on e de llo Spirito. 7 tutto è al me una un gIOIa ingenui, no?, e da de nt ro . È co con il Pa e”. dr (Papa ore. Ci riempi ù è con noi e dono del Sign za ch e G es ). è nella sicurez rdì 10 maggio 2013 E questa gioia in Sa nt a Mar ta, vene m el ia Francesco, O La gIOIa è LO S TaTO DI SaLuT E L a gioia è uno dei tratti caratteristici della vita e magistero di Papa Francesco. Per il pontefice la gioia non è solo un’emozione o un semplice sentimento ma un stato d’animo che nasce da un’esperienza, incontro: l’incontro con Cristo, l’ascolto del Van- “Ricordando l’e DEL cRISTIaNO spressione di «Vi ho detto qu Gesù ripropost gelo. Per questo motivo il documento programmatico del suo pontificato porta este cose perc a nella lettura sia piena» – il hé la mia gioi evangelica – come titolo: Evangelii gaudium. L’esortazione si apre con una frase lapidaria Pontefice ha ev a sia in voi e la del cristiano: idenziato che vostra gioia un cristiano se proprio «la gi che orienterà tutto l’insegnamento di papa Bergoglio: “La gioia del Van- la sua salute cr nza gioia o no oia è il segno istiana «non va n è cristiano o gelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. che ci sono cr bene». E, ha ag è ammalato», istiani con la fa giunto, «una vo Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla la faccia rossa cc ia da peperonc lta ho detto e anche l’anim ino in aceto: se DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sem- sono cristiani!» a è così. E qu mpre con , perché «un cr esto è brutto!» Per il cristiano istiano senza . Questi «non pre nasce e rinasce la gioia” (Eg 1). Come fiamma da fiamma, il , infatti, la gioi gioia non è cr lazioni, pure ne a è presente «a istiano». tema della gioia si ritrova anche nei titoli delle altre due esorta- lle persecuzio nche nel dolo re a guardare alle ni ». a questo pr , nelle tribo- zioni. Ciascuno di essi mette in evidenza una peculiare sfuma- mar tiri dei prim oposito il Papa tua e agnese i secoli — com ha invitato tura del significato della gioia cristiana: Amoris laetitia e la — che «andav ano al mar tir e le sante Felic ita, Perpe- nozze». Ecco, io come se an Gaudete et Exultate. Francesco, come già San Paolo VI che allora, «la gran dassero alle custodisce la de gioia cristia scrisse la Gaudete in Domino, fa della gioia una condizione pace e custod na» che «è an Santa Mar ta, gi isce l’amore»”. che quella che ovedì 22 mag (Papa Francesc essenziale della vita cristiana. gio 2014) o, Omelia in
auRElIO FuSI cRISTIaNI OggI cRISTIaNI OggI ha aNcORa SENSO IL ria, vissuta come una esigenza da pa- recchi (per esempio Tertulliano e Ori- gene), ma non ancora imposta a tutti cELIBaTO SacERDOTaLE? i candidati al sacerdozio. Era un prin- cipio vitale, una semente presente fin dai tempi più antichi del cristianesimo e che solo in seguito si è sviluppata fino alla legislazione del IV secolo sulla continenza del presbitero. Di- Il Sinodo tedesco ha chiesto al Papa l’abolizione dell’obbligatorietà del celibato. ceva per esempio il concilio di Carta- Non risulta che gli apostoli fossero celibi. Quando e perché è stato introdotto gine del 401: “Conviene che quelli Noi riteniamo che la vigente legge del sacro celibato debba ancora oggi, che sono al servizio dei divini sacra- e fermamente, accompagnarsi al ministero ecclesiastico; essa deve il celibato dei sacerdoti? menti siano perfettamente continenti sorreggere il ministro nella sua scelta esclusiva, perenne e totale (continentes esse in omnibus), affin- dell'unico e sommo amore di Cristo e della consacrazione al culto di Dio ché ciò che hanno insegnato gli apo- e al servizio della Chiesa, e deve qualificare il suo stato di vita, sia nella stoli e ha mantenuto l’antichità comunità dei fedeli, che in quella profana. stessa, lo osserviamo anche noi”. Sacerdotalis caelibatus n.14 In Oriente, invece, con i Concili di an- cira, 314, di Nicea, 325 e di Gangra, 350 circa, non si stabilì come obbli- gelo e la comunità cristiana perché dalla Giornata mondiale della gio- gatorio il celibato a quei chierici che non impegnato nei doveri familiari. ventù di Panama, ha ricordato una non se la sentivano di praticarlo. Egli, in altre parole, con il celibato frase di Paolo VI: “Preferisco dare la Il Concilio Trullano, 692, poi, mentre può meglio riflettere l’immagine di vita piuttosto che cambiare la legge impose il celibato ai vescovi, stabilì Cristo vergine che ha offerto la vita del celibato”. E aggiungeva di non es- che ai coniugati non si poteva negare per il mondo intero perché libero da sere d’accordo a concedere il celi- l’ordinazione sacerdotale. Questa re- vincoli di carne e di sangue (cfr. Pre- bato opzionale. gola è tutt’ora in vigore nella Chiesa sbiterorum ordinis, 16). Durante il Sinodo sull’Amazonia si è di Oriente. Come si sono espressi i Papi più recenti parlato dei viri probati (cioè di uomini sul celibato? Paolo VI nell’Enciclica Sa- da tempo sposati e fedeli al loro ma- Paolo VI nell’Enciclica cerdotalis celibatus del 24 giugno trimonio) a cui concedere l’ordina- 1967, diceva che il celibato è fulgida zione sacerdotale. In che consiste Sacerdotalis celibatus del 8 gemma e “conserva tutto il suo valore questa proposta? Non è la prima 9 24 giugno 1967, diceva che il anche nel nostro tempo, caratterizzato volta che i vescovi si confrontano sul celibato è fulgida gemma e da una profonda trasformazione di concedere in casi particolari l’ordina- “conserva tutto il suo valore mentalità e di strutture” (n.1). L’Esorta- zione sacerdotale a uomini sposati anche nel nostro tempo, zione apostolica Pastores dabo vobis di che hanno dato prova di saggezza e caratterizzato da una profonda Giovanni Paolo II ribadisce la necessità competenza nel servire le parrocchie trasformazione di mentalità del celibato e raccomanda che sia vis- e le diocesi. In luoghi dove vi è e di strutture” (n.1). suto come un aspetto positivo, speci- estremo bisogno di evangelizzare, Quali sono le ragioni per sostenere la fico e caratteristico del sacerdote. Il come appunto in amazzonia, perché validità del celibato? Vi sono ragioni celibato è dunque da accogliere con li- non dare vita a questa proposta? di tipo spirituale e di tipo pastorale. bera e amorosa decisione da rinnovare Papa Francesco non si è espresso né Tra le prime, la più importante è do- continuamente, come dono inestima- a favore e né contro perché durante vuta allo stretto legame tra l’agire in bile di Dio (cfr. n. 186). il Sinodo, pur essendo stato affrontato persona Christi del sacerdote e la sua In occasione dell’apertura dell’anno il tema con riflessione e discussione, g li apostoli non erano certamente celibi. Nel vangelo si racconta che Gesù, dopo aver frequentato la sina- tente al lavoro e legate alle loro fami- glie. Di nessuno viene nominata espli- citamente la moglie o i figli, ma il sciuto. Essi, in un certo modo, sono diventati “eunuchi” per il regno dei cieli, come aveva precisato Gesù. purezza, come ha affermato il Conci- lio Lateranense IV del 1215. Infatti sacerdotale del 2009, Benedetto XVI scriveva che la comunione fra i sacer- non vi è stato un vero e proprio di- scernimento. “C’è stata una discus- DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 nella consacrazione del pane e del doti e col proprio vescovo, deve tra- sione… una discussione ricca… una goga di Cafarnao, venne invitato a contesto ci spinge a considerarli co- “Vi sono infatti eunuchi che sono nati vino, come anche nell’assoluzione dei dursi in forme concrete di fraternità discussione ben fondata - ha preci- casa di Simone (Pietro), dove guarì la niugati. Faceva senz’altro eccezione così dal ventre della madre; ve ne peccati, il sacerdote agisce nella effettiva ed affettiva. Solo così i sacer- sato - ma nessun discernimento, che suocera ammalata. È vero, come so- Giovanni, per la sua giovane età. sono alcuni che sono stati resi eunuchi stessa persona di Cristo e si identifica doti sapranno vivere in pienezza il è qualcosa di diverso dall’arrivare a stengono molti biblisti, che la suocera Ma con la chiamata al discepolato, dagli uomini, e vi sono altri che si sono con lui. Per questo è opportuno che dono del celibato e saranno capaci di un buono e giustificato consenso o a rappresenta l’umanità indebolita dalla hanno cambiato vita? Certamente, fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi egli sia celibe, come lo è stato Cristo far fiorire comunità cristiane nelle maggioranze relative”. mancanza del vangelo, ma non pos- perché da quel momento essi hanno può capire, capisca” (Mt 19,12). stesso. Ovviamente vi sono anche ra- quali si ripetano i prodigi della prima Non possiamo ancora conoscere siamo negare l’esistenza concreta iniziato a seguire Gesù. Dopo la risur- Quando il celibato è diventato obbli- gioni di tipo pastorale a favore del ce- predicazione del vangelo. quali saranno le decisioni dei vescovi della donna ammalata e il gesto mira- rezione hanno lasciato i confini del- gatorio? È innegabile che fin dai primi libato; la Chiesa latina ha sempre anche Papa Francesco si è espresso a e del Papa per il futuro, ma è senz’al- coloso di Gesù. anche gli altri apostoli l’antico Israele per annunciare il decenni del cristianesimo vi sia stato ritenuto che il ministro celibe possa favore del celibato e, nel 2019, ri- tro dimostrato che il celibato è un vengono presentati come persone in- vangelo in tutto il mondo allora cono- un crescendo verso la scelta celibata- essere più disponibile a servire il van- spondendo ai giornalisti di ritorno grande dono da conservare.
cON DON ORIONE OggI cON DON ORIONE OggI «cI VuOLE cORaggIO!» guardando al futuro Se parliamo di futuro dobbiamo espri- mere la grande preoccupazione del della Provincia Capitolo, cioè il bisogno di incremen- Il Capitolo provinciale è stato molto tare il lavoro della Pastorale Vocazio- fruttuoso, a cominciare dal contributo nale. In Provincia, la bella novità è il Il direttore provinciale P. Luiz antonio miotelli ci parla della Provincia religiosa delle diverse comunità, dove il Capi- coinvolgimento attivo dei laici orio- tolo aveva compiuto passi importanti nini nelle diverse equipe locali di pro- “Nostra Signora dell'annunciazione” (Brasile Sud e mozambico). e prodotto la materia prima per i col- mozione vocazionale. ancora sui laici, loqui di gruppo; ci siamo poi arricchiti è molto positivo vedere l'allarga- con gli interventi dei vari relatori. mento del carisma e delle attività L’ ultima nostra tappa di prepara- zione al XV Capitolo Generale è stato il Capitolo provinciale della Pro- sono anche tante sfide da affrontare. Inoltre, la Provincia è responsabile per una importante missione in una delle Sia sul fronte missionario, sia nella pa- storale parrocchiale e nelle opere di servizio caritativo, la presenza orio- Ispirati dai discorsi di Papa Francesco sulla missione dei religiosi nel mondo evangelizzatrici e caritative ai laici che hanno aderito formalmente al di oggi, siamo sempre più consapevoli Movimento Laicale Orionino e che, in vincia di Nostra Signora dell'annun- nazioni del continente africano di lin- nina è molto significativa ed è apprez- che bisogna andare veramente alle generale, sono integrati come “Fami- ciazione – Brasile Sud/Mozambico, gua portoghese, il Mozambico. zata da tutti gli organismi ecclesiali e periferie esistenziali, con una presenza glia carismatica orionina”. che ha seguito l'itinerario tracciato sociali. Certamente, la grande sfida è concreta e non solo con promesse. per tutte le Province della Congrega- continuare con le opere di carità, Non dobbiamo lasciarci divorare dalla motivi di rinnovo zione. Il tema, fin da subito, è sem- anche quando le strutture di governo bili, sempre soggette ai condiziona- paura e dalla comodità di opere instal- brato una provocazione, una sfida. si impongono nel loro secolarismo e menti del potere pubblico. Invece, è late da decenni e che necessitano di Un’importante e significativa opera di Interessante è stato “Gettarsi nel le attività pastorali non riescono ad af- da puntare sui progetti di carità più essere rinnovate totalmente. rinnovamento nella Provincia è con- fuoco dei tempi nuovi”, un’esorta- frontare pienamente le minacce della semplici e leggeri, soggetti a rinnova- dotta specialmente dai Segretariati, zione che esprime la necessità di rin- secolarizzazione e della paganizza- mento, modifica o chiusura. che cercano di motivare e integrare novare la nostra presenza nella zione. Il fattore fortemente positivo è come orionini, il nostro lavoro è tutti i religiosi nelle diverse aree della Chiesa e nella società e di aprire che i religiosi, insieme ai laici orionini, veramente tra i poveri, siano nostra vita orionina. Siccome la nostra Segni di rinnovo nuove prospettive per “essere orionini cercano di operare in tutti i modi per essi bambini, anziani, Provincia è geograficamente concen- nel mondo contemporaneo” in conti- superare le difficoltà e per uscire dalle parrocchie in sacche di povertà Come orionini, il nostro lavoro è vera- trata nel sud del Brasile, non è molto nua trasformazione. crisi più forti e migliori. (centrali o periferiche) e questo mente tra i poveri, siano essi bambini, difficile promuovere gli incontri pre- Tuttavia, siamo consapevoli che, per è un grande incoraggiamento anziani, parrocchie in sacche di po- senziali dei Segretariati e questo è un Breve ritratto di Provincia quanto riguarda specificamente la per la fedeltà al nostro Padre nostro punto di forza perché, attra- vertà (centrali o periferiche) e questo nostra identità di “Vita Religiosa Orio- fondatore. è un grande incoraggiamento per la verso i segretariati, si riesce a inte- La Provincia di Nostra Signora dell'an- nina”, in una prospettiva futura, per- fedeltà al nostro Padre Fondatore. È stato molto significativo che proprio grare tanti religiosi e anche i laici. nunciazione è composta da 103 reli- ché essa sia, di fatto, un segno e una Con la partecipazione di laici soste- 10 durante il Capitolo Provinciale è stata L’apertura di nuove attività di servizio 11 giosi, tra juniores e membri profezia, occorre lavorare seriamente niamo le case per persone con biso- annunciata l’apertura di una nuova ai poveri è una motivazione naturale permanenti, con un'età media di su alcuni sui punti costitutivi, special- gni speciali e abbiamo diverse attività presenza orionina in una città all’in- per il rinnovo delle nostre strutture. 45,7 anni; dal nostro incontro sono mente la spiritualità, la vita fraterna e con i poveri, come i senzatetto, i tos- terno dello Stato di São Paulo, a Dra- Nel Capitolo si è parlato del necessa- emersi molti punti di forza, ma ci l’identità carismatica. sicodipendenti, i malati senza assicu- cena, dove il Vescovo ci ha chiamati rio coraggio che dobbiamo avere per razione sanitaria, la presenza nelle per gestire un’opera di carità desti- uscire da certe strutture che hanno aree di missione, i gruppi di bambini nata al ricupero dei tossicodipendenti trasformato le opere in grandi im- in oratori o attività pastorali, l'assi- e, accanto a quest’opera di carità dei prese e che necessitano di essere stenza alle famiglie con cibo, medi- nuovi tempi, prenderci cura anche di semplificate. Siamo consapevoli che cine e istruzione. una area pastorale che, in futuro, po- occorre evitare opere eccessiva- Gli strati degli impoveriti sono aumen- trebbe diventare una parrocchia. mente complesse, difficilmente gesti- tati fortemente e in tutte le nostre case abbiamo cercato di svolgere pic- cole attività per far fronte, anche se in emergenza, a questi bisogni. Occorre avere maggiore audacia, co- raggio e creatività per “gettarci nel DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 fuoco dei tempi nuovi”, in altre pa- role, per uscire e incontrare le grida ei richiami del nostro tempo. Ce lo ha ricordato anche Papa Francesco: «Ci vuole coraggio! Che il fuoco non resti solo nel vostro focolare e nelle vostre comunità e neppure solo nelle vostre opere, ma che possiate “gettarvi nel fuoco dei tempi nuovi per il bene del popolo”».
alESSaNDRO BElaNO DaL mONDO ORIONINO DaL mONDO ORIONINO Lorenzo Perosi e Luigi Orione, 1931. E a chi gli chiedeva il senso di quest’af- fermazione, spiegava: «In quella frase è contenuto uno dei miei propositi sa- LE PRINcIPaLI cOmPOSIzIONI DEL PEROSI cerdotali che ho cercato di attuare Il catalogo delle opere di Lorenzo Perosi è stato curato da arturo Sacchetti, nella mia umile opera di musicista». direttore d’orchestra, maestro di coro, organista, clavicembalista, pianista e Nel 1903 iniziò a soffrire di disturbi amico dell’Opera. Tra le principali composizioni del Perosi si distinguono sette nervosi, cui si aggiunsero, negli anni, oratorii: La Passione di Cristo secondo san Marco (1897), La Trasfigurazione manie di persecuzione, al punto da ri- di Nostro Signore Gesù Cristo (1898), La Risurrezione di Lazzaro (1898), pudiare tutta la musica composta fino La Risurrezione di Cristo (1898), Il Natale del Redentore (1899), L’entrata di ad allora. Nel 1910 la sua salute regi- Cristo in Gerusalemme (1900), La strage degli innocenti (1900). Nel corpus strò un miglioramento che gli consentì delle Messe, si segnalano per la loro bellezza: Davidica a 3 voci (1894), Pa- di riprendere le sue attività, seppure triarchalis a 4 (1894), Requiem a 4 (1895), Eucharistica a 4 (1896), Pontifi- con momenti di lucidità seguiti da crisi calis a 3 (1896), Cerviana a 3 (1895), Te Deum laudamus a 2 (1894). di debilitazione psicofisica. Ma anche in quegli anni di smarrimento e soffe- renza, don Orione non dimenticò di ri- cordare al Maestro la sua continua presenza: «Ed ora, caro Don Lorenzo, lascia che ti abbracci in osculo sancto, IL gENIO DELLa muSIca ed abbimi sempre, quale sono, per l’amico sincero e antico della tua vita e per tuo fratello in Cristo e nella Ver- gine Santa». E DELLa caRITà In quei tristi giorni, forse anche per sollevarne lo spirito, ammiratori e amici, con alla testa Pietro Mascagni, si prestarono perché giungesse a don Lorenzo il più ambito riconoscimento Il giovane Perosi al centro legge una spartito, sulla destra Arturo Toscanini. LORENzO PEROSI E LuIgI ORIONE della sua carriera artistica, con l’ele- zione ad accademico d’Italia (1930). La città di Tortona, fiera di quella ele- «Nelle arti belle la più bella tra tutte è la musica. Se il ritmo di essa è ispirato 12 zione, per onorare il figlio illustre e ri- da Dio, la musica è divina, rapisce il giovane e lo conduce in paradiso: essa 13 Ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita di Lorenzo Perosi (21 dicembre 1872), vederlo fra le sue mura dopo 30 anni ha la virtù di pacificare gli animi, mutare i cuori e raddrizzare i traviati. di assenza, volle fargli dono di un pia- La musica è il cuore della gioventù; buona musica fa buono il cuore: inspira coetaneo e sincero amico di Luigi Orione. fu compositore fecondissimo, dalla vena noforte. Ma non si riuscì a far muo- fede, fortezza, coraggio. Essa eccita potentemente le facoltà dello spirito, inesauribile, autore di musica sacra e strumentale, noto per i suoi oratorii, le sue messe vere il Maestro e la solenne consegna ispira altissimi concetti, elettrizza le genti alla gioia, al brio, all’amore di dello strumento dovette essere fatta polifoniche e i suoi mottetti, molti dei quali assai popolari e ancora oggi cantati. nell’aula magna della scuola dei Fra- Dio e dei fratelli, in maniera che quelli che non cantano, cantano, quelli che non sono poeti, poetizzano, quelli che non amano Dio, lo amano! telli della Misericordia, in Roma. Don Tortona, culla del Perosi, sarà la terra delle armonie di Dio». «c’ è più musica nella testa di Pe- rosi che in quella mia e di Ma- scagni messe insieme». Con questo scuola di contrappunto del Conserva- torio di Milano e, poco dopo, fece un soggiorno di studi a Ratisbona. Nel ottenne da Leone XIII il titolo di Diret- tore perpetuo della Cappella Sistina (1898), ruolo che ricoprì fino alla Lorenzo tornò nella sua città natale il 26 settembre 1931, in occasione dei festeggiamenti per la consacrazione Don Luigi Orione, 1905 lusinghiero giudizio, Giacomo Puccini 1893 divenne maestro di cappella a morte. Fu in quegli anni che iniziò a del nuovo santuario della Madonna vamente. Il 12 marzo 1955, anniversa- stato, come pochi tra i suoi contem- sintetizzò l’immensa e pregevole pro- Imola e nel 1894 direttore della Cap- pubblicare i primi oratorii. La fama di della Guardia, fatto erigere da don rio dell’incoronazione di Pio XII, diresse poranei, al centro di una intensa atti- duzione di Lorenzo Perosi, dedicata in pella Marciana (la cappella della basi- Perosi conobbe un successo imme- Luigi Orione. E quando, il 12 marzo per l’ultima volta un’esecuzione alla vità creativa (secondo una stima, gran parte alla musica sacra e litur- lica di San Marco) a Venezia. diato, grazie anche alla stima di im- 1940, si sparse da Sanremo la dolo- Cappella Sistina. Morì il 12 ottobre Perosi compose fra 3.000 e 4.000 gica. Fu il padre Giuseppe, maestro di Durante gli studi seminaristici, a Tor- portanti compositori, come arrigo rosa notizia che il cuore dell’apostolo 1956, nel palazzo del Sant’Uffizio (at- opere). I suoi Oratorii si caratterizzano DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 cappella del duomo di Tortona, a in- tona, Lorenzo divenne sincero amico Boito, Giacomo Puccini, Pietro Masca- della carità aveva cessato di battere, tuale sede del Dicastero per la Dottrina per un particolare stile eclettico, nel fondere la passione per la musica al di Luigi Orione. Erano entrambi nati gni, Giuseppe Verdi, Vincent d’Indy, il genio della musica ebbe un nuovo della Fede), dove dal 1931 viveva con quale si fondono tracce veristiche, ri- giovane Lorenzo e agli altri cinque nello stesso anno 1872 ed entrambi Jules Massenet, Leoš Janáček. stimolo all’ispirazione e compose un le tre sorelle. Nel 1959 la salma del chiami alla grande polifonia italiana, figli (tra i quali il compositore Mar- facevano parte della sezione torto- Il genio del Perosi seppe unire fede e Requiem, quale eloquente omaggio compositore fu traslata dal cimitero del costruzioni barocche e ispirazioni gre- ziano e Carlo, futuro cardinale). Nel nese della Conferenza di San Vin- arte in un profondo connubio, nel da collocare sulla tomba dell’antico Verano di Roma e solennemente tumu- goriane. Scrisse anche molta musica 1888 Lorenzo iniziò a seguire un cenzo de’ Paoli. Di comune accordo, quale il sacerdozio della sua vita per- amico, a testimonianza che nem- lata nella cattedrale di Tortona. liturgica, soprattutto messe e mottetti corso di studi per corrispondenza con ogni settimana i due si recavano sui sonale si esplicava come apostolato meno la morte aveva troncato la La musica sacra contemporanea deve “popolari”, eseguiti da tutti i cori par- il Conservatorio di Milano. a 18 anni bastioni della vecchia città, per distri- religioso per mezzo della musica: «Gli lunga e fraterna amicizia fra i due. molto all’influenza di Lorenzo Perosi. rocchiali del suo tempo e ancora oggi divenne organista e maestro di canto buire ai poveri i sussidi della Confe- uomini del mio tempo non vogliono Nel marzo del 1954 Perosi fu colpito L’artista è stato un testimone e inter- cantati: O bella mia speranza, Lodate presso l’abbazia di Montecassino. renza e una parola di conforto. sentire il Vangelo; io li costringerò ad da disturbi circolatori e le sue condi- prete del suo tempo e, tra la fine Maria, Mille volte benedetta, Sei pura, L’anno successivo si diplomò alla Ordinato sacerdote nel 1895, Perosi ascoltarlo in musica». zioni di salute peggiorarono progressi- dell’800 e la prima metà del ‘900 è sei pia, ecc.
TaRCISIO vIEIRa DaL mONDO ORIONINO ISTITuTO SEcOLaRE ORIONINO Papa francesco: “La vostra vocazione manifesta la nascendo da donna. È il mistero del- l’incarnazione”. natura secolare della Chiesa. O tu evangelizzi con In particolare, le consacrate secolari, la tua vita o sei incapace di evangelizzare”. “Come Gesù, siete chiamate a essere lì, nel mondo, per testimoniare la T ortona 28 agosto 2022. Terminati gli esercizi spirituali predicati da Don Carlo Marin, domenica 28 ago- cesco ha rivolto all’assemblea Gene- rale della Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari, il 25 agosto 2022. bontà e la tenerezza di Dio con quo- tidiani gesti d’amore”. E, come Gesù, la forza e il coraggio di stare nel sto, c’è stata la festa per il rinnovo Il Papa ha iniziato dicendo quale è la mondo lo” trovate nella preghiera e della consacrazione di 9 membri del- “peculiarità della vocazione” degli nella contemplazione silenziosa del l’Istituto Secolare Orionino. Istituti di consacrazione secolare e ha Cristo. L’incontro orante con Gesù, 14 Ho presieduto la celebrazione della fatto una affermazione molto impor- l’assidua ricerca di Dio, la familiarità Messa, nella Cappella della Casa tante. “Il termine secolarità – ha con la Sacra Scrittura e la partecipa- madre delle Piccole Suore Missionarie detto Francesco - è il cuore della vo- zione ai sacramenti, sono la chiave della Carità. È stata una festa di fami- stra vocazione e manifesta la natura della fecondità della vostra opera”. glia, perché erano presenti alcuni sa- secolare della Chiesa, popolo di Dio, La consacrazione secolare è “una vo- cerdoti, suore, con la superiora in cammino tra i popoli e con i popoli. cazione di frontiera” e si attua soprat- generale suor Maria Mabel, e laici, con È la Chiesa in uscita, non lontana, non tutto mediante la testimonianza. In armanda Sano, responsabile generale separata dal mondo, ma immersa nel modo perentorio Papa Francesco ha del MLO. Insieme abbiamo espresso mondo e nella storia per esserne sale detto: “Nessuno dà testimonianza l’unità della Famiglia Orionina in que- e luce, germe di unità, di speranza e con idee astratte. No. O tu evange- sto particolare momento di grazia. di salvezza. La vostra peculiare mis- lizzi con la tua vita, e questa è la te- Momenti come questo sono sempre sione vi porta ad essere in mezzo alla stimonianza, o sei incapace di importanti perché il carisma ci rende gente, per conoscere e comprendere evangelizzare”. uniti e l’unità ci rende carismatici. quello che passa nel cuore degli uo- Infine, Papa Franceso ha osservato Come sapete, l’Istituto Secolare Orio- mini e donne di oggi, per gioire in- che gli Istituti Secolari mantengono il CONDIVIDERE LA FEDE nino è inserito nel cammino della vita sieme e per patire insieme, con lo riserbo sulla consacrazione, non DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 consacrata nella Chiesa, secondo il stile della vicinanza, che è lo stile di hanno etichette, perché “Il vostro è il codice di diritto canonico: fanno i voti Dio: la vicinanza”. servizio del seme, il servizio del lie- SENZA PAURA di povertà castità e obbedienza, e La secolarità non va confusa con il se- vito, il servizio nascosto”. anche speciale fedeltà al Papa; vivono colarismo che è l’atteggiamento di È bello e arricchente che anche nella in comunione ma non in comunità, chi esclude Dio dalla vita. La secola- nostra Famiglia Orionina ci siano sono inserite nel mondo e con i mezzi rità indica che Dio è presente nel “se- donne consacrate che diffondono il “Chi sei tu, Chiesa, e cosa dici di te stessa?” L’interrogativo, che san Paolo VI poneva all’inizio del suo del mondo. colo”, nella storia, nella vita del vangelo e il carisma in questo modo pontificato, può essere riproposto ancora ai nostri giorni. La Chiesa è obbligata a dare una risposta perché ha Vorrei richiamare l’attenzione su al- mondo. La secolarità qualifica “anche secolare. Dobbiamo stare loro vicino, la missione di essere nel mondo la continuazione della presenza di Gesù Cristo in quanto è il suo Corpo. cuni passi dell’omelia nella quale ho lo stile di Dio, che ha mostrato la sua coinvolgerle e proporre questa voca- Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione dato voce alla parola che Papa Fran- vicinanza e il suo amore all’umanità zione. questo mese ci aiuta a comprendere il dinamismo della Chiesa “ad extra e quella ad intra”.
ANNUNCIARE IL VANGELO grandi sfide che la Chiesa incontrava davanti a un mondo in profondo cambiamento. Due documenti sono partico- L’incontro con la Parola di Dio che la Chiesa annuncia è la possibilità offerta per sentirsi amati di un amore che NON SOLO CON LE PAROLE larmente significativi in proposito: la Lumen gentium e la Gaudium et spes. La prima tratta della natura della Chiesa; non verrà mai meno. Purtroppo, può avvenire che gli uo- mini di Chiesa si attardino su questioni secondarie e che il MA CON SEGNI E LA la seconda della sua relazione con il mondo contempora- Vangelo cada in una ingiustificata ombra. Papa Francesco neo. Due facce di una sola medaglia, da dove emergono ha richiamato a due tentazioni che devono essere evitate. aspetti che toccano il nostro presente e che Papa France- La prima, l’ha voluta definire “neopelagianesimo”. Si tratta TESTIMONIANZA DI VITA sco ha ripreso nel suo documento programmatico di pon- tificato, Evangelii gaudium. di un comportamento che porta a considerare quanto tutto dipenda da noi e dalle nostre azioni mentre Dio può essere messo in un angolo senza disturbare. Insomma, “Chi sei tu, Chiesa, e cosa dici di te stessa?” L’interro- viene vanificata l’azione di Dio in noi attraverso la grazia. gativo, che san Paolo VI poneva all’inizio del suo pontifi- Una seconda tentazione il Papa l’ha chiamata “gnostici- cato, può essere riproposto ancora ai nostri giorni. smo” per indicare il tentativo che alcuni fanno di rendere La Chiesa è obbligata a dare una risposta perché ha la mis- la fede una bella teoria, ma senza alcuna testimonianza sione di essere nel mondo la continuazione dell’insegna- concreta di carità. Quando la comunità cristiana cade in mento di Gesù Cristo in quanto è il suo Corpo. questa duplice trappola, la sua presenza nel mondo di- La comunità cristiana è un popolo costantemente in cam- venta inefficace e ricade sotto il richiamo di Gesù quando mino che annuncia il Vangelo della salvezza, perché le insegnava che “se il sale perde il sapore a cosa servirà se persone possano trovare il senso da dare alla loro vita. Gli non ad essere gettato via e calpestato?” (cfr Mt 5,13-16). uomini non sono erranti senza meta, ma pellegrini che tendono verso uno scopo: amare ed essere amati. Questa dimensione va coniugata con la grande mis- sione che la Chiesa deve svolgere: l’evangelizzazione. an- nunciare il Vangelo non solo con le parole, ma con i segni e la testimonianza di vita. D’altronde è quanto la prima comunità cristiana ha saputo armonizzare: l’annuncio del Vangelo veniva coniugato con la preghiera e con la carità così che nessuno fosse nel bisogno. L’evangelizzazione tocca ogni battezzato perché la vita di Dio che agisce in lui, lo porta a condividere la gioia dell’incontro con il Signore. Evangelizzare, cioè incontrare gli uomini e le donne del nostro tempo dando loro la com- pagnia della fede, rende ogni cristiano un vero “cristo- foro”, un portatore di Cristo. Papa Francesco ha più volte richiamato al fatto che non dobbiamo avere paura di con- dividere la nostra fede e di non lasciarci rubare la spe- ranza. Questo può accadere se siamo credibili; quindi, capaci di attrarre perché non parliamo di noi, ma di Dio. È necessario che la Chiesa trovi tutte le forme perché questo annuncio raggiunga il cuore e la mente delle persone così da condividere lo stesso cammino comune. di MONS. RINO FISICHElla presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 C i sono alcune scadenze che alle giovani gene- per generazioni di persone equivarrebbe a cancellare de- razioni non dicono molto. Chi le ha vissute, in- cenni di storia e questo non solo non è possibile, ma nep- vece, ritrova le stesse emozioni di un tempo. pure augurabile. 11 ottobre 1962: apertura del Concilio Ecumenico Vati- Tra i documenti che l’insegnamento del Vaticano II cano II. Sono passati sessant’anni da quel momento; ep- ha prodotto, uno emerge con tutta la sua importanza: la pure, gli insegnamenti che sono scaturiti da quell’evento natura e la missione della Chiesa. In effetti, san Giovanni permangono con la loro carica di attualità. Il concilio è XXIII aveva deciso di indire un concilio proprio per conti- stato un vero evento per la vita della Chiesa del vente- nuare la riflessione che nel concilio precedente era stata simo secolo e lo dovrà essere anche per quella del ven- sospesa a causa delle conosciute vicende storiche come tunesimo. Far passare sotto silenzio un fatto così decisivo la “presa di Roma” nel 1870. Si dovevano trattare le Giovanni XXIII durante il Concilio Vaticano II.
FlavIO PElOSO DaL mONDO ORIONINO DON gaSPaRE gOggI: La caRITà DELLa VERITà AD ARAGUAÍNA UN OSPEDALE a Bettole di Tortona, il 30 agosto 2022, ho presieduto la celebrazione che ha radunato un buon numero di persone, nipoti e i paesani che lo ricordano con devozione, alcuni religiosi, suore e persone amiche della Famiglia Orionina. CON IL CARISMA ORIONINO È una bella tradizione celebrare la Messa nella memoria del Servo di Dio Don Gaspare Goggi nella chiesa del piccolo borgo di Bettole di Tortona, la “sua” chiesa, a cento metri dall’abitazione dei Goggi. Fu il luogo di raccoglimento e di lunghe soste di preghiera di Don Gaspare. Qui celebrò la sua Prima Messa, l’8 settembre 1903. Qui, il 7 agosto 1908, fu cele- brato anche l’ultimo commiato di questo figlio prediletto, chiamato al Cielo il 4 agosto precedente. Nell’omelia, riprendendo l’esempio di San Giovanni Battista, celebrato nella litur- di MaTTEO GuERRINI gia, e della lettera di San Paolo che parlava del “giudizio non secondo lo spirito del mondo, ma secondo lo Spirito di Dio”, ho sottolineato come Don Gaspare Goggi, da Don Orione definito “tanto dotto quanto santo”, abbia esercitato durante la sua vita la carità della verità, con rettitudine e coraggio. Fu un suo atteggiamento abituale, ma ho ricordato tre passaggi significativi della sua vita. Quando all’università di Torino, molto anticlericale, sapeva professare la fede e proclamare la verità anche di fronte a professori e colleghi. Quando nel 1903, di fronte alla decisione del vescovo Bandi di mettere un altro sacerdote a capo Per sua natura riflessivo ed dell’Opera, al posto di Don Orione, osservatore, Gaspare si incantava perché fuorviato da informazioni nel gettare lo sguardo sulla non corrette, Gaspare si presentò ar- varieta dei panorami illuminati xda ditamente dal Vescovo manifestando quel cielo grande, alto e benefico. 19 il suo giudizio e la volontà di seguire Don Orione. Quando, nel 1906, egli seguì con intraprendenza e intelligenza la vicenda giu- diziaria del confratello don Roberto Risi, falsamente accusato, riuscendo a rove- sciare il giudizio del tribunale che poi lo riconobbe innocente. al termine della celebrazione, ho dato qualche notizia della causa di beatifica- N el nord del Brasile, precisamente ad ara- zato, come il metodo “canguro” che riunisce strategie di zione di Don Gaspare Goggi. Ha fatto un ulteriore passo avanti con il giudizio guaína, l’Opera Don Orione gestisce il più intervento che aumentano il legame tra genitori e bam- favorevole (sette su sette) della Commissione storica della Congregazione vati- grande complesso ospedaliero dello stato del bini. Vengono inoltre eseguite terapie integrative e com- cana per le Cause dei Santi. Ora, con ulteriori integrazioni, è pronta per il giu- Tocantins, un moderno centro sanitario ispirato dal cari- plementari, come l’idromassaggio, l’amaca e la dizio della Commissione Teologica che speriamo avvenga in tempi brevi. sma orionino, nato con l’obiettivo di fornire assistenza sa- musicoterapia. Durante il ricovero, i neonati vengono ali- La famiglia Goggi si trasferì a Bettole quando Gaspare aveva 8 anni. Quella casa, nitaria a chi non ne ha accesso. Per questo, è stato mentati con latte materno raccolto e pastorizzato dal- con ampia corte e 44 ettari di terreno da coltivare, è tuttora di proprietà della famiglia accreditato dal Sistema Sanitario Unificato (Sus) del Brasile l’equipe della banca del latto umano dell’ospedale Don Goggi. Siamo andati a dare uno sguardo all’ampia corte della fattoria. Gaspare era e offre servizi sanitari di qualità alle famiglie che non po- Orione, garantendo così una più rapida guarigione. affascinato dalla bellezza austera e solenne della campagna. Fu visto sostare, trebbero sostenere i costi delle cure private. tutto solo, ad ammirare lo spettacolo della pianura distesa fino ai vicini colli, C’è inoltre, interna alla struttura, una fabbrica di pan- oltre i quali si intravedevano i monti dell’appennino. Il settore forse più attivo è quello della maternità: in nolini, così che le donne partorienti, i neonati e gli anziani Per sua natura riflessivo ed osservatore, Gaspare si in- DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022 media, all’ospedale Don Orione si registrano 500 nascite possano ricevere gratuitamente pannolini prodotti e pa- cantava nel gettare lo sguardo sulla varietà dei pano- ogni mese, più del 90% di pazienti Sus. Per questo, sin dal gati dall’istituto stesso. Per le mamme provenienti da altre rami illuminati da quel cielo grande, alto e benefico. 2003 l’ospedale si dichiara “amico dei bambini”, promuo- città, infine, è stata allestita la Casa di gravidanza “Madre La corte era animata da parenti e amici che venivano vendo e tutelando l’allattamento al seno per i neonati. C’è, della Divina Provvidenza”, uno spazio accogliente e con- per dare una mano. Particolarmente movimentato e inoltre, un’importante unità di terapia intensiva neonatale, fortevole dove le mamme con i bambini ricoverati ven- festoso era il tempo della vendemmia nelle quattro un ambiente accogliente, tranquillo, sicuro e attrezzato, gono accolte e ricevono assistenza medica, sociale e grandi vigne. Don Gaspare Goggi non è solo un con professionisti specializzati nel servire con amore, cura spirituale. Oltre ai servizi per i più piccoli, l’ospedale offre “grande” da ammirare ma è un Servo di Dio da pregare ed efficienza. Qui vengono ricoverati i neonati che neces- anche cure altamente complesse come la cardiochirurgia per ottenere grazie e anche miracoli, che sono i segni sitano di cure particolari, come i nati prematuri o con qual- e terapia intensiva Covid-19. Insomma, un’istituzione sa- della Divina Provvidenza che va oltre le possibilità che patologia. La terapia intensiva conta 20 posti letto e nitaria completa, che oltre alla sicurezza e all’efficienza il team che vi lavora adotta un modello di cura umaniz- semina anche il carisma di San Luigi Orione. dell’umana provvidenza.
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