RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022

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RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, BERGAMO
                                                                                                                                                                                 RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA

                                                                                                                                                    n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022

www.donorione.org
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
FlavIO PElOSO
                                                                                                                                                                                                                                                                                          EDITORIaLE
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA

             La rivista è inviata in omaggio a
             benefattori, simpatizzanti e amici e a
             quanti ne facciano richiesta, a nome
             di tutti i nostri poveri e assistiti
                                                                                                                                                                                                                                                                          Sommario        IL cROcIfISSO
                                                                                                                                                                                                                                                                                          Il segno del cristiano non è il quadrifoglio ma la croce.
                                                                                                                                               RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA
                                                                                                                                                                                                                             EDITORIaLE                                               3
                                                                                                                                                                                                n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                                                                             Il Crocifisso
               Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, BERGAMO

                                                                                                                                                                                                                             IL DIRETTORE RISPONDE
                                                                                                                                                                                                                             Testimone della bilocazione di Padre Pio?                5
                                                                                                                                                                                                                             La smentita di Don Orione: una fandonia

                                                                                                                                                                                                                             IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO                         6
                                                                                                                                                                                                                             Gioia

                                                                                                                                                                                                       www.donorione.org     cRISTIaNI OggI                                           8
                                                                                                                                                                                                                             Ha ancora senso il celibato sacerdotale?
             Direzione e amministrazione
             Via Etruria, 6 - 00183 Roma                                                                                                                                                                                     cON DON ORIONE OggI                                     10
             Tel.: 06 7726781

                                                                                                                                                                                                                                                                                          N
             Fax: 06 772678279
                                                                                                                                                                                                                             «Ci vuole coraggio!»                                             el mese di settembre,
             E-mail: uso@pcn.net                                                                                                                                                                                                                                                              da poco terminato,
             www.donorione.org                                                                                                                                                                                               DaL mONDO ORIONINO
                                                                                                                                                                                                                                                                                     12   c’è una festa che è una
             Spedizione in abbonamento
                                                                                                                                                                                                                             Il genio della musica e della carità
                                                                                                                                                                                                                             Istituto Secolare Orionino
                                                                                                                                                                                                                                                                                          provocazione non solo per
             postale Bergamo
             Registrata dal Tribunale di Roma                                                                                                                                                                                                                                             il “mondo”, ma anche per
             n° 13152 del 5/1/1970.                                                                                                                                                                                          DOSSIER                                                      noi cristiani: la festa
                                                                                                                                                                                                                                                                                     15
             Nostro CCP è 919019 intestato a:                                                                                                                                                                                CON DON ORIONE NEL 3° MILLENNIO                              dell’esaltazione della Croce.
             OPERa DON ORIONE                                                                                                                                                                                                                                                             Questa festa, che in Oriente                                                                                                                                                3
             Via Etruria, 6 - 00183 Roma
                                                                                                                                                                                                                             DaL mONDO ORIONINO                                           ha una solennità pari a
             Direttore responsabile                                                                                                                                                                                          Don Gaspare Goggi: la carità della verità               19   quella della Pasqua, si
             Flavio Peloso                                                                                                                                                                                                   Cantiamo la Madonna con la nostra vita                       collega al ritrovamento della
             Redazione
                                                                                                                                                                                                                                                                                          Croce di Gesù da parte di
             angela Ciaccari                                                                                                                                                                                                 a PaRER mIO                                             21
             Gianluca Scarnicci
                                                                                                                                                                                                                             Dio patria e famiglia
                                                                                                                                                                                                                                                                                          sant’Elena, madre
             Segreteria di redazione
                                                                                                                                                                                                                                                                                          dell’imperatore Costantino, e
             Enza Falso
                                                                                                                                                                                                                             PagINa mISSIONaRIa                                           alla dedicazione delle basiliche
                                                                                                                                                                                                                                                                                     22   costruite sul Golgota e sul Sepolcro,
             Progetto grafico                                                                                                                                                                                                I poveri del fiume Madeira
             angela Ciaccari                                                                                                                                                                                                                                                              avvenuta il 14 settembre del 335.
             Impianti stampa                                                                                                                                                                                                 PIccOLE SuORE mISSIONaRIE DELLa caRITà                  24
             Editrice VELaR - Gorle (BG)
                                                                                                                                                                                                                             “Vivere Cristo e far vivere tutto il mondo di Cristo”
             www.velar.it

             Fotografie
             archivio Opera Don Orione                                                                                                                                                                                       Vi racconto                                             26

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
                                                                                                                                                                                                                             Le tre asinelle
             Hanno collaborato:
             Flavio Peloso - Francesco Mazzitelli                                                                                                                                                                                                                                         Segno eloquente                           trova in nessun’altra tradizione un         La croce di Cristo è per i credenti
             Segreteria di Comunicazione Orionina                                                                                                                                                                            IN BREVE                                                                                               modo di accedere a Dio e di manife-         “l’albero della vita, il talamo, il
             aurelio Fusi - alessandro Belano
                                                                                                                                                                                                                                                                                     27   La croce, il crocifisso, il segno della   starlo come quello attuato da Gesù          trono, l’altare della nuova alleanza”,
                                                                                                                                                                                                                             Notizie flash dal mondo orionino
             Tarcisio Vieira - Mons. Rino Fisichella                                                                                                                                                                                                                                      croce sono i segni più eloquenti e        attraverso l’incarnazione e morte in        dell’amore di Dio per noi. Il crocifisso
             Matteo Guerrini - Fabio Mogni                                                                                                                                                                                                                                                                                          croce. Davanti a Gesù crocifisso,           è il simbolo della vittoria sulla morte
                                                                                                                                                                                                                                                                                          conosciuti della fede cristiana. Basta
             Pierangelo Ondei                                                                                                                                                                                                “SPLENDERaNNO cOmE STELLE”                              30                                             anche il centurione romano, ignaro          e sulle tenebre che il cristiano volen-
                                                                                                                                                                                                                                                                                          fare il segno della croce, con sempli-
             Spedito nel settembre 2022                                                                                                                                                                                      Don Stanisław Pawlina                                                                                  di idee e di culti religiosi, disse: “Ve-   tieri espone o indossa con convin-
                                                                                                                                                                                                                                                                                          cità e devozione, per definire che
                                                                                                                                                                                                                                                                                          cosa il cristianesimo è rispetto alle     ramente quest’uomo era figlio di            zione e sentendosi da lui protetto e
                                                                                                                                                               Don Orione oggi                                               NEcROLOgIO                                              31   altre religioni, nel senso che non si     Dio” (Mc 15, 39).                           benedetto.
                                                                                                                                                                                                                             Ricordiamoli insieme
             www.donorione.org
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
FlavIO PElOSO
                                                                                                                                                          EDITORIaLE                             IL DIRETTORE RISPONDE
                                                                                                                                                                                                                                                 orione.roma@gmail.com

                                           cristianesimo senza croce?
                                           Nella nostra epoca, sempre più per-                                                                                                   TESTImONE DELLa
                                           sone percepiscono come estraneo il
                                           segno della croce, avendo smarrito o                                                                                                  BILOcazIONE DI PaDRE PIO?
                                                                                                                                                                                 La SmENTITa DI DON ORIONE:
                                           mai sperimentato la fede in Dio.
                                           Per molti, il crocifisso rappresenta sol-
                                           tanto un segno culturale.
                                           Noi cristiani viviamo in una condi-
                                           zione di minoranza, ma sappiamo                                                                                                       uNa faNDONIa
                                           che il crocifisso prende il suo valore
                                           dal Crocifisso e dalla sua storia. Oggi,                                                                                              Un giovane confratello mi ha man-         che, durante la beatificazione di S. Te-
                                           fare il segno della croce e portare il                                                                                                dato la foto di un pannello esposto       resa del Bambino Gesù, vide Padre
                                           crocifisso sono atti minimi e a tutti                                                                                                 nella mostra dedicata a Santa Teresa      Pio nella Basilica di S. Pietro.
                                                                                        Il nostro è un Dio crocifisso che, nel      mentò la carità che tanto ammi-              di Gesù Bambino, nella basilica di San    Al momento in cui gli si avvicinò per
                                           possibili di devozione ma anche di
                                                                                        suo amore, si è rivelato nell’esperienza    riamo. L’amore di Dio fuse la sua uma-       Giovanni in Laterano (giugno 2022).       salutarlo e parlargli, Padre Pio era
                                           evangelizzazione perché annunciano
                                                                                        dell’umanità e della carne attraverso la    nità in qualcosa di bello, di grande, di     Si ricorda la devozione di Don Orione     scomparso”. Ecco la bilocazione.
                                           l’amore di Gesù che salva. Papa Gio-
                                                                                        croce e ci chiede di amare nello stesso     gioioso. Non era poesia, sentimento,         verso la Santa della “piccola via” e      Questo corposo libro di 430 pagine,
                                           vanni Paolo II era solito alzare il croci-
                                                                                        modo in cui Lui ci ha amati.                misticismo, no.                              che “nel 1925, mentre si trovava in       di alberto Del Fante, ebbe un note-
                                           fisso del suo pastorale sulle folle che
                                                                                        Paul Claudel ha scritto: «Ci piacerebbe     “Un’idea, un concetto, un’idea, / fin-       Piazza San Pietro per la canonizza-       vole successo all’epoca. Una recen-
                                           incontrava. Il crocifisso rimanda al-
                                                                                        una religione portafortuna. Il segno        ché resta un’idea è soltanto un’astra-       zione, gli sarebbe apparso inaspetta-     sione di presentazione del libro
                                           l’esperienza della fede, cioè alla rela-
                                                                                        del cristianesimo, però, non è un qua-      zione. / Se potessi mangiare un’idea         tamente Padre Pio, che in realtà non      apparve in un una rivista nella rubrica
                                           zione personale con Dio. Non
                                                                                        drifoglio, ma una croce». Nella nostra      / avrei fatto la mia rivoluzione”, can-      si mosse mai dal convento”. Sor-          “I libri del successo”. Qualcuno fece
                                           avvenga che noi cristiani ci confor-
                                                                                        società tante persone cercano di ri-        tava Giorgio Gaber.                          preso, il confratello mi ha chiesto: Ma   pervenire nelle mani di Don Orione la
                                           miamo a coloro che si accontentano
                                                                                        scoprire la spiritualità, perché il cuore   Gesù ci ha dato la possibilità di “man-      come stanno le cose? È vero che Don       recensione in cui veniva citato.
                                           del significato culturale del cristiane-
                                                                                        dell’uomo anela all’infinito, ma troppe     giare” il suo amore crocifisso: la co-       Orione ha visto Padre Pio in biloca-      Ed egli, il 19 settembre 1933, scrisse
                                           simo, come idea e simbologia, ma
                                                                                        volte risulta più comodo fermarsi al        munione eucaristica.                         zione in Vaticano?                        una formale smentita. Se ne conser-          Nell’altra minuta, Don Orione ag-
                                           senza contenuto spirituale.
                                                                                        buonismo new age, o a sentimenti su-        Il fuoco dell’amore a Dio e ai fratelli si                                             viamo due minute.                            giunge una nota post scriptum: “Così

                                            “L’amore del cristo ci spinge,
                                            al pensiero che uno è morto per
                                                                                        perstiziosi e meno impegnativi, o ad
                                                                                        un cristianesimo dimezzato a ideolo-
                                                                                        gia: prendo il concetto che mi piace,
                                                                                                                                    alimenta con il legno della croce, cioè
                                                                                                                                    con il sacrificio, con la donazione di
                                                                                                                                    sé: “Cristo, la Chiesa, le Anime si
                                                                                                                                                                                 L   e storielle suscitano più interesse
                                                                                                                                                                                     della storia e un pannello nella
                                                                                                                                                                                 basilica lateranense
                                                                                                                                                                                                                                                                                 ritengo conveniente mettere
                                                                                                                                                                                                                                                                                 in guardia i nostri Amici circa
                                                                                                                                                                                                                                                                                  altre fandonie che si divul-
   4                                        tutti, perché quelli che vivono             ma ne scarto la vita. Quando fac-           amano in croce e crocifissi con Lui o        viene molto letto ma                                                                             gano e mi si attribuiscono,         5
                                            non vivano più per sé stessi,               ciamo il segno della croce firmiamo la      non si amano affatto”. Solo così non         non è un documento                                                                                non si capisce ancora bene
                                            ma per colui che è morto e                  nostra identità: Dio mi ha amato, così,     ridurremo la croce a un concetto o a         su cui basarsi.                                                                                   con quale intendimento”.
                                            risuscitato per loro”.                      io amo Dio e, per amore suo, amo il         un simbolo culturale, sostanzialmente        Da dove è partita la
                                                                                        prossimo mio, così. Sai quanto vali tu,     inutile. “Quando io entro in un Isti-        “storiella” secondo la                                                                            Il fatto che siano conservate
                                           “Un cristianesimo senza croce è mon-
                                                                                        agli occhi di Dio? Il sangue di Cristo.     tuto religioso – confidò Don Orione -        quale Don Orione                                                                                  due minute, entrambe con
                                           dano e sterile”, ha affermato più volte
                                                                                                                                    , guardo che quadri e statue ci sono,        avrebbe visto Padre                                                                                molte correzioni, fa capire
                                           Papa Francesco, “è satanico”. anche
                                           all’apostolo Pietro, che poco prima
                                                                                        Il fuoco dell’amore                         per farmi un’idea della devozione e          Pio da Pietrelcina, in                                                                             che Don Orione elaborò
                                           aveva lodato, Gesù disse: “Va’ dietro        si alimenta con il legno                    dello spirito che vi regna.                  bilocazione, a Roma,                                                                                con cura questo testo di
                                                                                                                                    Quando vedo dei Bambini di Praga,            nella Basilica di San Pie-                                                                          smentita, calibrò bene le
                                           a me, Satana!”, perché rifiutava la via      della croce                                 dei Gesù Bambino Nazareno o una              tro? Una risposta docu-                                                                              parole che voleva portas-
                                           della croce. È proprio del cattivo spi-
                                                                                        San Paolo rimase conquistato, affer-        bella statua di Gesù biondo, giovane,        mentata si può leggere                                                                               sero verità sulla questione,
                                           rito, è proprio del diavolo allontanarci
                                                                                        rato da questo amore di Cristo croci-       che si presenta bene… penso che in           in “Don Orione e Padre                                                                                certamente “non volendo
                                           dalla croce, dalla croce di Gesù, dal
                                                                                        fisso. Diceva: “L’amore del Cristo ci       quella Comunità se ne faranno pochi          Pio da Pietrelcina nel                                                                                detrarre alla santità di al-
                                           sacrificio dell’amore.
                                                                                        spinge (ci urge, è energia), al pen-        Santi. Quanto fa pena entrare nelle          decennio della tor-                                                                                   cuno”, di quel Padre Pio
                                                                                        siero che uno è morto per tutti, per-       Chiese e vedere tante altre immagini,        menta: 1923-1933”                                                                      che egli difese in modo determinante
                                           una storia, non un’idea

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                        ché quelli che vivono non vivano più        anche belle e sante, e non vedere il         (Ed. Jaka Book Milano).                                                                presso le autorità vaticane.
                                           “Non ci sia altro vanto che nella            per sé stessi, ma per colui che è           Crocifisso. Brutto segno.                    Il tutto cominciò con una pagina del      “Ieri alcuni amici mi portarono un fo-       Ormai però la “storiella-fandonia” era
                                           croce del Signore nostro Gesù Cristo”        morto e risuscitato per loro” (2Cor         Noi, in tutte le nostre chiese, do-          libro del giornalista alberto Del Fante   glio, Editore Galleri, Bologna, dal titolo   lanciata e fu ripresa in molte biografie
                                           (Gal 6,24), ciò diviene possibile            5,15). Questo pensiero dell’amore           vremo avere sempre un grande Cro-            dal titolo “Per la storia. Padre Pio da   “I libri del successo”. Dell’episodio che    successive fino ad oggi.
                                           quando uno si rende conto che il Fi-         folle di Cristo crocifisso gli si era im-   cifisso. Vi raccomando tanto la              Pietrelcina. Il primo sacerdote stigma-   in esso mi tocca e che avrebbe del mi-       Chi conosce Padre Pio da Pietrelcina
                                           glio di Dio fatto uomo ci ha amato           piantato dentro da occuparlo tutto,         devozione al Crocifisso. Abbiatela           tizzato” (Galleri Editore, Bologna,       racoloso nei riguardi di un buon frate,      e Don Orione sa che la loro grande
                                           fino a quel punto: “Nessuno ha un            fino a “ritenere di non sapere altro se     come la devozione principe. Mi di-           1932). Il Del Fante con leggerezza        sento di dover dichiarare, pur non ri-       stima e devozione reciproca non è
                                           amore più grande di questo: dare la          non Gesù Cristo, e questi crocifisso”       rete: Più dell’Eucaristia? Sì, più del-      racconta che l’arcivescovo di Salto       chiestone da alcuna parte, ma per            onorata da queste “storielle”, come
                                           vita per i propri amici” (Gv 15, 13).        (1Cor 2, 2).                                l’Eucaristia”.                               (Uruguay), avrebbe raccontato che         elementare debito di sincerità, che          non è favorita la pietà dei fedeli
                                           La croce rimanda a una storia, dice          anche per Don Orione Gesù crocifisso        L’Eucarestia è il memoriale di Gesù          “un prelato molto distinto e con i        nulla c’è di vero. Sac.te Luigi Orione       quando non è illuminata dallo splen-
                                           una relazione, un amore.                     divenne il fuoco interiore che ali-         Crocifisso.                                  sensi interamente a posto gli confidò      dei Figli della Div. Provv.za”.              dore della verità.
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
FRaNCESCO MaZZITEllI
                                                                                            IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO              IL VOcaBOLaRIO DI PaPa fRaNcEScO                                                                                           ITà                              SENza gIOIa
                                                                                                                                                                                                                                                        NON c’è SaNT                                                                  nnun-
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   (Mt 5,3). È l’a
                                                                                                                                                                                                                                                                  in cia  co    n    la   parola «Beati»                   ta . La  be atitu-
                                                                                                                                                                                                                                                  “Gesù com                                   un    a fe  licità inaudi
                                                                                                                                                                                                                                                                      , quel      lo    di                                    fatto solo di
                                                                                                                                                             IL PRImO aTTO                                                                        cio principale                        un      pr  og   ramma di vita                       es-
                                                                                                                                                        chE POSSIamO        DI caRITà                                                             dine, la santità
                                                                                                                                                                                                                                                                         no
                                                                                                                                                                                                                                                                            m
                                                                                                                                                                                                                                                                                n
                                                                                                                                                                                                                                                                                 a
                                                                                                                                                                                                                                                                                    è
                                                                                                                                                                                                                                                                                      è   an    zi tutto la gioios
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        a scoperta di
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   oi a.
                                                                                                                                                                                                                                                                          ,                                                      gi
                                                                                                                                                                      faRE aL PROSS                                                                sforzi e rinunce                                   esto ti riempi
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          e di
                                                                                                                                                                                      ImO                                                                               i da Dio. E qu                                     che riceviamo:
                                                                                                                                                          è PORTaRgLI L                                                                            sere figli amat                                an  a,   è  un  do  no
                                                                                                                                                                        a gIOIa DI gESù                                                             Non è una co
                                                                                                                                                                                                                                                                        nquist
                                                                                                                                                                                                                                                                                     D
                                                                                                                                                                                                                                                                                      a
                                                                                                                                                                                                                                                                                         io
                                                                                                                                                                                                                                                                                           um
                                                                                                                                                                                                                                                                                             ,  ch   e è il Santo, vien
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             e ad abitare la
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             mo
                                                                                                                                                   “Il testo che la                                                                                 siamo santi pe
                                                                                                                                                                                                                                                                         rc   hé                                         Per questo sia
                                                                                                                                                                     Madonna «si al                                                                                     Lu   i  ch   e   dà      la  santità a noi.               m oz  io ne    di
                                                                                                                                                   vuol dire proc
                                                                                                                                                                   edere con ag
                                                                                                                                                                                          zò e andò in
                                                                                                                                                                                                              fretta» […]. N                        nostra vita. È                    cr   istiano, allora
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  , non è l’e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             ce   r-
                                                                                                                                                                                     itazione, in m                                 on                             gi oia    de    l                                            o, m  a   la
                                                                                                                                                   non vuol dire
                                                                                                                                                                   questo. Si trat                        odo affannato,                             beati! La                            pl   ic  e  ot  tim  ismo uman                   ua  rd  o
                                                                                                                                                                                                                                   no,                                   un se        m                                     sotto lo sg
                                                                                                                                                  giornate con
                                                                                                                                                                 passo lieto, gu
                                                                                                                                                                                       ta invece di co
                                                                                                                                                                                                              ndurre le nost                         un istante o                      nt   ar  e   og  ni situazione                       ov  en  -
                                                                                                                                                                                     ardando avan                                     re                                 r af   fro                                     forza che       pr
                                                                                                                                                  trascinarci di
                                                                                                                                                                 malavoglia, sc                          ti con fiducia,                             tezza di pote                        n   il   coraggio e la                                nn o
                                                                                                                                                                                    hiavi delle lam                             senza                                   D   io  ,  co                                        olaz  io ni , ha
                                                                                                                                                  mentele rovina                                          entele – ques                               amoroso di                                         tra molte trib
                                                                                                                                                                   no tante vite,                                               te la-                                     I Santi, anche                                     ta. Senza gioi
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   a,
                                                                                                                                                 e lamentarsi e
                                                                                                                                                                  la vita va giù.
                                                                                                                                                                                     perché uno si
                                                                                                                                                                                                          mette a lamen                               gono da Lui.                          e    l’h an  no   te st im on  ia
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              , e  ri-
                                                                                                                                                                                                                                 tarsi                                          gioi    a                                       primen     te
                                                                                                                                                 sempre qualcu
                                                                                                                                                                  no da incolpar
                                                                                                                                                                                    Le lamentele
                                                                                                                                                                                                        ti portano a ce                               vissuto questa                      es  er   ci zio   rigoroso e op                       ro la :
                                                                                                                                                                                                                               rcare                                         a   un                                          o ques    ta   pa
                                                                                                                                                betta, Maria pr
                                                                                                                                                                  ocede con il pa
                                                                                                                                                                                     e. andando ve
                                                                                                                                                                                                          rso la casa di El                            la fede divent                     di    tr istezza. Prendiam                              ch  e
                                                                                                                                                                                                                                  isa-                                       al  ar   si                                           o di ce  va
                                                                                                                                                vita pieni di D
                                                                                                                                                                io, pieni della
                                                                                                                                                                                      sso svelto di ch
                                                                                                                                                                                                             i ha il cuore e                            schia di amm                                       Padre del dese
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                rt
                                                                                                                                                                                  su                                                 la                                        tristezza. Un                                     corrode la vita
                                                                                                                                                allora chiediam
                                                                                                                                                                   oci noi, per il
                                                                                                                                                                                      a  gioia.                                                         ammalarsi di                                e  de   l cu or  e»,  ch e
                                                                                                                                               “passo”? Sono                            nostro profitt                                                   la tristezza è
                                                                                                                                                                                                                                                                               «un       ve    rm                              malvagità, XI).
                                                                                                                                                                 propositivo op                             o: com’è il m                                                                 o,    G  li ot  to spiriti della                       i? Io,
                                                                                                                                               nella tristezza                     pure mi attard                                  io                     (cfr Evagrio Po
                                                                                                                                                                                                                                                                                 nt   ic                                    istiani gioios
                                                                                                                                                               ? Vado avanti
                                                                                                                                                                                con speranza
                                                                                                                                                                                                        o nella malinco
                                                                                                                                                                                                                                nia,                                            oc    i   su     qu   esto: siamo cr                D iff on  di  amo
                                                                                                                                               germi addoss
                                                                                                                                                               o? Se proced                         o mi fermo pe                                         Interroghiam                               os  o  o   no n lo sono?                           -
                                                                                                                                                                              iamo con il pa                               r pian-
                                                                                                                                                                                                                                                           sono un cristia
                                                                                                                                                                                                                                                                                     no gi        oi                              la faccia da fu
                                                                                                                                              tolii e delle
                                                                                                                                                               chiacchiere,                         sso stanco de
                                                                                                                                                                                                                          i bron-                                                        rs  on    e  sp   en te, tristi, con                  gi oi a! ”
                                                                                                                                                                               non porterem                                                                gioia o siamo
                                                                                                                                                                                                                                                                                   pe                                               senza
                                                                                                                                              soltanto porter                                         o Dio a ness                                                                                               n c’è santità
                                                                                                                                              vece, coltivare
                                                                                                                                                                emo amarezza
                                                                                                                                                                                   , cose oscure.                            uno,                              rale ?  Rico     rd   iamoci che no                    ,1  ° no  ve  m bre 2021)
                                                                                                                                                                un sano umor                             Fa tanto bene                                      ne                                    ge  lus, Lunedì
                                                                                                                                                                                 ism                                          , in-                                         ce   sc   o,    an
                                                                                                                                             pio, San Tom
                                                                                                                                                               maso Moro o
                                                                                                                                                                                       o, come faceva
                                                                                                                                                                                                              no, ad esem-                                  (Papa Fran
                                                                                                                                             Possiamo chie                       Sa   n  Filippo Neri.
                                                                                                                                                               dere anche qu
                                                                                                                                             grazia del sa                        esta grazia, la
                                                                                                                                                             no umorismo:
                                                                                                                                                                               fa tanto bene
                                                                                                                                                                                                                                                       ONO DEL SIg                                            NORE
                                                                                                                                                                                                                                       La gIOIa è uN D
                                                                                                                                            Non dimentic                                            .
                                                                                                                                                             hiamo che il pr
                                                                                                                                            rità che possia                    imo atto di ca                                                                                                                                      -
                                                                                                                                                              mo fare al pros                       -                                                                                                         gna Gesù, ci in
                                                                                                                                            un volto sere                       simo è offrirg
                                                                                                                                                                                                    li                                                              nn a  di  gi oi  a.  Questo ci inse                è, qu  es ta
                                                                                                                                                             no e sorriden                                                                                   a do                                           e cosa
                                                                                                                                                                             te. È portargl                                            un uomo e un                                   ra speciale. Ch
                                                                                                                                                    gioia di Gesù,
                                                                                                                                                                     come ha fatto               i la           “Il cristiano è                  qu  es to  te  mpo in manie                         di pi ù, è un’altra cosa
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    .
                                                                                                                                                                                                                               Ch   ie sa  , in                                     ) la  gi oi a è
                                                                                                                                                          Elisabetta”. (P                M ar ia con            segn    a  la                                   lo stesso   . (…                                   l momen :     to
                                                                                                                                                                           apa Francesc                                     È l’a lle gr  ia? No: non è                       ng  iu  nt  urali, dai motivi de                    tti
                                                                                                                                                                gelus, Domen                  o,  an-            gi oi a?
                                                                                                                                                                                                                                       e non viene da
                                                                                                                                                                                                                                                              i motiv   i co                                iamo viverla tu
                                                                                                                                                                                 ica, 19 Dicem                   È  un  a  co  sa  ch                                 no  . L’a lle   gr ia, se noi vogl             e   an  ch e  ci
                                                                                                                                                                                                       -                                                          do                                     icialità,
                                                                                                                                                                 bre 2021)                                                                 profonda. È un                           erezza, superf
                                                                                                                                                                                                                 è una cosa più                                  rm  a in   le gg                                un    po  ’ sc em   i,
                                                                                                                                                                                                                             en  ti,  al la   fin e si trasfo                  gg    ez  za  cr ist iana, ci fa                   un
                                                                                                                                                                                                                  i mom                                           nza di sa                                             gioia   è
                                                                                                                                                                                                                                            stato di manca                                        ’altra cosa. La
6                                                                                                                                                                                                                 porta a quello                         le gr ia …    no  . La gioia è un                 zi on e de   llo Spirito.                                             7
                                                                                                                                                                                                                                          tutto è al                                       me una un

                                                                gIOIa
                                                                                                                                                                                                                   ingenui, no?,                                e da   de  nt ro  .  È co
                                                                                                                                                                                                                                                                                                         con il Pa e”. dr      (Papa
                                                                                                                                                                                                                                          ore. Ci riempi                             ù è con noi e
                                                                                                                                                                                                                   dono del Sign                                   za  ch  e  G es                                  ).
                                                                                                                                                                                                                                             è nella sicurez                          rdì 10 maggio
                                                                                                                                                                                                                                                                                                            2013
                                                                                                                                                                                                                    E questa gioia                   in  Sa nt  a Mar ta, vene
                                                                                                                                                                                                                                            m  el ia
                                                                                                                                                                                                                     Francesco, O

                                                                                                                                                                                                                                                  La gIOIa è LO S
                                                                                                                                                                                                                                                                  TaTO DI SaLuT
                                                                                                                                                                                                                                                                                E
                                           L   a gioia è uno dei tratti caratteristici della vita e magistero di Papa Francesco. Per il
                                               pontefice la gioia non è solo un’emozione o un semplice sentimento ma un stato
                                           d’animo che nasce da un’esperienza, incontro: l’incontro con Cristo, l’ascolto del Van-
                                                                                                                                                                                                                                “Ricordando l’e
                                                                                                                                                                                                                                                          DEL cRISTIaNO
                                                                                                                                                                                                                                                  spressione di
                                                                                                                                                                                                                               «Vi ho detto qu                      Gesù ripropost
                                           gelo. Per questo motivo il documento programmatico del suo pontificato porta                                                                                                                           este cose perc                     a nella lettura
                                                                                                                                                                                                                               sia piena» – il                       hé la mia gioi                   evangelica –
                                           come titolo: Evangelii gaudium. L’esortazione si apre con una frase lapidaria                                                                                                                        Pontefice ha ev                     a sia in voi e la
                                                                                                                                                                                                                              del cristiano:                        idenziato che                      vostra gioia
                                                                                                                                                                                                                                              un cristiano se                       proprio «la gi
                                           che orienterà tutto l’insegnamento di papa Bergoglio: “La gioia del Van-                                                                                                           la sua salute cr                   nza gioia o no                     oia è il segno
                                                                                                                                                                                                                                               istiana «non va                    n è cristiano o
                                           gelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù.                                                                                                       che ci sono cr                      bene». E, ha ag                   è ammalato»,
                                                                                                                                                                                                                                              istiani con la fa                     giunto, «una vo
                                           Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla                                                                                                            la faccia rossa                     cc  ia da peperonc                   lta ho detto
                                                                                                                                                                                                                                               e anche l’anim                         ino in aceto: se
DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
                                           tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sem-                                                                                                             sono cristiani!»                     a è così. E qu                        mpre con
                                                                                                                                                                                                                                               , perché «un cr                    esto è brutto!»
                                                                                                                                                                                                                            Per il cristiano                      istiano senza                    . Questi «non
                                           pre nasce e rinasce la gioia” (Eg 1). Come fiamma da fiamma, il                                                                                                                                   , infatti, la gioi                   gioia non è cr
                                                                                                                                                                                                                            lazioni, pure ne                    a è presente «a                   istiano».
                                           tema della gioia si ritrova anche nei titoli delle altre due esorta-                                                                                                                                lle persecuzio                     nche nel dolo
                                                                                                                                                                                                                                                                                                 re
                                                                                                                                                                                                                            a guardare alle                      ni ». a questo pr                  , nelle tribo-
                                           zioni. Ciascuno di essi mette in evidenza una peculiare sfuma-                                                                                                                                      mar tiri dei prim                   oposito il Papa
                                                                                                                                                                                                                           tua e agnese                            i secoli — com                     ha invitato
                                           tura del significato della gioia cristiana: Amoris laetitia e la                                                                                                                                  — che «andav
                                                                                                                                                                                                                                                                 ano al mar tir
                                                                                                                                                                                                                                                                                    e le sante Felic
                                                                                                                                                                                                                                                                                                      ita, Perpe-
                                                                                                                                                                                                                           nozze». Ecco,                                         io come se an
                                           Gaudete et Exultate. Francesco, come già San Paolo VI che                                                                                                                                        allora, «la gran                                       dassero alle
                                                                                                                                                                                                                           custodisce la                      de gioia cristia
                                           scrisse la Gaudete in Domino, fa della gioia una condizione                                                                                                                                     pace e custod                       na» che «è an
                                                                                                                                                                                                                             Santa Mar ta, gi                isce l’amore»”.                    che quella che
                                                                                                                                                                                                                                                ovedì 22 mag                    (Papa Francesc
                                           essenziale della vita cristiana.                                                                                                                                                                                       gio 2014)                       o, Omelia in
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
auRElIO FuSI
                                                                                                                                                  cRISTIaNI OggI             cRISTIaNI OggI

                                           ha aNcORa SENSO IL
                                                                                                                                                                             ria, vissuta come una esigenza da pa-
                                                                                                                                                                             recchi (per esempio Tertulliano e Ori-
                                                                                                                                                                             gene), ma non ancora imposta a tutti

                                           cELIBaTO SacERDOTaLE?
                                                                                                                                                                             i candidati al sacerdozio. Era un prin-
                                                                                                                                                                             cipio vitale, una semente presente fin
                                                                                                                                                                             dai tempi più antichi del cristianesimo
                                                                                                                                                                             e che solo in seguito si è sviluppata
                                                                                                                                                                             fino alla legislazione del IV secolo
                                                                                                                                                                             sulla continenza del presbitero. Di-
                                           Il Sinodo tedesco ha chiesto al Papa l’abolizione dell’obbligatorietà del celibato.                                               ceva per esempio il concilio di Carta-
                                           Non risulta che gli apostoli fossero celibi. Quando e perché è stato introdotto                                                   gine del 401: “Conviene che quelli            Noi riteniamo che la vigente legge del sacro celibato debba ancora oggi,
                                                                                                                                                                             che sono al servizio dei divini sacra-        e fermamente, accompagnarsi al ministero ecclesiastico; essa deve
                                           il celibato dei sacerdoti?                                                                                                        menti siano perfettamente continenti          sorreggere il ministro nella sua scelta esclusiva, perenne e totale
                                                                                                                                                                             (continentes esse in omnibus), affin-         dell'unico e sommo amore di Cristo e della consacrazione al culto di Dio
                                                                                                                                                                             ché ciò che hanno insegnato gli apo-          e al servizio della Chiesa, e deve qualificare il suo stato di vita, sia nella
                                                                                                                                                                             stoli e ha mantenuto l’antichità              comunità dei fedeli, che in quella profana.
                                                                                                                                                                             stessa, lo osserviamo anche noi”.                                                           Sacerdotalis caelibatus n.14
                                                                                                                                                                             In Oriente, invece, con i Concili di an-
                                                                                                                                                                             cira, 314, di Nicea, 325 e di Gangra,
                                                                                                                                                                             350 circa, non si stabilì come obbli-      gelo e la comunità cristiana perché          dalla Giornata mondiale della gio-
                                                                                                                                                                             gatorio il celibato a quei chierici che    non impegnato nei doveri familiari.          ventù di Panama, ha ricordato una
                                                                                                                                                                             non se la sentivano di praticarlo.         Egli, in altre parole, con il celibato       frase di Paolo VI: “Preferisco dare la
                                                                                                                                                                             Il Concilio Trullano, 692, poi, mentre     può meglio riflettere l’immagine di          vita piuttosto che cambiare la legge
                                                                                                                                                                             impose il celibato ai vescovi, stabilì     Cristo vergine che ha offerto la vita        del celibato”. E aggiungeva di non es-
                                                                                                                                                                             che ai coniugati non si poteva negare      per il mondo intero perché libero da         sere d’accordo a concedere il celi-
                                                                                                                                                                             l’ordinazione sacerdotale. Questa re-      vincoli di carne e di sangue (cfr. Pre-      bato opzionale.
                                                                                                                                                                             gola è tutt’ora in vigore nella Chiesa     sbiterorum ordinis, 16).                     Durante il Sinodo sull’Amazonia si è
                                                                                                                                                                             di Oriente.                                Come si sono espressi i Papi più recenti     parlato dei viri probati (cioè di uomini
                                                                                                                                                                                                                        sul celibato? Paolo VI nell’Enciclica Sa-    da tempo sposati e fedeli al loro ma-
                                                                                                                                                                              Paolo VI nell’Enciclica                   cerdotalis celibatus del 24 giugno           trimonio) a cui concedere l’ordina-
                                                                                                                                                                                                                        1967, diceva che il celibato è fulgida       zione sacerdotale. In che consiste
                                                                                                                                                                              Sacerdotalis celibatus del
8                                                                                                                                                                                                                       gemma e “conserva tutto il suo valore        questa proposta? Non è la prima                   9
                                                                                                                                                                              24 giugno 1967, diceva che il             anche nel nostro tempo, caratterizzato       volta che i vescovi si confrontano sul
                                                                                                                                                                              celibato è fulgida gemma e                da una profonda trasformazione di            concedere in casi particolari l’ordina-
                                                                                                                                                                              “conserva tutto il suo valore             mentalità e di strutture” (n.1). L’Esorta-   zione sacerdotale a uomini sposati
                                                                                                                                                                              anche nel nostro tempo,                   zione apostolica Pastores dabo vobis di      che hanno dato prova di saggezza e
                                                                                                                                                                              caratterizzato da una profonda            Giovanni Paolo II ribadisce la necessità     competenza nel servire le parrocchie
                                                                                                                                                                              trasformazione di mentalità               del celibato e raccomanda che sia vis-       e le diocesi. In luoghi dove vi è
                                                                                                                                                                              e di strutture” (n.1).                    suto come un aspetto positivo, speci-        estremo bisogno di evangelizzare,
                                                                                                                                                                             Quali sono le ragioni per sostenere la     fico e caratteristico del sacerdote. Il      come appunto in amazzonia, perché
                                                                                                                                                                             validità del celibato? Vi sono ragioni     celibato è dunque da accogliere con li-      non dare vita a questa proposta?
                                                                                                                                                                             di tipo spirituale e di tipo pastorale.    bera e amorosa decisione da rinnovare        Papa Francesco non si è espresso né
                                                                                                                                                                             Tra le prime, la più importante è do-      continuamente, come dono inestima-           a favore e né contro perché durante
                                                                                                                                                                             vuta allo stretto legame tra l’agire in    bile di Dio (cfr. n. 186).                   il Sinodo, pur essendo stato affrontato
                                                                                                                                                                             persona Christi del sacerdote e la sua     In occasione dell’apertura dell’anno         il tema con riflessione e discussione,

                                           g   li apostoli non erano certamente
                                               celibi. Nel vangelo si racconta che
                                           Gesù, dopo aver frequentato la sina-
                                                                                      tente al lavoro e legate alle loro fami-
                                                                                      glie. Di nessuno viene nominata espli-
                                                                                      citamente la moglie o i figli, ma il
                                                                                                                                 sciuto. Essi, in un certo modo, sono
                                                                                                                                 diventati “eunuchi” per il regno dei
                                                                                                                                 cieli, come aveva precisato Gesù.
                                                                                                                                                                             purezza, come ha affermato il Conci-
                                                                                                                                                                             lio Lateranense IV del 1215. Infatti
                                                                                                                                                                                                                        sacerdotale del 2009, Benedetto XVI
                                                                                                                                                                                                                        scriveva che la comunione fra i sacer-
                                                                                                                                                                                                                                                                     non vi è stato un vero e proprio di-
                                                                                                                                                                                                                                                                     scernimento. “C’è stata una discus-

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                             nella consacrazione del pane e del         doti e col proprio vescovo, deve tra-        sione… una discussione ricca… una
                                           goga di Cafarnao, venne invitato a         contesto ci spinge a considerarli co-      “Vi sono infatti eunuchi che sono nati      vino, come anche nell’assoluzione dei      dursi in forme concrete di fraternità        discussione ben fondata - ha preci-
                                           casa di Simone (Pietro), dove guarì la     niugati. Faceva senz’altro eccezione       così dal ventre della madre; ve ne          peccati, il sacerdote agisce nella         effettiva ed affettiva. Solo così i sacer-   sato - ma nessun discernimento, che
                                           suocera ammalata. È vero, come so-         Giovanni, per la sua giovane età.          sono alcuni che sono stati resi eunuchi     stessa persona di Cristo e si identifica   doti sapranno vivere in pienezza il          è qualcosa di diverso dall’arrivare a
                                           stengono molti biblisti, che la suocera    Ma con la chiamata al discepolato,         dagli uomini, e vi sono altri che si sono   con lui. Per questo è opportuno che        dono del celibato e saranno capaci di        un buono e giustificato consenso o a
                                           rappresenta l’umanità indebolita dalla     hanno cambiato vita? Certamente,           fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi   egli sia celibe, come lo è stato Cristo    far fiorire comunità cristiane nelle         maggioranze relative”.
                                           mancanza del vangelo, ma non pos-          perché da quel momento essi hanno          può capire, capisca” (Mt 19,12).            stesso. Ovviamente vi sono anche ra-       quali si ripetano i prodigi della prima      Non possiamo ancora conoscere
                                           siamo negare l’esistenza concreta          iniziato a seguire Gesù. Dopo la risur-    Quando il celibato è diventato obbli-       gioni di tipo pastorale a favore del ce-   predicazione del vangelo.                    quali saranno le decisioni dei vescovi
                                           della donna ammalata e il gesto mira-      rezione hanno lasciato i confini del-      gatorio? È innegabile che fin dai primi     libato; la Chiesa latina ha sempre         anche Papa Francesco si è espresso a         e del Papa per il futuro, ma è senz’al-
                                           coloso di Gesù. anche gli altri apostoli   l’antico Israele per annunciare il         decenni del cristianesimo vi sia stato      ritenuto che il ministro celibe possa      favore del celibato e, nel 2019, ri-         tro dimostrato che il celibato è un
                                           vengono presentati come persone in-        vangelo in tutto il mondo allora cono-     un crescendo verso la scelta celibata-      essere più disponibile a servire il van-   spondendo ai giornalisti di ritorno          grande dono da conservare.
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
cON DON ORIONE OggI                       cON DON ORIONE OggI

                                            «cI VuOLE cORaggIO!»                                                                                                                guardando al futuro                        Se parliamo di futuro dobbiamo espri-
                                                                                                                                                                                                                           mere la grande preoccupazione del
                                                                                                                                                                                della Provincia                            Capitolo, cioè il bisogno di incremen-
                                                                                                                                                                                Il Capitolo provinciale è stato molto      tare il lavoro della Pastorale Vocazio-
                                                                                                                                                                                fruttuoso, a cominciare dal contributo     nale. In Provincia, la bella novità è il
                                            Il direttore provinciale P. Luiz antonio miotelli ci parla della Provincia religiosa                                                delle diverse comunità, dove il Capi-      coinvolgimento attivo dei laici orio-
                                                                                                                                                                                tolo aveva compiuto passi importanti       nini nelle diverse equipe locali di pro-
                                            “Nostra Signora dell'annunciazione” (Brasile Sud e mozambico).                                                                      e prodotto la materia prima per i col-     mozione vocazionale. ancora sui laici,
                                                                                                                                                                                loqui di gruppo; ci siamo poi arricchiti   è molto positivo vedere l'allarga-
                                                                                                                                                                                con gli interventi dei vari relatori.      mento del carisma e delle attività
                                            L’   ultima nostra tappa di prepara-
                                                 zione al XV Capitolo Generale è
                                            stato il Capitolo provinciale della Pro-
                                                                                       sono anche tante sfide da affrontare.
                                                                                       Inoltre, la Provincia è responsabile per
                                                                                       una importante missione in una delle
                                                                                                                                  Sia sul fronte missionario, sia nella pa-
                                                                                                                                  storale parrocchiale e nelle opere di
                                                                                                                                  servizio caritativo, la presenza orio-
                                                                                                                                                                                Ispirati dai discorsi di Papa Francesco
                                                                                                                                                                                sulla missione dei religiosi nel mondo
                                                                                                                                                                                                                           evangelizzatrici e caritative ai laici
                                                                                                                                                                                                                           che hanno aderito formalmente al
                                                                                                                                                                                di oggi, siamo sempre più consapevoli      Movimento Laicale Orionino e che, in
                                            vincia di Nostra Signora dell'annun-       nazioni del continente africano di lin-    nina è molto significativa ed è apprez-       che bisogna andare veramente alle          generale, sono integrati come “Fami-
                                            ciazione – Brasile Sud/Mozambico,          gua portoghese, il Mozambico.              zata da tutti gli organismi ecclesiali e      periferie esistenziali, con una presenza   glia carismatica orionina”.
                                            che ha seguito l'itinerario tracciato                                                 sociali. Certamente, la grande sfida è        concreta e non solo con promesse.
                                            per tutte le Province della Congrega-                                                 continuare con le opere di carità,            Non dobbiamo lasciarci divorare dalla      motivi di rinnovo
                                            zione. Il tema, fin da subito, è sem-                                                 anche quando le strutture di governo                                                                                                  bili, sempre soggette ai condiziona-
                                                                                                                                                                                paura e dalla comodità di opere instal-
                                            brato una provocazione, una sfida.                                                    si impongono nel loro secolarismo e                                                                                                   menti del potere pubblico. Invece, è
                                                                                                                                                                                late da decenni e che necessitano di       Un’importante e significativa opera di
                                            Interessante è stato “Gettarsi nel                                                    le attività pastorali non riescono ad af-                                                                                             da puntare sui progetti di carità più
                                                                                                                                                                                essere rinnovate totalmente.               rinnovamento nella Provincia è con-
                                            fuoco dei tempi nuovi”, un’esorta-                                                    frontare pienamente le minacce della                                                                                                  semplici e leggeri, soggetti a rinnova-
                                                                                                                                                                                                                           dotta specialmente dai Segretariati,
                                            zione che esprime la necessità di rin-                                                secolarizzazione e della paganizza-                                                                                                   mento, modifica o chiusura.
                                                                                                                                                                                                                           che cercano di motivare e integrare
                                            novare la nostra presenza nella                                                       zione. Il fattore fortemente positivo è        come orionini, il nostro lavoro è
                                                                                                                                                                                                                           tutti i religiosi nelle diverse aree della
                                            Chiesa e nella società e di aprire                                                    che i religiosi, insieme ai laici orionini,    veramente tra i poveri, siano
                                                                                                                                                                                                                           nostra vita orionina. Siccome la nostra
                                                                                                                                                                                                                                                                        Segni di rinnovo
                                            nuove prospettive per “essere orionini                                                cercano di operare in tutti i modi per         essi bambini, anziani,
                                                                                                                                                                                                                           Provincia è geograficamente concen-
                                            nel mondo contemporaneo” in conti-                                                    superare le difficoltà e per uscire dalle      parrocchie in sacche di povertà                                                        Come orionini, il nostro lavoro è vera-
                                                                                                                                                                                                                           trata nel sud del Brasile, non è molto
                                            nua trasformazione.                                                                   crisi più forti e migliori.                    (centrali o periferiche) e questo                                                      mente tra i poveri, siano essi bambini,
                                                                                                                                                                                                                           difficile promuovere gli incontri pre-
                                                                                                                                  Tuttavia, siamo consapevoli che, per           è un grande incoraggiamento                                                            anziani, parrocchie in sacche di po-
                                                                                                                                                                                                                           senziali dei Segretariati e questo è un
                                            Breve ritratto di Provincia                                                           quanto riguarda specificamente la              per la fedeltà al nostro Padre
                                                                                                                                                                                                                           nostro punto di forza perché, attra-
                                                                                                                                                                                                                                                                        vertà (centrali o periferiche) e questo
                                                                                                                                  nostra identità di “Vita Religiosa Orio-       fondatore.                                                                             è un grande incoraggiamento per la
                                                                                                                                                                                                                           verso i segretariati, si riesce a inte-
                                            La Provincia di Nostra Signora dell'an-                                               nina”, in una prospettiva futura, per-                                                                                                fedeltà al nostro Padre Fondatore.
                                                                                                                                                                                È stato molto significativo che proprio    grare tanti religiosi e anche i laici.
                                            nunciazione è composta da 103 reli-                                                   ché essa sia, di fatto, un segno e una                                                                                                Con la partecipazione di laici soste-
10                                                                                                                                                                              durante il Capitolo Provinciale è stata    L’apertura di nuove attività di servizio                                                         11
                                            giosi, tra juniores e membri                                                          profezia, occorre lavorare seriamente                                                                                                 niamo le case per persone con biso-
                                                                                                                                                                                annunciata l’apertura di una nuova         ai poveri è una motivazione naturale
                                            permanenti, con un'età media di                                                       su alcuni sui punti costitutivi, special-                                                                                             gni speciali e abbiamo diverse attività
                                                                                                                                                                                presenza orionina in una città all’in-     per il rinnovo delle nostre strutture.
                                            45,7 anni; dal nostro incontro sono                                                   mente la spiritualità, la vita fraterna e                                                                                             con i poveri, come i senzatetto, i tos-
                                                                                                                                                                                terno dello Stato di São Paulo, a Dra-     Nel Capitolo si è parlato del necessa-
                                            emersi molti punti di forza, ma ci                                                    l’identità carismatica.                                                                                                               sicodipendenti, i malati senza assicu-
                                                                                                                                                                                cena, dove il Vescovo ci ha chiamati       rio coraggio che dobbiamo avere per
                                                                                                                                                                                                                                                                        razione sanitaria, la presenza nelle
                                                                                                                                                                                per gestire un’opera di carità desti-      uscire da certe strutture che hanno
                                                                                                                                                                                                                                                                        aree di missione, i gruppi di bambini
                                                                                                                                                                                nata al ricupero dei tossicodipendenti     trasformato le opere in grandi im-
                                                                                                                                                                                                                                                                        in oratori o attività pastorali, l'assi-
                                                                                                                                                                                e, accanto a quest’opera di carità dei     prese e che necessitano di essere
                                                                                                                                                                                                                                                                        stenza alle famiglie con cibo, medi-
                                                                                                                                                                                nuovi tempi, prenderci cura anche di       semplificate. Siamo consapevoli che
                                                                                                                                                                                                                                                                        cine e istruzione.
                                                                                                                                                                                una area pastorale che, in futuro, po-     occorre evitare opere eccessiva-
                                                                                                                                                                                                                                                                        Gli strati degli impoveriti sono aumen-
                                                                                                                                                                                trebbe diventare una parrocchia.           mente complesse, difficilmente gesti-
                                                                                                                                                                                                                                                                        tati fortemente e in tutte le nostre
                                                                                                                                                                                                                                                                        case abbiamo cercato di svolgere pic-
                                                                                                                                                                                                                                                                        cole attività per far fronte, anche se in
                                                                                                                                                                                                                                                                        emergenza, a questi bisogni.
                                                                                                                                                                                                                                                                        Occorre avere maggiore audacia, co-
                                                                                                                                                                                                                                                                        raggio e creatività per “gettarci nel
 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
                                                                                                                                                                                                                                                                        fuoco dei tempi nuovi”, in altre pa-
                                                                                                                                                                                                                                                                        role, per uscire e incontrare le grida
                                                                                                                                                                                                                                                                        ei richiami del nostro tempo. Ce lo ha
                                                                                                                                                                                                                                                                        ricordato anche Papa Francesco: «Ci
                                                                                                                                                                                                                                                                        vuole coraggio! Che il fuoco non resti
                                                                                                                                                                                                                                                                        solo nel vostro focolare e nelle vostre
                                                                                                                                                                                                                                                                        comunità e neppure solo nelle vostre
                                                                                                                                                                                                                                                                        opere, ma che possiate “gettarvi nel
                                                                                                                                                                                                                                                                        fuoco dei tempi nuovi per il bene del
                                                                                                                                                                                                                                                                        popolo”».
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
alESSaNDRO BElaNO
                                                                                                                                             DaL mONDO ORIONINO                     DaL mONDO ORIONINO
                                            Lorenzo Perosi e
                                            Luigi Orione, 1931.

                                                                                                                                                                                    E a chi gli chiedeva il senso di quest’af-
                                                                                                                                                                                    fermazione, spiegava: «In quella frase
                                                                                                                                                                                    è contenuto uno dei miei propositi sa-            LE PRINcIPaLI cOmPOSIzIONI DEL PEROSI
                                                                                                                                                                                    cerdotali che ho cercato di attuare
                                                                                                                                                                                                                                      Il catalogo delle opere di Lorenzo Perosi è stato curato da arturo Sacchetti,
                                                                                                                                                                                    nella mia umile opera di musicista».
                                                                                                                                                                                                                                      direttore d’orchestra, maestro di coro, organista, clavicembalista, pianista e
                                                                                                                                                                                    Nel 1903 iniziò a soffrire di disturbi
                                                                                                                                                                                                                                      amico dell’Opera. Tra le principali composizioni del Perosi si distinguono sette
                                                                                                                                                                                    nervosi, cui si aggiunsero, negli anni,
                                                                                                                                                                                                                                      oratorii: La Passione di Cristo secondo san Marco (1897), La Trasfigurazione
                                                                                                                                                                                    manie di persecuzione, al punto da ri-
                                                                                                                                                                                                                                      di Nostro Signore Gesù Cristo (1898), La Risurrezione di Lazzaro (1898),
                                                                                                                                                                                    pudiare tutta la musica composta fino
                                                                                                                                                                                                                                      La Risurrezione di Cristo (1898), Il Natale del Redentore (1899), L’entrata di
                                                                                                                                                                                    ad allora. Nel 1910 la sua salute regi-
                                                                                                                                                                                                                                      Cristo in Gerusalemme (1900), La strage degli innocenti (1900). Nel corpus
                                                                                                                                                                                    strò un miglioramento che gli consentì
                                                                                                                                                                                                                                      delle Messe, si segnalano per la loro bellezza: Davidica a 3 voci (1894), Pa-
                                                                                                                                                                                    di riprendere le sue attività, seppure
                                                                                                                                                                                                                                      triarchalis a 4 (1894), Requiem a 4 (1895), Eucharistica a 4 (1896), Pontifi-
                                                                                                                                                                                    con momenti di lucidità seguiti da crisi
                                                                                                                                                                                                                                      calis a 3 (1896), Cerviana a 3 (1895), Te Deum laudamus a 2 (1894).
                                                                                                                                                                                    di debilitazione psicofisica. Ma anche
                                                                                                                                                                                    in quegli anni di smarrimento e soffe-
                                                                                                                                                                                    renza, don Orione non dimenticò di ri-
                                                                                                                                                                                    cordare al Maestro la sua continua
                                                                                                                                                                                    presenza: «Ed ora, caro Don Lorenzo,
                                                                                                                                                                                    lascia che ti abbracci in osculo sancto,

                                                IL gENIO DELLa muSIca
                                                                                                                                                                                    ed abbimi sempre, quale sono, per
                                                                                                                                                                                    l’amico sincero e antico della tua vita
                                                                                                                                                                                    e per tuo fratello in Cristo e nella Ver-
                                                                                                                                                                                    gine Santa».

                                                E DELLa caRITà
                                                                                                                                                                                    In quei tristi giorni, forse anche per
                                                                                                                                                                                    sollevarne lo spirito, ammiratori e
                                                                                                                                                                                    amici, con alla testa Pietro Mascagni,
                                                                                                                                                                                    si prestarono perché giungesse a don
                                                                                                                                                                                    Lorenzo il più ambito riconoscimento                      Il giovane Perosi al centro legge una spartito, sulla destra Arturo Toscanini.

                                                LORENzO PEROSI E LuIgI ORIONE                                                                                                       della sua carriera artistica, con l’ele-
                                                                                                                                                                                    zione ad accademico d’Italia (1930).
                                                                                                                                                                                    La città di Tortona, fiera di quella ele-         «Nelle arti belle la più bella tra tutte è la musica. Se il ritmo di essa è ispirato
12                                                                                                                                                                                  zione, per onorare il figlio illustre e ri-       da Dio, la musica è divina, rapisce il giovane e lo conduce in paradiso: essa                                          13
                                                Ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita di Lorenzo Perosi (21 dicembre 1872),                                         vederlo fra le sue mura dopo 30 anni              ha la virtù di pacificare gli animi, mutare i cuori e raddrizzare i traviati.
                                                                                                                                                                                    di assenza, volle fargli dono di un pia-          La musica è il cuore della gioventù; buona musica fa buono il cuore: inspira
                                                coetaneo e sincero amico di Luigi Orione. fu compositore fecondissimo, dalla vena                                                   noforte. Ma non si riuscì a far muo-              fede, fortezza, coraggio. Essa eccita potentemente le facoltà dello spirito,
                                                inesauribile, autore di musica sacra e strumentale, noto per i suoi oratorii, le sue messe                                          vere il Maestro e la solenne consegna             ispira altissimi concetti, elettrizza le genti alla gioia, al brio, all’amore di
                                                                                                                                                                                    dello strumento dovette essere fatta
                                                polifoniche e i suoi mottetti, molti dei quali assai popolari e ancora oggi cantati.                                                nell’aula magna della scuola dei Fra-
                                                                                                                                                                                                                                      Dio e dei fratelli, in maniera che quelli che non cantano, cantano, quelli
                                                                                                                                                                                                                                      che non sono poeti, poetizzano, quelli che non amano Dio, lo amano!
                                                                                                                                                                                    telli della Misericordia, in Roma. Don            Tortona, culla del Perosi, sarà la terra delle armonie di Dio».

                                                «c’       è più musica nella testa di Pe-
                                                          rosi che in quella mia e di Ma-
                                                scagni messe insieme». Con questo
                                                                                            scuola di contrappunto del Conserva-
                                                                                            torio di Milano e, poco dopo, fece un
                                                                                            soggiorno di studi a Ratisbona. Nel
                                                                                                                                        ottenne da Leone XIII il titolo di Diret-
                                                                                                                                        tore perpetuo della Cappella Sistina
                                                                                                                                        (1898), ruolo che ricoprì fino alla
                                                                                                                                                                                    Lorenzo tornò nella sua città natale il
                                                                                                                                                                                    26 settembre 1931, in occasione dei
                                                                                                                                                                                    festeggiamenti per la consacrazione
                                                                                                                                                                                                                                                                                              Don Luigi Orione, 1905

                                                lusinghiero giudizio, Giacomo Puccini       1893 divenne maestro di cappella a          morte. Fu in quegli anni che iniziò a       del nuovo santuario della Madonna             vamente. Il 12 marzo 1955, anniversa-            stato, come pochi tra i suoi contem-
                                                sintetizzò l’immensa e pregevole pro-       Imola e nel 1894 direttore della Cap-       pubblicare i primi oratorii. La fama di     della Guardia, fatto erigere da don           rio dell’incoronazione di Pio XII, diresse       poranei, al centro di una intensa atti-
                                                duzione di Lorenzo Perosi, dedicata in      pella Marciana (la cappella della basi-     Perosi conobbe un successo imme-            Luigi Orione. E quando, il 12 marzo           per l’ultima volta un’esecuzione alla            vità creativa (secondo una stima,
                                                gran parte alla musica sacra e litur-       lica di San Marco) a Venezia.               diato, grazie anche alla stima di im-       1940, si sparse da Sanremo la dolo-           Cappella Sistina. Morì il 12 ottobre             Perosi compose fra 3.000 e 4.000
                                                gica. Fu il padre Giuseppe, maestro di      Durante gli studi seminaristici, a Tor-     portanti compositori, come arrigo           rosa notizia che il cuore dell’apostolo       1956, nel palazzo del Sant’Uffizio (at-          opere). I suoi Oratorii si caratterizzano
 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
                                                cappella del duomo di Tortona, a in-        tona, Lorenzo divenne sincero amico         Boito, Giacomo Puccini, Pietro Masca-       della carità aveva cessato di battere,        tuale sede del Dicastero per la Dottrina         per un particolare stile eclettico, nel
                                                fondere la passione per la musica al        di Luigi Orione. Erano entrambi nati        gni, Giuseppe Verdi, Vincent d’Indy,        il genio della musica ebbe un nuovo           della Fede), dove dal 1931 viveva con            quale si fondono tracce veristiche, ri-
                                                giovane Lorenzo e agli altri cinque         nello stesso anno 1872 ed entrambi          Jules Massenet, Leoš Janáček.               stimolo all’ispirazione e compose un          le tre sorelle. Nel 1959 la salma del            chiami alla grande polifonia italiana,
                                                figli (tra i quali il compositore Mar-      facevano parte della sezione torto-         Il genio del Perosi seppe unire fede e      Requiem, quale eloquente omaggio              compositore fu traslata dal cimitero del         costruzioni barocche e ispirazioni gre-
                                                ziano e Carlo, futuro cardinale). Nel       nese della Conferenza di San Vin-           arte in un profondo connubio, nel           da collocare sulla tomba dell’antico          Verano di Roma e solennemente tumu-              goriane. Scrisse anche molta musica
                                                1888 Lorenzo iniziò a seguire un            cenzo de’ Paoli. Di comune accordo,         quale il sacerdozio della sua vita per-     amico, a testimonianza che nem-               lata nella cattedrale di Tortona.                liturgica, soprattutto messe e mottetti
                                                corso di studi per corrispondenza con       ogni settimana i due si recavano sui        sonale si esplicava come apostolato         meno la morte aveva troncato la               La musica sacra contemporanea deve               “popolari”, eseguiti da tutti i cori par-
                                                il Conservatorio di Milano. a 18 anni       bastioni della vecchia città, per distri-   religioso per mezzo della musica: «Gli      lunga e fraterna amicizia fra i due.          molto all’influenza di Lorenzo Perosi.           rocchiali del suo tempo e ancora oggi
                                                divenne organista e maestro di canto        buire ai poveri i sussidi della Confe-      uomini del mio tempo non vogliono           Nel marzo del 1954 Perosi fu colpito          L’artista è stato un testimone e inter-          cantati: O bella mia speranza, Lodate
                                                presso l’abbazia di Montecassino.           renza e una parola di conforto.             sentire il Vangelo; io li costringerò ad    da disturbi circolatori e le sue condi-       prete del suo tempo e, tra la fine               Maria, Mille volte benedetta, Sei pura,
                                                L’anno successivo si diplomò alla           Ordinato sacerdote nel 1895, Perosi         ascoltarlo in musica».                      zioni di salute peggiorarono progressi-       dell’800 e la prima metà del ‘900 è              sei pia, ecc.
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
TaRCISIO vIEIRa
                                                                                                                                        DaL mONDO ORIONINO

                                            ISTITuTO
                                            SEcOLaRE ORIONINO
                                            Papa francesco: “La vostra vocazione manifesta la                                      nascendo da donna. È il mistero del-
                                                                                                                                   l’incarnazione”.
                                            natura secolare della Chiesa. O tu evangelizzi con                                     In particolare, le consacrate secolari,
                                            la tua vita o sei incapace di evangelizzare”.                                          “Come Gesù, siete chiamate a essere
                                                                                                                                   lì, nel mondo, per testimoniare la

                                            T    ortona 28 agosto 2022. Terminati
                                                 gli esercizi spirituali predicati da
                                            Don Carlo Marin, domenica 28 ago-
                                                                                        cesco ha rivolto all’assemblea Gene-
                                                                                        rale della Conferenza Mondiale degli
                                                                                        Istituti Secolari, il 25 agosto 2022.
                                                                                                                                   bontà e la tenerezza di Dio con quo-
                                                                                                                                   tidiani gesti d’amore”. E, come Gesù,
                                                                                                                                   la forza e il coraggio di stare nel
                                            sto, c’è stata la festa per il rinnovo      Il Papa ha iniziato dicendo quale è la     mondo lo” trovate nella preghiera e
                                            della consacrazione di 9 membri del-        “peculiarità della vocazione” degli        nella contemplazione silenziosa del
                                            l’Istituto Secolare Orionino.               Istituti di consacrazione secolare e ha    Cristo. L’incontro orante con Gesù,
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                                            Ho presieduto la celebrazione della         fatto una affermazione molto impor-        l’assidua ricerca di Dio, la familiarità
                                            Messa, nella Cappella della Casa            tante. “Il termine secolarità – ha         con la Sacra Scrittura e la partecipa-
                                            madre delle Piccole Suore Missionarie       detto Francesco - è il cuore della vo-     zione ai sacramenti, sono la chiave
                                            della Carità. È stata una festa di fami-    stra vocazione e manifesta la natura       della fecondità della vostra opera”.
                                            glia, perché erano presenti alcuni sa-      secolare della Chiesa, popolo di Dio,      La consacrazione secolare è “una vo-
                                            cerdoti, suore, con la superiora            in cammino tra i popoli e con i popoli.    cazione di frontiera” e si attua soprat-
                                            generale suor Maria Mabel, e laici, con     È la Chiesa in uscita, non lontana, non    tutto mediante la testimonianza. In
                                            armanda Sano, responsabile generale         separata dal mondo, ma immersa nel         modo perentorio Papa Francesco ha
                                            del MLO. Insieme abbiamo espresso           mondo e nella storia per esserne sale      detto: “Nessuno dà testimonianza
                                            l’unità della Famiglia Orionina in que-     e luce, germe di unità, di speranza e      con idee astratte. No. O tu evange-
                                            sto particolare momento di grazia.          di salvezza. La vostra peculiare mis-      lizzi con la tua vita, e questa è la te-
                                            Momenti come questo sono sempre             sione vi porta ad essere in mezzo alla     stimonianza, o sei incapace di
                                            importanti perché il carisma ci rende       gente, per conoscere e comprendere         evangelizzare”.
                                            uniti e l’unità ci rende carismatici.       quello che passa nel cuore degli uo-       Infine, Papa Franceso ha osservato
                                            Come sapete, l’Istituto Secolare Orio-      mini e donne di oggi, per gioire in-       che gli Istituti Secolari mantengono il

                                                                                                                                                                                      CONDIVIDERE LA FEDE
                                            nino è inserito nel cammino della vita      sieme e per patire insieme, con lo         riserbo sulla consacrazione, non
 DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                            consacrata nella Chiesa, secondo il         stile della vicinanza, che è lo stile di   hanno etichette, perché “Il vostro è il
                                            codice di diritto canonico: fanno i voti    Dio: la vicinanza”.                        servizio del seme, il servizio del lie-

                                                                                                                                                                                         SENZA PAURA
                                            di povertà castità e obbedienza, e          La secolarità non va confusa con il se-    vito, il servizio nascosto”.
                                            anche speciale fedeltà al Papa; vivono      colarismo che è l’atteggiamento di         È bello e arricchente che anche nella
                                            in comunione ma non in comunità,            chi esclude Dio dalla vita. La secola-     nostra Famiglia Orionina ci siano
                                            sono inserite nel mondo e con i mezzi       rità indica che Dio è presente nel “se-    donne consacrate che diffondono il
                                                                                                                                                                              “Chi sei tu, Chiesa, e cosa dici di te stessa?” L’interrogativo, che san Paolo VI poneva all’inizio del suo
                                            del mondo.                                  colo”, nella storia, nella vita del        vangelo e il carisma in questo modo
                                                                                                                                                                              pontificato, può essere riproposto ancora ai nostri giorni. La Chiesa è obbligata a dare una risposta perché ha
                                            Vorrei richiamare l’attenzione su al-       mondo. La secolarità qualifica “anche      secolare. Dobbiamo stare loro vicino,
                                                                                                                                                                              la missione di essere nel mondo la continuazione della presenza di Gesù Cristo in quanto è il suo Corpo.
                                            cuni passi dell’omelia nella quale ho       lo stile di Dio, che ha mostrato la sua    coinvolgerle e proporre questa voca-
                                                                                                                                                                              Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione
                                            dato voce alla parola che Papa Fran-        vicinanza e il suo amore all’umanità       zione.
                                                                                                                                                                              questo mese ci aiuta a comprendere il dinamismo della Chiesa “ad extra e quella ad intra”.
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
ANNUNCIARE IL VANGELO                                                                                   grandi sfide che la Chiesa incontrava davanti a un mondo
                                                                                                                                                                         in profondo cambiamento. Due documenti sono partico-
                                                                                                                                                                                                                                                L’incontro con la Parola di Dio che la Chiesa annuncia
                                                                                                                                                                                                                                           è la possibilità offerta per sentirsi amati di un amore che

                                                                 NON SOLO CON LE PAROLE                                                                                  larmente significativi in proposito: la Lumen gentium e la
                                                                                                                                                                         Gaudium et spes. La prima tratta della natura della Chiesa;
                                                                                                                                                                                                                                           non verrà mai meno. Purtroppo, può avvenire che gli uo-
                                                                                                                                                                                                                                           mini di Chiesa si attardino su questioni secondarie e che il

                                                                 MA CON SEGNI E LA
                                                                                                                                                                         la seconda della sua relazione con il mondo contempora-           Vangelo cada in una ingiustificata ombra. Papa Francesco
                                                                                                                                                                         neo. Due facce di una sola medaglia, da dove emergono             ha richiamato a due tentazioni che devono essere evitate.
                                                                                                                                                                         aspetti che toccano il nostro presente e che Papa France-         La prima, l’ha voluta definire “neopelagianesimo”. Si tratta

                                                                 TESTIMONIANZA DI VITA                                                                                   sco ha ripreso nel suo documento programmatico di pon-
                                                                                                                                                                         tificato, Evangelii gaudium.
                                                                                                                                                                                                                                           di un comportamento che porta a considerare quanto
                                                                                                                                                                                                                                           tutto dipenda da noi e dalle nostre azioni mentre Dio può
                                                                                                                                                                                                                                           essere messo in un angolo senza disturbare. Insomma,
                                                                                                                                                                              “Chi sei tu, Chiesa, e cosa dici di te stessa?” L’interro-
                                                                                                                                                                                                                                           viene vanificata l’azione di Dio in noi attraverso la grazia.
                                                                                                                                                                         gativo, che san Paolo VI poneva all’inizio del suo pontifi-
                                                                                                                                                                                                                                           Una seconda tentazione il Papa l’ha chiamata “gnostici-
                                                                                                                                                                         cato, può essere riproposto ancora ai nostri giorni.
                                                                                                                                                                                                                                           smo” per indicare il tentativo che alcuni fanno di rendere
                                                                                                                                                                         La Chiesa è obbligata a dare una risposta perché ha la mis-
                                                                                                                                                                                                                                           la fede una bella teoria, ma senza alcuna testimonianza
                                                                                                                                                                         sione di essere nel mondo la continuazione dell’insegna-
                                                                                                                                                                                                                                           concreta di carità. Quando la comunità cristiana cade in
                                                                                                                                                                         mento di Gesù Cristo in quanto è il suo Corpo.
                                                                                                                                                                                                                                           questa duplice trappola, la sua presenza nel mondo di-
                                                                                                                                                                         La comunità cristiana è un popolo costantemente in cam-
                                                                                                                                                                                                                                           venta inefficace e ricade sotto il richiamo di Gesù quando
                                                                                                                                                                         mino che annuncia il Vangelo della salvezza, perché le
                                                                                                                                                                                                                                           insegnava che “se il sale perde il sapore a cosa servirà se
                                                                                                                                                                         persone possano trovare il senso da dare alla loro vita. Gli
                                                                                                                                                                                                                                           non ad essere gettato via e calpestato?” (cfr Mt 5,13-16).
                                                                                                                                                                         uomini non sono erranti senza meta, ma pellegrini che
                                                                                                                                                                         tendono verso uno scopo: amare ed essere amati.                        Questa dimensione va coniugata con la grande mis-
                                                                                                                                                                                                                                           sione che la Chiesa deve svolgere: l’evangelizzazione. an-
                                                                                                                                                                                                                                           nunciare il Vangelo non solo con le parole, ma con i segni
                                                                                                                                                                                                                                           e la testimonianza di vita. D’altronde è quanto la prima
                                                                                                                                                                                                                                           comunità cristiana ha saputo armonizzare: l’annuncio del
                                                                                                                                                                                                                                           Vangelo veniva coniugato con la preghiera e con la carità
                                                                                                                                                                                                                                           così che nessuno fosse nel bisogno.
                                                                                                                                                                                                                                                 L’evangelizzazione tocca ogni battezzato perché la
                                                                                                                                                                                                                                           vita di Dio che agisce in lui, lo porta a condividere la gioia
                                                                                                                                                                                                                                           dell’incontro con il Signore. Evangelizzare, cioè incontrare
                                                                                                                                                                                                                                           gli uomini e le donne del nostro tempo dando loro la com-
                                                                                                                                                                                                                                           pagnia della fede, rende ogni cristiano un vero “cristo-
                                                                                                                                                                                                                                           foro”, un portatore di Cristo. Papa Francesco ha più volte
                                                                                                                                                                                                                                           richiamato al fatto che non dobbiamo avere paura di con-
                                                                                                                                                                                                                                           dividere la nostra fede e di non lasciarci rubare la spe-
                                                                                                                                                                                                                                           ranza. Questo può accadere se siamo credibili; quindi,
                                                                                                                                                                                                                                           capaci di attrarre perché non parliamo di noi, ma di Dio. È
                                                                                                                                                                                                                                           necessario che la Chiesa trovi tutte le forme perché questo
                                                                                                                                                                                                                                           annuncio raggiunga il cuore e la mente delle persone così
                                                                                                                                                                                                                                           da condividere lo stesso cammino comune.

                                                                            di MONS. RINO FISICHElla
                                                                            presidente del Pontificio Consiglio
                                                                            per la Promozione della Nuova Evangelizzazione
DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                                                                                                                                                                                                                                                                                            DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
                                               C
                                                        i sono alcune scadenze che alle giovani gene-      per generazioni di persone equivarrebbe a cancellare de-
                                                        razioni non dicono molto. Chi le ha vissute, in-   cenni di storia e questo non solo non è possibile, ma nep-
                                                        vece, ritrova le stesse emozioni di un tempo.      pure augurabile.
                                           11 ottobre 1962: apertura del Concilio Ecumenico Vati-                Tra i documenti che l’insegnamento del Vaticano II
                                           cano II. Sono passati sessant’anni da quel momento; ep-         ha prodotto, uno emerge con tutta la sua importanza: la
                                           pure, gli insegnamenti che sono scaturiti da quell’evento       natura e la missione della Chiesa. In effetti, san Giovanni
                                           permangono con la loro carica di attualità. Il concilio è       XXIII aveva deciso di indire un concilio proprio per conti-
                                           stato un vero evento per la vita della Chiesa del vente-        nuare la riflessione che nel concilio precedente era stata
                                           simo secolo e lo dovrà essere anche per quella del ven-         sospesa a causa delle conosciute vicende storiche come
                                           tunesimo. Far passare sotto silenzio un fatto così decisivo     la “presa di Roma” nel 1870. Si dovevano trattare le
                                                                                                                                                                                       Giovanni XXIII durante il Concilio Vaticano II.
RIVISTA MENSILE DELLA PICCOLA OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA n. 8 SETTEBRE/OTTOBRE 2022
FlavIO PElOSO
                                                                                                                                                                               DaL mONDO ORIONINO

                                                                                                                                                                               DON gaSPaRE gOggI:
                                                                                                                                                                               La caRITà DELLa VERITà
                                                                    AD ARAGUAÍNA UN OSPEDALE                                                                                      a Bettole di Tortona, il 30 agosto 2022, ho presieduto la celebrazione che ha radunato un buon numero di persone,
                                                                                                                                                                                    nipoti e i paesani che lo ricordano con devozione, alcuni religiosi, suore e persone amiche della Famiglia Orionina.

                                                                    CON IL CARISMA ORIONINO
                                                                                                                                                                                                   È una bella tradizione celebrare la Messa nella memoria del Servo di Dio Don Gaspare Goggi nella
                                                                                                                                                                                                         chiesa del piccolo borgo di Bettole di Tortona, la “sua” chiesa, a cento metri dall’abitazione
                                                                                                                                                                                                              dei Goggi. Fu il luogo di raccoglimento e di lunghe soste di preghiera di Don Gaspare.
                                                                                                                                                                                                                   Qui celebrò la sua Prima Messa, l’8 settembre 1903. Qui, il 7 agosto 1908, fu cele-
                                                                                                                                                                                                                     brato anche l’ultimo commiato di questo figlio prediletto, chiamato al Cielo il 4
                                                                                                                                                                                                                      agosto precedente.
                                                                                                                                                                                                                       Nell’omelia, riprendendo l’esempio di San Giovanni Battista, celebrato nella litur-
                                                                          di MaTTEO GuERRINI                                                                                                                            gia, e della lettera di San Paolo che parlava del “giudizio non secondo lo spirito
                                                                                                                                                                                                                          del mondo, ma secondo lo Spirito di Dio”, ho sottolineato come Don Gaspare
                                                                                                                                                                                                                          Goggi, da Don Orione definito “tanto dotto quanto santo”, abbia esercitato
                                                                                                                                                                                                                          durante la sua vita la carità della verità, con rettitudine e coraggio. Fu un suo
                                                                                                                                                                                                                         atteggiamento abituale, ma ho ricordato tre passaggi significativi della sua vita.
                                                                                                                                                                                                                         Quando all’università di Torino, molto anticlericale, sapeva professare la fede e
                                                                                                                                                                                                                          proclamare la verità anche di fronte a professori e colleghi.
                                                                                                                                                                                                                           Quando nel 1903, di fronte alla
                                                                                                                                                                                                                           decisione del vescovo Bandi di
                                                                                                                                                                                                                           mettere un altro sacerdote a capo
                                                                                                                                                                                                                                                                           Per sua natura riflessivo ed
                                                                                                                                                                                                                          dell’Opera, al posto di Don Orione,
                                                                                                                                                                                                                                                                   osservatore,    Gaspare si incantava
                                                                                                                                                                                                                         perché fuorviato da informazioni
                                                                                                                                                                                                                                                                           nel  gettare  lo sguardo sulla
                                                                                                                                                                                                                        non corrette, Gaspare si presentò ar-
                                                                                                                                                                                                                                                                   varieta  dei panorami    illuminati xda
                                                                                                                                                                                                                       ditamente dal Vescovo manifestando
                                                                                                                                                                                                                                                                    quel cielo  grande,  alto   e benefico.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            19
                                                                                                                                                                                                                       il suo giudizio e la volontà di seguire Don Orione.
                                                                                                                                                                                                                       Quando, nel 1906, egli seguì con intraprendenza e intelligenza la vicenda giu-
                                                                                                                                                                                                                       diziaria del confratello don Roberto Risi, falsamente accusato, riuscendo a rove-
                                                                                                                                                                                                                       sciare il giudizio del tribunale che poi lo riconobbe innocente.
                                                                                                                                                                                                                        al termine della celebrazione, ho dato qualche notizia della causa di beatifica-

                                               N
                                                        el nord del Brasile, precisamente ad ara-           zato, come il metodo “canguro” che riunisce strategie di                                                    zione di Don Gaspare Goggi. Ha fatto un ulteriore passo avanti con il giudizio
                                                        guaína, l’Opera Don Orione gestisce il più          intervento che aumentano il legame tra genitori e bam-                                                       favorevole (sette su sette) della Commissione storica della Congregazione vati-
                                                        grande complesso ospedaliero dello stato del        bini. Vengono inoltre eseguite terapie integrative e com-                                                     cana per le Cause dei Santi. Ora, con ulteriori integrazioni, è pronta per il giu-
                                           Tocantins, un moderno centro sanitario ispirato dal cari-        plementari, come l’idromassaggio, l’amaca e la                                                                dizio della Commissione Teologica che speriamo avvenga in tempi brevi.
                                           sma orionino, nato con l’obiettivo di fornire assistenza sa-     musicoterapia. Durante il ricovero, i neonati vengono ali-                                                    La famiglia Goggi si trasferì a Bettole quando Gaspare aveva 8 anni. Quella casa,
                                           nitaria a chi non ne ha accesso. Per questo, è stato             mentati con latte materno raccolto e pastorizzato dal-                                               con ampia corte e 44 ettari di terreno da coltivare, è tuttora di proprietà della famiglia
                                           accreditato dal Sistema Sanitario Unificato (Sus) del Brasile    l’equipe della banca del latto umano dell’ospedale Don                                                  Goggi. Siamo andati a dare uno sguardo all’ampia corte della fattoria. Gaspare era
                                           e offre servizi sanitari di qualità alle famiglie che non po-    Orione, garantendo così una più rapida guarigione.                                                         affascinato dalla bellezza austera e solenne della campagna. Fu visto sostare,
                                           trebbero sostenere i costi delle cure private.                                                                                                                                  tutto solo, ad ammirare lo spettacolo della pianura distesa fino ai vicini colli,
                                                                                                                  C’è inoltre, interna alla struttura, una fabbrica di pan-                                                                       oltre i quali si intravedevano i monti dell’appennino.
                                                 Il settore forse più attivo è quello della maternità: in   nolini, così che le donne partorienti, i neonati e gli anziani                                                                        Per sua natura riflessivo ed osservatore, Gaspare si in-

                                                                                                                                                                                                                                                                                                               DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022
DON ORIONE OggI • SETTEmBRE/OTTOBRE 2022

                                           media, all’ospedale Don Orione si registrano 500 nascite         possano ricevere gratuitamente pannolini prodotti e pa-                                                                               cantava nel gettare lo sguardo sulla varietà dei pano-
                                           ogni mese, più del 90% di pazienti Sus. Per questo, sin dal      gati dall’istituto stesso. Per le mamme provenienti da altre                                                                          rami illuminati da quel cielo grande, alto e benefico.
                                           2003 l’ospedale si dichiara “amico dei bambini”, promuo-         città, infine, è stata allestita la Casa di gravidanza “Madre
                                                                                                                                                                                                                                                  La corte era animata da parenti e amici che venivano
                                           vendo e tutelando l’allattamento al seno per i neonati. C’è,     della Divina Provvidenza”, uno spazio accogliente e con-
                                                                                                                                                                                                                                                  per dare una mano. Particolarmente movimentato e
                                           inoltre, un’importante unità di terapia intensiva neonatale,     fortevole dove le mamme con i bambini ricoverati ven-
                                                                                                                                                                                                                                                  festoso era il tempo della vendemmia nelle quattro
                                           un ambiente accogliente, tranquillo, sicuro e attrezzato,        gono accolte e ricevono assistenza medica, sociale e
                                                                                                                                                                                                                                                  grandi vigne. Don Gaspare Goggi non è solo un
                                           con professionisti specializzati nel servire con amore, cura     spirituale. Oltre ai servizi per i più piccoli, l’ospedale offre
                                                                                                                                                                                                                                                  “grande” da ammirare ma è un Servo di Dio da pregare
                                           ed efficienza. Qui vengono ricoverati i neonati che neces-       anche cure altamente complesse come la cardiochirurgia
                                                                                                                                                                                                                                                  per ottenere grazie e anche miracoli, che sono i segni
                                           sitano di cure particolari, come i nati prematuri o con qual-    e terapia intensiva Covid-19. Insomma, un’istituzione sa-
                                                                                                                                                                                                                                                  della Divina Provvidenza che va oltre le possibilità
                                           che patologia. La terapia intensiva conta 20 posti letto e       nitaria completa, che oltre alla sicurezza e all’efficienza
                                           il team che vi lavora adotta un modello di cura umaniz-          semina anche il carisma di San Luigi Orione.                                                                                          dell’umana provvidenza.
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