IL VOLONTARIATO CASERTANO: Un'indagine dei bisogni

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IL VOLONTARIATO CASERTANO: Un'indagine dei bisogni
IL VOLONTARIATO
CASERTANO:
Un’indagine
dei bisogni
Il volontariato casertano:
 un’indagine dei bisogni
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INDICE

1. Introduzione                                                                          7

      1.1 Il CSV Asso.Vo.Ce. ETS                                                         9
      1.2 I Centri di Servizio per il Volontariato
      1.3 I servizi erogati dal CSV Asso.Vo.Ce. ETS                                     10
      1.4 Il Contesto di riferimento                                                    11

2. Il piano di ricerca                                                                  17

      2.1 Oggetto della ricerca - I diversi livelli dei bisogni considerati             19
      2.2 Gli strumenti di attuazione dell’indagine                                     20

3. I bisogni della comunità                                                             23

      3.1 I bisogni rilevati                                                            25
      3.2 Le principali difficoltà delle Pubbliche Amministrazioni nel rispondere       33
            ai bisogni della comunità
      3.3 Il ruolo del Terzo settore nella risposta ai bisogni sociali della comunità   35

4. I bisogni degli ETS                                                                  41

      4.1 I bisogni rilevati                                                            42
      4.2 Aree dei bisogni degli ETS                                                    44

Appendice. Schede di approfondimento su specifici                                       54
bisogni sociali del territorio
1.
INTRODUZIONE
Al fine di programmare un’offerta di servizi             ibilità delle conoscenze sul Volontariato ed il
rispondente ai bisogni, aspettative e caratte-           Terzo settore
ristiche degli ETS della provincia di Caserta,           • Rendere visibili le esperienze di volontaria-
il CSV ASSO.VO.CE. ETS conduce costan-                   to più significative presenti sul territorio e le
temente analisi dei bisogni del volontariato             ricadute
casertano. L’analisi dei bisogni riveste un’im-          positive sul benessere della collettività
portanza ancora più strategica alla luce delle           • Sostenere modelli di co-programmazione e
varie trasformazioni in atto (dalla Riforma del          co-progettazione funzionali alla costruzione
Terzo settore alle conseguenze della pande-              di un sistema di welfare community
mia e del conflitto in Ucraina).                         • Migliorare il livello di innovazione di attività
                                                         e servizi offerti dal Terzo settore
Pertanto, nel corso del 2022 il CSV ha av-               • Sostenere gli ETS nell’attuazione di progetti
viato un percorso di analisi con la finalità di          in risposta ai bisogni sociali della comunità.
ricostruire un quadro aggiornato dei bisogni             Il presente documento rappresenta un’oc-
emergenti che caratterizzano i volontari e gli           casione di rendicontazione e diffusione pub-
ETS della provincia di Caserta e dunque il               blica del lavoro svolto, ma anche il punto di
contesto sociale in cui operano. Il percorso             partenza per avviare ulteriori azioni di ricerca
di analisi parte dalla consapevolezza che lo             partecipata che consentano di ricostruire un
studio delle realtà associative rappresenta              quadro sempre più dettagliato e aggiornato
un’occasione favorevole per conoscere an-                dei bisogni che caratterizzano il volontaria-
che il tessuto sociale di una data realtà ter-           to casertano e il contesto in cui opera. Allo
ritoriale; le associazioni parlano di loro, delle        stesso tempo il documento vuole essere da
proprie attività, dei propri bisogni ma dicono           stimolo e da supporto per gli ETS e i volontari
molto dei contesti, ambienti, gruppi, persone            che si ritrovano a condurre analisi dei bisogni
e dei bisogni di ciò che accade sul territorio,          territoriali propedeutiche alla progettazione
di come si configurano i bisogni sociali.                di interventi sociali.

Si tratta di un’attività di ricerca che si è posta       A tale scopo il lavoro è arricchito, in appendi-
i seguenti obiettivi di riferimento:                     ce, con schede di approfondimento su spe-
• Agevolare il processo di diffusione e la fru-          cifici bisogni sociali del territorio.

                                                     8
1.1 IL CSV ASSO.VO.CE. ETS

L’Associazione per il volontariato caserta-                Il CSV ASSO.VO.CE.ETS è socio di CSVnet,
no ETS (ASSO.VO.CE. ETS) è un’associazio-                  la rete nazionale dei CSV, e di CSVnet Cam-
ne composta in maggioranza di ODV che dal                  pania. Il CSV ASSO.VO.CE. è articolato sul
2005 svolge funzioni e compiti di Centro di                territorio attraverso la sede centrale nel ca-
Servizio per il Volontariato (CSV) nell’ambi-              poluogo di provincia e due sportelli decen-
to territoriale di Caserta.                                trati nei territori dell’Agro Aversano e della
                                                           Valle di Suessola.
A tal fine organizza, gestisce ed eroga servizi
di supporto tecnico, formativo e informativo,              Accanto alla presenza in loco adotta solu-
per promuovere e rafforzare la presenza e                  zioni organizzative e tecnologiche che con-
il ruolo volontari negli Enti del Terzo settore            sentano l’accessibilità e fruibilità dei servizi
(ETS) con particolare riguardo alle organiz-               al Volontariato casertano a prescindere dalla
zazioni di volontariato (ODV).                             collocazione geografica.

   1.2 I CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO

Il Codice del Terzo settore affida ai Centri               riali di Controllo (OTC). Gli OTC, in partico-
di Servizio per il Volontariato (CSV) il ruolo             lare, verificano la legittimità e la correttezza
di “organizzare, gestire ed erogare servizi                dell’attività dei CSV in relazione all’uso del-
di supporto tecnico, formativo e informativo,              le risorse del FUN, nonché la loro generale
per promuovere e rafforzare la presenza e il               adeguatezza organizzativa, amministrativa
ruolo volontari negli enti del Terzo settore”              e contabile, tenendo conto delle disposizio-
con particolare riguardo alle organizzazioni               ni del CTS e degli indirizzi generali strategici
di volontariato e ne assicura il finanziamento             fissati dall’ONC.
stabile attraverso il Fun – Fondo unico nazio-
nale, un fondo alimentato dai contributi delle             In quanto CSV, ASSO.VO.CE. ETS, ai sensi
fondazioni di origine bancaria.                            dell’art. 61 c.1 lett. b) del CTS è soggetto al
                                                           divieto di erogare direttamente in denaro le
I CSV sono sottoposti alle funzioni di indi-               risorse ad esso provenienti dal fondo unico
rizzo e di controllo da parte dell’Organismo               nazionale (FUN) nonché di trasferire a titolo
Nazionale di Controllo (ONC), anche tramite                gratuito beni mobili o immobili acquisiti me-
i propri uffici territoriali, gli Organismi Territo-       diante le medesime risorse.

                                                       9
1.3 I SERVIZI EROGATI DAL CSV ASSO.VO.CE. ETS

I servizi erogati dal CSV ASSO.VO.CE. nell’               organizzazione e della comunità di riferimen-
esercizio delle funzioni di cui all’art. 63 del           to;
CTS (Codice del Terzo settore), sono idea-                • servizi di consulenza, assistenza qualifi-
ti, programmati e gestiti individuando quali              cata ed accompagnamento, finalizzati a raf-
beneficiari finali i volontari che operano ne-            forzare competenze e tutele dei volontari ne-
gli enti del Terzo settore, o che aspirino a di-          gli ambiti giuridico, fiscale, assicurativo, del
ventare volontari, allo scopo di promuovere               lavoro, progettuale, gestionale, organizzati-
e rafforzare la loro presenza e il loro ruolo             vo, della rendicontazione economico-socia-
nell’ambito associativo (ai sensi dell’art. 63,           le, della ricerca fondi, dell’accesso al credito,
c. 1, CTS).                                               nonché strumenti per il riconoscimento e la
                                                          valorizzazione delle competenze acquisite
Le attività programmate dal CSV ASSO.                     dai volontari medesimi;
VO.CE. ETS sono riconducibili alle tipologie
di servizi di cui all’art. 63, comma 2, CTS:              • servizi di informazione e comunicazio-
                                                          ne, finalizzati a incrementare la qualità e la
• servizi di promozione, orientamento e                   quantità di informazioni utili al volontariato, a
animazione territoriale, finalizzati a dare vi-           supportare la promozione delle iniziative di
sibilità ai valori del volontariato e all’impatto         volontariato, a sostenere il lavoro di rete degli
sociale dell’azione volontaria nella comunità             enti del Terzo settore tra loro e con gli altri
locale, a promuovere la crescita della cultura            soggetti della comunità locale per la cura dei
della solidarietà e della cittadinanza attiva in          beni comuni, ad accreditare il volontariato
particolare tra i giovani e nelle scuole, istituti        come interlocutore autorevole e competente;
di istruzione, di formazione ed università, fa-
cilitando l’incontro degli enti di Terzo settore          • servizi di ricerca e documentazione, fina-
con i cittadini interessati a svolgere attività           lizzati a mettere a disposizione banche dati e
di volontariato, nonché con gli enti di natura            conoscenze sul mondo del volontariato e del
pubblica e privata interessati a promuovere il            Terzo settore in ambito nazionale, comunita-
volontariato;                                             rio e internazionale;

• servizi di formazione, finalizzati a qualifi-           • servizi di supporto tecnico-logistico, fi-
care i volontari o coloro che aspirino ad es-             nalizzati a facilitare o promuovere l’operati-
serlo, acquisendo maggiore consapevolezza                 vità dei volontari, attraverso la messa a di-
dell’identità e del ruolo del volontario e mag-           sposizione temporanea di spazi, strumenti
giori competenze trasversali, progettuali, or-            ed attrezzature.
ganizzative a fronte dei bisogni della propria

                                                     10
1.4 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Il territorio di competenza del CSV ASSO.                                minori, disabili e anziani, contro una media
VO.CE. ETS è la provincia di Caserta che si                              nazionale di 43€.
estende su una superficie di 2.651,35 kmq,                               Il trend negativo è confermato anche dalla
comprende 104 Comuni e con una popola-                                   24esima edizione della classifica sulla Qualità
zione residente di 905.045 abitanti.                                     della vita stilata dal quotidiano Italia Oggi, in
Si tratta di un territorio caratterizzato da una                         collaborazione con l’Università La Sapienza.
realtà economica e sociale gravemente pro-                               La provincia di Caserta si classifica al 92esi-
blematica. Il depauperamento delle attività                              mo posto nella classifica generale, mentre si
produttive soprattutto nel settore primario e                            colloca al 99esimo posto in riferimento alla di-
secondario, con la chiusura progressiva del-                             mensione affari e lavoro, al 94esimo posto in
le industrie manifatturiere che per decenni                              relazione al tasso di occupazione maschile e
hanno caratterizzato l’attività locale, hanno                            femminile. Migliore il posizionamento rispet-
determinato un acuirsi della povertà che,                                to alla dimensione dell’ambiente (64esimo
anche alla luce dell’impatto del COVID-19 e                              posto) e della dimensione reati e sicurezza
del conflitto in Ucraina, si configura sul ter-                          (79esimo posto).
ritorio quale fenomeno sempre più multidi-
mensionale, non riconducibile a variabili me-                            Il contesto sociale pur presentando risultati
ramente economiche, quanto piuttosto quale                               di partenza socioeconomici preoccupanti,
processo di impoverimento spinto da altre                                si connota per un’interessante, variegata ed
tendenze (come precarizzazione del lavoro,                               operosa presenza del Terzo settore. Esem-
contrazione del welfare, fragilità relazionale)                          plificativo è il ruolo degli ETS casertani nel-
e strettamente connesso con l’accesso alle                               la promozione della cultura della legalità e
opportunità e alla possibilità di partecipare                            nell’utilizzo sociale dei beni confiscati alla
pienamente alla vita economica e sociale.                                camorra: nell’ambito del progetto di ricerca
                                                                         Catalogo delle buone pratiche di riuso dei
La provincia di Caserta, secondo la 33esima                              beni comuni e dei beni confiscati, nel 2021
indagine sulla Qualità della vita del Sole 24                            sono state censite 76 esperienze di riuso so-
Ore, è tra le peggiori in Italia per qualità della                       ciale in provincia di Caserta. Esperienze che,
vita, occupando il 99esimo posto nella clas-                             come approfondito in un percorso di moni-
sifica nazionale. La provincia di Caserta si                             toraggio realizzato dal CSV nel comune di
colloca inoltre al 1° in classifica per la dipen-                        Casal di Principe, danno un importante con-
denza strutturale ovvero per il rapporto tra                             tributo al territorio in termini di welfare, occu-
non attivi (0-14 anni e 65 anni e più) ogni 100                          pazione e sviluppo di capitale sociale.
attivi (15-64 anni) che fornisce indirettamente
una misura della sostenibilità della struttura                           Al 31 dicembre 2022, risultavano iscritti al
di una popolazione. Tra l’altro l’indice relati-                         RUNTS1 1315 Enti del Terzo settore della
vo alla “Spesa sociale dei Comuni”, presente                             provincia 1 di Caserta, di cui 259 Organizza-
nella precedente rilevazione del Sole 24 Ore                             zioni di volontariato, 595 imprese sociali,
sulla Qualità della vita, collocava Caserta al                           437 associazioni di promozione sociale,
105esimo posto, con 9€ pro capite spesi per                              24 Altri ETS.

1
    Si precisa che il processo di trasmigrazione al RUNTS degli Enti iscritti ai registri di riferimento regionali è ancora in corso.

                                                                    11
ETS con sede legale in provincia di Caserta, iscritti al RUNTS al 31/12/2022

                                                           2%

                                                                     20%

                                                45%

                                                                      33%

                              ODV              APS             Imprese Sociali                Altri ETS

Si riporta di seguito anche la distribuzione degli ETS per le varie aree territoriali di riferimento
del CSV Asso.Vo.Ce. ETS e per ciascun comune della provincia di Caserta.

    Tabella. La sede legale degli ETS della provincia di Caserta per area territoriale di riferimento

      Area Territoriale         Comuni       Residenti         ETS        ODV         APS           Imprese            Altri
                                                                                                     sociali           ETS
           Caserta                 1           73.037          249         52          89              100               8
      Agro Aversano2               19         287.020          305         65          67              170               3
      Alto Casertano3              48         115.819          121         16          60               41               4
      Litorale Domitio4            4           84.730          158         32          49               71               6
     Valle di Suessola5            4           41.307           49         22          16               11               0

    Provincia di Caserta           104        905.045         1315         259        437              595              24

2
  Aversa, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Carinaro, Cesa, Frignano, Gricignano di Aversa, Lusciano, Orta di Atella,
Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno
3
  Sono considerati i comuni del GAL Alto Casertano: Alife, Ailano, Alvignano, Baia e Latina, Caianello, Caiazzo, Camigliano, Ca-
priati al Volturno, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castel Morrone, Castello del Matese, Ciorlano, Conca della Campania,
Dragoni, Fontegreca, Formicola, Gallo Matese, Galluccio, Giano Vetusto, Gioia Sannitica, Letino, Liberi, Marzano Appio, Migna-
no Monte Lungo, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Pontelatone, Prata Sannita, Pratella,
Presenzano, Raviscanina, Riardo, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e Croce, Ruviano, San Gregorio
Matese, San Pietro Infine, San Potito Sannitico, Sant’Angelo d’Alife, Teano, Tora e Piccilli, Valle Agricola, Vairano Patenora
4
  Castel Volturno, Cellole, Mondragone, Sessa Arunca.
5
  Arienzo, Cervino, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello

                                                              12
Tabella. La sede legale degli ETS della provincia di Caserta per comune di riferimento

          COMUNE          ODV     APS    IMPRESE SOCIALI      ALTRI ETS    TOTALE
 Ailano                     0      1             0                 0           1
 Alife                      1      1             3                 0           5
 Alvignano                  2      2             4                 1           9
 Arienzo                    1      2             1                 0           4
 Aversa                    20      16            46                1          83
 Baia e Latina              0      2             2                 0           4
 Bellona                    2      0             5                 0           7
 Caianiello                 0      2             0                 0           2
 Caiazzo                    2      4             0                 0           6
 Calvi risorta              3      1             1                 0           5
 Camigliano                 0      0             0                 0           0
 Cancello Arnone            3      0             1                 0           4
 Capodrise                  0      6             2                 0           8
 Capriati a Volturno        0      0             0                 0           0
 Capua                      7      14            11                0          32
 Carinaro                   2      3             2                 0           7
 Carinola                   0      2             7                 0           9
 Casagiove                  1      17            24                2          44
 Casal di Principe          5      6             21                0          32
 Casaluce                   2      1             4                 0           7
 Casapesenna                3      1             7                 0          11
 Casapulla                  1      6             7                 0          14
 Caserta                   52      89           100                8         249
 Castel Campagnano          0      1             1                 0           2

                                         13
COMUNE        ODV   APS   IMPRESE SOCIALI   ALTRI ETS   TOTALE
Castel di Sasso         0     3           1              0         4
Castel Morrone          1     2           2              1         6
Castel Volturno        12     7          14              3         36
Castello del Matese     0     0           0              0         0
Cellone                 3     4           8              0         15
Cervino                 1     4           0              0         5
Cesa                    3     2           3              0         8
Ciorlano                0     0           0              0         0
Conca della Campania    0     1           0              0         1
Curti                   1     4           3              0         8
Dragoni                 0     0           0              0         0
Falcinao del Massico    1     3          13              0         17
Fontegreca              0     0           0              0         10
Formicola               0     0           0              0         0
Francolise              0     0           2              0         2
Frignano                1     4           5              0         10
Gallo Matese            0     0           0              0         0
Galluccio               1     0           2              0         3
Giano Vetusto           0     0           0              0         0
Gioia Sannitica         0     2           2              0         4
Grazzanise              3     3           1              0         7
Gricignano d’Aversa     2     2           8              0         12
Letino                  0     1           1              0         2
Liberi                  0     1           1              0         2
Lusciano                0     1           6              1         8
Macerata Campania       1     5           5              0         11
Maddaloni              12    16           7              0         35
Marcianise              5    12          18              0         35
Marzano Appio           0     0           0              0         0
Mignano Monte Lungo     0     1           1              0         2
Mondragone             10    14          33              1         58
Orta di Atella          2     4           3              0         9
Parete                  4     2           5              0         11
Pastorano               0     2           0              0         2
Piana di Monte Verna    0     2           1              0         3
Piedimonte Matese       4    10           4              0         18
Pietramelara            0     2           1              0         3
Pietravairano           1     1           1              0         3
Pignataro Maggiore      0     3           3              0         6
Pontelatone             0     2           2              0         4
Portico di Caserta      0     5           2              0         7

                                   14
COMUNE         ODV   APS   IMPRESE SOCIALI   ALTRI ETS   TOTALE
Prata Sannita            1     0           2              0         3
Pratella                 0     3           0              0         3
Presenzano               0     1           0              0         1
Raviscanina              0     1           0              0         1
Recale                   3     8           3              0         14
Riardo                   0     0           0              0         0
Rocca d’Evandro          0     1           0              0         1
Roccamanfina             1     1           0              0         2
Roccaromana              0     1           0              0         1
Rocchetta e Croce        0     0           0              0         0
Ruviano                  0     2           2              0         4
San Cripiano d’Aversa    2     2          14              0         18
San Felice a Cancello   14     6           7              0         27
San Gregorio Matese      0     0           0              0         0
San Marcellino           2     2          13              0         17
San Marco Evangelista    1     5           0              0         6
San Nicola la Strada     5     5          10              1         21
San Pietro Infine        0     1           0              0         1
San Potito Sannitico     1     1           0              1         3
San Prisco               1     3          10              0         14
San Tammaro              2     1           4              0         7
Santa Maria a Vico       6     4           3              0         13
Santa Maria             10    23          53              0         86
Capua Vetere
Santa Maria la Fossa     0     0           1              0         1
Sant’Angelo d’Alife      0     1           0              0         1
Sant’Arpino              2     5           3              0         10
Sessa Aurunca            7    24          16              2         49
Sparanise                2     3           4              0         9
Succivo                  3     4           4              1         12
Teano                    1     5           7              1         14
Teverola                 4     2           3              0         9
Tora e Picilli           0     1           1              0         2
Trentola Ducenta         5     1           8              0         14
Vairano Patenora         4     4           3              0         11
Valle Agricola           0     0           0              0         0
Valle di Maddaloni       4     1           1              0         6
Villa di Briano          1     2           4              0         7
Villa Literno            2     7          11              0         20
Vitulazio                0     4           1              0         5

                                    15
2.
IL PIANO DELLA RICERCA
L’azione di analisi dei bisogni condotta e di            questi ultimi presentano nello svolgimento
seguito descritta si è sviluppata in un com-             delle proprie attività.
plesso e circolare lavoro di ascolto e con-              È stata ulteriormente promossa la parteci-
fronto con i diversi stakeholders territoriali,          pazione al lavoro di raccolta e analisi dei bi-
i volontari degli ETS e rappresentanti delle             sogni da parte dei diversi soggetti coinvolti,
Pubbliche Amministrazioni della Provincia di             stimolandone il dialogo e il coinvolgimento
Caserta, attraverso quanto da loro espresso              nell’intero processo di comprensione ed ela-
in diverse forme e modalità nel corso dell’an-           borazione dei dati qualitativi e quantitativi uti-
no.                                                      lizzati nell’indagine, anche in considerazione
                                                         dell’importanza del lavoro di rete nei proces-
Attraverso una metodologia di ricerca-azio-              si di programmazione dei servizi.
ne partecipata, sono stati utilizzati diversi
strumenti di raccolta dati (sia qualitativi che          Obiettivo del presente documento di report è
quantitativi) finalizzati a recepire informazio-         di descrivere degli elementi salienti del pro-
ni utili alla comprensione della realtà sociale          cesso di ricerca e analizzare i dati raccolti al
considerata e dei suoi bisogni e delle moda-             fine di offrire una più accurata conoscenza
lità in cui il Terzo settore impatta su di essa.         dei bisogni del Terzo settore attivo in provin-
                                                         cia di Caserta in merito alla loro funzione di
L’indagine si è così articolata su diversi livel-        utilità sociale così come definita dal principio
li, esplorando i bisogni sociali del territorio,         costituzionale di sussidiarietà orizzontale e
l’azione di soddisfacimento di tali bisogni da           dall’attuale normativa nazionale.
parte degli ETS e le difficoltà (e i bisogni) che

                                                    18
2.1 OGGETTO DELLA RICERCA - I DIVERSI LIVELLI
           DEI BISOGNI CONSIDERATI

Lo scopo del lavoro di ricerca, è compren-                 • Bisogni sociali di comunità - la cui risposta
dere, descrivere e analizzare i bisogni socia-             è l’obiettivo del welfare di comunità e dell’in-
li della comunità e i bisogni del volontariato             sieme integrato di servizi e interventi sociali
casertano in relazione ai bisogni sociali delle            territoriali
comunità locali, cioè le esigenze del Terzo                • Bisogni degli ETS per lo svolgimento delle
settore nello svolgimento delle attività di inte-          proprie attività - funzione strumentale (ogget-
resse generale volte a soddisfare tali bisogni.            to: ciò di cui l’ETS necessita per contribuire
                                                           allo svolgimento di servizi e attività di interes-
A tal fine è stato necessario articolare l’azio-           se generale)
ne di ricerca distinguendo i livelli in cui si col-
locano i bisogni sociali, il cui soddisfacimen-            Attraverso un’analisi trasversale dei dati rile-
to, è opportuno ricordarlo, è il fine ultimo del           vati e in funzione dell’articolazione di rispo-
welfare comunitario a cui partecipano diversi              ste ai bisogni sociali della comunità, è stato
soggetti, in particolare le Pubbliche Ammini-              ricostruito anche un quadro sintetico rispetto
strazioni e gli ETS, i quali recepiscono, ela-             al ruolo del Terzo settore e alle principali pro-
borano e trattano quanto espresso, in diver-               blematiche riscontrate in riferimento alla Pub-
se forme, dal territorio di riferimento.                   blica Amministrazione, nonché alla presenza
                                                           e alle caratteristiche generali del lavoro di
Stratificazione e distinzione dei diversi biso-            rete territoriale tra ETS e la Pubblica Ammi-
gni considerati nel processo di ricerca:                   nistrazione.

                                                      19
2.2 GLI STRUMENTI DI ATTUAZIONE
                         DELL’INDAGINE

I diversi strumenti utilizzati nel corso dell’in-        in dettaglio le metodologie proprie del pro-
dagine sono stati finalizzati alla raccolta di           cesso di ricerca, il cui iter, dalla definizione
dati qualitativi e quantitativi, all’attivazione         degli obiettivi, alla raccolta dei dati signifi-
dei processi partecipativi necessari a tal fine,         cativi, fino all’analisi e alla presentazione dei
e all’elaborazione e all’analisi degli stessi            risultati, risulta ad ogni modo strutturato, in
dati. Il tutto è stato inserito e contestualizza-        un’ottica di complessità, in linea con la nor-
to in modo critico all’interno della più ampia           mativa vigente e le direttive recepite dagli
cornice di conoscenza del territorio data alle           organi competenti, oltre che inserito nel più
precedenti esperienze e attività di ricerca              ampio discorso della lettura partecipata dei
condotte dal CSV Asso.Vo.Ce. ETS nel corso               fenomeni sociali proprio di un lavoro di ricer-
degli ultimi anni. Esula dallo scopo del pre-            caazione partecipata.
sente documento descrivere ulteriormente

La valorizzazione delle conoscenze di referenti e operatori del CSV in merito ai bisogni
dei destinatari dei servizi

L’indagine effettuata è innanzitutto il risultato        state utilizzati i seguenti strumenti:
di un processo costante di ascolto e anali-              • Focus group di follow up dei progetti re-
si dei bisogni che accompagna quotidiana-                alizzati (tra gli operatori e con i destinatari
mente il CSV ASSO.VO.CE. ETS nell’esercizio              coinvolti);
delle funzioni attribuite dall’art. 63 del CTS.          • Report delle erogazioni di servizi effettuate
                                                         in favore degli ETS;
L’erogazione dei servizi, risulta strettamente           • Report delle Attività di Sportello e dei Refe-
connessa con l’ascolto dei bisogni dei be-               renti d’Area;
neficiari. Ciò pone referenti e operatori del            • Analisi secondaria dei questionari di gra-
CSV nella posizione di osservatori privilegiati          dimento compilati dai fruitori dei corsi di for-
rispetto a urgenze, bisogni e necessità dei              mazione;
volontari degli ETS casertani.                           • Report di monitoraggio e report degli in-
                                                         contri confronti relativi ai progetti di Servizio
L’indagine valorizza le conoscenze acquisite             Civile Universale;
dagli stessi operatori del CSV, nelle attività           • Report dei Consigli dei giovani promossi
di sportello e di erogazione dei servizi. Per la         dal CSV nel 2022;
messa a sistema di queste conoscenze sono                • Bilancio sociale 2021 del CSV.

                                                    20
Raccolta e analisi di fonti documentali elaborate in altre sedi

Il costante lavoro di comprensione e di ag-                • Piani di Zona (PdZ) relativi ad alcuni ambiti
giornamento delle condizioni sociali del terri-            territoriali della Provincia di Caserta;
torio impone inoltre la preliminare raccolta e
analisi di documenti ed elaborati prodotti in              • Aggiornamento del Catalogo delle buo-
altre sedi inerenti le caratteristiche socio-am-           ne pratiche di riuso dei beni comuni (con-
bientali del contesto locale, che sono stati               sistente in un complesso lavoro di ricerca
considerati anche nel presente lavoro di ri-               che ha permesso la raccolta di significativi
cerca.                                                     dati quantitativi e qualitativi inerenti l’uso so-
                                                           ciale dei beni comuni e dei beni confiscati
Nello specifico sono stati recepiti e analizzati           attraverso l’utilizzo di diverse metodologie e
i seguenti documenti, contestualizzandone la               strumenti, quali questionari, incontri tematici,
produzione e i significati associati e coglien-            focus-group, interviste, etc.).
do elementi utili ai fini della ricerca:

Strumenti per la raccolta di dati qualitativi e quantitativi

Accanto alla raccolta e all’analisi di fonti do-           • Questionario per la rilevazione dei bisogni
cumentali e altri prodotti testuali elaborati in           (raccolta di dati quantitativi e qualitativi)
altre sedi, sono stati implementati strumenti              Questionario semi-strutturato con domande
per la raccolta di dati qualitativi e quantitativi,        semi-chiuse (un elenco di alternative presta-
la cui analisi ha permesso un’ulteriore esplo-             bilite integrato con la possibilità di indicare
razione e comprensione dei fenomeni sociali                altre alternative) e domande a risposta aper-
connessi ai bisogni territoriali, attraverso una           ta. Il questionario, pubblicizzato sul sito web
costante partecipazione della cittadinanza                 del CSV ASSO.VO.CE. ETS, attraverso la
della provincia di Caserta e dei rappresentati             newsletter periodica e i social media dedica-
degli ETS locali.                                          ti, è stato compilato sia online che in presen-
                                                           za presso le sedi delle attività del CSV; com-
Sono stati condotti focus-group e sono sta-                plessivamente hanno risposto al questionario
te somministrate interviste semi-strutturate               114 referenti degli ETS della provincia di Ca-
a diversi stakeholders territoriali, suddivisi             serta, di cui il 78% volontari di un’ODV (nel
in aree geografiche, il cui campionamento è                17% i partecipanti afferivano ad un APS, e
stato funzionale alla saturazione teorica degli            nel 5% dei casi ad altri ETS quali cooperative
ambiti e delle aree sociali interessate.                   sociali e fondazioni).

È stato inoltre somministrato un questionario              • Focus group e interviste semi-strutturate
(finalizzato alla raccolta di dati sia quantitati-         Sono stati condotti focus-group e sono sta-
vi che qualitativi) ai rappresentati degli ETS             te somministrate interviste semi-strutturate a
della provincia, i cui risultati sono stati analiz-        diversi stakeholders territoriali. Complessi-
zati e intrecciati con quanto emerso attraver-             vamente sono state realizzate 11 interviste
so gli altri strumenti utilizzati.                         e condotti 4 focus-group che hanno visto la
                                                           partecipazione di 40 volontari afferenti a 31
Nello specifico, sono stati implementati e uti-            ETS della provincia di Caserta.
lizzati i seguenti strumenti:

                                                      21
22
3.
I BISOGNI DELLA COMUNITÀ
3.1 I BISOGNI RILEVATI

Povertà ed esclusione sociale                            Nella pratica sono ancora pochi i casi in cui
                                                         si riesce effettivamente ad andare oltre l’as-
Sussiste una rilevante presenza di difficoltà            sistenzialismo, ma è sempre più sentita la ne-
economiche in alcune fasce della popolazio-              cessità di andare oltre la fornitura di generi
ne. Se da un lato il Reddito di Cittadinanza ha          alimentari e di garantire alle persone in stato
dato sostegno ad ampie fasce della popola-               di svantaggio anche occasioni di socialità
zione, riducendo i casi di povertà estrema,              con la creazione di luoghi e momenti di ag-
dall’altro emergono nuove forme di pover-                gregazione, e la possibilità anche per chi si
tà accentuate dalla pandemia da Covid-19                 trova in condizione di deprivazione economi-
e dalla crisi economica dovuta al conflitto              ca di accedere ad attività culturali, ludico-ri-
in Ucraina. Si registra sull’intero territorio           creative o sportive.
di riferimento un aumento di nuclei familiari
che versano in condizioni socioeconomi-                  A ciò si accompagna la necessità di indivi-
che svantaggiate e con esso le famiglie in               duare diversi indicatori dello stato di bisogno,
condizioni di forte povertà che richiedono il            per poter operare una più equa redistribuzio-
supporto agli ETS nel reperimento dei beni               ne delle risorse disponibili a chi effettivamen-
di prima necessità. Durante il periodo pande-            te ne ha bisogno: l’ISEE appare un indicatore
mico molti ETS hanno iniziato a fornire beni             inadeguato in un contesto in cui persistono
di prima necessità (cibo, vestiti, materiale             povertà di valori, pratiche illegali e lavoro
didattico) alle famiglie in difficoltà stipulando        sommerso, situazioni che portano alcuni nu-
convenzioni con il Banco alimentare o crean-             clei familiari a beneficiare di aiuti non effetti-
do delle raccolte ad hoc. Molti ETS hanno av-            vamente spettanti a danno di chi veramente
viato tali attività ex novo cercando in tal modo         si trova in una condizione di bisogno.
di soddisfare il bisogno riscontrato, altri ETS
invece hanno incrementato tali servizi, cer-             Lavoro e politiche attive
cando di rispondere ad un numero di richie-
ste sempre maggiore.                                     Il lavoro e le problematiche ad esso collegate
                                                         (destrutturazione del lavoro, disoccupazio-
Durante la propria operatività, gli attori impe-         ne, precarietà, lavoro sommerso, ecc.) rap-
gnati a costruire risposte a tali bisogni hanno          presentano per il territorio uno degli ambiti
acquisito comunque la consapevolezza che                 su cui si concentra maggiormente il bisogno
è necessario andare oltre l’assistenzialismo             di intervento. La situazione appare peggio-
e fare uno sforzo affinché si creino le con-             rata anche in conseguenza alla pandemia
dizioni per il superamento della condizione              da Covid-19 che ha portato alla chiusura o
di deprivazione economica. Tale condizione               al ridimensionamento di aziende e attività.
spesso si ricollega ad ulteriori fenomeni di             Persiste pertanto la difficoltà da parte delle
fragilità sociale quali marginalità ed esclusio-         persone disoccupate a reinserirsi nel mondo
ne sociale, povertà educativa, povertà cul-              del lavoro che non possono essere superate
turale, emergenza abitativa, indebolimento               solo con sostegni economici ma si rendono
della coesione sociale, migrazioni, etc.                 necessarie anche con politiche attive del la-

                                                    24
voro, di cui però il territorio si mostra parti-          duce spesso competenze non adeguate alle
colarmente deficitario. Come emerge dal XXI               richieste del mercato del lavoro.
rapporto annuale INPS diffuso a luglio 2022
e dai dati dell’Osservatorio sul Reddito e la             Minori, giovani e famiglie
Pensione di Cittadinanza, Caserta rappre-
senta una delle province d’Italia con il mag-             Nonostante la tutela dei minori e la povertà
gior numero di nuclei familiari percettori del            educativa siano temi che assumono caratteri
Reddito di Cittadinanza. A Novembre 2022                  problematici in tutta la provincia, si registra in
si sono registrati 42.138 nuclei familiari per-           tale ambito una carenza di servizi. Ad essere
cettori, con 103.125 soggetti coinvolti e un              particolarmente deficitari sono anche i servizi
importo medio di 632,92, dati che collocano               per l’infanzia quali gli asili nido comunali.
la provincia di Caserta al quinto posto per               Numerosi ragazzini fuoriescono dal circuito
numero di nuclei familiari percettori del Red-            scolastico con appena il raggiungimento del
dito di Cittadinanza dietro Catania, Palermo,             diploma di scuola secondaria di primo grado
Roma, Napoli.                                             e non continuano gli studi, e molte di queste
                                                          situazioni si presentano come un vero e pro-
A beneficiare della misura è oltre l’11% della            prio abbandono scolastico. Si registra una
popolazione residente. A fronte di questi dati            sempre maggiore conflittualità delle coppie
e dell’inefficacia della misura rispetto al rein-         in fase di separazione o divorzio che, oltre ad
serimento nel mondo del lavoro, il fenomeno               incidere sul minore, rende più difficile indivi-
desta numerose preoccupazioni. Il coinvolgi-              duare il tipo di affidamento che possa essere
mento dei percettori del RdC in progetti di               maggiormente rispondente ai bisogni dei mi-
utilità sociale, che timidamente si sta speri-            nori. Nel contempo si registra una carenza di
mentando sul territorio, è una misura ben lon-            servizi rivolti ai genitori di minori allontanati
tana dall’ auspicabile integrazione lavorativa.           dal nucleo familiare e collocati in comunità.
Il disagio economico diffuso a livello locale,
l’alto tasso di disoccupazione, il basso livello          I genitori (insieme alle agenzie educative)
di istruzione e specializzazione, la mancanza             assumono un ruolo chiave nella gestione e
di strutture e servizi adeguati, fanno si che il          nell’evoluzione delle problematiche che ri-
territorio risenta maggiormente di questo gap             guardano minori e giovani, ma spesso si ritro-
che caratterizza il sistema nazionale e il RdC.           vano vulnerabili di fronte a tali problematiche,
Il bisogno di investire in politiche attive per il        manifestando scarse competenze genitoriali
lavoro, caratterizza gli adulti che hanno per-            e scarsa predisposizione al confronto con le
so il lavoro nel corso della propria vita, ma             agenzie educative. La situazione non è aiu-
allo stesso tempo anche i più giovani.                    tata dal fatto che mancano o sono spesso le-
                                                          gati a brevi progettualità, strutture quali poli
Rispetto ai giovani si registrano numerose                o centri per la famiglia che possono agire
difficoltà nella ricerca del lavoro, che appa-            sulla prevenzione di determinati fenomeni e
iono accentuate anche da alcuni deficit del               garantire servizi quali il supporto psicologi-
sistema di istruzione e formazione, che pro-              co per adolescenti e famiglie, il supporto alla

                                                     25
genitorialità e la mediazione familiare.                e condotte disfunzionali.
Accanto a queste problematiche emerge una
rinnovata preoccupazione per la condizione              Nel contempo gli stessi giovani rivendica-
dei giovani che vivono il territorio. Emerge            no la mancanza di modelli e riferimenti va-
sempre più una fragilità giovanile, osservabi-          lidi al fine di una loro maturazione e crescita
le dalla manifestazione di numerosi episodi e           socio-culturale, la mancanza di opportunità
comportamenti di devianza giovanile, spes-              socio-educative, l’assenza di sani luoghi di
so collegati all’abuso di alcool e droga.               ritrovo e di aggregazione culturali.

Emerge nel contempo la difficoltà nel richia-           La mancanza di spazi sociali
mare la partecipazione attiva dei giovani,
per renderli protagonisti di percorsi positivi          Il bisogno di spazi dove poter praticare atti-
e costruttivi. Spesso non c’è una reale inte-           vità sportive, culturali o ludico-ricreative, pur
grazione tra giovani di estrazione sociale di-          essendo comune anche ad altre categorie
versa, anche a causa della carenza di poli              sociali, è fortemente sentito soprattutto dai
di aggregazione giovanile e del poco spazio             giovani. I giovani stessi ritengono che la par-
dedicato nelle scuole e nelle comunità all’e-           tecipazione alla vita della comunità risenta
ducazione civica.                                       fortemente di questa mancanza, riferita non
                                                        solo all’assenza di spazi adeguati ma anche
Le stesse associazioni fanno fatica a spin-             ad occasioni e attività strutturate che possa-
gere i giovani alla partecipazione e alla cit-          no favorire dinamiche sociali positive.
tadinanza attiva, a coinvolgerli in attività di         Viene segnalata la mancanza di punti di ri-
volontariato e a sensibilizzarli rispetto alle          trovo culturali, come biblioteche, dove i gio-
problematiche che affliggono la comunità.               vani possano incontrarsi, scambiarsi idee e
Queste difficoltà di approccio verso i giovani          organizzare eventi, tanto in città più grandi
da parte delle associazioni, delle istituzioni          (come Aversa e Caserta), tanto in territori più
e delle agenzie educative, quindi, rischiano            problematici (come Castel Volturno), quanto
di alimentare una condizione di isolamento              nei piccoli centri. I giovani riferiscono che
sociale degli stessi e di alimentare fenomeni           spesso maturano idee, progetti e iniziative,
quali povertà educativa, dispersione scola-             ma non sanno dove realmente realizzarli se
stica, disagio e devianza giovanile, disoccu-           non in strutture private e dedicate ad altri
pazione, emigrazione.                                   scopi quali i bar.

Anche in riferimento ai giovani viene segna-            Esclusione sociale e isolamento degli
lata l’esigenza di offrire adeguati strumenti di        anziani
supporto e servizi di accompagnamento alle
famiglie, col potenziamento degli interventi            Con il progressivo invecchiamento della po-
di sostegno alla genitorialità, di iniziative di        polazione, crescono e diventano maggior-
educativa territoriale e, in generale, di azioni        mente sentiti i bisogni legati alla popolazio-
strutturate di riduzione dei rischi di devianza         ne anziana, fortemente soggetta a rischio di

                                                   26
esclusione ed isolamento sociale. Si registra             zione e stimolazione (ad esempio per i malati
una mancanza di servizi, luoghi ed iniziative             di Alzheimer). Numerosi anziani necessitano
di inclusione sociale rivolti agli anziani so-            di assistenza domiciliare, ma in alcuni terri-
prattutto al di fuori del periodo estivo. Di fatto        tori si registra l’assenza, la scarsità e l’ineffi-
quindi per gli anziani gli unici luoghi di so-            cienza di questa tipologia di servizi; pertanto,
cializzazione e aggregazione, sono le piazze              sono perlopiù i familiari delle persone anzia-
(quando fruibili), bar o circoli. Inadeguata              ne a farsi carico dei bisogni assistenziali dei
è apparsa anche una prassi diffusa presso                 propri cari, con non poche difficoltà, anche in
alcuni comuni della provincia, ovvero l’orga-             termini di conciliazione dell’impegno neces-
nizzazione di viaggi di socializzazione per gli           sario con i tempo di lavoro.
anziani, in quanto attività limitate nel tempo e
riservate solo ad anziani che rispettano de-              La disabilità e inclusione sociale delle per-
terminati requisiti; pertanto, riesce ad usufru-          sone con disabilità
irne solo una piccola parte della popolazione.
                                                          La disabilità rappresenta una problematica
Il territorio appare carente di servizi di ac-            particolarmente sentita su tutto il territorio
compagnamento all’utilizzo delle nuove tec-               provinciale e rende necessario un sistema
nologie digitali; pertanto, numerosi anziani              di risposte sociosanitarie e socioassistenzia-
hanno delle difficoltà nel disbrigo di una se-            li che in molti casi appare inadeguato, così
rie di pratiche (dalle pratiche burocratiche,             come i sussidi economici previsti (pensione
all’accesso ai servizi online e alla gestione             di invalidità), le misure atte all’inserimento so-
delle prescrizioni mediche) che contempla-                cio-lavorativo, a una reale inclusione sociale
no l’uso di modalità digitali. Con il Covid-19 il         (restano molto diffusi i pregiudizi e le barrie-
processo di digitalizzazione dei servizi pub-             re culturali verso le persone con disabilità) e
blici ha subito una forte accelerazione ma,               all’accessibilità dei luoghi (abbattimento del-
data la carenza di servizi di accompagna-                 le barriere architettoniche).
mento per non nativi digitali e in particolare
persone anziane che non utilizzano le nuove               Tali problematiche riguardano varie fasce
tecnologie, ha generato un forte digital divi-            di età (dai problemi alla nascita alla popo-
de, un importante divario tra chi ha accesso              lazione più anziana), assumono molteplici
effettivo alle tecnologie dell’informazione (in           caratteristiche (sensoriale, motoria, intellet-
particolare personal computer e Internet) e               tiva, psichica, ecc.) e impattano in maniera
chi ne è escluso, in modo parziale o totale.              differente sulla vita dell’interessato; pertanto,
                                                          si è di fronte a bisogni complessi, da valutare
Dal punto di vista socio-sanitario e socio-as-            spesso caso per caso.
sistenziale, è stata rilevata una carenza di
strutture RSA dovuta agli elevati costi a ca-             La percezione diffusa è che i servizi tendono
rico del settore pubblico, ma emerge in ma-               ad essere garantiti (per un problema di scar-
niera forte anche il bisogno di prestazioni di            sità di risorse sia economiche che umane)
diurni che contemplano attività di socializza-            perlopiù alle persone con disabilità e situa-

                                                     27
zioni gravi, mentre tutte le altre persone re-             impatta ovviamente sulle famiglie, specie
stano spesso escluse e vedono non garantiti                quando siamo di fronte a persone non au-
servizi di assistenza stabile.                             tosufficienti, con carichi assistenziali che le
                                                           famiglie da sole non riescono a reggere.
Viene segnalata nel contempo una deficitaria
informazione e conoscenza in merito ai ser-                Accoglienza degli immigrati e integrazio-
vizi di assistenza disponibili, a cui si collega           ne sociale
una difficoltà di comunicazione e collabora-
zione tra enti pubblici e privato sociale.                 Significativo è il bisogno di interventi rispetto
A livello istituzionale e dei servizi sociali,             al fenomeno delle migrazioni e alla presen-
ma anche presso gli stessi sportelli del CSV               za di migranti sul territorio (assistenza socio-
Asso.Vo.Ce. ETS, sono aumentate le segna-                  sanitaria, assistenza legale-amministrativa,
lazioni per problematiche intellettive e psico-            politiche attive del lavoro e dell’inclusione
logiche, e quindi ritardo cognitivo, disturbi              sociale, esigenze abitative e sostegno al red-
del neuro sviluppo, disturbi psichiatrici, rife-           dito, marginalità ed emarginazione, supporto
rite in particolar modo ai minori. Problemati-             psicologico e prevenzione del disagio, etc.).
che che inevitabilmente impattano anche sul                Si registra la necessità di andare oltre la pri-
sistema scolastico e richiedono attività di so-            ma accoglienza degli immigrati e accompa-
cializzazione e inclusione sociale che spesso              gnali verso una graduale e piena integrazio-
sono ritenute insufficienti.                               ne. In merito a tale tematica, particolarmente
Opinione diffusa è che, fin quando il ragazzo              messa in evidenza dalle rilevazioni è la ne-
con disabilità è inserito all’interno del primo            cessità di sopperire alla carenza o all’assen-
ciclo d’istruzione (scuola primaria e scuola               za di attività di mediazione linguistico-cultu-
secondaria di secondo grado), le problema-                 rale e di supporto in situazioni di emergenza
tiche appaiono gestibili, ma con la crescita               e grave marginalità sociale (senza fissa di-
del ragazzo, le crisi adolescenziali, l’invec-             mora, scompensi psichici, gravi patologie
chiamento dei genitori e tutta una serie di                con necessità di assistenza continua, etc.).
concause (tra cui le preoccupazioni per il
“Dopo di noi”), la situazione tende spesso ad              Viene quindi segnalata una forte proble-
essere ancora più difficile da gestire. Iniziano           matica connessa al disagio psicologico e
a mancare i punti di riferimento e, considera-             psico-sociale, con non poche situazioni di
ta l’inefficacia delle misure atte a favorire l’in-        manifestazioni estreme di disturbi psico-pa-
clusione sociale e lavorativo per le persone               tologici connessi alle condizioni ambientali e
con disabilità, si fa fatica ad individuare per            di vita delle persone, soprattutto in rapporto
loro un “posto nel mondo”.                                 ai traumi dei processi migratori e alle attuali
                                                           condizioni di vita, spesso caratterizzate da
Tutta la problematica della disabilità e le cri-           gravi deprivazioni in merito ai bisogni (non
ticità nell’articolazione di adeguate risposte             solo economici ma anche relazionali e psi-

                                                      28
chici) fondamentali.                                       che attive di protezione e difesa del territo-
                                                           rio, anche in relazione alla ricchezza naturale
La pervasiva presenza di immigrati rende                   dell’area (parchi, riserve naturali, zona co-
necessaria l’erogazione di specifici servizi di            stiera, prodotti agroalimentari ed eno-gastro-
sostegno in molteplici ambiti, non solo sani-              nomici, etc.), con la finalità sia di prevenire
tario e sociale, ma anche amministrativo-bu-               ulteriori danni ambientali che di generare un
rocratico (con un necessario supporto nel                  indotto economico/turistico che possa avere
disbrigo di pratiche burocratiche e all’utilizzo           anche delle ripercussioni sul futuro lavorativo
degli strumenti di comunicazione digitale),                delle nuove generazioni.
legale e in merito a situazioni di marginalità
estrema e deprivazione dei beni di prima ne-               Strettamente connessa alla tutela dell’am-
cessità.                                                   biente è la protezione e la promozione del
                                                           patrimonio artistico-culturale del territorio.
Accanto a ciò appare strategico il bisogno                 Risulta infatti rilevante il bisogno di salva-
di prevedere occasioni di formazione lingui-               guardia e valorizzazione dei beni culturali, a
stica e professionale finalizzate all’integra-             partire dai numerosi siti di carattere storico e
zione sociolavorativa in settori che richiedo-             artistico diffusi nell’area.
no specifica manodopera. Si sente infine la
mancanza di una legislazione nazionale che                 È quindi sentita la necessità di promuovere
favorisca la regolarizzazione delle persone                una cultura della cura del bene comune, at-
presenti sul territorio e si rende auspicabile             traverso iniziative che aiutino a recuperare il
un rafforzamento dei servizi di housing socia-             senso di appartenenza al territorio e il rispet-
le a supporto di senza fissa dimora.                       to dei propri luoghi, sollecitando le persone
                                                           a diventare protagonisti dei propri quartieri e
Tutela dell’ambiente e valorizzazione del                  delle proprie comunità. Fortemente espres-
patrimonio pubblico                                        so è anche il bisogno di potersi riappropriare
                                                           beni confiscati alla criminalità organizzata,
In tutto il territorio provinciale risulta partico-        nella misura in cui possono diventare spazi
larmente sentita la tematica della salvaguar-              di aggregazione e sede di attività di interes-
dia dell’ambiente naturale, anche in conside-              se generale che abbiano un reale impatto sul
razione delle caratteristiche territoriali e dei           benessere della comunità, progettualità che
fattori di rischio in esso presenti al riguardo            vadano incontro ai reali bisogni del territorio.
(“Terra dei fuochi”, smaltimento illecito dei ri-          È fortemente sentito il bisogno di favorire la
fiuti, aggressione antropica al patrimonio na-             nascita di un nuovo spirito di condivisione
turale dell’area, mancata cultura diffusa di tu-           dei beni comuni e dei beni confiscati, ripen-
tela dell’ambiente e del bene comune, etc.).               sandoli ed interpretandoli in una prospettiva
                                                           che li renda sempre più inclusivi e funzionali
Appare così significativo il bisgno di politi-             per la comunità. Ma per fare ciò si ritiene ne-

                                                      29
cessario partire innanzitutto una maggior tra-          strato un aumento di segnalazioni relative a
sparenza rispetto alla consistenza dei beni e           donne vittime di violenza, rispetto alle qua-
all’effettivo utilizzo degli stessi.                    li non sempre si riesce a dare una risposta
                                                        adeguata.
Un ostacolo alla valorizzazione del territorio
e del suo patrimonio è infine riconosciuto in           Alcune specificità territoriali rilevate
molte aree nel deficit della mobilità locale,
con carenze di infrastrutture e sistemi logici-         Grazie anche al radicamento territoriale del
sti utili ad un sano sviluppo e funzionamento           CSV è stato possibile rilevare alcune speci-
delle comunità.                                         ficità territoriali in particolare rispetto a Ca-
                                                        serta e le aree limtrofe, all’Agro Aversano, al
Salute pubblica                                         Litorale Domitio e alla Valle di Suessola.

La cura della salute pubblica sul territorio è          A Caserta e nelle aree limitrofe è particolar-
percepita come avente forti criticità, non ri-          mente sentito il bisogno di spazi sociali, in
uscendo a rilevare adeguatamente i bisogni              ottica di beni comuni, che possano favorire il
diffusi e ad implementare di conseguenza                benessere, l’espressione e lo sviluppo della
sufficienti strategie di intervento. A causa di         persona (aree verdi, biblioteche, spazi cul-
numerose problematiche del sistema sanita-              turali, spazi dedicati al cinema e al teatro,
rio locale, nei fatti non sono garantite a tutti        ecc.). Fortemente espresso è anche il biso-
cure gratuite o a costi accessibili, in tempi           gno di maggiore assistenza alle fasce deboli
ragionevoli. I tempi della sanità pubblica pre-         della popolazione (anziani, disabili, minori,
vedono ampie liste di attesa e pertanto obbli-          immigrati, donne vittime di violenza, persone
gano spesso i cittadini che hanno particolari           in situazioni di fragilità e condizioni socio-am-
esigenze e possibilità a rivolgersi al settore          bientali precarie).
privato. Nonostante si stiano moltiplicando le
iniziative di screening oncologici, un’opinio-          Nell’agro aversano è forte il bisogno da parte
ne abbastanza diffusa è che la prevenzione              delle famiglie con membri disabili di riceve-
della salute sia ancora oggi, anche in termini          re maggiore supporto nella gestione quoti-
di costi, poco agevolata. Si riscontra infine           diana degli stessi, sia sul piano terapeutico/
una scarsa informazione e sensibilizzazione,            riabilitativo che su quello ludicoricreativo
riguardo la possibilità della donazione di or-          (attività socio-ricreative). Vi è infatti un au-
gani, da parte degli Enti proposti ad informa-          mento di richieste di supporto e consulenza
re di questa possibilità e in particolare gli           ad associazioni in merito alla disabilità e alla
uffici anagrafe dei Comuni al rilascio o rinno-         gestione familiare della stessa (supporto ai
vo della carta di identità.                             cambiamenti di vita, supporto alla funzione
                                                        genitoriale, interventi in ambito psicologico
Donne                                                   e psico-sociale, ecc.) fino ad arrivare alla
                                                        richiesta di spazi in cui poter far svolgere
Dalla pandemia da Covid-19 in poi si è regi-            attività socio-ricreative o terapie riabilitative

                                                   30
perché spesso non vi è possibilità nel settore           alla salute probabilmente legate agli alti tassi
pubblico per mancanza di fondi o per liste               di inquinamento.
d’attesa molto lunghe. Molti genitori (soprat-           È inoltre presente il bisogno di tutela e pro-
tutto in riferimento a persone affette da auti-          mozione del patrimonio eno-gastronomico e
smo) cercano di rispondere a queste proble-              culturale dell’area.
matiche anche attraverso la costituzione o il
consolidamento di associazioni che, laddove              Il Comune di Aversa presenta bisogni sociali
la patologia lo consente, cercano anche di               che si differenziano dagli altri paesi limitro-
creare delle opportunità di lavoro o di inseri-          fi. In questo Comune si evidenziano bisogni
mento lavorativo. Altro aspetto da non sotto-            legati alla gestione dei minori e dei giovani
valutare è una presenza sempre maggiore di               (vedi movida violenta e presenza di poche
persone migranti che si è trasferita in questi           attività legate all’aggregazione sociale dei
paesi dal Litorale Domitio, che spesso vive              minori); esigenze legate ad aspetti più stret-
in condizioni disagiate e anche pericolose e             tamente culturali, educativi e di valorizzazio-
che difficilmente viene ben accolta dalle co-            ne del territorio; difficoltà dovute alla con-
munità locali.                                           fluenza di persone provenienti dai paesi di
                                                         Napoli Nord e dai paesi dell’agro; bisogni
Nell’area dell’agro aversano è necessario,               legati alla necessità di tutelare, valorizzare
inoltre, fare ulteriori distinzioni territoriali.        e promuovere i beni comuni, beni confiscati
                                                         e il grande patrimonio artistico presente sul
Nei territori di Casal di Principe, San Cipriano         territorio; presenza di migranti e di persone
d’Aversa, Casapesenna si rileva la mancan-               che versano in situazione di forte disagio che
za di spazi culturali e di ritrovo sociale per           hanno bisogno di essere presi in carico sotto
giovani e minori che possano garantire una               vari aspetti.
crescita culturale degli stessi, emerge poi
ancora oggi la necessità di svincolarsi to-              Il Litorale Domitio risulta investito particolar-
talmente in termini identitari da aspetti rela-          mente dal fenomeno migratorio e da tutta una
tivi alla criminalità organizzata, mantenendo            serie di bisogni che riguarda la popolazione
però sempre alta l’attenzione sulla possibilità          immigrata (diffusa povertà economica, biso-
che vi sia ancora un substrato malavitoso da             gni socio-sanitari e assistenziali, significative
eliminare. In questi ultimi anni inoltre, gli ETS        mancanze nei servizi di mediazione lingui-
hanno maggiormente posto l’attenzione su                 stico-culturale e di supporto all’integrazione
aspetti legati alla tutela dell’ambiente e alla          sociolavorativa).
mancanza in queste zone di un monitoraggio               Particolarmente sentite sono le problemati-
costante dei siti ad alto rischio, nonostante            che relative alla gestione dell’inclusione delle
un impegno sempre maggiore da parte del-                 seconde generazioni e dell’aumento di per-
le Pubbliche Amministrazioni, resta elevato il           sone di etnie diverse rispetto a quelle che
bisogno di contrastare il problema dei roghi             vivono in questo territorio da più tempo. Ad
e dell’inquinamento ambientale e di conse-               esempio sono aumentate le persone prove-
guenza di affrontare problematiche relative              nienti dall’India (soprattutto donne e minori)

                                                    31
che presentano esigenze differenti rispetto               matiche collegate all’alto tasso di povertà. Il
ad altre etnie preesistenti sul territorio; a ciò         tema della povertà e delle implicazioni sociali
si aggiunge la mancanza di luoghi di aggre-               che essa comporta (deprivazione socio-eco-
gazione per minori e giovani che possano                  nomica – bisogno di assistenza in termini di
facilitare anche la convivenza delle diverse              risorse di base – compromissioni delle auto-
comunità.                                                 nomie funzionali – problematiche abitative –
Altra tematica determinante i bisogni specifi-            povertà educativa – etc.) risulta così partico-
ci del territorio è quella relativa alla questione        larmente sentito e impattante nel lavoro del
ambientale e alle esigenze di tutela della sa-            Terzo settore. Vengono rilevati significativi
lute umana e animale in relazione ai fenome-              ostacoli nell’accesso al welfare sociale di co-
ni di inquinamento e aggressione antropica                munità, anche a causa di una deficitaria in-
al patrimonio naturale dell’area.                         formazione e conoscenza in merito ai servizi
Nel contempo è cresciuta anche la consape-                di assistenza disponibili, a cui si collega una
volezza delle potenzialità del territorio, della          difficoltà di comunicazione e collaborazione
sua biodiversità e del suo patrimonio natura-             tra enti pubblici e privato sociale.
listico. Consapevolezza che ha portato negli              Quest’ultima risulta essere sicuramente più
ultimi anni alla nascita di gruppi informali e            incisiva in alcuni comuni rispetto che in altri,
associazioni che operano esclusivamente                   e risulta essere fortemente condizionata an-
per tutelare il territorio e che si adoperano             che da una certa instabilità politica di alcune
per pulizie straordinarie di luoghi pubblici,             amministrazioni locali. Anche in merito al fun-
per monitorare siti a rischio di incendio o per           zionamento del Terzo settore, vi è la perce-
tutelare gli animali e contrastare il randagi-            zione di un lavoro di rete deficitario, che non
smo. Vengono infine rilevati grossi deficit del-          permette agli ETS di offrire in maniera ade-
la mobilità locale, con carenze di infrastruttu-          guata il proprio contributo alle politiche e ai
re e sistemi logicisti utili ad un sano sviluppo          servizi sociali locali.
e funzionamento delle comunità, nonché un                 In questo territorio viene rilevata anche l’e-
elevato turnover della popolazione e uno                  sigenza di offrire una particolare attenzione
scorso senso di appartenenza, tutti fattori               alle condizioni di fragilità di giovani e ado-
che rendono ancora più difficile l’azione di              lescenti e ai fenomeni di comportamenti de-
tutela e rilancio del territorio messa in atto da         vianti e condotte violente spesso connesse
associazioni e istituzioni.                               all’abuso di sostanze, in relazione ad un defi-
                                                          citario processo di promozione della parteci-
Il contesto della Valle di Suessola appare                pazione attiva a buone pratiche di comunità
particolarmente segnato da fenomeni di assi-              da parte delle nuove generazioni.
stenzialismo, soprattutto in merito alle proble-

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