Il Trentino dicembre 2012 - anno XLVIII - numero 322 - Provincia autonoma di Trento
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il Trentino www.provincia.tn.it dicembre 2012 Rivista della Provincia autonoma di Trento anno XLVIII - numero 322 Auguri!
il Trentino sommario 322 dicembre 2012 Rivista della Provincia autonoma di Trento Anno XLVIII – numero 322 Dicembre 2012 Piazza Dante n. 15, 38122 Trento Tel. 0461 494684-37 www.riviste.provincia.tn.it Direttore responsabile: Giampaolo Pedrotti intervento del presidente dellai 3 Coordinatore editoriale: Carlo Martinelli Redazione: Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, fotocronaca 2012 12 Marco Pontoni, Lorenzo Rotondi, Fausta Slanzi, Arianna Tamburini, Corrado Zanetti Vanda Campolongo, Marina Malcotti, NOTIZIE Università, 50 anni 22 Elisabetta Valduga, Silvia Vernaccini Le aquile blu 24 Amministrazione: Lara Degasperi A tutto idrogeno 26 Hanno collaborato: Elisabetta Brunelli, Roberta Corazza, Simone Gasperin, Viviana Lupi, Chiara Marconi, Davide Modena, Itea, “io casa” 28 Alessia Negriolli, Paolo Piffer, Luca Rizzonelli, Salvatore Romano, Edilizia sostenibile 29 Ierma Sega, Renato Trinco. Il dopocena è alternativo 30 Fotografie: Archivio: Ufficio stampa Provincia autonoma Trento; Ufficio stampa Provincia autonoma Bolzano; Associazione Amici del presepio di Tesero; FBK (Marzia Lucianer); Film Commission; sanità Con i celiaci 32 Itea; Museo storico della guerra di Rovereto; Servizio Europa; Servizio Foreste e fauna; Trentino Sviluppo; Agf Bernardinatti, Paolo Calzà, Piero Cavagna, Giovanni Cavulli, TERRITORIO Verso il Centenario 36 Foto Trabalza-Trentino Volley, Romano Magrone, Hugo Muñoz, Speciale Strade 39 Pino Mussi, Dino Panato, Foto Rensi, Patrick Sherlock, Massimo Zarucco. Impaginazione: Artimedia - Trento cultura Alla scoperta della bandiera 46 Copertina: © lonely - Fotolia.com Trentini a New York 50 Stampa: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento Vigilia di conflitto 52 Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 I giorni del Pasubio 54 del 13.08.1963 – iscrizione nel R.O.C. n. 480 Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 dicembre 2012. sport Fiemme Mondiale 56 Biblioteca 58 EUROPA 60 Volete ricevere Il Trentino ad un indirizzo diver- so? C’è un indirizzo da modificare? Ci sono più destinatari nella stessa famiglia? Non volete più ricevere la rivista? Dubbi, domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimen- La rivista “il Trentino” è consultabile sul sito www.ufficiostampa.provincia.tn.it/il_trentino ti, complimenti? Il numero verde e l’indirizzo email sono a vostra disposizione. iltrentino@provincia.tn.it COS’è L’AUTONOMIA? LA LIBERTà DI SCEGLIERE. LA RESPONSABILITà DI SCEGLIERE BENE.
Fiducia nella Comunità autonoma del Trentino 3 La vocazione solidale scritta nello spirito delle persone il Trentino • Dicembre che abitano queste nostre straordinarie Terre Alte di Lorenzo Dellai N ella vita delle persone ci sono dei momenti nei quali è giusto ed opportuno fermarsi un attimo per osser- vare il percorso compiuto e, magari anche, per scru- tare l’orizzonte alla ricerca di qualche traccia per il futuro. È questo l’atteggiamento che mi sembra più consono per un Presidente che illustra al Consiglio Provinciale una pro- posta di bilancio che è, insieme, l’ultimo della Legislatura e l’ultimo di un lungo periodo di governo. Non sarei sincero se negassi una certa emozione, alla vigilia di decisioni personali e comunque di fronte a scadenze fis- sate sia dalla legge che dalla fisiologia democratica che mi porteranno in ogni caso nel breve periodo ad abbandonare questo ruolo che ho l’onore di interpretare dal 24 febbraio del 1999. Mi pare giusto, dunque, rileggere assieme a voi questo percorso, con le sue luci e le sue criticità. È un modo “per rendere conto” di come si è usato il potere conferito dal po- Intervento del Presidente sato, ma il nostro indice di vecchiaia è inferiore di circa 25 polo e prima ancora di come si è interpretato il mandato della Provincia autonoma punti percentuali rispetto alla media nazionale. di fiducia e di speranza. Ma è anche un modo per cercare di capire ciò che si è mosso e si muove più in profondità di Trento reso al Consiglio dentro la nostra società, ben al di sotto dei flutti di super- provinciale in occasione Anche dopo questi ultimi anni di crisi, la spesa media per ficie, quelli che spesso occupano troppe nostre attenzioni, dell’illustrazione abitante è pari a circa 19 mila euro, quasi 17 punti percen- producendo tra di noi battaglie e polemiche delle quali, tra tuali in più rispetto all’Italia. della manovra finanziaria un po’ di tempo, nessuno più si ricorderà. Pur in un contesto globale che produce disuguaglianze, la È insomma l’occasione, soprattutto in un periodo così in- 2013-2015 ricchezza economica in Trentino è distribuita in maniera più quieto ed incerto, di fare come quando si va in montagna e equa. L’indice di povertà, adottando i criteri nazionali, è il ci si ferma un po’ lungo il sentiero per guardare il panorama 4% a fronte del 13% italiano: una situazione più simile ai e recuperare energia prima di riprendere il cammino. Paesi scandinavi che non alla media del Sud Europa. Il tasso di mobilità sociale assoluta (in altre parole la pos- sibilità per un giovane di avere una condizione sociale mi- La società trentina è molto cambiata, anche in quantità. gliore del padre) è in Trentino vicino al 75% ed è migliorato Abbiamo oggi 63.500 trentini in più, frutto di un tasso me- nel corso del tempo in ragione dei grandi investimenti in dio di crescita della popolazione doppio rispetto alla media diritto allo studio, creazione di opportunità, crescita del italiana. Abbiamo una dinamica più forte sia per tasso di capitale umano. natalità che per saldo migratorio. La partecipazione alle attività gratuite di volontariato è Fanno parte della nostra comunità 50.700 persone con cit- più che doppia rispetto alla media nazionale e, cosa an- tadinanza non italiana, provenienti da decine di Paesi. Fre- cora più importante, si mantiene costante nel tempo e gode quentano le nostre scuole 10.600 ragazzi figli di immigrati. mediamente di un significativo ricambio generazionale. Molti sono nati qui, sono trentini a tutti gli effetti e sarebbe Siamo normalmente al vertice di tutte le classifiche che ora e tempo che lo Stato riconoscesse loro il diritto alla misurano la qualità della vita, dell’ambiente, dei compor- piena cittadinanza italiana. Noi li consideriamo comunque tamenti: dalle piccole cose come il rispetto dei luoghi pub- pienamente cittadini trentini. Non ci nascondiamo. blici fino a quelli più rilevanti, come la cultura della legalità La popolazione è mediamente più vecchia rispetto al pas- e la pratica della solidarietà.
4 il Trentino • Dicembre Siamo fieri del nostro sistema della conoscenza. Abbiamo L’antica vocazione missionaria della Chiesa trentina, alle spalle, per nostra fortuna, una storia di scelte illumina- con i suoi 500 missionari nel mondo, ma forse anche il te su questo terreno: dalla fondamentale politica scolastica ricordo drammatico dell’epopea dei nostri emigrati hanno di Sua Maestà Imperiale Maria Teresa fino alle scelte strate- tenuto vivo il senso della responsabilità verso i Paesi più po- giche degli anni Sessanta compiute dal Presidente Kessler. veri, anche quando nei loro confronti l’occidente ha girato Abbiamo recuperato il gap a riguardo della prosecuzione le spalle guardando altrove. Una legge provinciale stabili- degli studi dopo la scuola media, che oggi interessa la tota- sce, unica in Italia, che una percentuale fissa delle nostre lità dei casi; abbiamo superato lo scarto rispetto alla media entrate venga destinata alla cooperazione per lo sviluppo nazionale nella percentuale di giovani laureati e diplomati; ma ciò che più conta è l’attività straordinaria di tantissime non abbiamo smantellato, ma anzi potenziato, il sistema associazioni che operano in quasi tutti i paesi del sud del dalla formazione professionale, che oggi accoglie circa il mondo; l’enorme quantità di scambi e di rapporti di vario 20% della leva scolastica con risultati di straordinaria qua- genere con tante realtà in tutti i continenti; l’attenzione lità; siamo sempre ai primi posti nelle analisi internazionali crescente soprattutto dei giovani ai temi della mondialità e che misurano le competenze dei ragazzi in matematica, la voglia di capire, conoscere e di dare il proprio contributo scienze, lettura; oggi, solo il 9,6% dei nostri studenti ab- per un mondo migliore. Ed è giusto ricordarlo proprio oggi, bandona prematuramente la scuola, percentuale in calo nell’anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo rispetto al passato, a fronte di un indicatore nazionale che sottoscritta il 10 dicembre 1948. sfiora il 20%; da noi è praticamente sconosciuto il fenome- no, drammatico e preoccupante, dei ragazzi minorenni che non studiano e non lavorano. Nei decenni della ricchezza, intervenuti dopo un lungo L’Università e i nostri Centri di ricerca sono riconosciu- periodo di marginalità e di povertà, non abbiamo di- ti in molti campi come leader a livello globale e sono sperso il valore della solidarietà e della coesione sociale, meta, ormai, di studenti, professori e ricercatori prove- a merito della costituzione materiale del Trentino, delle nienti da decine di Paesi al mondo. Investiamo in ricerca sue straordinarie risorse cooperative e associative e anche e sviluppo più del 2% del nostro prodotto interno lordo e delle politiche pubbliche messe in campo dalla Provincia intercettiamo sempre maggiori risorse dell’Unione europea e dai Comuni. Allo sforzo di innovazione prodotto negli destinate alla ricerca. In alcuni campi ospitiamo sedi di rife- anni Ottanta fa riscontro, in tempi più recenti, l’adozione rimento internazionale. di strumenti di politica sociale che costituiscono ormai un La delega di funzioni ricevuta dallo Stato in materia di Uni- consolidato punto di riferimento a livello nazionale. E non versità, che qualcuno sbagliando ha interpretato come una si tratta solo di risorse pubbliche disponibili: si tratta anche sorta di ripiegamento domestico, costituisce al contrario di capacità di fare, di sperimentare, di aprire nuove piste per il completamento dell’ambizioso disegno del Fondatore e intercettare una domanda sociale sempre più frammentata rappresenta una opportunità straordinaria. Il Trentino può e talvolta nascosta. Basta considerare, sotto questo profilo, infatti compiere il fondamentale passaggio dall’essere un il nostro sistema sanitario, perfettamente in equilibrio fi- territorio che “ospita” una ottima Università e ottimi Centri nanziario anche se diffuso e capace di prestazioni di grande di ricerca ad un vero e proprio “Distretto della conoscen- qualità; il nostro modello integrato di welfare; le nuove za”, con una progressiva integrazione delle componenti esperienze legate al reddito di garanzia, alle prestazioni per pubbliche, private e comunitarie, sulla base di uno spirito le persone non autosufficienti a domicilio; il nuovo sistema internazionale forte e irreversibile. È questa l’unica strada, di politiche per la famiglia; i servizi per l’infanzia. tra l’altro, per garantire le tanto auspicate “ricadute” degli investimenti scientifici sul nostro sistema produttivo e del lavoro. L’anno prossimo festeggerà i 30 anni di vita la nostra Agenzia del Lavoro: un compleanno che coincide con un forte sguardo verso il futuro rappresentato dalla delega La nostra rete museale ci è invidiata perché sa unire statale in materia di ammortizzatori sociali; si completa tradizione e innovazione. Negli ultimi anni abbiamo così il quadro degli strumenti che la nostra Autonomia ha a anche riscoperto, più di prima, il ruolo fondamentale della disposizione per una seria politica attiva e passiva in tema memoria storica, intesa come cifra di senso di appartenen- di lavoro, in un’epoca nella quale il lavoro diventerà sempre za e come dono offerto ai nuovi trentini. di più il vero “bene comune” che marcherà la differenza fra
5 il Trentino • Dicembre una società felice e una società inquieta, oltreché rappre- Siamo pronti per la sfida della “società digitale”. Mentre si sentare presupposto fondamentale per le stesse dinamiche completa la rete, ci si sta preparando per la cosa più impor- di crescita del sistema. tante: la cultura digitale che deve stimolare la domanda e sorreggere l’offerta dei servizi sulla rete e la nascita di nuo- ve opportunità di lavoro, di sviluppo, di qualità della vita. Quasi il 30% del nostro territorio è tutelato dal punto di vista naturalistico. Ci siamo dati leggi e piani urbanisti- ci rigorosi ed innovativi, sia per quanto riguarda le risorse Si percepisce fortemente il bene “sicurezza”. Questo naturali che per quanto concerne l’utilizzo del territorio: la bene è presidiato con impegno sia sotto il profilo del nostra legge che ha posto un freno alla costruzione indi- contrasto alla criminalità sia sotto quello della pro- scriminata di seconde case è ritenuta di esempio per l’intero tezione civile. La prevenzione degli eventi calamitosi e la arco alpino. La raccolta differenziata si attesta ormai su una capacità di intervento rapido ed efficace in emergenza sia media del 70%. in Trentino sia al di fuori dei nostri confini sono considerate Produciamo, sotto il nostro controllo conquistato con fati- da tutti come esemplari. ca, quasi il 10% di tutta l’energia idroelettrica nazionale. Stiamo facendo enormi passi avanti nella green economy Da Borgo Valsugana, lungo e stiamo imparando a valorizzare con equilibrio e saggezza la strada per la Val di Sella, Non era certo, la mia, una analisi completa della società le nostre biomasse. presso una cava di ghiaia trentina: era piuttosto uno sguardo d’insieme, per cogliere La nostra montagna, che pure si misura ogni giorno con si stacca il sentiero per le tendenze prevalenti. le sfide culturali ed economiche del nostro tempo, non si l’Armentera (indicazioni, E neppure ho voluto fin qui usare solo le tinte chiare, na- è spopolata: anzi, in molti casi, assistiamo a fenomeni in 40 min.); la chiesa di San scondendo quelle fosche: sappiamo benissimo che la crisi Lorenzo è raggiungibile controtendenza, con la riscoperta delle forme tradizionali si fa sentire anche da noi, che cresce l’incertezza, che molte anche con il sentiero SAT di produzione di beni e di servizi legati allo spazio alpino, n. 210 che parte nei pressi famiglie incominciano ad avvertire difficoltà e precarietà. dalla zootecnia al turismo sostenibile. dell’Hotel Legno (1,20 Per arginare gli effetti di questa crisi e mettere le basi per ore). La chiesa è aperta un futuro più solido, la Provincia ha fatto e farà molto, va- in occasioni particolari, lorizzando tutte le possibilità previste dall’ordinamento Abbiamo investito 2,4 miliardi di euro in infrastrutture altrimenti rivolgersi alla autonomistico. Risulta però evidente che le vere risorse per parrocchia di Borgo di comunicazione: strade, ferrovie, trasporti con tec- costruire un futuro più sereno stanno, per l’appunto, nella (tel. 0461 753133 / 761085). nologie innovative. Abbiamo 800 chilometri di dorsali in Artesella: tel. 0461 751251; società trentina, nella sua solidità, nei sui valori costitutivi. fibra ottica e abbiamo programmato risposte innovative al e-mail: artesella@yahoo.it; L’Autonomia non è graziosa elargizione dello Stato: è il problema dell’ultimo miglio, vale a dire la connessione a web: www.artesella.it. riconoscimento di una “costituzione materiale” che ha larga banda con ogni abitazione ed ogni impresa. Servizio navetta gratuito trovato una sua forma istituzionale. I valori dell’Auto- nei fine settimana di luglio nomia non stanno nelle istituzioni che li interpretano, ma e agosto dal ponte della nella comunità: una comunità autonoma, per l’appunto. Stróbela (parcheggio) alla Baita degli Alpini c/o Malga Per questa ragione in questi anni ci siamo occupati inten- Costa (1 ora a piedi). samente della “forma istituzionale”, ma abbiamo molto in- Laboratori didattici per vestito anche sulla cultura autonomistica; sulla conoscenza scolaresche e laboratori della nostra storia, anche dentro le nostre scuole (talvolta estivi anche per adulti; visite scontrandoci con qualche visione un po’ snobistica su questi guidate su prenotazione in temi); sui rapporti con Bolzano ed Innsbruck allo scopo di diverse lingue. Dalla primavera all’autunno reinterpretare il “comune sentire” di queste nostre terre tra il giro completo del Percorso i monti; sulla diffusione in tutte le nostre comunità locali Artenatura (2 ore) e la della rete della memoria. Cattedrale vegetale sono Si parla spesso, talvolta a sproposito, di Trento e di Bolzano visitabili liberamente. come di due “autonomie potenti”. Vorrei osservare, rubando In inverno lo spazio una efficace espressione al segretario di stato americano, espositivo di Malga Costa è aperto solo nei fine che noi pensiamo alla nostra Autonomia, come ad una settimana. sorta di “smart power”. Un sistema cioè che mette insieme, sia nella vita interna che nelle relazioni competitive con gli
6 il Trentino • Dicembre altri territori in Italia e nel mondo, istituzioni e società civile, su ambiti sempre più importanti di decisioni provinciali. apparati pubblici e finanziari, reti della conoscenza e della Compete di nuovo anche ad essi, in questa fase storica, un solidarietà, musei e centri di ricerca, imprese, cooperative, ruolo essenziale per affrontare una nuova emergenza, ra- associazioni. dicalmente diversa rispetto a quella di quindici anni fa. Mi Se puntassimo solo sul “soft power”, il Trentino rischiereb- riferisco alla necessità di riposizionare la spesa pubblica, di be di dissolversi nella insignificanza a fronte della capacità costruire dentro la rete delle istituzioni misure di efficien- attrattiva dei grandi sistemi metropolitani che ci stanno za e di razionalità, senza che questo riduca la democrazia intorno e sarebbe omologato dai flussi prepotenti della locale e cancelli la secolare tradizione dei piccoli municipi modernità. tipica del modello alpino. È un grande sforzo di intelligen- Se ci affidassimo ad un “hard power”, il Trentino finirebbe za, di generosità, di realismo quello che si chiede ai nostri con il rinchiudersi in se stesso, piegandosi sotto il suo stesso Comuni. Ma sono fiducioso che essi saranno all’altezza del- peso, mortificando i talenti e le energie di una società che le loro responsabilità così come è stato, in situazioni e di ha bisogno di spazio, di apertura, di concorrenza e di com- fronte a sfide diverse, quindici anni fa. petizione, di sentirsi in rete con il resto del mondo. E anche nei rapporti esterni finirebbe con l’accreditare un’idea arro- gante e presuntuosa. Sul fronte “esterno” possiamo constatare processi positivi e L’unica strada, dunque, è quella di un sistema autonomi- nodi difficili ancora aperti. stico insieme autorevole ed aperto, alimentato da un forte È certamente positivo il recupero di un rapporto organico senso di appartenenza e di responsabilità, consapevole del e reciprocamente convinto con Bolzano, che mai è stato proprio posizionamento, coraggioso nel mettersi costante- così stretto e di così forte sintonia. Positivo è il rapporto mente in discussione senza per questo perdere di coesione, con Innsbruck, che ha trovato forme anche giuridiche si- di forza, di riconoscibilità. gnificative, pur nel quadro del mancato recepimento da parte italiana di quanto necessario per costruire una vera e proprio regione europea. Positivi sono inoltre i rapporti di A questa concezione ci siamo ispirati nel percorrere la dif- collaborazione che abbiamo instaurato con le altre regioni ficile strada della trasformazione delle “forme istituzionali” alpine, a partire dall’esperienza pionieristica dell’Arge-Alp. dell’Autonomia. Più complessa e problematica è stata e rimane la colloca- Sul fronte “interno”, abbiamo cercato di riequilibrare l’im- zione della nostra Autonomia nell’ambito dei processi isti- pianto autonomistico, che il Secondo Statuto aveva di- tuzionali dello Stato italiano. segnato in maniera fortemente centrata sulla Provincia. Certamente, in questi quindici anni si è registrata una note- Comunque la si giudichi (per me è una pietra miliare del vole evoluzione dell’Autonomia, con la emanazione di circa nostro percorso) la Legge Provinciale 3/2006 ha rap- settanta Norme di Attuazione dello Statuto, su temi anche ri- presentato un punto di svolta, prefigurando – per la levanti come il lavoro, la cultura, la scuola e l’università, l’ac- prima volta – una cessione di sovranità da parte della qua, l’energia, le infrastrutture, la giustizia amministrativa. Provincia alle Comunità territoriali su temi fondamen- Il passaggio più significativo si è avuto con la Legge tali come l’urbanistica, le politiche sociali, lo sviluppo 191/2009 che, previa intesa con noi, ha modificato il economico e l’organizzazione di importanti servizi. Titolo VI del nostro Statuto, ridisegnando i nostri rap- È d’obbligo, in questo quadro, un riferimento ai Comuni. porti finanziari con lo Stato. Vorrei ricordare – visto che stiamo rileggendo questi quin- Queste tappe di evoluzione dell’Autonomia si sono accom- dici anni – che la stagione politica che ho avuto l’onore di pagnate, in particolare negli ultimi anni, a scontri e incom- interpretare è nata proprio dai Comuni e dalla loro funzione prensioni di particolare intensità fra noi e lo Stato. “costitutiva” della Comunità provinciale. Caduti – in quel Ognuno può attribuire a questi scontri valenze anche politi- momento – molti riferimenti partitici tradizionali e in che legate agli schieramenti o alle circostanze del momen- una situazione di strutturale instabilità della Provincia, fu to: a me qui interessa coglierne gli aspetti fondamentali e proprio dai Comuni che arrivò un contributo fondamentale non di superficie. all’apertura di una nuova stagione politico-istituzionale. Vi è, al fondo, una evidente difficoltà di sintonia fra due fi- In questi quindici anni i Comuni, per parte loro, sono diven- losofie istituzionali radicalmente diverse, che hanno trovato tati sempre di più parte integrante della rete istituzionale un delicato e dinamico punto di equilibrio nello Statuto di dell’Autonomia ed hanno maturato diritti di concertazione Autonomia, non a caso conseguente ad un accordo inter-
7 il Trentino • Dicembre nazionale. Da un lato si esprime lo spirito istituzionale della nostra Autonomia che richiama l’impostazione mitteleuro- pea e alpina; dall’altro si misura la concezione di un Stato unitario, di matrice centralista, che solo con la Costituzione Repubblicana – quindi quasi un secolo dopo – tenta la strada di un regionalismo piuttosto timido, tradotto solo negli anni Settanta con la attivazione delle Regioni ordi- narie. Né questa esperienza regionalista né le modifiche costitu- zionali del 2001 con le conseguenti leggi sul cosiddetto “fe- deralismo” hanno in realtà modificato nella sua concezione e nella sua struttura portante lo stato centrale. Il non certo esaltante esito delle norme sul federalismo e l’emergenza finanziaria connessa alla crisi del debito sovra- no hanno accelerato l’esplodere di contraddizioni che, per le ragioni sopra citate, erano comunque latenti e da molti osservatori sempre denunciate. più verso le grandi dimensioni, i sistemi complessi, le co- siddette economie di scala. Ma le virtù del nostro Paese, Per quanto ci riguarda direttamente, al di là delle reiterate che costituiscono in realtà le vere risorse nascoste sotto le e diffuse ostilità nei confronti dei nostri presunti privilegi, macerie di quella fase convulsa e deludente costituita dalla i problemi sono sorti anche dal fatto che la traduzione seconda Repubblica, abitano in realtà proprio nei territori, “federalista” della riforma costituzionale del Titolo V ed in nelle comunità locali, nelle pieghe spesso nascoste della particolare l’impostazione della legge sul federalismo fi- società italiana. scale hanno prefigurato un’idea di “simmetria istituzionale”, Per questa ragione ho più volte affermato che la difesa non vale a dire un’idea di tendenziale uniformità e non certo di arrogante ma argomentata della nostra autonomia speciale valorizzazione delle differenze. Ovviamente, non poteva costituisce una sorta di terza via fra spinte disgregatrici e funzionare per il resto d’Italia, poiché la situazione delle pulsioni stataliste e centraliste. varie Regioni è radicalmente differenziata da ogni punto di Un principio di autonomia a geometria variabile, che premi vista e, soprattutto, non poteva funzionare per chi, come le e valorizzi le Regioni che possono e vogliono fare di più da Regioni a Statuto Speciale, avevano ordinamenti istituzio- sole, in una logica comunque solidale, non costituisce un nali e finanziari totalmente disomogenei rispetto al resto indebolimento del senso dello Stato, ma rappresenta dav- del Paese. vero una possibile svolta per un Paese che non ha ancora Con l’Accordo di Milano, che pure costituisce un passo fon- trovato la sua stabilità dal punto di vista della organizzazio- damentale anche per le intese future, abbiamo cercato di ne dei poteri pubblici. stabilire una prima linea di difesa a fronte di questo rischio Abbiamo dunque di fronte una delicatissima stagione nella di progressiva omologazione, ma è chiaro che il percorso è quale la difesa della nostra autonomia, per essere efficace ancora lungo e tutto in salita. e convincente, dovrà raccordarsi anche col più generale di- battito sulla forma dello Stato e la nostra forza sarà quella di dimostrare che l’oggetto del nostro impegno non è solo Noi dobbiamo difendere, in questa fase difficile della l’interesse del nostro territorio ma è anche quello di poter vita nazionale, il valore delle diversità non come se- vivere, con la nostra peculiare identità, in un Paese che gno divisivo ma come via per ricucire e ricostruire un finalmente affronti e risolva le grandi contraddizioni della Paese che non può avere nessun futuro se prevalgono sua storia antica e recente. la mortificazione e la banalizzazione delle esperienze Per questa ragione le nostre tesi, nei confronti di Roma, territoriali. Perché il modello di Stato è centralista, ma la a prescindere da chi governa, sono sempre state non so- società italiana è plurale e frammentata. lamente equilibrate e responsabili, ma anche ispirate ad Siamo in un tempo di forte verticalizzazione e molte del- una visione dinamica e di ampio respiro. Per questa stessa le istanze provocate dai processi globali spingono sempre ragione abbiamo sostenuto e sosteniamo le battaglie auto-
8 il Trentino • Dicembre nomistiche espresse in particolare dalle Terre Alte dell’arco alpino, che con noi condividono tradizioni, sensibilità e problemi. Sappiamo che un capitolo fondamentale dei rapporti con lo Stato riguarda la finanza e sappiamo anche che molte preoccupazioni dei cittadini nascono proprio dall’interroga- tivo intorno al futuro della nostra Autonomia sotto il profilo delle risorse finanziarie. È dunque giusto che su questa te- matica questa relazione offra degli spunti precisi. Nel corso degli ultimi quindici anni il nostro bilancio è passato da 3,1 a 4,5 miliardi di euro, con un aumento delle entrate del 43% a fronte di una corrispondente dinamica dell’inflazione pari al 37%. I tassi di crescita media annui del bilancio sono risultati molto positivi nelle prime due legislature (1999-2008) Come è noto lo Stato non ha sempre rispettato questi prin- mentre nella legislatura in corso riscontriamo in termini cipi, tanto che più volte abbiamo interessato la Corte Costi- reali una sostanziale invarianza. tuzionale che in molti casi ci ha dato ampiamente ragione. Sappiamo però che è in atto, per tutti e non solo per noi un riposizionamento strutturale della finanza pubblica: lo Secondo. L’atteggiamento responsabile nei confronti abbiamo detto più volte nel corso degli ultimi anni e più dei nostri obblighi verso la Nazione. passa il tempo più ciò diventa evidente. Ma ci siamo pre- Mai ci siamo messi dalla parte del torto, chiamandoci fuori, parati per tempo. in maniera irragionevole, dai doveri che conseguono alla nostra appartenenza nazionale. Abbiamo sempre proposto, da ultimo nel febbraio scorso, soluzioni anche innovative Abbiamo seguito e riproponiamo in materia finanzia- e coraggiose, compatibili con il nostro Statuto, per essere ria le seguenti linee di fondo. semmai laboratorio sperimentale di nuove avanzate solu- Primo. La difesa dell’autonomia finanziaria della Pro- zioni sul piano di una “autonomia responsabile”, sviluppan- vincia. do soprattutto la modalità avviata fin dagli anni Novanta, L’adeguamento alle leggi in materia di federalismo fiscale consistente nella assunzione di nuovi poteri a carico dei ha comportato la nostra rinuncia alle entrate non più com- nostri bilanci in alternativa alla riduzione delle risorse che ci patibile con il nuovo assetto nazionale (quota variabile, iva competono per Statuto. all’importazione, accesso alle leggi statali di settore), ma ha visto ribaditi i capisaldi del nostro sistema: la devolu- Terzo. La salvaguardia degli equilibri di bilancio. zione in quote fisse dei nove decimi del gettito erariale; Abbiamo sempre perseguito il controllo della dinamica della l’ampliamento dei poteri di manovra della Provincia in spesa corrente (per la legislatura in corso è previsto un de- ambito tributario e la competenza sui tributi comunali (la cremento superiore all’1% in termini reali); il mantenimento pressione tributaria locale nel 2011 in Trentino risulta del di un eccellente equilibrio strutturale del bilancio (la spesa 3,7% in rapporto al PIL contro il 6,1% della media italiana); corrente si mantiene intorno al 60%); la salvaguardia del il coinvolgimento della Provincia nelle attività di accerta- risparmio pubblico, ovvero di una quota significativa di en- mento dei tributi erariali (principio che noi vogliamo si tra- trate correnti non assorbite dalle spese di funzionamento, duca in una delega piena di gestione delle agenzie fiscali); pari a oltre 1,2 miliardi di euro; il controllo del livello di inde- la definizione precisa delle modalità attraverso le quali le bitamento dell’intero sistema pubblico provinciale che viene province concorrono ai principi di perequazione nazionale e mantenuto attorno al 9% del prodotto interno lordo locale. di riequilibrio della finanza pubblica dello Stato; la previsio- Tutte queste misure ci consentono di garantire una rilevante ne di modalità pattizie nella regolazione dei rapporti finan- quantità di risorse per gli investimenti e di rimanere collo- ziari; infine la competenza piena per la gestione dei flussi cati tre livelli sopra lo Stato nel giudizio di rating attribuito finanziari con tutti gli enti del sistema pubblico provinciale. dalle agenzie di valutazione internazionali.
9 il Trentino • Dicembre Componente fondamentale della nostra politica finanziaria ne e dall’adesione anche dell’Italia al Trattato europeo di è il Piano di miglioramento della Pubblica Amministrazio- finanza pubblica (fiscal compact) recentemente approvato ne approvato sulla base di specifica legge provinciale (la dal Parlamento italiano. nostra “spending review” impostata non sui tagli lineari ma L’indicatore che si ritiene in grado di rappresentare corretta- sul recupero di efficienza dei servizi e sul miglioramento mente tale principio potrebbe essere il “residuo fiscale” cal- della produttività dell’Amministrazione pubblica). colato con riferimento a ciascun territorio regionale, come Il Piano di miglioramento coinvolge anche le Amministra- differenza tra le “risorse tributarie prodotte” dallo specifico zioni comunali, che ringrazio attraverso i signori Sindaci territorio e la spesa pubblica statale sostenuta sul territorio per la vigile e non certo remissiva responsabilità che hanno medesimo. dimostrato nel sottoscrivere le difficili intese raggiunte e L’obiettivo dovrebbe essere quello di assicurare un allinea- comporta progressivi cambiamenti anche nell’organizza- mento del residuo fiscale della Provincia al valore medio dei zione di alcuni comparti essenziali dei servizi. Voglio cita- territori delle Regioni del centro nord. re in particolare il comparto della scuola, nell’ambito del Per quanto attiene le modalità del concorso necessario a quale abbiamo condiviso con le rappresentanze sindacali garantire tale allineamento si confermano quelle già indi- un accordo molto problematico ma altrettanto significativo viduate nella proposta presentata al Governo il 2 febbraio ed impegnativo. Altrettanto fondamentali sono le società 2012 e che consistevano nell’assunzione a carico del bi- di sistema, che si configurano ormai come essenziali stru- lancio della Provincia delle spese dello Stato sostenute menti di riduzione dei costi e di miglioramento delle pre- sul territorio provinciale attraverso la delega di funzioni, stazioni non solo della Provincia ma di tutta la rete pubblica dove possibile, ovvero mediante la fissazione d’intesa con dell’Autonomia. lo Stato di standard di servizi e di costi per le spese per le quali è prevista la continuità di gestione da parte dello Aggiungo solamente qualche considerazione finale a ri- Stato affrancando il territorio provinciale pure dal rischio di guardo delle prospettive future. cessazione di importanti servizi statali. Contestualmente Al fine di garantire nel tempo la sicurezza economi- dovrebbe essere disposto lo sblocco delle riserve all’erario ca e sociale del territorio provinciale è indispensabile e lo svincolo degli accantonamenti fatti a valere sulle devo- proseguire nel solco tracciato con le ultime manovre di luzioni dei tributi erariali. bilancio, che coniuga obiettivi di sostegno della cresci- ta del sistema economico locale e dell’occupazione con strategie di razionalizzazione della spesa pubblica. La manovra di bilancio per il 2013 è coerente con que- In tale contesto diviene peraltro necessario ridefinire i rap- sta impostazione e registra alcuni elementi di forte porti finanziari con lo Stato al fine non solo di rimuovere novità e di accelerazione a fronte degli effetti della le violazioni dello Statuto determinate dalle manovre, ma crisi nazionale ed europea. anche di garantire una maggiore programmabilità delle Si tratta da un lato di misure di emergenza, nel solco di risorse disponibili. quelle adottate negli ultimi tre anni e, dall’altro, di misure La ridefinizione dei rapporti finanziari non può prescin- che tendono a rafforzare la rigenerazione del nostro tes- dere dalla criticità che caratterizza l’economia del paese e suto economico e la capacità di agganciare i seppur timidi la finanza dello Stato, nonché dai vincoli imposti dall’ap- accenni di ripresa che si scorgono soprattutto nei mercati partenenza dell’Italia e quindi anche del nostro territorio non domestici. all’Unione europea. Le singole previsioni sono state ampiamente illustrate in A medio termine, il concorso della Provincia al risanamento commissione e sono note ai colleghi. della finanza statale dovrebbe essere determinato avendo a Mi limito pertanto a sottolineare la forte valenza non solo riferimento una distribuzione della spesa statale sul territo- simbolica ma anche concreta di quanto la manovra di bi- rio provinciale, comprese anche le devoluzioni del 90% dei lancio prevede in conseguenza dell’accordo per promuove- gettiti tributari alle Province, non solo in equilibrio rispetto re la produttività e la competitività del Trentino sottoscritto ai gettiti fiscali prodotti sul territorio stesso, ma pure ido- il 5 dicembre scorso con le parti sociali ed economiche. nea a garantire un equo concorso della finanza provinciale Esso contiene tre capitoli fondamentali. rispetto agli obiettivi di perequazione e solidarietà che con- seguono al nuovo contesto di finanza pubblica e ai nuovi obblighi imposti dalla riforma dell’art. 81 della Costituzio-
10 il Trentino • Dicembre parte delle ingenti quote di risparmio collettivo oggi impie- gate sui mercati internazionali, costituirà nel medio lungo periodo una opportunità importantissima di sostegno alla nostra economia, a fronte della prevista riduzione delle ri- sorse pubbliche provinciali dopo il 2017. Anche questo è un segno apprezzabile di serietà: valoriz- zare l’avanzo di amministrazione della Regione non per iniziative di “pronto consumo”, ma come volano di nuovi strumenti finanziari non solamente pubblici pensati con una proiezione temporale di lungo periodo. In terzo luogo, con l’accordo si è condivisa la prima applicazione della delega statale in materia di am- mortizzatori sociali, che si è tradotta recentemente nella approvazione di una Norma attuativa dello Statuto da parte Innanzitutto la comune volontà di valorizzare al mas- della Commissione dei Dodici: colgo l’occasione a questo simo gli effetti dell’accordo nazionale in tema di pro- riguardo per ringraziare sinceramente il Presidente Mario duttività, al quale si riferisce anche una parte non secon- Malossini e tutti i componenti per l’impegno costante ma- daria della nostra politica di sgravi fiscali mediante dedu- nifestato su questo come su altri provvedimenti. zioni IRAP. Sono 36 milioni di euro di sgravi nel triennio che Accanto allo specifico emendamento alla legge finanziaria la manovra dispone per sostenere imprenditori e sindacati che disciplina le vari tipologie di intervento in materia di che sottoscrivano accordi di secondo livello per accrescere lavoro, la Giunta ha disposto un ulteriore stanziamento di 3 la capacità competitiva e la produttività a livello di singola milioni di euro per finanziare la prima applicazione di que- azienda, di filiera o di territorio. ste nuove opportunità, che – come ricordavo poc’anzi – co- La Giunta ritiene questo passaggio di capitale importanza stituiscono un salto di qualità della nostra autonomia in un per la produzione di valore e dunque per la capacità di te- campo che sarà sempre più importante per i nostri cittadini. nuta e di innovazione del nostro sistema economico. È da aggiungere inoltre che nel documento sottoscritto vi è Il miglioramento della produttività è obiettivo prioritario anche l’auspicio – che condivido totalmente – affinché sui assunto anche dalla Pubblica Amministrazione trentina, temi del lavoro e della produttività vi sia un concreto impe- che ha un ruolo fondamentale nel sostegno della crescita. gno anche da parte dei Comuni e delle Comunità di valle. Il Piano di miglioramento, approvato dalla Giunta pro- La difesa dell’occupazione e l’impulso alla crescita passano vinciale, è mirato, come noto, a promuovere una cre- infatti anche dalla forte convinzione e dai coerenti compor- scita della produttività del settore pubblico provinciale tamenti di tutti gli attori pubblici e privati dei nostri territori. del 25% nel prossimo quinquennio. A questo riguardo ricordo che la legge finanziaria prevede, dal 2014, forme di riconoscimento premiale ai Comuni ap- partenenti ai territori delle comunità di valle nei quali si re- In secondo luogo l’accordo prevede iniziative straor- gistrino incrementi del gettito fiscale conseguenti a nuove dinarie per favorire l’accesso al credito delle nostre iniziative di sviluppo. imprese. Prevediamo un plafond iniziale di cento milioni di euro, assistito dai confidi, per il finanziamento a breve delle attività imprenditoriali e un fondo di rotazione con Centralità del lavoro e della ripresa economica, dun- una prima disponibilità di 100 milioni di euro per il finan- que: è questa l’asse portante della manovra, anche ziamento a lungo periodo degli investimenti delle imprese, sulla base della collaborazione costante e positiva che, con che costituisce un primo anticipo immediato di quello che grande responsabilità, le forze sindacali ed imprenditoriali dovrà e potrà essere il Fondo strategico per gli investimenti hanno assicurato al Governo provinciale. territoriali previsto dall’articolo 1 della Legge finanziaria Nell’ambito di questa centralità, sappiamo di dover riser- regionale approvata nei giorni scorsi. Questo nuovo stru- vare una particolare attenzione ai giovani e alle donne, che mento di sistema, pensato per valorizzare localmente una sono le due categorie sociali che più richiedono politiche
11 il Trentino • Dicembre mirate per il lavoro. La manovra propone iniziative di stra- forze politiche e ai gruppi consiliari che hanno interpretato ordinaria valenza, attraverso gli strumenti del piano di po- il difficile ruolo della politica e del legislativo rispetto ad litica del lavoro nonché attraverso il programma di impulso un Presidente della Provincia che per la prima volta veni- e sostegno all’imprenditorialità giovanile e alla nascita di va eletto direttamente dal popolo con tutto ciò che questo start-up. consegue in termine di poteri e di responsabilità. Penso agli assessori che mi hanno accompagnato in questi anni, al Queste sono le cose che siamo riusciti a fare e le idee che loro impegno, alla loro preziosa collaborazione. abbiamo pensato di mettere in campo per questo difficile L’orgoglio più grande ed insieme la commozione più tempo di transizione. forte mi derivano dall’essere stato, fianco a fianco, con Fra pochi mesi il popolo rinnoverà questo Consiglio e lo straordinario mondo della società civile trentina, sceglierà un nuovo Presidente. che in tutti i campi e in tutte le nostre comunità locali, Al popolo spetta formulare un giudizio definitivo su unitamente ai sindaci, tiene viva la rete della solida- questo nostro percorso e risolvere, democraticamente, rietà e della coesione sociale e alimenta quello spirito la questione della continuità o della discontinuità. di comunità senza del quale il Trentino non sarebbe Questione, invero, che personalmente trovo poco affascinan- quello che è. te e sostanzialmente astratta. Io non penso, infatti, che la vita Come ho scritto in occasione di Santa Barbara, ai nostri di una comunità si svolga secondo una sorta di concezione pompieri volontari (cito loro emblematicamente per tutti) tolemaica, che vede al centro una persona e la sua politica. la tristezza dal punto di vista umano dell’imminente sca- Non penso che la vita di una comunità sia rappresentabile denza del mio mandato è ampiamente compensata dalla geometricamente con un cerchio che parte ed arriva nello consapevolezza di aver avuto, per così lungo tempo, la stesso punto, per poi lasciare il posto ad un altro cerchio, che, fortuna di operare assieme a tante persone generose, leali, di nuovo, parte ed arriva nello stesso punto. positive, che costituiscono la vera riserva strategica, il vero Ritengo piuttosto che si debba pensare ad una linea retta che, tesoro per il futuro del Trentino. con le velocità e gli scostamenti che ogni tempo comporta, conduce comunque nella medesima direzione: quella di una È comprensibile, peraltro, che giunti quasi al termine di un Comunità che ha i suoi riferimenti fondamentali precisi in se lavoro vengano in mente le cose incompiute, gli errori, i stessa e non nella politica e richiede che, semmai, la politica progetti nuovi dei quali si avvertirebbero l’urgenza e l’im- non sia così presuntuosa dal pretendere di determinare il fu- portanza: ma, come dicevo prima, la linea retta che punta turo, ma molto più umilmente corrisponda ai suoi doveri di verso il futuro avrà altri protagonisti e potrà essere percorsa accompagnare la comunità, di guidarla anche, certamente, con uno spirito rinnovato e in ragione degli scenari sempre ma senza nessuna idea di dominio o di superiorità. nuovi che questo tempo in rapida evoluzione ci propone. Io ho cercato, in queste tre legislature, di muovermi sul trat- Il vero peso che in simili situazioni più si avverte è piuttosto to di questa linea retta che mi è stato dato di percorrere, con quello delle delusioni che si possono aver procurato, stando responsabilità e impegno. al potere, rispetto alle persone che a noi si sono rivolte, in tutti questi anni, per raccontare la propria difficoltà, la pro- Ho avuto l’onore di guidare il Trentino attraverso uno dei pe- pria inquietudine, talvolta la propria disperazione. riodi più travagliati e inquieti sul piano politico, ricercando Non sempre il potere può dare le risposte giuste, può col- una stabilità di governo che non era data per acquisita né mare un vuoto di senso o attenuare le solitudini. Non sem- si poteva ottenere utilizzando semplicemente le categorie e pre il potere riesce a dare speranza. le formule del passato, poiché esse si erano in larga parte A tutte queste persone, poche o tante che siano state, mi dissolte. Mi avvio a concludere questo percorso con l’or- sento di dire: abbiate comunque fiducia nella Comu- goglio di aver potuto incontrare tantissimi interlocutori nità Autonoma del Trentino, nelle sue istituzioni, di valore dentro e fuori questa nostra istituzione. nelle sue risorse materiali ed immateriali, perché Penso ai nostri dirigenti e a tutto il personale, a questa – in ogni caso – la vocazione solidale della nostra nostra burocrazia provinciale molto spesso oggetto di Autonomia sta scritta in modo indelebile non solo critiche ma, in realtà, capace di esprimere una lealtà nelle norme ma soprattutto nello spirito che le perso- istituzionale, una indipendenza di giudizio ed una quali- ne costruiscono abitando insieme queste nostre stra- tà professionale che tutta la Pubblica Amministrazione del ordinarie Terre Alte. nostro Paese vorrebbe poter rintracciare altrove. Penso alle III
12 il Trentino • Dicembre Fotocronoca 2012 Autonomia e solidarietà, scuola e famiglia, economia e cultura, giovani e sport: ecco le immagini che il Trentino conserverà nella sua memoria LA GIORNATA DELL’AUTONOMIA E L’EUREGIO 5 settembre, Giornata dell’Autonomia. A Merano arriva il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A Trento il presidente Lorenzo Dellai incontra i giovani studenti, prima di consegnare il Premio Degasperi Costruttori d’Europa al leader spagnolo Felipe Gonzalez. Ed intanto il progetto dell’Euregio va avanti, come testimonia la firma che vede protagonisti Dellai, Durnwalder e Platter.
13 il Trentino • Dicembre solidali Il terremoto colpisce l’Emilia e ancora una volta il grande cuore del Trentino entra in azione, così come era successo a L’Aquila . Così come succede per la nevicata che mette in ginocchio le stesse comunità emiliane. E sono i volontari trentini a porre in salvo migliaia di forme di grana, con un intervento tanto complicato quanto efficace. Ed è il Trentino a ricostruire la scuola elementare di Cavezzo, e a portare aiuto nella Liguria devastasta dall’alluvione. Perché la solidarietà trentina arriva ovunque…
14 il Trentino • Dicembre SCUOLA E CULTURA L’Ateneo di Trento festeggia 50 anni di vita, mentre viene approvato il primo Statuto dell’Università successivo all’accordo di Milano e alla delega su questa importante materia alla Provincia. Ma il 2012 è anche l’anno che ricorda i dieci anni di vita del Mart di Rovereto, che prepara l’apertura del Muse, il grande Museo delle Scienze disegnato da Renzo Piano, e che vede gli ambasciatori dei Paesi africani incontrarsi proprio in Trentino.
15 il Trentino • Dicembre L’ASSEGNO DI CURA PER PRENDERSI CURA Provincia autonoma di Trento Assessorato alla salute e alle politiche sociali FAMIGLIA, LAVORO E SALUTE Prima edizione, a Riva del Garda, del Festival della Famiglia: per l’occasione arriva il presidente del Consiglio, Mario Monti. Ma continua anche l’impegno per fare fronte alla difficoltà del comparto economico: si susseguono le manovre della Provincia per sostenere le imprese, favorire lo sviluppo, coltivare l’innovazione così come – ad esempio con il varo dell’assegno di cura – è costante l’attenzione alle politiche sociali verso le fasce più deboli.
16 il Trentino • Dicembre FIORI, LEGNO E NEVE Il padiglione italiano a Floriade, esposizione internazionale dedicata in Olanda ai temi della floricoltura, è premiato come uno dei quattro più belli: è stato realizzato e progettato da Trentino Sviluppo. È il legno ARCA a caratterizzarlo, così come è il legno trentino protagonista dell’Auditorium de L’Aquila, donata a quella comunità dalla Provincia autonoma di Trento. Mentre il settore del turismo, fondamentale nel tessuto economico del territorio, registra l’inaugurazione della Pinzolo- Campiglio Express: in 16 minuti collega le due località, oltre 150 chilometri senza spostarsi con l’auto.
17 il Trentino • Dicembre EDUCAZIONE, STORIA E PREISTORIA A Rovereto ritorna Educa, l’incontro nazionale sull’educazione che si interroga su “Cosa farà da grande?” mentre la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi mette in rete 25 mila pagine dei giornali degasperiani, che possono essere consultati liberamente collegandosi al sito della Fondazione. Ed apre i battenti il Museo delle palafitte di Fiavè, nuovo tassello di quella rete dei musei e dei castelli che segna l’intero territorio della Comunità autonoma del Trentino.
18 il Trentino • Dicembre FILM, RICERCA, FESTIVAL Sempre più set cinematografico, il Trentino, grazie al lavoro della Film Commission. È così che Christian De Sica, qui nelle vesti di parroco, diventa simbolo delle decine di pellicole girate nelle città e nelle valli. Ma anche Trentino terra della ricerca, dove “la notte dei ricercatori” diventa momento di festa e confronto e conferma, con il Festival dell’Economia, la bontà e il successo di una formula che ha fatto il giro del mondo. Infine “Officina Medio Oriente”, occasione di confronto e legami tra la provincia alpina e la sponda sud del Mediterraneo, nel segno del dialogo.
19 il Trentino • Dicembre GIOVANI, CAMPIONI NELLA VITA E NELLO SPORT 450 giovani vivono l’importante esperienza del Treno della Memoria: destinazione i lager di Auschwitz e di Birkenau e molti altri giovani – qui “Le vie dei Parchi” – partecipano ai progetti promossi dalle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento, seguiti dalle telecamere del TG Giovani-Web. Infine, lo sport trentino che conquista il mondo: a Doha, nel Qatar, per la quarta volta consecutiva la Trentino Volley iscrive il suo nome nell’albo d’oro del Mondiale per club.
TRA LE ROTTE DEL MONDO 20 E DELLA NATURA I presepi realizzati dai maestri il Trentino • Dicembre scultori della val di Fiemme approdano in Terra Santa mentre a Trento, per “Sulle Rotte del Mondo” che ogni anno riporta in Trentino i suoi missionari impegnati nei cinque continenti, arriva Rigoberta Menchù, premio Nobel per la pace 1992. Infine, la natura: ritornano nei nostri boschi e sulle nostre montagne il lupo, la lince e lo sciacallo.
22 il Trentino • Dicembre Università, 50 anni Mostra e dialoghi per l’anniversario dell’Ateneo della città di Trento di Elisabetta Brunelli Università Città. Un rapporto certamente non facile. Che negli anni ha fatto registrare incomprensioni, momenti di tensione e chiusure. E che, a volte, genera tuttora sospetti e scambi di accuse. Eppure un legame profondo, che le ha arricchite reciprocamente, le ha fatte crescere e diventare ciò che sono. Per approfondire tale relazione l’Ateneo sportive), Gianluca Tasin (presidente CUS propone “Università Città”: mostra per il Trento) e Carlo Giordani (giornalista spor- cinquantenario dell’Università di Trento e tivo, atleta azzurro e dirigente sportivo). il ciclo di visite guidate e dialoghi “50 anni Martedì 22 gennaio sarà la volta di “50 di…”. La mostra, dal 18 dicembre 2012 al ANNI DI… DIALOGO CON LE TRADIZIONI 28 febbraio 2013 al Dipartimento di Let- RELIGIOSE. Quale apertura dell’Univer- tere e Filosofia (Trento – Via Tommaso sità? Quali proposte?” con Silvano Zucal, Gar, 14), sarà una rassegna di foto, video- Massimo Campanini e Massimo Giuliani clip e oggetti articolata in cinque sezioni: (Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’A- Inaugurazione dell’anno accademico 1984-1985. Università Città; Identità e Rappresentazio- teneo di Trento) e don Andrea Decarli Foto Studio a/2, Archivio Storico Unitn. ne (sui simboli e le forme che definiscono (delegato vescovile per la cultura, l’uni- l’identità dell’Ateneo di Trento); Lontano versità, l’ecumenismo e il dialogo interre- olo Barbieri (Dipartimento di Sociologia da Trento (sulle relazioni dell’Ateneo con ligioso). Giovedì 31 gennaio si affronterà e Ricerca sociale dell’Università di Tren- il resto del mondo); Gli Studenti; Gli Edifici. la questione “50 ANNI DI… DONNE. Cosa to) e Aldo Marzari (conoscitore dei pro- Sono previsti anche sette dialoghi con resta delle rivendicazioni del femmini- blemi del lavoro). Si proseguirà venerdì esponenti del mondo accademico e del- smo”. Ospiti: Barbara Poggio (Centro Studi 15 febbraio con “50 ANNI DI… MERITO. la società che si terranno alle ore 17.30 e Interdisciplinari di Genere dell’Università L’evoluzione delle politiche per il diritto ognuno dei quali sarà preceduto alle 17 di Trento) e Chiara Saraceno (Honorary allo studio” insieme a Gianfranco Cerea da una visita guidata alla mostra. Si ini- fellow al Collegio Carlo Alberto di Torino (delegato del rettore per l’analisi delle po- zierà martedì 15 gennaio 2013 con “50 e componente del Consiglio di Ammini- litiche di determinazione della contribu- ANNI DI… SPORT. Dai pulcini della Virtus strazione dell’Ateneo di Trento). L’atten- zione studentesca, del diritto allo studio all’Universiade” insieme a Paolo Bouquet zione si sposterà martedì 5 febbraio su e delle procedure per l’immatricolazione (delegato del rettore per il coordinamen- “50 ANNI DI… LAVORO. Dalle tute blu ai e l’iscrizione), Alessio Spitaleri (Consiglio to in Ateneo dello sviluppo delle attività colletti bianchi” grazie all’intervento di Pa- di Amministrazione dell’Opera universi- taria) e Simona Francesca Casale (Ufficio studi Patronato Acli Trento). Martedì 19 Mario Volpato, primo direttore dell’Istituto di Scienze Sociali, proclama una delle prime febbraio il dialogo sarà incentrato su dottoresse in Sociologia, 1967. Foto G. Cagol, Archivio Storico Unitn. “50 ANNI DI… STUDENTI. Dal ‘ChÈ alla movida”. Protagonisti saranno Carlo Buz- zi (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento), Vincen- zo Calì (studioso dei movimenti collettivi - Fondazione Museo storico del Trentino) e Francesca Re (direttore responsabile di SanbaRadio). Infine, lunedì 25 febbraio Fulvio Zuelli (presidente dell’Opera uni- versitaria e già rettore) e Alessandro An- dreatta (sindaco di Trento) si concentre- ranno su “50 ANNI DI… ATENEO IN CITTÀ. Il volto e il cuore della Trento universita- ria”. La partecipazione è libera e gratuita. www.unitn.it/50anni-mostra III
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