Il Trentino aprile 2009 - Provincia ...
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www.provincia.tn.it il Trentino Mensile della Provincia autonoma di Trento aprile 2009 anno XLV - numero 287 NOTIZIE La sfida alla crisi > pagine 11-14 SOCIETÀ Ecco il piano per la convivenza > pagine 20-21 TERRITORIO Alla scoperta delle rotatorie > pagine 24-26 SCIENZE La signora degli scimpanzé > pagine 40-41 SPORT Trentino Volley d’Europa > pagina 47 Le radici della nostra Autonomia Così le vicende della storia hanno portato il Trentino nel cuore dell’Euregio > pagine 3-10 NAZ/220/2008
2 il Trentino – aprile 2009 L’argomento Salute il Trentino L’autonomia speciale p 3 Malattie rare, le risposte p 36 Rivista mensile della Provincia autonoma di Trento Tra unità di alcol e binge g drinker 37 Anno XLV - numero 287 Notizie aprile 2009 La sfida alla crisi economica 11 Ambiente Piazza Dante n. 15, 38100 Trento Tel. 0461 494684-37 Neve & caldo 38 Storie www.riviste.provincia.tn.it Il razzismo è una malattia 17 Scienze Numero chiuso in redazione il 19 marzo 2009 Direttore responsabile: Giampaolo Pedrotti La convivenza ha un Piano 20 La signora g degli g scimpanzé p 40 Coordinatore editoriale: Carlo Martinelli Io nella foresta pluviale p 42 Europa Redazione: Pier Francesco Fedrizzi, Mauro Neri, Marco Pontoni, Lorenzo Rotondi, Fausta Slanzi, Il commissario delle montagne g 23 Sportivamente Corrado Zanetti Lo sport p e le risorse (umane) ( ) 44 Vanda Campolongo, Marina Malcotti, Territorio Elisabetta Valduga, Silvia Vernaccini Trentino Volleyy d’Europa p 47 Viaggio fotografico Amministrazione: Orietta Frisinghelli, nel p paesaggio gg che cambia 24 Daniela Poletti, Mariarosa Pontalti Hanno collaborato: Roberto Barbiero, Andrea Cagol, Culture Marco Cattani, Sandra Chighizola, Roberta Corazza, Elisabetta Curzel, Mattia Eccheli, Raffaele Mauro, La cultura è p partecipazione p 27 In copertina: Diploma di concessione da parte Daniele Valersi L’anno del “barbon” ribelle 28 del re di Boemia dello stemma dell’aquila di San Fotografie: Archivio: Ufficio stampa Provincia autonoma Io, al Trento348filmfestival 29 Venceslao al Principato vescovile di Trento (1339); di Trento; Apt Val di Fassa (Zardini); Apt Valli di Sole Pejo Archivio di Stato di Trento. Da: Un segno d’Europa, e Rabbi (Simonini); Associazione Pachamama Terramadre Bastard, non solo X-Factor 30 Trento; Museo Retico di Sanzeno; Trento Filmfestival (MB); ed. Sirio, 2002. Dentro le scuole della musica 31 Agf Bernardinatti, Gianni e Piero Cavagna, Giovanni Cavulli, Romano Magrone, Dino Panato, Corrado Poli. Impaginazione: Artimedia - Trento Stampa: S.I.E. Spa Società Iniziative Editoriali - Trento Volete ricevere IL TRENTINO ad un indirizzo diverso? C’è un indirizzo da modificare? Ci sono più destinatari nella stessa fa- miglia? Non volete più ricevere la rivista? Dubbi, domande, curiosità, chiarimenti, consigli, critiche, suggerimenti, compli- Registrazione del Tribunale di Trento n. 100 menti? Il numero verde e l’indirizzo email sono a vostra disposizione. iltrentino@provincia.tn.it del 13.08.1963 - iscrizione nel R.O.C. n. 480
il Trentino – aprile 2009 3 L’argomento L’Autonomia speciale Una storia secolare, un efficace strumento di autogoverno L’ Autonomia speciale del Trentino (e del vicino Alto Adige/Südtirol, con il quale il Trentino forma la Regione autonoma Trentino Alto Adige) nasce dall’accordo italo-austriaco sottoscritto a Parigi il 5 settembre del 1946 dall’allora presidente del Consiglio italiano e ministro degli esteri Alcide Degasperi e dal ministro degli esteri austriaco Karl Gruber. Successivamente il testo dello Statuto, approvato dall’Assemblea costituente italiana (incaricata di scrivere la Costituzione dell’Italia repubblicana e post- fascista), è diventato la legge costituzionale n. 5, promulgata il 26 gennaio del 1948. I trentini e i sudtirolesi in- dicano solitamente questo Sta- tuto come il primo Statuto di Autonomia, per distinguerlo dal secondo Statuto, che è del 1972. Ma in realtà l’Autonomia di una terra di confine come il Trentino non può essere nata dall’oggi al domani né può esse- re solamente il frutto di un in- tervento legislativo (per quanto, come abbiamo visto, di rango costituzionale e derivante da un accordo di pace fra due Sta- ti sovrani, sulle macerie di due guerre mondiali). Alle origini della nostra Autonomia vi è una storia secolare, fatta di vicende complesse, di tradizioni, di usi civici, di regole che le comu- nità si sono date e che hanno saputo gelosamente conserva- re a dispetto dei rivolgimenti politici e sociali. È da qui che nasce l’attitudine dei trentini ad autogovernarsi, a fare da sé: senza nessuna chiusura egoi- stica, peraltro, ma mantenendo sempre la capacità di dialogare con tutto ciò che sta al di fuori dei propri confini, dalle regioni limitrofe al Governo di Roma fino all’Unione europea. La storica copertina del Time del 25 maggio 1953.
4 il Trentino – aprile 2009 L’argomento LE MINORANZE lo della partecipazione: l’Auto- LINGUISTICHE, nomia non appartiene alla poli- IL FARE DA SÉ tica o al governo provinciale, ma a tutti, dai singoli alle comunità L o Statuto di Autonomia territoriali, dalle categorie eco- del Trentino Alto Adige nomiche alle associazioni, dalle rappresenta dunque in parrocchie al mondo della cultu- primo luogo una conquista dei ra, dell’università e della ricerca popoli trentino e altoatesino- scientifica. Tutti sono chiamati a sudtirolese, uniti da molteplici contribuire alla sua gestione, alla legami storici e culturali. Pro- condivisione delle responsabilità prio la secolare abitudine al con- che essa comporta. Autonomia tatto e al confronto fra genti di- significa quindi per noi abitudi- verse – dovuto al collocamento ne a fare da sé, anziché delegare di questa terra, posta lungo l’asse ad altri il soddisfacimento delle del Brennero, primaria via di co- necessità e dei bisogni della co- municazione fra mondo italiano munità, nei campi più diversi: e tedesco – ha fatto sì che l’Auto- dalla scuola alla sanità, dalle nomia avesse il suo fondamento politiche dello sviluppo econo- nel rispetto e nella valorizzazio- mico e socio-sanitario alla ge- ne delle minoranze, nella con- stione delle fonti energetiche e sapevolezza che la varietà delle alla pianificazione urbanistica, culture rappresenta una ricchez- dalla promozione turistica fino za irrinunciabile. Per quanto ri- alla cooperazione allo sviluppo guarda il Trentino, ciò significa e alla gestione di alcuni poteri e quindi in primo luogo tutela del- funzioni propri della dimensio- la minoranza Ladina (che abita ne internazionale della politica. gran parte dell’area dolomitica) Letta in questo senso, l’Autono- e delle piccole comunità germa- mia diventa, oltre che efficace nofone (i Mocheni che abitano strumento di autogoverno, una la valle del Fersina e i Cimbri formidabile formula pedagogica, dell’Altopiano di Luserna). Il che non cessa di produrre i suoi secondo pilastro su cui si fonda frutti, anche nei confronti delle l’Autonomia del Trentino è quel- nuove generazioni. Attraverso i secoli Le Alpi hanno rappresentato quasi sempre un PROTOSTORIA La civiltà retica – seconda età del Ferro elemento di passaggio e solo nell’Ottocento e nel – si manifesta in regione nella cultura detta di Fritzens- Novecento, quando si sono affermati i nazionalismi Sanzeno, dai nomi di una località della valle dell’Inn e e, successivamente, le dittature ispirate anche a que- di un paese della Val di Non: una caratteristica entità sti valori, le Alpi sono state avvertite come confine. culturale che si diffonde nel territorio alpino unificando le Oggi tornano ad essere momento di collaborazione. vallate poste a nord e a sud del Brennero. LA PREISTORIA Statue stele, statue menhir – età ROMA Tutto il territorio è romanizzato, ma diviso ammi- del Rame – molto simili sono state rinvenute ad Arco, nistrativamente in tre province: Rezia, Norico e Venezia. Revò, Brentonico e a Termeno, Lagundo, Santa Verena, Bressanone, Velturno, Laces, Fiè: testimoniano contatti MEDIOEVO Il territorio conosce destini diversi: a nord con l’area oggi svizzera, con l’area a sud e con quella si impongono i Bavaresi, a sud i Longobardi. Con Carlo a oriente dell’attuale Trentino Alto Adige. Nell’età del Magno, il nord, grosso modo, viene annesso al Regno dei Bronzo, una cultura autoctona, detta di Laugen, da una Franchi; il sud al Regno Italico. dell’Isarco e dell’Inn: nascono i due Principati vescovili località della conca di Bressanone, si espande nelle Alpi che durano per otto secoli, fino all’età napoleonica. centrali. Anche Ötzi, l’uomo del Similaun, documenta che 1004-1027 Il Sacro Romano Impero concede in feudo i gruppi umani insediati in regione erano in collegamento al Vescovo di Trento il territorio trentino, la Contea di I CONTI DEL TIROLO I due Principi vescovi per esercitare con le comunità stanziate a nord delle Alpi. Bolzano e la val Venosta, al Vescovo di Bressanone le valli il potere civile e soprattutto militare devono affidarsi ad
il Trentino – aprile 2009 5 9/10 DELLE NOSTRE RISORSE SONO GETTITO FISCALE PRODOTTO DAL TERRITORIO a capire che se i popoli non si Con queste risorse il Trentino sostengono gli uni con gli altri gestisce tutte le sue competen- nei momenti difficili, se perse- ze, cioè praticamente tutto ciò guono i loro obiettivi isolata- che altrove viene gestito dallo mente, badando solo al proprio Stato italiano. interesse particolare, più difficil- mente sanno far fronte alle sor- ti avverse, e la loro prosperità, DAL PRINCIPATO quand’anche potesse sembrare VESCOVILE acquisita una volta per sempre, ALLA GRANDE GUERRA è più fragile. Per questo il Tren- I tino è sempre corso in aiuto l percorso che ha portato il delle altre regioni e degli altri Trentino ad ottenere uno popoli nei momenti difficili (ad Statuto di Autonomia così esempio con la sua Protezione fatto è stato un percorso lungo, civile, o con centinaia di asso- a volte tortuoso, caratterizzato ciazioni di volontariato attive da momenti anche drammatici. anche fuori dal Trentino, specie La sua origine può essere fatta nel Terzo Mondo). risalire al particolare status che Per questo inoltre il Tren- questo territorio – già coloniz- tino dell’Autonomia da sempre zato dai Romani che fondarono onora i suoi impegni con lo Sta- l’antica Tridentum, oggi Trento AL SERVIZIO Grazie all’Autonomia una to italiano, anche quelli riguar- – assunse in epoca medioevale: DELLA CONVIVENZA, terra un tempo povera e da cui danti l’andamento dell’econo- quello di un Principato vesco- DELLA PACE, si emigrava (ci sono comunità mia e dei conti pubblici (Patto vile sottoposto all’autorità im- DELLO SVILUPPO trentine in ognuno dei cinque di stabilità ecc.). L’Autonomia periale e tuttavia dotato di ca- continenti!) è diventata una ter- del Trentino, quindi, non è una pacità politico-amministrative U n’autonomia così con- ra ormai stabilmente ai primi scuola di egoismo, ma di re- proprie, oggetto queste ultime cepita non può che es- posti fra le regioni europee sia sponsabilità. A partire dalla ge- di continue rinegoziazioni fra la sere di aiuto alla causa per ricchezza pro-capite sia so- stione delle nostre risorse, che Chiesa locale e l’Impero asbur- della convivenza, della pace, di prattutto per qualità della vita. sono i 9/10 del gettito fiscale gico. uno sviluppo sostenibile e ri- Ma l’Autonomia è anche prodotto dal territorio più una Venendo a epoche a noi più spettoso degli equilibri ambien- scuola di solidarietà; la nostra quota variabile dell’Iva negozia- vicine, dopo la definitiva sop- tali. esperienza ci ha portato infatti ta periodicamente con lo Stato. pressione del Principato, avve- un laico, il Vogt/Avvocato. In questa funzione si alternano Landlibell del 1511 che reca dettagliate disposizioni esponenti di grandi famiglie feudali, fino a quando il sull’arruolamento in caso di guerra, solo difensiva, e sulla titolo passa ai Conti del Tirolo che nel 1248 riescono ad distribuzione dei relativi costi. Nascono in quell’epoca le unificare la protezione di Trento e di Bressanone. Non a compagnie di Schützen. caso il 1248 viene identificato come l’anno di nascita del Tirolo; d’ora in avanti nei documenti al posto dell’antica LE RIVOLTE CONTADINE Nell‘ambito delle rivolte con- denominazione “Land im Gebirge” appare quella di “Con- tadine che interessano tutta l‘Europa centrale, va ricorda- tea del Tirolo”. La preponderanza dell’Avvocato sui Principi ta quella del 1525-26, la “guerra dei contadini” guidata vescovi si afferma già con Mainardo e successivamente da Michael Gaismayr che coinvolge rivoltosi trentini e viene fissata in una serie di trattati detti “Compattate”. tirolesi i quali danno vita ad una sorta di costituzione Nel 1342 viene conquistato – e il Conte del Tirolo emette ante litteram, gli “Articoli di Merano“, diffusi in tedesco e il relativo decreto – un diritto di partecipazione dei in italiano, una carta di grande tensione democratica, con rappresentanti dei Ceti al governo della cosa pubblica. affermazioni anticipatrici di autonomismo. Nel 1363, estinti gli ultimi eredi tirolesi, la titolarità di Avvocato passa agli Asburgo che la esercitano tramite un LE GUERRE NAPOLEONICHE E LA RIVOLTA DI HOFER ramo cadetto. La capitale viene trasferita da Merano ad La tempesta napoleonica fa cadere in tutta Europa l’istitu- centralistica e anticlericale. I ceti contadini insorgono Innsbruck. to dei Principati vescovili; vengono così secolarizzati an- sotto la guida di Andreas Hofer, un oste della Passiria, per che i due Principati di Trento e di Bressanone. In regione difendere le tradizioni e le realtà autonomistiche godute IL LANDLIBELL DEL 1511 I rapporti tra il Conte del si susseguono governi provvisori finché il territorio viene in passato. Dopo la condanna a morte di Andreas Hofer Tirolo e i Principati vengono regolati dal cosiddetto assegnato alla Baviera che vi introduce una legislazione da parte dei francesi – giustiziato a Mantova nel febbraio
6 il Trentino – aprile 2009 L’argomento nuta nel 1803, in seguito agli sconvolgimenti portati in questa terra dalle guerre napoleoniche ed alla successiva restaurazione imperiale, il Trentino divenne parte della Contea austriaca del Tirolo, che si estendeva a nord fino al confine bavarese, e a sud fino all’imbocco della pianura padana. La successiva stagione dei nazionalismi portò – in partico- lare con lo scoppio della Prima guerra mondiale – grandissime lacerazioni e sofferenze sia fra i militari che fra la popolazione civile, amplificate dal fatto che su queste montagne correva la linea del fronte che separava l’Italia dall’Austria e che i trenti- ni si trovarono a combattere chi fra le fila dei Kaiserjäger fedeli a Vienna chi tra quelle degli irre- DAL FASCISMO centro del dibattito. Bisognava queste esigenze; ma l’avvento dentisti che parteggiavano per AL DEGASPERIGRUBER ora infatti concedere ai sudti- della dittatura fascista cancellò l’Italia. rolesi il diritto di conservare per oltre vent’anni le nostre spe- A A partire dalla seconda metà lla fine della Grande la lingua tedesca, assieme na- ranze autonomistiche, ed insie- dell’800, inoltre, era cominciata Guerra, con il trattato turalmente al complesso delle me ad esse qualsiasi possibilità la stagione dell’emigrazione: di Saint Germain, il Ti- proprie tradizioni; e al tempo per le minoranze etnico-lingui- per sfuggire alla povertà, mi- rolo storico venne nuovamen- stesso bisognava rivitalizzare la stiche di vedersi riconosciuti i gliaia di trentini partirono per te diviso e il Trentino, assieme tradizione di autogoverno che propri diritti. Paesi vicini e lontani (in parti- all’Alto Adige-Südtirol, venne questi territori di confine gelo- Di autonomia, dunque, si è colare le Americhe) dando vita incorporato nello Stato italiano samente conservavano. potuto tornare a parlare solo alla ad un secondo “Trentino fuori e il problema dell’autonomia Sembrò inizialmente che fine della Seconda guerra mon- dal Trentino”. tornò così prepotentemente al l’Italia non fosse insensibile a diale. Atto fondamentale della “Alto Adige” resta legata a Trento fino al fascismo, tanto tre i sudtirolesi avrebbero preferito il confine linguistico è vero che il quotidiano liberale trentino si chiama, tra a Salorno e altri, come il presidente degli USA, Wilson, il l’Ottocento e il Novecento, appunto “Alto Adige”. cosiddetto confine napoleonico, a Chiusa e, grosso modo, a Merano. L’Italia istituisce la Provincia unica della Venezia L’ANNESSIONE ALL’AUSTRIA E IL 1848 Nel 1813, ca- Tridentina con capoluogo Trento, ma dopo pochi anni il duto Napoleone, la regione viene assegnata all’Austria che fascismo crea, nel 1926, la Provincia separata di Bolzano, la governa tramite il Governatore di Innsbruck e un’auto- ma senza la Bassa Atesina. Il Regime di Mussolini investe nomia relativa della Dieta tirolese fino al 1918. Il Trentino molto su Bolzano, provocando non pochi risentimenti lamenta una condizione minoritaria e chiede a partire nel Trentino. Nel 1939 i governi italiano e germanico dalla Dieta di Francoforte – convocata dopo le rivoluzioni sottoscrivono il “patto di trasmigrazione” che prevede del 1848 – la scissione territoriale della parte italiana. possibili opzioni – tra Germania e Italia – da parte degli La richiesta di autonomia separata, fatta propria da tutte abitanti di lingua tedesca. le forze politiche, si tramuta in irredentismo. L’epoca dei nazionalismi contrapposti vede sorgere – simboli molto L’ALPENVORLAND Scoppiata la Seconda guerra esaltati – i monumenti ad Hofer sul Berg Isel, a Walther mondiale, dopo la caduta del fascismo e l’accordo del 1810 – la regione viene divisa: la parte settentrionale von der Vogelweide a Bolzano, a Dante a Trento. dell’Italia con gli Alleati, le province di Trento, Bolzano e viene attribuita alla Baviera, fino a Merano e Chiusa; Belluno vengono aggregate nella “Zona di operazione” quella meridionale al Regno d’Italia, che istituisce il Di- IL FASCISMO E LE OPZIONI Con la fine della Prima dell’Alpenvorland alle dipendenze del Gauleiter nazista partimento dell’Alto Adige con capoluogo Trento (mentre guerra mondiale il confine che s’impone è quello chiesto di Innsbruck. Si ricostituisce, in qualche modo, il Tirolo quello dell’Adige fa capo a Verona). La denominazione dai militari al Brennero, perché ritenuto il più sicuro, men- storico anche se i destini delle tre province sono diversi:
il Trentino – aprile 2009 7 rinascita dello spirito autono- avanzate dai due territori. Si mista è la firma, il 5 settembre aprì quindi una nuova stagione del 1946, dell’Accordo di Parigi, di rivendicazioni, che conobbe fra il trentino Alcide Degasperi, anche momenti drammatici. Si il maggiore statista che la nostra dovette aspettare fino al 1972 terra abbia espresso, il quale era per assistere, al termine di una nel frattempo divenuto capo del nuova stagione di intense trat- Governo italiano, e il ministro tative, alla nascita del Secondo degli esteri austriaco Karl Gru- Statuto di Autonomia, il qua- ber. L’accordo, nato anche gra- le finalmente accoglieva le ri- zie alla pressione esercitata dal- chieste delle due Province ed la società civile, riconosceva la avviava una nuova stagione di completa uguaglianza di diritti rapporti pacifici e proficui fra tra cittadini di lingua italiana e il Trentino, l’Alto Adige, e il go- tedesca e concedeva ampie au- verno centrale di Roma. tonomie legislative ed esecuti- Più di recente, nel venire ve al Trentino e all’Alto Adige, progressivamente meno le ra- all’interno di un contesto che gioni che sostengono lo Stato attribuiva però maggiori pote- L’AQUILA DI SAN VENCESLAO nazionale come unica forma ri alla Regione anziché alle due Lo stemma della Provincia autonoma di Trento. Fu il re Giovanni di Boemia in persona a possibile di organizzazione ci- Province autonome. concedere al principe vescovo di Trento Nicolò da Bruna (di origini boeme per l’appunto) vile e politica, soprattutto a “l’aquila fiammeggiante” che avrebbe rappresentato di lì a venire il Principato trentino. seguito del processo di costru- Era il 9 agosto 1339, una data storica che compare su un “diploma ufficiale” redatto zione dell’Unione europea, è ri- DAL PRIMO in lingua latina su fine pergamena con caratteri gotici, ritrovato nella primavera del sultato sempre più chiaro che il AL SECONDO STATUTO 1971 dallo studioso Frumenzio Ghetta. Secondo l’uso invalso in Italia di dotare le cammino sin qui percorso, e più DI AUTONOMIA province dello stesso stemma che in passato aveva espresso l’unità territoriale, anche ancora quello che ci sta dinan- la Provincia autonoma di Trento ha assunto l’emblema del Principato vescovile: “l’aquila zi, rappresentano una ricchezza I l primo Statuto di Autono- nera in campo d’argento, con il becco, gli artigli e gli alamari dorati e il contorno di 420 che travalicano i limiti geografi- mia, approvato nel 1948, fiammelle rosse”, così come risulta tracciata nel “diploma” sottoscritto dal re di Boemia. ci del Trentino. rappresentò senza dubbio un grande passo in avanti ri- La statua di San Venceslao nell’omonima piazza di Praga. Sul basamento è scolpita spetto al passato; tuttavia esso l’aquila del Santo. Foto: Flavio Faganello non dava piena soddisfazione da Un Segno d’Europa, ed. Sirio, 2002. alle richieste di autogoverno occupazione e repressione dura a Belluno; qualche di Bolzano, nel novembre del 1957, anche se lo slogan concessione a Trento; piena integrazione per Bolzano. risaliva, storicamente, al primo dopoguerra e singo- larmente risultava parallelo al “Los von Innsbruck” dei L’ACCORDO DI PARIGI L’Austria richiede, come già trentini nell’Ottocento. La protesta viene accompagnata nel 1918, la possibilità di autodeterminazione per il da passi austriaci all’assemblea dell’ONU e da una serie Sudtirolo, ma la Conferenza delle potenze vincitrici a di attentati. Ma proprio al culmine della lacerazione, che Parigi impone ai due Stati, entrambi sconfitti, di ricercare naturalmente coinvolgeva pure Innsbruck, una comune un’intesa. Il presidente del Consiglio e ministro degli volontà di convivenza riesce ad esprimere la mediazione esteri italiano Alcide Degasperi e il ministro degli esteri che attraverso il lavoro della “Commissione dei 19” porta austriaco Karl Gruber, sottoscrivono il 5 settembre 1946 al “Pacchetto”, accettato alla fine da tutte le parti, e al l’Accordo di Parigi. L’Assemblea costituente italiana secondo Statuto di Autonomia, nel 1972. istituisce nel 1948 la Regione Trentino Alto Adige, che prevede un assetto tripolare, la Regione e le due Province ACCORDI TRANSFRONTALIERI Tra i due Paesi è così autonome. possibile sottoscrivere un solenne “patto di amicizia”; l’entrata dell’Austria nell’Unione europea rappresenta, tra Una copertina storica del Time, settimanale americano. È quella dell’aprile 1948, dedicata alle elezioni in Italia. LA ROTTURA DELLA COLLABORAZIONE E IL NUOVO l’altro, la scomparsa del confine al Brennero. Si profilano Il protagonista è sempre lui, Alcide Degasperi, il grande STATUTO Il gruppo sudtirolese, dopo un periodo iniziale ipotesi di collaborazione tra Tirolo e Trentino; si pongono statista trentino che ha legato il suo nome all’Europa di collaborazione, contesta tale soluzione e chiede un’au- le basi per la creazione dell’Euregio. e che il 5 settembre 1946, sottoscrivendo con Karl Gruber l’Accordo di Parigi, ha segnato una tappa decisiva tonomia separata. Il “Los von Trient” viene proclamato in nelle vicende dell’Autonomia in Trentino. un grande raduno popolare a Castel Firmiano, nei pressi
8 il Trentino – aprile 2009 L’argomento L’autonomia da leggere Q uindici libri per saper- vanno oltre il problema dell’Au- profondire poi il Novecento. lare attenzione agli avvenimenti ne di più dell’Autono- tonomia investendo tutte le vi- Ricca è la parte iconografica di del secondo dopoguerra ed al mia trentina e del si- cende del territorio. In questo questa opera complessa ed ap- dibattito politico. Per saperne di stema autonomistico regionale aiuta molto la Storia del Tren- profondita. più di quanto successo nell’Ot- così come è venuto a formarsi tino a cura di Sergio Benvenuti, Più rapidi nella consulta- tocento il libro di riferimento è nel secolo scorso. Sono tanti? ed Panorama: quattro volumi zione sono i libri di Aldo Stella Il Trentino nel secolo decimono- Sono pochi? Forse sono suffi- in cui si raccontano le vicende (Storia dell’Autonomia trentina, no di Umberto Corsini ed edito cienti per avere una conoscenza dalla fondazione del Principato Uct) e di Lia de Finis (Percorsi nel 1963 dal Museo storico, al- non superficiale. Non è poi ne- vescovile nei primi dell’anno di storia trentina, Didascalie- lora Museo del Risorgimento. cessario leggerli tutti, possono Mille. Importante è il volume in PAT), anch’essi capaci di percor- Per l’ambito temporale che costituire un percorso per pas- cui sono raccolti i documenti e rere una pluralità di secoli delle va dalla fine della prima guerra sare da un’informazione gene- quello in cui dedicato alle bio- vicende del Trentino. In più, il mondiale fino alla crisi del pri- rale a qualche approfondimento grafie dei personaggi trentini di testo di Lia de Finis è dedicato mo statuto di Autonomia nel più dettagliato. Insomma, pos- tutti i tempi. alle scuole superiori e quindi 1962 il punto forte della lettura sono aiutare sia vuole saperne Utile anche Autonomia: con fini più chiaramente peda- sono i tre volumi di Storia del di più, ma anche chi vuol co- storia e cultura di Sergio Bres- gogici. In un orizzonte riferito Trentino contemporaneo, ed minciare con una informazione san: opera edita da Curcu & dalla metà dell’Ottocento in poi Verifiche, con saggi di Vincen- generale e non specialistica. Genovese in due volumi di cui è utile il libro di Gianni Faustini zo Calì, Paolo Piccoli, Armando Si può cominciare dai libri il secondo riservato alla docu- Storia dell’Autonomia del Tren- Vadagnini, Alfredo Canavero. di storia più generali, ma non mentazione. L’avvio di fatto è tino Alto Adige: un’antologia di Meritano una lettura anche i certo generici e che comunque dal Landlibell del 1511 per ap- saggi storiografici con partico- saggi di Armando Vadagnini
il Trentino – aprile 2009 9 15 LIBRI PER SAPERNE DI PIÙ DELL’AUTONOMIA TRENTINA BIBLIOGRAFIA (Dai venti di guerra alla rico- progetti per lo Statuto speciale Benvenuti Sergio, Storia del Trentino, Panorama, Trento 1994-1998, (4 vol.). struzione 1938-1948), di Alfre- del 1948 di Paolo Piccoli e Ar- do Canavero e Roberta Caccia- mando Vadagnini, edito dalla Bressan Sergio, Autonomia: storia e cultura, Curcu & Genovese, Trento 1997, (2 vol.). lupi (La riconquista dell’identità Regione. L’Accordo Degasperi Corsini Umberto, Il Trentino nel secolo decimonono, vol. I (1796-1848), Museo trentino del 1948-1972) e di Sara Lorenzini Gruber trova negli atti del con- Risorgimento, Tip. Manfrini, Rovereto 1963. (Il Trentino nella crisi italiana vegno Da un conflitto interna- De Finis Lia (a cura di), Percorsi di Storia Trentina, Didascalie, Provincia autonoma di Trento, 2000. e internazionale 1973-1992) in zionale a un comune impegno Faustini Gianni, Storia dell’autonomia del Trentino - Alto Adige, Publilux, Trento 1995. “Storia del Trentino”, volume europeo tenutosi nel 1993 a Fedel Domenico, Storia dell’A.S.A.R., Pezzini, Villalagarina 1980. sesto, edizioni il Mulino. Bolzano un testo particolar- Grigolli Giorgio, Viaggio nell’Autonomia, Publilux, Trento 1997. Di interessante lettura è mente completo. L’edizione è Il cammino dell’autonomia nei progetti per lo statuto speciale del 1948 (contributi di Paolo Piccoli - Viaggio nell’Autonomia di Gior- della Regione, nel 1994. Per chi Armando Vadagnini), Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, Trento 1988. gio Grigolli, edito da Publilux: ama approfondire i temi della Lando Mauro (a cura di), Incontro con l’autonomia: autogoverno e sviluppo del Trentino, Provincia in 18 capitoli presenta fatti sto- diplomazia c’è il volume L’Ac- autonoma di Trento, Trento 1995. rici e momenti di cronaca rac- cordo Degasperi Gruber nei do- Le parole dell’autonomia: dizionario dell’autogoverno trentino (contributi di Mauro Lando e Mauro contati “dal di dentro”. cumenti diplomatici italiani ed Marcantoni), Provincia autonoma di Trento, Trento 1972. Molti sono poi i libri di ap- austriaci a cura di Enrico Serra, Serra Enrico (a cura di), L’accordo Degasperi - Gruber nei documenti diplomatici italiani e austriaci, profondimento su singoli aspet- edito dalla Regione nel 1996. In- Regione Autonoma Trentino - Alto Adige, Trento 1990. ti e momenti storici dell’assetto fine l’intreccio tra storia e diritto Stella Aldo, Storia dell’Autonomia trentina, UCT, Trento 1997. autonomistico. Per le vicende è approfondito negli atti curati Storia del Trentino contemporaneo. Dall’annessione all’autonomia - diretta da Ottavio Bariè (3 vol.), dell’Asar si può fare riferimento da Pierangelo Schiera e Fulvio ed. Verifiche, Trento 1978 (I vol., Vincenzo Calì, Lo stato liberale e l’avvento del fascismo (1918-1926); a Storia dell’Asar 1945-1948 di Zuelli del convegno 1948-1988 Paolo Piccoli, Lo stato totalitario (1927-1940); II vol., Armando Vadagnini, Gli anni della lotta: guerra, Domenico Fedel, edizioni Pez- L’autonomia Trentina, origini resistenza, autonomia (1940-1948); III vol., Alfredo Canavero, Gli anni della Regione (1948-1962). zini. Per l’articolarsi dei progetti ed evoluzione tra storia e diritto Storia del Trentino, vol. VI (l’Età contemporanea. Il Novecento), Itc- il Mulino, Bologna 2005. di Statuto il riferimento va a Il edito dal Consiglio della Provin- Vadagnini Armando - Piccoli Paolo, Il cammino dell’autonomia nei progetti per lo statuto speciale del cammino dell’Autonomia nei cia di Trento nel 1989. 1948, Regione Trentino - Alto Adige, Trento 1988.
10 il Trentino – aprile 2009 L’argomento Trentino e Tirolo più vicini La visita del Capitano del Land Tirol, che in passato è stato anche assessore regionale alla scuola nonché più quale realizzare le previste collaborazioni in tutti i settori. «Per questo – ha sottoli- Platter: scuola, sanità, di recente ministro della difesa e poi degli neato – crediamo molto nell’Euroregione, interni della Repubblica austriaca. Fra i no- un obiettivo importante per il futuro, nello tunnel del Brennero stri territori ci sono già molti rapporti di spirito europeo evocato dal collega austria- collaborazione, in campi che spaziano dalla co. Purtroppo il parlamento italiano non scuola all’università e alla cultura, ed è mia ha ancora ratificato il relativo accordo fra intenzione portarli avanti e approfondirli Italia e Austria, e ci auguriamo lo faccia al S i è svolto – in un clima molto cordiale ulteriormente. Su alcune questioni siamo più presto. Da parte nostra, abbiamo avvia- e costruttivo – l’incontro fra il Capi- praticamente ‘obbligati’ a collaborare: pen- to un importante confronto con Roma sul tano del Tirolo Günther Platter, per la so ad esempio ai trasporti, alla grande sfida futuro della nostra Autonomia. È mia in- prima volta in visita ufficiale in Trentino in del raddoppio della ferrovia del Brennero, tenzione inserire nella discussione anche la questa sua veste – e il presidente della Pro- che richiede però anche l’adozione di una ratifica dell’accordo sulle euroregioni, così vincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai. politica dei trasporti su ferro a livello eu- da garantire alla cooperazione Trento-Bol- Dopo la tradizionale consegna all’ospite ropeo». Il presidente Dellai ha ricordato zano-Innsbruck dell’Aquila di San Venceslao, i due presiden- che l ti hanno confermato la volontà di continua- istitu re ed approfondire i rapporti di collabora- corn zione fra i due territori, meglio se all’interno di una cornice istituzionale stabile quale è quella offerta dall’Euregio. Fra i temi in di- scussione quello del traffico – con la grande scommessa del raddoppio della linea fer- roviaria del Brennero – gli scambi a livello scolastico e le sperimentazioni per l’appren- dimento delle due lingue, la collaborazione inter-universitaria, quella sul versante sani- tario ed ancora la cooperazione economica e quella culturale, specie in questo 2009 che è l’anno delle celebrazioni hoferiane. «Sono molto lieto di essere qui in visita ufficiale a Trento – ha detto il presidente I presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano con il Capitano del Tirolo, insieme a Castel Firmiano. Il “Los Von Trient” è lontano « Mezzo secolo è passato da quando si pronunciò il “Los von Trient”. Oggi a pochi metri da quel cippo che renzo Dellai, presente a Castel Firmiano all’inaugurazione del- la mostra dedicata ad Andreas Hofer organizzata da Reinhold e pronunciato a pochi metri dal cippo che riporta la scritta “Los von Trient” che riassume il celebre discorso di Silvius Ma- intensa collaborazione». Dellai ha in particolare riconfermato – in linea con quanto espresso da Luis Durnwalder – la volontà ricorda quella stagione è pre- Messner. Presente alla cerimo- gnago, dia la misura di come la del Trentino di costruire assie- sente il presidente proprio di nia accanto al collega altoatesi- situazione dell’Autonomia sia me all’Alto Adige e al Tirolo una quel territorio dal quale si vole- no Luis Durnwalder, Dellai ha evoluta in questi ultimi decen- grande Euroregione nella quale va scappare e credo che sia un sottolineato come l’intervento ni. «Nel luogo simbolico ove 52 i tre territori, ciascuno con la segno forte di quanto sia evo- di un presidente della Provincia anni fa si consumò una frattu- propria lingua e la propria cul- luta la nostra Autonomia». Lo autonoma di Trento, a 52 anni ra – ha detto Lorenzo Dellai – tura, possano condividere un ha detto il presidente della Pro- di distanza dal famoso radu- oggi si rinnova invece un forte futuro comune. vincia autonoma di Trento, Lo- no nato proprio in quel luogo spirito di reciproco rispetto e di NNN
il Trentino – aprile 2009 11 Notizie Lavori fatti in casa Contributi singole unità abitative – comprese le rela- tive pertinenze –, ed i condomini per gli fino al 40% interventi sulle parti comuni degli edifici. Non sono comunque oggetto di contributo a chi ristruttura gli interventi su unità abitative di proprietà di imprese. Il contributo è in ogni caso alternati- vo alla detrazione d’imposta prevista dallo Stato (36%) per gli interventi di recupero L a manovra anticongiunturale del- del patrimonio edilizio in base alla legge 27 la Provincia autonoma di Trento si dicembre 1997, n. 449. arricchisce di un nuovo, importante Il contributo è concesso, su istanza capitolo destinato al sostegno del compar- dell’interessato e nei limiti delle risorse di- to edilizio. Con la legge finanziaria 2009 sponibili sul Fondo (10 milioni di euro sul nasce un fondo destinato alla concessione 2009 ed altrettanti sul 2010), dalla società di contributi, nella misura massima del 40 Cassa del Trentino S.p.A. che esaminerà per cento della spesa ammessa, per gli in- le istanze secondo l’ordine cronologico di terventi di recupero sul patrimonio edilizio presentazione delle stesse. (ad esclusione della manutenzione ordina- ria), nonché altre tipologie di interventi che potranno essere individuate dalla Giunta provinciale (ad esempio gli ampliamenti) QUESTI I CRITERI ad esclusione delle nuove costruzioni. I la- Il contributo è erogato ai richiedenti in unica soluzione dopo presentazione della documentazione in base ai vori per i quali verrà concesso il contributo criteri che saranno stabili dalla Giunta provinciale che prevederà altresì la possibilità di concedere al beneficiario non dovranno essere iniziati prima dell’en- un’anticipazione sul contributo spettante. Alla stessa Giunta è demandata la definizione delle modalità e termini trata in vigore della legge finanziaria. di presentazione della domanda. Per i soggetti già presenti nelle graduatorie relative al “Piano straordinario degli Possono beneficiare del contributo le interventi in materia di edilizia abitativa agevolata” è prevista la possibilità di scegliere di beneficiare del nuovo persone fisiche che hanno presentato la de- contributo nei limiti e con le modalità che saranno stabiliti. Il contributo non è cumulabile con altri contributi o nuncia di inizio attività o hanno ottenuto la agevolazioni fiscali previsti dalle norme provinciali e statali con riguardo al medesimo intervento. concessione edilizia per gli interventi sulle Sanità, risorse per 43 milioni di euro L a Giunta provinciale ha approvato il diochirurgia (il reparto è già stato trasferito primo stralcio del Piano per l’edilizia al sesto piano); poco più di 4 milioni di euro sanitaria per la XIV legislatura. Un vanno alla struttura di Villa Rosa e all’ospe- primo, importante anticipo di quello che dale di Arco (per gli arredi fissi di Villa Rosa, sarà il Piano sanitario con una particolare gli interventi non significativi e il fondo di accentuazione in chiave anticrisi. Il Piano riserva) e 5,3 milioni di euro per quanto ri- mette a disposizione risorse per comples- guarda il Nuovo ospedale del Trentino (per sivi 25 milioni di euro sul 2009 destinate al direzione lavori, progettazioni, espropri e finanziamento di opere di edilizia sanita- fondi di riserva). Via libera anche alla de- ria. All’interno di questi interventi spicca il libera che approva il testo unico dei criteri mezzo milione di euro destinato al primo poi aggiunti gli interventi che riguardano il urgenti per la concessione di agevolazioni stralcio dell’intervento di sistemazione del- Progetto Speciale Grandi Opere civili del- per gli interventi anticongiunturali in conto le degenze del reparto di ostetricia/gineco- la Provincia. Nell’ambito della manovra di capitale per il 2009, sempre nel settore delle logia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, assestamento 2009 vengono programmate Opere RSA, Residenze Sanitarie Assistite. che prevede una spesa complessiva pari a infatti risorse per 1,8 milioni di euro per la La cifra complessivamente a disposizione 1,5 milioni di euro (i lavori partiranno entro ristrutturazione del Santa Chiara, con par- per il 2009, per quanto riguarda le RSA, i primi mesi del 2010). A queste cifre vanno ticolare riferimento all’inizio lavori per car- ammonta a 18 milioni di euro.
12 il Trentino – aprile 2009 Notizie La lettera del presidente La sfida alla crisi economica ai provinciali Erogate finora 477 indennità Piano immobili «Anche il Trentino è in- Sono 477 i lavoratori licenziati per crisi ai quali Agenzia del Lavoro ha erogato Approvato dalla Giunta provincia- vestito dagli effetti di una finora l’indennità di sostegno al reddito (da 200 a 600 euro mensili) prevista le il Piano pluriennale 2009-2013 crisi economica che non nell’ambito delle misure contenute nel Piano straordinario anticrisi. Si sono degli investimenti su immobili di ha precedenti, essendo di rivolte ai Centri per l’impiego per avere informazioni 3.219 persone. Dei 477 proprietà della Provincia autono- beneficiari (265 italiani e 212 stranieri), 113 sono donne e 364 uomini. Cin- ma di Trento. Il Piano rientra fra fatto la prima crisi dell’era quanta di loro hanno un’età superiore ai 50 anni, 107 hanno tra i 40 e i 49 anni le misure adottate dalla Provincia globale. Quando sarà pas- e 320 hanno meno di quarant’anni. La quota maggiore, il 57,4 %, è composta per fronteggiare la crisi economica. sata, niente sarà più come da lavoratori (274) che hanno cessato o terminato un rapporto di lavoro a Complessivamente il suo ammon- tempo determinato. Dai dati elaborati da Agenzia del Lavoro e dall’Osserva- tare è di oltre 13 milioni di euro. prima. Non voglio spaven- torio del mercato del lavoro, emergono ulteriori elementi. Il comprensorio Sono previsti interventi di siste- tare nessuno, sono convinto maggiormente rappresentato è quello della Valle dell’Adige, con 144 lavora- mazione e manutenzione straor- che il Trentino abbia in sé tori pari al 30,2% del totale, segue la Vallagarina con 132 lavoratori (27,7 %), dinaria volti ad incentivare il riuso tali e tante risorse – prima quindi i comprensori Valli Giudicarie (48) e Alta Valsugana (44). del patrimonio edilizio esistente e, attraverso l’applicazione di sistemi di tutto umane – da poter d’intervento innovativi, migliorare far fronte alle difficoltà ed Accordo sugli ammortizzatori le condizioni di sicurezza e di vivi- uscire dalla crisi “rinvigo- bilità degli ambienti, il contenimen- to dei consumi energetici e dell’in- rito”, più coeso, più com- Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha affida- quinamento acustico. to agli uffici provinciali competenti l’incarico di attivare le procedure per petitivo, più moderno». giungere, entro il prossimo 20 maggio, ad un accordo con le parti sociali da Inizia così la lettera che sottoporre poi al governo nazionale, per poter in tal modo attingere per la Lorenzo Dellai, presidente propria parte di competenza ad uno stanziamento di 8 miliardi di euro. Si tratta di un fondo che lo Stato ha messo a disposizione per il finanziamen- della Provincia autonoma to dei cosiddetti “ammortizzatori sociali in deroga” a favore dei dipendenti di Trento ha scritto a tutti a tempo indeterminato licenziati o sospesi da aziende industriali fino a 15 i dipendenti e dove ricorda dipendenti e artigiane o commerciali fino a 50 dipendenti. come proprio la Provincia abbia varato una manovra anticrisi che movimenta una cifra imponente, 850 milioni di euro, circa il 5% del Pil della Provincia. «È un impegno notevolissimo L’agenzia dei servizi – continua il presiden- te Dellai – ma le risorse Il presidente della Provincia auto- noma, Lorenzo Dellai e il presiden- finanziarie da sole non te del Consiglio delle autonomie bastano. Per questo mi ri- locali, Paola Furlan hanno siglato volgo anche a voi chieden- un’intesa contenente i principi in- formatori per la costituzione e la do la vostra collaborazio- gestione dell’Agenzia dei servizi, ne. Vi chiedo di affrontare soggetto che sarà dotato di auto- questa sfida perché è parte Investimenti nell’edilizia scolastica nomia giuridica, contabile e ge- dei nostri doveri, in una stionale. L’Agenzia costituisce una La Giunta ha approvato la delibera relativa al Piano degli investimenti nel struttura operativa unica, di cui si situazione tanto difficile; settore dell’edilizia scolastica per gli anni 2009-2013 (scuole superiori e potranno avvalere le strutture pro- ma anche perché essa ci of- centri/istituti di formazione professionale). Le risorse stanziate sul 2009 vinciali, gli enti strumentali pub- fre l’occasione di accrescere sono destinate prima di tutto, per circa 5.271.000 euro, all’attuazione della blici, le Comunità e i Comuni, per manovra anticongiunturale approvata dalla Giunta provinciale ovvero ad tutte le fasi relative all’appalto di il nostro orgoglio di far investimenti caratterizzati dall’immediata cantierabilità, dal completamen- opere pubbliche. I risultati attesi parte dell’amministrazione to dei lavori entro l’anno e dalla realizzazione attraverso il coinvolgimento dall’Agenzia sono la razionalizza- pubblica. Un’amministra- di imprese locali. Si tratta, in prevalenza, di investimenti diretti alla ma- zione e la velocizzazione delle varie nutenzione straordinaria e alla messa a norma del patrimonio scolastico. fasi degli appalti, anche per dare un zione che nel momento del Tra gli interventi di maggiori dimensioni, ricordiamo: il completamento apporto decisivo alla cantierabilità bisogno non si tira indietro, del polo scolastico di Pergine (3 milioni di euro); l’ampliamento del CFP delle opere messe in programma ma è anzi pronta a dare il Enaip di Tione (2 milioni e 300 mila euro); il completamento del Polo di dall’amministrazione provinciale in Villazzano (1 milione e 200 mila euro). funzione anticrisi. massimo».
il Trentino – aprile 2009 13 Formazione formato Europa Artigianato e industria La Giunta provinciale ha definitivamente approvato gli interventi anticrisi che beneficia- Aiuti alle piccole imprese no del sostegno finanziario dell’Unione europea (Fondo sociale europeo) e che rientrano La Giunta provinciale ha approvato tre ulteriori provvedimenti nel qua- nella più ampia manovra messa a punto da Piazza Dante – assieme alle forze economiche dro delle misure anticrisi. Il primo e sociali – per contrastare gli effetti della recessione internazionale. La delibera mobilita provvedimento, rivolto al settore risorse per un totale di 18.610.000 euro (28% a carico della Ue, 48% dello Stato e il resto artigianato, comprende anche l’au- a carico della Provincia). Il primo “blocco” di interventi consiste in una massiccia azione mento e la ridefinizione degli aiuti di formazione e riqualificazione rivolta ad aziende, lavoratori occupati o in mobilità ed per investimenti fissi di protezione ambientale e risparmio energetico ex-lavoratori. I benefici saranno molteplici: da un lato le aziende saranno “sollevate”, per il per il settore artigianato e costitui- lasso di tempo previsto dal percorso di formazione, dagli oneri riguardanti i lavoratori alle sce una misura del tutto identica a loro dipendenze; dall’altro i lavoratori sospesi o in mobilità (che percepiscono un sostegno quella già adottata per l’industria. al reddito) o senza lavoro (e privi di una qualche forma di sostegno), con la frequenza La misura degli aiuti sale dall’attua- dei corsi di formazione accederanno a borse di studio di entità variabile che rappresen- le 7,5% al 15% per le piccole impre- se (per le medie 10% o 15% in de tano anche una forma importante di integrazione al reddito. La formazione si indirizza minimis; quest’ultima misura è pre- alle competenze professionali più avanzate fra quelle richieste dal mercato del lavoro, in vista anche per le grandi imprese). particolare quelle digitali, linguistiche e comunicative. La seconda tipologia di interventi L’aumento riguarda anche le impre- è pensata per i lavoratori e le lavoratrici con figli minori e consiste nell’erogazione di buoni se di autotrasporto (merci, persone di servizio da utilizzare per l’acquisto di servizi e intermodale). Quanto al “tiraggio” di questa misura, pur non essendo di cura ed educativi a favore di bambini e ragazzi internet stimabile a priori in un contesto di in età compresa fra 3 mesi e 16 anni. crisi, si ha motivo di ritenere che la Info: www.fse.provincia.tn.it in Area Utenti, Buoni di Servizio stessa possa riguardare circa 1.000 domande di agevolazione (tre quar- ti delle quali per l’artigianato) con Banche La proposta un impatto finanziario nell’ordine di 30 milioni di euro (metà dei quali In arrivo i mutui Tavoli anticrisi anche a livello territoriale ripartiti in cinque rate annuali). Si è riunito il tavolo tecnico del cre- «Dobbiamo essere realisti e sapere che la crisi economica non ha ancora dito, costituito da Provincia, Con- mostrato tutti i suoi effetti, ma dobbiamo anche essere ottimisti e avere Calamità pubbliche sorzi fidi (Confidimpresa Trentino, fiducia negli strumenti dell’Autonomia. Quanto più avremo fiducia in tali Si è infine ritenuto di introdurre Cooperfidi e Cooperativa Artigiana strumenti, tanto più riusciremo a difendere la nostra Autonomia». Loren- una specifica misura di agevolazio- di Garanzia) e le banche del terri- zo Dellai ha parlato di crisi economica del Trentino durante una serie di ne per investimenti di minore en- torio (Cassa centrale delle Casse incontri sul territorio. E proprio alle realtà territoriali trentine, nelle quali tità destinati al ripristino di attività rurali, UnicreditBanca, Unicre- la crisi in atto produce effetti e contraccolpi diversi, Dellai ha lanciato un produttive danneggiate da calamità dit Corporate Banking e Banca di invito: «La Provincia ha istituito un tavolo permanente per affrontare que- pubbliche, che per natura e dimen- Trento e Bolzano). Dalla riunione sta difficile congiuntura, ma sarebbe auspicabile che anche a livello terri- sione non possono essere sostenuti sono scaturite proposte interes- toriale si costituiscano tavoli locali di valutazione delle dinamiche in atto, dalla “legge sulle calamità pubbli- santi. Le banche, su sollecitazione perché è importante che anche a questo livello ci si raccordi». che”. Il contributo in de minimis, della Provincia che interverrà con dunque fino a 200mila euro, è pari un finanziamento a sostegno delle In una fase di difficoltà al 75% delle spese per la sistemazio- garanzie offerte dai Confidi e per «Stiamo attraversando una fase di ne di immobili non di proprietà e l’abbattimento degli interessi a ca- difficoltà nella quale noi oggi vedia- per la sostituzione di beni mobili rico delle imprese, metteranno a mo solo i primi effetti della crisi eco- danneggiati da pubbliche calamità. disposizione un plafond di 300 mi- nomica, ma riusciremo a superare lioni di euro da destinare a mutui di la crisi solo se sapremo essere uniti, Imprese di autotrasporto riassetto per medie imprese (mutui se tireremo tutti dalla stessa parte, Riguardo all’incentivo per la cessa- fino a 1 milione di euro); per pic- utilizzando appieno e bene gli stru- zione dell’attività la cosiddetta “rot- cole imprese più strutturate (mutui menti e le risorse che abbiamo ma tamazione” di piccole imprese di fino a 500.000 euro); per alberghi anche se sapremo usare il buon sen- autotrasporto, si tratta di aiuti in de (mutui fino a 1,5 milioni di euro); so». È con queste parole che Lorenzo minimis da 30mila a 40mila euro, per aziende di autotrasporto (mu- Dellai ha concluso uno degli incontri a seconda che l’impresa possegga tui fino a 2 milioni di euro). serviti per illustrare i dettagli della manovra anticrisi varata dalla Giunta uno oppure due o più automezzi. Il provinciale (la nascita dell’Agenzia unica per gli appalti, le nuove misure senso di questa misura è favorire il per l’artigianato, l’utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo), ma so- ritiro di imprese marginali, che ide- prattutto per cogliere dal vivo, dai territori appunto, le “voci della crisi”, le almente “consegnano” la loro quota preoccupazioni degli operatori. di mercato a imprese meglio posi- zionate e in grado di rafforzarsi. È Il sostegno alle famiglie dunque una sorta di aiuto alla con- Le risorse messe sul piatto dalla Provincia per fronteggiare la “ricaduta” centrazione d’impresa. Tenuto con- che la crisi sta avendo anche sul Trentino sono ingenti, 850 milioni di euro to dello stanziamento (2 milioni di pari a circa il 5% del Pil. Ma l’azione della Provincia non si fermerà qui. euro), questa misura potrà riguar- Dellai ha parlato, a questo proposito, di ulteriori misure rivolte, in partico- dare circa una sessantina di casi. lare, a sostenere le famiglie nelle spese per assicurare ai figli percorsi di alta formazione «non possiamo permettere che le famiglie rinuncino, sotto il peso della crisi economica, a far studiare i figli».
14 il Trentino – aprile 2009 Notizie Il patrimonio Economia Eventi delle Dolomiti Accordo Provincia-Camera di commercio Mostra itinerante sul legno È stato approvato dalla Giunta provinciale il nuovo Accordo di program- La Galleria d’arte Atrebas di Dozza ma che disciplina per la durata della presente legislatura (2009-2013) i rap- (BO), la Vecchia Pescheria di Cer- porti tra Provincia autonoma di Trento e Camera di commercio, industria, via, Palazzo dei Diamanti a Ferrara, A Cortina d’Ampezzo artigianato e agricoltura di Trento. Con questo accordo i due enti con- il chiostro del Policlinico S. Orsola- le Province di Belluno, fermano le linee strategiche del precedente, e individuano in tre aree (la Malpighi a Bologna, e poi Borgo Bolzano, Pordenone, Trento promozione del territorio, l’internazionalizzazione e l’alta formazione), i Valsugana e Castello Tesino: sono e Udine hanno presentato campi di attività della Camera di commercio. Nell’internazionalizzazione, queste le sedi che ospiteranno fino in particolare, viene individuata una funzione strategica per la competiti- al 25 luglio 2009 Luci ed ombre del congiuntamente il percorso vità del sistema economico trentino. legno… una mostra che viaggia, fatto fin qui per la candidatura la rassegna itinerante delle opere delle Dolomiti a Patrimonio Nuovo Centro per l’impiego d’arte vincitrici del Simposio in- dell’Umanità. L’evento ha È aperto e pienamente operativo il nuovo Centro per l’Impiego di Trento. ternazionale di scultura lignea che segnato l’avvio delle iniziative La struttura di via Maccani è stata completamente ristrutturata e riorga- si tiene da sette anni nel Tesino. nizzata per essere ancora più funzionale e accogliente. Una struttura mo- La mostra è una delle poche ma- congiunte delle cinque Province derna, pensata per soddisfare le esigenze di chi è in cerca di lavoro e per nifestazioni che “esportano” cul- per discutere sui temi più lavorare in rete con tutte le realtà del settore, dagli altri centri disseminati tura dal Trentino e promuove sia importanti relativi al governo sul territorio provinciale ai patronati. le espressioni artistiche locali, in e allo sviluppo del territorio questo caso espressione di ricerca e attinenti al bene Dolomiti: la Attività di Patrimonio del Trentino spa sperimentazione estetica, sia il ter- Approvato dalla Giunta il piano delle attività per gli anni 2009, 2010, 2011 ritorio e le comunità. Nel caso del conoscenza, la relazione tra della società Patrimonio del Trentino spa. La società, punto di riferimen- Simposio del Tesino l’arte diventa conservazione e sviluppo, la to per le iniziative immobiliari del patrimonio pubblico prevede: il nuovo partecipazione e condivisione nel- valorizzazione del territorio, Museo della Scienza nell’area ex-Michelin di Trento; il finanziamento e le piazze, ma va sottolineato anche la gestione del bene. A Cortina completamento delle opere della Fondazione Mach di S. Michele all’Adige; l’alto livello artistico. l’assessore all’Urbanistica ed la realizzazione del Museo della Scienza presso l’area ex-Michelin di Ro- vereto; l’acquisizione e/o realizzazione dell’immobile destinato a sede di enti locali, Mauro Gilmozzi, Informatica trentina spa; il completamento della valorizzazione dell’area ha sottolineato il valore di una polifunzionale ex-Coni a Madonna di Campiglio; lo sviluppo dell’area ex- candidatura definita dagli stessi Anmil di Rovereto; lo sviluppo dell’area ex-caserme Degol di Strigno; la valutatori dell’Unesco come un realizzazione di immobili della Provincia autonoma di Trento necessari possibile modello per le future per la funzionalità dei suoi servizi. La società rivestirà infine un ruolo stra- tegico nella riorganizzazione dell’edilizia scolastica della città di Trento. candidature che coinvolgono territori e amministrazioni differenti. I quattro anni trascorsi, hanno visto infatti le cinque Province impegnate Meeting degli archeologi in un lavoro complesso, il cui Dal 15 al 20 settembre prossimo spirito è quello di vedere le Riva del Garda sarà la capitale eu- Dolomiti non più come confine ropea dell’archeologia. Ospiterà il ma come importante cerniera 15° Meeting annuale EAA (Europe- an Association of Archaeologists), nel sistema più ampio delle Utilità l’Associazione Europea degli Ar- Alpi. L’Unesco ha di fronte non cheologi. Il prestigioso convegno, un monumento ma una serie Calendario anno scolastico 2009-2010 che porterà in Trentino alcune cen- di luoghi eccellenti e abitati in La Giunta provinciale ha approvato il calendario delle attività didattiche tinaia di archeologi provenienti da cui la tutela della natura passa nelle istituzioni scolastiche della provincia di Trento, nella scuola dell’in- numerosi Paesi europei, ma anche fanzia nonché negli istituti e centri di formazione professionale per l’an- da Oltreoceano, è organizzato dal- attraverso l’azione dell’uomo, no scolastico 2009-2010. Le lezioni inizieranno lunedì 14 settembre 2009 la Soprintendenza per Beni arche- come per generazioni hanno dalle elementari alle superiori, mentre nelle scuole dell’infanzia si ripartirà ologici della Provincia autonoma dimostrato gli abitanti delle martedì 1 settembre 2009. Viene ribadita anche per il prossimo anno sco- di Trento e dal Comune di Riva Alpi. lastico la possibilità per le istituzioni scolastiche autonome provinciali di del Garda, attraverso il Museo che adattare il calendario scolastico alle proprie esigenze con flessibilità. ospita un’importante collezione archeologica. L’evento offre un’op- Borse di studio agli emigrati portunità unica di incontro per lo La Giunta provinciale ha indetto il bando per l’assegnazione di otto borse scambio di idee sulla pratica e la di studio a favore di discendenti di emigrati di origine trentina che siano teoria della disciplina archeologica residenti all’estero. Il contributo serve per la frequenza di corsi di laurea e promuove la cooperazione con presso l’Università degli studi di Trento a partire dall’anno accademico altre organizzazioni che hanno fi- 2009-2010. I candidati dovranno sostenere una selezione per titoli ed esa- nalità simili. mi, che comprende anche un test sulla conoscenza dell’italiano. I vincitori info: riceveranno una somma di 6.500 euro all’anno, potranno alloggiare presso www.trentinocultura.net/archeologia.asp una residenza dell’Opera Universitaria a spese della Provincia e saranno sopr.archeologica@provincia.tn.it esonerati dal pagamento delle tasse universitarie. Sono previsti anche rim- tel. 0461 492161 - 0461 492182 borsi per le spese di viaggio. www.eaaitaly2009.com
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