Astri nascenti - Provincia autonoma di Trento
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PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Periodico trimestrale della Provincia autonoma di Trento gennaio/marzo 2020 nr. 1 anno LXV AGRICOLTURA • AMBIENTE • TECNICA • TURISMO RURALE trentinoagricoltura.it TRENTO CDM Astri nascenti 10 17 22 in cucina Cimice asiatica: via alle azioni del Piano La famiglia Brunel e Malga Piè Anche le briciole sono pane
PRIMO PIANO SAPERI E SAPORI pag. 6 La vite e la montagna pag. 4 ATTUALITÀ L’indagine sul marchio “Qualità Trentino” pag. 8 Cimice asiatica pag. 10 Marroni garantiti Vini trentini protagonisti dalla radice alla chioma pag. 14 in fiera pag. 26 Anche le briciole sono pane pag. 22 La famiglia Brunel e Malga Piè Trentino Sostenibile in cammino verso il 2040 pag. 17 pag. 28 PERIODICO DELLA PROVINCIA TERRA TRENTINA COMITATO DI DIREZIONE AUTONOMA DI TRENTO Direttore responsabile Sergio Bettotti; Emilio Brotto; Reg. Trib. Trento n. 41 del 29.8.1955 ABBONAMENTO GRATUITO Giampaolo Pedrotti Silvia Ceschini; Fabrizio Adriano Dagostin; Numero verde 800-903606 Mario Del Grosso Destrieri; Coordinatore editoriale Alberto Giacomoni; Romano Masè; Arianna Tamburini, Corrado Zanetti REDAZIONE Angela Menguzzato; Pietro Molfetta; Piazza Dante, 15 - 38122 TRENTO Hanno collaborato: Maurizio Rossini; Tel. 0461 494614 - Fax. 0461 494615 Vanda Campolongo, Marina Malcotti terratrentina@provincia.tn.it Silvia Vernaccini CON IL CONTRIBUTO DI: In copertina: Foto di Alberto Bernasconi Mario Baldessari, Maria Serena Bandini chiuso in redazione il 28 gennaio 2020 - Fototeca Trentino Sviluppo S.p.A. Andrea Bergamo, Pietro Bertanza
TECNICA SPECIALE pag. 31 ASTRI Pero, decifrati i 17 cromosomi pag. 56 NASCENTI Indagini sulla mosca mediterranea in Trentino pag. 58 IN CUCINA Bostrico tipografico pag. 60 RUBRICHE A come pag. 68 Salvare i prati aridi pag. 72 Not in my compost pag. 74 Raffreddore o allergia? pag. 76 Pioggia, cipolle e previsioni pag. 77 Nell’orto pag. 78 Cibo e salute: Trichinellosi pag. 82 Morena Paola Carli, Stefania Casagranda FOTOGRAFIE: GRAFICA Fabiana Cristofolini, Antonella Cristofori Nika Tsiklauri - EcoFilms, Marco Simonini Giada Pedrini Mauro Confalonieri, Arianna Feller Carlo Baroni, Alice Russolo, Romano Sergio Ferrari, Pietro Flamini Magrone, Archivio Federazione Allevatori di STAMPA Franco Frisanco, Maria Stella Grando Trento, Stefano Masotto, Giovanni Cavulli, EFFE e ERRE litografia Elena Gottardini, Tommaso Iori Alberto Bernasconi, Federico Modica, Rosaria Lucchini, Giuseppe Michelon Franco Michelotti, Paolo Sandri, Walter Nicoletti, Giancarlo Orsingher European Union 2020, Pierluigi Orler, Andrea Panichi, Andrea Piazza Alessandro Toller, Pietro Flamini, Cristina Salvadori, Fausta Slanzi Mandy Barker, STOCK.ADOBE.COM: Silvia Silvestri, Gessica Tolotti, Aleksandra Konoplya, Cesare Palma, Nitr, Maria Cristina Viola, Valentina Voltolini, Sergey Kelin, Evgeny Karandaev, Bury; Sara Zanoni Fototeca Trentino Sviluppo
4 PRIMO PIANO • TERRATRENTINA La vite e la montagna di Tommaso Iori La Georgia e la sua millenaria cultura protagonista del Trento Film Festival Finlandia, Russia, Turchia, Messico, In- gnata dalle acque del Mar Nero, è co- del Trento Film Festival – la scelta del dia, Cile, Islanda, Giappone, Marocco: il nosciuta per le sue imponenti catene Paese ospite è caduta sulla Georgia, giro del mondo del Trento Film Festival montuose e le sue vette innevate, per una nazione che, nel panorama dell’a- è giunto ormai alla decima tappa, e ha la sua antichissima cultura vitivinicola e rea montuosa del Caucaso e delle ex deciso di fermarsi in un Paese affa- per un patrimonio tradizionale di canti repubbliche sovietiche, si distingue sia scinante, posto a cavallo tra Europa e polifonici riconosciuti come Patrimonio per la vitalità della cinematografia, am- Asia, crocevia di culture e depositario di immateriale dell’umanità dall’Unesco. mirata anche da maestri come Federico tradizioni millenarie che ne fanno, oggi, Se a questo si aggiunge una ricca e so- Fellini, sia per lo slancio alla modernità oggetto di interesse per studiosi di ogni lida storia di produzione cinematogra- perseguita senza rinunciare alle pecu- campo del sapere e, sempre di più, per fica, il collegamento con il Trento Film liari e profonde tradizioni culturali, reli- il turismo mondiale. Si tratta della Ge- Festival risulta così evidente da rendere giose ed enogastronomiche. Un aspet- orgia, che dal 25 aprile al 3 maggio sarà la Georgia il Paese ospite perfetto per to, quest’ultimo, che ci lega in modo protagonista della sezione “Destinazio- festeggiare il decimo anniversario della particolare a questo affascinante Pa- ne...” della 68. edizione del Trento Film sezione “Destinazione...”. ese, dove l’intenso rapporto dell’uomo Festival. La Georgia, piccola repubblica «Per questa 68a edizione del Trento con la montagna si esprime attraverso situata nel Caucaso meridionale e ba- Film Festival – afferma il presidente consuetudini millenarie».
TERRATRENTINA • PRIMO PIANO 5 Particolare attenzione alla viticoltura di montagna Questi veri e propri “tesori” georgiani, ne...” sarà svelato a inizio marzo, insie- insieme ai film, saranno al centro di me al programma della 68. edizione, diversi appuntamenti del festival che che gode del patrocinio dell’Amba- quest’anno, anche grazie alle carat- sciata della Repubblica di Georgia in teristiche del Paese ospite, dedicherà Italia: nell’ambito della cultura enoica, una particolare attenzione alla viticol- saranno protagonisti del festival il vi- tura di montagna, per fare conoscere gnaiolo Josko Gravner, che in Georgia ancora di più questa antichissima arte ha trovato ispirazione per la sua “ri- artigiana, espressione di sapienza, pa- voluzione”, la giornalista e scrittrice zienza, rispetto per l’ambiente e per americana Carla Capalbo e il professor le vocazioni territoriali. Il programma Attilio Scienza, profondo conoscitore completo della sezione “Destinazio- della storia della viticoltura caucasica. Vignaioli di Montagna In questa cornice si è inserisce anche Festival, per la prima volta i Vignaio- l’iniziativa “Vignaioli di Montagna”, nata li del Trentino e dell’Alto Adige si sono dalla collaborazione tra il Consorzio Vi- presentati insieme sul palcoscenico na- gnaioli del Trentino, i Freie Weinbauern zionale, e per mantenere il legame tra Il Trento Film Festival Südtirol e il Trento Film Festival, con il supporto delle Camere di Commercio la narrazione cinematografica e quella vitivinicola, hanno scelto come sede la di Trento e di Bolzano in programma a Fondazione Cineteca di Bologna. Negli La 68. edizione del Trento Film Festi- Bologna dall’1 al 3 febbraio scorsi, gra- splendidi spazi del Cinema Lumière, in val si svolgerà a Trento dal 25 aprile zie alla partnership con la Fondazione tre giorni di iniziative enologiche e cultu- al 3 maggio 2020. Dal 1952, il Festi- Cineteca di Bologna. Dopo due edizioni rali per comprendere il delicato e inten- val è un laboratorio sulle culture delle a Trento, nel contesto del Trento Film so rapporto fra l’uomo e la montagna. terre alte, sempre pronto ad esplorare i cambiamenti nel modo di vivere la montagna e l’avventura. Più di cento i film protagonisti delle diverse Sezioni e moltissimi gli appuntamenti lette- rari, musicali, artistici per raccontare la montagne nelle sue tante sfaccet- tature. Quest’anno, oltre ai temi della viticoltura di montagna, al centro ci saranno i cambiamenti climatici e le emergenze ambientali, i fiumi e le loro storie, le grandi traversate delle Alpi. PER INFO: trentofestival.it
6 SAPERI E SAPORI • TERRATRENTINA a cura di Stefania Casagranda ALLA SCOPERTA DELLA RAZZA RENDENA INDOVINA CHI VIENE A CENA [14, 21, 28 marzo] [27 marzo e 24 aprile] Per celebrare il riconoscimento di carni e formaggi della Incontrarsi per parlare di cura del territorio, tra storia, cultura Razza Rendena come presidio Slow Food e conoscere e tradizioni, in compagnia di persone che condividono gli meglio questa razza, che rappresenta l’unica autoctona del stessi interessi e di..un ospite a sorpresa. Questo è il format Trentino, l’APT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena di Indovina chi viene a cena, evento organizzato dalla Rete propone tre occasioni enogastronomiche in tre ristoranti di Riserve Val di Cembra-Avisio. Due gli appuntamenti in in quota, a un passo dalle piste da sci. Sabato 14 marzo programma: venerdì 27 marzo alla Baita delle Fate di Dorà, l’appuntamento è al Rifugio Malga Cioca di Pinzolo; sabato Valfloriana, per una cena biodiversa, e venerdì 24 aprile 21 marzo al Rifugio Malga Ritorto di Madonna di Campiglio presso la Trattoria Bar Alpino Giacomozzi di Segonzano, mentre sabato 28 marzo al Ristorante Cascina Zeledria di per riscoprire gustose ricette di un tempo e presentare la Madonna di Campiglio. Ogni serata, si verrà accompagnati al pubblicazione legata al progetto partecipato PAST di storia ristorante con impianti di risalita o gatti delle nevi per vivere e memoria, nato per ricostruire l’evoluzione del paesaggio l’esperienza di una cena a base di prodotti di Razza Rendena e storico e culturale del territorio della Valle di Cembra altri presidi Slow Food locali. attraverso studi specialistici e il recupero della memoria www.campigliodolomiti.it stotica degli abitanti. Per informazioni, chiamare il numero 349 5805345 o 327 1631773 o scrivere a reteriservecembra@gmail.com. www.reteriservevaldicembra.tn.it FESTIVAL DELL’ETNOGRAFIA [18-19 aprile] GEMME DI GUSTO [tutti i fine settimana di maggio] Alla scoperta delle tradizioni e degli usi e costumi della gente trentina. Questo l’obiettivo di eTNo, Festival dell’Etnografia, Il paesaggio ritorna a colorarsi di verde e i rami si popolano in programma il 18 e 19 aprile presso il Museo degli Usi e delle prime gemme, segno inequivocabile dell’arrivo della Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige. Una bella stagione. festa per tutti, che offre uno sguardo su antichi mestieri Per celebrare questo momento di rinascita, la Strada del Vino e tradizioni alimentari, proponendo laboratori didattici, e dei Sapori del Trentino, con il diretto coinvolgimento dei racconti, artigianato minuto, erboristeria, cosmetica, propri soci, organizza Gemme di Gusto: aperitivi, degustazioni, musica, spettacoli, teatro di figura e poesia, oltre a giochi e trekking nella natura per dare il giusto benvenuto alla laboratori didattici per i più piccoli. primavera. Tutti i weekend del mese di maggio. www.museosanmichele.it/risorse/ www.tastetrentino.it/gemmedigusto festival-delletnografia-del-trentino APRILE... SI FESTEGGIANO NOSIOLA E VINO SANTO [2-26 aprile] Pasqua si avvicina e con essa il tradizionale Rito della Nosiola e Vino Santo anche al di fuori della Valle dei Laghi, Spremitura, tra i momenti clou di DiVinNosiola, quando dal 2 al 13 aprile ci pensa A tutto Nosiola, calendario che il vino si fa santo, manifestazione di APT Trento Monte conta una trentina di iniziative a tema organizzate dalla Bondone Valle dei Laghi dedicata all’unico vitigno autoctono Strada del Vino e dei Sapori del Trentino in collaborazione a bacca bianca trentino e al passito che nasce dalla con i propri soci, che prevede aperitivi, degustazioni, cene spremitura dei suoi acini appassiti, quest’anno in programma a tema e pacchetti vacanze. Tra le serate speciali, a Trento, dal 2 al 26 aprile con l'omonima mostra, visitabile a Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino Palazzo Roccabruna-Enoteca Provinciale del Trentino e alla presenta Proposta Roccabruna speciale Nosiola dove ci Cantina di Toblino, e tante iniziative. Il Rito, in particolare, sarà la possibilità di effettuare assaggi di Nosiola, di Grappa si svolgerà sabato 4 aprile, al termine del Trekking sul di Nosiola e di Grappa di Vino Santo o di partecipare ad sentiero della Nosiola, itinerario culturale tra le coltivazioni interessanti approfondimenti, come la serata didattica con di questo vitigno. Nella stessa data, in programma anche degustazione di mercoledì 8 aprile dal titolo Vino Santo e non l'inaugurazione del Caveau del Vino Santo a Padergnone. solo, a cura di ONAV Trento. Ad accompagnare la rassegna e contribuire a far conoscere www.discovervalledeilaghi.it www.tastetrentino/atuttonosiola
TERRATRENTINA • SAPERI E SAPORI 7 SULLE NOTE DEL GUSTO, ZAMBANA, ASPARAGO CON CHOCOMUSIC CHE PASSIONE! [10-13 aprile] [30 aprile-3 maggio] A Riva del Garda, per quattro giorni, ci sarà Chocomusic, la Ci sono solo pochi mesi all’anno in cui è possibile gustare la grande festa del cioccolato artigianale organizzata dal Corpo delicatezza e l’inconfondibile sapore degli asparagi bianchi Bandistico di Riva in collaborazione con Chocomoments di Zambana De.Co. e Garda Trentino e con il patrocinio del Comune. Attrazione Un’eccellenza del territorio celebrata con una manifestazione, principale sarà infatti la grande Fabbrica del Cioccolato, la tradizionale Festa Patronale dell’Asparago Bianco di struttura che mostrerà a tutti i cioco-curiosi le fasi di Zambana, in programma da giovedì 30 aprile a domenica 3 lavorazione di questo straordinario cibo degli dei attraverso maggio nell’omonima località del Comune di Terre d’Adige. un vero e proprio percorso di conoscenza. E poi ancora Durante la quattro giorni, sarà possibile degustare le più cooking show, creazioni di sculture di cioccolato ad opera dei svariate declinazioni di questa specialità presso gli stand migliori maestri cioccolatieri, degustazioni delle più svariate gastronomici presenti, dall’antipasto al dessert, circondati da prelibatezze, lezioni di cioccolato per adulti e uno spazio varie proposte di intrattenimento per tutte le età, ma anche interamente dedicato ai più piccoli, ChocoBaby, aperto tutti partecipare ad un convegno a tema, per scoprire storia e i giorni dalle 15.30 alle 17.30, dove tra le altre cose potranno tradizioni di questa coltivazione, inserita tra l’altro nelle fila partecipare a divertenti laboratori per imparare a creare golosi dei prodotti dell’Arca-Slow Food e dell’Atlante dei Prodotti cioccolatini. Senza dimenticare concerti, musica e spettacoli. Tradizionali del Trentino. www.bandariva.it/chocomusic www.prolocozambana.com www.gardatrentino.it www.pianarotaliana.it LO SPETTACOLO DEI MELI IN FIORE IN VAL DI NON CON APRILE DOLCE FIORIRE [10 aprile-3 maggio] Tra i momenti più belli per visitare la Val di Non, c’è stand gastronomici, un mercatino di eccellenze a km 0 e sicuramente quello in cui sbocciano i fiori sui meleti,. un un mercatino florovivaistico, passeggiate in campagna, evento che ogni anno viene celebrato da Aprile Dolce escursioni in bicicletta e a cavallo, degustazioni e attività Fiorire, kermesse con moltissime iniziative, tra passeggiate dedicate ai più piccoli, per un weekend a misura di famiglia. con il contadino, degustazioni, show cooking, wine trekking, Domenica 26 aprile sarà invece la volta della 45° edizione menù tematici e manifestazioni. Tra i momenti più attesi c’è della marcia competitiva e non “Quattro Ville in Fiore”: sicuramente “Fiorinda” (www.fiorinda.org), in programma l’appuntamento, in questo caso, è a Tassullo di Ville sabato 18 e domenica 19 aprile a Mollaro di Predaia, con d’Anaunia. www.apriledolcefiorire.com CANTINE APERTE [30-31 maggio] Come ogni ultimo fine settimana di maggio, si ripete anche quest’anno l’appuntamento con Cantine Aperte. E come ogni anno, vi aderirà anche il Movimento Turismo del Vino Trentino Alto Adige invitando i propri soci ad “aprire le porte” per consentire agli appassionati di scoprire i segreti di produzione, sia in vigna che in cantina. Per conoscere le cantine, distillerie e i frantoi coinvolti, scrivere a info@mtvtrentinoaltoadige.it. www.mtvtrentinoaltoadige.it - www.tastetrentino.it
8 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA OLTRE L’80% DEGLI INTERPELLATI RICONOSCE IL MARCHIO, FRA LE ASSOCIAZIONI RICORRONO IN PARTICOLARE I TERMINI “MONTAGNA”, “TERRITORIO” E “QUALITÀ” L’indagine sul marchio “Qualità Trentino” di Maria Serena Bandini L’Osservatorio delle produzioni tren- al consumatore finale quelle garanzie pre curata dall’OPT, che ha considerato tine (OPT), realtà espressamente pre- e certezze sull’affidabilità, la genuini- gli stessi temi affrontati nel 2017 per vista dall’Accordo di programma tra tà e la naturalità dei prodotti proposti garantire continuità tra le due rileva- la Provincia autonoma di Trento e la sul mercato. Gli Enti competenti hanno zioni e offrire elementi di valutazione Camera di Commercio di Trento, tra le perciò intrapreso programmi e azioni sulle azioni intraprese per la valorizza- proprie funzioni annovera l’effettua- che hanno favorito il coinvolgimento zione del marchio. zione di indagini e studi sui comparti di un numero crescente di produttori Il focus della ricerca ha riguardato i se- agroalimentare e vitivinicolo trentini e e promosso la diffusione del marchio guenti argomenti: su altri temi attinenti ai due settori. Tra “Qualità Trentino” e dei prodotti che se a) conoscenza (spontanea e solleci- di essi vi è il marchio “Qualità Trenti- ne fregiano. tata) del marchio “Qualità Trentino” no” nato per proteggere e garantire la Al fine di valutare gli effetti e l’effica- e sua notorietà; qualità e l’origine specifica dei prodotti cia delle misure adottate, nel 2017, in b) concetti associati al marchio; agroalimentari del Trentino. accordo con la Provincia, Trentino Mar- c) esperienza di consumo dei prodotti L’enfasi sul tema della qualità si lega keting e l’OPT, è stata realizzata un’in- contrassegnati dal marchio e per- sia all’esigenza di valorizzare ade- dagine di mercato sul marchio “Qualità cezione della sua importanza e dei guatamente i prodotti agroalimentari Trentino”. A questa ha fatto seguito, fattori che lo contraddistinguono. territoriali che alla necessità di fornire nel 2019, una seconda indagine, sem- L’indagine in questione si è rivolta ad
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 9 un campione di 5.432 unità/individui residenti in provincia di Trento in età compresa fra i 18 e gli 80 anni. La conoscenza spontanea (aver sen- tito parlare) del marchio coinvolge il 64,6% dei 5.432 soggetti intervistati. Tale percentuale di conoscitori, alla ri- chiesta di descrivere il marchio, si ridu- ce però ad un 26,5%. In termini di conoscenza sollecitata, ottenuta stimolando il ricordo attra- verso la visualizzazione del marchio, la percentuale dei conoscitori si rafforza raggiungendo l’80,8% degli interpella- ti. Rispetto al 2017 si sono registrati un rafforzamento sia della conoscen- za spontanea (43,6% nel 2017) che di quella sollecitata (67,7%). Le associazioni concettuali al marchio confermano la preponderanza del termine montagna, con un punteggio medio (in una scala da 1 a 5) del 4,2, seguito da territorio e qualità (4,1), genuinità (3,9), affidabilità e garanzia (3,8) e sostenibilità (3,6). Con l’esclu- sione del primo termine, tutti gli altri presentano un rafforzamento rispetto ste affermative), più genuini, salubri In linea generale, è ipotizzabile che il al 2017 e la qualità diviene, ex aequo (60,6%), di qualità superiore (57,9%) e consolidamento dei risultati rilevato con il territorio, il secondo attributo per più buoni (57,6%). Inoltre, la presenza sia il frutto da un lato delle azioni di importanza che il marchio trasmette. del marchio risulta molto importan- promozione e marketing realizzate Tale struttura valoriale sembra esse- te/decisiva per il 48% degli acquirenti e dall’altro degli interventi finalizzati re stata interiorizzata pure da coloro (39,1% nel 2017). ad ampliare il numero dei prodotti a che, oltre a riconoscere il marchio, Oltre a giudicare positivamente i valori marchio “Qualità Trentino” (adozione acquistano anche i prodotti marchiati veicolati dal marchio, i soggetti inter- di nuovi disciplinari) e ad accrescere la ovvero il 90,6% dei conoscitori (80,7% pellati manifestano un elevato livello quota di produttori che aderiscono al nel 2017). di accordo sul fatto che il marchio sia marchio. Inoltre, il fatto che gli inter- Alla base della scelta di acquisto vi è uno strumento per garantire l’origine vistati continuino a condividere e ad la percezione che il marchio qualifichi (4,5 su 5) e la qualità dei prodotti (4,3), apprezzare le finalità e le funzioni del positivamente i prodotti; essi infat- per sostenere l’economia locale (4,4), marchio può essere indicativo del fatto ti sono intesi, rispetto ai prodotti non per valorizzare il territorio (4,3) e un che ci sia una certa consonanza tra gli marchiati, come prodotti (materie) ori- incentivo per l’acquisto dei prodotti obiettivi delle Istituzioni e le aspettati- ginari del Trentino (84,1% delle rispo- trentini (4,3). ve dei consumatori.
10 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA Cimice asiatica: via alle azioni del Piano di Arianna Tamburini Diverse le misure previste per la lotta diretta all’insetto come il monitoraggio, la difesa chimica, le reti anti-insetto, le pratiche agronomiche e il controllo biologico; fra le azioni anche la distribuzione di materiale divulgativo per far conoscere questo insetto. Il Piano d’azione approvato dalla Pro- mali, per questo L’Assessorato pro- spiega come impedire l’accesso delle vincia per contrastarne le diffusione, vinciale all’agricoltura, foreste, caccia cimici alle case e fornisce indicazioni prevede una serie di misure per la e pesca ha messo in campo lo scorso sulle corrette modalità per la sua cat- lotta diretta all’insetto quali il moni- autunno uno specifico Piano di azione tura e distruzione. Il Tavolo di coordi- toraggio, la difesa chimica, le reti an- per il contrasto alla cimice asiatica, namento previsto dal Piano coinvolge ti-insetto, le pratiche agronomiche e che fornisce precise e puntuali indica- tutti i principali attori del settore agri- il controllo biologico. La soluzione a zioni agli operatori agricoli e stabilisce colo provinciale: è necessario fare si- medio-lungo termine è rappresentata misure coordinate. Alla tempestiva stema e affrontare in modo integrato dal controllo biologico attraverso l’a- approvazione del Piano, elaborato dal- questa emergenza che, come si sta già zione di altri insetti presenti in natura la Provincia in collaborazione con la verificando in altre regioni, rischia di per favorire e anticipare il raggiungi- Fondazione Edmund Mach nell’ambito mettere a repentaglio interi comparti mento di un equilibrio naturale. Nello del processo partecipativo che ha coin- del settore agricolo. specifico, è previsto l’allevamento e la volto tutti gli attori del “Tavolo Verde”, distribuzione di parassitoidi alloctoni, stanno facendo seguito le diverse mi- quali Trissolcus japonicus e Trissolcus sure attuative. mitsukurii. Grazie al lavoro di moni- Fra queste anche il materiale divulgati- Caratteristiche toraggio condotto dai ricercatori del- vo che intende far conoscere la cimice, la Fondazione Edmund Mach, è stato i danni che arreca alle colture agricole, Originaria della Cina e segnalata per la possibile rilevare per la prima volta la i disagi che provoca nei confronti della prima volta in Trentino nel 2016 in un presenza sul territorio trentino delle popolazione e fornisce indicazioni uti- frutteto vicino all’autostrada a nord di due specie esotiche Trissolcus japoni- li per segnarla e limitarne gli impatti. Trento, la cimice asiatica (Halymorpha cus e Trissolcus mitsukurii. T. japoni- Il Piano prevede appunto fra le azioni halys) è un insetto che arreca notevoli cus e T. mitsukurii, che rappresentano anche l’informazione e la sensibilizza- danni alle colture agrarie, in particola- i due principali agenti di biocontrollo zione della popolazione, perché questo re alle piante da frutto. Considerata la della cimice in Asia, e sono ora in corso insetto, essendo sensibile al freddo, sua notevole capacità di moltiplicazio- tutte le attività per giungere in tempi durante l’inverno tende a trasferirsi in ne (le nostre stesse case ne sono sem- celeri ai primi rilasci. luoghi riparati, anche all’interno delle pre più “invase”), anche a causa della La Cimice asiatica è un parassita parti- abitazioni, dove può causare notevo- mancanza di insetti antagonisti, già dal colarmente dannoso per varie colture li disagi a causa del cattivo odore che 2018 sono stati rilevati i primi danni su agrarie, in particolare quelle frutticole, emana. Il volantino predisposto da melo, mentre il 2019 può essere defi- pur essendo innocuo per uomo e ani- Provincia e Fondazione Edmund Mach nito come anno di vera emergenza.
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 11 Misure di sostegno Cimici in casa, che fare Il Piano prevede una serie di misure mice asiatica, in attuazione del Pia- Sul fronte dell’informazione e della a sostegno del reddito delle aziende no, la Giunta ha già attivato un bando sensibilizzazione da parte delle strut- agricole danneggiate e degli orga- che consente alle imprese agricole di ture tecniche della Provincia e della nismi associativi, ai quali si affian- coprire parte dei costi sostenuti per Fondazione Edmund Mach è stato pre- cheranno gli interventi che saranno l’acquisto di reti. Fino al 20 febbraio disposto materiale divulgativo, desti- messi in campo nel corso del 2020 2020 gli agricoltori non associati ad nato sia alle aziende agricole, sia alla dalle Organizzazioni dei produttori organizzazioni di produttori potran- popolazione, per fornire indicazioni e da Co.Di.Pr.A. attraverso il Fondo no presentare domanda per ottenere tecniche coerenti con il Piano e infor- di solidarietà per danni da fitopatie, dalla Provincia un contributo per l’ac- mazioni di base rispetto alla presenza nonché attività di supporto tecnico quisto e la posa di reti di protezione. di questo insetto e alle sue interferen- agli agricoltori ed una campagna in- Organizzazione di produttori hanno ze con le attività dell’uomo. formativa e di comunicazione diret- previsto un intervento analogo nei Per impedirne l’ingresso nelle case è ta a soggetti istituzionali, cittadini rispettivi programmi operativi con ri- necessario utilizzare reti antinsetto e agricoltori. Per limitare i danni sia sorse a totale carico del bilancio della o zanzariere che ostruiscono i punti della Drosophila Suzukii, sia della ci- Comunità europea. di possibile entrata come finestre, pre- se d’aria, comignoli, ecc. e vanno poi sigillate crepe e fessure. Per snidare le cimici è utile utilizzare strumenti di pulizia che emettono vapore e consen- tono di stanarle, analogamente si può utilizzare l’aspirapolvere per raccoglie- re le cimici che si trovano in posti più accessibili. Le cimici raccolte poi non vanno liberate all’esterno per evitare che si riparino in altri edifici e che la primavera successiva ritornino a dan- neggiare le piante; il miglior modo per eliminarle è immergere il contenitore in cui sono state raccolte in una ba- cinella d’acqua saponata per qualche minuto, il sapone impedisce loro di galleggiare causandone il rapido an- negamento. Le cimici morte vanno poi smaltite con i rifiuti organici. L’uso di insetticidi per uso domestico è sconsigliato poiché tali prodotti sono poco efficaci e necessitano di ripetu- te applicazioni. Il loro uso è assoluta- mente da evitare negli ambienti ad uso abitativo in quanto possono essere pe- ricolosi per le persone. PER INFORMAZIONI Servizio agricoltura - PAT: tel. 0461 494985, serv.agricoltura@provincia.tn.it Fondazione Edmund Mach: info.ctt@fmach.it
12 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA di Silvia Ceschini L’approfondimento monografico di FEM La cimice asiatica, Halyomorpha dalla descrizione dell’insetto con la halys, originaria dell’Asia orientale è un sua morfologia, biologia e compor- esempio recente e preoccupante di in- tamento, vengono illustrate le tec- vasione biologica nelle nostre aree. Dal niche di contenimento attuabili al suo primo ritrovamento in Trentino nel momento e i risultati dell’attività di 2016, la specie si è espansa, con po- monitoraggio svolta in campo ma polazioni in grado di provocare danni anche come contributo da parte sulle principali colture, soprattutto il dei cittadini, tramite l’App Bug- melo. Per cercare di far fronte a que- Map realizzata all’interno di FEM. sta minaccia è stato creato un grup- Infine viene riportato lo stato di po operativo in Fondazione Edmund avanzamento degli studi sulle Mach (FEM) che coinvolge ricercatori tecniche promettenti che potran- e tecnici del Centro Ricerca ed Inno- no prossimamente portare ad un vazione e del Centro Trasferimento efficace controllo dell’insetto: Tecnologico e del Centro Agricoltura trappole multistimolo, tecnica Alimenti e Ambiente (C3A) dell’Univer- dell’insetto sterile e utilizzo di sità di Trento per il coordinamento del- parassitoidi. La pubblicazione è le attività di ricerca e sperimentazione stata realizzata con il contributo del su questo tema. Fra le iniziative vi è progetto E-STaR tramite il bando “I PER SCARICARE L’OPUSCOLO un approfondimento monografico che comunicatori STAR della scienza” della https://www.fmach.it/Servizi-Genera- fa il punto della situazione: partendo Provincia autonoma di Trento. li/Editoria/Cimice-asiatica FEM lancia un appello per la raccolta di cimici asiatiche Per il contenimento della cimice asia- rifornire gli allevamenti di insetti utili tica si rende necessaria l’introduzione presso i laboratori della Fondazione del suo nemico naturale, la cosiddetta Edumund. Mach. Si invitano agricoltori ‘vespa samurai’ (Trissolcus japonicus), e cittadini alla raccolta di cimici asia- un parassitoide che attacca le uova tiche e a consegnarle presso le sedi della cimice dannosa contribuendo al FEM di San Michele all’Adige, Pergine controllo biologico. Per riprodurre le Valsugana, Rovereto, Sarche, Denno, vespe samurai in laboratorio servo- Tuenno, Taio, Revò. no grandi quantità di uova della cimi- ce asiatica ed è quindi fondamentale INFO: Tel. 0461 615461 disporre di migliaia di esemplari per https://www.fmach.it/ APP BUGMAP Si può segnalare la presenza della ci- mice asiatica tramite l’App BugMap, realizzata dalla Fondazione Edmund Mach. L’App può essere scaricata gratuitamente da App Store e Google Play Store.
CIMICE ASIATICA La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto originario della Cina che si è diffuso prima in Nord America e poi in Europa. In Italia il primo ritrovamento risale al 2012 in alcuni pereti della provincia di Modena, mentre in Trentino è stata segnalata per la prima volta nel 2016. Considerata la notevole capacità di moltiplicazione, anche a causa della mancanza di nemici naturali, è in grado di arrecare notevoli danni alle colture agrarie, in particolare alle piante da frutto. In primavera- estate si può trovare su sia piante coltivate che spontanee delle quali si nutre, mentre dall’autunno, con l’arrivo dei primi freddi, tende ad aggregarsi per passare l’inverno in zone riparate anche all’interno di edifici. Gli agricoltori stanno mettendo in atto tutte le strategie per il controllo dell’insetto sulle COSA C'E' DA SAPERE... coltivazioni, ma è necessario anche l’azione della popolazione per ridurre le possibilità di CONOSCIAMOLE MEGLIO svernamento ed evitare la fastidiosa presenza all’interno delle abitazioni. - le cimici asiatiche si nutrono di piante, non causano danni diretti all’uomo e agli animali; - se rimangono all’aperto difficilmente sopravvivono alle basse temperature invernali quindi in autunno si concentrano in gran numero COME ELIMINARLE in punti riparati, anche nelle abitazioni, dove - utilizzare strumenti di pulizia che emettono passano l’inverno in una sorta di letargo; vapore per stanare le cimici annidate nelle - come tutte le cimici, se disturbate, emettono fessure; odore sgradevole. - utilizzare l’aspirapolvere per raccogliere le cimici che si trovano in posti più accessibili. IMPEDIRE L'INGRESSO NELLE CASE - utilizzare reti antinsetto o zanzariere per ostruire Le cimici raccolte non vanno liberate all’esterno i punti di possibile entrata quali finestre (anche per evitare che si riparino in altri edifici e che la dei sottotetti), prese d’aria, comignoli, ecc. primavera successiva ritornino a danneggiare le - sigillare crepe e fessure e tutti gli accessi che piante. consentono il passaggio delle cimici. Il miglior modo per eliminarle è immergere il contenitore in cui sono state raccolte in una L’uso di insetticidi per uso domestico è sconsigliato bacinella d’acqua saponata per qualche minuto. poichè tali prodotti sono poco efficaci e Il sapone impedisce loro di galleggiare necessitano di ripetute applicazioni. causandone il rapido annegamento. Il loro uso è assolutamente da evitare negli Le cimici morte vanno poi smaltite con i rifiuti ambienti ad uso abitativo in quanto possono essere organici. pericolosi per le persone. Segnala la presenza della cimice asiatica tramite Per informazioni l'App BugMap, realizzata alla Fondazione E. Mach. Servizio agricoltura Provincia autonoma di Trento Ci aiuterai negli studi su questo insetto e nel 0461 494985 - serv.agricoltura@provincia.tn.it monitoraggio territoriale! Scarica gratuitamente Fondazione Edmund Mach - info.ctt@fmach.it BugMap da App Store e Google Play Store.
14 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA L’ESPERIENZA DELL’ARBORETO DI MARRONI PIÙ ESTESO IN PROVINCIA, IL CASTAGNETO CHIARANI, E LE INNOVAZIONI MESSE A PUNTO DAL VIVAISTA MICHELON Marroni garantiti dalla radice alla chioma di Sergio Ferrari Il castagneto più grande del Trentino Il castagneto gestito dalla famiglia Chiarani situato nel comune catasta- le di Drena, con i suoi circa 6 ettari di superficie occupati da piante in buo- na parte ultracentenarie, rappresenta non solo l’arboreto di marroni (varietà pregiata di Castanea sativa) più gran- de del Trentino, ma anche un modello di riferimento per tutti i castanicoltori che operano sul territorio provinciale. Il merito va ascritto a Carlo Chiarani, enotecnico diplomato all’Istituto Agra- rio di San Michele a/Adige nel 1979 e purtroppo deceduto alcuni anni fa per un incidente agricolo. Chiarani non solo si è prodigato con ogni mezzo e grande determinazione al rilancio quanti-qua- litativo della castanicoltura trentina, ma per oltre un trentennio ha coltiva- to magistralmente il castagneto con il valido supporto degli esperti della Sta- zione Sperimentale agraria e forestale di San Michele. Castagneto scelto dagli entomologi della Fondazione Mach per testare la capacità di contenimen- to di vari tipi di trappole ed erogatori di feromoni contro le tre specie di Ci- dia (Cydia fagiglandana, splendana e amplana). L’impegno a continuare la gestione del castagneto dopo la morte del padre è stato assunto con corag- gio dalle figlie, che hanno appreso dal papà le cognizioni tecniche necessarie e hanno ereditato la sua passione per questo lavoro.
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 15 Cosa fare prima del riposo vegetativo Al termine della raccolta vanno effet- tuati alcuni importanti interventi agro- nomici. Fondamentale, ad esempio, è la minuziosa raccolta di tutti i frutti ri- masti sul terreno: le castagne lasciate al suolo favoriscono infatti la soprav- vivenza del fungo Gnomoniopsis, che causa un tipo particolare di marciu- me e condiziona la conservazione dei marroni. L’ultimo lotto, che è rimasto sul terreno per condizioni climatiche avverse per alcuni giorni, è stato for- temente attaccato dal fungo. Oltre al marciume da fungo a carico dei mar- roni si possono sviluppare attacchi di Cidia, proprio per questo nel castagne- to Chiarani viene eseguita un’accurata selezione in fase di raccolta per elimi- nare i frutti bacati. La lettiera fatta di foglie e ricci vuoti è stata invece lasciata sul terreno per consentire la trasformazione in so- stanza organica, mentre il terreno è stato concimato con pollina. La pota- tura occupa l’intera stagione di riposo vegetativo delle piante ed è affidata a personale esterno, il costo può arrivare a 100 euro a pianta secondo il tipo e l’intensità del taglio. Innesti: un progetto innovativo Interessante e innovativo è il progetto Lo scopo è quello di ottenere pian- il terreno mentre inizia a spuntare la messo a punto da Mario Michelon, vi- te appartenenti all’ecotipo Drena per piantina. Nel mese di aprile la piantina vaista di Vigolo Vattaro, che si occupa entrambe le parti della pianta, por- si rinvasa in un contenitore più grande da anni di coltivazione di giovani casta- tainnesto e marza. Già negli anni ’80 e ad agosto si avrà una pianta di 60- gni da mettere a dimora in terreni nuo- gli esperti di San Michele all’Adige ave- 70 cm. Durante questo mese Miche- vi o lasciati liberi. Le sorelle Chiarani gli vano dimostrato che la percentuale di lon procede all’innesto di una gemma hanno affidato l’incarico della raccolta attecchimento è maggiore se marze e prelevata da pianta presente nel ca- e selezione delle marze da utilizzare soggetto appartengono alla categoria stagneto di Drena. La gemma rimane per i vari tipi di innesto da eseguire nel dei marroni. Il vivaista parte da diversi ferma durante l’autunno e l’inverno. castagneto. marroni che in ottobre vengono posti Alla ripresa vegetativa il vivaista taglia La specificità del progetto di Mario Mi- in un contenitore forato riempito di la parte che si è sviluppata sopra l’in- chelon sta nella preparazione di piante terreno acido e portato all’interno a nesto, per dare modo alla gemma libe- di marrone appartenenti all’ecotipo di temperatura di 5-10 gradi. Dopo due rata dalla concorrenza di completare lo Drena: portainnesto e marza proven- mesi i marroni iniziano a emettere la sviluppo della pianta, che sarà pronta gono infatti dal patrimonio presente radice e a gennaio si possono trasferi- per la messa a dimora nell’autunno del all’interno del castagneto Chiarani. re in vasetti singoli; la radice colonizza secondo anno.
16 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA Irrigare viti e castagne, un esempio unico in Italia di Pietro Bertanza L’acqua è un bene sempre più prezio- vigneto (in gran parte) e a castagneto progetto continua Viesi è il fatto che so ed è diventato fondamentale per da frutto (circa 6 ettari). l’acqua viene attinta da una sorgente le produzioni di pregio delle nostre Il progetto è stato ripreso successiva- dismessa situata a monte della zona valli. Irrigare viti, meleti è ormai una mente dal Consorzio di miglioramento da irrigare, per poi essere convogliata consuetudine. Questo anche grazie fondiario di Castione, che raggruppa un in un vascone della capacità di 10.000 alle tecnologie di irrigazione sempre totale di circa 350 ettari, affrontando metri cubi e servire vigneti e castagneti più performanti in termini di efficien- una spesa di 3 milioni di euro coperta per caduta, quindi senza l’uso di pompe za dell’uso dell’acqua. Basti pensare all’80% da contributi dell’Unione euro- o altro. Il progetto irriguo permetterà di all’importante cambio di metodologia pea e della Provincia di Trento. mantenere alte le qualità delle produ- irrigua verificatasi nel nostro territorio, “In questa importante partita, spiega zioni evidenzia Viesi base fondamentale ovvero la conversione dell’irrigazione Viesi un ruolo fondamentale è stato per ottenere una giusta remunerazione. sovra-chioma all’irrigazione a goccia. giocato dalla Provincia autonoma di Importante sottolineare anche che, per Un passaggio epocale che ha permesso Trento e dal Servizio agricoltura, che ci quanto riguarda la castagna, l’impianto di migliorare notevolmente la sosteni- ha supportato nelle dovute riunioni e di irrigazione di Castione sarà il primo in bilità dell’irrigazione agricola. presentazioni. Provincia che ha a cuo- Italia, infatti non vi sono altre esperien- “I cambiamenti climatici in corso sono re la sostenibilità dell’impiego della ri- ze di irrigazione di castagneto in tutto lo ormai nel percepito comune – esor- sorsa idrica e che anche per questo ha Stivale”. disce Fulvio Viesi, presidente dell’As- creduto nel progetto da subito”. I 600 La fine dei lavori è prevista per l’autun- sociazione Tutela Marroni di Castione mila euro che rimangono scoperti dal no 2020, attualmente si è in fase di al- nonché castanicoltore – basti pensare contributo restano a carico degli asso- lestimento e posa della condotta prin- che sino a 10-15 anni fa era impensabi- ciati al Consorzio, che beneficeranno cipale. I soci del Consorzio interessati le irrigare il castagno”. Proprio partendo dell’irrigazioni di soccorso per le viti e i da questa importante innovazione sono dalla rivoluzione climatica in corso Ful- castagni. Una quota che corrisponde ad più di 50, tutti conferitori della Cantina vio Viesi, ancora nel 2010, ha dato il via una spesa di 1,5 euro a metro quadra- Mori Colli Zugna, per la parte viticola, e al progetto di un impianto di irrigazione to, dei quali già 1 euro sono stati pagati. tutti produttori del Marrone di Castio- su una superficie di 60 ettari coltivati a “Fondamentale per la buona riuscita del ne, per il fronte castagno.
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 17 La famiglia Brunel e Malga Piè di Arianna Feller Il lavoro dell’agricoltore è l’esempio cavalli, una trentina di ettari di prato dell’amore per ciò che lo circonda. stabile, dei campi di orticole e l’agri- Parola di Erika Brunel, classe 1993, turismo con pernottamento e sala imprenditrice e giovane agricoltrice ristorante. della Val di Fassa. Erika vive e la- vora a Soraga, dove con la famiglia Come sei venuta a conoscenza dei si occupa dell’agriturismo Malga fondi PSR? Piè e dell’azienda agricola. Oltre al Siamo venuti a conoscenza tramite contributo per l’Operazione 6.1.1. un’organizzazione sindacale (Coldi- Insediamento giovani agricoltori, retti, ndr) e le riviste di settore. ha ottenuto il finanziamento per le Operazione 4.1.1. Sostegno agli in- Quali interventi avete realizzato con vestimenti nelle aziende agricole” e il PSR e qual è l’importo concesso? 6.4.1. “Investimenti per la diversificazione” del Programma - Insediamento giovani agricoltori – Operazione 6.1.1: di sviluppo rurale della Provincia autonoma di Trento. contributo concesso di 40.000 euro; - Migliorie all’azienda agricola – Operazione 4.1.1: Ciao Erika. Puoi descriverci la tua azienda? contributo concesso di 99.066 euro; La nostra azienda si compone di un quarantina di vacche da - Realizzazione di un nuovo agriturismo – Operazione latte e relativa rimonta, una ventina di galline ovaiole, alcuni 6.4.1: contributo concesso di 125.000 euro.
18 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA Il contributo pubblico del FEASR è stato fondamentale o avreste realizzato comunque gli stessi investimenti? Sicuramente il contributo concesso è stato di supporto, an- che se per la parte agrituristica l‘impegno della nostra fami- glia è stato considerevole, visto che la percentuale di contri- buto sulla spesa ammessa è del 50% su un limite massimo di 250.000 euro. Hai presentato le domande di aiuto on-line? Siete stati sup- portati da dei tecnici per la compilazione delle domande? Ci siamo appoggiati all’ufficio Coldiretti per la presentazione delle domande on line. Ci racconti del tuo percorso e il tuo avvicinamento all’azien- da? Cosa ti ha spinto a diventare agricoltore? La mia storia inizia negli anni ’60, quando nonno Ferdinando realizzò una piccola malga, composta da stalla, fienile, cucina ed un piccolo locale chiamato Rinfreschi, dedicato ad acco- gliere i passanti. In questa malga si poteva arrivare solamente a piedi e da qui nasce il nome di “Malga Piè”. In quegli anni, durante il periodo estivo, la famiglia si recava a Malga Piè per accudire gli animali, portarli al pascolo ed eseguire i lavori di campagna, lasciando il proprio alloggio in paese ai turisti che lo prendevano in affitto per trascorrere le vacanze. Ma poi lentamente Malga Piè è stata dismessa e per Che formazione hai? Qual è il ricordo positivo che conservi lunghi anni ospitò solo i ricordi di estati trascorse in gioven- del tuo periodo scolastico? tù. Nel 2003 mio papà Paolo decise di continuare il sogno del Ho un diploma di perito agrario conseguito presso l’Istituto padre e creò una nuova stalla accanto alla storica malga. Io Agrario di San Michele all’Adige. ho ereditato questa passione per la natura e gli animali, per questo ho deciso di intraprendere un percorso di studi presso Hai fatto esperienze di studio/lavoro all’estero? Secondo te l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e di aprire il loro pic- sono importanti? colo mondo contadino ai turisti. È nato così un nuovo agritu- Ho fatto una breve esperienza in famiglia in Germania come rismo in Trentino: Agriturismo Malga Piè all’insegna della vita “ragazza alla pari”. Mi è servito molto per migliorare il mio contadina, dei prodotti genuini e dell’accoglienza familiare. livello di padronanza del tedesco e misurarmi in un contesto differente, dove mettere alla prova le mie capacità. L’appoggio dei tuoi genitori è stato fondamentale? Ti hanno aiuto nell’elaborazione del tuo piano aziendale? Certamente, senza di loro non sarebbe stato possibile rea- lizzare il sogno e portarlo avanti. L’aiuto ed il sostegno della famiglia sono fondamentali e motivanti. Ci racconti la tua giornata tipo? Sveglia al mattino, colazione con magnifica vista sulle Dolo- miti e si parte! Siccome tutti i giorni sono diversi dopo cola- zione si valuta il da farsi. Se ci sono ospiti in agriturismo, si organizzano le colazioni per loro con tutti i prodotti freschi, poi ci occupiamo di riordinare la sala, delle prenotazioni e di preparare nuovamente le stanze e la sala per il pranzo. Dopo il servizio del mezzogiorno, scappo sempre in stalla o dai ca- valli per un saluto. Nel pomeriggio, ci occupiamo delle me- rende, dolci o salate...a seconda dei gusti, e poi la sera delle cene. Nel frattempo accompagniamo i nostri ospiti a vedere gli animali, la cantina di stagionatura, l’orto e spieghiamo
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 19 to ogni punto di vista, perché, a mio avviso, un buon lavoro deve essere sano buono e pure bello! Secondo te, il consumatore o il turista percepiscono la qualità dei vostri prodotti e le connessioni positive create dall’agricoltura? Quali sono le leve fondamentali per valo- rizzare l’agricoltura trentina? I turisti ricercano sempre più un’alimentazione sana, pertan- to richiedono loro stessi la genuinità a tavola. Noi puntiamo sull’utilizzo di prodotti a Km0 come la nostra carne, le orticole, le uova, il latte, i formaggi, perché gli ali- menti sono vivi, meno si spostano sul territorio e più preser- vano le loro caratteristiche, oltre che la freschezza. Inoltre, l’inquinamento ambientale è minore e questo non può che far bene a tutto il pianeta. Che consiglio daresti ad un giovane che vorrebbe insediarsi? Se è la tua passione, inseguila! Se un lettore di Terra Trentina volesse conoscere la vostra realtà, quali sono i vostri contatti? Che servizi/prodotti of- frite? L’agriturismo Malga Piè si trova a Soraga, in un piccolo pae- sino rurale della Val di Fassa, in Trentino. Dall’azienda è pos- loro da dove vengono e come sono utilizzati i nostri prodotti. sibile raggiungere le più belle mete escursionistiche delle Nei periodi di chiusura invece sono sempre all’aria aperta, in Dolomiti, percorrere sentieri in sella ad una mountain bike, stalla, nell’orto, con i cavalli o con il trattore nel periodo della passeggiare lungo la pista ciclabile ed in inverno è il luogo fienagione, insomma non ci si stufa! ideale per una vacanza sulla neve. Offriamo servizio di pernottamento e prima colazione e Riesci a ritagliarti del tempo libero? servizio ristorante (sia pranzo che cena). Siamo aperti quasi Con un po’ di organizzazione sì, certamente il supporto della tutto l’anno, ad eccezione del mese di novembre e da metà mia famiglia anche in questo è fondamentale. maggio a metà giugno. Venite a trovarci, vi aspettiamo! L’azienda della tua famiglia ha sede in Val di Fassa, è un (Maggiori info: www.malgapie.it - +39 3884665334). vantaggio o uno svantaggio? Sicuramente un vantaggio, viviamo in un posto bellissimo e poterci pure lavorare è il massimo. Come racconteresti il ruolo dell’agricoltore a chi non si oc- cupa di agricoltura? È un lavoro molto legato al meteo e perciò non è mai mono- tono. Si scoprono molte cose nuove e diverse anche ripeten- do le stesse operazioni. Ci sono sempre delle novità da scoprire giorno per giorno e questo rende il tutto molto interessante e dinamico. Il fatto di poter stare all’aria aperta a contatto con la natura e gli animali inoltre ti arricchisce anche nello spirito, ma ci vuo- le costanza, impegno, lavoro e tempo per avere frutti; a volte è dura, altre volte meno, ma di certo non ci si annoia mai! Il lavoro dell’agricoltore è l’esempio dell’amore per ciò che lo circonda, la voglia di curare un territorio, di coltivarlo e ren- derlo bello per gli altri e per se stessi. Inoltre, coltivando bene si portano dei prodotti genuini a tavola e ai propri animali; tutto questo è gratificante, sot-
20 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA
TERRATRENTINA • ATTUALITÀ 21 Psr, Trentino sul podio per l’utilizzo dei fondi europei di Andrea Bergamo Obiettivo raggiunto. Il Trentino è fra le prime amministra- to importante e assolutamente non scontato, di cui va dato zioni nazionali nell’utilizzo dei fondi comunitari; stiamo merito alle competenze e al lavoro messi in campo dall’in- parlando del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 tero sistema Trentino. Il nostro programma si posiziona al (Psr). terzo posto a livello nazionale ed è perfettamente in linea Il programma infatti a breve raggiungerà l’obiettivo di spe- con il trend di spesa nord europeo. L’obiettivo è ora quello sa 2020 mantenendosi sempre in sicurezza da eventuali di impegnarsi nel sostenere e valorizzare la competitività rischi di disimpegno o restituzione delle risorse FEASR non del settore agricolo, forestale e agroalimentare: è infatti utilizzate (regola dell’N+3), avendo liquidato quasi comple- previsto il raggiungimento dell’obiettivo di spesa 2020 in tamente le annualità 2015, 2016, 2017. primavera, con oltre un semestre di anticipo sulla scadenza Si tratta di un traguardo che a livello nazionale è stato rag- stabilita in sede europea. giunto soltanto da altri due territori: la Provincia autonoma Come emerso anche nell’ambito degli “Stati generali della di Bolzano e il Veneto. Ad oggi (il dato si riferisce a Capo- montagna”, per garantire un futuro alle comunità più de- danno) l’avanzamento della spesa pubblica effettivamente centrate è fondamentale favorire lo sviluppo e mantenere sostenuta in Trentino riguarda il 51,67% della dotazione fi- il presidio del territorio, incentivando le attività economiche nanziaria 2014/2020, che nel settennio del Psr ammonta competitive, l’occupazione, le diverse forme di integrazione a 297,57 milioni di Euro. Dall’Assessorato all’agricoltura, al reddito, promuovendo un uso sostenibile ed efficiente foreste, caccia e pesca arriva un plauso per questo risulta- delle risorse.
22 ATTUALITÀ • TERRATRENTINA Anche le briciole sono pane di Corrado Zanetti Il forno sociale “Migola” di Canova, dove lievitano le relazioni L’appuntamento è ogni mercoledì, dal- dì” - racconta Patrizia, 59 anni, di Mat- quartiere. Io ero già volontaria per l’as- le 9 alle 12, in via Paludi 46 a Canova tarello, disoccupata per scelta – sono sociazione Carpe Diem e mi dedicavo al di Gardolo, al piano terra di quella che entusiasta, si fa qualcosa per sè. Qui le Giocastudiamo, ho pensato di replica- era la canonica. Ci si porta la farina e il persone si rilassano e trovano sempre re qui a Canova quell’esperienza nata lievito, e 1 euro come contributo spe- qualcuno che le ascolta, fare il pane spontaneamente al Brione. Venire qui se. Se anzichè il pane vuoi fare una fo- unisce!” a impastare, scambiare due parole con caccia o una pizza porti da casa anche Beatrice è un’altra assidua frequenta- altri mentre il tuo impasto lievita, por- i pomodorini, le olive, il formaggio o la trice del Forno Sociale “Migola”: “Ero tarti poi il pane o la pizza a casa dopo salsiccia. Al Forno Sociale “Migola” c’è in contatto con un gruppo di donne averla condivisa qui al Forno con gli un solo “obbligo”, quello di condividere arabe del quartiere Brione di Rovereto altri è un modo per cambiare le cose, con gli altri il tuo pane. che facevano il pane a casa propria e dentro di te e dentro il nostro quartie- “Da due anni vengo qui ogni mercole- poi lo condividevano con le famiglie del re. E le cose sono cambiate davvero qui
• ATTUALITÀ 23 a Canova, il clima relazionale è molto ciazione Germogli e l’associazione di abitanti, 52 nazionalità diverse) e non. migliorato, le fragilità individuali sono promozione sociale Carpe Diem, che Fare il pane insieme diventa una scusa diventate una risorsa collettiva. Cano- hanno lavorato in sinergia per dare per incontrarsi, il tempo della lievita- va ora, anche grazie al Forno Sociale, gambe al progetto di realizzare un zione diventa il tempo della vicinanza possiamo dirlo, è diventata un modello forno per la panificazione, destinato e della relazione. Obiettivi del progetto di integrazione. I problemi non man- all’uso comune e messo a disposizione sono quelli di favorire la mutualità e cano, certo, ma la narrazione, anche della cittadinanza. Il 31 gennaio scorso lo scambio di competenze dal basso sui giornali, è cambiata, ora è più im- è stato un giorno di festa: il Forno So- e contribuire alla creazione di legami portante ciò che si fa e non più ciò che ciale compiva il quinto anno di vita, un comunitari positivi. Dalla sua apertura, manca”. progetto ormai solido dunque, che at- il Forno ha visto la partecipazione ete- Il progetto Migola nasce dall’incontro tira sempre più persone, stranieri (Ca- rogenea di persone diverse per gene- di due realtà di volontariato, l’asso- nova ospita, all’interno dei suoi 3.000 re, età e provenienza. Sono per lo più
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