Professionale d e l servizio sociale - Rivista dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Sicilia - assistenti sociali sicilia
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dimensione professionale d e l s e r v i z i o Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% Sud 2 Palermo s o c i a l e ANNO XVI - N. 2 - DICEMBRE 2016 Rivista dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Sicilia
Composizione consiglio Ufficio di Presidenza GIUSEPPE GRACEFFA - PRESIDENTE GIUSEPPE CIULLA - VICEPRESIDENTE ANGELO PALERMO - TESORIERE FILIPPO SANTORO - SEGRETARIO I Commissione - Iscrizione e Cancellazione MAURIZIO ALLERI - PRESIDENTE ANNO XVI - NUMERO 2 GIUSEPPA MAUCERI - VICE PRESIDENTE DICEMBRE 2016 CORRADO PARISI - SEGRETARIO Reg. Trib. di Palermo, GIUSEPPE GRACEFFA - COMPONENTE GUGLIELMO PUZZO - COMPONENTE elenco periodici n° 21 del 26/09/2000 II Commissione - Formazione e Dentologia PINELLA MIANO - PRESIDENTE MARIOLINA DI SALVO - VICE PRESIDENTE Direzione, redazione, FILIPPO SANTORO - SEGRETARIO amministrazione BIANCA LO BIANCO - COMPONENTE Ordine Prof. Assistenti Sociali GIUSEPPE CIULLA - COMPONENTE Regione Sicilia Via Torino, 27/d III Commissione - Programmazione e Bilancio 90133 PALERMO CARMELA COSENTINO - PRESIDENTE MARIA SPOTO - VICE PRESIDENTE SALVATORE POIDOMANI - SEGRETARIO GIUSEPPE GRACEFFA - COMPONENTE Direttore Responsabile ANGELO PALERMO - COMPONENTE Corrado Parisi IV Commissione - Politiche Sociali e rapporti con le istituzioni MARIA SPOTO - PRESIDENTE Comitato di Redazione GIUSEPPA MAUCERI - VICE PRESIDENTE Mariolina Di Salvo CARMELA COSENTINO - SEGRETARIO Pinella Miano SALVATORE POIDOMANI - COMPONENTE Gina Occhipinti FILIPPO SANTORO - COMPONENTE Angelo Palermo Corrado Parisi V Commissione - Accreditamento alla Formazione Continua BIANCA LO BIANCO - PRESIDENTE MAURIZIO ALLERI - VICE PRESIDENTE Chiuso in redazione GIUSEPPE CIULLA - SEGRETARIO nel mese di Dicembre 2016 GINA OCCHIPINTI - COMPONENTE GUGLIELMO PUZZO - COMPONENTE Progetto grafico e stampa VI Commissione - Comunicazione e Promozione MARIOLINA DI SALVO - PRESIDENTE Via Unità d’Italia, 30 (S. Giusippuzzu) PINELLA MIANO - VICE PRESIDENTE Tel. 0922 602104 - Agrigento CORRADO PARISI - SEGRETARIO Uff.: Via P.pe di Villafranca, 33 GINA OCCHIPINTI - COMPONENTE Tel. e Fax 091 6113173 - Palermo www.tipografiatsarcuto.com ANGELO PALERMO - COMPONENTE info@tipografiatsarcuto.com
dimensione professionale 1 Sommario 02 Saluto del Presidente 03 Presentazione della rivista 04 Web-App “Assistenti Sociali Sicilia” 05 Formazione e cultura, l’investimento del Con- siglio dell’Ordine per la comunità professio- nale siciliana 07 Rapporti istituzionali, dialoghi ed eventi: la presenza dell’Ordine ad alcuni importanti ap- puntamenti 08 La cerimonia dell’accoglienza dei nuovi iscritti 10 Indicatori diagnostici del bullismo: l’impor- tanza degli interventi socio-educativi 11 Coltivare l’interesse per le cure socio-sanitarie domiciliari per migliorare la qualità e la soste- nibilità del sistema sanitario e sociale. 15 Vocabolari culturali dei sex offenders Tratta- menti e interventi rieducativi dei detenuti abu- santi 24 Alcool: quali politiche? 29 Profumo di Servizio Sociale... “Tango” 33 Spazio neutro “il pinguino” sito al C.T. 4 Monte Po -Catania. 35 Necessità di nuove competenze dell’Assi- stente sociale 36 Nuove competenze nell’ambito della comuni- cazione: il modello “Analitico Transazionale” 38 Verso l’infinito …ed oltre 41 Etica e deontologia dell’Assistente Sociale
2 dimensione professionale dicembre 2016 Saluto del Presidente GIUSEPPE GRACEFFA Presidente C are Colleghe, Cari Colleghi fessione, un esempio su tutti è il caso del Co- si chiude un anno denso di at- mune di Nicosia in cui ho partecipato al Con- tività, con tanto impegno pro- siglio comunale. La novità in termini di dia- fuso da parte dei Consiglio logo aperto è stato quello avviato con gli altri dell’Ordine. La quantità e la Ordini Professionali, trovando terreno fertile qualità delle iniziative e delle azioni che ab- e necessità comuni con alcune categorie biamo intrapreso ed i risultati ottenuti sono quali Avvocati, Giornalisti e Psicologi. Non il prodotto di una forte sinergia di gruppo, sono mancati i rapporti con le università si- dove ciascuno ha dato il meglio delle proprie ciliane e con il mondo della formazione e capacità personali, culturali e professionali. della ricerca. Abbiamo avviato una serie di incontri con le Quest’ultimo è un ambito in cui l’Ordine ha istituzioni con cui abbiamo dialogo sui temi fatto un grosso investimento come si può riguardanti la professione. Abbiamo sottoli- leggere all’interno di questo numero della Ri- neato la carenza di opportunità occupazio- vista. Ogni provincia siciliana è stata rag- nali, soprattutto per le colleghe e i colleghi giunta dall’Ordine con la realizzazione di un più giovani, e abbiamo ottenuto l’impegno evento formativo. Docenti da tutta Italia, su più fronti a colmare tale carenza. In tal oltre che i Professori universitari, sono stati senso il 2017 dovrebbe essere l’anno delle invitati a dare il loro contributo alla nostra selezioni e dei concorsi. Non è mancato il Comunità professionale. dialogo sulla piena attuazione della legge re- Sono conscio delle difficoltà che riguardano gionale 22/86, sui gruppi piano dei distretti la nostra professione e che i numerosi Iscritti socio-sanitari, della regolamentazione delle non mancano di rappresentare. Il Consiglio modalità di incarico professionale nei Co- dell’Ordine ha voluto far fronte ad ogni ri- muni e sull’adeguatezza dei relativi com- chiesta e si impegnato in maniera continua pensi. e costante per la comunità professionale si- Gli incontri istituzionali sono stati tenuti con ciliana. Il Consiglio dell’Ordine non si è mai deputati regionali e nazionali, l’Anci e gli enti chiuso e arroccato sulle proprie posizione ma territoriali, dialogo anche con il mondo della si è sempre dimostrato aperto a tutti gli input sanità, io stesso ho partecipato al tavolo re- provenienti dagli iscritti e non solo. gionale, e gli organi territoriali del Ministero Colgo l’occasione per porgere a Voi tutti ed della Giustizia. In prima persona ho affron- alle Vostre famiglie gli auguri per un sereno tato situazioni spinose che necessitavano Natale ed un lieto e prospero Anno Nuovo, della presenza dell’Ordine a tutela della pro- colmo di successi personali e professionali.
Editoriale dimensione professionale 3 Presentazione della rivista CORRADO PARISI Direttore della rivista econda uscita annuale per la ri- S vista “Dimensione Professio- nale del Servizio Sociale” che viene pubblicata per l’impor- tanza che ricopre tale stru- mento a disposizione della comunità pro- fessionale. La rivista, che ha un taglio scientifico, oltre ad informare gli iscritti all’Ordine MARIOLINA DI SALVO della Regione Sicilia, è il luogo dove si in- Presidente VI Commissione contrano gli spunti provenienti da tutta l’isola e che diventano patrimonio della comunità. Questo numero della rivista raccoglie una zione per il prossimo numero della Rivista prima parte di attività e comunicazioni in uscita a Giugno 2017. del Consiglio dell’Ordine. L’investimento La nostra comunità professionale in que- in formazione fatto dal Consiglio, la gior- sto anno si è dotata di un nuovo stru- nata dell’accoglienza e alcune degli in- mento. Una web-app disponibili per tutti contri avuti dal Presidente Giuseppe Gra- i dispositivi mobili per avere informazioni ceffa. in tempo reale da parte dell’Ordine e La seconda parte è dedicata agli spunti davvero “a portata di mano”. professionali proposti fai colleghi. Ven- Un passo in avanti nella tecnologia pro- gono trattate tematiche di stretta attua- posto dalla VI Commissione Comunica- lità come il bullismo, i sex offenders, zione e Promozione e accolto all’unani- l’abuso di alcol. Inoltre sono stati pubbli- mità dal Consiglio dell’Ordine. Un piccolo cati due interessanti articoli sull’etica vanto: l’Ordine della Sicilia è il primo in della professione e sulla necessità di Italia a lanciare una applicazione per nuove competenze. smartphone e tablet. La redazione formata dai componenti Ricordando a tutte le colleghe e i colleghi della VI Commissione Comunicazione e che la rivista è aperta ai contributi degli Promozione ha optato per una selezione iscritti che possono contattare la Segre- dei contributi pervenuti, gli articoli non teria per fornire il materiale, si augura pubblicati saranno comunque a disposi- una buona lettura.
Formazione continua 4 dimensione professionale dicembre 2016 Web-App “Assistenti Sociali Sicilia” È stata presentata, presso l’Ordine degli Assistenti So- ciali della Regione Sicilia la nuova e innovativa web-app “Croas Sicilia”. La Web-App è fruibile da tutti gli iscritti all’Ordine As- sistenti Sociali della Regione Sicilia e non solo. La nuova Web-App è compatibile su tutte le piattaforme Apple, Android e Windows Phone, permette di scoprire le atti- vità in seno all’Ordine degli Assistenti Sociali della Re- gione Sicilia attraverso un iti- nerario circolare tra 20 punti in evidenza di interesse sulle attività dell’Ordine. a scarsa connettività; L’applicazione Croas Sicilia è stata realizzata per Simili alle App: all’utilizzatore sembrerà di usare favorire lo sviluppo informativo agli iscritti all’Or- un’App mobile, con le stesse interazioni e design; dine proponendo percorsi aggiornati in tempo Aggiornate: grazie ai Service Workers ed altri si- reale in piena autonomia sul “mondo” sociale stemi le Web App saranno sempre all’ultimo grido; della Regione Sicilia. Sicure: con l’utilizzo di HTTPS tutti i contenuti ed L’iniziativa multimediale è stata resa possibile il trasferimento dei dati viene messo in cassaforte; grazie alla piena convinzione alle nuove tecnolo- Ricercabili: attraverso il W3C manifest possono gie del Presidente dott. Giuseppe Graceffa, dei essere identificate come applicazioni; Presidenti delle Commissioni e di tutti gli Organi Fidelizzano: grazie alle notifiche push è possibile Istituzionali interni all’Ordine. creare un feeling con l’utente; Installabili: permettono all’utente di farle appa- Caratteristiche progressive Web App rire nell’home page del browser senza passare Una Progressive Web App usa le moderne capa- dall’app store. cità del Web per fornire una User Experience di li- La Web-App è scaricabile gratuitamente presso vello App-like. In particolare, non sono altro che tutti gli store presenti sul mercato inserendo nel- un set di esperienze e tecnologie che combinano l’apposito motore di ricerca la desinenza assi- quanto di meglio c’è sul mercato in ambito svi- stenti sociali sicilia. L’applicazione ha una ca- luppo Mobile e Web che creare Web Application pienza di 6.4 mb ed è compatibile con tutti dispo- moderne. sitivi mobile. Le caratteristiche principali sono: La grafica rispecchia, come da coordinato il por- Progressive: possono essere usate da chiunque, in- tale assistentisocialisicilia.com e i canali social. differentemente dalla tipologia di browser poiché Il menù a tendina riporta le voci più salienti quali: sono costruite sulla base del principio del “pro- albo, amministrazione trasparente, dove siamo, gressive enhancement” (più funzioni offre il contatti, eventi formativi in fase di accredita- browser più funzioni offre la Web App ); mento, codice deontologico, eventi vari, P.E.C., ri- Responsive: si adattano a qualsiasi dipositivo chiesta tesserino e commissioni. come desktop, smartphone, tablet.. ecc; Buona Navigazione Indipendenti dalla connettività: attraverso Ser- vice Workers possono essere usate offline o su reti Marcello Sarta - Ideamente 2.0
dimensione professionale 5 Formazione e cultura, l’investimento del Consiglio dell’Ordine per la comunità professionale siciliana C ontinua l’investimento del Consiglio Negli ultimi mesi il lavoro del Consiglio dell’Or- dell’Ordine degli Assistenti Sociali dine, in particolare della II Commissione Forma- della Regione Sicilia in cultura e forma- zione e Deontologia e della IV Commissione Po- zione. Si tratta della chiara volontà del litiche sociali e rapporti con le Istituzioni, è stato Consiglio di volersi spendere per far crescere an- caratterizzato dall’organizzazione di alcuni eventi cora di più la comunità professionale siciliana. Il formativi. Consiglio dell’Ordine ha inteso la formazione Dal 5 al 8 Ottobre, sono state organizzate diverse continua non solo come un obbligo normativo ma giornate di studio riguardanti “Il Servizio Sociale come un’opportunità di crescita e arricchimento. Professionale di Comunità” e “Servizio Sociale Una formazione gratuita e per tutti che ha per- Professionale e Immigrazione”, relatrice la profes- messo a centinaia di colleghi di aggiornarsi nei soressa Patrizia Marzo. Gli eventi sono stati orga- contesti dei propri territori. Il valore della forma- nizzati a Catania, Messina, Palermo e Canicattini zione e della cultura non è stimabile ma assume Bagni (SR), gli atti delle giornate di studio sono grande rilievo nel campo della crescita sia profes- state pubblicate sul sito www.assistentisocialisici- sionale che personale di ognuno. La formazione è lia.it . correlata ai processi di cambiamento, di trasfor- Il 14 dicembre si è tenuto il seminario all’Univer- mazione, di sviluppo sociale, di rinnovamento sità Kore di Enna “La Commissione Politiche So- delle attitudini, delle pratiche, dei metodi e delle ciali… incontra i colleghi” in cui sono stati di- teorie. scussi procedure, percorsi di apprendimento del
6 dimensione professionale dicembre 2016 ruolo nell’ambito delle attività di tirocinio con di psicologia clinica all’università di Catania, di- particolare attenzione alla carta etica del tiroci- rettore dell’istituto di psicologia “Egle” e psicote- nante. rapeuta. La relazione del prof. Belluardo ha spa- Il 15 e il 16 dicembre rispettivamente a Catania e ziato dalla definizione del burnout alle caratteri- a Palermo è intervenuta la professoressa Daniela stiche, alle cause, ai sintomi e alle possibili azioni Piscitelli dell’Università Bicocca di Milano con preventive; la panoramica arricchita da dati ed una brillante relazione dal titolo esperienze, interessante e ricca di spunti di rifles- “Una sfida del Codice Deontologico, l’Assi- sione, è stata seguita dai numerosi colleghi pre- stente Sociale promotore di risorse nella comu- senti con molto interesse e attenzione. nità”. Le due giornate sono state dedicate all’ap- Un investimento che non si ferma e che prosegue profondimento del Titolo IV del Codice Deonto- anche nel 2017, sono stati già programmati alcuni logico riguardante le responsabilità dell’assistente eventi formativi che verranno realizzati in diversi sociale nei confronti della società. territori e che tratteranno di argomenti riguar- Il 19 dicembre 2016 nell’aula consiliare del co- danti la professione di sicuro arricchimento per i mune di Melilli si è svolto il seminario “Il burn- discenti. out Sindrome logorante delle professioni d’aiuto”, relatore il professore Giovanni Belluardo, docente Corrado Parisi
Attività dell’Ordine dimensione professionale 7 Rapporti istituzionali, dialoghi ed eventi: la presenza dell’Ordine ad alcuni importanti appuntamenti V oglio condividere con tutti i lettori del Sud Italia. Una esperienza esaltante e nutro la l’esperienza fatta partecipando ad al- speranza che venga realizzata anche in Sicilia. cuni importanti appuntamenti che ri- Altro importante appuntamento a cui ho parteci- guardano la nostra professione. Uno pato è stato quello realizzato a Palermo, Ospedale di questi si è tenuto a Bari, l’evento dal titolo “Nei “Cervello”, il tavolo delle professioni sul tema cantieri della città del noi – Dissodare risorse per “La tutela della salute del cittadino”. Un con- contrastare diseguaglianze” ha visto partecipanti fronto stimolante tra i rappresentanti dei vari Or- provenienti da ogni parte d’Italia. L’appunta- dini professionali in ambito sanitario che ha fatto mento durato tre giorni e organizzato dal Gruppo emergere non poche necessità comuni ma anche Abele, di cui fa parte anche la rivista Animazione possibilità di collaborazioni in nuovi ambiti. Sociale, ha visto l’intervento di illustri relatori tra Infine il ho partecipato al seminario all’Università cui Don Luigi Ciotti. Costruire dal basso la città “Kore” di Enna dal titolo “La commissione poli- del noi, il metodo per moltiplicare, i cantieri della tiche sociali..incontra i colleghi”. Una interessante città del noi e dotarsi di una prospettiva politica e attività del nostro Ordine in cui sono stati discussi culturale sono solo alcuni degli argomenti trattati. procedure, percorsi di apprendimento del ruolo Io ho fatto l’intervento all’interno del tavolo tema- nell’ambito delle attività di tirocinio con partico- tico “Costruire welfare nel meridione” insieme ad lare attenzione alla carta etica del tirocinante. altri Presidente dei Consigli di Ordine di Regioni Giuseppe Graceffa
8 dimensione professionale dicembre 2016 La cerimonia dell’accoglienza dei nuovi iscritti S i è svolta la cerimonia dell’accoglienza dei “Una sfida del codice deontologico: l’Assistente nuovi iscritti organizzata dall’Ordine Sociale promotore di risorse nella comunità” or- degli Assistenti Sociali della Regione Sici- ganizzato dall’Ordine degli Assistenti Sociali lia. Un nuovo modo per accogliere i nuovi della Regione Sicilia. iscritti all’albo professionale che questo Consiglio Una prassi che si sta consolidando nel tempo e dell’Ordine ha proposto due anni fa e che ha rac- che ha visto i giovani professionisti, 56 i parteci- colto grande successo e partecipazione. panti, giurare apponendo la mano sul codice de- La cerimonia del 2016 si è svolta in due momenti ontologico e leggendo un giuramento predisposto a Catania il 15 dicembre e a Palermo il giorno suc- dal Consiglio regionale dell’Ordine. I nuovi cessivo in occasione del seminario di studi iscritti hanno ricevuto un kit di benvenuto com-
Attività dell’Ordine dimensione professionale 9 posto da un codice deontologico formato tasca- cerimonia, un rito di ingresso al proprio Ordine bile, un timbro personalizzato e il tesserino di ri- professionale. conoscimento. La giornata dell’accoglienza rappresenta un altro Un esempio da cogliere e da realizzare in tutta Ita- momento di riconoscimento e rilancio dell’imma- lia, per fare in modo che anche gli Assistenti So- gine della professione per un Consiglio regionale ciali, così come gli altri professionisti, abbiano una dell’Ordine che è sempre vicino ai suoi iscritti.
10 dimensione professionale dicembre 2016 Indicatori diagnostici del bullismo: l’importanza degli interventi socio-educativi C on il termine “bullismo” si indica una l’insegnante né ai genitori: in pochi riescono a forma di aggressione nella quale uno o chiedere aiuto, senza l’ausilio dei professionisti più soggetti, ripetutamente ed inten- preposti. Per tale motivo i genitori devono atten- zionalmente, attaccano verbalmente o zionare ogni comportamento, del proprio figlio, fisicamente un altro soggetto.1 È una forma di op- che potrebbe essere un indicatore tipico di tale sof- pressione, in cui la vittima, per opera di un coeta- ferenza emotiva. Oltre al cyberbullismo, vi sono neo prevaricatore, viene esposto ad azioni offen- altri fenomeni altrettanto preoccupanti che stanno sive. Il soggetto, dunque, vive una condizione di prendendo forte espansione: il “cyberstalking” e profonda sofferenza, di grave svalutazione della il “sexting”. Il primo riguarda comportamenti mi- propria identità, di crudele emarginazione dal nacciosi diretti, mediante telefono o e-mail, e in- gruppo2. Si tratta di un fenomeno particolarmente diretti, tramite violazione di account sul Social preoccupante, perché in grado di compromettere, Network; il secondo, invece, diffuso maggior- in maniera significativa, il funzionamento di una mente tra gli adolescenti, riguarda lo scambio, via classe (Istituzione scolastica), oltre a costituire un Internet, di immagini a sfondo sessuale. Il cyber- ponte tra i comportamenti devianti. Il bullismo è bullismo è un “male” che, nascosto agli occhi anche pretesa, minaccia, violenza, aggressività in- degli adulti, invade la psiche, distrugge l’auto- condizionata, indice di frustrazione e problemati- stima e aumenta notevolmente la fragilità della che all’interno del contesto familiare. «Gli atti di vittima, tanto da sfociare in un possibile tentativo bullismo e di cyberbullismo si configurano sem- di suicidio, come rilevano i dati ANSA. Da qui la pre più, come l’espressione della scarsa tolleranza necessità di elaborare, e attivare, forme proget- e della non accettazione verso chi è diverso per tuali di interventi preventivi, all’interno delle Isti- etnia, religione, per caratteristiche psico-fisiche, tuzioni scolastiche, in cui l’Assistente Sociale per genere, per identità di genere, per orienta- abbia funzione di mediazione e filtro per le di- mento sessuale e per particolari realtà familiari: verse situazioni problematiche che sono causa di vittime di bullismo sono sempre più spesso, in- disagio, in chiave di assesment ed empowerment, fatti, adolescenti su cui gravano stereotipi che sca- in una dimensione multifattoriale e di rete con turiscono da pregiudizi discriminatori»3. Per la fa- altri professionisti dell’aiuto. Le attività di gruppo scia della scuola dell’infanzia, è difficile notare atti possono aiutare il soggetto “bullo”, al fine di spe- di bullismo: i comportamenti aggressivi tra bam- rimentare situazioni soddisfacenti e gratificanti bini, a meno che siano particolarmente violenti, per la sua persona; i lavori socialmente utili, in- devono considerarsi assolutamente normali. Le vece, sono adeguati per quei ragazzi che sono già piccole vittime, adottano, più o meno, le stesse arrivati a mettere in atto comportamenti antiso- modalità di difesa di quelle più grandi: rifiuto ad ciali. È, dunque, essenziale ascoltare il minore, abbandonare il proprio “nido”, compresa la non prendendo seriamente in considerazione i suoi partecipazione ad incontri ludici coi coetanei, e la sentimenti e le sue paure, affinché riesca a rom- perdita di appetito. Tale fenomeno riguarda sia pere quel silenzio che fa tanto rumore e che dan- maschi che femmine, manifestandosi in modi di- neggia emotivamente la sua crescita evolutiva. versi: i primi mettono in atto, prevalentemente, Gianfranco Salvatore Bonanno prepotenze dirette, con aggressioni fisiche e ver- bali, agite nei confronti di entrambi i sessi; le fem- 1 Arch. Pediatr. Adolesc, 2007). mine, invece, utilizzano, in genere, modalità indi- 2 Dan Olweus. rette di prevaricazione e le rivolgono prevalente- 3 Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contra- mente allo stesso sesso. É prassi consolidata che sto al bullismo e al cyberbullismo - Testo elaborato con il con- tributo degli Enti afferenti all’Advisory Board del Safer la vittima del bullo si vergogna della sua condi- Internet Centre per l’Italia - www.generazioniconnesse.it, zione, e dunque non confessa il suo disagio né al- Aprile 2015
Sanità dimensione professionale 11 Lavori del Convegno Internazionale“Believe in the power of Humanity in He- althcare”(Credere nel potere dell’umanizzazione delle cure e dell’assistenza). Organizzato dall’IRCCS ISMETT di Palermo - Cinisi (PA), 20 Maggio 2016 COLTIVARE L’INTERESSE PER LE CURE SOCIO-SANITARIE DOMICILIARI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ E LA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA SANITARIO E SOCIALE. (Cultivate Home Health and Social Care to Improve the Quality and Sustain- ability of Health and Social Systems) S TORIA: L’assistenza domiciliare per SITUAZIONE ATTUALE: Secondo l’Organiz- come la intendiamo oggi, nasce in Gran zazione Mondiale della Sanità, per assistenza Bretagna grazie al contributo impor- domiciliare deve intendersi “la possibilità di for- tante di un’infermiera, Florence Ni- nire a domicilio dei pazienti i servizi e gli stru- ghtingale che nel 1869 andava ad assistere gli menti che contribuiscono al mantenimento del ammalati a domicilio anche di notte, portando massimo livelli di benessere, salute e funzione”. con sè una lanterna per farsi luce; per tale mo- Sappiamo che oggi viviamo tempi di analisi, di tivo prese anche il sopranome di “Signora con la decisioni, influenzate anche da restrizioni finan- lanterna”. Viene considerata dunque la fondatrice ziarie che però ci espongono al rischio di deficit dell’assistenza infermieristica moderna, e fu di efficacia ed efficienza dei servizi di cura alla anche la prima ad applicare scientificità alla sua persona. Molti studi, inoltre, sono orientati alla attività grazie all’utilizzo di strumenti statistici. “buona sanità”, speranza di tutti: cittadini, pro- Quindi fu in Gran Bretagna che si sviluppò per fessionisti, amministratori, politici... e conti- prima questa tipologia di assistenza, mentre in nuano a proliferare dibattiti, riflessioni, propo- Italia bisognerà aspettare più di un secolo per ste, grazie a numerose pubblicazioni, convegni assistere ai primi vagiti di assistenza domici- e ricerche. Vi è anche molta produzione in lette- liare. L’esordio fu infatti negli anni ‘70, ma con ratura sulle valutazioni ed evoluzione del si- modalità molto diverse dal concetto odierno, in stema sanitario e sociosanitario, con proposte di quanto i servizi che venivano offerti non com- riassetto dei sistemi di welfare. Emerge, quindi, prendevano cure di tipo sanitario. che la principale preoccupazione unanime, è la • Negli Anni ’70, l’assistenza domiciliare era sostenibilità economica e l’efficienza-efficacia fornita dai Comuni e l’utenza era composta da dei servizi. Purtroppo poco si discute invece del- pazienti anziani o con disagi sociali, con l’obiet- l’attuale inadeguatezza ed insufficienza delle tivo del mantenimento dell’autosufficienza. cure domiciliari in Italia che si è sviluppata a • Negli Anni ’80, con l’Istituzione del Servizio macchia di leopardo. Per cui si è scritto molto Sanitario Nazionale – S.S.N. (L. 833/78), i bene- sulle cure domiciliari, ma molto meno è stato ficiari divennero pressochè tutti i cittadini in realizzato, sia per quella di tipo sanitario che, stato di bisogno, con l’obiettivo di portare l’as- ancor meno, per quella socioassistenziale a ca- sistenza il più vicino possibile al luogo dove la rico dei Comuni. Infatti in molte Aziende Sani- gente vive e lavora. tarie, soprattutto del sud Italia, l’A.D.I. risulta • Negli Anni ‘90 con la Conversione delle USL in assente o insufficiente. Anche in realtà sociali e Aziende Sanitarie (Decreti legislativi 502/92 e sanitarie italiane all’avanguardia, questi servizi 517/93) si riconosce al Distretto Sanitario la re- purtroppo continuano a disporre di insufficienti sponsabilità di garantire anche i Servizi di Assi- risorse e scarse attenzioni, con gravi ripercus- stenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), prevedendo sioni sulle persone ed i loro familiari. Secondo la spesa anche nei fondi integrativi del S.S.N. Paolo Da Col, Direttore del distretto del-
12 dimensione professionale dicembre 2016 l’Azienda per i Servizi Sanitari di Trieste, “Assi- 2011), mentre già nel 2011 erano circa il stiamo da anni ad una ormai palese ed insoppor- 20,8%. La stima elaborata fa emergere alcuni tabile dissociazione tra assunti teorici, anche le- dati importanti: tra 10 anni, gli ultrasessantacin- gislativi, e pratiche reali; tra intenzioni dichia- quenni, saliranno al 23,9%, con un’età media di rate ed azioni concrete.” 45,7 ed un indice di invecchiamento del Per tale motivo, in questa fase dinamica di evo- 188,9. Tutto ciò significa che tra non molto ci ri- luzione e ricerca continua dove si ridefiniscono troveremo probabilmente con 1 cittadino su 4 servizi, bisogna mettere le cure domiciliari al che richiederà i servizi specifici per quell’età e centro dell’attenzione ed in particolare, occorre la metà di questi anziani avrà superato la soglia cambiare la rotta nelle decisioni ed allocazioni dei 75 anni, rientrando quindi in categorie di bi- delle risorse. Le cure domiciliari, infatti, devono sogno e dipendenza abbastanza elevate. essere prioritarie nella programmazione ed at- Emerge altresì una situazione abitativa, con dei tuazione delle politiche socio-sanitarie, ma de- limiti tutto sommato correggibili che dovrebbe vono esserlo anche e soprattutto per l’opinione incentivare il ricorso alle cure domiciliari a di- pubblica e per tutti i professionisti che svolgono scapito delle residenze sanitarie e sociali. Infatti, la propria attività nelle diverse aree di cura alla secondo alcuni rapporti nazionali, la maggior persona. parte degli italiani vive in immobili di proprietà, Di seguito qualche dato, ricavato da alcune ri- mentre solo il 13% vive in locazione. Tuttavia cerche, per ampliare il focus del problema: emerge che 10% non ha un sistema di riscalda- E’ stato rilevato che l’andamento demografico mento ed il 19% hanno problemi rilevanti di riferito agli ultrasessantacinquenni, al censi- umidità. mento del 2001, era il 18,7% della popolazione Prestazioni quali l’aiuto domestico, l’organizza- totale (età media della popolazione totale 41,4; zione dell’assistenza, il sostegno psicologico, indice di vecchiaia 131,4 nel 2001 e 148,7 nel l’assistenza sanitaria, la mobilità ed i trasporti,
Sanità dimensione professionale 13 l’assistenza personale, il sostegno finanziari di si sono verificate alcune situazioni preoccupanti: soggetti non autosufficienti, continuano ad es- l’utenza anziana in ADI è salita da 1,9% (2001) sere a carico delle famiglie con uno scarso sod- a 4.3% (2012), ma in media sono calate le ore to- disfacimento dei bisogni che viene stimato nel tali/anno di assistenza pro capite: da 26 (2002) range del 5-10%. a 21 (2012), con. disuguaglianze importanti tra le Si prevede nel futuro che i potenziali care giver diverse Regioni, con un range compreso tra 6 ed (popolazione 50-79 anni su > 80enni non auto- 81ore. sufficienti) subiranno un trend decrescente che l’utenza in SAD ha subito tra il 2002 ed il 2012 preoccupa non poco: anno 2005=21,88; un decremento di 0,3% (da 1.6 a 1.3%, con una 2015=17,35; 2035= 12,02. spesa media che nel 2006 era di 1.646 euro per E’ stato osservato che un ultrasessantacin- utente, mentre nel 2012 è aumentata fino a 2090 quenne su sei usufruisce di un servizio privato euro, sempre con divari regionali: 1153 € per di badante, circa il 7% in media in tutta Italia. utente in Calabria, contro 4.626 € per utente in Tale valore aumenta al 48% per le persone non Valle d’Aosta. autosufficienti. La conseguenza è che la spesa l’assistenza domiciliare “integrata” come previ- per questo esercito di badanti ammonta a circa sta dalla Legge 328/00, riguarda solamente 8,2 10 miliardi di euro all’anno. Consideriamo che per mille pazienti ed è in diminuizione. una spesa di tipo privatistico di tale entità equi- La percentuale di PIL dell’Italia dedicato all’ADI vale al 10% circa della spesa sanitaria pubblica, nel 2014 era pari allo 0,44% (0,46% nel 2005); al quasi l’equivalente di quanto lo Stato dispone SAD lo 0,19% (0,11% nel 2005), mentre per le in- per le indennità di accompagnamento dell’inva- dennità di accompagnamento il dato si assesta lidità civile. Inoltre si osserv una impennata allo 0,64% (0,49% nel 2005). Ne consegue che de- nella crescita del numero delle badanti che nel stinado modesti investimenti è possibile poten- 1991 erano circa 180.000, mentre già nel nel 2009 ziare le risorse e quindi l’efficacia ed efficienza erano 760.000. Recentemente il dato sembra es- operativa dell’assistenza domiciliare. sersi assestato intorno a circa 830.000 assistenti Negli ultimi rapporti sulla non autosufficienza familiari, di cui il 90 per cento straniere e di cui in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politi- la maggioranza senza un contratto regolare di che Sociali, è emerso che nella long term care da lavoro. Il risultato osservabile è quindi una ri- molto tempo in Italia si privilegiano i trasferi- sposta del privato chiaramente non proporzio- menti monetari (42%), piuttosto che i servizi. nato a quella delle Istituzioni pubbliche prepo- Ciò in controtendenza con gli altri Paesi come la ste. Germania (24%) o la Norvegia (14%). Nel 2013 Uno sguardo alla situazione estera fa emergere le indennità di accompagnamento hanno rag- che l’offerta dei servizi domiciliari in Italia giunto una spesa superiore a circa 13 milioni di (4,9%) è molto ridotta rispetto al nord Europa euro (nel 2002 era 7,5 e nel 2010 era superiore a (13%), i quali destinano alle cure domiciliari ben 12,5 milioni). un quarto delle risorse del long term care che equivale a circa l’1,08% della spesa sanitaria. Tali Osservando ed analizzando tutti questi dati, servizi, sono in media destinati al 5% della po- emerge la necessità di dirottare tutte queste ri- polazione anziana (7,1% nel Regno Unito, 7.9% sorse economiche verso servizi Istituzionali, po- in Francia, 9.5% in Germania). tenziando l’area delle cure domiciliari, cercando In Italia, anche in Regioni virtuose come la di uniformare le profonde disuguaglianze terri- Lombardia, l’assistenza domiciliare sanitaria toriali tra le varie Province e Regioni. (ADI) erogata dalle aziende sanitarie, copre solo il 4,7% del totale degli ultrasessantacinquenne, APPLICABILITA’ e BENEFICI: ed il 30% degli anziani non-autosufficienti. Men- Ma quali sono materialmente i benefici che il pa- tre l’assistenza domiciliare di tipo sociale (SAD) ziente e le Istituzioni possono trarre dalle cure che dovrebbe essere erogata dai Comuni non ar- presso il proprio domicilio? riva al 2% per gli anziani in generale e l’11,1% Innanzitutto è un dovere delle Istituzioni pub- dei non-autosufficienti. bliche ed un interesse della collettività, in Da alcuni rapporti nazionali sugli anziani e la quanto a parità di bisogno e di risultato può es- non autosufficienza degli ultimi anni, è emerso sere più efficace e meno costoso che in ospedale
14 dimensione professionale dicembre 2016 o in residenza sanitaria assistita (RSA). voro, agevola l’impresa e la cooperazione so- Implementare le cure domiciliari, rappresenta ciale, apre nuovi spazi alla sana imprenditoria un’eccellente alternativa ai ricoveri impropri in privata, promuove l’innovazione e la ricerca (ad ospedale e contribuisce fortemente a rendere esempio nella telemedicina), stimola il progresso quest’ultimo più efficiente. Il buon funziona- delle professioni esistenti e di nuove professio- mento dell’Ospedale, infatti, dovrebbe interes- nalità e forme di impiego; consente inoltre di sare tutti e per questo occorrono circuiti di cure conciliare assistenza e sviluppo socio-econo- domiciliari meglio strutturati e dotati. mico, senza creare nuovi centri di poteri forti. Il fulcro delle cure domiciliari è senza dubbio Implementare le cure a domicilio evita, infatti, il Distretto Sanitario, il quale deve poter di- mega-investimenti insostenibili per la creazione sporre di risorse e strumenti adeguati. Le cure di nuovi edifici di ricovero; favorisce la circola- domiciliari integrate ed il Distretto devono in- zione di risorse ed energie positive da destinare fatti costituire un binomio inscindibile di pen- a tipologie abitative più confortevoli; qualifica siero ed azione, al pari del binomio “pronto soc- nelle città e nei territori nuovi patrimoni dure- corso - ospedale”. voli di più facile e familiare utilizzazione non Per implementare le cure domiciliari però occor- solo per i pazienti, ma per tutti quanti. rono team multidisciplinari e servizi multipro- Quindi curare di più e meglio le persone a casa fessionali integrati, più forti, continuativi, attivi propria migliora le comunità locali e ne accresce tutti i giorni nelle 24 ore, per la parte sanitaria, il capitale umano e sociale. e nelle 12 ore per quella socioassistenziale. In fine, le cure domiciliari, rappresentano un Un aumento del ricorso alle curare domiciliari atto di democrazia che testimonia la presenza di contrasta il consumismo sanitario ed il prolife- buoni pensieri e best practice che proteggono “la rare dei cosiddetti “prestazionifici sanitari”; au- scelta della libertà e non solo la libertà di scelta”. menta inoltre il grado di responsabilizzazione di individui e famiglie. BIBLIOGRAFIA Essere curati a casa fa sentire meno soli e più vi- BORSARI M, Le basi organizzative dell’assistenza cine le Istituzioni, dimostrando di riconoscere lo domiciliare, in: www.biblioteca.asmn.re.it. straordinario apporto di cura fornito oggi dalle CAMERA DEI DEPUTATI, Rapporto nazionale famiglie. Una sanità di qualità entra con discre- 2009 sulle Condizioni ed il Pensiero degli Anziani: zione nelle case connotando questo intervento una società diversa, in: www.regioni.it/. sanitario come ad alto valore umano; le auspi- DA COL P, Perché le cure domiciliari, in: www.sa- cate qualità di umanizzazione e personalizza- luteinternazionale.info. zione delle cure comportano infatti un approccio FEDERAZIONE ITALIANA AZIENDE SANI- olistico, capacità di ascolto, di comprensione, TARIE E OSPEDALIERE. Il Governo del territorio flessibilità e programmi personalizzati in un’ot- delle aziende sanitarie: risultati dal laboratorio di ri- tica di continuità assistenziale. cerca della FIASO. Fotografia dei servizi territoriali Essere curati a casa propria rappresenta la più delle AUSL, in: www.fiaso.it. grande aspirazione di migliaia di persone con GEDDES M, Rapporto sulla non autosufficienza in malattie a media e lunga durata; Italia, Salute internazionale 18.11.2012 Potenziare le cure domicialiri integrate, inoltre, MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITI- innesca cambiamenti culturali virtuosi nelle per- CHE SOCIALI, Rapporto sulla non autosufficienza sone ed anche negli operatori, promuove nuovi in Italia, 2010. modi di leggere la realtà ed il progresso delle NETWORK NON AUTOSUFFICIENZA, L’assi- scienze umane, non solo mediche, con un im- stenza agli anziani non autosufficienti in Italia, 5° patto positivo per il cambiamento della nostra Rapporto promosso dall’IRCCS-INRCA per il società in generale. Network nazionale per l’invecchiamento, 2015. Curare a casa propria i pazienti vuol dire averli PASQUINELLI S, RUMINI G, Badanti: la nuova davvero a cuore, evitandone o ritardandone l’in- generazione. Caratteristiche e tendenze del lavoro gresso in Ospedale, nelle residenze sanitaria as- privato di cura. Novembre 2013. sistite o nelle comunità alloggio. Se ci riflettiamo bene, qualificare reti integrate Dario Di Cristina di cure domiciliari crea anche nuovi posti di la- Maria Barone
Violenza di genere dimensione professionale 15 Vocabolari culturali dei sex offenders Trattamenti e interventi rieducativi dei detenuti abusanti L ’abuso sessuale è un fenomeno che la pena della reclusione da cinque a dieci anni, sta acquisendo sempre più atten- sebbene al comma 3 dell’art. 609 bis abbia pre- zione, sia a livello scientifico che a li- veduto la ipotesi dei “casi di minore gravità”, vello politico; si assiste, infatti, a una per i quali la suddetta pena è diminuita in mi- crescita di studi e iniziative volti a compren- sura non eccedente i due terzi. dere e affrontare il fenomeno nei suoi vari Le definizioni di abuso sessuale, tuttavia, va- aspetti, dalla prevenzione alla repressione, dal riano a seconda della prospettiva che si in- trattamento carcerario al possibile reinseri- tende adottare, sia essa di carattere legale, psi- mento sociale. cologico o medico. La difficoltà nel creare una La violenza sessuale, secondo il Codice Penale teoria generale dell’abuso sta proprio nel fatto italiano, è la costrizione mediante violenza o che tale fenomeno attiene a tutte le sfere sopra minaccia a compiere o subire atti sessuali; co- citate, ognuna delle quali è dotata di scopi di- munemente si usa il termine stupro. Il codice versi e specifici, connessi a diverse interpreta- penale prima del 1996 distingueva tra due di- zioni. stinte fattispecie delittuose: la violenza carnale Sono tanti gli autori che hanno cercato di defi- e gli atti di libidine violenti. Entrambi i delitti nire e spiegare il comportamento abusante, erano previsti nell’ambito della categoria dei poiché si tratta di un fenomeno eterogeneo che “Delitti contro la moralità e il buon costume”. richiede uno studio che tenga conto dei diversi Gli “Atti di libidine violenti”, previsti dall’art. fattori che interagiscono e che sono alla base 521 c.p., si distinguevano dalla violenza car- di tale comportamento. Si sono susseguiti, in- nale, sul piano dell’elemento materiale del fatti, negli anni numerosi studi che hanno cer- reato, infatti la condotta sanzionata consisteva cato di delineare le cause del comportamento nel compimento di “atti di libidine diversi di abuso, non giungendo però a sviluppare un dalla congiunzione carnale” ed erano puniti modello teorico unificato che tenga conto dei con la medesima pena edittale prevista dal- molteplici fattori coinvolti, risultando quindi l’art. 519 c.p., che disciplinava la violenza car- limitati nell’analisi del fenomeno. Possiamo nale, ridotta di un terzo. delineare due macro categorie in cui si collo- Con l’introduzione della Legge n° 66 del 1996 cano i diversi studi: i sostenitori delle teorie la materia è stata più correttamente inquadrata sull’istinto, i quali affermano che il comporta- all’interno della categoria dei “Delitti contro la mento abusante derivi da degenerazioni e pa- persona”, ponendo in rilievo il carattere offen- tologie innate; i sostenitori delle teorie sull’am- sivo delle condotte punite nei confronti del biente, che al contrario affermano che sia l’am- bene giuridico della libertà sessuale e non più biente in cui il soggetto cresce che influenza i di quelli della moralità e del buon costume, ed comportamenti. è ora disciplinata dagli artt. 609 bis e seguenti c.p. Vocabolari culturali e tecniche di neutraliz- Il Legislatore ha quindi posto sullo stesso zazione piano tutte le condotte lesive del bene giuri- Spesso termini come “stupro” hanno acqui- dico protetto, eliminando la distinzione fon- stato nel tempo una notevole quantità di con- data sul criterio della congiunzione carnale e notazioni che hanno generato una polisemia sanzionandole in maniera assai più severa con comunicativa e che hanno fatto sì che alcuni
16 dimensione professionale dicembre 2016 archetipi si formalizzassero in luoghi comuni utili per giustificare le violenze sessuali; si parla, così, dei cosiddetti “miti dello stupro” cioè stereotipi che molte società conservano come residuo della concezione patriarcale dei rapporti tra uomo e donna e che tendono a giustificare la violenza sessuale, addossan- done la responsabilità alla vittima1 . Tra questi luoghi comuni ricordiamo il presunto gradi- mento della donna nei confronti della forza bruta, l’ambivalente ritrosia secondo la quale la negazione della donna di fronte a qualche avances avrebbe valore di consenso e, inoltre, l’idea secondo cui il maschio sia per natura un cacciatore violento e che certe aggressioni quindi devono essere considerate degli eccessi istintivi naturali. Nella comprensione e nello studio del compor- tamento di abuso ha quasi sempre prevalso il modello medico di base psichiatrica. Lo stupro era considerato un sintomo peculiare di una personalità disordinata per cui veniva inteso come un problema psicopatologico. Altri studiosi, tuttavia, considerano lo stupro come un comportamento socialmente appreso attraverso l’interazione con gli altri2 . Tale ap- prendimento comprende anche l’acquisizione di vocaboli culturali utilizzati per diminuire le responsabilità e negoziare un’identità non de- viante. Mills è stato il primo studioso a foca- lizzarsi su tali vocaboli introducendo il con- cetto di vocabolario del movente. Secondo l’autore, infatti, i violentatori usano tale dispo- sitivo linguistico anticipando le conseguenze negative del loro comportamento e presen- tando l’atto in termini culturalmente accetta- vengono definite da Stokes e Hewitt delle bili. “azioni di allineamento”, cioè il tentativo Sono stati proposti altri concetti per spiegare dell’attore di portare la propria condotta in al- la tendenza umana a razionalizzare tra cui lineamento con la cultura4 , ciò fa si che il com- quello di accounts presentato da Scott e portamento deviante sia legittimato. Lyman. Con tale termine gli autori intendono Per comprendere meglio, quindi, come gli stu- delle affermazioni usate dagli attori sociali per pratori cercano di legittimare il proprio com- spiegare un comportamento disdicevole e per portamento e comprendere a quali temi, ste- rimuovere la colpevolezza3 . Si possono indi- reotipi e immagini si riferiscono è necessario viduare due tipi di accounts: le giustificazioni, analizzare una ricerca svolta da Diana Scully attraverso cui si ammette la responsabilità per e Joseph Marolla. l’atto ma si negano le qualità negative ad esso Sono stati intervistati 114 maschi stupratori di associate; mentre con le scuse si ammette donne adulte, condannati e reclusi nelle car- l’inappropriatezza e la scorrettezza dell’atto ceri della Virginia. Tutti i partecipanti allo stu- ma si nega la responsabilità appellandosi per dio erano volontari, infatti, è stata inviata una esempio ad incidenti o a capri espiatori. lettera a 3500 detenuti in cui era descritta la ri- Queste tattiche e tecniche utilizzate dagli attori cerca e le procedure atte a garantire la riserva-
Violenza di genere dimensione professionale 17 tezza. In seguito, alla luce delle adesioni dei In particolare, i deniers utilizzavano cinque detenuti, è stato costruito un campione di stu- temi, i quali facevano apparire le vittime col- pratori in base all’età, all’istruzione, alla razza pevoli dell’atto. Il primo di questi definisce le e ai reati commessi. donne come seduttrici; le donne, pertanto, at- I detenuti, pertanto, sono stati sottoposti ad traverso le loro provocazioni sono responsabili un’intervista della durata di circa quattro ore, per la violenza subita. Tale comportamento la quale è stata poi comparata con i rapporti provocatorio, infatti, viene definito un tacito pre-sentenza per confrontare le informazioni consenso al rapporto sessuale, poiché si sup- circa il contesto generale, la valutazione psico- pone che le donne siano poco esplicite circa la logica e la versione del delitto. disponibilità sessuale per cui utilizzano i flirt Esaminati i risultati si sono delineate, innanzi- e la provocazione per comunicare. Una note- tutto, due tipologie di stupratori: gli admitters, vole percentuale di deniers ha utilizzato que- che ammettevano e riconoscevano i loro com- sto accounts per giustificare il proprio compor- portamenti e li definivano stupri ma non si tamento, affermando che le vittime avevano sentivano totalmente responsabili; mentre i fatto delle vere e proprie avances sessuali. deniers, al contrario, ammettevano l’atto ses- Le donne intendono “si” quando dicono “no” suale ma non lo definivano come stupro. costituisce il secondo tema utilizzato dai de-
18 dimensione professionale dicembre 2016 niers. Il 34% dei deniers, infatti, sosteneva che primo luogo, la maggior parte degli admitters la vittima non aveva fatto abbastanza resi- affermava di aver fatto uso di alcol e droghe. stenza per cui il suo no in realtà era un si. Gli Alcuni in modo estremo asserivano che se non intervistati descrivendo i loro reati espone- avessero assunto sostanze non avrebbero vano anche i comportamenti delle vittime e af- avuto il coraggio di mettere in atto l’aggres- fermavano come in realtà stessere esaudendo sione sessuale mentre altri sostenevano che i desideri delle vittime e come queste erano ri- anche se la sostanza assunta non poteva essere lassate e impegnate nell’atto. considerata la causa del comportamento era Il terzo tema utilizzato, tratto da stereotipi cul- almeno un fattore di contributo. Interessanti turali, afferma come una volta che lo stupro è erano anche i riferimenti all’alcol o alle droghe iniziato la vittima si rilassa e gode. Molti de- assunte dalla vittima; infatti, molti admitters niers, infatti, giustificavano il loro comporta- utilizzavano questo account per giustificare il mento sostenendo non solo che la vittima era proprio comportamento screditando così la pronta ma che altresì si divertiva; anche in vittima. questo caso gli intervistati affermavano di aver In secondo luogo, gli admitters spesso attribui- compiuto i sogni delle loro vittime. vano il loro comportamento a problemi emo- Altro tema è quello che si basa sulla convin- tivi; problemi connessi ad un’infanzia insta- zione che le brave ragazze non vengono vio- bile, ad una difficile situazione coniugale-do- lentate, ciò inevitabilmente influenza la perce- mestica, ad uno stato di disagio generale o più zione della colpa. La reputazione della vittima spesso ad uno stato di rabbia scaturito dalla è percepita come un contributo per la commis- donna di cui erano innamorati. Tali scuse ve- sione dell’atto. Molti deniers sostengono, in- nivano usate dagli admitters per giustificare fatti, che la loro vittima era nota per essere una come l’essere stupratore non facesse parte prostituta, una donna libera o di aver dato alla della loro personalità. È chiaro che molti di luce un figlio fuori dal matrimonio. Con tali questi fossero sotto stress nel momento in cui dichiarazioni chiaramente i detenuti cercano commisero lo stupro; tuttavia, i problemi di di legittimare la vittima poiché pensano che cui parlavano erano normali eventi che molte abbia ricevuto ciò che si meritava. persone sperimentano durante la vita. Spesso Infine, una percentuale di deniers non ha la gli admitters rappresentavano se stessi come pretesa di considerarsi totalmente innocente, temporaneamente malati, per cui non essendo questi hanno accettato una parte di responsa- stupratori l’atto era per loro un comporta- bilità delle loro azioni considerando, però, solo mento idiosincratico piuttosto che tipico della gli illeciti minori. Questi, infatti, continuano a propria personalità; quindi proclamavano giustificare il loro comportamento sessuale ma un’identità non deviante, poiché mostravano accettano di essere accusati di scarse capacità anche il loro disgusto verso ciò che avevano di giudizio, di detenzione illecita di armi o di fatto. essere colpevoli di adulterio. Definiscono, per- Infine, gli admitters tentano di neutralizzare il tanto, il loro comportamento scorretto ma non loro crimine e soprattutto negoziare un’iden- lo considerano uno stupro. tità di non stupratore dipingendo un’imma- In totale contrasto con i deniers, gli admitters, gine di se stessi come “bravi ragazzi”. Spesso come detto prima, considerano il loro compor- esprimevano rammarico e dolore per la vit- tamento moralmente sbagliato e totalmente tima e affermavano che avrebbero voluto scu- imperdonabile. Gli admitters cercano di spie- sarsi o modificare il loro comportamento. Que- gare il loro comportamento utilizzando delle ste dichiarazioni del bravo ragazzo riflette- scuse per dimostrare come siano stati costretti vano il tentativo di comunicare che lo stupro all’atto, riuscendo così a mantenere una certa non era una rappresentazione del loro vero sé, integrità morale. Infatti, utilizzando le scuse i infatti gli admitters mostravano la loro oppo- detenuti cercano di fare appello all’esistenza sizione morale alla violenza contro le donne. di forze fuori dal proprio controllo dimi- Inoltre, alcuni tentavano di migliorare la loro nuendo, di conseguenza, la responsabilità. In immagine sostenendo che erano stati gentili particolare gli admitters utilizzano tre temi per nei confronti della vittima poiché erano dei ridurre la minaccia alla loro identità morale. In bravi ragazzi.
Violenza di genere dimensione professionale 19 In generale, gli stupratori usano sia scuse che glianza decidere in merito alla concessione dei giustificazioni. Coloro che negano lo stupro benefici penitenziari e delle misure alternative. cercano di giustificare il proprio comporta- L’attività di osservazione è contemplata in fun- mento mentre coloro che ammettono che il zione alla predisposizione di un idoneo e spe- loro comportamento era uno stupro cercano di ciale programma di trattamento. usare le scuse per giustificare se stessi. Il sistema penale e quello penitenziario si sono Giustificazioni e scuse sono rafforzati dalla vi- dunque orientati verso un inasprimento delle sione culturale delle donne come merce ses- misure sanzionatorie in un’ottica repressiva. suale, disumanizzate e prive di autonomia e Tuttavia, sono previste delle esigenze di difesa dignità; quindi l’oggettivazione della donna sociale dei condannati che presuppongono un deve essere intesa come un fattore che contri- serio ed efficace intervento trattamentale . È buisce a banalizzare, neutralizzare e facilitare necessaria quindi un’esecuzione della pena lo stupro. mirata, volta a far prendere consapevolezza del reato e a modificare i comportamenti de- Normativa, trattamenti e interventi rieduca- vianti, ciò costituisce il fulcro valoriale di tutto tivi dei detenuti abusanti il percorso trattamentale7. Per assolvere alla funzione general-preventiva Il Dipartimento dell’Amministrazione Peni- e per la presunzione assoluta di pericolosità tenziaria ha stilato un programma che prevede sociale, il legislatore nel 2002 ha introdotto l’individualizzazione dei trattamenti, dell’of- nel’ordinamento penitenziario una particolare ferta e delle opportunità di riflessione in modo disciplina inerente al trattamento differenziato tale che il carcere diventi luogo di riflessione per i condannati di delitti di maggiore gravità, che rappresenti la pena come un’opportunità. tra questi sono annoverati anche i delitti ses- Per dare inizio ad un trattamento rieducativo suali5 . è necessario inizialmente effettuare un’osser- Tralasciando le pregresse modifiche legisla- vazione sui diversi fattori criminologici che tive, è necessario soffermarsi sull’ultimo de- hanno determinato la devianza e la commis- creto legge ovvero quello recante “Misure ur- sione del reato, si parla quindi di osservazione genti in materia di sicurezza pubblica e di con- scientifica della personalità la quale è volta ad trasto alla violenza sessuale, nonché in tema di accertare i bisogni di ciascun soggetto connessi atti persecutori”, n. 11 del 2009 convertito poi alle carenze fisiopsichiche, affettive, educative nella legge n. 38 del 2009. e sociali che sono state pregiudizievoli per una La novità più significativa riguarda la modi- vita di relazione non deviante. fica della disciplina di accesso ai benefici pe- L’equipe interdisciplinare composta dal Diret- nitenziari per i sex offenders. Il nuovo comma tore del carcere, dall’assistente sociale, dal- 1 quarter dell’art. 4 bis dell’ordinamento peni- l’educatore, da un sanitario e da un rappresen- tenziario, infatti, prevede l’osservazione scien- tante della Polizia Penitenziaria, attua l’osser- tifica della personalità per almeno un anno nei vazione nella fase iniziale dell’esecuzione de- confronti dei condannati per il delitto di vio- tentiva, acquisendo dati clinici, psicologici e lenza sessuale semplice e aggravata, per il de- sociali. Gli interventi degli operatori, caratte- litto di atti sessuali con minorenne e per il de- rizzati da un approccio interdisciplinare, non litto di violenza sessuale di gruppo, ai fini devono focalizzarsi solo sulla dimensione in- della concessione dei benefici penitenziari trapsichica del soggetto ma soprattutto sulle quali permessi premio, lavoro esterno o mi- relazioni nel suo contesto vitale, fondamentale sure alternative alla detenzione (eccetto la li- per evidenziare come il reato si produca all’in- berazione anticipata)6 . Tale osservazione deve terno della comunità e come sia possibile tro- avvenire all’interno dell’istituto di pena con vare le soluzioni all’interno della comunità l’aiuto di professionisti esperti in servizio so- stessa. ciale, psicologia, psichiatria e criminologia cli- I contenuti del trattamento, pertanto, per nica. In seguito al parere degli esperti circa la quanto possano variare per alcuni aspetti ap- modificazione dei comportamenti devianti del plicativi, sono tutti orientati ad eliminare la ne- condannato e circa le sue possibilità di reinse- gazione del delitto per permettere l’assun- rimento sociale, spetta al Tribunale di Sorve- zione di responsabilità; sono, inoltre, volti a
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