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01 COP gen feb 2019.qxp_Layout 1 14/02/19 12:49 Pagina 1 NUMERO 1 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
02 SOMMARIO gen feb 2019.qxp_Layout 1 18/02/19 12:42 Pagina 2 SOMMARIO 1880-1898: il 2° Reggimento bersaglieri in posizione difensiva Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 fax 06.58.81.040 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca REDAZIONE 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Paolo Girlando 10 L’ECO DEI REPARTI - I BERSAGLIERI DI DOMANI Camillo Tondi Alfredo Terrone 15 GIORNO DELLA MEMORIA 22 ATTUALITÀ - INTERVISTA AMMIRAGLIO SAURO DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB Concetta Marcelli 23 LA VOCE DEI LETTORI 27 VARIE DISTRIBUZIONE Cecilia Prissinotti 29 AMARCORD - ALEX BERTOCCHI 30 67° RADUNO NAZIONALE BERSAGLIERI - MATERA 2019 PROGETTO GRAFICO RaffoArt communication - Roma 37 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA raffo@raffoartcommunication.it 54 I NOSTRI LUTTI GRAFICA E IMPAGINAZIONE 56 LE NOSTRE GIOIE RaffoArt communication - Roma 59 CARICHE SOCIALI raffo@raffoartcommunication.it Vicolo D’Orfeo 22 - 00193 Roma 60 RECENSIONE LIBRI 61 CARICHE SOCIALI STAMPA 62 LA PIUMA GRAFFIANTE Arti Grafiche Boccia SpA via Tiberio Claudio Felice 7 - 84100 Salerno 63 SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2018 CONDIZIONI DI CESSIONE Gratuito per gli iscritti all’ANB Abbonamento annuale: € 15,00 CAMPAGNA SOSTENITORI FIAMMA CREMISI 2019 Numero arretrato: € 3,00 Abbonamento Benemerito: (se ogni Sezione adottasse il giornale...) versamento da € 20,00 e oltre sul c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale C ome noto, Fiamma Cremisi viene inviato a tutti i Soci e Simpatizzanti dell’A.N.B. purché via Anicia 23/A - 00153 Roma in regola con il pagamento annuale della quota associativa. Per contro, proprio per le L’amministrazione regole amministrative di invio della rivista, la Sezione, intesa come circolo e luogo di non accetta denaro contante ritrovo per i soci ed i loro conoscenti, non riceve Fiamma Cremisi. Nelle more di addivenire a Autorizzazione Tribunale di Roma soluzioni che possano contribuire efficacemente a contenere i rilevanti costi di stampa e di spe- n°5319 del 16/10/1967 dizione del periodico (vds. Introiti pubblicitari o altro) e. nel contempo, far crescere la qualità Iscrizione R.O.C. n°29743 della rivista, la redazione lancia una Campagna di Sostegno a Fiamma Cremisi 2019 mediante una contribuzione volontaria. Le Sezioni che intendono aderire possono sottoscrivere un Abbo- namento Annuale Sostenitore mediante il versamento di una somma non inferiore a 20 euro sul Associato all’USPI c/c postale n° 34846006 (o, preferibilmente un bonifico di pari importo, codice IBAN: IT97 Unione Stampa Periodica Italiana J033 5901 6001 0000 0125 459), con la causale “Sostenitore Fiamma Cremisi 2019”, intestato Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, a: ANB – Presidenza Nazionale, Via Anicia 23/A – 00153 Roma non verranno restituiti La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche 2
03 VOCE PRES gen feb 2019.qxp_Layout 1 18/02/19 12:43 Pagina 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Partecipazione a manifestazioni non associative: chiarimenti conforto di quanto contenuto nella direttiva della della Difesa. A Presidenza Nazionale circa il divieto di frequentare luoghi, assembramenti o cortei che abbiano conno- tazione partitica o ideologica indossando copricapi militari, stemmi o insegne riconducibili all’Associazione Nazionale Bersaglieri, si cita la circolare dello Stato Mag- Inoltre, nelle “Prescrizioni” al punto “b”, si legge: «Si rammenta, altresì, che gli elementi accessori dell’uni- forme, ancorché utilizzati da personale in congedo, ri- chiedono la medesima cura della persona quale quella dovuta dal personale in servizio attivo». giore dell’Esercito – III Reparto e successivamente inviata Dove per cura si intende comportamento e osservanza alle dal Gabinetto del Ministro il 14 novembre 2014, all’og- disposizioni che regolamentano le F.A. getto “Uso delle uniformi e di elementi accessori del- Infatti, al punto 6 della medesima circolare “Responsabilità l’Esercito da parte delle Associazioni fra militari delle da parte delle Associazioni” è riportato: categorie in congedo e militari”. «I Presidenti o rappresentanti legali delle predette Asso- Nelle “Policy di F.A.” essa recita: ciazioni sono ritenuti responsabili dell’osservanza delle «Il personale delle Associazioni formalmente riconosciute, disposizioni riportate nella presente circolare da parte che partecipa a cerimonie di Forza Armata ovvero nel dei rispettivi membri/associati in occasione degli eventi corso di attività connesse con gli scopi/finalità dell’As- cui l’Associazione partecipa» sociazione, è autorizzato ad indossare solo i seguenti ele- La Presidenza Nazionale ha tenuto a precisare quanto menti uniformologici/accessori: copricapo di specialità, sopra per smentire false informazioni apparse sui “social” fazzoletti da collo (…) ecc.» secondo le quali i copricapi militari, benché senza emble- E prosegue con: «I membri delle Associazioni non rico- mi, non sarebbero riconducili alle Associazioni d’Arma. nosciute dal Ministero della Difesa non possono indossare Si è oltretutto meravigliati del fatto che tali notizie senza uniformi e/o elementi uniformologici in uso o che abbiano fondamento provengano da taluni che vantano esperienza sensibili somiglianze con quelli dell’Esercito» di vita militare, e spesso pontificano con sussiego di voler Il che sta a significare come, nel nostro caso, chiunque in- fare critica costruttiva, mostrando in realtà soltanto cla- dossi un cappello piumato o fez deve necessariamente morosi vuoti di competenza e di informazione. appartenere ad una Associazione riconosciuta dal Ministero La Presidenza Nazionale fiamma cremisi 3
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:16 Pagina 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Fiamma Cremisi: come scrivere per essere pubblicati o scopo di pubblicare un giornale, sia esso quotidiano Il fatto che appaia un articolo su quei bersaglieri o su quella L o periodico, è che venga letto dalla maggior parte delle persone intercettate. Il lettore va cercato anche al di là degli interessi o del sodalizio che rappresenta. Questo vale anche per “Fiamma Cremisi”. Infatti, lo scopo è quello di interessare il maggior numero di lettori possibili, che non sono soltanto i nostri soci, con argomenti coinvolgenti, imparziali, piacevoli, istruttivi. Ciò perché Sezione, è di per sé un omaggio al loro lavoro, capacità, etc.. Chi cita se stesso in un articolo, in prima o in terza persona, non deve firmarlo con il suo nome. Non deve mai accadere di leggere nel testo “il Presidente Mario Rossi della Sezione di xxx”, e poi “firmato Mario Rossi”. ■ TROVARE UN “ATTACCO” COINVOLGENTE un mezzo di comunicazione ben argomentato può far È detto “attacco” il primo periodo dell’articolo. Deve emergere simpatie, vecchi ricordi, stima per l’Associazione essere breve ma coinvolgente, deve destare curiosità ed e quindi generare nuovi iscritti e abbonati. Un giornale interesse, invitando il lettore a proseguire nel testo. noioso, ripetitivo, scritto in modo banale, non è destinato a generare nuovi lettori; ma, anzi, a perderne. Di seguito ■ EVITARE LE RIPETIZIONI; USARE I SINONIMI si forniscono ai nostri Soci e Simpatizzanti, lettori della Le ripetizioni sono la bestia nera del giornalista. Evitarle rivista - ma anche autori - alcune indicazioni che possono il più possibile trovando sinonimi. Ad esempio: bersaglieri, contribuire a far crescere Fiamma Cremisi. ma anche fiamme cremisi, fanti piumati, figli di Lamar- mora. Amor di Patria, ma anche sentimento o identità na- ■ CAPACITÀ DI SINTESI E PERIODI BREVI zionale, senso della nazione. La capacità di sintesi è essenziale. Per un articolo che ri- guardi attività di carattere associative di un certo rilievo ■ EVITARE LE LUNGHE ELENCAZIONI DEI PRESENTI (Raduni, Cerimonie, ecc.), al massimo 50 righe (ogni riga Una delle cose che più annoiano in un articolo è la lunga è di 80 battute, spazi compresi), in Times New Romans elencazione dei presenti. Nessuno vuole sentirsi escluso corpo 11, con interlinea 1,5 e giustificato. Per altre attività e ognuno ama leggere il proprio nome (magari solo quello associative di relativa importanza, un massimo di 15 righe; e neppure tutto l’articolo…), ma per il lettore comune è per comunicazioni inerenti gioie e lutti, non più di due ri- uno dei fattori scoraggianti a proseguire. Non preoccu- ghe. Per “articoli” di carattere culturale, approfondimenti piamoci di chi si può offendere non vedendosi menzionato; storici, di attualità, o di altro genere, anche fino a 80 – 90 preoccupiamoci invece di citare chi davvero ha dato pre- righe (e comunque in accordo con il direttore). È necessario stigio alla manifestazione. Nominare una o due cariche scrivere periodi stringati, con frequenti “punto”. I periodi delle Autorità intervenute (Militari, ANB, Civili), specie lunghi annoiano e fanno perdere di vista il “soggetto”; se hanno davvero fatto qualcosa (un discorso, una depo- sizione di corona, lo scoprimento di un busto, ecc.). ■ RISPONDERE SEMPRE ALLE 5 DOMANDE Le cinque informazioni che non devono mai mancare (non ■ FOTO necessariamente nell’ordine): Chi, Che cosa, Dove, Quan- Per le foto (in jpg possibilmente ad alta risoluzione) di cui do, Perché. Solo rispondendo a queste semplici domande, si chiede pubblicazione, evitare i soliti due o tre con Labaro si racconta nel giusto modo “Come” si è svolto l’evento. quando magari a quella manifestazione c’erano centinaia di persone. Pur senza trascurare i significativi emblemi, ■ FLUIDITÀ NELLO SCRIVERE, SINTETIZZARE GLI EVENTI nelle foto va privilegiato il movimento, il pubblico pre- Argomentare in modo semplice (il che non significa ba- sente, la spontaneità di chi è fotografato. In Sintesi, la foto nale), ovvero leggibile da tutti. I nostri eventi bersaglie- deve documentare il “fatto per cui si scrive” e non riportare reschi (raduni, monumenti, ecc.) sono quasi sempre ter- “le belle statuine”, tutte peraltro rigorosamente e ripetu- ribilmente ripetitivi: ammassamento, alzabandiera, messa tamente citate nel testo, immobili e sorridenti per la foto. al campo, deposizione corone, sfilata, allocuzioni, pranzo sociale. È bene diversificarli usando la fantasia. ■ EVITARE GLI ARTICOLI AUTOCELEBRATIVI L’attività associativa non deve descrivere ciò che noi fac- ■ CHI FIRMA NON DEVE COMPARIRE NELL’ARTICOLO ciamo per noi stessi. Deve raccontare ciò che l’A.N.B. at- L’enfasi, la retorica, la magniloquenza, l’autocelebrazione, traverso le sue centinaia di Sezioni radicate sul territorio vanno assolutamente evitate. Si possono toccare le corde fa nel campo della cultura, nel sociale, nella solidarietà del sentimento senza ridondanza di termini aulici. Anzi, verso i più deboli, nella scuola, nella trasmissione dei nostri in taluni casi si rischia di ottenere l’effetto opposto. I com- valori, nel mantenere vivo il ricordo dei nostri caduti, ecc... plimenti e i ringraziamenti non vanno messi negli articoli. il Direttore 4 fiamma cremisi
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:16 Pagina 5 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Le innovazioni continuano Un progetto della Presidenza Nazionale che darà una marcia in più al nostro futuro l nostro primo nome era “Società I di mutuo soccorso fra bersaglieri in congedo”, e portava la data 1887. Una società di congedati dal Corpo di Lamarmora che, con gli introiti assicurati dalle adesioni e dalle donazioni, provvedeva a qualche be- neficio per le vedove di guerra, alla sussistenza per i mutilati e gli invalidi delle battaglie risorgimentali che an- cora non potevano contare su pensio- ni o indennità di servizio. Con il mu- tare dei tempi e il miglioramento pen- sionistico e di assistenza sanitaria dei militari, nei gruppi (un tempo aveva- mo anche noi i gruppi) e sezioni ber- saglieri, poi trasformatisi in Associa- zione Nazionale, permaneva comun- que la tradizione di dare conforto, aiu- to e servizio ai soci bisognosi. Magari secondo il proprio interesse. Ma se congedati “professionali” dal Corpo con qualche contributo annuo, qual- avessi un professionista, socio del- dei bersaglieri. Essi, dopo trenta o che regalìa alla famiglia o semplice- l’Associazione, che in modo disinte- quarant’anni di servizio, con magari mente andando a trovare i soci rico- ressato mi dà un consiglio o mi indica pesanti missioni estere sulle spalle, verati in ospedale o negli ospizi. una strada per ben investire i miei ri- non entrerebbero nel nostro sodalizio Ecco, la parola sacra è “servizio”. La sparmi, non sarebbe davvero un van- soltanto per la nostalgia di una fanfara nostra Associazione non può ritenersi taggio? Oppure: io pensionato sto an- o per rivedere qualche compagno appagata soltanto dal culto della me- cora facendo qualche lavoretto extra d’arme. Per sentirsi assistiti e con moria, da un raduno ben riuscito, da ma non voglio andare nelle noie con l’opportunità di usufruire di servizi, una corona d’alloro deposta al mo- il fisco. C’è per caso in A.N.B. un molto probabilmente sì. numento o da una lezione tenuta ai consulente del lavoro o un commer- Questo progetto, di alto spessore e as- ragazzi di una scuola. La nostra As- cialista che sa darmi qualche consi- solutamente innovativo che, siamo sociazione, se vuole stare al pari con glio? O magari mi rivolgo a lui per i certi, molte altre Associazioni adotte- i tempi e non chiudere prematura- servigi di cui posso aver bisogno e, ranno, sta per essere realizzato da que- mente per immobilismo oppure di- sicuramente, mi riserverà un tratta- sta Presidenza Nazionale. E il primo venire banale “reducismo”, deve an- mento economico di riguardo. Gli passo da fare è quello di invitare tutte che essere in grado di erogare servizi esempi potrebbero essere a decine: le professionalità iscritte all’Associa- ai suoi soci. Ora pensiamo bene quali per la ricerca di un fiscalista, di un zione a presentare le loro generalità e potrebbero essere i servizi che io, ber- avvocato, di un notaio, di un medico coordinate, previa liberatoria di quanto sagliere o simpatizzante, gradirei ri- specialista, di un esperto della Pub- previsto dalle norme sulla riservatezza cevere dalla mia Associazione; ov- blica Amministrazione che mi indichi (privacy), affinché i nominativi, la pro- vero suggerimenti, consulenze o idee come fare un ricorso, di un magistra- fessione e un breve curriculum pos- per migliorare la mia vita, la mia at- to, di un architetto… sano essere inserite “in rete” per essere tività di pensionato o di lavoratore. Anche questo significa essere asso- a disposizione dei soci. Ad esempio, nella mia esistenza la- ciazione. Anche questo significa so- Questo, amici bersaglieri e simpatiz- vorativa ho accumulato un po’ di ri- lidarietà, conoscersi, stimarsi, lavorare zanti, significa saper guardare al fu- sparmi ma non so bene come inve- insieme. E, diciamocelo, questo tipo turo. stirli. Certo, se ascolto banche o fi- di servizi può essere uno dei motivi Bers. Daniele Carozzi, nanziarie ognuno mi tira per la giacca per attirare nella nostra A.N.B. i futuri Vice Presidente Nazionale A.N.B. fiamma cremisi 5
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:16 Pagina 6 L’ANGOLO DEL CONSULENTE SOTTO IL CAPPELLO DI PAPÀ SANDRIN - TRA LEGGI E NORME Un mondo che corre come i bersaglieri porta appresso una evoluzione continua di normative alcune delle quali hanno un impatto importante sulla nostra vita se non addirittura ci riguardano direttamente. Con questa rubrica non dedicata a professionisti e quindi senza nessuna pretesa tecnica, cercheremo di sottoporvi in modo semplice e sintetico argomenti che pensiamo possano interessarvi affrontati però con competenza da professionisti del settore. Fattura elettronica e privacy ome avrete sicuramente sen- scale e quindi considerata come un come bersaglieri, mentre per fornitori C tito molte volte per TV, radio o letto nei giornali, nuove nor- me fiscali ed europee toccano le realtà associative come la nostra. Come mia consuetudine cer- cherò di spiegarvi in parole semplici queste novità che ci interessano di- consumatore finale e pertanto esclusa dal campo di applicazione di tale ob- bligo. In questo ultimo caso le fatture che riceveremo dovranno esserci con- segnate in formato cartaceo come succedeva prima, quindi nulla è cam- biato, come nulla è cambiato nel caso o altri abbiamo i dati previsti fiscal- mente e nulla di più, in genere quindi in entrambi i casi non sicuramente da- ti sensibili. Per dati sensibili si inten- dono quelli che riguardano quei dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica di una persona, le rettamente e con le quali ci dobbiamo in cui la fanfara della sezione effettua sue convinzioni religiose, filosofiche confrontare. un servizio ricevendo un contributo o di altro genere, le opinioni politiche, Passo a trattare in modo essenziale e spese; per tale contributo avendo solo l’adesione a partiti, sindacati, asso- senza fronzoli la fattura elettronica il codice fiscale, in quanto non fa at- ciazioni od organizzazioni a carattere per quanto ci può interessare. Dal pri- religioso, filosofico, politico o sinda- mo gennaio 2019 è entrata in funzio- cale, i dati personali idonei a rivelare ne la fatturazione elettronica anche il suo stato di salute e la vita sessuale. tra i privati titolari di partita IVA i qua- I dati sensibili pertanto rientrano nel li, nel momento in cui effettuano ces- concetto più generale di dati personali sioni o prestazioni tra di loro, devono e, poiché riguardano la sfera più inti- emettere obbligatoriamente la fattura ma del soggetto a cui si riferiscono in formato elettronico. La devono ed esigono un trattamento più rigo- emettere anche nei confronti di con- roso, che ne assicuri la massima pro- sumatori finali che ne fanno richiesta tezione e riservatezza dei dati perso- in alternativa allo scontrino o ricevuta nali. Ci accorgiamo quindi che gli or- fiscale. Mentre tra titolari di partita gani che trattano i dati di altri in par- IVA la fattura elettronica viene inviata ticolare sono le Sezioni e la Presiden- e ricevuta elettronicamente, lo stesso za Nazionale. In pratica le Sezioni con non è nel momento in cui la emettono il tesseramento raccolgono nuovi nei confronti di un consumatore finale iscritti o confermano i precedenti e al quale la devono consegnare, come tività commerciale, continuerà ed poi trasmettono i dati alla Presidenza in passato, in copia cartacea. emettere la ricevuta fuori dal campo Nazionale a conferma dell’iscrizione. Ciò premesso cosa succede alle nostre di applicazione IVA come fatto finora Evidenziamo pertanto che i dati sono sezioni (con o senza fanfara) che de- ed indicato nella guida amministrativa gli stessi e le Sezioni non sono altro vono produrre della documentazione distribuita dalla nostra Associazione. che l’organo interno preposto alla rac- a giustificazione di prestazioni o ces- Passiamo ora alla legge europea sulla colta, li chiameremo pertanto incari- sioni ricevute od effettuate? Si deli- privacy di recente applicazione per cati. Ciò premesso e in tal senso la neano due comportamenti diversi a tutta Europa quindi anche in Italia. Presidenza Nazionale, che ha già fatto seconda se la Sezione effettua attività Dobbiamo entrare nell’idea che quan- una analisi dei rischi relativa alla ge- commerciale o meno. do abbiamo a che fare con i dati dei stione e custodia dei dati personali dei Mi spiego meglio: se la Sezione è do- nostri iscritti piuttosto che con quelli soci, sta predisponendo la modulistica tata di partita IVA vuol dire che fa at- con i quali intratteniamo rapporti dob- per adempiere a questa normativa che tività commerciale, quindi deve ob- biamo trattare queste informazioni in vede ogni singolo Presidente di Se- bligatoriamente ricevere ed emettere modo riservato ed in modo che altri zione incaricato di gestire con dili- fattura elettronica (è il caso di pochis- non possano venirne in possesso. genza riservatezza i dati personali dei sime Sezioni nella nostra associazione Ma quali sono i dati che normalmente propri iscritti. Ma di questo avrete in- le quali hanno un consulente che le ci troviamo ad avere? Per i soci sono formazione appena tutto pronto. segue fiscalmente); in tutti gli altri i dati anagrafici, di residenza e se han- Bers. Ezio Bressan, casi la Sezione è dotata di codice fi- no o meno prestato servizio militare Cons. Naz. e Commercialista ANB 6 fiamma cremisi
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:16 Pagina 7 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Lettera ad un Presidente di Sezione aro Presidente, le Sezioni i soci anziani o malati, rappresentano sia amareggiato, caro Presidente di C A.N.B. sono la nostra storia e la nostra vitalità, i “mattoni” della casa bersaglieresca, la speranza e il futuro dell’Asso- ciazione. Ci rivolgiamo a Te perché siamo consapevoli degli impegni e degli oneri, spesso gravosi, che Ti as- una umiliante questua verso coloro che, con sufficienza o sbuffando, Ti pagano la quota. E magari sono quelli che non si fanno mai vedere in Se- zione. O coloro che, nulla facendo per rendere migliore la vita della Se- zione, sono i primi a criticare, a sca- Sezione. Ma questa amarezza non de- ve offuscare la Tua bersaglieresca fie- rezza, non deve minare il Tuo ottimi- smo. Perché la Sede di una Sezione deve poter essere un luogo in cui i so- ci si trovano in amicizia e con spirito cameratesco. Magari consumando un sumi per far andare avanti la Sezione tenare polemiche, a muovere pette- aperitivo o bevendo un grappino, gio- organizzando, tenendo i conti, prov- golezzi; oppure ad essere presenti sol- cando a carte, tifando per una partita vedendo ai fabbisogni, prospettando tanto alla sfilata di un raduno per pa- in TV o decidendo future attività ber- pranzi o cene per gli iscritti e renden- voneggiarsi con il loro cappello piu- saglieresche. Ecco, la Sezione deve do gradevole la vita in Sede. mato, raccogliere applausi e poi essere una sorta di Circolo, di club E sappiamo anche con quale fatica Ti scomparire fino al successivo evento. dove passare ore serene, tenendo lon- devi destreggiare per raccogliere le Tu sei la Formica, loro sono le indo- tani i problemi del lavoro o la moglie iscrizioni annue dei soci. A volte sol- lenti Cicale. E Ti verrebbe una gran che brontola perché abbiamo lasciato lecitandoli per telefono, a volte an- voglia di mandarle al diavolo, queste tracce sul pavimento appena lavato. dando di casa in casa a bussare per Cicale, con un meritatissimo “Vaffa”. A volte però (specie nelle grandi cit- farti rilasciare, magari alla seconda o Ma Ti trattieni perché anche la loro tà), accade che la nostra Sede di Se- alla terza volta, quei miseri 20 o 25 o misera quota serve per sbarcare il lu- zione non venga frequentata con as- 30 euro l’anno di cui dovrai versare nario della Sezione e mantenere il nu- siduità da soci bersaglieri, simpatiz- una parte alla Sede nazionale. Se que- mero dei soci. zanti o loro familiari. E allora, se la ste pazienze sono comprensibili per A volte può quindi succedere che Tu struttura della Sede lo consente, può fiamma cremisi 7
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:17 Pagina 8 LA VOCE DELLA PRESIDENZA stra come tutelare la propria abitazio- ne). Ho citato soltanto alcuni casi, ma di iniziative se ne possono trovare a bizzeffe e la presenza di comuni cit- tadini nella Sede della Sezione può portare a nuove iscrizioni, a scoprire nuovi bersaglieri, ad avere una mag- gior considerazione e un maggior pe- so presso la propria Amministrazione comunale. Che in molti casi, insieme a privati, può contribuire al sostenta- mento di tali incontri. Infine, caro Presidente di Sezione, quando ti capitasse l’ingresso di un nuovo iscritto, magari giovane (per noi giovane significa un… quaranta- cinquantenne), accoglilo con gioia, presentagli la Sezione riunendo gli altri soci, offri un brindisi in suo ono- re, cerca di scoprire le sue capacità e i suoi interessi, incoraggialo ad assu- mere una mansione, un obiettivo, un ruolo. Fallo crescere, mettilo alla pro- va, abbi fiducia in lui. Siccome non voglio pensare che Tu sia il Presidente di Sezione che dice “qui se non ci so- no io niente funziona” oppure “la Se- zione è mia e di nessun altro”, altri- menti perderei ogni stima nei Tuoi confronti, questo nuovo socio bersa- gliere potrebbe essere il Presidente della Sezione di domani. Se approfit- terai di queste occasioni, che sono rare ma facendosi un po’ di propaganda e inventando qualche attività sono ca- pitate e càpitano, avrai successo, sarai stimato da tutti e la gente ascolterà sempre i Tuoi consigli anche dopo aver lasciato la Presidenza. E, soprat- tutto, non Ti accadrà di vedere nuovi o abituali soci che, annoiati per la vita spenta e uggiosa della Sezione o in- fastiditi dall’accentramento di deci- sioni e del “qui l’unico capace sono io”, non torneranno mai più. esservi la possibilità di nuovi e diversi sere argomenti di carattere storico (il Da un conteggio alla buona abbiamo intrattenimenti, tali da consentire una Centenario della Grande Guerra ce stimato che in Italia ci sono circa cen- maggior affluenza di soci ma anche ne ha offerto di possibilità), letterario tomila bersaglieri congedati ma non di comuni abitanti del paese, del ter- (il poeta o lo scrittore amico che pre- iscritti. Non posso pensare che noi as- ritorio circostante o, se in una città, senta un libro), educativo per i gio- sociati ci stiamo rassegnando a per- del quartiere. Per esempio, aprendo vani (un docente che spiega ai geni- derli tutti. Saremmo dei grandi fessi. la sede A.N.B. a relatori che intrat- tori come dialogare con i ragazzi Buon lavoro! tengano il pubblico su un tema di in- nell’età difficile), o di sicurezza (il Daniele Carozzi, teresse o di attualità. Ci possono es- maresciallo dei Carabinieri che illu- Vicepresidente Nazionale A.N.B. 8 fiamma cremisi
04-09 VDP GEN FEB 2019.qxp_Layout 1 19/02/19 13:17 Pagina 9 LA VOCE DELLA PRESIDENZA LA REALTÀ DELLE PICCOLE SEZIONI (E UN ESEMPIO PER MOLTE ALTRE) La nostra meravigliosa quota 100 S ono Edoardo Tittarelli, Presi- APRILIA (LT) dente della Sezione “Adelchi Cotterli” di Aprilia (LT). Ho letto con dolore, ma anche con rabbia, la lettera del Presidente della Sezione di Modena, bers. Serg. Magg. Roberto Zocca (pag.36 nr.5 di F.C.), il quale elenca gli enormi sa- crifici economici e personali che af- frontano lui e altri Presidenti di Se- zione. Sono sacrifici quotidiani per tenere in vita una sezione di 15 iscritti quelli descritti dal collega Zocca. Solo l’entusiasmo e lo spirito bersagliere- sco gli consentono di andare avanti. È evidente l’entusiasmo con cui il prima di scrivere questa lettera per piazza più bella e di rappresentanza Presidente espone alcune idee, che a descrivere la realtà della nostra Se- di Aprilia, curata volontariamente e suo giudizio migliorerebbero situa- zione per non apparire presuntuoso, gratuitamente da noi bersaglieri. Mi zioni che si possono solo definire di- ma lo sfogo dei Presidenti Lucarini, rendo perfettamente conto che per sperate. Mi riferisco in particolare alla su F.C. nr. 4, e Zocca mi ha convinto realizzare qualsiasi progetto occorro- proposta di incontri tra Presidenti di a illustrare fatti e risultati nella spe- no soldi. Alcune iniziative aiutano. Sezione, nei quali ognuno può met- ranza di dare un aiuto scambiandoci Per esempio, far pagare il doppio la tere a disposizione le proprie espe- esperienze. Presiedo da oltre un anno quota tessera, tassarci di qualche euro rienze e i relativi risultati, anche in una sezione che a fine 2017 contava in più per le trasferte. Nei pranzi so- termini di iscritti. Il calo non si può 105 iscritti e alla fine del 2018 ne con- ciali pratichiamo una piccola mag- giustificare solo con la soppressione ta 120. Sosteniamo economicamente giorazione, oltre la classica riffa. A della leva, avvenuta nel 2004. Questo e con orgoglio la nostra meravigliosa volte i soci non ritirano i premi vinti. significa che gli ultimi coscritti hanno fanfara di 38 elementi. Insieme al pre- Queste e tante altre piccole iniziative più o meno 35 anni, mentre l’età me- cedente Presidente, bers. Tombolillo, ci consentono di andare avanti senza dia degli iscritti si aggira tra i 65 e i abbiamo recentemente liquidato, per problemi né economici, né di iscritti. 70 anni. Di sicuro c’è un sostanzioso migliaia di euro, lo scultore autore del Ho citato queste nostre esperienze scarto generazionale. Ho esitato molto monumento al Bersagliere posto nella esclusivamente per aprire sul nostro giornale quell’indispensabile scambio di idee, come suggerito dal Presidente Zocca, sfruttando le enormi possibilità divulgative offerte dal giornale stesso, non limitandoci a illustrare i pur ne- cessari Amarcord, ma offrendo dei mezzi per consentire ai Presidenti, o ai semplici iscritti, di esporre iniziative da condividere e mettere a disposi- zione di chiunque abbia a cuore la vi- ta e lo sviluppo di tutta la nostra As- sociazione. Cordialmente, bers. Edoardo Tittarelli, Presidente Sezione ‘Adelchi Cotterli’ fiamma cremisi 9
10-14 ECO REPARTI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 10 L’ECO DEI REPARTI I Bersaglieri di domani solo se n e Scopo: Promuovere l’attività in atto presso i più alti vertici della Forza Armata indirizzata a rivitalizzare le ca irettore, come concordato le in- D vio il secondo articolo prodotto da un Ufficiale dei Bersaglieri di questo Comando, il Ten. Col. Marco Cagnazzo che, at- traverso una breve disamina storica, evidenzia come la strada intrapresa ed indicata nel mio precedente articolo (F. C. nr. 5 - 2018), abbia delle solide fondamenta in quella che è la genesi e la filosofia d'impiego della nostra splendida specialità. L'articolo è stato rivisto ed approvato dalla linea di co- mando e in particolare dal nostro Co- mandante, Gen. C.A. Roberto Perretti. Col. f.(b.) s.SM Marco Stoccuto Per affrontare un tema così tanto de- licato ma attuale che cerchi di proiet- Secondo articolo proposto dai bersaglieri di NRDC-ITA tare lo sguardo al futuro delle Fiamme Cremisi d’Italia delle quali sono fatal- mente affascinato e contaminato, ho sull’argomento. chi particolari quali le ricognizioni, le il dovere di anteporre ai miei pensieri L’origine della Specialità deriva dal imboscate e gli schermi difensivi: per la stessa domanda che il poeta e storico naturale sviluppo dottrinale della Fan- questo venivano qualificati come italiano Domenico Gnoli antepose alla teria in seguito all’esperienza Napo- “schermagliatori”. Per il resto, la Fan- sua proficua produzione poetica: leonica. In tutta Eu- teria si distingueva “Dimmi poeta, qual è la musa agita- ropa la Fanteria rap- generalmente solo trice de’ tuoi pensieri? - È la trombetta presentava da secoli per lo status connes- dei Bersaglieri...”. E credo che, se vo- il grosso degli eser- so al reclutamento: gliamo veramente affrontare l’argo- citi, con la cavalleria unità professioniste mento in prospettiva, avrò bisogno del- relegata assieme al- nazionali, unità mer- le modeste parole distillate dai suoni, l’artiglieria in un cenarie estere e unità oltre che della trombetta, anche delle ruolo di supporto a di leva da mobilitare cornette, dei genis e dei flicorni, quanto causa della accre- all’emergenza. In più possibile schive di retorica e attra- sciuta potenza di tutte e tre però esiste- verso cui non potrò non partire dalle fuoco e gittata delle va di massima la radici storiche della Specialità, che a armi individuali. stessa organizzazio- loro volta rappresentano il fondamento Nell’ambito della ne di base: un batta- delle tradizioni bersaglieresche e il ner- Fanteria, l’élite era glione su dieci com- bo della tensione etica dei Bersaglieri. rappresentata dai Granatieri, ma oltre pagnie di circa 60 uomini ciascuna; In quanto Bersagliere di nascita, sarò il 90% dei soldati combatteva “in li- delle dieci compagnie una era gene- sicuramente influenzato dall’entusia- nea” e di qui la definizione di “Fanteria ralmente di Granatieri per guidare l’ur- smo tipicamente bersaglieresco nel di Linea”. Nell’ambito della “Linea” to durante l’assalto della formazione riandare con la mia analisi a tali radici esistevano alcuni specialisti, e fra que- “in colonna” con l’uso di rudimentali e tradizioni storiche del Corpo ma, no- sti in particolare troviamo i tiratori scel- bombe a mano (le “granate”), una era nostante tutto, cercherò di mantenere ti, che venivano solitamente raggrup- costituita dai tiratori scelti (spesso de- una visione puramente tecnica e storica pati fra loro per poter svolgere incari- finiti in Italia “Cacciatori”) e le altre 10 fiamma cremisi
10-14 ECO REPARTI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 11 L’ECO DEI REPARTI n el solco delle tradizioni ereditate zare le caratteristiche e peculiarità di impiego della specialità “Bersaglieri” nel solco delle eredità ricevute costituivano la “Linea”. Sotto Napo- leone, con il reclutamento di massa e la costituzione di eserciti sempre più massicci, la necessità di fanterie non più limitate nelle loro capacità di ma- novra a combattere solo in Linea o in Colonna in pianure aperte, ma capaci di adattarsi alla conformazione del ter- reno e anche eventualmente di com- battere in ambienti compartimentati quali boschi, montagne e zone urbane, portò all’espansione della cosiddetta Fanteria Leggera (opposta a quella di Linea), proprio a partire dai tiratori scelti, abituati a non combattere sola- mente in Linea ma, anche, quali “schermagliatori” in apposite unità specializzate e non più quali compa- gnie specialiste all’interno delle unità di Linea. Inoltre, così come la Fanteria di Linea aveva i Granatieri quale sua élite, anche la Fanteria Leggera ebbe Bersaglieri italiani in difesa della diga di Mosul nell’ambito di ogni battaglione la sua dell’epoca portava alla personalizza- dell’epoca ad ispirarsi più che alla Fan- compagnia scelta, con nomi diversi e zione e alla creazione di unità partico- teria Leggera napoleonica di base, a fantasiosi quali “Volteggiatori” o “Ti- lari al servizio del sovrano, mentre il quella di élite. Ecco così nascere in tut- ragliatori”. concetto della Linea stava perdendo ta Europa Corpi più o meno scelti di Sempre durante il periodo napoleoni- forza a causa della riduzione e della unità dai nomi fantasiosi quali, oltre i co, insorse l’abitudine di far conver- specializzazione dei combattenti e del- già citati “Tiratori” e “Volteggiatori”, gere queste compagnie specializzate la crescente potenza delle armi da fuo- anche i “Fucilieri”, i “Carabinieri”, i in formazioni particolari creando così co. Fu in questo ambito che in tutte le “Cacciatori”, o anche legati ad espe- unità di élite che spesso finirono con Nazioni crebbe la tendenza alla crea- rienze coloniali quali gli “Zuavi”. Con il rappresentare la “Guardia” nell’am- zione di unità di Fanteria Leggera più l’evolversi della situazione europea e bito dell’esercito di ciascuna grande professionali e meglio addestrate da il crescere dei sentimenti nazionali e potenza e, conseguentemente, la Ri- affiancare a quelle di Fanteria di Linea, liberali, anche la leva tornò in voga per serva operativa a diretta disposizione meno flessibili e più idonee a perso- costruire eserciti più numerosi e ga- del sovrano durante la battaglia, orien- nale di leva poco addestrato e fisica- rantire la partecipazione popolare alla tata all’azione decisiva. mente meno valido. Queste unità, difesa della Nazione. Si venne così a Conclusasi l’epopea napoleonica, smo- maggiormente motivate e capaci, do- creare il problema della scelta del per- bilitati gli eserciti e restaurati gli Stati vevano anche risultare più affidabili sonale da avviare ai vari reparti di élite nazionali pre-rivoluzionari con una in termini politici, ed essere idonee a (Granatieri e Fanteria Leggera) o di componente minima di leva e una an- combattere non solo i nemici esterni, Linea: quanto più “scelto” era il per- cora più ridotta di mercenari, i militari ma anche eventualmente insorti e ri- sonale per le unità di élite, tanto meno professionisti a disposizione dei so- voluzionari interni, abituati a combat- qualificati sarebbero stati i ranghi della vrani della “Reazione” erano perfet- tere in ambienti compartimentati e in Fanteria di Linea; ma se si diluivano i tamente idonei a costituire reparti ad modo meno convenzionale degli eser- migliori nella Linea per rafforzarla, alto contenuto di esperienza e di pro- citi regolari. Inoltre, le tendenze ro- veniva meno lo scopo di creare unità fessionalità. Inoltre, il romanticismo mantiche erano tali da portare i sovrani di élite. Il problema si traduceva nel fiamma cremisi 11
10-14 ECO REPARTI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 12 L’ECO DEI REPARTI numero ideale di unità di élite rispetto a quelle di Linea. La Gran Bretagna creò i Fusiliers, la Francia i Voltigeurs e gli Zuavi, l’Au- stria gli Jägere gli Schützen, il Regno di Napoli i Cacciatori... Tutti destinati ad operare come Fanteria Leggera, particolarmente idonei ai compiti iso- lati, di ricognizione, di schermaglia, o di combattimento specialistico in am- bienti particolari. Il Regno di Sardegna creò i Bersaglie- ri. Non si trattava quindi di un’idea nuova o originale, ma semplicemente la conformazione alla tendenza gene- rale dei grandi eserciti europei. A que- sto punto tutte noi Fiamme Cremisi d’Italia potremmo infuriarci nell’aver riportato le nostre tradizioni nell’alveo di una banale moda militare interna- zionale. No. In effetti, all’atto della creazione del Corpo in Piemonte, ri- Bersagliere di guardia sulla diga di Mosul spetto alle controparti internazionali ganico. Da singole compagnie auto- vo: non erano più Forze Speciali, ma esisteva una differenza fondamentale. nome divennero Battaglioni, assegnati Fanteria Mobile. Come accennato, la discriminante del uno a ciascuna Brigata di Linea; con- La loro mobilità li rese la scelta quasi numero di reparti di élite rispetto a siderato che le Brigate avevano due ovvia per costituire la componente di quelli di Linea era fondamentale per Reggimenti di quattro Battaglioni cia- Fanteria delle unità corazzate. distinguere il “tasso di élite” effettiva scuno, il rapporto era di un battaglione Con lo sviluppo della guerra moderna e l’impatto che il loro reclutamento Bersaglieri ogni otto di Linea. È un e il continuo aumento dell’importanza aveva sulla Linea. Nel caso sabaudo, fatto innegabile che il livello qualita- delle formazioni corazzate, queste dove esisteva l’ambizione di combat- tivo della fanteria di Linea italiana an- crebbero di numero richiedendo sem- tere contro un nemico tanto più forte dò calando progressivamente man ma- pre più Fanteria ad alta mobilità su quale l’impero austriaco e quindi oc- no che aumentava il numero di unità ogni terreno, per affiancare i carri. correva disporre di una fanteria nume- Bersaglieri. Per i Fanti sarà seccante Durante la Guerra Fredda tale neces- rosa e affidabile, si decise di creare so- ammetterlo, ma anche gli storici mi- sità crebbe al punto che non fu più lo poche compagnie di élite, ma scel- litari anglosassoni hanno posto in ri- possibile creare abbastanza unità Ber- tissime. Più scelte rispetto alle altre salto una discrepanza eclatante fra il saglieri, e fu la Fanteria di Linea a do- unità di élite, e con una caratteristica rendimento in combattimento delle versi adeguare: nacque così la Fanteria in più: la velocità sul campo di batta- unità italiane di élitee quelle di Linea, Meccanizzata, dove la Fanteria di Li- glia. A tutti gli effetti, i Bersaglieri nel che spesso si sbandavano o che co- nea si adeguava ai nuovi standard dei 1848 erano l’equivalente risorgimen- munque si dimostravano incapaci di Bersaglieri. L’unica differenza sostan- tale delle odierne Forze Speciali. manovrare con efficacia sotto il fuoco ziale fu che i Meccanizzati, più nume- La loro mobilità sul campo di battaglia a dispetto del valore individuale. È così rosi, rappresentavano la componente non era pensata per compiti di scher- che in Nord Africa, se da un lato Rom- di Fanteria nelle unità (Brigate e Di- magliatura, ma per sorprendere l’av- mel sorprendeva gli Alleati, i Bersa- visioni) appunto Meccanizzate (cioè versario comparendo là dove non glieri sorprendevano Rommel. L’au- con più Fanteria che carri) mentre i avrebbero dovuto essere. mento delle unità Bersaglieri, passate Bersaglieri andavano a costituire la All’epoca non esistevano elicotteri per da Battaglioni di élite delle Brigate a componente di Fanteria delle unità Co- aggirare velocemente l’avversario, e Reggimenti di élite dei Corpi d’Arma- razzate (con più carri che Fanteria). neppure camion o motociclette. I ca- ta durante la Prima Guerra Mondiale Con la riforma del 1975 e l’abolizione valli erano troppo vulnerabili. Quindi, e poi a componente di Fanteria delle dei Reggimenti, i Bersaglieri, che rag- i Bersaglieri...correvano. Lo straordi- Divisioni Celeri e Corazzate durante giungevano un numero ormai molto nario successo dei Bersaglieri si tra- la Seconda, comportò tuttavia anche elevato di unità autonome a livello dusse nella loro crescita a livello or- un abbassamento del livello qualitati- Battaglione, si caratterizzavano ormai 12 fiamma cremisi
10-14 ECO REPARTI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 13 L’ECO DEI REPARTI proprio per questa loro spiccata attitu- dine a cooperare con i carristi nell’am- bito delle unità Corazzate; a parte que- sto però, e gli aspetti folkloristici (piu- metto, fanfara e attività ginnica spinta), la differenza con il resto della Fanteria era quasi annullato: entrambi dispo- nevano solo di personale di leva, ave- vano lo stesso equipaggiamento ed im- piegavano la stessa dottrina. Con la fine della Guerra Fredda e la sospensione della Leva, si venne al ta- glio dei bilanci della Difesa e alla dra- stica riduzione delle forze. In questo periodo avrebbe dovuto avvenire un serio ripensamento circa la ridesigna- zione dei compiti dei Corpi e delle Specialità, ma si preferì chiudere le ca- serme più in base a criteri infrastrut- turali e di reclutamento regionale che di impiego. I Bersaglieri, invece che essere reimpiegati nella loro funzione Bersaglieri mimetizzati nell’ambiente operativo originaria di Fanteria ad altissima spe- ropa, dove i reparti di Fanteria hanno misi d’Italia! A questo punto quindi, cializzazione e ad altissima mobilità, nomi che si ricollegano a tradizioni allo scopo di salvaguardare le peculiari si ritrovarono a rappresentare il grosso antiche e dense di storia, ma sono so- caratteristiche di un Corpo come quel- della componente primaria della fan- stanzialmente del tutto uniformi. In lo dei Bersaglieri, che come abbiamo teria. Il principio di base fu di preser- buona sostanza, la Specialità non è più visto rappresenta oggi in larga parte la vare quanti più Battaglioni - rideno- specializzata. In altre parole, seppur Fanteria Pesante italiana, occorre fare minati Reggimenti - possibile a scapito l’Italia disponga oggi di uno strumento delle scelte. Per farle, si rende nuova- della specializzazione. militare del tutto in linea con quelli di mente necessario fare un tuffo nella La Fanteria Meccanizzata, assolto il Francia e Germania, rimane però il storia. Il livello ordinativo originale suo compito, venne sciolta e i Bersa- dubbio se la relativa efficienza della delle unità Bersaglieri nell’Armata glieri rimasero praticamente soli a rap- attuale configurazione dell’Esercito Sarda era il battaglione, e ne era pre- presentare la Fanteria nelle unità pe- non sia stata conseguita a spese di tra- visto uno per ogni Brigata di Fanteria. santi superstiti. L’alternativa avrebbe dizioni e capacità intrinseche secolari, Come già precedentemente accennato, potuto essere tagliare nella stessa pro- con il conseguente spreco di energie l’organico previsto per la Brigata era porzione reparti Bersaglieri e di Fan- etiche e spirituali capaci di imprimere quindi su due Reggimenti (di quattro teria di Linea, lasciare solo due o tre al giusto momento una spinta addizio- Battaglioni ciascuno) più il Battaglione Reggimenti bersaglieri riportandoli al nale alla motivazione dei combattenti. Bersaglieri e una batteria di artiglieria loro ruolo originario di Fanteria ad al- Poiché lo strumento militare è oggi ri- da campagna per il supporto al com- tissima mobilità. L’idea della simbiosi dotto come mai prima, non solo in ter- battimento. La Divisione, che inqua- con i reparti Corazzati però prevalse, mini assoluti ma soprattutto in rapporto drava due Brigate, disponeva anche di e così a tutti gli effetti i Bersaglieri si alla popolazione che è chiamato a di- un Reggimento di Cavalleria leggera sono paradossalmente evoluti come fendere, la soluzione pratica e razionale per la ricognizione avanzata e la pro- Fanteria Pesante per eccellenza. Tut- consisterebbe nello sciogliere tutte le tezione di fianchi, e normalmente di- tavia, oggi, un Reggimento Bersaglieri Specialità e creare un’unica Fanteria staccava uno squadrone ciascuno alle e uno di Fanteria, al di là delle tradi- uniforme e polivalente con unità ca- Brigate dipendenti. In una tale orga- zioni e degli aspetti di facciata, sono paci di svolgere missioni diverse fra nizzazione, dove la Fanteria di Linea professionalmente e operativamente loro a seconda delle necessità. Questo era organizzata per combattere in for- uguali, eli vediamo operare in ruoli in- però significherebbe cancellare tradi- mazioni più o meno rigide, atte a so- differenziati per operazioni militari di zioni e potenzialità di altissimo valore stenere l’onere della manovra ma con diversa intensità. Questo fatto sostan- in cambio di una razionalità che co- una flessibilità d’impiego piuttosto li- zialmente è pienamente in linea con munque non si addice al nostro popo- mitata, il Battaglione Bersaglieri ve- quanto avviene negli altri Paesi d’Eu- lo. E non si addice a Noi, Fiamme Cre- niva a costituire l’elemento d’élite della fiamma cremisi 13
10-14 ECO REPARTI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 14 L’ECO DEI REPARTI Brigata, a disposizione del Coman- umane, che sarà possibile dedicare. trazione in profondità e “sniping” per dante per l’esecuzione dei compiti più Una prima possibilità consisterebbe l’esecuzione di operazioni speciali, da- difficili, imprevisti o pericolosi. nell’assegnare ad ogni Brigata “Pe- rebbe maggior efficacia al ruolo di In particolare, i Bersaglieri venivano sante” dell’Esercito - cioè destinata spregiudicatezza e velocità richiesta. impiegati preferibilmente in quei con- preferenzialmente ad un impiego nel- D’altro canto, l’esigenza, come anti- testi tattici dove l’impiego delle for- l’ambito di conflitti convenzionali ad cipato di dare al Comandante della mazioni di fanteria era di difficile ese- alta intensità - un Reggimento bersa- Brigata anche la possibilità di fruire cuzione, quali boschi, centri abitati o glieri destinato a costituire l’elemento dell’Unità bersaglieri in qualità di ele- terreni accidentati, oppure dove l’av- di élite alla mano del Comandante per mento risolutore nelle fasi critiche del versario era particolarmente pericoloso impieghi particolari, l’assolvimento di combattimento, indirizzerebbe tuttavia per addestramento o per attitudine a compiti che richiedano elevate mobi- la scelta verso mezzi maggiormente sfruttare un terreno particolare. In virtù lità, prontezza d’impiego, flessibilità protetti e quindi su cingoli. Da qui della sua rapidità di manovra e della e impeto e/o per costituire la “riserva quindi, e collegata alla indicata versa- sua resilienza in combattimento, il Bat- taglione bersaglieri veniva anche im- “Dimmi poeta, qual è la musa agitatrice piegato nel punto e nel momento con- siderato critico per l’assolvimento della de’ tuoi pensieri? - È la trombetta dei Bersaglieri missione della Brigata, per l’occupa- zione preventiva di posizioni fonda- precostituita” della Grande Unità, de- tilità d’impiego, una possibile opzione mentali, per azioni di infiltrazione o stinata ad agire quale elemento riso- che combini compiti e esigenze, con- per accrescere la forza d’urto nel punto lutore. In questa ottica potrebbe essere sisterebbe nel dotare le Unità bersa- e nel momento decisivo del combat- utile che tale unità Bersaglieri, oltre a glieri con un quadro più ampio possi- timento. In un contesto moderno, dove disporre del personale più prestante bile di piattaforme garantendo in tal a causa della loro associazione alle for- della Brigata preparato a sostenere l’at- modo la richiesta versatilità e flessibi- ze corazzate i Bersaglieri si sono evo- tività fisicamente più onerosa, dispo- lità. L’equipaggiamento differenziato, luti in Fanteria “Pesante”, idonea spe- nesse anche di equipaggiamento dif- supportato da integrazione tecnica e cificatamente per il combattimento ferenziato rispetto agli altri reparti di logistica, richiederà ovviamente anche convenzionale ad alta intensità, dove fanteria. In particolare, laddove la Fan- ai Bersaglieri di sapersi differenziare la mobilità tattica assume importanza teria “di linea” dovesse essere ottimiz- in termini di addestramento per ese- fondamentale, è possibile ricollocare zata per operare in maniera sistematica guire i compiti richiesti sia per opera- l’impiego del Battaglione bersaglieri e quindi per sopportare un attrito pro- zioni ambito tattico ad alta intensità, nel suo contesto originario, dove me- lungato, i Bersaglieri dovrebbero es- sia quelle di ricognizione a breve rag- glio può esaltare le sue caratteristiche sere pronti a sviluppare azioni dove gio, infiltrazione, combattimenti negli spirituali e addestrative originarie. urto e velocità si combinino con pro- abitati e “sniping”; ma questo non sa- Ricollocando oggi tali caratteristiche tezione e potenza di fuoco. rebbe altro che un ritornare alle d’impiego, originarie dell’allora Bat- In quest’ottica, una mobilità origini, così come descritto taglione bersaglieri, nell’ambito di un su ruote potrebbe essere qualche riga sopra. contesto tattico ad alta intensità, pos- premiante rispetto a quella L’Unità bersaglieri di Bri- siamo facilmente individuare nella su cingolo (assicurando una gata costituirebbe in tal prontezza operativa (readiness), nella maggiore velocità sugli assi modo l’elemento di pun- capacità di manovra (manoeuvrability) stradali benché a scapito di una ta delle grandi Unità e nella qualità dell’addestramento e maggior protezione), e la po- medie e pesanti, che del morale (proficiency) le qualità sa- tenza di fuoco a puntamento con una piena dota- lienti delle unità “cremisi” rispetto al diretto potrebbe essere privi- zione di mezzi e di resto dell’Arma Base. legiata rispetto a quella dei personale e la di- In altre parole, assodato che il futuro mortai. Il dotarsi di vei- sponibilità del ma- della specialità Bersaglieri sia ormai coli blindati ruotati e di- teriale umano fisi- prioritariamente collegato ad un im- sporre di una capacità camente più pre- piego ad “alta intensità”, il suo possi- controcarri potrebbe stante e motivato, bile sviluppo ordinativo e operativo essere una soluzione; andrebbe a rappre- nell’ambito dell’organizzazione di la presenza inoltre di sentare l’aliquota a campagna della Forza Armata può as- una componente di maggiore prontezza e sumere diverse direzioni a seconda specialisti nella ri- motivazione alla mano delle risorse, economiche e soprattutto cognizione, infil- del Comandante. 14 fiamma cremisi
15-19 CERIMONIE RADUNI.qxp_Layout 1 18/02/19 12:44 Pagina 15 GIORNO DEL RICORDO Fiume una famiglia italiana sta che tuo fratello Giorgio è in salvo!». “Nel nome di Norma”, con le memorie A vivendo giorni di ansia per il ra- strellamento che stanno com- piendo i titini. Lucia, la madre, ha già visto fuggire il marito ver- so Trieste e ora sono con lei i due figli Gianmarco di 14 anni e Giorgio, ormai adulto. È sera. Dal furioso abbaiare del «Meno male – è la risposta di Gianmar- co – almeno lui…». E sono le sue ulti- me mozze parole. Ma le storie da rac- contare sulle atrocità subite dagli italiani nella ex-Jugoslavia del 1944-45 sareb- bero mille e mille. Brandelli di carne in putrefazione e di Norma Cossetto, profuga istriana che ebbe la famiglia disgregata e gettata in varie foibe. La sorella Licia riconobbe i resti di Norma grazie ad un golfino ti- rolese regalatole dal babbo. La tragedia dei connazionali di Istria, Dalmazia e Fiume, perpetrata dall’odio loro cane lupo la famiglia avverte peri- scheletri. Metri cubi su metri cubi di os- comunista titino e rimasta un tabù per coli e Giorgio fa appena in tempo a fug- sa con qualche misero straccio, residuo oltre mezzo secolo, è stata raccontata gire dal retro della casa scomparendo di un abbigliamento. Erano i giorni del con il film “Red land” (Istria rossa) lo nel bosco. Gli uomini con la stella rossa dopoguerra in cui le cavità carsiche ri- scorso 8 febbraio in prima serata su Rai sulla bustina arrivano, uccidono il cane velavano il loro raccapricciante conte- 3. Dopo gli eccidi, l’esodo dei trecen- e mettono a soqquadro l’abitazione. nuto. Ci sono molti modi per uccidere, tocinquantamila che abbandonarono ca- «Dov’è tuo figlio?» è la domanda posta ma quello di gettare esseri umani vivi sa, poderi, affetti, per buttare poche mas- fino all’ossessione. nelle foibe è tra i più sadici che la storia serizie su un carretto e fuggire verso Ma nessuno lo sa. «Allora prenderemo ci abbia tramandato. Fra il 1943 e il quella Patria che non avrebbe dovuto il più piccolo, lui parlerà». Interrogato 1945, in territorio italiano e sloveno, uo- tradirli. Magari ammassati sul traghetto e malmenato a sangue, il ragazzino mini, donne, ragazzi, venivano legati “Toscana”. La sofferenza degli esuli ignora davvero dove sia fuggito il fra- con il fil di ferro a mani e polsi e poi fra proseguì in quella Italia dove speravano tello Giorgio. Con una camminata che loro, in fila indiana. Una raffica di mitra di essere compresi e ben accolti. dura tutta la notte è condotto con altri al primo sull’orlo della voragine e gli Relegati nei campi profughi, furono catturati fino alla foiba dei Colombacci. altri lo avrebbero seguito, inghiottiti dal spesso evitati, guardati con diffidenza e Lì, un altro gruppo di sfortunati è già in ventre della terra, per morire subito dopo i loro figli discriminati a scuola. Alla attesa. Vengono quindi tutti legati e por- un volo di decine di metri o rimanere stazione ferroviaria di Bologna vennero tati sull’orlo della foiba. Poi, poco prima agonizzanti su un cumulo di cadaveri. loro rifiutati alimenti e latte per i bimbi che il titino spari sul capofila affinché Quanti furono? C’è chi dice dieci, forse perché colpevoli di fuggire dal “Paradiso trascini gli altri nel baratro, uno degli quindicimila. L’unica colpa? Essere ita- socialista” di Tito. Ancora oggi ci chie- arrestati grida al ragazzino «So per certo liani. Rossana Mondoni, scrittrice, editò diamo perché. fiamma cremisi 15
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