UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA - TOR VERGATA
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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA – TOR VERGATA Rassegna Stampa del 13 febbraio 2020 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA 13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale 7 «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo» 13/02/2020 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale 8 Incredibile viaggio nel mondo misterioso degli algoritmi 13/02/2020 Il Mattino - Nazionale 9 «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo» 13/02/2020 Ciociaria Editoriale Oggi 10 Palleschi nominato prorettore a Tor Vergata 13/02/2020 Corriere di Bologna - Nazionale 11 La matematica per riscoprire il mondo 13/02/2020 La Repubblica - TrovaRoma 13 DA BACH AD ARNOLD UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB 12/02/2020 adnkronos.com 13:45 15 In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica 12/02/2020 adnkronos.com 10:38 17 L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes 12/02/2020 formiche.net 13:56 18 Vi spiego perché l'Italia non fa più figli. Parla Becchetti 12/02/2020 redattoresociale.it 13:13 20 Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico sono dannose per la salute" 12/02/2020 quotidianosanita.it 22 "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida". Pittella (PD) presenta la sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da Sileri: "Spero in iter breve" 12/02/2020 IMGpress 08:53 24 Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli
EDITORIALI 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 26 L'EPILOGO AVVELENATO DELLA CRISI AGOSTANA 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 27 L'Italia non sia così pigra svolta possibile sul lavoro 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 29 GLI INNOVATORI TEDESCHI SI ARRENDONO? 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 30 Il Fantasma buono dello Statuto 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 31 Quella scommessa di Ciampi per l'Europa 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 33 Un richiamo giusto e condivisibile ma la strada non è percorribile 13/02/2020 La Stampa - Nazionale 35 LA GLOBALIZZAZIONE ANTIDOTO CONTRO LA PANDEMIA 13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale 36 L'epidemia scopre i limiti della società globalizzata 13/02/2020 Famiglia Cristiana 38 In tempi di crisi c'è sempre un nemico UNIVERSITA’ 12/02/2020 Repubblica.it 15:30 40 Sperimentazione animale, i diritti delle cavie e le necessità della scienza 12/02/2020 wired.it 13:33 42 Il caso Patrick Zaky ci ricorda che con il regime egiziano non esistono mezze misure 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 43 L'istruzione professionale in forte crescita richiama i capitali privati 12/02/2020 fanpage.it 15:12 46 Conte ricorda l'Università per tutti, ma con gli studenti con disabilità siamo indietro. E parecchio
12/02/2020 ilfarmacistaonline.it 48 Medicina di precisione. Tre Atenei di Italia, Francia e Spagna lanciano progetto Erasmus 13/02/2020 La Repubblica - Milano 49 "Riconvertire gli ex ospedali in residenze universitarie" 12/02/2020 ilsole24ore.com 13:31 50 Ricerca: quali sono le università italiane più brave a conquistare i fondi Horizon 2020 RICERCA E INNOVAZIONE 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 52 «Ricerca in Italia sulle nuove batterie per l'auto elettrica» 13/02/2020 Corriere della Sera 54 Nuove prospettive per il mieloma 13/02/2020 Corriere della Sera 56 L'italia a due velocità degli screening oncologici 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 58 "Scoprire il vaccino è una sfida globale Ci vorrà un anno, ma ce la faremo" 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 60 Perché il Polo Sud si scioglie 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 61 Spazio, missione spazzatura "Via i detriti, ma non tutti" 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 63 I biologi: minacciato l'habitat del Tirreno POLITICA SANITARIA 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 65 «In Italia nessun contagio Il contenimento ha funzionato» 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 66 Virus, l'epidemia adesso rallenta Dimessi i turisti cinesi a Roma 13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale 67 Più video e zero contatti, gli uffici ai tempi del Covid-19 13/02/2020 Corriere della Sera 69 Fare debiti per pagare le prestazioni mediche
13/02/2020 Corriere della Sera 72 Un ruolo per i «social» in sanità 13/02/2020 Corriere della Sera 73 Da un arresto cardiaco ci si può salvare (anche) grazie a un'app 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 75 Virus, prima frenata "Vicini al picco" Ma la scienza si divide 13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale 77 «In calo morti e contagiati» Cina ottimista, l'Oms frena Sui controlli scontro nell'Ue 13/02/2020 ItaliaOggi 79 Sedazione profonda generalizzata PUBBLICO IMPIEGO 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 81 Esenti Iva le operazioni con rimborso spese 13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale 82 Allarme statali, mancano 1,5 miliardi per il contratto SVILUPPO SOSTENIBILE E INNOVAZIONE SOCIALE 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 84 «Misure anti crisi, poi piano pluriennale» 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 86 VENTI DI CRISI, ORA IL LEADER LEGHISTA GUARDA A RENZI 13/02/2020 Il Sole 24 Ore 87 Banca Imi, l'utile a quota 1,41 miliardi «Ora il focus è sulle infrastrutture» 13/02/2020 La Repubblica - Nazionale 89 Gender eco gap quando la sostenibilità è donna 13/02/2020 La Stampa - Nazionale 90 L'etica negli investimenti aiuta a cambiare il mondo e offre buone prospettive
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA 6 articoli
13/02/2020 diffusione:84236 Pag. 8 tiratura:118077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista Massimo Andreoni «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo» Gr. Me. «Stando ai dati dell'European Centre for disease prevention and control, il picco dell'epidemia da coronavirus cinese è stato superato i primi di febbraio». Massimo Andreoni, direttore clinica malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, ne è convinto: «il trend in calo che stiamo osservando sta a indicare che adesso dovremmo iniziare ad avere una fase di discesa, in cui la numerosità di nuovi casi si sta oggettivamene riducendo». Quando ne verremo fuori allora? «Il controllo dell'epidemia è ormai non solo locale, ma a livello internazionale. Probabilmente abbiamo già passato il periodo burrascoso. Tutte le grandi epidemie a un certo numero finiscono. Se tutto continua in questa ottica, possiamo dire che nei prossimi mesi l'epidemia sarà modesta, fino a finire del tutto». Non tutti azzardano questa ipotesi. Come mai lei è così ottimista? «La riduzione significativa dei casi di contagio non è una casualità. Quello che è stato fatto 14 giorni fa ha permesso di vedere una riduzione del numero dei casi. E' una situazione fortemente controllata, il sistema sta funzionando. E, sempre che non si commetta qualche errore nel percorso, tra due tre mesi possiamo tirare un sospiro di sollievo e dire che la burrasca è passata». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: «I DATI EUROPEI CI DICONO CHE È INIZIATA LA DISCESA» Foto: Infettivologo Tor Vergata UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 7
13/02/2020 diffusione:90759 Pag. 23 tiratura:118602 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato OPIFICIO GOLINELLI Incredibile viaggio nel mondo misterioso degli algoritmi In occasione della mostra U.MANO-Arte e Scienza: antica misura, nuova civiltà, oggi dalle 17.30 alle 19.30 il professor Paolo Zellini terrà a Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa 14) una conferenza aperta a tutti dal titolo La scienza degli algoritmi e le forme del pensiero antico. Zellini è docente di analisi numerica dell'Università di Roma Tor Vergata, famoso per la sua teoria dell'infinito che si pone al confine tra matematica e filosofia. La conferenza avrà come argomento principale i possibili nessi tra la matematica antica e la moderna scienza del calcolo. Lo studio delle forme del pensiero, sia matematico sia filosofico, permette di comprendere lo sviluppo complessivo degli algoritmi che sono ormai fondamentali in informatica. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 8
13/02/2020 diffusione:30795 Pag. 10 tiratura:43447 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo» «Stando ai dati dell'European Centre for disease prevention and control, il picco dell'epidemia da coronavirus cinese è stato superato i primi di febbraio». Massimo Andreoni, direttore clinica malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, ne è convinto: «il trend in calo che stiamo osservando sta a indicare che adesso dovremmo iniziare ad avere una fase di discesa, in cui la numerosità di nuovi casi si sta oggettivamene riducendo». Quando ne verremo fuori allora? «Il controllo dell'epidemia è ormai non solo locale, ma a livello internazionale. Probabilmente abbiamo già passato il periodo burrascoso. Tutte le grandi epidemie a un certo numero finiscono. Se tutto continua in questa ottica, possiamo dire che nei prossimi mesi l'epidemia sarà modesta, fino a finire del tutto». Non tutti azzardano questa ipotesi. Come mai lei è così ottimista? «La riduzione significativa dei casi di contagio non è una casualità. Quello che è stato fatto 14 giorni fa ha permesso di vedere una riduzione del numero dei casi. E' una situazione fortemente controllata, il sistema sta funzionando. E, sempre che non si commetta qualche errore nel percorso, tra due tre mesi possiamo tirare un sospiro di sollievo e dire che la burrasca è passata». Gr. Me. © RIPRODUZIONE RISERVATA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 9
13/02/2020 diffusione:5929 Pag. 25 Ciociaria Editoriale Oggi tiratura:7000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Palleschi nominato prorettore a Tor Vergata CEPRANO Per il docente si tratta di un riconoscimento davvero importante Antonio Palleschi di Ceprano è statonominato prorettoreall ' uni versità di Tor Vergata, area didattica. Un riconoscimento meritato dal docente di chimica che da sempre lavora negli atenei, forma studenti e contribuisce egregiamente alla crescita culturale del nostro Paese. Un curriculum davvero eccellente quello del professore Palleschi che nel 1986 è stato professore associato dell ' Università di Basilicata, nel 2000 ordinario di chimica e fisica all ' Università di Tor Vergata, sempre dallo stesso anno e per noveanni Senatore Accademico e poi fondatore del corso di chimica applicata con sede a Ceccano e poi a Roma in collaborazione con Confindustria di Frosinone. Presidente del corso di laurea di chimica applicata per dieci anni e ancora autore di oltre trecento lavori pubblicati su riviste internazionali. Un grande uomo di cultura scientifica, dedito allo studio e alla ricerca, ma sempre legato alla sua terra di origine in cui ha cercato costantemente di promuovere ogni iniziativa utile a sviluppare centri di studio e formazione. Antonio Palleschi, " Tonino " per gli amici, ha sempre conservato la sua semplicità. Uomo integerrimo, serio,dedito allavoro ealla famiglia, èsempre statoun cepranese doc. Non ha mai disdegnato il suo paese di origine nonostante le frequentazioni e i coinvolgimenti romani,alcontrario èsempretornato a Ceprano per vivere la quotidianità provinciale trail calcio, gli amici e i compagni di Sant ' Anto niocon cuicurareprima ilrecupero, poi la valorizzazione dell ' anti ca chiesetta. Larecente nominaaprorettore riempie di orgoglio l ' intera città Ceprano, fiera di vantare uomini di cultura scientifica come il professore Palleschi. Foto: A n to n i o Pa l l e s ch i è stato nominato p ro re tto re all ' u n i ve rs i tà di Tor Vergata, area didattica UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 10
13/02/2020 diffusione:11265 Pag. 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista Oggi all'Opificio Golinelli la lezione del docente di Analisi numerica tra pensiero antico e scienza moderna La matematica per riscoprire il mondo Zellini: «I calcoli mutano, ma le ragioni del loro uso sono le stesse da millenni» Piero Di Domenico Nelle sue «Lezioni Americane», Italo Calvino scriveva: «Tra i libri italiani degli ultimi anni quello che ho più letto, riletto e meditato è la Breve storia dell'infinito di Paolo Zellini». Zellini è un docente di Analisi numerica dell'Università di Roma Tor Vergata, noto per la sua teoria dell'infinito al confine tra matematica e filosofia. Oggi sarà a Bologna, alle 17.30 all'Opificio Golinelli, per la conferenza «La scienza degli algoritmi e le forme del pensiero antico». Gli algoritmi e la loro origine sono, infatti, alla base delle installazioni e delle esperienze di realtà aumentata presenti nella mostra «U.MANO», in corso alla Fondazione Golinelli. Per Zellini, nato a Trieste nel 1946 e autore di libri come La ribellione del numero , La matematica degli dei e gli algoritmi degli uomini e La dittatura del calcolo , «il matematico risolve dei problemi e la matematica la si capisce solo "facendola"». Lei ama ricordare che la matematica viene da lontano. «Le equazioni spesso si risolvono senza capire per cosa sono state concepite. Le applicazioni, a cui oggi ci si affida per il calcolo su grande scala, sono storia recente ma le vere motivazioni affondano in un passato antico». Qualche esempio? «I problemi originari erano di carattere naturale e si ritrovano descritti in modo dettagliato in alcuni trattati del periodo dell'India vedica, nel primo millennio a.C. L'urgenza era costruire altari più grandi che avessero le stesse forme geometriche. Qualcosa di simile accadeva anche in Grecia o in Cina. Insomma, il problema centrale della matematica moderna». Vale a dire? «Quando qualcosa cambia, come si riesce a individuare un'invarianza della forma? È anche il tema della metamorfosi, del mutare inesorabile del mondo e della vita per cui si cerca qualcosa di stabile. La natura di una cosa è che una cosa continua a essere ciò che era, la sua essenza». Anche gli algoritmi che dominano la nostra vita vengono dal passato. «Pensi che esistevano già nell'aritmetica babilonese. Più che formule sono processi di calcolo che devono arrivare a risultati attraverso dei passaggi, ma hanno innescato meccanismi fondamentali di ragionamento e aiutato la matematica a uscire da un'impasse». Quale? «A fine Ottocento c'era grande euforia perché i matematici si ritenevano in grado di definire l'infinito e di risolvere qualsiasi problema con formule coerenti. Da quel paradiso però noi matematici fummo cacciati per via dei paradossi che quelle teorie avevano creato e allora gli algoritmi sono stati fondamentali. Dalle altezze teoriche in cui i matematici si erano proiettati, e da cui sono miseramente caduti, potevano almeno appoggiarsi a degli strumenti con qualche sicurezza». L'algoritmo come àncora di salvataggio? «Un po' sì. Perché l'algoritmo teneva al riparo dai paradossi e si poteva applicare alla realtà, ai fenomeni naturali così come alle guerre riguardando tutto il pensiero». Ma il loro sterminato uso non lascia troppo spazio ai calcolatori? «È vero che i calcolatori sono in grado di fare milioni di operazioni e allo studio ci sono i calcolatori quantistici. Ma da un lato ci dobbiamo chiedere fino a che punto si possa automatizzare la realtà e poi non possiamo pensare di costruire calcolatori sempre più potenti per arrivare a dei risultati, perché l'autentica difficoltà è trovare il procedimento opportuno, non la potenza delle macchine». La questione è sempre l'efficienza? «Sì, ma non dobbiamo dimenticare che le operazioni dei calcolatori, alla base di qualunque sistema di comunicazione attuale, sono invisibili. È un po' inquietante, perché non vediamo cosa succede ma ci fidiamo, visto che i calcolatori arrivano dove non riusciamo con la nostra testa, a fare un miliardo di UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 11
13/02/2020 diffusione:11265 Pag. 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato operazioni al secondo. È una fiducia pericolosa, che costruisce un alone misticheggiante intorno a queste entità, a cui vengono demandate decisioni a volte fondamentali, per esempio se assumere o licenziare qualcuno». Da sapere In occasione della mostra «U.MANO - Arte e Scienza» oggi alle 17.30 Paolo Zellini, docente di Analisi a Roma, terrà all'Opificio Golinelli la conferenza «La scienza degli algoritmi e le forme del pensiero antico» L'incontro tratterà i possibili nessi tra la matematica antica e la moderna scienza del calcolo Gli algoritmi sono alla base delle installazioni e della realtà aumentata presenti nella mostra Foto: Boschi Tobia Ravà, «Glorie di Luna» (2002). L'opera fa parte della serie dedicata ai boschi UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 12
13/02/2020 diffusione:75000 Pag. 28 N.1462 - 13 febbraio 2020 La Repubblica - TrovaRoma La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tor Vergata / L'ARMONIE QUARTET IN CONCERTO MERCOLEDÌ DA BACH AD ARNOLD Quattro secoli di musica in un unico concerto. Questo lo spettacolo proposto mercoledì 19 alle 18 nell'Auditorium "Morricone" a Tor Vergata. In scena l'"Armonie Quartet" formato da Luca Vignali (oboe, nella foto), Anna Chulkina (violino), Gaia Orsoni (viola), Kyung Mi Lee (violoncello). Luca Vignali è attualmente primo parte solista dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma e tra gli strumentisti italiani più richiesti. In programma musiche di Monteverdi, Bach e Malcolm Arnold compositore britannico morto nel 2006. Il suo catalogo vanta composizioni più classiche sino a tanta musica composta per il cinema. Arnold divenne famoso a livello internazionale nel 1969 quando diresse la Royal Philharmonic Orchestra nel concerto dei Deep Purple a Londra. M.L. COSÌ GLI INVITI Auditorium Ennio Morricone , via Columbia 1 - Tor Vergata tel. 06- 3236104. Mercoledì 19 ore 18. Inviti al costo di 3 euro, telefonando domenica 16 dalle 15 alle 15,50 all'899.88.44.24. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020 13
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12/02/2020 13:45 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica Corsi in 10 città italiane per 'Progetto tiberino' CRONACA (Fotogramma/Ipa) Pubblicato il: 12/02/2020 14:29 Nonostante i super farmaci anti-epatite, oggi in Italia ci sono circa 200 mila persone che convivono con una cirrosi epatica e ogni anno circa l'8% di essi muore a causa di questa malattia. "Ecco perché diventa fondamentale trattare tempestivamente questi pazienti, mettere in atto ogni strategia che possa migliorare l'aderenza alla terapia, potenziare la sinergia tra le famiglie e i medici che hanno in cura i pazienti, predisporre adeguati percorsi di trattamento. A tale scopo è fondamentale la realizzazione di programmi di presa in carico e l'organizzazione di corsi di formazione non solo per medici e infermieri ma anche per i caregiver (familiari e badanti)", afferma Dario Manfellotto, presidente Fadoi (Federazione delle associazioni dirigenti ospedalieri internisti), primario di Medicina interna Ospedale Isola Tiberina di Roma. Il 'Progetto Tiberino', la nuova iniziativa ideata da Fadoi con il contributo non condizionante di Alfasigma, si propone di realizzare corsi in 10 città italiane che permettano all'internista ospedaliero migliore gestione clinica e un appropriato counseling quando il paziente cirrotico, in particolare con encefalopatia epatica, viene dimesso dall'ospedale. Secondo uno studio pubblicato su Lancet, la cirrosi rappresenta l'ottava causa di morte con una mortalità aumentata del 45% negli ultimi 20 anni; può essere provocata da virus (epatite B e C), da abuso di alcol o da problemi metabolici. Negli individui che presentano cirrosi, circa il 30-45% mostra segni di una encefalopatia conclamata, condizione a cui si giunge quando la compromissione del fegato è così importante da influire in maniera estremamente negativa sulle funzioni cerebrali. La prima fase dell'encefalopatia epatica è caratterizzata da un ritmo di sonno-veglia invertito per cui si è portati a dormire di giorno ed essere svegli la notte. La seconda fase invece comporta agitazione psico-motoria e confusione mentale. La terza fase provoca sonnolenza e sopore e la quarta la progressione verso il coma. A prescindere dalla causa che la determina, l'encefalopatia epatica da una parte comporta una serie di problemi pratici che gravano quasi completamente sulle famiglie che devono assistere il loro congiunto senza avere le adeguate informazioni e dall'altra determina ingenti costi a carico del Servizio sanitario nazionale. Secondo uno studio del Ceis dell'Università di Roma Tor Vergata, si calcola una spesa media per ogni paziente con encefalopatia epatica di oltre 11mila euro l'anno solo per ricoveri ospedalieri e si stima un costo complessivo nazionale di oltre 200 milioni all'anno. Gli obiettivi del nuovo percorso formativo sono: aderenza alla terapia, prevenzione delle complicanze più gravi quali encefalopatia e ascite, potenziamento dell'assistenza infermieristica territoriale, formazione di medici e infermieri per perfezionare la comunicazione con pazienti e famigliari, miglioramento dell'aspettativa e della qualità di vita del paziente e della sua famiglia. "Il Progetto Tiberino prevede la realizzazione di 10 corsi di formazione sulla gestione clinica e il counseling alla dimissione del paziente cirrotico con encefalopatia. Ogni giornata vedrà il coinvolgimento di 50 tra medici e infermieri, sarà articolata in 7 ore di corso e sarà organizzata in lezioni frontali, sessione interattive, Role playing e gamefiction", spiega Andrea Fontanella, presidente fondazione Fadoi, direttore del Dipartimento di Medicina Ospedale del Buon Consiglio di Napoli. "Tra gli obiettivi del progetto c'è anche la realizzazione di un vademecum facile da consultare e scritto con linguaggio semplice in modo da fornire al paziente e ai famigliari uno strumento con le indicazioni sullo UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 15
12/02/2020 13:45 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato stile di vita più corretto da adottare, con informazioni sul decorso della malattia e sugli aspetti da tenere monitorati e che stimoli la famiglia e il caregiver a seguire l'aderenza alla terapia prescritta", conclude Giancarlo Parisi, uno dei coordinatori del progetto, direttore Uoc di Medicina Interna, Ulss 6 Euganea, Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco - Padova. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 16
12/02/2020 10:38 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes CULTURA Pubblicato il: 12/02/2020 10:37 L'Instituto Cervantes di Roma presenta 'Dialoghi 2030', un ciclo d'incontri dedicato ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 concordati dall'Onu, organizzato in collaborazione con Asieri e Ie University, Madrid. Giovedì 20 febbraio alle ore 18,30, nella Sala Dalí dell'Instituto Cervantes in piazza Navona 91, si terrà il primo appuntamento con l'Obiettivo 1: Sconfiggere la povertà, che vedrà protagonista la filosofa spagnola Adela Cortina, autrice del libro 'Aporofobia, il rifiuto del povero', intervistata dalla giornalista italo- argentina Silvina Peréz. A introdurre il dialogo, il direttore dell'Instituto Cervantes di Roma, Juan Carlos Reche. Figura tra le più autorevoli e rappresentative nel campo dell'etica filosofica in Spagna, otto lauree honoris causa conferite da diverse università nel mondo, Adela Cortina è stata la prima donna ammessa alla Royal Academy of Moral and Political Science. Classe 1947, ordinario di Etica e Filosofia Politica nell'Università di Valencia, Cortina ha coniato negli anni '90 il concetto di aporofobia per riferirsi all'odio e al rifiuto della povertà e dei poveri. Con lei, nel primo incontro del ciclo 'Dialoghi 2030' ci sarà dunque Silvina Peréz, giornalista, scrittrice e autrice televisiva, che attualmente dirige l'edizione in spagnolo dell'Osservatore Romano. Nel 2015, 193 paesi membri dell'Onu hanno sottoscritto un programma per la difesa e il miglioramento del pianeta e delle persone per uno "sviluppo sostenibile". Questo ambizioso progetto è diviso in 17 punti, ognuno dei quali tratta un obiettivo comune a tutta l'umanità: la parità di genere, la lotta alla povertà, il contrasto al cambiamento climatico. L'Instituto Cervantes di Roma intende offrire nella sua programmazione culturale per l'anno 2020 una serie di incontri con esperti nelle diverse materie - spagnoli, sudamericani ed europei - che rifletteranno su alcuni dei 17 obiettivi dell'Agenda 2030 e porranno delle domande sullo stato di attuazione di questi ultimi: cosa hanno fatto finora gli stati? Qual è stato il loro reale impegno? Ogni incontro sarà dedicato ai vari obiettivi fissati, iniziando con il primo, Sconfiggere la povertà, per poi proseguire con l'Obiettivo numero otto: Lavoro dignitoso e crescita economica. Le professioni del futuro, il 27 marzo con Carlos Barrabés (imprenditore, esperto in nuove tecnologie, consulente di numerose aziende e fondatore di Barrabes.com, uno dei primi siti di e-commerce al mondo) e María Lozano Zahonero (linguista - Università degli Studi di Roma Tor Vergata). L'Obiettivo numero 11, Città e comunità sostenibili, sarà affrontato il 21 aprile con Isabel Martínez Sierra (vicedirettrice dell'Instituto Eduardo Torroja del Csic) e Antonio Cantalapiedra (fondatore e consigliere Delegato Woonivers - Visinting Professor Ie University), moderati da Christian Rocchi, vicepresidente del Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Roma e provincia. Altri incontri saranno dedicati all'Obiettivo 5: Parità di genere; all'Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze; alll'Obiettivo 16: Pace, Giustizia e istituzioni solide; all'Obiettivo 2: Sconfiggere la fame. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 17
12/02/2020 13:56 diffusione:6 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Vi spiego perché l'Italia non fa più figli. Parla Becchetti Un Paese che invecchia, che non fa figli, ma che insegue disperatamente la crescita, il benessere e il Pil. E per lo più con un sistema pensionistico che, un giorno o l'altro, esploderà, se non verranno fatti interventi strutturali. L'Italia fotografata ieri dall'Istat, lascia davvero poco spazio all'immaginazione: 116 mila residenti in meno nel 2019 rispetto all'anno precedente. Ma il dato più spaventoso è un altro. Aumenta il divario tra nascite e decessi, per 100 persone decedute arrivano soltanto 67 bambini (dieci anni fa erano 96). Rallentano anche i flussi migratori netti con l'estero: il saldo è di +143 mila, 32 mila in meno rispetto al 2018. Persino il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha parlato di un problema talmente grave che mette in gioco l'esistenza stessa del Paese. Formiche.net ha chiesto un parere a Leonardo Becchetti, economista, saggista e docente a Tor Vergata, esperto di welfare. Becchetti, se i numeri non mentono, questo Paese è fermo... Sì, negli ultimi tre anni abbiamo perso mezzo milione di italiani, il nostro saldo negativo tra nati e morti viaggia nell'ordine di 150 mila unità all'anno. Questa è una crisi profonda, strutturale, la cui origine è frutto di cause economiche e sociali. Cominciamo dalle prime? C'è il lavoro precario, instabile, dunque meno reddito. E spesso i coniugi lavorano in città diverse e questo significa che costruire una famiglia è molto più difficile. Poi ci sono delle cause più sociali. Sarebbero? C'è una crisi delle relazioni, si investe sempre meno su questo fronte. Viviamo in una società che ha paura di mettersi in gioco, con tutte le responsabilità che questo comporta. Diciamo che c'è meno educazione sentimentale, le relazioni richiedono tempo, investimenti, risorse e coraggio, non è come comprare un gelato dove basta avere i soldi e la voglia. Nelle relazioni ci vuole un allenamento diverso, ma oggi le persone cercano sempre più affetto senza rischio, ripiegando magari sul cane o sul gatto, che dà affetto ma senza rischi. Ancora peggio i robot, che danno affetto ma senza nemmeno doverli portarli a spasso. Non è una bella descrizione... Infatti. Il problema è il mix micidiale di cause. Da una parte non si vuole più investire nella relazione stabile, ci cerca affetto a basso costo, dall'altra c'è l'aspetto economico del lavoro che non c'è e se c'è è precario e che riguarda di più chi i figli ne vorrebbe ma non può perché non ha un reddito sufficiente. Ma questo discorso sulla crisi sociale ancor prima che economica, vale solo per l'Italia o per il resto dell'Europa? In Germania e Francia si fanno più figli di noi. Se parliamo di condizioni sociali e dunque di ricerca di relazioni affettuose facili e poco impegnativi, vale un po' per tutti, è l'umanità che cambia. Però se il discorso è economico allora la musica cambia. In altri Paesi ci sono politiche per la famiglia, c'è lo smart working, ci sono gli asili aziendali. E poi ci sono politiche, soprattutto in Francia, imperniate sull'assegno unico che accompagna il bambino dalla sua nascita in avanti. Una proposta peraltro del Forum delle famiglie ma che in Italia non è stata ancora accolta, perché costa 6 o 7 miliardi. Becchetti si parla sempre di donne che non riescono a conciliare lavoro e famiglia. O che quando decidono di fare un figlio, rischiano di perdere il lavoro... Sì, c'è un problema donna in Italia. C'è molta discriminazione e un differenziale di reddito importante. Ma ci si può lavorare, si possono aumentare i congedi parentali, per esempio. La vera questione è però capire se aiutare solo le famiglie povere o tutte le famiglie. L'idea dell'assegno unico, per esempio, bisogna decidere a chi darlo. Sono scelte importanti, ma che possono fare la differenza. Lei crede che l'assegno unico sia la soluzione al problema o parte di esso? Sicuramente risolverebbe il problema economico di chi vuole avere figli. Lo abbiamo visto in Francia, gli effetti benefici ci sono stati. Per la questione, diciamo, sociale il discorso è più UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 18
12/02/2020 13:56 diffusione:6 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ampio. In Italia si parla di Pil, di crescita, di ripresa. Ma poi si invecchia e basta. Non le pare assurdo? Sì, l'effetto della denatalità sulla crescita è evidente, tutti gli esperti sono concordi nell'affermare che se non arrivano giovani la crescita ne risente, perché non ci sono i consumi e dunque non c'è produttività. Però in questi giorni, ci siamo accorti di una cosa, anche per merito, se così si può dire, dell'emergenza coronavirus. E cioè che alla fine la salute delle persone è più importante del Pil perché senza la prima, non esiste il secondo. Il Pil è un mezzo, non un fine. Ci stiamo dimenticando delle pensioni. Come può un Paese col terzo debito al mondo pagare sempre più pensioni a fronte di sempre minor giovani che versano i contributi? Se si fanno meno figli, ci saranno meno lavoratori in grado di sostenere l'intero sistema. Questo è un problema e anche grosso. Infatti in Germania si sono posti il problema, arrivando a teorizzare che non siano più i lavoratori a pagare le pensioni. Ci vogliono entrate alternative e per esempio a Berlino si sta prendendo i considerazione l'idea di utilizzare la tassa sulle transazioni (la cosiddetta Tobin tax, ndr) per finanziare le pensioni. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 19
12/02/2020 13:13 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico sono dannose per la salute" 12 febbraio 2020 ore: 12:13 Salute Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico sono dannose per la salute" L'importanza dei vaccini antinfluenzali al centro del convegno Flu Summit 2020 organizzato da Sanofi Pasteur. L'epidemiologo Pier Luigi Lopalco: "Investire nella corretta informazione verso i cittadini fa parte della prevenzione e favorisce la copertura raccomandata da Oms" ROMA - Questa mattina nella capitale, in occasione del convegno #FluSummit2020, medici e operatori della salute si confrontano rispetto alle strategie volte a programmare e incrementare le coperture vaccinali in Italia. L'iniziativa, promossa da Sanofi Pasteur, vuole rappresentare una riflessione corale sul valore della vaccinazione partendo dal presupposto che, per il suo impatto clinico ed economico, l'influenza stagionale merita un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti. L'apertura dei lavori è affidata a Claudio D'Amario, Direzione generale prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, e a seguire Giovanni Rezza, dell'Istituto Superiore di Sanità, con una panoramica sulla vaccinazione come strategia di prevenzione e controllo dell'influenza. Poi le relazioni di Francesco Saverio Mennini (Università di Roma Tor Vergata), di Pier Luigi Lopalco (Università di Pisa) e Giancarlo Icardi (Università di Genova). Nel pomeriggio il confronto viene allargato oltre i confini nazionali attraverso l'esperienza del Regno Unito descritta da George Kassianos del National Immunization Lead Royal College of General Practioners di Londra: in materia di copertura vaccinale antinfluenzale il Regno Unito, ma anche l'Olanda, spicca per risultati ed efficienza di pianificazione. Il quadro attuale dimostra che, nonostante le campagne informative e sebbene il nostro Servizio sanitario nazionale preveda l'offerta gratuita della vaccinazione antinfluenzale per i soggetti a rischio, l'Italia è ben lontana dall'obiettivo minimo indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) del 75% come copertura ottimale per tutti i gruppi target, inclusi anziani e soggetti a rischio dai 6 mesi di età. Nel nostro paese soltanto 1 persona con più di 65 anni su 2 si vaccina, vale a dire il 53% della popolazione ad alto rischio secondo i dati del Ministero della Salute. Pier Luigi Lopalco dell'Università di Pisa affronta nella sua esposizione le modalità attraverso le quali comunicare il valore della vaccinazione antinfluenzale. "Le fake news sono pericolose per la salute - dichiara - perché credere di curare il cancro con il succo di limone o associare la somministrazione di vaccini in età infantile a possibili danni cerebrali sono entrambi esempi di come si può compromettere la salute pubblica. La falsa teoria dei vaccini come causa di autismo è in assoluto la madre delle bufale e tutto è nato da un articolo di un medico inglese del 1996 che evidenziava una stretta correlazione tra la permeabilità dell'intestino a seguito della vaccinazione trivalente. Questo è il caso tipico di una fake news alimentata negli anni e ulteriormente amplificata dal web e dai social media". Come in questi giorni dimostra il caso del coronavirus, è necessario prendere come riferimento solo fonti autorevoli. "In questo senso - prosegue l'epidemiologo - il Ministero della Salute si sta muovendo bene con una comunicazione informativa chiara e semplice per evitare che la cittadinanza si faccia prendere dal panico. È importante che le autorità sanitarie agiscano nell'interesse della popolazione rassicurando quando non c'è oggettiva allerta medica e, al tempo stesso, diano raccomandazioni sulle buone pratiche da seguire, come appunto per la gestione dell'influenza stagionale che talvolta può essere fatale. Un'infezione influenzale causa danni seri nelle persone più sensibili come anziani, donne in gravidanza e chiunque sia affetto da patologie croniche indipendentemente dall'età. Per UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 20
12/02/2020 13:13 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato questo investire nella corretta informazione verso i cittadini fa parte della prevenzione e favorisce il raggiungimento di più elevati livelli di copertura, come del resto auspicato dal Ministero della Salute e raccomandato da Oms". © Copyright Redattore Sociale Tag correlati SALUTE vaccini UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 21
12/02/2020 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida". Pittella (PD) presenta la sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da Sileri: "Spero in iter breve" segui quotidianosanita.it Tweet stampa "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida". Pittella (PD) presenta la sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da Sileri: "Spero in iter breve" Il Disegno di legge, composto di un solo articolo, punta a colmare le lacune dell'interpretazione della legge Gelli-Bianco superando la distinzione tra le tre matrici della colpa lieve di imperizia, imprudenza e negligenza, che, secondo Pittella, ha comportato l'inefficacia della legge sulla responsabilità penale colposa dei medici. "Spero che la proposta inizi al più presto l'iter parlamentare" 12 FEB - Un disegno di legge per ricomporre una volta per tutte le divergenze interpretative sulla responsabilità penale colposa normata dalla legge Gelli-Bianco e contrastare così il fenomeno della medicina difensiva, vero e proprio "corto circuito" nello svolgimento della professione medica con ricadute importanti sulla macchina sanitaria. È questa la proposta che il senatore del Pd Gianni Pittella ha depositato a Palazzo Madama con le firme anche dei colleghi dem Valeria Fedeli e Francesco Giacobbe illustrata oggi in una conferenza stampa al Senato alla presenza del Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, di Cristiano Cupelli, associato di diritto penale all'Università di Tor Vergata di Roma, Filippo La Torre, direttore della chirurgia d'urgenza del Policlinico Umberto I° di Roma e Francesco Musumeci, direttore della Cardiochirurgia e del Centro Trapianti San Camillo di Roma. Una proposta di legge, composta da un solo articolo, che riscrive il 590-sexies del codice penale introdotto dalla Legge Gelli. Proprio sulla sua interpretazione si è infatti creato un contrasto giurisprudenziale, risolto con l'intervento delle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza 22 febbraio 2018 n. 8770). Un intervento che di fatto ha decretato l'incapacità della riforma di offrire alla classe medica rassicurazioni sul piano penalistico: per gli ermellini, la riforma darebbe infatti luogo ad un trattamento penale peggiorativo rispetto a quello previsto dalla legge 8 novembre 2012 n. 189, di conversione del decreto Balduzzi. Insomma, se l'intento del legislatore era quello di tranquillizzare i professionisti della sanità, non è stato centrato. E come si legge nella relazione introduttiva del Ddl: "L'obiettivo di offrire alla classe medica rassicurazioni sul piano penalistico è persino arretrando rispetto alle ultime acquisizioni garantiste della giurisprudenza maturate con riguardo alla legge Balduzzi". La nuova versione del 560 proposta dal Ddl Pittella dispone quindi che il medico non possa essere perseguito penalmente per colpa lieve se, nello svolgimento delle proprie attività, si attiene alle linee guida e alle buone pratiche clinico- assistenziali adeguate al caso concreto. Una riscrittura che consente di superare la distinzione tra le tre matrici della colpa lieve di imperizia, imprudenza e negligenza, che ha comportato l'inefficacia della legge. "Il disegno di legge - ha spiegato Pittella - non incide sulla responsabilità civile del medico e della struttura sanitaria e non intacca dunque i diritti degli assistiti. È infatti sacrosanto che il medico come chiunque cagioni un illecito civile o penale risponda delle relative conseguenze. Ciò è giustamente previsto dalla normativa nazionale ed europea e dal codice deontologico che siamo tenuti ad osservare con scrupolo e rigore. Ciò che va evitato è che il timore di incorrere in contenziosi civili o penali che alimenta la cosiddetta medicina difensiva, quella tendenza che conduce alla iper prescrizione di terapie farmacologiche, di ricoveri non necessari, di esami non indispensabili nella prospettiva della cura dell'assistito. Questa tendenza è nettamente aumentata negli ultimi anni come evidenziano tutti gli studi eseguiti. Di ciò ne soffre il Ssn UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 22
12/02/2020 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato che vede appesantiti i suoi costi a discapito di esigenze di spesa che non riesce a coprire laddove invece servirebbe (prevenzione, innovazione, ricerca, rafforzamento del risk management). E ne soffrono i cittadini pazienti che spesso sono sovraccaricati di cure non necessarie o di esami non dovuti". "La soluzione tecnica proposta - evidenzia Cristiano Cupelli, Professore di Diritto penale presso l'Università di Roma Tor Vergata - consente di recuperare i profili qualificanti più significativi, emersi nell'esperienza applicativa degli ultimi 8 anni, dell'art 3 comma 1 della legge Balduzzi e dell'art. 590-sexies c.p., vale a dire il riferimento indistinto al grado della colpa tout court (non solo all'imperizia), il richiamo a linee guida 'affidabili' e 'certificate' (ai sensi dell'art 5 della legge Gelli/Bianco) e la necessità di accertarne in concreto, con un attento vaglio ex ante, l'adeguatezza alle specificità del caso concreto; con questa soluzione, e in questi limiti, si prosegue, si recupera il senso profondo dell'attività medica (la tutela della salute), valorizzata tranquillizzando la classe medica rispetto alla iperpenalizzazione dell'attività sanitaria (con l'effetto di contrastare la medicina difensiva), senza tuttavia creare alcuna area di impunità penale, che permanendo la responsabilità rispetto alle ipotesi colpose più gravi". La proposta di legge targata Pittella ha incassato il plauso del Vice ministrio Sileri: "Un Ddl che da medico aspettavo da anni - ha detto - per questo spero inizi al più presto l'iter parlamentare anche per aprire una discussione sul tema il più ampia possibile". Anche perché le criticità non sono poche. Sono 45 mila le cause intentate ogni anno in Italia in campo sanitario, contro le 4.500 della Germania e le 2.500 della Francia. Solo il 2% di questi processi, che colpiscono soprattutto chirurghi, medici di emergenza urgenza e anestetisti, si concludono con una sentenza di colpevolezza. "Il 45% delle denunce coinvolgono i chirurghi, uno scenario che allontana i giovani - prosegue Sileri - a questo si aggiunge un aumento dei costi con una medicina difensiva che probabilmente vale tra 8-10 miliardi, più le spese dei contenziosi che colpiscono i cittadini". La parola d'ordine è quindi quella di ricostruire il rapporto di fiducia tra la popolazione e il Ssn. "Il Ddl deve andare anche il questa direzione - ha aggiunto Sileri - non bisogna parlare sempre male di un Ssn che Dire che il nostro Ssn è malato o che è sempre colpa del medico se magari un antibiotico provoca una reazione allergica è sbagliato. E io non ci sto. Il nostro Ssn è uno strumento di coesione sociale e territoriale e questo va insegnato nelle scuole, nelle università e ricordato. Garantisce salute ovunque e a chiunque, magari in maniera diseguale ed è lì dobbiamo agire. Penso quindi che questo Ddl debba entrare in un contesto più ampio di rivalutazione del nostro Ssn". L'obiettivo ora è incardinare il Ddl: "Chiederò al neo presidente della Commissione Igiene e Sanità Collina, di calendarizzare nel mese di marzo la proposta di legge e avviare quindi la discussione sperando che prima della pausa estiva lo si possa deliberare in Senato per poi proseguire il suo iter alla Camera" ha chiosato Pittella. Di seguito il testo del Ddl Pittella: «Art. 590-sexies (Responsabilità colposa in ambito sanitario). L'esercente la professione sanitaria che, nello svolgimento della propria attività, si attiene alle raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge, ovvero, in mancanza di queste, alle buone pratiche clinico - assistenziali, non risponde penalmente per colpa lieve, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida o buone pratiche risultino adeguate alle specificità del caso concreto". 12 febbraio 2020 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 23
12/02/2020 08:53 Sito Web IMGpress La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli Home Attualità Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli 12 Febbraio, 2020 Attualità È stato inaugurato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il 4° Corso in Tutela della Salute Pubblica. L'iter formativo è stato introdotto dai saluti di benvenuto del Ministro della Salute On. Roberto Speranza, dal Comandante delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri «Palidoro» Gen. C.A. Riccardo Amato, e del Prof. Orazio Schillaci, Rettore dell'Università dell'Ateneo. Ad accogliere i marescialli dell'Arma vi erano anche il Gen. D. Adelmo Lusi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, e la Professoressa Donatella Morana, Coordinatrice del Corso a livello universitario. Il periodo di formazione presso l'Università Tor Vergata, che si concluderà il 1° Aprile 2020, consentirà a 45 Marescialli dell'Arma di entrare a far parte del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, andando a rinnovare l'organico di alcuni dei 38 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità presenti in Italia. I militari, già laureati e provenienti dai Reparti territoriali, sono stati ammessi alla frequenza del corso dopo un'accurata selezione. Il percorso didattico, curato dall'Università di Roma "Tor Vergata" grazie ad una apposita convenzione siglata tra il Ministero della Salute e l'Ateneo, permetterà ai militari di acquisire le competenze necessarie all'applicazione delle complesse normative afferenti alla tutela della salute pubblica. Il corso si svilupperà in tre fasi: I FASE: "Corso di specializzazione" iniziato oggi, attraverso lezioni frontali svolte in ambito accademico a cura di magistrati, docenti universitari, funzionari del Ministero della Salute e Ufficiali del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute; II FASE: "Tirocinio teorico e pratico", inizierà al termine della prima fase e durerà sei mesi durante il quale gli Ispettori potranno sperimentare sul campo le cognizioni teoriche apprese in aula, supportati da personale esperto già in servizio presso i NAS dipendenti; III FASE di follow up, nel corso della quale i Marescialli discuteranno un proprio elaborato di natura sperimentale riguardante l'attività compiuta presso il NAS di destinazione. Il periodo di formazione rimane un aspetto cruciale della carriera di ogni militare appartenente ai Carabinieri del NAS. La delicatezza dei settori di competenza e la complessità delle normative di settore richiedono, per una perfetta riuscita del corso, la partecipazione e il coinvolgimento di esperti provenienti non solo dal mondo accademico, ma anche dallo stesso Ministero della Salute, in uno sforzo corale che, nella sua conclusione, permette di arricchire ed aggiornare il patrimonio di conoscenze e competenze del personale ispettivo. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB - Rassegna Stampa 13/02/2020 24
EDITORIALI 9 articoli
13/02/2020 diffusione:207890 Pag. 5 tiratura:285481 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Nota L'EPILOGO AVVELENATO DELLA CRISI AGOSTANA Le due linee Il Movimento dopo aver salvato Salvini sulla Diciotti quando erano alleati, ora sceglie di andare in direzione opposta Massimo Franco Matteo Salvini sarà processato per il blocco della nave militare Gregoretti, carica di migranti. Ma la decisione presa ieri dal Senato non può essere considerata un successo per nessuno. La vicenda ha seguito un percorso tortuoso. Ed è stata così inquinata dal calcolo politico che il merito della vicenda, e cioè l'accusa grave di sequestro delle 131 persone a bordo per 4 giorni, è rimasto in ombra. L'atteggiamento ondivago di Salvini, tra tentazioni di gridare al complotto e richiesta di affrontare il processo nella campagna per le Regionali, non ha aiutato. E ieri i senatori leghisti sono usciti dall'aula. Ma un po' tutti si sono mossi per rendere controverso questo capitolo. Rimane il sospetto che il M5S abbia colpito Salvini perché al tempo del blocco era vicepremier, ministro dell'Interno e alleato dei grillini; oggi non lo è più. Si fa fatica a distinguere i motivi per i quali il M5S «salvò» il leader leghista nel caso di un'altra nave, la Diciotti, mentre ora lo inchioda. La tesi che abbia fatto tutto da solo, bloccando gli sbarchi senza coinvolgere il resto dell'allora governo, rimane un punto da accertare. In fondo, sia Pd che FI e FdI hanno tenuto sempre una posizione rispetto al caso; il primo votando anche in passato per il processo, le due forze di destra contro. La contraddizione riguarda M5S e Lega. E fa apparire quanto è accaduto ieri in Senato l'epilogo avvelenato della rottura del loro «contratto di governo» decisa ad agosto da Salvini. La iattanza con la quale il leader del Carroccio si è mosso segnala la certezza di avere la ragione dalla propria parte, in nome della «difesa dei confini». Gli inviti alla prudenza della senatrice leghista Giulia Bongiorno, esperta di processi, non sono stati ascoltati. E ora si apre una fase convulsa, nella quale Salvini non potrà che accentuare il conflitto con la maggioranza; e contrapporre «giudizio del popolo» a giudizio processuale. La sua fiducia «nel 99 per cento» dei magistrati lascia aperta la strada a una polemica con l'1 per cento rimanente. L'intenzione di sfruttare politicamente le accuse, presentandosi come vittima della «giustizia politica» della sinistra, è già evidente. Tutto ruota intorno alla « tolleranza zero» verso gli immigrati, e questo può renderlo di nuovo protagonista: tanto più con la spaccatura tra M5S e Pd, e un'Iv che vota con le opposizioni sulla prescrizione. Negli ultimi mesi il profilo salviniano di «uomo forte» con i disperati che attraversano il Mediterraneo è stato ridimensionato dalla politica del ministro dell'Interno, il prefetto Luciana Lamorgese. Ma può tentare di riproporlo, anche se non sarà un'impresa facile: un processo non è una zavorra leggera. © RIPRODUZIONE RISERVATA EDITORIALI - Rassegna Stampa 13/02/2020 26
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