UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA - TOR VERGATA

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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
  ROMA – TOR VERGATA
  Rassegna Stampa del 13 febbraio 2020

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INDICE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA
  13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale                                                 7
  «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo»

  13/02/2020 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale                                     8
  Incredibile viaggio nel mondo misterioso degli algoritmi

  13/02/2020 Il Mattino - Nazionale                                                    9
  «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo»

  13/02/2020 Ciociaria Editoriale Oggi                                                 10
  Palleschi nominato prorettore a Tor Vergata

  13/02/2020 Corriere di Bologna - Nazionale                                           11
  La matematica per riscoprire il mondo

  13/02/2020 La Repubblica - TrovaRoma                                                 13
  DA BACH AD ARNOLD

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA WEB
  12/02/2020 adnkronos.com 13:45                                                       15
  In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica

  12/02/2020 adnkronos.com 10:38                                                       17
  L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes

  12/02/2020 formiche.net 13:56                                                        18
  Vi spiego perché l'Italia non fa più figli. Parla Becchetti

  12/02/2020 redattoresociale.it 13:13                                                 20
  Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico sono dannose per la
  salute"

  12/02/2020 quotidianosanita.it                                                       22
  "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida". Pittella (PD) presenta la
  sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da Sileri: "Spero in iter
  breve"

  12/02/2020 IMGpress 08:53                                                            24
  Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli
EDITORIALI
  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                       26
  L'EPILOGO AVVELENATO DELLA CRISI AGOSTANA

  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                       27
  L'Italia non sia così pigra svolta possibile sul lavoro

  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                       29
  GLI INNOVATORI TEDESCHI SI ARRENDONO?

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        30
  Il Fantasma buono dello Statuto

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        31
  Quella scommessa di Ciampi per l'Europa

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        33
  Un richiamo giusto e condivisibile ma la strada non è percorribile

  13/02/2020 La Stampa - Nazionale                                                 35
  LA GLOBALIZZAZIONE ANTIDOTO CONTRO LA PANDEMIA

  13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale                                             36
  L'epidemia scopre i limiti della società globalizzata

  13/02/2020 Famiglia Cristiana                                                    38
  In tempi di crisi c'è sempre un nemico

UNIVERSITA’
  12/02/2020 Repubblica.it 15:30                                                   40
  Sperimentazione animale, i diritti delle cavie e le necessità della scienza

  12/02/2020 wired.it 13:33                                                        42
  Il caso Patrick Zaky ci ricorda che con il regime egiziano non esistono mezze
  misure

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        43
  L'istruzione professionale in forte crescita richiama i capitali privati

  12/02/2020 fanpage.it 15:12                                                      46
  Conte ricorda l'Università per tutti, ma con gli studenti con disabilità siamo
  indietro. E parecchio
12/02/2020 ilfarmacistaonline.it                                                   48
  Medicina di precisione. Tre Atenei di Italia, Francia e Spagna lanciano progetto
  Erasmus

  13/02/2020 La Repubblica - Milano                                                  49
  "Riconvertire gli ex ospedali in residenze universitarie"

  12/02/2020 ilsole24ore.com 13:31                                                   50
  Ricerca: quali sono le università italiane più brave a conquistare i fondi
  Horizon 2020

RICERCA E INNOVAZIONE
  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                          52
  «Ricerca in Italia sulle nuove batterie per l'auto elettrica»

  13/02/2020 Corriere della Sera                                                     54
  Nuove prospettive per il mieloma

  13/02/2020 Corriere della Sera                                                     56
  L'italia a due velocità degli screening oncologici

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                               58
  "Scoprire il vaccino è una sfida globale Ci vorrà un anno, ma ce la faremo"

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                               60
  Perché il Polo Sud si scioglie

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                               61
  Spazio, missione spazzatura "Via i detriti, ma non tutti"

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                               63
  I biologi: minacciato l'habitat del Tirreno

POLITICA SANITARIA
  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                         65
  «In Italia nessun contagio Il contenimento ha funzionato»

  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                         66
  Virus, l'epidemia adesso rallenta Dimessi i turisti cinesi a Roma

  13/02/2020 Corriere della Sera - Nazionale                                         67
  Più video e zero contatti, gli uffici ai tempi del Covid-19

  13/02/2020 Corriere della Sera                                                     69
  Fare debiti per pagare le prestazioni mediche
13/02/2020 Corriere della Sera                                                   72
  Un ruolo per i «social» in sanità

  13/02/2020 Corriere della Sera                                                   73
  Da un arresto cardiaco ci si può salvare (anche) grazie a un'app

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                             75
  Virus, prima frenata "Vicini al picco" Ma la scienza si divide

  13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale                                             77
  «In calo morti e contagiati» Cina ottimista, l'Oms frena Sui controlli scontro
  nell'Ue

  13/02/2020 ItaliaOggi                                                            79
  Sedazione profonda generalizzata

PUBBLICO IMPIEGO
  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        81
  Esenti Iva le operazioni con rimborso spese

  13/02/2020 Il Messaggero - Nazionale                                             82
  Allarme statali, mancano 1,5 miliardi per il contratto

SVILUPPO SOSTENIBILE E INNOVAZIONE SOCIALE
  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        84
  «Misure anti crisi, poi piano pluriennale»

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        86
  VENTI DI CRISI, ORA IL LEADER LEGHISTA GUARDA A RENZI

  13/02/2020 Il Sole 24 Ore                                                        87
  Banca Imi, l'utile a quota 1,41 miliardi «Ora il focus è sulle infrastrutture»

  13/02/2020 La Repubblica - Nazionale                                             89
  Gender eco gap quando la sostenibilità è donna

  13/02/2020 La Stampa - Nazionale                                                 90
  L'etica negli investimenti aiuta a cambiare il mondo e offre buone prospettive
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA
TOR VERGATA

6 articoli
13/02/2020                                                                             diffusione:84236
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                                                                                                          La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 L'intervista Massimo Andreoni
 «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo»
 Gr. Me.

 «Stando ai dati dell'European Centre for disease prevention and control, il picco dell'epidemia
 da coronavirus cinese è stato superato i primi di febbraio». Massimo Andreoni, direttore
 clinica malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, ne è convinto: «il trend in calo
 che stiamo osservando sta a indicare che adesso dovremmo iniziare ad avere una fase di
 discesa, in cui la numerosità di nuovi casi si sta oggettivamene riducendo». Quando ne
 verremo fuori allora? «Il controllo dell'epidemia è ormai non solo locale, ma a livello
 internazionale. Probabilmente abbiamo già passato il periodo burrascoso. Tutte le grandi
 epidemie a un certo numero finiscono. Se tutto continua in questa ottica, possiamo dire che
 nei prossimi mesi l'epidemia sarà modesta, fino a finire del tutto». Non tutti azzardano questa
 ipotesi. Come mai lei è così ottimista? «La riduzione significativa dei casi di contagio non è
 una casualità. Quello che è stato fatto 14 giorni fa ha permesso di vedere una riduzione del
 numero dei casi. E' una situazione fortemente controllata, il sistema sta funzionando. E,
 sempre che non si commetta qualche errore nel percorso, tra due tre mesi possiamo tirare un
 sospiro di sollievo e dire che la burrasca è passata». © RIPRODUZIONE RISERVATA
 Foto: «I DATI EUROPEI CI DICONO CHE È INIZIATA LA DISCESA»
 Foto: Infettivologo Tor Vergata

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020                             7
13/02/2020                                                                              diffusione:90759
Pag. 23                                                                                  tiratura:118602

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 OPIFICIO GOLINELLI
 Incredibile viaggio nel mondo misterioso degli algoritmi

 In occasione della mostra U.MANO-Arte e Scienza: antica misura, nuova civiltà, oggi dalle
 17.30 alle 19.30 il professor Paolo Zellini terrà a Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa 14)
 una conferenza aperta a tutti dal titolo La scienza degli algoritmi e le forme del pensiero
 antico. Zellini è docente di analisi numerica dell'Università di Roma Tor Vergata, famoso per la
 sua teoria dell'infinito che si pone al confine tra matematica e filosofia. La conferenza avrà
 come argomento principale i possibili nessi tra la matematica antica e la moderna scienza del
 calcolo. Lo studio delle forme del pensiero, sia matematico sia filosofico, permette di
 comprendere lo sviluppo complessivo degli algoritmi che sono ormai fondamentali in
 informatica.

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020                              8
13/02/2020                                                                               diffusione:30795
Pag. 10                                                                                     tiratura:43447

                                                                                                             La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 «Superato il picco grazie ai controlli in tutto il mondo»

 «Stando ai dati dell'European Centre for disease prevention and control, il picco dell'epidemia
 da coronavirus cinese è stato superato i primi di febbraio». Massimo Andreoni, direttore
 clinica malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, ne è convinto: «il trend in calo
 che stiamo osservando sta a indicare che adesso dovremmo iniziare ad avere una fase di
 discesa, in cui la numerosità di nuovi casi si sta oggettivamene riducendo».
 Quando ne verremo fuori allora?
 «Il controllo dell'epidemia è ormai non solo locale, ma a livello internazionale. Probabilmente
 abbiamo già passato il periodo burrascoso. Tutte le grandi epidemie a un certo numero
 finiscono. Se tutto continua in questa ottica, possiamo dire che nei prossimi mesi l'epidemia
 sarà modesta, fino a finire del tutto».
 Non tutti azzardano questa ipotesi. Come mai lei è così ottimista?
  «La riduzione significativa dei casi di contagio non è una casualità. Quello che è stato fatto 14
 giorni fa ha permesso di vedere una riduzione del numero dei casi. E' una situazione
 fortemente controllata, il sistema sta funzionando. E, sempre che non si commetta qualche
 errore nel percorso, tra due tre mesi possiamo tirare un sospiro di sollievo e dire che la
 burrasca è passata».
 Gr. Me.
 © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020                                9
13/02/2020                                                                                diffusione:5929
Pag. 25                                   Ciociaria Editoriale Oggi                          tiratura:7000

                                                                                                             La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 Palleschi nominato prorettore a Tor Vergata
 CEPRANO

 Per il docente si tratta di un riconoscimento davvero importante Antonio Palleschi di Ceprano
 è statonominato prorettoreall ' uni versità di Tor Vergata, area didattica. Un riconoscimento
 meritato dal docente di chimica che da sempre lavora negli atenei, forma studenti e
 contribuisce egregiamente alla crescita culturale del nostro Paese. Un curriculum davvero
 eccellente quello del professore Palleschi che nel 1986 è stato professore associato dell '
 Università di Basilicata, nel 2000 ordinario di chimica e fisica all ' Università di Tor Vergata,
 sempre dallo stesso anno e per noveanni Senatore Accademico e poi fondatore del corso di
 chimica applicata con sede a Ceccano e poi a Roma in collaborazione con Confindustria di
 Frosinone. Presidente del corso di laurea di chimica applicata per dieci anni e ancora autore di
 oltre trecento lavori pubblicati su riviste internazionali. Un grande uomo di cultura scientifica,
 dedito allo studio e alla ricerca, ma sempre legato alla sua terra di origine in cui ha cercato
 costantemente di promuovere ogni iniziativa utile a sviluppare centri di studio e formazione.
 Antonio Palleschi, " Tonino " per gli amici, ha sempre conservato la sua semplicità. Uomo
 integerrimo, serio,dedito allavoro ealla famiglia, èsempre statoun cepranese doc. Non ha mai
 disdegnato il suo paese di origine nonostante le frequentazioni e i coinvolgimenti
 romani,alcontrario èsempretornato a Ceprano per vivere la quotidianità provinciale trail calcio,
 gli amici e i compagni di Sant ' Anto niocon cuicurareprima ilrecupero, poi la valorizzazione
 dell ' anti ca chiesetta. Larecente nominaaprorettore riempie di orgoglio l ' intera città
 Ceprano, fiera di vantare uomini di cultura scientifica come il professore Palleschi.
 Foto: A n to n i o Pa l l e s ch i è stato nominato p ro re tto re all ' u n i ve rs i tà di Tor
 Vergata, area didattica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA - Rassegna Stampa 13/02/2020                               10
13/02/2020                                                                                  diffusione:11265
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 L'intervista Oggi all'Opificio Golinelli la lezione del docente di Analisi numerica tra pensiero
 antico e scienza moderna
 La matematica per riscoprire il mondo
 Zellini: «I calcoli mutano, ma le ragioni del loro uso sono le stesse da millenni»
 Piero Di Domenico

 Nelle sue «Lezioni Americane», Italo Calvino scriveva: «Tra i libri italiani degli ultimi anni
 quello che ho più letto, riletto e meditato è la Breve storia dell'infinito di Paolo Zellini». Zellini
 è un docente di Analisi numerica dell'Università di Roma Tor Vergata, noto per la sua teoria
 dell'infinito al confine tra matematica e filosofia. Oggi sarà a Bologna, alle 17.30 all'Opificio
 Golinelli, per la conferenza «La scienza degli algoritmi e le forme del pensiero antico». Gli
 algoritmi e la loro origine sono, infatti, alla base delle installazioni e delle esperienze di realtà
 aumentata presenti nella mostra «U.MANO», in corso alla Fondazione Golinelli. Per Zellini,
 nato a Trieste nel 1946 e autore di libri come La ribellione del numero , La matematica degli
 dei e gli algoritmi degli uomini e La dittatura del calcolo , «il matematico risolve dei problemi
 e la matematica la si capisce solo "facendola"». Lei ama ricordare che la matematica viene da
 lontano. «Le equazioni spesso si risolvono senza capire per cosa sono state concepite. Le
 applicazioni, a cui oggi ci si affida per il calcolo su grande scala, sono storia recente ma le
 vere motivazioni affondano in un passato antico». Qualche esempio? «I problemi originari
 erano di carattere naturale e si ritrovano descritti in modo dettagliato in alcuni trattati del
 periodo dell'India vedica, nel primo millennio a.C. L'urgenza era costruire altari più grandi che
 avessero le stesse forme geometriche. Qualcosa di simile accadeva anche in Grecia o in Cina.
 Insomma, il problema centrale della matematica moderna». Vale a dire? «Quando qualcosa
 cambia, come si riesce a individuare un'invarianza della forma? È anche il tema della
 metamorfosi, del mutare inesorabile del mondo e della vita per cui si cerca qualcosa di
 stabile. La natura di una cosa è che una cosa continua a essere ciò che era, la sua essenza».
 Anche gli algoritmi che dominano la nostra vita vengono dal passato. «Pensi che esistevano
 già nell'aritmetica babilonese. Più che formule sono processi di calcolo che devono arrivare a
 risultati attraverso dei passaggi, ma hanno innescato meccanismi fondamentali di
 ragionamento e aiutato la matematica a uscire da un'impasse». Quale? «A fine Ottocento
 c'era grande euforia perché i matematici si ritenevano in grado di definire l'infinito e di
 risolvere qualsiasi problema con formule coerenti. Da quel paradiso però noi matematici
 fummo cacciati per via dei paradossi che quelle teorie avevano creato e allora gli algoritmi
 sono stati fondamentali. Dalle altezze teoriche in cui i matematici si erano proiettati, e da cui
 sono miseramente caduti, potevano almeno appoggiarsi a degli strumenti con qualche
 sicurezza». L'algoritmo come àncora di salvataggio? «Un po' sì. Perché l'algoritmo teneva al
 riparo dai paradossi e si poteva applicare alla realtà, ai fenomeni naturali così come alle
 guerre riguardando tutto il pensiero». Ma il loro sterminato uso non lascia troppo spazio ai
 calcolatori? «È vero che i calcolatori sono in grado di fare milioni di operazioni e allo studio ci
 sono i calcolatori quantistici. Ma da un lato ci dobbiamo chiedere fino a che punto si possa
 automatizzare la realtà e poi non possiamo pensare di costruire calcolatori sempre più potenti
 per arrivare a dei risultati, perché l'autentica difficoltà è trovare il procedimento opportuno,
 non la potenza delle macchine». La questione è sempre l'efficienza? «Sì, ma non dobbiamo
 dimenticare che le operazioni dei calcolatori, alla base di qualunque sistema di comunicazione
 attuale, sono invisibili. È un po' inquietante, perché non vediamo cosa succede ma ci fidiamo,
 visto che i calcolatori arrivano dove non riusciamo con la nostra testa, a fare un miliardo di

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 operazioni al secondo. È una fiducia pericolosa, che costruisce un alone misticheggiante
 intorno a queste entità, a cui vengono demandate decisioni a volte fondamentali, per esempio
 se assumere o licenziare qualcuno».
 Da sapere In occasione della mostra «U.MANO - Arte e Scienza» oggi alle 17.30 Paolo Zellini,
 docente di Analisi a Roma, terrà all'Opificio Golinelli la conferenza «La scienza degli algoritmi
 e le forme del pensiero antico» L'incontro tratterà i possibili nessi tra la matematica antica e
 la moderna scienza del calcolo Gli algoritmi sono alla base delle installazioni e della realtà
 aumentata presenti nella mostra
 Foto: Boschi Tobia Ravà, «Glorie di Luna» (2002). L'opera fa parte della serie dedicata ai
 boschi

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Pag. 28 N.1462 - 13 febbraio 2020      La Repubblica - TrovaRoma

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  Tor Vergata / L'ARMONIE QUARTET IN CONCERTO MERCOLEDÌ
  DA BACH AD ARNOLD

  Quattro secoli di musica in un unico concerto. Questo lo spettacolo proposto mercoledì 19 alle
  18 nell'Auditorium "Morricone" a Tor Vergata. In scena l'"Armonie Quartet" formato da Luca
  Vignali (oboe, nella foto), Anna Chulkina (violino), Gaia Orsoni (viola), Kyung Mi Lee
  (violoncello). Luca Vignali è attualmente primo parte solista dell'Orchestra del Teatro
  dell'Opera di Roma e tra gli strumentisti italiani più richiesti. In programma musiche di
  Monteverdi, Bach e Malcolm Arnold compositore britannico morto nel 2006. Il suo catalogo
  vanta composizioni più classiche sino a tanta musica composta per il cinema. Arnold divenne
  famoso a livello internazionale nel 1969 quando diresse la Royal Philharmonic Orchestra nel
  concerto dei Deep Purple a Londra. M.L. COSÌ GLI INVITI Auditorium Ennio Morricone , via
  Columbia 1 - Tor Vergata tel. 06- 3236104. Mercoledì 19 ore 18. Inviti al costo di 3 euro,
  telefonando domenica 16 dalle 15 alle 15,50 all'899.88.44.24.

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  In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica

  In Italia 200 mila persone con cirrosi ed encefalopatia epatica Corsi in 10 città italiane per
  'Progetto tiberino' CRONACA (Fotogramma/Ipa) Pubblicato il: 12/02/2020 14:29 Nonostante i
  super farmaci anti-epatite, oggi in Italia ci sono circa 200 mila persone che convivono con una
  cirrosi epatica e ogni anno circa l'8% di essi muore a causa di questa malattia. "Ecco perché
  diventa fondamentale trattare tempestivamente questi pazienti, mettere in atto ogni strategia
  che possa migliorare l'aderenza alla terapia, potenziare la sinergia tra le famiglie e i medici
  che hanno in cura i pazienti, predisporre adeguati percorsi di trattamento. A tale scopo è
  fondamentale la realizzazione di programmi di presa in carico e l'organizzazione di corsi di
  formazione non solo per medici e infermieri ma anche per i caregiver (familiari e badanti)",
  afferma Dario Manfellotto, presidente Fadoi (Federazione delle associazioni dirigenti
  ospedalieri internisti), primario di Medicina interna Ospedale Isola Tiberina di Roma. Il
  'Progetto Tiberino', la nuova iniziativa ideata da Fadoi con il contributo non condizionante di
  Alfasigma, si propone di realizzare corsi in 10 città italiane che permettano all'internista
  ospedaliero migliore gestione clinica e un appropriato counseling quando il paziente cirrotico,
  in particolare con encefalopatia epatica, viene dimesso dall'ospedale. Secondo uno studio
  pubblicato su Lancet, la cirrosi rappresenta l'ottava causa di morte con una mortalità
  aumentata del 45% negli ultimi 20 anni; può essere provocata da virus (epatite B e C), da
  abuso di alcol o da problemi metabolici. Negli individui che presentano cirrosi, circa il 30-45%
  mostra segni di una encefalopatia conclamata, condizione a cui si giunge quando la
  compromissione del fegato è così importante da influire in maniera estremamente negativa
  sulle funzioni cerebrali. La prima fase dell'encefalopatia epatica è caratterizzata da un ritmo di
  sonno-veglia invertito per cui si è portati a dormire di giorno ed essere svegli la notte. La
  seconda fase invece comporta agitazione psico-motoria e confusione mentale. La terza fase
  provoca sonnolenza e sopore e la quarta la progressione verso il coma. A prescindere dalla
  causa che la determina, l'encefalopatia epatica da una parte comporta una serie di problemi
  pratici che gravano quasi completamente sulle famiglie che devono assistere il loro congiunto
  senza avere le adeguate informazioni e dall'altra determina ingenti costi a carico del Servizio
  sanitario nazionale. Secondo uno studio del Ceis dell'Università di Roma Tor Vergata, si
  calcola una spesa media per ogni paziente con encefalopatia epatica di oltre 11mila euro
  l'anno solo per ricoveri ospedalieri e si stima un costo complessivo nazionale di oltre 200
  milioni all'anno. Gli obiettivi del nuovo percorso formativo sono: aderenza alla terapia,
  prevenzione delle complicanze più gravi quali encefalopatia e ascite, potenziamento
  dell'assistenza infermieristica territoriale, formazione di medici e infermieri per perfezionare la
  comunicazione con pazienti e famigliari, miglioramento dell'aspettativa e della qualità di vita
  del paziente e della sua famiglia. "Il Progetto Tiberino prevede la realizzazione di 10 corsi di
  formazione sulla gestione clinica e il counseling alla dimissione del paziente cirrotico con
  encefalopatia. Ogni giornata vedrà il coinvolgimento di 50 tra medici e infermieri, sarà
  articolata in 7 ore di corso e sarà organizzata in lezioni frontali, sessione interattive, Role
  playing e gamefiction", spiega Andrea Fontanella, presidente fondazione Fadoi, direttore del
  Dipartimento di Medicina Ospedale del Buon Consiglio di Napoli. "Tra gli obiettivi del progetto
  c'è anche la realizzazione di un vademecum facile da consultare e scritto con linguaggio
  semplice in modo da fornire al paziente e ai famigliari uno strumento con le indicazioni sullo

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  stile di vita più corretto da adottare, con informazioni sul decorso della malattia e sugli aspetti
  da tenere monitorati e che stimoli la famiglia e il caregiver a seguire l'aderenza alla terapia
  prescritta", conclude Giancarlo Parisi, uno dei coordinatori del progetto, direttore Uoc di
  Medicina Interna, Ulss 6 Euganea, Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco -
  Padova.

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  L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes

  L'aporofobia della filosofa Cortina al Cervantes CULTURA Pubblicato il: 12/02/2020 10:37
  L'Instituto Cervantes di Roma presenta 'Dialoghi 2030', un ciclo d'incontri dedicato ai 17
  obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 concordati dall'Onu, organizzato in
  collaborazione con Asieri e Ie University, Madrid. Giovedì 20 febbraio alle ore 18,30, nella Sala
  Dalí dell'Instituto Cervantes in piazza Navona 91, si terrà il primo appuntamento con
  l'Obiettivo 1: Sconfiggere la povertà, che vedrà protagonista la filosofa spagnola Adela
  Cortina, autrice del libro 'Aporofobia, il rifiuto del povero', intervistata dalla giornalista italo-
  argentina Silvina Peréz. A introdurre il dialogo, il direttore dell'Instituto Cervantes di Roma,
  Juan Carlos Reche. Figura tra le più autorevoli e rappresentative nel campo dell'etica filosofica
  in Spagna, otto lauree honoris causa conferite da diverse università nel mondo, Adela Cortina
  è stata la prima donna ammessa alla Royal Academy of Moral and Political Science. Classe
  1947, ordinario di Etica e Filosofia Politica nell'Università di Valencia, Cortina ha coniato negli
  anni '90 il concetto di aporofobia per riferirsi all'odio e al rifiuto della povertà e dei poveri. Con
  lei, nel primo incontro del ciclo 'Dialoghi 2030' ci sarà dunque Silvina Peréz, giornalista,
  scrittrice e autrice televisiva, che attualmente dirige l'edizione in spagnolo dell'Osservatore
  Romano. Nel 2015, 193 paesi membri dell'Onu hanno sottoscritto un programma per la difesa
  e il miglioramento del pianeta e delle persone per uno "sviluppo sostenibile". Questo
  ambizioso progetto è diviso in 17 punti, ognuno dei quali tratta un obiettivo comune a tutta
  l'umanità: la parità di genere, la lotta alla povertà, il contrasto al cambiamento climatico.
  L'Instituto Cervantes di Roma intende offrire nella sua programmazione culturale per l'anno
  2020 una serie di incontri con esperti nelle diverse materie - spagnoli, sudamericani ed
  europei - che rifletteranno su alcuni dei 17 obiettivi dell'Agenda 2030 e porranno delle
  domande sullo stato di attuazione di questi ultimi: cosa hanno fatto finora gli stati? Qual è
  stato il loro reale impegno? Ogni incontro sarà dedicato ai vari obiettivi fissati, iniziando con il
  primo, Sconfiggere la povertà, per poi proseguire con l'Obiettivo numero otto: Lavoro
  dignitoso e crescita economica. Le professioni del futuro, il 27 marzo con Carlos Barrabés
  (imprenditore, esperto in nuove tecnologie, consulente di numerose aziende e fondatore di
  Barrabes.com, uno dei primi siti di e-commerce al mondo) e María Lozano Zahonero (linguista
  - Università degli Studi di Roma Tor Vergata). L'Obiettivo numero 11, Città e comunità
  sostenibili, sarà affrontato il 21 aprile con Isabel Martínez Sierra (vicedirettrice dell'Instituto
  Eduardo Torroja del Csic) e Antonio Cantalapiedra (fondatore e consigliere Delegato
  Woonivers - Visinting Professor Ie University), moderati da Christian Rocchi, vicepresidente
  del Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Roma e provincia. Altri
  incontri saranno dedicati all'Obiettivo 5: Parità di genere; all'Obiettivo 10: Ridurre le
  disuguaglianze; alll'Obiettivo 16: Pace, Giustizia e istituzioni solide; all'Obiettivo 2:
  Sconfiggere la fame. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento
  posti.

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  Vi spiego perché l'Italia non fa più figli. Parla Becchetti

  Un Paese che invecchia, che non fa figli, ma che insegue disperatamente la crescita, il
  benessere e il Pil. E per lo più con un sistema pensionistico che, un giorno o l'altro, esploderà,
  se non verranno fatti interventi strutturali. L'Italia fotografata ieri dall'Istat, lascia davvero
  poco spazio all'immaginazione: 116 mila residenti in meno nel 2019 rispetto all'anno
  precedente. Ma il dato più spaventoso è un altro. Aumenta il divario tra nascite e decessi, per
  100 persone decedute arrivano soltanto 67 bambini (dieci anni fa erano 96). Rallentano anche
  i flussi migratori netti con l'estero: il saldo è di +143 mila, 32 mila in meno rispetto al 2018.
  Persino il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha parlato di un problema talmente grave che
  mette in gioco l'esistenza stessa del Paese. Formiche.net ha chiesto un parere a Leonardo
  Becchetti, economista, saggista e docente a Tor Vergata, esperto di welfare. Becchetti, se i
  numeri non mentono, questo Paese è fermo... Sì, negli ultimi tre anni abbiamo perso mezzo
  milione di italiani, il nostro saldo negativo tra nati e morti viaggia nell'ordine di 150 mila unità
  all'anno. Questa è una crisi profonda, strutturale, la cui origine è frutto di cause economiche e
  sociali. Cominciamo dalle prime? C'è il lavoro precario, instabile, dunque meno reddito. E
  spesso i coniugi lavorano in città diverse e questo significa che costruire una famiglia è molto
  più difficile. Poi ci sono delle cause più sociali. Sarebbero? C'è una crisi delle relazioni, si
  investe sempre meno su questo fronte. Viviamo in una società che ha paura di mettersi in
  gioco, con tutte le responsabilità che questo comporta. Diciamo che c'è meno educazione
  sentimentale, le relazioni richiedono tempo, investimenti, risorse e coraggio, non è come
  comprare un gelato dove basta avere i soldi e la voglia. Nelle relazioni ci vuole un
  allenamento diverso, ma oggi le persone cercano sempre più affetto senza rischio, ripiegando
  magari sul cane o sul gatto, che dà affetto ma senza rischi. Ancora peggio i robot, che danno
  affetto ma senza nemmeno doverli portarli a spasso. Non è una bella descrizione... Infatti. Il
  problema è il mix micidiale di cause. Da una parte non si vuole più investire nella relazione
  stabile, ci cerca affetto a basso costo, dall'altra c'è l'aspetto economico del lavoro che non c'è
  e se c'è è precario e che riguarda di più chi i figli ne vorrebbe ma non può perché non ha un
  reddito sufficiente. Ma questo discorso sulla crisi sociale ancor prima che economica, vale solo
  per l'Italia o per il resto dell'Europa? In Germania e Francia si fanno più figli di noi. Se
  parliamo di condizioni sociali e dunque di ricerca di relazioni affettuose facili e poco
  impegnativi, vale un po' per tutti, è l'umanità che cambia. Però se il discorso è economico
  allora la musica cambia. In altri Paesi ci sono politiche per la famiglia, c'è lo smart working, ci
  sono gli asili aziendali. E poi ci sono politiche, soprattutto in Francia, imperniate sull'assegno
  unico che accompagna il bambino dalla sua nascita in avanti. Una proposta peraltro del Forum
  delle famiglie ma che in Italia non è stata ancora accolta, perché costa 6 o 7 miliardi.
  Becchetti si parla sempre di donne che non riescono a conciliare lavoro e famiglia. O che
  quando decidono di fare un figlio, rischiano di perdere il lavoro... Sì, c'è un problema donna in
  Italia. C'è molta discriminazione e un differenziale di reddito importante. Ma ci si può
  lavorare, si possono aumentare i congedi parentali, per esempio. La vera questione è però
  capire se aiutare solo le famiglie povere o tutte le famiglie. L'idea dell'assegno unico, per
  esempio, bisogna decidere a chi darlo. Sono scelte importanti, ma che possono fare la
  differenza. Lei crede che l'assegno unico sia la soluzione al problema o parte di esso?
  Sicuramente risolverebbe il problema economico di chi vuole avere figli. Lo abbiamo visto in
  Francia, gli effetti benefici ci sono stati. Per la questione, diciamo, sociale il discorso è più

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  ampio. In Italia si parla di Pil, di crescita, di ripresa. Ma poi si invecchia e basta. Non le pare
  assurdo? Sì, l'effetto della denatalità sulla crescita è evidente, tutti gli esperti sono concordi
  nell'affermare che se non arrivano giovani la crescita ne risente, perché non ci sono i consumi
  e dunque non c'è produttività. Però in questi giorni, ci siamo accorti di una cosa, anche per
  merito, se così si può dire, dell'emergenza coronavirus. E cioè che alla fine la salute delle
  persone è più importante del Pil perché senza la prima, non esiste il secondo. Il Pil è un
  mezzo, non un fine. Ci stiamo dimenticando delle pensioni. Come può un Paese col terzo
  debito al mondo pagare sempre più pensioni a fronte di sempre minor giovani che versano i
  contributi? Se si fanno meno figli, ci saranno meno lavoratori in grado di sostenere l'intero
  sistema. Questo è un problema e anche grosso. Infatti in Germania si sono posti il problema,
  arrivando a teorizzare che non siano più i lavoratori a pagare le pensioni. Ci vogliono entrate
  alternative e per esempio a Berlino si sta prendendo i considerazione l'idea di utilizzare la
  tassa sulle transazioni (la cosiddetta Tobin tax, ndr) per finanziare le pensioni.

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  Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico sono dannose
  per la salute"

  12 febbraio 2020 ore: 12:13 Salute Vaccini antinfluenzali, "le fake news in campo medico
  sono dannose per la salute" L'importanza dei vaccini antinfluenzali al centro del convegno Flu
  Summit 2020 organizzato da Sanofi Pasteur. L'epidemiologo Pier Luigi Lopalco: "Investire
  nella corretta informazione verso i cittadini fa parte della prevenzione e favorisce la copertura
  raccomandata da Oms" ROMA - Questa mattina nella capitale, in occasione del convegno
  #FluSummit2020, medici e operatori della salute si confrontano rispetto alle strategie volte a
  programmare e incrementare le coperture vaccinali in Italia. L'iniziativa, promossa da Sanofi
  Pasteur, vuole rappresentare una riflessione corale sul valore della vaccinazione partendo dal
  presupposto che, per il suo impatto clinico ed economico, l'influenza stagionale merita
  un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti. L'apertura dei lavori è affidata a Claudio
  D'Amario, Direzione generale prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, e a seguire
  Giovanni Rezza, dell'Istituto Superiore di Sanità, con una panoramica sulla vaccinazione come
  strategia di prevenzione e controllo dell'influenza. Poi le relazioni di Francesco Saverio Mennini
  (Università di Roma Tor Vergata), di Pier Luigi Lopalco (Università di Pisa) e Giancarlo Icardi
  (Università di Genova). Nel pomeriggio il confronto viene allargato oltre i confini nazionali
  attraverso l'esperienza del Regno Unito descritta da George Kassianos del National
  Immunization Lead Royal College of General Practioners di Londra: in materia di copertura
  vaccinale antinfluenzale il Regno Unito, ma anche l'Olanda, spicca per risultati ed efficienza di
  pianificazione. Il quadro attuale dimostra che, nonostante le campagne informative e sebbene
  il nostro Servizio sanitario nazionale preveda l'offerta gratuita della vaccinazione
  antinfluenzale per i soggetti a rischio, l'Italia è ben lontana dall'obiettivo minimo indicato
  dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) del 75% come copertura ottimale per tutti i
  gruppi target, inclusi anziani e soggetti a rischio dai 6 mesi di età. Nel nostro paese soltanto 1
  persona con più di 65 anni su 2 si vaccina, vale a dire il 53% della popolazione ad alto rischio
  secondo i dati del Ministero della Salute. Pier Luigi Lopalco dell'Università di Pisa affronta nella
  sua esposizione le modalità attraverso le quali comunicare il valore della vaccinazione
  antinfluenzale. "Le fake news sono pericolose per la salute - dichiara - perché credere di
  curare il cancro con il succo di limone o associare la somministrazione di vaccini in età
  infantile a possibili danni cerebrali sono entrambi esempi di come si può compromettere la
  salute pubblica. La falsa teoria dei vaccini come causa di autismo è in assoluto la madre delle
  bufale e tutto è nato da un articolo di un medico inglese del 1996 che evidenziava una stretta
  correlazione tra la permeabilità dell'intestino a seguito della vaccinazione trivalente. Questo è
  il caso tipico di una fake news alimentata negli anni e ulteriormente amplificata dal web e dai
  social media". Come in questi giorni dimostra il caso del coronavirus, è necessario prendere
  come riferimento solo fonti autorevoli. "In questo senso - prosegue l'epidemiologo - il
  Ministero della Salute si sta muovendo bene con una comunicazione informativa chiara e
  semplice per evitare che la cittadinanza si faccia prendere dal panico. È importante che le
  autorità sanitarie agiscano nell'interesse della popolazione rassicurando quando non c'è
  oggettiva allerta medica e, al tempo stesso, diano raccomandazioni sulle buone pratiche da
  seguire, come appunto per la gestione dell'influenza stagionale che talvolta può essere fatale.
  Un'infezione influenzale causa danni seri nelle persone più sensibili come anziani, donne in
  gravidanza e chiunque sia affetto da patologie croniche indipendentemente dall'età. Per

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  questo investire nella corretta informazione verso i cittadini fa parte della prevenzione e
  favorisce il raggiungimento di più elevati livelli di copertura, come del resto auspicato dal
  Ministero della Salute e raccomandato da Oms". © Copyright Redattore Sociale Tag correlati
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 "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida". Pittella (PD)
 presenta la sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da
 Sileri: "Spero in iter breve"

 segui quotidianosanita.it Tweet stampa "No alla colpa lieve se ci si attiene alle linee guida".
 Pittella (PD) presenta la sua proposta di legge per modificare la legge Gelli. Ok da Sileri:
 "Spero in iter breve" Il Disegno di legge, composto di un solo articolo, punta a colmare le
 lacune dell'interpretazione della legge Gelli-Bianco superando la distinzione tra le tre matrici
 della colpa lieve di imperizia, imprudenza e negligenza, che, secondo Pittella, ha comportato
 l'inefficacia della legge sulla responsabilità penale colposa dei medici. "Spero che la proposta
 inizi al più presto l'iter parlamentare" 12 FEB - Un disegno di legge per ricomporre una volta
 per tutte le divergenze interpretative sulla responsabilità penale colposa normata dalla legge
 Gelli-Bianco e contrastare così il fenomeno della medicina difensiva, vero e proprio "corto
 circuito" nello svolgimento della professione medica con ricadute importanti sulla macchina
 sanitaria. È questa la proposta che il senatore del Pd Gianni Pittella ha depositato a Palazzo
 Madama con le firme anche dei colleghi dem Valeria Fedeli e Francesco Giacobbe illustrata
 oggi in una conferenza stampa al Senato alla presenza del Viceministro della Salute Pierpaolo
 Sileri, di Cristiano Cupelli, associato di diritto penale all'Università di Tor Vergata di Roma,
 Filippo La Torre, direttore della chirurgia d'urgenza del Policlinico Umberto I° di Roma e
 Francesco Musumeci, direttore della Cardiochirurgia e del Centro Trapianti San Camillo di
 Roma. Una proposta di legge, composta da un solo articolo, che riscrive il 590-sexies del
 codice penale introdotto dalla Legge Gelli. Proprio sulla sua interpretazione si è infatti creato
 un contrasto giurisprudenziale, risolto con l'intervento delle Sezioni Unite della Cassazione
 (sentenza 22 febbraio 2018 n. 8770). Un intervento che di fatto ha decretato l'incapacità della
 riforma di offrire alla classe medica rassicurazioni sul piano penalistico: per gli ermellini, la
 riforma darebbe infatti luogo ad un trattamento penale peggiorativo rispetto a quello previsto
 dalla legge 8 novembre 2012 n. 189, di conversione del decreto Balduzzi. Insomma, se
 l'intento del legislatore era quello di tranquillizzare i professionisti della sanità, non è stato
 centrato. E come si legge nella relazione introduttiva del Ddl: "L'obiettivo di offrire alla classe
 medica rassicurazioni sul piano penalistico è persino arretrando rispetto alle ultime
 acquisizioni garantiste della giurisprudenza maturate con riguardo alla legge Balduzzi". La
 nuova versione del 560 proposta dal Ddl Pittella dispone quindi che il medico non possa
 essere perseguito penalmente per colpa lieve se, nello svolgimento delle proprie attività, si
 attiene alle linee guida e alle buone pratiche clinico- assistenziali adeguate al caso concreto.
 Una riscrittura che consente di superare la distinzione tra le tre matrici della colpa lieve di
 imperizia, imprudenza e negligenza, che ha comportato l'inefficacia della legge. "Il disegno di
 legge - ha spiegato Pittella - non incide sulla responsabilità civile del medico e della struttura
 sanitaria e non intacca dunque i diritti degli assistiti. È infatti sacrosanto che il medico come
 chiunque cagioni un illecito civile o penale risponda delle relative conseguenze. Ciò è
 giustamente previsto dalla normativa nazionale ed europea e dal codice deontologico che
 siamo tenuti ad osservare con scrupolo e rigore. Ciò che va evitato è che il timore di incorrere
 in contenziosi civili o penali che alimenta la cosiddetta medicina difensiva, quella tendenza che
 conduce alla iper prescrizione di terapie farmacologiche, di ricoveri non necessari, di esami
 non indispensabili nella prospettiva della cura dell'assistito. Questa tendenza è nettamente
 aumentata negli ultimi anni come evidenziano tutti gli studi eseguiti. Di ciò ne soffre il Ssn
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 che vede appesantiti i suoi costi a discapito di esigenze di spesa che non riesce a coprire
 laddove invece servirebbe (prevenzione, innovazione, ricerca, rafforzamento del risk
 management). E ne soffrono i cittadini pazienti che spesso sono sovraccaricati di cure non
 necessarie o di esami non dovuti". "La soluzione tecnica proposta - evidenzia Cristiano
 Cupelli, Professore di Diritto penale presso l'Università di Roma Tor Vergata - consente di
 recuperare i profili qualificanti più significativi, emersi nell'esperienza applicativa degli ultimi 8
 anni, dell'art 3 comma 1 della legge Balduzzi e dell'art. 590-sexies c.p., vale a dire il
 riferimento indistinto al grado della colpa tout court (non solo all'imperizia), il richiamo a linee
 guida 'affidabili' e 'certificate' (ai sensi dell'art 5 della legge Gelli/Bianco) e la necessità di
 accertarne in concreto, con un attento vaglio ex ante, l'adeguatezza alle specificità del caso
 concreto; con questa soluzione, e in questi limiti, si prosegue, si recupera il senso profondo
 dell'attività medica (la tutela della salute), valorizzata tranquillizzando la classe medica
 rispetto alla iperpenalizzazione dell'attività sanitaria (con l'effetto di contrastare la medicina
 difensiva), senza tuttavia creare alcuna area di impunità penale, che permanendo la
 responsabilità rispetto alle ipotesi colpose più gravi". La proposta di legge targata Pittella ha
 incassato il plauso del Vice ministrio Sileri: "Un Ddl che da medico aspettavo da anni - ha
 detto - per questo spero inizi al più presto l'iter parlamentare anche per aprire una
 discussione sul tema il più ampia possibile". Anche perché le criticità non sono poche. Sono 45
 mila le cause intentate ogni anno in Italia in campo sanitario, contro le 4.500 della Germania
 e le 2.500 della Francia. Solo il 2% di questi processi, che colpiscono soprattutto chirurghi,
 medici di emergenza urgenza e anestetisti, si concludono con una sentenza di colpevolezza.
 "Il 45% delle denunce coinvolgono i chirurghi, uno scenario che allontana i giovani - prosegue
 Sileri - a questo si aggiunge un aumento dei costi con una medicina difensiva che
 probabilmente vale tra 8-10 miliardi, più le spese dei contenziosi che colpiscono i cittadini". La
 parola d'ordine è quindi quella di ricostruire il rapporto di fiducia tra la popolazione e il Ssn. "Il
 Ddl deve andare anche il questa direzione - ha aggiunto Sileri - non bisogna parlare sempre
 male di un Ssn che Dire che il nostro Ssn è malato o che è sempre colpa del medico se magari
 un antibiotico provoca una reazione allergica è sbagliato. E io non ci sto. Il nostro Ssn è uno
 strumento di coesione sociale e territoriale e questo va insegnato nelle scuole, nelle università
 e ricordato. Garantisce salute ovunque e a chiunque, magari in maniera diseguale ed è lì
 dobbiamo agire. Penso quindi che questo Ddl debba entrare in un contesto più ampio di
 rivalutazione del nostro Ssn". L'obiettivo ora è incardinare il Ddl: "Chiederò al neo presidente
 della Commissione Igiene e Sanità Collina, di calendarizzare nel mese di marzo la proposta di
 legge e avviare quindi la discussione sperando che prima della pausa estiva lo si possa
 deliberare in Senato per poi proseguire il suo iter alla Camera" ha chiosato Pittella. Di seguito
 il testo del Ddl Pittella: «Art. 590-sexies (Responsabilità colposa in ambito sanitario).
 L'esercente la professione sanitaria che, nello svolgimento della propria attività, si attiene alle
 raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge,
 ovvero, in mancanza di queste, alle buone pratiche clinico - assistenziali, non risponde
 penalmente per colpa lieve, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida
 o buone pratiche risultino adeguate alle specificità del caso concreto". 12 febbraio 2020

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  Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli

  Home Attualità Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli
  Carabinieri NAS: al via il corso di specializzazione per 45 Marescialli 12 Febbraio, 2020
  Attualità È stato inaugurato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di
  Roma Tor Vergata, il 4° Corso in Tutela della Salute Pubblica. L'iter formativo è stato
  introdotto dai saluti di benvenuto del Ministro della Salute On. Roberto Speranza, dal
  Comandante delle Unità Mobili e Specializzate Carabinieri «Palidoro» Gen. C.A. Riccardo
  Amato, e del Prof. Orazio Schillaci, Rettore dell'Università dell'Ateneo. Ad accogliere i
  marescialli dell'Arma vi erano anche il Gen. D. Adelmo Lusi, Comandante dei Carabinieri per la
  Tutela della Salute, e la Professoressa Donatella Morana, Coordinatrice del Corso a livello
  universitario. Il periodo di formazione presso l'Università Tor Vergata, che si concluderà il 1°
  Aprile 2020, consentirà a 45 Marescialli dell'Arma di entrare a far parte del Comando
  Carabinieri per la Tutela della Salute, andando a rinnovare l'organico di alcuni dei 38 Nuclei
  Antisofisticazioni e Sanità presenti in Italia. I militari, già laureati e provenienti dai Reparti
  territoriali, sono stati ammessi alla frequenza del corso dopo un'accurata selezione. Il
  percorso didattico, curato dall'Università di Roma "Tor Vergata" grazie ad una apposita
  convenzione siglata tra il Ministero della Salute e l'Ateneo, permetterà ai militari di acquisire
  le competenze necessarie all'applicazione delle complesse normative afferenti alla tutela della
  salute pubblica. Il corso si svilupperà in tre fasi: I FASE: "Corso di specializzazione" iniziato
  oggi, attraverso lezioni frontali svolte in ambito accademico a cura di magistrati, docenti
  universitari, funzionari del Ministero della Salute e Ufficiali del Comando Carabinieri per la
  Tutela della Salute; II FASE: "Tirocinio teorico e pratico", inizierà al termine della prima fase e
  durerà sei mesi durante il quale gli Ispettori potranno sperimentare sul campo le cognizioni
  teoriche apprese in aula, supportati da personale esperto già in servizio presso i NAS
  dipendenti; III FASE di follow up, nel corso della quale i Marescialli discuteranno un proprio
  elaborato di natura sperimentale riguardante l'attività compiuta presso il NAS di destinazione.
  Il periodo di formazione rimane un aspetto cruciale della carriera di ogni militare appartenente
  ai Carabinieri del NAS. La delicatezza dei settori di competenza e la complessità delle
  normative di settore richiedono, per una perfetta riuscita del corso, la partecipazione e il
  coinvolgimento di esperti provenienti non solo dal mondo accademico, ma anche dallo stesso
  Ministero della Salute, in uno sforzo corale che, nella sua conclusione, permette di arricchire
  ed aggiornare il patrimonio di conoscenze e competenze del personale ispettivo.

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EDITORIALI

9 articoli
13/02/2020                                                                              diffusione:207890
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 La Nota
 L'EPILOGO AVVELENATO DELLA CRISI AGOSTANA
 Le due linee Il Movimento dopo aver salvato Salvini sulla Diciotti quando erano alleati, ora
 sceglie di andare in direzione opposta
 Massimo Franco

 Matteo Salvini sarà processato per il blocco della nave militare Gregoretti, carica di migranti.
 Ma la decisione presa ieri dal Senato non può essere considerata un successo per nessuno. La
 vicenda ha seguito un percorso tortuoso. Ed è stata così inquinata dal calcolo politico che il
 merito della vicenda, e cioè l'accusa grave di sequestro delle 131 persone a bordo per 4
 giorni, è rimasto in ombra. L'atteggiamento ondivago di Salvini, tra tentazioni di gridare al
 complotto e richiesta di affrontare il processo nella campagna per le Regionali, non ha aiutato.
 E ieri i senatori leghisti sono usciti dall'aula. Ma un po' tutti si sono mossi per rendere
 controverso questo capitolo. Rimane il sospetto che il M5S abbia colpito Salvini perché al
 tempo del blocco era vicepremier, ministro dell'Interno e alleato dei grillini; oggi non lo è più.
 Si fa fatica a distinguere i motivi per i quali il M5S «salvò» il leader leghista nel caso di
 un'altra nave, la Diciotti, mentre ora lo inchioda. La tesi che abbia fatto tutto da solo,
 bloccando gli sbarchi senza coinvolgere il resto dell'allora governo, rimane un punto da
 accertare.
 In fondo, sia Pd che FI e FdI hanno tenuto sempre una posizione rispetto al caso; il primo
 votando anche in passato per il processo, le due forze di destra contro. La contraddizione
 riguarda M5S e Lega. E fa apparire quanto è accaduto ieri in Senato l'epilogo avvelenato della
 rottura del loro «contratto di governo» decisa ad agosto da Salvini. La iattanza con la quale il
 leader del Carroccio si è mosso segnala la certezza di avere la ragione dalla propria parte, in
 nome della «difesa dei confini».
 Gli inviti alla prudenza della senatrice leghista Giulia Bongiorno, esperta di processi, non sono
 stati ascoltati. E ora si apre una fase convulsa, nella quale Salvini non potrà che accentuare il
 conflitto con la maggioranza; e contrapporre «giudizio del popolo» a giudizio processuale. La
 sua fiducia «nel 99 per cento» dei magistrati lascia aperta la strada a una polemica con l'1 per
 cento rimanente. L'intenzione di sfruttare politicamente le accuse, presentandosi come vittima
 della «giustizia politica» della sinistra, è già evidente.
 Tutto ruota intorno alla « tolleranza zero» verso gli immigrati, e questo può renderlo di nuovo
 protagonista: tanto più con la spaccatura tra M5S e Pd, e un'Iv che vota con le opposizioni
 sulla prescrizione. Negli ultimi mesi il profilo salviniano di «uomo forte» con i disperati che
 attraversano il Mediterraneo è stato ridimensionato dalla politica del ministro dell'Interno, il
 prefetto Luciana Lamorgese. Ma può tentare di riproporlo, anche se non sarà un'impresa
 facile: un processo non è una zavorra leggera.
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EDITORIALI - Rassegna Stampa 13/02/2020                                                                26
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