I viaggi di Gulliver - GULLIVER Cooperativa ...
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2020 i viaggi di Gulliver3 La scuola è scuola sempre, in pace e in guerra, in salute e in pandemia. A scuola si diventa cittadini Liliana Segre ■ EDITORIALE ■ LA PAGINA DEL PERSONALE Buona scuola! News dal Settore Risorse Umane ■ LA FLOTTA DI GULLIVER Fossetta Murales ■ RIFLETTORI SU Street Art Ancora i nostri racconti del periodo dell’emergenza e del post lockdown
sommario Editoriale ■ A cura di Alessia Bellino BUONA SCUOLA! ■ LA FLOTTA DI GULLIVER DIARIO DI BORDO La riapertura delle scuole è stata, per Gulliver e per tutti, sentita in modo significativo, in Sintesi assemblea straordinaria dei soci del 27 luglio 2020 3 parte perché i Servizi delle Aree del Sistema Educativo e dell’Inclusione Scolastica sono Smart walking - libertà in cammino: stati chiusi per più tempo rispetto agli altri, in parte perché si è trattato di un banco di la prima esperienza con i soci Gulliver 3 prova importante per la nostra organizzazione e il nostro personale. I timori sulle riaper- ture, sulle misure di sicurezza e sulla modifica strutturale delle attività erano tanti, ma A GONFIE VELE La tecnologia per tutti: avevamo già in parte affrontato la complessità del tema nei mesi estivi con la ripartenza comunicare, interagire e giocare 4 di alcune attività, che sono andate bene e ci hanno dato modo di mettere a punto siste- Fossetta Murales Street Art 5 Editoriale mi operativi e prassi adeguate. Progetto "Un pont virtuel vers nice" Le Responsabili dell’Area Sistema Educativo 0-6, Cristina Bassoli e Federica Player, ci della RSA Berti di Cumiana 5 hanno raccontato di questo avvio di anno scolastico in modo lucido e concreto, ma Gulliver presenta il progetto I.C.A.R.E. al Cous Cous Fest 6 anche emozionato, trasmettendo quelle che sono le normali preoccupazioni di tutte le colleghe ed i colleghi impegnati nel mondo della scuola, prime tra tutte riuscire a garan- ■ LA PAGINA DEL PERSONALE tire la sicurezza e familiarizzare con un nuovo modo di stare insieme ai bambini. Ora che News dal Settore Risorse Umane 7 il sistema scolastico di riferimento è mutato, per adeguamenti normativi e strutturali, e non sono più possibili aperture e scambi fisici, occorre avere una maggiore apertura ■ RIFLETTORI SU mentale e riuscire a conciliare l’aspetto prescrittivo delle regole da rispettare con l’a- Un pensiero alle colleghe e i colleghi di Gulliver impegnati nei servizi socio-assistenziali spetto relazionale della flessibilità e dell’accoglienza che ci ha sempre caratterizzato. Si attivi durante l’emergenza Covid-19 8 tratta di puntare sulle famiglie e di ricostruire le relazioni di fiducia sulla base dei principi La tecnologia al servizio dei servizi durante di sicurezza che ad oggi ci impongono di trovare nuovi modi di “abitare la scuola”, dentro l’emergenza 9 confini diversi e ancora poco esplorati. Ad esempio, le attività “outdoor” all’aperto, che Un'avventura da ricordare... per sempre 10 già sono state sperimentate negli anni precedenti, saranno un punto di forza da svilup- Al Parco della Graziosa si ricomincia pare; la documentazione verrà rielaborata in modo creativo, come abbiamo imparato a a respirare aria di normalità 10 fare durante il lockdown, per permettere alle famiglie di partecipare alla vita dei bambini Ripartire 11 a scuola; gli spazi fisici dei servizi verranno sfruttati in modo diverso, dando priorità ai Racconti del prima e dopo prima del lockdown 12 cortili e facendo in modo che la finestra e la soglia della porta non siano un punto di Ritorno al centro diurno Lupi Sociali 12 passaggio frettoloso, ma un momento di incontro e accoglienza e ricongiungimento. Reinventare Fossetta… 13 Per le colleghe saranno fondamentali quindi alcuni aspetti: la cura del dettaglio e della Supporti educativi a distanza relazione con i bambini e soprattutto i familiari, la formazione e la dotazione di dispo- per le famiglie di Fossetta 13 sitivi idonei, la trasparenza delle comunicazioni con i familiari e le Committenze nella Lockdown al Sottosopra 14 definizione del patto di corresponsabilità e delle procedure di prevenzione e sicurezza. Occorre recuperare anche il tempo e la dimensione del pensiero, per dare giusto spazio ■ RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA 2 anche alla riflessione e alla creazione di nuove strategie e modalità di comunicazione. Al Gulliver all’evento dell’International di là dei comprensibili timori e delle attenzioni che dovranno essere messe in campo, le Cooperative Alliance per il 25° anniversario della dichiarazione di identità cooperativa 15 colleghe sono fiduciose e determinate ad affrontare la nuova sfida di questo anno scola- Together for earth 15 stico, che dovrà coniugare gli aspetti pedagogici della cura del passato con le difficoltà e complessità del contesto attuale mondiale, per “creare vicinanza laddove c’è la distanza”. ■ SALUTE E BENESSERE Anche il Responsabile dell’Area Inclusione Scolastica, Simone Ruggeri, crede che per i col- Divisione Poliambulatorio 16 leghi che lavorano nell’appoggio nelle scuole sia fondamentale sottolineare tre aspetti: 1) il ■ LIBERA ruolo del PEA è diventato ancora più rilevante che in passato, perché con la ripresa delle at- Carla Nespolo punto di riferimento tività didattiche, la conoscenza specifica dei bisogni dei bambini e ragazzi seguiti ha permes- per la libertà e dignità di tutti 17 so di dare continuità ai percorsi intrapresi e di riorganizzarli; 2) il cambiamento del contesto Gulliver alla X edizione del Màt 17 lavorativo mette il personale nella condizione di lavorare diversamente rispetto al passato trasponendo le conoscenze tecniche pregresse nella realtà di quel che è possibile fare ades- ■ CULTURA E TEMPO LIBERO so, per cui occorre che sia le istituzioni scolastiche che le nostre professionalità prendano Film, musica, libri 18 atto di questa necessità del compromesso e la agiscano passo passo, attraverso tappe abi- litanti che in sequenza generino nuove prassi; 3) la flessibilità, intesa come complessità e I VIAGGI DI GULLIVER come ricchezza, diventa un requisito fondamentale per trovare e adottare un ventaglio di Periodico di informazione di Gulliver Società Cooperativa Sociale soluzioni che vadano dalla interdisciplinarietà alla creatività alle competenze trasversali per tel. 059 2589511 - fax 059 2589901 - gulliver@gulliver.mo.it Anno XXII • n. 3 • ottobre 2020 reinventarsi e rimettersi in gioco, cosa che il personale PEA ha iniziato a fare già alla fine Autorizzazione Tribunale Modena n. 1668 del 21/03/2003 dello scorso anno scolastico e si sta mostrando motivato e pronto a attivare nuove modalità La tiratura di questo numero è stata di 500 copie e attività con i ragazzi e le loro famiglie. Dal canto nostro, sottolinea il collega, in questo Chiuso in tipografia 15/10/2020 periodo oltre a trasmettere le conoscenze tecniche doverose per la gestione della sicurezza, Stampato su carta riciclata abbiamo cercato di stimolare la riflessione su concetti e soluzioni per approcciare questo cambiamento epocale, diffondendo materiale prodotto dai nostri enti di riferimento. Anche Direttore responsabile: Evaristo Pancaldi nei momenti di confronto interno, ancora tutti virtuali, abbiamo ribadito come la prima fase Editore Gulliver Soc.Coop.Soc. di avvio dell’anno scolastico sarà caratterizzata da un continuo agire il cambiamento, nel Comitato di redazione: Alessia Bellino, Cinzia Molinari quale consuetudini caratteristiche del caso e nuovi vincoli dovranno essere analizzati dagli La redazione ringrazia coloro che hanno collaborato educatori tenendo ben inforcate le loro lenti di esperti, ma cercando nuove prospettive che a questo numero: Ileano Bondi, Claudia Bellei, Simona possano cogliere soluzioni possibili in contesti completamente diversi. Vanno inoltre tenute Carla Mollar, Giulia Zoboli, Ufficio Selezione e Ufficio Formazione, Piercosimo Loi, Daniele Tavera e Marta in considerazione le specifiche tecniche di ogni territorio, di ogni plesso e di ogni servizio in Puviani, Alda Eliana, Carmela, Margherita e Santa, cui operiamo, all’interno dei quali dovremo imparare nuovamente a stare insieme e a lavora- Saverio Selvaggio, Equipe del Centro Villa Sabbatini, re in gruppo, magari ridotto, ma ricostruendo un nuovo assetto relazionale tra tutte le parti. Alex, Giovanni, Marco, Nicoletta, Francesca Secchi, Occorrerà rivedere le modalità di lavoro che davamo per scontate e crearne di nuove all’in- Elisabetta Giovanardi, Giorgio Rini, Dr. Maurizio Ferrara Ruiz, Carlo Gabbi, Giuseppe e Loredana del CD Belchite. terno delle regole di oggi, con l’impegno e la professionalità di tutti ad ogni livello, perché saremo tutti “protagonisti nel riuscire a farcela”. Progetto grafico e impaginazione: tracce.com Non ci resta quindi che augurare a tutte le nostre Colleghe e i nostri Colleghi impegnati I servizi e i colleghi che desiderano proporre nelle scuole di ogni ordine e grado un buon lavoro per questo importante inizio di anno articoli, lettere o iniziative possono scrivere a: redazione@gulliver.mo.it scolastico! OT TO B R E 2020
diario di bordo ■ A cura di Cinzia Molinari SINTESI ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 27 LUGLIO 2020 Soci presenti n. 197, di cui 184 con diritto di voto, di cui 6 deleghe, su un L’ordine del giorno previsto riguardava la proposta di fusione per incorpo- totale di n. 899 Soci lavoratori. razione della Cooperativa Il Megafono di Modena. L’assemblea anche questa volta è stata organizzata in modalità telematica Il Presidente comunica ai Soci che nella stessa mattinata del 27 luglio l’as- con una buona presenza di Soci. semblea dei Soci del Megafono purtroppo ha preferito non deliberare sulla fusione, per il momento, rimandando la decisione ai prossimi mesi. GENERALE LA FLOTTA DI GULLIVER op erativ a so no co nvocati in ASSEMBLEA Le ragioni di tale decisione pare che riguardino principalmente dubbi sul- I Soci della Co E 2020 RA OR DI NA RI A pe r GIOVEDÌ 22 OTTOBR la futura collocazione del personale del Megafono. Nonostante Gulliver ORDINARIA E ST Pietro Giardini 255, atro Michelangelo, Via abbia fornito ampie rassicurazioni e garanzie rispetto all’assunzione, alle ALLE ORE 16.30 c/o Te condizioni contrattuali e al trattamento economico, i Soci del Megafono 41124 Modena hanno espresso l’esigenza di avere altro tempo per poter esaminare meglio Ordine del giorno la proposta. PARTE ORDINARIA: Presidente; 1. Comunicazioni del del personale di Il Il Presidente si è detto rammaricato di tale decisione anche perché la pre- ere rig ua rda nti il tra ttamento e la gestione parazione della fusione è iniziata molto tempo fa ed anche tutti gli uffici 2. Delib fusione; le in conseguenza della Megafono Coop. Socia /0 6/2020; competenti coinvolti hanno lavorato per arrivare a questa data con tutti ntrollo di gestione al 30 3. Informazioni sul co gli adempimenti tecnici necessari pronti. In ogni caso ha espresso la di- 4. Varie ed eventuali. sponibilità a collaborare ancora con Il Megafono per giungere alla fusione prossimamente. RIA: PARTE STRAORDINA er società fus ion e pe r incorporazione in Gulliv 1. Prop os ta di tà cooperativa; tiv a so cia le de lla so cietà Il Megafono socie coopera 2. Varie ed eventuali. ■ A cura di Ileano Bondi SMART WALKING - LIBERTÀ IN CAMMINO: LA PRIMA ESPERIENZA CON I SOCI GULLIVER Ileano Bondi, socio di Gulliver, e Matteo Cuccagna sono Guide Ambientali L’esperienza di cammino con i Soci Gulliver è stato un esperimento po- Escursionistiche, iscritte al registro della Regione Emilia Romagna. Da alcuni sitivo e divertente. L’escursione di 9 km sul Monte Penna, in provincia di 3 mesi hanno deciso di mettere insieme la loro passione per l’escursionismo e Reggio Emilia, si è svolta in una bella giornata di sole di sabato 19 settem- l’attenzione e il rispetto per l’ambiente per organizzare eventi outdoor, con bre, con 7 partecipanti, tutti dipendenti della sede tecnico-amministrati- proposte di trekking e semplici passeggiate, adatte a tutte le età. va. Uscire dal contesto lavorativo e dal sistema urbano rende più effica- “Immersi nella natura, accompagniamo le persone che decidono di parte- ci e più spontanee le relazioni. Si è trattato di un’occasione importante cipare alle nostre escursioni, cercando di illustrare con chiarezza gli aspet- per sperimentare attività del tempo libero insieme e, perché no, favorire ti naturalistici e storici del territorio che stiamo attraversando, ricercan- momenti di team building e coesione di gruppo, seppure in maniera non do sempre la massima sicurezza durante l’escursione, avendo cura delle strutturata. persone e dell’ambiente che ci circonda. Alimentiamo la nostra sensibilità Vorremmo quindi in futuro proporre altre escursioni, allargando l’invito a verso la natura che ci circonda, raccontando il territorio e coinvolgendo tutti i soci di Gulliver. Per questo invitiamo chi legge a tenersi aggiornato le persone, cercando di trasmettere loro la bellezza degli ambienti rurali sulle attività in programma, visitando e mettendo “mi piace” alla nostra e naturali, scoprendo insieme i benefici che un movimento lento e antico pagina Facebook “Smart Walking. Libertà in cammino”. come il camminare in natura ha sul nostro organismo”. OT TO B R E 2020
a gonfie vele ■ A cura di Claudia Bellei TANA X TUTTI LA TECNOLOGIA PER TUTTI: COMUNICARE, INTERAGIRE E LA FLOTTA DI GULLIVER GIOCARE Una delle cose che più mi piace del mio lavoro è quella di progettare e speri- ha avuto lo scopo di riunire in diversi laboratori i ragazzi della comunità Tana mentare nuove possibilità e nuove sfide. Trovare una collocazione per Tana per Tutti con la finalità di favorire la circolazione di idee e la creazione di per Tutti all’interno del programma del Festival della Filosofia 2020 ha sti- cooperazione fra i pari. Il progetto è stato incentrato sulla raccolta di pensieri molato la mia curiosità e la creatività dell’equipe e dei ragazzi. rispetto alla connessione fra macchine (come mezzi di comunicazione) e gli Ritrovarsi intorno ad un tavolo a riflettere e condividere idee, parole, imma- adolescenti. Le attività sono state varie: brainstorming sul progetto, ricerca gini e emozioni è stato l’inizio di questo progetto che ha visto coinvolti tutti dei significati sulle macchine e sull’uomo, condivisione dell’idea di laborato- noi e tutte le nostre esperienze. rio, finalità e funzione del Robot, condivisione di esperienze e emozioni tra Il Festival della Filosofia 2020 è stato incentrato sulle macchine ed in par- pari. I momenti di incontro hanno dato modo di offrire ai ragazzi l’esperienza ticolare sulla loro storia e sull’importanza che avevano e che rivestono di costruzione del kit Lego e della programmazione del Robot. Sono stati così tutt’oggi per l’uomo. assemblati i pezzi ed è stata data forma al R.A.S. Il prodotto ultimo è stato Nell’esperienza che ci appartiene in quanto comunità educativa per minori il “Tabellone delle emozioni”, una piattaforma disegnata e ideata dai ragazzi sembra impossibile nell’epoca moderna immaginare un futuro senza macchi- sulla quale il R.A.S. può “viaggiare” e esprimere le emozioni e le sensazioni di ne e dispositivi elettronici come ad esempio i computer o cellulari. Sembra chi lo guida tramite il tablet. altrettanto impossibile non pensarli e considerarli oggetti estremamente im- I momenti laboratoriali, i confronti fra i ragazzi, l’espressione dei propri pen- portanti e vitali per gli adolescenti che continuano a farne un uso sempre sieri e delle proprie idee ha così dato modo agli adolescenti di riconoscere maggiore per compiere molteplici attività ludiche e didattiche ma anche rela- e individuare nuovi significati e riflessioni rispetto alle nuove possibilità co- zionali e di connessione con l’altro. municative e alle nuove modalità di relazione. Nonostante i limiti che si possono ritrovare proprio nel marcato utilizzo che R.A.S. è stato così presentato al Festival della Filosofia ed è stato disponibile i giovani ne fanno, abbiamo invece pensato di estrapolare gli aspetti positi- ai partecipanti che hanno avuto modo di utilizzarlo per comunicare e per gio- 4 vi e funzionali della tecnologia affinché diventasse materiale di lavoro e di care insieme. Nella logica della relazione e dell'interazione, i ragazzi coinvolti conoscenza. nel progetto hanno avuto la funzione di peer supporter affinché potessero Il progetto ha così previsto come significato intrinseco quello di stimolare nei essere delle guide ad altre persone nel conoscere e nello sperimentare diffe- giovani riflessioni sull’idea di relazione e comunicazione mediata dall’utilizzo renti modalità interattive e di connessione con l’altro. di sistemi tecnologici e informatici. Quello che ci portiamo a casa da questa bellissima esperienza di condivisione Da questo nasce R.A.S, Robot Aiuto Socialità, un Robot Lego che, con una è che nel rapporto tra pari e alla pari la distanza tra le persone si riduce e che tecnologia avanzata compie diverse funzioni come il movimento e l’utilizzo le difficoltà, i fraintendimenti, la solitudine possono ridimensionarsi ampliando della parola guidato grazie all’utilizzo di un App installata su un tablet. spazi innovativi condivisibili e attuabili nell’ottica dello stare e del fare insieme. I ragazzi di Tana per Tutti hanno avuto il compito di costruire e programmare il Robot con il fine ultimo di dar vita ad un prodotto che potesse avere il com- pito di supportare soggetti con difficoltà di comunicazione e espressione. R.A.S. è stato così pensato per essere utilizzato nell’esplicitare emozioni e bisogni attraverso la comunicazione non verbale garantendo così alla perso- na la possibilità di essere in connessione e in relazione con l’altro. Il progetto OT TO B R E 2020
a gonfie vele ■ A cura dell'Ufficio Comunicazione FOSSETTA FOSSETTA MURALES STREET ART Nelle giornate del 28, 29 e 30 settembre, il Centro Diurno Socio-riabili- All’inaugurazione, che si è tenuta mercoledì 30 settembre in una bella tativo Fossetta di Sassuolo - uno dei Servizi per le persone con disabilità mattina di sole, erano presenti alcuni degli Operatori e degli Ospiti che della Committenza Socio Sanitaria dell’Unione dei Comuni del Distret- hanno realizzato l’opera e loro familiari, l’Assessora del Comune di Sas- to Ceramico - insieme all’artista Luca Zanni, ha realizzato un progetto di suolo, il Vice Sindaco del Comune di Formigine, l’artista Luca Zanni, la Murales Street Art per abbellire il muro interno del Centro, visibile dalla Vice Presidente, i Coordinatori e la Responsabile dell’Area Disabilità di strada, riproducendo un’importante opera di Carlo Zinelli. Il progetto gli Gulliver, il Presidente della Fondazione Zinelli di Verona e suo padre, ni- LA FLOTTA DI GULLIVER Ospiti e gli Operatori dei Centri Fossetta, Non Ti Scordar di Me e Lupi pote dell’artista Carlo Zinelli a cui si è ispirato il progetto, l’Associazione Sociali, servizi per le persone con disabilità della Committenza Socio Sa- Culturale Quinta Parete di Sassuolo che ha concluso la mattinata con una nitaria dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico gestiti da Gulliver. lettura teatrale sul tema della diversità e dell’inclusione. L’iniziativa ha rappresentato un momento importante non solo come progetto di inclu- sione sociale attraverso l’espressione artistica, ma anche come punto di incontro tra la comunità e la cittadinanza. 5 DOMENICO BERTI ■ A cura di Simona Carla Mollar PROGETTO "UN PONT VIRTUEL VERS NICE" DELLA RSA BERTI DI CUMIANA In un tempo dettato dalla pandemia dove non è possibile aprire la nostra struttura RSA BERTI di Cuma- na (TO) all’esterno (associazioni, volontari, ecc..) il progetto ha l’ambizione di far viaggiare virtualmente gli ospiti per scoprire un paese estero lontano se pur vicino al nostro confine regionale. L’obiettivo del progetto è far socializzare gli ospiti RSA Berti di Cumiana attraverso il collegamento via internet con un corso di allievi adulti dell’Università della Terza età di Nizza (Francia) che si appresta- no a imparare la lingua italiana. Il corso si svolgerà da metà ottobre fino alla fine dell’anno scolastico 2020/2021. Gli ospiti avranno il compito di far apprendere la lingua italiana attraverso semplici conversazioni. L’oc- casione è anche scoprire una cittadina francese molto bella con la sua cultura e le sue curiosità. L’ani- matrice RSA Berti attraverso presentazioni multimediali e filmati farà conoscere la città di Nizza agli ospiti per poi realizzare a periodi concordati con la scuola dei collegamenti per uno scambio linguistico. Si ringrazia il giornale L'Eco del Chisone di Pinerolo per aver dato spazio alla notizia anche sulle loro pagine. OT TO B R E 2020
a gonfie vele INTEGRA ■ A cura di Giulia Zoboli GULLIVER PRESENTA IL PROGETTO I.C.A.R.E. AL COUS COUS FEST Il progetto “ICARE”, progetto europeo che sta per Integration and Com- LA FLOTTA DI GULLIVER munity Care for Asylum and Refugees in Emergency, ha lo scopo di age- volare l’integrazione dei migranti nei contesti locali e nel contempo dif- fondere i principi di una sana alimentazione contribuendo così al migliora- mento del loro benessere, psico, fisico e sociale. Il Progetto ICARE è promosso dalla regione Emilia-Romagna in partnership con le Regioni Lazio, Toscana e Sicilia. Su questo bando Gulliver è un partner fornitore, ovvero asse- gna mediatori all'ASL di Modena per attività collegate al pro- getto, che ha preso il via l’anno scorso, ma la scadenza, per via del coronavirus, è stata prorogata ed è ancora in corso, ma è stato mantenuto l'evento finale dal 21 al 23 settembre a San Vito lo Capo, in Sicilia all’interno del Cous Cous Festival, a cui Gulliver è stata invitata. In particolare, la ASL di Modena ha chiesto la partecipazio- ne della nostra collega Mary Osei, mediatrice per l'area Africa subsahariana, che ha avuto l'opportunità di incontrare e scambiare prassi di lavoro con mediatrici e personale sanitario delle regioni partner durante la Tavola Rotonda sulla me- diazione che si è tenuta al Cous Cous Festival in Sicilia, insieme al referente del progetto per l’Emilia Romagna Marzio Barbieri. L'Emilia Romagna si è confermata una Regione molto attiva che sta imparando a lavorare in maniera sempre più efficace anche sui finanziamenti europei e in rete con altre regioni dell’Italia. L’esperienza è stata positiva ed interessante anche per Gulliver, che ha potuto portare il proprio contributo e la propria esperienza nell’ambito della mediazione intercul- turale anche in contesti nuovi e differenti. 6 OT TO B R E 2020
■ A cura di Ufficio Selezione e Ufficio Formazione NEWS DAL SETTORE RISORSE UMANE Il Settore Risorse Umane e Organizzazione di Gulliver è strutturato in: Amministrazione del Personale, Gestione del Personale (Mobilità, Ricol- locazione, Valutazione, Movimentazione), Selezione e Formazione del Personale, Contrattualistica e Relazioni Sindacali. Nelle tabelle seguenti abbiamo riportato ed elaborato alcuni dei dati più significativi di questo anno, relativamente alle ASSUNZIONI ed alle FORMAZIONI svolte dal 1 gennaio al 30 settembre 2020. ASSUNZIONI FORMAZIONE LA PAGINA DEL PERSONALE Gulliver ha assunto più di 300 persone nel corso di 9 mesi, nella stra- Nell'anno in corso, la formazione si è concentrata prevalentemente grande maggioranza dei casi si è trattato di personale dedicato ai Ser- nell’ambito della Formazione Normata sul tema della Sicurezza Speci- vizi e alla loro gestione, di seguito elencati in ordine alfabetico. fica COVID, in stretta collaborazione con l'Ufficio Sicurezza sul Lavoro del Settore Sistemi Integrati, per un totale di 2.330,25 ore svolte nel Mansioni N. periodo indicato. La formazione nell'ambito degli aggiornamenti tecni- ADB – Addetto All'assistenza Di Base 20 co professionali d'Area è stata di minore portata, viste le priorità del Assistente Sociale 3 periodo eccezionale. Attività alberghiere 14 Ausiliaria 27 Descrizione Attività Ore Lavoratori Autista 5 Aggiornamento alla Sicurezza Prevenzione Sars-Covid 2.087,25 1.328 Coordinatore 2 Educatore 103 Corso di Aggiornamento Attestati Alimentaristi e Manuale Interno 189 Impiegato amministrativo 3 HACCP 63 Infermiere 27 Primo soccorso aggiornamento 12 1 Insegnante 2 Sicurezza specifica Covid per Mediatore interculturale 6 assistenti alla poltrona odontoiatrica 42 7 Operatore 2 Totale 2.330,25 1.399 OSS – Operatore Socio Sanitario 61 RAA - Responsabile Attività Assistenziali 1 Responsabile 1 Segretaria-Logistica 1 7 Tutor 1 Poliambulatorio 27 Totale complessivo 306 “Cos’è quella sensazione che si Il bisogno è quello di salutare, per bene, come si conviene. Pertanto… Mi sono presentato al primo colloquio di lavoro senza avere idea di cosa mi aspettasse, non prova quando ci si allontana conoscevo questo mondo e non potevo immaginare in realtà fosse un universo ben più grande. Mi ci sono buttato a capofitto, come piace a me, con dedizione, narcisismo e testardaggine. in macchina dalle persone e le Ho imparato ad imparare e questo mi ha permesso di mettermi nella posizione di essere si vede recedere nella pianura desideroso di imparare ancora: forse questo è il più grande riconoscimento che assegno a questi circa 11 anni di lavoro in Gulliver. La cooperativa è stata segmento di vita, non solo tempo fino a diventare macchioline e e spazio di lavoro: posso ben dire di esprimere la mia professionalità non solo per l’impegno disperdersi? È il mondo troppo personale messo in campo ma anche per gli investimenti fatti per la mia formazione e la mia persona da parte della Gulliver e di questo dovrò sempre ringraziare. grande che ci sovrasta, è l’addio. Tanto ancora avrò da fare e tanto ancora farò. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle Grazie a tutt* Ileano B, Marco M, Mario B, Christian M, Umberto G, Giulio DG, Armando Z, Daniele T, Enzo C, avventura sotto il cielo”. Massimo A, Marcello P, Elena M, Cinzia M, Sonia D, Sonia P, Caterina S, Michela B, Elena F, Simona S, Emilia F, Orietta I, Luisa B, Marcella G, Alice T, Federica M, Grazia DP, Jessica R, Barbara P, Claudia B, tutti i cantieri che negli anni hanno risposto alle mie domande (più o meno logiche…): ufficio paghe, On the road – Jack Kerouac personale, mobilità interna, movimentazione, formazione e la necessaria quanto paziente segreteria. Un sentito grazie agli utenti e alle loro famiglie che si sono fidate della mia professionalità. Che siano gioie e leggerezze. The future is unwritten Joe Strummer 08/09/2020 Piercosimo “Pier” Loi OT TO B R E 2020
SPORTELLO DI ASCOLTO E Un pensiero alle colleghe e i colleghi di Gulliver impegnati nei servizi socio – assistenziali attivi durante l’emergenza Covid-19 RIFLETTORI SU In questo periodo appena trascorso così inedito e complesso, abbiamo sentito spesso parlare di trauma, di trauma secondario per gli operatori sanitari, del dolore per un lutto non celebrato e di anziani e persone che muoiono da sole. Ora che la fase 1 è terminata e la fase 2 è ancora in corso carica di dubbi e incertezze, vogliamo riproporre alcune riflessioni che risalgono ad aprile 2020 ma che possono essere ancora attuali. Spesso sentire discorsi che fanno richiamo all'an- goscia che ognuno di noi porta con sé, può sca- tenare o aumentare il nostro panico e portarci a temere per noi stessi e per i nostri cari. Paure le- gittime, ma che rischiano di aumentare ancora una volta l'idea di una solitudine e di una individualità anche dentro a qualcosa che sta riguardando il mondo intero. E che non può che essere di tutti. Molte persone, e anche molti ospiti delle case per anziani, sono morte e morti senza i loro cari a fianco. Ma è vero in parte che erano soli. Spesso Perfino in questo tempo, che non è stato solo un era in prima linea durante l’emergenza, ha co- erano con operatori sanitari; spesso sono morti tempo sospeso o congelato, c'è stato spazio per un munque fermato il tempo per qualche minuto, in luoghi nei quali vivevano da tempo. Non sono piccolo rito che la comunità ha svolto per onorare per un piccolo rituale. Con il modesto conforto morti soli, sono morti all'interno di una comuni- ogni singola persona che è venuta a mancare. di tornare a casa dopo il turno di lavoro sapendo 8 tà. All'interno della comunità. Così il consiglio che abbiamo dato, durante i mesi che ogni persona era stata onorata, e che quan- Come migliaia di anni fa i vecchi saggi morivano del lockdown, agli operatori sanitari e a chi opera do ci sarebbe stato un tempo per onorarle tutte, nella capanna centrale dei villaggi mentre i loro in strutture gestite da Gulliver è stato quello di tutti insieme, avremmo potuto dire che nessuno cari erano in guerra, o a procacciare cibo. Così spendere qualche minuto, con chi c'era in quel è morto da solo. E possiamo dire anche adesso oggi i nostri cari muoiono con operatori, infer- momento, per onorare un decesso avvenuto alle persone che quel giorno hanno pianto i loro mieri, medici, animatori. nella comunità. Una sigaretta, una preghiera, un cari, che noi c’eravamo. Che la comunità esiste. E un tempo, quella comunità faceva un piccolo bicchiere di vino, un caffè. Qualunque cosa, as- Non possiamo che vivere così un momento che rituale di saluto ai vecchi saggi, preparava i riti sieme ad un pensiero. riguarda tutto il mondo. Insieme. funebri, per i quali poi si attendeva il ritorno dei Ai nostri operatori abbiamo suggerito di non tor- cari. Così è importante che la nostra comunità nare a casa pensando che in un periodo come Ci dicono che è stato un tempo congelato. È sappia che le persone non muoiono e non sono questo i morti non potessero essere pianti. Di vero. Quando tutto sarà finito, finito al punto che morte in questi mesi senza un passaggio, senza non sentirsi colpevoli di essere dentro ad un do- potremo sedere vicini, senza mascherine, allora una celebrazione, comunitaria o intima. mino che non dà tempo di stare nel lutto. Chi forse piangeremo, o ci sentiremo svuotati. Ma sarà allora che potremo ripescare in questo adesso così assurdo. In tutto ciò che spesso sem- bra inutile, o anche troppo. Quando rivedremo i canti dai balconi, i balletti in corsia, le foto dei se- gni delle mascherine sui volti, le foto degli scher- mi in videochiamata, allora potremo dirci che c'è stato solo un modo per attraversare un tempo duro, sospeso e congelato. Quello di farlo assie- me, in comunità, e attaccandoci alle piccole cose. Sono le piccole cose di ciascuno che aiutano, nella paura e nell'incomprensibile. Quando arriva un'emergenza, per non esserne travolti, dobbiamo cercare di restare persone davanti all'emergenza. Così, di fronte alla paura - della morte, del contagio, dell'incerto, della po- vertà - cerchiamo di avere ogni giorno un piccolo rito che ci riporti a noi. Non dimentichiamo di fare ogni giorno la nostra cosa, la cosa che ci rende noi. Che ci ricorda che siamo persone di fronte ad un’emergenza, e che noi non siamo l'emergenza. È in questo modo che possiamo armarci di pa- zienza e giusta prudenza, sentire l'emergenza affrontabile, indossare qualcosa e unirci alla co- munità, se prendiamo per vero che Gino Strada dice che siamo una comunità solidale, Papa Fran- cesco che nessuno si salva da solo ed Ezio Bosso che gli esseri umani hanno bisogno, oltreché di musica, di stare vicini. OT TO B R E 2020
SUPPORTO PSICOLOGICO ■ A cura di Daniele Tavera e Marta Puviani La tecnologia al servizio dei servizi durante l’emergenza Nei mesi dell’emergenza da Coronavirus, ci siamo tutti confrontati con nuove modalità di comuni- RIFLETTORI SU cazione e di relazione che ci permettessero di re- stare in contatto anche a distanza e in sicurezza. Certamente la tecnologia ha aiutato molto nelle situazioni in cui, a causa dell’isolamento forzato, le persone non potevano vedersi, parlarsi, con- frontarsi. Fin da subito, Gulliver – così come altri soggetti impegnati nei servizi alla persona – si è attivata per andare incontro ai bisogni di queste persone, sia lavoratori che utenti che i loro fami- liari, e alleviare il disagio e la sofferenza dovute alla lontananza e separazione fisica. L’Equipe de- dicata all’emergenza Coronavirus ha pensato ad un modo per raccogliere le richieste di ascolto e di aiuto che potesse essere sostenibile in termi- ni di sicurezza ed accessibilità e così il 25 marzo 2020 è stato attivato lo Sportello di Ascolto e Supporto Psicologico per lavoratori, ospiti e fa- miliari delle strutture di Gulliver. Il servizio, gratuito e attivo da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle ore 14.00 alle 17.30, ha permesso a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta di parlare con il nostro personale ascolto e conforto. Gulliver ha messo a dispo- servizi, tra CRA, SAD e CENTRI DIURNI, per una qualificato, disponibile su turni, per momenti di sizione 3 psicologi e 1 pedagogista, che dal 27 media di 1,3 chiamate al giorno. 9 marzo al 20 giugno, hanno accolto 113 richieste tramite i numeri di telefono dedicati. Un altro supporto tecnologico importante du- In 85 giorni sono arrivati contatti da operatori rante l’emergenza è stato rappresentato dalle vi- (35), utenti (23) e familiari (55) di 13 differenti deochiamate realizzate all'interno delle Strutture Residenziali che gestiamo nel territorio di Mode- na e provincia tra i nostri Ospiti ed i loro Familiari. 8% SAD Dopo una prima fase formativa per il personale in servizio e una fase informativa alle famiglie per gli aspetti pratici e burocratici, è stata data la 54% DISABILITÀ possibilità ai nostri utenti di mettersi in contatto con i propri familiari al domicilio, sia attraverso videochiamate in diretta sia con l'invio di fo- tografie tramite messaggistica, a seconda delle 38% CRA preferenze e delle esigenze. Ogni struttura è sta- ta dotata di strumentazione e utenza dedicati ed è stato elaborato un piano di gestione dei contat- ti settimanale per rispondere a tutte le richieste, su appuntamento. Le visite dei famigliari sono un momento solitamente molto importante per gli ospiti delle Strutture e, vista la necessaria so- spensione di questa attività, abbiamo cercato un modo per mantenere vivi i contatti tra gli ospiti e i le loro famiglie e alleviare il senso di nostalgia, accorciando le distanze grazie all'uso delle imma- gini e alla tecnologia. Nel periodo dal 23 marzo al 10 luglio 2020, sono state coinvolte 8 CRA (3 a Modena, 1 a Castel- franco E., 1 a Maranello, 1 a Sassuolo, 1 a Soliera, 1 a Concordia s/S) e 17 operatori, di cui 3 RAA, 11 Animatori, 1 OSS, 1 Psicologa e 1 Terapista Occupazionale. Hanno usufruito del servizio 345 persone, tra Utenti e Familiari, che hanno svolto in tutto 2.328 videochiamate in 110 giorni, ovvero una media di più di 21 chiamate al giorno nelle CRA coinvolte. OT TO B R E 2020
■ A cura di Alda Eliana, Carmela, Margherita, Santa CASA SERENA UN'AVVENTURA DA RICORDARE... PER SEMPRE Ebbene sì, anche noi abbiamo fatto parte dell'equipaggio del CONCORDIA EXPRESS e i nostri più grandi ringraziamenti vanno al Coordinatore Vittorio Losi, che ci ha accolti con GIOIA nella sua CASA, dove per circa un mese ab- biamo dato una mano per l'emergenza covid ai colleghi della struttura. Eh sì, pensiamo proprio che in quel periodo Villa Richeldi si potesse definire casa sua tanto il tempo che ci ha passato! Tutto il personale presente a Villa Richeldi durante quel periodo non ha fatto altro che essere riconoscenti ad ognuna di noi per essere"corse" in loro aiuto, e questo non era di certo scontato, soprat- tutto per tutto quello che stava avvenendo nella loro CRA già da qualche giorno. Per non parlare del B&B a pochi km dalla CRA che ci ha ospitate per più di 20 RIFLETTORI SU giorni e che con cura era stato individuato da Gulliver, per far sì che noi potes- simo portare a termine la nostra missione senza fare 80 km al giorno e senza mettere a rischio le nostre preziose famiglie. Certo, in tutto ciò non è mancato grande spirito di adattamento e sacrificio, ma sia- mo state felici e orgogliose di aver dato la nostra disponibilità e di essere tornate a casa sane e salve. Volevamo ringraziare tutti per questa esperienza e perché no, an- , siamo a scusarci che ringraziare noi stesse che ci siamo fidate di quello che siamo e potevamo dare. Come accade nelle migliori famiglie egh e che seguono che, dal loro infinitamente e a ricordare le coll a dare un aiuto preziosissimo alla Con affetto: servizio covid free, sono andate gravi difficoltà. Naturalmente Santa Gambino, OSS di Casa Serena, detta nonna perché è diventata nonna un CRA Vila Richeldi, che versava in mese esatto dopo il rientro a casa atico che abbiamo stiamo parlando del periodo dramm rso. Quindi con grande attraversato dal mese di marzo sco Margherita Sibilio, OSS di Casa Serena, detta la passeggera, perché con sole, ovi le nostre care colleghe: rispetto, gratitudine ed affetto, ecc pioggia, freddo e COVID andava e tornava dal B&B a Villa Richeldi a piedi tutti i giorni nonostante turni tosti Dalla CRA Casa Serena, Sassuolo: Carmela Sabatino, INFERMIERA della 9 GENNAIO, detta a'piccrell, in quan- • Margherita Sibilio - oss to la più piccola del gruppo, ma con una grande forza e professionalità, e si è • Santa Gambina - oss portata a casa anche un bel CONTRATTO a tempo INDETERMINATO. • Alda Eliana Colantonio - raa Grazie a tutto il personale che lavora per la cooperativa Gulliver che in un Dalla CRA 9 Gennaio qualche modo si è adattato ed è sopravvissuto a questo periodo "importan- • Carmela Sabatino - infermiera te", sia al lavoro che a casa propria ■ A cura di Saverio Selvaggio 10 PARCO DELLA GRAZIOSA AL PARCO DELLA GRAZIOSA SI RICOMINCIA A RESPIRARE ARIA DI NORMALITÀ Dopo 6 mesi di restrizione, oggi 2 settembre, i “reclusione” forzata dovendo passare il loro tempo nostri anziani ricominciano a respirare un'aria di ognuno nelle loro camere compreso la consuma- normalità nella nostra struttura. zione dei pasti. Sono stati sei mesi molto duri, che hanno messo Alcuni sono riusciti a sopportare l’emergenza con a dura prova in primis i nostri anziani e poi tutto il forza e disinvoltura, altri hanno sentito il peso del- nostro staff, che ha dovuto ogni giorno combatte- la “reclusione” e l’hanno voluto gridare su un fo- re con la paura di un Virus “Infame” (cosi è stato glio, con parole di rammarico e paura soprattutto nominato dai nostri ospiti) che si nascondeva die- per chi ha dovuto soffrire per questo Virus. tro ogni insidia. Oggi finalmente abbiamo iniziato a portare un Abbiamo dovuto cambiare ogni volta i nostri pro- gruppo di Nonni nel salone a pian terreno, dove si grammi di lavoro in funzione dell’evolversi della è iniziato nuovamente a far colazione, pranzo, cena pandemia per proteggere i nostri ospiti e pur sop- e naturalmente si è ripreso a fare gran parte delle portando un duro lavoro, oggi siamo orgogliosi di attività che si svolgevano prima della pandemia. quello che siamo riusciti ad ottenere. Ovviamente l’entusiasmo per questo ritorno è pal- Da non dimenticare che tutto ciò lo si è ottenuto con pabile a vista d’occhio e in tutti si rivede la voglia di forza e la comprensione (al bisogno mascherine, gel comunicare, la voglia di vivere la giornata in modo e video chiamate) dei nostri Nonni e con il supporto più “normale”. morale di tutti i parenti che ci hanno dato sicurezza e L’emergenza Coronavirus non è ancora finita, ma tranquillità nello svolgere le nostre mansioni. ritornare a vivere la nostra quotidianità, è sicura- In questi mesi i nostri Nonni hanno vissuto una mente segno di speranza per il nostro futuro. OT TO B R E 2020
■ A cura dell'equipe del Centro VILLA SABBATINI RIPARTIRE RIFLETTORI SU Il Centro Socioriabilitativo Diurno Villa Sabbatini Così abbiamo inventato nuove attività, che ci han- ha ufficialmente riaperto il 16 giugno dopo 100 no permesso di mantenere quel legame che con- giorni di chiusura causa emergenza sanitaria. tinua a far sentire Villa Sabbatini un unico grande 100 giorni in cui operatori e ragazzi sono stati gruppo. comunque in contatto. I primi tempi in modo più Spontaneamente, dal primo giorno ci sono stati sporadico e a partire dal 14 aprile in modo struttu- scambi di messaggi, disegni, video tra i vari grup- rato alcuni educatori si sono alternati con telefo- pi per poi passare alla costruzione di veri e propri nate, videochiamate, messaggi e video quotidiani, giochi di società con personaggi, luoghi, aneddoti per restare in contatto, per rimanere UNITI A DI- propri del centro come “Villopoli” o “Indovina chi” STANZA. con i visi di tutti noi disegnati da una ragazza del 11 Poi finalmente il 16 giugno ci siamo potuti rivede- centro. E ancora cacce al tesoro, indovinelli o cru- re, anche se con modalità molto diverse! civerba preparati da un gruppo per gli altri. Non più tutti insieme ma tre gruppi si sono alter- Abbiamo privilegiato le attività all'aperto come il nati fino ad oggi in orari e spazi diversi, senza mai giardinaggio e abbiamo creato percorsi sensoriali entrare in contatto se non per salutarsi a distanza, tra gli alberi del giardino del centro. magari da una finestra, con il rischio di non essere Dopo qualche tempo ha preso vita anche un nuo- riconosciuti tra camici, occhiali protettivi, cuffie e vo laboratorio di sartoria, per sdrammatizzare l'u- mascherine. tilizzo del camice idrorepellente e renderlo "mate- Che fatica non potersi riabbracciare dopo tanto riale di attività". Operatori e utenti hanno immagi- tempo! nato, disegnato e confezionato il loro abito ideale, E quanto è stato, e resta complicato spiegare ai in tessuto tnt e, quando l'emergenza sanitaria lo ragazzi il perchè... Abbiamo dovuto reinventarci permetterà, ci piacerebbe organizzare una bella modalità per comunicare con loro e per rimanere sfilata che potrebbe simbolicamente rappresenta- in contatto fra i vari gruppi, consapevoli dell'im- re la fine di un periodo difficile, complicato ma che portanza di attenersi scrupolosamente a tutte le come ogni momento di crisi può rappresentare indicazioni per la prevenzione sanitaria. anche occasione per scoprire nuove potenzialità. OT TO B R E 2020
■ A cura di Alex, Giovanni, Marco, Nicoletta LUPI SOCIALI RACCONTI DEL PRIMA E DOPO PRIMA DEL LOCKDOWN RIFLETTORI SU Tutto è iniziato a febbraio, non potendo frequen- colorato ed il legno di recupero che abbiamo levigato bello e vivibile per tutti!! Anche il nostro orto è sta- tare luoghi pubblici ma avendo molta voglia di an- e colorato. Dopo aver prodotto quadri per tutta la to curato con tanto amore (abbiamo tanto tempo). dare in giro, abbiamo pensato di andare al fiume, montagna ci è venuta l’idea di costruire le “furiot- Che dire... A noi piace molto andare in giro con il siamo fortunati, la nostra montagna ha tanti bei te” fermaporta, fatte con una bottiglia di plastica pulmino, fare shopping, andare al ristorante, fare posti dove poter fare passeggiate e tanti materia- riempita di sassi e rivestita con stoffa e lana…ab- gite ecc …ma ci siamo dovuti adattare a questa si- li da regalarci per creare prodotti. Al fiume abbia- biamo creato una grande famiglia colorata e buffa. tuazione e tutto sommato il tempo ci passa bene mo raccolto dei sassi è così che ci siamo ritrovati a Nel frattempo visto che siamo sempre in veranda ugualmente. Ci mancano un po' i nostri amici che giugno chiedendoci cosa potevamo fare, abbiamo abbiamo pensato di renderla più allegra, così con non possiamo vedere perché sono in un altro tur- guardato quello che avevamo al centro e ci siamo il legno e le pigne (fortuna che abbiamo scorte ab- no o a casa, ma la tecnologia ci ha aiutato. Stiamo ricordati dei sassi che avevamo raccolto prima della bondanti, la nostra ringhiera si è trasformata in un facendo video di saluti e racconti ed abbiamo an- chiusura, che fortuna!!!! bellissimo prato colorato con farfalle, fiori e pigne! che creato delle canzoni cambiando i testi di felicità Un po' ci ha aiutato anche internet e così ci sono Nelle nostre passeggiate al parco abbiamo visto e il ballo di Simone e fatti video clip per scambiarci tante belle idee per utilizzarli, è così che sono nati dei molta sporcizia perciò ci siamo muniti di pinze rac- i nostri messaggi di saluti bellissimi quadri con gatti, uccellini, topi, fiori, caset- cogli-rifiuti e ci siamo trasformati in ottimi racco- Adesso stiamo pensando a cosa inventarci ancora te, pesci… tutti fatti con i sassi che abbiamo lavato e glitori con la soddisfazione di aver reso il parco più con la speranza di tornare presto alla normalità. 12 ■ A cura di Alex, Giovanni, Marco, Nicoletta RITORNO AL CENTRO DIURNO LUPI SOCIALI Da giugno siamo ripartiti “alla carica” finalmente!! Quali sono le cose positive di questo periodo: Prima c’era il lockdown. Abbiamo ricominciato a fare i nostri lavoretti: far- “La cosa positiva è che ho conosciuto Gianluca che è alto grosso e parla falle e pigne per la ringhiera, abbiamo abbellito il nostro Centro e recupe- con il telefono.” rato i fiori e il giardino annaffiando. Abbiamo vangato, concimato e messo Marco: “Io ho imparato un nuovo lavoro: cucire le trecce.” le piantine. Abbiamo ricominciato i lavori di falegnameria con legno per Giovanni: “Io ho lavorato per riparare la dondola. Abbiamo ricominciato a quadri, abbiamo costruito le rondini e porta cellulari. Poi abbiamo costru- fare l’attività di motoria con le bici e i pedalatori e ci motiviamo a vicenda.” ito le bambole le bottiglie e con i sassi. Un esercito di bambole colorate. “Tra le cose nuove c’è che abbiamo conosciuto un nuovo jolly Giovanni e Insomma ci siamo rimboccati le maniche per recuperare il tempo perso poi anche altri come Andre, Lia, Laura che la conosciamo già ma è stato nell’epidemia. bello ritrovarla.! Giovanni: “Durante i pomeriggi mettiamo la musica dal pc e a me piace 5 Quali sono i cambiamenti più grandi che avete trovato? settimane di Omar Copazzi.” Giovanni: “Alcuni ragazzi fanno il turno del mattino e altri il turno del po- Marco: “Rimanendo fino alle 18 facciamo merenda con il Cucciolone e meriggio e non possono più stare insieme. Un nostro amico è tornato per Marco mentre lo mangia pensa a Belen.” 2/3 volte poi è rimasto a casa per i genitori non riescono a portarlo. E un Operatori: “Come operatori ci siamo trovati a vivere una realtà estrema- po' Massi ci manca.” mente differente, non nego un po' di ansia e paura nel riprendere ma è sta- Alex: “La mia morosa non è potuta venire al centro e allora la chiamo per to più forte l’affetto per i ragazzi, il fatto che tornando potessero rivedere telefono e la vedo (ma lei è un po' sorda).” volti e persone conosciute, anche per superare insieme le tante differenze Marco: “Ci manca mangiare tutti insieme. Mi manca poterci abbracciare e e difficoltà del momento. I numeri piccoli ci hanno regalato relazioni più anche baciare.” vicine, un tempo dedicato che ci ha certamente aiutato ad entrare in una Giovanni: “Vogliamo fare delle uscite ad esempio andare al panorama o al relazione profonda e unica. Continuiamo a reinventarci tutti i giorni e a Grandemilia. O andare al mare come facciamo tutti gli anni.” progettare attività per uscire da questa situazione difficile confidando che insieme tutto è più facile.” OT TO B R E 2020
■ A cura di Francesca Secchi FOSSETTA REINVENTARE FOSSETTA... RIFLETTORI SU Il centro Fossetta come tanti altri centri diurni mascherina, cuffia) per una maggiore tutela dela emergere e osservare. Questa osservazione ci socio-riabilitativi non ha riperto le sue porte ai contagio; nuovi moduli da compilare e nuovi ha poi dato buoni spunti per progettare intorno ragazzi lunedi 9 marzo 2020 a causa delle re- piccoli compiti di grande responsabilità come la a nuovi obiettivi: dalle idee che abbiamo avu- strizioni imposte dall’epidemia e forse nessuno rilevazione della temperatura a chiunque entri to in questa fase di osservazione ricostruiremo di noi immaginava che quella chiusura sarebbe al centro, sanificazione frequente di ambienti e con maggiore consapevolezza quello che verrà durata a lungo. Verso metà aprile, dato il protra- oggetti utilizzati, mantenimento della distanza dopo: trasmettere meglio il valore dello stare si dell’emergenza e comprendendo l’importanza tra gli Ospiti. Possiamo dire che il centro diur- insieme. di accorciare almeno in parte, la distanza con no è stato da re-inventare in quasi tutti i suoi le famiglie e con i ragazzi dei Centri iniziando aspetti, da quelli più organizzativi a quelli più un progetto di supporti educativi a distanza, educativamente fondanti. Si sono modificati gli ■ A cura di Elisabetta Giovanardi SUPPORTI attraverso telefonate e videochiamate. Con orari di apertura e quindi anche le routine quo- cui abbiamo provato a ri-allacciare le relazioni tidiane: ad esempio non facciamo più la colazio- 13 proponendo qualche piccola attibità e qualche ne all’arrivo ma una merenda a metà mattinata/ chiacchierata per portare un po' di compagnia- agli Ospiti e ai loro familiari. Visto il progressivo pomeriggio. È cambiata completamente la fru- izione degli spazi: non possiamo più stare tutti EDUCATIVI A migliramento della situazione sanitaria e dopo un grande lavoro svolto dalla cooperativa, il 16 insieme in salone a fare un’attività, ma dobbia- mo suddividerci nelle varie stanze, soprattutto DISTANZA PER LE FAMIGLIE giugno 2020 i centri diurni hanno ripreso la loro questa estate grazie anche ad interventi di ri- attività. pristino e miglioramento dell’area esterna con il Questa riapertura ha comportato tante novità montaggio di un nuovo gazebo, siamo riusciti a perché l’attenzione primaria è posta alla sicurez- za e al contenimento del contagio. Alle famiglie sfruttare, come mai non si era fatto fino ad ora il giardino di Fossetta. Sono cambiate le attivi- DI FOSSETTA del centro fossetta sono state proposte nuove tà che possiamo proporre agli Ospiti: non fac- Durante il lock-down abbiamo costruito que- modalità di frequenza: i 9 ospiti che hanno ade- ciamo passeggiate ne uscite, non andiamo con sto bellissimo progetto che è stata una vera rito al progetto sono suddivisi in due gruppi fissi i ragazzi a fare la spesa, non si va in piscina o a opportunità per tutti i ragazzi ospiti dei centri di 5 e 4 ospiti che frequentano il servizio solo cavallo, non proponiamo attività. Continuiamo diurni a casa dopo la chiusura dei centri. Tutto per mezza giornata non usufruendo quindi del a fare attività proposte da noi operatori come è cominciato con qualche singola videochia- pasto; i trasporti sono prevalentemente a carico canto, lettura (abbiamo iniziato a leggere il pri- mata, entrando nelle loro case dopo aver sta- delle famiglie; il servizio ha modificato anche gli mo romanzo della saga di Harry Potter) musica... bilito i giorni e gli orari, orgogliosi di farci ve- orari di apertura: 8.30-12,30/ 14.00-18.00. per è cambiato il modo di proporre giochi di socie- dere le loro camere, i loro animali, i loro giochi noi operatori la nuova organizzazione ha com- tà: abbiamo assegnato ai ragazzi i loro giochi e anche i loro fratelli e nipotine. Siamo riusciti portato una compresenza più ampia( il rapporto preferiti che fanno con un operatore anziché anche ad incontrarci tutti insieme su meet, c’e- operatore -Ospite è quasi di 1:1) e quindi nuo- giocare con i compagni. Continuiamo a proporre ra un po' di confusione a dir la verità ma tutti vi orari di lavoro con turni spezzati e copertura qualche attività creativa e di disegno: ogni ra- i ragazzi del centro diurno Fossetta erano pre- fino alle 18.00, nuovo abbigliamento (camice, gazzo ha nel suo kit personale colori e fogli. Ci sente e questo ci ha reso molto molto felici. siamo inventati qualche gioco sportivo da fare Da qui in poi siamo riusciti a creare gruppi più all’aperto e abbiamo ripreso a fare giardinaggio. piccoli in modo che ognuno potesse esprimersi È sicuramente strano e a volte difficile invitare con i propri tempi. I ragazzi aspettano le no- i nostri Ospiti a mantenere tra loro le distanze stre videochiamate con felicità per vivere un e vivere in piccoli gruppi, perché fino a Marzo loro momento privato con l’operatore anche se lavoravamo piuttosto nella direzione opposta, spesso erano presenti anche i familiari che non far sentire ognuno di loro parte di un grande mancavano di riferire quanta era la voglia di ri- gruppo in cui la propria individualità deve accor- entrare, di stare insieme, di essere impegnati, darsi con quella degli altri. D’altra parte ci siamo di vedere gli amici. Sentivamo i ragazzi e i loro rese conto dei vantaggi che questa dimensione genitori più volte a settimana per farli sentire a misura di piccolo gruppo da ad ogni Ospite la meno soli e per continuare ad essere un riferi- possibilità di ricevere molte più attenzioni e noi mento importante, unico, oltre la realtà, oltre operatrici abbiamo la possibilità di notare aspet- il presente oltre la pandemia. ti che solo una relazione stretta e lenta può fare OT TO B R E 2020
■ A cura di Giorgio Rini COMUNITÀ SOTTOSOPRA LOCKDOWN AL SOTTOSOPRA RIFLETTORI SU L'8 marzo 2020 l'Emilia Romagna diventa zona soluzioni per affrontare il periodo di chiusura ri, sia di “trasformare” con la loro fantasia il rossa. È la sera dell'8 marzo 2020 quando il come per A. che è stato utile “tenere le forze, giardino per poterlo rendere più allegro; nella presidente del consiglio Giuseppe Conte di- girando intorno alla casa” o per R. “Mi sono fat- seconda giornata gli attori hanno allestito il chiara per Modena e ampie zone del Nord Ita- to coraggio” o per M. “Mi sono adeguato”. In po- giardino secondo le idee espresse preceden- lia il lockdown per evitare la diffusione del co- chissimo tempo gli operatori riuniti in equipe temente dagli ospiti, trasformando quindi una ronavirus Sars-Cov -2. Durante il difficilissimo da remoto hanno pensato dunque di orga- cyclette in un cavallo, una botte in piscina, si- e nuovo, per tutti noi, periodo del lockdown nizzare diverse attività all' interno della co- mulato un matrimonio tra due ospiti e infine anche nella comunità psichiatrica Sottosopra munità per impegnare gli ospiti, simulando in hanno creato per noi il fantasioso “Menù buo- ci siamo trovati a fronteggiare l'emergenza e parte le attività svolte prima dell'emergenza: no da matti”. modificare tutte le nostre abitudini quotidia- abbiamo simulato l'uscita al bar proponendo ne, cercando di educare gli ospiti alle nuove due merende al giorno, una nella metà mat- Intervistando i nostri ospiti abbiamo ricevu- disposizioni, al distanziamento sociale, ad tinata e l'altra nel pomeriggio, dove a turno to un riscontro molto positivo per le attività usare i dispositivi di protezione, un cambia- un ospite, rispettando le regole e i dispositivi organizzate durante il lockdown: per K. e F. mento notevole che si è notato fin dall'inizio di sicurezza, preparava il caffè e distribuiva “Molto, soprattutto l'aperitivo”, mentre per A. dell'emergenza. Gli ospiti si sono trovati da- le merendine agli altri. Abbiamo organizzato “Il Karaoke”, per R. “I momenti di svago sono vanti operatori in divisa bianca e mascherina, gli aperitivi i venerdì pomeriggio, all'aperto in stati molto positivi”, per S. “Il buffet e lo spetta- e delimitati all'interno della comunità, rinun- giardino, riuscendo a tenere la distanza di si- colo teatrale”. Tutte le attività portate avanti, ciando a gran parte delle loro abitudini, che curezza. In collaborazione con l’educatrice e oltre a favorire la socializzazione e il benes- riempivano gli spazi delle loro giornate, o ad arteterapeuta Barbara Biffi abbiamo organiz- sere degli ospiti, hanno avuto come obiettivo 14 altre attività in programma nel loro percorso zato attività di arte-terapia durante le quali gli quello di educarli alle nuove normative di si- riabilitativo; per M. infatti “Stare a casa mi fa- ospiti hanno avuto la possibilità di esprimere curezza sanitaria come ad esempio indossare ceva stare un po’ maluccio, mi piaceva andare al attraverso il canale espressivo, il loro stato del e parlare con la mascherina. Alcuni ospiti non centro diurno” o per R. “Mi sono sentito giù di momento, i loro pensieri, preoccupazioni, de- hanno manifestato dei particolari problemi ad morale perché non potevo uscire”; mentre per S. sideri ed emozioni. indossarla, come M.N. “Cerco di adeguarmi” o “Stavo benissimo perché non dovevo fare la spe- F. “Bene”, fatta eccezione di A. che riferisce sa e ci portavano i prodotti d'uso quotidiano e mi Abbiamo trasformato il nostro giardino in un “mi sento soffocare”; tutti però convengono sembrava di essere in vacanza”. Anche le uscite mini campo di pallavolo, peraltro sport pra- che sia utile indossarla, infatti S. afferma “Ne al bar, vedere amici e parenti sono state vieta- ticato già da alcuni di loro, che formano una faccio uso e capisco la situazione. Guai ad uscire te; infatti come conferma S. “Mi mancava mio squadra e ci siamo inoltre improvvisati can- senza”. Abbiamo infine chiesto ai nostri ospiti marito e la mia famiglia” o per A. “La libertà”, tanti con il karaoke. dei consigli per proteggerci dal coronavirus: mentre per F. “Niente”. L'attività giornaliera di Un’altra attività parecchio divertente e gradi- “Lavarsi le mani” risponde A., aggiungono M. cucina dove gli ospiti si impegnavano a far la ta da tutti i nostri ospiti è stato il teatro! Gli L. “anche portare la mascherina in luoghi chiusi spesa in autonomia e preparare la cena presto ospiti hanno partecipato al workshop curato e pregare”, S. “Aver fatto l'antinfluenzale”, F. “Il è stata annullata e rimpiazzata dai pasti forniti dalla compagnia teatrale Generazione Disa- distanziamento”. dalla Cir Food. Alcuni ospiti in questa situazio- gio. Nel primo incontro è stato chiesto agli Possiamo dire che lo slogan “Ce la faremo!” ne però hanno mostrato la capacità di trovare ospiti sia di esprimere alcuni dei loro deside- oggi è diventato “Ce la stiamo facendo!” OT TO B R E 2020
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