AaMMMMuuTT - Mammut Napoli

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                                                                                                                      MMuuT
                                                                Periodico del Centro Territoriale a Scampia - Mammut. Gennaio 2010, anno II numero 4. euro 2

Se abbiamo voluto dedicare questo IV nu-          fare anche con il metodo e l’organizzazione.
                                                                                                          fare e pensare per
mero del Barrito al tema dell’utopia è per-       Perché se la burocrazia tradisce sempre, è
ché ci sembra che tanto nei canali istituzio-     vero però che l’azione non organizzata resta            utopie
nali che in quelli informali l’educazione e       pura, ma fallisce.
l’intervento sociale siano sempre più purga-          Per questo, alla fine di questi due anni
ti da ogni ideale di umanità e di convivenza      di lavoro educativo e sociale, condiviso con            il sogno di una scuola
sociale. Crediamo che il discorso sull’edu-       educatori, insegnanti, operatori, bambini,
cazione debba tornare necessariamente a           ragazzi e famiglie di Napoli e di altre città           il liceo autogestito di
mirare alto, avere di nuovo il coraggio di        italiane, abbiamo iniziato a tirare le somme
pensare modelli ideali, chiedere molto per        sui modi, i presupposti, i valori, le finalità          parigi
poter in seguito fare i conti con la realtà,      che hanno orientato, sin qui, il nostro ope-
ma partire da idee forti, visioni profonde.       rare. Alla raccolta, definizione e scrittura            rete per l’educazione
    Per poter fare questo è necessario però       di questi modi – organizzazione, procedu-
liberarsi dall’ossessione, a volte inibente,      re, tempi, strumenti, climi, ecc. – abbiamo             libertaria
della perfetta corrispondenza fra riferimen-      dato il nome, provocatorio, di Discorso sul
ti ideali ed esperienze concrete, fra teorie e    metodo. È il Quaderno del Barrito che tro-
pratiche. Crediamo anzi che nel momento           vate allegato a questo numero del giornale,
in cui le une risultassero rigidamente coe-       il nostro piccolo contributo al ragionamen-
renti alle altre, sarebbe segno o di un ade-      to sull’utopia e sulla sua realizzabilità.                                      dei piccoli
guamento delle teorie, o di uno sconto nelle          Perché in fondo la chiamiamo utopia per
pratiche.                                         intenderci. Ma a livello di elaborazione del
    L’utopia è un problema quando si limi-        pensiero, un’idea non si può che accettare              il mito del mammut
ta a una concezione politica sognatrice e         o rifiutare a seconda che la si consideri vera
distaccata dal reale, ma anche quando si          o falsa, così come a livello di pratiche, non           felice pignataro:
proietta solo in esperienze passate (che è        c’è nulla di utopico nelle sperimentazioni:             l’utopia sui muri
facile mitizzare) o in costrutti teorici (che è   o funzionano e hanno successo, o non fun-
facile assolutizzare). Almeno nelle tradizio-     zionano. Anzi, come diceva Paul Goodman,                il paginone: fafpez
ni a cui vorremmo orientare il nostro fare e      forse le idee si possono definire utopiche
                                                                                                                                                del
il nostro pensare – il socialismo utopistico      proprio quando funzionano e non hanno                                              u a d erno
                                                                                                                                 lQ              do
alla Kropotkin, per intenderci, o l’utopismo      successo.
                                                                                                                o m    a  ggio i o sul meto
                                                                                                            in                  cor s
pragmatico alla Ward – l’utopia ha a che
                                                                                                               a r r i t o: Dis
                                                                                                             B
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
delle utopie e del fare
    Fare e pensare per utopie. Appunti su Paul Goodman
    di Giacomo Borella

    T     orno spesso a riaprire i libri di Paul
          Goodman, a rileggerne parti dimenti-
    cate, a leggere quelli che non avevo ancora
                                                     chiamava il Sistema Organizzato – in cui
                                                     la crescente astrazione e virtualizzazione
                                                     si sostituiscono progressivamente all’uma-
                                                                                                        entrambi. Al simposio annuale della Smi-
                                                                                                        thsonian Institution, a un pubblico di pa-
                                                                                                        ludati accademici, architetti, storici, dis-
                                                                                                                                                          municazione, il potere. Questo aspetto del
                                                                                                                                                          suo lavoro lo colloca, insieme a Mumford,
                                                                                                                                                          Illich, Ellul, Anders, Virilio e altri, in un fi-
                                                                                                                                                                                                              1 Martin Buber, Sentieri in Utopia,
                                                                                                                                                                                                                 Edizioni di Comunità 1967
                                                                                                                                                                                                               2 Paul Goodman, prefazione a Utopian
    letto. Ogni volta parto per cercare una cosa     no, al corporeo e al sensoriale). Capitini si      se: “Dovremmo aspirare alla decenza, non          lone di riflessione che ci è oggi particolar-          Essays and Practical Proposals,
    e ne trovo altre cinquanta. In genere apro i     definiva un “mistico pratico”, e anche qui         all’eccellenza. Non possiamo tracciare un         mente indispensabile, in un quadro in cui,             Random House 1962
    libri di Goodman, come si fa con gli autori      c’è la stessa utile tensione tra il lontano e il   confine a priori, ma in tutti i casi c’è qual-    anche a sinistra, le parole-ameba della co-          3 Paul Goodman, Two Points of
    più cari, per cercare qualche rischiaramen-      vicino, tra l’alto e il basso. Questa tensione     cosa da pianificare e qualcosa che dobbia-        siddetta innovazione tecnologica e ricerca             Philosophy and an Example, in AAVV,
    to alle mie confusioni o almeno alla ricerca     a Goodman piaceva metterla già nei titoli          mo trattenerci dal pianificare. Ciò spesso        scientifica vengono ancora incredibilmente             The Fitness of Man’s Environment,
    di spunti che le spingano in una direzione       dei suoi libri: Utopian essays and Practical       significa decidere quando introdurre tecno-       e indiscriminatamente santificate, sempre              Smithsonian Institution Press 1968
    più vitale e proficua, meno angusta. È giusto    proposals (Saggi utopistici e Proposte prati-      logia, per avere una base decente, e quando       e comunque legittimate a prescindere dai            4 Paul Goodman, Valori oggettivi, in AAVV,
    quello che dice Colin Ward di Goodman: il        che) o Little prayers and Finite experiences       invece non introdurre tecnologia, per ave-        loro contenuti, costi, effetti sull’ambiente e         Dialettica della liberazione, Einaudi
    suo lavoro ci mostra come “in tutti i pro-       (Piccole preghiere ed Esperienze finite). La       re libertà”3. Qualche mese dopo, al mitico        sull’esistenza umana.                                  1969
    blemi della vita quotidiana ci confrontiamo      sua diffidenza per l’utopia pura, astratta, è      convegno “Dialettica della liberazione” di                                                             5 Paul Goodman, prefazione a Utopian
                                                                                                                                                             5. Infine mi piacciono molte poesie di
    con la possibilità di scegliere tra soluzioni    espressa nel titolo di una sua intervista del      Londra, si rivolge ad un pubblico di anti-                                                               Essays and Practical Proposals, cit.
                                                                                                                                                          Goodman. Che io sappia non sono mai
    di tipo autoritario o libertario”.               ‘67: Utopian means they don’t want to do           psichiatri, filosofi, militanti del movimento:                                                         6 Paul Goodman, Little Prayer and Finite
                                                                                                                                                          state tradotte in italiano, ed è un peccato.
        In questi anni, per leggere Goodman, si      it! (qualcosa come “Utopistico significa che       “Secondo me molti discorsi politici sono                                                                 Experience, Harper & Row 1972
                                                                                                                                                          Provo a tradurne qui tre frammenti, un po’
    deve fare un po’ di fatica: della gran mole      non vogliono farlo davvero!”). Egli sembra         troppo ambiziosi. La gente intende usare il
                                                                                                                                                          sbrigativamente, perdendo quasi tutto in
    di saggi, pamphlet, romanzi, racconti, pièce     applicare il principio che secondo Martin          potere politico per raggiungere qualcosa di
                                                                                                                                                          termini di assonanze e fonetica. Fanno par-
    teatrali, poesie solo pochi sono stati tradot-   Buber distingueva la strategia del movi-           grandioso e di eccellente. Non sarà questo                                                            Per saperne di più
                                                                                                                                                          te di quel filone di poesie-preghiere scritto
    ti in italiano e attualmente è reperibile un     mento cooperativistico ottocentesco da             il risultato. Quello che si può fare è appena                                                         Paul Goodman, Gioventù assurda, Einaudi
                                                                                                                                                          nel corso di trentacinque anni, pubblicate
    solo libro (Individuo e comunità, Eleuthera,     altri filoni di ispirazione utopica: lavorare      di garantire una situazione di minima de-                                                                1964 e La società vuota, Rizzoli 1970
                                                                                                                                                          sparse nelle varie raccolte poetiche e infi-
    1995). Ma anche in inglese i suoi testi non      a “mutamenti eseguibili nelle condizioni e         cenza nella quale qualcosa di buono possa                                                             Lewis Mumford, Storia dell’utopia, Calderini
                                                                                                                                                          ne da lui raccolte negli ultimi mesi di vita
    sono ristampati da tempo e solo quest’an-        coi mezzi che sono dati”1, se tra i mezzi dati     accadere. (…) Ritengo che se noi del mo-                                                                 1969
                                                                                                                                                          nel libro Little prayer and Finite experien-
    no la giovane casa editrice californiana PM      consideriamo anche quelli che si possono           vimento rivoluzionario avessimo mire più                                                              Murray Bookchin, Democrazia diretta,
                                                                                                                                                          ce, uscito postumo. Nel primo frammento
    Press ha iniziato a ristamparne alcuni (per      inventare. È lo stesso Goodman a sostene-          modeste, tutto avrebbe più senso”4.                                                                      Eleuthera 1993
                                                                                                                                                          compare l’invocazione Creator Spirit come,
    ora siamo solo ai primi due titoli) sotto la     re: “Sembra che io sia capace di scrivere                                                                                                                Colin Ward, Anarchia come organizzazione,
                                                                                                           3. Paul Goodman attribuiva un ruolo ad-        che ritorna in diverse opere di Goodman.
2   guida dell’infaticabile curatore della sua       solo praticamente, inventando espedienti.
                                                                                                        dirittura rivoluzionario ai “professionisti au-   L’ultimo frammento è costituito dai versi
                                                                                                                                                                                                                 Eleuthera 1996
                                                                                                                                                                                                              Vittorio Giacopini, La comunità che non c’è,
                                                                                                                                                                                                                                                                                       3
    opera, Taylor Stoehr. In ogni caso, per chi      Il mio modo di scrivere un libro di teoria
                                                                                                        tentici” nelle società che “funzionano male”      finali di Little Te Deum, forse la sua poesia          Nonluoghi 2003
    voglia avvicinarsi a Goodman la migliore in-     sociale è stato quello di inventare progetti
                                                                                                        (cioè, diceva, quasi tutte quelle principali).    più nota.
    troduzione rimane il commosso saggio che         comunitari. La mia psicologia è un manuale
                                                                                                        Ma contemporaneamente il suo lavoro era
    Susan Sontag gli dedicò all’indomani della       di esercizi terapeutici. Uno studio letterario
                                                                                                        sostenuto da uno spirito robustamente anti-          Il matto che incontri per strada
    sua morte, nel ’72 (Su Paul Goodman, in          è un manuale di critica pratica. Una discus-
                                                                                                        specialistico, in cui era implicita la rivendi-      mentre parla da solo
    Sotto il segno di Saturno, Einaudi 1982).        sione sulla natura umana è un programma
                                                                                                        cazione dell’unitarietà del sapere e soprat-         sono io, per favore conducilo a casa.
    Da qualche anno il cineasta statunitense         di riforme pedagogiche e politiche. (…) Ma
                                                                                                        tutto dell’interezza dell’esistenza umana.                 Spirito Creatore, vieni.
    Jonathan Lee sta lavorando a un documen-         quasi invariabilmente (tranne quando sono
                                                                                                        Così egli rispondeva alla frequente accusa
    tario sulla sua figura, Paul Goodman chan-       indignato) vedo che comprendo ciò che
                                                                                                        di superficialità e dilettantismo nell’affron-       ***
    ged my life, ma per ora ne sono stati diffusi    non mi piace solo per contrasto con qual-
                                                                                                        tare i campi più disparati del sapere – so-
    solo alcuni brevi estratti.                      che proposta concreta che mi sembra abbia
                                                                                                        ciologia, psicologia, urbanistica, tecnologia,       Insegni in fretta e duramente
        Chiusa questa parentesi di servizio, da      più senso”2.
                                                                                                        educazione, letteratura, estetica, etica: “È         alla Tua scuola, Signore.
    lettore e non da studioso provo ad appun-
                                                         2. Goodman è stato messo giustamente           vero che non so molto, ma è falso che scrivo               Per me non sempre è chiaro
    tare un po’ alla rinfusa alcune cose tra le
                                                     tra i pensatori radicali, ma è straordinario, e    di molti soggetti diversi. Ne ho uno solo: gli             quale sia la lezione.
    molte che mi piacciono di Paul Goodman.
                                                     per me spesso commovente, come dentro a            esseri umani che conosco, nella scena che
       1. Ancor più che “utopista pragmatico”,       questa radicalità egli riservi uno spazio im-      loro stessi hanno costruito. (…) Se si tratta-       Ero insolitamente docile
    come Goodman è stato definito, mi piace          portante alla modestia. Oltre ad avere ben         no separatamente i loro comportamenti di             alla scuola elementare,
    la formula “utopista pratico”, che rinforza il   chiaro quel senso del limite in relazione a        gruppo o quelli individuali, il loro ambiente               ma non credo che sarò promosso
    suo carattere di ossimoro, un ossimoro pro-      molti temi cruciali – risorse, ambiente, tec-      o i loro caratteri, la loro dimensione pratica              alla classe superiore.
    ficuo che unisce i due opposti di un progetto    nologie, ecc. – che molta parte della sini-        o la loro sensibilità, si perde l’assunto stes-
    di trasformazione del mondo e di noi stessi      stra sta scoprendo solo oggi (quasi mezzo          so che vogliamo trattare. (…) Ovviamente             ***
    in prospettiva lunga e quello di una azione      secolo dopo), Goodman aveva una specia-            oggi è impossibile essere esperti in più di
    diretta, immediata, imperfetta, quotidiana:      le sensibilità per la dimensione modesta e         uno o due “campi”. Io non ho una risposta.           di tela grezza grigio-avena
    i due lati dell’ossimoro prendono senso uno      frugale della vita quotidiana e ne difendeva       Ma preferisco preservare l’interezza del mio         e senza stemma è la bandiera
    dall’altro. (Sarà che io, che sono un archi-     il limite, lo presidiava come un fragile ba-       soggetto – la gente che conosco – a costo di         che io reggo e non sventolo.6
    tetto, diffido un poco del primo lato e pro-     stione contro gli sconfinamenti della mega-        essere ignorante e amatoriale su tutto”5.
    pendo più per il secondo, quello pratico, e      lomania politica, pianificatoria, scientifica                                                                                      borella@albori.it
                                                                                                           4. Come abbiamo già visto, Goodman
    rivendico il potenziale eversivo e riumaniz-     del Sistema Organizzato.
                                                                                                        è stato un critico implacabile del sistema
    zante della dimensione pratica, soprattutto          Nel ’67, in due occasioni molto diffe-
                                                                                                        tecnologico, dei suoi abusi e della sua reto-
    nel quadro attuale di un mondo trasformato       renti, si rivolse su questi temi a pubblici
                                                                                                        rica, dei suoi intrecci con l’industria, la co-
    in Megamacchina – quello che Goodman             totalmente diversi, credo sconcertandoli
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
Un quid di insostenibilità
    di Nicola Ruganti

    N      ell’introduzione a L’impero e il vuoto
           di Arundhati Roy (Tea 2007), Naomi
    Klein mette l’attenzione sulla capacità del-
                                                      sono l’aspetto più spinoso della questione.
                                                          Che cosa significa sostenibile?
                                                          Sostenibile significa controllabile, si-
                                                                                                       con i sì o i no della frustrante e violenta gara
                                                                                                       per il denaro europeo o delle fondazioni.
                                                                                                          Perché i progetti meritevoli, quelli mili-
                                                                                                                                                          soldi sono per te”, ma sarebbe la fine, la
                                                                                                                                                          corruzione. Gli obiettivi che fanno i conti
                                                                                                                                                          con la realtà non possono che essere: cre-
    la scrittrice indiana di demistificare la su-     gnifica super-visionare le risorse umane,        tanti e anche radicali, spesso animati dalle       are strutture che siano occasione di lavoro
    perbia del potere: “George W. Bush dice:          il bilancio, gli strumenti e i mezzi con cui     generazioni nate tra gli anni ‘70 e ‘80, quan-     per le persone che abitano il territorio dove
    «O siete con noi o siete con i terroristi»,       si opera. Nei prontuari si consiglia di non      do arrivano alla svolta del finanziamento          si è scelto di agire; perseguire una titolari-
    e lei risponde: «Non c’è alcun bisogno di         fare il passo più lungo della gamba, fare        (perché svolgono un servizio che funziona,         tà delle scelte che sia condivisa; sperare di
    scegliere tra un malefico Mickey Mouse e i        un’analisi dei rischi, ma soprattutto rischia-   culturale o sociale che sia), si avvitano in       avere il denaro per operatori che abbiano lo
    mullah pazzi»”. Si deve fare lo stesso ragio-     re il meno possibile. Che senso ha fare un       una drastica perdita di mordente? Con la           scopo di attivare percorsi che portino all’au-
    namento per non rimanere intrappolati nel-        progetto che sia portatore di crisi per l’esi-   promessa della stabilizzazione si percepisce       tonomia lavorativa. Se l’autosufficienza nel
    le retoriche del “sociale”, non c’è nessuna       stente, per poi intrappolarlo nel perbeni-       una rottura degli argini: “ho faticato così        nostro mondo ovattato è sinonimo di casci-
    necessità di farsi affogare da discorsi come:     smo equo e solidale? Che senso ha entrare        tanto! Adesso la mia vita si sistema”. Si pre-     nale agrituristico e solidale, nel caso della
    “O il progetto è sostenibile oppure genera        in tantissime botteghe del mondo e trova-        sentano parole coltivate in sottofondo come        periferia è l’obiettivo più alto e sincero, si
    burn-out”.                                        re pochissimo, ma veramente pochissimo,          strutturazione, razionalizzazione, ma che          tratti di ragazzi in età da lavoro o di adulti.
        Siamo ipnotizzati dalla routine e dai no-     materiale territoriale? (Molti mondi, molti      diventano, in poco tempo, l’anestetico del             Che ruolo ha dunque l’operatore? Esau-
    stri discorsi: mettiamo al primo posto la         sud, ma pochissimo la propria città). D’al-      progetto. Aprire alla logica della contratta-      rirsi. Alzare continuamente il tiro, insieme
    conservazione della lucidità (e la mettiamo       tro canto i centri sociali sono sostenibili      zione consapevole con le istituzioni, oppu-        alle persone del territorio dove lavora, ma
    accanto all’essere giustamente retribuiti)        solo e soltanto se si accetta di stare intrup-   re alla partecipazione ai bandi, non è reato       alle stesse condizioni. Ognuno sceglierà se
    ma poi, accecati dalla chimera del funzio-        pati, allineati e coperti nella retorica della   quando è chiara la soglia del compromesso;         il proprio percorso sarà con pochi oppure
    namento e dei soldi, perdiamo la capacità         contrapposizione e dello scontro ideologico      ma com’è possibile che ogni progetto (sen-         con un po’ più di pochi (ma di sicuro non
    di ascoltare sia le persone che stanno ai         (anche quando viene predicata con decisio-       za criticarlo troppo da sinistra) dopo poco        potranno essere tanti). Nell’agire sociale
    margini della società, sia quelle che con         ne la non aggressione o la non reazione).        inizi a sputtanarsi? E non per colpa delle         spesso non siamo né carne né pesce, né
    quei margini riescono davvero a dialogare.        Se si lasciano perdere anche le macro or-        istituzioni, né per crollo di credibilità, ma      assistenti né assistiti. Dobbiamo riuscire a
    L’errore più grave lo commettiamo quando          ganizzazioni, stringendo il campo, rimango-      perché il percorso precedente (quello av-          considerare questa situazione, che genera
    consideriamo incompatibili due concetti           no associazioni o cooperative di piccola e       venturoso), che ha portato all’affermazione        inquietudine, come una risorsa, consapevo-
    che incompatibili non sono: la crisi – dovu-      media grandezza e ci dobbiamo confrontare        del progetto, diventa specchio di una fatica       li di perseguire lucidità e rigorosità attraver-
4   ta alle dimensioni del disastro sociale – e la    con quello che ci riguarda da vicino: le re-     da smaltire, riaffiora come punto d’appog-         so un’equilibrata ossessione.                       5
    fattibilità del progetto – che ha senso pro-      altà che dopo tanto lavorare (più o meno         gio per le recriminazioni.                             Nelle Tigri di Mompracem Yanez de
    prio quando si cimenta davvero con realtà         volontariamente) su un territorio, decidono         La domanda è se è davvero possibi-              Gomera in fondo è portoghese; combatte
    e disgregazione. È necessario non cadere          di strutturarsi maggiormente. Il passaggio       le smaltire un certo tipo di fatica oppure,        contro gli inglesi, certo, ma è lontanissimo
    nella trappola, bisogna avere la prontezza di     è naturale, ed è un passaggio di efficacia,      senza autolesionismi, considerarla un bene         dall’essere un malese: dunque non è una
    sfuggire all’insidia, di appigliarsi e chiedere   ma porta con sé diverse insidie, perché per      prezioso fin dallo slancio iniziale. Nei pro-      vittima. I nostri progetti non sono vittime
    aiuto. Obiettivi e aiuti spesso si intreccia-     quanto liberatorio può anche mettere in          getti che vanno avanti e, tra istituzioni e        del sistema, sono attori intermedi, e il loro
    no: è doveroso alternare studio e pratica,        ceppi. Al centro delle questioni si posiziona    no, tentano di incidere, spesso l’atmosfera        compito è quello di affiancarsi agli abitanti
    così come è giusto assecondare l’ossessio-        da subito l’interrogativo su come rendere        è quella di una fatica che sfinisce, ma che        di Mompracem. Se saremo fortunati ci ac-
    ne della ricerca di compagni di viaggio per       sostenibile il progetto; ed eccoci in cerchio    allo stesso tempo realizza. Può risultare in-      compagneremo nel lavoro con i Sandokan
    difendersi dalla vertigine della solitudine       ad organizzare, ma fraintesi da un equivoco      teressante ciò che succede quando inizia a         in minore (cioè i meno eroici e i più affida-
    para-eroica. Siamo imbambolati nel nostro         potente: che cosa intende ognuno di noi per      scemare la fase “adolescenziale” e iperattiva:     bili). Sono i “tigrotti” quelli con cui va fatto
    brigare e maneggiare, e corriamo il grosso        sostenibile? Si presenta finalmente la pos-      o è finito il progetto oppure bisogna aprir-       un discorso di sostenibilità, noi portoghesi
    rischio di ripetere all’infinito una pratica      sibilità di delimitare e rendere più efficace,   si e combattere la solitudine incontrando          per definizione, con ancora tantissimo da
    che da rivoluzionaria è diventata minestra        attraverso la chiarezza del compito, il pro-     chi possiede quello slancio. Altrimenti si è       perdere, dobbiamo accollarci un quid di
    riscaldata. E non ce ne accorgiamo. Un            prio lavoro; si spera in una maggiore tran-      inerti, si è lasciato spazio alla malattia che     insostenibilità.
    buon criterio per non rimanere fregati sa-        quillità data dall’arrabattarsi un po’ meno.     fa sedere e spegnere l’azione sociale quanto
    rebbe la scelta di contemplare nel progetto,      Questi sono i benefici della strutturazione,     quella culturale.                                                    nicola.ruganti@gmail.com
    un attimo prima che diventi disagio vero e        ma sono aspetti parziali perché la sostenibi-
    bloccante, il burn-out: la bruciatura.            lità non può essere un obiettivo, al massimo        Ricco e sostenibile sono sinonimi? No,
        Dire che un progetto deve essere soste-       una condizione temporanea.                       di sicuro la povertà è un buon punto di par-       Per saperne di più
    nibile non significa niente, addirittura può          I fattori da tenere in considerazione        tenza, ma certe condizioni di follia e grazia      Pëtr Kropotkin, Il mutuo appoggio, e/o 1996
    essere l’indicatore del fallimento o dell’iner-   sono: tempo, denaro e determinazione, ma         di un percorso possono esser mantenute             Giacomo Panizza (a cura di), Pensare a rovescio,
                                                                                                                                                             Comunità Edizioni 2000
    zia, se non ci chiariamo su quali siano i         come si intrecciano fra loro? Con quale di       anche quando appare un qualche contat-
                                                                                                                                                          Giulio Marcon, Le utopie del ben fare, L’Ancora
    parametri. La speranza sarebbe quella di          questi tre fattori siamo disposti a indebi-      to con il denaro, che, inutile nascondersi,           del Mediterraneo 2004
    sgombrare il campo da tutti quei dispositi-       tarci? Sembra che l’inevitabile stress accu-     significa anche maggiori possibilità di re-        Bergamaschi-De Luise-Gagliardi (a cura di), San
    vi, stratificati nel tempo, che, nel nome di      mulato durante un percorso in larga parte        lazione con il territorio o comunque con i            Marcellino: operatori nel sociale in trasfor-
    tutele e protezioni lavorative, annacquano        testimoniale debba tutto essere risolto dalla    propri interlocutori. Un progetto economi-            mazione, Franco Angeli 2007
    l’azione. Quello che ci aspettiamo da un          comparsa dei soldi, come se tutte le prati-      camente sostenibile deve interrogarsi su           Francesca Manuelli, Le Piagge. Storia di un quar-
    progetto è che sia credibile e sostenibile:       che viste, e prese a modello, non avessero       come devono essere usate le risorse. Può              tiere senza storia, L’Ancora del Mediterraneo
    la credibilità è riconoscibile nella storia del   nel loro tessuto un’altissima componente di      capitare di cedere al canto della sirena che          2008
    gruppo, mentre i vincoli della sostenibilità      usura, ma ben bilanciata con l’utopia e non      dice: “Hai avuto l’idea vincente, adesso i
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
Le molle dell’utopia
    di Giovanni Zoppoli

    P    oco meno di tre anni fa partimmo alla
         ricerca di modi nuovi di fare scuola.
    Sapendo che “fare scuola” passa per “fare
                                                       lutamente bella e ripulita da tutte le molle
                                                       di cui sopra non ne abbiamo ancora trovati
                                                       (Illich è lontano). Abbiamo invece trovato
                                                                                                         gia in costruzione nel lavoro con i bambini
                                                                                                         (le Officine dei piccoli, il nostro modo di
                                                                                                         fare scuola con bambini dai 6 ai 10 anni),
                                                                                                                                                          vuole fare scuola in modo nuovo con bam-
                                                                                                                                                          bini, ragazzi e insegnanti.
                                                                                                                                                             Alla fine piazza e Mito ci hanno insegna-
                                                                                                                                                                                                          cupazione” di un territorio; la dipendenza
                                                                                                                                                                                                          che si instaura verso i “professionisti” che
                                                                                                                                                                                                          hanno cominciato l’opera di recupero; la
    comunità”. La nostra utopia di “scuola nuo-        un qualche alleato degno di nota. Tra que-        nelle attività con i ragazzi dagli 11 anni in    to un bel po’ di cose. Ad esempio che mura      difficoltà a far incontrare abitanti e istitu-
    va” aveva quindi molto a che fare con modi         sti, tra i più importanti, lo spazio pubblico     su (ciclofficina, spazio gioco e studio, labo-   e cancellate (tanto alte quanto contropro-      zioni). E a scoprire che forse lo spazio pub-
    rinnovati di stare insieme, di condividere         abbandonato delle città.                          ratorio di break dance, progetti individua-      ducenti nella Villa Comunale adiacente          blico a cui ognuno di noi sta lavorando non
    scoperte e conoscenze. La prima impresa                Nella piazza Grandi Eventi di Scampia         lizzati e viaggi Corridoio), nella formazione    alla piazza Grandi Eventi) sono molto meno      è il proprio piccolo orticello, ma la città nel
    è stata perciò scovare compagni di strada          (oggi piazza Giovanni Paolo II), nel rione        con insegnanti e educatori, nella III edizio-    adeguate di un presidio umano per rendere       suo complesso.
    (ragazzi, bambini e adulti) che, come noi,         dei Sette Palazzi, negli spazi pubblici delle     ne del Mito del Mammut.                          vivo e vivibile uno spazio. In barba a ronde
    ancora avessero sete di scoperte. La secon-        scuole e delle associazioni che l’anno scorso         E visto che è passato un po’ di tempo ab-    e politiche securitarie di ogni dove. E che
    da quella di trovare motivi e modi dello sta-      hanno partecipato alla II edizione del Mito       biamo cominciato a tirare qualche somma.         anziché spendere fior di quattrini per esper-
    re insieme.                                        del Mammut, nel Corridoio con gli adole-          Nella piazza Grandi Eventi ad esempio.           ti e professoroni che dispensano verità da
        Da cercare insomma era prima di tutto          scenti a Napoli, Pistoia, Bologna, Venezia,       Quando cominciammo erano solo siringhe           dietro a una cattedra, per fare formazione
    l’aggregante della nostra utopia, qualcosa         nel Comitato spazio pubblico di Scampia e         e sangue. Oggi è diventato un punto di rife-     è molto meno costoso e più efficace partire
    in grado di unire, ma che non riguardasse          nelle altre realtà della rete del Centro ter-     rimento per ragazzi, bambini e famiglie che      da bisogni, potenzialità, curiosità e terreni
    fare soldi, successo, potere. Né volevamo          ritoriale, concentrare forze e attenzioni su      frequentano il Mammut. Tutti più o meno          comuni interni ai singoli contesti.
    costruire la nostra scuola-comunità attorno        questi luoghi si è dimostrato tra le poche        consapevoli che il loro stare insieme ha            Il Barrito, arrivato al suo quarto nume-
    alle disgrazie altrui, trovando nel “sofferen-     possibilità per stare insieme e sentirsi in       come collante il recupero di quello spazio.      ro, cerca così di farsi ancora di più “spazio
    te”, nel “disagiato” la molla alla relazione       sintonia con la propria utopia.                       L’altro esempio di quanto lo spazio pub-     pubblico di riflessione” tra chi si è messo
    con i pari (gli altri salvatori) o i non pari (i       Occuparsi di uno spazio pubblico vuol         blico possa essere un grande aggregatore è       alla ricerca insieme a noi. Tentativo che
    disagiati appunti). Non ci andava più bene         dire dare cura a qualcosa di “esterno”, qual-     il “Mito del Mammut”, con cui siamo par-         passa da un collegamento ancora più forte
    nemmeno la molla della rivendicazione nel-         cosa che ti costringe a uscire dal tuo forti-     titi tre anni fa tra grande sfiducia e fatiche   con il gioco del Mito del Mammut, diven-
    la tragedia: se tutto va male, se tutto è pe-      no-gabbia. Da solo non puoi farlo, perché         per trovare qualche scuola che (senza costi      tando uno spazio di racconto, confronto e
    renne emergenza, la molla a stare insieme          uno spazio pubblico in genere è grande e          e con un impegnativo supporto da parte           aggiornamento rispetto a quello che ciascu-
    diventa la disperata ricerca del “male” e del      contiene relazioni, arredi, assetti… la cui       dell’equipe Mammut) volesse partecipare al       no sta portando avanti nel proprio contesto.
    cattivo, del colpevole di turno contro cui         liberazione necessita del lavoro e dell’inter-    nostro gioco di teatro-quartiere. Oggi quel      Sperimentazione che inizia nel Barrito dei
6   radunare le forze (magari con il classico:         vento di tanti. Ripensare uno spazio pubbli-      gioco è diventato nazionale, scuole e asso-      Piccoli di questo numero.                                                                         7
    “armiamoci e partite!”). Nessuna di queste         co e renderlo davvero uno spazio “vivo” non       ciazioni di Bologna, Roma, Pistoia, dell’iso-       Alzare lo sguardo per guardare l’orizzon-
    molle ci sembrava più buona. Nessuna di            è compito che può essere delegato del tutto       la d’Elba, di Napoli, di Catania… hanno ri-      te può essere d’aiuto a superare le molte
    queste motivazioni ci sembrava più capa-           né a istituzioni, né a tecnici. Per progettarlo   sposto al nostro “bando di concorso”. Nelle      criticità incontrate nella cura di uno spa-
    ce di generare cambiamento, perché tutte           “vivo” e mantenerlo “vivo” c’è bisogno di chi     diverse regioni italiane coinvolte lo spazio     zio pubblico (la tendenza a farlo diventare
    troppo compromesse con una concezio-               ci “vive”. Occuparsi di uno spazio pubblico       pubblico è diventato così l’aggregante di chi    “privato”, confondendo “liberazione” e “oc-
    ne di utopia che, da “orizzonte” verso cui         in maniera stabile e non per eventi non è
    tendere, diventa un alibi in cui obiettivi         qualcosa che si possa fare solamente per-
    irrealizzabili sono la principale modalità di      ché si è “bravi e buoni”. Recuperare uno
    self-handicapping, giustificazione per non         spazio pubblico e farlo diventare vivo è
    concludere un fico secco.                          qualcosa che torna utile soprattutto a chi
        Sapevamo ormai troppo bene, per averle         ci “vive” (se solo scopre che i suoi vicini e
    provate sulla nostra pelle, dove molle così        tutti gli altri che di questo spazio fruiranno,
    possono portare (al mondo del libero mer-          sono alleati del suo star bene e non nemici
    cato, nella perennew contrapposizioni tra          con cui competere). Recuperare uno spazio
    squali e censori giustizialisti, tra carnefici     pubblico dà risultati che si vedono subito,
    anestetizzati e vittime alla perenne ricerca       di cui tutti quelli che se ne sono occupati
    di giustizia. Ruoli che ognuno si accanisce        scoprono subito i benefici. Ma dà risultati
    a recitare senza capacità di uscita. E senza       anche sul lungo periodo, perché senza for-
    accorgersi della dimestichezza con cui pas-        tini si sta meglio, e migliora anche la vita
    sa dall’uno all’altro).                            delle persone e della città. Prendersi cura
        Né ci andava più bene far diventare le no-     di uno spazio abbandonato è perciò qual-
    stre molle la nostalgia del passato o l’attesa     cosa che permette di uscire dalla dinamica
    messianica - per dirla con Bion - del grande       vittima/salvatore. Si smette di essere salvati
    salvatore che verrà a risolvere i problemi di      e salvatori, perchè ci si sta palesemente oc-
    noi poveri disgraziati (salvo poi detronizzare     cupando di qualcosa che riguarda sé stessi
    il salvatore in quattro e quattr’otto, perché      quanto il resto della città.
    quel che davvero interessa a chi fa del gran-          L’importanza dello spazio pubblico come
    de salvatore il proprio collante è conferma-       terreno su cui sperimentare interventi so-
    re che non c’è rimedio al disastro).               ciali e pedagogici non è certo una nostra
        Motivi di aggregazione tanto forti da per-     scoperta, né siamo gli unici a praticarla. Ma
    mettere di trovarci in una convivialità asso-      per noi è diventata il fulcro della metodolo-
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
La prassi del cammino

                                                                                                                                                            Lia 392. 924 6467
                                                                                                                                                            Per info e iscrizioni:
                                                                                                                                                            Tutti i Giovedì ore 17.00 -18.30
                                                                                                                                                            compostaggio domestico.
                                                                                                                                                            consapevolezza alimentare, ambiente e
                                                                                                                                                            Percorsi di formazione ed autoformazione su
                                                                                                                                                            Alimentazione e compostaggio

                                                                                                                                                                                                               Info e contatti: Yacoubou 328. 907 9559
                                                                                                                                                                                                               presso la sede del Centro territoriale.
                                                                                                                                                                                                               del territorio. Ogni Lunedì e Venerdì dalle 9.30 alle 13.00
                                                                                                                                                                                                               legale, collegamento con attività artistiche, culturali e sociali
                                                                                                                                                                                                               accompagnamento presso servizi e istituzioni, assistenza
                                                                                                                                                                                                               di ascolto e orientamento per stranieri: informazioni,
                                                                                                                                                                                                               In collaborazione con l’Ass. 3I, lo sportello è un punto
                                                                                                                                                                                                               Sportello Migranti

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Info: Alessandra 348. 903 0792
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     “E. Montale”, Viale della Resistenza 11 K - Scampia
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Ogni sabato ore 13.00 - 16.00 presso la scuola elementare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     In collaborazione con il V° Circolo Didattico di Napoli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Scuola d’italiano per stranieri
                                                                                                                                                                                                                                                                                                     - Per i grandi:

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Per info e iscrizioni: Chiara 329. 623 7361
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Tutti i Mercoledì e Venerdì ore 19.00 - 20.30.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       dance: puoi venire a ballare o, se vuoi, ad imparare.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Spazio autogestito da ragazzi e ragazze appassionati di break
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Break dance

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       anni. Tutti i Mercoledì ore 16.00 - 18.30
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       trasformazione degli spazi e sport all’aperto; dagli 11 ai 18
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Spazio di giochi, costruzione, invenzioni, cucina,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Mettiamoci in gioco…

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             biciclettate in città; dai 14 ai 20 anni.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Laboratorio di costruzione e riparazione di biciclette, e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Ciclo-officina
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             - Per ragazzi e ragazze:

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Per info e inscrizioni: Cosimo 320. 852 8208
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      esplorazioni e tanto altro. Percorsi di sostegno alla scuola.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Laboratori di: scuola con giochi, costruzione, pittura, teatro,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Officina dei piccoli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      - Per i bambini e le bambine dai 6 ai 10 anni:

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Tel 338. 502 1673 - 392. 924 6467
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              e-mail: mammut.napoli@gmail.com
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              www.mammutnapoli.org
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Piazza Giovanni Paolo II, 3/6
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             • Centro Territoriale Mammut

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            NAPOLI
    di Carlo Ridolfi

    V     iviamo tempi strani. Se un bambino
          rumeno o una bambina iraniana entra-
    no nelle nostre scuole, si pretende da loro
                                                      dell’umana dignità, la quale non viene per
                                                      lo più dedotta dai rapporti cui si deve ade-
                                                      guare, ma (tanto peggio per i dati di fat-
                                                                                                             In questo senso mi sento di dichiarare
                                                                                                         l’assoluta sfiducia nell’attuale scuola pub-
                                                                                                         blica, che, di fatto, si avvia ad essere sempre
    il “rispetto delle regole” e si lanciano alte     to!) dal nuovo, fiero concetto di uomo, d’un       di più una scuola privata: privata di mezzi,
    grida di sdegno sul fatto che debbano “ade-       uomo che non striscia procedendo come un           di intelligenze, di agibilità per un pensie-
    guarsi alla nostra cultura e ai nostri stili di   rettile, bensì di un uomo con la testa eret-       ro che non sia quello idiota e menzognero
    vita”. Vale per il burqa, il crocefisso nelle     ta, il quale ci impegna moralmente, distin-        della “scuola-come-azienda-che-deve-pre-
    aule e persino per il menu della mensa.           guendoci e differenziandoci dagli animali.         parare-al-mondo-del-lavoro” (quali sono gli
       Nello stesso tempo, i capintesta di tan-                                                          indicatori attendibili del tasso di profitto di
    to rigore formale danno per primi l’esem-            Se ci è necessaria una ortopedia del            una scuola siffatta?, e poi, di quale lavoro
    pio non solo di un pervicace disprezzo di         camminare eretti, può essere conseguente           stiamo cianciando?).
    qualsivoglia regola ne limiti l’azione auto-      che la nostra azione risulterebbe inefficace           Penso invece che sia necessario, da par-
    ritaria (sulla bandiera si sputa, i processi      se diretta o ad uno spazio così generico e         te di genitori attenti e di insegnanti ancora
    sono sempre dei complotti, al non pagare le       impalpabile da risultare presto soffiata via       intelligenti, pensare a pratiche di scuola
    tasse viene riconosciuto lo statuto di scelta     nel cielo delle idee, o a confini così angusti     indipendente: a sperimentare cioè – ne-
    morale, etc.), ma anche di una legittimazio-      da ripiegarsi su se stessa in una quasi inevi-     gli spazi pubblici là dove sia possibile, ma
    ne ormai senza freni ai comportamenti più         tabile eterogenesi dei fini (in pratica: se agi-   anche senza aver paura né delle parole né

                                                                                                                                                                                                          restituirli ai cittadini.
                                                                                                                                                                                                          piccoli - dalla puzza e dal rumore assordante del traffico per
                                                                                                                                                                                                          spazzi di incontro pubblici - e soprattutto di gioco per i più
                                                                                                                                                                                                          una grande festa di piazza nata dall’esigenza di recuperare
                                                                                                                                                                                                          100 strade per giocare
                                                                                                                                                                                                          18 Aprile 2010

                                                                                                                                                                                                                                                                              tel 3357674772
                                                                                                                                                                                                                                                                              ciruzzocal@libero.it
                                                                                                                                                                                                                                                                              www.legambiente.campania.it
                                                                                                                                                                                                                                                                                                            • Circolo Legambiente La Gru

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           339.278 4528 - 339. 405 0924
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Per partecipare:
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           martedì dalle 16.00 alle 18.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Laboratori di percussioni e danze rivolti ad adolescenti, tutti i
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Facciamo Banda

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          338. 2973937 – 348. 884 2827
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Per partecipare e collaborare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Periodo Gennaio - Febbraio 2010
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          dal Gridas, rivolti a bambini/e e adolescenti.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Laboratori per il carnevale del quartiere Scampia promosso
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Carnevale

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               o telefonare alla biglietteria: 081. 551 33 96
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               www.teatrostabilenapoli.it
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               i biglietti, gratuiti, consultare il sito del Teatro Mercadante
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Gli spettacoli si svolgeranno a inizio marzo; per prenotare
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               il Teatro San Ferdinando di Napoli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               presso l’Auditorium di Viale della Resistenza, Scampia e
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               promossi dal Teatro Mercadante di Napoli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Laboratori teatrali rivolti ad adolescenti dai 12 anni in su,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Arrevuoto

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               chirom.e.chino@gmail.com
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               http://chiromechino.blogspot.com
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Tel 338. 852 5697 – 339. 405 0924
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               via Cupa Perillo, Scampia
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Scola jungla, campo rom
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              • chi rom e... chi no
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Dal Lunedì al Venerdì, dalle 9.00 alle 16.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      suoi servizi professionali di sartoria.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      La Cooperativa La Roccia offre, presso il Centro Hurtado, i
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Sartoria
    ineducati e volgari.                              sco per l’interesse mio, della mia famiglia,       delle azioni, in spazi non pubblici che non
       Di più: siamo al trionfo dell’ostensibili-     gruppo, associazione o, peggio, consorteria        siano per ciò stesso improntati esclusiva-
    tà pornografica. Esecuzioni camorristiche,        o corporazione, uso dei mezzi improntati al        mente al profitto – forme educative e prassi
    frequentazioni private di sesso mercenario,       “familismo amorale” che non possono che            pedagogico-didattiche che pongano final-
    atti di violenza di “maestre” su bambini e        contraddire i fini anche nobili che mi sono        mente e per davvero al centro i bambini e
    bambine appena svezzati vengono mostrati          preposto di raggiungere).                          le bambine.
    con dovizia di particolari e a tutte le ore del      Viviamo in tempi interessanti. In questo
    giorno e della notte (alla faccia di qualsiasi    momento storico, in questa parte del mon-                                  carloridolfi@yahoo.it
    “fascia protetta”).                               do, noi possiamo agire in uno spazio locale,
8      Di fronte ad una situazione del genere         avendo la possibilità di connettere la nostra
    sarebbe fin troppo facile farsi prendere dal-     azione con moltissimi altri spazi locali, di       Per saperne di più
    lo scoramento e dalla tendenza alla diser-        stanza in molta parte del pianeta.                 Ernst Bloch, Marxismo e utopia, Editori Riuniti
    zione, invocando magari sulle prima pagine           È per questo che, secondo me, sarebbe              1984.
    di un possente quotidiano l’esodo dei propri      già un ottimo punto di partenza porsi l’obiet-     Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa,
    figli e la rinuncia a qualsiasi azione di resi-   tivo di un’azione che abbia come perimetro            Libreria editrice fiorentina 1967
    stenza e di trasformazione.                       lo spazio raggiungibile nel cammino. Non           Célestin Freinet, Una moderna pedagogia del
       Cercherò invece qui di proporre alcune         tanto come indicazione teleologica, ma pro-           buon senso, e/o 1997
    possibili linee di azione, non solo definen-      prio come ambito pratico del nostro agire.         Mario Lodi, C’è speranza se questo accade al
    done le necessarie premesse teoriche, ma          Fissare il nostro campo di azione nel raggio          Vho e Il paese sbagliato, Einaudi 1972 e
    indicando anche una prassi del cammino            delle persone e dei luoghi che possiamo               1974
    per non rimanere invischiati nella melma          raggiungere camminando sarebbe già un              Gianfranco Zavalloni, La scuola ecologica,

                                                                                                                                                                                              gridas@felicepignataro.org
                                                                                                                                                                                              www.felicepignataro.org
                                                                                                                                                                                              Tel. 081. 701 2721
                                                                                                                                                                                              Scampia, Napoli.
                                                                                                                                                                                              Via Monte Rosa, 90/b, Ina Casa,
                                                                                                                                                                                              Casa delle Culture “Nuvola Rossa”
                                                                                                                                                                                                                                                    • GRIDAS

                                                                                                                                                                                                                                                                           Tel. 081. 754 9133
                                                                                                                                                                                                                                                                           Arte - via Mianella 25/b, Miano
                                                                                                                                                                                                                                                                           - Tutti i Venerdì dalle ore 17.00 alle 20.00 c/o Ass. Agorà
                                                                                                                                                                                                                                                                           Tel. 081. 341 2303
                                                                                                                                                                                                                                                                           2000 – via Roberto Marcolongo, 25
                                                                                                                                                                                                                                                                           - Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00 c/o Ass. Asfor
                                                                                                                                                                                                                                                                           VII Municipalità:
                                                                                                                                                                                                                                                                           12- VIII municipalità tel. 349. 189 7510
                                                                                                                                                                                                                                                                           - Tutti i Mercoledì dalle 10.00 alle 12.30 presso comparto
                                                                                                                                                                                                                                                                           Tel 081. 543 1726
                                                                                                                                                                                                                                                                           Hurtado – Viale della Resistenza, lotto R
                                                                                                                                                                                                                                                                           - Tutti i Mercoledì dalle 16.30 alle 18.30 presso Centro
                                                                                                                                                                                                                                                                           Tel. 081. 963 7434 – 393. 846 0122
                                                                                                                                                                                                                                                                           presso piazza telematica – via Labriola, 1
                                                                                                                                                                                                                                                                           - Tutti i Lunedì e Giovedì dalle 10.00 alle 12.30
                                                                                                                                                                                                                                                                           VIII Municipalità:
                                                                                                                                                                                                                                                                           per le donne
                                                                                                                                                                                                                                                                           Info point, sportello di accoglienza, ascolto e orientamento
                                                                                                                                                                                                                                                                           Donne in rete per la la Ri-Vitalizzazione Urbana
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              • Dream Team

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       per info: 335. 173 3456
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       laboratori di carnevale
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Per bambini e adolescenti sono aperte le iscrizioni ai
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Carnevale

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Tutti i Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 11.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Trapezio

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Tutti i Martedì e i Giovedì dalle 18.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               Capoeira

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Dal Lunedì al Venerdì ore 17.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         A cura dell’Ass. Agoghè Onlus
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Lotta libera

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Tutti i Lunedì e Giovedì dalle ore 17.00
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Mercadante di Napoli
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Laboratori teatrali rivolti ad adolescenti promossi dal Teatro
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Arrevuoto
    del disincanto.                                   criterio di economia delle forze e di razio-          Macro 1996; La pedagogia della lumaca,
       Parlo di prassi del cammino perché il          nalità politica. Potremmo partire, cioè, da           Emi 2008
    punto di partenza, a mio parere, è la cor-        una azione educativa nella prossimità.
    retta definizione di quanto la nostra azione         Considero che – non tanto nell’attuale
    possa essere efficace, se improntata a quel       contingenza di governo, ma ormai da molti
    principio di responsabilità verso chi ci è        anni – sia illusorio pensare ad una riforma
    prossimo (senza voler eccedere in conno-          dell’istituzione scolastica che abbia al cen-
    tazioni evangeliche, ma semplicemente in-         tro l’attenzione per i bambini e i ragazzi.
    tendendo lo spazio possibile in cui noi si        L’amara ma logica conseguenza è che pen-
    possa agire).                                     sare ad un’azione – magari meritoria – di
       Scriveva Ernst Bloch:                          interesse generale per la riforma dell’istitu-
       L’obiettivo delle utopie sociali è l’instau-   zione scolastica è né più né meno che una
    razione della massima felicità umana e di         gran perdita di tempo e di forze.
    una libertà che non ostacoli l’aspirazione           Ritengo in questo momento molto più
    alla felicità; il contenuto, il modello cui       interessante l’azione di quei piccoli gruppi
    rimanda il diritto naturale, non è l’umana        che si dedicano a pratiche alternative sia di
    felicità, bensì il camminare eretti, l’umana      avvicinamento fisico agli edifici scolastici (e
    dignità, l’ortopedia del camminare eretti,        di avvicinamento degli edifici scolastici alle
    ovvero che nessuna schiena si curvi di-           proprie pratiche), sia di pedagogia e didat-
    nanzi ai troni reali ecc., bensì la scoperta      tica.
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
Sportello Sociale per la Famiglia                               • ULTEN Auser Insieme                                            VENEZIA
Progetto Famiglie in…sieme.                                     Sezione didattica area nord
Uno spazio di accoglienza e di ascolto sulle problematiche      Via Bakù - Torre U c/o SPI CGIL                                  • Associazione Momos
familiari; consulenza legale, psicologica e socio-pedagogica;   tel. 081. 702 3552 (antimeridiano)                               www.momosvenezia.altervista.org
incontri di gruppo; formazione per adulti; orientamento         tel. 081. 738 2035 (pomeridiano)
e accompagnamento ai servizi, rivolto ai cittadini dell’VIII    ultenareanord@libero.it                                          7 febbraio 2010
Municipalità.                                                   Il programma dell’Università Libera per tutte le                 “Extraparata” di Carnevale
Sedi e orari delle attività:                                    età è consultabile nella sezione arte e cultura del              Il frutto dei laboratori di musica d’insieme, danza,
- presso la sede dell’ VIII Municipalità 4° piano Viale della   sito www.fuoricentroscampia.it                                   maschere e puppet, trampoli e giocoleria sfilerà
Resistenza                                                                                                                       per le strade di Venezia nella II edizione di questo “contro-
lun. merc. ven. ore 9.30-13.00                                  • VodiSca                                                        carnevale”.
- presso il Centro Hurtado – Viale della Resistenza             Tel. 328. 384 2929
mar. e giov. ore 9.30-13.00;                                    www.liberavoce.135.it
ven. ore 15.00-18.00 presso il Centro Hurtado                   vodisca@gmail.com
- presso sede Rettoria dei Padri Gesuiti lotto P                                                                                 GENOVA
lun. ore 15.00-18.00                                            Giardino dei Giusti
- presso l’Istituto Don Guanella                                In collaborazione col circolo Legambiente La Gru di Scampia,     • Associazione La stanza
Giov. ore 15.00-18.00 Consulenza Psicologica previo             si lavora alla realizzazione del giardino dei Giusti nel parco   maddi.bartolini@virgilio.it
appuntamento                                                    Corto Maltese a Scampia. Da Febbraio.
Per info e contatti: 333. 147 3971                                                                                               Luogo di convivialità e di sperimentazione pedagogica e
                                                                “Croci Rosa”                                                     artistica, La stanza organizza diverse attività con i ragazzi e le
• Punta Corsara - Fondazione Campania dei Festival              Spettacolo teatrale sui diritti delle donne di e con Maddalena   famiglie in un quartiere periferico:
Teatro Auditorium, Viale della Resistenza, Scampia              Stornaiuolo e Rosario Esposito La Rossa prodotto nell’ambito     - Laboratorio di scrittura rap;
tel. 081.1956 0383                                              della rassegna teatrale “Teatri della Legalità”                  - Libro della memoria: mamme e bambini ricostruiscono la
info@puntacorsara.it                                            17 Febbraio al 28° Circolo - Napoli ore 11.00                    memoria storica del loro quartiere;
www.puntacorsara.it                                             18 Febbraio Teatro Di Costanzo Mattiello (Pompei) ore 11.00      - Corso di fotografia per adolescenti.
                                                                19 Febbraio Monastero di San Francesco da Paola (Vibonati -
“Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia”                Salerno) ore 11.00                                               3 febbraio ore 18.00
a cura di Arturo Cirillo                                        per info www.teatridellalegalita.it                              In collaborazione con l’ass. Victor Jara
tournée marzo 2010                                              ingresso gratuito, si richiede prenotazione                      Giornata di riflessione sul pacchetto sicurezza
- sabato 13, Teatro Concordia, AMAT                             Tel. 328. 384 2929 – 338. 438 4615
San Benendetto del Tronto (AP)                                                                                                   7 febbraio
- giovedì 18, Teatro di Mirano, ARTEVEN                         Apertura della casa editrice a Scampia                           Libro della memoria. Presentazione dell’esito del
Mirano (VE)                                                     L’associazione Vodisca si trasformerà in una cooperativa         laboratorio alla città.
- venerdì 19, Teatro Era, Pontedera Teatro                      editoriale e inaugurerà nel mese di marzo 2010 la nuova
Pontedera (PI)                                                  casa editrice.

• Realtà Futura Arci Ragazzi                                                                                                     ROMA
Via Cupa Spinelli lotto 3 is. F, Chiaiano
Tel. 340. 374 7267                                              BOLOGNA                                                          • Asinitas Onlus
www.arciragazzi.it                                                                                                               Centri interculturali con i migranti
realtafutura.ar@libero.it                                       • Associazione Oltre                                             marcocarsetti@asinitas.org
                                                                www.fest-festival.net                                            chiara@asinitas.org
Attività ludiche                                                                                                                 340. 057 3209
Dai 5 ai 12 anni. Aperte a chi ci vuole venire a trovare.       25 aprile 2010, Corticella, Bologna
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 17.00 alle 19.00               Festival della Zuppa                                             Progetto Miguelim
                                                                Ormai tradizionale festa di strada, il festival della zuppa      Scuola di italiano per donne immigrate
Doposcuola                                                      trasforma per un giorno anonime strade di periferia              mercoledì e giovedì dalle 9.30
Dai 6 anni in su. Aperto ai nuovi arrivi.                            in luoghi di festa.
Dal Lunedì al Venerdì
dalle 15.00 alle 17.00
                                                                                                                              P
                                                                                                                                                 dei piccoli
                                                                                                                              ic c olis s i m e       U t o    p i e
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
Redazione Barrito dei Piccoli 5° circolo didattico Eugenio Montale, classi 5°C e 5°D

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Proposte di trasformazione

                                                                                                       g n i, t rasform                 azioni                                                                                                                                                                 Tutto il mondo dovrebbe essere gratis!
                                                                                       Ut o p ie , s o                                                                                          !!!!
                                                                                                                                                 o   il   m   a re ...  e  noi ci crediamo                                                                     E poi sarebbe bello che anche nella scuola ci fosse un campetto di calcio, nell’aula un
                                                                                                                                           sott
                                                                                          ra   d ic e   d  i  a ve r visto una città                                                                                                                                                 armadietto più grande e nella palestra una fune per appendersi.
                                                                                       Sa                                                                                                                                                nitori                                                                                       Emanuele 5°D
                                                                                       Simona 5°D                                                                                            n ost ro  e  n  o  i diventiamo ge
                                                                                                                                                  ri   v a  n n  o  a  sc  u  ola al post  o
                                                                                                                                                                                                       a rl i  se   p re  n  d o no un brutto
                                                                                                                                         enito                                                  sgrid
                                                                                          e ll a  c it tà    c h e  vorrei i nostri g             i,   g  io  c a re ,  c o mandare noi e                                                                            Vorrei che la scuola fosse più colorata e anche le strade più tranquille e colorate.
                                                                                        N                                                      rd
                                                                                               d  i p  o  ss  ia m  o   andare a letto ta                                                                                                                                                                                                 Carmela 5°C
                                                                                        qu in
                                                                                        voto a scuola.                                                                                                                                                                          Previsioni utopiche… quando arrivano gli alieni???
                                                                                           iu  lio                                                                                                        i  n  o st ri  d  e sid  eri, fantasia,
                                                                                        G            5 °C                                                                                          con
                                                                                                                                                         è  v u  o to   m   a  si può riempire
                                                                                                                                               pe rò
                                                                                              to  p ia   è   u n  o   sp  azio che esiste             o    il  ve  cc  h io   c on il nuovo…                                                           Il 24 novembre 2020 alle ore 16.00 un’astronave profumata atterrerà sulla Terra. Dall’astronave
                                                                                         L’u                                                 uen   d
                                                                                              m   a g  in  a zi o n  e , pensieri, sostit pia 5°D                                                                                                             usciranno esseri a forma di fiore, con grandi occhi azzurri, profumatissimi e gentili che
                                                                                         im                                               ll ’uto
                                                                                             a l  c e rc  h  io   d i  discussione su                                                                   q  u  e st e   si   pu ò   costruire un                                                  porteranno pace e cambieranno il cuore degli uomini.
                                                                                          D                                                                                                        on
                                                                                                                                                         o n  i,  fa n ta  si a  e creatività e c         io    io  la   sc  u o la  la vorrei così:                                                                                       Giulio 5°D
                                                                                                                                              gina   zi                                              m  p
                                                                                                    p ia    è  u  n  in  sieme di imma                    so  lo   n e i  n o st ri sogni. Ad ese              ’a tr io ,  p e n n  e che scrivono
                                                                                           L ’u to
                                                                                                                   c io è un posto che
                                                                                                                                              esist   e
                                                                                                                                                                         lle  se  die, una piscin
                                                                                                                                                                                                     an  e  ll
                                                                                                                                                                                                                             o c c a rdi acrobatico                                                              Intervista a nonno Salvatore
                                                                                           “n  o n   lu  o  g o ”                             ne a    l  p  o st o  d  e                           rolle  r,   il  si g.  B
                                                                                                rr e i  c h  e  m   e tt essero le poltro               a  zi o n e   in fi n it a, maestre sui           ta  !  T  u tt o   q u e st o è meravi-
                                                                                           v  o                                                ricre                                              iorna                                                   L’utopia è una cosa impossibile come incendiare l’acqua, trovare la formula per creare l’oro.
                                                                                              a   so  le  ,  a u le   g litterate, giochi,              to   su  ll a  b o  cc  a per l’ intera g           e   è  b  e ll issi m  a ed io auguro
                                                                                            d                                                  mp    a                                               zio n
                                                                                                tu  tt i  q  u a  nti   c on il sorriso sta o che si av vera... questa sensa                                                                                                                                L’elisir della lunga vita cioè l’immortalità.
                                                                                            e                                                   gn
                                                                                               li o so  ,  è   g io ia   d i vivere, è un so volta nella vita.                                                                                                                                                                            L’asino volante
                                                                                             g                                                  na
                                                                                                 tu  tt i  v o i  d i  p ro varla almeno u                                                                                                                                                                                    Andare a piedi sulla Luna
                                                                                              a                                                                                                                                                                                                                                           Toccare il Sole
                                                                                              Alessia 5°D                                                                                                  b  a  ve  c c  h ia  c o n la nuova, ma
                                                                                                                                                                                                       ro
                                                                                                                                                         su  o   sg a  b u zz  in o sostituendo la ASIA” e quella scritta la                                                                                                Nevicare all’equatore ecc…
12                                                                                                                          oleva rinnovare
                                                                                                                                                    il                                             ANT                                                                                                                                                      13
                                                                                               Una bambina v                                                        n  a  sc  ri tta “USA L A F                          c o se   ve cchie in nuove
                                                                                                                             e fare. Un giorn
                                                                                                                                                    o    v id  e  u
                                                                                                                                                                                   la bambina tra
                                                                                                                                                                                                      sfo rm     ò  le                                                                   Se chiudo gli occhi nel mio orizzonte vedo…
                                                                                               non sapeva com fece. Grazie alla sua fantasia
                                                                                                                             osì
                                                                                                colpì molto, e c                                                                                                                                                                                                                    Una rana che nuota
                                                                                                ed era felice.                          ll ’u to p ia    a ll a  fi ne c’è riuscita!                                                                                                                                                         Io che volo
                                                                                                                              dente ne
                                                                                                 La bambina cre                                                                                                                                                                                                                                 La neve
                                                                                                 Assunta 5°D                                                                                                                                                                                                                    Pattinaggio sul ghiaccio
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Un investigatore

                                                                                                  L’utopia è…
                                                                                                   Cambiare il m
                                                                                                                     ondo
                                                                                                                                         za ta  !                                         o  fa re  q u e llo  che vogliono
                                                                                                                       no una fidan                                                 osso n
                                                                                                   Che tutti abbia                         do ve   i b  a m  bini e i giovani p           ba m  b ini che giocano
                                                                                                                        aa    S c a m pia                                gatt i, fio ri e
                                                                                                   Avere una piazz ile della scuola e vedere cani,
                                                                                                                       cort
                                                                                                   Trasformare il                                                           comandare lei
                                                                                                    Dive nta re c a lc iato  re
                                                                                                                                            ch  e  n o n  v u o le se m pre
                                                                                                                                                                                            e  e c h e  tu  tto  ritorni come
                                                                                                                         solo per me      ,                                          erso n
                                                                                                    Avere un’amica                        ia ss e ro   le  ca se , le strade, le p
                                                                                                                         ampia camb
                                                                                                    Vorrei che a Sc             g n a piena di fiori
                                                                                                                  a  c a m  p a
                                                                                                    prima... un
                                                                                                        ere  se n za  im   m  ondizia
                                                                                                                                                         ole  c olo rate e senza problemi              e a n c he una giostra
                                                                                                     Viv                                  o st ru e  nd                                 en on   c’è n
                                                                                                                            le Vele ric                           è molto grande
                                                                                                     Vorrei cambiare                        p a rc o   p e rc hé
                                                                                                                          rtile del mio
                                                                                                     Cambiare il co              a se nza macchine
                                                                                                                   b ic ic le tt
                                                                                                      Andare in
                                                                                                                           pulito                                                                              altri bambini
                                                                                                      Un mondo più                                                                    mm   o  in co n tr a re
                                                                                                      Eliminare la gu
                                                                                                                            erra
                                                                                                                                            p iù   g ra n d e  e  bella così potre
                                                                                                                            uola e farla
                                                                                                      Cambiare la sc
                                                                                                       5°C
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
C’era una volta… anzi forse non c’era                        Ma un giorno un bambino, col mento all’insù
qui ha inizio la storia che il Mito ti svela.                gli passa di fianco ed esclama: “’O Mammùt!”
C’eran ciliegi, meli e nocciole,                             Chiama tutti a raccolta, amici e parenti,
c’erano pascoli e bei prati in fiore…                        che di fargli da gambe sarebber contenti,
                                                             ma prima delle gambe ne diventano il cuore,
… Poi un giorno arriva la città.                             e lo portano a spasso per le strade e le scuole.
E sai come arriva la città?
                                                             Qualcuno lo porta a scoprire le storie,
                                                             di nonni, campagne e perdute memorie.
                                                             Altri vanno con lui attraverso il quartiere,
                                                             per cambiare gli spazi a loro piacere.

                                                             Trasforman città, aiuole e rioni,
                                                             dan forma ai suoi sogni e alle loro invenzioni.

                                                             E siccome il lavoro, benché divertente,
                                                             è molto e ha bisogno di parecchia gente
                                                             gli danno una voce: un giornale, “il Barrito”
                                                             che vuole svegliare ogni adulto assopito.

                                                             E così tra disegni, racconti e fumetti,
                                                             il Mito è arrivato, scendi in strada, che aspetti?!
                                                             Ascolta il tuo cuore, inventa progetti…
                                                             sian sogni e visioni di folli architetti!
                                                                                                                                                                  vane, il
                                                                                                                                       c  h e   s  e così gio Pistoia,
                                                                                                                                     n
                                                                                                                        anni! A è già arrivato a re
                                                                                                      o mpie 3                                                        lt
                                                                                         m   u t ”  c                    Sca ia sola D’Elba. O mut
                                                                                                                                m  p
                                                                      d  el Mam re partito da                                              I                           am
                                                       Il “M   i t o
                                                                  i tea    t r o  q  u  artie
                                                                                                    ,M     e  s s in   a , Mil   a  n o ,
                                                                                                                                      nia    .  I l M   it o de  l M
                                                                                                                                                                     scuola
                                                       gioco d nova, Bologna à della Campa o a fare della
                                                                   Ge                                  t                                  it                            la città.
                                                       Roma,                  li  e  in   altre cit giocosa, un inv er trasformare rrito
                                                                     apo                       a gara                              rtire p                        e, il Ba
                                                        che a N               e  s sere un                    d a    dove pa sono allungat ervirà
Con signorotti pieni di numeri, misure e grandezze,                   a   a                           e   e
                                                         continu ove si sta ben artecipanti si utnapoli.org) s rarsi
                                                                       od                               ip                          amm                              cont
che inventano casoni, palazzi e stranezze.               un post le distanze tra                               u  t ,  www.m piazza” dove in to numero
                                                                         e                                m
                                                          Visto ch l sito del Mam zio comune, “                                                                  ques
                                                                                                                                                    enti. In (e di altri
Ma persi nei numeri dei loro progetti                      (as s  ie m    e  a
                                                                                              re  d  a  s p  a
                                                                                                                               ,s  u g g  e r im
                                                                                                                                                                ito
                                                                  o r a   d  i  più a fa erte, difficoltà pubblici del M ettamente dai
si scordano degli abitanti, quei grandi… architetti.        anc
                                                                            ontarsi
                                                                                           scop
                                                                                                            i dagli s
                                                                                                                            pazi
                                                                                                                                              ile) scrit
                                                                                                                                                             ti dir
                                                            per racc primi raccont un lavoro sim
                                                                             ei                   facendo
                                                             troveret                stanno                                                                        o 2009/
                                                                                                                                                                            2010:
                                                                          i c  h  e                                                                      t , a n n
E così insieme a palazzi, strade e motori,                    grup     p
                                                                                anti.                                         o del M
                                                                                                                                            ammu
                                                               p  a r t e c ip                                 d e  l  M   it
arrivò una città senza molti colori.                                                           dizione                                        Napoli                 rotta)
                                                                    c r it t i  a lla III e                      p   e  d  e i Nudi –                  li -Fuorig
                                                                Is                                        s e  p                              a g n  o
Sparita la campagna, sotto tanto cemento,                                           oglio, S
                                                                                                .G    iu
                                                                                                                       ”, Napo
                                                                                                                                     li (B
                                                                  Ass. Trif Progetto uomo                                          ano)                              mpia)
enormi colonne si innalzano al vento,                              Coop so
                                                                                    c. “
                                                                                                      o  li  ( S  e  condigli                i,  N   a p oli (Sca
                                                                                                  ap                                    z  z
                                                                                     oiris, N                            ette pala                 inutili,
                                                                                                                                                               Roma
in una piazza enorme, cocente di sole                               Ass. Arc i, Gatta blu e S                                      lm  e  n  t e
                                                                     Coop A
                                                                                     lise                           o, Socia
ma senza più ombra, ristoro e parole.                                                      n a ,  C  ubolibr
                                                                                      ale
                                                                      Ass. Alt                      aca)
                                                                          T o  r  B  e lla Mon                b  ra, Nap
                                                                                                                                oli
                                                                        (                          a c a d a
                                                                                        ca Abr
Tutta la gente passando di fretta,                                       Ludote                erto, Pis
                                                                                                               toia                       apoli)
                                                                          Ass.      S  c o n c
                                                                                                             ,  S  .  G   iorgio (N
da quelle colonne restava interdetta.                                                      ido Dor
                                                                                                        s o
                                                                            Sms Gu                n a u ta, Mila
                                                                                                                          no
E nella sua mole, quella creatura non piccina,                              Ass. M
                                                                                          e d io
                                                                                                                  ’Elba
                                                                                        D o r a d , Isola d
si sentiva molto sola, spoglia e bruttina.                                    Ass.                                     ova
                                                                                           a S  t a n za, Gen                  lt a”, Bolo
                                                                                                                                                 gna
                                                                               A  s s . L                            “ A  .V o
                                                                                              Compr.
                                                                                                              14                       mpia)
                                                                                Istituto                              a p  oli (Sca                        Rosa)
                                                                                          C  a r lo  Lev     i,  N
                                                                                                                                a p o li  (Monte
                                                                                 Sms                            attico       N
                                                                                                                                                   mpia)
                                                                                         C  ir colo, did o, Napoli (Sca
                                                                                  5 8  °                        ttic
                                                                                                olo dida
                                                                                    5° Circ
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
prima traccia: LA                          FINESTRA:                                                                                  seconda traccia: ’O                              PANARO:
    Chi guarda e cosa si vede dalla finestra?                                                                                             Nella tradizione di molti paesi del Sud “’o panaro”è un ascensore improvvisato, un piccolo ce-
    Raccontate chi siete, lo spazio che avete scelto, com’è e come pensate di trasformarlo.                                               sto o un piccolo secchio attaccato ad una cordicella che viene calato e tirato su dalle finestre
                                                                                                                                          per recuperare la spesa o altri oggetti, in modo da non dover fare le scale tutte le volte!

                                                                                                                                          Calate ’o panaro:
                                                                                                                                          Quali cose mandereste ai bambini e alle bambine di altre città?
                                    o lo   D  id a tt ic o di Scampia                                                                     Piccoli semi, disegni, scoperte fatte e suggerimenti, in modo che qualcuno
                          58° Circ                                                               S Kennedy d
                                                                                                                       i
           Racconti dal                                                    a sc u o  la  IS   E                                           distante da voi possa tirare il paniere e ripetere le vostre esperienze.
                                     io  r i e  d e lle  Scimmie dell o sporco, maltrattato,
                          ppo dei F                                rdino, tutt                         le piante, gli
           Siamo il gru              a  s c  uo la  c ’è  u n g ia
                                                                              o tt i,  ci  s o n  o                                              Darei:                                                                             Darei:
                           lla nostr                                sti dei b
            Scampia. Ne e bello: ci sono pietre, re
                            ch                                                                        formarlo…                                  un invito p
            brutto ma an i, i mandarini, i limoni…                                    m   o  tr  a s                                                         er                                                                 Fiori
                           bin                           o per questo
                                                                           vor re m                                                             il nostro gio giocare insieme
            alberi, i bam                    c e m   o lt                                                                                                      rn                                                 La nostra finest
                                                                                                                                                                                                                                   ra
                            m’è non    p  ia                                                                       di frutta;                  per leggerlo ale, il barrito del ma
             A noi così co                                                            di m    a  n d   a  r in i e                                             e divertirsi            mmut,                                  Pastelli
                                                             re m  o altri alberi                       lorati. Le sca
                                                                                                                          le                   un vestito                                                                          lle
                             a spazz a tu   ra  ci  p ia n te
                                                                     lo e dei   la m   p io n  i  c o
                                                                                                                           ci                               di
                                                                                                                                              le nostre o danza                                                    Pane e carame
             Al posto dell lamiere metteremo il cie                                       N   e  llo     spazio vuoto                                      pin                                                                 Piante
                              le                                       fatte d a  n  o i.
                                                                                                       a panchina c
                                                                                                                         on                  i poster ch ioni
              dove ci sono mo con delle mattonelle                                    fi o r i,  u n                                                       e abbiamo                                                     e a costruire
                             tire                         no alle giostr
                                                                           e ta n ti
                                                                                                     ’aria aperta.                          un libro                    fatto a scu                       Aiuto a pulire
              rotte le rives           str  e  e a tt  or                        le z io n e   a  ll                                                                               ola
                              elle gio                                 er fare                                                              spazi per g
              vorrebbero d vicino all ’orto un prato p                                                                                                    iocare
                                                                                                                                                                                                             i:
                               oi                                                                                                          sorriisi
               delle sedie, p                                                                                                                                                                       Dare                                    reti
                                                                                                                                          la ricetta p                                                          s ia                i  s eg
tracce

                                                                                                                                                         er                                                                       l
                                                                                                                                         l ’amore ch fare la pizza e il babà                           fanta ri simbo
                                                                                                                                                        ec                                                       t
                                                                                                                                         un arcobale ’è qui                                             i nos e                       co
                                                                                                                                                                                                                  n
                                 Raccon                                                                                                  giochi
                                                                                                                                                         no                                               unio a del gio
                                       ti dall ’O                                                                                                                                                                   z
                                                        fficina d                                                                       felicità                                                           stan
                                                                 ei picco
                             Il nostr                                    li
                                                                         del Mam                                                       le nostre tr                                                          orto
                                       o                                                                                                                                                                               e
                             era spor spazio si trova                                   mut                                                            adizioni                                                pign na
                                                                                                                                                                                                                          n
                                       ca e vuo             in piazz                                                                                                                                             capa
                            pulire, c           ta                    aG                                                                                                                                                                                          cose
                                       reato un , piena di imm iovanni Paolo                                                                                                                                       rad a io                               r e  le
                           scopriam              orto, pia            ondizie                  II. Que                                                                                                                     z z                ag  g iusta
                           cane ch     o co se nuove         nt ato alberi, c     e  d i si ringhe. sta piazza prim                                                                                                 pia na per
                                                                                                                                                                                                                               i
                                     e                , an                     ost                   Poi                     a                                                                                        offic ra
                           …Siam si chiama Cam diamo ai muse ruito giochi… l ’abbiamo fatta
                                    o
                          segreti. stati pure sul t lla.
                                                          i                     i, e gioc               N
                                                                                            hiamo i oi qui lavoria                        Tirate ’o panaro:                                                             pittu mut
                         …Ci si
                                                        reno e f
                                                                   atto la f
                                                                                                      n piazza
                                                                                                                   con un o,
                                                                                                                            m             Quali cose, invece, prendereste dai bambini e dalle                             mam e pulite
                                  di
                         egiziani verte ed ogni g
                                                                             esta di
                                                                                         Pio e po
                                                                                                                                          bambine di altre città o dai grandi per migliorare il                             strad
                                   ma non              iovedì s                                    i scrivia                              vostro spazio?
                                                                                                                                                                                                                                                :
                        … è ven
                                  uto pur
                                             sono ve
                                                     ri sono
                                                                  uccede
                                                                             una ma
                                                                                                             mo sim
                                                                                                                        boli                                     i:                                                        u  o la    vor rei
                                                                 travesti               gia… en                                                            Vor re                                                      sc
                        … poi a
                                 n
                                           e Ulisse
                                                     e                    ti                       trano to                                                                                          r m  are la                        er non
                       dei gioc diamo in offici una signora ch                                               pi, gatti                                     Venir  vi  a tr ovare      Pe  r t ra sf o
                                                                                                                                                                                                                        ra  n  d e   p
                                                                                                                                                                                                                                                  e
                       E voi in
                                hi.                 na dove
                                                                 pitturia
                                                                             e ha po
                                                                                        rtato un
                                                                                                                        ,
                                                                                                                                                                  lle  colo rate                    m  a d ietto g re le cartell
                               vece co
                                         sa fate?
                                                                          mo o co                 a
                                                                                      struiam finestra magic
                                                                                                                                                            Farfa                           un ar                 porta alcio e un
                                                                                                                                                                        era                                                      c
                                                  Siamo c
                                                              uriosi d
                                                                                                 o cose e
                                                                                                           n
                                                                                                                        a                                   Pittu ra  n
                                                                                                                                                                                                             c a m   po di di basket
                                                                                                             e l la  stanza                                 Fiori                                  re un               campo una casa
                                                                       i veder v
                                                                                   i!                                                                                                  c ostrui
                                                                                                                                                            Giostre                                              r   co  s truire ll ’albero
                                                                                                                                                                                                                e                      su
                                                                           Pietro,
                                                                                      Frances                                                                                               a  e  p aglia p                                  it tura e
                                                                                                                                                       Vor rei:                      le g n                                        p  iù   p
                                                                                             co, Dan
                                                                                                     iele, Pio                                                                                                e n  o  e fare                 p  alestra
                                                                                                              ,R                anya                                                                  re m                                      rito de
                                                                                                                                                                                                                                                          l
                                                                                                                                                      fiore                                 studia                                de    l b a r            t
                                               circolo “Eugenio Montale”                                                                             amico                                                       b  o ratori                  m  ammu
         Redazione del Barrito dei Piccoli, 5°                                                                                                       amica                                      fare p
                                                                                                                                                                                                         iù   la
                                                                                                                                                                                                                                                o mpute
                                                                                                                                                                                                                                                            r
                                                                                                                                                                                                                                       d  ei  c              o
                                                              è la scuola.                                                                          aiuto a puli                                                                             e   n ell ’atri
         Lo spazio che vorremmo trasformare                                                                                                         un forno p
                                                                                                                                                                   re                                                                     t r
                                                                                                                                                                                                                                  gios nti colori
                                                                                                                                                                  er fare i va                                                             i ta
         (5°D)                                                                                                                                                                   si?                                   i   d i fiori d
                                                                                                                                                                                                                sem
AaMMMMuuTT - Mammut Napoli
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