CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA

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CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
�ronicon                 N. 11 - O ttobre 2019

P arrocchia A ssunzione B eata V ergine M aria
            C astiglione d ’A dda
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
Chonicon

              Periodico della parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria                               Periodico della parrocchia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria
              in Castiglione d’Adda, diocesi di Lodi.                                                                            in Castiglione d’Adda diocesi di Lodi
              www.parrocchiacastiglionedadda.it                                                                                   www.parrocchiacastiglionedadda.it

              N. 11 - Ottobre 2019                                                                              Contatti:
              Pro manuscripto                                                                                   mons. Gabriele Bernardelli, parroco                        0377.900.421
                                                                                                                                                                 dgbernardelli@gmail.com
                                                                                                                don Luigi Donati, vicario parrocchiale                     0377.909.142
                                                                                                                don Manuel Forchetto, vicario parrocchiale                 0377.900.584
                                                                                                                                                                manuel_forchetto@libero.it
                                                                                                                don Abele Uggè, collaboratore pastorale		                 0338.8397.222
                                                                                                                                                                      abeleugge@teletu.it

                                                                                                                Orario Sante Messe:
                                                                                                                Feriale		     8.30 - 18.00
                                                                                                                Festivo durante anno scolastico 8.30 (Incoronata);
                                                                                                                					                           9.45 (dei ragazzi e delle famiglie);
                                                                                                                					11.00 (Messa grande);
                                                                                                                					18.00
                                                                                                                Festivo estivo				8.30 (Incoronata);
                                                                                                                					10.30 (Messa grande);
                                                                                                                					18.00

                                                                                                                Ogni domenica  ore 16.30 (17.00 estivo):
                                                                                                                			            vespri, catechesi e benedizione Eucaristica
                                                                                                                Ogni giorno		  ore 8.05, lodi mattutine;
                                                                                                                			            ore 17.30, recita del santo Rosario
                                                                                                                Ogni martedì		 ore 20.30 (all’Annunciata), recita della coroncina
                                                                                                                			della Divina Misericordia
                                                                                                                Ogni giovedì		 dalle 9.00 alle 11.30 adorazione Eucaristica
                                                                                                                			            per le vocazioni sacerdotali
                                                                                                                			            dalle 20.45 alle 21.45, preghiera personale
                                                                                                                			            dinanzi all’Eucaristia con possibilità di confessarsi

                                                                                                                Confessioni:		       ogni giovedì dalle ore 20.45 alle 21.45
                                                                                                                			                  ogni sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.00

                                                  In copertina:                                                 Battesimi:		         Terza domenica del mese
   Il gruppo marmoreo dell’Assunta, realizzato nel 1857/58 dallo scultore G. M. Benzoni in marmo di Carrara,
                benedetto dal beato Pio IX, collocato nella chiesa parrocchiale nell’ottobre 1858

                                                                                                                                                                                  CHRONICON - 3
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Editoriale Parroco                                                                                                                                              Editoriale Parroco 

    “Vi ho tr asmesso ciò che anch’io ho ricevuto” (1 Cor 15,3)                             2. Il cammino di quest’anno
                Linee pastor ali per l’anno 2019/2020                                       Quest’anno, come già annunciato nel momento di “chiusura” dell’anno pastorale, al
                                                                                            termine cioè della processione del Corpus Domini, la pista o il tema è desunto dalla
                                                                                            prima lettera di San Paolo ai Corinti nella quale, in due passaggi, al cap. 15 e, prima,
                                     Cari fedeli e cari amici, abbiamo cominciamo il        al cap.11 l’Apostolo parla della “trasmissione della fede”. Si tratta di due passaggi
                                     nuovo anno pastorale che è il quinto da quanto         molto importanti.
                                     don Manuel e il sottoscritto hanno iniziato il
                                     ministero in questa parrocchia.                                    Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi
                                                                                                        avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante
                                     1. Il cammino di questi ultimi quattro anni                        il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho
                                     Ciascuno di questi anni ha avuto una pista o, se                   annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché
                                     volete, un tema. I primi tre anni l’hanno mutuata                  vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io,
                                     dalla riflessione che avevo offerto nell’omelia                    che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che
                                     del mio ingresso in parrocchia, il 27 settembre                    fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo
                                     2015, lasciandomi guidare dal vangelo di Marco.                    le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a
                                     Dicevo allora che il vangelo di Marco riporta una                  più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior
                                     triplice chiamata degli apostoli. Egli li chiama                   parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve
                                     una prima volta mentre passava lungo il mare di                    a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve
                                     Galilea (Mc 1,16). Questa chiamata realizza una                    anche a me, come all’aborto (1 Cor 15, 1-8).
                                     grossa novità nella vita loro vita perché passano
dalla dispersione ad avere un centro e questo centro è Gesù. C’è poi una seconda            Voglio sottolineare soprattutto questo aspetto: Paolo trasmette ciò che ha ricevuto.
chiamata; dice il Vangelo: ne costituì Dodici che stessero con lui (Mc 3,14); essa indica   La fede cioè “non si inventa”, la fede “si riceve” e si “trasmette”.
il passaggio dal semplice fare gruppo intorno a Gesù a qualcosa di più profondo:            Ma che cosa si riceve? “Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu
“perché stessero con lui”, indica cioè il passaggio dalla aggregazione intorno a lui alla   seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve
comunione con lui. E c’è infine la terza chiamata; dice Marco: Allora chiamò i Dodici,      a Cefa, poi ai dodici”. Si riceve il cd. “kerigma”, ossia l’annuncio centrale della vita
ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi (Mc          cristiana. Come potete vedere, non si tratta di una “presa di coscienza”, di una
6,7). Questa terza chiamata è per inviarli, ossia è per la missione.                        “illuminazione”, ma si tratta di “eventi”, di fatti storici concreti. “All’inizio dell’essere
Su queste tre chiamate abbiamo “costruito” per così dire il cammino della comunità          cristiano – ha detto papa Benedetto ripreso poi molte volte da papa Francesco –
parrocchiale. Il primo anno, quello dell’accoglienza della chiamata di Gesù e del           non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento,
radunarsi intorno a lui è coinciso a livello di Chiesa universale e diocesana con           con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva”
l’Anno Santo della Misericordia. Il secondo anno, quello della seconda chiamata per         (Deus caritas est 1).
“fare comunione con Gesù”, per “stare con lui” è coinciso a livello diocesano con il        Sempre nella prima lettera ai Corinti al cap. 11,23-25, Paolo si rifà ancora al dinamismo
piano pastorale del Vescovo imperniato sulla comunione, che ha alla sua scaturigine         “ricevere – trasmettere” quando parla dell’Eucaristia. Scrive:
la comunione con Cristo nell’Eucaristia. Il terzo anno, quello della terza chiamata                    Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho
per essere “inviati”, l’anno cioè della missione, è coinciso col piano pastorale del                   trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese
Vescovo dal titolo “ … per il mondo” e ha conosciuto l’esperienza della “missione                      del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il
parrocchiale” con la fraternità dei minori di Loreto e delle Alcantarine. Il quarto anno,              mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso
quello appena trascorso, ha avuto come pista il tema: “Dalla religione alla fede” e                    modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo
ha visto soprattutto nelle lectiones divinae e nella predicazione un approfondimento                   calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta
di questa tematica.                                                                                    che ne bevete, in memoria di me».
Tutto ciò senza dimenticare lo snodarsi dell’Anno Liturgico, in cui si celebra tutto il              In questo modo l’Apostolo ci dice che l’Eucaristia, il vertice dei sacramenti,
mistero di Cristo, che è il “piano pastorale” per eccellenza.                               sta dentro la stessa dimensione kerigmatica della Chiesa. L’evento cioè di cui ci ha
Evidentemente, ciò che abbiamo vissuto nei precedenti quattro anni non deve essere          detto al cap. 15,1-8 viene “riattualizzato” nell’Eucaristia e significa che è sempre
semplicemente “archiviato”. Si tratta infatti di dimensioni dell’unica fede che sempre      “alla portata di mano”, per cui ne possiamo fare esperienza, in certo qual modo siamo
ritornano, quasi a cerchi concentrici e ci stimolano ad una costante verifica.              “tirati dentro”.
4 - CHRONICON                                                                                                                                                              CHRONICON - 5
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Editoriale Parroco                                                                                                                                              Editoriale Parroco 

L’enciclica di papa Francesco, scritta a quattro mani con il papa emerito Benedetto, Lumen    4. La trasmissione della fede dentro la “città degli uomini”
fidei, ci sarà di grande aiuto in questo anno pastorale. Nei suoi quattro capitoli essa può   La trasmissione della fede passa anche attraverso la testimonianza dentro la città
scandire tutta la pastorale di quest’anno. Essi sono: Cap. 1° “Abbiamo creduto all’amore”     degli uomini. Un capitolo di Lumen fidei, sopra citata, parla proprio di questo e ad
(Gv 4,16); Cap. 2° “Se non crederete non comprenderete” (Is 7,9); Cap. 3° “Vi trasmetto       esso potremo rifarci. Mi chiedo spesso: qual è il “nesso” tra la comunità cristiana e
ciò che ho ricevuto” (1Cor 15,3); Cap. 4° “Dio prepara per loro una città” (Ebr 11,16).       la vita del nostro borgo? Quali sono le sue emergenze sociali? Che cosa – e come
Desidero e chiedo pertanto che tutti i cammini di fede della parrocchia tengano               – può dire e può fare la nostra comunità cristiana? Che cosa ha fatto finora? Quali
conto di questo percorso. Poi lo approfondiremo soprattutto nella predicazione, nelle         sono i suoi progetti futuri? Chi è intenzionato a dare il proprio fattivo contributo,
lectiones divinae, nei centri di ascolto della Parola, nella ripresa del tema pastorale       spendendosi sulle frontiere del sociale, del politico da cristiano?
dopo pasqua, ma tenerlo presente in modo trasversale in tutte le declinazioni
pastorali di quest’anno mi sembra importante. Anche così si cammina insieme.                  5. La trasmissione della fede e la cultura
                                                                                              La trasmissione della fede trova nella cultura uno dei suoi naturali alleati. In che
3. La trasmissione della fede alle giovani generazioni                                        considerazione tiene la cultura la nostra comunità? Quali sono le modalità con cui
La trasmissione della fede è l’impegno che riguarda tutta la comunità e, al suo               possiamo “creare” cultura cristiana anche nella nostra non grande realtà? Quali
interno, ciascuno dei suoi membri. Ma è sotto gli occhi di tutti come essa rappresenti        risorse abbiamo a nostra disposizione? Come possiamo valorizzarle?
un’autentica sfida quando parliamo delle giovani famiglie e, in filiera, delle giovani
generazioni. Come è possibile avviare un cammino, oltre a quanto abbiamo già in               6. Maria è la “forma” compiuta del credente
atto, che non deve essere disprezzato, che possa rappresentare se non un’inversione           Maria è la forma più compiuta del credente. Per questo ho voluto – ed è stata quasi
di rotta una seminagione almeno promettente?                                                  un’ispirazione – avviare il nuovo anno pastorale rinnovando la consacrazione fatta
Ho detto che non bisogna disprezzare l’esistente. Mi riferisco:                               60 anni fa, l’11 ottobre 1959, celebrando il centenario dell’arrivo in parrocchia del
- alla richiesta – ancora maggioritaria – del battesimo e degli altri sacramenti da par-      gruppo marmoreo rappresentante l’Assunta.
   te delle famiglie;                                                                         La consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, che abbiamo vissuto il 6 ottobre come
- all’incontro dei genitori dei battezzandi con la coppia di “catechisti battesimali”;        un’autentica festa della fede, riprende anche la consapevolezza del ruolo “profetico”
- al coinvolgimento della famiglia nella preparazione dei figli agli altri sacramenti         della Vergine e, nello stesso tempo, del ruolo “profetico” della Chiesa, e quindi
   (catechesi, Messa, confessioni …);                                                         anche di quella manifestazione locale della Chiesa che è la parrocchia. Possiamo dire
- al coinvolgimento – anche se (molto) inferiore – dei genitori nella professione di          che la nostra parrocchia viva la dimensione “profetica” della fede, che significa avere
   fede dei 14enni.                                                                           uno sguardo “lungo e profondo” alla luce della Parola di Dio sulla vita degli uomini
Quali sentieri si devono però percorre affinché le famiglie non siano solo “oggetto”          e delle donne del nostro tempo? La nostra comunità è capace di indicare un futuro
di questa attenzione pastorale della comunità, ma diventino esse stesse “soggetti”            buono, operando le scelte necessarie affinché esso si realizzi? Quali parole profetiche
di evangelizzazione?                                                                          abbiamo detto come comunità? Quali gesti profetici abbiamo messo in atto?
Ho chiesto alla Commissione Famiglia del Consiglio Pastorale Parrocchiale di pensare          Affido a tutti – agli operatori pastorali, ma anche a quanti guardano un po’ da lontano
ad un “progetto” nel giro di poco tempo, facendo tesoro soprattutto delle famiglie            alla parrocchia e anche a chi le fosse addirittura ostile – queste riflessioni. Se qualcuno
dei bambini che frequentano la Scuola Materna Parrocchiale, ma anche delle giovani            volesse offrire il proprio contributo lo può fare scrivendo direttamente al sottoscritto
famiglie che chiedono il battesimo. La maggior parte di queste, una volta celebrato il        al seguente indirizzo mail: dgbernardelli@gmail.com
rito, si eclissa. Come è possibile coinvolgerle in un cammino che comprenda amicizia,         Con amicizia saluto ciascuno di voi
scambio, condivisione, crescita nella fede?                                                                                                                                Don Gabriele
La trasmissione della fede riguarda, evidentemente, le giovani generazioni. Ho
chiesto alla Commissione incaricata di definire un progetto di pastorale giovanile e
qualche passo è stato compiuto ma c’è ancora molto da fare.
In questo settore della pastorale giovanile mi sento di dovere fare un riferimento
anche alle Società sportive della parrocchia. É risaputo quanto sia complesso
annodare questi settori con la pastorale, tanto che non poche parrocchie – visto
anche il venir meno dei sacerdoti giovani e degli educatori – sono tentate di lasciar
perdere. É necessario coinvolgere sempre più i dirigenti delle società – a cui va la
nostra gratitudine per l’impegno davvero gravoso che sostengono – affinché lo sport
in oratorio non sia collaterale alla cosiddetta pastorale ordinaria.
6 - CHRONICON                                                                                                                                                               CHRONICON - 7
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Itinerari Formativi                                                                                                                                Itinerari Formativi 

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                      Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                        PER IL “GRUPPO FAMIGLIE”                                                ADULTI / GIOVANI OLTRE I 30 ANNI
                                                                                                                   in via di definizione
■ Domenica 29 settembre     festa anniversari di matrimonio, inizio del cammino   OTTOBRE
■ Domenica 20 ottobre       ore 17.00, gruppo famiglie                             • Mercoledì 6:        Scuola di Preghiera
■ Domenica 17 novembre      ore 17.00, gruppo famiglie		                           • Mercoledì 23:       Scuola di Preghiera
■ Domenica 22 dicembre
                                                                                   • 24 - 25 - 28 - 29 - 30:    Novena dei Morti con predicazione
                            ritiro di Natale
■ Domenica 19 gennaio       ore 17.00, gruppo famiglie                            NOVEMBRE
■ Domenica 16 febbraio      ore 17.00, gruppo famiglie                             • Mercoledì 6:        Centri di ascolto della Parola
■ Domenica 15 marzo         ore 17.00, gruppo famiglie                             • Mercoledì 21:       Centri di ascolto della Parola
■ Domenica 5 aprile         ritiro di Pasqua
■ Giugno			                 momento conclusivo                                    DICEMBRE
                                                                                   • Mercoledì 4 - 11 - 18:       Lectio divina d’Avvento
                                                                                   • Domenica 22:		               Ritiro di Natale con confessioni
                                                                                   • 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 23: Novena di Natale
Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                      GENNAIO
                    PER LE “GIOVANI FAMIGLIE”                                      • Mercoledì 22:       Scuola di preghiera

                                                                                  FEBBRAIO
Programma in via di definizione                                                    • Domenica 2:         Giornata Nazionale della Vita: Incontro formativo
                                                                                   • Mercoledì 5:        Scuola di Preghiera
                                                                                   • Mercoledì 12:       Centri di ascolto della Parola
                                                                                   • Mercoledì 19:       Centri di ascolto della Parola
                                                                                   • Mercoledì 26:       Le Ceneri. Inizio cammino quaresimale con Messa
                                                                                   				                  e imposizione delle ceneri

                                                                                  MARZO
                                                                                   • Mercoledì 4 - 11 - 18:    Lectio divina di Quaresima
                                                                                   • Venerdì 6 - 13 - 20 - 27: Via Crucis

                                                                                  APRILE
                                                                                   • Venerdì 3:		        Via Crucis
                                                                                   • 9 - 12:		           Triduo Pasquale
                                                                                   • Mercoledì 22:       ripresa del tema pastorale dell’anno

                                                                                  MAGGIO
                                                                                   • Mercoledì 6:        ripresa del tema pastorale dell’anno

                                                                                  GIUGNO
                                                                                   • 11 - 14:		          SS. Quarantore con adorazione notturna

                                                                                  Inoltre, tutte le domeniche, alle ore 16.30: Vespri e catechesi
8 - CHRONICON                                                                                                                                                CHRONICON - 9
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Itinerari Formativi                                                                                                                                         Itinerari Formativi 

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                                 Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                         GIOVANI (DUE GRUPPI)                                                                               GIOVANISSIMI

La domenica alle 19.00                                                                       OTTOBRE:
OTTOBRE                                       FEBBRAIO                                       • Lunedì 7 - 14 - 21
 Domenica 12                                   Domenica 9                                    • Sabato 26:		       ACR +
 Domenica 27                                   Domenica 23                                   • Lunedì 28:		       ore 18.30, Confessioni

NOVEMBRE                                      MARZO                                          NOVEMBRE:
 Domenica 10                                   Domenica 8                                    • Lunedì 4 - 11 - 18
 Domenica 24                                   Domenica 22                                   • Sabato 9:		        Per te mi spendo
                                                                                             • Lunedì 21:		       ore 18.30, Confessioni Avvento
DICEMBRE                                      APRILE                                         • Lunedì 28
 Domenica 1                                    Domenica 5: Ritiro di Quaresima
 Domenica 15: Ritiro di Avvento                Domenica 19                                   DICEMBRE:
                                                                                             • Lunedì 2
GENNAIO                                       MAGGIO                                         • Lunedì 9:		         ore 18.30, Ritiro d’Avvento
                                               Domenica 3                                    • Lunedì 16
Domenica 12
                                                                                             • Lunedì 23:		        ore 18.30, Confessioni Natale
Domenica 26
                                                                                             GENNAIO:
Oltre al momento di catechesi sono previsti i momenti di adorazione Eucaristica              • Lunedì 13 - 20
preparata dagli stessi giovani, con cadenza ogni 40 giorni circa.                            • Lunedì 27:		        Confessioni
Le altre iniziative saranno presentate di volta in volta sul Notiziario e sul Sito
parrocchiale, oltre che sul Gruppo di WhatsApp.                                              FEBBRAIO:
Sono invitati alle Lectiones Divinae di Avvento e di Quaresima con gli adulti e gli          • Lunedì 3 - 10 - 17
altri giovani, così come ai Centri di ascolto della Parola, alla Via Crucis dei venerdì di   • Sabato 22:		       ACR +
quaresima, all’adorazione – anche notturna – delle SS. Quarantore.                           • Lunedì 24
                                                                                             • Mercoledì 26:      ore 21.00, S. Messa con imposizione delle Ceneri
                                                                                             • Venerdì 28:		      ore 21.00, via crucis

                                                                                             MARZO
                                                                                             • Venerdì 6 - 13 - 20 - 27:   ore 21.00, via crucis
                                                                                             • Lunedì 2:			                ore 18.30, Confessioni Quaresima
                                                                                             • Sabato 7:			                Per te mi spendo
                                                                                             • Lunedì 16:			               ore 18.30, Ritiro di Quaresima
                                                                                             • Lunedì 23 - 30

                                                                                             APRILE
                                                                                             • Lunedì 6:		         ore 18.30, Confessioni Pasquali
                                                                                             • 9 - 10 - 11:		      Triduo Pasquale
                                                                                             • Lunedì 20 - 27

10 - CHRONICON                                                                                                                                                        CHRONICON - 11
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Itinerari Formativi                                                                                                                              Itinerari Formativi 

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                        Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                                GIOVANISSIMI                                                               ELEMENTARI E MEDIE

MAGGIO                                                                              OTTOBRE
• Domenica 3:         FestAnimatori                                                  •   Domenica 6:     Inizio anno catechistico
• Lunedì 4:		         ore 18.30, Confessioni                                         •   Domenica 13:    Festa del Ciao
• Lunedì 11 - 18 - 25                                                                •   Domenica 20:    Festa diocesana 14enni
                                                                                     •   Sabato 26:      Confessioni
GIUGNO                                                                               •   Sabato 26:      ore 18.30, ACR + (medie e superiori)
• Lunedì 8:		           Grest
                                                                                    NOVEMBRE
Anche per i giovanissimi, come per i giovani, sono previsti momenti di adorazione    •   Domenica 3:     ore 9.45, presentazione alla comunità dei confessandi
Eucaristica disposti lungo l’anno pastorale.                                         •   Sabato 16:      I incontro PdF 14enni
                                                                                     •   Domenica 17:    ore 9.45, presentazione alla comunità dei comunicandi
                                                                                     •   Domenica 17:    ore 15.30, Domenica IN (elementari)
                                                                                     •   Sabato 23:      ore 18.30, ACR + (medie e superiori)
                                                                                     •   Sabato 30:      Confessioni
                                                                                     •   Sabato 30:      ore 18.30, ritiro d’Avvento (medie)
Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                  PROFESSIONE DI FEDE DEI 14ENNI                                    DICEMBRE
                                                                                     •   Sabato 14:      ore 10.00, ritiro d’Avvento (elementari)
                                                                                     •   Da Lunedì 16:   ore 16.30, novena di Natale
OTTOBRE                                                                              •   Sabato 21:      Confessioni (elementari e medie)
• Domenica 20:          ore 17.30 a Casalpusterlengo, Festa diocesana 14enni         •   Domenica 22:    ore 9.45, Santa Messa e benedizione bambinelli
• Mercoledì 23:         ore 21.00 a Casalpusterlengo (Casa del giovane),
  				                  Incontro di preparazione con i catechisti
                                                                                    GENNAIO
                                                                                     •   Domenica 12:    ore 9.45, presentazione alla comunità dei cresimandi
NOVEMBRE
                                                                                     •   Domenica 19:    ore 15.30, Domenica IN (elementari)
• Sabato 16: 		         ore 18.00 a Casalpusterlengo, I incontro PdF 14enni:         •   Sabato 25:      ore 18.30, ACR + (medie e superiori)
                        II media      presso l’Oratorio dei Cappuccini               •   Domenica 29:    FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
                        III media     presso la Casa del Giovane.
                                                                                    FEBBRAIO
GENNAIO
                                                                                     •   Sabato 1: 		    Confessioni
• Mercoledì 22:         ore 21.00 a Casalpusterlengo, incontro preparazione PdF
                                                                                     •   Sabato 15:      II incontro PdF 14enni
                                                                                     •   Domenica 16:    ore 15.30, Domenica IN (elementari)
FEBBRAIO                                                                             •   Sabato 22:      ore 18.30, ACR +
• Sabato 15: 		         ore 18.00, II incontro PdF 14enni                            •   Mercoledì 26:   ore 16.30, celebrazione della Parola e imposizione delle Ceneri
                                                                                     •   Venerdì 28:     ore 16.30, via crucis
MARZO                                                                                •   Sabato 29:      Confessioni (elementari e medie)
• 24 - 25 - 26:         Pellegrinaggio PdF 14enni a Roma

MAGGIO
• SABATO 9: 		          Celebrazione PdF 14enni

12 - CHRONICON                                                                                                                                             CHRONICON - 13
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Itinerari Formativi                                                                                                                      Itinerari Formativi 

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                     Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                          ELEMENTARI E MEDIE                                                   PREPAR AZIONE AI SACR AMENTI
                                                                                                DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
MARZO
 •   Venerdì 6 - 13 - 20 - 27:   ore 16.30, via crucis
 •   Sabato 7: 			               ore 10.00, ritiro di quaresima (elementari)
 •   Sabato 14: 		               ore 18.30, ritiro di quaresima (medie)
 •   Sabato 21: 		               III incontro PdF 14enni
 •   Domenica 22: 		             Festa diocesana Cresimandi
 •   Sabato 28: 		               ore 18.30, ACR +

APRILE
 •   Venerdì 3: 		               ore 21.00, via crucis per le vie del paese
 •   Sabato 4: 			               Confessioni Pasquali
 •   Venerdì 10: 		              ore 16.30, via crucis
 •   9 - 10 - 11: 		             Triduo Pasquale
 •   18 - 19: 			                Due giorni Cresimandi
 •   24 - 25 - 26: 		            Pellegrinaggio PdF 14enni a Roma

MAGGIO
 •   Sabato 9: 			               Ritiro confessandi
 •   Sabato 9: 			               ore 21.00, celebrazione PdF 14enni a Somaglia
 •   Domenica 10: 		             ore 15.00, PRIMA CONFESSIONE
 •   Sabato 13: 		               Confessioni
 •   Sabato 16: 		               Ritiro comunicandi
 •   Sabato 23: 		               Confessioni (elementari e medie)
 •   Domenica 28: 		             ore 11.00, PRIMA COMUNIONE
 •   Domenica 31: 		             ore 18.00, CRESIME                              Cammino di preparazione alla S. Cresima
                                                                                  • Domenica 12 gennaio: ore 9.45, presentazione alla comunità dei cresimandi
GIUGNO                                                                            • Sabato 18 e domenica 19 aprile:     Due giorni Cresimandi a Pontenure
 • Lunedì 8: 			                 Inizio Grest                                     • Domenica 31 maggio: ore 18.00, S. Cresima

                                                                                 Cammino di preparazione alla Prima Comunione
                                                                                  • Domenica 17 novembre ore 9.45, presentazione alla comunità dei comunicandi
                                                                                  • Sabato 16 maggio     Ritiro comunicandi a Pontenure
                                                                                  • Domenica 24 maggio   ore 11.00, S. Messa di prima comunione

                                                                                 Cammino di preparazione alla prima confessione
                                                                                  • Domenica 3 novembre ore 9.45, presentazione alla comunità dei confessandi
                                                                                  • Sabato 9 maggio		   ore 10.00, ritiro confessandi
                                                                                  • Domenica 10 maggio  ore 15.00, celebrazione della Prima Confessione

14 - CHRONICON                                                                                                                                     CHRONICON - 15
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                          Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                    PREPAR AZIONE AI SACR AMENTI                                                       PREPAR AZIONE AL MATRIMONIO
                     DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA                                                             Vicariato di Casalpusterlengo
Incontri dei genitori dei ragazzi che riceveranno il Sacramento                         1°    19 - 26 settembre,
  • Domenica 3 novembre e domenica 2 febbraio:                                                3 -10 -17- 24 ottobre,
    ore 10.30/12.00 in oratorio, incontro formativo genitori Confessandi                      7 - 14 - 21 novembre.
                                                                                              Conclusione domenica 24 novembre
  • Domenica 17 novembre e domenica 9 febbraio:
    ore 10.30/12.00 in oratorio, incontro formativo genitori Comunicandi                2°    23 - 30 gennaio,
                                                                                              6 - 13 - 20 -27 febbraio,
  • Venerdì 22 maggio:                                                                        5 - 12 - 19 marzo.
    ore 21.00 all’Annunciata, ritiro per i genitori dei comunicandi con possibilità           Conclusione domenica 22 marzo
    di confessarsi
                                                                                        3°    23 - 30 aprile,
  • Domenica 12 gennaio e 16 febbraio:                                                        7 - 14 - 21 - 28 maggio,
    ore 10.30/12.00 in oratorio, incontro formativo genitori Cresimandi                       4 - 11 - 18 - giugno.
                                                                                              Conclusione domenica 21 giugno
  • Venerdì 29 maggio:
    ore 21.00 all’Annunciata, ritiro per i genitori, padrini e madrine dei Cresimandi   Sede: Casa del Giovane, Via Cesare Battisti, Casalpusterlengo alle ore 21.
    con possibilità di confessarsi

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia
                         GRUPPO MINISTR ANTI

  •   Domenica 20 ottobre: ore 15.00 in Oratorio
  •   Domenica 10 novembre
  •   Domenica 9 febbraio
  •   Domenica 8 marzo

                                                                                                                                                                               Lo-Sposalizio della Vergine - PERUGINO
  •   Giovedì 9, venerdì 10, sabato 11: prove per le celebrazioni del triduo pasquale

Sono previsti inoltre due momenti di “gita”: dopo Pasqua e a settembre

16 - CHRONICON                                                                                                                                                CHRONICON - 17
CASTIGLIONE D'ADDA RONICON - N. 11 - OTTOBRE 2019 PARROCCHIA ASSUNZIONE BEATA VERGINE MARIA - PARROCCHIA DI CASTIGLIONE D'ADDA
 Itinerari Formativi                                                                                                                                              La parola del Papa 

Itiner ario formativo e spirituale proposto dalla parrocchia                                         Discorso all’inizio del lavori del Sinodo dei Vescovi
                                                                                                                        per l’Amazzonia
         MOMENTI DI ADOR AZIONE EUCARISTICA

                                                                                              1. Le quattro dimensione del Sinodo per
                                                                                              l’Amazzonia: la dimensione pastorale
                                                                                              Il Sinodo per l’Amazzonia, possiamo dire che ha
                                                                                              quattro dimensioni: la dimensione pastorale, la
                                                                                              dimensione culturale, la dimensione sociale e la
                                                                                              dimensione ecologica. La prima, la dimensione
                                                                                              pastorale, è quella essenziale, quella che
                                                                                              comprende tutto. Noi la affrontiamo con cuore
                                                                                              cristiano e guardiamo alla realtà dell’Amazzonia
                                                                                              con occhi di discepolo per comprenderla e
                                                                                              interpretarla con occhi di discepolo, perché non
                                                                                              esistono ermeneutiche neutre, ermeneutiche
                                                                                              asettiche, sono sempre condizionate da un’opzione previa, la nostra opzione previa
                                                                                              è quella di discepoli. E anche con occhi di missionari, perché l’amore che lo Spirito
                                                                                              Santo ha posto in noi ci spinge all’annuncio di Gesù Cristo; un annuncio - lo sappiamo
                                                                                              tutti - che non va confuso con il proselitismo. Noi cerchiamo di affrontare la realtà
                                                                                              dell’Amazzonia con questo cuore pastorale, con occhi di discepoli e di missionari,
                                                                                              perché quello che ci preme è l’annuncio del Signore.

                                                                                              2. La dimensione culturale
                                                                                              E inoltre ci avviciniamo ai popoli amazzonici in punta di piedi, rispettando la loro
                                                                                              storia, le loro culture, il loro stile del buon vivere nel senso etimologico della parola,
                                                                                              non nel senso sociale che spesso attribuiamo loro, perché i popoli hanno una propria
                                                                                              identità, tutti i popoli hanno una loro saggezza, una consapevolezza di sé, i popoli
                                                                                              hanno un modo di sentire, un modo di vedere la realtà, una storia, un’ermeneutica
ADORAZIONE NOTTURNA                                                                           e tendono a essere protagonisti della loro storia con queste cose, con queste
SS. QUARANTORE 2018                                                                           qualità. E noi ci avviciniamo estranei a colonizzazioni ideologiche che distruggono
                                                                                              o riducono le specificità dei popoli. Le colonizzazioni ideologiche oggi sono molto
* Tutti i giovedì: dalle ore 9.00 alle ore 11.30 (per le vocazioni sacerdotali e religiose)   diffuse. E ci avviciniamo senza ansia imprenditoriale di proporre loro programmi
* Tutti i giovedì: dalle 20.45 alle 21.45                                                     preconfezionati, di “disciplinare” i popoli amazzonici, di disciplinare la loro storia,
                   (con disponibilità dei sacerdoti ad ascoltare le confessioni)              la loro cultura; ossia quest’ansia di “addomesticare” i popoli originari. Quando la
* 1 gennaio 2020: dalle ore 16.30 alle 17.30 (all’Incoronata, per la Pace)                    Chiesa si è dimenticata di questo, cioè di come deve avvicinarsi a un popolo, non si
* 9 aprile 2020, giovedì santo: dopo la Missa in Coena Domini                                 è inculturata; è arrivata addirittura a disprezzare certi popoli. E quanti fallimenti di
                                    e durante tutta la notte                                  cui oggi ci rammarichiamo. Pensiamo a De Nobile in India, a Ricci in Cina e tanti altri.
* 11,12,13,14 giugno 2020:          dalle ore 9,00, alle ore 21.00                            Il centralismo “omogeneizzante” e “omogeneizzatore” non ha lasciato emergere
                                    (solenne esposizione eucaristica annuale;                 l’autenticità della cultura dei popoli.
                                    venerdì 21, adorazione notturna)                          Le ideologie sono un’arma pericolosa, abbiamo sempre la tendenza ad aggrapparci
* il cammino formativo dei giovani e dei giovanissimi prevede momenti                         a un’ideologia per interpretare un popolo. Le ideologie sono riduttive e ci portano
 di adorazione Eucaristica disposti lungo l’anno pastorale                                    all’esagerazione nella nostra pretesa di comprendere intellettualmente, ma senza
                                                                                              accettare, comprendere senza ammirare, comprendere senza assimilare. E allora si
                                                                                              coglie la realtà in categorie, e le più comuni sono le categorie degli “-ismi”. Allora,
18 - CHRONICON                                                                                                                                                            CHRONICON - 19
 La parola del Papa                                                                                                                                               La parola del Papa 

quando dobbiamo avvicinarci alla realtà di qualche popolo originario, parliamo di            Quindi, quale sarà il nostro lavoro, qui, per assicurare che questa presenza dello
indigenismi, e quando vogliamo dare loro qualche via di uscita per una vita migliore,        Spirito Santo sia feconda? Prima di tutto, pregare. Fratelli e sorelle, vi chiedo di
non glielo chiediamo, parliamo di sviluppismo. Questi “ismi” riformulano la vita a           pregare, molto. Riflettere, dialogare, ascoltare con umiltà, sapendo che io non so
partire dal laboratorio illuminato e illuminista.                                            tutto. E parlare con coraggio, con parresìa, anche se mi vergognerò a farlo, dire
Sono slogan che si stanno radicando e programmano l’avvicinamento ai popoli                  quello che sento, discernere, e tutto questo qui dentro, custodendo la fraternità che
originari. Nel nostro paese, uno slogan: “civiltà e barbarie” è servito a dividere, ad       deve esistere qui dentro, per favorire questo atteggiamento di riflessione, preghiera,
annientare, e ha raggiunto il suo apice verso la fine degli anni Ottanta, ad annientare      discernimento, di ascoltare con umiltà e parlare con coraggio. Dopo quattro interventi
la maggior parte dei popoli originari, perché erano “barbarie” e la “civiltà” proveniva      avremo quattro minuti di silenzio. Qualcuno ha detto: «è pericoloso, Padre, perché
da un’altra parte. È il disprezzo dei popoli, - e prendo l’esperienza della mia terra,       si addormenteranno». Nell’esperienza del Sinodo sui giovani, dove abbiamo fatto la
questo “civiltà e barbarie” che è servito ad annientare popoli, continua ancora              stessa cosa, è accaduto invece il contrario: tendevano ad addormentarsi durante gli
oggi nella mia patria, con parole offensive, e allora si parla di civiltà di secondo         interventi - almeno, durante alcuni - e si risvegliavano durante il silenzio.
livello, quelli che vengono dalla barbarie; e oggi sono i “bolitas, los paraguayanos,        Infine, stare nel sinodo significa incoraggiarsi ad entrare in un processo. Non è
los paraguas, los cabecitas negras”, sempre questo allontanarci dalla realtà di un           occupare uno spazio all’interno della sala. Entrare in un processo. E i processi ecclesiali
popolo qualificandolo e mettendo distanza. Questa è l’esperienza del mio paese.              hanno una necessità: devono essere protetti, curati come un bambino, accompagnati
                                                                                             all’inizio, curati con delicatezza. Hanno bisogno del calore della comunità; hanno
3. La dimensione sociale ed ecologica                                                        bisogno del calore della Madre Chiesa. È così che un processo ecclesiale cresce.
Non siamo venuti qui per inventare programmi di sviluppo sociale o di custodia di            Per questo l’atteggiamento di rispetto, di curare il clima fraterno, l’aria di intimità
culture, di tipo museale, o di azioni pastorali con lo stesso stile non contemplativo con    è importante. Si tratta di non riferire tutto, così come viene, fuori. Ma non si tratta
cui si stanno portando avanti le azioni di segno opposto: deforestazione, uniformazione,     rispetto a coloro che dobbiamo informare di un segreto più proprio delle logge che
sfruttamento. Fanno anche programmi che non rispettano la poesia - mi permetto di            della comunità ecclesiale; ma di delicatezza e di prudenza nella comunicazione che
dirlo - , la realtà dei popoli che è sovrana. Dobbiamo anche guardarci dalla mondanità       faremo con l’esterno. E questa necessità di comunicare fuori a tanta gente che vuole
nel modo di esigere punti di vista, cambiamenti nell’organizzazione. La mondanità si         sapere, a tanti nostri fratelli, giornalisti, che hanno la vocazione di servire perché si
infiltra sempre e ci fa allontanare dalla poesia dei popoli.                                 sappia, e per aiutarli in questo sono previsti servizi stampa, briefing etc.
Siamo venuti per contemplare, per comprendere, per servire i popoli. E lo facciamo           Ma un processo come quello di un sinodo si può rovinare un po’ se io, quando esco
percorrendo un cammino sinodale, lo facciamo in sinodo, non in tavole rotonde, non           dalla sala, dico quello che penso, dico la mia. E allora ci sarà quella caratteristica che
in conferenze e ulteriori discussioni: lo facciamo in sinodo, perché un sinodo non è un      si è vista in alcuni sinodi: del “sinodo di dentro” e del “sinodo di fuori”. Il sinodo di
parlamento, non è un parlatorio, non è dimostrare chi ha più potere sui media e chi ha più   dentro che segue un cammino di Madre Chiesa, di attenzione ai processi, e il sinodo
potere nella rete, per imporre qualsiasi idea o qualsiasi piano. Questo configurerebbe       di fuori che, per una informazione data con leggerezza, data con imprudenza, porta
una Chiesa congregazionalista, se intendiamo cercare per mezzo di sondaggi chi ha            chi ha il dovere di informare a equivoci. Quindi, grazie per quello che state facendo,
la maggioranza. O una Chiesa sensazionalista così lontana, così distante dalla nostra        grazie perché pregate gli uni per gli altri e coraggio. E, per favore, non perdiamo il
Santa Madre la Chiesa cattolica, o come amava dire Sant’Ignazio: «la nostra Santa            senso dell’umorismo. Grazie.
Madre la Chiesa gerarchica». Sinodo è camminare insieme sotto l’ispirazione e la guida
dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è l’attore principale del sinodo. Per favore non lo
scacciamo dalla sala. Sono state fatte consultazioni, si è discusso nelle Conferenze
episcopali, nel Consiglio pre-sinodale, è stato elaborato l’Instrumentum Laboris che,
come sapete, è un testo-martire, destinato ad essere distrutto, perché è punto di
partenza per quello che lo Spirito farà in noi. E ora camminiamo sotto la guida dello
Spirito Santo. Ora dobbiamo consentire allo Spirito Santo di esprimersi in questa
assemblea, di esprimersi tra noi, di esprimersi con noi, attraverso di noi, di esprimersi
“nonostante” noi, nonostante le nostre resistenze, che è normale che ci siano, perché
la vita del cristiano è così.
20 - CHRONICON                                                                                                                                                            CHRONICON - 21
Vescovo - Sinodo 

                                                       Verso il Sinodo Diocesano

                                         Nel corso dell’omelia della Messa Crismale, il giovedì santo
                                         2019, il nostro vescovo Maurizio ha confidato ai sacerdoti, che
                                         con lui concelebravano, ai diaconi, alle religiose, ai religiosi e ai
                                         fedeli presenti, il desiderio di convocare il Sinodo Diocesano.
                                         Che cosa è il Sinodo Diocesano? É l’assemblea di sacerdoti,
                                         diaconi, religiosi e fedeli laici di una diocesi scelti per prestare
                                         aiuto al Vescovo in ordine al bene di tutta la comunità diocesana.
                                         La “forma” a cui il Sinodo diocesano si ispira è quella della
                                         celebrazione Eucaristica.
                                         Quando si celebra il Sinodo? Il Sinodo si celebra quando,
                                         a giudizio del Vescovo, che deve sentire prima il Consiglio Pastorale del Vescovo
                                         Presbiterale (un organismo composto da sacerdoti eletti dagli altri Giovanni Battista Rota,
                                         sacerdoti e da alcuni scelti dal Vescovo, chiamato anche “senato adoperato         dal suo attuale
                                                                                                                 successore il Vescovo
                                         del Vescovo”), è ritenuto necessario per il bene della diocesi.         Maurizio a Castiglione
                                         Perché il nostro Vescovo intende celebrare il Sinodo?
                                         Ce lo spiega egli stesso nella Lettera Pre-sinodale “Insieme sulla via” laddove asserisce:
                                         "Il Convegno Ecclesiale di Firenze ha affidato l’importante discorso del Papa alla Chiesa
                                         Italiana e la nostra Conferenza Episcopale traduce attentamente il magistero pontificio nella
                                         attuale situazione del Paese. Matura così la convinzione che una più cosciente sinodalità,
                                         che si esprima nella celebrazione di un Sinodo Diocesano, costituisca la Via da percorrere.
                                         Non per desiderio di originalità o emulazione tra Chiesa. Piuttosto per il fatto che ‘l’appello
                                         sinodale è molto autorevole’: l’ho sottolineato ai componenti dei Consigli presbiterale e
                                         pastorale riuniti il 15 giugno 2019 a Villa Barni di Roncadello. É papa Francesco, infatti, a
                                         spronare le Chiesa diocesane e nazionali ad accogliere questo dono" (l.c., p. 26-27).
                                         Ma che cosa è la “sinodalità”? É sempre il nostro Vescovo che risponde nella
                                         stessa lettera sopra indicata: “La sinodalità, ossia il confronto e il discernimento che
                                         coinvolgano tutte le componenti ecclesiali a servizio della missione, sembra imporsi
                                         come via maestra (l.c., p. 27).
                                         Quali sono le tappe del cammino sinodale intrapreso? “Anzitutto un itinerario “pre”
                                         sinodale, volto alla sua preparazione e alla designazione dei delegati che ne prenderanno
                                         parte. É la fase già avviata. (…). Le comunità parrocchiali e le espressioni associative, le
                                         più varie, saranno richieste di ogni possibile collaborazione nella raccolta di istanze e
                                         suggerimenti per arricchire la preparazione e il lavoro del Sinodo. Ma la definizione di “chi”
                                         compone l’insieme col quale dialogare, come pure il contenuto specifico su cui riflettere
                                         e decidere, nonché il percorso pre-sinodale spetterà alla Commissione (Commissione
                                         Presinodale, nominata l’8 settembre c.a. dal Vescovo, ndr), che sollecitamente offrirà
                                         gli indispensabili elementi programmatici. La preparazione, comunque, si intensificherà
                                         una volta completata nella prossima domenica “Gaudete” (il 15 dicembre 2019) la
                                         Visita Pastorale alle parrocchie della città di Lodi (…). Il 2020 sarà tutto concentrato sulla
                                         preparazione e nel 2021 avrà luogo la celebrazione. Non potrà certo mancare la fase
                 † Maurizio Malvestiti   post-sinodale nella quale sintetizzare quanto sembrerà giusto allo Spirito Santo di “dire”
                                         Chiesa di Lodi per la gloria di Dio e il nostro bene terreno ed eterno” (l.c. p. 51-54).

22 - CHRONICON                                                                                                              CHRONICON - 23
 Vita di Parrocchia                                                                                                                                            Vita di Parrocchia 

                            Celebr azione della Pasqua

              Omelia del Parroco nella Missa in Coena Domini                              Per comprendere veramente l’ultima Cena bisogna vedere in essa il termine del
                            Giovedì Santo 2019                                            grande movimento dell’amore divino, cominciato con la creazione del mondo, e che
                                                                                          ora si consuma nella morte e risurrezione di Cristo.
1. Due avvenimenti strutturano la liturgia di questa sera                                 Dio è amore (1 Gv 4,8). Il primo dono dell’amore è stato la vita. E la vita ci è stata
Cari fratelli e sorelle,                                                                  data affinché potessimo vivere in una comunione d’amore con Dio. Sì, siamo stati fatti
sono due gli avvenimenti che strutturano la liturgia di questo primo momento del          per questa comunione, che era gioia purissima, descritta nel libro della Genesi con
Triduo Pasquale: l’ultima cena di Cristo coi suoi discepoli e il tradimento di Giuda.     un genere letterario colmo di immagini meravigliose: il giardino terrestre, il paradiso,
Come qualcuno ha notato, l’uno e l’altro trovano il loro senso nell’amore.                l’uomo e la donna dati l’uno all’altra nella perfetta reciprocità e nell’estasi dell’amore,
Infatti, l’Ultima Cena è la definitiva rivelazione dell’amore di Dio per l’uomo, anzi     la relazione con Dio descritta come un suo “passeggiare con l’uomo” nel giardino
dell’amore in quanto essenza stessa della salvezza.                                       dell’Eden alla brezza della sera. Sono immagini che restituiscono ciò che possono,
E il tradimento di Giuda mostra che il peccato, la morte e la distruzione di se stessi    ciò che propriamente non si può esprimere, ma che è la verità sulla nostra origine
vengono anch’essi dall’amore quando però è sfigurato e distorto, diretto cioè a ciò che   e il nostro rapporto con Dio. L’uomo e la donna dalla creazione di Dio ricevevano il
non merita di essere amato.                                                               loro nutrimento e, trasformandolo nel loro corpo e nella loro vita, lo trasformavano di
Questo è il mistero di questa Liturgia; impregnata allo stesso tempo sia di luce che      perciò stesso in vita con Dio e in Dio. L’amore di Dio aveva dato vita all’uomo e l’amore
di tenebra, di gioia e di dolore. Essa ci mette davanti ad una scelta decisiva da cui     dell’uomo per Dio trasformava questa vita in comunione con lui. In questo Paradiso la
dipende il destino eterno di ciascuno di noi.                                             vita dell’uomo era veramente eucaristica, cioè un rendimento di grazie, era gratitudine.

2. Il grande movimento dell’amore divino                                                  3. La perdita della vita eucaristica
Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo         Ma con il peccato l’uomo ha perduto questa vita eucaristica, perché ha cessato di
aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1).                   considerare il mondo come un mezzo di comunione con Dio e la vita come adorazione
                                                                                          e rendimento di grazie.
                                                                                          L’uomo, infatti, ha cominciato a mettere al centro se stesso e le sue voglie e ha cominciato
                                                                                          a guardare al mondo unicamente come ad una realtà che lo potesse soddisfare. Dirà
                                                                                          S. Agostino: “E io, brutto, mi gettavo sulle belle sembianze delle tue creature (…)
                                                                                          inesistenti se non esistessero in te” (Confessioni). E così il mondo e le sue creature,
                                                                                          privati dalla loro verità di essere mezzi per vivere la comunione con Dio, non hanno più
                                                                                          potuto soddisfare alcuna fame in quanto, privati dal loro legame con Dio, non hanno
                                                                                          vita in se stessi. E così è venuta la morte, che è l’inevitabile “decomposizione” della
                                                                                          vita tagliata dalla sua unica fonte, cioè Dio. L’uomo trova la morte là dove pensava di
                                                                                          trovare la vita.

                                                                                          4. Se l’uomo ha tradito, Dio però rimane fedele.
                                                                                          In Cristo, Dio ha assunto su di sé la nostra natura con la sua fame e la sua sete e con
                                                                                          il suo desiderio per la vita e il suo amore per essa. In Gesù la vita è diventata una
                                                                                          perfetta eucaristia. Cristo ha rigettato la tentazione dell’uomo di vivere “solo di pane”
                                                                                          e ha rivelato che sono Dio e il suo regno il vero cibo, la vera vita dell’uomo. E di questa
                                                                                          perfetta vita eucaristica, riempita di Dio, Cristo ne ha fatto dono a tutti coloro che
                                                                                          credono in lui.
                                                                                          Questo è il significato straordinario dell’ultima Cena. Cristo si è offerto come vero cibo
                                                                                          dell’uomo, perché la vita manifestata in lui è la vera vita. Così il movimento di amore
Giovedì santo - Reposizione del Santissimo Sacramento nella cappella di San Girolamo      iniziato in paradiso con le parole di Dio: “Prendete e mangiate” i frutti della creazione
24 - CHRONICON                                                                                                                                                          CHRONICON - 25
 Vita di Parrocchia                                                                                                                                               Vita di Parrocchia 

                                                                                                                           Celebr azione della Pasqua

(perché per vivere l’uomo si deve nutrire) raggiunge la sua pienezza con il “Prendete            Omelia del Parroco nell’Azione Solenne per la Morte del Signore
e mangiate” di Cristo (perché Dio è la vita dell’uomo). L’ultima Cena ricrea - se lo                                  Venerdì Santo 2019
vogliamo - il paradiso, restaura la vita in quanto eucaristia - cioè rendimento di grazie -
e comunione.                                                                                   1. Le tenebre del venerdì santo non sono solo simboliche e commemorative
                                                                                               Questa è la vostra ora: è l’ora dell’impero delle tenebre, dice Gesù a capi dei sacerdoti
5. L’ora dell’amore estremo e anche l’ora dell’estremo tradimento                              nella passione di Luca.
Quest’ora di amore estremo è anche quella dell’estremo tradimento. Giuda lascia la
luce del Cenacolo, la “camera alta” per immergersi nella notte. Era notte (Gv 13,30) ci        Le tenebre del Venerdì santo non sono solo simboliche e commemorative. Dobbiamo
ha detto il testo di Giovanni appena letto.                                                    stare attenti a non “commemorare” ciò che duemila anni fa uomini malvagi hanno
Perché Giuda se ne va? Perché egli ama – risponde il Vangelo. E anche il suo è un              fatto a Cristo perché il Venerdì santo non riguarda solo il passato. Esso, infatti, è il
amore fatale. Importa poco, infatti, che questo amore riguardi il denaro. Qui il denaro        giorno del peccato, del male; il giorno in cui la Chiesa ci sprona a cogliere la terribile
è simbolo di ogni amore pervertito e distorto, che conduce l’uomo a tradire Dio. É un          realtà del peccato e della sua potenza “in questo mondo”. Perché il peccato e il male
amore rubato a Dio, e Giuda è dunque il ladro.                                                 non sono scomparsi, ma, al contrario, restano la legge fondamentale del mondo e
L’uomo, quando non ama Dio e in Dio, non finisce con ciò di amare e di desiderare,             della nostra vita. Noi che ci diciamo cristiani non facciamo forse spesso nostra questa
perché è stato creato per l’amore, e l’amore è la sua stessa natura; ma si tratta ora di una   logica del male che ha portato il Sinedrio e Pilato, i soldati romani e tutta la folla ad
passione cieca e autodistruttrice, e la morte ne è la conclusione. Ogni anno, quando           odiare, torturare e a uccidere Cristo? Da quale parte, con chi ci saremmo schierati se
ci immergiamo nella luce e nelle profondità insondabili di questo Giovedì santo, ci è          fossimo vissuti a Gerusalemme ai tempi di Pilato? É la domanda che ci è posta da ogni
posta la stessa questione cruciale: Rispondo all’amore di Cristo e lo accetto come mia         parola di questa Liturgia. Il Venerdì santo è davvero il giorno del giudizio reale non
vita, oppure seguo Giuda nel buio della sua notte? (Cf Alexander Schmemann – Olivier           rituale della nostra vita. Ed è anche la rivelazione della vera natura del mondo che ha
Clément Il mistero pasquale, Lipa, pp. 22-26).                                                 preferito allora e continua a preferire le tenebre alla luce, il peccato al bene, la morte
                                                                                               alla vita.
6. La domanda che ci pone dinanzi il Giovedì santo è dunque questa: a quale
amore ho consacrato io la mia vita?
Se accolgo il Prendete e mangiate di Cristo, riscopro la vita come rendimento di grazie,
come comunione. La vivo cioè nella dimensione della sua vera fecondità, perché non
vivo più per me stesso. Ed è in questo tirocinio del non vivere più per se stessi, che si
cammina verso quella autentica “adultità” che dona al mondo personalità robuste e
armoniche, serene e affidabili.
Se vivo per me stesso, sono un ladro, come Giuda, “rubo la vita” e resto nella condizione
di immaturità tipica di chi gira attorno a se stesso. Quante forme di immaturità di sono
oggi! Si direbbe che il grosso problema delle nostre società e delle nostre famiglie stia
proprio in questo. Lo sforzo a cui una comunità parrocchiale si deve dedicare senza
riserve è senz’altro quella di accompagnare ragazzi, adolescenti, giovani ed adulti a
intraprendere un cammino verso questa “adultità”, che trova nella formazione alla fede
con ogni possibile impegno e nel servizio, soprattutto nella restituzione verso i più
giovani del bene che è stato fatto a noi, senza fughe egoistiche, due piste insostituibili.
Ci aiuti questa notte di luce e di tenebra a dare a Cristo la risposta che egli attende da
ciascuno di noi. Amen

                                                                                               Venerdì Santo - Adorazione della Croce

26 - CHRONICON                                                                                                                                                             CHRONICON - 27
 Vita di Parrocchia                                                                                                                                              Vita di Parrocchia 

Condannando Cristo a morte, “questo mondo” ha condannato se stesso alla morte                 quando la tragedia umana è al suo culmine, appaiono progressivamente in piena
e, nella misura in cui noi accettiamo il suo spirito, il suo peccato e il suo tradimento di   luce il suo trionfo, la sua vittoria sul male e la sua glorificazione. Ad ogni passo,
Dio, anche noi siamo condannati.                                                              questa vittoria è riconosciuta, confessata, proclamata: dalla moglie di Pilato, da
Tale è il primo significato terribile e realista del Venerdì santo: una condanna a morte.     Giuseppe d’Arimatea, dal buon ladrone, dal centurione romano. Quando egli muore
                                                                                              sulla croce, dopo aver accettato il supremo orrore della morte, la solitudine assoluta,
2. Venerdì santo è anche il giorno della redenzione: la morte diventa uno                     non resta che confessare: Veramente quest’uomo era figlio di Dio. Così questa
stupendo atto di amore                                                                        morte, questo amore, questa obbedienza, questa pienezza di vita distruggono ciò
Ma questo giorno di male, la cui manifestazione e il suo trionfo giungono al loro             che fa della morte il destino universale. Dopo la morte di Cristo, infatti, l’evangelista
parossismo, è anche il giorno della redenzione. La morte di Cristo si è rivelata come         Matteo annota: E si aprirono i sepolcri (Mt 27,52). Già appaiono i primi barlumi della
una morte salvifica per noi e per la nostra salvezza.                                         risurrezione (Cf Alexander Schmemann – Olivier Clément Il mistero pasquale, Lipa,
É salvifica perché è il supremo e perfetto sacrificio. Cristo dona la sua morte a suo         pp. 29-32).
Padre e la dona anche a noi. Dio poteva liberarci dal peccato e dalla morte con
un atto di potenza, ma ha scelto un’altra strada: quella di sperimentare la morte             4. Infine, la morte di Cristo in croce rivela definitivamente il male come menzogna
in se stesso. Noi sappiamo che la morte è il frutto naturale della scelta dell’uomo           e come realtà destinata ad essere sconfitta.
di non essere più in comunione con Dio – lo abbiamo meditato ieri sera. Ma non                In ogni istante della passione il male cerca di attestare se stesso come la vera
avendo la vita in se stesso l’uomo, che non è più in comunione con Dio, si corrompe           forza che vince nel mondo. Il male, accanendosi su Cristo, vuole accreditarsi come
e muore. Cristo, tuttavia, sempre come abbiamo visto ieri sera, non ha interrotto             la verità del mondo. Essere furbi, farla franca, orchestrare sistemi di falsità, pur di
mai questa comunione col Padre, in lui non c’è peccato, dunque non c’è morte. É               guadagnare, dire il contrario del vero pur di accaparrarsi qualche voto in più in
solo per amore nostro che accetta di morire: egli vuole assumere e condividere la             campagna elettorale, creare paradisi artificiali redditizi, incrementare il mercato della
nostra condizione umana fino alla fine. Accetta il castigo della nostra natura, allo          pornografia che sempre genera violenza, irridere chi vive la solidarietà e divide il suo
stesso modo in cui ha assunto il peso della natura umana. Egli muore perché si è              pane con l’affamato, fare i bulli, sfilarsi dagli impegni e dalle responsabilità spesso
veramente identificato con noi, ha preso su di sé la tragedia della vita dell’uomo. La        con fare omertoso… sono tutti modi per dire che è il male che vince. Cristo, invece,
sua morte è la rivelazione piena della sua compassione e del suo amore. E poiché              ad ogni passo della sua passione, fino alla morte, smaschera il male e lo fa apparire
la sua morte è amore, compassione e co-sofferenza, in essa la natura stessa della             per quello che è: menzogna ed inganno. E la risurrezione di Cristo è la definitiva
morte è stata cambiata. Da castigo diventa uno splendido atto di amore. Possiamo              sconfitta del male, ma anche di quelli che lo hanno scelto come motore della loro
averne un barlume pensando a quelle mamme che per non fare morire il bambino                  vita. Davvero nella croce risplende il potere regale di Cristo crocifisso e la croce è
che portavano in grembo, hanno rifiutato le cure che lo avrebbero potuto far morire,          il grande esorcismo del mondo: lasciamo esorcizzare da Cristo crocifisso affinché
accettando di morire loro per far vivere lui. Questo stupendo atto di amore ci può            emerga tutto il male per poterne essere liberati. Amen
descrivere un po’ che cosa sia la morte di Cristo. In essa la condanna è trasformata
in perdono.

3. La morte di Cristo è una morte salvifica perché distrugge la fonte stessa della
morte: il male.
Accettandola per amore, consegnandosi ai suoi carnefici, permettendo loro una
vittoria apparente, Cristo manifesta che in realtà questa vittoria è la sconfitta decisiva
e totale del male. In effetti, per essere vittorioso, il male deve annientare il bene,
deve dimostrare – il male – di essere tutta la verità della vita, deve screditare il bene
e, in una parola, mostrare la sua superiorità; ma, per tutta la Passione, è Cristo e
lui solo che trionfa. Il male non può niente contro di lui, perché non lo può portare
ad accettare il male come verità. L’ipocrisia si rivela ipocrisia, l’assassinio assassinio
e la paura paura. E, mentre Cristo avanza silenziosamente verso la croce e la fine,
28 - CHRONICON                                                                                                                                                           CHRONICON - 29
 Vita di Parrocchia                                                                                                                                                    Vita di Parrocchia 

                                                                                                per amore, come abbiamo meditato ieri
                          Celebr azione della Pasqua
                                                                                                e l’altro ieri, ha svelato la menzogna del
                                                                                                male e con la risurrezione ha ratificato
                                                                                                che essa – la risurrezione – non è un’idea,
                 Omelia del Parroco nella Veglia Pasquale 2019                                  la trovata di un gruppo di esaltati,
                                                                                                perché la risurrezione è lui, lui stesso. La
                                                                                                risurrezione non sta in una credenza, ma
                                                1. “Non cercate tra i morti colui che è         sta in una persona: Gesù di Nazareth,
                                                vivo” (Lc 24,6).                                il crocifisso risorto. E la risurrezione è
                                                L’invito che gli angeli della risurrezione      anche la nostra nella misura in cui noi
                                                rivolgono alle donne ci restituisce una         siamo in relazione con lui, anzi, di più,
                                                costante della nostra vita: noi cerchiamo       siamo inseriti in lui, secondo il suo invito:
                                                sempre qualcosa. Siamo esseri in ricerca        “Rimanete in me!”
                                                ad ogni età della nostra vita. Cerca il
                                                bambino le cose che lo soddisfano;              4. L’esperienza della liturgia di questa
                                                cerca l’adolescente la strada della sua         notte
                                                vita; cerca il giovane ciò che lo possa         La liturgia di questa notte ha cercato di
                                                realizzare; cerca l’adulto – smentendo la       esprimere questa novità, tirandoci dentro
                                                facile logica che avrebbe dovuto già aver       un’esperienza fatta di segni e di parole:
                                                trovato il suo “luogo”; cerca l’anziano         “per ritus et preces”: la luce che vince la
                                                dove possa riporre la speranza dei suoi         notte – con il cero pasquale; l’acqua che
                                                giorni che passano. Si cerca sempre!            dona la vita – nella liturgia battesimale
                                                                                                che avrà luogo tra poco; la Parola che ci
                                                    2. Qual è però il luogo in cui cerchiamo?   accompagna alla scoperta della Verità;
                                                    Gli angeli han detto alle donne: “Perché    il pane eucaristico, culmine della veglia,
                                                    cercate tra i morti”. Cercare tra i morti   che è la comunione alla vita del Risorto:
                                                    significa non avere speranza. La grossa     “Chi mangia la mia carne e beve il mio
                                                    pietra rotolata sull’imboccatura del        sangue, rimane in me ed io in lui”.         Pasqua - La Croce gloriosa del Signore Risorto
                                                    sepolcro di Cristo è spesso l’icona del
                                                    nostro stato d’animo. Siamo assediati       5. “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”.
                                                    da tanti problemi, tante delusioni, tanti   Egli, il Risorto, dicono gli Angeli, “vi precede in Galilea”. La Galilea è il luogo della
                                                    dolori al punto tale che la ricerca è più   vita feriale e ordinaria di Gesù: lì ci sono Nazareth, dove egli ha vissuto per trent’anni,
                                                    che altro un rimestare il passato con       e c’è Cafarnao, la sua città, dove egli ha stabilito la sua casa dopo l’inizio della vita
                                                    la convinzione, magari non sempre           pubblica. Egli, il Vivente, ci precede proprio lì, nel luogo di tutti i giorni. Ora è il nostro
Veglia pasquale - Benedizione del fonte battesimale espressa, ma pervicacemente presente        compagno di viaggio, la nostra mano è nella sua. Nella fede – perché tutto passa da
                                                    in noi, che non è una gran cosa la vita,    lì come per una porta – noi siamo con lui e continuiamo a voler contagiare il mondo
al punto che la definizione sciagurata del noto filosofo francese, cioè che essa sia            col nostro piccolo cuore che arde raccontando la “vera notizia”, che in mezzo a tutte le
“nausea” e “passione inutile”, cerca di prendere quota dentro di noi. Cerchiamo sì, ma          fake news e tutti gli inviti al pessimismo è la sola che in definitiva ci restituisce il senso
tra i morti, facendoci del male da soli. Anche le donne al sepolcro cercavano un morto,         di questa nostra unica vita e ci infonde la serena certezza che essa è custodita da un
cercavano, cioè, il passato, i ricordi, la speranza delusa, il dolore, la fatica inutile.       amore che la morte non è stata in grado di annientare.
                                                                                                Sì, Cristo è risorto e noi in lui siamo già dei risorti. Restiamo ancora nel “sabato santo”
3. “Non cercate tra i morti colui che è vivo. Non è qui. É risorto!”.                           del tempo, tra contraddizioni e sfide, che stanno prima di tutto dentro ciascuno di noi,
L’invito pasquale ci dice che bisogna cercare sì, ma fuori dalla morte, da tutte le nostre      ma il fremito della risurrezione è già in noi e nessuno ci potrà togliere questa gioia.
morti. Il sepolcro, che avrebbe dovuto contenere un cadavere, è vuoto! L’ovvietà è stata
disattesa! La certezza di non trovare che la morte è dunque una falsità! Gesù, morto
30 - CHRONICON                                                                                                                                                                   CHRONICON - 31
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