Domenica - PAOLA PARISI "LA MIA AFRICA" di PINO NANO - Calabria.Live
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DOMENICA 26 DICEMBRE 2021 – N. 53 N. 1 - ANNO VI DOMENICA 2 GENNAIO 2022 Domenica MAGAZINE SETTIMANALE DEL QUOTIDIANO CALABRIA.LIVE FONDATO E DIRETTO DA SANTO STRATI PAOLA PARISI «LA MIA AFRICA» di PINO NANO
CoverStory Paola Parisi «La mia Africa» Da Crotone alla Sierra Benvenuto 2022: Leone l'anno del Presidente di Pino Nano Mattarella bis, Draghi In questo numero o Gianni Letta? di Santo Strati Lamezia Futuro Il Paese delle meraviglie di Maria Cristina Gullì La terribile notte del 1908 quando Reggio e Messina furono distrutte dal terremoto di Corrado Calabrò, Santo Gioffrè e Pasquale Amato Domenica 1/2022 2 gennaio 2022 Supplemento settimanale del quotidiano Roc n. 33726 - ISSN 2611-8963 Dal profumo della ginestra Reg. Trib. Cz 4/2016 direttore responsabile: Santo Strati ai tessuti pregiati calabria.live.news@gmail-com whatsapp: +39 339 4954175 La sfida mondiale di Unical di Franco Bartucci
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo C omincia un altro difficile anno, con le fosche nubi di un contagio che appare ir- refrenabile, anche se, gra- zie al cielo, i decessi sono limitati ri- spetto ai numeri che abbiamo patito nel 2020. Ma non sarà la pandemia al centro dell'attenzione e del dibattito politico. È l'anno del nuovo inquili- no (o resta il vecchio?) del Quirinale e questo scenario sovrasta su tutto, persino sull'emergenza. Chi sarà il futuro presidente? La particolarità del momento tra pandemia e affan- noso impegno per inseguire la ripre- sa non lascia spazio a grandi colpi di scena e i calabresi, come il resto dell'Italia, che ieri sera aspettavano un segnale di disponibilità da parte del presidente uscente non sono ri- masti delusi, bensì si ritrovano an- cor più confusi dall'incapacità della politica di trovare un punto d'incon- tro per una scelta condivisa. La po- litica, quella che stiamo vivendo in questi anni fa rimpiangere i grandi personaggi che, tra chiaro e scuro, hanno lasciato un segno tangibile di cosa significava autorevolezza, capa- cità di essere leader, visione ampia e consapevolezza del ruolo. Le tristi ombre degli attuali comprimari del- la politica sono lontani anni luce dai protagonisti della prima repubblica, ma soprattutto dimostrano l'assoluta incapacità di accettare la sfida della Benvenuto 2022 politica, quella nobile che appassio- na il popolo e fa crescere il Paese. E sottolinea l'insignificante pochezza di quelli che non sono stati in grado di formarsi, con umiltà, studiando L'anno del Presidente il passato, analizzando il presente, immaginando il futuro. Tutto ciò – è sotto gli occhi di tutti – non c'è, non ci sono protagonisti, salvo piccolissime Mattarella Bis, Draghi eccezioni e gli italiani sono sfiduciati e avviliti da questa non-politica. In questo quadro sconfortante diffici- o Gianni Letta? le individuare scelte condivise per il nuovo presidente della Repubblica. Già è facile prevedere uno scontro fra le parti (e i partiti) del quale gli italia- ▶▶▶ di SANTO STRATI • 3•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ L'anno del Presidente / Strati ni farebbero volentieri a meno, visto che le posizioni per una candidatu- ra non divisiva appaiono ingestibili. La soluzione più pratica e più effica- ce ci sarebbe: un Mattarella-bis che mantenga lo status quo del governo a guida Draghi fino alla naturale fine della legislatura (maggio 2023). Ma è una soluzione talmente semplice che non trova spazio tra i politici che affermano con finta convinzione che Mattarella ha detto chiaramente che non vuole un secondo mandato. Ma secondo voi, ammesso che Mattarel- la, nel suo ammirevole aplomb, aves- se in cuor suo una pur piccolissima idea di accettare un bis in nome della stabilità irrinunciabile visto il mo- e che ha mostrato di saper utilizza- e perfida di Marco Travaglio). Però, mento difficilissimo della pandemia, re. Ma Draghi ha chiesto di diventa- può completare il mandato e aspira- lo verrebbe a dire a tutti prima della re Presidente della Repubblica? Ad re, legittimamente, a chiudere la sua convocazione elettorale per il Quiri- ascoltare bene le sue parole nella "carriera" al vertice al Paese, senza nale? Conoscendo il personaggio, la conferenza di fine anno, solo i più potere politico, ma con l'onore straor- sua naturale modestia, neanche sotto maliziosi (o in malafede) sono riu- dinario del ruolo di Capo dello Stato. tortura direbbe in anticipo «accetto sciti a leggere questo desiderio che, Quindi, la soluzione più naturale sa- per amor di patria». Nè tanto meno al momento appare più facilmente rebbe una preghiera corale (unita- non poteva non dare il suo commia- procrastinabile a fine mandato, a fine ria) delle Camere e dei grandi elettori to agli italiani nel messaggio di ieri legislatura. Senza contare l'inghippo a Mattarella ad accettare un secondo sera, lasciando intendere che ha già istituzionale che si andrebbe a verifi- mandato, che sarebbe comunque a pronte le valigie... Del resto, ricordia- care con uno spostamento di Palazzo. tempo: al rinnovo del Parlamento con molo bene che al Quirinale non ci si Draghi sta svolgendo più che egregia- le Camere stravolte dal referendum candida, ma si viene candidati. mente il suo compito, gode della sti- che ha ridotto i loro componenti, sem- Il momento, però, è terribile: è a ri- ma incondizionata di tutto il mondo e brerebbe il minimo che il Presidente schio la tenuta del Governo (se Dra- ha più "nemici" tra i banchi della sua eletto da una maggioranza ben diver- ghi dovesse diventare Capo dello Sta- maggioranza che nel resto dell'oppo- sa (anche numericamente) da quella to) perché verrebbe meno il collante sizione (quella modesta e inoffensiva nuova rassegnasse le dimissioni, affi- che l'ex presidente Bce sa esercitare di Giorgia Meloni e quella quotidiana dando alle nuove (striminzite) Came- re l'onere di eleggere un nuovo Capo dello Stato. E questo suggerimento (o auspicio) vale sia per Mattarella che per chiunque vada al Quirinale. Si dirà: non è la prima volta che il Presi- dente in carica sia espressione di una maggioranza che magari non c'è più, ma in questo caso c'è una composi- zione nuova (e decisamente anomala, ma votata per legge) del Parlamento e i numeri non sarebbero più gli stes- si in ogni caso. E fin qui abbiamo parlato di status quo, ma c'è l'incognita Berlusconi che ▶▶▶ • 4•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ L'anno del Presidente / Strati spareggia la "soluzione semplice" del bis. L'ex cavaliere sogna di diventare presidente e i suoi non fanno altro Gianni Letta che sostenere l'impossibile deside- (1935). rio, facendo i conti sui franchi tiratori Giornalista (a favore) ma trascurando quelli del e politico, è fuoco amico. Berlusconi è un perso- stato a lungo naggio che, al di là delle ingiustifica- direttore del bili e inappropriate "attività persona- quotidiano li" (per le quali non c'è assoluzione Il Tempo: alcuna, moralmente parlando), ha succeduto lasciato un segno profondo negli ulti- nel 1973 al mi trent'anni. Voler percorrere a tutti fondatore Re- i costi l'elezione quirinalizia nascon- nato Angiolil- de un rischio gigantesco che, a ben lo è rimasto vedere, Berlusconi dovrebbe evitare fino al 1987, di correre. Una bocciatura alla quar- quando è ta votazione (dove basta la maggio- diventato vi- ranza semplice, che comunque non cepresidente avrebbe) decreterebbe non solo la della Comu- sua fine politica ma soprattutto can- nicazione di cellerebbe completamente anche FIninvest. quel poco, pochissimo?, di buono che Durante ha seminato durante i suoi governi. i governi Una bocciatura equivarrebbe a una Berlusconi è macchia insopportabile per un uomo stato Sottose- di 85 anni che ha sempre mostrato di gretario alla avere il vizio di vincere (pur con qual- Presidenza che indigesta sconfitta). E allora? Do- vrebbe dare ascolto ai suoi veri ami- della politica italiana, gran conosci- telle sessuali. E la designazione del ci (pochi per la verità) e rinunciare tore della macchina dello Stato, per- suo "delfino" potrebbe trovare una facendo però la mossa vincente che sonalità di specchiata onestà, figura convergenza unitaria già alla prima lo riconsegnerebbe agli altari della emblematica e rappresentativa, al "chiama" del voto quirinalizio. Anche gloria (?) politica. La sua rinuncia in meglio, del popolo italiano. Letta ha un'età (86 anni) e il suo man- cambio di una designazione che nes- Berlusconi avrebbe delle ottime dato non a termine, troverebbe co- suno potrebbe mai contestare e che motivazioni per rinunciare, a parti- munque una corretta fine dopo l'ele- Berlusconi potrebbe agevolmente re dall'età e dalla salute da qualche zione del nuovo Parlamento "ridotto" intestarsi. Chi è, nell'attuale scenario tempo alquanto precaria, quindi una che potrebbe eleggere il nuovo Presi- della politica italiana, il personaggio rinuncia per "motivi di salute" non dente (Draghi?). All'attuale premier che trasversalmente gode dell'incon- sarebbe una resa. Anzi lo aiutereb- converrebbe completare il mandato dizionata stima di destra, sinistra, be a ricostruirsi (si fa per dire) la fino a fine legislatura. Ne guadagne- centro? È Gianni Letta, il Richelieu reputazione perduta per la scappa- rebbero gli italiani, gli sarebbe grato il Paese. E sarebbe il candidato inso- stituibile per la Presidenza del dopo LE TAPPE E I QUORUM PER IL QUIRINALE elezioni del 2023. Non è fantascien- A eleggere il Presidente della Repubblica sono 1009 "grandi elettori" (di cui 630 za politica, ma un semplice ragiona- mento che molti italiani, crediamo, sono deputati, 315 i senatori, 6 i senatori a vita e 58 i delegati regionali). Per i potrebbero condividere. Ma in Italia, primi tre scrutini è richiesta la maggioranza dei due terzi degli aventi diritto al si sa, le soluzioni pratiche sono evita- voto (671 voti), mentre dal quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta (cioè, te come la peste e l'«ufficio complica- 504 voti). Ai 1009 mancano, in atto, due senatori (ci sono due seggi ancora va- zione affari semplici» (Ucas) non va canti) e il deputato che sostituirà il dem Roberto Gualtieri eletto sindaco di Roma. mai in ferie. Buon anno a tutti. ¢ • 5•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo I l punto dirimente per noi è uno L'OPINIONE avviare in quest’area, da quelle che solo: in Calabria non possiamo riguardano il campo agricolo ed ali- più pensare la politica come mentare a quelle del settore tecnolo- La buona mero “casting elettorale”, non gico-informatico, o vogliamo ancora possiamo mortificare la democrazia inseguire chimere e spot? E ancora. come purtroppo si è fatto in questi Cosa vogliamo fare dell’aeroporto in- politica anni riducendola a questione di liste, ternazionale di Lamezia Terme, con- candidati e candidature. Interroghia- siderato di rilevanza strategica dal moci oggi, non tra cinque anni o alla governo e uno dei maggiori aeroporti per il vigilia delle prossime scadenze elet- del Sud Italia, nell’ottica di collega- torali, su quale progetto della Cala- mento con il resto del Paese, l’Europa bria vogliamo costruire nei prossimi e il Mediterraneo? anni. Lo ripetiamo: no liste e candi- Avviare una discussione in Calabria, 2022 dature, ma progettualità e visione, partendo da una spinta propositiva risposte a ciò di cui i nostri territori che rimetta al centro la buona poli- hanno bisogno in termini di servi- tica, che è capacità di intercettare i zi, infrastrutture non solo materiali bisogni reali delle comunità formu- ma sociali ed educative, innovazione e ricerca». Queste parole sono sta- di FILIPPO VELTRI lando idee e proposte per rispondere alle esigenze della collettività è dun- te scritte poco prima di morire, due que non solo necessario ma indispen- mesi fa, da un politico calabrese di spopolamento che diventa sempre sabile. Se si riduce la politica a liste e lunghissimo corso. Si chiamava Co- più drammatico nei numeri e soprat- candidati, i calabresi continueranno stantino Fittante (1933-2021) e pro- tutto sul piano sociale e culturale». a tenersi lontane dalle urne e soprat- prio nei giorni scorsi se n’è ricordata Giusto a titolo di esempio. Sono de- tutto crescerà la distanza già abissale la figura a Lamezia Teme, nella città cenni che si parla della sanità cala- tra i cittadini e le istituzioni. Le elezio- dove aveva fatto il sindaco, prima di brese solo ed esclusivamente nei ter- ni e le candidature sono certamente diventare consigliere regionale e poi mini dell’emergenza, degli scandali o un processo necessario in una de- parlamentare della Repubblica. della sterile discussione “commissa- mocrazia: ma devono essere frutto di Non ci può essere migliore viatico riamento si-commissariamento no’’. percorsi politici, non di casting all’ul- per l’anno nuovo che questo invito ad Ora la partita è chiusa con Roberto timo minuto. una buona politica, che dietro deve Occhiuto presidente e commissario. Noi – concludeva il suo appello il po- trascinarsi una buona società e una Ma proviamo a metterci attorno a un litico che ci ha lasciato da poco – «ci buona cultura etc, in una terra come tavolo per capire di cosa abbia davve- rivolgiamo a quanti si riconoscono la Calabria che ha appena eletto un ro bisogno la sanità calabrese oggi, in in questa visione della politica, in- nuovo presidente di Regione. un contesto radicalmente cambiato vitandoli a contribuire a realizzare Scriveva sempre Fittante, con una lu- dalla pandemia, che ha messo al cen- un programma di iniziative che dia cidità da fare rabbrividire se si pensa tro la sanità territoriale e la medicina una spinta innovativa alla politica alle condizioni in cui questo lascito è sempre più vicina alle case delle per- calabrese, ripartendo dai temi e dai stato pensato, scritto e trasmesso: «… sone, fino a parlare di telemedicina. contenuti. Il nostro appello è aperto lanciamo l’invito, partendo dai biso- I fondi europei e del PNRR saranno al contributo di tutti i cittadini cala- gni reali dei territori e interloquendo utilizzati per le case della salute sul bresi liberi, senza seconde o terze con quelle realtà associative e pro- territorio. Ottimo. Ovviamente non ambizioni elettoralistiche, con il fine duttive che conoscono direttamen- può bastare per lo stato comatoso in principale di ossigenare la democra- te le diverse problematiche, a pro- cui sono stati lasciati gli ospedali. La zia in Calabria, suscitare una nuova muovere un calendario di iniziative buona politica qui come non mai deve consapevolezza dei diritti, stimolare tematiche nelle diverse realtà della lanciare segnali forti di rottura di un l’impegno di tutti per rendere questa nostra Regione. Formulando propo- sistema che ha gestito appalti, con- terra da “emergenza” a Regione nor- ste concrete e sottoponendole alla corsi, nomine, primariati etc. male». nuova amministrazione e al nuovo E ancora, un altro esempio. Nel ter- Appunto: una regione normale per Consiglio Regionale. Con l’unico in- ritorio di Lamezia Fittante ricordava una Regione funzionante. Solo la tento di rivitalizzare la democrazia e l’esistenza della più grande area in- buona politica può ridare ossigeno la partecipazione in una Regione che dustriale del Mezzogiorno. Vogliamo e vitalità alla nostra terra e alle due oggi appare rassegnata, ripiegata su costruire un progetto di sviluppo che erre, sia quella con la minuscola che se stessa, impotente di fronte a uno guardi alle più alte innovazioni da quella con la maiuscola. ¢ • 6•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo D LAMEZIA opo anni di buio e una crescita caotica senza al- cun Piano regolatore nel rispetto dell’ambiente e delle antiche tradizioni, oggi l’area di Lamezia presenta un piano di svi- Il futuro luppo logico che si estende alle aree vicine da quelle che si affacciano sul Tirreno, sia a nord che a sud, nonché dall’istmo che collega il mare Ionio e il mare Tirreno lungo la vallata dei della Calabria fiumi Amato e Corace. Per la sua posizione centrale e strategi- ca, Lamezia rappresenta lo snodo natu- rale dell’ampia area che comprende il parte da qui Porto di Gioia Tauro e la Marina di Vibo, Tropea e Pizzo da un lato e la Riviera dei Cedri dall’altro, ed è baricentrica fra le città capoluogo della Calabria. Pertanto, dalla realizzazione dei piani operativi previsti nel masterplan di Lamezia Europa deriveranno enormi vantaggi turistici, economici, scienti- UN INVESTIMENTO COLOSSALE PER OLTRE 600 MILIONI PER fici e sociali per tutti i calabresi. Meri- TRASFORMARE UN’AREA A VOCAZIONE TURISTICA IN UNA ZONA to speciale al sindaco di Lamezia Pa- olo Mascaro. È un giovane avvocato, AD ALTISSIMO VALORE AGGIUNTO TRA SCIENZA, TURISMO E con le idee chiare, dotato di grande CINEMA: MARE, MONTI, PORTO TURISTICO, GOLF, CULTURA intelligenza politica, come dimostra di MARIA CRISTINA GULLÍ ▶▶▶ • 7•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Lamezia il futuro / Gullì l’approvazione rapida del progetto presentato dal presidente di Lamezia Calabria Leopoldo Chieffallo, uno dei padri nobili della regione, amato dal- la gente come sindaco di San Mango d’Aquino per oltre vent’anni e presi- dente molto apprezzato della Provin- cia di Catanzaro negli anni 80-90. La presenza, poi, di Tullio Rispoli, come direttore amministrativo di Lamezia Europa, società a capitale prevalente- mente privato, conferisce esperienza e una metodologia di lavoro pignola, anglosassone, che non dà tregua. «Finalmente – ha dichiarato il prof. Giuseppe Nisticò, già presidente del- la Regione e oggi commissario ad acta del Renato Dulbecco Institute che sorgerà in quest’area di Lamezia ri, industriali, scientifici, con grandi Il rendering dei vari pro- – si realizzerà quel sogno che acca- prospettive di occupazione e lavoro getti del porto turistico: rezzavo da presidente della Regione, per i giovani calabresi, laureati e non, residence in isole artifi- oltre 25 anni orsono, e che cioè Lame- iperspecializzati o semplici prestato- ciali, la Chiesa del Mare, zia diventi la capitale della Calabria». ri d’opera: ce ne sarà per tutti. 2500 posti barca È un progetto suggestivo e affasci- Il nuovo governatore Roberto Oc- nante per la vastità degli interessi chiuto guarda con grande interesse renderà Lamezia il fiore all’occhiel- messi in gioco: turistico-alberghie- a questo progetto straordinario che lo della Calabria e la trasformerà in una delle città più attraenti del Me- ridione, con le sue bellezze naturali, i tramonti rosati sul Tirreno, un por- to privato con oltre 2500 posti barca. Da cui sono pronte a solcare il mare e raggiungere da un lato le mitiche isole Eolie e le coste meravigliose di Capo Vaticano, Ricadi, Briatico, Nico- tera, Vibo, Tropea, Parghelia, Pizzo e, dall’altra, Amantea, Paola, Cetraro, Diamante, Praia a Mare con l’isola di Dino e il castello normanno sovra- stante, S. Nicola Arcella, Scalea fino alla vicina e splendida Maratea. Tutto ciò indica chiaramente che il percorso di crescita e sviluppo della Regione – come ha immaginato pre- sidente Occhiuto – parte da Lamezia Terme e si diffonderà a macchia d’o- lio su tutte le aree della Calabria. Del resto, sono numerose le carat- teristiche positive di quest’area: la presenza dell’aeroporto interconti- nentale di Lamezia avvicina questa Il rendering di una delle soluzioni residenziali dell’area turistica di Lamezia Europa ▶▶▶ • 8•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Lamezia il futuro / Gullì straordinaria zona tutte le città d’Ita- lia, d’Europa e del mondo. Vivere in quest’area vorrà anche dire riscoprire e gustare gli antichi sapori di una cucina millenaria, non dimen- ticando che nell’istmo c’è una vallata che si estende dal golfo di Lamezia e raggiunge il mare Ionio a Catanzaro Lido e Copanello. Si tratta di una terra sempre verde e lussureggiante per le Il prof. piogge abbondanti che alimentano Roberto acque sorgive le quali danno vita ad Crea, durante alberi, vegetali, erbe medicinali e una una visita grande varietà di alberi da frutto (con a Roma, in- grappoli d’uva su estesi vigneti, mele, sieme con il pere, arance, limoni, cedri, gelsi, fi- prof. Giusep- chi, mandorli, ciliegi, noci, etc). pe Nisticò Questa terra, come da anni va ripe- tendo il grande filosofo della Magna impianti di surf, galoppatoio, eliporto e Terina, un complesso infrastruttura- Grecia Salvatore Mongiardo, fu de- centri commerciali duty free e una se- le di circa 40mila mq, saranno allo- scritta da autori famosi a cominciare rie di piccole e medie industrie nell’a- cati gli Studios cinematografici della da Omero, nell’Odissea, poi Cassiodo- rea Zes, dove sono disponibili 350 Calabria Film Commission e l’Istituto ro e altri famosi autori del Medio Evo, ettari. Da quest’area si innescherà Renato Dulbecco. come l’Eden, il paradiso terrestre. un meccanismo di distribuzione e Gli Studios, secondo il progetto della Lungo l’istmo Lamezia-Catanzaro si diffusione nei mercati internazionali Regione, creeranno una vera e pro- snodano villaggi di millenaria tra- dei prodotti industriali e di quelli del pria città del cinema con strutture dizione come Platania, Serrastretta, segmento agro-alimentare. dedicate alle produzioni che la Film Caraffa, Tiriolo (la terra dei Feaci), Il progetto del porto turistico sarà re- Commission Calabria riuscirà ad at- Marcellinara, da un lato, e dall’altro alizzato con capitali privati con inve- trarre. Le strutture previste offriran- Cortale, Girifalco, Borgia, Squillace, stimenti per oltre 600 milioni di euro no due teatri di posa da 800 mq alti 12 Montepaone e Soverato. da un fondo sovrano del Bahrein tra- metri,, con attrezzeria, camerini, la- Accanto al porto ci saranno il polo fie- mite la Coipa International. boratorio per i costumi, laboratori di ristico ed espositivo AgriExpo, campi Nell’area di sviluppo industriale postproduzione e aree attrezzate an- da golf, da tennis, centri polisportivi, presso la Fondazione Mediterranea che per riprese di esterni. Una mini Cinecittà in territorio calabrese, che – come molti registi affermati hanno più volte ribadito – è un meraviglio- so set naturale per qualunque tipo di produzione. Altro discorso riguarda la cittadella della scienza, con il Renato Dulbecco Institute, un centro di Ricerca scienti- fica che opererà nel campo delle bio- tecnologie per la produzione di anti- corpi monoclonali e, in particolare di nanoanticorpi (detti anche pronecti- ne), sotto la guida di Roberto Crea, un nome eccellente della ricerca inter- nazionale. Scienziato calabro-ameri- cano, con 40 anni di vita accademica Il laboratorio di genomica ▶▶▶ • 9•
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Lamezia il futuro / Gullì e di ricerca scientifica a San Franci- sco, in California, riconosciuto in tutto il mondo come padre delle biotecnolo- gie, ha accettato di tornare in Calabria. Nisticò lo ha cercato, gli ha illustrato il suo progetto velleitario, e lui non ci ha pensato due volte ad accettare. Roberto Crea tornerà in Calabria per dedicare il resto della sua vita alla formazione dei nuovi ricercatori che saranno il corpo centrale del Dulbec- co Institute. Diventa una vera sfida, cioè scegliere i migliori cervelli ca- labresi per inserirli nei circuiti della ricerca e renderli competitivi in tutto il mondo. Ciò consentirà di frenare in Il laboratorio di proteomica: un fiore all’occhiello del Dulbecco Institute qualche modo la tradizionale antica fuga dei cervelli calabresi verso altre sity, in California. Altri due scienziati ticorpi monoclonali AntiVEGF, impie- regioni o all’estero. famosissimi nel mondo stanno già gati attualmente nella terapia di varie In quest’avventura, i due ricercato- collaborando con il nascente Istituto forme di cancro e anche nella macu- ri Crea e Nisticò non saranno soli, Renato Dulbecco, e cioè sir Salvador lopatia degenerativa della retina di ma avranno dalla loro parte la colla- Moncada, (che “avrebbe meritato soggetti anziani. borazione dichiarata e certificata di due premi Nobel – come ha dichiara- Nasce sotto la loro egida il Dulbecco grandi scienziati, alcuni di loro anche to Rita Levi Montalcini – uno per la Institute di Lamezia, in Calabria. Un Premi Nobel, che hanno già accetta- scoperta della prostaciclina e l’altro progetto che era piaciuto a Jole San- to il loro invito a venire in Calabria per la scoperta del Nitrossido”). Sal- telli, primo presidente donna della e condividere con loro questa sfida vador Moncada è professore di Far- Regione Calabria, stroncata dal tu- che non è solo culturale e strutturale macologia Clinica presso l’University more prima di vedere realizzato il ma che guarda al futuro della regio- College di Londra, è stato nominato suo sogno. ne. Fra i premi Nobel ci sono Aaron baronetto dalla Regina Elisabetta, è Era stata lei Jole Santelli a convince- Ciechanover, famosissimo biologo stato direttore del Cancer Institute re lo scienziato Roberto Crea a ritor- israeliano, Nobel per la Chimica nel dell’Università di Manchester. Infine, nare in Calabria: un impegno questo 2014, e Thomas Südhof, biologo tede- Napoleone Ferrara è uno degli altri - assicura il prof. Nistico - che la Re- sco naturalizzato statunitense, Nobel alti consulenti del Dulbecco Institu- gione Calabria onorerà fino in fondo per la Medicina nel 2013 e attualmen- te: egli rappresenta lo scienziato più perché la Calabria possa avere final- te docente presso la Stanford Univer- citato al mondo per la scoperta di an- mente un Centro di ricerca scientifi- ca di respiro sovranazionale. Ma alla realizzazione di questa sfida concorrono anche il dipartimento di Chimica e quello di Farmacia e Scien- ze della Salute dell’Università del- la Calabria e anche i più qualificati ricercatori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Vale la pena di ricordare che tra i soci fondatori, oltre a Roberto Crea e a Pino Nisticò, ci sono anche il prof. Eugenio Gaudio, ordinario di Anato- mia umana alla Sapienza di Roma, e il prof. Franco Romeo, direttore del di- ▶▶▶ • 10 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Lamezia il futuro / Gullì partimento i Cardiologia all’Universi- tà di Tor Vergata. In questa’area dunque, dove il so- gno industriale degli anni 90, con la Sir che avrebbe dovuto stravolgere il destino della Calabria e che invece si è arenato come mille altre iniziati- ve del genere, in quest’area sorgerà dunque un Istituto di ricerca intesta- to al premio Nobel Renato Dulbecco, calabrese anche lui, originario di Ca- tanzaro, e che avrà due missioni. La prima, dedicata alla produzione di anticorpi monoclonali, con avanzatis- L’albero sime tecniche d’ingegneria genetica, della vita si avvarrà, con la direzione del prof. rappresen- Roberto Crea, dell’alta competenza tativo della scientifica in campo oncologico de- Fondazione gli scienziati dell’Università Magna Dulbecco Graecia di Catanzaro Pierfrancesco Tassone e Pier Sandro Tagliaferri, durre ricerche avanzate nel campo maci ipocolesterolemizzanti più usa- che già hanno ottenuto i primi risul- agro-alimentare in collaborazione ti. Inoltre, il Bergamet è provvisto di tati incoraggianti nel trattamento di con il prof. Enzo Mollace, scienziato attività terapeutica nei soggetti affetti alcune forme di cancro resistenti alle di fama internazionale che con le sue da sindrome dismetabolica (ipercole- terapie attuali, come il carcinoma ricerche è stato capace di far immet- sterolemia, aumento dei trigliceridi ovarico a cellule chiare, tumore mol- tere sul mercato il Bergamet , cioè un nel sangue, iperglicemia e obesità) to aggressivo e mortale, come pure estratto naturale di essenza di Berga- Con tali ricerche saranno valorizzati i vari tipi di sarcomi. motto di RC molto più potente e più principi attivi naturali presenti nelle La seconda missione è quella di con- tollerato delle statine, che sono i far- piante a scopo nutraceutico e a svi- lupparli fino alla loro immissione in commercio come integratori alimen- tari. Accanto a questa funzione di analisi qualitativa e quantitava dei principi attivi presenti nel prodotti agro-alimentari, il Renato Dulbecco Institute realizzerà laboratori per la certificazione della qualità e sicu- rezza, secondo gli standard interna- zionali delle autorità regolatorie, dei prodotti agro-alimentari della Ca- Una veduta labria, conferendo loro un marchio dall’alto dei regionale di qualità, come dichiara- laboratori to dall’assessore all’Agricoltura on. del Renato Gianluca Gallo della Regione Cala- Dulbecco bria. Questo consentirà una più am- Institute pia diffusione dei prodotti calabresi a a Lamezia livello mondiale. terme nell’a- In prospettiva, il territorio di Lamezia rea della Terme rappresenta l’area ideale per Fondazione realizzare un bioparco, che si estende Mediditerra- nea Terina ▶▶▶ • 11 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ Lamezia il futuro / Gullì di sterili e vetusti campanilismi del 4) Controllo da parte del ministero passato; dell’Ambiente per contenere l’ impat- da Lamezia fino a Cosenza e compren- 2) Ci vogliono regole come quelle to ambientale ed evitare inquinamen- de – come suggerito dal Nobel Ciecha- commissariali del Ponte Morandi di to; nover al presidente Occhiuto – centri Genova, ciò consentirà di realizzare in 5) Impegno specifico e determinato di ricerca del settore farmaceutico, di meno di un anno quest’opera straordi- del procuratore Gratteri e di altri gio- quello agroalimentare, dell’innova- naria del porto e dei centri di ricerca; vani magistrati per evitare possibili zione, dell’informatica e dell’elettroni- 3) Partecipazione motivata di tutte le infiltrazioni della criminalità orga- ca, che saranno collegati con l’Univer- istituzioni locali; nizzata». ¢ sità e altre realtà esistenti. È un progetto che ha del fantastico, come il Paese delle meraviglie. Abbia- mo chiesto al prof. Nistico se il pro- getto si potrà veramente realizzare o rimarrà come la visione utopica della Il sindaco di Città del Sole. Lamezia avv. Dopo aver riflettuto a lungo, secondo Paolo Mascaro Nisticò il progetto si potrà realizzare inaugura l’area a cinque condizioni: di Lamezia «1) Volontà ferma e determinata del Europa. presidente della Regione nel quale ri- A fianco la pongo fiducia per le sue capacità ma- sottosegretaria nageriali e politiche. Dovrà, tuttavia, Dalila Nesci e dimostrare di essere un uomo libero il prof. Giusep- che sappia scegliere le vere priorità pe Nisticò. A del suo governo accanto ai problemi sx, Leopoldo della sanità e non essere prigioniero Chieffallo Lamezia Terme, una storia lontana, nel solco di una civiltà millenaria Lamezia Terme nasce nel 1968 dalla unione dei tre comuni di dell’XI secolo domina dall’alto l’intera piana lametina sino al Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia. Oggi la città di Lamezia Ter- mare. Nel corso dell’anno l’area del castello e tutto il caratteristi- me conta circa 71.000 abitanti e dopo Reggio Calabria, Catanza- co borgo di San Teodoro è sede di eventi e spettacoli all’aperto. ro, Corigliano-Rossano risulta la quarta città della Calabria per • Bastione dei Cavalieri di Malta imponente torre di difesa co- abitanti. struita intorno al 1550 ed ancora in ottimo stato di conserva- Centro agricolo, commerciale ed industriale è situato nel centro zione. della Calabria tirrenica e del Golfo di Sant’Eufemia in una vasta Nel centro storico di Sambiase si possono apprezzare chiese e di- pianura circondata da colline e dai massicci presi/ani del Re- more signorili di pregio ed è possibile visitare l’Ecomuseo “luogo ventino e Mancuso nel punto più stretto della penisola italiana della memoria” una raccolta privata di testimonianze materiali di dove la distanza tra il Mar Tirreno e lo Jonio è meno di 40 km. un recente passato contadino, di modi di vita, di attività e tradi- Per la sua centralità geografica, nel cuore del Mediterraneo, il zioni locali. territorio lametino vanta una continuità di vita che risale alla Il centro storico di Nicastro ha mantenuto nei quartieri più preistoria. antichi l’impianto originario di tipico agglomerato medievale Tra le tracce più significative della sua storia si segnalano: attorno al Castello Normanno Svevo e conserva bei palazzi in • Area archeologica di Terina antica città nell’area di Sant’eufe- stile barocco, pregevoli chiese con importanti opere pittoriche mia Vetere scoperta in seguito ad una campagna di scavi avvia- nonchè alcune strutture museali che consentono una migliore ta nel 1997 conoscenza della città: • Abbazia Benedettina fondata intorno al 1062 sui resti di un • Il Museo Archeologico che raccoglie i materiali recuperati nel antico monastero bizantino. Rappresenta la prima abbazia fon- territorio lametino dalla Preistoria al Medioevo data dai Nonnanni in Calabria da Roberto il Guiscardo. Oggi l’a- • La Casa del Libro Antico che conserva quanto rimane delle rea dell’abbazia è stata delimitata ed è stata awiata una campa- biblioteche di antichi monasteri comprese pergamene e cin- gna di recupero dei resti esistenti. Nel periodo estivo dal 2008 quecentine l’area è fruibile ed è sede di spettacoli teatrali all’aperto. • Il Museo Diocesano che custodisce rari esempi di arte sacra • Castello Normanno Svevo costruito da Federico Il alla fine recuperati nelle chiese del comprensorio. ¢ • 12 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo STORIA DI COPERTINA / LA RICERCATRICE È ORIGINARIA DI CROTONE 35 anni appena compiu- ti, di origine calabre- se, nata e cresciuta tra Crotone e Le Ca- stella, in una casa che si tuffa nel mare più azzurro e più pulito della Calabria, figlia d’arte nel senso più bello della parola, suo padre medico, Eugenio Parisi, era uno dei neona- tologi più famosi del Crotonese, un amore dichiarato e infinito per il suo cane, il ricordo ancora vivo dei suoi compagni di classe al liceo scientifico “Filolao” frequentato fino al giorno della maturità, un fratello, Luca, che oggi vive a Pisa e una carriera univer- sitaria brillantissima appena avviata e ancora tutta da vivere. Paola Parisi, oggi ricercatore di tipo A presso la Sapienza, Università di Roma, in attesa di strutturazione ospedaliera presso il Policlinico Uni- versitario Umberto I, per potersi de- dicare più intensamente all’attività chirurgico-assistenziale, che ama tanto, è uno degli “angeli della Sier- ra Leone”, uno dei chirurgi plastici italiani intervenuti sul luogo di una immane tragedia, a lenire ferite e Paola Parisi dolori provocati dalle fiamme di un’e- splosione che ha messo in ginocchio lo Stato africano. Ma partiamo dall’inizio di questa sto- ria. Alle 18.14 del 6 novembre scorso il «La mia Africa» primo tackle dell’Agenzia giornalisti- ca ANSA fa il giro di tutte le redazioni del mondo. “Almeno 99 persone sono morte in Un angelo seguito all'esplosione avvenuta la scorsa notte a Freetown, capitale della Sierra Leone, provocata dallo scontro tra un'autocisterna piena di in Sierra Leone carburante e un tir in una stazione di servizio. I feriti ricoverati in ospedale sono un centinaio. ll rogo che si è sca- tenato dopo l'esplosione si è propa- gato in tutto il quartiere circostante, di PINO NANO ▶▶▶ • 13 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ La mia Africa / Pino Nano occasione l’Italia arriva prima degli – Cosa ha risposto al suo profes- altri. E tra gli specialisti chiamati in sore? provocando vittime nelle auto vicine aiuto dei cento feriti c’è soprattutto «Sono pronta. Non c’era altra rispo- e in diverse strade adiacenti. Secondo l’Unità di Chirurgia Plastica del Poli- sta possibile o alternativa. Sono nata la ricostruzione di un soccorritore, la clinico Universitario di Roma diret- e cresciuta a casa di un medico che maggior parte delle vittime sarebbe- to dal prof. Diego Ribuffo. Che a sua curava i bambini, e ogni chiamata per ro venditori ambulanti e motociclisti volta chiama una delle sue allieve più mio padre, anche la più banale, era rimasti uccisi mentre cercavano di brave, la dottoressa Paola Parisi. “Se importante. Quando ti chiamano per recuperare del carburante fuoriusci- la sente di partire per l’Africa dotto- assistere un malato non puoi che dire to dall'autocisterna”. ressa? C’è tanto lavoro laggiù per noi “Sono pronta”. A prescindere da quel- La BBC propone invece le prime im- e la Sierra Leone ci chiede di correre lo che ti aspetta, e che troverai una magini in diretta, e dalle quale si co- in aiuto dei loro feriti”. volta partita e arrivata sul posto». glie con mano che tra le vittime col- Passano solo pochi giorni, e la giova- – Che esperienza professionale è pite dall’esplosione e devastate dalle ne chirurga è già a Fiumicino pronta stata? ustioni del fuoco ci sono purtroppo per partire. Tappa intermedia e scalo «Importante, fondamentale, un vero decine di donne madri e bambini. a Casablanca, da qui Casablanca-Free- e proprio banco di prova per un chi- È una tragedia senza pari. “Sono town, e quindi di corsa in ospedale. rurgo chiamato ad affrontare un’e- addolorata nell'apprendere di un'e- mergenza così delicata e complessa splosione lungo Bai Bureh Road, come questa. Quando il professore Wellington, dopo che un camion che mi ha chiamato ho capito subito che trasportava carburante si è scontrato sarebbe stato impossibile dire di no, con un altro camion – dice il sindaco anche se avevo in programma tante di Freetown, Yvonne Aki-Sawyerr. – I altre cose da fare, non solo come me- video e le foto che fanno il giro dei so- dico ma anche nella vita privata e fa- cial media sono strazianti”. miliare. Il mio compagno, Giuseppe, Sarà invece il portavoce dell'Agenzia per fortuna mi ha supportato molto, nazionale per la gestione dei disastri, non ha neanche provato ad ostacolar- Mohamed Lamrane Bah, a dare l’idea mi, anzi ha condiviso in pieno la mia esatta del bilancio del disastro e parla scelta. Allora mi sono solo detta, “Fer- di una marea di feriti, molti dei quali mi tutti”, al resto ci pensiamo dopo». in condizioni davvero critiche. – Dottoressa lei è partita per l’A- Scatta l’allarme internazionale. Il go- frica subito dopo l’esplosione? verno locale chiede aiuto al resto del «Provo a ricostruirle quella prima mondo, in Africa non ci sono chirurgi fase. L’esplosione si verifica il 5 no- plastici che sappiano affrontare il do- vembre e immediatamente il Mini- lore e le ferite causate dalle fiamme, stero della Salute della Sierra leone mancano medicinali adatti, mancano ha chiesto aiuto al resto del mondo. strutture, mancano centri specializ- Per l’Italia è immediatamente inter- zati per la ricostruzione dei tessuti, Il prof. Diego Ribuffo venuta la Protezione Civile, che ha le camere iperbariche sono solo un diviso la missione in tre turni diver- miraggio e l’unica speranza per la – Dottoressa da chi, e come, è si da dieci giorni ciascuno. Sono stati Sierra Leone è che qualcuno rispon- stata contattata per questa mis- quindi organizzati e resi operativi tre da al loro “MayDay”. Si mobilitano sione internazionale? team specialistici, e io sono partita le strutture operative della Organiz- «Dal mio professore, Diego Ribuffo. l’ultima settimana con il terzo team di zazione Mondiale della Sanità che a Che è anche il mio maestro. Mi ha lavoro». loro volta coinvolgono i Dipartimenti chiamato e mi ha spiegato che c’e- – Tutti partiti dalla sua Univer- di Emergenza dei vari Paesi stranieri. ra da partire immediatamente per sità, dall’Umberto I di Roma? In Italia la richiesta di collaborazione la Sierra Leone. Più o meno sapevo, «No. I chirurghi plastici che hanno finisce sul tavolo della Sala Operativa per averlo sentito qualche giorno preso parte alla missione proveniva- della Protezione Civile, che a sua volta prima in televisione dell’esplosione no da tutt’Italia, dall’Ospedale Niguar- coinvolge i maggiori ospedali italiani. che aveva interessato la città capitale da di Milano, dal Campus Biomedico Nel giro di poche ore sono già pronti di quello Stato, ma non avevo idea di di Roma e dal Policlinico Universita- i primi team specialistici pronti per quello che in realtà avrei trovato una partire per l’Africa. Anche in questa volta arrivata in Africa». ▶▶▶ • 14 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ La mia Africa / Pino Nano rio Umberto I, da me rappresentato. L’anestesista che invece è partita con me e ha fatto parte integrante del mio team, la dottoressa Stefania Lepori, è invece partita dall’Ospedale di Par- ma, ma non è emiliana. È una straor- dinaria ragazza sarda. Bravissimo medico. Posso solo dirle che dietro un’emergenza di questo tipo e dietro la preparazione dei nostri team di intervento si è mossa una macchina organizzativa imponente e perfetta- mente oleata». – Che situazione avere trovato quando siete arrivati sul posto? «Lo scenario che ricordo e che ab- biamo trovato non era certo quello della prima ora e dei primi giorni. Noi siamo arrivati in Africa a distan- sione, io ho trovato pazienti da rico- in maniera progressiva, parte del tes- za di venti giorni circa dall’esplosio- struire, ferite ancora da pulire e me- suto interessato. Sono situazioni di ne e moltissimi casi erano stati già dicare per il rischio di complicanze una delicatezza e di una complessità ampiamente trattati dai colleghi che infettive. La stragrande maggioranza fuori dal comune e il più delle volte erano arrivati prima di noi. Rispetto dei pazienti, in parte già precedente- neanche immaginabili. Parliamo di alle lacerazioni della prima ora, o alla mente trattati, presentavano ustioni ustioni che hanno coinvolto in media distruzione dei tessuti per via delle su gran parte del corpo ed è stato ne- più del 20 per cento della superficie altissime temperature di una esplo- cessario ripristinare di volta in volta, cutanea, il che vuol dire casi di gran- de complessità». – Qual è la stata la difficoltà maggiore che ha incontrato? «Abbiamo dovuto intervenire su pa- zienti gravi senza però l’aiuto dei pre- sidi che abbiamo noi in Europa e che ci sono magari nel resto del mondo occidentale. A causa dell’assenza di una banca di tessuti, sostituti cutanei e medicazioni avanzate, l’unica possi- bilità di intervento erano medicazio- ni frequenti, e prelievi di tessuto cu- taneo autologo, dallo stesso paziente Laurea. Qui a quindi». fianco, il giorno – Dottoressa immagino che non della Laurea in hanno neanche una camera Medicina con il iperbarica? padre Eugenio, «Non hanno camere iperbariche e apprezzato neanche camere sterili per i grandi neonatologo ustionati. L’ospedale di Emergency in a Crotone, e la cui abbiamo operato è sicuramente madre. In alto, l’ospedale più avanzato e moderno il giorno della della Sierra Leone, ma non specializ- specializzazio- zato nella cura dei grandi ustionati. ne, con tutta la famiglia ▶▶▶ • 15 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ La mia Africa / Pino Nano La degenza dei pazienti era comune in una singola camerata, peraltro senza aria condizionata, e quindi con il rischio reale di continue infezio- ni. Già in Italia il trattamento degli ustionati è già lungo, immagini cosa significa dover lavorare in queste condizioni. Per molti dei pazienti che avevano in cura servono anche tre o quattro mesi per coprire tutte le ferite interessate dal fuoco, intuirà la difficoltà complessiva del nostro compito e della nostra missione. Io per fortuna ho trovato alcuni casi già in via di guarigione, altri casi invece molto meno semplici, pazienti in cui la gamba, per esempio, aveva svilup- pato una infezione grave, e avevano 20 anni, non di più, ma consideri anche siderato raro in Africa. Avevamo tre necessità di pulizia più accurata e di che in Africa l’età media della popola- bambini molto piccoli, che non veni- medicazioni in sala operatoria molto zione è ancora molto bassa. In ospeda- vano dall’esplosione del 5 novembre. frequenti. Alcuni casi erano quindi le ho sentito parlare di un’età media di Si erano ustionati con olio bollente, già pronti per essere ricostruiti, altri 40-45 anni in tutto, non oltre». acqua calda, soda caustica, insomma casi che invece necessitavano ancora – Ricorda i casi più disperati e situazioni complicatissime. Il bambi- di ulteriori medicazioni, o di rimozio- comunque più difficili? no più piccolo aveva sei mesi, l’altro ne di tessuto necrotico. Ma le dico di «Due pazienti con coinvolgimento due anni, e il terzo tre anni». più, credo che oggi in tutta la Sierra degli arti inferiori, che non è stato – Dove siete stati sistemati voi Leone ci sia un solo chirurgo plastico, possibile ricostruire a causa della medici italiani? non di più». presenza di infezione batterica, che «All’ospedale di Emergency a Gode- – Che tipo di pazienti ha trovato? avrebbe danneggiato e reso falli- rich, Freetown. Tutti i team italiani Si è parlato subito di molte don- mentare l’innesto cutaneo. Per uno hanno prestato la propria opera in ne e bambini… di questi pazienti non avevamo a di- questa struttura». «In realtà i pazienti che ho trovato in sposizione molte sacche di sangue, a ospedale avevano un’età media di 18- causa del suo gruppo sanguigno, con- ▶▶▶ In alto, la dott.ssa Parisi nel suo studio all'Ospedale Umberto I di Roma. A fianco, La spaventosa esplosione di un'autocister- na in Sierra Leone dello scorso novem- bre con oltre 90 morti • 16 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ La mia Africa / Pino Nano – Qual era la sua giornata tipo in ospedale? «Semplice. Sveglia molto presto, non oltre le sei del mattino. Poi in ospe- dale per il primo meeting operativo con il team internazionale, ognuno relazionava e discuteva del program- ma della giornata e delle cose da fare, e poi in corsia per il giro visite, dalle nove in poi in sala operatoria per tut- to il resto del giorno». – Momenti di stanchezza? O se preferisce di sconforto? «Avevamo giornate troppo piene, e durante una giornata di intenso la- voro la stanchezza non si percepi- sce mai se non alla fine della gior- nata forse. Ci pensa l’adrenalina a mandarti avanti. Turni di lavoro pe- santissimi, si. A volte massacranti, anche. Ma io e la mia collega aneste- sista abbiamo portato tutti i pazienti che avevamo in sala operatoria. An- che quelli che necessitavano di sem- plici cambi di medicazione, perché sono pazienti che quando vengono trattati hanno molto dolore. Vanno quindi comunque sedati. Pensi che in sala operatoria portavamo una media di cinque pazienti al giorno, e non è poco». – Dottoressa ma quando siete partite dall’Italia sapevate già cosa vi avrebbe aspettato? «In questo la macchina della Prote- zione Civile è stata perfetta. Già nei – È vero che dall’Italia vi siete vigliosa. Noi siamo arrivati dall’Italia giorni prima di partire ci eravamo portati dietro anche i medicina- in Sierra Leone e abbiamo trovato ad collegati con l’ospedale di Emergen- li necessari? attenderci in aeroporto il delegato cy in Sierra Leone per capire bene «Sì. Nonostante l’ospedale, come ho del Console Italiano, che ci ha preso dove saremmo andati a lavorare e già detto, sia all’avanguardia per la per mano e ci ha aiutato a risolvere in che condizioni lo avremmo fatto. Sierra Leone, non è specializzato nel- ogni forma di passaggio burocrati- Quindi il primo impatto che abbia- la cura degli ustionati. Dai vari ospe- co. Noi siamo arrivati in Africa alle mo avuto via Skype ci ha dato per- dali e dalla Protezione Civile sono due di notte. Dopo aver sbrigato tutti fettamente l’idea che la nostra non stati portati strumenti chirurgici e i passaggi burocratici abbiamo preso sarebbe stata una semplice passeg- farmaci, antibiotici, collagenasi, cre- la navetta locale che ci ha portato di- giata nel parco. E fin qui tutto bene. me antibiotiche topiche, insomma rettamente al porto di Freetown, da Poi la Protezione Civile mi ha anche quello che era fondamentale avere cui abbiamo preso un water-taxi per messo in contatto con la chirurga per i casi che avevamo in cura». raggiungere la parte opposta della che aveva lavorato prima di me e che – Che tipo di assistenza avete baia dove si trovano gli alloggi a noi mi ha spiegato con esattezza e asso- trovato voi invece come medici destinati e l’ospedale di Emergency». luta precisione cose mi sarei dovuta italiani in missione? aspettare di trovare». «Semplicemente impeccabile, mera- ▶▶▶ • 17 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo ▶▶▶ La mia Africa / Pino Nano rurgo plastico, lì sei sola con te stessa, chirurgia generale, che mi avrebbe con il paziente davanti che ti chiede offerto mille possibilità diverse di la- – Vi hanno sottoposto anche al aiuto, e lì ti senti davvero fondamen- voro sul campo. La chirurgia plastica classico tampone Covid? tale e utile a qualcosa e a qualcuno». non è solo chirurgia estetica; il chi- «Assolutamente sì. Hanno verificato – Quando si pensa a un chirur- rurgo plastico ha una conoscenza va- che avessimo fatto tutti i vaccini ri- go plastico si pensa al mondo stissima e dettagliata dell’anatomia chiesti per chi mette piede per la pri- dei VIP, alla chirurgia estetica. umana che gli consente di interve- ma volta in Africa, anche il tesserino Questa sua è una situazione nire su tutti i distretti corporei coin- giallo per la febbre gialla». completamente diversa? volgenti i tessuti molli. Al Policlinico Umberto I noi oggi ci concentriamo molto sulla ricostruzione della mam- mella nelle donne colpite dal cancro, sull’ortoplastica per pazienti con traumi degli arti inferiori e infezioni ossee. È una chirurgia quindi che ri- solve mille problemi importanti e la La dott. parte ricostruttiva da davvero grandi Parisi è stata soddisfazioni, aiutando non solo fun- uno degli zionalmente ma anche psicologica- "angeli" mente il paziente. È la branca a cui io della Sierra ho dedicato finora gran parte del mio Leone, i chi- tempo e la mia formazione». rurghi pla- – Dottoressa a chi dedica tutto stici italiani questo suo lavoro? intervenuti «A mio padre, che se n’è andato pri- a dare soc- ma di vedermi partire per la Sierra corso agli Leone. Ne sarebbe stato fiero, ne ustionati sono certa. E poi a mia madre, Rosa, che spero ora di portarmi qui a Roma – Si è mai sentita sola o abban- «Quando mi sono iscritta a Medicina a vivere con me, con il nostro amatis- donata in questa missione? e ho scelto di fare chirurgia plastica, simo cane». «Assolutamente no. Avevano con noi l’ho fatto perché dopo mille discus- – Come dire? Siamo tutti apolidi dei funzionari della Protezione Civile sioni con mio padre, che faceva il me- ormai? che non ci hanno mai lasciato soli. Se dico, oggi purtroppo non c’è più, mi «Non tutti per fortuna, ma moltissimi avessimo avuto bisogno di qualunque sono convinta che la chirurgia pla- lo sono». ¢ cosa sarebbe bastato chiedere, e tut- stica è una branca vastissima della to si sarebbe materializzato come un sogno. Veramente indescrivibile la macchina organizzativa che avevamo alle spalle». – So che al rientro in Italia il suo Di- rettore era molto fiero del suo lavoro laggiù… «Il mio professore è una persona stu- penda, un grande professionista con una grande umanità. Credo di averlo reso orgoglioso». – Se la richiamassero e le chie- dessero di tornare in Sierra Leone di nuovo, lei ci ritorne- rebbe laggiù? «Assolutamente sì, e anche di corsa. Vede, mentre in Italia siamo in tanti e il mio lavoro lo può fare un altro chi- • 18 •
Domenica 2 gennaio 2022 • www.calabria.live il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo C alabria Live continua il per- corso di analisi della impor- tante Legge di Tutela Costi- tuzionale delle Minoranze Linguistiche Storiche Legge 482/99 insieme al suo Regolamento. La leg- ge semplicemente non è attuata in Calabria: la Legge è ottima, le altre realtà la fanno funzionare, eccome! Nella nostra regione bisogna pren- dere coscienza che le Minoranze Linguistiche Storiche presenti in Ca- labria e inserite alla stessa stregua delle altre Minoranze Linguistiche Storiche, che ricordiamo sono solo 12 e vengono riportate nell’ art. 2 della 482/99 sono considerate da un paio di anni, purtroppo delle Minoranze Linguistiche minoritarie e come si è arrivati a questo è sotto gli occhi di tutti ovvero scarse ricadute occupa- zionali conseguenza della mancata rappresentanza e partecipazione dei soggetti Istituzionali Nazionali e Re- gionali nei tavoli che contano: Parte- nariato per la tutela delle Minoranze Nazionali, che si interfaccia con il Consiglio d’Europa per l’attuazione del Trattato Europeo sulla Tutela del- le Minoranze Linguistiche Naziona- li. Vari tavoli operativi previsti dalla Legge 482/1999, sono organizzati dalla Presidenza del Consiglio dei Mi- Il prof. Pasquale Casile, illustre e apprezzato studioso del Greco di Calabria nistri direttamente o tramite alcuni Preservare la continuità Dipartimenti della stessa Presidenza dei Ministri, la Conferenza Stato – Regioni, l’Anci, Società che svolgono territoriale e linguistica servizi pubblici nazionali e regionali e anche imprese private. Proviamo ad elencare, solo per renderci conto della complessità istituzionale che è necessario saper gestire dal pun- to vista politico e anche dal punto di vista amministrativo che riguarda la della cultura materiale e immateriale della Tutela delle Minoranze Linguistiche Storiche, proviamo a fare un elen- co degli enti interessati/coinvolti e Calabria-Greca chiediamoci fin d’ora qual è stata la partecipazione politica e della società civile calabrese “ in ogni ordine e gra- do”, ci sia consentito il termine, unite per il medesimo scopo, per esempio di DEMETRIO CRUCITTI ▶▶▶ • 19 •
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