"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna

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"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
L'INCHIESTA                                   IL REPORTAGE                                       STORIE
La ripartenza slow                            Dopo l'incubo del Covid,                           Bologna memorabilia
dell'Appennino                                la ripartenza delle Rsa                            Le immagini del tempo che fu

                     Supplemento quindicinale di “InCronaca” – giornale del Master in Giornalismo di Bologna

                                          ANNO 4 | NUMERO 27 | 15 luglio 2021

«GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA,
        SONO LA SOLUZIONE»                                 Quindici 1
"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
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          SOMMARIO
           4   L'intervista
               «Gli studenti sono risorse,
               il cuore di un ateneo tutt'uno con la città»
               di Chiara Marchetti con la collaborazione di Federica Nannetti

     15
           9   L'inchiesta
               La ripartenza slow dell'Appennino
               di Alessandro Arena

          12   Nera
               La strage delle donne,
               è solo la punta dell'iceberg
               di Francesco Mazzanti

          15   Politica
               Da Battistini… a Battistini?
               Ancora caos nel centrodestra
               di Giorgio Filippo Pirani

          18   Il reportage
               Dopo l'incubo Covid
               la ripartenza delle Rsa
               di Bruno Cosentino

          21   QUINDICI notizie

          22   Cultura
               Bologna memorabilia
               Le immagini del tempo che fu
               di Francesca Bombarda

          25   Sport
               «Ho iniziato a pedalare a dieci anni
               e non mi sono più fermato»
               di Elisa Grossi

               Direttore Responsabile: Giampiero Moscato
               Edizione a cura di: Giampiero Moscato e Tommaso Romanin
               Desk: Federica Nannetti e Francesca Maria Chiamenti
               Rivista informativa: Quindici
               ©Copyright 2020 - Supplemento quindicinale di “InCronaca”
               Giornale del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna
               Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna in data 15/12/2016
               numero 8446
               Piazzetta Morandi, 2 - 40125 Bologna
               Numero telefonico. 051 2091968
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"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
La foto di QUINDICI

Migliaia di giovani, giovanissimi, in abiti colorati ed esuberanti, bandiere arcobaleno da sventolare. Diecimila
persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato per le strade di Bologna in occasione del Gay Pride, da Villa
Angeletti ai giardini Margherita, il 3 luglio. «Una rivolta per ogni oppressione. Il Pride è una rivoluzione», si legge
su uno dei cartelli che chiede così «molto più del Ddl Zan».
Autore: Caterina Maggi
Giornale chiuso alle 13
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"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
L'intervista

                                                           Il futuro rettore dell'Alma Mater, Giovanni Molari. Foto: Silvia Rizzetto
di xxxxxxxxx
di Chiara Marchetti con la collaborazione di Federica Nannetti

TITOLO «GLI STUDENTI SONO RISORSE,
 IL CUORE DI UN ATENEO TUTT'UNO CON LA CITTA'»

A
G
                     xxxxxxxxxxxxxxxxx
               li allievi al centro. È chiara l’intenzione di Giovanni Molari, futuro
               rettore dell’Alma Mater, che entrerà in carica il primo novembre.
               Massimo impegno per la mancanza degli alloggi, «uno degli
               aspetti su cui ci sarà più da lavorare», dichiara; e un atteggiamento
               propositivo per la situazione in piazza Verdi. «I nostri giovani
sono visti come il problema, ma invece sono la soluzione, sono una risorsa».
Vanno coinvolti, vanno creati spazi culturali di interesse: il nuovo Magnifico è
«conscio del lavoro da svolgere», ma si sente pronto. Nato a Bologna, è stato
prima studente, poi docente di meccanica agraria, direttore di dipartimento e
infine il numero 1. Un percorso rettilineo, fatto di scelte ponderate che lui stesso
definisce «le migliori possibili», tante delle quali hanno segnato la vita che ha
raccontato al Master in Giornalismo. «Onorato dell’invito e di essere nel chiostro
di Santa Cristina», ha fatto emergere il suo modus operandi: ascolto e dialogo
caratteristiche intrinseche che ha affinato in famiglia e a contatto con i discenti
"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
Silenzio e dialogo. Due anime in ten-                                 teneo in carcere in Egitto da troppo
sione, due necessità contrapposte            «Bisogna coinvolgere     tempo, Patrick Zaki. Pochi giorni
che vengono fuori dal futuro rettore                                  fa l’ultima udienza al Cairo che ha
dell’Alma Mater, il neo eletto Giovanni       gli studenti in tutti   disposto altri 45 giorni di carcere.
Molari. Da una parte, la squadra non                                  «È una vicenda molto dolorosa, per
ancora formata e un programma tut-             gli ambiti di vita     Patrick come per i suoi familiari. E lo
to in divenire gli impongono di non                                   è anche per tutti noi. È fondamenta-
sbottonarsi; dall’altra le idee chiare sul     universitaria. Da      le continuare, anzi rafforzare l’azione
voler essere il collante tra personalità                              portata avanti fino a oggi per chiede-
diverse attraverso il confronto, la pa-      sempre cerco di farli    re con forza la sua liberazione».
rola, l’ascolto. È questa la chiave per
poter mettere gli studenti al centro
dell’Università come dell’intera Bolo-
                                                appassionare»         Zaki, come tutti gli studenti dell’Al-
                                                                      ma Mater, sarà al centro. Poco dopo
gna perché, del resto, la prima «è un                                 la vittoria, lei ha pubblicato sul suo
tutt’uno» con la seconda. Una con-                                    sito una lettera dedicata all’intera
taminazione che, ancora una volta,                                    comunità. Si legge «un pensiero per
passa attraverso il rapporto stretto tra                              le nostre studentesse e i nostri stu-
le due istituzioni che, come ha detto                                 denti, che hanno attraversato mesi
più volte il professore di meccanica                                  difficilissimi e si sono visti sottrarre
agraria, dovrà essere ulteriormente                                   l’esperienza piena della vita univer-
potenziato per percepire finalmente                                   sitaria». Cosa significa essere pro-
gli universitari come una risorsa, non                                tagonisti di un’esperienza piena?
come un problema; o, ancora, per in-                                  «Significa coinvolgere gli studenti
dividuare una soluzione che faciliti i                                in tutti gli ambiti di vita universita-
fuorisede a trovare un alloggio nella                                 ria. In questi anni, come direttore di
cittadella dell’Università più antica del                             dipartimento, ho cercato di farli ap-
mondo occidentale. Ma si può dire                                     passionare alle attività e alle iniziati-
che il desiderio di smorzare la conflit-                              ve, in relazione alle loro preferenze e
tualità, dove questa sia presente, non                                necessità. Un esempio di questo im-
nasca dal nulla: per quanto «l’Alma                                   pegno è l’introduzione dell’ordine del
Mater non abbia bisogno di particolari                                giorno in consiglio di dipartimento
ricuciture», l’esperienza arriva sia dalla                            solitamente trattato dagli studenti sui
vita privata, grazie al dialogo quotidia-                             problemi relativi ai plessi. Gli studen-
no in famiglia con le sue quattro figlie                              ti devono diventare protagonisti».
– Camilla, Marta, Irene e Olivia – e
con la moglie Alessandra, sia da quella                               Non è invece ancora il momento di
accademica. L’aver ricoperto il ruolo                                 parlare di programmi e di squadra.
di direttore di dipartimento di Scienze                               Ma che caratteristiche dovranno
e Tecnologie Agro-alimentari è stato                                  avere le persone al suo fianco?
una grande palestra, soprattutto in                                   «Le due caratteristiche principali
quei primi anni di incarico dominati                                  sono la competenza sulle tematiche
dalle frizioni dovute a una riorganiz-                                delegate e la capacità di ascolto e di
zazione complessa in seguito alla fu-                                 dialogo. Due caratteristiche secondo
sione dei due dipartimenti preesisten-                                me imprescindibili e che hanno ac-
ti. Ma Giovanni Molari non è solo il                                  compagnato anche tutta la mia cam-
futuro rettore, perché continuerà con                                 pagna elettorale».
il suo «lavoro più bello del mondo»
di docente per rimanere in contatto                                   È la prima volta che ricopre un ruo-
con le nuove generazioni di studen-                                   lo pubblico di questa portata, che la
ti e ricercatori, come anche il grande                                porterà a esporsi spesso mediatica-
appassionato di trattori che è stato fin                              mente. Come pensa di affrontarlo?
da bambino, o il tifoso della Juve per          «Sono abituato a      Teme qualcosa in particolare?
un coinvolgimento quasi inevitabile                                   «Sono stato direttore di un diparti-
(ammette ridendo, ndr) da parte del           guardare avanti più     mento molto grande e sono membro
nonno paterno. Ed è anche chi dovrà                                   del Senato accademico. Diciamo che
subito scontrarsi con la drammatica          che indietro. Bisogna    queste due esperienze sono state il
vicenda di Patrick Zaki.                                              mio allenamento, anche se in questo
                                               conservare le cose     momento non ho un’organizzazione
Professore, il mandato del suo pre-                                   adeguata al post elezione. Sono stato
decessore, Francesco Ubertini, ri-            positive e cercare di   letteralmente sommerso da e-mail,
schia di chiudersi, e dunque il suo                                   messaggi e richieste di incontri e sen-
di aprirsi, con uno studente dell’a-          correggere le altre»    za una segreteria sto facendo fatica;

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"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
non sono abituato a non rispondere                                                                        «Le classifiche sono un aspetto im-
a tutti tempestivamente. Quando en-                                                                       portante ma non sono l’unico, per-
trerò definitivamente in carica sarà                                                                      ché ci sono cose che non si posso-
tutto più organizzato».                                                                                   no misurare con i numeri e i dati. È
                                                                                                          importante guardare alla qualità di
Lei si è definito l’anti Ubertini, il                                                                     quello che si fa. Credo che la nostra
quale, a sua volta, era l’anti Dionigi.                                                                   università sia libera, indipendente,
Guardando indietro, lei si sente più                                                                      pluralista e laica, tutti elementi che
vicino alla linea di quest’ultimo?                                                                        si devono conservare e rafforzare. E
«Sono una persona abituata a guar-            Al tavolo con Fulvio Cammarano, direttore del MaGiBo        che non si possono contare».
dare avanti più che indietro. È op-
portuno sviluppare ulteriormente                                                                          In questi quasi due anni di pande-
le migliori iniziative che sono state                                                                     mia, l’Università è stata costretta a
intraprese in questi anni e cercare di                                                                    ripensare all’insegnamento, orga-
correggere quelle che non hanno fun-                                                                      nizzando lezioni a distanza. Pensa
zionato, indipendentemente da chi le                                                                      che siano modalità utilizzabili an-
abbia fatte».                                                                                             che in futuro?
                                                                                                          «I nuovi apparecchi tecnologici nelle
E invece c’è qualcosa che la accomu-                                                                      aule rimarranno in dotazione, ma il
na al rettore uscente?                                                                                    nostro ateneo deve tornare in pre-
«Mi accomuna il percorso che abbia-                                                                       senza. Sarà opportuno eseguire degli
mo fatto in università. Abbiamo ri-                                                                       esperimenti mirati e delle consulta-
organizzato i dipartimenti, ne siamo                                                                      zioni con tutti i corsi di studio per
stati i rispettivi direttori ed entrambi                                                                  valutare come le esperienze di questi
siamo stati membri del senato acca-                                                                       anni possano essere riproposte e in
demico. Poi siamo stati eletti rettori.             «Il rettore deve                                      che modalità. A causa del Covid-19
Il cammino è stato molto simile».                                                                         siamo stati obbligati a comportarci
                                                  essere il rettore di                                    così, con le alternative potrebbe esse-
Ha vinto al ballottaggio contro                                                                           re diverso».
Giusella Finocchiaro, dopo una set-             tutti, non solo di chi
timana di tensione. Come pensa di                                                                         Per quanto riguarda il prossimo
poter ricucire con l’elettorato della          l'ha votato. Siamo un                                      anno, come affronterebbe un altro
                                                                                                          periodo di lockdown in autunno?
sua sfidante?
«Non c’è nulla da ricucire. Il nostro è          ateneo unito, ancor                                      «I primi sei mesi del nuovo anno ac-
                                                                                                          cademico sono già organizzati e non
un ateneo unito e credo che attraver-
so il dialogo si riuscirà a tenere uniti       di più con il dialogo»                                     si potrà intervenire direttamente. In
                                                                                                          futuro però mi piacerebbe gestire in
tutti. Il rettore deve essere il rettore di
tutti e non solo di chi l’ha votato».                                                                     maniera più accurata gli spazi, per
                                                                                                          avere più possibilità di lezioni in pre-
L’essere stato direttore di diparti-                                                                      senza in caso di restrizioni».
mento pensa possa essere stato un
buon banco di prova? C’è qualcosa                                                                         Uno dei problemi più spinosi che
che l’ha colpita di più in quel lavoro                                                                    ogni anno si ripropone è la man-
dirigenziale?                                                                                             canza di alloggi e sistemazioni per
«L’inizio mi ha colpito molto, perché                                                                     gli studenti fuori sede. Come si po-
non è stato semplice. Ho dovuto ri-                                                                       trebbe fronteggiare?
organizzare due dipartimenti ed è                                                                         «Questo è uno degli aspetti su cui ci
stato un momento particolarmente                                                                          sarà più da lavorare. È di fondamen-
complicato. Erano due dipartimenti                                                                        tale importanza agevolare gli studen-
molto litigiosi (Scienze e Tecnologie              Il giorno della proclamazione a nuovo futuro rettore   ti nella ricerca di un alloggio e affian-
Agro-alimentari e Scienze agrarie,                                                                        carli in tutto il percorso. Per questo
ndr) e dovevamo ridurre le tensioni,                                                                      motivo è determinante il rapporto
facendo un lavoro di ricucitura. Ora                                                                      con il Comune di Bologna, ma an-
la nostra realtà è cresciuta ed è un                                                                      che con tutti quelli del multicampus
bell’ambiente. Ricorderò tutto il per-                                                                    dell’Alma Mater».
corso, dall’inizio fino a ora».
                                                                                                          Situazione Piazza Verdi. Come
Negli ultimi anni, l’Alma Mater                                                                           pensa di gestire la questione?
è salita di posizionamento nelle                                                                          «Innanzitutto, vorrei fare una preci-
classifiche che decretano le miglio-                                                                      sazione. Gli studenti sono sempre vi-
ri università d’Italia e del mondo.                                                                       sti come il problema, ma al contrario
Cosa le manca per migliorare?                                                                             sono una risorsa. Sono loro stessi la
                                                                    Quindici 6
"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
soluzione. Piazza Verdi e tanti altri                                    hanno portato fin qua. Proprio tra-
luoghi della nostra cittadella devono           «L'ateneo deve           mite l’ascolto e il dialogo è possibile
essere un presidio culturale in grado                                    capire meglio le varie dinamiche e
di portare una crescita dei rappor-          tornare in presenza.        le situazioni, e rende più profondo il
ti tra città e Università nei prossimi                                   rapporto con colleghi e studenti. Lo
anni. È possibile farlo solo attraverso        Con esperimenti           stesso vale in famiglia: il dialogo è
il dialogo con le istituzioni e questo                                   l’ingrediente fondamentale della vita
è un obiettivo raggiungibile. Il coin-
volgimento dei nostri giovani è fon-
                                                mirati si potrà          quotidiana».

damentale».                                     valutare quali           A proposito di famiglia, ce la rac-
                                                                         conta un po’?
Lei ha vissuto l’Università di Bolo-
gna prima come studente, poi come
                                            strategie riproporre»        «Sono sposato, con quattro figlie. La
                                                                         più grande ha appena finito il primo
docente e ora la vivrà come rettore.                                     anno al liceo Minghetti, la seconda è
Cosa ricorda meglio di quegli anni                                       alle scuole medie e frequenta le Gui-
e come ha visto cambiare l’ateneo?                                       nizzelli, la terza è alle elementari, alle
«Ho visto indubbiamente un’Univer-                                       Bombicci, e infine l’ultima, che ha
sità in crescita e l’obiettivo di tutti è                                appena compiuto sei anni, andrà ora
continuare su questa strada. Negli                                       in prima elementare sempre nella
ultimi anni in particolare, è stata data                                 stessa scuola della sorella. Mia mo-
una forte spinta all’internazionalizza-                                  glie, Alessandra, lavora in uno studio
zione, grazie a lauree internazionali e                                  di commercialisti».
a relazioni con il mondo industriale,
nonché una spinta verso la progetta-                                     Teme che le mancherà qualche cosa
zione europea. Da quando ero stu-                                        dell’attuale quotidianità quando
dente io, la realtà esterna è cambiata,                                  entrerà effettivamente in carica?
come il contesto in cui viviamo e le                                     «Non credo. Essere direttore di di-
tecnologie che utilizziamo. Un cam-                                      partimento ha rappresentato un
biamento significativo c’è stato nelle                                   grande impegno negli anni scorsi,
discipline di cui mi sono occupato                                       ma credo che il tempo da ritagliare
e di cui mi occupo. I numeri sono                                        per stare con la famiglia si trovi sem-
molto minori a quelli di una volta,                                      pre. Io almeno l’ho sempre fatto».
anche a causa dell’introduzione del
numero chiuso».                                                          Appena proclamato nuovo rettore
                                                                         dell’Alma Mater ha detto ai giorna-
Lei è docente di Meccanica agraria.                                      listi quasi di non sapere dove fosse-
Uno degli elementi distintivi della                                      ro le sue figlie. Alla fine, come avete
storia contemporanea dell’UniBo è                                        festeggiato?
stato il Dams. Quale ritiene debba                                       «Sono stati festeggiamenti molto
essere il rapporto tra scienze uma-                                      semplici, una serata molto tranquilla
ne e scienze esatte?                                                     con qualche amico e con le persone
«È estremamente importante lavo-                                         che più mi hanno aiutato in questo
rare per una maggiore trasversalità                                      periodo».
dei nostri percorsi. In questi anni, in
qualità di direttore di dipartimento,                                    Lei è un appassionato di trattori: è
ho attivato un nuovo corso di studi                                      un legame che ha fin da bambino?
in scienze e culture della gastrono-                                     «I miei nonni avevano un po’ di terra
mia, coinvolgendo otto dipartimenti.                                     e lì mi sono sempre divertito a dare
Unire materie umanistiche, scienti-                                      una mano, soprattutto in estate. Così
fiche e sociali è trasversalità ed è un                                  ho iniziato a guidare qualche trattore
progetto che riproporrò, perché por-                                     e me ne sono appassionato, fino ad
ta a una maggiore contaminazione                                         arrivare a meccanica agraria. In uni-
dei saperi, che fa bene all’ateneo e alle       «Ascolto e dialogo       versità ho cercato di riportare un po’
persone che lavorano e studiano».                                        di tradizione della ricerca del mondo
                                                 sono ingredienti        dei trattori in Italia e, in particolare,
Parla spesso di dialogo e di ascolto.                                    nel nostro ateneo. Ho provato a ripor-
Sono elementi del suo carattere che         indispensabili. Rendono      tare gli investimenti e la collaborazio-
ha coltivato nei suoi anni di inse-         profondo il rapporto con     ne con le aziende del settore con cui
gnamento?                                                                sono entrato in contatto. Per il mio la-
«Parlare con tutti, ma soprattutto          colleghi e studenti, ma lo   voro di divulgazione ho avuto modo
ascoltare, sono due caratteristiche                                      di girare per il mondo e guidare trat-
mie, che ho sempre avuto e che mi            stesso vale in famiglia»    tori e mi sono sempre divertito».

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"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
Quindi ama vivere in contatto con                                                               che se non sono abbonato. Preferisco
la natura? Le piace fare sport all’aria                                                         andare a comprarli nella loro forma
aperta?                                                                                         cartacea. C’è stato un periodo durante
«Mi piace molto la natura e ho un                                                               il quale ne ho letti un po’ meno, ma
forte legame con il mio territorio                                                              ora sono tornato alla solita assiduità
d’origine. Fino a qualche anno fa ho                                                            e a un vero interesse. Ultimamente
sempre fatto sport di qualsiasi tipo,                                                           inizio a leggere dalla cronaca di Bo-
anche se nessuno a livello agonistico.                                                          logna, soprattutto perché ci sono più
È stato un modo per passare tempo                                                               articoli che mi riguardano o che par-
con gli amici, tempo che ora non ho                                                             lano dell’ateneo».
più. Continuo ad amare le cammina-
te, specialmente la sera».                                                                      E invece quale musica ascolta?
                                                                                                «Mi piace un po’ tutta la musica italia-
Il calcio? Ha guardato la finale degli                            In rettorato. Foto da Unibo   na: Vasco Rossi, Guccini…».
Europei?
«Sì, a casa con mia moglie. Le figlie                                                           Ha frequentato qualche evento del-
erano in collina dai miei genitori e                                                            la ricca estate culturale bolognese?
dopo averle lasciate siamo tornati a                                                            «Sì, sono andato a qualche serata del
casa. Non sono uno da assembra-                                                                 Cinema ritrovato in Piazza Maggio-
menti».                                                                                         re, ma sono stato anche alle serate
                                                                                                dei Classici organizzate dal centro
Tifa qualche club in particolare?                                                               studi sulla permanenza del classico
«Sono juventino, come tutta la mia                                                              quest’anno al Comunale. E poi i cin-
famiglia. Mio nonno, Guerrino Tu-                                                               quant’anni del Dams: ho partecipato
medei, doveva diventare un giocatore                                                            alla mostra in Sala Borsa, una bellissi-
della Juventus, era stato già seleziona-                                                        ma iniziativa».
to ed era già in cerca di casa a Tori-      «Il tempo per stare in
no, ma il sogno si è spezzato perché                                                            Ha scelto di studiare Ingegneria
è stato chiamato in guerra, in Africa.     famiglia lo si trova . Io,                           meccanica? Tornando indietro,
È tornato malato, non ha più gioca-                                                             prenderebbe la stessa strada?
to a calcio ma ricordo di come abbia         almeno, l'ho sempre                                «In generale, ogni scelta che ho fatto
coinvolto tutta la famiglia in questa                                                           nella mia vita penso sia stata la mi-
sua passione per i bianconeri».            fatto. Moglie e figlie mi                            gliore per il me stesso di quel mo-
                                                                                                mento. Difficilmente torno indietro
Virtus o Fortitudo?                         hanno supportato in                                 nelle mie decisioni e oggi posso dire
«Nessuno dei due (sorride, ndr). Il                                                             che rifarei lo stesso percorso».
basket da vedere mi piace ma non               ogni situazione»
sono tifoso. Ho amici di entrambe le                                                            Ha mai pensato di insegnare all’e-
squadre però».                                                                                  stero?
                                                                                                «Ho avuto diverse richieste, ma ho
Lei è stato relatore di oltre 200 tesi                                                          sempre lavorato per far crescere la
di laurea e autore di innumerevoli                                                              nostra università e credo che questo
altre pubblicazioni e saggi. Quan-                                                              sia stato lo specchio del mio operato
do si tratta invece di svagarsi un po’,                                                         in questi anni: portare le realtà indu-
cosa ama leggere?                                                                               striali a collaborare con quella univer-
«Ho seguito tante tesi perché ho                                                                sitaria, anche in termini di interna-
sempre tenuto a lavorare in contatto                                                            zionalizzazione e di contatti motori
con gli studenti e in collaborazio-                                                             di sviluppo. Il tutto perché convinto
ne con le aziende protagoniste nel                                                              di voler portare le mie competenze al
mondo delle macchine agricole. Allo                                                             servizio dell’ateneo».
stesso tempo ho scritto numerosi ar-        In Santa Cristina con l' installazione per Dams50
ticoli per riviste divulgative perché                                                           Intervistando il sindaco uscente,
è importante far conoscere la ricer-                                                            Virginio Merola, il primo cittadino
ca e tutto ciò che avviene all’interno                                                          ha detto di aver avuto l’onore di
dell’Università. Nel tempo libero mi                                                            svolgere il lavoro più bello del
piace leggere romanzi e saggi storici».                                                         mondo. Ma anche il suo non è da
                                                                                                meno, sarà una gara dura?
Qual è il suo rapporto con la stampa                                                            «Ah, io ho sempre detto che il lavoro
di oggi? Legge i giornali?                                                                      più bello del mondo è quello del
«Leggo i giornali con continuità an-                                                            docente».

                                                            Quindici 8
"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
L'inchiesta
                            OCCHIELLO

                                            Abbazia di Monteveglio. Foto da Gal

di Alessandro Arena

           LA RIPARTENZA SLOW DELL’APPENNINO

D
             opo un inverno paralizzato dai contagi elevati e dalla
             cancellazione della stagione sciistica, la montagna
             bolognese vuole rilanciarsi puntando sul turismo
             di prossimità, che mette al centro passeggiate e
             rassegne culturali. Determinanti gli investimenti
della Regione, ma per l'assessore Corsini «gli imprenditori
devono fare uno sforzo in più a livello di marketing. Per la
riviera romagnola ha funzionato». In generale si registrano dati
sull’afflusso migliori rispetto al 2020, ma bisognerà aspettare
almeno l’anno prossimo per un ritorno in linea con il periodo
pre-Covid. Pochi gli stranieri, gli arrivi per lo più da Emilia-
Romagna e Toscana. E tra l’assenza di lavoratori stagionali
e una viabilità poco efficiente, i problemi non mancano

                               Quindici 9
"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
Per quelle regioni come l’Emilia-Ro-        cinema all’aperto sul modello piazza
magna che legano il loro turismo            Maggiore alla sagra che sponsorizza
sia al mare sia alla montagna non è         determinati prodotti alimentari), la
facile, soprattutto in estate, concilia-    peculiarità dello slow travel resta co-
re le due dimensioni, dal momento           munque l’assenza di una meta stabile,
che ancora troppo spesso la seconda         il che porta i turisti a non trascorrere
viene considerata una sorta di paren-       quasi mai più di una notte nello stes-
te povera del primo. Lo scenario si         so posto. La dimensione che privile-
complica ulteriormente se si consi-         giano è la passeggiata nella natura a
derano i danni provocati dal Covid,         piedi o in bicicletta, che nella Città
che nel 2021 si è manifestato con una       metropolitana è garantita da quattro
certa aggressività nell’Appennino bo-       diversi cammini: la Via degli Dei, che
lognese in termini sia sanitari sia eco-    collega Bologna e Firenze tagliando
nomici. Eppure la perseveranza di           per l’Appennino tosco-emiliano (130
operatori turistici e amministratori        km); la Via Mater Dei (157 km), che
locali e regionali, insieme al miglio-      dal capoluogo arriva a Firenzuola           Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro
ramento della situazione pandemica,         (in provincia di Firenze, ma al con-
ha consentito di salvare l’estate, grazie   fine con l’Emilia-Romagna) facendo          un finanziamento complessivo di
soprattutto alla valorizzazione dello       tappa in nove santuari; la Via della        quasi due milioni e mezzo di euro.
slow travel, il turismo di prossimità.      Lana e della Seta, che unisce Bologna       Nel loro caso è chiaro che non si trat-
Una boccata d’ossigeno, sebbene tan-        e Prato (132 km); la via del Fantini        ta di slow travel, ma di una scelta di
to i primi dati quanto le previsioni        (50 km), che parte da San Lazzaro di        vita della quale alcuni Comuni hanno
sull’arrivo di turisti traccino un qua-     Savena (città natale dello speleolo-        tratto maggiore beneficio: è il caso di
dro lontano del periodo pre-Covid,          go Luigi Fantini, da cui il nome del        Monghidoro, con la sindaca Barbara
ma comunque migliore rispetto al            tragitto) per arrivare a San Benedet-       Panzacchi a evidenziare come «negli
2020. Inoltre l’Appennino si trova a        to del Querceto. A questi percorsi se       ultimi mesi l’acquisto di immobili ha
far fronte a due problemi apparen-          ne aggiungono altri più occasionali,        registrato un vero e proprio boom».
temente irrisolvibili: una viabilità        oppure organizzati nell’ambito di ras-      In generale per quanto riguarda gli ar-
penalizzata dalla situazione precaria       segne culturali come ItaCà, il festival     rivi nella zona c’è stato un primo pas-
di collegamenti stradali e ferroviari       del turismo responsabile iniziato il        so avanti rispetto all’estate 2020, con-
da un lato, un’offerta troppo diver-        25 giugno e della durata di un mese,        dizionata dalla paura di ripiombare
sificata tra i singoli paesi dall’altro.    e Crinali, che andrà invece avanti a        nel lockdown. Tuttavia, «per avere un
Su un aspetto però i 26 Comuni della        tappe fino al 3 ottobre con un ricco        numero di prenotazioni in linea con
montagna bolognese si sono trovati          programma di spettacoli. Per ren-           gli anni precedenti dovremo aspetta-
d’accordo: il motore della riparten-        dere possibile un’organizzazione del        re almeno un altro anno, sperando
za deve essere la valorizzazione del        genere sono stati necessari massicci        che la situazione generale ritorni a
paesaggio. Un aspetto su cui la Città       investimenti da parte della Regione,        una forma di normalità», spiega Gio-
metropolitana vanta un patrimonio           che per l’Appennino bolognese ha            vanni Trombetti, numero uno di Bo-
di tutto rispetto tra parchi naturali       messo a disposizione 1.7 milioni di         logna Welcome e vicepresidente del-
(sette in totale), bagni termali (Por-      euro circa per 59 interventi di ristrut-    la Federalberghi locale. Le previsioni
retta e Monterenzio), laghi (Suviana,       turazione edilizia a febbraio e altri 4.3   sugli arrivi nelle prossime settimane
Brasimone e altri ancora) e borghi          milioni per 22 progetti nell’ambito         denotano un ulteriore miglioramen-
medievali, insieme a una cultura ga-        della sostenibilità e della viabilità ad    to, almeno fino a Ferragosto, ma per
stronomica altrettanto ricca. Se ogni       aprile. In particolare, spiega l’assesso-   Trombetti «è comunque da escludere
paese prova a ritagliarsi spazio con la     re al Turismo Andrea Corsini, «per          un arrivo massiccio di turisti stranie-
promozione di specifici eventi (dal         gli amanti del trekking la Regione ha       ri». Dietro quest’aspetto non si cela-
                                            predisposto una nuova seggiovia che         no solo ragioni sanitarie: chi viene in
                                            collega Lizzano in Belvedere al lago        vacanza da altri Stati tende a dare la
 «Il turismo di prossimità                  Scaffaiolo, mentre sulla riqualifica-       priorità alla riviera romagnola, men-
                                            zione alberghiera serve un lavoro più       tre la montagna è meta privilegiata
 è una boccata d'ossigeno                   a lungo termine che non può esaurir-        soprattutto da toscani ed emiliani.
                                            si entro l’estate. In compenso abbia-       Il maggiore vantaggio di fare slow
 per l'Appennino, ma per                    mo già ufficializzato l’esenzione della     travel in Appennino è che ogni Co-
                                            seconda rata dell’Imu per gli alberga-      mune della Città metropolitana ha
                                            tori». Ma il passo più deciso è arriva-     qualcosa di esclusivo da offrire dal
               tornare ai livelli           to con il bando Montagna, finalizzato       punto di vista non solo panoramico,
                                            a incentivare le famiglie a trasferirsi     ma anche artistico: si pensi per esem-
       pre-Covid bisognerà                  in Appennino: nel bolognese sono 84         pio alla Rocchetta Mattei di Grizzana
                                            (su 624 domande pervenute) quelle           Morandi, paese che lega la sua fama
  aspettare un altro anno»                  che hanno usufruito dell’offerta, con       all’omonimo pittore bolognese; o al

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tica di fine giugno a Monterenzio:            Prato sarà interessata da lavori fino al
                                            «Per mettere su eventi di questa por-         2025 e quella per Firenze non pre-
                                            tata, in cui partecipano più di mille         vede (essendo Alta velocità) fermate
                                            persone, ci vuole tempo – spiega il           nei paesi appenninici. Un tentativo di
                                            primo cittadino Ivan Mantovani – e            mettere una pezza è stato fatto da Bo-
                                            l’Emilia-Romagna è diventata zona             logna Welcome attraverso l’attivazio-
                                            bianca solo a metà mese: ci rifaremo          ne del programma Trekking col treno,
                                            sicuramente l’anno prossimo». Alle            con una prima parte che prevede lo
                                            limitazioni di carattere sanitario si         spostamento ferroviario dal capo-
                                            aggiungono quelle legate all’occupa-          luogo al paese previsto nell’escursio-
                                            zione: le strutture ricettive, in Ap-         ne e una seconda con la passeggiata
                                            pennino come in gran parte d’Italia,          vera e propria. Sugli autobus il primo
                                            hanno riscontrato grandi difficoltà           passo avanti è invece arrivato con
                                            nel reclutamento di lavoratori stagio-        l’attivazione fino al 12 settembre del
                                            nali. Panzacchi ricorda che «a inizio         servizio ColBus, operativo nei we-
   Ivan Mantovani, sindaco di Monterenzio   giugno Monghidoro aveva una situa-            ekend e in grado di collegare i paesi
                                            zione drammatica sia per gli alberghi         appenninici seguendo cinque tratte.
museo etrusco Pompeo Aria di Mar-           sia per i ristoranti. Per fortuna con il      Proprio sul tema dei collegamenti si
zabotto; o ancora all’abbazia di Mon-       passare delle settimane c’è stato un          innesta quello che forse è il più gran-
teveglio, al castello di Zena a Pianoro,    cambio di passo»; mentre Mantovani            de paradosso della montagna bolo-
al museo della Guerra e della Linea         spiega come a Monterenzio la situa-           gnese: la “periferizzazione” del Nuo-
gotica a Castel del Rio. Ci sono poi        zione sia più complicata perché «ci           vo circondario imolese, di cui fanno
iniziative legate alla sostenibilità: a     sono tanti agriturismi specializzati          parte per l’Appennino Casalfiuma-
San Benedetto Val di Sambro ogni            nell’organizzazione di matrimoni,             nese, Borgo Tossignano, Castel del
venerdì mattina è dedicato alla ras-        anche tre o quattro a settimana: que-         Rio e Fontanelice. Nonostante questi
segna I sapori dell’Appennino a Km 0,       sto significa da un lato che in alcune        paesi siano dotati di una rappresen-
che vede coinvolte le aziende agricole      giornate c’è un maggiore afflusso di          tanza politica forte come le tre Unio-
del territorio, mentre Monterenzio ha       turisti, dall’altro che le strutture han-     ni di Comuni della Città metropo-
recentemente dato vita alla Bee Val-        no ancora più bisogno di personale».          litana (la Reno-Lavino-Samoggia a
ley, progetto innovativo legato al con-     Ancora più complessa la situazione            nord-ovest, la Savena-Idice al centro
trollo delle api e alla produzione di       per quanto riguarda la viabilità, da          e l’Unione dell’Appennino bologne-
miele che verrà presumibilmente re-         sempre tra le note stonate dell’Ap-           se a ovest), il programma di eventi
plicato nei prossimi mesi da Vergato.       pennino: molti Comuni sono mal                per l’estate non è altrettanto ricco: il
Nonostante una certa varietà nell’of-       collegati sia tra loro sia da che verso       più importante, il Cinema in tour, ha
ferta, per Corsini «è necessario un ul-     Bologna. Le cinque uscite dell’auto-          previsto appena sette date nei quattro
teriore passo avanti: gli imprenditori      strada del Sole in direzione Firenze          Comuni montani del circondario, che
turistici devono puntare di più sul         sul tratto della Panoramica (Sasso            punteranno quindi su programmi in
marketing, compreso l’online, anche         Marconi nord e sud, Rioveggio, Pian           grado di coinvolgere larga parte del-
aggregandosi tra loro con progetti          del Voglio e Roncobilaccio) sono              la comunità locale. Anche in ambito
d’area. In Romagna, al mare, questo         tutte abbastanza distanti dai paesi           viabilità la situazione è destabilizzan-
meccanismo funziona bene». Ma c’è           e lo stesso tratto è ormai poco uti-          te: dall’area non passano né treni né
una motivazione dietro questa piani-        lizzato dopo che nel 2016 l’apertura          bus e l’unico tratto stradale di riferi-
ficazione così improvvisata della sta-      della Direttissima ha garantito uno           mento è la provinciale 610, che col-
gione estiva e si chiama Covid: due         spostamento più rapido, a quote più           lega Firenzuola a Conselice (provin-
mesi fa, con l’Italia divisa in fasce di    basse e con meno rischi in caso di            cia di Ravenna) tagliando da Imola.
rischio, il coprifuoco alle 22 e i conta-   meteo avverso. Anche la Porrettana,
gi quotidiani stabilmente sopra quota       la superstrada che da Pistoia arriva
10mila, era impossibile fare previsio-      a Ferrara tagliando per l’Appennino
ni. Ancora di più per un territorio         e Bologna, è poco scorrevole a causa          «Gli imprenditori
che nel 2021, oltre alla cancellazione      dei numerosi cantieri, in particolare
totale della stagione sciistica, ha avu-    tra Sasso Marconi e Vergato. Oltre a          turistici devono investire
to numeri drammatici: 465 morti in          questi due tratti, il resto dell’area è at-
sei mesi e mezzo (89 solo a Pianoro)        traversato da strade provinciali la cui       sul marketing, anche
e un aumento considerevole dei casi         velocità di percorrenza è molto bassa.
tra febbraio (157 positivi a San Be-        Non va meglio per i collegamenti fer-         online, o aggregarsi in
nedetto Val di Sambro) e marzo (194         roviari: le tre tratte che collegano Bo-
a Vergato). Anche se adesso l’intera        logna alla Toscana hanno ciascuna
area è pressoché Covid free, non sono       un problema di fondo. Quella per Pi-          progetti d'area. In riviera
mancate rinunce dolorose a livello          stoia è al momento sospesa e arriva al
organizzativo, come per la Festa cel-       massimo a Porretta Terme, quella per          romagnola funziona»

                                                           Quindici 11
Nera

                       La strage delle donne,
                    è solo la punta dell’iceberg

                          Manifestazione di Non una di Meno, Bologna 1 luglio 2021. Foto: Caterina Maggi
di Francesco Mazzanti

Da gennaio a oggi è stato compiuto un femminicidio ogni mese in Emilia-Romagna,
regione che ha una delle più alte percentuali di questi delitti che possono essere
compiuti solo da uomini. Parlare di emergenza, però, è fuorviante e omette la natura
endemica della brutalità di genere. Ne sono convinte attiviste e operatrici dei centri
antiviolenza del territorio. La Regione ora investe 4,7 milioni di euro in un piano
triennale di contrasto che agisca sul fronte della prevenzione e della protezione
Ylenia, Rossella, Alberta Paola, Laura, Saman,              stata fatta a pezzi dal suo fidanzato e ritrovata dentro a
Emma e Chiara. Una al mese. In Emilia-Romagna,              un cassonetto alla periferia di Bologna. Ylenia è stata
dall’inizio dell’anno, sei donne sono state uccise          sgozzata in casa, a Faenza, secondo l’accusa dal suo ex
per mano di uomini. E poi c’è Saman, diciottenne            marito che ha assoldato un sicario, così come Rossella,
di origini pakistane, scomparsa, ma forti indizi            colpita al cuore e alla testa dall’ex compagno (ora è in
fanno temere il peggio per lei, ovvero che sia stata        carcere, ma non ha mai confessato) nella sua casa di
assassinata per mano dei familiari per essersi opposta      Bondeno, in provincia di Ferrara. Per l’assassinio di
a un matrimonio combinato. Dopo circa due mesi di           Alberta Paola, settantacinquenne soffocata a casa con
battute nei campi di Novellara, in provincia di Reggio      un cuscino, è stato accusato il figlio che ora si trova
Emilia, sono state interrotte le ricerche del suo corpo     nel carcere dell’Arginone, a Ferrara. Laura, malata
per puntare a intercettare i latitanti indagati: solo un    oncologica da tempo, è stata soffocata nel sonno dal
cambio di strategia, non di ipotesi. Emma, studentessa      marito a Vignola, in provincia di Modena. Infine,
camerunense di 31 anni dell’Università di Bologna, è        Chiara, 16 anni ancora da compiere, uccisa da un

                                                     Quindici 12
coetaneo che considerava un amico. Il suo cadavere
è stato ritrovato nel parco che conduce all’abbazia di              Angela Romanin, che è
Monteveglio, paese del comune di Valsamoggia, zona
collinare della provincia di Bologna al confine con
quella di Modena.
                                                                    stata l'anima della Casa
«Chiara è stata vittima di femminicidio – ha detto
Vincenzo Gualzetti, il papà della ragazza, subito
                                                                    delle donne, ha sempre
dopo i funerali – la ricorderemo aiutando le donne
vittime di violenza». Non ci sono dubbi, quindi. Di
                                                                    parlato di richieste d'aiuto
femminicidio si tratta. L’Emilia-Romagna, nel 2021,
detiene questo macabro primato insieme a Lombardia,
                                                                    senza distinzioni sociali,
Puglia e Piemonte e in Italia, da gennaio, più di 38
donne sono state uccise da uomini. Lo testimonia                    economiche, culturali
una mappa creata dall’osservatorio sui femminicidi
                                                                    puntata del podcast "Background – Voci sullo sfondo”
consultabile sul sito di Repubblica. Guai, però, a parlare
                                                                    di InCronaca dedicata agli effetti che il lockdown stava
di emergenza: significherebbe leggere il fenomeno
                                                                    generando sulle donne, costrette a subire violenze
con la lente dell’emotività. La violenza degli uomini
                                                                    in casa, con i centri di aiuto chiusi e la paura che
contro le donne, di cui il femminicidio rappresenta la
                                                                    aumentava. «Le donne che ci contattano – aveva
punta dell’iceberg, è invece una condizione strutturale.
                                                                    detto Romanin – con o senza il Coronavirus, sono
Altro che emergenza. «I femminicidi sono costanti
                                                                    appartenenti a tutte le categorie sociali, economiche e
da anni – sostiene Samuela Frigeri, presidente del
                                                                    culturali. Se vogliamo trovare una regolarità è quella
coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-
                                                                    anagrafica: sono di più le donne tra i 25 e i 45 anni».
Romagna – e c’è una condizione di brutalità che
                                                                    Della stessa opinione sono anche le attiviste di Non
pervade le nostre vite. Il centro antiviolenza di Parma
                                                                    una di Meno Bologna, il movimento femminista nato
è stato costruito nel 1985 e già allora c’era il problema».
                                                                    nel 2016 in Argentina, che il primo luglio hanno sfilato
Anche per Frigeri, nonostante la giovane età, su
                                                                    da piazza dell’Unità a piazza Maggiore in solidarietà
Chiara Gualzetti è avvenuto un femminicidio: «Si va
                                                                    con il pride turco represso dalla polizia, ma anche per
sempre a cercare un movente diverso, ma le violenze ci
                                                                    sostenere le donne turche dopo l’uscita del paese di
sono anche tra i minorenni. Ci sono condizionamenti
                                                                    Erdogan dalla Convenzione di Istanbul del 2011 (un
fortissimi nelle relazioni tra i giovanissimi e la gelosia
                                                                    accordo ratificato anche dall’Italia sulla prevenzione e
deve essere letta come primo elemento di controllo e
                                                                    sulla lotta contro le violenze di genere). «Si tratta di
come primo esercizio di potere». Un altro aspetto su
                                                                    un precedente gravissimo – sostiene Laura, attivista
cui sono convinte le femministe riguarda il racconto
                                                                    di Non una di Meno – e sappiamo che i governi
dei femminicidi. «È rassicurante per noi dire che si
                                                                    dell’Unione europea hanno relazioni molto forti con
tratta solo di un problema che riguarda “quelli lì”, i
                                                                    la Turchia. Noi abbiamo sempre cercato di tenere
musulmani, ma non è così», afferma Frigeri, che ha
                                                                    un legame con tutte le lotte femministe esplose nel
sostituito nel ruolo di presidente del coordinamento
                                                                    mondo: il cambiamento radicale delle nostre vite a cui
Angela Romanin, attivista storica e anima della Casa
                                                                    aspiriamo non riguarda solo le donne che vivono in
delle donne di Bologna, morta improvvisamente a
                                                                    Italia. Non si può dire che è un fenomeno che riguarda
febbraio. Romanin, un anno fa, era intervenuta nella
                                                                    una cultura specifica, la materialità delle nostre vite ci
                                                                    dice tutt’altro. Basta guardare i dati pubblicati».
                                                                    Appunto, i dati. L’ultimo monitoraggio realizzato
                                                                    dal coordinamento dei centri antiviolenza regionali
                                                                    prende in esame il periodo che va dal primo gennaio
                                                                    al primo ottobre 2020. La maggioranza delle donne
                                                                    che hanno richiesto aiuto in questo periodo sono
                                                                    italiane, hanno dei figli e un’età compresa tra i 30 e i
                                                                    40 anni. Ad accomunarle, nella maggior parte dei casi,
                                                                    è la mancanza di un reddito sufficiente. Per quanto
                                                                    riguarda le richieste di aiuto, però, i centri antiviolenza
                                                                    hanno registrato un calo dell’8,3% rispetto allo stesso
                                                                    periodo del 2019. Sono state 3.469 le donne che si
                                                                    sono rivolte a un centro rispetto alle 3.785 dell’anno
                                                                    precedente. A marzo 2020, inoltre, il mese nel quale
                                                                    sono cominciate le prime restrizioni determinate
                                                                    dall’esigenza di contenere gli effetti della pandemia, c’è
                                                                    stato un calo del 51% rispetto allo stesso mese del 2019.
                                                                    A luglio e agosto, però, con le graduali riaperture, le
                                                                    richieste sono aumentate rispettivamente del 4% e del
          Attiviste Non una di Meno al Rivolta Pride. Foto: Maggi   22%. Per Frigeri c’è un mondo nascosto che ha fatto

                                                             Quindici 13
fatica a emergere a causa delle oggettive difficoltà di
rivolgersi agli sportelli sociali, che si erano riorganizzati
attraverso il sostegno telefonico. Il centralino del 1522
                                                                 «Il reddito di libertà
in Emilia-Romagna, il numero antiviolenza e stalking
promosso dal dipartimento per le Pari opportunità,
                                                                può essere una misura
ha invece registrato tra marzo e giugno del 2020 un
numero di chiamate senza precedenti: 804 contro le
                                                                importante, poiché la
365 dello stesso periodo nell’anno prima.
Serve una risposta istituzionale che affronti il
                                                                pandemia ha colpito le
fenomeno in profondità. Ci sta provando la Regione
Emilia-Romagna, che il 30 giugno ha presentato il               donne soprattutto dal punto
“Piano triennale contro la violenza di genere”. Verranno
investiti, dal 2021 al 2024, 4,7 milioni di euro in progetti    di vista economico»
che si occuperanno sia di prevenzione sia di protezione.
Il Piano, che sarà approvato dopo il passaggio in               assessora regionale alle Pari opportunità – questi fatti
assemblea legislativa, vuole intervenire nei consultori,        ci spronano a individuare delle strategie condivise per
ma anche negli spazi dei giovani e nei luoghi di lavoro.        cambiare le cose. Dobbiamo fornire gli strumenti per
Inoltre, uno degli obiettivi è il sostegno all’autonomia e      supportare un sistema diffuso capace di rendere la
alla libertà economica delle donne vittime di violenza          donna sempre più protagonista e protetta, incidendo
che potrebbe concretizzarsi attraverso un “reddito              sul cambiamento di mentalità. Tutto per creare una
di libertà”. «Vedremo una volta che verrà applicata             rete sempre più capillare e connessa ai bisogni dei
l’efficacia di questa misura – sostiene Frigeri – ma il         singoli territori». Il contrasto alla violenza di genere
reddito di libertà può essere importante, poiché la             ha bisogno di numerosi attori e il Piano triennale
pandemia ha colpito le donne soprattutto dal punto di           non sconfiggerà definitivamente il fenomeno, ma è
vista economico. Privilegiare la loro autonomia è una           un passo importante. L’iniziativa della Regione è ben
scelta fondamentale». Inoltre, verranno potenziate              accolta dal coordinamento dei centri antiviolenza
le attività dell’osservatorio regionale sulle violenze          del territorio, che hanno partecipato ai vari passaggi
di genere, ma anche il contrasto alla violenza in               di definizione del Piano e che ora chiedono di essere
rete, esercitata attraverso le forme del revenge porn,          coinvolti nei progetti, al fine di impegnare chi affronta
del cyber stalking e dell’hate speech. Sul fronte della         da tempo il problema sul campo e rendere più efficaci
protezione verrà dato spazio anche alle attività di             le misure adottate. «Tutti i tentativi di affrontare
formazione nelle società sportive e nelle associazioni,         il problema sono benvenuti – conclude Frigeri – è
così come alle azioni rivolte agli uomini maltrattanti          importante il confronto costante con le istituzioni,
e ad azioni legali per garantire il risarcimento della          ma come coordinamento dobbiamo essere coinvolte
vittima. «La tragica scomparsa di Chiara Gualzetti e            e bisogna evitare che si faccia come in altre regioni,
Saman Abbas scuote tutti noi – afferma Barbara Lori,            dove sono stati dati soldi a pioggia».

                                                                       Femministe alla manifestazione di Non una di Meno. Foto: Maggi

                                                         Quindici 14
Politica

                         Da Battistini… a Battistini?
                        Ancora caos nel centrodestra

                          Roberto Mugavero, Fabio Battistini e Andrea Cangini. Foto da Repubblica Bologna

di Giorgio Filippo Pirani

Potrebbe essere l’imprenditore il civico anti Lepore. Ma Fratelli d’Italia non ci sta
e accusa di non essere stato considerato nella scelta finale. Questo potrebbe
portare a una spaccatura nella coalizione. Tanti i nomi presi in considerazione: da
dicembre a oggi, la storia della ricerca di un nome per contrastare il vincitore delle
Primarie di centrosinistra, con la decisione ancora rimandata e la base spazientita
A Milano il candidato del centrodestra sarà Luca Bernardo, coinvolgerci, sarebbe un problema», afferma Galeazzo Bi-
primario di pediatria del Fatebenefratelli. A Napoli Catello gnami, deputato di Fratelli d’Italia, facendo sottintendere
Maresca, ex sostituto procuratore. A Bologna invece? Fino che Lega e FI avessero già pronto un comunicato ufficiale,
a ieri sembrava fatta sul nome di Fabio Battistini, impren- fermato poi all’ultimo da FdI. «Non abbiamo posto veti sul-
ditore civico di area cattolica. Pareva quindi avesse prevalso la scelta di civici – ha detto Giorgia Meloni a Bologna alla
la linea della Lega, il cui paletto irremovibile era proprio la presentazione del suo libro, prima degli ultimi sviluppi con
scelta di un candidato senza tessere: «Vogliamo scegliere la convergenza su Battistini e l’ennesima frenata – abbiamo
per le città non figure di partito, ma imprenditori, manager, sempre lavorato insieme per decidere i profili perché sono
esponenti del mondo del volontariato, cioè persone della tutti validi». Ma è stata proprio Fratelli d’Italia a bloccare
vita reale – aveva affermato Matteo Salvini in un lontano tutto ieri. La partita bolognese si è infatti incrociata con
20 dicembre 2020 - l’obiettivo della Lega è quello di coin- un'altra sfida, quella delle nomine del cda Rai, che ha visto
volgere».                                                           la coalizione di centrodestra spaccata, dato che Lega e FI
Ma nella politica tutto cambia di giorno in giorno. Oggi l’uf- sono andati su nomi diversi da quelli di FdI. E mentre Lega
ficialità non solo non c’è, con Battistini che conferma di non e FI decidevano di andare su Battistini, il gruppo di Giorgia
avere notizie da Roma sulla sua nomina a candidato, ma Meloni protestava per essere stata lasciata fuori sia da Bolo-
sembra anche che all'interno della coalizione ci siano spac- gna sia dalla Rai. «Una rottura del centrodestra non la me-
cature profonde. «Non possono fare un comunicato senza ritano i bolognesi – ha aggiunto il leghista Andrea Ostellari,
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commissario del Carroccio per l’Emilia, lunedì in una con-
ferenza stampa dove annunciava che il partito ha già chiuso
le liste per il Consiglio comunale e per quelli di Quartiere –.
Bolognesi che sperano e contano in un progetto alternativo
e rassicurante rispetto al centrosinistra». Da fine 2020 fino
a oggi, sono in tre i pretendenti: Fabio Battistini, che resta
in pole per la scelta finale, Andrea Cangini, ex direttore del
Resto del Carlino e senatore azzurro, e Roberto Mugavero,
consigliere comunale a San Giorgio di Piano e fondatore
della casa editrice Minerva. Nelle ultime ore il secondo e
il terzo sembrano essere stati messi da parte, ma la partita                                   Andrea Ostellari (Lega). Foto: Pirani
non è ancora chiusa, la base è spazientita per la lunga inde-     dell’Ordine dei medici bolognesi uscirono sui giornali. Ma
cisione. E non si possono escludere ulteriori colpi di scena,     soprattutto Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna
come una spaccatura tra gli ex alleati, con qualcuno che          ed esponente del movimento Bologna Civica, una figura
potrebbe addirittura decidere di andare per conto proprio.        molto apprezzata nel centrodestra bolognese, salvo poi fare
Battistini è stato uno dei primi nomi accostati al centrode-      retromarcia a maggio 2021 e appoggiare Isabella Conti di
stra. Già a dicembre 2020 si è parlato di lui come il nome        Italia Viva nella sfida alle Primarie contro Matteo Lepore,
su cui Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia stavano conver-     del Pd, che poi ha vinto. Nel calderone di nomi, ci è fini-
gendo. Titolare della Bidieffe, un’agenzia per la consulenza      to anche Gianluca Galletti, ex ministro per l’Ambiente nei
e la commercializzazione di motori diesel per uso industria-      governi Renzi e Gentiloni e anche ex assessore al Bilancio
le, Battistini nel 2009 fu indicato alle Amministrative di        della giunta Guazzaloca. Di lui si è parlato molto a febbra-
quell’anno come futuro assessore da Alfredo Cazzola, che          io, all’indomani della nascita del governo Draghi, con Lega
fu poi sconfitto alle urne dal democratico Flavio Delbono.        e Pd “alleati”. Anche il politologo Paolo Pombeni disse che
Ma Battistini a dicembre non sembrava impensierire molto          poteva essere una candidatura fortissima: «In una città
il Pd. Inoltre, a dicembre ha iniziato a fare una corsa solita-   come Bologna, Galletti ha il suo fascino discreto. Con lui
ria per la poltrona di Palazzo d’Accursio, senza richiedere       protagonista Bologna potrebbe inserirsi in una partita na-
l’appoggio del centrodestra, con il movimento civico “E”,         zionale. E rispetto ad altri, Lepore compreso, Galletti ha già
fondato a fine 2020. A gennaio, nel gioco della ricerca del       giocato a quei livelli». Galletti però ad aprile ha affermato
nome, è entrato poi Silvio Berlusconi con la sua Forza Italia.    ufficialmente di non voler correre come sindaco e a mag-
Commissionando un sondaggio su alcuni nomi papabili               gio, come Tonelli, ha appoggiato Isabella Conti.
alle Comunali, ha incoronato Andrea Cangini come candi-           In aprile, la situazione politica a Bologna era la seguente:
dato, affermando che potrebbe vincere. È stato da quel gior-      nel centrosinistra Conti scendeva in campo contro Lepore,
no che il nome del senatore, già direttore di Qn e il Resto del   con la sindaca di San lazzaro che ricevette attestati di sti-
Carlino, ha iniziato a girare nelle riunioni del centrodestra.    ma da esponenti di centro e centrodestra, mentre Lega, FI
Figura molto più nota di Battistini e con maggiore appeal         e FdI ancora brancolavano nel buio. Ma ecco che in aprile
in città, appoggiata da diversi esponenti locali forzisti, come   esce il nome di Manes Bernardini. Ex consigliere regionale
il senatore Enrico Aimi, coordinatore di Forza Italia dell’E-     della Lega, ha all’attivo anche due esperienze da candidato
milia-Romagna, che affermò: «Cangini è il candidato che           sindaco, prima nelle file del centrodestra nelle elezioni del
ha tutte le carte per ribaltare il gioco». Ma Ostellari frenò:    2011, dove raccolse il 30%, e poi cinque anni dopo con la
«È un senatore. La Lega vuole un civico». Anche Galeazzo          lista civica “Insieme Bologna” dove raccolse un 10%, segno
Bignami gettò acqua sul fuoco: «Non dobbiamo farci pren-          che anche da civico aveva comunque un discreto seguito.
dere dalla fretta, alcuni nomi sono più papabili di altri, ma     Nel 2017 finì coinvolto nell’inchiesta che svolsero Procura e
con un orizzonte temporale di dieci mesi, fare adesso delle       Guardia di Finanza mettendo nel mirino tutti i gruppi con-
investiture brucerebbe i profili migliori». Nonostante il son-    siliari, scandagliando i rimborsi chiesti e ottenuti dai politici
daggio favorevole, di Cangini quasi non se n’è più parlato        in Regione. Venne condannato prima a due anni e sei mesi,
più fino a poco tempo fa.                                         la pena venne ridotta in Appello e infine assolto in Cassa-
Ma non c’era solo lui. Anche i nomi di Raffaella Pannuti,         zione. E proprio all’indomani dell’assoluzione, Bernardini
presidente dell’Ant, e Giancarlo Pizza, presidente uscente        e Ostellari pare si siano incontrati, facendo presagire un
                                                                  riavvicinamento al partito di Salvini e un’ipotetica corsa a
       «Non possono certo fare                                    sindaco per la terza volta. Ostellari, però, non ha mai con-
                                                                  fermato, e nemmeno smentito, l’incontro con Bernardini:
     un comunicato sulla scelta                                   «Sono venuto a Bologna diversi mesi fa per cominciare
                                                                  un percorso verso le amministrative – ha affermato a fine
                                                                  maggio – Durante questo tempo ho incontrato uomini,
                  del candidato                                   donne, giovani, meno giovani, schieramenti diversi, gente
                                                                  di sinistra, di destra, di centro e gruppi civici». L’idea però
             senza informarci o                                   che Bernardini possa tornare alla Lega fa storcere il naso a
                                                                  qualcuno, tra cui Lucia Borgonzoni, la sfidante sconfitta di
        coinvolgerci, altrimenti                                  Bonaccini alle Regionali. Questo per litigi risalenti al 2013,
                                                                  quando Bernardini si candidò alla segreteria della Lega
            sorge un problema»                                    contro Matteo Salvini, e nel 2016 quando lei rifiutò l’appog-

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gio di Manes per le elezioni comunali contro Virginio Me-
rola, nelle sedi cittadine della Lega ha girato in quel periodo
questa voce: «Per fermare Bernardini bisogna prendere un
                                                                      «Bisogna cominciare
altro».
E a maggio come nome nuovo è uscito quello di Roberto
                                                                     la campagna elettorale,
Mugavero, gradito al deputato bolognese di Fratelli d’Ita-
lia, Galeazzo Bignami. «Se sarei disponibile a candidarmi?
                                                                     non abbiamo posto veti sulla
Di certo sono un tipo curioso – ha affermato il fondatore
di Minerva editore le ore successive all’uscita del suo nome
                                                                     scelta di civici, ma abbiamo
– Se dovessero contattarmi di sicuro andrei ad ascoltare».
Anche lui però, come Battistini, pare non convincere pie-            sempre lavorato insieme per
namente tutti nei tre gruppi di centrodestra.
E si arriva quindi a giugno, quando il nome di Cangini ri-           decidere i profili: tutti validi»
torna in auge come possibile candidato. Figura che potreb-
be attrarre a sé anche Battistini e Mugavero e unirli sotto la       ha raggiunto un‘intesa sulle Comunali sia su Milano che
bandiera di Forza Italia. Intanto a sinistra Lepore ha vinto         su Napoli, ma a Bologna ancora si fa fatica a scegliere un
sulla Conti, con la sindaca di San Lazzaro che raggiunge il          nome che riesca a mettere d’accordo tutta la coalizione.
40%, circa 10.600 voti. Per settimane ci si è interrogati su         Ma per Mugavero la scelta cadrà sull’imprenditore Fabio
dove sarebbero andati quei diecimila voti, visto che la Conti        Battistini: «Si vuole ormai difendere l’idea del civico, anche
non pareva interessata a fare una lista per supportare Lepo-         se Cangini è comunque molto più conosciuto in città. Ho
re alle Amministrative, salvo poi ritrattare il 9 luglio, quan-      portato loro due ai rigori: se non ci fossi stato io, sono con-
do Conti ha deciso di fondare una sua lista di supporto a            vinto che avrebbero già deciso sul nome. Sono comunque
Lepore.                                                              contento di questa esperienza».
Il ritardo nella scelta del candidato per il centrodestra è          E mentre i tre partiti discutono, aumenta la rabbia degli
dovuto al fatto che la coalizione ha aspettato l’esito delle         elettori di centrodestra: «Stiamo veramente facendo una
Primarie del centrosinistra per fare le prime mosse. Ma se           pessima figura, innanzitutto con i nostri elettori. I voti che
da un lato può sembrare una strategia ragionata, dall’altro          abbiamo rischiano di disperdersi, la gente non ne può più
ha dimostrato poca coesione nella coalizione. A cercare di           di questo balletto sul candidato sindaco. Decidano», affer-
mettere ordine alla situazione (o complicare ancora di più)          ma Ilaria Giorgetti, ex presidente del quartiere Santo Ste-
ci ha pensato Matteo Salvini il 29 giugno, quando in una             fano, iscritta a Forza Italia. Il messaggio è quindi chiaro: o
conferenza stampa tenutasi a Bologna ha affermato: «Stia-            si trova presto un nome oppure si rischia una spaccatura,
mo cercando a Bologna come in tutte le altre città candidati         come del resto è già successo a Ravenna, dove Lega, Forza
al di fuori del circuito parlamentare. Cangini? Ho massima           Italia e Fratelli d’Italia correranno in ordine sparso. «È im-
stima di lui, ma stiamo cercando una figura senza tessera            possibile una rottura, la Lega lavorerà perché la coalizione
di partito». Parole che a Forza Italia non sono piaciute. «Il        sia compatta – ha affermato il vicesegretario federale del
nome di Andrea Cangini resta il più autorevole per ricon-            Carroccio, Andrea Crippa – è la condizione necessaria per
quistare Bologna – ha dichiarato in una nota la presidente           contendere Bologna. Il candidato lo si concorda insieme e
dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini – la sua figura va          sarà un candidato che terrà unita la coalizione».
infatti molto oltre il profilo politico, avendo incarnato per        Tempo, però, non ce n’è quasi più. La presentazione delle
lunghi anni una civicità consolidata e apprezzata come               candidature alla carica di sindaco e delle liste dei candida-
direttore del Quotidiano Nazionale e come dimostrano i               ti alla carica di consigliere comunale deve essere effettuata
numerosi endorsement che stanno caldeggiando la sua can-             dalle ore 8 del 30esimo giorno alle ore 12 del 29esimo gior-
didatura». «Cangini è un'opzione vincente e non può es-              no antecedenti la data della votazione, stando alle istruzioni
sere archiviata – ha commentato il coordinatore regionale            del Ministero degli Interni. Se si considera che il Consiglio
Enrico Aimi – Ora non c’è più tempo, vogliamo dare alla              dei Ministri ha deciso che le urne per le elezioni ammini-
città un'alternativa di sistema e di rinnovamento. Per noi           strative si apriranno in una data compresa tra il 15 settem-
Cangini rimane in campo e sarebbe un errore circoscrivere            bre e il 15 ottobre, con la doppia data più probabile che è
la sua figura alla sola appartenenza partitica».                     quella del 10 e 11 ottobre, vuol dire che la destra ha ancora
Si arriva poi a queste ultime due settimane. Il centrodestra         tutta l’estate per pensarci. Avendo Bologna più di 15.000
                                                                     abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse otte-
                                                                     nere la maggioranza assoluta si procederà a un ballottaggio.
                                                                     È ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà espri-
                                                                     mere fino a due preferenze mantenendo però la parità di
                                                                     genere. Oltre al candidato del centrodestra, per la sfida di
                                                                     Palazzo d’Accursio ci saranno anche il candidato sindaco
                                                                     per il centrosinistra, Matteo Lepore, assieme ai 5S e alla sua
                                                                     ex sfidante delle Primarie Isabella Conti (proprio in que-
                                                                     sti giorni si stanno creando le liste all’interno del Pd: sicura
                                                                     una di Coalizione civica e dei Verdi di Zamboni), poi la
                                                                     candidata di Rifondazione comunista e Pci, Dora Palumbo,
                      Giorgia Meloni (FdI) a Bologna. Foto: Pirani   e Marta Collot, candidata con Potere al Popolo.

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