"GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE" - Università di Bologna
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
L'INCHIESTA IL REPORTAGE STORIE La ripartenza slow Dopo l'incubo del Covid, Bologna memorabilia dell'Appennino la ripartenza delle Rsa Le immagini del tempo che fu Supplemento quindicinale di “InCronaca” – giornale del Master in Giornalismo di Bologna ANNO 4 | NUMERO 27 | 15 luglio 2021 «GLI STUDENTI NON SONO IL PROBLEMA, SONO LA SOLUZIONE» Quindici 1
12 SOMMARIO 4 L'intervista «Gli studenti sono risorse, il cuore di un ateneo tutt'uno con la città» di Chiara Marchetti con la collaborazione di Federica Nannetti 15 9 L'inchiesta La ripartenza slow dell'Appennino di Alessandro Arena 12 Nera La strage delle donne, è solo la punta dell'iceberg di Francesco Mazzanti 15 Politica Da Battistini… a Battistini? Ancora caos nel centrodestra di Giorgio Filippo Pirani 18 Il reportage Dopo l'incubo Covid la ripartenza delle Rsa di Bruno Cosentino 21 QUINDICI notizie 22 Cultura Bologna memorabilia Le immagini del tempo che fu di Francesca Bombarda 25 Sport «Ho iniziato a pedalare a dieci anni e non mi sono più fermato» di Elisa Grossi Direttore Responsabile: Giampiero Moscato Edizione a cura di: Giampiero Moscato e Tommaso Romanin Desk: Federica Nannetti e Francesca Maria Chiamenti Rivista informativa: Quindici ©Copyright 2020 - Supplemento quindicinale di “InCronaca” Giornale del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna in data 15/12/2016 numero 8446 Piazzetta Morandi, 2 - 40125 Bologna Numero telefonico. 051 2091968 E-mail: red.incronaca@gmail.com Sito Web: www.incronaca.unibo.it 25
La foto di QUINDICI Migliaia di giovani, giovanissimi, in abiti colorati ed esuberanti, bandiere arcobaleno da sventolare. Diecimila persone, secondo gli organizzatori, hanno sfilato per le strade di Bologna in occasione del Gay Pride, da Villa Angeletti ai giardini Margherita, il 3 luglio. «Una rivolta per ogni oppressione. Il Pride è una rivoluzione», si legge su uno dei cartelli che chiede così «molto più del Ddl Zan». Autore: Caterina Maggi Giornale chiuso alle 13 Quindici 3
L'intervista Il futuro rettore dell'Alma Mater, Giovanni Molari. Foto: Silvia Rizzetto di xxxxxxxxx di Chiara Marchetti con la collaborazione di Federica Nannetti TITOLO «GLI STUDENTI SONO RISORSE, IL CUORE DI UN ATENEO TUTT'UNO CON LA CITTA'» A G xxxxxxxxxxxxxxxxx li allievi al centro. È chiara l’intenzione di Giovanni Molari, futuro rettore dell’Alma Mater, che entrerà in carica il primo novembre. Massimo impegno per la mancanza degli alloggi, «uno degli aspetti su cui ci sarà più da lavorare», dichiara; e un atteggiamento propositivo per la situazione in piazza Verdi. «I nostri giovani sono visti come il problema, ma invece sono la soluzione, sono una risorsa». Vanno coinvolti, vanno creati spazi culturali di interesse: il nuovo Magnifico è «conscio del lavoro da svolgere», ma si sente pronto. Nato a Bologna, è stato prima studente, poi docente di meccanica agraria, direttore di dipartimento e infine il numero 1. Un percorso rettilineo, fatto di scelte ponderate che lui stesso definisce «le migliori possibili», tante delle quali hanno segnato la vita che ha raccontato al Master in Giornalismo. «Onorato dell’invito e di essere nel chiostro di Santa Cristina», ha fatto emergere il suo modus operandi: ascolto e dialogo caratteristiche intrinseche che ha affinato in famiglia e a contatto con i discenti
Silenzio e dialogo. Due anime in ten- teneo in carcere in Egitto da troppo sione, due necessità contrapposte «Bisogna coinvolgere tempo, Patrick Zaki. Pochi giorni che vengono fuori dal futuro rettore fa l’ultima udienza al Cairo che ha dell’Alma Mater, il neo eletto Giovanni gli studenti in tutti disposto altri 45 giorni di carcere. Molari. Da una parte, la squadra non «È una vicenda molto dolorosa, per ancora formata e un programma tut- gli ambiti di vita Patrick come per i suoi familiari. E lo to in divenire gli impongono di non è anche per tutti noi. È fondamenta- sbottonarsi; dall’altra le idee chiare sul universitaria. Da le continuare, anzi rafforzare l’azione voler essere il collante tra personalità portata avanti fino a oggi per chiede- diverse attraverso il confronto, la pa- sempre cerco di farli re con forza la sua liberazione». rola, l’ascolto. È questa la chiave per poter mettere gli studenti al centro dell’Università come dell’intera Bolo- appassionare» Zaki, come tutti gli studenti dell’Al- ma Mater, sarà al centro. Poco dopo gna perché, del resto, la prima «è un la vittoria, lei ha pubblicato sul suo tutt’uno» con la seconda. Una con- sito una lettera dedicata all’intera taminazione che, ancora una volta, comunità. Si legge «un pensiero per passa attraverso il rapporto stretto tra le nostre studentesse e i nostri stu- le due istituzioni che, come ha detto denti, che hanno attraversato mesi più volte il professore di meccanica difficilissimi e si sono visti sottrarre agraria, dovrà essere ulteriormente l’esperienza piena della vita univer- potenziato per percepire finalmente sitaria». Cosa significa essere pro- gli universitari come una risorsa, non tagonisti di un’esperienza piena? come un problema; o, ancora, per in- «Significa coinvolgere gli studenti dividuare una soluzione che faciliti i in tutti gli ambiti di vita universita- fuorisede a trovare un alloggio nella ria. In questi anni, come direttore di cittadella dell’Università più antica del dipartimento, ho cercato di farli ap- mondo occidentale. Ma si può dire passionare alle attività e alle iniziati- che il desiderio di smorzare la conflit- ve, in relazione alle loro preferenze e tualità, dove questa sia presente, non necessità. Un esempio di questo im- nasca dal nulla: per quanto «l’Alma pegno è l’introduzione dell’ordine del Mater non abbia bisogno di particolari giorno in consiglio di dipartimento ricuciture», l’esperienza arriva sia dalla solitamente trattato dagli studenti sui vita privata, grazie al dialogo quotidia- problemi relativi ai plessi. Gli studen- no in famiglia con le sue quattro figlie ti devono diventare protagonisti». – Camilla, Marta, Irene e Olivia – e con la moglie Alessandra, sia da quella Non è invece ancora il momento di accademica. L’aver ricoperto il ruolo parlare di programmi e di squadra. di direttore di dipartimento di Scienze Ma che caratteristiche dovranno e Tecnologie Agro-alimentari è stato avere le persone al suo fianco? una grande palestra, soprattutto in «Le due caratteristiche principali quei primi anni di incarico dominati sono la competenza sulle tematiche dalle frizioni dovute a una riorganiz- delegate e la capacità di ascolto e di zazione complessa in seguito alla fu- dialogo. Due caratteristiche secondo sione dei due dipartimenti preesisten- me imprescindibili e che hanno ac- ti. Ma Giovanni Molari non è solo il compagnato anche tutta la mia cam- futuro rettore, perché continuerà con pagna elettorale». il suo «lavoro più bello del mondo» di docente per rimanere in contatto È la prima volta che ricopre un ruo- con le nuove generazioni di studen- lo pubblico di questa portata, che la ti e ricercatori, come anche il grande porterà a esporsi spesso mediatica- appassionato di trattori che è stato fin mente. Come pensa di affrontarlo? da bambino, o il tifoso della Juve per «Sono abituato a Teme qualcosa in particolare? un coinvolgimento quasi inevitabile «Sono stato direttore di un diparti- (ammette ridendo, ndr) da parte del guardare avanti più mento molto grande e sono membro nonno paterno. Ed è anche chi dovrà del Senato accademico. Diciamo che subito scontrarsi con la drammatica che indietro. Bisogna queste due esperienze sono state il vicenda di Patrick Zaki. mio allenamento, anche se in questo conservare le cose momento non ho un’organizzazione Professore, il mandato del suo pre- adeguata al post elezione. Sono stato decessore, Francesco Ubertini, ri- positive e cercare di letteralmente sommerso da e-mail, schia di chiudersi, e dunque il suo messaggi e richieste di incontri e sen- di aprirsi, con uno studente dell’a- correggere le altre» za una segreteria sto facendo fatica; Quindici 5
non sono abituato a non rispondere «Le classifiche sono un aspetto im- a tutti tempestivamente. Quando en- portante ma non sono l’unico, per- trerò definitivamente in carica sarà ché ci sono cose che non si posso- tutto più organizzato». no misurare con i numeri e i dati. È importante guardare alla qualità di Lei si è definito l’anti Ubertini, il quello che si fa. Credo che la nostra quale, a sua volta, era l’anti Dionigi. università sia libera, indipendente, Guardando indietro, lei si sente più pluralista e laica, tutti elementi che vicino alla linea di quest’ultimo? si devono conservare e rafforzare. E «Sono una persona abituata a guar- Al tavolo con Fulvio Cammarano, direttore del MaGiBo che non si possono contare». dare avanti più che indietro. È op- portuno sviluppare ulteriormente In questi quasi due anni di pande- le migliori iniziative che sono state mia, l’Università è stata costretta a intraprese in questi anni e cercare di ripensare all’insegnamento, orga- correggere quelle che non hanno fun- nizzando lezioni a distanza. Pensa zionato, indipendentemente da chi le che siano modalità utilizzabili an- abbia fatte». che in futuro? «I nuovi apparecchi tecnologici nelle E invece c’è qualcosa che la accomu- aule rimarranno in dotazione, ma il na al rettore uscente? nostro ateneo deve tornare in pre- «Mi accomuna il percorso che abbia- senza. Sarà opportuno eseguire degli mo fatto in università. Abbiamo ri- esperimenti mirati e delle consulta- organizzato i dipartimenti, ne siamo zioni con tutti i corsi di studio per stati i rispettivi direttori ed entrambi valutare come le esperienze di questi siamo stati membri del senato acca- anni possano essere riproposte e in demico. Poi siamo stati eletti rettori. «Il rettore deve che modalità. A causa del Covid-19 Il cammino è stato molto simile». siamo stati obbligati a comportarci essere il rettore di così, con le alternative potrebbe esse- Ha vinto al ballottaggio contro re diverso». Giusella Finocchiaro, dopo una set- tutti, non solo di chi timana di tensione. Come pensa di Per quanto riguarda il prossimo poter ricucire con l’elettorato della l'ha votato. Siamo un anno, come affronterebbe un altro periodo di lockdown in autunno? sua sfidante? «Non c’è nulla da ricucire. Il nostro è ateneo unito, ancor «I primi sei mesi del nuovo anno ac- cademico sono già organizzati e non un ateneo unito e credo che attraver- so il dialogo si riuscirà a tenere uniti di più con il dialogo» si potrà intervenire direttamente. In futuro però mi piacerebbe gestire in tutti. Il rettore deve essere il rettore di tutti e non solo di chi l’ha votato». maniera più accurata gli spazi, per avere più possibilità di lezioni in pre- L’essere stato direttore di diparti- senza in caso di restrizioni». mento pensa possa essere stato un buon banco di prova? C’è qualcosa Uno dei problemi più spinosi che che l’ha colpita di più in quel lavoro ogni anno si ripropone è la man- dirigenziale? canza di alloggi e sistemazioni per «L’inizio mi ha colpito molto, perché gli studenti fuori sede. Come si po- non è stato semplice. Ho dovuto ri- trebbe fronteggiare? organizzare due dipartimenti ed è «Questo è uno degli aspetti su cui ci stato un momento particolarmente sarà più da lavorare. È di fondamen- complicato. Erano due dipartimenti tale importanza agevolare gli studen- molto litigiosi (Scienze e Tecnologie Il giorno della proclamazione a nuovo futuro rettore ti nella ricerca di un alloggio e affian- Agro-alimentari e Scienze agrarie, carli in tutto il percorso. Per questo ndr) e dovevamo ridurre le tensioni, motivo è determinante il rapporto facendo un lavoro di ricucitura. Ora con il Comune di Bologna, ma an- la nostra realtà è cresciuta ed è un che con tutti quelli del multicampus bell’ambiente. Ricorderò tutto il per- dell’Alma Mater». corso, dall’inizio fino a ora». Situazione Piazza Verdi. Come Negli ultimi anni, l’Alma Mater pensa di gestire la questione? è salita di posizionamento nelle «Innanzitutto, vorrei fare una preci- classifiche che decretano le miglio- sazione. Gli studenti sono sempre vi- ri università d’Italia e del mondo. sti come il problema, ma al contrario Cosa le manca per migliorare? sono una risorsa. Sono loro stessi la Quindici 6
soluzione. Piazza Verdi e tanti altri hanno portato fin qua. Proprio tra- luoghi della nostra cittadella devono «L'ateneo deve mite l’ascolto e il dialogo è possibile essere un presidio culturale in grado capire meglio le varie dinamiche e di portare una crescita dei rappor- tornare in presenza. le situazioni, e rende più profondo il ti tra città e Università nei prossimi rapporto con colleghi e studenti. Lo anni. È possibile farlo solo attraverso Con esperimenti stesso vale in famiglia: il dialogo è il dialogo con le istituzioni e questo l’ingrediente fondamentale della vita è un obiettivo raggiungibile. Il coin- volgimento dei nostri giovani è fon- mirati si potrà quotidiana». damentale». valutare quali A proposito di famiglia, ce la rac- conta un po’? Lei ha vissuto l’Università di Bolo- gna prima come studente, poi come strategie riproporre» «Sono sposato, con quattro figlie. La più grande ha appena finito il primo docente e ora la vivrà come rettore. anno al liceo Minghetti, la seconda è Cosa ricorda meglio di quegli anni alle scuole medie e frequenta le Gui- e come ha visto cambiare l’ateneo? nizzelli, la terza è alle elementari, alle «Ho visto indubbiamente un’Univer- Bombicci, e infine l’ultima, che ha sità in crescita e l’obiettivo di tutti è appena compiuto sei anni, andrà ora continuare su questa strada. Negli in prima elementare sempre nella ultimi anni in particolare, è stata data stessa scuola della sorella. Mia mo- una forte spinta all’internazionalizza- glie, Alessandra, lavora in uno studio zione, grazie a lauree internazionali e di commercialisti». a relazioni con il mondo industriale, nonché una spinta verso la progetta- Teme che le mancherà qualche cosa zione europea. Da quando ero stu- dell’attuale quotidianità quando dente io, la realtà esterna è cambiata, entrerà effettivamente in carica? come il contesto in cui viviamo e le «Non credo. Essere direttore di di- tecnologie che utilizziamo. Un cam- partimento ha rappresentato un biamento significativo c’è stato nelle grande impegno negli anni scorsi, discipline di cui mi sono occupato ma credo che il tempo da ritagliare e di cui mi occupo. I numeri sono per stare con la famiglia si trovi sem- molto minori a quelli di una volta, pre. Io almeno l’ho sempre fatto». anche a causa dell’introduzione del numero chiuso». Appena proclamato nuovo rettore dell’Alma Mater ha detto ai giorna- Lei è docente di Meccanica agraria. listi quasi di non sapere dove fosse- Uno degli elementi distintivi della ro le sue figlie. Alla fine, come avete storia contemporanea dell’UniBo è festeggiato? stato il Dams. Quale ritiene debba «Sono stati festeggiamenti molto essere il rapporto tra scienze uma- semplici, una serata molto tranquilla ne e scienze esatte? con qualche amico e con le persone «È estremamente importante lavo- che più mi hanno aiutato in questo rare per una maggiore trasversalità periodo». dei nostri percorsi. In questi anni, in qualità di direttore di dipartimento, Lei è un appassionato di trattori: è ho attivato un nuovo corso di studi un legame che ha fin da bambino? in scienze e culture della gastrono- «I miei nonni avevano un po’ di terra mia, coinvolgendo otto dipartimenti. e lì mi sono sempre divertito a dare Unire materie umanistiche, scienti- una mano, soprattutto in estate. Così fiche e sociali è trasversalità ed è un ho iniziato a guidare qualche trattore progetto che riproporrò, perché por- e me ne sono appassionato, fino ad ta a una maggiore contaminazione arrivare a meccanica agraria. In uni- dei saperi, che fa bene all’ateneo e alle «Ascolto e dialogo versità ho cercato di riportare un po’ persone che lavorano e studiano». di tradizione della ricerca del mondo sono ingredienti dei trattori in Italia e, in particolare, Parla spesso di dialogo e di ascolto. nel nostro ateneo. Ho provato a ripor- Sono elementi del suo carattere che indispensabili. Rendono tare gli investimenti e la collaborazio- ha coltivato nei suoi anni di inse- profondo il rapporto con ne con le aziende del settore con cui gnamento? sono entrato in contatto. Per il mio la- «Parlare con tutti, ma soprattutto colleghi e studenti, ma lo voro di divulgazione ho avuto modo ascoltare, sono due caratteristiche di girare per il mondo e guidare trat- mie, che ho sempre avuto e che mi stesso vale in famiglia» tori e mi sono sempre divertito». Quindici 7
Quindi ama vivere in contatto con che se non sono abbonato. Preferisco la natura? Le piace fare sport all’aria andare a comprarli nella loro forma aperta? cartacea. C’è stato un periodo durante «Mi piace molto la natura e ho un il quale ne ho letti un po’ meno, ma forte legame con il mio territorio ora sono tornato alla solita assiduità d’origine. Fino a qualche anno fa ho e a un vero interesse. Ultimamente sempre fatto sport di qualsiasi tipo, inizio a leggere dalla cronaca di Bo- anche se nessuno a livello agonistico. logna, soprattutto perché ci sono più È stato un modo per passare tempo articoli che mi riguardano o che par- con gli amici, tempo che ora non ho lano dell’ateneo». più. Continuo ad amare le cammina- te, specialmente la sera». E invece quale musica ascolta? «Mi piace un po’ tutta la musica italia- Il calcio? Ha guardato la finale degli In rettorato. Foto da Unibo na: Vasco Rossi, Guccini…». Europei? «Sì, a casa con mia moglie. Le figlie Ha frequentato qualche evento del- erano in collina dai miei genitori e la ricca estate culturale bolognese? dopo averle lasciate siamo tornati a «Sì, sono andato a qualche serata del casa. Non sono uno da assembra- Cinema ritrovato in Piazza Maggio- menti». re, ma sono stato anche alle serate dei Classici organizzate dal centro Tifa qualche club in particolare? studi sulla permanenza del classico «Sono juventino, come tutta la mia quest’anno al Comunale. E poi i cin- famiglia. Mio nonno, Guerrino Tu- quant’anni del Dams: ho partecipato medei, doveva diventare un giocatore alla mostra in Sala Borsa, una bellissi- della Juventus, era stato già seleziona- ma iniziativa». to ed era già in cerca di casa a Tori- «Il tempo per stare in no, ma il sogno si è spezzato perché Ha scelto di studiare Ingegneria è stato chiamato in guerra, in Africa. famiglia lo si trova . Io, meccanica? Tornando indietro, È tornato malato, non ha più gioca- prenderebbe la stessa strada? to a calcio ma ricordo di come abbia almeno, l'ho sempre «In generale, ogni scelta che ho fatto coinvolto tutta la famiglia in questa nella mia vita penso sia stata la mi- sua passione per i bianconeri». fatto. Moglie e figlie mi gliore per il me stesso di quel mo- mento. Difficilmente torno indietro Virtus o Fortitudo? hanno supportato in nelle mie decisioni e oggi posso dire «Nessuno dei due (sorride, ndr). Il che rifarei lo stesso percorso». basket da vedere mi piace ma non ogni situazione» sono tifoso. Ho amici di entrambe le Ha mai pensato di insegnare all’e- squadre però». stero? «Ho avuto diverse richieste, ma ho Lei è stato relatore di oltre 200 tesi sempre lavorato per far crescere la di laurea e autore di innumerevoli nostra università e credo che questo altre pubblicazioni e saggi. Quan- sia stato lo specchio del mio operato do si tratta invece di svagarsi un po’, in questi anni: portare le realtà indu- cosa ama leggere? striali a collaborare con quella univer- «Ho seguito tante tesi perché ho sitaria, anche in termini di interna- sempre tenuto a lavorare in contatto zionalizzazione e di contatti motori con gli studenti e in collaborazio- di sviluppo. Il tutto perché convinto ne con le aziende protagoniste nel di voler portare le mie competenze al mondo delle macchine agricole. Allo servizio dell’ateneo». stesso tempo ho scritto numerosi ar- In Santa Cristina con l' installazione per Dams50 ticoli per riviste divulgative perché Intervistando il sindaco uscente, è importante far conoscere la ricer- Virginio Merola, il primo cittadino ca e tutto ciò che avviene all’interno ha detto di aver avuto l’onore di dell’Università. Nel tempo libero mi svolgere il lavoro più bello del piace leggere romanzi e saggi storici». mondo. Ma anche il suo non è da meno, sarà una gara dura? Qual è il suo rapporto con la stampa «Ah, io ho sempre detto che il lavoro di oggi? Legge i giornali? più bello del mondo è quello del «Leggo i giornali con continuità an- docente». Quindici 8
L'inchiesta OCCHIELLO Abbazia di Monteveglio. Foto da Gal di Alessandro Arena LA RIPARTENZA SLOW DELL’APPENNINO D opo un inverno paralizzato dai contagi elevati e dalla cancellazione della stagione sciistica, la montagna bolognese vuole rilanciarsi puntando sul turismo di prossimità, che mette al centro passeggiate e rassegne culturali. Determinanti gli investimenti della Regione, ma per l'assessore Corsini «gli imprenditori devono fare uno sforzo in più a livello di marketing. Per la riviera romagnola ha funzionato». In generale si registrano dati sull’afflusso migliori rispetto al 2020, ma bisognerà aspettare almeno l’anno prossimo per un ritorno in linea con il periodo pre-Covid. Pochi gli stranieri, gli arrivi per lo più da Emilia- Romagna e Toscana. E tra l’assenza di lavoratori stagionali e una viabilità poco efficiente, i problemi non mancano Quindici 9
Per quelle regioni come l’Emilia-Ro- cinema all’aperto sul modello piazza magna che legano il loro turismo Maggiore alla sagra che sponsorizza sia al mare sia alla montagna non è determinati prodotti alimentari), la facile, soprattutto in estate, concilia- peculiarità dello slow travel resta co- re le due dimensioni, dal momento munque l’assenza di una meta stabile, che ancora troppo spesso la seconda il che porta i turisti a non trascorrere viene considerata una sorta di paren- quasi mai più di una notte nello stes- te povera del primo. Lo scenario si so posto. La dimensione che privile- complica ulteriormente se si consi- giano è la passeggiata nella natura a derano i danni provocati dal Covid, piedi o in bicicletta, che nella Città che nel 2021 si è manifestato con una metropolitana è garantita da quattro certa aggressività nell’Appennino bo- diversi cammini: la Via degli Dei, che lognese in termini sia sanitari sia eco- collega Bologna e Firenze tagliando nomici. Eppure la perseveranza di per l’Appennino tosco-emiliano (130 operatori turistici e amministratori km); la Via Mater Dei (157 km), che locali e regionali, insieme al miglio- dal capoluogo arriva a Firenzuola Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro ramento della situazione pandemica, (in provincia di Firenze, ma al con- ha consentito di salvare l’estate, grazie fine con l’Emilia-Romagna) facendo un finanziamento complessivo di soprattutto alla valorizzazione dello tappa in nove santuari; la Via della quasi due milioni e mezzo di euro. slow travel, il turismo di prossimità. Lana e della Seta, che unisce Bologna Nel loro caso è chiaro che non si trat- Una boccata d’ossigeno, sebbene tan- e Prato (132 km); la via del Fantini ta di slow travel, ma di una scelta di to i primi dati quanto le previsioni (50 km), che parte da San Lazzaro di vita della quale alcuni Comuni hanno sull’arrivo di turisti traccino un qua- Savena (città natale dello speleolo- tratto maggiore beneficio: è il caso di dro lontano del periodo pre-Covid, go Luigi Fantini, da cui il nome del Monghidoro, con la sindaca Barbara ma comunque migliore rispetto al tragitto) per arrivare a San Benedet- Panzacchi a evidenziare come «negli 2020. Inoltre l’Appennino si trova a to del Querceto. A questi percorsi se ultimi mesi l’acquisto di immobili ha far fronte a due problemi apparen- ne aggiungono altri più occasionali, registrato un vero e proprio boom». temente irrisolvibili: una viabilità oppure organizzati nell’ambito di ras- In generale per quanto riguarda gli ar- penalizzata dalla situazione precaria segne culturali come ItaCà, il festival rivi nella zona c’è stato un primo pas- di collegamenti stradali e ferroviari del turismo responsabile iniziato il so avanti rispetto all’estate 2020, con- da un lato, un’offerta troppo diver- 25 giugno e della durata di un mese, dizionata dalla paura di ripiombare sificata tra i singoli paesi dall’altro. e Crinali, che andrà invece avanti a nel lockdown. Tuttavia, «per avere un Su un aspetto però i 26 Comuni della tappe fino al 3 ottobre con un ricco numero di prenotazioni in linea con montagna bolognese si sono trovati programma di spettacoli. Per ren- gli anni precedenti dovremo aspetta- d’accordo: il motore della riparten- dere possibile un’organizzazione del re almeno un altro anno, sperando za deve essere la valorizzazione del genere sono stati necessari massicci che la situazione generale ritorni a paesaggio. Un aspetto su cui la Città investimenti da parte della Regione, una forma di normalità», spiega Gio- metropolitana vanta un patrimonio che per l’Appennino bolognese ha vanni Trombetti, numero uno di Bo- di tutto rispetto tra parchi naturali messo a disposizione 1.7 milioni di logna Welcome e vicepresidente del- (sette in totale), bagni termali (Por- euro circa per 59 interventi di ristrut- la Federalberghi locale. Le previsioni retta e Monterenzio), laghi (Suviana, turazione edilizia a febbraio e altri 4.3 sugli arrivi nelle prossime settimane Brasimone e altri ancora) e borghi milioni per 22 progetti nell’ambito denotano un ulteriore miglioramen- medievali, insieme a una cultura ga- della sostenibilità e della viabilità ad to, almeno fino a Ferragosto, ma per stronomica altrettanto ricca. Se ogni aprile. In particolare, spiega l’assesso- Trombetti «è comunque da escludere paese prova a ritagliarsi spazio con la re al Turismo Andrea Corsini, «per un arrivo massiccio di turisti stranie- promozione di specifici eventi (dal gli amanti del trekking la Regione ha ri». Dietro quest’aspetto non si cela- predisposto una nuova seggiovia che no solo ragioni sanitarie: chi viene in collega Lizzano in Belvedere al lago vacanza da altri Stati tende a dare la «Il turismo di prossimità Scaffaiolo, mentre sulla riqualifica- priorità alla riviera romagnola, men- zione alberghiera serve un lavoro più tre la montagna è meta privilegiata è una boccata d'ossigeno a lungo termine che non può esaurir- soprattutto da toscani ed emiliani. si entro l’estate. In compenso abbia- Il maggiore vantaggio di fare slow per l'Appennino, ma per mo già ufficializzato l’esenzione della travel in Appennino è che ogni Co- seconda rata dell’Imu per gli alberga- mune della Città metropolitana ha tori». Ma il passo più deciso è arriva- qualcosa di esclusivo da offrire dal tornare ai livelli to con il bando Montagna, finalizzato punto di vista non solo panoramico, a incentivare le famiglie a trasferirsi ma anche artistico: si pensi per esem- pre-Covid bisognerà in Appennino: nel bolognese sono 84 pio alla Rocchetta Mattei di Grizzana (su 624 domande pervenute) quelle Morandi, paese che lega la sua fama aspettare un altro anno» che hanno usufruito dell’offerta, con all’omonimo pittore bolognese; o al Quindici 10
tica di fine giugno a Monterenzio: Prato sarà interessata da lavori fino al «Per mettere su eventi di questa por- 2025 e quella per Firenze non pre- tata, in cui partecipano più di mille vede (essendo Alta velocità) fermate persone, ci vuole tempo – spiega il nei paesi appenninici. Un tentativo di primo cittadino Ivan Mantovani – e mettere una pezza è stato fatto da Bo- l’Emilia-Romagna è diventata zona logna Welcome attraverso l’attivazio- bianca solo a metà mese: ci rifaremo ne del programma Trekking col treno, sicuramente l’anno prossimo». Alle con una prima parte che prevede lo limitazioni di carattere sanitario si spostamento ferroviario dal capo- aggiungono quelle legate all’occupa- luogo al paese previsto nell’escursio- zione: le strutture ricettive, in Ap- ne e una seconda con la passeggiata pennino come in gran parte d’Italia, vera e propria. Sugli autobus il primo hanno riscontrato grandi difficoltà passo avanti è invece arrivato con nel reclutamento di lavoratori stagio- l’attivazione fino al 12 settembre del nali. Panzacchi ricorda che «a inizio servizio ColBus, operativo nei we- Ivan Mantovani, sindaco di Monterenzio giugno Monghidoro aveva una situa- ekend e in grado di collegare i paesi zione drammatica sia per gli alberghi appenninici seguendo cinque tratte. museo etrusco Pompeo Aria di Mar- sia per i ristoranti. Per fortuna con il Proprio sul tema dei collegamenti si zabotto; o ancora all’abbazia di Mon- passare delle settimane c’è stato un innesta quello che forse è il più gran- teveglio, al castello di Zena a Pianoro, cambio di passo»; mentre Mantovani de paradosso della montagna bolo- al museo della Guerra e della Linea spiega come a Monterenzio la situa- gnese: la “periferizzazione” del Nuo- gotica a Castel del Rio. Ci sono poi zione sia più complicata perché «ci vo circondario imolese, di cui fanno iniziative legate alla sostenibilità: a sono tanti agriturismi specializzati parte per l’Appennino Casalfiuma- San Benedetto Val di Sambro ogni nell’organizzazione di matrimoni, nese, Borgo Tossignano, Castel del venerdì mattina è dedicato alla ras- anche tre o quattro a settimana: que- Rio e Fontanelice. Nonostante questi segna I sapori dell’Appennino a Km 0, sto significa da un lato che in alcune paesi siano dotati di una rappresen- che vede coinvolte le aziende agricole giornate c’è un maggiore afflusso di tanza politica forte come le tre Unio- del territorio, mentre Monterenzio ha turisti, dall’altro che le strutture han- ni di Comuni della Città metropo- recentemente dato vita alla Bee Val- no ancora più bisogno di personale». litana (la Reno-Lavino-Samoggia a ley, progetto innovativo legato al con- Ancora più complessa la situazione nord-ovest, la Savena-Idice al centro trollo delle api e alla produzione di per quanto riguarda la viabilità, da e l’Unione dell’Appennino bologne- miele che verrà presumibilmente re- sempre tra le note stonate dell’Ap- se a ovest), il programma di eventi plicato nei prossimi mesi da Vergato. pennino: molti Comuni sono mal per l’estate non è altrettanto ricco: il Nonostante una certa varietà nell’of- collegati sia tra loro sia da che verso più importante, il Cinema in tour, ha ferta, per Corsini «è necessario un ul- Bologna. Le cinque uscite dell’auto- previsto appena sette date nei quattro teriore passo avanti: gli imprenditori strada del Sole in direzione Firenze Comuni montani del circondario, che turistici devono puntare di più sul sul tratto della Panoramica (Sasso punteranno quindi su programmi in marketing, compreso l’online, anche Marconi nord e sud, Rioveggio, Pian grado di coinvolgere larga parte del- aggregandosi tra loro con progetti del Voglio e Roncobilaccio) sono la comunità locale. Anche in ambito d’area. In Romagna, al mare, questo tutte abbastanza distanti dai paesi viabilità la situazione è destabilizzan- meccanismo funziona bene». Ma c’è e lo stesso tratto è ormai poco uti- te: dall’area non passano né treni né una motivazione dietro questa piani- lizzato dopo che nel 2016 l’apertura bus e l’unico tratto stradale di riferi- ficazione così improvvisata della sta- della Direttissima ha garantito uno mento è la provinciale 610, che col- gione estiva e si chiama Covid: due spostamento più rapido, a quote più lega Firenzuola a Conselice (provin- mesi fa, con l’Italia divisa in fasce di basse e con meno rischi in caso di cia di Ravenna) tagliando da Imola. rischio, il coprifuoco alle 22 e i conta- meteo avverso. Anche la Porrettana, gi quotidiani stabilmente sopra quota la superstrada che da Pistoia arriva 10mila, era impossibile fare previsio- a Ferrara tagliando per l’Appennino ni. Ancora di più per un territorio e Bologna, è poco scorrevole a causa «Gli imprenditori che nel 2021, oltre alla cancellazione dei numerosi cantieri, in particolare totale della stagione sciistica, ha avu- tra Sasso Marconi e Vergato. Oltre a turistici devono investire to numeri drammatici: 465 morti in questi due tratti, il resto dell’area è at- sei mesi e mezzo (89 solo a Pianoro) traversato da strade provinciali la cui sul marketing, anche e un aumento considerevole dei casi velocità di percorrenza è molto bassa. tra febbraio (157 positivi a San Be- Non va meglio per i collegamenti fer- online, o aggregarsi in nedetto Val di Sambro) e marzo (194 roviari: le tre tratte che collegano Bo- a Vergato). Anche se adesso l’intera logna alla Toscana hanno ciascuna area è pressoché Covid free, non sono un problema di fondo. Quella per Pi- progetti d'area. In riviera mancate rinunce dolorose a livello stoia è al momento sospesa e arriva al organizzativo, come per la Festa cel- massimo a Porretta Terme, quella per romagnola funziona» Quindici 11
Nera La strage delle donne, è solo la punta dell’iceberg Manifestazione di Non una di Meno, Bologna 1 luglio 2021. Foto: Caterina Maggi di Francesco Mazzanti Da gennaio a oggi è stato compiuto un femminicidio ogni mese in Emilia-Romagna, regione che ha una delle più alte percentuali di questi delitti che possono essere compiuti solo da uomini. Parlare di emergenza, però, è fuorviante e omette la natura endemica della brutalità di genere. Ne sono convinte attiviste e operatrici dei centri antiviolenza del territorio. La Regione ora investe 4,7 milioni di euro in un piano triennale di contrasto che agisca sul fronte della prevenzione e della protezione Ylenia, Rossella, Alberta Paola, Laura, Saman, stata fatta a pezzi dal suo fidanzato e ritrovata dentro a Emma e Chiara. Una al mese. In Emilia-Romagna, un cassonetto alla periferia di Bologna. Ylenia è stata dall’inizio dell’anno, sei donne sono state uccise sgozzata in casa, a Faenza, secondo l’accusa dal suo ex per mano di uomini. E poi c’è Saman, diciottenne marito che ha assoldato un sicario, così come Rossella, di origini pakistane, scomparsa, ma forti indizi colpita al cuore e alla testa dall’ex compagno (ora è in fanno temere il peggio per lei, ovvero che sia stata carcere, ma non ha mai confessato) nella sua casa di assassinata per mano dei familiari per essersi opposta Bondeno, in provincia di Ferrara. Per l’assassinio di a un matrimonio combinato. Dopo circa due mesi di Alberta Paola, settantacinquenne soffocata a casa con battute nei campi di Novellara, in provincia di Reggio un cuscino, è stato accusato il figlio che ora si trova Emilia, sono state interrotte le ricerche del suo corpo nel carcere dell’Arginone, a Ferrara. Laura, malata per puntare a intercettare i latitanti indagati: solo un oncologica da tempo, è stata soffocata nel sonno dal cambio di strategia, non di ipotesi. Emma, studentessa marito a Vignola, in provincia di Modena. Infine, camerunense di 31 anni dell’Università di Bologna, è Chiara, 16 anni ancora da compiere, uccisa da un Quindici 12
coetaneo che considerava un amico. Il suo cadavere è stato ritrovato nel parco che conduce all’abbazia di Angela Romanin, che è Monteveglio, paese del comune di Valsamoggia, zona collinare della provincia di Bologna al confine con quella di Modena. stata l'anima della Casa «Chiara è stata vittima di femminicidio – ha detto Vincenzo Gualzetti, il papà della ragazza, subito delle donne, ha sempre dopo i funerali – la ricorderemo aiutando le donne vittime di violenza». Non ci sono dubbi, quindi. Di parlato di richieste d'aiuto femminicidio si tratta. L’Emilia-Romagna, nel 2021, detiene questo macabro primato insieme a Lombardia, senza distinzioni sociali, Puglia e Piemonte e in Italia, da gennaio, più di 38 donne sono state uccise da uomini. Lo testimonia economiche, culturali una mappa creata dall’osservatorio sui femminicidi puntata del podcast "Background – Voci sullo sfondo” consultabile sul sito di Repubblica. Guai, però, a parlare di InCronaca dedicata agli effetti che il lockdown stava di emergenza: significherebbe leggere il fenomeno generando sulle donne, costrette a subire violenze con la lente dell’emotività. La violenza degli uomini in casa, con i centri di aiuto chiusi e la paura che contro le donne, di cui il femminicidio rappresenta la aumentava. «Le donne che ci contattano – aveva punta dell’iceberg, è invece una condizione strutturale. detto Romanin – con o senza il Coronavirus, sono Altro che emergenza. «I femminicidi sono costanti appartenenti a tutte le categorie sociali, economiche e da anni – sostiene Samuela Frigeri, presidente del culturali. Se vogliamo trovare una regolarità è quella coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia- anagrafica: sono di più le donne tra i 25 e i 45 anni». Romagna – e c’è una condizione di brutalità che Della stessa opinione sono anche le attiviste di Non pervade le nostre vite. Il centro antiviolenza di Parma una di Meno Bologna, il movimento femminista nato è stato costruito nel 1985 e già allora c’era il problema». nel 2016 in Argentina, che il primo luglio hanno sfilato Anche per Frigeri, nonostante la giovane età, su da piazza dell’Unità a piazza Maggiore in solidarietà Chiara Gualzetti è avvenuto un femminicidio: «Si va con il pride turco represso dalla polizia, ma anche per sempre a cercare un movente diverso, ma le violenze ci sostenere le donne turche dopo l’uscita del paese di sono anche tra i minorenni. Ci sono condizionamenti Erdogan dalla Convenzione di Istanbul del 2011 (un fortissimi nelle relazioni tra i giovanissimi e la gelosia accordo ratificato anche dall’Italia sulla prevenzione e deve essere letta come primo elemento di controllo e sulla lotta contro le violenze di genere). «Si tratta di come primo esercizio di potere». Un altro aspetto su un precedente gravissimo – sostiene Laura, attivista cui sono convinte le femministe riguarda il racconto di Non una di Meno – e sappiamo che i governi dei femminicidi. «È rassicurante per noi dire che si dell’Unione europea hanno relazioni molto forti con tratta solo di un problema che riguarda “quelli lì”, i la Turchia. Noi abbiamo sempre cercato di tenere musulmani, ma non è così», afferma Frigeri, che ha un legame con tutte le lotte femministe esplose nel sostituito nel ruolo di presidente del coordinamento mondo: il cambiamento radicale delle nostre vite a cui Angela Romanin, attivista storica e anima della Casa aspiriamo non riguarda solo le donne che vivono in delle donne di Bologna, morta improvvisamente a Italia. Non si può dire che è un fenomeno che riguarda febbraio. Romanin, un anno fa, era intervenuta nella una cultura specifica, la materialità delle nostre vite ci dice tutt’altro. Basta guardare i dati pubblicati». Appunto, i dati. L’ultimo monitoraggio realizzato dal coordinamento dei centri antiviolenza regionali prende in esame il periodo che va dal primo gennaio al primo ottobre 2020. La maggioranza delle donne che hanno richiesto aiuto in questo periodo sono italiane, hanno dei figli e un’età compresa tra i 30 e i 40 anni. Ad accomunarle, nella maggior parte dei casi, è la mancanza di un reddito sufficiente. Per quanto riguarda le richieste di aiuto, però, i centri antiviolenza hanno registrato un calo dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. Sono state 3.469 le donne che si sono rivolte a un centro rispetto alle 3.785 dell’anno precedente. A marzo 2020, inoltre, il mese nel quale sono cominciate le prime restrizioni determinate dall’esigenza di contenere gli effetti della pandemia, c’è stato un calo del 51% rispetto allo stesso mese del 2019. A luglio e agosto, però, con le graduali riaperture, le richieste sono aumentate rispettivamente del 4% e del Attiviste Non una di Meno al Rivolta Pride. Foto: Maggi 22%. Per Frigeri c’è un mondo nascosto che ha fatto Quindici 13
fatica a emergere a causa delle oggettive difficoltà di rivolgersi agli sportelli sociali, che si erano riorganizzati attraverso il sostegno telefonico. Il centralino del 1522 «Il reddito di libertà in Emilia-Romagna, il numero antiviolenza e stalking promosso dal dipartimento per le Pari opportunità, può essere una misura ha invece registrato tra marzo e giugno del 2020 un numero di chiamate senza precedenti: 804 contro le importante, poiché la 365 dello stesso periodo nell’anno prima. Serve una risposta istituzionale che affronti il pandemia ha colpito le fenomeno in profondità. Ci sta provando la Regione Emilia-Romagna, che il 30 giugno ha presentato il donne soprattutto dal punto “Piano triennale contro la violenza di genere”. Verranno investiti, dal 2021 al 2024, 4,7 milioni di euro in progetti di vista economico» che si occuperanno sia di prevenzione sia di protezione. Il Piano, che sarà approvato dopo il passaggio in assessora regionale alle Pari opportunità – questi fatti assemblea legislativa, vuole intervenire nei consultori, ci spronano a individuare delle strategie condivise per ma anche negli spazi dei giovani e nei luoghi di lavoro. cambiare le cose. Dobbiamo fornire gli strumenti per Inoltre, uno degli obiettivi è il sostegno all’autonomia e supportare un sistema diffuso capace di rendere la alla libertà economica delle donne vittime di violenza donna sempre più protagonista e protetta, incidendo che potrebbe concretizzarsi attraverso un “reddito sul cambiamento di mentalità. Tutto per creare una di libertà”. «Vedremo una volta che verrà applicata rete sempre più capillare e connessa ai bisogni dei l’efficacia di questa misura – sostiene Frigeri – ma il singoli territori». Il contrasto alla violenza di genere reddito di libertà può essere importante, poiché la ha bisogno di numerosi attori e il Piano triennale pandemia ha colpito le donne soprattutto dal punto di non sconfiggerà definitivamente il fenomeno, ma è vista economico. Privilegiare la loro autonomia è una un passo importante. L’iniziativa della Regione è ben scelta fondamentale». Inoltre, verranno potenziate accolta dal coordinamento dei centri antiviolenza le attività dell’osservatorio regionale sulle violenze del territorio, che hanno partecipato ai vari passaggi di genere, ma anche il contrasto alla violenza in di definizione del Piano e che ora chiedono di essere rete, esercitata attraverso le forme del revenge porn, coinvolti nei progetti, al fine di impegnare chi affronta del cyber stalking e dell’hate speech. Sul fronte della da tempo il problema sul campo e rendere più efficaci protezione verrà dato spazio anche alle attività di le misure adottate. «Tutti i tentativi di affrontare formazione nelle società sportive e nelle associazioni, il problema sono benvenuti – conclude Frigeri – è così come alle azioni rivolte agli uomini maltrattanti importante il confronto costante con le istituzioni, e ad azioni legali per garantire il risarcimento della ma come coordinamento dobbiamo essere coinvolte vittima. «La tragica scomparsa di Chiara Gualzetti e e bisogna evitare che si faccia come in altre regioni, Saman Abbas scuote tutti noi – afferma Barbara Lori, dove sono stati dati soldi a pioggia». Femministe alla manifestazione di Non una di Meno. Foto: Maggi Quindici 14
Politica Da Battistini… a Battistini? Ancora caos nel centrodestra Roberto Mugavero, Fabio Battistini e Andrea Cangini. Foto da Repubblica Bologna di Giorgio Filippo Pirani Potrebbe essere l’imprenditore il civico anti Lepore. Ma Fratelli d’Italia non ci sta e accusa di non essere stato considerato nella scelta finale. Questo potrebbe portare a una spaccatura nella coalizione. Tanti i nomi presi in considerazione: da dicembre a oggi, la storia della ricerca di un nome per contrastare il vincitore delle Primarie di centrosinistra, con la decisione ancora rimandata e la base spazientita A Milano il candidato del centrodestra sarà Luca Bernardo, coinvolgerci, sarebbe un problema», afferma Galeazzo Bi- primario di pediatria del Fatebenefratelli. A Napoli Catello gnami, deputato di Fratelli d’Italia, facendo sottintendere Maresca, ex sostituto procuratore. A Bologna invece? Fino che Lega e FI avessero già pronto un comunicato ufficiale, a ieri sembrava fatta sul nome di Fabio Battistini, impren- fermato poi all’ultimo da FdI. «Non abbiamo posto veti sul- ditore civico di area cattolica. Pareva quindi avesse prevalso la scelta di civici – ha detto Giorgia Meloni a Bologna alla la linea della Lega, il cui paletto irremovibile era proprio la presentazione del suo libro, prima degli ultimi sviluppi con scelta di un candidato senza tessere: «Vogliamo scegliere la convergenza su Battistini e l’ennesima frenata – abbiamo per le città non figure di partito, ma imprenditori, manager, sempre lavorato insieme per decidere i profili perché sono esponenti del mondo del volontariato, cioè persone della tutti validi». Ma è stata proprio Fratelli d’Italia a bloccare vita reale – aveva affermato Matteo Salvini in un lontano tutto ieri. La partita bolognese si è infatti incrociata con 20 dicembre 2020 - l’obiettivo della Lega è quello di coin- un'altra sfida, quella delle nomine del cda Rai, che ha visto volgere». la coalizione di centrodestra spaccata, dato che Lega e FI Ma nella politica tutto cambia di giorno in giorno. Oggi l’uf- sono andati su nomi diversi da quelli di FdI. E mentre Lega ficialità non solo non c’è, con Battistini che conferma di non e FI decidevano di andare su Battistini, il gruppo di Giorgia avere notizie da Roma sulla sua nomina a candidato, ma Meloni protestava per essere stata lasciata fuori sia da Bolo- sembra anche che all'interno della coalizione ci siano spac- gna sia dalla Rai. «Una rottura del centrodestra non la me- cature profonde. «Non possono fare un comunicato senza ritano i bolognesi – ha aggiunto il leghista Andrea Ostellari, Quindici 15
commissario del Carroccio per l’Emilia, lunedì in una con- ferenza stampa dove annunciava che il partito ha già chiuso le liste per il Consiglio comunale e per quelli di Quartiere –. Bolognesi che sperano e contano in un progetto alternativo e rassicurante rispetto al centrosinistra». Da fine 2020 fino a oggi, sono in tre i pretendenti: Fabio Battistini, che resta in pole per la scelta finale, Andrea Cangini, ex direttore del Resto del Carlino e senatore azzurro, e Roberto Mugavero, consigliere comunale a San Giorgio di Piano e fondatore della casa editrice Minerva. Nelle ultime ore il secondo e il terzo sembrano essere stati messi da parte, ma la partita Andrea Ostellari (Lega). Foto: Pirani non è ancora chiusa, la base è spazientita per la lunga inde- dell’Ordine dei medici bolognesi uscirono sui giornali. Ma cisione. E non si possono escludere ulteriori colpi di scena, soprattutto Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Bologna come una spaccatura tra gli ex alleati, con qualcuno che ed esponente del movimento Bologna Civica, una figura potrebbe addirittura decidere di andare per conto proprio. molto apprezzata nel centrodestra bolognese, salvo poi fare Battistini è stato uno dei primi nomi accostati al centrode- retromarcia a maggio 2021 e appoggiare Isabella Conti di stra. Già a dicembre 2020 si è parlato di lui come il nome Italia Viva nella sfida alle Primarie contro Matteo Lepore, su cui Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia stavano conver- del Pd, che poi ha vinto. Nel calderone di nomi, ci è fini- gendo. Titolare della Bidieffe, un’agenzia per la consulenza to anche Gianluca Galletti, ex ministro per l’Ambiente nei e la commercializzazione di motori diesel per uso industria- governi Renzi e Gentiloni e anche ex assessore al Bilancio le, Battistini nel 2009 fu indicato alle Amministrative di della giunta Guazzaloca. Di lui si è parlato molto a febbra- quell’anno come futuro assessore da Alfredo Cazzola, che io, all’indomani della nascita del governo Draghi, con Lega fu poi sconfitto alle urne dal democratico Flavio Delbono. e Pd “alleati”. Anche il politologo Paolo Pombeni disse che Ma Battistini a dicembre non sembrava impensierire molto poteva essere una candidatura fortissima: «In una città il Pd. Inoltre, a dicembre ha iniziato a fare una corsa solita- come Bologna, Galletti ha il suo fascino discreto. Con lui ria per la poltrona di Palazzo d’Accursio, senza richiedere protagonista Bologna potrebbe inserirsi in una partita na- l’appoggio del centrodestra, con il movimento civico “E”, zionale. E rispetto ad altri, Lepore compreso, Galletti ha già fondato a fine 2020. A gennaio, nel gioco della ricerca del giocato a quei livelli». Galletti però ad aprile ha affermato nome, è entrato poi Silvio Berlusconi con la sua Forza Italia. ufficialmente di non voler correre come sindaco e a mag- Commissionando un sondaggio su alcuni nomi papabili gio, come Tonelli, ha appoggiato Isabella Conti. alle Comunali, ha incoronato Andrea Cangini come candi- In aprile, la situazione politica a Bologna era la seguente: dato, affermando che potrebbe vincere. È stato da quel gior- nel centrosinistra Conti scendeva in campo contro Lepore, no che il nome del senatore, già direttore di Qn e il Resto del con la sindaca di San lazzaro che ricevette attestati di sti- Carlino, ha iniziato a girare nelle riunioni del centrodestra. ma da esponenti di centro e centrodestra, mentre Lega, FI Figura molto più nota di Battistini e con maggiore appeal e FdI ancora brancolavano nel buio. Ma ecco che in aprile in città, appoggiata da diversi esponenti locali forzisti, come esce il nome di Manes Bernardini. Ex consigliere regionale il senatore Enrico Aimi, coordinatore di Forza Italia dell’E- della Lega, ha all’attivo anche due esperienze da candidato milia-Romagna, che affermò: «Cangini è il candidato che sindaco, prima nelle file del centrodestra nelle elezioni del ha tutte le carte per ribaltare il gioco». Ma Ostellari frenò: 2011, dove raccolse il 30%, e poi cinque anni dopo con la «È un senatore. La Lega vuole un civico». Anche Galeazzo lista civica “Insieme Bologna” dove raccolse un 10%, segno Bignami gettò acqua sul fuoco: «Non dobbiamo farci pren- che anche da civico aveva comunque un discreto seguito. dere dalla fretta, alcuni nomi sono più papabili di altri, ma Nel 2017 finì coinvolto nell’inchiesta che svolsero Procura e con un orizzonte temporale di dieci mesi, fare adesso delle Guardia di Finanza mettendo nel mirino tutti i gruppi con- investiture brucerebbe i profili migliori». Nonostante il son- siliari, scandagliando i rimborsi chiesti e ottenuti dai politici daggio favorevole, di Cangini quasi non se n’è più parlato in Regione. Venne condannato prima a due anni e sei mesi, più fino a poco tempo fa. la pena venne ridotta in Appello e infine assolto in Cassa- Ma non c’era solo lui. Anche i nomi di Raffaella Pannuti, zione. E proprio all’indomani dell’assoluzione, Bernardini presidente dell’Ant, e Giancarlo Pizza, presidente uscente e Ostellari pare si siano incontrati, facendo presagire un riavvicinamento al partito di Salvini e un’ipotetica corsa a «Non possono certo fare sindaco per la terza volta. Ostellari, però, non ha mai con- fermato, e nemmeno smentito, l’incontro con Bernardini: un comunicato sulla scelta «Sono venuto a Bologna diversi mesi fa per cominciare un percorso verso le amministrative – ha affermato a fine maggio – Durante questo tempo ho incontrato uomini, del candidato donne, giovani, meno giovani, schieramenti diversi, gente di sinistra, di destra, di centro e gruppi civici». L’idea però senza informarci o che Bernardini possa tornare alla Lega fa storcere il naso a qualcuno, tra cui Lucia Borgonzoni, la sfidante sconfitta di coinvolgerci, altrimenti Bonaccini alle Regionali. Questo per litigi risalenti al 2013, quando Bernardini si candidò alla segreteria della Lega sorge un problema» contro Matteo Salvini, e nel 2016 quando lei rifiutò l’appog- Quindici 16
gio di Manes per le elezioni comunali contro Virginio Me- rola, nelle sedi cittadine della Lega ha girato in quel periodo questa voce: «Per fermare Bernardini bisogna prendere un «Bisogna cominciare altro». E a maggio come nome nuovo è uscito quello di Roberto la campagna elettorale, Mugavero, gradito al deputato bolognese di Fratelli d’Ita- lia, Galeazzo Bignami. «Se sarei disponibile a candidarmi? non abbiamo posto veti sulla Di certo sono un tipo curioso – ha affermato il fondatore di Minerva editore le ore successive all’uscita del suo nome scelta di civici, ma abbiamo – Se dovessero contattarmi di sicuro andrei ad ascoltare». Anche lui però, come Battistini, pare non convincere pie- sempre lavorato insieme per namente tutti nei tre gruppi di centrodestra. E si arriva quindi a giugno, quando il nome di Cangini ri- decidere i profili: tutti validi» torna in auge come possibile candidato. Figura che potreb- be attrarre a sé anche Battistini e Mugavero e unirli sotto la ha raggiunto un‘intesa sulle Comunali sia su Milano che bandiera di Forza Italia. Intanto a sinistra Lepore ha vinto su Napoli, ma a Bologna ancora si fa fatica a scegliere un sulla Conti, con la sindaca di San Lazzaro che raggiunge il nome che riesca a mettere d’accordo tutta la coalizione. 40%, circa 10.600 voti. Per settimane ci si è interrogati su Ma per Mugavero la scelta cadrà sull’imprenditore Fabio dove sarebbero andati quei diecimila voti, visto che la Conti Battistini: «Si vuole ormai difendere l’idea del civico, anche non pareva interessata a fare una lista per supportare Lepo- se Cangini è comunque molto più conosciuto in città. Ho re alle Amministrative, salvo poi ritrattare il 9 luglio, quan- portato loro due ai rigori: se non ci fossi stato io, sono con- do Conti ha deciso di fondare una sua lista di supporto a vinto che avrebbero già deciso sul nome. Sono comunque Lepore. contento di questa esperienza». Il ritardo nella scelta del candidato per il centrodestra è E mentre i tre partiti discutono, aumenta la rabbia degli dovuto al fatto che la coalizione ha aspettato l’esito delle elettori di centrodestra: «Stiamo veramente facendo una Primarie del centrosinistra per fare le prime mosse. Ma se pessima figura, innanzitutto con i nostri elettori. I voti che da un lato può sembrare una strategia ragionata, dall’altro abbiamo rischiano di disperdersi, la gente non ne può più ha dimostrato poca coesione nella coalizione. A cercare di di questo balletto sul candidato sindaco. Decidano», affer- mettere ordine alla situazione (o complicare ancora di più) ma Ilaria Giorgetti, ex presidente del quartiere Santo Ste- ci ha pensato Matteo Salvini il 29 giugno, quando in una fano, iscritta a Forza Italia. Il messaggio è quindi chiaro: o conferenza stampa tenutasi a Bologna ha affermato: «Stia- si trova presto un nome oppure si rischia una spaccatura, mo cercando a Bologna come in tutte le altre città candidati come del resto è già successo a Ravenna, dove Lega, Forza al di fuori del circuito parlamentare. Cangini? Ho massima Italia e Fratelli d’Italia correranno in ordine sparso. «È im- stima di lui, ma stiamo cercando una figura senza tessera possibile una rottura, la Lega lavorerà perché la coalizione di partito». Parole che a Forza Italia non sono piaciute. «Il sia compatta – ha affermato il vicesegretario federale del nome di Andrea Cangini resta il più autorevole per ricon- Carroccio, Andrea Crippa – è la condizione necessaria per quistare Bologna – ha dichiarato in una nota la presidente contendere Bologna. Il candidato lo si concorda insieme e dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini – la sua figura va sarà un candidato che terrà unita la coalizione». infatti molto oltre il profilo politico, avendo incarnato per Tempo, però, non ce n’è quasi più. La presentazione delle lunghi anni una civicità consolidata e apprezzata come candidature alla carica di sindaco e delle liste dei candida- direttore del Quotidiano Nazionale e come dimostrano i ti alla carica di consigliere comunale deve essere effettuata numerosi endorsement che stanno caldeggiando la sua can- dalle ore 8 del 30esimo giorno alle ore 12 del 29esimo gior- didatura». «Cangini è un'opzione vincente e non può es- no antecedenti la data della votazione, stando alle istruzioni sere archiviata – ha commentato il coordinatore regionale del Ministero degli Interni. Se si considera che il Consiglio Enrico Aimi – Ora non c’è più tempo, vogliamo dare alla dei Ministri ha deciso che le urne per le elezioni ammini- città un'alternativa di sistema e di rinnovamento. Per noi strative si apriranno in una data compresa tra il 15 settem- Cangini rimane in campo e sarebbe un errore circoscrivere bre e il 15 ottobre, con la doppia data più probabile che è la sua figura alla sola appartenenza partitica». quella del 10 e 11 ottobre, vuol dire che la destra ha ancora Si arriva poi a queste ultime due settimane. Il centrodestra tutta l’estate per pensarci. Avendo Bologna più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse otte- nere la maggioranza assoluta si procederà a un ballottaggio. È ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà espri- mere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere. Oltre al candidato del centrodestra, per la sfida di Palazzo d’Accursio ci saranno anche il candidato sindaco per il centrosinistra, Matteo Lepore, assieme ai 5S e alla sua ex sfidante delle Primarie Isabella Conti (proprio in que- sti giorni si stanno creando le liste all’interno del Pd: sicura una di Coalizione civica e dei Verdi di Zamboni), poi la candidata di Rifondazione comunista e Pci, Dora Palumbo, Giorgia Meloni (FdI) a Bologna. Foto: Pirani e Marta Collot, candidata con Potere al Popolo. Quindici 17
Puoi anche leggere