La forza della partecipazione - di Paolo Pirani - N 4 Autorizzazione del tribunale di Roma n. 00076/2014 del 13/02/2014 - UILTEC
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Industri@moci Periodico Uiltec Autorizzazione del tribunale di Roma n. 00076/2014 del 13/02/2014 Anno VII N°4 Aprile 2021 La forza della partecipazione di Paolo Pirani
Indice Anno VII N°4 Aprile 2021 Direttore responsabile: Paolo Pirani Coordinamento editoriale: Antonello Di Mario Editore: Osea s.r.l. - Roma - Via Po, 162 Grafica e impaginazione: Filippo Nisi
01 La forza della partecipazione pag. 04 di Paolo Pirani 02 La transizione a Porto Marghera pag. 08 di Antonello Di Mario 03 Corneliani è salva pag. 11 di Antonello Di Mario 04 Contrattare, concertare, partecipare: le parole chiave dello sviluppo pag. 14 di Leonello Tronti 05 Energia: consuntivi e prospettive pag. 18 di Ennio Fano 06 Sono pari le opportunità? pag. 22 di Stefania Mantellini 07 Un protocollo anti-Covid per il lavoro pag. 24 di Domenico Nese 08 Ancora formazione in IndustriAll Eu pag. 26 di Arianna Amalfi 09 Tamburi batte il tempo della decarbonizzazione per Enel pag. 27 di Antonello Di Mario 10 Il dibattito sull'idrogeno pag. 29 di ADM 11 Il 2020 di tutto rispetto per Terna pag. 32 di ADM 12 Due progetti di Saipem per la sostenibilità pag. 34 di ADM 13 Scaccabarozzi: farmaceutica per la crescita del paese pag. 36 di ADM 14 Tamborini designato alla presidenza di Smi pag. 37 di ADM 15 La buona scelta della chimica pag. 38 di ADM 16 Il primo maggio dei sindacati pag. 40 di ADM
Anno VII N°4 Aprile 2021 01 La forza della partecipazione di “La ricerca di nuovi diritti di partecipazione la cristallizzazione delle diseguaglianze Paolo Pirani può servire nell'opera di ricomposizione sociali e territoriali con conseguenze solidaristica degli interessi fra i lavoratori pericolose anche sul piano della nostra della società postindustriale…” vita democratica. Sarebbe allora saggio cercare di Sono parole di Tiziano Treu, Presidente alzare lo sguardo anche oltre la fase del Cnel, sembrano scritte in questo dell’emergenza per cercare di non difficile periodo, mentre invece sono farci sorprendere nuovamente dai state pronunciate in un convegno del cambiamenti che sono intercorsi negli lontano 1989. Forse non si è fatta ultimi decenni. Basta pensare alla crisi molta strada in quella direzione ma è del ceto medio, alla esplosione del comunque interessante notare che il precariato, e più ancora al fallimento tema della partecipazione, già allora, sia del turbo capitalismo a favore di stato collocato all’interno di uno scenario concentrazioni di potere finanziario e assai più vasto di quello specifico della di colossi tecnologici sfuggenti ad ogni attività e delle prospettive delle imprese. controllo, compreso quello fiscale. Ma Uno spunto che anche oggi merita di occorrerebbe concentrarsi anche su essere valutato per saper guardare cosa accadrà quando il compito assolto avanti, e proprio quando nel movimento dalle Banche centrali nell’assecondare sindacale ci si interroga su come i deficit statali e di fatto sostituirsi alle poter rappresentare efficacemente il politiche economiche dei vari Paesi lavoro dopo il terremoto economico dovrà giocoforza attenuarsi, lasciando e sociale suscitato dalla pandemia. campo libero a quelle forze finanziarie Un interrogativo che non è una fuga ed economiche chi in quel momento in avanti: è facile intuire che quando saranno in campo, sopravvissute gli effetti pandemici si diraderanno ci alla crisi ed alle conseguenze della troveremo ad affrontare un enorme pandemia. Sarà inevitabile che allora si problema occupazionale già segnalato creeranno rapporti di forza sfavorevoli dal milione di posti di lavoro persi nel allo sforzo di rimettere al centro della 2020, la necessità di attualizzare i ripresa il lavoro e la sua dignità. sistemi sanitario e di protezione sociale, A questo punto occorre ovviamente l’esigenza di riorientare con decisione le saper interpretare bene quel che politiche industriali e quelle indirizzate avviene attorno a noi. Ma ecco che si alla crescita complessiva del nostro aprono due possibili strade, quella di Paese. un neo-movimentismo e quella di un Tre questioni nelle quale scorre uno dei percorso di partecipazione che non problemi più complessi da aggredire: escluda ovviamente anche una carica quello della frammentazione del contestativa là dove è necessaria. mondo del lavoro che viene da lontano ma che ormai è diventato un nodo Il neo-movimentismo però per sua ineludibile, pena la perdita di ruolo del natura si è nel passato nutrito di movimento sindacale, ma ancor di più un antagonismo che in tempi di pag . 4 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 cambiamenti radicali rischia alla fine stabilmente produzione ed ambiente, di delegare ad altri la soluzione dei partecipazione nell’azienda ed impegno problemi. Ed è probabilmente oggi in nel territorio per riuscire proprio con parte l’erede di quella logica politica questa duplice interdipendenza a antisistema che si è poi rivelata del tutto restituire centralità al lavoro. inadeguata a governare la situazione ed Il lavoro, inutile negarlo, potrà tornare ad a progettare il futuro. essere il reale punto di riferimento per il ritorno alla crescita economica e civile Specialmente se vogliamo supportare, se si riuscirà a stabilire un rapporto fra come siamo capaci di fare, le produzione e innovazione da un lato, innumerevoli difficoltà cui lavoratrici e territorio dall’altro. lavoratori devono far fronte. Di conseguenza la dimensione territoriale dell’impegno sindacale in In tal senso il movimentismo è questa prospettiva rimane importante. comunque più proprio di una azione Si è prospettato, nella discussione sul piano politico, ma appare poco utile sindacale che si è sviluppata nel tempo, a mantenere una forte concretezza di come muoversi in questa dimensione dell’iniziativa sindacale che ha bisogno fondamentale del lavoro sindacale. Dalla più che mai di rapporti continuativi con Cgil è arrivata ad esempio la suggestione le controparti e le Istituzioni e di un del sindacato di strada, che raccolga radicamento territoriale che permetta tutte le tipologie del mondo del lavoro, di collegare nuove scelte industriali sempre più balcanizzate dalla crisi e a quelle di natura tecnologica e dalla pandemia. Certamente c’è una ambientale nella società. esigenza forte di ricomposizione. Del Sarà fondamentale nei prossimi mesi resto, la Uil immaginò alla fine degli anni ed anni attuare strategie che colleghino ’80 il sindacato dei cittadini che voleva, Industriamoci pa g. 5
Anno VII N°4 Aprile 2021 per dirla con Vittorio Foa, impedire che sociali nella seconda. Altrimenti, il caso i lavoratori fossero cittadini in fabbrica di Taranto lo dimostra, rischiamo di e sudditi nella società. Nel prossimo importare all’interno del movimento futuro, non vi è dubbio, dovremo come sindacale contraddizioni che sono nate sindacato recuperare il tema delle e cresciute al di fuori di esso. riforme a partire da un nuovo assetto Certo, bisogna fare i conti con l’oste. della sanità, della sicurezza sul lavoro, Ovvero con l’imprenditoria. Ma anche del welfare. Ma quello che può favorire in questo caso una visione antagonista una ripresa di iniziativa su questo può farci perdere l’opportunità di versante è proprio una comune cultura cogliere gli elementi evolutivi che stanno partecipativa che dalla produzione emergendo nel mondo imprenditoriale. si estenda nella società e favorisca Che ci sia in atto un ripensamento proposte e protagonismi in grado di rispetto al passato è indubbio: un dare soluzione alle molteplici esigenze esempio viene dal più grande fondo di dei lavoratori e delle loro famiglie. Il investimento globale, BlackRock, che filo rosso della azione sindacale in sta indirizzando i suoi investimenti verso prospettiva non può che essere una aziende che si muovono in una logica di nuova, unitaria, cultura partecipativa compatibilità fra sviluppo e territorio. E da riempire di contenuti che potrebbe, per attuare la transizione ecologica è inoltre, rafforzare l’unità fra Cgil, Cisl e indispensabile un sistema di relazioni Uil, visti i tanti punti in comune esistenti. industriali e con le Istituzioni territoriali Fra la fabbrica ed il territorio non deve che sia in grado di non disperdere le esserci frattura, proprio ora che si risorse, dare certezza ai progetti anche allontanano i livelli decisionali nella con quella coesione sociale senza la prima e che si addensano problemi quale sarà difficile procedere in modo pag . 6 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 deciso e tempestivo. Infine, rimane il qualità nella iniziativa sindacale a questo problema di un gigantesco processo di appunto. Specialmente se vogliamo formazione nel mercato del lavoro da supportare, come siamo capaci di fare, avviare ed incrementare e che richiede, le innumerevoli difficoltà cui lavoratrici come è facile intendere, scelte di e lavoratori devono far fronte. Evitando partecipazione. di scivolare in corporativismi, in illusorie Gino Giugni, il cui apporto ai diritti del scelte individuali, in ritardi esiziali. lavoro è inoppugnabile, sosteneva che La strada della partecipazione, un il sindacato ha sempre avuto problemi percorso comunque in salita viste con la gestione dei risultati positivi ed le condizioni del Paese, può invece importanti che riusciva ad ottenere. contribuire a riunificare tante urgenze e Quasi che la mobilitazione per arrivare tante solitudini. Recuperando al tempo ad essi fosse non solo il mezzo stesso capacità propositiva e la grande necessario ma praticamente anche un forza che esiste nel mondo del lavoro fine. Ed il dopo, ovvero la sorte delle per obiettivi utili a cambiare in meglio conquiste, pareva quasi interessare quella che deve restare una vera civiltà meno. Probabilmente è giunto il del lavoro. momento di rispondere con un salto di Industriamoci pa g. 7
Anno VII N°4 Aprile 2021 02 La transizione a Porto Marghera di Antonello Di Mario “Il sindacato deve, può e vuole esserci ed energetica del sito industriale di nella transizione che riguarderà lo Porto Marghera e della sostenibilità stabilimento Eni Versalis di Porto ambientale, una sfida complessa - è stato Marghera”. sottolineato -che coniuga aspetti sociali, economici, ambientali, occupazionali H a detto Paolo Pirani, segretario e di valorizzazione professionale. generale della Uiltec. "Il mondo Dopo l'analisi di Giampietro Gregnanin cambia se si ha coraggio". È e di Maurizio Don, rispettivamente il messaggio lanciato dal sindaco di segretario generale del sindacato Venezia, Luigi Brugnaro. Entrambi veneto dei lavoratori dei settori tessile, sono intervenuti al convegno online chimico e dell’energia e funzionario promosso il 29 marzo scorso dalla della segretaria della Uiltec nazionale, e Uiltec del Veneto sul tema "Sostenibilità, dopo un focus sui dati di Porto Marghera Resilienza, Responsabilità. Il futuro realizzato da Luca Romano, direttore passa da Porto Marghera". All’evento dell'ente di ricerca Local Area Network, hanno preso parte, tra gli altri, Elena che ha ripercorso la storia del sito Donazzan, assessore regionale al industriale dal 1917 ad oggi, ha parlato Lavoro, Roberto Toigo, segretario il sindaco di Venezia. Luigi Brugnaro regionale Uil Veneto, Vincenzo Marinese, ha dichiarato: "Dobbiamo insistere presidente Confindustria Venezia, area fortemente sugli aspetti tecnologici e metropolitana Venezia e Rovigo, Andrea guardare al futuro, rappresentato anche Razzini, direttore Veritas S.P.A., Michele dall'idrogeno, un elemento che può Viglianisi, direttore Energy Evolution. essere prodotto a partire da un'ampia Una mattinata di confronto dedicata gamma di fonti energetiche, anche ad approfondire sotto vari punti di rinnovabili, riducendo la dipendenza vista il tema della transizione ecologica dai combustibili fossili". Nel ricordare pag . 8 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 come la città sarà a breve dotata del proseguito Brugnaro - come ha fatto nel primo distributore fisso urbano di 2014 in occasione dell'avvio della prima idrogeno in Italia, che sorgerà in via bioraffineria al mondo con la produzione Orlanda, a Mestre, il primo cittadino ha di bio-diesel dalla trasformazione sottolineato come le auto che utilizzano degli oli fritti, che insieme alle micro questa tecnologia in Giappone siano plastiche sono i peggiori inquinanti degli già realtà. "Quello che dobbiamo oceani". Il sindaco ha ricordato infine immaginare - ha aggiunto - è un grande l'appuntamento del prossimo Salone progetto industriale del futuro, in cui nautico di Venezia, in programma dal insieme all'idrogeno troverà spazio 29 maggio al 6 giugno, durante il quale l'energia nucleare pulita". Al centro verranno illustrate le più innovative del dibattito anche i temi contingenti tecnologie in materia di mobilità relativi all'utilizzo del Recovery Fund sostenibile: "Dobbiamo lavorare insieme e all'annuncio dell'Eni di chiudere il per rendere sempre più attrattivo il cracking di Porto Marghera, a proposito nostro territorio, snellendo la burocrazia del quale il sindaco ha voluto esprimere e lasciando spazio al progresso". Paolo rassicurazione sia sulla conservazione Pirani, concludendo i lavori del convegno del polo industriale sia sulla tenuta ha puntato l’attenzione sulla necessità del tessuto sociale "questioni - ha di coinvolgere compiutamente rimarcato - su cui ho chiesto ampie il sindacato: ''La transizione che garanzie all'amministratore delegato riguarderà il sito di Eni Versalis a Porto di Eni Claudio De Scalzi. L'etilene non Marghera – ha ribadito-deve essere lo produrremo più a Porto Marghera, condivisa e partecipata, perché occorre ma verrà trasportato con le navi per che la progettualità coincida con la raggiungere i vari stabilimenti". Il conseguente fattibilità relativa al futuro sindaco ha voluto evidenziare anche del sito in questione dopo che è stata gli altri traguardi raggiunti dalla città annunciata la chiusura degli impianti di di Venezia in tema di salvaguardia cracking. dell'ambiente e dell'ecosistema. "Siamo la città che ha ottenuto i risultati migliori Mai come ora ci vuole una visione nella raccolta differenziata in Italia e strategica comune su quelle scelte solo il residuo non riciclabile, la massa industriali che hanno ripercussioni compattata del CSS, andrà smaltita nei geopolitiche. termovalorizzatori, le migliori tecnologie disponibili con la massima sostenibilità. Il sindacato non può partecipare Anche perché l'alternativa sarebbe la al cronoprogramma della suddetta discarica, che negli anni, a causa del chiusura che va dal mese di giugno a percolato, provoca danni alle falde quello di settembre prossimi, perché acquifere, o il pagamento di qualcun non vogliamo discutere solo degli altro che si occupi dello smaltimento con ammortizzatori sociali che serviranno, un conseguente rincaro delle bollette". ma della programmazione di reale "Porto Marghera si sta ristrutturando - ha sviluppo. Al centro della prospettiva Industriamoci pa g. 9
Anno VII N°4 Aprile 2021 d'intesa, di contribuire responsabilmente alla riconversione dei siti di Gela e della stessa Porto Marghera. Dobbiamo continuare su questa strada. Mai come ora ci vuole una visione strategica comune su quelle scelte industriali che hanno ripercussioni geopolitiche. Anche le vicende che riguardano il sito veneziano si inseriscono in questo contesto e devono tradursi nella virtuosa azione combinata di determinazioni di politiche industriale, occupazionale ed ambientale. Possiamo dirlo: la storia della chiusura del cracking di Porto Marghera è nata male e va corretta in corso d'opera. Si sappia che il sindacato devono esserci sia le persone vuole contare nelle decisioni che si occupate sia la produzione energetica'. prenderanno con azienda ed istituzioni. Accettiamo fino in fondo la sfida che Sia chiaro che crediamo fermamente viene lanciata su riorganizzazione, nello sviluppo dell'economia circolare ristrutturazione, costruzione di nuovi e sostenibile, ma allo stesso tempo progetti basati sull'economia verde, ma sappiamo che il futuro della chimica il sindacato deve essere costantemente nazionale va salvaguardato, perché, informato e messo in condizione di data la scarsità di materie prime, partecipare all'evolversi delle scelte. occorre sviluppare la catena dei cicli di Abbiamo dato prova in tempi passati valore nel settore primario in questione". e recenti, siglando specifici protocolli pag . 10 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 03 Corneliani è salva "Conferma della centralità del sito di produttivo di Mantova e fuoriuscita del Antonello Di Mario personale su base volontaria". Sono questi i due punti più significativi dell’accordo sulla vertenza Corneliani, raggiunto lo scorso 7 aprile nel corso di un incontro al Mise. Al tavolo virtuale nel corso del negoziato, convocato ad inizio marzo fino all’epilogo odierno, con sindacati e azienda hanno preso parte i rappresentanti della Regione Lombardia, del Comune di Mantova, di Invitalia, del Fondo Investcorp, e dei soci di minoranza. “In particolare – spiegano le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cils, inoltre, prevede l’impegno a mettere a Uiltec Uil, quelle territoriali dei medesimi disposizione dei lavoratori interessati sindacati di Mantova e le Rsu aziendali tutte le risorse inerenti politiche attive - l’intesa prevede che nella costituenda del lavoro e politiche per la formazione Newco il sito di Mantova resti il cuore e riqualificazione del personale e delle della qualità produttiva delle maestranze professionalità specifiche. L’accordo e del marchio come vero valore aggiunto raggiunto oggi arriva al termine di una della produzione. Quest’ultima resterà vertenza complessa e difficile, che ci a Mantova: vengono infatti confermati ha visti impegnati sin dal primo giorno tutti gli asset produttivi e occupazionali nell’offrire una speranza per il futuro di e non verrà effettuata alcuna questa eccellenza, evitando di mettere delocalizzazione. Come conseguenza fine all’esperienza di oltre 63 anni di della gravissima crisi determinata un vero fiore all’occhiello del Made in dallo stato pandemico è stato indicato Italy. Adesso vigileremo sull’operato un percorso ristrutturazione con del Fondo Investcorp e sulla corretta incentivazione che riguarderà circa applicazione dell’accordo”. 150 unità tra pensionandi e non, in È Investcorp, con un investimento di uscita volontaria. Fino al 30 giugno 7 milioni di euro, ad aver sbloccato entrerà in vigore un accordo collettivo il pacchetto di sostegno da 10 aziendale per il riconoscimento di milioni per Corneliani approvato al un incentivo all’esodo, e comunque Mise. La società, uno dei principali fino al trasferimento alla newco del provider e gestori globali di prodotti complesso aziendale si procederà di investimento alternativi, aveva all'utilizzazione dell'attuale cassa annunciato il 23 marzo scorso che i suoi integrazione ‘causale Covid 2019’ e di investitori avevano deciso di stanziare quella per crisi già in essere. L’intesa, altri 7 milioni di euro nella propria Industriamoci pa g. 11
Anno VII N°4 Aprile 2021 società di portafoglio, Corneliani. Le investimento “di 17 milioni di euro in una nuove risorse di fatto hanno sbloccato newco nella quale partecipano Invitalia un pacchetto di sostegno di 10 milioni ed investitori stranieri”. Lui stesso aveva di euro approvato dal dicastero dello ribadito che dei 17 milioni previsti, 7 Sviluppo Economico nel luglio 2020". sarebbero arrivati proprio da Investcorp, "Siamo felici che Corneliani verrà l'azionista di maggioranza della società, supportata e che questo marchio che avrebbe così avuto il modo di storico sopravviverà dopo che la crisi accedere al Fondo marchi storici creato senza precedenti causata dal Covid-19 dal Governo” garantendo il concordato ha messo l'azienda sotto grande in continuità e scongiurando la pressione, provocando un drammatico liquidazione e la scomparsa di una delle calo della spesa dei consumatori e storiche aziende tessili italiane”. Ed il 7 chiusure prolungate dei negozi", ha aprile il ministro ha espresso tutto il suo dichiarato Hazem Ben-Gacem, co- plauso: “''Abbiamo sperimentato – ha amministratore delegato di Investcorp. detto Giorgetti - un nuovo strumento "La nostra speranza è che questo nuovo che prevede l'intervento doveroso dello investimento, insieme al generoso Stato in alcune situazioni di crisi per sostegno del Mise, contribuisca alla quelle aziende che hanno un futuro svolta di questo incredibile marchio, a ma che si trovano ad affrontare crisi beneficio dei suoi talentuosi dipendenti legate a momenti difficili come quello e dei suoi clienti. Investcorp - ha che stiamo vivendo. È un modello che continuato Hazem Ben-Gacem - è ci auguriamo di poter replicare in tutte fiduciosa che l'amministratore delegato quelle situazioni di crisi dove ci sia un Giorgio Brandazza, e il management investitore privato che accetti l'azionista team riusciranno a riportare Corneliani di Stato come socio di minoranza". Ha su una strada di crescita. Desideriamo proseguito il ministro: “Si regge tutto ringraziare il ministero per aver creato su un atto di fede che tutti abbiamo questa straordinaria opportunità, compiuto scommettendo sul futuro di che ora permetterà a Corneliani di un'azienda, un marchio italiano che può concentrarsi sul suo sviluppo e di vincere la sfida del mercato. Mi auguro guardare nuovamente al futuro con che a questo punto non ci siano ulteriori speranza". ostacoli alla soluzione della crisi. Dispiace per gli esuberi per i quali sono Si regge tutto su un atto di fede che tutti stati individuati tutti gli strumenti per abbiamo compiuto scommettendo sul accompagnarli nel percorso di uscita. Il futuro di un'azienda, un marchio italiano Mise sarà comunque presente e vigilerà che può vincere la sfida del mercato. sull'andamento della vicenda aziendale dal momento che è diventato azionista''. Già il 23 marzo il ministro competente Alfredo Corneliani, tra i pionieri nel Giancarlo Giorgetti aveva espresso settore moda uomo in Italia, iniziò negli tutta la sua fiducia verso un epilogo anni ‘30 una produzione artigianale di positivo del negoziato grazie a quell’ impermeabili e capi spalla, che furono pag . 12 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 subito apprezzati dal mercato. Nacque tutto il mondo tra department store di poi a Mantova nella seconda metà degli lusso, negozi multimarca e 64 negozi anni ’50 la Corneliani S.p.A. ed il gruppo monomarca. Nel 2016 Investcorp, in questione si distinse come realtà di società di private equity con oltre 30 riferimento della moda uomo nel mondo. anni di investimenti di successo in Fino ad oggi Corneliani ha conta 1.300 aziende ad alto potenziale, ha acquisito dipendenti tra la sede di Mantova, gli la maggioranza del capitale con uffici e lo showroom di Milano, le filiali l’obiettivo di proseguire e accelerare lo estere in Cina e negli Stati Uniti e il sviluppo internazionale del brand. retail diretto. La distribuzione è stata globale, con oltre 750 punti vendita in Industriamoci pa g. 13
Anno VII N°4 Aprile 2021 04 Contrattare, concertare, partecipare: le parole chiave dello sviluppo di "L’economia italiana è ad un passaggio d’Europa”; e questo è il fine cui devono Leonello Tronti davvero difficile. Ancora stretta nella essere destinati i fondi del programma morsa della pandemia, deve anzitutto Next Generation UE e gli altri fondi liberarsene e restituire a cittadini ed raccolti sul mercato, avendo a cuore di ospiti un riparo sicuro dal contagio". impiegarli secondo la golden rule della politica finanziaria, e cioè finanziando Ma deve anche proiettare davanti a con i prestiti esclusivamente la “spesa sé un cammino nuovo. Nel rigoroso buona”, capace di produrre nel corso rispetto dell’ambiente e con la del tempo rendimenti tali da ripagare il conversione ecologica del settore debito contratto; mentre la spesa con produttivo che chiedono l’Europa, effetti soltanto immediati dovrebbe la Chiesa e il mondo intero, e anche essere coperta esclusivamente da un nella correzione dei troppi errori (non nuovo sistema fiscale, riformato sulla solo europei) che l’hanno vincolata, base dei suoi effetti sulla crescita e nel quarto di secolo precedente, a sull’occupazione. Sono cambiamenti quella che in sintesi abbiamo definito non evitabili né rinviabili rispetto a quanto la “legge del meno uno”: crescere, in il Paese è riuscito a fare nell’ultimo media, ogni anno un punto in meno ventennio, e proprio per questo si dell’insieme dei paesi legati tra loro pone oggi con forza la domanda se sia dalla moneta unica. Questo secondo possibile portarli a compimento senza compito non è opzionale, è vitale: ormai una ripresa della concertazione sociale, il debito pubblico lambisce la misura necessaria a coordinare l’azione dei del 160 per cento del Pil, e la possibilità più rappresentativi agenti collettivi del che i mercati giudichino sostenibile un sistema economico, lo Stato, le imprese rapporto di queste dimensioni dipende e i lavoratori organizzati nel sindacato, più di ogni altra cosa dalla crescita del ai fini del conseguimento degli obiettivi denominatore. Il prodotto lordo deve del Piano nazionale di ripresa e necessariamente crescere, a prezzi resilienza e, più in generale, della ripresa correnti, più del costo che il Paese della crescita, della modernizzazione sostiene per rifinanziare il suo debito del Paese, dell’interruzione e del sui mercati, dato che l’attuale aiuto che rovesciamento del declino. oggi ci offre la BCE non sarà eterno. La concertazione sociale non trova Solo così il rapporto debito-Pil diventa esplicito riconoscimento nella sostenibile, indipendentemente dal suo Costituzione che però, all’articolo livello, perché imbocca un cammino di 3, dichiara: “È compito della riduzione certa che dimostra al mondo Repubblica rimuovere gli ostacoli intero che, pur essendo molto elevato, il di ordine economico e sociale, debito è sotto controllo. che (…) impediscono (…) l’effettiva Una crescita vigorosa, attorno almeno partecipazione di tutti i lavoratori al 3 per cento annuo, è dunque la all’organizzazione politica, economica strada obbligata che l’Italia deve e sociale del Paese”. E più avanti, percorrere per non essere più il “malato all’articolo 46, sancisce: “la Repubblica pag . 14 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare (…) alla gestione delle aziende”. La concertazione sociale non è dunque prevista, ma nemmeno negata: esiste, in certo modo, sotto traccia, come possibile strumento di attuazione di quei principi, che dovrebbero semmai trovare espressione nel CNEL (istituito dall’art. 99), da far rivivere in momenti particolarmente critici. E invero, nella sua storia, la Repubblica si è più volte servita con successo di episodi più o meno ampi di concertazione sociale, proprio in occasione di momenti particolarmente problematici. Una qualche forma di concertazione, più o meno formalizzata, si è dimostrata non secondario di questi episodi è particolarmente utile ed efficace in tre stato quello degli effetti di annuncio: occasioni distinte: la Ricostruzione nella sottoscrizione di patti sociali il postbellica (con il Piano del lavoro sindacato confederale si è dimostrata di Giuseppe Di Vittorio del 1949), la una controparte di alto valore perché, disinflazione dagli shock petroliferi grazie alla consistenza quantitativa dei degli anni ’70 (con la Svolta dell’EUR del lavoratori e pensionati rappresentati, 1978, seguita dal lodo Scotti del 1983 e è stato in grado non solo di assicurare dal decreto di San Valentino del 1984) comportamenti coerenti di una parte e l’entrata nell’euro sin dalla sua prima notevole di agenti economici, ma anche concretizzazione (con la concertazione di influenzare con i propri annunci le istituzionalizzata della politica dei aspettative e i comportamenti di una redditi e dell’inflazione programmata, parte anche più grande. nel periodo dal 1993 al 2001). In tutti Non è quindi difficile comprendere che, e tre i casi il Sindacato ha condiviso proprio dopo un troppo lungo periodo gli obiettivi di politica economica del di forti attacchi ai cosiddetti “corpi governo (nel primo caso una crescita intermedi”, la necessaria riprogettazione economica e occupazionale robusta e del sistema economico e sociale del duratura, nel secondo l’assorbimento Paese richieda oggi una fase di ripresa dell’inflazione importata e nel terzo la della concertazione sociale, senza la stabilità della moneta e delle finanze quale difficilmente potrà avere successo. pubbliche) e partecipato attivamente Ma questa, rispetto all’esperienza della al loro conseguimento offrendo alle fase di entrata dell’Italia nell’euro, va controparti politiche e imprenditoriali profondamente ripensata e costruita rivendicazioni salariali moderate e non più per una programmazione comportamenti coerenti. Un aspetto soltanto macroeconomica, dall’alto, Industriamoci pa g. 15
Anno VII N°4 Aprile 2021 bensì con movimenti concentrici, per prevedere una rappresentanza dall’alto e dal basso assieme. Più sindacale. Se il Patto della fabbrica ancora, il ruolo del sindacato non può ha previsto che la contrattazione di più essere in alcun modo relegato secondo livello sia “mirata allo sviluppo all’accettazione di un’austerità produttivo e occupazionale” (punto 3.a), salariale che, nella prospettiva della e se questa è la strada che in qualche digitalizzazione dell’apparato produttivo modo addita anche il nuovo contratto e della riorganizzazione verde dell’intera della meccanica, è necessario che la economia, sarebbe non solo inutile ma contrattazione territoriale si estenda dannosa. secondo modelli capaci di investire in un percorso di concertazione dello La nuova concertazione sociale dello sviluppo non solo le parti sindacali e sviluppo va fondata e costruita dal datoriali, ma anche le amministrazioni basso, nelle imprese, anche piccolissime, pubbliche competenti, quelle tecniche e nei territori e nelle categorie. scientifiche, come pure quelle bancarie e finanziarie, che insistono sul territorio E va considerata la concertazione presiedendo al suo sviluppo. Si tratta di misure di consolidamento di costruire gli snodi territoriali di quel dell’occupazione e della domanda Sistema nazionale dell’innovazione interna quali la riduzione dell’orario chiamato a orientare e tenere assieme di lavoro in parità di salario e un i percorsi di innovazione tecnologica significativo aumento della spesa con quelli di innovazione sociale, pubblica che sostenga l’impatto dei conversione ecologica e sostenibilità desiderati aumenti di produttività economica e occupazionale. È questo causati dalla digitalizzazione. il terreno su cui si vince o si perde In questa stessa direzione, un la ripresa dello sviluppo, con i vincoli rilevante punto critico da affrontare (economico, sociale, ambientale) a cui è la struttura contrattuale varata con è sottoposta. Il cambiamento non può l’accordo del 1993 (Protocollo Ciampi). essere soltanto diretto dall’alto, anche Il nodo problematico di quell’assetto, se il governo centrale e una ripresa già sollevato dalla Commissione Giugni della concertazione con il governo nel 1997, è quello della contrattazione è imprescindibile. Ma lo sviluppo del decentrata e, in particolare, di quella Paese non riparte se non se ne fa carico territoriale: l’unica che può estendere anche l’insieme della contrattazione la partecipazione alla programmazione collettiva, dando corpo alla possibilità dello sviluppo all’ampia platea di di programmare la crescita della lavoratori (poco meno della metà produttività in funzione di obiettivi dei dipendenti del settore privato) e iniziative di ammodernamento, oggi esclusi dalla negoziazione trasformazione e sostenibilità a livello collettiva di aumenti salariali oltre tanto aziendale, quanto territoriale e l’inflazione, perché occupati in settoriale (nell’ambito di un quadro imprese di dimensione troppo piccola concertato a livello nazionale). pag . 16 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 La contrattazione collettiva può e deve essere uno strumento fondamentale e indispensabile per rendere operativa, partecipata e condivisa la programmazione della nuova fase di sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese; e il sindacato non può che essere l’elemento centrale, la dorsale di diffusione del nuovo sviluppo non solo tra le imprese, ma anche tra i territori e le categorie, offrendo una base di coordinamento e moltiplicazione di azioni, informazioni e risultati attraverso le diverse istituzioni bilaterali (enti bilaterali di formazione, assistenza fiscale e sociale, previdenza integrativa, welfare aziendale) e confrontandosi dall'alto non funzionerebbe. La sia con le amministrazioni, sia con prospettiva della riscossa dal declino le istituzioni pubbliche e di ricerca che ha condannato l’economia italiana deputate alla politica industriale, sia con alla legge del meno uno non può che le banche e le istituzioni finanziarie. La essere diversa, altrettanto granulare sfida che il Paese ha di fronte è quella e diffusa. Dall’alto si deve certo di riuscire a coniugare in un disegno indirizzare, favorire e accompagnare il coerente un netto avanzamento del processo; e sostenerne soprattutto la sistema del lavoro come momento di parte tecnica con un supporto robusto diffusione dell’innovazione sociale nella alle attività di programmazione di una direzione della costruzione di una società politica industriale diffusa, di una politica dell’apprendimento, base culturale industriale multilivello: territoriale, dell’economia della conoscenza. settoriale, nazionale. Ma la nuova Un sistema capace di coniugare concertazione sociale dello sviluppo armonicamente le attività di ricerca va fondata e costruita dal basso, nelle e innovazione con la contrattazione imprese, anche piccolissime, nei territori collettiva, la partecipazione cognitiva e nelle categorie. Se fino a pochi dei lavoratori ai processi produttivi con anni fa questa prospettiva appariva la concertazione dello sviluppo. irrealizzabile, oggi le crisi sanitaria e In Germania la partecipazione dei ambientale – e l’impegno finanziario lavoratori al controllo delle imprese è che il Paese si è assunto per porre stata imposta dall'alto, per legge. In loro rimedio – la mettono all’ordine del Italia e soprattutto nell’Italia di oggi, giorno. caratterizzata da un tessuto produttivo così granulare e diffuso, un'imposizione Industriamoci pa g. 17
Anno VII N°4 Aprile 2021 05 Energia: consuntivi e prospettive di Ennio Fano L o scorso mese l’ENEA ha (MiTE) sappiano utilizzarlo per pubblicato i consuntivi 2020 aggiornare la strategia per il decennio riguardo al sistema energetico fino al 2030, sulla base di interventi italiano. I dati del settore sono stati meno ideologici e più concreti per un drammatici. La pandemia Covid ha Paese che ha bisogno sì di energia letteralmente travolto il nostro sistema pulita, sì di ridurre ancora le emissioni economico. Seppur l’intera economia di CO2 ma in un contesto compatibile europea sia stata colpita con una con l’impoverimento delle famiglie. caduta del PIL medio del 7%, in Italia il Necessarie quindi azioni ed interventi calo è stato del 8,8% (il calo maggiore mirati a non aggravare l’attuale mai registrato dal dopoguerra). Nel situazione per la pluralità delle famiglie 2020 i consumi di energia primaria sono puntando inoltre sull’incremento dei stimati in riduzione del 10% rispetto al livelli occupazionali. 2019, i consumi energetici sono ritornati Sul fronte delle bollette partiamo a quelli del 1987 (154 Mtep). Addirittura, male, ancora una volta si registra per per la quota dei consumi di fossili si è il trimestre in corso un aumento sia tornati ai primi anni Sessanta. dell’elettricità sia del gas. La struttura Il documento molto articolato ed del mercato dell’energia, a fronte di approfondito è di estremo interesse un sempre maggiore apporto di fonti e da esso, con un’attenta analisi dei rinnovabili, non funziona, in quanto dati è possibile ricavare una serie come tante volte richiamato in questa di considerazioni e indicazioni per rubrica è basato fondamentalmente trarne beneficio in una chiave di sull’incremento di efficienza degli riprogrammazione del prossimo futuro. impianti termoelettrici e sui prezzi È auspicabile che gli esperti del nuovo dei prodotti petroliferi. Entrambe le Ministero della Transizione Ecologica condizioni stanno venendo meno in pag . 18 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 quanto sempre meno energia viene attribuendoli impropriamente, come prodotta con combustibili fossili. quelli che deriveranno dalle attività Nonostante questa situazione il di efficientamento energetico degli Ministro della Transizione Ecologica Dr. edifici a seguito del superbonus 110%. Cingolani, forse non a piena conoscenza Si tratta di occupazione temporanea della problematica, nell’audizione dello e da attribuire correttamente ad altri scorso 16 aprile fatta alle Commissioni comparti, sicuramente non a quelli riunite Ambiente, Territorio, Attività dell’energia. Come pure i riflessi positivi produttive della Camera, nell’affermare sull’industria nazionale. Sappiamo bene, che “L'Italia ha un prezzo dell'energia purtroppo, che pannelli fotovoltaici, mediamente più alto di molti altri Paesi sistemi di accumulo energia, impianti di europei, che incide sulla qualità della climatizzazione provengono perlopiù da vita e sulla competitività del sistema paesi asiatici. I nostri lavoratori saranno produttivo” ribadisce la necessità del dedicati al montaggio e ad una limitata “ superamento del regime dei prezzi manutenzione. Non è questo l’impulso regolati di energia elettrica e gas “. di ricchezza che ci si aspetta dedicando Dispiace constatare la mancanza di miliardi di euro del Recovery Plan a conoscenza delle dinamiche di questo questo settore. settore. Altre affermazioni che lasciano qualche stupore si rilevano riguardo “... La pandemia Covid ha letteralmente all’abbondanza di risorse rinnovabili – travolto il nostro sistema economico. il nostro sud può vantare un 30 o un 40 per cento in più di irraggiamento Riprendendo il rapporto dell’Enea, il rispetto alla media europea, che renderà maggiore calo dei consumi di energia la generazione solare potenzialmente primaria si è verificato nel settore più conveniente – lasciano prefigurare petrolio per il crollo dei volumi di un punto di atterraggio in prospettiva traffico stradale ed aereo. Questo ha più favorevole per noi rispetto ad altri determinato a livello ambientale un calo Paesi anche in termini di competitività record delle emissioni di CO2, che si complessiva del nostro sistema”. Anche sono attestate nell’anno a meno di 300 su questo passaggio sarebbe il caso mil/t rispetto ai ben oltre 400 milioni di rammentare la necessità di tutela dei primi anni 2000. Di queste quantità, paesaggistica di quei territori, peraltro circa il 25% proviene dalla produzione molto vocati all’agricoltura ed al turismo. di elettricità, il restante si divide tra Un altro tema invece molto interessante industria, trasporto e residenziale. La in prospettiva è quello relativo ai progetti sola prospettiva di chiusura al 2025 di fusione nucleare, e dei quali se ne parla delle centrali a carbone potrebbe troppo poco. Riguardo all’occupazione bastare come contributo del settore, diretta del settore, di posti ne sono stati mentre dalle parole del Ministro persi a migliaia negli ultimi dieci anni. l’obiettivo è ridurre drasticamente Non è corretto prospettare numeri anche i consumi di gas per produzione di nuova occupazione nel settore di elettricità. Questo obiettivo confligge Industriamoci pa g. 19
Anno VII N°4 Aprile 2021 a gas e semplici turbogas di nuova generazione. Spostare quindi lo sforzo della riduzione della CO2 su altri comparti quali il potenziamento del trasporto pubblico nelle grandi aree urbane con il passaggio all’elettrico, mentre per i TIR puntare a motori LNG ed a seguire idrogeno. Recuperare il grande progetto, avviato negli anni Novanta delle cosiddette “autostrade del mare”, con il duplice vantaggio di alleggerimento del traffico stradale (ed anche riduzione delle emissioni in atmosfera) e di favorire la “propulsione pulita” delle grandi navi da trasporto. L’occasione del PNRR coniugata ad con la sicurezza del sistema elettrico e una disponibilità di risorse derivanti dal con la possibilità di contenere l’aumento recovery fund potrebbe consentire di dei prezzi dell’elettricità. Per la traguardare a breve questi obiettivi. Una sicurezza del sistema basterà investire nuova classe di navi a propulsione pulita di più sulle reti di interconnessione darebbe un forte impulso all’industria con i Paesi vicini, ma sul fronte prezzi cantieristica nazionale ed a quella saremmo ostaggi dei medesimi Paesi. elettromeccanica, con prospettive di Questo significa mantenere una giusta grandi commesse sia dall’interno sia capacità di impianti a ciclo combinato dall’estero. pag . 2 0 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 Industriamoci pa g. 21
Anno VII N°4 Aprile 2021 06 Sono Pari le opportunità? di Il 13 Aprile si è svolto un webinar su di l’azienda e per il loro tessuto produttivo, Stefania Mantellini un tema sempre più spinoso, “Ci sono la posizione lavorativa della persona realmente le Pari Opportunità”. cambia e dopo non viene ritenuta adatta a svolgere mansioni che prima faceva I n un mondo dove ci si arroga il diritto regolarmente anzi a volte sono oggetto di mettere il ruolo del Presidente della di velate allusioni sessuali, sicuramente i Commissione Europea Ursula Von Der casi stanno diminuendo, ma dal dibattito, Lyden a disagio ed in secondo piano, dove erano presenti anche dirigenti perché donna, in un incontro ufficiale ad di grossi gruppi produttivi, è emerso Ankara, in Turchia, Paese che sempre che effettivamente, qualcosa si è fatto più spesso calpesta i diritti e il ruolo ma le distanze sono ancora enormi, della donna e la nostra organizzazione troppi anni per veder colmare questo sindacale, la UIL che da sempre si divario culturale, sociale ed economico. batte per veder rispettato il ruolo della Storicamente in Italia, subito dopo la donna ha chiesto a gran voce con una Seconda guerra mondiale, iniziarono le petizione che sta avendo risonanza rivendicazioni, si era in pieno processo internazionale, lo spostamento della di industrializzazione, diritti delle donne finale della Champions che si dovrebbe in ambito sociale, il divorzio, l’aborto, la svolgere ad Istanbul, sempre in Turchia condanna allo stupro. (Paese uscito dalla Convenzione del Ricordiamoci che l’8 Marzo è una Consiglio d’Europa sulla prevenzione e Giornata simbolo solo per riflettere la lotta contro la violenza nei confronti ed onorare le battaglie delle donne delle donne, ovvero Convenzione iniziate oltre 100 anni fa, una giornata di Istanbul), ed in un mondo dove il per mettere in risalto sia le conquiste cambiamento storico e tecnologico sociali, economiche e politiche e sia sta diventando importante e notevole le discriminazioni e violenze di cui le i ruoli più rappresentativi sono sempre donne sono, ancora oggi, oggetto in incentrati sull’uomo quindi, mi domando: molte parti del mondo. Il raggiungimento delle Pari Opportunità Ci sono realmente le Pari Opportunità? in Italia, come nel resto del mondo è molto distante. A questo dibattito, anche se svolto L'uguaglianza tra le condizioni sociali, da remoto, sono intervenute diverse economiche e culturali di uomini e persone, ognuna di loro ha portato donne sono lontane. il suo contributo, esperienze forti, di Parliamo di Gender Gap!!!! lavoratori in disagio in attività produttive Cos’è il Gender gap. Il gender gap è dove non si è abituati ad assistere ai costituito da tutte quelle differenze cambiamenti, dove la transizione di una che si riscontrano a livello di condizioni persona è vista come un’anomalia, un economiche, di accesso al lavoro, episodio che ha solo delle criticità per sociali e di istruzione che influenzano pag . 2 2 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 le vite degli esseri umani, in base al a cambiare il proprio futuro dal punto loro genere sessuale di appartenenza. di vista personale e professionale Tradizionalmente, quando si parla nonostante le battaglie in prima linea? di gender gap, si tende a osservare Troppi sordi — Troppo ciechi. l'esistenza di maggiori penalizzazioni In Paesi dove le donne ricoprono per le donne rispetto agli uomini. Perché posizioni Governative importanti, i diritti ad oggi le Pari Opportunità, restano una delle donne e le posizioni manageriali, chimera, un’utopia, rimangono obbiettivi risultano avere migliori opportunità di da raggiungere. leadership. In Italia mediamente a parità di titolo di Siamo ben lontani dalla reale Parità studio le donne fanno meno carriera di Genere, la strada per noi donne è nelle aziende ed hanno un salario più ancora lunga e dobbiamo ogni giorno basso di oltre il 30% rispetto agli uomini, battagliare. vi è una evidente discriminazione, come sono evidenti le minori opportunità Nell’era del Progresso tecnologico di lavorare “perché le donne fanno i e scientifico in molti paesi e molte figli” e quindi implicano una difficoltà città industrializzate che offrono economica e di autonomia e tutto incide opportunità, le donne sono discriminate sull’opportunità di acquistare casa, in ambito istituzionale nelle aziende creare una famiglia, fronteggiare i propri private, nell’imprenditoria, nell’accesso bisogni e soprattutto per noi donne e all’istruzione e cosa ancora più grave difficile realizzare i nostri sogni. aumentano le vittime di femminicidio, Nella vita è vero non conta il denaro mobbing, stalking, mutilazioni genitali, ma è un buon punto di partenza per far condanne a morte per violazione di si che la donna si renda autonoma e codici e leggi medievali. soprattutto libera. Come se non bastasse l’emergenza Infine concludendo vi vorrei citare i dati pandemica ha aumentato le dell’indice donne e Pari Opportunità, nel disuguaglianze tra donne e uomini. 2021 hanno confrontato e analizzato I dati indicano una maggiore espulsione 100 Paesi in base ai risultati ottenuti nei delle donne dal mondo del lavoro a settori della leadership ,del management causa del Covid, inoltre la chiusura e dell’imprenditoria femminile ed in base delle scuole implica un impegno, quasi ai progressi ottenuti, tra i primi posti sempre a carico delle donne, della cura risultano Norvegia ,Finlandia, Islanda dei figli nell’istruzione a distanza. mentre il nostro Paese l’Italia risulta al il 70% delle donne sono impegnate 35° posto, questo vuol dire che siamo nelle strutture sanitarie ed ospedaliere ben lontani dalla reale Parità di Genere, a combattere e salvare vite, sacrificio la strada per noi donne è ancora lunga e poco riconosciuto dalle istituzioni e dobbiamo ogni giorno battagliare. dalla contrattazione, quindi come si fa Industriamoci pa g. 23
Anno VII N°4 Aprile 2021 07 Un protocollo antiCovid per il lavoro S di iamo tutti a conoscenza comportamentali si riferiscono ad un Domenico Nese che il contagio sia dovuto a insieme di stimoli: eventi che precedono comportamenti a rischio attuati (antecedenti) e seguono (conseguenze) dalle persone. un comportamento. Sia che si tratti di azioni a rischio delle Partendo da questa comune stesse vittime affette da Covid-19, che conoscenza il team di ricercatori magari asintomatici non sanno ancora di AARBA, società scientifica di di aver contratto il virus e sia che si tratti riferimento per la BBS in Italia e in di chi gli sta accanto. Europa, grazie alla sua ventennale Diverse aziende e attività hanno esperienza nel campo della sicurezza affisso l’obbligo di rispettare le misure (B-BS) e un continuo contributo allo per il contenimento del contagio studio del comportamento umano in emanate dal Governo che descrivono ambito organizzativo (OBM), ha stilato essenzialmente le regole che le aziende un Protocollo di Gestione e Modifica devono fare rispettare ai lavoratori per dei Comportamenti di Igiene per il garantire la propria ed altrui sicurezza Contenimento del COVID-19, rivolto sia senza però specificare “come” farlo. alle aziende sanitarie che alle aziende Modificare i comportamenti delle produttive. persone, come il lavarsi spesso le mani, Consapevoli di quanto sia difficile indossare la mascherina e mantenere modificare un comportamento una distanza di almeno un metro dagli senza una chiara visione scientifica altri, non è semplice. della misurazione e delle Contingenze di Rinforzo il protocollo anti-contagio Occorrono pertanto dei protocolli affonda le radici nei principi dell’analisi comportamentali specifici. del comportamento e prende spunto dai protocolli OBM e BBS le cui validità ed I comportamenti delle persone non efficacia sono scientificamente testate dipendono soltanto dalle attività di da oltre 50 anni di studi. informazione/formazione ma sono Il protocollo redatto da AARBA, anche influenzati dall’ambiente. mette in atto la grande possibilità Occorrono pertanto dei protocolli di agire direttamente alla radice comportamentali specifici che possano delle cause oggettive della sicurezza, garantire che quei comportamenti ovvero sui comportamenti (ciò vengano messi in atto con la frequenza che un lavoratore fa, dice o prova e con la precisione necessarie. relativamente alla sua e altrui sicurezza) Ancora una volta le scienze e sulle loro contingenze (cioè gli stimoli comportamentali suggeriscono un Antecedenti e gli stimoli Conseguenti di “metodo” efficace puntando sul controllo ogni azione rilevante), modificando di del comportamento dei dipendenti che conseguenza profondamente i risultati si basa sulla modificazione dell’ambiente in termini di ferite, malattie professionali fisico in cui operano. e nel caso specifico di contagi. E per “ambiente” le scienze Con lo scopo di ridurre le occasioni pag . 24 UILTEC
Anno VII N°4 Aprile 2021 di diffusione del Covid-19, il progetto di BBS specificatamente rivolto a misure di contenimento del virus si pone gli obiettivi di: • sviluppare e consolidare comportamenti di igiene stabili, resistenti all’estinzione e generalizzati, nel rispetto delle indicazioni ministeriali attualmente in vigore, prevedendo anche un meccanismo per l’individuazione degli eventuali strumenti o dispositivi tecnici che dovessero risultare carenti o inadeguati nell’area di lavoro; • sviluppare un processo di misurazione parametrica dei comportamenti di igiene (Safety Observation Process); • ridurre il rischio di contagio del personale dipendente e della comunità; • garantire la normale continuità dell’attività produttiva. Si ricorda che la BBS (Behavior Based Safety), “sicurezza basata sui comportamenti”, è un protocollo scientifico nato nell’ambito delle scienze comportamentali che sviluppa il processo di responsabilizzazione del lavoratore. Utilizzato prevalentemente negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni dove il Safety Management adotta esclusivamente tali metodologie per implementare comportamenti di sicurezza per contrastare gli infortuni sui luoghi di lavoro. Industriamoci pa g. 25
Anno VII N°4 Aprile 2021 08 Ancora formazione in IndustriAll Eu di Il corso, in collaborazione con Etui, mirava alla formazione dei giovani sul piano Arianna Amalfi sindacale e nello specifico: familiarizzare con gli strumenti, le competenze e i metodi per elaborare piani d'azione sindacali, come attirare nuovi membri ed organizzare campagne a livello aziendale. Il corso infatti è stato destinato alla partecipazione di membri del sindacato, under 35, che avessero già maturato esperienze nella propria organizzazione sindacale e in azienda. Per la Uiltec sono stati selezionati ben tre delegati del Gruppo di Lavoro Giovani di Uiltec, Messina Andrea, Carotenuto Maria ed Eugenio Benini, insieme ad un mentore, Amalfi Arianna. Andrea Messina “Un corso davvero interessante dove è stato possibile confrontarsi con colleghi motivati da un unico obiettivo, quello di coinvolgere il maggior numero di giovani lavoratori, e non, alla partecipazione sindacale in azienda attraverso la realizzazione di una campagna per familiarizzare con competenze e strumenti ben definiti. Positivo il pensiero comune secondo il quale “un’organizzazione vincente deve agire con ambizione per mantenere risultati positivi sviluppando relazioni costanti con tutti i lavoratori” Carotenuto Maria “Essere una delle partecipanti italiane al corso IndustriAll è stata un’enorme opportunità di crescita per il mio percorso sindacale. Nei tre incontri abbiamo imparato a rapportarci in maniera corretta con il lavoratore per aiutarlo e sostenerlo nei problemi all’interno della propria azienda, grazie all’ausilio di alcuni step fondamentali. Abbiamo imparato che bisogna ascoltare il lavoratore e indirizzarlo verso la soluzione giusta, insegnandogli che la collaborazione ed il dialogo sono fondamentali nella risoluzione dei problemi. Le relatrici sono state bravissime ad affrontare temi molto complicati in maniera chiara e semplice, interessante è stato anche lo scambio di idee e temi tra i vari partecipanti europei” Eugenio Benini Un corso di formazione disegnato su misura per i giovani che iniziano a domandarsi cosa poter fare nel loro piccolo per contribuire alla loro comunità. Il corso ha messo a sistema l'esperienza di giovani provenienti da nazioni diverse con storie sindacali completamente diverse, questo fattore ha reso il corso estremamente utile per sviluppare nuove idee per riuscire ad avvicinare giovani lavoratrici e giovani lavoratori al mondo sindacale; gli strumenti per poter ritrovare il fervore sociale nei nostri coetanei ci sono stati dati, adesso tocca a noi rimboccarci le maniche e cercare di dare il nostro contributo. pag . 2 6 UILTEC
Puoi anche leggere