Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
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Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati" ROMA – Il dottor Giacomo Urtis, conosciuto come il chirurgo plastico (senza esserlo in realtà) dei vip, spesso riesce a far parlare di sé solo che questa volta per un motivo che di estetico non ha quasi nulla, essendo indagato dalla procura di Milano perché avrebbe effettuato “senza autorizzazioni e a scopo di lucro“, prelievi di sangue a pazienti che ne facevano richiesta presso la clinica estetica Villa Arbe di Milano di cui è l’anima e il motore . Oltre ad Urtis 43 anni sono stati iscritti nel registro degli indagati anche due direttori sanitari di Villa Arbe ed il rappresentante legale della società che insieme anche ad un medico specialista della struttura, è sotto inchiesta anche per aver permesso che tre odontoiatri esercitassero “abusivamente la professione senza essere in possesso di prescritti titoli abilitativi“. Fatti questi che risalgono a due-tre anni fa. Giacomo Urtis tre anni fa ha partecipato come naufrago all’edizione dell’ “Isola dei Famosi” ha più volte dichiarato di essere uno “stimato chirurgo con studi di medicina e chirurgia plastica a Milano,
Roma e Londra, iscritto all’Albo dei medici chirurghi di Sassari”. E per esaltare la propria immagine e farsi una reputazione ha aggiunto di “vantare stima da parte della nobiltà britannica, nonché della famiglia reale“. Il dottor Urtis applica una tecnica di trapianto e crescita di capelli che prevede la centrifugazione del proprio sangue, da iniettare nel cuoio capelluto. Secondo il Nas dei Carabinieri, che hanno effettuato un controllo, non avrebbe le necessarie autorizzazioni. Peraltro nel 2017 è stato bollato dalla Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) come “non chirurgo né plastico né estetico“e che si sarebbe appropriato di una qualifica che non ha. Urtis ha risposto con una denuncia per diffamazione. che ha scatenato su Facebook l’ironia anche dell’ex modella Nina Moric :”Nemmeno l’omino con le lucine rosse dell’allegro chirurgo si sarebbe fatto operare da lui“. Prima del fastidio giudiziario che ora lo chiama in causa, il medico aveva avuto un’esperienza con la giustizia quasi dieci anni fa, quando venne interrogato come “teste” dal pubblico ministero Ilda Boccassini nell’inchiesta che vedeva indagato l’ex premier Silvio Berlusconi.
Appena 33enne Giacomo Urtis , raccontava di occuparsi “dei clienti vip” fra i quali in particolare “i personaggi televisivi del circuito di Lele Mora“, della cui sorella era amico. In pratica, un suo call center smistava le aspiranti pazienti ad alcune decine di chirurghi “a contratto” in cambio di una percentuale sulle clienti, praticando anche trattamenti economici dilazionati nel caso in cui la cliente potesse magari alimentare il passaparola. Con questa strategia erano arrivate a lui, come raccontò egli stesso, almeno sette ospiti delle “cene eleganti” di Arcore concluse con il bunga-bunga. Ai magistrati interessava verificare se gli interventi estetici fossero stati pagati direttamente da Berlusconi per il tramite del suo tesoriere, il ragioniere Giuseppe Spinelli, o indirettamente con l’utilizzo da parte delle ragazze dei “suoi” contanti. Dubbio questo alimentato da alcune intercettazioni.
Una ragazza , che al telefono si lamentava del ritardo di Spinelli nel pagarle come al solito l’affitto mensile, in una telefonata notturna, si sentiva rispondere dalla sua interlocutrice: “Comunque io mi voglio rifare il sedere”. “Amò, ma ti rifai le punture da Giacomo?“. Urtis mise a verbale, che a pagare comunque erano direttamente le ragazze. Leopolda: il discorso di chiusura di Matteo Renzi FIRENZE – Matteo Renzi da sempre si caratterizza per le sue azioni politiche a sorpresa e d i suoi imprevedibili cambi di strategia, adesso ha un suo partito, fatto su misura, pensato voluto e realizzato su a sua immagine e somiglianza con un simbolo e soprattutto una linea politica che potrebbe cambiare rotta rispetto ai propositi iniziali di alleanza nel governo rossogiallo guidato da “Giuseppi” Conte. Di ufficiale non c’è ancora nulla di deciso ma è il grande “Transatlantico” della vecchia stazione ferroviaria “Leopolda” di Firenze, ove si è celebrato il battesimo di fondazione di “Italia Viva” a lanciare il tema “elezioni regionali”.Come, quando, dove e sopratutto con quali progetti politici? Di questo stanno ragionando i parlamentari e gli amministratori locali che hanno aderito al partito renziano. Il primo punto di arrivo (e partenza) sarà la regione Emilia Romagna dove a gennaio 2020 si vota per il rinnovo del consiglio regionale. Renzi è già entrato in contatto nelle scorse settimane con il governatore Stefano Bonaccini che si ricandida ed insieme hanno deciso di prendere in considerazione l’opportunità di presentare la
lista di Italia Viva, sopratutto per raccogliere adesioni e consensi anti leghisti. Ipotesi che avanza anche le prossime regionali nella Toscana cara a Renzi dove gli ultimi dubbi sono venuti meno: i dirigenti nel nuovo partito di Matteo Renzi considerano quasi fondamentale la presentazione di una lista di Italia Viva alle elezioni che si svolgeranno nella prossima primavera 2020. Una “Mossa” che sta portando lo stesso Pd a rivedere i propri programmi. Italia Viva è data a livello nazionale dai sondaggi al 4-5%, mentre in Toscana sarebbe già all’8,4% come emerso da un sondaggio riservato commissionato dal gruppo regionale toscano del Pd. Maria Elena Boschi nei giorni scorsi ha reso noto ufficialmente che la valutazione è in cantiere. Una cosa viene data per certa, e cioè che i “renziani” rimasti per il momento nel Pd stanno facendo per avere sulla scheda regionali nell’alleanza di sinistra anche il nuovo partito nato alla Leopolda: “L’obiettivo è vincere e Italia Viva potrebbe intercettare un voto d’opinione che difficilmente sta col Pd“, dice il consigliere regionale dem Antonio Mazzeo. Un’iniziativa del genere avrebbe una doppia valenza . Da un lato coprirsi al centro e sbarrare il percorso al Movimento 5 Stelle, infatti con la lista di Renzi in campo non sarebbe più strategico allearsi con il M5S per vincere le elezioni”. Ed anche in Calabria,
dove Italia Viva ha “saccheggiato” all’interno il Pd, potrebbe nascere una lista “renziana” . Centinaia le persone che hanno aspettato anche per ore questa mattina per poter entrare all’interno della ex stazione di Firenze. Prima di Renzi ha parlato Teresa Bellanova, ministro dell’Agricoltura e capodelegazione di Italia Viva nel Governo Conte 2. Questo il suo intervento: Dopodiche alle 12:30 sale sul palco Matteo Renzi , accolto da un tripudio di applausi. “Il prossimo anno dicono che forse non la facciamo più la Leopolda. Continueremo a farla ma non potremo fare un abuso edilizi per allargarla. Popolo della Leopolda, non avere paura: quando uno fa una canzona dopo una scissione fa una canzone molto migliore di quelle fatte prima, come è accaduto a Tommaso Paradiso, e quando uno fa un partito dopo una scissione gli viene molto meglio di prima“. aggiungendo “Grazie dal profondo del cuore a tutti. Il primo applauso è per i volontari e per le migliaia di persone che sono rimaste fuori. Il popolo della Leopolda non ha paura. Questo è il luogo in cui i sogni si popolano, in cui fioriscono delle idee e proposte, nascono delle amicizie. Noi non abbiamo paura, e ci prendiamoci cura l’uno degli altri“. Ecco il suo intervento: Alla convention renziana fra il pubblico presente anche Lele Mora. “Sono venuto a salutare Renzi, per curiosità. Ero mussoliniano? Io
sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute. Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto. Perché sono vestito di nero? La camicia nera va sempre bene, snellisce”, ha spigato Mora, che tuttavia non sembra intenzionato a prendere la tessera del nuovo partito Italia Viva, aggiungendo “No, niente tessere. Se è la nuova Forza Italia? Beh, lo spero per Renzi”. Presente tra i sostenitori di Italia Viva lo stilista Brunello Cucinelli, che dal palco ha detto. “Tornate ad investire nei grandi ideali, tornate ad investire nell’educazione, perché nell’ultimo trentennio abbiamo cercato di sostituire l’educazione con l’istruzione, ma ogni essere umano istruito è un essere umano che conosce qualcosa, e un essere umano educato è un umano aperto al mondo”. Di tutto di più ... Il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo agli Stati generali dell’Ordine dei consulenti del lavoro “Io credo che in Italia possa esserci un nuovo boom economico, come negli anni ’60″. Poco dopo l’intervento, l’Istat ha diffuso i peggiori dati sulla produzione industriale da anni (-2,6%), mentre Standard&Poor’s tagliava le stime per la crescita italiana (da 1% a 0,7%)“ L’ex tesoriere della Lega Stefano Stefani risponde così, “ironicamente”, a chi gli chiede come siano stati spesi i 49 milioni di euro contestati “Sono stati spesi perché avevamo un mucchio di puttane in giro, e avevamo sempre l’uccello duro…” Claudio Baglioni schiera Sanremo coi migranti, e Daniela
Santanchè parlamentare di Fratelli d’Italia reagisce così “Claudio Baglioni ha le mani sporche di sangue come gli scafisti, non è esagerato dirlo” (fonte: Agorà, Rai 3) Il senatore della Lega Roberto Calderoli è stato condannato a 18 mesi di carcere per gli insulti razzisti che rivolse nel luglio del 2013 all’allora ministro alle Pari opportunità Cécile Kyenge. Calderoli è stato condannato per diffamazione con l’aggravante del razzismo per aver paragonato l’ex ministro a un orango nel corso di un comizio a Treviglio, vicino Milano. Ecco cosa disse: “Ogni tanto smanettando con Internet, apro “il governo italiano”, e cazzo cosa mi viene fuori? La Kyenge. Io resto secco. Io sono anche un amante degli ANIMALI eh, per l’amor del cielo. Ho avuto le tigri, gli orsi, le scimmie, e tutto il resto. I lupi anche c’ho avuto. Però quando vedo uscire… delle sembianze di ORANGHI io resto ancora sconvolto” (fonte: Il Post) Anno di grazia 2015: ecco cosa diceva l’allora eurodeputato e leader leghista Matteo Salvini, intervistato da Panorama, sui più scottanti casi di cronaca di quegli anni. In questi giorni, l’estrema spettacolarizzazione dell’arresto di Cesare Battisti, sui social come in aeroporto, con il ministro dell’Interno protagonista assoluto “Io non sopporto la spettacolarizzazione. Chiederei agli inquirenti, agli avvocati, ai magistrati, di fare tutto nel massimo riserbo e nel massimo silenzio. Non dovrebbe trapelare nessuna notizia, fino al processo non dovrebbe uscire nulla sui giornali. Non bisogna mai esibire un catturato. Se devi portare via uno, lo porti via di nascosto, la notte” (fonte: Twitter – via @giannigipi) Matteo Salvini su Twitter “Oggi è proprio un bel giorno, un giorno da… tiramisù! Alla faccia degli assassini comunisti e dei loro amici e protettori” (in allegato, foto di tiramisù)
Giorgia Meloni interrogativo social della leader di Fratelli d’Italia “Oggi compio 42 anni. Secondo voi come li porto? “ Il senatore Pd Matteo Renzi partecipa alla #tenyearchallenge e pubblica una foto del 2009 “Dieci anni fa eravamo ad aspettare i risultati delle primarie per il Comune di Firenze. Nardella aveva ancora il pizzetto e Lotti aveva ancora i capelli. Per il resto siamo più o meno gli stessi” (fonte: Instagram) Il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio in prima pagina “Se c’è qualcuno che ha sempre divulgato la scienza, le nuove tecnologie, la ricerca più avanzata, portando fior di luminari sui palchi dei suoi show o consultandoli per scriverne i testi, è proprio Grillo” (indimenticabili i deliri del comico genovese su vaccini, Aids, cancro, Xylella. Per non parlare di quella volta che arrivò a definire Rita Levi Montalcini, premio Nobel “vecchia putt…”) Dopo la firma di Beppe Grillo sul manifesto per la Scienza promosso da Guido Silvestri e Roberto Burioni, il quotidiano La Repubblica intervista il consigliere 5 Stelle Davide Barillari vicino ai No-Vax “Io non sono uno scienziato, ma devo fare scelte politiche” (…). Lei crede che i vaccini causino l’autismo? Circostanza smentita da numerosi studi scientifici? “L’autismo sta aumentando in maniera esponenziale, sulle cause bisogna lavorare molto“. Non mi ha risposto. Crede che sia causato dai vaccini? “Non posso escluderlo. (…)“
Il senatore M5s Elio Lannutti commenta live l’ultima puntata di Di Martedì “#LaSetta: Bersani, Giannini, Damilano ed il vespino Floris ossessionati da Di Maio, non si rassegnano alle figure meschine” (fonte: La7) Il clamoroso annuncio di Silvio Berlusconi diramato via social “In diretta dalla Sardegna, vi annuncio che ho deciso di presentarmi alle #Europee per portare la mia voce in un’Europa che va cambiata. Il #centrodestra unito è vincente: con i suoi valori e le sue idealità, è il futuro dell’Italia, dell’Europa e del mondo“ Chiesa a Venezia, Il messaggio, abbinato alla foto di una bara trasportata lungo la navata da sei persone, che il parroco di San Giorgio al Tagliamento (provincia di Venezia) ha scelto per incentivare i fedeli “Vieni a messa…non aspettare che ti portino gli altri” (fonte: Corriere del Veneto) 20 anni senza Fabrizio De Andrè: il vicepremier Matteo Salvini lo ricorda così “Ciao Fabrizio, grazie poeta! ‘All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore…'”. Risponde @AUniversale: “‘Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno / Non si guardò neppure intorno / Ma versò il vino spezzò il pane / Per chi diceva ho sete ho fame’ – A occhio nun c’hai capito un cazzo” (fonte: Twitter )
Il vicepremier Luigi Di Maio in Sardegna, a ridosso delle elezioni regionali, parlando del pastore e onorevole 5 Stelle Luciano Cadeddu “Non scorderò mai la prima volta in cui ci siamo sentiti, a telefono mi ha risposto ‘scusami, sto mungendo una capra’, ed io ho pensato: questa è una persona che si deve assolutamente candidare con noi” (fonte: Piazzapulita, La7) Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede risponde così alla pioggia di critiche ricevuta sul video trash-trionfalistico postato sui suoi canali per documentare le fasi del rientro in Italia di Cesare Battisti “Nessun video-spot, era solo un video per onorare il lavoro della Polizia penitenziaria. In tutta questa vicenda ho sempre avuto un approccio inequivocabile” (fonte: Repubblica.tv) In un plico di 6 pagine, dimenticato su un divano di Montecitorio e pubblicato da Repubblica, ecco il prontuario per le dichiarazioni dei parlamentari 5 Stelle, della serie “ecco cosa potete dire”. Sentita sul tema la deputata M5s Anna Macina ha così risposto “Anche Forza Italia distribuiva kit comunicativi, non mi sembra disdicevole. Vi ricordo che siamo menti pensanti. All’interno della Camera ci sono talmente tante competenze che lo spunto comunicativo non fa danno alla nostra identità” (fonte: Tagadà, La7) Il fondatore 5 Stelle Beppe Grillo fischiato ad Oxford: entra in scena bendato con un drappo nero, ne esce tra le contestazioni, in particolare su vaccini e democrazia interna “Finisce tra le contestazioni degli studenti la performance di Beppe Grillo alla Oxford Union, la storica società di dibattiti legata all’ateneo britannico: un coro di ‘buu!’ saluta la fine
dell’esibizione, c’è chi grida ‘buffone!’, ‘mettiamo fine a questa farsa!’ mentre lui tenta di sdrammatizzare mormorando ‘non siete cortesi…’” (fonte: Corriere della Sera) Una vicenda accaduta a Lele Mora lo scorso maggio a Milano, e riportata in queste ore dal Corriere della Sera “Lele Mora si è recato in un campo nomadi insieme a un pluripregiudicato con 40 mila euro in contanti per acquistare una partita di champagne ed è stato rapinato” (fonte: Ansa) ”Augurò lo stupro a Laura Boldrini: condannato sindaco della Lega Camiciottoli”. Ed il viceministro Edoardo Rixi a chi muove solidarietà? “Solidarietà a Matteo Camiciottoli, sindaco della Lega a Pontinvrea, oggi condannato nel processo con la Boldrini (quella delle ‘risorse’ che ci pagano la pensione, ricordate?). Forza sindaco! Il lavoro che fai ogni giorno per i tuoi concittadini dimostra che persona per bene sei, più di mille sentenze di qualsiasi tribunale“. Ma cosa postò il sindaco leghista? Commentando sui social gli stupri avvenuti in spiaggia a Rimini nell’estate 2017, scrisse che gli arrestati “dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso” (fonte: Corriere della Sera ) Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, gli artisti, la critica. Funziona così: 9 gennaio: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo“. Una settimana dopo, 16 gennaio: “‘Bloccare l’immigrazione è di destra? No, è sacrosanto’. Sono convinto che quelle di Lorella Cuccarini siano parole di buonsenso in cui si riconosce la grande maggioranza degli italiani. Applausi” (fonte: Twitter)
La cantante Lorella Cuccarini intervistata a tutto campo “La differenza non è più tra destra e sinistra ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza. Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico, che ha un disegno dietro (…). Abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, e mi dite che bloccare l’immigrazione è di destra? È sacrosanto (…). Sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta male quando ha detto ‘meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori’. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli“. E sulle donne? “Mai stata femminista. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti” ( fonte: Oggi ) La replica della showgirl Heater Parisi “Ci sono, in ordine rigorosamente di importanza, ballerine d’étoile, ballerine soliste e ballerine di fila e, da oggi, anche ballerine sovraniste. O forse no, solo sovraniste. H* #heatherparisi #sovranismo” (fonte: Twitter ) La frase che avrebbe pronunciato Nicola Di Matteo, nuovo amministratore delegato del Teramo Calcio, a margine della sua presentazione ufficiale allo stadio “La camorra è una scelta di vita, io ho sempre rispettato loro, loro hanno rispettato me” (fonte: Repubblica Sport) La vena poetica del senatore 5 Stelle Gabriele Lanzi “Sempre avanti Di Battista / Cura bene il MoVimento / In Europa è dunque in vista / Un deciso Cambiamento! / Proprio a Maggio, il 26 / Corri dunque svelto ai seggi / Fai sapere che ci sei / E il governo
ben sorreggi! – Lanzi Gabriele Stornellatore a 5 stelle” (fonte: Twitter) Il giornalista Mediaset Mario Giordano, fan della ruspa salviniana “Per Natale ho ricevuto in regalo da mia figlia e dal suo fidanzato una piccola ruspa telecomandata. La mando avanti e indietro per l’ufficio gridando ruspa, ruspa, ruspa!” (fonte: La Zanzara su Radio 24) Di tutto di più… Il Movimento 5 Stelle e la divulgazione scientifica, in Rai ma non solo: la dichiarazione della ministra per il Sud Barbara Lezzi, quella del Pil che cresceva grazie “al caldo e ai condizionatori” “Vogliamo dare tutte le versioni possibili di un determinato argomento, e a nostro avviso è bene informare il cittadino a 370 GRADI“ Virginia Raggi è stata assolta: questa la reazione di Vittorio Di Battista babbo fascista del “Dibba” Alessandro Di Battista “PRENDETELO NEL CULO, VICINI E LONTANI, AMICI, NEMICI, FRATELLI E CASSOEULI” (Fonte: Facebook) Altrettanto interessanti le reazioni del vicepremier Luigi Di Maio e del collega pentastellato Alessandro Di Battista, rivolte ai giornalisti
“Infami sciacalli“; “pennivendoli“, siete voi “le vere puttane” Luigi Di Maio. “Quando il vicepremier voleva fare il giornalismo”, Luigi Di Maio diventò giornalista pubblicista nel 2007 sulla base di una settantina di articoli di sport in un piccolo giornale del giuglianese, Il Punto, diretto da Mauro Fellico, sul quale l’attuale vicepremier, a detta del suo ex capo, “scriveva un box o una notizia ogni 15 giorni: poteva essere un’amichevole, una partita in paese, anche le bocce…” (Fonte: la Repubblica Il presidente della Camera Roberto Fico ha fatto proiettare in un’aula del Palazzo il film su Stefano Cucchi, ma il ministro leghista Matteo Salvini ha ovviamente declinato “Io non ho molto tempo per andare al cinema“. Due giorni dopo, al Maurizio Costanzo Show: “Sono andato a teatro dopo mille anni, ho visto lo spettacolo di Ale e Franz, due grandi“ Licia Colò tra i volti tv più noti per quanto riguarda i programmi dedicati alla natura, ha risposto così alle domande dei conduttori “Quale animale mi fa venire in mente Salvini? Uno che prende le cose con forza, diciamo un toro. Luigi Di Maio? Uno più furbillo: una volpe. Il premier Conte un cane… Si, ed è una cosa bellissima per me. Un pastore tedesco. Mi sembra uno credibile, equilibrato e serio” (Fonte: Un Giorno da Pecora,- Rai Radio1) Stefania Pucciarelli senatrice ligure della Lega, è stata eletta presidente della Commissione DIRITTI UMANI di Palazzo Madama Soltanto pochi giorni fa la Pucciarelli rivendicava “le RUSPE nei campi rom”, da sempre “una battaglia della Lega”. L’8 marzo del 2016
si presentava in BURQA sui banchi dell’assemblea del consiglio regionale ligure. Nel 2017, si scagliava contro i corsi di pugilato per l’integrazione dei migranti a Santo Stefano Magra. Nello stesso anno la senatrice finiva nella bufera a causa di un “like” a un commento che invocava i “FORNI” per i migranti. Per questo è stata querelata. Davanti al giudice disse di non essersi resa conto della gravità di quelle parole, che non aveva letto “in modo approfondito”... (Fonti: La Repubblica e SkyTg24) L’esordio terrificante di Mirko Bisesti neo assessore leghista all’ISTRUZIONE, Cultura e Università della Provincia autonoma di Trento “Appena conclusa la mia visita al Dipartimento CONOSCIENZA, abbiamo affrontato vari argomenti (…)” (Fonte: Facebook) Le dichiarazioni nel gennaio 2018 di Giorgia Povolo assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ivrea in quota Lega Salvini, “(…) zingari di merda, zecche e parassiti capaci di spolpare tutto, di connazionali criminali che andrebbero usati come esche per i piranha. (…) Vi auguro calorosamente che cercando di rubare qualcos’altro una tagliola possa mozzarvi le mani non all’altezza del polso ma sopra il gomito, così che la maglietta possa coprire lo scempio che vi ritrovereste ad essere. Inoltre mi farebbe alquanto schifo vedere i monchi penzolanti ai semafori mentre chiedete l’elemosina con i piedi. Che possa per te/voi essere un 2018 pieno di cure e che i soldi guadagnati da questo furto possano servire per comprare medicine contro un brutto male al sedere. Ringrazio la Boldrini per avere un grande cuore aperto verso il prossimo” (Fonte: Facebook) Il vicepremier Luigi Di Maio intervistato da Enrico Lucci “L’ultima volta che ho fatto l’amore? Oggi cosa siamo? Venerdì… Beh in settimana” (Fonte: Nemo, Rai 2)
Di Maio va in Cina per chiudere alcuni accordi commerciali e chiama ripetutamente il presidente Xi Jinping ‘PING’. Su Facebook, alcuni giorni dopo, arriva la magnifica trollata della vicepresidente della Camera di Forza Italia Mara Carfagna, in un post che la ritrae sorridente davanti ad un negozio – sotto l’insegna ‘Parrucchiere Ping’ – insieme al proprietario. “Aveva ragione Luigi Di Maio, allora: Ping esiste davvero. Ma non è il Presidente della Cina. A quel punto poteva risparmiarsi il viaggio e venire qui all’Esquilino” Giulietto Chiesa il numero uno indiscusso del “complottismo” italiano, intervistato sul video tarocco rilanciato dal Movimento 5 Stelle Europa, ci regala altre “chicche”: Sei stato un grande giornalista: poi cosa ti è successo? “Non ti seguo“. Sei sempre convinto che l’attentato alle Torri Gemelle… ”Se lo fecero da soli gli americani! Certo. Ormai esistono prove schiaccianti. Ci fosse una giustizia internazionale, tutto il governo Usa dell’epoca, compresi i capi di Cia ed Fbi, dovrebbe finire sotto processo. Solo il povero presidente Bush fu tenuto all’oscuro di tutto”… (Fonte: Corriere della Sera) L’ orrore di Lele Mora “Io nuovo direttore de l’Unità? Il mio editore Marcello Silvestri è in fase di trattativa, che è in corso e si sta risolvendo. Mi ha chiesto se volessi fare il direttore e gli ho detto volentieri. D’altra parte Gramsci, che ha creato l’Unità, all’epoca l’aveva ideata per i giovani“. Ma Gramsci era marxista e comunista, lei si è definito fascista. “No, io non sono fascista, io sono mussoliniano, che è diverso“. In un’intervista al quotidiano Libero, diversi anni fa, lei però disse: ‘i miei sono fascisti e lo sono anche io, mussoliniano nell’anima, del fascismo mi piace proprio tutto‘. Davvero le piace tutto? “Tutto e di più” (Fonte: Un Giorno da Pecora – Rai Radio 1)
Joe Formaggio, sindaco di Albettone ( Fonte: La Zanzara – Radio 24 ) “Se la Kyenge continua con le sue puttanate qualcuno farà il partito dei bianchi, il White Power… è una puttanata che abbiano vietato il Partito Nazionale Fascista, non dovrebbe essere al bando. Io al ristorante ho un bel busto di mezzo metro di Mussolini. La maggior parte della gente che viene al mio ristorante si fa un selfie con la testa del Duce. Sono tutti deficienti allora? In Italia siamo anche troppo democratici. Casomai c’è razzismo al contrario. Fosse per me ripartirebbero le crociate...” Rocco Casalino portavoce del premier Conte si scusa per il video del 2004 in cui lo si vede dire che “vecchi” e “ragazzi down” gli fanno “schifo” “A fini didattici dovevo interpretare questo personaggio e provocare i ragazzi… in quel periodo frequentavo il mondo dello spettacolo e spesso interpretavo un personaggio sopra le righe, eccessivo, al limite del trash”; “Credo di svolgere il mio ruolo con la massima competenza e professionalità. L’unico modo vergognoso che hanno per attaccarmi è con degli audio rubati o con un video di 15 anni fa in cui recito chiaramente un personaggio. Quello che sto subendo io credo sia la peggior macchina del fango di sempre” (Fonti: Corriere della Sera – Che tempo che fa, Rai 1) Silvio Berlusconi intervenendo al congresso nazionale dei giovani di Forza Italia a Roma Berlusconi, promettendo ai suoi di non mollare, racconta di un incontro con i compagni del liceo: “Siamo rimasti in otto, uno era con la stampella, un altro era accompagnato dai figli e io, inclemente, ho detto ‘avevo invitato i miei compagni, non i loro nonni…‘ (Fonte: Il Giornale)
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha partecipato alla trasmissione “Alla Lavagna“, nuovo format di Rai 3 che prevede la presenza di personaggi pubblici e politici al cospetto di una classe di bambini tra i 9 e i 12 anni, pronta ad interrogarli “I grandi ci dicono di non dire le bugie, ma in questo periodo ne stanno girando molte, sono le fake news: cosa si può fare?”, chiede un bimbo. E Salvini: “Siate curiosi, leggete tanto, non fidatevi solo di uno… ma poi qualche bugia scappa, l’ho detto pure a mio figlio. Lui fa la seconda liceo, è sempre stato bravo… ma se ogni tanto ci scappa una bugia, una copiatina, ci sta… buona vita a tutti, studiate il giusto… tanto, ma non troppo!” (Fonte: Huffington Post) Matteo Salvini sempre rivolgendosi agli alunni di Rai 3 Parte un brano, il vicepremier deve indovinare l’autore. “Che stile che hai nel ballare (rivolgendosi al piccolo capoclasse, ndr)… prossima estate ti porto con me al Papeete. Dunque, Cicale Cicale è una canzone… della Cuccarini!” (è di Heater Parisi, ndr) L’ex ministro dell’Interno Marco Minniti oggi deputato Pd, a Nemo su Rai 2 “Salvini ha fatto troppo l’elefante in cristalleria, ma se vogliamo essere forti nel Mediterraneo è più utile l’Uomo Ragno che Hulk” (Stan Lee, leggendario fumettista dei supereroi Marvel, morirà 4 giorni dopo, ndr) L’ex senatore Pd Stefano Esposito non era presente alla manifestazione “Sì Tav” nella sua Torino, contro la sindaca Appendino. Ecco perché Lei oggi sarà a Dublino per il concerto degli U2. Lo fa apposta? “Non diciamolo neppure per scherzo. Avevo prenotato in epoca non sospetta e, lo si ammetterà, gli U2 che tornano a suonare nella loro città
costituiscono un avvenimento straordinario” (Fonte: il Fatto Quotidiano) La senatrice 5 Stelle Alessandra Maiorino sta intervenendo in aula a Palazzo Madama e ad un certo punto si sente un grido dell’esponente Pd Mauro Laus “TORNATENE IN CUCINA!!!!“ La deputata Pd Alessia Morani, eroica. “Nonostante il raffreddore sono ancora in commissione a discutere gli emendamenti al disegno di legge su corruzione e prescrizione. #Avanti ” (Fonte: Twitter) Matteo Salvini rivolgendosi ad Enrico Papi, durante un’ospitata al “Maurizio Costanzo Show” su Canale 5 “Andavo matto per Sarabanda, anche se non ne azzeccavo una di canzone. Pensi Papi, dopo anni ho ritrovato l’Uomo Gatto: stava ad un comizio della Lega” (Mentre prepariamo questa raccolta, ci scrive l’Uomo Gatto, Gabriele Sbattella: “Mai stato ad un comizio della Lega o di altre forze politiche, mai avuto tessere di partito”. Sembra che Salvini si sia confuso con un altro storico partecipante di Sarabanda, Coccinella. Sì, è tutto vero) Il presidente Pd di Regione Campania Vincenzo De Luca nel classico appuntamento settimanale su Lira Tv “Mi permetto di dare un suggerimento a Salvini: visto che torna a casa stanco morto, penso che la compagna giusta per lui sia una come l’onorevole Rosaria Bindi. La signora Isoardi obiettivamente merita, è una grande donna. Impegnativa, diciamo, e anche stressante. La coppia Salvini-Bindi, invece, la vedrei meglio. Lui torna a casa stanco e distrutto e si mette a fare gli esercizi spirituali. Che cosa devi
fare? Non più di questo. Salvini ha bisogno di una partner rasserenante, pacificante, narcotizzante” Danilo Toninelli: scene da un Senato della Repubblica “Bagarre nell’aula del Senato dopo l’approvazione del decreto Genova. Il motivo? L’esultanza del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, che ha alzato il PUGNO ripetutamente come segno di giubilo” (Fonte: il Fatto Quotidiano) Il senatore M5s ‘dissidente’ Gregorio De Falco , al centro delle polemiche e a rischio espulsione per essersi messo di traverso sul condono 5 Stelle, sul Decreto Genova “Hanno votato? Ma la seduta non era sospesa?”, ha affermato correndo verso l’Aula. E successivamente ha confermato: “E’ vero, non ho fatto in tempo a votare: ma tutto sommato meglio così. Evidentemente era destino” (Fonte: SkyTg24) Vertice di maggioranza? Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine del Question Time alla Camera, ha risposto così: “Stasera c’è la Champions, e io tifo Roma” Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Senato durante la discussione sul Decreto Legge Sicurezza “Stasera un vertice a Palazzo Chigi? Stasera io ho un vertice con: rigatoni, ragù e Champions League“
Con l’operazione Rete Magica la Casaleggio entra a Palazzo Chigi di Giovanna Vitale* Il prestanome. Non è esattamente lusinghiero l’ultimo appellativo affibbiato al premier incaricato Giuseppe Conte. È quello che però rende meglio l’idea coltivata con tenacia alla Casaleggio Associati. Dove – dopo aver concepito in laboratorio il capo politico dei 5S – si avviano a realizzare un progetto ancor più ambizioso: trasformare un anonimo professore di diritto nel perfetto esecutore del contratto pentaleghista, volto del Movimento ma senza voce propria, interprete di una linea dettata per interposto staff e decisa altrove. A Milano. Nel quartier generale della Srl dove si è già insediata la cabina di regia del nuovo primo ministro. È solo una questione di tempo. Poi, appena il governo nascerà, il Giglio ormai appassito che per quattro anni ha dettato legge a Palazzo Chigi verrà sostituito dalla “Rete Magica”, in omaggio al totem dell’azienda informatica da cui tutto discende e al tramaglio congegnato per imbrigliare “l’avvocato del popolo“. Un poker di pretoriani che dovrà misurarne i passi e le parole, curarne l’immagine pubblica e i profili social, scriverne i discorsi e smistarne le telefonate. Hai visto mai che anziché Macron chiami l’ex amica Maria Elena Boschi.
Capo indiscusso della Rete e finora al servizio di Luigi Di Maio sarà Rocco Casalino, già al vertice della Comunicazione 5S, scalata in cinque anni partendo dal basso, come vice al Senato di Claudio Messora: per meriti acquisiti sul campo sarà lui il portavoce di Conte, più voce che porta, in realtà. Di lui si sa pressoché tutto. Classe ’72, una laurea in ingegneria, comincia la sua “carriera” come concorrente del Grande Fratello, che tuttavia non riesce a garantirgli la ribalta sperata: uscito dalla Casa, Rocco entra nella controversa cerchia di Lele Mora, fa l’opinionista in trasmissioni di intrattenimento, facendosi notare per le litigate spesso furiose e alcune esternazioni razziste (“I poveri hanno un diverso odore della pelle”, disse alle Iene). La classica storia di meteora tv. A cui lui tuttavia non si arrende: per quattro anni conduce un programma mattutino su TeleLombardia finché, nel 2011, spedisce un video-messaggio caricato su Youtube a Grillo e Casaleggio padre che lo accolgono a braccia aperte, anche se nel 2013 la sua candidatura alle regionali viene bocciata dai militanti storici che non lo accettano. Nel frattempo, però, il M5S vince il Parlamento e per Casalino inizia l’ascesa alla vetta del potere. Esercitato in modo
inflessibile: è lui a decidere chi deve andare in tv, apparire e dunque esistere. Imponendo a tutti i talk il “codice Rocco“: gli ospiti grillini non devono mischiarsi, interloquire con altri politici, l’unico contraddittorio ammesso è coi giornalisti, meglio se clementi, sennò addio per sempre. Quando Di Maio scala il Movimento, lui diventa la sua ombra. Scivolando alle spalle di Conte – con cui condivide un incidente di curriculum: il vantato master americano in Economia è stato smentito dall’università di Winchester – appena l’asse pentaleghista si salda sul nome del professore. A cui Casalino scrive il suo primo discorso da capo del governo incaricato. Vergato poco prima di salire al Quirinale nella sede romana della Casaleggio, dove ha il domicilio l’altro dioscuro del futuro premier: Pietro Dettori (sopra nella foto con Luigi Di Maio) . Destinato, lui, alla guida dell’Ufficio di Presidenza: nessun atto, decreto, mail o missiva potrà entrare o uscire senza che l’ex dipendente della srl meneghina lo veda.
Figlio di un imprenditore sardo amico di Casaleggio senior, entra in azienda grazie alla sua abilità coi social. Il passaggio al blog di Grillo viene naturale: è Dettori a scrivere i post più virulenti. Alla morte di Gianroberto, il figlio Davide lo vuole con sé nell’Associazione Rousseau, ma sarà l’uscita dell’eurodeputato David Borrelli a consentirgli la promozione a socio della piattaforma che gestisce le votazioni più importanti (da ultimo, l’accordo Lega-5S), i dati degli iscritti, le leggi condivise con i cittadini. Un fortino di dati e informazioni che dà un grande potere a chi lo controlla. E che ora si trasferisce armi e bagagli nel cuore dello Stato. Dove approderà anche Maria Chiara Ricciuti, altra pedina fondamentale dello staff di Di Maio, che di Conte sarà il capo dell’ufficio stampa. Maria Chiara Ricciuti Trentenne romana ma di origini abruzzesi, “giornalista fuori tempo e fuori epoca” si definisce lei, ha lavorato per anni per l’Italia dei Valori, la prima forza politica ad avvalersi dei servigi della Casaleggio Associati. Con lei, vestale dell’agenda di Conte, sbarcherà a Palazzo Chigi pure un’altra fedelissima del capo politico: Cristina Belotti, 29 anni, già responsabile Comunicazione del M5S in Europa (abbandonata dopo lo scandalo sui rimborsi truccati) e già in prima linea nel tour per le Regionali siciliane. La Rete del premier è pronta. Dalla regia di Milano è tutto, a voi la linea.
*opinione tratta da Rep: Processo Ruby bis: lieve riduzione in appello delle condanne per Emilio Fede e Nicole Minetti ROMA – La Corte d’appello di Milano ha lievemente ridotto oggi le condanne inflitte nel processo di primo grado nei confronti dell’ ex- direttore del TG4 Emilio Fede e per l’ex igienista dentale diventata poi consigliera regionale lombarda Nicole Minetti, rispettivamente a 4 anni e 7 mesi e a 2 anni e 10 mesi, per il processo d’appello “bis” sul caso Ruby bis, rispondendo dell’accusa di “favoreggiamento della prostituzione” per le serate organizzate e trascorse a Villa San Martino ad Arcore, residenza di Silvio Berlusconi. Respinte le richieste di assoluzione da parte delle difese di entrambi gli imputati. Durante l’udienza, l’avvocato Pasquale Pantano, uno dei difensori della Minetti, ha incredibilmente paragonato la situazione della sua assistita a quanto avvenuto nel caso di Marco Cappato con dj Fabo: “Fu una questione di libertà“, come nel caso di Fabiano
Antoniani che decise per il suicidio assistito. Secondo la difesa della Minetti l’ex consigliera lombarda ha solo dato un aiuto alle giovani ospiti alle serate di Silvio Berlusconi ad Arcore “nell’esercizio libero della prostituzione”, che rientra anche questo nella “libertà di autodeterminarsi” , paragandola al diritto dell’esponente dei Radicali e dell’Associazione Luca Coscioni che ha aiutato Fabiano Antoniani, morto in una clinica svizzera con il suicidio assistito, nell’esercizio “di un diritto“, ossia la “libertà di decidere della propria vita“. Gli avvocati di Emilio Fede e Nicole Minetti avevano posto anche la questione di illegittimità costituzionale della legge Merlin, e chiesto in prima battuta l’assoluzione per i loro assistiti e in subordine hanno sollevato la questione di incostituzionalità del favoreggiamento della prostituzione quando “non c’è costrizione ma libero esercizio“. L ‘avvocato Pantano nella sua arringa ha detto: “Non si comprende come possa essere criminologicamente rilevante aiutare qualcuno nell’esercizio libero della prostituzione, in una società che si è evoluta rispetto alla prostituzione degli anni ’40 a cui si riferisce la legge Merlin. All’epoca non c’erano le escort che oggi si offrono liberamente”. Ed aggiunto: “Se non c’è violazione della sfera di libertà, come avviene invece nella tratta delle prostitute ‘schiave’, non c’è reato”. Per sostenere la propria tesi il legale si era richiamato anche all’ordinanza della Corte d’appello di Bari che ha deciso di inviare gli atti alla Corte Costituzionale sulla Legge Merlin nel processo d’appello sulle escort portate, tra il 2008 e il 2009, dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini nelle residenze dell’allora presidente del Consiglio. Nella scorsa udienza il sostituto Daniela Meliota della Procura Generale di Milano, aveva insistito sulla tesi del “sistema prostitutivo” per chiedere sia di respingere la questione di illegittimità costituzionale che la conferma delle condanne per Emilio Fede e Nicole Minetti, rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e a 3 anni. Il nuovo procedimento d’appello “bis” è conseguito alla sentenza della Cassazione del settembre 2015 che ha deciso di di rinviare gli atti ad un altro giudizio di secondo grado per colmare alcune “lacune motivazionali” della sentenza. Fede voleva “guadagnarci”. Il pg nel suo intervento ha spiegato che Fede (accusato anche di tentata induzione), favorendo la prostituzione per l’ex Cavaliere, voleva “guadagnarci” in termini economici e di “posizione” ed aveva il compito di portare “merce nuova” a villa San Martino. La Minetti, invece, aveva il ruolo “fondamentale” di fornire “abitazioni” a Milano per le ragazze.
Le serate ad Arcore e il ruolo di Fede. Emilio Fede secondo il Pg, “aveva un preciso scopo per favorire la prostituzione selezionando” le ragazze da portare ad Arcore e che provenivano “dall’agenzia di Lele Mora“, già condannato in via definitiva in questo procedimento. Secondo il giudice, il giornalista “voleva mantenere la sua posizione di direttore del Tg4 e la sua autorevolezza che gli derivava dal suo rapporto con Berlusconi, anche perché stava perdendo colpi e voleva ancora gloria e guadagni“. Il sostituto Procuratore Generale ha pure ricordato l’episodio del prestito milionario chiesto da Emilio Fede e Lele Mora all’ex premier e del quale il giornalista avrebbe poi trattenuto una parte. La Cassazione, ha ricordato il Pg, ha chiesto di approfondire gli elementi probatori relativi alla tentata induzione e al favoreggiamento della prostituzione di 6 ragazze (“sulle 33 totali“). Il magistrato ha parlato di quella “fase del bunga-bunga nella quale c’era un’atmosfera suadente e accattivante che influiva sulla fragilità delle ragazze, alcune appena 18enni“. Un altro legale dell’ex consigliera regionale Nicole Minetti, Paolo Righi, in un passaggio della sua arringa difensiva, ha detto che le ragazze che partecipavano alle serate di Arcore erano delle “aspiranti mantenute”. Sostenendo che avevano esclusivamente interesse a conoscere il presidente del Consiglio per fare carriera. “La legge Merlin – ha detto il legale – deve continuare a sanzionare giustamente la tratta delle schiave e non casi come questo“. Anche l’ avvocato Righi ha illustrato l’intenzione della difesa di sollevare davanti alla Consulta la questione di illegittimità costituzionale delle norme sul favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del processo d’appello ‘bis’ sul caso Ruby bis. La difesa dell’ex consigliera regionale della Minetti aveva chiesto l’assoluzione,, in prima battuta, sostenendo che la “Minetti, occupandosi delle bollette e delle case delle ragazze, non ha favorito la prostituzione, ma ha favorito l’allora premier, gli ha fatto solo una cortesia“. Gli appartamenti delle cosiddette ‘olgettine‘, ha aggiunto il legale, “non c’entravano niente con l’attività prostitutiva, che a nostro parere nemmeno c’era, perché erano le ragazze a voler partecipare a quel ‘format‘ ad Arcore e lo facevano liberamente“. Uno dei legali della difesa di Emilio Fede, l’avvocato Salvatore Pino del foro di Milano, aveva chiesto che venisse assolto dalle accuse di tentata induzione di Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil (parti civili) e dal favoreggiamento di altre tre ragazze (tra loro Roberta Bonasia “la prediletta di Berlusconi“), tra cui la stessa Ruby (“episodio questo, tra l’altro, prescritto“) mentre il collega Avv.
Maurizio Paniz, sempre della difesa di Fede ha chiarito che in questo processo “abbiamo avuto la prova provata solo del nulla e intanto il direttore ci ha perso anni della sua vita“. “Una casa a Milano e soldi per mentire sulle cene hot con Berlusconi” ROMA – Roberta Bonasia, 33 anni, ex infermiera dell’Asl TO5 di Moncalieri, insieme all’ex premier , per i quali il pm Laura Longo ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi nell’ambito di uno stralcio del procedimento Ruby-Ter, compariranno di fronte al giudice Francesca Christillin il 30 gennaio prossimo a Torino per l’udienza preliminare per rispondere di “calunnia“, “falsa testimonianza” e “corruzione in atti giudiziari in concorso” solo in questo caso con l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. il quale versandole una cifra non inferiore a 80 mila euro di cui 55 mila in bonifici e 25 mila erogati con un assegno circolare, avrebbe potuto contare sulle sue compiacenti deposizioni mendaci nei processi milanesi. Roberta Bonasia finalista a Miss Italia
Soldi e un apparrtamento a canone zero. Berlusconi avrebbe concesso fra le “utilità” alla Bonasia che avrebbe accettato anche un appartamento in comodato d’uso gratuito al ventiduesimo piano del lussuoso Palazzo Velasca, nell’omonima piazza al civico 5 a Milano “formalmente condotto da Francesco Calogero Magnano uomo di fiducia di Berlusconi” in cambio ( secondo l’accusa ) di false testimonianze. Questo secondo l’accusa il “premio” per presunte bugie rese dalla bella infermiere di Nichelino, passata agli onori della cronaca per le sue fortunate apparizioni nei concorsi di Miss Torino e Miss Padania, finalista a Miss Italia con una carriera lanciata in due trasmissioni in onda sui canali Mediaset e infine travolta dalle prime intercettazioni rilanciate dalla stampa, secondo le quali era diventata la «preferita» del Cavaliere. Un’intercettazione telefonica agli atti delle indagini di Milano “Ha preso possesso di tutto, pretende di tutto. Lui è preso” di una conversazione telefonica fra Emilio Fede e Lele Mora in cui “lui” sarebbe l’ex presidente del Consiglio sconquassò un inverno di attese e sogni lavorativi . Un giudice di Milano ha deciso lo scorso 29 aprile 2016 di “spacchettare” il processo Ruby/Ter e di trasferire gli atti per competenza territoriale a ben sette diverse procure . Il procedimento alla Bonasia e Berlusconi si radica a Torino in quanto la riscossione dei bonifici inviati da Berlusconi sarebbe avvenuta in una filiale
bancaria di Settimo (TO) . Il reato contestato a Berlusconi, assistito dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Federico Cecconi, avrebbe coperto un arco temporale compreso tra novembre 2011 e giugno 2015, mentre nella difesa di Roberta Bonasia è da poco entrato l’avvocato torinese Stefano Tizzani che la assiste insieme al collega Maurizio Milan. Nicole Minetti Roberta Bonasia, in qualità di testimone, avrebbe mentito in due diversi processi che si sono celebrati a Milano nei confronti di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, e nell’altro di Silvio Berlusconi, raccontando che nel corso della cena tenutasi ad Arcore il 22 agosto 2010 “nulla di strano era accaduto” e che “le ospiti erano rimaste sedute a tavola senza ballare” che dopo cena, nel piano seminterrato adibito a locale-discoteca-piano bar di Villa San Martino ad Arcore, residenza di Berlusconi, “nessuna si era denudato totalmente o parzialmente o aveva avuto contatti corporei di natura sessuale con Berlusconi” secondo i pm dichiarando il falso. La Bonasia convocata come teste nei due processi “accettava – secondo quanto riportato nella richiesta di rinvio a giudizio – la promessa corruttiva finalizzata a rendere false deposizioni“, mentre per la
difesa “i soldi ricevuti erano un aiuto per un parente che aveva gravi problemi di salute ed era bisognoso di cure costose“. Emilio Fede condannato per i fotoricatti. Il Tribunale: ”Minacce anche a Berlusconi ma senza successo” ROMA – Dopo il licenziamento da parte di Mediaset l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, mostrò “una fotografia artefatta ritraente uno dei principali dirigenti dell’azienda in atteggiamenti compromettenti” consegnandola anche “nelle mani di Silvio Berlusconi“, come ha confessato lo stesso giornalista, e fece leva su “un indebito strumento di pressione basata sulla sottintesa possibilità che l’immagine venisse diffusa”. E quello che ha scritto il giudice Alberto Carboni, nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 15 giugno, ha condannato Fede a 2 anni e 3 mesi per la vicenda dei falsi fotomontaggi ‘hot’ che, secondo la pubblica accusa, Fede avrebbe fatto confezionare per ricattare i vertici del gruppo Mediaset , quando venne licenziato nel 2012. Lo scopo era di ottenere un accordo transattivo per un’ uscita più vantaggiosa. Il giudice, che ha riqualificato l’accusa di estorsione, in “tentata estorsione” , motivando che Berlusconi mostrò “disinteresse per i fotomontaggi esibiti da Emilio Fede“. Secondo le indagini coordinate dal pm Silvia Perrucci, il giornalista avrebbe incaricato nel 2012 il suo ex personal trainer Gaetano Ferri, già condannato in appello per questa vicenda, e ad altre due persone di realizzare due fotomontaggi compromettenti che ritraevano Mauro Crippa il direttore generale dell’informazione Mediaset, così come il
presidente dell’azienda Fedele Confalonieri. Il pm nella sua requisitoria, ha sostenuto che Fede attraverso una serie di “pressioni e minacce“, avrebbe costretto “Crippa, Confalonieri ma anche lo stesso Silvio Berlusconi” a fargli avere “un accordo più vantaggioso con una buonuscita di 820 mila euro e un contratto di collaborazione di 3 anni“. Il capo di imputazione relativo all’accordo, che era contestato come estorsione, è stato tuttavia riqualificato dal giudice come un tentativo di estorsione. Reato quest’ultimo, invece, contestato dal pm e confermato dal giudice per il presunto confezionamento delle fotografie che era avvenuto in precedenza. Il giudice ha disposto una provvisionale di risarcimento di 20mila euro a carico di Fede in favore di Crippa, difeso dal legale Edda Gandossi, e di 2 mila euro a favore di Ferri, parte civile in questo processo per una vicenda di violenza privata riqualificata Nel processo erano parti offese Rti-Mediaset e Confalonieri con il legale Lucio Lucia. Emilio Fede di recente è stato anche condannato a 3 anni e mezzo per il caso del prestito di Berlusconi a Lele Mora per salvare la sua agenzia Lm Management circostanza in cui Fede secondo le evidenze investigative ha trattenuto per sé circa 1,1 milioni di euro. Processo Ruby: Berlusconi rinviato a giudizio. Il processo avrà inizio il 5 aprile prossimo Il gup Carlo Ottone Demarchi del Tribunale di Milano al termine della camera di consiglio seguita all’udienza preliminare – in cui sono intervenuti i difensori Franco Coppi e Federico Cecconi ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il cosiddetto “Ruby ter“. L’ex
Cavaliere – sulla base delle ipotesi dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio – è accusato di corruzione giudiziaria per aver stipendiato per mesi con migliaia e migliaia di euro i 22 ospiti dei suoi bunga bunga, onde affermare e testimoniare il falso nei processi Ruby, negando di aver avuto incontri sessuali con l’ex premier. Al centro del nuovo dibattimento, che verrà riunito probabilmente con quello che vede già imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug (meglio nota come Ruby) e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni (Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti che sono stati giustificati invece da Berlusconi come gesti di “generosità’” nei confronti delle giovani, che avrebbero avuto la vita “rovinata” dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di Milano Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni, documenti, messaggi WhatsApp, file e video, che, secondo l’accusa, dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’. Berlusconi secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe sborsato in totale quasi dieci milioni di euro a tutte le ospiti delle “cene eleganti“, di cui circa sette milioni di euro a Karima El Mahroug, alias Ruby, che li avrebbe utilizzati anche per aprire delle attività, come un ristorante in Messico Berlusconi non è coinvolto nel Ruby bis: il processo (che nel novembre 2014 si è concluso in appello) riguardava infatti Lele Mora (condannato a 6 anni), Emilio Fede (4 anni e 10 mesi) e Nicole Minetti (3 anni). L’ex agente dei famosi, Mora, era accusato di favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile; l’ex direttore del Tg4 per favoreggiamento e induzione alla prostituzione (ma solo delle ragazze minorenni); mentre l’ex consigliera regionale Minetti era finita a processo per il solo favoreggiamento.
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