Da Maggio volo Pisa-Oslo di Flyr - Messaggero Marittimo

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Da Maggio volo Pisa-Oslo di Flyr - Messaggero Marittimo
26 Febbraio 2022 -

Da Maggio volo Pisa-Oslo di Flyr

PISA – La compagnia aerea low cost norvegese Flyr opererà il collegamento tra
Pisa e Oslo a partire dal 6 Maggio 2022. La rotta verrà operata con un Boeing
B737-800 da 189 posti con una frequenza che arriverà a essere trisettimanale
nei mesi di Luglio e Agosto.

“La nuovissima compagnia aerea Flyr è molto felice di annunciare il nuovo
collegamento tra Pisa e Oslo come parte della propria programmazione estiva»
– dichiarano i vertici della compagnia Flyr – «Siamo consapevoli che la
Toscana rappresenta una destinazione molto ricercata dai nostri passeggeri e

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non vediamo l’ora, quindi, di poter volare da Oslo verso questa bellissima
regione italiana. Siamo pronti all’avvio di una summer in cui offriremo ben
44 rotte verso 38 destinazioni molto conosciute. Flyr, nella sua cura per la
soddisfazione del cliente, dedica molta attenzione all’esperienza di viaggio
del passeggero e alla responsabilità nei confronti dei propri collaboratori.
L’esperienza di viaggio con Flyr sarà caratterizzata da un ottimo servizio e
da una costante cortesia dall’inizio alla fine”.

Toscana Aeroporti dà il proprio benvenuto a Flyr “una nuova compagnia aerea
operante su Pisa. Dopo due anni di grande difficoltà, annunciare l’arrivo
presso i nostri aeroporti di nuovi partner ci riempie di felicità e di
fiducia verso una ripresa solida dei collegamenti mondiali. Siamo sicuri che
il nuovo collegamento con Oslo e la Norvegia troverà fortuna e si consoliderà
nel tempo”.

Da Smet il plauso al bonus camionisti

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SALERNO – Il bonus camionisti che è stato inserito nel decreto Milleproroghe,
viene accolto con favore da Smet, che vede in esso la possibilità di creare
occupazione in aree critiche come la Campania e il Sud.
Si tratta di un voucher che, con un massimo di 2.500 euro ciascuno,
permetterà di pagare le spese per il conseguimento delle patenti o delle
abilitazioni professionali per la guida di veicoli per il trasporti merci e
passeggeri.

“Un plauso al Parlamento per una misura concreta che ribadisce la funzione
sociale essenziale dell’autotrasporto nel nostro Paese” è il commento del ceo
di Smet e presidente della Commissione Autostrade del Mare di Alis Domenico
De Rosa.
Un supporto economico che va incontro concretamente alla difficoltà di
trovare autisti professionali, come è stato confermato dal viceministro alle
Infrastrutture, Alessandro Morelli: “L’biettivo è quello di formare almeno 10

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mila nuovi giovani conducenti di mezzi pesanti”.

Per Smet il bonus camionisti permette di pensare con più serenità al futuro,
“soprattutto in una regione come la Campania che ha difficoltà sia a livello
infrastrutturale che occupazionale che poi vira sull’importanza di politiche
condivise con il settore della logistica e trasporti”.

Unatras prende le distanze da atti
contro la circolazione

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ROMA – Ringaziando la viceministra Bellanova per l’esito dell’incontro di
ieri, Unatras, l’Unione delle associazioni nazionali dell’autotrasporto,
ancora una volta prende le distanze da coloro che in questi giorni hanno
innescato atti coercitivi contro la libertà di circolare attuando blocchi di
Tir in diverse zone dell’Italia.
“Sono azioni -scrivono- che non appartengono alla nostra cultura della
rappresentanza”.

L’impegno della Bellanova, in questa fase complessa che tocca il Paese e le

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imprese, si concretizza con la messa a disposizione da subito, per il
settore, di risorse aggiuntive attraverso misure che ammontano nell’insieme a
80 milioni di euro e che saranno ripartite tra le voci Lng, AdBlue, spese non
documentate e pedaggi autostradali.

“Unatras considera positivamente le proposte presentate, ma non considera
esaurito il confronto, anzi ritiene fondamentale, nel percorso indicato ieri
dalla stessa Bellanova, che si arrivi alla definizione di quelle regole che
dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di
autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una clausola di
adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio, oltre che alla
questione delle soste e all’applicazione del nuovo regolamento europeo”.

Unatras sottolinea la volontà di continuare responsabilmente il confronto,
auspicando che si possa arrivare celermente a un’intesa complessiva.

1,89 milioni di marittimi russi e
ucraini impiegati su 74.000 navi

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LONDRA – I marittimi russi e ucraini costituiscono nel settore marittimo
mondiale circa il 14,5% della forza lavoro. Gli sviluppi delle ultime ore
hanno portato l’International Chamber of Shipping a mettere in risalto
l’esigenza di garantire loro la libertà di movimento, lavoratori chiave che
garantiscono le forniture essenziali per la vita quotidiana e che potrebbero
compromettere la catena di approvvigionamento nel caso in cui fosse
ostacolata.

Attualmente, secondo un rapporto del 2021 di BIMCO e ICS, sarebbero 1,89
milioni i marittimi che operano su oltre 74.000 navi nella flotta mercantile
globale.

Il 10,5% di loro è russo, di cui 71.652 ufficiali e 126.471 comuni.
Il restante 4%, ovvero 76.442 marittimi è invece di nazionalità ucraina, di
cui 47.058 ufficiali e 29.383 comuni.

La pandemia ha messo sotto gli occhi di tutto il mondo l’importanza dei
marittimi negli scambi mondiali di cibo, medicinali, carburane, con lo
shipping che è attualmente responsabile del movimento di quasi il 90% del
commercio globale.

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Per mantenere questo commercio libero, i marittimi devono poter salire e
sbarcare liberamente dalle navi in tutto il mondo, ma con i voli cancellati
nella regione, questo diventerà, se la situazione resterà quella di adesso, o
peggio, si complicherà, sempre più difficile.
Lo stesso riguarda lo stipendio dei marittimi russi e ucraini il cui
pagamento deve essere mantenuto tramite i sistemi bancari internazionali.

Ics aveva già avvisato di una carenza di marinai mercantili per equipaggiare
navi commerciali se non si fosse intervenuti per aumentare i numeri, scenario
che si è aggravato con le restrizioni di viaggio nella pandemia, che hanno
visto i marittimi costretti a restare a bordo per mesi interi.

Da una indagine realizzata da Ics emerge che in media a bordo di una nave vi
è un mix di almeno tre nazionalità, talvolta fino a trenta, e si parlano
almeno tre lingue.

“La sicurezza dei nostri marittimi è la nostra priorità assoluta.” dice il
segretario generale della International Chamber of Shipping Guy Platten.
“Chiediamo a tutte le parti di garantire che i marittimi non diventino il
danno collaterale in qualsiasi azione che i governi o altri possano
intraprendere. Essi sono stati in prima linea nel mantenere il flusso
commerciale durante la pandemia e speriamo che in questo momento tutte le
parti continuino a facilitare il libero passaggio delle merci e di questi
lavoratori”.

Ecowaves: prevenire l’aumento della
plastica e rifiuti in mare

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ANCONA – Il progetto Ecowaves per la gestione dei rifiuti in porto di cui
l’AdSp del mare Adriatico centrale è partner e che è coordinato dall’AdSp del
mare Ionio, è stato al centro di un il seminario tecnico transnazionale.

La giornata ha visto la firma dell’accordo con cui si avvia il collegamento
operativo fra gli scali su questa materia per creare una rete fra i porti
dell’Adriatico e dello Ionio e affrontare insieme, in chiave sostenibile, la
gestione dei rifiuti delle navi.

Hanno firmato l’accordo, insieme all’Ammiraglio Giovanni Pettorino,
commissario straordinario dell’AdSp del mare Adriatico centrale, i partner di
Ecowaves, l’Autorità portuale di Igoumenitsa in Grecia, il porto di Valona in
Albania, il Ministero del Montenegro per il trasporto e gli affari marittimi,
le agenzie di sviluppo locali della Contea di Zara in Croazia, la Regione
della Primorska settentrionale in Slovenia, e associazione commerciale per
gli investimenti Eco zone Ada Hujia della Repubblica Serba.

Il progetto Ecowaves ha lo scopo di prevenire l’aumento della presenza della
plastica e di altri rifiuti nel mare sostenendo lo sviluppo e il
coordinamento di metodologie transnazionali per la gestione sostenibile dei
rifiuti da nave nei Paesi coinvolti dal programma Adrion nella Macroregione.

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Il progetto nasce quindi dalla consapevolezza della presenza di rischi
ambientali legati all’eventuale scarico illegale dei rifiuti delle navi e
alla gestione inadeguata dei rifiuti portuali causati dalla mancanza di
servizi di movimentazione. Per prevenire questi fattori, gli obiettivi a cui
stanno lavorando i partner sono l’elaborazione di una strategia
transnazionale per la gestione dei rifiuti in ambito portuale e la
costituzione di una rete transnazionale per la protezione ambientale in
ambito portuale. Dopo un’analisi di dettaglio sullo stato ecologico degli
specchi acquei, sulla produzione di rifiuti da navi e sulla loro modalità di
gestione già svolte dai partner, il progetto prevede ora la realizzazione di
studi di fattibilità e azioni pilota volti a definire un modello da applicare
all’area adriatico-ionica.

Giovanni Pettorino, ha sottolineato “la necessità di sviluppare attività
sinergiche fra i Paesi europei per prevenire l’inquinamento del mare. Una
risorsa così preziosa di cui siamo talvolta inconsapevoli e che, in Italia,
interessa 8 mila chilometri di costa su un totale di 46 mila dell’area
mediterranea, con una superficie marina di 500 mila chilometri quadrati, il
doppio di quella terrestre di 300 mila km quadrati. Uno spazio che offre
opportunità economiche e di cui dobbiamo valorizzare il grande valore
ambientale”.

“Le questione ambientali -ha detto l’assessore al Porto del Comune di Ancona,
Ida Simonella– siano di fondamentale importanza quando si parla di mare e del
nostro Pianeta. Ancora di più quando parliamo di un porto che è dentro la
città. Ecowaves, come molte altre azioni di cui l’Autorità portuale è stata
capofila, rappresenta lo stile per portare avanti progetti concreti per
l’ambiente, senza slogan”.

Nel suo saluto, Sergio Prete, presidente dell’AdSp del mare Ionio, ha parlato
del valore della creazione di questo network per lo scambio di conoscenze e
di esperienze in questo campo ambientale.

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26 Febbraio 2022 -

Anita: “Apprezziamo sforzo della
viceministra”

ROMA – “Diamo atto alla viceministra Bellanova, che ringraziamo, per aver
fatto ogni possibile sforzo per dare risposte concrete e immediate alla
categoria sia per quanto riguarda le importanti risorse aggiuntive per il
settore, sia per l’avvio tempestivo del Tavolo delle regole”.
È il commento a caldo del presidente di Anita Thomas Baumgartner, al termine
della riunione del Tavolo Autotrasporto convocato ieri.

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26 Febbraio 2022 -

L’intesa raggiunta prevede misure aggiuntive per il settore per oltre 80
milioni di euro, che saranno inserite nel “Decreto Energia” in fase di
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e la convocazione appunto, già a
partire da oggi, del Tavolo sulle regole, con la partecipazione delle
confederazioni della committenza, che dovrà nell’arco di due settimane
lavorare su una nuova regolamentazione del settore, individuando norme da
inserire in un provvedimento legislativo di prossima emanazione.

“Ora è necessario far prevalere il senso di responsabilità e sciogliere le
tensioni in atto in alcune aree del Paese -aggiunge il presidente- poiché,
fermo restando le comprensibili difficoltà e le frustrazioni delle imprese in
questo periodo, nulla giustifica le azioni illegali che sono state messe in
campo negli ultimi giorni, da cui prendiamo le distanze e che censuriamo,
poiché non appartenenti alla nostra cultura imprenditoriale”.

Oltre al credito d’imposta su Gnl e AdBlue, già annunciati in precedenza e
confermati, per rispondere all’esigenza di misure concrete e urgenti, gli
interventi aggiuntivi sulle spese non documentate e l’aumento dello
stanziamento sui pedaggi autostradali sono quelli che si inseriscono nel
solco di iniziative già in essere e conformi all’attuale disciplina sugli
aiuti alle imprese.

Federici: “Dove arriverà Putin prima
che un novello Churchill dica basta?”

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26 Febbraio 2022 -

MILANO – Abbiamo chiesto a Paolo Federici, fondatore di Fortune International
di Milano, da sempre nel mondo delle spedizioni, un’analisi sulla decisione
di Putin e la situazione Russia-Ucraina, non solo sotto il profilo umano, ma
anche sotto quello economico-finanziario. E puntuale, ce l’ha inviata.

“E così, la storia si ripete.
Lo diceva George Santayana: chi non conosce la storia sarà costretto a
riviverla.
Il paragone con il passato è fin troppo facile: nel 1938 un temerario
conquistatore cominciò a reclamare delle terre dove vivevano persone della
sua stessa etnia. I primi territori se li prese grazie ad accordi
internazionali, poi, quando qualcuno provò a dire adesso basta, cominciò a
prendersi il resto con la forza. Qualcuno (Chamberlain) pensava di farlo
ragionare, ma si sbagliava.

Ed oggi ci risiamo: dopo essersi preso la Georgia e la Crimea, oggi Putin
reclama l’intera Ucraina.
Il suo sogno di ricostruire la grande URSS non è nemmeno troppo velato.

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26 Febbraio 2022 -

L’Europa impone delle sanzioni: tradotto in una lingua comprensibile a tutti,
significa che non è più possibile vendere determinati prodotti alla Russia.
Quindi le aziende che commerciano con la Russia si troveranno in difficoltà
(devono cercare nuovi mercati, aprirsi a nuovi acquirenti), gli spedizionieri
che servono quella particolare nicchia di mercato dovranno reinventarsi, le
compagnie di navigazione che collegano i porti dell’Ucraina con l’Europa
dovranno trovare nuovi collegamenti.

Intanto la borsa russa crolla del 40 per cento.

Ma anche il trasporto (ed il commercio) con l’Ucraina è compromesso: già nel
primo giorno di guerra diversi aeroporti sono fuori uso ed il porto di Odessa
è sotto controllo russo.
Chi sarà il prossimo?
Putin si prenderà anche la Lituania?
E poi?
Intanto che Europa e Usa decidano di correre ai ripari, la Cina approva
l’operato della Russia.
Ed il perchè è là, sotto gli occhi di tutti.
Quando la Cina deciderà d i riprendersi Taiwan, il mondo resterà in silenzio
e non sarà certo la Russia a protestare.
Hitler riuscì ad arrivare a Parigi prima che il mondo si desse una mossa.
Dove arriverà Putin prima che si trovi un novello Churchill capace di dire
basta?

Riepilogando:
La gente muore sotto le bombe.
L’esportazione è bloccata.
I trasporti sono sospesi.
L’economia è al collasso.
Il costo del gas e del petrolio sta crescendo in maniera esponenziale.
Le borse crollano.
E meno male che ormai eravamo quasi usciti dalla pandemia.

Piccola chicca: Putin si è mostrato al mondo avendo sullo sfondo del suo
studio la bandiera russa. Quella con lo stemma dei Romanov.
Assisteremo alla restaurazione?
Anche questo evento non sarebbe altro che il ripetersi di qualcosa già visto
con Napoleone.

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26 Febbraio 2022 -

E se Napoleone ed Hitler alla fine sono stati sconfitti, in pratica, dal
Generale Inverno (quando cercarono di prendersi la Russia), Putin parte
avvantaggiato anche in questo”.

Tavolo Autotrasporto: stanziati 80
milioni

ROMA – Convocato ieri nel tardo pomeriggio, il Tavolo Autotrasporto si è
chiuso con la decisione dell’adozione di alcune misure per un totale di 80
milioni, che entrano a comporre il Decreto Energia per il sostegno al settore
autotrasporto penalizzato da problematiche strutturali di filiera e dagli
aumenti del costo carburante.

Venti milioni di euro serviranno per il sostegno nel costo pedaggi; 5 vengono

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26 Febbraio 2022 -

destinati ad implementare la deduzione forfettaria per le spese non
documentate; credito d’imposta pari al 15% al netto dell’Iva finalizzato
all’acquisto dell’AdBlu per un investimento complessivo di oltre 29 milioni
di euro; credito d’imposta pari al 20% al netto dell’Iva per sostenere
l’acquisto di Gnl, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro.

Condiviso contestualmente l’insediamento immediato del Tavolo delle regole,
per un confronto tra imprese di autotrasporto e committenza finalizzato ad
affrontare strutturalmente le esigenze del settore a partire dall’esigibilità
della clausola gasolio sia nei contratti scritti che orali da inserire in un
nuovo Decreto nel quale ricondurre regole di settore finalizzate a favorire
corretti rapporti di filiera.

Soddisfazione dalla viceministra Teresa Bellanova, che ha presieduto il
tavolo, per l’intesa raggiunta, con l’avvio del confronto sulle regole atteso
da tempo dal settore, l’impegno assunto dalle associazioni di rappresentanza
a collaborare per stemperare le tensioni territoriali.

“Il confronto sulle regole e sulle policy di settore è permanente -conferma
Bellanova- e si chiuderà solo quando sarà stato possibile formalizzare le
soluzioni soddisfacenti per tutte le parti”.

Nel frattempo, spiega, il Ministero è impegnato a procedere rapidamente con
il Decreto di riparto del Fondo destinato al settore e a velocizzare le
procedure per attivare tutte le azioni già definite a favore
dell’autotrasporto.

Per l’Explora I la “cerimonia della
moneta”

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26 Febbraio 2022 -

TRIESTE – L’Explora I entrerà in servizio nel Maggio del prossimo anno,
accompagnata poi dalla gemella Explora II nel 2024.

Oggi, nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, la “cerimonia della
moneta” dell’unità, la prima delle quattro navi da crociera di lusso ordinate
al gruppo cantieristico italiano dalla Divisione Crociere del Gruppo Msc per
il nuovo brand di lusso Explora Journeys.
Mentre va avanti la sua costruzione, proseguono le attività anche
dell’Explora II, che ha iniziato a prendere forma a Ottobre 2021, nel
cantiere di Castellammare di Stabia e che verrà consegnata nell’autunno del
2024 dal cantiere di Sestri Ponente. Le ultime due unità si prevede
entreranno in servizio nel 2025 e nel 2026.

Le quattro nuove navi, che hanno richiesto un investimento di oltre 2
miliardi di euro, sono caratterizzate da soluzioni ambientali all’avanguardia

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26 Febbraio 2022 -

e da un design altamente innovativo. Sono destinate a un segmento di
viaggiatori particolarmente esigenti, prestando particolare attenzione al
comfort e al relax e offrendo itinerari esclusivi a livello globale.
“Explora I sarà un’unità di nuova concezione completamente proiettata verso
il futuro, la massima espressione della partnership tra noi ed Msc” commenta
Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri.

“L’Italia -spiega Pierfrancesco Vago, executive chairman della Divisione
Crociere del Gruppo Msc- è un paese strategico per tutto il settore marittimo
e per questa ragione il gruppo Msc ha investito e continua a investire in
modo significativo nel Belpaese, creando ricadute economiche e occupazionali
di assoluto rilievo e posizionandosi non solo come il primo gruppo del
settore dello shipping a livello nazionale, ma anche come uno dei principali
investitori internazionali del sistema economico italiano”.

Per le otto navi Seaside e Explora sono stati investiti quasi 6 miliardi di
euro, che hanno generato un impatto economico complessivo per l’Italia di 27
miliardi di euro, che si aggiungono alle altre attività che si affiancano
alla costruzione delle navi.
A livello occupazionale il gruppo Msc attualmente impiega circa 15.000
dipendenti nel nostro Paese.

L’Europa sostiene l’Ucraina e condanna
la Russia

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26 Febbraio 2022 -

BRUXELLES – Dopo gli attacchi russi di questa mattina, la presidente Roberta
Metsola ha convocato la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo per
discutere la risposta europea all’invasione.

Si è quindi tenuto uno scambio di opinioni con il presidente del Consiglio
europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula
Von der Leyen.

La Conferenza dei presidenti ha condannato l’attacco russo all’Ucraina,
nazione indipendente e sovrana la cui integrità territoriale non è
negoziabile, con la massima fermezza.
L’invasione è considerata ingiustificata e illegale, una minaccia alla
stabilità europea e regionale, così come all’ordine mondiale basato sulle
norme del diritto internazionale.
L’attacco, concordano i rappresentanti europei, prende di mira il nostro

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26 Febbraio 2022 -

modello di società democratica e non può rimanere senza risposta.

“Rimaniamo fermi nella nostra unità, nella nostra determinazione e nella
nostra risposta all’ingiustificata aggressione russa. Il Parlamento europeo
sostiene una risposta europea e internazionale senza precedenti, comprese
nuove e severe sanzioni per garantire che il Cremlino sia ritenuto
responsabile delle sue azioni”.

Esprimendo ancora una volta piena solidarietà e sostegno all’Ucraina e al suo
popolo, la Conferenza dei presidenti ha deciso di tenere un dibattito
straordinario in plenaria martedì 1° Marzo 2022.

Dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991, l’Ucraina ha tessuto
legami più stretti con il resto d’Europa.
Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, nel Settembre 2014, il Parlamento
europeo approvava l’accordo di associazione Ue-Ucraina, comprendente una zona
di libero scambio globale approfondita.
L’accordo sanciva un’associazione politica profonda e l’integrazione
economica, attraverso il reciproco libero accesso al mercato.

Tale accordo, fissava le regole di base per la cooperazione in settori chiave
quali energia, trasporti e istruzione ed esigeva l’obbligo per l’Ucraina di
attuare riforme, rispettare i principi democratici, i diritti umani e lo
Stato di diritto.

L’accordo di libero scambio ha integrato sostanzialmente i mercati dell’Ue e
dell’Ucraina smantellando i dazi all’importazione e vietando altre
restrizioni commerciali, sebbene con limitazioni specifiche e periodi
transitori in aree sensibili, come il commercio di prodotti agricoli.

Con oltre il 40% del commercio internazionale del paese l’Ue rappresenta il
principale partner commerciale dell’Ucraina.

All’inizio del mese una delegazione parlamentare composta da membri della
commissione per gli affari esteri e della sottocommissione per la sicurezza e
la difesa, si era recata in Ucraina per una missione conoscitiva.
Poi, il 16 Febbraio, nel dibattito sulle relazioni Ue-Russia, gli
eurodeputati avevano chiesto una risposta comune sulla sicurezza europea e
sulla minaccia militare.

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26 Febbraio 2022 -

Ieri, prima dell’attacco militare, al Parlamento europeo vari deputati
avevano espresso una ferma condanna al riconoscimento da parte del presidente
russo Vladimir Putin delle aree non controllate dal governo degli oblast di
Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti.

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