Vaccino, una scelta etica - L'Ogliastra Le nostre feste Il nostro giornale Perdasdefogu. a portata di click Santissimo Salvatore - OgliastraWeb

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Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - DCB Cagliari una copia - 1,50

                                                                                                                                                       ATTUALITÀ E CULTURA                               GENNAIO 2021 |numero 1
                                                                                                                                                       NELLA DIOCESI DI LANUSEI

                                                                                                                                                                                  Vaccino,
                                                                                                                                                                                  una scelta etica
                                                                                                                                                                                  L’Ogliastra          Le nostre feste
                                                                                                                                                                                  Il nostro giornale   Perdasdefogu.
                                                                                                                                                                                  a portata di click   Santissimo Salvatore
            foto di Pietro Basoccu
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                                            VIA CIRCONVALLAZIONE EST - LANUSEI - TEL. 0782.41756
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                                      Presunzione di intelligenza
                                      1 | SOT TOVOCE

                                      “D
                                                                                                                        di Claudia Carta

                                                          a un grande potere derivano      eclatante, ma pur sempre verità? Che potere è
                                                          grandi responsabilità”. Parole   quello che disconosce discriminazioni e
                                                          da supereroi. Potere.            violenze? Che potere è quello che semina
                                                          Responsabilità. Ognuno di        diffidenza, odio e vendetta, istigando al sopruso
                                      questi termini reca in sé una forza dirompente.      e all’arroganza, alla caparbia ed egoistica
                                      Oserei dire che nei due lemmi è racchiusa            presunzione di mantenerlo, quel potere, a ogni
                                      un’azione e una reazione uguale e contraria. Roba    prezzo, in barba al principio infinitamente più
                                      da terza legge della dinamica, certo, ma se          grande e prezioso della democrazia e della
                                      qualcuno ne volesse indagare il pragmatismo è        libertà che da essa deriva? Che potere è quello
                                      sufficiente ripercorrere per un attimo la galleria   che rende l’uomo più potente del mondo –
                                      fotografica che il 6 gennaio scorso ha               nell’intricatissimo e delicatissimo (a tratti
                                      contraddistinto l’Epifania di Capitol Hill, a        profondamente fragile) groviglio di equilibri
          La cura e il rispetto       Washinton, cuore della democrazia a stelle e         economici e politici mondiali – infinitamente
          La copertina

          per gli altri inizia        strisce. Potere. Preso nella sua accezione di        solo davanti al mondo? È un potere che
          dalle nostre azioni,        verbo, come facoltà di fare, secondo la propria      spaventa. Un grande potere che riesce – è
          dalle nostre scelte,        volontà, mi suggerisce l’idea di riuscire a fare     questo il pericolo e la responsabilità maggiore –
          dalla nostra                qualcosa perché ne ho la capacità, perché ne ho      a fare breccia nelle teste e negli animi di chi lo
          responsabilità.             la ferma intenzione, perché – per quanto arduo       recepisce, di chi lo idealizza, di chi ne fa una
          Oggi, scegliere             e complesso sia l’obiettivo da raggiungere –         bandiera e, galvanizzato, riesce persino a sedersi
          di vaccinarsi è dire        posso fare ciò che mi sono prefissato. Se ci         sullo scranno più sacro dell’assise istituzionale
          sì alla vita, è dire        affianco l’articolo, trasformandolo in sostantivo,   mascherato da sciamano.
          a chi ci sta accanto,       il potere, la questione diventa sottilmente più      Diceva bene il giornalista e autore satirico
          spesso fragile              complessa. È qui che entra in ballo la               austriaco, Karl Kraus, quando asseriva: «Il potere
          e indifeso: “Mi prendo      responsabilità. Ma anche l’aggettivo grande.         dell’agitatore è di rendersi stupido quanto i suoi
          cura di te”, è compiere     Lungi da me l’intenzione di demonizzare il           ascoltatori, in modo che questi credano di essere
          un gesto che si traduce     potere, è come sempre l’uso che se ne fa a           intelligenti come lui». Gli stupidi non sono solo
          con “mi stai a cuore”.      renderne buono o meno buono il suo effetto.          oltre oceano. Diffidiamo da chi urla di più, da chi
          Non temiamo                 Straordinario o devastante. Costruttivo o            è affetto da sindrome del dito puntato.
          di prenderci cura di        distruttivo. Fecondo o sterile. Che potere è         Serve responsabilità. Serve lungimiranza.
          noi stessi e degli altri.   quello che nasconde la verità, scomoda,              Serve umiltà. A iniziare da noi.
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          Anno 41 | numero 1                                         Sottovoce
                                                                     1 Presunzione di intelligenza                                 di Claudia Carta
          Gennaio 2021
          una copia 1,50 euro

                                                                     Ecclesia
          Direttore responsabile

                                                                     3 Fiducia, oggi, vuol dire vaccinarsi                         di Antonello Mura
          Claudia Carta
          direttore@ogliastraweb.it

                                                                     4  La Chiesa: un corpo vivo                                   di Filippo Corrias
          Redazione

                                                                     5  Giornata Mondiale del Malato                               di Virgilio Mura
          Filippo Corrias
          Augusta Cabras

                                                                     6  Credeva in ciò che diceva e in ciò che celebrava           di Tonino Loddo
          Fabiana Carta

                                                                     7  Don Vincenzo Pirarba, coraggioso testimone di Dio
          Progetto grafico
          Aurelio Candido

                                                                     8  Il ricordo di don Paolo Loi                                di Virgilio Mura
          Photo editor

                                                                     9  In Diocesi
          Pietro Basoccu
          Amministrazione

                                                                     10 “Voi siete la luce del mondo”                              di Giovanni Deiana
          Pietrina Comida

                                                                     12 “Tu sei il figlio mio, l’amato”                            di Carlo Manunza SJ
          Redazione
          e Amministrazione

                                                                     13 Ecumenismo                                                 di Minuccio Stochino
          via Roma, 108

                                                                        Appello dei cattolici sardi: «È tempo
          08045 Lanusei

                                                                     14                                                            di Mariano Simoni
          tel. 0782 482213
                                                                        di unità e di buona politica»
          fax 0782 482214

                                                                     34 Maria Grazia Manias. Nostalgia di Dio                      di Augusta Cabras
          www.ogliastraweb.it
          redazione@ogliastraweb.it

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                                                                     Dossier | Speciale L’Ogliastra
                                                                     18 Visto, si stampi
          n. 10118081

                                                                     20 Scarica l’app e porta L’Ogliastra con te!                  di Claudia Carta
          Abbonamento annuo
          ordinario          euro 15,00

                                                                     22 Quando a parlare è la fotografia                           di Fabiana Carta
          sostenitore        euro 20,00

                                                                     23 Leggere L’Ogliastra e portarla agli altri                  di Maria Mercedes Boi
          benemerito        euro 100,00

                                                                     24 La parola ai nostri lettori                                di Augusta Cabras
          estero (via aerea) euro 35,00
          Autorizz. Trib. Lanusei

                                                                     Attualità
          n. 23 del 16/6/1982

                                                                     16 A tu per tu con Gianni Filippini
          Editore

                                                                     26 Camera Oscura                                              di Pietro Basoccu
          L’Ogliastra|Associazione culturale
          via Roma 102, 08045 Lanusei

                                                                     28 Protagonisti. Il p. Bonaventura Mameli di Seulo            di Tonino Loddo
          Proprietario

                                                                     30 Prevenzione e vaccino: così si sconfigge il virus          di Claudia Carta
          Diocesi di Lanusei
          Via Roma 102

                                                                     32 Don Patriciello: “La paura nemica
          08045 Lanusei
                                                                                                                                   di Gigliola Alfaro
                                                                         dell’amore e della solidarietà”
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                                                                     36 Piuttosto che                                              di Fabiana Carta
          Grafiche Pilia srl
          Zona Industriale

                                                                     37 Asd Tortolì nuota                                          di Alessandra Secci
          Baccasara

                                                                     38 Samarcanda: lo scrigno delle meraviglie                    di Alessandra Secci
          08048 Tortolì (OG)
          tel 0782 623475

                                                                                                                                   di Francesca Lai
          fax 0782 624538

                                                                     40   Alla scoperta delle nostre feste. Perdasdefogu
          www.grafichepilia.it
                                                                                                                                   e Giacomo Mameli
                                                                     42   Un Natale speciale              a cura della Scuola Primaria Ist. Compr. di Ilbono
                                                                     43   #indueparole                                             di Giacomo Serreli
                                                                     44   Margherita Musella. Custodire la memoria                 di Fabiana Carta
                      Membro della                                   46   L’importanza del no nell’educazione dei bambini          di Paolo Usai
                                                                     47   Gli antichi suffragi per i defunti in Ogliastra          di G. Luisa Carracoi
                      Federazione Italiana
                      Settimanali Cattolici

                                                                     48   Agenda del vescovo e della comunità
          L'Ogliastra, tramite la Fisc aderisce allo IAP (Istituto
          dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice
          di Autodisciplina della Comunicazione commerciale
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                                 3 | LA PAROLA DEL VESCOVO

                                 Fiducia, oggi, vuol dire vaccinarsi

          D
                       iciamolo senza vergogna.
                       Non ce la facciamo più.
                       Siamo provati e scossi da
                       una lunga stagione di
          coronavirus; siamo in debito di
          relazioni e di abbracci, quindi di
          incontri “in presenza”; siamo
          penalizzati da un contagio sempre in
          agguato e mai vinto finora. Dopo il
          primo tempo c’è stato il secondo, ora
          anche i tempi supplementari. Una
          partita infinita. C’è il rischio di vivere
          in una continua sopravvivenza «e
          questo, come già notava Aristotele,
          può andare bene per le altre specie
          animali, ma non per gli esseri umani.
          Perché noi non possiamo accontentarci
          di sopravvivere, vogliamo vivere. E
          questo è molto di più», riprendendo le
          parole di G. Savagnone.
          Il 2021 si è aperto come si era chiuso
          il 2020, con tante notizie e previsioni         Com’è possibile allora non vaccinarsi       troppo sottovalutata a tutti i livelli.
          sui vaccini, ma anche con tanta                 o consigliare di non farlo?                 Anche per i credenti ci si potrebbe
          preoccupazione sui tempi e le                   “Pericolosi e inutili”, il giudizio dei     chiedere, parafrasando
          modalità della loro                             negazionisti, con una forte sfiducia        un’affermazione biblica: se non
          somministrazione. La speranza è                 nella ricerca scientifica. Mentre gli       sappiamo credere nell’altro che
          forte, accompagnata da un’ansia da              scienziati ci confermano che la             vediamo, nell’uomo, come potremo
          risultato sempre più palpabile.                 riduzione dei tempi della                   avere fede in Dio che non vediamo?
          Per tutti questi motivi risulta non solo        sperimentazione non ha comportato           (cf. 1Gv 4,20).
          in controtendenza, ma anche                     nessuna approssimazione o                   La vita, come la fede, è un dono, ma
          incomprensibile, l’atteggiamento e la           improvvisazione.                            che non procede spontaneamente: ha
          conseguente scelta di coloro che -              La questione centrale mi pare proprio       bisogno di desiderio, di essere
          talvolta anche rumorosamente -                  la fiducia, perché questo è un              accolta, riconosciuta, custodita…
          comunicano il loro no-vax. «C’è un              momento nel quale ci troviamo di            tutelata; e non avviene senza rischi
          negazionismo suicida che non saprei             fronte a un’alternativa: non                né senza un affidamento. Nulla è
          spiegare - ha dichiarato papa                   comprendere e non accettare quello          garantito una volta per tutte. Si vive
          Francesco in un’intervista del 10               che non riusciamo a decifrare;              tra promesse e precarietà. Certi che la
          gennaio - io credo che eticamente               oppure fidarsi, evitando di nutrirsi di     stessa fiducia non è una consegna
          tutti debbano prendere il vaccino, è            sospetti ugualmente incontrollabili.        passiva o ingenua di sé alla vita, agli
          un’opzione etica, perché tu ti giochi           Scegliere di fidarsi è un atto necessario   altri; piuttosto, l’ostinato desiderio di
          la salute, la vita, ma ti giochi anche la       per vivere, che riguarda tanti altri        veder fiorire o di recuperare la vita,
          vita di altri». Anch’io mi chiedo come          aspetti della nostra esistenza. Non si      fidandosi di chi ama la vita e gli altri
          sia possibile che molte persone,                può essere persone senza credere,           come me.
          anche credenti, arrivino a                      perché credere mi permette di vivere        Sento sempre più belle e confortanti,
          dimenticare gli importanti passi e i            le relazioni con gli altri. Per questo      oltre che in questa fase provocatorie,
          benefici che sono arrivati all’umanità          anche le difficoltà di accettazione del     le parole di Gesù: «Ho pregato per te,
          grazie ai vaccini. In verità, da quando         vaccino ci confermano che dovremmo          perché la tua fede non venga meno»
          sono stati scoperti, essi hanno salvato         re-imparare a credere nell’altro,           (Lc 22,32). Tradotto: perché la tua
          vite umane e contribuito a far                  dovremmo investire molte energie per        fiducia non arretri.
          scomparire diverse malattie mortali.            una rieducazione a questa fiducia, oggi                            ✠ Antonello Mura
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                                 La Chiesa: un corpo vivo
                                 4 | LA PAROLA DEL PAPA

                                                                                                                       di Filippo Corrias
                                                                                                                               parroco di Arbatax

          Papa Francesco, nei consueti
          auguri alla Curia romana,
          nell’imminenza delle
          festività natalizie, ha rivolto
          ai presenti un discorso molto
          articolato. Ne consigliamo la
          lettura integrale. In questa
          sede proponiamo ai nostri
          lettori alcuni stralci, tra i

          I
          più significativi, che
          meritano una riflessione sul
          nostro essere membra vive
          della Chiesa.

                  l tempo
                  dello Spirito
                  «Siamo spaventati
                  dalla crisi non solo
          perché abbiamo dimenticato
          di valutarla come il Vangelo
          ci invita a farlo, ma perché
          abbiamo scordato che il Vangelo è il            le nostre analisi ecclesiali sembrano     giornali – questo è di tutti i giorni –
          primo a metterci in crisi. Il tempo della       racconti senza speranza. Una lettura      invece i segni di speranza fanno notizia
          crisi è un tempo dello Spirito. Anche           della realtà senza speranza non si        solo dopo molto tempo, e non sempre».
          davanti all’esperienza del buio, della          può chiamare realistica. La speranza
          debolezza, della fragilità, delle               dà alle nostre analisi ciò che tante      No al conflitto
          contraddizioni, dello smarrimento,              volte i nostri sguardi miopi sono         La logica del conflitto cerca sempre
          non ci sentiremo più schiacciati, ma            incapaci di percepire. Dio risponde a     i “colpevoli” da stigmatizzare e
          conserveremo costantemente                      Elia che la realtà non è così come l’ha   disprezzare e i “giusti” da giustificare.
          un’intima fiducia che le cose stanno            percepita lui: “Su, ritorna sui tuoi      La Chiesa, letta con le categorie di
          per assumere una nuova forma,                   passi verso il deserto di Damasco;        conflitto – destra e sinistra,
          scaturita esclusivamente                        […] Io, poi, riserverò per me in          progressisti e tradizionalisti –
          dall’esperienza di una Grazia nascosta          Israele settemila persone, tutti i        frammenta, polarizza, perverte,
          nel buio».                                      ginocchi che non si sono piegati a        tradisce la sua vera natura: essa è un
                                                          Baal e tutte le bocche che non            Corpo perennemente in crisi proprio
          Il senso della crisi                            l’hanno baciato”. Non è vero che lui      perché è vivo, ma non deve mai
          «La riflessione sulla crisi ci mette in         sia solo: è in crisi».                    diventare un corpo in conflitto, con
          guardia dal giudicare frettolosamente                                                     vincitori e vinti. La novità introdotta
          la Chiesa in base alle crisi causate            Dio guida la storia                       dalla crisi voluta dallo Spirito
          dagli scandali di ieri e di oggi, come          «Dio continua a far crescere i semi del   non è mai una novità in
          fece il profeta Elia che, sfogandosi            suo Regno in mezzo a noi. Sono molti      contrapposizione al vecchio, bensì
          con il Signore, gli presentò una                coloro che danno testimonianza con il     una novità che germoglia dal vecchio
          narrazione della realtà priva di                lavoro umile, discreto, senza             e lo rende sempre fecondo».
          speranza: “Sono pieno di zelo per il            pettegolezzi, silenzioso, leale,
          Signore, Dio degli eserciti, poiché gli         professionale, onesto. Anche il nostro    Infine…
          Israeliti hanno abbandonato la tua              tempo ha i suoi problemi, ma ha anche     «Sotto ogni crisi c’è sempre una
          alleanza, hanno demolito i tuoi altari,         la testimonianza viva del fatto che il    giusta esigenza di aggiornamento.
          hanno ucciso di spada i tuoi profeti.           Signore non ha abbandonato il suo         La Chiesa è sempre un vaso di creta,
          Sono rimasto solo ed essi cercano di            popolo, con l’unica differenza che i      prezioso per ciò che contiene e non
          togliermi la vita”. Quante volte anche          problemi vanno a finire subito sui        per ciò che a volte mostra di sé».
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                                 “Uno solo è il vostro Maestro
                                 5 | VITA DIOCESANA

                                 e voi siete tutti fratelli”

          I
                                                                                                                             di Virgilio Mura
                                                                                                                            Ufficio Pastorale della Salute

                 l versetto evangelico che fa da          della Pasqua, compimento delle               prostrazione fisica e morale di Gesù
                 sfondo alla proposta di questa           profezie del servo sofferente di Yhwh,       consapevole della sua scelta di fedeltà
                 Giornata Mondiale del Malato             fondamento autorevole della missione         al Padre. Il Signore vive la sua ultima
                 2021 è tratto dal vangelo di             di Cristo che non è “venuto per essere       ora nella preghiera e nell’offerta,
          Matteo (Mt 23, 8) e ci aiuta a mettere          servito ma per servire e dare la propria     gettandosi a terra. Accogliere la
          in evidenza una modalità particolare            vita in riscatto per molti”.                 volontà del Padre è il compimento di
          che alle volte abbiamo quando                   L’autorevolezza del Maestro diventa          quell’adesione personale alla verità che
          incontriamo le persone nella loro               servizio di amore, donazione di sé agli      Cristo ha annunciato e testimoniato in
          fragilità: sentirsi maestri e guide di          altri e esempio del sapersi prendere         tutta la sua vita: è nell’andare incontro
          altri o assumere un atteggiamento               cura e farsi carico delle fragilità          alla morte che un testimone conferisce
          paternalistico nei loro confronti. Cosa         dell’altro. Il secondo episodio lo           un significato compiuto alla propria
          le rende pericolose? La provocazione            ritroviamo nell’ora del Getsemani: la        esistenza.
          del vangelo “Uno solo è il vostro                                                            Dalla cattedra della croce, Gesù – il
          Maestro e voi siete tutti fratelli” tende                                                    giusto – che si è caricato di tutte le
          piuttosto a snidare la tentazione di                                                         nostre sofferenze prendendo su di sé
          possedere le persone, non lasciando lo                                                       tutte le nostre colpe, ci insegna a
          spazio al predominio quanto piuttosto                                                        sperare contro ogni speranza; a sentire
          aprendo la strada al servizio, alla                                                          che le mani di Dio sono più forti di
          capacità autentica di sapersi prendere                                                       qualsiasi mano potente degli uomini.
          cura del prossimo. La riflessione, ora,                                                      Un solo dito di Dio è più forte
          verte sul tema centrale della relazione                                                      dell’intero potere di Satana. Perciò,
          interpersonale di fiducia, quale                                                             anche quando la salute viene meno e
          fondamento della cura olistica del                                                           la prova ci pare troppo dura, terribile e
          malato, cioè della cura della persona                                                        angosciosa, noi dobbiamo ripetere a
          in tutta la sua interezza, corpo e                                                           noi stessi e ai nostri fratelli: nelle tue
          spirito, mente ed emozioni. In realtà                                                        mani Signore, “Io sono tranquillo e
          siamo chiamati a riflettere e rendere                                                        sereno come bimbo svezzato in braccio a
          operativo il nostro comune impegno di                                                        sua madre”. Stare, insieme con Maria,
          prossimità cristiana verso chi soffre,                                                       ai piedi della croce di Gesù è come
          ricordandoci dell’esempio di Gesù, il                                                        immergersi nel grande mistero della
          Cristo, l’unico Mastro di tutti. Egli si fa                                                  Redenzione, per diventarne anche noi
          testimone di questo: autorevole,                                                             una fedele manifestazione.
          carismatico, potremo dire molto
          seduttivo, disegna la sua posizione
          nella relazione, inginocchiandosi.
          Per meglio comprendere possiamo                   Preghiera per la XXIX Giornata mondiale del malato
          collegare il gesto dell’inginocchiarsi a          Padre santo, noi siamo tuoi figli e tutti fratelli.
          due episodi della vita di Cristo: il              Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi e per tutta l’umanità.
          segno della lavanda dei piedi e                   Aiutaci a rimanere nella tua luce per crescere nell’amore vicendevole,
          l’agonia nel Getsemani. Nella lavanda             e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito.
          dei piedi il Maestro e Signore                    Gesù figlio amato, vero uomo e vero Dio, Tu sei il nostro unico Maestro.
          consegna un ultimo autorevole                     Insegnaci a camminare nella speranza.
          insegnamento ai suoi apostoli                     Donaci anche nella malattia di imparare da Te ad accogliere le fragilità della vita.
          lasciando loro l’esempio supremo                  Concedi pace alle nostre paure e conforto alle nostre sofferenze.
          dell’amore e del servizio vicendevole.            Spirito consolatore, i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza.
          Gesù ripete la mansione dei servi in              Dona sollievo all’umanità afflitta dalla pandemia e da ogni malattia.
          una casa: alzarsi, deporre le vesti,              Cura con il Tuo amore le relazioni ferite, donaci il perdono reciproco,
                                                            converti i nostri cuori affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri.
          cingersi di un asciugatoio, lavare i
                                                            Maria, testimone della speranza presso la croce, prega per noi. Amen
          piedi e asciugarli. Il deporre le vesti e il
          diventare servo di tutti è anticipazione
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                                 Credeva in ciò che diceva
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                                 e in ciò che celebrava

          E
                                                                                                     di Tonino Loddo

                       ra talmente conosciuto don
                       Pirarba, che di lui tutti
                       sanno tutto. Ripercorrerne         Il ricordo di don Vincenzo Pirarba,
                       l’esistenza appare quindi          uomo di fede e cultura, nelle molteplici
          operazione non facile. Uomo dalle
          grandi risorse organizzative, aveva             attività svolte durante il suo ministero
          capito fin dagli anni del seminario che
          l’attività incessante, il coinvolgimento
          diuturno, la dedizione costante al
          tessuto ecclesiale doveva essere
          l’humus su cui fondare il proprio
          impegno per far crescere la fede in un
          tempo un po’ turbolento e distratto
          come quello che sul finire degli anni
          Sessanta ne attendeva l’azione
          pastorale. E così è sempre stato.
          Volenteroso e disponibile, attento a
          ogni pur minima esigenza, coraggioso
          e perfino intemperante quando le
          necessità gli sembrava lo richiedessero,
          costituì e ricostruì nelle varie comunità
          cui il vescovo lo affidava e che gli
          affidava, gruppi e movimenti con
          un’attenzione tutta particolare alla
          Madre di Dio. La sua sorgente di luce
          interiore era lo Spirito Santo che
          scopriva meditando la Parola e forte
          era anche il legame che univa il suo
          sacerdozio allo Spirito e alla sua
          missione.
          Il Roveto ardente è, forse, tra le forme
          di apostolato che prediligeva, quella
          che maggiormente incarna questa sua
          passione. Nata nel cuore del
          Rinnovamento nello Spirito, era il suo
          modo privilegiato di incontrare le
          persone per farle crescere nella fede.
          Perciò, ogni venerdì, per decine e
          decine di anni arrivano alla sua chiesa
          da ogni dove, persone di ogni
          estrazione e con ogni problema, e per
          tutti ha una parola di consolazione e di
          benedizione.
          Per tempo aveva intuito l’importanza
          dei news media, e le dirette Facebook
          contribuivano a portarne la parola di
          speranza nelle case anche le più
          lontane, dovunque suscitando
          sentimenti di fede e di conversione. Il
          Consiglio Pastorale, il Gruppo
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                                                                     Don Vincenzo, coraggioso
                                               7 | VITA DIOCESANA

                                                                     testimone di Dio
                         Liturgico, la Caritas, le Associazioni      L’11 dicembre si sono svolti                 stato un segno straordinario di cosa si-

                                                                     N
                         Mariane, gli Scouts, i Gruppi di            a Villagrande Strisaili i funerali di don    gnifichi vivere un ministero nella Chiesa,
                         Preghiera legati al carisma fondativo       Vincenzo Pirarba, deceduto anche             tanto più oggi, quando anche tra i cri-
                         del Rinnovamento nello Spirito (RnS),       a causa del Covid-19. Alcuni stralci         stiani praticanti c’è una lettura fuorviante
                         erano i fiori all’occhiello di una Chiesa   dell’omelia del vescovo Antonello            del servizio sacerdotale, fino a pensare
                         in movimento, altamente operativa e                                                      che nella Chiesa si applichino i criteri
                         attenta alle esigenze dei tempi. Né                       el suo ministero, don Vin-     del “mi piace” o del “non mi piace”.
                         possiamo scordare l’attenzione per la                    cenzo è stato assistente nel    Continuo a pensare, che a 73 anni aver
                         cultura di cui andava particolarmente                    Seminario, Vicario parroc-      accettato di cambiare sia stato un gesto
                         fiero e che sempre è da collocare in                     chiale a Sant’Andrea in Tor-    che assomiglia a un capolavoro di di-
                         questo più vasto impegno di                 tolì, Seui e Jerzu; parroco ad Arzana        sponibilità e di servizio».
                         evangelizzazione continua. Partendo         per 34 anni e ultimamente a Talana. Il       Ricordandone anche altri passaggi, il
                         dal suo volume I problemi del               vescovo Antonello, nell’omelia della S.      vescovo Antonello ha evidenziato in lui
                         Meridione in Mons. Virgilio (1980),         Messa, ha reso grazie a Dio per la sua       la forza della preghiera, la sua fede «nei
                         ancora al presente fondamentale per         vita e il suo ministero, ricordando che      miracoli che possono avvenire, inse-
                         chi intende studiare il grande vescovo      le parole di Isaia piacevano certamente      gnandoci a superare le razionalità sterili
                         d’Ogliastra, fino alla pluridecennale       a don Vincenzo, che sapeva «sferzare         che qualche volta non permettono a
                         direzione del giornale diocesano            come un profeta quando la fede delle         Dio di operare. Lo sento – ha aggiunto
                         “L’Ogliastra” (1989-2014), passando         comunità non incideva sulla vita o quan-     – anche come un artefice del cammino
                         per i “Quaderni arzanesi” e giù fino al     do la vita nulla aveva a che fare con la     dell’Ogliastra contemporanea, con la
                         periodico “Arzana con Maria”, è             fede», così come le parole del Vangelo,      sua passione tutta d’un pezzo, anche
                         possibile osservare nell’attività di don    con le quali Gesù provoca le folle, si po-   come attento osservatore di quanto av-
                         Pirarba una linea continua di impegno       trebbero tradurre in bocca a don Pirarba:    veniva nella realtà in quanto direttore
                         severo e profondo in favore della           «Abbiamo suonato il flauto e non avete       del giornale diocesano L’Ogliastra, che
                         promozione della conoscenza.                gioito, abbiamo cantato un lamento e         ha diretto con il piglio di chi non si tira
                         La sua fama di oratore potente e            non vi siete pentiti; cosa volete davvero?   indietro, quando temi e problemi fon-
                         coinvolgente, la sua qualità di storico e   Non sapete scegliere con sapienza! Non       damentali andavano affrontati».
                         di teologo (si era laureato in teologia a   distinguete più tra un indemoniato e         «Mentre si sta chiudendo questo 2020
                         Cagliari nel 1979), la sua eccezionale      un amico!». «Lui – ha detto il Vescovo –     tormentato e triste, che affidiamo al Si-
                         capacità nel trasmettere le proprie         non amava vedere in nessuno una ras-         gnore, difficile dimenticare – ha sottoli-
                         convinzioni, il coraggioso e talvolta       segnata esperienza della vita e della        neato inoltre il Vescovo – che per don
                         perfino eccessivo ardimento nel             fede. La cosa più bella, lo dico per me e    Vincenzo è stato davvero un anno di
                         difenderle, travalicano rapidamente i       per noi tutti – ha continuato – è che        grande prova, con quel 7 maggio che lo
                         confini della diocesi, approdando là        amava la Chiesa senza compromessi,           vide rapinato e maltrattato, fino a indi-
                         dove c’era da meditare, crescere e          per la quale era disposto a esporsi, a       gnarlo come uomo e come ministro. E
                         discutere. Ma lui era fatto così: non       manifestare e a combattere. Battagliero      poi l’esperienza dell’epidemia, che bru-
                         amava le mezze misure e le                  fino ad apparire talvolta guerriero, sem-    talmente ce l’ha portato via e che lui ha
                         esuberanze se le sentiva nella carne        pre militante, sempre pronto a cogliere      affrontato con un po’ di paura, secondo
                         oltre che nel cuore e nulla lo fermava.     tutti segnali che positivamente o no,        le sue stesse parole in questi mesi,
                         Perciò, non si piegò mai di fronte a        meritassero una parola, un impegno.          perfino sorprendenti. Impossibile non
                         velate minacce, ad atteggiamenti            Ha amato la comunità di Arzana infini-       volergli bene – ha poi concluso – quando
                         oltraggiosi, a condizionamenti subdoli      tamente e Arzana aveva bisogno, in           lo si ascoltava e lo si percepiva come un
                         e striscianti. Non ebbe tentennamenti       quel tempo, di uno come lui, uno che         appassionato; impossibile non volergli
                         nel prendere decisioni, anche               alzasse la voce e che conoscesse l’animo     bene, anche quando si era in disaccordo
                         impopolari, e tirò dritto, sempre e         delle persone, uno che non indietreg-        con lui. Maria Vergine, da lui tanto
photo by Sergio Cannas

                         comunque, per la sua strada.                giasse di fronte ai pericoli di ogni tipo,   amata e invocata, quella Regina della
                         Ecco. Ciò che più ci mancherà di lui è      uno che ricordasse testardamente le pa-      Pace che non dimenticava mai di pre-
                         la sua dirittura morale: credeva in ciò     role del Vangelo senza tentennamenti.        sentare e di implorare, lo accompagni
                         che diceva e in ciò che celebrava. E        L’accettazione poi del suo trasferimento     alla meta ultima e definitiva, nella quale
                         questa è la sua eredità.                    a Talana – ha ricordato Mons. Mura – è       ha confidato e sperato».
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                                 Don Paolo, tanto silenzio dopo
                                 8 | VITA DIOCESANA

                                 un ministero ricco di iniziative

          I
          Le esequie di don Paolo Loi
          nelle parole del Vescovo Antonello

                  l 4 dicembre si sono svolti a
                  Jerzu i funerali di don Paolo
                  Loi. Nella sua vita sacerdotale
                  ha svolto il ministero
          in Cattedrale, nel Seminario e, come
          parroco, ad Arbatax, Escalaplano e
          Cardedu.
          Nell’omelia della S. Messa il vescovo
          Antonello ha ricordato quanto la sua
          immagine di sacerdote operoso e
          geniale l’abbia accompagnato in tutto
          il suo ministero. Tutti infatti, nelle
          parrocchie dove ha svolto il suo
          servizio, lo ricordano pieno di idee e
          ricco di iniziative, sempre pronto a
          servire con costanza le sue comunità.
          Il Vescovo, ricordando l’immagine del
          Buon Pastore, ha riconosciuto in don
          Paolo un collaboratore fedele e
          generoso, capace con intelligenza e
          fiducia di portare la Parola di vita tra
          le famiglie.
          Tutto questo in contrasto con
          gli ultimi anni, quando, dal 2005               secoli, per conseguire una formazione
                                                                                                                              Don Paolo Loi il giorno

          – causa problemi di salute –                    umana, culturale, spirituale
                                                                                                                   della sua ordinazione sacerdotale

          ha dovuto lasciare la parrocchia,               necessaria ai sacerdoti.
          vivendo in solitudine, accettando               Nella vita apostolica-sacerdotale          qui da Lanusei, spero di averti dato
          – come ha detto il Vescovo – di vivere          vissuta in varie comunità, hai dato il     briciole del mio tempo. Nella tua
          come «chi riteneva di non poter dare            meglio dei doni ricevuti dal Signore       ultima permanenza in ospedale,
          più nulla, quasi felice di aver adottato        con tenacia, perseveranza e fedeltà a      non dimenticherò mai con quale
          i suoi ritmi ripetitivi e                       tutti note.                                esemplare insistenza, chiedevi
          immodificabili», ma con «occhi                  Privilegiavi lavorare tra i ragazzi e i    al personale infermieristico
          sempre sereni, persino gioiosi quando           giovani nella scuola, in oratorio, nella   che ti assisteva: «Voglio il cappellano!
          lo si incontrava e si ricordavano               catechesi, nella liturgia, col canto e     Mi devo confessare!».
          eventi e passaggi del suo servizio che          con lo sport. A questo metodo di           Abbiamo celebrato il sacramento del
          aveva ben impressi nella memoria».              apostolato ci aveva preparato la           perdono e della pace, dono di Gesù
                                                          formazione del Seminario Regionale         risorto alla Chiesa: io l’ho invocato
                                                          (8 anni), senza dimenticare gli esempi     per te e poi tu per me. Nutrendoti
          Caro don Paolo…                                 vissuti e appresi dai vice parroci e       ancora con gioia di Gesù Eucaristia, ti
          Avviati al Seminario e sempre                   parroci incontrati nel nostro cammino      ho lasciato ricco di Dio, colui che è
          sostenuti dal grande parroco can. Dott.         di preparazione o nei primi anni di        stato sempre lo scopo della nostra
          Onorio Stochino, nativo di Arzana,              sacerdozio (campi scuola e colonie:        vita, donandolo anche ai molti fratelli
          percorriamo insieme il cammino                  Bau Mela, Arbatax, ecc.).                  e sorelle incontrati nel nostro lungo
          seminaristico fino al presbiterato (3           Il terzo tempo della nostra vita, caro     impegno apostolico (55 anni).
          luglio 1965). La conoscenza con te,             don Paolo, divenuti entrambi più           Don Paolo, ricordati di noi nel Regno
          don Paolo, è maturata con gli anni in           maturi, ci ha resi più vicini e io,        del Padre-Amico.
          Seminario, palestra, allora come da             prima come parroco di Ulassai e poi                              Don Virgilio Mura
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                                   9 | VITA DIOCESANA

                                   INDIOCESI
          Nomine in Diocesi
          I  l vescovo Antonello, in data 16
             dicembre 2020, ha nominato
          Don Marco Congiu Amministratore
          parrocchiale della parrocchia                                                            La Madonna di Loreto
          di Santa Marta in Talana. Il Vescovo
          affidando la comunità cristiana
                                                                                                   in Ogliastra
          a Don Marco, ancora scossa dalla                                                         Ricorre quest’anno in tutta Italia il Giubileo della
          morte del suo parroco Don Vincenzo                                                       dedicazione della Madonna di Loreto come Patrona
          Pirarba, prega con lui e con tutta la                                                    degli aviatori civili e militari. È stata, dunque,
          parrocchia affinché il Signore, che                                                      organizzata per opera dell’Aviazione civile e
          viene nel suo Natale, conforti e                                                         dell’Aeronautica Militare una Peregrinatio Mariae con
          incoraggi il cammino di tutti.                                                           l’immagine della Vergine Lauretana benedetta da
          Don Marco, nato a Lanusei il                                                             Papa Francesco che sosterà nei diversi aeroporti e
          12.07.1988 e ordinato presbitero                                                         basi militari e nelle parrocchie dove sarà accolta.
          ad Arbatax il 27.09.2015,                                                                Dal 27 gennaio al 7 febbraio sarà in Sardegna. In
          continuerà in questa fase a essere                                                       Ogliastra, sarà accolto dalle comunità di Villaputzu
          anche Amministratore parrocchiale                                                        (San Lorenzo), Perdasdefogu, Escalaplano
          di Urzulei.                                                                              e Jerzu, dal 27 al 31 gennaio.

          Il nuovo Consiglio                      Don Marco Congiu nominato dal vescovo            I vincitori dei Concorsi diocesani
                                                  Antonello Amministratore di Talana
          presbiterale                                                                             A conclusione dell’anno, anche senza un momento
                                                  In alto a destra la statua                       pubblico di premiazione, la Diocesi ha comunicato
          Componenti di diritto:                  della Madonna di Loreto che sarà                 i vincitori dei due Concorsi che ogni anno sono
          Don Giorgio Cabras;                     in Ogliastra dal 27 al 31 gennaio                promossi dalla Diocesi.
          Don Michele Congiu;                                                                      Premio San Giorgio.
          Don Luigi Murgia;                            La Commisione giudicatrice del concorso     Il vincitore unico di quest’anno è lo scrittore
          Don Mariano Solinas,                                  ha premiato per la prima sezione   e giornalista Tonino Loddo, premiato per il libro
          Don Franco Serrau,                            il presepio presentato dalla Cooperativa   La piccola sposa, Vita e scritti di Amalia Usa, edito
          Don Luca Fadda.                                    geriatrica di Casa Serena a Lanusei   da Ogliastra edizioni. A lui viene attributo per
          Componenti eletti nelle Foranie:                                                         la Sezione saggistica, opere edite, il premio di euro
          Don Piergiorgio Pisu;                                                                    500,00. Per il 2020, nella sezione Fotografia
          Don Marco Congiu;                                                                        e cortometraggi, non vengono attributi dei premi.
          Don Alfredo Diaz,                                                                        Concorso presepi.
          Don Pietro Sabatini.                                                                     La commissione – che ringrazia a nome della Diocesi
          Componente dei religiosi:                                                                tutti i partecipanti – dopo aver esaminato le risposte
          Padre Enrico Mascia.                                                                     pervenute alla XII edizione, con particolare
          Componente eletto dal Capitolo                                                           attenzione al tema di quest’anno: È nato per voi un
          della Cattedrale:                                                                        Salvatore! e verificata la creatività con il quale è
          Mons. Minuccio Stochino.                                                                 stato manifestato nel presepio, ha premiato per la
          Componenti eletti tra i presbiteri                                                       prima Sezione (parrocchie, famiglie, enti, rioni) il
          ordinati negli ultimi vent’anni:                                                         presepio presentato dalla Cooperativa geriatrica di
          Don Roberto Corongiu;                                                                    Casa Serena a Lanusei (euro 400,00), mentre per
          Don Giuliano Pilia.                                                                      la seconda Sezione, relativa alle scuole, ha premiato
          Componenti eletti tra i presbiteri                                                       la Scuola secondaria di Primo grado di Villanova
          con età a partire da 50 anni:                                                            Strisaili (euro 400,00). Inoltre il Premio, che
          Mons. Piero Crobeddu;                                                                    riconosce un particolare valore all’opera presentata,
          Don Ignazio Ferreli.                                                                     è stato attribuito al presepe della parrocchia di San
                                                                                                   Pietro Apostolo in Perdasdefogu (euro 100,00).
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                                 “Voi siete la luce del mondo”
                                 10 | LA PAROLA E LA VITA

                                                                                                                      di Giovanni Deiana

          Il cristiano coerente è un raggio di luce        io mando voi», (Gv 20,21). Di fronte a     contesto, l’autore sacro ci dice che il
          per il mondo che lo circonda                     un compito così impegnativo è              mondo era dominato dal buio e
                                                           giustificato un senso di smarrimento;      perciò la terra era deserta (Gen 1,2).
                                                           perciò Gesù li rassicura: «Io sono con     Senza luce non è possibile la
          Abbiamo appena celebrato le feste                voi tutti i giorni, fino alla fine del     vegetazione! In altre parole, essa è la
          Il simbolo della luce.

          natalizie durante le quali abbiamo               mondo» (Mt 28,20).                         premessa indispensabile per ogni
          meditato sulla straordinaria figura di                                                      forma di vita. Ma se vogliamo
          quel bambino che doveva cambiare la                                                         cogliere la ricchezza del vocabolo
          storia del mondo. Il vangelo di                  Per capire che cosa il cristiano deve      dobbiamo notare anche la
                                                           Ma cosa significa essere luce?

          Giovanni, volendo delineare il                   portare al mondo è necessario              contrapposizione con il termine
          compito che doveva svolgere nel                  approfondire il termine “luce”. Gen        “tenebra”. La luce elimina il buio.
          corso della sua vita, lo riassume come           1,3 la pone proprio all’inizio della
          “luce del mondo”: «La luce vera,                 creazione: «Dio disse: “Sia la luce!”. E
          quella che illumina ogni uomo» (Gv               la luce fu. Dio vide che la luce era       Per capire il simbolo della luce
                                                                                                      La luce simbolo della divinità.

          1,9). La Chiesa primitiva era tanto              cosa buona e Dio separò la luce dalle      dobbiamo tener presente quanto
          convinta di questa verità che quando             tenebre» (Gen 1,3-4). Se leggiamo il       viene affermato da San Giovanni:
          ha deciso di fissare una data per la
          sua nascita ha scelto la data del
          solstizio d’inverno, in cui Roma
          celebrava la festa del sol Invictus (il
          sole che vince).

          Portare la luce diventa

          San Matteo trasferisce il compito di
          il compito di ogni cristiano.

          Gesù a ogni uomo che decide di
          aderire al messaggio portato da Gesù.
          Per capire l’importanza della frase
          bisogna tener presente che essa è
          collocata a conclusione delle
          beatitudini (Mt 5,3-12) le quali
          definiscono la nuova identità del
          cristiano. Gli studiosi pongono
          l’accento sul contesto: Gesù proclama
          il suo messaggio da una montagna e
          così dichiara superata la Legge
          Mosaica che Dio aveva dato a Mosè
          sul monte Sinai. Gesù, nel discorso
          della montagna (Mt 5-6) precisa che
          le sue parole non vogliono abolire
          quanto era stato insegnato da Mosè,
          ma vogliono completarlo: «Non
          crediate che io sia venuto ad abolire la
          Legge o i Profeti; non sono venuto ad
          abolire, ma a dare pieno compimento»
          (Mt 5,17). Per attuare questa sua
          missione Gesù, alla fine della sua vita,
          incarica i suoi discepoli di continuare
          quello che aveva appena iniziato:
          «Come il Padre ha mandato me, anche
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                                 11 | LA PAROLA E LA VITA

          «Questo è il messaggio che abbiamo               Paolo dal canto suo, scrivendo a
          udito da lui e che noi vi annunciamo:            Timoteo, richiama lo stesso concetto:      Torniamo al testo di Matteo che
                                                                                                      Il cristiano proietta nel mondo la luce di Dio.

          Dio è luce e in lui non c’è tenebra              Dio è «il solo che possiede                assegna al cristiano il compito di
          alcuna» (1 Gv 1,5). Dio è il bene                l’immortalità e abita una luce             essere “luce del mondo”. Dobbiamo
          per eccellenza ed è l’opposto del male           inaccessibile: nessuno fra gli uomini      riconoscere che prima del
          ossia il peccato. È ancora l’apostolo            lo ha mai visto né può vederlo»            cristianesimo la comunità di Qumran
          che chiarisce questo concetto:                   (1Tm 6,16). Il cristianesimo,              definiva “figli della luce” i membri
          «Se diciamo di essere in comunione               identificando Dio con la luce, si          che facevano parte della
          con lui e camminiamo nelle tenebre,              riallaccia a una lunga tradizione che      congregazione e figli delle tenebre
          siamo bugiardi e non mettiamo                    addirittura trova la prima                 tutti gli altri. Nella Regola della
          in pratica la verità. Ma se                      testimonianza nel mondo                    comunità, ritrovata tra gli scritti che
          camminiamo nella luce, come                      mesopotamico dei sumeri.                   questi monaci pre-cristiani ci hanno
          egli è nella luce, siamo in comunione            Questo misterioso popolo, vissuto          lasciato, è precisato il significato di
          gli uni con gli altri, e il sangue               nel 3000 a. C., al quale dobbiamo          “figli della luce”: «Nella sorgente della
          di Gesù, il Figlio suo, ci purifica              la prima forma di scrittura, quando        luce è la stirpe del bene e dalla fonte
          da ogni peccato» (1Gv 1,6-7). San                ha voluto rappresentare graficamente       della tenebra proviene la stirpe del
                                                                                 il nome del Dio      male. I “figli della luce” illuminati
                                                                                 supremo,             dallo spirito vivono in “umiltà,
                                                                                 ha utilizzato        pazienza, grande amore, saggezza,
                                                                                 l’ideogramma         sapienza somma» (IV,3). Già l’Antico
                                                                                 della stella: per    Testamento aveva attribuito alla
                                                                                 loro la divinità     Sapienza lo splendore della luce: «La
                                                                                 costituiva           sapienza è …emanazione genuina
                                                                                 la luce che li       della gloria dell’Onnipotente. È
                                                                                 guidava nel          riflesso della luce perenne, uno
                                                                                 cammino della        specchio senza macchia dell’attività di
                                                                                 vita. Fu in modo     Dio e immagine della sua bontà. …
                                                                                 particolare          Ella in realtà è più radiosa del sole e
                                                                                 la filosofia greca   supera ogni costellazione, paragonata
                                                                                 che ha posto         alla luce risulta più luminosa» (Sap 7,
                                                                                 le basi per il       24-29). Il cristianesimo attinge
                                                                                 rapporto tra luce    abbondantemente a questo materiale
                                                                                 e verità: già i      e lo trasforma in un ideale di vita per
                                                                                 primi filosofi,      i fedeli. San Paolo scrivendo ai
                                                                                 chiamati             Filippesi riassume il modo di essere
                                                                                 presocratici,        luce nella società: «In conclusione,
                                                                                 concepivano la       fratelli, quello che è vero, quello che è
                                                                                 conoscenza           nobile, quello che è giusto, quello che
                                                                                 come luce,           è puro, quello che è amabile, quello
                                                                                 mentre               che è onorato, ciò che è virtù e ciò
                                                                                 l’ignoranza era      che merita lode, questo sia oggetto
                                                                                 oscurità. Ancora     dei vostri pensieri. Le cose che avete
                                                                                 oggi quando          imparato, ricevuto, ascoltato e veduto
                                                                                 abbiamo a che        in me, mettetele in pratica. E il Dio
                                                                                 fare                 della pace sarà con voi!» (Fil 4,8-9).
                                                                                 con un concetto      Gli uomini non riescono a vedere Dio:
                                                                                 di difficile         al cristiano il compito di renderlo
                                                                                 comprensione lo      presente nella vita quotidiana. Il
                                                                                 definiamo            cristiano coerente è un raggio di luce
                                                                                 “oscuro”.            per il mondo che lo circonda.
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                                 “Tu sei il figlio mio, l’amato”
                                 12 | LA PAROLA E LA VITA

          A
                                                                                                                           di Carlo Manunza SJ
                                                                                                                                                      biblista

                       ll’inizio del secondo               ascoltare le
                       Vangelo, dopo il titolo,            parole che si
                       troviamo Giovanni il                scambiano: «Tu
                       Battista che predica un             sei il Figlio
          battesimo di conversione, di                     mio…».
          penitenza. E troviamo Gesù, che, pur             Queste parole
          non essendo peccatore, si mette in               rivelano a Gesù
          fila con i peccatori, con quelli che             la sua vocazione,
          hanno bisogno di ricevere il                     come la aveva
          battesimo di penitenza: sta “fuori               annunciata il
          posto”. Il Battista lo riconosce, e              profeta Isaia
          riconosce che è fuori posto. Lo                  (42,1): è il Figlio
          vorrebbe allontanare, come                       sul quale il Padre
          faremmo noi con chi sta fuori                    poggia con gioia
          posto…però non lo scaccia e                      la sua
          piuttosto si sente piccolo davanti a             benevolenza.
          lui. Riconosce in Gesù, in                       Ancora oggi il
          quest’uomo fuori posto, qualcosa di              cognome, o
          grande, di divino, che appunto lo fa             nome di
          sentire piccolo. Altri evangelisti ci            famiglia, cioè il
          dicono che la venuta di Gesù, pur                dirti “figlio”, è
          sfiorata dal dubbio nel cuore del                dire “chi sei”, e al tempo stesso è                       Giovanni proclamava: «Viene
          Battista (Mt 11,2-6), è nondimeno la             indicarti il tuo posto e la tua strada                    dopo di me colui che è più
                                                                                                         forte di me: io non sono degno di chi-
          sua gioia piena (Gv 3,26-30):                    nella vita. Il nome, “figlio mio”, è dato     narmi per slegare i lacci dei suoi sandali.
          Giovanni è venuto per rendere                    dall’amore del Padre, come per                Io vi ho battezzato con acqua, ma egli
          testimonianza alla luce (Gv 1,7).                qualunque uomo il dono della vita è           vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco,
          L’accoglienza del Battista fa sì che             dato dall’amore dei genitori, e per           in quei giorni, Gesù venne da Nazareth
          Gesù si immerga, probabilmente                   qualunque battezzato nel battesimo è          di Galilea e fu battezzato nel Giordano
                                                                                                         da Giovanni. E, subito, uscendo dall’ac-
          spogliandosi, e condivida così con i             donato il nome, scelto per noi e per          qua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito
          peccatori non il peccato, ma il gesto            amore dai genitori.                           discendere verso di lui come una colomba.
          di assoluzione, il battesimo, per                Ma questa strada, dell’amore, non è           E venne una voce dal cielo: «Tu sei il
          portare loro la vita nuova. In questo            una marcia trionfale. Subito Gesù è           Figlio mio, l’amato: in te ho posto il
          suo amore è dato riconoscere «lo                 spinto dallo Spirito nel deserto, in          mio compiacimento».           [Lc2,25-38]
          Spirito posarsi su di lui»: l’intero             mezzo alle tentazioni. Tutti sappiamo
          vangelo che segue annuncerà che Dio              che, dopo una scelta di vita, il
                                                                                                         GIOTTO DI BONDONE, Il Battesimo di Cristo,

          è amore per noi, fin da «quando                  sacramento e l’incontro con Dio
                                                                                                         11303-1305 circa, ciclo della Cappella

          eravamo ancora peccatori» (Rm 5,8).              (battesimo, matrimonio, voti religiosi,
                                                                                                         degli Scrovegni, Padova

          È quest’amore, praticato e vissuto, che          ordinazione sacerdotale) sono
          fin dal battesimo permette a Gesù di             soltanto l’inizio, un seme. Il cammino      pur di farci attraversare da vincitori
          «vedere i cieli aperti». Nella Bibbia, i         della vita ci sta ancora davanti, pur       non solo la vita, ma perfino la morte.
          cieli aperti sono il cuore aperto di Dio,        forti dell’amore di Dio riversato in noi    Marco inizia il suo racconto proprio
          da dove vedere come Dio guarda gli               fino a farci riconoscere chi siamo:         con questa certezza raggiunta da
          uomini. Il gesto d’amore di Gesù,                figli, mariti o mogli, padri. Abbiamo       Gesù. Indica così alle nostre vite, oggi
          accolto dal Battista, gli e ci permette          però una certezza, la bussola o la          più che mai in mezzo alle difficoltà,
          di vedere il cuore di Dio e riconoscerlo         mèta che ci attrae, ci guida e ci           che questa certezza di Gesù, anche noi
          nel cuore di Gesù, che ama.                      ricorda che non siamo soli né               possiamo averla, fidandoci e
          Questo è uno dei pochi passi dei                 disperati in questo mondo.                  affidandoci, cioè vivendo, come lui e
          Vangeli sinottici, in cui ci è dato di           Ciò non fa sparire le difficoltà. Anche     con lui, nell’amore del prossimo. Tante
          entrare così in fondo nella confidenza           Gesù attraverserà le tentazioni, ne         volte deboli fra i deboli, ma sempre
          che c’è fra il Padre e Gesù, da riuscire         subirà il peso fino a lasciarsi uccidere,   certi del suo amore e del suo perdono.
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                                 Ecumenismo
                                 13 | VOCABOLARIO ECCLESIALE

                                                                                                                      di Minuccio Stochino

          ecumenismo
          s.m.
          /e·cu·me·nì·ṣmo/
          Movimento universale tendente
          all’unione di tutte le Chiese

          Q
          cristiane e in senso più lato alla
          ricerca di un punto d’incontro fra
          le grandi religioni monoteiste.

                         uando mi è stato chiesto
                         di offrire ai lettori de
                         L’Ogliastra una breve
                         riflessione sulla parola
          «ecumenismo», ho provato un certo
          senso di vertigine. Mi sono guardato
          attorno e mi sono trovato davanti
          una “biblioteca”: ben dieci volumi,
          per oltre 11mila pagine, di
          documenti, editi dalla chiesa
          cattolica su questo argomento!                                                                            Papa Francesco e Bartolomeo ad Assisi
          Confortatevi, ve li dispenso! E                  mondo e danneggia la causa della            dell’unità della Chiesa, ecumenismo,
          allora? Solo qualche piccolissima                predicazione evangelica.                    sono stati fatti grandi passi. La piena
          luce.                                            La seconda, è una presa di coscienza        unità richiederà ancora molta fatica,
          La parola ecumenismo si rifà al con-             che deve portare nei cristiani, a tutti i   non solo a livello istituzionale, ma
          cetto di universale, generale. Pen-              livelli, verso un impegno concreto a        anche a livello di rapporto tra cri-
          siamo subito a concilio ecumenico, che           dialogare in forma costruttiva per tro-     stiani. La fiducia che Dio, il grande
          rimanda a un concilio universale, o di           vare quella unità voluta da Cristo.         costruttore dell’unità, darà alla chiesa
          tutta la chiesa sparsa nel mondo. Nel            Questo desiderio è un segno dei             questa gioia non deve venire mai
          Vaticano II, concilio ecumenico, si              tempi che non deve essere smentito          meno. Papa Benedetto, il 20 aprile
          parla di ecumenismo nel decreto                  da chiusure fuori luogo.                    2005, diceva ai cardinali: «Alimentati
          «Unitatis redintegratio» (UR), restau-           Una terza considerazione viene dal          e sostenuti dall’Eucaristia, i cattolici
          razione dell’unità, e si dice: «[L’ecu-          fatto che il Concilio non parla di          non possono non sentirsi stimolati a
          menismo è l’insieme di] attività,                “chiese”, ma “della chiesa” al singo-       tendere a quella piena unità che Cri-
          iniziative che, a seconda delle varie            lare. Si supera così la visione del Bel-    sto ha ardentemente auspicato nel
          necessità della chiesa e opportunità             larmino che riteneva le comunità            Cenacolo. Di questo supremo anelito
          dei tempi, suscitano e ordinano la               cristiane uscite dalla riforma come         del Maestro divino il Successore di
          promozione dell’unità dei cristiani»             delle “non-chiese”, ossia delle comu-       Pietro sa di doversi fare carico in
          (UR 4). Il testo esige delle considera-          nità separate non solo dall’unica           modo del tutto particolare».
          zioni che non possono lasciare tran-             chiesa, ma anche da Cristo. Ora si          Un felice cammino verso l’unità de-
          quilli i cristiani a qualsiasi                   parla di “fratelli”, dunque di un’unica     v’essere registrato in positivo nello
          confessione appartengano.                        chiesa dove la vocazione all’unità è        studio della Parola di Dio; più diffi-
          La prima, costringe a rendersi conto             dovere della chiesa, comunque sia il        cile pare quando si affronta il pro-
          che tra i cristiani esiste, storicamente,        regime il regime confessionale in cui       blema della partecipazione
          una divisione che si oppone alla vo-             si manifesta.                               eucaristica. È lì, infatti, nella parteci-
          lontà di Gesù Cristo: «Padre che siano           Concludendo le brevi annotazioni, mi        pazione all’unica mensa che la piena
          una cosa sola, come tu sei in me ed io           pare di dover dire che a sessant’anni       unità riceverà il suo sigillo.
          in te» (Gv 17,21). È uno scandalo al             circa dal Vaticano II sulla strada          Non perdiamo la speranza.
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                                     14 | SINTONIE ECCLESIALI

          Appello dei cattolici sardi:
          «È tempo di unità e di buona politica»

          I
          Non ci si salva da soli. Per battere il          e della dottrina sociale della             e attivi per uscire dalla situazione di
          Covid in Sardegna è urgente la “buona            Chiesa, convintamente riproposti           crisi e difficoltà antiche e attuali della
          politica”. Non sprechiamo la crisi!              dalle ultime illuminanti encicliche di     nostra regione».
                                                           Papa Francesco, ci dichiariamo             Il documento parte dall’analisi della
                 nizia con queste tre parole               preoccupati e angosciati – scrivono i      situazione. La Sardegna nel momento
                 d’ordine l’appello inviato da             firmatari del documento residenti in       in cui ha bisogno della più grande
                 un gruppo di oltre cento                  diverse zone della Sardegna – per il       ricostruzione morale sociale ed
                 cattolici ai rappresentanti               precipitare della situazione               economica della sua storia
          istituzionali e alle forze politiche e           economica della Sardegna, con il           contemporanea – che può iniziare
          sociali della Sardegna. Il messaggio             portato di sofferenze materiali e          proprio dalla lotta al Coronavirus e ai
          è chiaro: in questa emergenza                    psicologiche per un numero crescente       suoi devastanti effetti – risulta
          sanitaria, economica e sociale le                di persone appartenenti a tutti gli        paralizzata da un insieme di
          contrapposizioni e i conflitti politici          strati della società sarda, specie dei     contraddizioni che si scaricano
          e partitici devono cadere e lasciare             meno abbienti. Chiediamo pertanto a        soprattutto sui più deboli.
          il posto a una grande unità tra le               tutti, a partire da quanti hanno           I contraccolpi del Covid 19 hanno
          forze politiche e istituzionali. Il bene         responsabilità pubbliche, nelle            ulteriormente aggravato le già
          della Sardegna e della sua gente                 istituzioni e nelle altre organizzazioni   precarie condizioni economiche e
          vale molto di più di piccoli vantaggi            della società, e a tutti gli uomini e a    sociali della Regione.
          elettorali.                                      tutte le donne di buona volontà, un        «L’aggiornamento congiunturale
          «Noi cittadini sardi, cattolici ispirati         impegno corale che, nel rispetto delle     dell’economia della Sardegna del
          dai valori del Vangelo, fedeli agli              differenze delle diverse appartenenze      novembre 2020, pubblicato dalla
          insegnamenti del Concilio Vaticano II            politiche e culturali, ci renda solidali   Banca d’Italia, sottolinea la forte
          photo by Aurelio Candido
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                                 15 | SINTONIE ECCLESIALI

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          negatività di tutte le variabili (molto          organizzata, riguardano scuola (dove           Nell’emergenza attuale, che riguarda
          peggio di quanto accaduto a livello              «si ampliano i divari tra i partecipanti       tutti, a essere maggiormente colpite
          nazionale) dal Pil ai consumi, dalle             a tutti i livelli»), trasporti (si toglie ai   sono, come sempre, le fasce sociali
          esportazioni all’occupazione, dal                sardi il diritto costituzionale alla           più deboli della popolazione.
          fatturato agli ordinativi di tutti i             mobilità), sanità (tagli sistematici agli      È il momento della buona politica,
          settori dall’agricoltura all’industria,          organici e annuncio di riforme                 descritta con le parole di Papa
          dal commercio, all’edilizia dal                  penalizzanti nei confronti dei                 Francesco: «Una politica che non sia
          turismo ai servizi. Gli effetti di questa        territori), farraginosità burocratica          né serva né padrona, ma amica e
          crisi strutturale – si legge nel                 che compromettere i diritti di                 collaboratrice; non paurosa o
          documento articolato in sei punti,               cittadini e imprese spesso «ostacolate         avventata, ma responsabile e quindi
          inviato per conoscenza a tutti i                 anziché sostenute nella funzione di            coraggiosa e prudente nello stesso
          vescovi isolani – avranno pesanti                creare lavoro per uno sviluppo                 tempo; che faccia crescere il
          conseguenze oltreché sul piano                   economico eco-sostenibile».                    coinvolgimento delle persone, la loro
          sociale anche su specifiche situazioni           Tra le emergenze indicate dal gruppo           progressiva inclusione e
          come l’emigrazione dei giovani                   di cattolici anche la famiglia e la            partecipazione; che non lasci ai
          istruiti, l’ulteriore spopolamento dei           politica segnata dal crollo della              margini alcune categorie, che non
          piccoli comuni, l’incremento dei                 partecipazione dei cittadini sardi agli        saccheggi e inquini le risorse naturali
          livelli di povertà».                             eventi elettorali e, spesso, da carenze        […] che sappia armonizzare le
          Le principali emergenze evidenziate              programmatiche e attuative che                 legittime aspirazioni dei singoli e dei
          dal gruppo di cattolici, che non si              rischiano di mettere a repentaglio i           gruppi tenendo il timone ben saldo
          richiamano ad alcuna organizzazione              diritti della persona e perfino del            sull’interesse dell’intera
          o sigla associativa della chiesa                 rispetto della dignità umana.                  cittadinanza».
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