Vaccino, una scelta etica - L'Ogliastra Le nostre feste Il nostro giornale Perdasdefogu. a portata di click Santissimo Salvatore - OgliastraWeb
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L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 2 Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - DCB Cagliari una copia - 1,50 ATTUALITÀ E CULTURA GENNAIO 2021 |numero 1 NELLA DIOCESI DI LANUSEI Vaccino, una scelta etica L’Ogliastra Le nostre feste Il nostro giornale Perdasdefogu. a portata di click Santissimo Salvatore foto di Pietro Basoccu
L'O marzo 017_Layout 1 08/03/17 11.06 Pagina 3 SEGUICI SU www.ogliastraweb.it ... Non perdere neppure un numero del tuo giornale! 3,5$66(9(5,1265/$66,67(1=$(9(1',7$ ',31(80$7,&,'(//(0,*/,25,0$5&+( 1829$$3(5785$&(17525(9,6,21,$872(0272 VIA CIRCONVALLAZIONE EST - LANUSEI - TEL. 0782.41756
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 1 Presunzione di intelligenza 1 | SOT TOVOCE “D di Claudia Carta a un grande potere derivano eclatante, ma pur sempre verità? Che potere è grandi responsabilità”. Parole quello che disconosce discriminazioni e da supereroi. Potere. violenze? Che potere è quello che semina Responsabilità. Ognuno di diffidenza, odio e vendetta, istigando al sopruso questi termini reca in sé una forza dirompente. e all’arroganza, alla caparbia ed egoistica Oserei dire che nei due lemmi è racchiusa presunzione di mantenerlo, quel potere, a ogni un’azione e una reazione uguale e contraria. Roba prezzo, in barba al principio infinitamente più da terza legge della dinamica, certo, ma se grande e prezioso della democrazia e della qualcuno ne volesse indagare il pragmatismo è libertà che da essa deriva? Che potere è quello sufficiente ripercorrere per un attimo la galleria che rende l’uomo più potente del mondo – fotografica che il 6 gennaio scorso ha nell’intricatissimo e delicatissimo (a tratti contraddistinto l’Epifania di Capitol Hill, a profondamente fragile) groviglio di equilibri La cura e il rispetto Washinton, cuore della democrazia a stelle e economici e politici mondiali – infinitamente La copertina per gli altri inizia strisce. Potere. Preso nella sua accezione di solo davanti al mondo? È un potere che dalle nostre azioni, verbo, come facoltà di fare, secondo la propria spaventa. Un grande potere che riesce – è dalle nostre scelte, volontà, mi suggerisce l’idea di riuscire a fare questo il pericolo e la responsabilità maggiore – dalla nostra qualcosa perché ne ho la capacità, perché ne ho a fare breccia nelle teste e negli animi di chi lo responsabilità. la ferma intenzione, perché – per quanto arduo recepisce, di chi lo idealizza, di chi ne fa una Oggi, scegliere e complesso sia l’obiettivo da raggiungere – bandiera e, galvanizzato, riesce persino a sedersi di vaccinarsi è dire posso fare ciò che mi sono prefissato. Se ci sullo scranno più sacro dell’assise istituzionale sì alla vita, è dire affianco l’articolo, trasformandolo in sostantivo, mascherato da sciamano. a chi ci sta accanto, il potere, la questione diventa sottilmente più Diceva bene il giornalista e autore satirico spesso fragile complessa. È qui che entra in ballo la austriaco, Karl Kraus, quando asseriva: «Il potere e indifeso: “Mi prendo responsabilità. Ma anche l’aggettivo grande. dell’agitatore è di rendersi stupido quanto i suoi cura di te”, è compiere Lungi da me l’intenzione di demonizzare il ascoltatori, in modo che questi credano di essere un gesto che si traduce potere, è come sempre l’uso che se ne fa a intelligenti come lui». Gli stupidi non sono solo con “mi stai a cuore”. renderne buono o meno buono il suo effetto. oltre oceano. Diffidiamo da chi urla di più, da chi Non temiamo Straordinario o devastante. Costruttivo o è affetto da sindrome del dito puntato. di prenderci cura di distruttivo. Fecondo o sterile. Che potere è Serve responsabilità. Serve lungimiranza. noi stessi e degli altri. quello che nasconde la verità, scomoda, Serve umiltà. A iniziare da noi.
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 2 Anno 41 | numero 1 Sottovoce 1 Presunzione di intelligenza di Claudia Carta Gennaio 2021 una copia 1,50 euro Ecclesia Direttore responsabile 3 Fiducia, oggi, vuol dire vaccinarsi di Antonello Mura Claudia Carta direttore@ogliastraweb.it 4 La Chiesa: un corpo vivo di Filippo Corrias Redazione 5 Giornata Mondiale del Malato di Virgilio Mura Filippo Corrias Augusta Cabras 6 Credeva in ciò che diceva e in ciò che celebrava di Tonino Loddo Fabiana Carta 7 Don Vincenzo Pirarba, coraggioso testimone di Dio Progetto grafico Aurelio Candido 8 Il ricordo di don Paolo Loi di Virgilio Mura Photo editor 9 In Diocesi Pietro Basoccu Amministrazione 10 “Voi siete la luce del mondo” di Giovanni Deiana Pietrina Comida 12 “Tu sei il figlio mio, l’amato” di Carlo Manunza SJ Redazione e Amministrazione 13 Ecumenismo di Minuccio Stochino via Roma, 108 Appello dei cattolici sardi: «È tempo 08045 Lanusei 14 di Mariano Simoni tel. 0782 482213 di unità e di buona politica» fax 0782 482214 34 Maria Grazia Manias. Nostalgia di Dio di Augusta Cabras www.ogliastraweb.it redazione@ogliastraweb.it Conto corrente postale Dossier | Speciale L’Ogliastra 18 Visto, si stampi n. 10118081 20 Scarica l’app e porta L’Ogliastra con te! di Claudia Carta Abbonamento annuo ordinario euro 15,00 22 Quando a parlare è la fotografia di Fabiana Carta sostenitore euro 20,00 23 Leggere L’Ogliastra e portarla agli altri di Maria Mercedes Boi benemerito euro 100,00 24 La parola ai nostri lettori di Augusta Cabras estero (via aerea) euro 35,00 Autorizz. Trib. Lanusei Attualità n. 23 del 16/6/1982 16 A tu per tu con Gianni Filippini Editore 26 Camera Oscura di Pietro Basoccu L’Ogliastra|Associazione culturale via Roma 102, 08045 Lanusei 28 Protagonisti. Il p. Bonaventura Mameli di Seulo di Tonino Loddo Proprietario 30 Prevenzione e vaccino: così si sconfigge il virus di Claudia Carta Diocesi di Lanusei Via Roma 102 32 Don Patriciello: “La paura nemica 08045 Lanusei di Gigliola Alfaro dell’amore e della solidarietà” Stampa 36 Piuttosto che di Fabiana Carta Grafiche Pilia srl Zona Industriale 37 Asd Tortolì nuota di Alessandra Secci Baccasara 38 Samarcanda: lo scrigno delle meraviglie di Alessandra Secci 08048 Tortolì (OG) tel 0782 623475 di Francesca Lai fax 0782 624538 40 Alla scoperta delle nostre feste. Perdasdefogu www.grafichepilia.it e Giacomo Mameli 42 Un Natale speciale a cura della Scuola Primaria Ist. Compr. di Ilbono 43 #indueparole di Giacomo Serreli 44 Margherita Musella. Custodire la memoria di Fabiana Carta Membro della 46 L’importanza del no nell’educazione dei bambini di Paolo Usai 47 Gli antichi suffragi per i defunti in Ogliastra di G. Luisa Carracoi Federazione Italiana Settimanali Cattolici 48 Agenda del vescovo e della comunità L'Ogliastra, tramite la Fisc aderisce allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione commerciale
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 3 3 | LA PAROLA DEL VESCOVO Fiducia, oggi, vuol dire vaccinarsi D iciamolo senza vergogna. Non ce la facciamo più. Siamo provati e scossi da una lunga stagione di coronavirus; siamo in debito di relazioni e di abbracci, quindi di incontri “in presenza”; siamo penalizzati da un contagio sempre in agguato e mai vinto finora. Dopo il primo tempo c’è stato il secondo, ora anche i tempi supplementari. Una partita infinita. C’è il rischio di vivere in una continua sopravvivenza «e questo, come già notava Aristotele, può andare bene per le altre specie animali, ma non per gli esseri umani. Perché noi non possiamo accontentarci di sopravvivere, vogliamo vivere. E questo è molto di più», riprendendo le parole di G. Savagnone. Il 2021 si è aperto come si era chiuso il 2020, con tante notizie e previsioni Com’è possibile allora non vaccinarsi troppo sottovalutata a tutti i livelli. sui vaccini, ma anche con tanta o consigliare di non farlo? Anche per i credenti ci si potrebbe preoccupazione sui tempi e le “Pericolosi e inutili”, il giudizio dei chiedere, parafrasando modalità della loro negazionisti, con una forte sfiducia un’affermazione biblica: se non somministrazione. La speranza è nella ricerca scientifica. Mentre gli sappiamo credere nell’altro che forte, accompagnata da un’ansia da scienziati ci confermano che la vediamo, nell’uomo, come potremo risultato sempre più palpabile. riduzione dei tempi della avere fede in Dio che non vediamo? Per tutti questi motivi risulta non solo sperimentazione non ha comportato (cf. 1Gv 4,20). in controtendenza, ma anche nessuna approssimazione o La vita, come la fede, è un dono, ma incomprensibile, l’atteggiamento e la improvvisazione. che non procede spontaneamente: ha conseguente scelta di coloro che - La questione centrale mi pare proprio bisogno di desiderio, di essere talvolta anche rumorosamente - la fiducia, perché questo è un accolta, riconosciuta, custodita… comunicano il loro no-vax. «C’è un momento nel quale ci troviamo di tutelata; e non avviene senza rischi negazionismo suicida che non saprei fronte a un’alternativa: non né senza un affidamento. Nulla è spiegare - ha dichiarato papa comprendere e non accettare quello garantito una volta per tutte. Si vive Francesco in un’intervista del 10 che non riusciamo a decifrare; tra promesse e precarietà. Certi che la gennaio - io credo che eticamente oppure fidarsi, evitando di nutrirsi di stessa fiducia non è una consegna tutti debbano prendere il vaccino, è sospetti ugualmente incontrollabili. passiva o ingenua di sé alla vita, agli un’opzione etica, perché tu ti giochi Scegliere di fidarsi è un atto necessario altri; piuttosto, l’ostinato desiderio di la salute, la vita, ma ti giochi anche la per vivere, che riguarda tanti altri veder fiorire o di recuperare la vita, vita di altri». Anch’io mi chiedo come aspetti della nostra esistenza. Non si fidandosi di chi ama la vita e gli altri sia possibile che molte persone, può essere persone senza credere, come me. anche credenti, arrivino a perché credere mi permette di vivere Sento sempre più belle e confortanti, dimenticare gli importanti passi e i le relazioni con gli altri. Per questo oltre che in questa fase provocatorie, benefici che sono arrivati all’umanità anche le difficoltà di accettazione del le parole di Gesù: «Ho pregato per te, grazie ai vaccini. In verità, da quando vaccino ci confermano che dovremmo perché la tua fede non venga meno» sono stati scoperti, essi hanno salvato re-imparare a credere nell’altro, (Lc 22,32). Tradotto: perché la tua vite umane e contribuito a far dovremmo investire molte energie per fiducia non arretri. scomparire diverse malattie mortali. una rieducazione a questa fiducia, oggi ✠ Antonello Mura
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 4 La Chiesa: un corpo vivo 4 | LA PAROLA DEL PAPA di Filippo Corrias parroco di Arbatax Papa Francesco, nei consueti auguri alla Curia romana, nell’imminenza delle festività natalizie, ha rivolto ai presenti un discorso molto articolato. Ne consigliamo la lettura integrale. In questa sede proponiamo ai nostri lettori alcuni stralci, tra i I più significativi, che meritano una riflessione sul nostro essere membra vive della Chiesa. l tempo dello Spirito «Siamo spaventati dalla crisi non solo perché abbiamo dimenticato di valutarla come il Vangelo ci invita a farlo, ma perché abbiamo scordato che il Vangelo è il le nostre analisi ecclesiali sembrano giornali – questo è di tutti i giorni – primo a metterci in crisi. Il tempo della racconti senza speranza. Una lettura invece i segni di speranza fanno notizia crisi è un tempo dello Spirito. Anche della realtà senza speranza non si solo dopo molto tempo, e non sempre». davanti all’esperienza del buio, della può chiamare realistica. La speranza debolezza, della fragilità, delle dà alle nostre analisi ciò che tante No al conflitto contraddizioni, dello smarrimento, volte i nostri sguardi miopi sono La logica del conflitto cerca sempre non ci sentiremo più schiacciati, ma incapaci di percepire. Dio risponde a i “colpevoli” da stigmatizzare e conserveremo costantemente Elia che la realtà non è così come l’ha disprezzare e i “giusti” da giustificare. un’intima fiducia che le cose stanno percepita lui: “Su, ritorna sui tuoi La Chiesa, letta con le categorie di per assumere una nuova forma, passi verso il deserto di Damasco; conflitto – destra e sinistra, scaturita esclusivamente […] Io, poi, riserverò per me in progressisti e tradizionalisti – dall’esperienza di una Grazia nascosta Israele settemila persone, tutti i frammenta, polarizza, perverte, nel buio». ginocchi che non si sono piegati a tradisce la sua vera natura: essa è un Baal e tutte le bocche che non Corpo perennemente in crisi proprio Il senso della crisi l’hanno baciato”. Non è vero che lui perché è vivo, ma non deve mai «La riflessione sulla crisi ci mette in sia solo: è in crisi». diventare un corpo in conflitto, con guardia dal giudicare frettolosamente vincitori e vinti. La novità introdotta la Chiesa in base alle crisi causate Dio guida la storia dalla crisi voluta dallo Spirito dagli scandali di ieri e di oggi, come «Dio continua a far crescere i semi del non è mai una novità in fece il profeta Elia che, sfogandosi suo Regno in mezzo a noi. Sono molti contrapposizione al vecchio, bensì con il Signore, gli presentò una coloro che danno testimonianza con il una novità che germoglia dal vecchio narrazione della realtà priva di lavoro umile, discreto, senza e lo rende sempre fecondo». speranza: “Sono pieno di zelo per il pettegolezzi, silenzioso, leale, Signore, Dio degli eserciti, poiché gli professionale, onesto. Anche il nostro Infine… Israeliti hanno abbandonato la tua tempo ha i suoi problemi, ma ha anche «Sotto ogni crisi c’è sempre una alleanza, hanno demolito i tuoi altari, la testimonianza viva del fatto che il giusta esigenza di aggiornamento. hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Signore non ha abbandonato il suo La Chiesa è sempre un vaso di creta, Sono rimasto solo ed essi cercano di popolo, con l’unica differenza che i prezioso per ciò che contiene e non togliermi la vita”. Quante volte anche problemi vanno a finire subito sui per ciò che a volte mostra di sé».
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 5 “Uno solo è il vostro Maestro 5 | VITA DIOCESANA e voi siete tutti fratelli” I di Virgilio Mura Ufficio Pastorale della Salute l versetto evangelico che fa da della Pasqua, compimento delle prostrazione fisica e morale di Gesù sfondo alla proposta di questa profezie del servo sofferente di Yhwh, consapevole della sua scelta di fedeltà Giornata Mondiale del Malato fondamento autorevole della missione al Padre. Il Signore vive la sua ultima 2021 è tratto dal vangelo di di Cristo che non è “venuto per essere ora nella preghiera e nell’offerta, Matteo (Mt 23, 8) e ci aiuta a mettere servito ma per servire e dare la propria gettandosi a terra. Accogliere la in evidenza una modalità particolare vita in riscatto per molti”. volontà del Padre è il compimento di che alle volte abbiamo quando L’autorevolezza del Maestro diventa quell’adesione personale alla verità che incontriamo le persone nella loro servizio di amore, donazione di sé agli Cristo ha annunciato e testimoniato in fragilità: sentirsi maestri e guide di altri e esempio del sapersi prendere tutta la sua vita: è nell’andare incontro altri o assumere un atteggiamento cura e farsi carico delle fragilità alla morte che un testimone conferisce paternalistico nei loro confronti. Cosa dell’altro. Il secondo episodio lo un significato compiuto alla propria le rende pericolose? La provocazione ritroviamo nell’ora del Getsemani: la esistenza. del vangelo “Uno solo è il vostro Dalla cattedra della croce, Gesù – il Maestro e voi siete tutti fratelli” tende giusto – che si è caricato di tutte le piuttosto a snidare la tentazione di nostre sofferenze prendendo su di sé possedere le persone, non lasciando lo tutte le nostre colpe, ci insegna a spazio al predominio quanto piuttosto sperare contro ogni speranza; a sentire aprendo la strada al servizio, alla che le mani di Dio sono più forti di capacità autentica di sapersi prendere qualsiasi mano potente degli uomini. cura del prossimo. La riflessione, ora, Un solo dito di Dio è più forte verte sul tema centrale della relazione dell’intero potere di Satana. Perciò, interpersonale di fiducia, quale anche quando la salute viene meno e fondamento della cura olistica del la prova ci pare troppo dura, terribile e malato, cioè della cura della persona angosciosa, noi dobbiamo ripetere a in tutta la sua interezza, corpo e noi stessi e ai nostri fratelli: nelle tue spirito, mente ed emozioni. In realtà mani Signore, “Io sono tranquillo e siamo chiamati a riflettere e rendere sereno come bimbo svezzato in braccio a operativo il nostro comune impegno di sua madre”. Stare, insieme con Maria, prossimità cristiana verso chi soffre, ai piedi della croce di Gesù è come ricordandoci dell’esempio di Gesù, il immergersi nel grande mistero della Cristo, l’unico Mastro di tutti. Egli si fa Redenzione, per diventarne anche noi testimone di questo: autorevole, una fedele manifestazione. carismatico, potremo dire molto seduttivo, disegna la sua posizione nella relazione, inginocchiandosi. Per meglio comprendere possiamo Preghiera per la XXIX Giornata mondiale del malato collegare il gesto dell’inginocchiarsi a Padre santo, noi siamo tuoi figli e tutti fratelli. due episodi della vita di Cristo: il Conosciamo il tuo amore per ciascuno di noi e per tutta l’umanità. segno della lavanda dei piedi e Aiutaci a rimanere nella tua luce per crescere nell’amore vicendevole, l’agonia nel Getsemani. Nella lavanda e a farci prossimi di chi soffre nel corpo e nello spirito. dei piedi il Maestro e Signore Gesù figlio amato, vero uomo e vero Dio, Tu sei il nostro unico Maestro. consegna un ultimo autorevole Insegnaci a camminare nella speranza. insegnamento ai suoi apostoli Donaci anche nella malattia di imparare da Te ad accogliere le fragilità della vita. lasciando loro l’esempio supremo Concedi pace alle nostre paure e conforto alle nostre sofferenze. dell’amore e del servizio vicendevole. Spirito consolatore, i tuoi frutti sono pace, mitezza e benevolenza. Gesù ripete la mansione dei servi in Dona sollievo all’umanità afflitta dalla pandemia e da ogni malattia. una casa: alzarsi, deporre le vesti, Cura con il Tuo amore le relazioni ferite, donaci il perdono reciproco, converti i nostri cuori affinché sappiamo prenderci cura gli uni degli altri. cingersi di un asciugatoio, lavare i Maria, testimone della speranza presso la croce, prega per noi. Amen piedi e asciugarli. Il deporre le vesti e il diventare servo di tutti è anticipazione
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 6 Credeva in ciò che diceva 6 | VITA DIOCESANA e in ciò che celebrava E di Tonino Loddo ra talmente conosciuto don Pirarba, che di lui tutti sanno tutto. Ripercorrerne Il ricordo di don Vincenzo Pirarba, l’esistenza appare quindi uomo di fede e cultura, nelle molteplici operazione non facile. Uomo dalle grandi risorse organizzative, aveva attività svolte durante il suo ministero capito fin dagli anni del seminario che l’attività incessante, il coinvolgimento diuturno, la dedizione costante al tessuto ecclesiale doveva essere l’humus su cui fondare il proprio impegno per far crescere la fede in un tempo un po’ turbolento e distratto come quello che sul finire degli anni Sessanta ne attendeva l’azione pastorale. E così è sempre stato. Volenteroso e disponibile, attento a ogni pur minima esigenza, coraggioso e perfino intemperante quando le necessità gli sembrava lo richiedessero, costituì e ricostruì nelle varie comunità cui il vescovo lo affidava e che gli affidava, gruppi e movimenti con un’attenzione tutta particolare alla Madre di Dio. La sua sorgente di luce interiore era lo Spirito Santo che scopriva meditando la Parola e forte era anche il legame che univa il suo sacerdozio allo Spirito e alla sua missione. Il Roveto ardente è, forse, tra le forme di apostolato che prediligeva, quella che maggiormente incarna questa sua passione. Nata nel cuore del Rinnovamento nello Spirito, era il suo modo privilegiato di incontrare le persone per farle crescere nella fede. Perciò, ogni venerdì, per decine e decine di anni arrivano alla sua chiesa da ogni dove, persone di ogni estrazione e con ogni problema, e per tutti ha una parola di consolazione e di benedizione. Per tempo aveva intuito l’importanza dei news media, e le dirette Facebook contribuivano a portarne la parola di speranza nelle case anche le più lontane, dovunque suscitando sentimenti di fede e di conversione. Il Consiglio Pastorale, il Gruppo
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 7 Don Vincenzo, coraggioso 7 | VITA DIOCESANA testimone di Dio Liturgico, la Caritas, le Associazioni L’11 dicembre si sono svolti stato un segno straordinario di cosa si- N Mariane, gli Scouts, i Gruppi di a Villagrande Strisaili i funerali di don gnifichi vivere un ministero nella Chiesa, Preghiera legati al carisma fondativo Vincenzo Pirarba, deceduto anche tanto più oggi, quando anche tra i cri- del Rinnovamento nello Spirito (RnS), a causa del Covid-19. Alcuni stralci stiani praticanti c’è una lettura fuorviante erano i fiori all’occhiello di una Chiesa dell’omelia del vescovo Antonello del servizio sacerdotale, fino a pensare in movimento, altamente operativa e che nella Chiesa si applichino i criteri attenta alle esigenze dei tempi. Né el suo ministero, don Vin- del “mi piace” o del “non mi piace”. possiamo scordare l’attenzione per la cenzo è stato assistente nel Continuo a pensare, che a 73 anni aver cultura di cui andava particolarmente Seminario, Vicario parroc- accettato di cambiare sia stato un gesto fiero e che sempre è da collocare in chiale a Sant’Andrea in Tor- che assomiglia a un capolavoro di di- questo più vasto impegno di tolì, Seui e Jerzu; parroco ad Arzana sponibilità e di servizio». evangelizzazione continua. Partendo per 34 anni e ultimamente a Talana. Il Ricordandone anche altri passaggi, il dal suo volume I problemi del vescovo Antonello, nell’omelia della S. vescovo Antonello ha evidenziato in lui Meridione in Mons. Virgilio (1980), Messa, ha reso grazie a Dio per la sua la forza della preghiera, la sua fede «nei ancora al presente fondamentale per vita e il suo ministero, ricordando che miracoli che possono avvenire, inse- chi intende studiare il grande vescovo le parole di Isaia piacevano certamente gnandoci a superare le razionalità sterili d’Ogliastra, fino alla pluridecennale a don Vincenzo, che sapeva «sferzare che qualche volta non permettono a direzione del giornale diocesano come un profeta quando la fede delle Dio di operare. Lo sento – ha aggiunto “L’Ogliastra” (1989-2014), passando comunità non incideva sulla vita o quan- – anche come un artefice del cammino per i “Quaderni arzanesi” e giù fino al do la vita nulla aveva a che fare con la dell’Ogliastra contemporanea, con la periodico “Arzana con Maria”, è fede», così come le parole del Vangelo, sua passione tutta d’un pezzo, anche possibile osservare nell’attività di don con le quali Gesù provoca le folle, si po- come attento osservatore di quanto av- Pirarba una linea continua di impegno trebbero tradurre in bocca a don Pirarba: veniva nella realtà in quanto direttore severo e profondo in favore della «Abbiamo suonato il flauto e non avete del giornale diocesano L’Ogliastra, che promozione della conoscenza. gioito, abbiamo cantato un lamento e ha diretto con il piglio di chi non si tira La sua fama di oratore potente e non vi siete pentiti; cosa volete davvero? indietro, quando temi e problemi fon- coinvolgente, la sua qualità di storico e Non sapete scegliere con sapienza! Non damentali andavano affrontati». di teologo (si era laureato in teologia a distinguete più tra un indemoniato e «Mentre si sta chiudendo questo 2020 Cagliari nel 1979), la sua eccezionale un amico!». «Lui – ha detto il Vescovo – tormentato e triste, che affidiamo al Si- capacità nel trasmettere le proprie non amava vedere in nessuno una ras- gnore, difficile dimenticare – ha sottoli- convinzioni, il coraggioso e talvolta segnata esperienza della vita e della neato inoltre il Vescovo – che per don perfino eccessivo ardimento nel fede. La cosa più bella, lo dico per me e Vincenzo è stato davvero un anno di difenderle, travalicano rapidamente i per noi tutti – ha continuato – è che grande prova, con quel 7 maggio che lo confini della diocesi, approdando là amava la Chiesa senza compromessi, vide rapinato e maltrattato, fino a indi- dove c’era da meditare, crescere e per la quale era disposto a esporsi, a gnarlo come uomo e come ministro. E discutere. Ma lui era fatto così: non manifestare e a combattere. Battagliero poi l’esperienza dell’epidemia, che bru- amava le mezze misure e le fino ad apparire talvolta guerriero, sem- talmente ce l’ha portato via e che lui ha esuberanze se le sentiva nella carne pre militante, sempre pronto a cogliere affrontato con un po’ di paura, secondo oltre che nel cuore e nulla lo fermava. tutti segnali che positivamente o no, le sue stesse parole in questi mesi, Perciò, non si piegò mai di fronte a meritassero una parola, un impegno. perfino sorprendenti. Impossibile non velate minacce, ad atteggiamenti Ha amato la comunità di Arzana infini- volergli bene – ha poi concluso – quando oltraggiosi, a condizionamenti subdoli tamente e Arzana aveva bisogno, in lo si ascoltava e lo si percepiva come un e striscianti. Non ebbe tentennamenti quel tempo, di uno come lui, uno che appassionato; impossibile non volergli nel prendere decisioni, anche alzasse la voce e che conoscesse l’animo bene, anche quando si era in disaccordo impopolari, e tirò dritto, sempre e delle persone, uno che non indietreg- con lui. Maria Vergine, da lui tanto photo by Sergio Cannas comunque, per la sua strada. giasse di fronte ai pericoli di ogni tipo, amata e invocata, quella Regina della Ecco. Ciò che più ci mancherà di lui è uno che ricordasse testardamente le pa- Pace che non dimenticava mai di pre- la sua dirittura morale: credeva in ciò role del Vangelo senza tentennamenti. sentare e di implorare, lo accompagni che diceva e in ciò che celebrava. E L’accettazione poi del suo trasferimento alla meta ultima e definitiva, nella quale questa è la sua eredità. a Talana – ha ricordato Mons. Mura – è ha confidato e sperato».
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 8 Don Paolo, tanto silenzio dopo 8 | VITA DIOCESANA un ministero ricco di iniziative I Le esequie di don Paolo Loi nelle parole del Vescovo Antonello l 4 dicembre si sono svolti a Jerzu i funerali di don Paolo Loi. Nella sua vita sacerdotale ha svolto il ministero in Cattedrale, nel Seminario e, come parroco, ad Arbatax, Escalaplano e Cardedu. Nell’omelia della S. Messa il vescovo Antonello ha ricordato quanto la sua immagine di sacerdote operoso e geniale l’abbia accompagnato in tutto il suo ministero. Tutti infatti, nelle parrocchie dove ha svolto il suo servizio, lo ricordano pieno di idee e ricco di iniziative, sempre pronto a servire con costanza le sue comunità. Il Vescovo, ricordando l’immagine del Buon Pastore, ha riconosciuto in don Paolo un collaboratore fedele e generoso, capace con intelligenza e fiducia di portare la Parola di vita tra le famiglie. Tutto questo in contrasto con gli ultimi anni, quando, dal 2005 secoli, per conseguire una formazione Don Paolo Loi il giorno – causa problemi di salute – umana, culturale, spirituale della sua ordinazione sacerdotale ha dovuto lasciare la parrocchia, necessaria ai sacerdoti. vivendo in solitudine, accettando Nella vita apostolica-sacerdotale qui da Lanusei, spero di averti dato – come ha detto il Vescovo – di vivere vissuta in varie comunità, hai dato il briciole del mio tempo. Nella tua come «chi riteneva di non poter dare meglio dei doni ricevuti dal Signore ultima permanenza in ospedale, più nulla, quasi felice di aver adottato con tenacia, perseveranza e fedeltà a non dimenticherò mai con quale i suoi ritmi ripetitivi e tutti note. esemplare insistenza, chiedevi immodificabili», ma con «occhi Privilegiavi lavorare tra i ragazzi e i al personale infermieristico sempre sereni, persino gioiosi quando giovani nella scuola, in oratorio, nella che ti assisteva: «Voglio il cappellano! lo si incontrava e si ricordavano catechesi, nella liturgia, col canto e Mi devo confessare!». eventi e passaggi del suo servizio che con lo sport. A questo metodo di Abbiamo celebrato il sacramento del aveva ben impressi nella memoria». apostolato ci aveva preparato la perdono e della pace, dono di Gesù formazione del Seminario Regionale risorto alla Chiesa: io l’ho invocato (8 anni), senza dimenticare gli esempi per te e poi tu per me. Nutrendoti Caro don Paolo… vissuti e appresi dai vice parroci e ancora con gioia di Gesù Eucaristia, ti Avviati al Seminario e sempre parroci incontrati nel nostro cammino ho lasciato ricco di Dio, colui che è sostenuti dal grande parroco can. Dott. di preparazione o nei primi anni di stato sempre lo scopo della nostra Onorio Stochino, nativo di Arzana, sacerdozio (campi scuola e colonie: vita, donandolo anche ai molti fratelli percorriamo insieme il cammino Bau Mela, Arbatax, ecc.). e sorelle incontrati nel nostro lungo seminaristico fino al presbiterato (3 Il terzo tempo della nostra vita, caro impegno apostolico (55 anni). luglio 1965). La conoscenza con te, don Paolo, divenuti entrambi più Don Paolo, ricordati di noi nel Regno don Paolo, è maturata con gli anni in maturi, ci ha resi più vicini e io, del Padre-Amico. Seminario, palestra, allora come da prima come parroco di Ulassai e poi Don Virgilio Mura
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 9 9 | VITA DIOCESANA INDIOCESI Nomine in Diocesi I l vescovo Antonello, in data 16 dicembre 2020, ha nominato Don Marco Congiu Amministratore parrocchiale della parrocchia La Madonna di Loreto di Santa Marta in Talana. Il Vescovo affidando la comunità cristiana in Ogliastra a Don Marco, ancora scossa dalla Ricorre quest’anno in tutta Italia il Giubileo della morte del suo parroco Don Vincenzo dedicazione della Madonna di Loreto come Patrona Pirarba, prega con lui e con tutta la degli aviatori civili e militari. È stata, dunque, parrocchia affinché il Signore, che organizzata per opera dell’Aviazione civile e viene nel suo Natale, conforti e dell’Aeronautica Militare una Peregrinatio Mariae con incoraggi il cammino di tutti. l’immagine della Vergine Lauretana benedetta da Don Marco, nato a Lanusei il Papa Francesco che sosterà nei diversi aeroporti e 12.07.1988 e ordinato presbitero basi militari e nelle parrocchie dove sarà accolta. ad Arbatax il 27.09.2015, Dal 27 gennaio al 7 febbraio sarà in Sardegna. In continuerà in questa fase a essere Ogliastra, sarà accolto dalle comunità di Villaputzu anche Amministratore parrocchiale (San Lorenzo), Perdasdefogu, Escalaplano di Urzulei. e Jerzu, dal 27 al 31 gennaio. Il nuovo Consiglio Don Marco Congiu nominato dal vescovo I vincitori dei Concorsi diocesani Antonello Amministratore di Talana presbiterale A conclusione dell’anno, anche senza un momento In alto a destra la statua pubblico di premiazione, la Diocesi ha comunicato Componenti di diritto: della Madonna di Loreto che sarà i vincitori dei due Concorsi che ogni anno sono Don Giorgio Cabras; in Ogliastra dal 27 al 31 gennaio promossi dalla Diocesi. Don Michele Congiu; Premio San Giorgio. Don Luigi Murgia; La Commisione giudicatrice del concorso Il vincitore unico di quest’anno è lo scrittore Don Mariano Solinas, ha premiato per la prima sezione e giornalista Tonino Loddo, premiato per il libro Don Franco Serrau, il presepio presentato dalla Cooperativa La piccola sposa, Vita e scritti di Amalia Usa, edito Don Luca Fadda. geriatrica di Casa Serena a Lanusei da Ogliastra edizioni. A lui viene attributo per Componenti eletti nelle Foranie: la Sezione saggistica, opere edite, il premio di euro Don Piergiorgio Pisu; 500,00. Per il 2020, nella sezione Fotografia Don Marco Congiu; e cortometraggi, non vengono attributi dei premi. Don Alfredo Diaz, Concorso presepi. Don Pietro Sabatini. La commissione – che ringrazia a nome della Diocesi Componente dei religiosi: tutti i partecipanti – dopo aver esaminato le risposte Padre Enrico Mascia. pervenute alla XII edizione, con particolare Componente eletto dal Capitolo attenzione al tema di quest’anno: È nato per voi un della Cattedrale: Salvatore! e verificata la creatività con il quale è Mons. Minuccio Stochino. stato manifestato nel presepio, ha premiato per la Componenti eletti tra i presbiteri prima Sezione (parrocchie, famiglie, enti, rioni) il ordinati negli ultimi vent’anni: presepio presentato dalla Cooperativa geriatrica di Don Roberto Corongiu; Casa Serena a Lanusei (euro 400,00), mentre per Don Giuliano Pilia. la seconda Sezione, relativa alle scuole, ha premiato Componenti eletti tra i presbiteri la Scuola secondaria di Primo grado di Villanova con età a partire da 50 anni: Strisaili (euro 400,00). Inoltre il Premio, che Mons. Piero Crobeddu; riconosce un particolare valore all’opera presentata, Don Ignazio Ferreli. è stato attribuito al presepe della parrocchia di San Pietro Apostolo in Perdasdefogu (euro 100,00).
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 10 “Voi siete la luce del mondo” 10 | LA PAROLA E LA VITA di Giovanni Deiana Il cristiano coerente è un raggio di luce io mando voi», (Gv 20,21). Di fronte a contesto, l’autore sacro ci dice che il per il mondo che lo circonda un compito così impegnativo è mondo era dominato dal buio e giustificato un senso di smarrimento; perciò la terra era deserta (Gen 1,2). perciò Gesù li rassicura: «Io sono con Senza luce non è possibile la Abbiamo appena celebrato le feste voi tutti i giorni, fino alla fine del vegetazione! In altre parole, essa è la Il simbolo della luce. natalizie durante le quali abbiamo mondo» (Mt 28,20). premessa indispensabile per ogni meditato sulla straordinaria figura di forma di vita. Ma se vogliamo quel bambino che doveva cambiare la cogliere la ricchezza del vocabolo storia del mondo. Il vangelo di Per capire che cosa il cristiano deve dobbiamo notare anche la Ma cosa significa essere luce? Giovanni, volendo delineare il portare al mondo è necessario contrapposizione con il termine compito che doveva svolgere nel approfondire il termine “luce”. Gen “tenebra”. La luce elimina il buio. corso della sua vita, lo riassume come 1,3 la pone proprio all’inizio della “luce del mondo”: «La luce vera, creazione: «Dio disse: “Sia la luce!”. E quella che illumina ogni uomo» (Gv la luce fu. Dio vide che la luce era Per capire il simbolo della luce La luce simbolo della divinità. 1,9). La Chiesa primitiva era tanto cosa buona e Dio separò la luce dalle dobbiamo tener presente quanto convinta di questa verità che quando tenebre» (Gen 1,3-4). Se leggiamo il viene affermato da San Giovanni: ha deciso di fissare una data per la sua nascita ha scelto la data del solstizio d’inverno, in cui Roma celebrava la festa del sol Invictus (il sole che vince). Portare la luce diventa San Matteo trasferisce il compito di il compito di ogni cristiano. Gesù a ogni uomo che decide di aderire al messaggio portato da Gesù. Per capire l’importanza della frase bisogna tener presente che essa è collocata a conclusione delle beatitudini (Mt 5,3-12) le quali definiscono la nuova identità del cristiano. Gli studiosi pongono l’accento sul contesto: Gesù proclama il suo messaggio da una montagna e così dichiara superata la Legge Mosaica che Dio aveva dato a Mosè sul monte Sinai. Gesù, nel discorso della montagna (Mt 5-6) precisa che le sue parole non vogliono abolire quanto era stato insegnato da Mosè, ma vogliono completarlo: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento» (Mt 5,17). Per attuare questa sua missione Gesù, alla fine della sua vita, incarica i suoi discepoli di continuare quello che aveva appena iniziato: «Come il Padre ha mandato me, anche
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 11 11 | LA PAROLA E LA VITA «Questo è il messaggio che abbiamo Paolo dal canto suo, scrivendo a udito da lui e che noi vi annunciamo: Timoteo, richiama lo stesso concetto: Torniamo al testo di Matteo che Il cristiano proietta nel mondo la luce di Dio. Dio è luce e in lui non c’è tenebra Dio è «il solo che possiede assegna al cristiano il compito di alcuna» (1 Gv 1,5). Dio è il bene l’immortalità e abita una luce essere “luce del mondo”. Dobbiamo per eccellenza ed è l’opposto del male inaccessibile: nessuno fra gli uomini riconoscere che prima del ossia il peccato. È ancora l’apostolo lo ha mai visto né può vederlo» cristianesimo la comunità di Qumran che chiarisce questo concetto: (1Tm 6,16). Il cristianesimo, definiva “figli della luce” i membri «Se diciamo di essere in comunione identificando Dio con la luce, si che facevano parte della con lui e camminiamo nelle tenebre, riallaccia a una lunga tradizione che congregazione e figli delle tenebre siamo bugiardi e non mettiamo addirittura trova la prima tutti gli altri. Nella Regola della in pratica la verità. Ma se testimonianza nel mondo comunità, ritrovata tra gli scritti che camminiamo nella luce, come mesopotamico dei sumeri. questi monaci pre-cristiani ci hanno egli è nella luce, siamo in comunione Questo misterioso popolo, vissuto lasciato, è precisato il significato di gli uni con gli altri, e il sangue nel 3000 a. C., al quale dobbiamo “figli della luce”: «Nella sorgente della di Gesù, il Figlio suo, ci purifica la prima forma di scrittura, quando luce è la stirpe del bene e dalla fonte da ogni peccato» (1Gv 1,6-7). San ha voluto rappresentare graficamente della tenebra proviene la stirpe del il nome del Dio male. I “figli della luce” illuminati supremo, dallo spirito vivono in “umiltà, ha utilizzato pazienza, grande amore, saggezza, l’ideogramma sapienza somma» (IV,3). Già l’Antico della stella: per Testamento aveva attribuito alla loro la divinità Sapienza lo splendore della luce: «La costituiva sapienza è …emanazione genuina la luce che li della gloria dell’Onnipotente. È guidava nel riflesso della luce perenne, uno cammino della specchio senza macchia dell’attività di vita. Fu in modo Dio e immagine della sua bontà. … particolare Ella in realtà è più radiosa del sole e la filosofia greca supera ogni costellazione, paragonata che ha posto alla luce risulta più luminosa» (Sap 7, le basi per il 24-29). Il cristianesimo attinge rapporto tra luce abbondantemente a questo materiale e verità: già i e lo trasforma in un ideale di vita per primi filosofi, i fedeli. San Paolo scrivendo ai chiamati Filippesi riassume il modo di essere presocratici, luce nella società: «In conclusione, concepivano la fratelli, quello che è vero, quello che è conoscenza nobile, quello che è giusto, quello che come luce, è puro, quello che è amabile, quello mentre che è onorato, ciò che è virtù e ciò l’ignoranza era che merita lode, questo sia oggetto oscurità. Ancora dei vostri pensieri. Le cose che avete oggi quando imparato, ricevuto, ascoltato e veduto abbiamo a che in me, mettetele in pratica. E il Dio fare della pace sarà con voi!» (Fil 4,8-9). con un concetto Gli uomini non riescono a vedere Dio: di difficile al cristiano il compito di renderlo comprensione lo presente nella vita quotidiana. Il definiamo cristiano coerente è un raggio di luce “oscuro”. per il mondo che lo circonda.
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 12 “Tu sei il figlio mio, l’amato” 12 | LA PAROLA E LA VITA A di Carlo Manunza SJ biblista ll’inizio del secondo ascoltare le Vangelo, dopo il titolo, parole che si troviamo Giovanni il scambiano: «Tu Battista che predica un sei il Figlio battesimo di conversione, di mio…». penitenza. E troviamo Gesù, che, pur Queste parole non essendo peccatore, si mette in rivelano a Gesù fila con i peccatori, con quelli che la sua vocazione, hanno bisogno di ricevere il come la aveva battesimo di penitenza: sta “fuori annunciata il posto”. Il Battista lo riconosce, e profeta Isaia riconosce che è fuori posto. Lo (42,1): è il Figlio vorrebbe allontanare, come sul quale il Padre faremmo noi con chi sta fuori poggia con gioia posto…però non lo scaccia e la sua piuttosto si sente piccolo davanti a benevolenza. lui. Riconosce in Gesù, in Ancora oggi il quest’uomo fuori posto, qualcosa di cognome, o grande, di divino, che appunto lo fa nome di sentire piccolo. Altri evangelisti ci famiglia, cioè il dicono che la venuta di Gesù, pur dirti “figlio”, è sfiorata dal dubbio nel cuore del dire “chi sei”, e al tempo stesso è Giovanni proclamava: «Viene Battista (Mt 11,2-6), è nondimeno la indicarti il tuo posto e la tua strada dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chi- sua gioia piena (Gv 3,26-30): nella vita. Il nome, “figlio mio”, è dato narmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Giovanni è venuto per rendere dall’amore del Padre, come per Io vi ho battezzato con acqua, ma egli testimonianza alla luce (Gv 1,7). qualunque uomo il dono della vita è vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, L’accoglienza del Battista fa sì che dato dall’amore dei genitori, e per in quei giorni, Gesù venne da Nazareth Gesù si immerga, probabilmente qualunque battezzato nel battesimo è di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’ac- spogliandosi, e condivida così con i donato il nome, scelto per noi e per qua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito peccatori non il peccato, ma il gesto amore dai genitori. discendere verso di lui come una colomba. di assoluzione, il battesimo, per Ma questa strada, dell’amore, non è E venne una voce dal cielo: «Tu sei il portare loro la vita nuova. In questo una marcia trionfale. Subito Gesù è Figlio mio, l’amato: in te ho posto il suo amore è dato riconoscere «lo spinto dallo Spirito nel deserto, in mio compiacimento». [Lc2,25-38] Spirito posarsi su di lui»: l’intero mezzo alle tentazioni. Tutti sappiamo vangelo che segue annuncerà che Dio che, dopo una scelta di vita, il GIOTTO DI BONDONE, Il Battesimo di Cristo, è amore per noi, fin da «quando sacramento e l’incontro con Dio 11303-1305 circa, ciclo della Cappella eravamo ancora peccatori» (Rm 5,8). (battesimo, matrimonio, voti religiosi, degli Scrovegni, Padova È quest’amore, praticato e vissuto, che ordinazione sacerdotale) sono fin dal battesimo permette a Gesù di soltanto l’inizio, un seme. Il cammino pur di farci attraversare da vincitori «vedere i cieli aperti». Nella Bibbia, i della vita ci sta ancora davanti, pur non solo la vita, ma perfino la morte. cieli aperti sono il cuore aperto di Dio, forti dell’amore di Dio riversato in noi Marco inizia il suo racconto proprio da dove vedere come Dio guarda gli fino a farci riconoscere chi siamo: con questa certezza raggiunta da uomini. Il gesto d’amore di Gesù, figli, mariti o mogli, padri. Abbiamo Gesù. Indica così alle nostre vite, oggi accolto dal Battista, gli e ci permette però una certezza, la bussola o la più che mai in mezzo alle difficoltà, di vedere il cuore di Dio e riconoscerlo mèta che ci attrae, ci guida e ci che questa certezza di Gesù, anche noi nel cuore di Gesù, che ama. ricorda che non siamo soli né possiamo averla, fidandoci e Questo è uno dei pochi passi dei disperati in questo mondo. affidandoci, cioè vivendo, come lui e Vangeli sinottici, in cui ci è dato di Ciò non fa sparire le difficoltà. Anche con lui, nell’amore del prossimo. Tante entrare così in fondo nella confidenza Gesù attraverserà le tentazioni, ne volte deboli fra i deboli, ma sempre che c’è fra il Padre e Gesù, da riuscire subirà il peso fino a lasciarsi uccidere, certi del suo amore e del suo perdono.
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 13 Ecumenismo 13 | VOCABOLARIO ECCLESIALE di Minuccio Stochino ecumenismo s.m. /e·cu·me·nì·ṣmo/ Movimento universale tendente all’unione di tutte le Chiese Q cristiane e in senso più lato alla ricerca di un punto d’incontro fra le grandi religioni monoteiste. uando mi è stato chiesto di offrire ai lettori de L’Ogliastra una breve riflessione sulla parola «ecumenismo», ho provato un certo senso di vertigine. Mi sono guardato attorno e mi sono trovato davanti una “biblioteca”: ben dieci volumi, per oltre 11mila pagine, di documenti, editi dalla chiesa cattolica su questo argomento! Papa Francesco e Bartolomeo ad Assisi Confortatevi, ve li dispenso! E mondo e danneggia la causa della dell’unità della Chiesa, ecumenismo, allora? Solo qualche piccolissima predicazione evangelica. sono stati fatti grandi passi. La piena luce. La seconda, è una presa di coscienza unità richiederà ancora molta fatica, La parola ecumenismo si rifà al con- che deve portare nei cristiani, a tutti i non solo a livello istituzionale, ma cetto di universale, generale. Pen- livelli, verso un impegno concreto a anche a livello di rapporto tra cri- siamo subito a concilio ecumenico, che dialogare in forma costruttiva per tro- stiani. La fiducia che Dio, il grande rimanda a un concilio universale, o di vare quella unità voluta da Cristo. costruttore dell’unità, darà alla chiesa tutta la chiesa sparsa nel mondo. Nel Questo desiderio è un segno dei questa gioia non deve venire mai Vaticano II, concilio ecumenico, si tempi che non deve essere smentito meno. Papa Benedetto, il 20 aprile parla di ecumenismo nel decreto da chiusure fuori luogo. 2005, diceva ai cardinali: «Alimentati «Unitatis redintegratio» (UR), restau- Una terza considerazione viene dal e sostenuti dall’Eucaristia, i cattolici razione dell’unità, e si dice: «[L’ecu- fatto che il Concilio non parla di non possono non sentirsi stimolati a menismo è l’insieme di] attività, “chiese”, ma “della chiesa” al singo- tendere a quella piena unità che Cri- iniziative che, a seconda delle varie lare. Si supera così la visione del Bel- sto ha ardentemente auspicato nel necessità della chiesa e opportunità larmino che riteneva le comunità Cenacolo. Di questo supremo anelito dei tempi, suscitano e ordinano la cristiane uscite dalla riforma come del Maestro divino il Successore di promozione dell’unità dei cristiani» delle “non-chiese”, ossia delle comu- Pietro sa di doversi fare carico in (UR 4). Il testo esige delle considera- nità separate non solo dall’unica modo del tutto particolare». zioni che non possono lasciare tran- chiesa, ma anche da Cristo. Ora si Un felice cammino verso l’unità de- quilli i cristiani a qualsiasi parla di “fratelli”, dunque di un’unica v’essere registrato in positivo nello confessione appartengano. chiesa dove la vocazione all’unità è studio della Parola di Dio; più diffi- La prima, costringe a rendersi conto dovere della chiesa, comunque sia il cile pare quando si affronta il pro- che tra i cristiani esiste, storicamente, regime il regime confessionale in cui blema della partecipazione una divisione che si oppone alla vo- si manifesta. eucaristica. È lì, infatti, nella parteci- lontà di Gesù Cristo: «Padre che siano Concludendo le brevi annotazioni, mi pazione all’unica mensa che la piena una cosa sola, come tu sei in me ed io pare di dover dire che a sessant’anni unità riceverà il suo sigillo. in te» (Gv 17,21). È uno scandalo al circa dal Vaticano II sulla strada Non perdiamo la speranza.
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 14 14 | SINTONIE ECCLESIALI Appello dei cattolici sardi: «È tempo di unità e di buona politica» I Non ci si salva da soli. Per battere il e della dottrina sociale della e attivi per uscire dalla situazione di Covid in Sardegna è urgente la “buona Chiesa, convintamente riproposti crisi e difficoltà antiche e attuali della politica”. Non sprechiamo la crisi! dalle ultime illuminanti encicliche di nostra regione». Papa Francesco, ci dichiariamo Il documento parte dall’analisi della nizia con queste tre parole preoccupati e angosciati – scrivono i situazione. La Sardegna nel momento d’ordine l’appello inviato da firmatari del documento residenti in in cui ha bisogno della più grande un gruppo di oltre cento diverse zone della Sardegna – per il ricostruzione morale sociale ed cattolici ai rappresentanti precipitare della situazione economica della sua storia istituzionali e alle forze politiche e economica della Sardegna, con il contemporanea – che può iniziare sociali della Sardegna. Il messaggio portato di sofferenze materiali e proprio dalla lotta al Coronavirus e ai è chiaro: in questa emergenza psicologiche per un numero crescente suoi devastanti effetti – risulta sanitaria, economica e sociale le di persone appartenenti a tutti gli paralizzata da un insieme di contrapposizioni e i conflitti politici strati della società sarda, specie dei contraddizioni che si scaricano e partitici devono cadere e lasciare meno abbienti. Chiediamo pertanto a soprattutto sui più deboli. il posto a una grande unità tra le tutti, a partire da quanti hanno I contraccolpi del Covid 19 hanno forze politiche e istituzionali. Il bene responsabilità pubbliche, nelle ulteriormente aggravato le già della Sardegna e della sua gente istituzioni e nelle altre organizzazioni precarie condizioni economiche e vale molto di più di piccoli vantaggi della società, e a tutti gli uomini e a sociali della Regione. elettorali. tutte le donne di buona volontà, un «L’aggiornamento congiunturale «Noi cittadini sardi, cattolici ispirati impegno corale che, nel rispetto delle dell’economia della Sardegna del dai valori del Vangelo, fedeli agli differenze delle diverse appartenenze novembre 2020, pubblicato dalla insegnamenti del Concilio Vaticano II politiche e culturali, ci renda solidali Banca d’Italia, sottolinea la forte photo by Aurelio Candido
L'Ogl. gennaio bozza 3_Layout 1 11/01/21 12:15 Pagina 15 15 | SINTONIE ECCLESIALI a cura di Mariano Simoni negatività di tutte le variabili (molto organizzata, riguardano scuola (dove Nell’emergenza attuale, che riguarda peggio di quanto accaduto a livello «si ampliano i divari tra i partecipanti tutti, a essere maggiormente colpite nazionale) dal Pil ai consumi, dalle a tutti i livelli»), trasporti (si toglie ai sono, come sempre, le fasce sociali esportazioni all’occupazione, dal sardi il diritto costituzionale alla più deboli della popolazione. fatturato agli ordinativi di tutti i mobilità), sanità (tagli sistematici agli È il momento della buona politica, settori dall’agricoltura all’industria, organici e annuncio di riforme descritta con le parole di Papa dal commercio, all’edilizia dal penalizzanti nei confronti dei Francesco: «Una politica che non sia turismo ai servizi. Gli effetti di questa territori), farraginosità burocratica né serva né padrona, ma amica e crisi strutturale – si legge nel che compromettere i diritti di collaboratrice; non paurosa o documento articolato in sei punti, cittadini e imprese spesso «ostacolate avventata, ma responsabile e quindi inviato per conoscenza a tutti i anziché sostenute nella funzione di coraggiosa e prudente nello stesso vescovi isolani – avranno pesanti creare lavoro per uno sviluppo tempo; che faccia crescere il conseguenze oltreché sul piano economico eco-sostenibile». coinvolgimento delle persone, la loro sociale anche su specifiche situazioni Tra le emergenze indicate dal gruppo progressiva inclusione e come l’emigrazione dei giovani di cattolici anche la famiglia e la partecipazione; che non lasci ai istruiti, l’ulteriore spopolamento dei politica segnata dal crollo della margini alcune categorie, che non piccoli comuni, l’incremento dei partecipazione dei cittadini sardi agli saccheggi e inquini le risorse naturali livelli di povertà». eventi elettorali e, spesso, da carenze […] che sappia armonizzare le Le principali emergenze evidenziate programmatiche e attuative che legittime aspirazioni dei singoli e dei dal gruppo di cattolici, che non si rischiano di mettere a repentaglio i gruppi tenendo il timone ben saldo richiamano ad alcuna organizzazione diritti della persona e perfino del sull’interesse dell’intera o sigla associativa della chiesa rispetto della dignità umana. cittadinanza».
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