KLEDI KADIU - PATRIZIA RINALDIS - Geronimo News

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KLEDI KADIU - PATRIZIA RINALDIS - Geronimo News
KLEDI             Aprile/Maggio 2020 - N. 21

         KADIU

PATRIZIA
RINALDIS
                            GIORGIO
 FRANCO                    GALIMBERTI
 LORENZI                    FRANCESCO
                             FATTORI

                              LORENZO
                               BUGLI 1
Oltre ai segnali di fumo      Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |
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Società Italiana Gas Liquidi Spa - Via Famignano, 6/8 - Poggio Torriana (Rn) Tel. 0541.675252 - Fax 0541.675474
                                                                                              Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   3
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SOMMARIO

    8 Noi c’eravamo                                         42 Davide Soleri

    10 Fumo di pipa                                         44 Andrea Biselli

    14 Kledi Kadiu                                          48 Torre dell’orologio
                                                                                                                              Ritratti di Ennio Zangheri
    18 Patrizia Rinaldis                                    52 Il trenino
                                                                                                                              CONTRIBUTI
    22 Franco Lorenzi                                       56 Bernhard Neulichledl                                            Stefano Baldazzi
                                                                                                                               Cristina Barnard
    24 Lorenzo Bugli                                        58 Alessandro Garattoni                                         Marialuisa Lu Bertolini
                                                                                                                                 Giorgio Brici
    28 Giorgio Galimberti                                   60 Imprenditori oggi                                                Davide Collini
                                                                                                                                Daniela Farina
    30 Modalavoro                                           62 Duo Bucolico                                                    Georgia Galanti
                                                                                                                              Nicoletta Mainardi
    34 MEC3                                                 64 Laboratorio didattico Cattolica                                Lorenzo Muccioli
                                                                                                                               Daniela Muratori
    36 Michele Buffoni                                      66 Moda e natura                                                       Elio Pari
                                                                                                                               Vittorio Pietracci
    40 Domenico Magrini                                     70 Matteo Muccioli                                              Eusebio Pietrogiovanna
                                                                                                                                Roberta Sapio
                                                                                                                               Ennio Zangheri
                                                                                                                              Tommy Flores PH
                                                                                                                             Beatrice Imperato PH
                                                                                                                              Rimini Sparita PH
                                                                                                                             Giorgio Salvatori PH

                                                                                                                       Salvo accordi scritti la collaborazione
                                                                                                                        a questa edizione è da considerarsi
                                                                                                                         del tutto gratuita e non retribuita

      ROC: I.P. 1100.744 - Testata registrata presso il Tribunale di Rimini, numero 3/2018

      GERONIMOMAGAZINE                                    REDAZIONE, via Dario Campana, 65                  Direttore Responsabile
      EDITRICE E PROPRIETÀ GERONIMO                       tel. 0541.787698                                  Vittorio Pietracci
      NETWORK COMMUNICATION SRLS                                                                            redazione@geronimo.news

      Progetto grafico
      Ennio Zangheri                         Stampa: Centro Stampa                  Direzione Commerciale                Impaginazione
      zangheriennio@gmail.com                        Digitalprint Rimini            geronimo.redazione@gmail.com         Linotipia Riminese
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                 NICE TO
                MEET YOU
              Ripartire, ricominciare, non mollare. Sono i ter-
      18   mini più in uso in quello che sembra il superamen-           40
           to del drammatico momento di emergenza che tutti
           noi abbiamo vissuto. Senza sapere, peraltro, se è
           davvero tutto finito oppure se questo maledetto
           virus tornerà a manifestarsi come qualche esperto
           prevede.
              L’Italia è scossa come se l’avesse travolta uno
           tsunami: i morti non si contano, l’economia è crol-
           lata, il mondo del lavoro ne viene stravolto e molti
           non ce la fanno a riprendere la normalità. E come
           si fa dopo tutto quello che è successo? Con pru-
22         denza e l’intelligenza, ma anche con il coraggio e
                                                                                                     42
           l’attenzione. Geronimo si ripresenta a voi, stordito
           e colpito. Siamo però pronti a riprendere gli ap-
           puntamenti del nostro mensile utilizzando anche
           noi le modalità online piuttosto che quelle a cui
           ormai vi avevamo abituato.
              In attesa che tutto passi e ritorni alla normalità
           agognata. Rieccoci quindi con un numero che pre-
           para l’accoglienza alla stagione estiva, da cui tan-
           to ci aspettiamo. Lo sforzo di tutti i collaboratori,   44
      24
           unito al sostegno degli sponsor, ci permettono di
           tornare con interviste, approfondimenti, opinioni
           e a riproporvi le splendide copertine del Maestro
           Zangheri in questo numero dedicata al ballerino,
           insegnante ed attore albanese Kledi che vive a Ri-
           mini con sua moglie Charlotte e la figlia di 4 anni.
           La danza è stato uno dei motori su cui la redazione
           di Geronimo, attraverso dirette online via facebo-
           ok, ha spinto molto per veicolare la ripresa. Ripar-
           tiamo da qui. Buona lettura e tanta forza..
28                                                                                                  56
                                                    Il direttore

                                                                   58
      34

                                                                        Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   7
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NOI C’ERAVAMO

8 | Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020
KLEDI KADIU - PATRIZIA RINALDIS - Geronimo News
NON SARÀ UNA
    MASCHERINA
 A FARCI SMETTERE
    DI PARLARE

NOI CI SAREMO
               Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   9
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RUBRICA

        di
        Roberto Sapio

                                    FUMO DI PIPA 16
                                                   Roberto Sapio

            Nel canzoniere                                                                                      così tristi un poco
        napoletano Aprile                                                                                       di ottimismo non
        anticipa Maggio                                                                                         può che far bene al
        che è “o mese de                                                                                        morale.
        rose e o’ mese’                                                                                            Certo è più in-
        d’ammore”                                                                                               coraggiante      dei
            Citazione per                                                                                       quotidiani tormen-
        citazione se ne può                                                                                     toni televisivi che
        aggiungere un’al-                                                                                       incutono      paure
        tra ‘se son rose fio-                                                                                   e sospetti. A tale
        riranno’.                                                                                               proposito è stata
            E nel fiorire                                                                                       diffusa nel circu-
        delle rose ci sarà                                                                                      ito dei cellulari
        un sentore prima-                                                                                       una vignetta dallo
        verile, sembrerà di                                                                                     umorismo auda-
        avvertire l’odore e il sapore delle uova pasquali e dei        cemente nero: “sono grandemente aumentati i casi di
        dolciumi tradizionali.                                         guarigione di persone che hanno deciso di spegnere i
            La paura del mal e italo - cinese sarà passata, la gente   televisori”.
        potrà stringersi la mano e parlare senza il famoso ormai          Chissà se così facendo non si riesca anche a spegne-
        ‘distanziamento sociale’, potrà uscire di casa e frequen-      re quei minuscoli corpuscoli, invisibili ma terribilmente
        tare tranquillamente i luoghi di svago e di divertimento,      maligni, che chiamiamo comunemente virus, e che inve-
        passeggiare e fare shopping senza doversi tapparsi la          ce assumono nomi strani, o fantasiosi (Covid 19, peste
        bocca.                                                         nera, ebola, asiatica, vaiolo ed altri ancora che, per fortu-
            Da noi gli albergatori potranno tranquillamente so-        na, non ci sono noti).
        gnare il solito ‘tutto esaurito’ estivo, ed i bagnini prepa-      Dimenticavo il vibrione del colera a Napoli, e per uno
        rare il terreno, anzi la sabbia, perché il sogno si avveri.    come me sarebbe imperdonabile.
            Insomma la vita della città e dei suoi abitanti o fre-        Certo scriverne è facile, ma che possa essere anche
        quentatori tornerà alla sua solita normalità: bagni di         terapeutico sembra suggerircelo il Decamerone, che par-
        mare e di sole, gelati, aperitivi, una piadina farcita o un    la di dieci (da qui deca) giovani fiorentini che si auto
        pasto al ristorante, una passeggiata sul lungomare o una       segregarono in una villa di campagna per sfuggire alla
        scappatina fino a Riccione.                                    peste che, in quel periodo medioevale, affliggeva la città.
            E di sera, per chi ne ha voglia ed ha le physique du          Per passare il tempo si narravano, a turno, delle storie
        role, balli e feelings in tutti gli idiomi del mondo.          che poi furono raccolte in volume da uno scrittore loro
            Forse è una visione troppo ottimistica, ma in tempi        concittadino e contemporaneo.

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memphis rimini   memphisrimini   Via Mentana, 34 - Rimini, Centro  Storico
RUBRICA

        di
        Roberto Sapio

                                    FUMO DI PIPA 17
                                                    Roberto Sapio

            Siamo in Mag-                                                                                        senza paura e sen-
        gio, il mese delle                                                                                       za quelle ingom-
        rose, e la natura                                                                                        branti mascherine
        si risveglia dopo il                                                                                     che ci fanno asso-
        letargo invernale: i                                                                                     migliare a dei mo-
        prati rinverdiscono                                                                                      stri o dei fantasmi
        e si riempiono di                                                                                        deambulanti in cit-
        fiori, la temperatu-                                                                                     tà che abbiamo vi-
        ra a poco a poco si                                                                                      sto lugubremente
        rialza ed asciuga la                                                                                     semideserte.
        sabbia.                                                             Le cosiddette restrizioni imposte dal Governo per li-
            Il cuore si apre alle speranze e alle rosee aspettative      mitare la diffusione del virus sono state prorogate e ,di
        dell’estate: tra poco la spiaggia avrebbe dovuto affollarsi di   conseguenza, il momento della sospirata normalità si al-
        bagnanti e di turisti, come è successo da anni a questa parte.   lontana.
            Sarebbe così anche quest’anno se non ci fosse stata             A noi non resta da fare altro che difenderci dal conta-
        la diffusione del Covid 19 a livello mondiale, se non ci         gio restando a casa- inventandoci diversivi per occupare
        fosse stato il gran numero dei contagiati e, purtroppo, di       le ore e le giornate (che si allungano sempre di più) ed
        morti.                                                           evitare contatti ravvicinati o luoghi affollati.
            Finirà? E quando? Gli esperti-che in casi del genere            Si tratta, a ben vedere, di vere e proprie limitazioni
        non mancano mai di crogiolarsi nella loro presunta sa-           della libertà personale, ma sono giuridicamente giustifi-
        pienza- dicono che dovrebbe, sia pure lentamente, essere         cate dalla prevalenza del bene pubblico e dall’intereresse
        ormai cominciata la fase discendente.                            per la nostra e l’altrui salute.
            Non ci resta che sperare che abbiano ragione.                   Neppure la suggestiva preghiera del Papa in una Piaz-
            Sia pure lentamente potremo tornare alla normali-            za S.Pietro, illuminata ma desolatamente deserta, è ri-
        tà: uscire dalla case in cui siamo stati rintanati, darci la     uscita a fermare questa moderna peste, e neanche i riti
        mano, abbracciarci, passeggiare, innamorarci, fare l’a-          della Pasqua di Resurrezione.
        more. Insomma vivere una vita normale, decente e digni-             Allora speriamo che la medicina e la natura riescano
        tosamente umana.                                                 a concretizzare una sostanziale e vera resurrezione per
            Vivere come avevamo sognato e progettato di vivere:          noi e per il mondo intero.

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INCONTRI
                                                                KLEDI KADIU
                                                         Una vita per la danza
        di
        Roberta Sapio

                                        e il grande cuore della piccola Albania

          Da più di due anni Kledi Kadiu ha trovato il
        suo buen retiro a Rimini.

            Kledi è uno dei volti della danza più conosciuti dal
        grande pubblico nel nostro Paese. e ha contribuito insie-
        me ad altri artisti allo sviluppo della cultura della danza
        in Italia, negli ultimi decenni, grazie anche al suo impe-
        gno nell’insegnamento.
            Ma partiamo dall’inizio. Ha cominciato a danzare
        all’età di sei anni presso il “Palazzo dei pionieri” di Tira-
        na, una struttura dove tutti i ragazzi ed i bambini trascor-
        revano il loro tempo dedicandosi alle diverse discipline
        di arte e spettacolo.
            In seguito è stato ammesso all’ Accademia di danza di
        Tirana dove si è formato e diplomato all’età di 18 anni.
        Fortuna e talento gli hanno dato subito la possibilità di
        lavorare nel corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Tira-
        na ricoprendo anche ruoli importanti da solista. In questa
        sua scelta di essere ballerino ha sempre avuto l’appoggio
        incondizionato della sua famiglia.

           “Il mio maestro Ilir Kerni, Primo ballerino del tea-
        tro dell’opera, mi ha accompagnato per quasi tutto gli             Kledi la danza è un’arte bellissima, ma è inutile ne-
        8 anni del percorso di formazione all’Accademia. Cre-           garlo, non è per tutti. Quali sono i requisiti necessari per
        do che una parte del mio successo sia dovuto proprio a          poter intraprendere una carriera di danzatore? E quanto
        questa mia formazione in Accademia. Agli insegnamenti           conta il talento? Quanto la disciplina e la motivazione?
        ricevuti da ragazzo: gli anni della scuola, ripeto, sono
        stati importantissimi perché mi hanno dotato di un ba-
                                                                       “per rispondere alla tua prima domanda trovo che
        gaglio tecnico tale da poter affrontare con sicurezza il
                                                                    la danza sia per tutti! Trovo giusto che ognuno coltivi
        palcoscenico e allo stesso tempo hanno fortificato il mio
                                                                    il proprio sogno. Anche chi da giovane non ha potuto
        carattere”.
                                                                    coltivarlo per i motivi più diversi.
            Kledi è arrivato in Italia nel 1991, negli anni in cui     Ecco perché esistono corsi “amatoriali” anche per
        molti cittadini albanesi intraprendevano viaggi difficili chi è già grande ed ovviamente non intende intrapren-
        verso il nostro Paese che costituiva una promessa di un dere la carriera del ballerino. Al contrario per diventare
        futuro migliore, non sempre, ahimè, mantenuta.              un ballerino professionista sono necessari determinati
                                                                    requisiti fisici, di carattere e certo, avere talento”.
            “L’Italia è un Paese meraviglioso che mi ha accolto
        a braccia aperte. In Italia si vive bene, il patrimonio ar-    La selezione nel mondo della danza è durissima. Tro-
        tistico e culturale è il più grande del mondo. Ovunque vi sia giusto?
        ti giri, da nord a sud, ci sono opere d’arte dappertutto.
            La cucina è la migliore in assoluto. Quanto alla dan-      “Quella del danzatore professionista è una professione
        za, senza voler essere polemico, credo si possa fare mol-   molto  difficile. Bisogna avere una grande determinazione
        to di più! Non viene tutelata abbastanza e, purtroppo, e forza di volontà. C’è tanto lavoro dietro ogni spettacolo
        nemmeno regolamentata in maniera adeguata”.                 o singola esibizione, ore e ore passate in sala prove. C’è

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sempre da migliorare, non si è                                                                televisione. Poi, negli anni,
        mai arrivati anche quando si                                                                  mi sono fatto conoscere anche
        ottengono grandi risultati. Si                                                                con l’insegnamento ,gli stages,
        è costretti a convivere con la                                                                e gli spettacoli a teatro”.
        propria immagine riflessa in
        uno specchio che mette a nudo                                                                   Che significato ha per te Ri-
        pregi e difetti. E dietro questa                                                              mini?
        forza si nascondono anche del-
        le insicurezze, delle fragilità:                                                                   “Dopo Roma, Rimini è la
        sempre una grande fragilità:                                                                   città che ho scelto per abitare
        anche se la sera dello spetta-                                                                 con la mia famiglia. Mia mo-
        colo si è ottenuto un grande                                                                   glie Charlotte poi è riminese.
        successo, la mattina si deve ricominciare di nuovo da               Abbiamo sentito il bisogno di una città più tranquilla,
        capo, alla sbarra con tutti gli altri: primi ballerini e cor-       a misura d’uomo. A Rimini poi c’è il mare che amiamo
        po di ballo.Questo perché non si è mai veramente arriva-            molto.’
        ti, c’è sempre da imparare, andare avanti, perfezionar-                In questo momento drammatico che tutti noi stiamo
        si. Devo aggiungere che per un ballerino è importante               vivendo, l’emergenza Covid-19, mi sento di rivolgere un
        però vivere questo mestiere anche come un gioco, con                appello a tutte le scuole di danza riminesi e più in ge-
        una sorta di leggerezza... Ballare deve essere sempre una           nerale a tutte le scuole dell’ Emilia Romagna, che sono
        gioia, un divertimento e se questo divertimento finisce             tante. A loro voglio dire di resistere perché sono convin-
        meglio cambiare o spendere le proprie energie in altri              to che riusciremo a rialzarci più forti e determinati di
        mestieri.                                                           prima. Sono fiducioso e propositivo. La danza poi che è
            Oggi più che mai la tecnica si è elevata a livelli altissimi.   un’arte e trova il suo fondamento nella disciplina, oggi
        Come ho già detto, senza rigore e disciplina non si arriva          più che mai credo debba essere presa a modello proprio
        da nessuna parte. Non solo nella danza, ma nella vita”.             perché ha molto da insegnarci”.

           È proprio grazie ad alcuni famosi danzatori come          Negli ultimi tempi difficilissimi, abbiamo avuto la di-
        Kledi che oggi la danza è più diffusa a livello di massa. mostrazione del grande cuore del’ Albania. Il vostro po-
        Credi che sia un bene? Come hai vissuto la tua notorietà? polo ci è stato di grande supporto con il proprio impegno
                                                                  e la propria umanità nei tempi del Covid 19. È stato un
           “Da un po’ di anni a questa parte la diffusione della momento molto significativo per l’Italia. Cosa ne pensi?
        danza si è ampliata enormemente. Parlo in particolar
        modo della tv. Ci sono programmi televisivi in tutto il      “Sono molto fiero ed orgoglioso della mia nazione.
        mondo che permettono di sco-                                                         L’Albania ha voluto aiutare
        vare dei nuovi talenti. E offro-                                                     i suoi “vicini di casa” anche
        no la possibilità danno la pos-                                                      perché non ha dimenticato
        sibilità soprattutto ai giovani                                                      cosa ha fatto l’Italia per loro.
        di seguire la danza da casa                                                             In questo momento tragico
        senza necessariamente dover                                                          per tutti, non è giusto selezio-
        andare a teatro anche se, è                                                          nare chi è il buono e chi è il
        bene ricordarlo, non è la stes-                                                      cattivo. Siamo tutti sulla stessa
        sa cosa.                                                                             barca. Quella della speranza,
           La mia notorietà, il mio suc-                                                     la speranza che tutto finisca
        cesso è legato al mondo della                                                        presto e bene”.

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INCONTRI
                                           PATRIZIA RINALDIS
                                                                            La H sta per hotel
        di
        Lorenzo Muccioli

                                                                             non per ospedale
            “Dobbiamo far passare il messaggio che sarà di nuo-         ancora garanzie. Il fatto è che non sappiamo quale sarà
        vo possibile fare vacanze in Riviera, e sarà possibile          la risposta del pubblico: da un lato sicuramente ci sarà la
        farlo in maniera rilassante e soprattutto sicura”. Patrizia     voglia di concedersi qualche giorno di relax dopo diversi
        Rinaldis, presidente dell’Associazione Albergatori del          mesi particolarmente stressanti, dall’alto potrebbe esser-
        Comune di Rimini, cerca di guardare il bicchiere mez-           ci la paura per un possibile riacutizzarsi del contagio, che
        zo pieno, anche se non nasconde la sua preoccupazione           i virologi non escludono”.
        per la prossima stagione, la prima dell’era post-Covid19,           A proposito di salute: il sindaco Gnassi ha accennato
        con gli operatori stretti tra mille incertezze e disposizioni   alla possibilità di istituire un bollino di qualità per gli
        fino a questo momento ancora poco chiare.                       health safety hotel.
            Stando al questionario sul mondo del turismo real-              “Federalberghi, Condindustria e Confesercenti in col-
        izzato da Geronimo, l’80                                                                         laborazione con la Croce
        per cento circa degli alber-                                                                     Rosse italiana hanno sot-
        gatori quest’estate sarebbe                                                                      toscritto un protocollo na-
        pronto ad aprire. Rinaldis                                                                       zionale per l’accoglienza
        conferma?                                                                                        sicura che è stato presen-
            “Il quadro è ancora                                                                          tato a Governo e Regioni.
        parecchio nebuloso, molti                                                                        Quello potrebbe essere lo
        stanno facendo le loro                                                                           standard di riferimento a
        valutazioni: si tratta di ca-                                                                    cui attenersi per quanto
        pire se riaprire sia sosteni-                                                                    riguarda la prevenzione.
        bile o meno dal punto di                                                                         Poi ciascun operatore,
        vista economico. Ad avere                                                                        potrà decidere se imple-
        più problemi saranno in                                                                          mentare le varie misure.
        particolar modo gli affit-                                                                       Tutti, indipendentemente
        tuari, che in questi giorni                                                                      da eventuali bollini, dov-
        stanno cercando di rinego-                                                                       ranno guardare primari-
        ziare i contratti. Chi ha una                                                                    amente all’aspetto della
        struttura di proprietà, invece, quasi sicuramente aprirà i      sicurezza”.
        battenti, anche se magari farà a meno di alcuni servizi,            Quali saranno le caratteristiche dell’hotel post-
        come la cucina. Per questo sarà importante pianificare          Covid19?
        collaborazioni sul territorio, come già avviene per i pasti         “Molte cose cambieranno. Potrebbero esserci barri-
        in spiaggia”.                                                   ere o misuratori di temperatura all’ingresso. Check in e
            Il che potrebbe voler dire anche meno posti di lavoro       check out avverranno con ogni probabilità online. Bi-
        per gli stagionali. Con tutte le conseguenze del caso.          sognerà prestare grande attenzione alla sanificazione e
            “E’ una delle possibili ricadute legate a una crisi del     alla gestione degli spazi comuni rispettando le norme
        comparto turistico, considerando che Rimini è la secon-         sul distanziamento sociale. Dovremo sfruttare al meglio
        da provincia in Italia per il PIL turistico procapite del 70    gli spazi esterni. Chi offrirà la pensione completa, dovrà
        %. Un dato che non dobbiamo mai dimenticare”.                   decidere se mantenere o meno il buffet oppure optare
            C’è chi pensa di allungare la stagione fino ad ottobre.     per pasti serviti in camera. La vacanza dovrà comunque
        Fattibile?                                                      rimanere un momento di relax. Per questo ci tengo a rib-
            “Sì, se il meteo lo permetterà. Certo, dovremo anche        adire un concetto”.
        guardarci attorno, orientandoci maggiormente verso un               Prego.
        turismo legato all’entroterra e all’enogastronomia o a              “I protocolli andranno rispettati scrupolosamente, su
        nuove tipologie di offerta, come il mare di inverno o la        questo non ci piove, con l’obiettivo di garantire sia la
        possibilità di vivere la spiaggia anche di notte. Per ques-     sicurezza dei visitatori che quella di dipendenti e collab-
        to torno a dire che occorrerà puntare molto sulle sinergie.     oratori. Ma gli hotel non dovranno diventare ospedali.
        Molti grandi eventi, come quelli legati al wellness, sono       Non possiamo permetterci di rinunciare a quella che è
        stati rinviati all’autunno ma ora come ora non vi sono          da sempre la nostra arma vincente, ovvero l’ospitalità.

18 | Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020
Magari non potremmo abbracciare i nostri ospiti. Ma              tradotte in atti concreti. Staremo a vedere”.
sotto la mascherina dovranno trovare sempre un bel sor-              Albergatori e operatori del turismo in generale hanno
riso”.                                                           accusato il Governo di averli abbandonati.
    Protocolli troppo ‘soffocanti’ potrebbero scoraggiare            “Per il momento non abbiamo ricevuto nessun tipo
i turisti?                                                       di aiuto dallo Stato. E’ vero, ci sentiamo abbandonati.
    “Pur osservando tutte le disposizioni, dovremo essere        Negli ultimi discorsi del premier Conti ci sono stati solo
bravi a non snaturare i valori che da sempre ci contrad-         dei vaghissimi accenni al settore turistico. Sembra quasi
distinguono. Le persone vorranno venire in Riviera per           che questo comparto non esista, eppure da solo vale il
riposarsi dopo mesi di frustrazione e isolamento. Da             13% del Pil senza dimenticare tutto l’indotto. Non fac-
questo punto di vista non dovremo deluderli”.                    cio valutazioni di natura politica, ma le nostre richieste
    Cosa potrebbe accadere nel caso in cui un turista            sono rimaste inascoltate e il Ministro cultura e Turismo
dovesse contrarre il Covid-19 durante la sua permanenza          è completamente assente sul turismo.
in hotel? La struttura dovrà essere messa in quarantena?             Vorremmo risposte al più presto in merito: agli aiuti
    “E’ un tema molto dibattuto e sul quale al momento           economici reali e non ulteriori garanzie per le banche;
non ci sono risposte certe. Non dimentichiamo che es-            un sostegno per il mancato reddito; delle date per po-
iste già una procedura nel caso in cui l’ospite contragga        ter programmare la nostra attività; uno scudo per la
una comune influenza: in quel caso generalmente la per-          responsabilità civile e penale a nostro carico; rimod-
sona viene affidata all’Ausl.                                    ulazione delle bollette e tasse locali etc. La situazione
    Qui però parliamo di Coronavirus e quindi occorrerà          di incertezza in cui ci troviamo potrebbe generare ul-
moltissima attenzione. C’è poi l’aspetto giuridico della         teriori chiusure che a loro volta potrebbero tradursi in
questione: a livello istituzionale si è parlato di ‘scudo        mancate assunzioni e gravi danni economici su tutta la
legale’, ma per ora sono solo parole che dovranno essere         filiera”.

 IL MONDO DEL TURISMO È DAVVERO PRONTO A RIPARTIRE?
    La redazione di Geronimo ha realizzato un question-          pari al 50%. Parlando di strumenti e strategie per rilanci-
ario per sondare l’umore degli operatori economici della         are il settore turistico durante la fase 2 della pandemia, si
Riviera in vista della fase 2. L’obiettivo era quello di scat-   guarda con interesse (60,4%) alla possibilità ventilata dal
tare una fotografia (probabilmente non esaustiva ma mol-         Governo di concedere bonus economici per le famiglie
to verosimile) di quelle che sono ansie, paure, aspirazioni      che andranno in vacanza. Il 54,7% degli intervistati crede
e speranze delle categorie per quella che si preannuncia         anche che la strada da seguire sia quella delle detrazioni
essere una delle stagioni estive più difficili di sempre.        e degli sgravi fiscali per le imprese del settore turistico.
    Al sondaggio hanno partecipato albergatori, ristorato-           Il 22,6% confida nella capacità attrattiva della Ro-
ri, commercianti e concessionari di stabilimenti balneari        magna mentre il 71,7% pensa che occorrerà lavorare
di tutta la provincia, da Cattolica fino a Bellaria. Il campi-   molto per il posizionamento sul mercato e per potenzi-
one, benché composto da un numero limitato di imprendi-          are il brand. L’86,6% degli operatori ritiene poi che una
tori, offre uno spaccato abbastanza realistico e rappresen-      campagna di comunicazione efficace e capillare possa
tativo di quello che è il tessuto economico locale legato al     contribuire in maniera decisiva al rilancio turistico del-
settore dell’accoglienza. La categoria più rappresentata è       le aziende ancora più di rigidi protocolli sanitari o di
quella degli albergatori (45,3%), seguiti da attività com-       norme sul distanziamento sociale.
merciali (22,6%), bar, ristoranti e chioschi (18,9%) e sta-          L’84,9% vede nella comunicazione attraverso i media
bilimenti balneari (7,5%). Il 56,6% del campione opera           tradizionali un efficace veicolo di promozione insieme
nel settore del turismo da più di vent’anni.                     ai social network. Il messaggio da veicolare dovrebbe
    La maggior parte ha tra i 5 e i 10 dipendenti. Parti-        essere legato per prima cosa al lancio di offerte, pacchet-
amo anzitutto da un dato positivo. Il 79,2% degli oper-          ti e tariffe speciali (73,6%) in secondo luogo alle misure
atori afferma infatti di essere intenzionato a riaprire la       sanitarie adottate dai singoli operatori (58,5%) e infine
propria attività in vista dell’estate. Solo il 3,8% ammette      all’aspetto emozionale tipico della vacanza in Romag-
in maniera chiara che non lo farà, mentre tutti gli altri        na (43,4%) e alle attrattive tipiche del nostro territorio
rimangono alla finestra in attesa di vedere l’evolversi          (34,4%).
della situazione e fare le opportune valutazioni.                    L’83,3% teme poi che protocolli troppo rigidi e soffo-
    Il 51,9% indica luglio come il mese più probabile per        canti possano in qualche modo disincentivare l’afflusso
una effettiva ripartenza delle attività, mentre l’11,4% ri-      di visitatori e far perdere di appeal alla Riviera insieme
tiene che ciò avverrà già nella seconda metà di giugno. Il       alla paura di nuovi focolai (43,4%) e all’assenza quasi
24,5% teme tuttavia che la stagione 2020 si lascerà alle         obbligata dei grandi eventi di massa (17%) e al dover
spalle un calo di fatturato del 60%. Per il 7,5% il calo         rinunciare obbligatoriamente ad alcuni servizi (11,3%).
sarà addirittura dell’80%.                                       L’84,9% del campione auspica infine una cabina di regia
    Più cauto l’11,3% che invece ha messo in conto una           a livello regionale per coordinare e dirigere le strategie
flessione del 40%, mentre il 13% ritiene plausibile un calo      turistiche durante la fase 2.

                                                                                                      Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   19
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FRANCO LORENZI
        INCONTRI

        di
        Stefano Baldazzi
                                                                       l’importante è volare

            Essere rimandati in latino                                                             assunto da una compagnia
        non è un motivo che possa                                                                  aerea, tant’è che trovò la-
        far nascere la voglia di vo-                                                               voro come impiegato pres-
        lare, eppure, quell’insuffi-                                                               so “Alfa Lum”, un’azienda
        cienza, cambiò il destino di                                                               sammarinese che produce
        Franco.                                                                                    porte e finestre.
            Cinquantanove        anni,
        sammarinese, vive a Rimi-                                                                      Dopo l’ultima abilitazio-
        ni col la moglie Cristina ex                                                                ne decise comunque di pro-
        pallavolista, oggi sfegatata                                                                varci. Iniziò come istruttore
        tennista e i due figli Federi-                                                              di volo al piccolo aeroporto
        co e Andrea, impegnati ne-                                                                  “Torraccia” di San Marino.
        gli studi universitari.                                                                     In quel periodo era facile
            Siamo negli anni set-                                                                   vederlo sorvolare la rivie-
        tanta quando Lorenzi deve                                                                   ra trascinando striscioni
        affrontare l’esame di ripara-                                                               pubblicitari, un tipo di “re-
        zione per via di quel voto,                                                                 clame” in voga negli anni
        non che sia un gran pro-                                                                    ottanta. Non tralascia di in-
        blema, ma in quegli anni,                                                                   viare curricula alle compa-
        a San Marino, l’unico liceo                                                                 gnie aeree, pur senza nutrire
        presente sul territorio era il                                                              particolari speranze.
        “Classico” scuola a cui non                                                                    La prima vera opportuni-
        era possibile iscriversi sen-                                                               tà gli arriva dalla conoscen-
        za la sufficienza in latino. A                                                              za di due imprenditori che
        settembre, dopo aver falli-                                                                 frequentavano l’aero club.
        to l’esame di riparazione, i                                                                Si trattava del noto impren-
        giochi per le iscrizioni alle scuole superiori, erano ormai   ditore Mike Bruschi e di un banchiere di San Marino che
        fatti anche a Rimini.                                         decisero di acquistare un “Cessna”, aereo executive da
            Fu quello il motivo per cui, cercando una soluzione       sei posti, necessario alla loro attività che li costringeva
        che gli evitasse di perdere un anno, Lorenzi scoprì che       a continui viaggi in tutta Europa. Franco venne assunto
        all’istituto aeronautico di Forlì, c’era ancora tempo per     per gestire tutte le complesse operazioni di volo e, natu-
        essere ammessi.                                               ralmente, per essere il loro pilota. Fece quel lavoro dal
            Una scelta che suo padre appoggiò, nonostante il no-      ‘92 al ‘96. In qualche occasione ospitò a bordo rappre-
        tevolissimo esborso economico che, quella scuola e la         sentanti dello stato di San Marino per visite ufficiali in
        necessità di risiedere in un collegio, obbligava a soste-     altre nazioni.
        nere.
            Cinque anni che potevano indirizzare un ragazzo               La svolta per la sua carriera arrivò nel ‘96. Come era
        verso la carriera di pilota o, più facilmente, a diventare    successo con il latino, ancora una volta
        controllore di volo. Lui capitò in un’annata in cui la se-        fu un evento negativo a favorirlo, ma in questa occa-
        lezione fu particolarmente severa, di quel gruppo fu tra i    sione la vicenda aveva ben altra risonanza: si trattava di
        pochi a conseguire il brevetto di pilota di secondo grado,    “tangentopoli”. Gli scandali che vennero alla luce, co-
        titolo sufficiente per pilotare aeroplani ad uso privato.     strinsero molti imprenditori a chiudere la propria espe-
        Per diventare un pilota professionista era necessario ave-    rienza che, in più di un caso, considerava la proprietà di
        re il brevetto di terzo grado.                                un aereo personale, un elemento di grande visibilità, non
            Franco conseguì anche quello. Il costo totale, tra        più opportuno da esibire. Quello del gruppo Ferruzzi fu
        scuola e ore di volo obbligatorie, salì fino a superare i     un esempio emblematico. Le dismissioni di tanti aerei
        quaranta milioni. Nel ‘88 era una cifra veramente impor-      privati stimolarono però lo sviluppo di nuove compagnie
        tante, ma che non offriva concrete prospettive di essere      che necessitavano di piloti.

22 | Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020
La prima che assunse Franco fu la “Minerva”, ma           finire sul mercato. In questi anni il sentimento degli ita-
ne seguirono molte altre dove fu pilota o comandante.         liani nei confronti della propria compagnia di bandiera è
I cambiamenti erano frequenti, ci fu “Victoria airlines”      cambiato più volte.
“Volare” Federico II”, “Alpi Eagles”, “Neos” del gruppo
Alpitour e, nel 2007, “Air One”.                                  «Ora l'aria che si respira è che “Alitalia” appare
    Non era la voglia di cambiare a determinare le sue        essenziale in un paese a vocazione turistica come il no-
migrazioni, ma la facilità con cui, questi gruppi chiude-     stro, il problema è trovare manager competenti, in gra-
vano, perché incapaci di mantenere attivi i propri bilan-     do di valorizzarla e farla sviluppare per il bene di tutti.
ci. Per lui era una vita da pendolare, non solo per i voli,       Le nuove regole di convivenza, rese necessarie
ma perché non aveva mai preso in considerazione di tra-       dall’emergenza sanitaria, ci hanno messo di fronte a una
sferire la famiglia nei frequenti cambi di sede. Mentre       nuova sfida: le modalità per volare si modificheranno
iniziava a lavorare per una nuova compagnia, doveva           fortemente. La diminuzione dei passeggeri su ogni trat-
continuare a “guardarsi intorno”, sapendo quanto fosse        ta, porterà inevitabilmente a un notevole incremento del
precario ogni impiego.                                        costo dei biglietti».

   Una di queste esperienze sfortunate, segnò la sua ter-        Il comandante Lorenzi, è ormai abituato ai cambia-
za opportunità. “Air One” in forte difficoltà, venne ac-      menti, per lui volare non ha rappresentato il coronamen-
corpata ad “Alitalia” nell’operazione del 2008 guidata        to di un sogno di quand’era bambino, ma gli ha concesso
da Banca Intesa.                                              di vivere esperienze tanto gratificanti quanto inusuali.
   Fu fortunato perché molti piloti furono lasciati fuori     Vedere il mondo da una finestra privilegiata, decollando
per riduzione di organico, mentre quelli provenienti da       e atterrando tra usi e costumi differenti, cambiando fuso
“Air One” furono tutti confermati.                            orario con la stessa frequenza del cambio di una cami-
                                                              cia. Il tutto grazie alle proprie competenze e l’appoggio
    Occorre sapere che un pilota, ogni volta che cambia       di una famiglia capace di adattarsi ai suoi atipici orari,
velivolo, deve fare un corso di formazione specifico, al      nonostante Federico e Andrea non siano minimamente
quale ne va aggiunto un secondo, di conversione per le        interessati a seguire le sue orme.
procedure della nuova                                                                              Franco,      “Pancina”
compagnia. Franco, in                                                                           per gli amici, non perché
“Alitalia” ritrovò, tra gli                                                                     sia grasso. Il sopranno-
istruttori, un suo ex com-                                                                      me gli è stato affibbiato
pagno di corso dell’isti-                                                                       perché ha un approccio
tuto aeronautico di Forlì.                                                                      alla vita apparentemen-
                                                                                                te tranquillo, come chi
   Sono passati dodici                                                                          si dilunga volentieri a
anni da quell’ultimo tra-                                                                       tavola per godere del
sferimento, ma la stabili-                                                                      cibo e della compagnia.
tà del lavoro non è certo                                                                       Un atteggiamento sere-
priva di complicazioni.                                                                         no che tutti noi, quan-
Alitalia, com’è noto, at-                                                                       do saliamo su un aereo,
traversa, da tempo, dif-                                                                        speriamo di trovare nel
ficoltà che l’hanno fatta                                                                       comandante.

                                                                                                  Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   23
INCONTRI

        di
                                                 LORENZO BUGLI
        Lorenzo Muccioli
                                                  Presidente dei Giovani Democratici Cristiani

           Tre rappresentanti eletti in                                                           le del partito più antico del Pa-
        Consiglio Grande e Genera-                                                                ese è stato sicuramente il com-
        le, una scuola di formazione                                                              pito più difficile che io abbia
        politica avviata con successo,                                                            mai affrontato nel corso della
        nuove relazioni e sinergie con                                                            mia carriera politica. Ricordo
        le principali formazioni poli-                                                            benissimo che in quell’assise
        tiche europee. I Gdc (Giovani                                                             congressuale furono due le tesi
        democratico cristiani) guarda-                                                            importanti che i giovani demo-
        no ai traguardi raggiunti nel                                                             cratico cristiani sostennero: la
        corso degli ultimi mesi, con gli                                                          voglia di formarsi e la voglia
        occhi già rivolti alla riparten-                                                          di comunicare.
        za, a quando cioè l’emergenza                                                                 Comunicare che c’era un
        Coronavirus sarà terminata e                                                              giovanile che aveva delle idee
        anche a San Marino la politica                                                            e che non era al traino di nes-
        tornerà al centro del dibattito.                                                          suno ma poteva essere forza
        Abbiamo fatto il punto con                                                                propulsiva sia per il partito che
        Lorenzo Bugli, presidente del                                                             per il paese. Sono orgoglioso
        movimento giovanile del Pdcs                                                              di poter affermare che in que-
        e dallo scorso dicembre consi-                                                            sti anni il giovanile è cresciuto
        gliere nelle fila della maggioranza.                           molto perché siamo partiti proprio con la formazione. Il
                                                                       primo passo sono stati i corsi di giornalismo e di public
            Dal momento del suo insediamento come presidente           speaking. Siamo andati avanti con dei corsi di social
        dei Gdc, tantissime cose sono cambiate. Quali sono sta-        media contro le fake news per poi riprendere con forza,
        te le principali trasformazioni del partito nel corso degli    sempre nel 2017, l’attività all’interno dello YEEP, il gio-
        ultimi anni?                                                   vanile del PPE. In più abbiamo lanciato, grazie all’amico
                                                                       Pasquale Valentini che non smetterò mai di ringraziare
           “Anzitutto ci tengo a fare una breve premessa, ricor-       perché è sceso ovviamente in campo con noi giovani, la
        dando che a fine febbraio si sarebbe dovuto svolgere il        scuola di formazione politica”.
        17esimo Congresso dei Gdc, che naturalmente è stato
        rinviato a data da destinarsi per via della crisi Coronavi-      Parliamo proprio della scuola di formazione politica:
        rus. La nostra idea per questo Congresso non era quella        può dirci qualcosa di più?
        di un mero esercizio di rinnovo delle cariche, ma qualco-
        sa di molto più complesso, strutturato e profondo. Il fatto       “La scuola di formazione politica è basilare secondo
        di non essere riusciti ad organizzarlo non vieta assoluta-     me non solo all’interno dei movimenti giovanili, ma an-
        mente di poterlo nuovamente convocare in un momento            che in tutti i partiti. Questa è un messaggio che io, con
        più opportuno. Sarà l’occasione non solo per ribadire la       la mia presidenza, mi sono sempre impegnato a trasmet-
        nostra voglia di collaborare all’interno della società, ma     tere. Infatti la nostra scuola di formazione politica non è
        anche per approfondire l’attuale situazione, dando delle       riservata solo ai tesserati della giovanile, ma è aperta a
        risposte anche su quello che è il ruolo dei giovani nello      tutti i simpatizzanti o politici attivi o anche consiglieri
        scenario della crisi.                                          che vogliono partecipare.
           Detto ciò, passo alla risposta vera e propria. Ricordo         È una scuola nella quale noi facciamo delle riflessioni
        ancora come se fosse ieri quando nel 2017 ereditai in          importanti, dove portiamo temi di attualità ma anche le
        qualità di presidente la guida dei Gdc. Era una giovanile      basi del diritto, dove approfondiamo determinate temati-
        molto diversa da oggi che purtroppo aveva visto scendere       che magari attraverso il dibattito e il confronto. Ricordo
        la Dc da principale forza politica del Paese a forza di op-    che nelle nostre lezioni passate abbiamo anche parlato
        posizione. Il morale era basso, le risorse limitate e il mo-   dei diritti e dei doveri che hanno i cittadini con delle ri-
        vimento nel suo insieme aveva disperato bisogno di uno         flessioni che sono venute fuori dal Meeting di Rimini su
        scatto propulsivo. Prendere le redini del gruppo giovani-      Luciano Violante. Quello su diritti e doveri è stato uno dei

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passaggi più importanti della scuo-                                                       “Sono tre i giovani rappresen-
la. Mi permetto di citare una delle                                                    tanti dei Gdc all’interno del CGG
frasi di Aldo Moro a cui sono mol-                                                     nelle file del PDCS. Uno è una
to legato, che è fonte di ispirazione                                                  riconferma delle legislature pre-
per la nostra scuola di formazione                                                     cedenti e ha assunto anche il ruo-
politica, che dice: ‘La stagione dei                                                   lo di capogruppo. Mi riferisco ad
diritti e delle libertà si rivelerà ef-                                                Alessandro Cardelli, che aveva 21
fimera se in Italia non nascerà un                                                     anni quando è entrato in Consiglio
nuovo senso del dovere. Questo ci                                                      Grande e Generale, rappresen-
fa capire quanto è importante che                                                      tando i nostri giovani e portando
la politica sappia da una parte lavo-                                                  avanti un’iniziativa importantis-
rare per i diritti, ma sappia anche, e                                                 sima che dovremo riprendere per
lo vediamo maggiormente in que-                                                        adattarla ai tempi odierni. Mi ri-
sta fase storica, dare e far passare il                                                ferisco alla legge sull’imprendito-
giusto senso del dovere”.                                                              ria giovanile che oggi sarebbe da
                                                                                       rivedere ma sempre con l’ottica di
   I Gdc sono molto attivi anche                                                       avvicinare i giovani all’avviamen-
sul fronte delle relazioni interna-                                                    to di un’azienda.
zionali: quali sono i vostri princi-                                                      Abbiamo poi due novità: il sot-
pali interlocutori in Europa e all’estero?                     toscritto e Alice Mina. Ho ricoperto il ruolo di consi-
                                                               gliere della giunta di castello di Città per 5 anni: per
   “Il nostro referente in Europa è il Partito Popolare        me è stata una palestra formativa davvero importante.
Europeo, che ricordiamoci è stato fondato dagli stori-         Alice Mina ha ricoperto ruoli fondamentali come quello
ci di Centro, democratico cristiani e liberali, per cui da     di segretario particolare, di presidente del giovanile, ha
vari partiti come CSU e Democrazia Cristiana insieme a         avuto dei ruoli di direzione all’interno del partito, per
tantissimi altri come ad esempio il Partito popolare spa-      cui siamo sì giovani, ma nati da un percorso politico im-
gnolo. Tutti dall’interno hanno costruito questa grande        portante che è partito dal basso.
area che compone i Popolari in Europa. Popolari perché            Queste sono cose che voglio sottolineare perché de-
fortemente legati al popolo, a quel ceto di centro destra      vono essere la base di una classe politica a tutto tondo,
europeo che ha tra i suoi lavori la difesa del lavoro, delle   indipendentemente dai partiti. In questi giorni, settima-
aziende, della famiglia e della vita.                          ne, mesi siamo stati colpiti da una delle più grosse crisi
   In questa area, noi come giovanile siamo membri             dal dopoguerra, che ci ha visto rimettere in gioco tutto
a tutto tondo dello YEEP, che è il giovanile del PPE e         quello che davamo scontato fino a ieri. Il nostro paese,
da poco (sono tre anni) abbiamo avviato delle relazio-         come tanti altri, si è trovato di fronte ad un emergenza e
ni personali con i leader di EDS (European Democrate           sta combattendo questa grande epidemia.
Student), che è sempre un’altra ala storica del Ppe che           Questo per dire che fino a ieri avevamo una co-
rappresenta tutti gli studenti e i rappresentanti giovanis-    gnizione delle priorità e degli interventi da portare in
simi dei partiti europei.                                      Consiglio diversa da quelli di oggi. Bisogna rivedere, a
   Siamo già entrati all’interno come observer mem-            maggior ragione come giovanile, quell’assetto per poter
bers per poi un domani diventare full members di que-          iniziare in maniera immediata a dare delle risposte e per
sta attività portando ancora di più un nostro contributo       aiutare i tanti giovani che in questo momento si trovano
e la nostra voce all’interno degli scenari europei per         in difficoltà. Porteremo in Consiglio le battaglie dell’in-
quanto sia possibile, almeno per una Repubblica picco-         novazione.
la e storica come la nostra che non si è mai sbilanciata.         Vediamo oggi quanto sia importante avere un appa-
I rapporti internazionali sono fondamentali, a maggior         rato digitale che risponda in maniera forte alle esigenze
ragione per uno Stato come il nostro che non ha confi-         dettate in questo momento dalla crisi ma che un domani
ni marittimi o aereoportuali                                                                 saranno le esigenze normali.
e che quindi basa tutto sul                                                                     Non possiamo più con-
dialogo per mantenere forti                                                                  cepire determinati settori
e saldi i legami”.                                                                           come facevamo prima. Ve-
                                                                                             diamo quanto sia importan-
   All’ultima tornata eletto-                                                                te l’online: seguire lezioni
rale i GDC hanno eletto in                                                                   online, pagare bollette onli-
Consiglio Grande e Generale                                                                  ne, lavorare online facendo
tra rappresentanti: quali sa-                                                                smartworking. Questi do-
ranno le battaglie che cerche-                                                               vranno essere un domani i
rete di portare avanti?                                                                      nostri capisaldi”.

                                                                                                   Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   25
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Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   27
GIORGIO GALIMBERTI
        INCONTRI

        di
        Lorenzo Muccioli
                                         Sognare in grande non è vietato

            Soprattutto se di mezzo c’è un campione come Gior-      diretta a San Marino. Un giorno ho incontrato casual-
        gio Galimberti. L’ex tennista (115esimo al mondo, ma-       mente un membro dell’ex Giunta comunale di Cattolica,
        glia azzurra dal 2001 al 2006, 3 tornei Atp Challenger      che mi ha parlato della possibilità di rilanciare l’ex Leon-
        in bacheca e altri 27 nel doppio, sua specialità) guida     cavallo, chiuso ormai dal 2010. Si tratta di un’area mol-
        l’Ati (Associazione temporanea di impresa) a capo del       to interessante, vicina all’autostrada e quindi facilmente
        project financing per la riqualificazione dell’ex circolo   raggiungibile sia da Rimini che da Pesaro. Il discorso si
        tennis ‘Leoncavallo’ di Cattolica.                                                è chiuso lì, ma in seguito abbiamo
        Un progetto ambizioso, che mira a                                                 trovato degli interlocutori nel sin-
        fare della racchetta e di tutto ciò che                                           daco Mariano Gennari e nell’asses-
        le ruota attorno un volano sportivo                                               sore Fausto Battistel. Il lavoro pre-
        e turistico per la Regina ma anche a                                              paratorio è stato lungo e faticoso,
        rilanciare un’area rimasta in disuso                                              anche perché non siamo dei tecnici:
        per anni. Con la possibilità, perché                                              abbiamo dovuto produrre una mon-
        no, di portare in Riviera alcune stel-                                            tagna di documenti e assumerci del-
        le nazionali e internazionali di que-                                             le responsabilità importanti, anche
        sto sport.                                                                        da un punto di vista economico.
            Galimberti, come nasce il suo                                                 Non finirò mai di ringraziare il diri-
        interesse per l’ex ‘Leoncavallo’ e                                                gente Baldino Gaddi per il supporto
        per Cattolica?                                                                    ricevuto. Alla fine si è arrivati alla
            “Sono un milanese da sempre                                                   definizione del project financing,
        innamorato della Romagna. Nel                                                     che ci siamo aggiudicati con una
        1992, quando mi allenavo con la                                                   regolare procedura pubblica”.
        nazionale giovanile, ho vissuto per                                                   Quando partiranno i lavori?
        un certo periodo a Cesenatico. Nel                                                    “L’emergenza Covid-19 ha cau-
        2006, poi, ho deciso di comprare                                                  sato qualche rallentamento, ma
        casa a Rimini per poter seguire da                                                speriamo di poter mettere in moto
        vicino l’Academy di tennis da me                                                  il cantiere entro il mese di giugno”.

28 | Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020
Nello specifico, cosa                                                                        “Basta guardare quello
prevede il progetto?                                                                             che accade a San Ma-
    “Ci saranno 9 cam-                                                                           rino, dove i tornei gio-
pi: 5 in terra, 3 play-it e                                                                      vanili richiamano dalle
infine un campo stagio-                                                                          150 alle 200 persone tra
nale in erba, che sarà un                                                                        atleti e accompagnatori,
po’ il fiore all’occhiello                                                                       i quali pernottano negli
ma naturalmente sarà                                                                             hotel e si servono dei
utilizzabile solo quando                                                                         ristoranti per almeno 9
umidità e temperatura                                                                            o 10 giorni. Senza di-
lo permetteranno. Si ag-                                                                         menticare poi il valore
giungeranno poi altri 2                                                                          riflesso basato sul fatto
campi per il Paddle, che                                                                         che andremo ad associa-
andremo a coprire con                                                                            re l’immagine e il nome
un ulteriore investimen-                                                                         di Cattolica a quello dei
to, una palestra riabilitativa, 6 spogliatoi di ultima gene-    grandi tornei di tennis giovanili”.
razione con un’area riservata e maggiori comfort per i              A proposito di competizioni: quale sarà il livello de-
soci, una club house con bar e ristorante e una palazzina       gli atleti che vedremo scendere in campo?
per gli uffici direzionali. Stiamo ragionando anche servi-          “Già a partire dal primo anno ospiteremo dei tornei
zi complementari di supporto all’attività agonistica            giovanili internazionali under 12, 14, 16 e 18: un’occa-
    e sportiva. Una struttura di eccellenza sinergica con le    sione per vedere all’opera alcune delle future promesse
altre realtà sportive del territorio. L’impianto sarà inoltre   del tennis, ragazzi e ragazze che in futuro potrebbero
servito da una trentina di parcheggi riservati”.                arrivare ai massimi livelli. Organizzeremo anche un tor-
    Quale sarà il vostro target di riferimento?                 neo ITF con montepremi di 15mila dollari. Ma abbiamo
    “Il nuovo centro, che non si chiamerà più Leonca-           in cantiere anche altre iniziative”.
vallo ma avrà un nuovo nome, ospiterà una top school                Il sogno nel cassetto?
di tennis sulla falsariga di quella che già dirigo a San            “Portare a Cattolica un ATP Challenger o addirittu-
Marino. Vogliamo diventare un punto di riferimento              ra una tappa di qualificazione della Coppa Davis. Per
per chi pratica il tennis a livelli agonistici in Romagna       simili competizioni però i nostri campi non sarebbero
e non solo. Non sarà, però, una struttura rivolta esclu-        sufficienti. Servirebbe anche l’appoggio di un impianto
sivamente ai professionisti, ma anche a tutti gli amatori       indoor: ad esempio il palazzetto dello sport che l’ammi-
e soprattutto a ragazzi e bambini. Vogliamo coprire in          nistrazione avrebbe intenzione di costruire nelle imme-
maniera trasversale tutte le attività legate al mondo della     diate vicinanze. Potrebbe nascere davvero un bellissimo
racchetta. Una cosa voglio metterla in chiaro fin da ora:       connubio”.
nel nostro circolo ci sarà sempre spazio per i cattolichini         Ci saranno anche delle partnership con gli altri circoli
che hanno voglia di giocare.                                    del circondario?
    Non sarà affatto un centro esclusivo o elitario. Voglia-        “Certamente, a cominciare dall’altro circolo di Cat-
mo che la struttura abbia anche una sua valenza sociale,        tolica, il Cerri. Se arriveremo ad ospitare determinate
diventando un punto di aggregazione per la cittadinanza         competizioni, i nostri spazi da soli non basteranno. Ci
e un luogo per la crescita dei giovani. Io sono cresciuto       sarà bisogno dell’appoggio di altre strutture per permet-
nei circolo e so quale potenziale possono esprimere. An-        tere il regolare svolgimento di tutte le gare. Il movimen-
che da un punto di vista economico, potrebbero nascere          to tennistico in Romagna è molto florido grazie alla pro-
delle belle collaborazioni con il territorio: la nostra in-     fessionalità delle società che operano sul territorio e che
tenzione è infatti quella di dare in gestione ad operatori      stanno facendo un lavoro egregio con i giovani. Io credo
locali parte dei servizi, incluso il paddle”.                   che si possa dare vita a delle ottime sinergie in grado di
    Un’occasione anche per il turismo sportivo?                 portare le nostre racchette ancora più in alto”.

                                                                                                    Geronimo 21 | Aprile/Maggio 2020 |   29
INCONTRI

        di
        Stefano Baldazzi
                                                                              Una scelta difficile
            L’insegna è sicura-                                                                      lavoro che, per le esigen-
        mente il biglietto da vi-                                                                    ze del forno, iniziava a
        sita di qualsiasi attività                                                                   notte fonda e terminava
        che prevede la vendita                                                                       a tarda sera, decisero di
        al pubblico. Ce ne sono                                                                      rilevare un negozio di
        di tutti i tipi e variano a                                                                  abbigliamento/merceria,
        seconda di quello che si                                                                     attivo in via Castelfidar-
        vuole comunicare. Spes-                                                                      do, convinti che l’impe-
        so è il nome del titolare,                                                                   gno sarebbe stato meno
        a volte il cognome. Nella                                                                    gravoso.
        maggior parte, se esclu-                                                                         Accadde il contrario,
        diamo quelli delle “ca-                                                                      l’attività ebbe un imme-
        tene”, che hanno il loro                                                                     diato e forte incremento.
        “logo”, sono richiamati,                                                                     I genitori di Stefano si
        in modo esplicito, i pro-                                                                    resero conto che da soli
        dotti in vendita.                                                                            non ce l’avrebbero fatta.
            “MODALAVORO”                                                                             Era appena passato un
        rientra in quest’ultima categoria, non c’è nessuna con-        anno quando convocarono il figlio e la sua fidanzata.
        cessione alla creatività. Moda e lavoro sono due termi-
        ni talmente generici che, come ci spiegano i titolari, pur      «I genitori di Stefano ci dissero che avevano biso-
        avendo brevettato il marchio, continuano a subire plagi     gno di aiuto, ci spiegarono quali prospettive avremmo
        e, difficilmente riescono bloccare chi prova a sfruttare    avuto, ma era chiaro che si trattava di abbandonare gli
        la loro linea, come fosse un affiliato. Eppure, questi due  studi. Fu una scelta difficilissima, l’università era un
        usatissimi termini, oggi sono sulla bocca di tutti. Indica- importante momento di libertà, prima ancora che una
        no quello che diventato il desiderio della maggior parte    porta verso il lavoro. I nostri amici erano tutti iscrit-
        degli italiani: ritornare al lavoro. La moda, poi, è uno deiti a varie facoltà e la proposta di abbandonare quella
        settori trainanti della nostra economia.                    strada, a vent’anni, per tuffarci a testa bassa nel lavoro,
                                                                    ci avrebbe costretto a cancellare una parte significativa
           Cinzia Drudi e Stefano Manduchi si sono conosciuti dei nostri sogni».
        nel 1978 e sposati nel 1986. Sono i titolari di quest’atti-
        vità, presente a Rimini dal 1989, unica nel suo format,         «Eravate fidanzati da appena due anni, perché i tuoi
        ma la loro esperienza all’interno dei negozi, risale all’a- genitori pensavano che foste una coppia già solida e
        dolescenza.                                                 sopratutto, in grado di accettare una simile proposta?»

           I genitori di Stefano sono partiti da un forno, a San           «Da buoni commercianti, avevano l’occhio lungo»,
        Giuliano, che hanno successivamente trasformato in su-         mi risponde Stefano, «sapevano che facevamo sul serio
        permercato. Quelli di Cinzia hanno aperto, negli anni          e, nel lavoro, contavano di poterci guidare senza difficol-
        ‘60, la nota e, ancora presente, Macelleria Drudi, in via      tà. Lo consideravano un investimento sia per noi che per
        Garibaldi.                                                     loro. Furono molto concreti nel farci capire i vantaggi
           «Ero una ragazzina negli anni in cui, i macellai, ap-       economici, ma, sopratutto, nel darci ampie garanzie che,
        poggiavano le fettine di carne, appena tagliate, sopra a       dopo il necessario rodaggio, ci avrebbero trattati alla pari
        un foglio di carta oleosa di colore bianco, per poi im-        e coinvolto in qualsiasi decisione».
        pacchettare il tutto nella carta gialla. Il mio compito era
        quello di unire la carta bianca con quella gialla e appen-        «Furono giorni tormentati» continua Cinzia, ma alla
        derle a uno di quei grossi ganci da macelleria, gli facevo     fine decidemmo di buttarci».
        anche una specie di ricciolo, così, ai macellai, era suffi-
        ciente allungare una mano e strappare, per ritrovarsi già    Inizia così la loro avventura: l’esperienza, unita alle
        i due fogli uniti».                                       energie giovanili, diede un impulso straordinario all’at-
                                                                  tività, i genitori di Stefano furono di parola e la società
           Lei e Stefano, allora fidanzati, erano alle prese con andò avanti fino al ‘90, quando i “vecchi” si ritirarono
        l’università, quando la famiglia Manduchi decise di ce- per godersi il meritato riposo.
        dere in affitto il supermercato. Nel 1980, logorati da un    Il negozio, come usava spesso allora, vendeva di tut-

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to, abbigliamento per uomo, donna e bambino, oltre agli      volte il negozio, hanno bisogno di maggior spazio per-
articoli tipici della merceria.                              ché il portafoglio clienti si è allargato all’Europa.
    Tra gli articoli in vendita, c’erano pure i capi d’ab-      Come dicevamo all’inizio, il successo nel trasferire la
bigliamento, tipici da lavoro, per il settore alberghiero    cultura della moda, all’interno del settore abbigliamento
e della ristorazione. Allora un cameriere indossava la       da lavoro, non passa inosservato. Sono innumerevoli i
classica camicia bianca, una giacca nera, i pantaloni e      tentativi di copiarli sia nel nome che nel layout. Cinzia e
l’eventuale cravatta, anche questi neri.                     Stefano sono costretti a registrare il marchio, ma essen-
                                                             do fatto dall’unione di due termini comuni e generici,
    Come già detto, nell’86,                                                               basta poco per rendere ineffi-
Cinzia e Stefano si sposaro-                                                               caci le loro difese.
no. Forse fu proprio guardan-                                                                  Continuano       comunque
dosi attorno, durante il ban-                                                              l’espansione attraverso le
chetto nuziale, che ebbero                                                                 fiere, vanno a Milano, a Pa-
la prima intuizione di come                                                                rigi e a Stoccarda. In Italia,
il settore abbigliamento da                                                                oltre a Rimini, sono presenti
lavoro potesse avere grandi                                                                a Longarone e a Roma, poi,
potenzialità.                                                                              nel 2013 e 2014, sbarcano a
   Fu Stefano a pensare che,                                                               New York. Un successo im-
oltre a dedicargli uno spazio                                                              prenditoriale che distingue
specifico, si potesse sfruttare                                                            ancora una volta i riminesi
la conoscenza della che ave-                                                               nel mondo.
vano maturato nella moda,
per fare qualcosa mai visto                                                                  La loro sede è da due anni
fino a quel momento. Creare                                                              in via Sassonia, il giro d’af-
divise allegre, moderne e in                                                             fari è sviluppato per il 40%
qualche misura, informali.                                                               all’estero.
   Un’idea che divenne un                                                                    Il sito di vendita online è
progetto e poi una realtà nel                                                            www.modalavoro.it. Mi con-
1989. Presero un secondo ne-                                                             fermano che ormai il lavoro
gozio accanto al primo e apri-                                                           è prevalentemente informa-
rono “MODALAVORO”, un                                                                    tizzato, che nel punto ven-
punto vendita interamente                                                                dita si avvalgono di ottimi
dedicato al settore professio-                                                           collaboratori, tra i quali, il
nale, con capi di moda, dove                                                             loro “braccio destro” chiama
il colore e il design moder-                                                             Giordano Maiolatesi.
no spiccavano nelle vetrine,                                                                 C’è, naturalmente, l’in-
sulle giacche, sui gilet, sui                                                            dispensabile aiuto di Nicolò
grembiuli e i cappelli.                                                                  per la parte legale, mentre
                                                                                         Michelangelo è da tutti con-
    Il lavoro partì a gonfie                                                             siderato l’erede designato,
vele, crescendo assieme alla                                                             anche se lui non si esprime.
famiglia che oggi conta an-                                                              Beatrice dall’America chissà
che tre figli:                                                                           quando rientrerà.
    Nicolò, avvocato, lavora
presso la “Teddy”, Beatrice,                                                               Adesso la priorità non
dopo aver conseguito la lau-                                                            è certo il rientro in Italia di
rea in Logopedia e un master,                                                           Bea che sta seguendo, come
è volata a Toronto, dove sta                                                            è giusto, la sua strada profes-
conseguendo un dottorato nel                                                            sionale, c’è invece da fare i
campo delle malattie tumora-                                                            conti col rientro dopo lo stop
li, Michelangelo, il minore,                                                            forzato che ci ha imposto il
sta frequentando il liceo.                                                              “corona virus”. Da dove pen-
                                                                                        sate di ripartire?
   Tornado al 1990, i Manduchi decidono di partecipare           «Lo faremo da quello che siamo stati capaci di co-
per la prima volta alla fiera del “Sigep” di Rimini e sco-   struire fino a oggi. MODALAVORO ha contribuito a
prono, in pochi giorni, che il loro prodotto può essere      creare il concetto di abbigliamento professionale come
venduto ben oltre ai confini riminesi. Siamo ancora nel      oggi è concepito. È probabilmente il più grande in Ita-
periodo pre internet, ma con il telefono si possono pren-    lia, non solo per metratura, ma anche per assortimento
dere ordini, oltre a quelli già acquisiti in fiera.          e innovazione. Infine, “MODALAVORO consulting” si
   Il lavoro continua ad aumentare, loro cambiano più        occupa anche di consulenza di immagine aziendale».

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