WORK spaces - Contract Network

Pagina creata da Pietro Porcu
 
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wo r k sp ace s | SUMMARY

                                                                                                                                                                  In copertina
                                                                                                                                                         Gusto Headquarter, San Francisco
                                                                                                                                                             Progetto studio Gensler

                                                                                                                                                              WORK
EDITORIALE                      5                                  UN NUOVO HABITAT
                                                                   Snøhetta
                                                                                                  74    TECNO TCLUB
                                                                                                        Tecno - Philips
                                                                                                                                  122
                                                                                                                                                              spaces
THINK TANK                                                         HEADQUARTER ZALANDO            80    WORKING SPACES            126
                                                                   Studio Henn                          Pedrali
L’UFFICIO CHE VERRÀ             6                                  Studio Kinzo
                                                                                                        THE EDGE                  128
                                                                                                                                                      ALLEGATO A CONTRACT BOOK N. 5
                                                                   FLUID SPACES                   86    Axolight
POST COVID                     12                                                                                                                           Dicembre 2020
                                                                   Arte Charpentier Architectes
DAL LAYOUT ALLA BRAND IDENTITY 14                                                                       MOVING COLOURS            130
                                                                   HOME-LIKE OFFICE               90    Mara                                                    EDITOR-IN-CHIEF
SPAZI (E RISORSE) IN EVOLUZIONE 20                                 Mode:lina Architekci                                                                        Antonia Zanardini
                                                                                                        HEADQUARTER T&T           132
                                                                   DESTINATION SWAP               94    Viganò                                                  EDITOR-AT-LARGE
                                                                   Estudio Elia Irastorza                                                                         Lorenzo Noè
MAKERS                                                             Athiè Wohnrath Associados            UN VILLAGGIO CONTEMPORANEO 134
                                                                                                                                                                 ART DIRECTOR
                                                                                                        Uniform
ALFONSO FEMIA                  22                                                                                                                                Lisa Fumagalli
                                                                   L’UFFICIO COME MICRO-CITTÀ     98
JACOPO ACCIARO                 30
                                                                   CM Design                            SHOW OFF                  136                     COORDINAMENTO EDITORIALE
                                                                                                        Prodotti e soluzioni                                     Roberto Negri
                                                                   BRAND STORYTELLING             102
TREND                                                              FOR. Design Planning                                                                       DESIGN E TENDENZE
                                                                                                                                                                Claudio Moltani
WELL OFFICE BUILDING          36                                   UN OFFICE FANTASCIENTIFICO 106
PUBLIC LIBRARY O MICRO-CITTÀ? 38                                   Fnji Interior Design                                                                    ARCHITETTURA E PROGETTI
                                                                                                                                                              Francesca Tagliabue
                                                                   SPECTRIS CENTER                110
                                                                                                                                                                CORRISPONDENTI
                                                                   Studium                                                                                 Paola Camillo (New York)
                                                                                                                                                        Francesca Comotti (Barcellona)
                                      PROJECTS                     SPACES MILANO                  112                                                       Raffaella Oliva (Berlino)
                                                                   Laboratorio Permanente                                                                    Paola Vallatta (Parigi)
                                      HEADQUARTER SWATCH      44
                                      Shigeru Ban                  SEXY & JOYFUL                  114                                                    REDAZIONE E COORDINAMENTO
                                                                   Masquespacio                                                                   Roberta Bonanno direzione@contractnetwork.it
                                      OFFICE 2.0              52
                                                                                                                                                                     EDITORE
                                      OMA Rem Koolhaas             COUNTRY OFFICE                 116
                                                                                                                                                               Contract Network srl
                                                                   Studio Piet Boon
                                                                                                                                                            Piazza Amendola 3 - Milano
                                      NEUEHOUSE               58
                                      David Rockwell               DESIGN & BRAND                                                                               contractnetwork.it

                                      DIAMOND MEETING SPACE   68   THE SOUND OF SILENCE           118
                                      Evolution Design             Focus Acustica

                                                       2                                                                                 WORK
                                                                                                                                         spaces
WORK spaces - Contract Network
w o r k s p a c e s | EDITORIAL

                     OFFICE FUTURE LAB

Si è svolta a ottobre, a Roma, la nona edizione del Coima Real Estate
Forum, evento annuale dedicato ad analizzare e approfondire i trend
del mercato immobiliare italiano. Evento durante il quale Coima ha pre-
sentato il rapporto “Il futuro degli uffici” da cui è emerso con chiarezza
che il lavoro remoto diventerà una componente più strutturale dell’or-
ganizzazione aziendale, anche se con gradi diversi a seconda dei set-
tori. Un possibile scenario di medio termine potrebbe infatti vedere l’a-
dozione del lavoro remoto in Italia crescere dall’attuale 5% al 30-40%,
ovvero una percentuale doppia rispetto alla media europea del 17% e
in linea con l’attuale livello dei Paesi nordici. Un dato sorprendente, che
si prevede avrà un forte impatto sugli spazi a uso ufficio. Coima stima
che un’ipotetica azienda - che non adottava il lavoro remoto pre-Covid
- potrebbe ridurre il proprio fabbisogno di spazi a uso ufficio del 5-10%
attraverso un’adozione medio-bassa del lavoro remoto o del 10-30% at-
traverso un’adozione elevata. Il rapporto evidenzia anche che, per favo-
rire un maggior grado di collaborazione tra i dipendenti, lo spazio uffici
destinato alle aree comuni potrebbe aumentare dall'attuale 40% al 50-
60% circa. Dati che, in sintesi, confermano come il progetto di nuovi
e diversi workspace sarà centrale e strategico per il prossimo futuro.
E lo sarà per tutti, real estate, aziende e progettisti. Anche noi ne sia-
mo profondamente convinti, al punto che, in corso d’opera, abbiamo
deciso di dare vita a WorkSpaces, un magazine-supplemento che nel
2021 sarà semestrale e allegato a Contract Book. Per informarsi e ri-
flettere sui luoghi nei quali, a breve, penseremo, ci confronteremo e
daremo forma a nuovi spazi, prodotti e idee.
                                                         Antonia Zanardini

                                       4                                      WORK
                                                                              spaces
WORK spaces - Contract Network
workspaces |                      T H I N K TA N K
                                                                                                                                                           The Honest Company, progetto Rapt Studio
                                                                                                                                                           In apertura, l'Innovation Powerhouse
                                                                                                                                                           di Eindhoven disegnato da Atelier Van Berlo

L’UFFICIO CHE VERRÀ
SARÀ BELLO, APERTO, FLESSIBILE E TECNOLOGICO, E IN GRADO DI DIALOGARE CON LA CITTÀ
E IL TERRITORIO. CONTENITORE DI NETWORK E RELAZIONI, HUB DI IDEE E CREATIVITÀ.
DISEGNATO IN SINTONIA CON I BISOGNI, LE ESPERIENZE E LE EMOZIONI DELLE PERSONE

txt Roberto Negri

“D
              isruption” è il termine che la lingua inglese uti-          li ospitano. Acceleratore, più che artefice, perché al di là delle
              lizza per descrivere rapidi cambiamenti di para-            misure di sicurezza recentemente adottate, altre dinamiche e
              digma che portano a un generale ripensamento                fenomeni sono già da tempo in atto.
delle modalità di lettura e interpretazione della realtà che ci           L’evoluzione delle forme del lavoro contemporaneo, in particolare
circonda. Una profonda trasformazione, a volte fluida e a vol-            quelle dei cosiddetti “knowledge workers”, già da alcuni anni ha
te traumatica, ma sempre rivoluzionaria. E l’attuale emergenza            infatti innescato una progressiva ridefinizione dell’identità degli
sanitaria è certamente uno straordinario acceleratore del cam-            ambienti office come contenitori di relazioni e acceleratori di idee
biamento di stili di vita e di lavoro, così come degli ambienti che       e innovazione supportati da servizi e facility, concepiti all’insegna

                                                                      6                                                                           WORK
                                                                                                                                                  spaces
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Headquarter Gusto a San Francisco, progetto Studio Gensler. Pagina a fianco, Fitler Club Philadelphia, progetto M-RAD Architecture

della trasversalità e dell’ibridazione e perciò sempre più lontani           potenzialità. Un approccio che oggi parte dall’enorme potenziale         ro, maggiore autonomia organizzativa e minore impatto sull’am-                    cando un’ulteriore tendenza: l’allontanamento dal tradizionale
dalla rigidità distributiva e funzionale dell’ufficio tradizionale. E,       di relazioni fra workspace e ambito urbano, il cui confine si fa         biente urbano dovuto alla riduzione dei trasferimenti. Accanto                    headquarter a favore di uffici di prossimità di minori dimensioni,
a una scala superiore, inseriti in un ambito urbano non più con-             sempre più sfumato, e rappresenta una straordinaria occasione            alle ricadute positive tutto ciò ha tuttavia fatto emergere con                   decentrati ma strategicamente localizzati per consentire un ra-
cettualmente e fisicamente separato, ma al contrario affluente di            per (ri)costruire un legame con la comunità trovando nuovi signi-        evidenza il tema, altrettanto cruciale, della necessità di mantene-               pido accesso alla sede centrale. La sede diviene così un hub in
una fitta e vitale rete di relazioni. Una trasformazione alla quale          ficati e funzioni per un patrimonio immobiliare il cui tasso di occu-    re il tessuto di relazioni personali e professionali dell’ambiente di             cui ospitare meeting periodici e momenti di lavoro collaborativo,
architettura e interior design stanno fornendo un importante con-            pazione è destinato a un profondo mutamento.                             lavoro, che le piattaforme informatiche hanno in questo periodo                   i cui spazi non utilizzati possono essere rifunzionalizzati per sod-
tributo. Gli obiettivi sono chiari: generare spazi più accoglienti,          In questa ottica, il piano terra dell’edificio si apre all’esterno e     surrogato ma che non può prescindere dalle interazioni umane.                     disfare una nuova domanda di servizi e attività, sia interne sia
in grado di ospitare più servizi e tecnologie ma anche più qualità           ospita spazi dedicati al coworking, a iniziative culturali o a eventi,   Significative, in questo senso, le statistiche emerse dalle nume-                 del contesto urbano circostante (coworking, strutture benessere,
estetica, migliorare il benessere mentale ed emotivo degli utilizza-         secondo una visione in cui l’office building non è più slegato dal       rose indagini condotte in questi mesi, dalle quali emerge che le                  auditorium, spazi per eventi).
tori, stimolare la creatività e il lavoro di squadra. Anche grazie a         contesto ma struttura socialmente integrata, in grado di offrire         relazioni restano insostituibili, non solo per il benessere emotivo
un dialogo più stretto con il tessuto sociale che li circonda.               un contributo importante alla comunità. Ma anche una risposta            e psicologico ma anche per le performance aziendali. In questa                    Workplace e team working
                                                                             all’esigenza di reimmaginare il ruolo dell’edificio per uffici che nel   ottica, la progettazione in ambito office si orienta verso una com-               Fino a un recente passato, a questo approccio si contrapponeva
Dall’ufficio alla città                                                      prossimo futuro, con l’espansione sempre più accelerata di moda-         plessa sintesi: bilanciare i vantaggi dello smart working con quelli              una concezione guidata dalla necessità di massimizzare l’utilizzo
Una delle lezioni che questa particolare fase storica ci sta im-             lità di lavoro remote e distribuite, dovrà necessariamente trovare       offerti dal lavoro in presenza.                                                   delle superfici e il numero delle postazioni di lavoro, con un pro-
partendo è la riscoperta del valore della socialità. La dimensione           nuovi significati e funzioni.                                            Un orientamento di per sé non nuovo, poiché la crescente dif-                     gressivo abbassamento del rapporto spazio/scrivania. Tendenza
umana, e in particolare la relazione tra uomo e spazio architetto-           Gli ultimi mesi hanno indotto le aziende a imprimere un’ulteriore        fusione di modalità di lavoro ibride già da tempo ha generato                     che si accompagnava a una rigida separazione dagli ambienti
nico, è sempre più al centro di un approccio alla progettazione in           accelerazione al ripensamento strategico dell’ufficio tradizionale,      nuovi spazi activity-based, supportati da un utilizzo esteso della                dedicati al team working e ai servizi. Ripensare il workspace in
sintonia con i bisogni e le attese delle persone, la loro dimensione         dai suoi spazi fisici ai protocolli di controllo, dalla gestione delle   tecnologia e svincolati dalla postazione di lavoro fissa. Spazi in                un’ottica orientata alla collaborazione e alle interazioni significa
emotiva, capace di impattare positivamente sulle attività e sulle            risorse umane alla cultura organizzativa che lo governa. Inoltre,        cui comfort e benessere sono perseguiti anche attraverso la ri-                   al contrario abbracciare un concetto totalmente nuovo, che vede
esperienze che queste vivono all’interno degli spazi che li accolgo-         lo smart working indotto dalla pandemia ha manifestato evidenti          cerca di una maggiore qualità estetica e di soluzioni proprie degli               gli spazi fisici dell’ufficio come elemento strategico di una rete di
no e di creare le condizioni più favorevoli all’espressione delle loro       vantaggi in termini di migliore equilibrio fra lavoro e tempo libe-      spazi abitativi e dell’ospitalità. A questo fenomeno si sta affian-               supporto organica per una forza lavoro distribuita. Quindi, la sin-

                                                                         8                                                                                                                                                 WORK
                                                                                                                                                                                                                           spaces
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In questa pagina, Uffici a Chicago, progetto Alvisi Kirimoto
      Pagina a fianco, la nuova sede di Jerde, progetto Rapt Studio

     gola postazione di lavoro non è più centrale e trainante, e la pia-
     nificazione distributiva degli spazi diventa molto più granulare. Il
     puro criterio numerico di occupazione viene affiancato, se non
     interamente sostituito, da un approccio che privilegia forme lavo-
     ro svincolate dalla presenza fisica, che può invece essere perio-
     dicamente programmata come momento di confronto e verifica.
     Tutto ciò modifica radicalmente l’impostazione distributiva, che
     deve implementare gli spazi di circolazione e di servizio e ridurre
     la superficie dedicata alle postazioni di lavoro (secondo recenti
     studi fino al 30% in meno). Un’importante de-densificazione degli
     spazi che nell’immediato risponde alle esigenze di sicurezza sa-
     nitaria, ma che in prospettiva lascia spazio alla progettazione di
     ambienti di qualità superiore, in grado di migliorare l’esperienza
     degli utenti, la loro creatività e le loro performance.

     Uffici ad assetto variabile
     Riorientare il workspace in un’ottica aderente ai nuovi modelli di
     lavoro, al collaborative working e al benessere degli utilizzatori
     significa anche creare ambienti rapidamente riconfigurabili, con
     una separazione flessibile tra postazioni individuali ​e ambienti
     condivisi. In questa transizione dell’ufficio da puro spazio fisico
     ad ambito di relazione, le singole workstation mantengono un
     ruolo importante, pur se probabilmente ridotte nel numero e non
     tutte assegnate in permanenza a un unico utilizzatore e riarti-
     colate in minihub dedicati a specifici gruppi di lavoro. E anche
     ridisegnate per interpretare esigenze e aspettative individuali. I
     sistemi di illuminazione possono essere calibrati e impostati in
     funzione delle abitudini del suo utilizzatore. Arredi, scrivanie e se-
     dute possono variare in altezza, forma e materiale, non solo per
     motivazioni legate al comfort ma anche per restituire alla per-
     sona il controllo del suo spazio di lavoro. Mentre soluzioni per il
     distanziamento e la sicurezza individuale possono essere perso-
     nalizzate per adeguarsi alle preferenze del singolo, generando
     una sensazione di maggiore sicurezza.
     Alla scala dell’edificio questo nuovo approccio necessita, in
     prospettiva, anche di immobili più intelligenti, in cui la tecnolo-
     gia crea ambienti di lavoro in linea con le esigenze psicologiche,
     emotive e funzionali dei suoi occupanti. L’edificio, ad esempio,
     può rilevare in tempo reale la qualità dell’aria interna ed ester-
     na, mappare e indicare gli spazi di lavoro disponibili. E ancora,
     definire percorsi sicuri da un’area all’altra tramite display in-
     terattivi o monitorare l’occupazione e l’accessibilità di aree di
     servizio come bagni, aree ristorazione e spazi dedicati al relax
     e alla socialità.
     Stiamo insomma assistendo a un’accelerazione di processi tra-
     sformativi già in atto, di cui oggi emergono con chiarezza van-
     taggi e criticità. L’evoluzione del lavoro verso forme sempre meno
     legate alla presenza quotidiana in ufficio è destinata a prosegui-
     re, senza tuttavia sostituire integralmente il lavoro in presenza,
     che rimane indispensabile promotore e veicolo di idee, creatività
     e relazioni. Accompagnare questa transizione significa permette-
     re a una forza lavoro sempre più smart di scegliere con flessibilità
     come e dove svolgere le proprie attività. Mettendo a sua disposi-
     zione uffici più aperti, flessibili e tecnologici, capaci di ospitare
     sia attività individuali che di team working. Al design il compito di
     renderli anche più confortevoli e belli. |end

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w o r k s p a c e s | T H I N K TA N K

                                                                    L
                                                                             a Worksphere è stata colpita da un meteorite che ne ha
                                                                             modificato forme ed equilibri. Quando il meteorite sarà
                                                                             passato, bisognerà capire quale nuova posizione, dimen-
                                                                    sione e ruolo prenderanno questi elementi, in un mondo che non
                                                                    sarà più quello di prima. Fino a ieri, infatti, gli spazi di lavoro all’a-
                                                                    vanguardia e adatti alla introduzione dello Smart Working erano
                                                                    quelli basati sul concetto di Activity-Based-Working, cioè la pre-
                                                                    visione di aree di lavoro open e di aree di supporto dedicate allo
                                                                    svolgimento di diverse attività. Il concetto alla base era quello di
                                                                    mettere i lavoratori nelle condizioni di scegliere il luogo più adatto
                                                                    a svolgere il task o l’attività in cui erano impegnati. Il workplace era
                                                                    cruciale come perno in cui ospitare le attività di collaborazione,
                                                                    socializzazione, creatività/innovazione e diffusione della cultura
                                                                    aziendale. La parte fisica e virtuale erano entrambe presenti, ma
                                                                    ancora con una netta predominanza della componente fisica in un
                                                                    rapporto 80/20 rispetto a quella digitale. C’era una grande poten-
                                                                    zialità della seconda a crescere, ma senza che ci fosse una diffusa
                                                                    e reale volontà delle aziende a operare in questo senso.
                                                                    Da un giorno all’altro, la diffusione del Covid-19 ci ha catapultato
                                                                    in un modo di lavorare completamente diverso in cui tutti quelli che
                                                                    lo possono fare lavorano in remoto. Le aziende si sono attrezzate            - La connessione digitale: sarà un elemento imprescindibile per
                                                                    per dotare i loro lavoratori di computer, connessioni di rete e VPN          la continuità del business.
                                                                    così da consentire al maggior numero possibile di persone di con-            In questa fase, possiamo aspettarci che solo chi avrà necessità si
                                                                    tinuare a lavorare dalle loro case. Una ricerca BVA Doxa afferma             recherà in ufficio. Il rapporto tra fisico e digitale sarà ancora a favo-
                                                                    che in in questo periodo il 73% delle aziende italiane ha introdotto         re del secondo in un rapporto 30/70. Ma dobbiamo interrogarci su
                                                                    politiche di lavoro agile in maniera “massiva”, ovvero applicato al          cosa accadrà nel lungo periodo. Gli obiettivi delle aziende saranno
                                                                    maggior numero di persone.                                                   gli stessi: funzionare con efficacia ed efficienza, innovare ed evolve-
                                                                    La Worksphere di questo periodo è però fortemente sbilancia-                 re per mantenere il vantaggio competitivo, avere una forza lavoro
                                                                    ta: lavorando da casa non si tratta di Smart Working, ma di Co-              con forte senso di appartenenza all’azienda, ingaggiata e motivata.
                                                                    vid-working. Nel lavoro forzato da remoto, non c’è nulla che ricordi         Quello che cambierà sarà come questi obiettivi saranno raggiunti.
                                                                    la “possibilità di scegliere il luogo e la situazione più congeniali allo    Quale sarà la Worksphere ideale? Quali elementi la compongono
                                                                    svolgimento di una attività”. Il rapporto fisico digitale si è spostato      e come sono in relazione? Come capitalizzare le esperienze fatte
                                                                    a favore del digitale e il workplace aziendale si è completamente            in questo periodo? La nuova Worksphere dovrà essere divisa equa-
                                                                    svuotato, mentre le abitazioni si sono rivelate spesso inadatte al           mente tra lavoro remoto e in ufficio? Il workplace dovrà diventare
                                                                    loro nuovo ruolo. Tuttavia, questa situazione, per quanto non otti-          uno spazio flagship dedicato alla relazione con i clienti? O biso-
                                                                    male, ha fatto fare degli importanti passi avanti: sempre secondo            gnerà avere a disposizione configurazioni spaziali meno definite e
                                                                    la ricerca BVA Doxa, per due aziende su cinque i cambiamenti orga-           più versatili, più simili a spazi eventi e meno a uffici come li cono-
                                                                    nizzativi introdotti in questo periodo saranno continuativi anche a          sciamo? Ci saranno team che potranno lavorare sempre in remoto?
                                                                    emergenza finita. Alla luce di questa esperienza presente, cerchia-          Come si tiene coesa e ingaggiata una forza lavoro che non si incon-
                                                                    mo quindi di capire cosa fare “domani”.                                      tra fisicamente? Definire la visione con l’aiuto di partner qualificati,
                                                                                                                                                 alimentare il dibattito e la creazione di soluzioni è qualcosa che le
                                                                    Una visione del futuro                                                       aziende devono iniziare a fare subito, utilizzando il “futuro prossimo”
                                                                    Occorre distinguere tra la fase attuale e una visione per il fu-             come un laboratorio per sperimentare soluzioni e innovazioni. |end
                                                                    turo. La Worksphere vedrà la prevalenza di due luoghi: le abita-
                                                                    zioni e lo spazio ufficio, che tornerà a popolarsi, ma con regole
                                                                    nuove. Sarà qui che le aziende dovranno fare “hacking” dello
                                                                    spazio di lavoro: adattare ciò che esiste alle mutate esigenze
                                                                    e necessità. Sei i pillar di questo ripensamento e adattamento
                                                                    degli spazi esistenti:
                                                                    - Definire le priorità: analizzare il business e l’operatività per
                                                                    capire quali team abbiano assoluta necessità di occupare lo
                                                                    spazio ufficio e per svolgere quali attività.

POST COVID
                                                                    - Definire i flussi: una volta identificate chi e quante persone
                                                                    devono tornare in ufficio, capire secondo quali turni, orari e
                                                                    modalità di accesso.
                                                                    - Adattare gli spazi alle attività: in base a ciò che le persone
                                                                    dovranno fare, gli spazi esistenti dovranno essere riadattati.
LA DIVISIONE WORKSPHERE DI STUDIO IL PRISMA RIFLETTE SUL FUTURO     - Ridefinire le norme igieniche e di sicurezza
DEGLI SPAZI OFFICE. PERCHÉ QUELLO CHE LA PANDEMIA HA CAMBIATO       - Environmental branding, internal communication e segna-
                                                                    letica: saranno elementi fondamentali per guidare i flussi, co-
SONO SOPRATTUTTO GLI EQUILIBRI DI QUESTO COMPLESSO ECOSISTEMA
                                                                    municare i comportamenti richiesti, aiutare le persone a fare
a cura della redazione                                              proprie nuove abitudini igieniche e di interazione.

                                             12                                                                                       WORK
                                                                                                                                      spaces
WORK spaces - Contract Network
w o r k s p a c e s | T H I N K TA N K

                                                                                             L'
                                                                                                         office design è una disciplina complessa cui concorrono       dello studio milanese Il Prisma. Laureata in management alla
                                                                                                         aspetti funzionali, formali e distributivi, ma anche legati   Bocconi, una carriera internazionale nel brand consulting, una
                                                                                                         alla sfera emozionale e alla comunicazione in quanto          formazione in interior design allo IED, Ottavia Pelloni e la business

DAL LAYOUT
                                                                                             veicolo della brand identity. In questa ottica lo spazio fisico           unit Worksphere di Il Prisma applicano il pensiero strategico e
                                                                                             dell’ufficio deve essere in grado di trasmettere i valori e la visione    le competenze di management e branding nella progettazione
                                                                                             dell’azienda, saper creare engagement e condivisione di obiettivi,        di luoghi di lavoro innovativi. Il nostro incontro ci ha offerto una
                                                                                             costruire e valorizzare il legame identitario che unisce le persone,      prospettiva su un profilo professionale ben radicato a livello

ALLA BRAND IDENTITY
                                                                                             la società e l’ambiente. La parola chiave di questa complessa             internazionale e che nel nostro paese, complice una sempre più
                                                                                             sinergia di obiettivi è multidisciplinarietà. Le competenze               rapida evoluzione del concetto di spazio ufficio, ha oggi ampi
                                                                                             chiamate in causa non si limitano infatti alla sfera del design e         orizzonti di espansione.
                                                                                             della progettazione ma coinvolgono anche nuove expertise che              Cambia lo spazio ufficio, cambiano le esigenze connesse e
                                                                                             spaziano dal management al brand consulting, dal marketing                se ne aggiungono di nuove: qual è il contributo di Il Prisma
MULTIDISCIPLINARIETÀ E SINTESI DI COMPETENZE. È QUESTO L’IDENTIKIT DELL’OFFICE STRATEGIST,   alla consumer behaviour. Serve quindi una figura di sintesi, in           alla trasformazione in atto?
FIGURA PROFESSIONALE DI RACCORDO FRA COMMITTENZA E PROGETTAZIONE, MA ANCHE INTERPRETE        grado di interpretare le esigenze e le aspettative delle aziende          Seguiamo le evoluzioni del settore per anticiparne le dinamiche
DI UNA NUOVA CONCEZIONE DELLO SPAZIO UFFICIO COME VEICOLO DI IMMAGINE, VALORI, IDENTITÀ.     finalizzandole al progetto di design. Oggi questa figura esiste ed        future e immaginare e concretizzare ambienti che siano sempre
                                                                                             è l’Office Strategist, professionista dalle competenze trasversali        più adatti alle nuove esigenze. Stabiliamo connessioni strategiche
NE PARLIAMO CON OTTAVIA PELLONI DELLO STUDIO IL PRISMA
                                                                                             che spaziano dall’architettura al design, dalla psicologia al             fra progetti e obiettivi per potenziare l’identità aziendale e con-
txt Claudio Moltani                                                                          marketing. Ed è proprio questo l’identikit di Ottavia Pelloni             densarli in spazi adatti ai vari team, ai collaboratori ma anche a

                                                                                                                                                                         La nuova sede di Volkswagen Financial Services
                                                                                                                                                                         a Milano progettata dallo studio Il Prisma

                                               14                                                                                                           WORK
                                                                                                                                                            spaces
WORK spaces - Contract Network
L'headquarter di Bain & Company
                                           in Piazza Cordusio a Milano.
                                                      Progetto Il Prisma

fornitori, partner e ospiti. La nostra business unit è formata da figure        il progetto dello spazio. Ci viene chiesto molto spesso di intervenire     Sicuramente stiamo assistendo al consolidamento di un trend che            Parli di contesti ibridi, un concetto che trovo ancora difficil-
che provengono da diverse professionalità e questo aiuta a capire               per facilitare la comunicazione interna dell’azienda e delle sue varie     ha come protagonista la smaterializzazione del legame tra lavoro e         mente applicabile in molte aziende. Trovi che la situazione stia
meglio come lavora l’azienda che si rivolge a noi, la sua mission,              ramificazioni, come anche di implementare e trasferire negli spazi         spazio fisico dell’ufficio tradizionale a favore della sua distribuzione   effettivamente cambiando?
la sua visione e le sue esigenze. Noi interveniamo soprattutto nella            nuovi modelli e flussi collaborativi, in cui i cluster di postazioni non   in contesti che vanno dall’abitazione agli spazi di coworking. È un        I paradigmi classici della progettazione degli spazi ufficio stanno
fase iniziale, quella di definizione delle esigenze del brand. Esigenze         siano chiusi in se stessi ma in continua relazione reciproca. Da qui       momento certamente particolare, emergenziale, e l’accelerazione di         vivendo una profonda trasformazione. Prima si progettava lo spazio
che spesso sono inespresse, nascoste dietro una sorta di “lista della           l’importanza di ambienti aperti agli incontri, non solo di lavoro ma       alcune dinamiche va letta anche in questa luce, ma è sicuramente           fisico, l’ufficio, e poi al suo interno si implementava la parte digitale.
spesa” che snocciola quante sedie, quanti tavoli, quanti punti luce             anche informali, come una sala break.                                      un trend che si va consolidando e che continuerà ancora. In questa         Ora tutto questo va profondamente ripensato. Basti pensare alla
e così via. Noi iniziamo con il dire che lo spazio lavoro non è una             Il Prisma era presente ad All Around Work, la manifestazione               cornice, la nostra business unit Worksphere sviluppa spazi di lavoro       gestione delle riunioni miste, con una quota di persone presenti in
situazione fissa e immutabile, ma al contrario attiva per sua natu-             che ha fatto il punto sull’evoluzione del mondo office. Emerge-            dove le persone possono lavorare in condizioni psicologiche ed emo-        azienda e un’altra connessa da remoto. È una situazione che spes-
ra diversi comportamenti e modalità di relazione. Su questa base si             va, da quel contesto, la necessità di ampliare le proposte, le             tive ottimali, capaci di creare brand engagement, in un contesto           so si rivela difficile da gestire. Il successo di una riunione in modalità
passa alla fase operativa, quella da cui scaturisce concretamente               tecnologie, i prodotti destinati ai workspace…                             sempre più ibrido dove presenza fisica e digitale si compenetrano.         mista dipende in parte dal layout degli spazi, e il vecchio concetto di

                                                                           16                                                                                                                                              WORK
                                                                                                                                                                                                                           spaces
ufficio non aiuta di certo: la sala è quella classica, un grande ta-   Spazi dove anche l’estetica ha un ruolo fondamentale…                       te emozioni e piacevoli sorprese. E il tema dell’esperienza diventerà
Tra gli ultimi progetti office di Il Prisma         volo circondato da sedie, uno schermo, un microfono direzionale.       Certo, il tema estetico è importante quanto la funzionalità degli spa-      sempre più centrale nell’organizzazione del lavoro.
anche il nuovo Headquarter Sorgenia a Milano        L’abitudine a questo tipo di meeting non è ancora radicata, le         zi, l’ergonomia dei prodotti, l’illuminazione. Sono legati, strettamen-     Lavoro di prossimità, lavoro diffuso, smart e home working
                                                    persone collegate in remoto spesso vengono come dimenticate,           te interconnessi fra loro, e noi lavoriamo sull’intera filiera di questi    stanno mettendo in secondo piano il ruolo dell’ufficio?
                                                    sono una presenza lontana, e il microfono direzionale le taglia        aspetti come componenti della progettazione. L’obiettivo è quello di        Trovo sia ancora molto importante che un’azienda abbia un suo
                                                    fuori dal vivo della discussione. Dobbiamo invece introdurre e in-     offrire un’esperienza funzionale ed emozionale, che sappia coinvol-         centro di gravità identitario, un luogo che sappia raccontare e tra-
                                                    segnare nuove modalità. Gli strumenti già esistono, ad esempio         gere tutti e impronti tutti gli spazi di lavoro. È fondamentale saper       sferire l’immagine del brand e i valori aziendali. L’ufficio diventerà
                                                    un microfono ambientale in grado di includere tutti i partecipan-      intervenire sui colori, sulla luce, sulla tattilità dei materiali. Stiamo   sempre più un luogo di condivisione, di training e coaching, dove
                                                    ti, grandi schermi ad arco che offrono maggiore compartecipa-          anche assistendo a una crescente diffusione di materiali intrinse-          si lavorerà in team hub e non dai singoli desk. E anche il manager
                                                    zione, anche visiva, e sale riunioni dove tutti possono guardare       camente salubri come il rame, l’ottone, l’acciaio, facili da pulire e       uscirà dal suo ufficio d’angolo, con vista meravigliosa, per entrare
                                                    comodamente lo schermo.                                                igienizzare. Ricordiamoci che un buon ambiente di lavoro trasmet-           in questa dinamica di condivisione. |end

                                               18                                                                                                                                           WORK
                                                                                                                                                                                            spaces
w o r k s p a c e s | T H I N K TA N K

SPAZI (E RISORSE)                                                                                                                                     In apertura e sopra, Headquarter Gusto a San Francisco, progetto Studio Gensler

IN EVOLUZIONE
                                                                                                                                                      A fianco, due progetti dello studio Il Prisma: la sede Bacardi a Milano e gli uffici Linkedin a Parigi

                                                                                                                                                      concentrazione e desiderino avere più privacy. Probabilmente                             scenza delle persone tra loro, la coesione dei team e il senso
                                                                                                                                                      rimane però ancora vero che il non avere delle barriere fisiche                          d’appartenenza a uno stesso gruppo. Probabilmente andremo
OPEN SPACE, SMART WORKING E NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI. IL DESIGN RIDEFINISCE                                                                        possa rendere più semplice parlarsi, vedersi, scambiarsi idee                            verso un modello ibrido, fatto di tempi di lavoro in ufficio e tempi
IL LAYOUT, MA QUAL È L’OPINIONE - E LA VISIONE - DI CHI SI OCCUPA DI MANAGEMENT                                                                       e dividersi i compiti. Probabilmente si dovrà trovare il giusto                          di lavoro svolti da remoto.
E DIREZIONE DELLE RISORSE? LO ABBIAMO CHIESTO A PAOLO IACCI, PRESIDENTE                                                                               compromesso, dividendo i dipartimenti che svolgono mansioni                              A questo proposito, le recenti necessità di contenimento
                                                                                                                                                      simili, destinando uffici privati a chi per lavoro telefona tutto il                     della pandemia hanno evidenziato l’importanza di ripen-
DI AIDP PROMOTION, SOCIETÀ DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA DIREZIONE DEL PERSONALE                                                                  giorno per evitare di distrarre il team creativo che invece può                          sare gli spostamenti urbani. Il modello della fifteen-minute
txt Lorenzo Noè                                                                                                                                       riunirsi in un’aerea comune dove potersi confrontare e sviluppa-                         city presume la vicinanza fra residenze e luoghi di lavoro.
                                                                                                                                                      re idee. Io credo che dovremo passare da uffici open-space a                             È un modello che ritieni praticabile?
                                                                                                                                                      uffici cosiddetti “semi-open space”.                                                     Già in questi mesi stiamo notando che le imprese contrarie

G
         li spazi di lavoro si stanno trasformando per rispondere alle        fa, nel 2015, con i più grandi uffici open space del mondo, rea-        Gli ambienti domestici e gli spazi di lavoro si stanno ibri-                             allo smart working fanno maggiore fatica a reclutare le risorse,
         esigenze di una mutata organizzazione. L’interior design             lizzati per Facebook in soli 18 mesi da Frank Gehry a Palo Alto,        dando. Da un lato aumentano le persone che lavorano da                                   soprattutto i ragazzi della generazione Z, i veri nativi digitali.
         cerca così di dare risposte a un fenomeno che è in corso             in piena Silicon Valley, in grado di contenere lungo un unico           casa, dall’altro gli spazi di lavoro diventano più domestici.                            Lavorare da remoto non vuol dire però necessariamente dover
da tempo e che i recenti eventi legati alla pandemia stanno solo ac-          corridoio oltre 2.000 ingegneri. Il covid ha ridotto quei meravi-       Intravedi futuri sviluppi?                                                               stare in casa, dove magari gli spazi sono ristretti e manca la
celerando. Abbiamo chiesto cosa ne pensa a Paolo Iacci, manager               gliosi uffici più simili a una città deserta, ponendo molti dubbi       In questi mesi di pandemia milioni di persone hanno continua-                            necessaria tranquillità. Dobbiamo pensare a un lavoro svolto
d’impresa e psicologo del lavoro, con una lunga esperienza come               sulla loro funzionalità. In realtà, ancor prima della pandemia,         to a lavorare da casa. Non possiamo pensare che una volta                                “altrove”. Stanno già oggi nascendo spazi di coworking e ibri-
direttore delle risorse umane, docente all’Università Statale di Mila-        nel numero di dicembre 2019 l’autorevole rivista di management          trovato il vaccino questa esperienza collettiva possa essere                             di. Librerie dove si può anche studiare o lavorare, uffici dove si
no e, attualmente, presidente di Eca Italia e AIDP Promotion, società         Harvard Business Review era intervenuta in maniera molto criti-         completamente cancellata. Lo smart working è entrato di pre-                             può “affittare” una scrivania per poche ore o una piccola sala
dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale                     ca. Uno studio condotto sui dipendenti di un centinaio di azien-        potenza nelle abitudini dei lavoratori italiani e i vantaggi sono                        riunioni per un pomeriggio. Anche il rapporto tra l’azienda e il
Gli spazi di lavoro sono sempre più luoghi di interazioni, di                 de aveva evidenziato come negli uffici open space si registrino         sotto gli occhi di tutti. Minori spostamenti, un impatto positivo                        territorio di riferimento sta cambiando. A Milano, ad esempio, la
scambio di competenze e di apprendimento continuo. Quali                      il 66% in più di congedi per malattia rispetto ai classici uffici, le   sull’ambiente, un senso di maggiore libertà per l’individuo. D’al-                       sede di Microsoft o i nuovi uffici di Aon prevedono spazi aperti
sono le esperienze attuali più significative a riguardo?                      conversazioni calano del 73% a beneficio della messaggistica            tro canto, non possiamo pensare di non avere più le persone                              al pubblico dove poter svolgere eventi e organizzare manifesta-
La pandemia sembra aver messo in crisi il modello “open space”                istantanea e delle e-mail (+67%). Sembra che gli impiegati ac-          fisicamente riunite in uno stesso luogo: l’interazione da remoto                         zioni pubbliche. Stiamo andando verso un nuovo rapporto tra i
che aveva raggiunto il suo massimo splendore solo pochi anni                  cusino costanti rumori di sottofondo che fanno loro perdere la          non è uguale a quella in presenza, diventa più difficile la cono-                        luoghi di lavoro, il territorio e le persone. |end

                                                                         20                                                                                                                                                      WORK
                                                                                                                                                                                                                                 spaces
workspaces | MAKERS

                               Alfonso Femia
              DA SEMPRE ATTENTO AL RAPPORTO FRA IL PROGETTO E I LUOGHI, ALFONSO FEMIA
            RIMARCA L’IMPORTANZA DI UNA ARCHITETTURA NON FOCALIZZATA SOLO SULL’ESTETICA,
               MA AL CONTRARIO CAPACE DI DIALOGARE E CONTAMINARSI CON IL TERRITORIO

                                                          txt Claudio Moltani
                                                     ph Stefano Anzini e Luc Boegly

A
         lfonso Femia è stato fra gli ideatori e promotori di All          l’interlocutore ideale per parlare, trasversalmente, di progetto,
         Around Work, la manifestazione che si è da poco svolta a          architettura e workspace. Perché, come lui stesso ha detto in
         Milano, nella quale si sono confrontati studi di architet-        apertura della manifestazione: “Occorre un ripensamento totale
tura e di ingegneria, general contractor, produttori di arredamen-         dell’office, nelle sue strategie, nei dispositivi, nel rapporto con gli
to per uffici e di tecnologia per capire e analizzare il presente e        insediamenti e le città… occorre capire che, in epoca post lock-
disegnare il futuro degli ambienti lavorativi. Ci è quindi sembrato        down, siamo su una pagina nuova di un nuovo libro”.

                                                                      22                                                                             WORK
                                                                                                                                                     spaces
Smart working, home work, coworking, uffici di prossimità.                    di equilibrio fra i vari aspetti e le diverse necessità possano ridurre   che riducono, anche, i tempi di mobilità fra abitazione e lavoro.          che sono cruciali per produrre nuove idee”… che ne pensi?
A breve e medio periodo, dal tuo punto di vista, cambierà                     la bulimia del mondo office, che troppo spesso si manifesta con la        Nuove modalità di lavoro e nuovi luoghi deputati al lavoro che ri-         L’edificio non è mai solo l’involucro in sé. Un’idea di architettura
qualcosa nel mondo office?                                                    costruzione di nuovi uffici - vere e proprie bolle economiche - e con     sultano validi per diverse generazioni, che hanno esigenze e bu-           che si apre e chiude attorno all’edificio non mi appartiene. L’archi-
Credo che, per quel che riguarda l’architettura in sé, non vi sarà            l’abbandono di edifici che, invece, hanno ancora molto da dire.           dget molto diversi. È un tema mai seriamente affrontato in Italia,         tettura deve saper dare delle risposte al contesto, alla socialità, ai
nessun cambiamento a breve. Bisogna però ragionare, fin da su-                Le aziende come stanno affrontando questi temi?                           ma si dovrebbe iniziare a ragionare sul rapporto fra studentati,           temi attuali, che fra l’altro in questo particolare momento storico
bito, su come si fa una città, e sul concetto stesso di città, perchè         Le aziende ormai hanno capito che lo smart working, in tutte le           pensioni, abitazioni, dove “qualcosa” che nasce come ufficio può           sono molto comuni e vicini al di là della distanza fisica. Ogni volta,
veniamo da un periodo dove è stata vissuta e interpretata in modo             sue declinazioni, è una modalità che funziona, offre risultati e ga-      anche trasformarsi in una residenza. Detto questo, occorre chia-           l’edificio è un’occasione narrativa inserita in un processo cultura-
molto, troppo lontano dalla realtà. Come se un prodotto appena                ranzie, e per di più permette notevoli risparmi sulle spese fisse.        rire che la città non è in crisi. È fragile, questo sì, perché da troppo   le. Un progetto è, o dovrebbe essere, un atto di responsabilità nei
superato da una nuova tecnologia, o anche dall’effimero di una                Dunque, le aziende stanno iniziando a comprendere che c’è un              tempo è rimasta solo una città e non un insieme di cittadini, per-         confronti della gente comune, un atto che mette a disposizione
moda, continui a venire venduto perché bisogna finire le scorte di            problema di spazi e della loro sovrabbondanza. Sicuramente le             ché si è estremizzata l’idea (folle) di una crescita continua.             elementi quali la luce, gli spazi e la loro suddivisione. È quello che
magazzino. Invece le città devono evolvere, anche con i processi len-         modalità di coworking sono più che interessanti, così come gli uf-        Carlo Ratti dice che “gli edifici sono un faro per l’innovazione,          abbiamo cercato di fare, per esempio, nella realizzazione della
ti che caratterizzano l’evoluzione. Il tema è capire se e come i punti        fici di prossimità, che potrebbero essere “elementi di quartiere”         dove si stabiliscono quei legami deboli tra conoscenze casuali             sede di Roma della BNL, dove la committenza era una banca che

                                                                         24                                                                                                                                             WORK
                                                                                                                                                                                                                        spaces
aveva, in definitiva, solo bisogno di uffici. Noi abbiamo cercato di far          Questa narrazione si svolge anche attraverso i materiali?
dialogare fra loro la luce, il tempo, il contesto, mettendoli in relazione        Anche perché tu parli spesso di materia, e non di materiali…
con la materia e la forma. Abbiamo scelto uno spartito compositivo in             In francese Matériel e Métier rimandano immediatamente a una
grado di generare stupore, grazie alla metamorfosi dell’edificio, che             radice comune, sono termini che anche etimologicamente par-
sarà percepito in modi sempre diversi per la sua capacità di reagire              lano di artigianalità, di territori comuni. La materia è una filiera
alla luce nelle differenti ore del giorno. Gli edifici non devono essere          di pensiero, e qui veniamo all’aspetto del tempo. Occorre tempo
introversi, non devono avere successo solo per la loro estetica. Anche            (tanto!), prima per pensare e poi per concretizzare un progetto.
la sede di Dallara ritengo possa essere un ottimo esempio di dialogo              Non possiamo “perdere” quel plus che è il tempo, perderemmo
con il territorio. Qui abbiamo progettato tre diverse aree: l’Educating,          altrimenti anche il concetto stesso di materia. Trovo interessante
dove si svolgono le attività complementari all’esposizione Museo, il              quel che sta avvenendo in Cina, un paese certamente contraddit-
Learning, dove si tengono i corsi di un master universitario legato al            torio ma ricchissimo di cultura, di mestieri, di tradizioni. Trovo che
motor sport, e l’area Living, con tutta l’attività espositiva e museale           in Cina si stiano muovendo bene su questo doppio binario, stanno
legata alle macchine.                                                             ragionando e lavorando in modo propositivo, anche poetico. Ecco,

                                                                             26                                                                            WORK
                                                                                                                                                           spaces
la materia è un atto di responsabilità verso il territorio. È un approc-        L’Atelier(s) è unico, è presente e opera in tre città - Milano, Genova e   sabilità, gestione, condivisione. Abbiamo tranquillamente anticipato    sa in pianura, orizzontale tanto quanto Genova è verticale. È una
cio mentale, l’idea dalla quale partire per strutturare un progetto.            Parigi - da quasi 15 anni. La modalità di lavoro prevede lo sviluppo di    ogni decreto che, via via, imponeva limitazioni al movimento delle      città dove viene esaltata la dimensione, la luce. E possiede una
Prima parlavi di edifici che hanno qualcosa da dire… tu sei                     un singolo progetto in almeno due atelier. Siamo presenti in queste        persone, e se possibile, il senso di responsabilità verso il progetto   straordinaria cultura industriale. Infine, Parigi… un’anima medi-
sempre molto attento al recupero architettonico                                 tre città perché sono diverse ma complementari fra loro, proprio sui       comune è aumentato ancora di più.                                       terranea dove è possibile provare, sperimentare. Anch’essa si fa
Lavorare sul recupero, sulla valorizzazione del passato, sul pree-              temi che ci interessano e caratterizzano il nostro lavoro. Adesso siamo    Ma perché la scelta è caduta proprio su queste tre città?               aspettare, ma poi, una volta che instauri un contatto, ti offre tutte
sistente vuole dire rispettare quel fattore tempo di cui parlavamo              ben rodati, e questa distanza puramente fisica è stata nel tempo in-       Per quanto riguarda la scelta di operare in queste tre città, sono      le possibilità. Una situazione che ricorda un po’ le Città Invisibili
prima. Significa lavorare su tracce, su metamorfosi, su un nuovo                troiettata da tutti i team. In questo particolare momento, poi, l’essere   nato in Calabria e vissuto a lungo in Liguria, e Genova è nel mio       di Calvino. Viste da fuori, mi rendo conto che potrebbero sembra-
ruolo della definizione degli spazi, della luce. Significa partire dal          abituati al lavoro a distanza ci ha permesso di non avvertire nessun       cuore. Una città che non si apre immediatamente, non si fa pia-         re delle filiali, ma io suggerisco di interpretare le tre città e i tre
passato per arrivare al futuro. Senza fretta.                                   problema nella comunicazione digitale. Siamo abituati a lavorare in        cere subito da tutti, bisogna prima che fra Genova e te si stabi-       Atelier(s) come altrettante dimensioni artigianali, attente al quo-
Sempre a proposito di spazi di lavoro, parliamo anche del                       un concept di libertà, disponibilità e condivisione di ogni singolo        lisca un contatto. Ma in definitiva, che cosa è l’architettura se       tidiano, che si travasano e contaminano a vicenda, fra loro e fra
“tuo” workspace - Atelier(s) - suddiviso in tre città. Perché                   team, di ogni singola persona. D’altronde, non è il luogo fisico che       non un continuo dialogo fra la/le città e i luoghi, la materia, la      le loro città, che ne indagano i confini e ne scoprono le ricchezze
questa scelta?                                                                  determina i risultati, è l’uomo che deve sapersi muovere fra respon-       storia? Milano, invece, non è arroccata fra monti e mare, è diste-      e le potenzialità. |end

                                                                           28                                                                                                                                            WORK
                                                                                                                                                                                                                         spaces
workspaces | MAKERS

                         Jacopo Acciaro
            SINTESI DI TECNOLOGIA E DESIGN, LA PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA AFFRONTA
           OGGI LE SFIDE POSTE DALLA TRASFORMAZIONE DEGLI SPAZI UFFICIO. PER RISPONDERE
                A ESIGENZE NON SOLO FUNZIONALI, MA ANCHE PSICOLOGICHE ED EMOTIVE.
               INTERVISTA A JACOPO ACCIARO, FOUNDER DI VOLTAIRE LIGHTING DESIGN

                                                         txt Roberto Negri

C
        he la luce si progetti e non possa essere frutto di so-        tazione e ruolo stanno a loro volta vivendo un radicale cam-
        luzioni estemporanee ma richieda professionisti in             bio di paradigma - senza dubbio accelerato dall’emergenza
        grado di creare in ogni ambiente la giusta atmosfera,          sanitaria - e un mutamento di scenario destinato a rimanere.
non solo dal punto di vista funzionale ma anche psicologico            Di questo e altro abbiamo parlato con Jacopo Acciaro, foun-
ed emozionale, è dato ormai acquisito. Non solo negli spazi            der di Voltaire Lighting Design ed esperto di progettazione
abitativi ma anche in quelli dedicati al lavoro. La cui proget-        illuminotecnica.
                                                                                                                                               Photo: Beppe Raso

                                                                  30                                                                  WORK
                                                                                                                                      spaces
Photo: Luca Rotondo

                                                                                Photo: Beppe Raso

                                                     Photo: Beppe Raso                                                                                     Photo: Marco Zanta

Lo spazio ufficio già da alcuni anni sta vivendo una profonda                    tenere il passo di cambiamenti che rendono il workspace non più           lizzato in maniera permanente. Un fatto che oltre ad avere un im-          gn. Come progettisti siamo stati chiamati a concentrarci su bisogni
trasformazione cui l’attuale crisi sanitaria ha impresso una                     imperniato sulla classica postazione di lavoro ma luogo che riuni-        patto sotto il profilo distributivo iniziava a porre la necessità di una   non solo funzionali ma anche psicologici ed emotivi, e a concepire di
forte accelerazione. Qual è stato l’impatto sul progetto illumi-                 sce anche ambienti di relazione, di socialità e di team working. E        gestione energetica ad hoc, in grado di tener conto dell’effettivo         conseguenza scenari illuminotecnici capaci di creare le condizioni
notecnico?                                                                       che richiedono quindi all’impianto un alto grado di flessibilità per      tasso di occupazione degli ambienti.                                       migliori per assecondare il comfort - e di conseguenza le performan-
Senz’altro importante. Smart working, coworking, lavoro distribuito,             creare lo scenario di illuminazione più adatto al tipo di attività in     In che modo il lighting design ha risposto a questo mutamento              ce - di chi lavora. A creare, soprattutto, spazi dove la qualità è più
una concezione dello spazio ufficio “smaterializzata”, legata alla               corso. Un’altra dinamica già in atto era il frazionamento degli spa-      distributivo, funzionale e concettuale degli spazi office?                 rilevante della quantità e in cui la parte illuminotecnica è in rapporto
gestione delle singole task più che alla postazione di lavoro, e più             zi ufficio in cluster di postazioni e aree dedicate, simili per funzio-   La dissociazione tra spazio fisico e lavoro ci ha dimostrato che tan-      diretto con chi fruisce dell’ambiente di lavoro grazie a flessibilità e
in generale un forte accento sul comfort psicologico, emotivo e rela-            ni a quelle tradizionali ma, anche in questo caso, più orientate al       te cose si possono fare in modo diverso, in situazioni differenti, da      configurabilità. Questo significa impianti “aperti”, basati su sistemi
zionale degli utenti sono tendenze con cui ci misuriamo da tempo. A              comfort emotivo degli utilizzatori e aderenti a situazioni di lavoro      luoghi differenti, ma ha anche fatto emergere una serie di nuove           di illuminazione capaci di adattarsi rapidamente al mutare di situa-
questi concetti il progetto della luce ha iniziato a rispondere focaliz-         sempre più frammentate in singole task. La pandemia ha certo              problematiche legate a ergonomia, riconfigurabilità degli spazi, limi-     zioni e scenari.
zandosi su flessibilità e configurabilità degli scenari illuminotecnici,         accelerato alcuni di questi fenomeni, ma ricerche e analisi già ci        tazione e cambiamento dei momenti relazionali e dei flussi di lavoro.      Quali sono gli strumenti per raggiungere questo obiettivo?
sia per aderire meglio alle esigenze individuali, sia soprattutto per            dicevano che quasi il 50% delle postazioni di lavoro non era uti-         Tutti temi che hanno avuto un impatto importante sul lighting desi-        La riconfigurabilità è più questione di hardware o software,

                                                                           32                                                                                                                                              WORK
                                                                                                                                                                                                                           spaces
MILLY
                                                                                                                                                                  DESIGN BASAGLIA + ROTA NODARI

                                                      Photo: Filippo Romano

   un equilibrio fra questi due aspetti, anche se già oggi l’ago della             La direzione è dettata da un dato ormai pacifico, ovvero che
bilancia si sta spostando verso un’elettronica di gestione altamen-                il tasso di occupazione degli spazi ufficio calerà fra il 5 e il
te sofisticata, e lo farà ancora di pi in futuro. Cominciando dal                    0 in maniera permanente e il restante 5 sarà occupato
primo, variazione del tasso di occupazione degli spazi ufficio ed                  solo per il 35% dalla tradizionale scrivania personale, mentre
esigenze di riconfigurabilità stanno stimolando il ritorno di soluzio-             il restante 5 sarà destinato ad attività che cambiano du-
ni come task light e piantane, che grazie al libero posizionamento                 rante la giornata. In questo contesto la riconfigurabilità della
consentono di tenere pi facilmente il passo sia delle modifiche al                 parte illuminotecnica sarà un percorso obbligato per evitare
layout degli ambienti, sia del frazionamento dei cluster di postazio-              di avere impianti sovradimensionati, non in grado di adattar-
ni in sottoinsiemi più piccoli e non sempre interamente occupati.                  si ai cambiamenti di layout né alle esigenze dell’utilizzatore e
   uanto al secondo tema, va detto che al di là dell’elettronica di ge-            che consumano inutilmente energia illuminando spazi in realtà
stione gli stessi corpi illuminanti sono destinati a diventare più intel-          non utilizzati. i potrà ad esempio prevedere un’illuminazione
ligenti e ad arricchirsi di funzioni. La tendenza è quella di farne dei            di base comune a tutti gli ambienti e, scendendo di scala nel
veri e propri hub di informazioni tramite l’utilizzo di tecnologie come            progetto illuminotecnico, una serie di scenari per aree funzio-
l’Internet of Things, che permette un altissimo grado di interattività             nali dedicate a specifiche attività. Il tutto in un’ottica che avrà
tra spazio, luce e utilizzatore. Immagino un futuro in cui grazie a IoT            sempre più come elemento centrale l’utente, le sue esigenze
e ai sistemi di gestione i corpi illuminanti e più in generale l’impianto          non solo operative ma anche psicologiche ed emotive, e quella
potranno identificare l’utente o l’attività in corso e ricreare automa-            dimensione relazionale oggi limitata per questioni sanitarie ma
ticamente lo scenario di luce più adatto.                                          che dovrà necessariamente essere recuperata. |end

                                                                              34                                                                         WORK
                                                                                                                                                         spaces
workspaces | TREND

                                                                                                                                                                                                                              dieci temi: aria, acqua, cibo, luce, movimento, comfort termico,
                                                                                                                                                                                                                              suono, materiali, mente e comunità; mentre ulteriori dieci punti
                                                                                                                                                                                                                              sono attribuiti per l’innovazione. Alcuni requisiti devono essere
                                                                                                                                                                                                                              raggiunti - le Universal Preconditions - mentre per gli altri i pro-
                                                                                                                                                                                                                              gettisti possono decidere in modo flessibile come orientarsi.
                                                                                                                                                                                                                              Mentre alcuni standard si sovrappongono a quelli noti e prati-
                                                                                                                                                                                                                              cati, altri sono molto innovativi, poiché manca l’abitudine, an-
                                                                                                                                                                                                                              che fra gli addetti ai lavori, di considerarli requisiti di uno spazio
                                                                                                                                                                                                                              abitativo. Riduzione del livello di batteri, microbi e muffe (aria),
                                                                                                                                                                                                                              promozione dell’uso di acqua potabile e del lavaggio delle mani
                                                                                                                                                                                                                              (acqua), rispetto del ciclo circadiano (luce), promozione dell’atti-
                                                                                                                                                                                                                              vità fisica e del comfort ergonomico (movimento), utilizzo di pro-
                                                                                                                                                                                                                              dotti di pulizia adeguati e riduzione dei contatti con superfici che
                                                                                                                                                                                                                              possono ospitare patogeni (materiali), prevenzione dell’influenza
                                                                                                                                                                                                        ©iStock - JFsPic
                                                                                                                                                                                                                              stagionale, cura dei figli, allattamento, attivismo e volontariato
                                                                                                                                                                                                                              (comunità), sono tutti target del protocollo.
                                                                                                                                                                                                                              Colpisce anche l’attenzione dedicata al cibo e al benessere psi-
                                                                                                                                                   il 90% del nostro tempo. Va da sé, quindi, che nel prossimo futu-          cologico, per il quale WELL v2 incoraggia il consumo di frutta e
                                                                                                                                                   ro, esaurite le misure contingenti per contrastare la pandemia             verdura, l’adozione di diete equilibrate e in porzioni adeguate, i
                                                                                                                                                   Covid, WELL si candida a diventare uno strumento fondamentale.             pranzi in comune lontani dagli schermi dei propri computer e la
                                                                                                                                                                                                                              coltivazione sul luogo, l’accesso alla natura, i servizi di supporto
                                                                                                                                                   Requisiti e standard                                                       psicologico e per lo stress management, la riduzione dei viaggi di
                                                                                                                                                   WELL considera designer, architetti, ingegneri e costruttori come ca-      lavoro, la lotta al fumo e all’abuso di sostanze.
                                                                                                                                                   retakers, ovvero persone capaci di prendersi cura degli altri. Secon-      A oggi, i progetti per uffici che hanno ottenuto la certificazione
                                                                                                                                                   do l’ultima versione, WELL v2, un progetto di intervento deve essere:      WELL nel mondo sono 883. In Italia i primi a ottenere la certifi-
                                                                                                                                                    - equo, cioè in grado di fornire i maggiori benefici al maggior nu-       cazione nel marzo del 2019 sono stati i nuovi uffici Jacobs, ai
                                                                                                                                                      mero di persone possibile, in quanto inclusivo e attento alle perso-    quali si sono aggiunti altri 14 interventi realizzati o in costruzione
                                                                                                                                                      ne svantaggiate e vulnerabili                                           a Milano - fra cui Galleria Passarella 2 e Gioia 20 West di Antonio
                                                                                                                                                    - globale: le cui soluzioni possono essere applicate in altri contesti    Citterio e Patricia Viel, Spark One di Progetto CMR, the Medelan
                                                                                                                                                      nel mondo                                                               in Piazza Cordusio a cui ha collaborato GLA - e i Markas Head-
                                                                                                                                                    - basato sull’evidenza, pertanto su ricerche che possono essere           quarters a Bolzano.
                                                                                                                          ©iStock - LeArchitecto
                                                                                                                                                      ragionevolmente accettate dalla comunità scientifica                    Oltre a WELL v2, IWBI ha recentemente predisposto anche il WELL
                                                                                                                                                    - tecnicamente robusto: progettato secondo best practices                 Health-Safety Rating, un rating per le Facility Operations, incen-
                                                                                                                                                    - focalizzato sul cliente: capace di definire i requisiti del program-    trato su politiche operative, protocolli di manutenzione, piani di
                                                                                                                                                      ma con il coinvolgimento degli stakeholder                              emergenza e formazione atti a gestire un ambiente post Covid e,

WELL OFFICE BUILDING
                                                                                                                                                    - resiliente: aggiornato rispetto alle innovazioni della conoscenza       in generale, questioni relative alla sicurezza.
                                                                                                                                                      scientifica e tecnologica e costantemente adattato e integrato          Per comprenderne il successo basti dire che quest'autunno vi ha
                                                                                                                                                      secondo il progredire delle conoscenze.                                 aderito anche Empire State Reality Trust Inc., leader immobiliare
                                                                                                                                                   Come si vede WELL propone un approccio olistico e basato sulla             nel settore uffici e retail newyorkese, il cui portafoglio comprende
                                                                                                                                                   scienza. Il protocollo attribuisce ai progetti fino a cento punti su       l’Empire State Building. |end
IL WELL BUILDING STANDARD È IL PRIMO SISTEMA DI RATING FOCALIZZATO SU COMFORT,
SALUTE, BENESSERE E SU COME FAVORIRE LE SCELTE MIGLIORI PER LA PROGETTAZIONE DEGLI
SPAZI INDOOR. UN PROTOCOLLO CHE PROPONE UN INTERESSANTE APPROCCIO OLISTICO,
BASATO SULLA SCIENZA, ANCHE PER GLI SPAZI DI LAVORO

txt Lorenzo Noè

P
         rogettisti e facility manager sono quotidianamente              loro prospettiva si è allargata dall’iniziale focus sull’efficienza
         alle prese con le richieste di innovazione degli spazi          energetica al ciclo di vita dell’edificio e alla qualità degli
         di lavoro che provengono dai committenti e, quando              ambienti interni.
vogliono raggiungere obiettivi di qualità e sostenibilità                Perché dunque nasce un nuovo strumento come WELL? Per met-
ambientale, adottano uno dei protocolli diventati standard, sia          tere al centro del processo l’utente invece che il manufatto edili-
il LEED statunitense, il britannico BREEAM, lo svizzero Minergie,        zio. The International WELL Building Institute ha lanciato il WELL
o gli italiani ITACA e CasaClima/KlimaHaus. Nati negli anni              Building Standard nel 2014, dopo sei anni di ricerca, con l’obietti-
Novanta per garantire la riduzione dell’impatto ambientale               vo dichiarato di “guidare il movimento globale per trasformare gli
nelle costruzioni, i protocolli permettono di comparare in               edifici e le comunità in modi che aiutino le persone a prosperare”.
fase di progetto le differenti alternative tecniche. Perciò sono         Secondo l’istituto, infatti, WELL è il primo sistema di rating foca-
utilizzati per prendere decisioni strategiche e come linee guida         lizzato su comfort, salute e benessere e su come favorire le scelte
                                                                                                                                                                                                        ©iStock - alvarez     ©iStock - piranka
per la realizzazione degli interventi. Nel corso del tempo la            migliori per la progettazione degli spazi indoor, nei quali viviamo

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                                                                                                                                                                                                                     spaces
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