Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
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a n n o X X V - n u m e r o 3 - o t t o b r e 2 0 1 9 DEL FONDO Vent’anni allegri con la Festa dei bambini INTERVISTA LE LETTERE LUTTO Leone e i proge Due ringraziamen Il nostro addio per l’oncologia da Biella e Vercelli a Maurizio Russo a pagina 4 alle pagine 7 e 9 a pagina 22 QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
In questo numero Fondatore Foglie: Elvo Tempia Presidente Fondo Tempia: Simona Tempia Direttore Responsabile: Corradino Pretti Coordinatore: Giampiero Canneddu Resp. tematiche sanitarie: Adriana Paduos Hanno collaborato: Giovanna Chiorino, Mariella Debernardi, Viola Erdini Tempia, 4 A colloquio con il nuovo primario di oncologia Pier Francesco Gasparetto, Maria Teresa Guido, Benedetta Lanza, Angelica Mercandino, Pietro Presti, Ivana Ramella 7 Ricerca clinica, i ringraziamenti di una paziente Grafica: Inedita – Biella Stampa: Tipografia Vigrafica srl - Monza 10 Il papà tifoso a bordo campo come Mihajlovic 12 Cinque reparti di Biella diventano universitari 18 Pietro Presti vicepresidente dell’Ecpc 19 Una serata a Biella con Debora Rasio informativa dati non raccolti presso l’interessato 20 Tutto sull’edizione 2019 della lotteria Informiamo che, secondo quanto disposto dall’art. 13 22 Il nostro addio a Maurizio Russo comma 1 della legge 675/96 sulla “Tutela dei dati perso- nali”, le persone citate hanno diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i propri dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di cui si sono rese partecipi. Tale diritto potrà essere esercitato 28 La quarantena dei cibi del Nuovo Mondo (di Pier Francesco Gasparetto) semplicemente scrivendo al Fondo Edo Tempia, via Malta 3 - 13900 BIELLA Responsabile del trattamento: Camilla Erdini 33 Tutti i modi per sostenerci
Comitato Scientifico Presidente: Massimo AGLIETTA Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università Toffa, Mihajlovic, la malattia degli Studi di Torino, Direttore Unità di Oncologia Medica I.R.C.C. Candiolo Membri e le parole per raccontarla Silvio AIME: Professore ordinario al corso di bio- tecnologie e alla facoltà di chimica dell’Università di Torino, sempre all’ateneo torinese, lavora al centro di biotecnologie molecolari. Collabora con aziende nel settore della diagnostica per immagini. Oscar ALABISO: Direttore della S.C. di Oncologia, Simona Tempia Erdini Viola Erdini Tempia Azienda Ospedaliero-Universitaria, «Maggiore della presidente presidente Carità» di Novara – Coordinatore operativo, del Polo Fondo Edo Tempia Fondazione Oncologico del Nord-Est (Rete Oncologica del Piemon- Edo ed Elvo Tempia te e della Valle d’Aosta) Adriana ALBINI: Direttore scientifico della fon- dazione MultiMedica Onlus di Milano-Sesto San Q Giovanni e del laboratorio di Biologia Vascolare e Angiogenesi dell’Irccs MultiMedica. Oscar BERTETTO:Direttore S.C. Oncologia Medi- uando la malattia colpisce per- superare, attraverso la ricerca) il cancro. ca delle Molinette di Torino, Coordinatore Operativo Rete Oncologica Regionale Piemontese, Cofondatore sonaggi famosi, come nel caso di E rivolgiamo le nostre “armi” contro un Fondazione F.A.R.O. Nadia Toffa o di Sinisa Mihajlovic, altro bersaglio, quello della scarsa cono- Michele CARBONE: Uno dei massimi esperti succede che il cancro torni sul- scenza e dell’insufficiente consapevolezza. mondiali di mesotelioma, il cancro legato alla polvere le prime pagine di giornali e siti Concentriamoci anche sulla prevenzione, di amianto, conduce le sue ricerche nell’Università di Honolulu alle Hawaii. internet o sulle nostre bacheche dei social quella che ci consentirebbe, con la sem- Alberto COSTA: Coordinatore Centro di Senologia network. Ma spesso, troppo spesso, la re- plice rinuncia al fumo e con la riduzione della Fondazione Maugeri di Pavia, Direttore Scuola torica sceglie una scorciatoia e fa indossa- dell’inquinamento atmosferico, di ridurre Europea di Oncologia, Coordinatore del Centro di Senologia del Canton Ticino re un’armatura alle persone che affrontano in modo esponenziale l’incidenza del tu- Maurizio D’INCALCI: Direttore Dipartimento di un tumore, che a loro piaccia o no. Per al- more ai polmoni. Oppure, per fare un altro Oncologia, Istituto di Ricerca Farmacologica Mario cuni può essere utile, ma per altri è stretta esempio, occupiamoci di un’alimentazione Negri, Milano, Preclinical Coordinator della Fonda- come una prigione. Per questo, nei giorni corretta che, oltre a ridurre l’obesità e i ri- zione SENDO, Milano Gian Paolo DOTTO: Docente di biochimica del clamore mediatico intorno a Nadia Tof- schi di malattie cardiovascolari, sarebbe il all’università di Losanna, lavora come ricercatore tra fa, abbiamo scelto di uscire allo scoperto più efficace deterrente al cancro al colon. Svizzera e Stati Uniti, con una particolare attenzione e dire con forza che quella contro il can- Il vero avversario non è più il tumore, ma al campo della carcinogenesi. È cofondatore dell’Icpi (International cancer prevention institute). cro non deve essere definita una guerra. E tutto quello che non si fa, o che si dovrebbe Giovanni GANDINI: Professore Ordinario, Uni- i pazienti non sono vincitori o sconfitti, né fare di più e meglio per prevenire e curare versità degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento necessariamente guerrieri o eroi. i tumori. di Diagnostica per Immagini, S.C.D.U. Radiodiagno- stica 4, Azienda Ospedaliero Universitaria S.Giovanni Ricordarlo è giusto anche perché la “batta- E, nel frattempo, lasciamo ai malati il dirit- Battista, Torino glia”, come ricorda con durezza proprio la to di essere malati, ovvero il diritto di vivere Silvia MARSONI: È responsabile del programma storia dell’inviata de “Le Iene”, non ha un la propria esperienza di malattia liberi da di Oncologia di Precisione dell’Istituto Firc di Onco- esito scontato. E per quanto l’atteggiamen- pregiudizi altrui, senza sentirsi discrimi- logia Molecolare e consulente dell’Istituto Nazionale Tumori e dell’ospedale Niguarda di Milano. to e lo stato d’animo possano contribuire nati o emarginati, senza sentirsi addosso Umberto RICARDI: Professore ordinario di ad affrontare al meglio anche il percorso il peso di alcuna responsabilità di come si radioterapia dell’Università di Torino e direttore della di cura, non determinano necessariamen- è scelto di affrontare emotivamente la pro- radioterapia universitaria dell’azienda ospedaliera San Giovanni Battista di Torino. Dal 2005 è anche te la buona riuscita di una terapia. Se ogni pria malattia. Nel nostro lavoro quotidiano direttore della scuola di specialità in radioterapia paziente ha il diritto di definirsi secondo la al Fondo Edo Tempia incontriamo guerrie- dell’Università di Torino. sua personale sensibilità, mai deve passa- ri con la spada sguainata e persone che si Anna SAPINO: Professore ordinario di anatomia re il concetto che, se una persona muore di scoprono all’improvviso fragili e indifese. patologica all’Università di Torino e direttore scienti- fico dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di cancro, allora non è stato forte abbastanza, Restiamo accanto a tutte loro, senza giudizi Candiolo. È membro del Consiglio Superiore di Sanità. non è stato un buon guerriero. È, in una pa- né pregiudizi. Gianluca Severi: Epidemiologo genetico e mole- rola, un perdente. colare, è direttore di ricerca dell’Inserm e direttore di un laboratorio dell’Istituto Gustave Roussy a Parigi. No. Lasciamo che ogni malato affronti il Gabriella SOZZI: Responsabile Struttura Semplice suo percorso di malattia con la propria vi- Viola Erdini Tempia di Citogenetica, e Citogenetica Molecolare, Diparti- sione personale, con le proprie speranze, Scriveteci all’indirizzo: mento Oncologia Sperimentale, I.N.T. Milano risorse e paure. Lavoriamo per curare (o info@fondazionetempia.org 3
la storia Francesco Leone: «Mettiamo i pazienti al centro» La porta del suo ufficio, a metà del cor- non solo l’interesse del territorio, ma si come è importante la formazione, e a ridoio del reparto, è spesso aperta. Un entra in una dimensione oltre il locale, Biella ho trovato grande sensibilità sul te- dettaglio che è quasi un simbolo: per alla ricerca di un bene comune e più ma, fondamentale per dare motivazione, Francesco Leone, da marzo direttore ampio». Ma non è l’unico traguardo da integrazione e aggiornamento scientifico della struttura complessa di oncologia, raggiungere, per l’ospedale biellese e per agli operatori. E poi c’è la ricerca». aprirsi al mondo è uno degli obiettivi la sanità pubblica in generale: «La moder- Quando si parla di “bene comune”, in fondamentali. «Fare rete» spiega «vuol nizzazione è un obiettivo, non solo nella riferimento al lavoro che scienziati di dire mettere a disposizione le reciproche tecnologia e nelle terapie, ma nel modo tutto il mondo svolgono quotidiana- competenze nel campo dell’assistenza e di rapportarsi ai pazienti, che devono mente attorno al cancro, il pensiero va della ricerca. In questo modo si persegue essere al centro del nostro lavoro. Così ai progressi frutto proprio dei progetti di ricerca. Leone, piemontese, 51 anni, laureatosi in medicina a Torino e a lungo nel corpo docente dell’università del capoluogo, è stato coordinatore di pro- getti di ricerca durante gli anni passati all’Ircss di Candiolo, alcuni dei quali svolti in collaborazione con le strutture della Fondazione Tempia. «Anche per questo la situazione biellese non mi era scono- sciuta» sorride. «Sapevo che qui esistono risorse e persone in grado di contribuire a una produzione scientifica di presti- gio. Avvicinandomi e immergendomi in questa realtà ho capito come proprio la collaborazione con le associazioni non profit come Fondo e Fondazione Tempia, così profondamente radicate nel territo- rio, offra potenzialità straordinarie per sopperire ai limiti della sanità pubblica che, quando si tratta di reperire risorse, deve fare i conti con i bilanci da tenere in equilibrio». 4
Francesco Leone nel suo studio. In alto un’immagine del laboratorio di oncologia molecolare. Nella pagina accanto una veduta dell’ospedale di Biella Da pochi mesi al timone del reparto di oncologia dell’ospedale di Biella, ha tra le sue priorità anche la ricerca: «Ho già in mente una lista di priorità da esplorare per un contributo ancora più forte al progresso scientifico» Sulla ricerca, i progetti di Francesco tolinea Leone. «Ci collegherà al resto Mettere il paziente al centro è l’obiettivo Leone sono già sul tavolo: «Ho già in del Piemonte rendendoci un polo di at- di una delle iniziative che Francesco mente una lista di priorità da esplo- trazione. Avere a disposizione protocolli Leone sta attuando proprio in questi rare perché Biella porti un contributo di cura innovativi significa accogliere giorni: «Stiamo creando, all’interno ancora più forte allo sviluppo scien- pazienti da fuori provincia». Nel “mon- dello staff, dei gruppi di lavoro specia- tifico». In più c’è il vantaggio di poter do perfetto” del primario, l’assistenza lizzati per patologie. Questo consenti- lavorare davvero fianco a fianco con sanitaria deve essere un sistema a più rà ai pazienti di avere un oncologo di le persone con cui ha già collaborato centri, ognuno con le sue specializzazio- riferimento e un nucleo di persone, in passato, compresi i ricercatori dei ni: «Accade già ora, quando indirizziamo sempre le stesse, a cui appoggiarsi per laboratori di genomica e oncologia i malati verso strutture più attrezzate e qualsiasi necessità o dubbio. Sono le molecolare della Fondazione Tempia: con competenze più avanzate. I pazienti nuove terapie a richiedere nuovi mo- «Riflettendo insieme sui problemi si mi- ritornano da noi con gratitudine perché, delli organizzativi: oggi quasi la metà gliora. Anche nell’era delle informazioni a fronte del disagio di non curarsi “vicino dei farmaci si assume per via orale. che viaggiano rapidamente via e-mail lo a casa”, c’è il vantaggio di ricevere la mi- Significa che si può seguire la terapia scambio diretto è importante». E un’ul- gliore assistenza possibile. E poi a ridurre a casa e non necessariamente in repar- teriore spinta deriverà dall’intesa siglata il disagio ci sono servizi come quello del to. Ma significa anche dover gestire a con l’università di Torino e la Regione, Fondo Edo Tempia, che aiuta le persone distanza i problemi che comunque si che renderà a guida universitaria anche a recarsi anche negli ospedali più lon- presentano e mettere a disposizione il reparto di oncologia, dopo quelli di tani. In un prossimo futuro, potrebbe persone in grado di rispondere alle do- ostetricia e ginecologia, laboratorio rendersi necessario il percorso inverso: mande e alle esigenze dei pazienti anche analisi, pediatria e otorinolaringoiatria. andare a prendere persone lontane per quando non sono qui». A porte aperte, «È stata un’iniziativa coraggiosa» sot- portarle a Biella». appunto. Come quella del suo ufficio. 5
ricerca Gli studi sul colangiocarcinoma in collaborazione con i nostri laboratori Due studi condotti nel laboratorio di oncologia medica coordinamento e la supervisione di Giuliana Cavalloni, dell’istituto di Candiolo Fpo-Ircss, in collaborazione con hanno creato un modello in vitro di resistenza alla i laboratori di genomica e di oncologia molecolare della Gemcitabina per poter studiare i meccanismi biologici Fondazione Edo ed Elvo Tempia, sono stati recentemen- e molecolari che portano all’inefficacia del farmaco. I te pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Can- profili di espressione delle cellule sensibili e di quelle cers. Entrambi i lavori hanno coinvolto Caterina Peraldo resistenti sono stati confrontati, attraverso analisi di Neia, ricercatrice che dallo scorso anno fa parte dello laboratorio e analisi bioinformatiche, condotte da Paola staff del laboratorio di genomica, ed hanno per oggetto Ostano del laboratorio di Genomica. I risultati hanno il colangiocarcinoma intraepatico, una patologia che consentito di conoscere i geni coinvolti nel processo colpisce i dotti biliari del fegato. Si tratta di un tumore di resistenza e identificare quindi possibili farmaci altamente aggressivo, difficile da diagnosticare se non alternativi per il trattamento del colangiocarcinoma a uno stadio avanzato. Mancano infatti dei biomarcatori intraepatico. che permettano di rilevare precocemente la malattia. Le Il secondo lavoro, intitolato “Assessment of a High opzioni terapeutiche per contrastarlo sono rappresen- Sensitivity Method for Identification of Idh1 R132x tate dalla chirurgia, in un numero ridotto di casi, e dalla Mutations in Tumors and Plasma of Intrahepatic Cholan- chemioterapia, in particolare dal farmaco Gemcitabina, giocarcinoma Patients” è la continuazione di uno studio efficace purtroppo per un periodo limitato di tempo coordinato dal direttore del laboratorio di genomica perché i tumori sviluppano una resistenza al farmaco. Giovanna Chiorino, svolto analizzando pazienti reclutati Proprio per questo motivo, nel lavoro intitolato: “Esta- in diversi ospedali italiani, nel quale si era dimostrato blishment and Characterization of a New Intrahepatic che la mutazione del gene Idh1 è un marcatore di pro- Cholangiocarcinoma Cell Line Resistant to Gemcita- gressione tumorale. Nell’intento di identificare questa bine”, i ricercatori del laboratorio di Candiolo, sotto il mutazione nelle cosiddette “biopsie liquide”, Maria Scatolini ed Enrico Grosso del laboratorio di oncologia molecolare, la struttura della Fondazione Tempia che ha sede all’ospedale di Biella, hanno messo a punto una metodica altamente sensibile, efficace e poco costosa che permette di rilevare la presenza della mutazione non solo nel Dna estratto dal tessuto tumorale, ma anche in quello circolante nel plasma dei pazienti affetti da colangiocarcinoma intraepatico. Proprio in questo ultimo punto sta l’innovazione dello studio: la quantità di mutazione trovata nel sangue del paziente aumenta durante la progressione della malattia, confermandone il ruolo di biomarcatore. Ma il dettaglio ancora più interessante è che il gene Idh1 mutato è bersaglio di un farmaco “intelligente” che colpisce solo le cellule tumorali che recano questa particolare altera- zione. Pertanto, la terapia chiamata “Anti-Idh1” risulta essere una possibile alternativa efficace. Entrambi gli studi sono stati coordinati da Francesco Leone, oggi primario della struttura complessa di onco- logia dell’Ospedale degli Infermi di Biella, che fino allo scorso febbraio è stato il coordinatore dell’unità tumori gastrointestinali della divisione di oncologia medica di Candiolo, diretta da Massimo Aglietta. 6
lettera aperta «Le cure all’avanguardia fatte di gentilezza e umanità» La lettera di una paziente seguita dal servizio di ricerca clinica oncologica di Asl Biella e Fondazione Tempia: «Assistenza personalizzata e attenta, sempre con il sorriso» Trenta studi attivi, sette in attiva- Spero che queste siano utili per zione, circa 700 pazienti seguiti: me, ma anche per le nostre figlie la ricerca clinica in campo on- e le generazioni a venire. Sono cologico all’ospedale di Biella è stata accolta in questo reparto da gestita in collaborazione da Asl e persone e professionisti fantastici, Fondazione Tempia. Ma i numeri medici infermieri e operatori che si a volte sono troppo freddi per adoperano ogni giorno per presta- raccontare fino in fondo le storie re un’assistenza personalizzata e che contengono, storie di pa- attenta, pronti a risolvere problemi zienti che grazie a protocolli spe- sanitari e non solo, sempre con rimentali hanno una speranza in il sorriso. Grazie davvero a tutto più di guarire. Paola Traversa è lo staff. una di loro: vive a Sagliano e ot- Un grazie particolare a Stefano e to mesi fa le è stato diagnostica- Francesca, miei punti di riferimen- to un tumore. Ma all’ansia e alla modo improvviso e inaspettato catapul- to per la terapia sperimentale, che preoccupazione dell’esperienza con la tata in una nuova realtà, che mi ha porta- fino a dicembre non terminerà, sui quali malattia si è sommata la scoperta di un ta a conoscere il day hospital oncologico. ho contato moltissimo fin dal primo mo- mondo attento, pronto a circondare Mi sono avvicinata con timore e anche mento. A ogni dubbio o incertezza una i pazienti di attenzioni e non solo di un po’ di paura per le cure, ma anche telefonata, alla quale non è mai mancata cure all’avanguardia. Paola Traversa lo per l’ambiente sconosciuto. Lì ho trovato una risposta precisa e tranquillizzante. ha voluto testimoniare con una lettera, un mondo, di professionalità, gentilezza Penso davvero che noi biellesi siamo mol- che ha inviato all’Ufficio relazioni con e umanità. Faccio parte di una speri- to fortunati perché in momenti delicati il pubblico dell’Asl e che pubblichiamo mentazione e mi sento una privilegiata. come quelli dell’affrontare una malattia qui di seguito. Pur vivendo in un piccolo centro come oncologica abbiamo a nostra disposi- --- Biella ho avuto la possibilità di fare cure zione professionisti come quelli che ho Buongiorno, sono un’utente del nostro innovative, all’avanguardia, che spesso conosciuto. ospedale e vorrei far conoscere la mia si pensa possano essere fatte solo nei Grazie di cuore. esperienza. Otto mesi fa sono stata in grandi centri. Paola Traversa Ricerca clinica oncologica, un fiore all’occhiello L’ufficio per le valutazioni cli- anni di studi che, nel loro pas- studi clinici sono ricerche effet- migliorarne la risposta. Reclu- niche e la ricerca dell’ospedale saggio finale, una volta stabilita tuate per determinare l’effica- tiamo i pazienti in accordo con di Biella, a cui la Fondazione la loro efficacia, vengono messi cia, la tolleranza e la sicurezza gli oncologi e tutto viene svolto Tempia contribuisce mettendo a disposizione dei pazienti. In nell’utilizzo non solo di nuove nel rispetto dell’ accuratezza e a disposizione la coordinatri- questo modo si raccolgono dati procedure o nuovi farmaci» di precisi codici etici». Insieme ce di ricerca clinica Francesca essenziali, in un ambiente di di- spiega Francesca Crivelli. «A a Francesca Crivelli, coordina Crivelli, consente ai pazienti mensioni ridotte e quindi facile volte si testano dosaggi o vie la struttura l’altra data mana- del territorio di avere accesso da monitorare, per trasformare di somministrazione diverse ger Elisa Perfetti. La squadra alle sperimentazioni. Si tratta di la sperimentazione in una pras- di farmaci già conosciuti, per è completata dall’infermiere protocolli terapeutici frutto di si clinica valida per tutti. «Gli ridurre gli effetti collaterali o di ricerca Stefano Di Massimo. 7
l’iniziativa Vent’anni e non sentirli: è la Festa dei bambini Domenica 15 settembre l’allegra invasione dei più piccoli ai giardini Zumaglini di Biella. Per la prima volta hanno partecipato anche le società sportive: Basket Femminile Biellese, Tennistavolo Biella, Biella Rugby e Rhythmic School Venti edizioni per vent’anni: vuol dire che alcune discipline sportive, grazie alla col- bimbi, i piccoli partecipanti hanno trascorso qualche bambino di allora, che ha parte- laborazione delle società del territorio. Il una porzione di giornata all’aria aperta e cipato con curiosità alla prima edizione, Basket Femminile Biellese ha allestito un divertendosi. E, al termine del percorso potenzialmente può esserci tornato ora, canestro per far provare qualche tiro agli di gioco, hanno trovato la merenda e un nel 2019, con i suoi figli. Anche questo è aspiranti cestisti. Il Tennistavolo Biella ha piccolo premio. Il ricavato di 900 euro il bello della Grande festa dei bambini, che portato campi, racchette e palline per una sosterrà come di consueto le attività del domenica 15 settembre, accompagnata minilezione di ping pong. Il Biella Rugby ha Fondo Edo Tempia. da una splendida giornata di sole e con preparato il loro mini-campo gonfiabile per «Ringraziamo» chiudono gli organizzatori temperature ancora più che gradevoli, ha i tiri al bersaglio con la palla ovale. Inoltre la «gli sponsor Coop e Campagnolo, la Panini occupato pacificamente per tutta la gior- Rhythmic School ha portato le sue atlete per almanacchi, figurine, fumetti che fanno nata i Giardini Zumaglini di Biella. agoniste per un’esibizione di ginnastica rit- la gioia di tutti i bambini, le società sportive, I grandi protagonisti sono stati i più piccoli: mica, svoltasi nel pomeriggio. Speciali ospiti “il Folletto” per i giochi, i ragazzi del liceo le attrazioni erano adatte a chi aveva dai della giornata sono stati i pony Nuvola e scientifico che per un giorno si sono ag- 3 ai 10 anni di età, che sono stati coinvolti Grillo del Cem di Mottalciata, che hanno giunti alla nostra squadra, i cavallini e i loro in attività e giochi divertenti, sullo stile dei accompagnato tanti bambini al “battesimo addestratori, i volontari del nostro gruppo luna park di una volta. Ma insieme al tiro ai della sella”. “Tutti Insieme per la Vita” e ovviamente barattoli e alla pesca dei pesciolini è stato Tra giochi da tavolo, creatività da sviluppare le famiglie biellesi che con i loro ragazzi per la prima volta possibile avvicinarsi ad con carta e colori e l’immancabile trucca- rendono sempre speciale questa giornata» 8
il messaggio Una lettera di ringraziamento per i volontari di Vercelli Il giornale La Sesia pubblica la testimonianza di una lettrice: «Il loro servi- zio è utile a tutti noi» ha scritto, parlando delle ore spese in camice bianco a dare aiuto ai pazienti del reparto di radiologia all’ospedale Sant’Andrea Chi regala ore e impegno alla collettività da volontario sa che non c’è miglior ricompensa di un ringraziamento. Per questo alle persone che ogni giorno prestano servizio al reparto di radiologia dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli ha fatto particolarmente piacere la testimonianza che una lettrice ha inviato al giornale La Sesia: «I volontari del Fondo Edo Tempia sono un vero esempio di gene- rosità e voglio ringraziarli per il loro servizio utile a tutti noi» ha scritto Rita Parente, la paziente che ha avuto a che fare con la squadra che indossa il camice bianco e il nostro logo con il grande albero verde. La lettera è stata pubblicata martedì 23 luglio e ha strap- pato un enorme sorriso ai volontari che si impegnano ogni giorno per rendere meno gravoso il tempo passato in ospedale ai pazienti. «Siamo una decina» racconta Piera Franzo, una di loro, «e quotidianamente prendiamo Il gruppo di volontari all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli con la vi- posto allo sportello dove si ritirano i referti degli esami. cepresidente del Fondo Maria Teresa Guido e con il direttore della struttura complessa di radiodiagnostica Fabio Melchiorre Facciamo in modo che le persone perdano meno tempo e cerchiamo di accoglierle con il sorriso e qualche pa- rola gentile, sapendo che vivono un momento che può consegnati senza farmi fare lunghe code agli sportelli. portare ansia». Un impegno riconosciuto pubblicamente L’assistenza che hanno prestato a me è stata rivolta a proprio in quella lettera: «Ho sperimentato personal- tutti e sempre con un sorriso amichevole e a volte con mente l’efficacia di un servizio che prima non c’era» ha una piccola conversazione consolatoria». scritto ancora Rita Parente. «Persone gentili, preparate Il gruppo presta il suo servizio al Sant’Andrea da qual- ed efficienti mi hanno indirizzata e accompagnata nella che anno, «dai tempi in cui sono partiti i programmi di stanza giusta, facendomi sentire a mio agio e alla fine screening Prevenzione Serena e Proteus Donna» ricorda degli esami mi è stato detto che avrebbero provveduto Piera Franzo. «Abbiamo cominciato coinvolgendoci tra loro stesse al ritiro dei referti e che me li avrebbero conoscenti, nel mondo delle ex insegnanti. Poi si sono aggiunte altre persone e adesso siamo un gruppo affia- tato, che si frequenta anche al di fuori degli impegni in ospedale. Ci teniamo in contatto per coordinarci ogni giorno e fare in modo che lo sportello di radiologia non resti mai sguarnito. Anche il primario è soddisfatto del servizio che offriamo». Un servizio di cui proprio in quella lettera al giornale si riconosce l’importanza: «Sono certa che chi dopo di me dovrà fare gli esami in quel reparto non potrà fare a meno di apprezzarne l’utilità e si vorrà unire nel ringra- ziamento a persone di animo nobile che donano tanto tempo gratuitamente per rendere con il loro servizio la vita un po’ più facile a tutti noi». 9
testimonianze Simone Rossi e Mihajlovic: «La mia convalescenza a bordocampo» Parrucchiere a Chiavazza, da cinque anni in terapia per un tumore, ma sempre presente alle partite e agli allenamenti del figlio, racconta la sua storia. Il messaggio: «Fate prevenzione e sostenete la ricerca» Quando Simone Rossi ha rivisto, sulla pagina Facebook del Fondo Edo Tempia, la foto di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna, è stato quasi come guardare uno specchio. L’allenatore di serie A era uscito dall’o- spedale, dove era in cura per la leucemia. E lui tante volte aveva fatto lo stesso, tra una chemioterapia e una seduta di radioterapia, per non perdersi nemmeno gli allenamenti del figlio, che gioca negli Esordienti della Fulgor Ronco Valdengo. «Quando mi dicono che sono un eroe» scherza, ma non troppo «io rispondo che sono uno sfigato. Mi sono ammalato di una malattia di cui avevo paura». È successo cinque anni fa. Era il 2014 e l’ospedale di Biella stava traslocando nella nuova sede. «Mi piace pedalare sulla mountain bike» racconta Simone Rossi «e pensavo che quel fastidio all’inguine che non se ne andava fosse colpa della bicicletta. Non mi era mai pia- ciuto andare dal medico ma quella volta ebbi una sorta di presentimento. Mi prescrissero esami su esami. Ma non il test del Psa: sembravo troppo giovane per avere quel problema. Ma una volta escluso tutto, lo feci». Il primo verdetto fu allarmante. Il secondo, quello della biopsia, anche: «Era un cancro alla prostata particolar- mente aggressivo. Bisognava fare in fretta». Da Biella a Candiolo e negli ultimi tempi a Orbassano, per tenere a bada le metastasi Rossi è stato sottoposto a più di cento trattamenti, tra chemio e radio, e a una terapia sperimentale per i tumori alla prostata con mutazione genetica, seguendo un protocollo concordato con Simone Rossi al lavoro nel suo negozio di Chiavazza. Tra paura e otti- mismo non ha mai perso la voglia di lottare 10
scienziati statunitensi. «Ma non ho mai perso un giorno di lavoro» racconta, mostrando il suo negozio da par- I casi Toffa e Mihajlovic rucchiere in via della Vittoria a Chiavazza. «Fissavo le sedute di lunedì, il giorno di chiusura, per poter essere e “le parole per dirlo” al mio posto dal martedì in poi». E soprattutto, non ha mai perso un momento della vita sportiva del figlio appassionato di calcio: «Il saba- to apro un po’ più tardi per poter andare alle partite» sorride. E poi pensa al delicato equilibrio tra la sua malattia e le sue paure e la serenità della famiglia: «Ho avuto momenti difficili di ansia, paura e di dolore difficile da sopportare. Mi è capitato di stringere i denti fino all’ora in cui mio figlio andava a dormire, e poi di contorcermi sul divano dal male appena dopo. Mia moglie mi è sempre stata accanto, nonostante soffra anche lei insieme a me. E mi ha sempre detto di non piangermi addosso. Non la ringrazierò mai abbastanza». E Simone Rossi ha interpretato il messaggio fin da subito. Quando ha perso i capelli per la chemioterapia, si è inventato un look in stile britannico, presentan- dosi in negozio con gilet e coppola in testa. «E a mio figlio» aggiunge «ho detto che mi ero rasato a zero perché avevo perso una scommessa con un amico su una partita della Juve». Non ha rinunciato alla sua L’immagine di Sinisa Mihajlo- l’ha spiegata bene lo scrittore passione per la mountain bike accelerando anche i vic (nella foto qui sopra) sulla e fumettista Matteo Bussola, tempi di recupero rispetto ai consigli dei medici, che panchina del Bologna ha cat- in un post su Facebook con- descrive come persone di rara umanità lungo tutta la turato l’attenzione più dei gol diviso 3500 volte: «Ci sono sua esperienza: «Mi piaceva fare enduro. Adesso vado nella prima giornata della serie persone che guariscono, ci per sentieri con la bici a pedalata assistita, ma mi fa A di calcio. L’allenatore che a sono persone che, purtroppo, luglio aveva annunciato in una non ce la fanno. Quelle che sentire non malato». Nel lavoro poi ha chiesto ai suoi conferenza stampa di essere guariscono non hanno “vinto”, clienti di prendere appuntamento invece che venire malato di leucemia è diven- esattamente come quelle che liberamente: «Ho sempre parlato a tutti apertamente tato un simbolo di coraggio non guariscono non hanno di quello che mi stava succedendo. Non ho niente e di voglia di vivere. E ha ri- “perso”. Non ci sono combat- da nascondere, mica ho commesso un furto...». E la portato sulle prime pagine, tenti, vincitori o vittime, ma reazione della maggior parte di loro è stata positiva: come era accaduto solo pochi esseri umani che affrontano «C’è stato chi mi telefonava per dirmi che aveva il giorni prima con la scomparsa l’unicità della propria malattia. raffreddore, preoccupato che fosse un rischio per di Nadia Toffa, il tema delle Persone che hanno bisogno di il mio sistema immunitario. E c’è anche chi mi ha malattie che spaventano e vicinanza, di incoraggiamento chiesto consigli». del modo di affrontarle. Nel e amorevolezza, e non di es- Simone Rossi ne ha uno per tutti: «Fate prevenzione. dibattito su come parlare del sere compatite o considerate cancro e sui termini giusti per degli eroi. Magari la cosa più E sostenete la ricerca perché potreste esserci dentro definirlo, il Fondo Edo Tempia giusta è lasciare che ogni ma- voi, come è successo a me». Senza la ricerca e gli ha preso una posizione netta: lato scelga di utilizzare la nar- investimenti che la alimentano, non nascerebbero «Ciascuno ha il diritto di vivere razione di sé che preferisce, nuove terapie come quella che lui stesso sta seguen- la propria malattia libero da senza essere costretto a subi- do: «Quando ho iniziato mi hanno detto che ero il pregiudizi altrui, senza sentirsi re quella degli altri». La secon- terzo in Italia e l’ottavo al mondo». E pensando a chi discriminato o emarginato» ha da è un invito a concentrarsi è malato come lui e a quella foto di Mihajlovic, ha un detto il direttore generale del sugli aspetti più importanti: altro messaggio: «Quando l’ho vista sul giornale, su- Fondo Pietro Presti in un’in- «Come società, oltre che sulla bito non l’ho riconosciuto. Ho pensato ai giorni in cui tervista a La Repubblica. ricerca e sulla cura, dobbiamo le cure e il cortisone mi avevano cambiato l’aspetto e Il tema riguarda la definizione lavorare sulla prevenzione» ha non riconoscevano nemmeno me. E poi ho pensato dei pazienti come “guerrieri” o aggiunto Presti nell’intervista. “eroi”. La stessa Nadia Toffa si «Per esempio, per il tumore ai alla mia esperienza, al desiderio di provare a superare definiva una guerriera: «E ave- polmoni bisogna partire dal la paura e il dolore e andare avanti. Non credo che va diritto di raccontarsi come contrasto ai fattori di rischio, mister Mihajlovic sia fuggito dall’ospedale, come ho meglio credeva» ha prosegui- prima di tutto fumo e inqui- letto da qualche parte. Sicuramente è uscito con il to Presti. «Ma la società non namento». E questa è la vera benestare dei medici. Ma le persone note come lui può usare parole o linguaggi battaglia che ha bisogno di possono dare messaggi importanti. Ed è importante che spostano il problema». guerrieri. che siano corretti» Due sono le ragioni. La prima 11
convenzioni L’università entra in ospedale. La Fondazione Tempia c’è C’è il contributo importante della amministrativi dell’accordo. che da oltre vent’anni sosteniamo Fondazione Tempia nel progetto che «Nel secondo caso si tratta di un na- nell’Ospedale di Biella, contribuendo renderà a guida universitaria cinque turale sviluppo al sostegno che negli ad alimentarne la vocazione. Quest’ul- reparti dell’Ospedale degli Infermi. ultimi anni abbiamo garantito all’onco- timo passo ci permetterà di rafforzare Secondo la convenzione firmata a logia pediatrica di Biella e Novara» ha e consolidare ulteriori progettualità di luglio tra Asl Biella e università di Tori- commentato Viola Erdini, presidente ricerca e di cura a favore dei pazienti no, entro la fine dell’anno i direttori di della Fondazione Tempia. «Per quanto e della sanità piemontese». otorinolaringoiatria, pediatria, labora- riguarda l’oncologia, è una disciplina Il circolo virtuoso tra pubblico e privato torio analisi e ostetricia e ginecologia saranno anche docenti universitari, con la conseguenza virtuosa di poter accogliere in città i medici specializ- In alto la firma della convenzione tra Umberto Ricardi, Luigi Icardi e Diego Poggio. zandi. Il quinto reparto a seguire lo Qui sotto Pietro Presti e Viola Erdini (terzo e quarta da sinistra) durante l’annuncio dell’intesa stesso iter sarà oncologia, come a continuare lungo la strada che Elvo Tempia tracciò quasi quarant’anni fa, dando alla nostra provincia una voca- zione particolare nella cura dei tumori e nel sostegno ai pazienti. È proprio su questo fronte che si eserciterà il sostegno diretto al progetto della Fondazione Tempia, che si impegna alla copertura parziale dei costi per lo stipendio del professore universi- tario vincitore di cattedra proprio per il reparto di oncologia e per quello di pediatria, affiancato da Lilt Biella che farà lo stesso con ostetricia e ginecologia e dall’Unione Industriale Biellese che finanzierà parte dei costi 12
nomine L’assessore Icardi al laboratorio di oncologia molecolare «Avevo sentito parlare di voi, ora che vi ho visti da vicino so che era tutto vero»: le parole di Luigi Icardi, da poche settimane assessore regionale alla sanità, sono state un riconoscimento a Fondo e Fondazione Tempia. Icardi le ha pronunciate lunedì 15 luglio, durante la visita al laboratorio di oncologia molecolare, la struttura della Fondazione che ha sede all’ospedale di Biella e che opera in collaborazione con l’azienda ospedaliero-universitaria di Novara per gli esami molecolari sui pazienti colpiti da tumore nell’intero quadrante del Piemonte nord-orientale. L’assessore ha voluto guardare da vicino il la- boratorio a margine della giornata culminata Al “Degli Infermi” di Biella quattro reparti su- con la firma della convenzione tra Asl Biella bito (otorinolaringoiatria, pediatria, laboratorio e università di Torino. Accompagnato dalla direttrice del laboratorio Maria Scatolini, analisi e ostetricia e ginecologia) e uno a breve dalla presidente e dal direttore generale del- la Fondazione Tempia Viola Erdini e Pietro (oncologia) saranno guidati da un direttore- Presti, Icardi ha passato qualche minuto tra macchinari e microscopi insieme al commis- docente. Il nostro sostegno diretto al progetto sario di Asl Biella Diego Poggio, all’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino e al sindaco di Biella Claudio Corradino. Nel laboratorio di oncologia molecolare ci si occupa di ricerca, insieme all’altra struttura di cui Biella è ottimo esempio è stato sibilità in più per la loro formazione». della Fondazione Tempia, il laboratorio di elogiato dall’assessore regionale alla L’iter era partito nel 2016, quando fu genomica, ma anche di diagnosi a servizio sanità Luigi Icardi, presente alla firma sottoscritta la convenzione quadro dei malati di cancro. E l’efficienza nei tempi della convenzione, sottoscritta dal per individuare le strutture dell’Asl di di risposta degli esami è altissima: «Nel 2018 direttore della Scuola di medicina Um- Biella che sarebbero state destinate a in media abbiamo consegnato i referti in tre berto Ricardi per l’università di Torino operare in sinergia con la Città della giorni» ha detto Maria Scatolini, direttrice e dal commissario Diego Poggio per del laboratorio. «Essere veloci è importante Salute e della Scienza di Torino. Nella perché buona parte dei pazienti hanno ur- l’Asl di Biella. «Vogliamo potenziare l’o- scorsa primavera una prima visita gente necessità di iniziare le cure. E i nostri spedale di Biella e la firma va in questa dell’allora assessore regionale alla test sono indispensabili per indirizzare le direzione» ha dichiarato Icardi. «Infatti sanità Antonio Saitta aveva fatto il terapie nel modo più corretto». consentirà alla struttura di diventare punto della situazione dando un pri- Questi dati hanno colpito positivamente sempre più un punto di riferimento mo colpo di acceleratore al progetto l’assessore regionale: «Si tratta di un unicum per tutto il quadrante Nord-Ovest che ora, con le firme di luglio, è nella nel panorama nazionale di integrazione tra e tutto il sistema regionale avrà un sua fase attuativa. «È un risultato di pubblico e privato» ha commentato «ed è indubbio beneficio da un accordo cui vado orgogliosa» ha aggiunto la uno dei tanti esempi di progettualità condi- visa tra la sanità piemontese e la Fondazione che contribuisce alla soluzione del ponderanese Elena Chiorino, asses- Edo ed Elvo Tempia insieme alla sua associa- problema della carenza dei medici. sore regionale a istruzione e univer- zione, Fondo Edo Tempia, dal 1981, punto È un passo importante anche per gli sità, «e che porta un valore aggiunto di riferimento del non profit oncologico specializzandi, che avranno una pos- a tutto il territorio». nell’area Biella-Vercelli e Novara». 13
intervista «Quando incontro un paziente fumatore mi arrabbio davvero» Daniela Vegis parla dell’ambulatorio di prevenzione cardiovascolare che dal 2016 porta avanti al Cpt di Gattinara Scorrendo nella lista degli ambulatori di prevenzione che il Fondo Edo Tempia e che ha mantenuto nel corso del tempo con Daniela Vegis che opera da volonta- Cure palliative, mette gratuitamente a disposizione ria. Insieme all’elettrocardiogramma e al a Vercelli una dei cittadini, forse la specializzazione di controllo della pressione arteriosa, viene Daniela Vegis è la più inusuale. Chirurgo controllato il peso di ogni paziente. «E tavola rotonda con specializzazione in cardiologia, nello soprattutto parliamo delle loro abitudini» studio del Centro Prevenzione Tempia di conferma la cardiologa. «Direi che per Gattinara il suo compito è tenere sotto la maggior parte del tempo le visite si controllo l’efficienza cardiovascolare risolvono in conversazioni in cui dispen- delle persone che bussano alla sua por- so consigli. Il rischio è il mio tormento, ta. Non si parla direttamente di tumori, eliminarne i fattori è l’obiettivo». è vero. Ma si parla di prevenzione, una Quindi nella stanza del Cpt di Gattinara delle missioni della nostra associazione, si parla a lungo di dieta, di abitudini ali- e modificare i propri stili di vita per adot- mentari e di tutti i comportamenti che tarne di più sani non fa bene solo alle possono fungere da “portatori naturali” arterie e al cuore, ma incide sul rischio di buona salute. «Non dico che sia facile» di ammalarsi di cancro. sorride Daniela Vegis, «perché quando Sarà la cripta Sant’Andrea di via Ga- lileo Ferraris a ospitare, a Vercelli, «Quando entra in studio un paziente che comincio a parlare di cibo e di dieta la tavola rotonda “Cure palliative: mi confessa di essere ancora un fuma- incontro sempre resistenze forti. Ma cosa sono, quando servono”. L’ap- tore» svela Daniela Vegis «allora divento mangiare meglio e in modo più sano aiu- puntamento è alle 17,30 di giovedì davvero cattiva». Senza il tabacco, come ta a tenere lontani i problemi cardiova- 7 novembre ed è una delle ultime dicono le ricerche, e con un minore tasso scolari oltre che i tumori. Senza contare tappe di un ciclo di incontri che il di inquinamento l’incidenza del tumore ai l’enorme incidenza che sto constatando Centro di promozione cure palliative polmoni scenderebbe del 90 per cento. del diabete: è un problema che affligge ha organizzato in tutto il Piemonte, Senza contare le implicazioni per il siste- molte più persone rispetto al passato». con tappe anche nelle province di ma respiratorio e circolatorio che deriva- Per prenotare una visita di prevenzione Torino, Alessandria e Biella. Il centro no dall’abuso delle sigarette. Basterebbe con la dottoressa Vegis è sufficiente è nato nei mesi scorsi, su stimolo della Rete oncologica di Piemonte e Valle questo dettaglio a spiegare quanto peso chiamare il numero 015.351830, la se- d’Aosta e si propone di far crescere abbia la prevenzione anche greteria del Fondo Edo Tempia. Le altre nella popolazione la conoscenza e in questo campo: «Certo, specialità presenti al Centro Prevenzio- la cultura per questo tipo di terapie, anche il mio ramo è im- ne Tempia di Gattinara, che ha nate per alleviare le sofferenze. Sulla portante. E lo dico alle sede nell’ex ospedale della tribuna dei relatori nel pomeriggio persone che varcano la città valsesiana, sono se- di lavori si alterneranno Alessandra soglia dell’ambula- nologia, dermatologia (per Silvia Galetto, responsabile della torio». Nel 2018 il controllo dei nei), otori- struttura semplice di cure palliative sono state quasi nolaringoiatria, gine- dell’Asl di Vercelli, Tina Caltavuturo, 150, per un ser- cologia e consulenza medico dell’hospice Casa Tempia di Gattinara, gli infermieri in servizio vizio che il Fondo nutrizionale con il nello stesso hospice Anna Caneparo Edo Tempia ha Progetto Grissino, e Roberto Giorgio e la psicoterapeuta iniziato a mette- nato per contra- del Fondo Edo Tempia Francesca re a disposizione stare l’obesità e le Ricca. Le conclusioni sono affidate al nel 2016, grazie sue conseguenze direttore della Rete oncologica Oscar all’aiuto del Rotary sulla salute. Bertetto. Modera il direttore generale club di Gattinara, della Fondazione Tempia Pietro Presti. 14
La paziente che provò Il viso sorridente di Annalisa Livorno non è nuovo sulle pagine di Foglie. Sul numero primaverile dell’anno scorso Dignicap ora sorride era stata lei a raccontare l’esperienza di paziente in cura per un tumore al seno che non aveva perso i capelli durante la chemioterapia grazie a Dignicap, l’apparecchiatura che la Fondazione Tempia ha donato all’ospedale di Biella dalla caffetteria del Fondo con l’aiuto della generosità dei biellesi. Da qualche settimana il suo sorriso è dietro il bancone di un bar: è lei, insie- me all’amica Barbara, ad aver rilevato Per lei, che da anni era socia di uno Interno 21 è aperto dal lunedì al vener- Interno 21, la caffetteria dei giardini studio di amministrazione di condo- dì dall’ora di colazione fino al pomerig- del Fondo Edo Tempia. I primi gestori, mini, è stata quasi una rivoluzione: «La gio mentre il sabato si prepara il brunch Marilena Giangreco e Sergio Scaramal, malattia mi ha spinta a cambiare vita con tre menu, normale, vegetariano e hanno passato il testimone a giugno, e a dedicarmi a quello che mi piace vegano. Ma il momento “caldo” di ogni dopo quattro anni di lavoro che ha con- davvero. Il mio vecchio lavoro non giorno, tra i tavolini sparsi tra il giardino sentito ai clienti di scoprire ricette sane, aveva nulla che non andasse, ma mi e il gazebo coperto (e quando caleran- a base di prodotti freschi e di stagione mancava il contatto quotidiano con le no le temperature anche riscaldato), è e amiche della salute. «Ricette che ab- persone. Quando ho saputo che c’era all’ora di pranzo, tra piatti del giorno con biamo ereditato da Marilena» racconta l’opportunità di prendere in gestione il prodotti di stagione, assaggi di cucina Annalisa Livorno «anche se pian piano locale nel giardino del Fondo, ho pen- internazionale e qualche appuntamen- Barbara sta aggiungendo la sua crea- sato che dovevo provarci». Il tempo di to fisso, come quello del venerdì con tività in cucina, senza abbandonare la trovare una socia che si occupasse della l’avocado toast. L’anno scorso, parlando strada dei piatti sani e nutrienti. Ogni cucina («E Barbara ha detto sì all’ultimo della sua malattia, disse: «Quando que- giorno abbiamo a pranzo proposte per momento» sorride Annalisa Livorno) e sta vicenda sarà finita, sarò diventata un i vegetariani e per i vegani». la nuova vita è iniziata. Anzi, due nuove po’ più grande, con un bagaglio di vita Se Barbara Teagno è la regina della vite: «Ho ricominciato anche a lavorare in più che porterò sempre con me». La cucina, la “casa” di Annalisa Livorno è il con i ragazzi, un’altra delle passioni che malattia non è ancora sparita dai suoi bancone del bar: «Sono tornata a una avevo accantonato. Insieme all’Asso- pensieri e dalla sua quotidianità, che mia antica passione. Lo avevo fatto da ciazione genitori di Sordevolo, il paese deve fare i conti con altri esami e altre ragazza e quando c’erano le iniziative in cui vivo, ho riattivato il doposcuola. terapie. Ma forse non immaginava che dell’associazione Il Mercato dei Sogni, Quest’anno me ne occuperò seguen- dentro quel bagaglio ci fosse nascosta ero io a occuparmi della caffetteria». dolo da lontano». anche una vita nuova. Da giugno Annalisa Livorno è dietro al bancone di Interno 21, il locale nel giardino di via Malta, insieme all’amica Barbara Teagno. Nel menu le stesse ricette sane e con prodotti di stagione di Marilena Giangreco e Sergio Scaramal, i precedenti gestori 15
ricerca Yoga e musicoterapia in pediatria per 55 bambini ricoverati L’iniziativa, che fa parte del Progetto Bambini, è un prezioso sostegno per i piccoli pazienti alla ricerca di uno spazio di serenità in un momento che può portare disagi Felicità, leggerezza, gioia: sono alcune delle sensazioni Per comprendere se l’obiettivo era stato raggiunto, è provate dai 55 piccoli pazienti dopo gli incontri di yoga stata distribuita una scheda di gradimento che i bambini e musicoterapia nel reparto di pediatria dell’Ospedale hanno compilato in forma anonima. Le valutazioni po- degli Infermi di Ponderano. L’iniziativa, che rientra nel sitive sono state la quasi totalità, così come il desiderio più ampio e articolato Progetto Bambini del Fondo Edo di poter riprovare l’esperienza. E le sensazioni provate, Tempia, è attiva fin dall’autunno del 2016 con la preziosa nella maggior parte dei casi sono state felicità, serenità, collaborazione dell’insegnante della Scuola in ospedale, leggerezza, piacevolezza e gioia. Anche i genitori si sono Manuela Pozzi. mostrati incuriositi dalle due attività proposte e alcuni di Con la fiducia e il sostegno del primario Paolo Manzoni loro hanno partecipato agli incontri, allentando qualche e della caposala Anila Simaku, yoga e musicoterapia si tensione e in armonia con i propri figli. integrano con le attività del reparto. Gli obiettivi erano diminuire ansia e stress, promuovere i contatti e le rela- zioni tra i piccoli pazienti e offrire uno spazio di quiete, calma e sollievo per far vivere l’ospedale come luogo di accoglienza e cura dove esistono attività gratificanti che possono aiutare ad allontanare i pensieri legati al rico- vero. La funzione di coordinatrice del progetto è stata svolta da Giovanna Pepe Diaz, arteterapeuta del Fondo Edo Tempia. Sono stati 23 i bambini che hanno partecipato ai 33 incontri di yoga (c’è chi ne ha svolto più di uno) con l’inse- gnante Elisabetta Veralli. In 32, per un totale di 47 incon- tri, hanno invece preso parte alla musicoterapia guidata da Guido Antoniotti. La maggior parte delle “lezioni” si è svolta nella “stanza massaggi”, un luogo ampio e luminoso della neonatologia, che ha consentito ai piccoli ricoverati di uscire dal reparto. Solo nei casi in cui i pazienti non potevano muoversi, le attività si sono svolte nella stanza di degenza. «Entrambe le attività» spiega Giovanna Pepe Diaz «erano pensate per aiutare i piccoli pazienti a trovare Il gruppo di lavoro del progetto con il direttore sanitario del Fondo Edo sollievo in un momento, quello della malattia, che può Tempia Adriana Paduos e con il direttore della struttura complessa di rivelarsi critico e portare dei disagi». pediatria Paolo Manzoni 16
SALUTE Prevenire i tumori della pelle? Si comincia dall’Abcde Una sigla e cinque accorgimenti per tenere d’occhio i nostri nei: la dermatologa Francesca Muzio, che visita oltre 3mila pazienti ogni anno nei nostri ambulatori, spiega come la prevenzione dei melanomi cominci davanti allo specchio di casa La prevenzione dei tumori della pelle? Comincia pazienti. Francesca Muzio, nel 2018, ne ha visti più di dall’Abc. Anzi, dall’Abcde: è questa la sigla che Fran- 3mila: «L’attenzione è rivolta non solo ai melanomi ma cesca Muzio, dermatologa del Fondo Edo Tempia, a tutti i tipi di tumore della pelle. La visita è accurata, ripete ai pazienti che varcano la soglia dell’ambulatorio. a occhio nudo e con l’aiuto di un dermatoscopio, una «Riassume i cinque segnali di allarme che possono far “lente d’ingrandimento” che serve a guardare con più distinguere un normale neo (nevo il termine medico) attenzione i nei. In casi particolari, si utilizza anche un da un più pericoloso melanoma» spiega il medico. «A videodermatoscopio, che è a disposizione nello studio. come asimmetria, se la forma non è tondeggiante ma E in caso di sospetti, il paziente viene indirizzato in irregolare. B come bordi, se sono frastagliati. C come ospedale, per approfondimenti». colore, se è variabile oppure nero intenso. D come L’incidenza del melanoma è in aumento. «E forse anche dimensioni: sono da controllare i nei che superano i 5 per questo c’è grande attenzione e consapevolezza tra millimetri di diametro. E come evoluzione, se la macchia le persone che si presentano in ambulatorio» dice la della pelle non è statica ma muta forma e dimensioni». dottoressa. Ma consigli e suggerimenti sono proprio Si parte da qui ed è un controllo che ognuno di noi parte fondamentale dell’incontro con i pazienti. Ci può fare da solo a casa, con l’aiuto di uno specchio. sono quelli mirati ai casi personali: «Dipendono dalle «Se poi si hanno sospetti» aggiunge Francesca Muzio caratteristiche della pelle e dei fattori di rischio, come «il primo punto di riferimento è il proprio medico di la presenza di molti nei, la pelle chiara, la familiarità, famiglia che valuterà la necessità di una visita specia- l’abitudine ad abbronzarsi con le lampade». E poi ci listica». Ma prevenire vuol dire essere pronti prima di sono quelli che valgono per tutti: «Quello più importan- qualsiasi sospetto: «E per questo il nostro consiglio è te riguarda l’esposizione al sole. Bisogna stare attenti di fare una visita dermatologica tutti almeno una volta sempre, evitare di restare al sole nelle ore tra le 11 e le nella vita e poi con cadenza annuale a seconda dei 16, proteggersi con le creme solari adeguate e con oc- fattori di rischio individuali. La visita è aperta a tutti, chiali e cappelli, fare attenzione a evitare le scottature. anche se consigliamo di iniziare dai 16 anni, in quanto Questo vale anche per i bambini: è stato osservato che queste patologie sono rare nel bambino». È quello la pelle che è stata scottata da piccoli è più a rischio che accade nell’ambulatorio dermatologico del Fondo da adulti». E poi il consiglio numero uno è conoscersi: Edo Tempia, dove le visite – come tutte le prestazioni la prevenzione comincia davanti allo specchio. degli ambulatori di prevenzione – sono gratuite per i «Code e lista d’attesa, vi chiediamo pazienza» Le visite dermatologiche di pre- sivo se il giorno designato ca- la lista di attesa» dice Adria- lità dei nostri specialisti, di cui venzione al Fondo Edo Tempia desse di sabato o domenica, la na Paduos, il nostro direttore siamo estremamente orgogliosi, sono gratuite, come tutte le no- coda allo sportello di via Malta sanitario.«Purtroppo non pos- fanno aumentare esponenzial- stre prestazioni ambulatoriali. E 3 si forma fin dal primo mattino siamo gestire le prenotazioni in mente la richiesta da parte dei sono tra le più richieste, tant’è e il centralino della segreteria altro modo nonostante sappia- cittadini. Per questo vi chiedia- che nel giorno fissato per le pre- diventa quasi irraggiungibile mo che così sia molto difficile mo di comprendere la difficoltà notazioni, il 10 di ogni mese o il per il troppo traffico telefonico. per l’utenza. La gratuità della a gestire le prenotazioni». lunedì immediatamente succes- «La richiesta è altissima, e lunga visita e la grande professiona- 17
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