Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia

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Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
a   n   n   o   X   X   V    -   n   u   m   e   r   o       3   -   o   t   t   o   b   r   e     2   0   1   9

                                                                         DEL FONDO

    Vent’anni
    allegri con la
    Festa dei bambini
                INTERVISTA               LE LETTERE                                  LUTTO
                Leone e i proge          Due ringraziamen                           Il nostro addio
                per l’oncologia          da Biella e Vercelli                        a Maurizio Russo
                a pagina 4               alle pagine 7 e 9                           a pagina 22

    QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
In questo numero
Fondatore Foglie: Elvo Tempia
Presidente Fondo Tempia: Simona Tempia
Direttore Responsabile: Corradino Pretti
Coordinatore: Giampiero Canneddu
Resp. tematiche sanitarie: Adriana Paduos
Hanno collaborato: Giovanna Chiorino,
Mariella Debernardi, Viola Erdini Tempia,                          4 A colloquio con il nuovo primario di oncologia
Pier Francesco Gasparetto, Maria Teresa
Guido, Benedetta Lanza, Angelica
Mercandino, Pietro Presti, Ivana Ramella                           7 Ricerca clinica, i ringraziamenti di una paziente
Grafica: Inedita – Biella
Stampa: Tipografia Vigrafica srl - Monza                           10 Il papà tifoso a bordo campo come Mihajlovic
                                                                   12 Cinque reparti di Biella diventano universitari
                                                                   18 Pietro Presti vicepresidente dell’Ecpc
                                                                   19 Una serata a Biella con Debora Rasio
      informativa dati non raccolti
           presso l’interessato
                                                                   20 Tutto sull’edizione 2019 della lotteria
Informiamo che, secondo quanto disposto dall’art. 13

                                                                   22 Il nostro addio a Maurizio Russo
comma 1 della legge 675/96 sulla “Tutela dei dati perso-
nali”, le persone citate hanno diritto, in qualsiasi momento
e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e
cancellare i propri dati o semplicemente opporsi al loro
utilizzo ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di
cui si sono rese partecipi. Tale diritto potrà essere esercitato   28 La quarantena dei cibi del Nuovo Mondo (di Pier Francesco Gasparetto)
semplicemente scrivendo al Fondo Edo Tempia, via Malta
3 - 13900 BIELLA
Responsabile del trattamento: Camilla Erdini                       33 Tutti i modi per sostenerci
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
Comitato Scientifico
Presidente: Massimo AGLIETTA
Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università
                                                                Toffa, Mihajlovic, la malattia
degli Studi di Torino, Direttore Unità di Oncologia
Medica I.R.C.C. Candiolo

Membri
                                                                 e le parole per raccontarla
Silvio AIME: Professore ordinario al corso di bio-
tecnologie e alla facoltà di chimica dell’Università di
Torino, sempre all’ateneo torinese, lavora al centro di
biotecnologie molecolari. Collabora con aziende nel
settore della diagnostica per immagini.
Oscar ALABISO: Direttore della S.C. di Oncologia,                                  Simona Tempia Erdini                              Viola Erdini Tempia
Azienda Ospedaliero-Universitaria, «Maggiore della                                        presidente                                       presidente
Carità» di Novara – Coordinatore operativo, del Polo                                   Fondo Edo Tempia                                    Fondazione
Oncologico del Nord-Est (Rete Oncologica del Piemon-                                                                                    Edo ed Elvo Tempia
te e della Valle d’Aosta)
Adriana ALBINI: Direttore scientifico della fon-
dazione MultiMedica Onlus di Milano-Sesto San

                                                            Q
Giovanni e del laboratorio di Biologia Vascolare e
Angiogenesi dell’Irccs MultiMedica.
Oscar BERTETTO:Direttore S.C. Oncologia Medi-                          uando la malattia colpisce per-       superare, attraverso la ricerca) il cancro.
ca delle Molinette di Torino, Coordinatore Operativo
Rete Oncologica Regionale Piemontese, Cofondatore
                                                                       sonaggi famosi, come nel caso di      E rivolgiamo le nostre “armi” contro un
Fondazione F.A.R.O.                                                    Nadia Toffa o di Sinisa Mihajlovic,   altro bersaglio, quello della scarsa cono-
Michele CARBONE: Uno dei massimi esperti                               succede che il cancro torni sul-      scenza e dell’insufficiente consapevolezza.
mondiali di mesotelioma, il cancro legato alla polvere                 le prime pagine di giornali e siti    Concentriamoci anche sulla prevenzione,
di amianto, conduce le sue ricerche nell’Università di
Honolulu alle Hawaii.                                       internet o sulle nostre bacheche dei social      quella che ci consentirebbe, con la sem-
Alberto COSTA: Coordinatore Centro di Senologia             network. Ma spesso, troppo spesso, la re-        plice rinuncia al fumo e con la riduzione
della Fondazione Maugeri di Pavia, Direttore Scuola         torica sceglie una scorciatoia e fa indossa-     dell’inquinamento atmosferico, di ridurre
Europea di Oncologia, Coordinatore del Centro di
Senologia del Canton Ticino
                                                            re un’armatura alle persone che affrontano       in modo esponenziale l’incidenza del tu-
Maurizio D’INCALCI: Direttore Dipartimento di               un tumore, che a loro piaccia o no. Per al-      more ai polmoni. Oppure, per fare un altro
Oncologia, Istituto di Ricerca Farmacologica Mario          cuni può essere utile, ma per altri è stretta    esempio, occupiamoci di un’alimentazione
Negri, Milano, Preclinical Coordinator della Fonda-         come una prigione. Per questo, nei giorni        corretta che, oltre a ridurre l’obesità e i ri-
zione SENDO, Milano
Gian Paolo DOTTO: Docente di biochimica                     del clamore mediatico intorno a Nadia Tof-       schi di malattie cardiovascolari, sarebbe il
all’università di Losanna, lavora come ricercatore tra      fa, abbiamo scelto di uscire allo scoperto       più efficace deterrente al cancro al colon.
Svizzera e Stati Uniti, con una particolare attenzione      e dire con forza che quella contro il can-       Il vero avversario non è più il tumore, ma
al campo della carcinogenesi. È cofondatore dell’Icpi
(International cancer prevention institute).
                                                            cro non deve essere definita una guerra. E       tutto quello che non si fa, o che si dovrebbe
Giovanni GANDINI: Professore Ordinario, Uni-                i pazienti non sono vincitori o sconfitti, né    fare di più e meglio per prevenire e curare
versità degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento       necessariamente guerrieri o eroi.                i tumori.
di Diagnostica per Immagini, S.C.D.U. Radiodiagno-
stica 4, Azienda Ospedaliero Universitaria S.Giovanni
                                                            Ricordarlo è giusto anche perché la “batta-      E, nel frattempo, lasciamo ai malati il dirit-
Battista, Torino                                            glia”, come ricorda con durezza proprio la       to di essere malati, ovvero il diritto di vivere
Silvia MARSONI: È responsabile del programma                storia dell’inviata de “Le Iene”, non ha un      la propria esperienza di malattia liberi da
di Oncologia di Precisione dell’Istituto Firc di Onco-      esito scontato. E per quanto l’atteggiamen-      pregiudizi altrui, senza sentirsi discrimi-
logia Molecolare e consulente dell’Istituto Nazionale
Tumori e dell’ospedale Niguarda di Milano.                  to e lo stato d’animo possano contribuire        nati o emarginati, senza sentirsi addosso
Umberto RICARDI: Professore ordinario di                    ad affrontare al meglio anche il percorso        il peso di alcuna responsabilità di come si
radioterapia dell’Università di Torino e direttore della    di cura, non determinano necessariamen-          è scelto di affrontare emotivamente la pro-
radioterapia universitaria dell’azienda ospedaliera
San Giovanni Battista di Torino. Dal 2005 è anche
                                                            te la buona riuscita di una terapia. Se ogni     pria malattia. Nel nostro lavoro quotidiano
direttore della scuola di specialità in radioterapia        paziente ha il diritto di definirsi secondo la   al Fondo Edo Tempia incontriamo guerrie-
dell’Università di Torino.                                  sua personale sensibilità, mai deve passa-       ri con la spada sguainata e persone che si
Anna SAPINO: Professore ordinario di anatomia               re il concetto che, se una persona muore di      scoprono all’improvviso fragili e indifese.
patologica all’Università di Torino e direttore scienti-
fico dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di   cancro, allora non è stato forte abbastanza,     Restiamo accanto a tutte loro, senza giudizi
Candiolo. È membro del Consiglio Superiore di Sanità.       non è stato un buon guerriero. È, in una pa-     né pregiudizi.
Gianluca Severi: Epidemiologo genetico e mole-              rola, un perdente.
colare, è direttore di ricerca dell’Inserm e direttore di
un laboratorio dell’Istituto Gustave Roussy a Parigi.
                                                            No. Lasciamo che ogni malato affronti il
Gabriella SOZZI: Responsabile Struttura Semplice            suo percorso di malattia con la propria vi-                                  Viola Erdini Tempia
di Citogenetica, e Citogenetica Molecolare, Diparti-        sione personale, con le proprie speranze,                                   Scriveteci all’indirizzo:
mento Oncologia Sperimentale, I.N.T. Milano
                                                            risorse e paure. Lavoriamo per curare (o                                info@fondazionetempia.org

                                                                                                                                                               3
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
la storia

Francesco
Leone:
«Mettiamo
i pazienti
al centro»
La porta del suo ufficio, a metà del cor-   non solo l’interesse del territorio, ma si   come è importante la formazione, e a
ridoio del reparto, è spesso aperta. Un     entra in una dimensione oltre il locale,     Biella ho trovato grande sensibilità sul te-
dettaglio che è quasi un simbolo: per       alla ricerca di un bene comune e più         ma, fondamentale per dare motivazione,
Francesco Leone, da marzo direttore         ampio». Ma non è l’unico traguardo da        integrazione e aggiornamento scientifico
della struttura complessa di oncologia,     raggiungere, per l’ospedale biellese e per   agli operatori. E poi c’è la ricerca».
aprirsi al mondo è uno degli obiettivi      la sanità pubblica in generale: «La moder-   Quando si parla di “bene comune”, in
fondamentali. «Fare rete» spiega «vuol      nizzazione è un obiettivo, non solo nella    riferimento al lavoro che scienziati di
dire mettere a disposizione le reciproche   tecnologia e nelle terapie, ma nel modo      tutto il mondo svolgono quotidiana-
competenze nel campo dell’assistenza e      di rapportarsi ai pazienti, che devono       mente attorno al cancro, il pensiero va
della ricerca. In questo modo si persegue   essere al centro del nostro lavoro. Così     ai progressi frutto proprio dei progetti
                                                                                         di ricerca. Leone, piemontese, 51 anni,
                                                                                         laureatosi in medicina a Torino e a lungo
                                                                                         nel corpo docente dell’università del
                                                                                         capoluogo, è stato coordinatore di pro-
                                                                                         getti di ricerca durante gli anni passati
                                                                                         all’Ircss di Candiolo, alcuni dei quali svolti
                                                                                         in collaborazione con le strutture della
                                                                                         Fondazione Tempia. «Anche per questo
                                                                                         la situazione biellese non mi era scono-
                                                                                         sciuta» sorride. «Sapevo che qui esistono
                                                                                         risorse e persone in grado di contribuire
                                                                                         a una produzione scientifica di presti-
                                                                                         gio. Avvicinandomi e immergendomi in
                                                                                         questa realtà ho capito come proprio la
                                                                                         collaborazione con le associazioni non
                                                                                         profit come Fondo e Fondazione Tempia,
                                                                                         così profondamente radicate nel territo-
                                                                                         rio, offra potenzialità straordinarie per
                                                                                         sopperire ai limiti della sanità pubblica
                                                                                         che, quando si tratta di reperire risorse,
                                                                                         deve fare i conti con i bilanci da tenere
                                                                                         in equilibrio».
4
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
Francesco Leone nel suo studio.
                                                                    In alto un’immagine del laboratorio di oncologia molecolare.
                                                                    Nella pagina accanto una veduta dell’ospedale di Biella

Da pochi mesi al timone del reparto di oncologia dell’ospedale di Biella,
ha tra le sue priorità anche la ricerca: «Ho già in mente una lista di priorità
da esplorare per un contributo ancora più forte al progresso scientifico»

Sulla ricerca, i progetti di Francesco        tolinea Leone. «Ci collegherà al resto         Mettere il paziente al centro è l’obiettivo
Leone sono già sul tavolo: «Ho già in         del Piemonte rendendoci un polo di at-         di una delle iniziative che Francesco
mente una lista di priorità da esplo-         trazione. Avere a disposizione protocolli      Leone sta attuando proprio in questi
rare perché Biella porti un contributo        di cura innovativi significa accogliere        giorni: «Stiamo creando, all’interno
ancora più forte allo sviluppo scien-         pazienti da fuori provincia». Nel “mon-        dello staff, dei gruppi di lavoro specia-
tifico». In più c’è il vantaggio di poter     do perfetto” del primario, l’assistenza        lizzati per patologie. Questo consenti-
lavorare davvero fianco a fianco con          sanitaria deve essere un sistema a più         rà ai pazienti di avere un oncologo di
le persone con cui ha già collaborato         centri, ognuno con le sue specializzazio-      riferimento e un nucleo di persone,
in passato, compresi i ricercatori dei        ni: «Accade già ora, quando indirizziamo       sempre le stesse, a cui appoggiarsi per
laboratori di genomica e oncologia            i malati verso strutture più attrezzate e      qualsiasi necessità o dubbio. Sono le
molecolare della Fondazione Tempia:           con competenze più avanzate. I pazienti        nuove terapie a richiedere nuovi mo-
«Riflettendo insieme sui problemi si mi-      ritornano da noi con gratitudine perché,       delli organizzativi: oggi quasi la metà
gliora. Anche nell’era delle informazioni     a fronte del disagio di non curarsi “vicino    dei farmaci si assume per via orale.
che viaggiano rapidamente via e-mail lo       a casa”, c’è il vantaggio di ricevere la mi-   Significa che si può seguire la terapia
scambio diretto è importante». E un’ul-       gliore assistenza possibile. E poi a ridurre   a casa e non necessariamente in repar-
teriore spinta deriverà dall’intesa siglata   il disagio ci sono servizi come quello del     to. Ma significa anche dover gestire a
con l’università di Torino e la Regione,      Fondo Edo Tempia, che aiuta le persone         distanza i problemi che comunque si
che renderà a guida universitaria anche       a recarsi anche negli ospedali più lon-        presentano e mettere a disposizione
il reparto di oncologia, dopo quelli di       tani. In un prossimo futuro, potrebbe          persone in grado di rispondere alle do-
ostetricia e ginecologia, laboratorio         rendersi necessario il percorso inverso:       mande e alle esigenze dei pazienti anche
analisi, pediatria e otorinolaringoiatria.    andare a prendere persone lontane per          quando non sono qui». A porte aperte,
«È stata un’iniziativa coraggiosa» sot-       portarle a Biella».                            appunto. Come quella del suo ufficio.

                                                                                                                                      5
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
ricerca

      Gli studi sul colangiocarcinoma
            in collaborazione con
              i nostri laboratori
Due studi condotti nel laboratorio di oncologia medica        coordinamento e la supervisione di Giuliana Cavalloni,
dell’istituto di Candiolo Fpo-Ircss, in collaborazione con    hanno creato un modello in vitro di resistenza alla
i laboratori di genomica e di oncologia molecolare della      Gemcitabina per poter studiare i meccanismi biologici
Fondazione Edo ed Elvo Tempia, sono stati recentemen-         e molecolari che portano all’inefficacia del farmaco. I
te pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Can-   profili di espressione delle cellule sensibili e di quelle
cers. Entrambi i lavori hanno coinvolto Caterina Peraldo      resistenti sono stati confrontati, attraverso analisi di
Neia, ricercatrice che dallo scorso anno fa parte dello       laboratorio e analisi bioinformatiche, condotte da Paola
staff del laboratorio di genomica, ed hanno per oggetto       Ostano del laboratorio di Genomica. I risultati hanno
il colangiocarcinoma intraepatico, una patologia che          consentito di conoscere i geni coinvolti nel processo
colpisce i dotti biliari del fegato. Si tratta di un tumore   di resistenza e identificare quindi possibili farmaci
altamente aggressivo, difficile da diagnosticare se non       alternativi per il trattamento del colangiocarcinoma
a uno stadio avanzato. Mancano infatti dei biomarcatori       intraepatico.
che permettano di rilevare precocemente la malattia. Le       Il secondo lavoro, intitolato “Assessment of a High
opzioni terapeutiche per contrastarlo sono rappresen-         Sensitivity Method for Identification of Idh1 R132x
tate dalla chirurgia, in un numero ridotto di casi, e dalla   Mutations in Tumors and Plasma of Intrahepatic Cholan-
chemioterapia, in particolare dal farmaco Gemcitabina,        giocarcinoma Patients” è la continuazione di uno studio
efficace purtroppo per un periodo limitato di tempo           coordinato dal direttore del laboratorio di genomica
perché i tumori sviluppano una resistenza al farmaco.         Giovanna Chiorino, svolto analizzando pazienti reclutati
Proprio per questo motivo, nel lavoro intitolato: “Esta-      in diversi ospedali italiani, nel quale si era dimostrato
blishment and Characterization of a New Intrahepatic          che la mutazione del gene Idh1 è un marcatore di pro-
Cholangiocarcinoma Cell Line Resistant to Gemcita-            gressione tumorale. Nell’intento di identificare questa
bine”, i ricercatori del laboratorio di Candiolo, sotto il    mutazione nelle cosiddette “biopsie liquide”, Maria
                                                              Scatolini ed Enrico Grosso del laboratorio di oncologia
                                                              molecolare, la struttura della Fondazione Tempia che
                                                              ha sede all’ospedale di Biella, hanno messo a punto una
                                                              metodica altamente sensibile, efficace e poco costosa
                                                              che permette di rilevare la presenza della mutazione non
                                                              solo nel Dna estratto dal tessuto tumorale, ma anche
                                                              in quello circolante nel plasma dei pazienti affetti da
                                                              colangiocarcinoma intraepatico.
                                                              Proprio in questo ultimo punto sta l’innovazione dello
                                                              studio: la quantità di mutazione trovata nel sangue del
                                                              paziente aumenta durante la progressione della malattia,
                                                              confermandone il ruolo di biomarcatore. Ma il dettaglio
                                                              ancora più interessante è che il gene Idh1 mutato è
                                                              bersaglio di un farmaco “intelligente” che colpisce solo
                                                              le cellule tumorali che recano questa particolare altera-
                                                              zione. Pertanto, la terapia chiamata “Anti-Idh1” risulta
                                                              essere una possibile alternativa efficace.
                                                              Entrambi gli studi sono stati coordinati da Francesco
                                                              Leone, oggi primario della struttura complessa di onco-
                                                              logia dell’Ospedale degli Infermi di Biella, che fino allo
                                                              scorso febbraio è stato il coordinatore dell’unità tumori
                                                              gastrointestinali della divisione di oncologia medica di
                                                              Candiolo, diretta da Massimo Aglietta.

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Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
lettera aperta

              «Le cure all’avanguardia
           fatte di gentilezza e umanità»
La lettera di una paziente seguita dal servizio di ricerca clinica oncologica
di Asl Biella e Fondazione Tempia: «Assistenza personalizzata e attenta,
sempre con il sorriso»

Trenta studi attivi, sette in attiva-                                                                    Spero che queste siano utili per
zione, circa 700 pazienti seguiti:                                                                       me, ma anche per le nostre figlie
la ricerca clinica in campo on-                                                                          e le generazioni a venire. Sono
cologico all’ospedale di Biella è                                                                        stata accolta in questo reparto da
gestita in collaborazione da Asl e                                                                       persone e professionisti fantastici,
Fondazione Tempia. Ma i numeri                                                                           medici infermieri e operatori che si
a volte sono troppo freddi per                                                                           adoperano ogni giorno per presta-
raccontare fino in fondo le storie                                                                       re un’assistenza personalizzata e
che contengono, storie di pa-                                                                            attenta, pronti a risolvere problemi
zienti che grazie a protocolli spe-                                                                      sanitari e non solo, sempre con
rimentali hanno una speranza in                                                                          il sorriso. Grazie davvero a tutto
più di guarire. Paola Traversa è                                                                         lo staff.
una di loro: vive a Sagliano e ot-                                                                       Un grazie particolare a Stefano e
to mesi fa le è stato diagnostica-                                                                       Francesca, miei punti di riferimen-
to un tumore. Ma all’ansia e alla                modo improvviso e inaspettato catapul-                  to per la terapia sperimentale, che
preoccupazione dell’esperienza con la            tata in una nuova realtà, che mi ha porta-       fino a dicembre non terminerà, sui quali
malattia si è sommata la scoperta di un          ta a conoscere il day hospital oncologico.       ho contato moltissimo fin dal primo mo-
mondo attento, pronto a circondare               Mi sono avvicinata con timore e anche            mento. A ogni dubbio o incertezza una
i pazienti di attenzioni e non solo di           un po’ di paura per le cure, ma anche            telefonata, alla quale non è mai mancata
cure all’avanguardia. Paola Traversa lo          per l’ambiente sconosciuto. Lì ho trovato        una risposta precisa e tranquillizzante.
ha voluto testimoniare con una lettera,          un mondo, di professionalità, gentilezza         Penso davvero che noi biellesi siamo mol-
che ha inviato all’Ufficio relazioni con         e umanità. Faccio parte di una speri-            to fortunati perché in momenti delicati
il pubblico dell’Asl e che pubblichiamo          mentazione e mi sento una privilegiata.          come quelli dell’affrontare una malattia
qui di seguito.                                  Pur vivendo in un piccolo centro come            oncologica abbiamo a nostra disposi-
---                                              Biella ho avuto la possibilità di fare cure      zione professionisti come quelli che ho
Buongiorno, sono un’utente del nostro            innovative, all’avanguardia, che spesso          conosciuto.
ospedale e vorrei far conoscere la mia           si pensa possano essere fatte solo nei           Grazie di cuore.
esperienza. Otto mesi fa sono stata in           grandi centri.                                                              Paola Traversa

Ricerca clinica oncologica, un fiore all’occhiello
L’ufficio per le valutazioni cli-    anni di studi che, nel loro pas-     studi clinici sono ricerche effet-   migliorarne la risposta. Reclu-
niche e la ricerca dell’ospedale     saggio finale, una volta stabilita   tuate per determinare l’effica-      tiamo i pazienti in accordo con
di Biella, a cui la Fondazione       la loro efficacia, vengono messi     cia, la tolleranza e la sicurezza    gli oncologi e tutto viene svolto
Tempia contribuisce mettendo         a disposizione dei pazienti. In      nell’utilizzo non solo di nuove      nel rispetto dell’ accuratezza e
a disposizione la coordinatri-       questo modo si raccolgono dati       procedure o nuovi farmaci»           di precisi codici etici». Insieme
ce di ricerca clinica Francesca      essenziali, in un ambiente di di-    spiega Francesca Crivelli. «A        a Francesca Crivelli, coordina
Crivelli, consente ai pazienti       mensioni ridotte e quindi facile     volte si testano dosaggi o vie       la struttura l’altra data mana-
del territorio di avere accesso      da monitorare, per trasformare       di somministrazione diverse          ger Elisa Perfetti. La squadra
alle sperimentazioni. Si tratta di   la sperimentazione in una pras-      di farmaci già conosciuti, per       è completata dall’infermiere
protocolli terapeutici frutto di     si clinica valida per tutti. «Gli    ridurre gli effetti collaterali o    di ricerca Stefano Di Massimo.

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Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
l’iniziativa

Vent’anni
e non sentirli:
è la Festa
dei bambini
Domenica 15 settembre l’allegra invasione dei più piccoli ai giardini Zumaglini
di Biella. Per la prima volta hanno partecipato anche le società sportive: Basket
Femminile Biellese, Tennistavolo Biella, Biella Rugby e Rhythmic School

Venti edizioni per vent’anni: vuol dire che        alcune discipline sportive, grazie alla col-         bimbi, i piccoli partecipanti hanno trascorso
qualche bambino di allora, che ha parte-           laborazione delle società del territorio. Il         una porzione di giornata all’aria aperta e
cipato con curiosità alla prima edizione,          Basket Femminile Biellese ha allestito un            divertendosi. E, al termine del percorso
potenzialmente può esserci tornato ora,            canestro per far provare qualche tiro agli           di gioco, hanno trovato la merenda e un
nel 2019, con i suoi figli. Anche questo è         aspiranti cestisti. Il Tennistavolo Biella ha        piccolo premio. Il ricavato di 900 euro
il bello della Grande festa dei bambini, che       portato campi, racchette e palline per una           sosterrà come di consueto le attività del
domenica 15 settembre, accompagnata                minilezione di ping pong. Il Biella Rugby ha         Fondo Edo Tempia.
da una splendida giornata di sole e con            preparato il loro mini-campo gonfiabile per          «Ringraziamo» chiudono gli organizzatori
temperature ancora più che gradevoli, ha           i tiri al bersaglio con la palla ovale. Inoltre la   «gli sponsor Coop e Campagnolo, la Panini
occupato pacificamente per tutta la gior-          Rhythmic School ha portato le sue atlete             per almanacchi, figurine, fumetti che fanno
nata i Giardini Zumaglini di Biella.               agoniste per un’esibizione di ginnastica rit-        la gioia di tutti i bambini, le società sportive,
I grandi protagonisti sono stati i più piccoli:    mica, svoltasi nel pomeriggio. Speciali ospiti       “il Folletto” per i giochi, i ragazzi del liceo
le attrazioni erano adatte a chi aveva dai         della giornata sono stati i pony Nuvola e            scientifico che per un giorno si sono ag-
3 ai 10 anni di età, che sono stati coinvolti      Grillo del Cem di Mottalciata, che hanno             giunti alla nostra squadra, i cavallini e i loro
in attività e giochi divertenti, sullo stile dei   accompagnato tanti bambini al “battesimo             addestratori, i volontari del nostro gruppo
luna park di una volta. Ma insieme al tiro ai      della sella”.                                        “Tutti Insieme per la Vita” e ovviamente
barattoli e alla pesca dei pesciolini è stato      Tra giochi da tavolo, creatività da sviluppare       le famiglie biellesi che con i loro ragazzi
per la prima volta possibile avvicinarsi ad        con carta e colori e l’immancabile trucca-           rendono sempre speciale questa giornata»

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Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
il messaggio

     Una lettera di ringraziamento
       per i volontari di Vercelli
Il giornale La Sesia pubblica la testimonianza di una lettrice: «Il loro servi-
zio è utile a tutti noi» ha scritto, parlando delle ore spese in camice bianco
 a dare aiuto ai pazienti del reparto di radiologia all’ospedale Sant’Andrea

Chi regala ore e impegno alla collettività da volontario sa
che non c’è miglior ricompensa di un ringraziamento. Per
questo alle persone che ogni giorno prestano servizio al
reparto di radiologia dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli
ha fatto particolarmente piacere la testimonianza che
una lettrice ha inviato al giornale La Sesia: «I volontari
del Fondo Edo Tempia sono un vero esempio di gene-
rosità e voglio ringraziarli per il loro servizio utile a tutti
noi» ha scritto Rita Parente, la paziente che ha avuto a
che fare con la squadra che indossa il camice bianco e
il nostro logo con il grande albero verde.
La lettera è stata pubblicata martedì 23 luglio e ha strap-
pato un enorme sorriso ai volontari che si impegnano
ogni giorno per rendere meno gravoso il tempo passato
in ospedale ai pazienti. «Siamo una decina» racconta
Piera Franzo, una di loro, «e quotidianamente prendiamo           Il gruppo di volontari all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli con la vi-
posto allo sportello dove si ritirano i referti degli esami.      cepresidente del Fondo Maria Teresa Guido e con il direttore della
                                                                  struttura complessa di radiodiagnostica Fabio Melchiorre
Facciamo in modo che le persone perdano meno tempo
e cerchiamo di accoglierle con il sorriso e qualche pa-
rola gentile, sapendo che vivono un momento che può               consegnati senza farmi fare lunghe code agli sportelli.
portare ansia». Un impegno riconosciuto pubblicamente             L’assistenza che hanno prestato a me è stata rivolta a
proprio in quella lettera: «Ho sperimentato personal-             tutti e sempre con un sorriso amichevole e a volte con
mente l’efficacia di un servizio che prima non c’era» ha          una piccola conversazione consolatoria».
scritto ancora Rita Parente. «Persone gentili, preparate          Il gruppo presta il suo servizio al Sant’Andrea da qual-
ed efficienti mi hanno indirizzata e accompagnata nella           che anno, «dai tempi in cui sono partiti i programmi di
stanza giusta, facendomi sentire a mio agio e alla fine           screening Prevenzione Serena e Proteus Donna» ricorda
degli esami mi è stato detto che avrebbero provveduto             Piera Franzo. «Abbiamo cominciato coinvolgendoci tra
loro stesse al ritiro dei referti e che me li avrebbero           conoscenti, nel mondo delle ex insegnanti. Poi si sono
                                                                  aggiunte altre persone e adesso siamo un gruppo affia-
                                                                  tato, che si frequenta anche al di fuori degli impegni in
                                                                  ospedale. Ci teniamo in contatto per coordinarci ogni
                                                                  giorno e fare in modo che lo sportello di radiologia non
                                                                  resti mai sguarnito. Anche il primario è soddisfatto del
                                                                  servizio che offriamo».
                                                                  Un servizio di cui proprio in quella lettera al giornale
                                                                  si riconosce l’importanza: «Sono certa che chi dopo di
                                                                  me dovrà fare gli esami in quel reparto non potrà fare a
                                                                  meno di apprezzarne l’utilità e si vorrà unire nel ringra-
                                                                  ziamento a persone di animo nobile che donano tanto
                                                                  tempo gratuitamente per rendere con il loro servizio la
                                                                  vita un po’ più facile a tutti noi».

                                                                                                                                       9
Vent'anni allegri con la Festa dei bambini - Fondo Edo Tempia
testimonianze

      Simone Rossi e Mihajlovic:
        «La mia convalescenza
           a bordocampo»
Parrucchiere a Chiavazza, da cinque anni in terapia per un tumore, ma
 sempre presente alle partite e agli allenamenti del figlio, racconta la
  sua storia. Il messaggio: «Fate prevenzione e sostenete la ricerca»

                                     Quando Simone Rossi ha rivisto, sulla pagina Facebook
                                     del Fondo Edo Tempia, la foto di Sinisa Mihajlovic sulla
                                     panchina del Bologna, è stato quasi come guardare
                                     uno specchio. L’allenatore di serie A era uscito dall’o-
                                     spedale, dove era in cura per la leucemia. E lui tante
                                     volte aveva fatto lo stesso, tra una chemioterapia e una
                                     seduta di radioterapia, per non perdersi nemmeno gli
                                     allenamenti del figlio, che gioca negli Esordienti della
                                     Fulgor Ronco Valdengo. «Quando mi dicono che sono
                                     un eroe» scherza, ma non troppo «io rispondo che sono
                                     uno sfigato. Mi sono ammalato di una malattia di cui
                                     avevo paura».
                                     È successo cinque anni fa. Era il 2014 e l’ospedale di
                                     Biella stava traslocando nella nuova sede. «Mi piace
                                     pedalare sulla mountain bike» racconta Simone Rossi
                                     «e pensavo che quel fastidio all’inguine che non se ne
                                     andava fosse colpa della bicicletta. Non mi era mai pia-
                                     ciuto andare dal medico ma quella volta ebbi una sorta
                                     di presentimento. Mi prescrissero esami su esami. Ma
                                     non il test del Psa: sembravo troppo giovane per avere
                                     quel problema. Ma una volta escluso tutto, lo feci». Il
                                     primo verdetto fu allarmante. Il secondo, quello della
                                     biopsia, anche: «Era un cancro alla prostata particolar-
                                     mente aggressivo. Bisognava fare in fretta». Da Biella a
                                     Candiolo e negli ultimi tempi a Orbassano, per tenere
                                     a bada le metastasi Rossi è stato sottoposto a più di
                                     cento trattamenti, tra chemio e radio, e a una terapia
                                     sperimentale per i tumori alla prostata con mutazione
                                     genetica, seguendo un protocollo concordato con

                                     Simone Rossi al lavoro nel suo negozio di Chiavazza. Tra paura e otti-
                                     mismo non ha mai perso la voglia di lottare

10
scienziati statunitensi. «Ma non ho mai perso un giorno
di lavoro» racconta, mostrando il suo negozio da par-
                                                             I casi Toffa e Mihajlovic
rucchiere in via della Vittoria a Chiavazza. «Fissavo le
sedute di lunedì, il giorno di chiusura, per poter essere
                                                             e “le parole per dirlo”
al mio posto dal martedì in poi».
E soprattutto, non ha mai perso un momento della
vita sportiva del figlio appassionato di calcio: «Il saba-
to apro un po’ più tardi per poter andare alle partite»
sorride. E poi pensa al delicato equilibrio tra la sua
malattia e le sue paure e la serenità della famiglia:
«Ho avuto momenti difficili di ansia, paura e di dolore
difficile da sopportare. Mi è capitato di stringere i
denti fino all’ora in cui mio figlio andava a dormire, e
poi di contorcermi sul divano dal male appena dopo.
Mia moglie mi è sempre stata accanto, nonostante
soffra anche lei insieme a me. E mi ha sempre detto
di non piangermi addosso. Non la ringrazierò mai
abbastanza».
E Simone Rossi ha interpretato il messaggio fin da
subito. Quando ha perso i capelli per la chemioterapia,
si è inventato un look in stile britannico, presentan-
dosi in negozio con gilet e coppola in testa. «E a mio
figlio» aggiunge «ho detto che mi ero rasato a zero
perché avevo perso una scommessa con un amico
su una partita della Juve». Non ha rinunciato alla sua       L’immagine di Sinisa Mihajlo-       l’ha spiegata bene lo scrittore
passione per la mountain bike accelerando anche i            vic (nella foto qui sopra) sulla    e fumettista Matteo Bussola,
tempi di recupero rispetto ai consigli dei medici, che       panchina del Bologna ha cat-        in un post su Facebook con-
descrive come persone di rara umanità lungo tutta la         turato l’attenzione più dei gol     diviso 3500 volte: «Ci sono
sua esperienza: «Mi piaceva fare enduro. Adesso vado         nella prima giornata della serie    persone che guariscono, ci
per sentieri con la bici a pedalata assistita, ma mi fa      A di calcio. L’allenatore che a     sono persone che, purtroppo,
                                                             luglio aveva annunciato in una      non ce la fanno. Quelle che
sentire non malato». Nel lavoro poi ha chiesto ai suoi
                                                             conferenza stampa di essere         guariscono non hanno “vinto”,
clienti di prendere appuntamento invece che venire           malato di leucemia è diven-         esattamente come quelle che
liberamente: «Ho sempre parlato a tutti apertamente          tato un simbolo di coraggio         non guariscono non hanno
di quello che mi stava succedendo. Non ho niente             e di voglia di vivere. E ha ri-     “perso”. Non ci sono combat-
da nascondere, mica ho commesso un furto...». E la           portato sulle prime pagine,         tenti, vincitori o vittime, ma
reazione della maggior parte di loro è stata positiva:       come era accaduto solo pochi        esseri umani che affrontano
«C’è stato chi mi telefonava per dirmi che aveva il          giorni prima con la scomparsa       l’unicità della propria malattia.
raffreddore, preoccupato che fosse un rischio per            di Nadia Toffa, il tema delle       Persone che hanno bisogno di
il mio sistema immunitario. E c’è anche chi mi ha            malattie che spaventano e           vicinanza, di incoraggiamento
chiesto consigli».                                           del modo di affrontarle. Nel        e amorevolezza, e non di es-
Simone Rossi ne ha uno per tutti: «Fate prevenzione.         dibattito su come parlare del       sere compatite o considerate
                                                             cancro e sui termini giusti per     degli eroi. Magari la cosa più
E sostenete la ricerca perché potreste esserci dentro
                                                             definirlo, il Fondo Edo Tempia      giusta è lasciare che ogni ma-
voi, come è successo a me». Senza la ricerca e gli           ha preso una posizione netta:       lato scelga di utilizzare la nar-
investimenti che la alimentano, non nascerebbero             «Ciascuno ha il diritto di vivere   razione di sé che preferisce,
nuove terapie come quella che lui stesso sta seguen-         la propria malattia libero da       senza essere costretto a subi-
do: «Quando ho iniziato mi hanno detto che ero il            pregiudizi altrui, senza sentirsi   re quella degli altri». La secon-
terzo in Italia e l’ottavo al mondo». E pensando a chi       discriminato o emarginato» ha       da è un invito a concentrarsi
è malato come lui e a quella foto di Mihajlovic, ha un       detto il direttore generale del     sugli aspetti più importanti:
altro messaggio: «Quando l’ho vista sul giornale, su-        Fondo Pietro Presti in un’in-       «Come società, oltre che sulla
bito non l’ho riconosciuto. Ho pensato ai giorni in cui      tervista a La Repubblica.           ricerca e sulla cura, dobbiamo
le cure e il cortisone mi avevano cambiato l’aspetto e       Il tema riguarda la definizione     lavorare sulla prevenzione» ha
non riconoscevano nemmeno me. E poi ho pensato               dei pazienti come “guerrieri” o     aggiunto Presti nell’intervista.
                                                             “eroi”. La stessa Nadia Toffa si    «Per esempio, per il tumore ai
alla mia esperienza, al desiderio di provare a superare
                                                             definiva una guerriera: «E ave-     polmoni bisogna partire dal
la paura e il dolore e andare avanti. Non credo che          va diritto di raccontarsi come      contrasto ai fattori di rischio,
mister Mihajlovic sia fuggito dall’ospedale, come ho         meglio credeva» ha prosegui-        prima di tutto fumo e inqui-
letto da qualche parte. Sicuramente è uscito con il          to Presti. «Ma la società non       namento». E questa è la vera
benestare dei medici. Ma le persone note come lui            può usare parole o linguaggi        battaglia che ha bisogno di
possono dare messaggi importanti. Ed è importante            che spostano il problema».          guerrieri.
che siano corretti»                                          Due sono le ragioni. La prima

                                                                                                                               11
convenzioni

L’università
entra
in ospedale.
La Fondazione
Tempia c’è
C’è il contributo importante della            amministrativi dell’accordo.                        che da oltre vent’anni sosteniamo
Fondazione Tempia nel progetto che            «Nel secondo caso si tratta di un na-               nell’Ospedale di Biella, contribuendo
renderà a guida universitaria cinque          turale sviluppo al sostegno che negli               ad alimentarne la vocazione. Quest’ul-
reparti dell’Ospedale degli Infermi.          ultimi anni abbiamo garantito all’onco-             timo passo ci permetterà di rafforzare
Secondo la convenzione firmata a              logia pediatrica di Biella e Novara» ha             e consolidare ulteriori progettualità di
luglio tra Asl Biella e università di Tori-   commentato Viola Erdini, presidente                 ricerca e di cura a favore dei pazienti
no, entro la fine dell’anno i direttori di    della Fondazione Tempia. «Per quanto                e della sanità piemontese».
otorinolaringoiatria, pediatria, labora-      riguarda l’oncologia, è una disciplina              Il circolo virtuoso tra pubblico e privato
torio analisi e ostetricia e ginecologia
saranno anche docenti universitari,
con la conseguenza virtuosa di poter
accogliere in città i medici specializ-       In alto la firma della convenzione tra Umberto Ricardi, Luigi Icardi e Diego Poggio.
zandi. Il quinto reparto a seguire lo         Qui sotto Pietro Presti e Viola Erdini (terzo e quarta da sinistra) durante l’annuncio dell’intesa
stesso iter sarà oncologia, come a
continuare lungo la strada che Elvo
Tempia tracciò quasi quarant’anni fa,
dando alla nostra provincia una voca-
zione particolare nella cura dei tumori
e nel sostegno ai pazienti. È proprio
su questo fronte che si eserciterà
il sostegno diretto al progetto della
Fondazione Tempia, che si impegna
alla copertura parziale dei costi per
lo stipendio del professore universi-
tario vincitore di cattedra proprio per
il reparto di oncologia e per quello
di pediatria, affiancato da Lilt Biella
che farà lo stesso con ostetricia e
ginecologia e dall’Unione Industriale
Biellese che finanzierà parte dei costi

12
nomine

                                                                                        L’assessore Icardi
                                                                                        al laboratorio di
                                                                                        oncologia molecolare
                                                                                        «Avevo sentito parlare di voi, ora che vi
                                                                                        ho visti da vicino so che era tutto vero»: le
                                                                                        parole di Luigi Icardi, da poche settimane
                                                                                        assessore regionale alla sanità, sono state
                                                                                        un riconoscimento a Fondo e Fondazione
                                                                                        Tempia. Icardi le ha pronunciate lunedì
                                                                                        15 luglio, durante la visita al laboratorio
                                                                                        di oncologia molecolare, la struttura della
                                                                                        Fondazione che ha sede all’ospedale di Biella
                                                                                        e che opera in collaborazione con l’azienda
                                                                                        ospedaliero-universitaria di Novara per
                                                                                        gli esami molecolari sui pazienti colpiti da
                                                                                        tumore nell’intero quadrante del Piemonte
                                                                                        nord-orientale.

                                                                                        L’assessore ha voluto guardare da vicino il la-
                                                                                        boratorio a margine della giornata culminata
Al “Degli Infermi” di Biella quattro reparti su-                                        con la firma della convenzione tra Asl Biella

bito (otorinolaringoiatria, pediatria, laboratorio                                      e università di Torino. Accompagnato dalla
                                                                                        direttrice del laboratorio Maria Scatolini,
analisi e ostetricia e ginecologia) e uno a breve                                       dalla presidente e dal direttore generale del-
                                                                                        la Fondazione Tempia Viola Erdini e Pietro
(oncologia) saranno guidati da un direttore-                                            Presti, Icardi ha passato qualche minuto tra
                                                                                        macchinari e microscopi insieme al commis-
docente. Il nostro sostegno diretto al progetto                                         sario di Asl Biella Diego Poggio, all’assessore
                                                                                        regionale all’istruzione Elena Chiorino e al
                                                                                        sindaco di Biella Claudio Corradino.
                                                                                        Nel laboratorio di oncologia molecolare ci si
                                                                                        occupa di ricerca, insieme all’altra struttura
di cui Biella è ottimo esempio è stato       sibilità in più per la loro formazione».   della Fondazione Tempia, il laboratorio di
elogiato dall’assessore regionale alla       L’iter era partito nel 2016, quando fu     genomica, ma anche di diagnosi a servizio
sanità Luigi Icardi, presente alla firma     sottoscritta la convenzione quadro         dei malati di cancro. E l’efficienza nei tempi
della convenzione, sottoscritta dal          per individuare le strutture dell’Asl di   di risposta degli esami è altissima: «Nel 2018
direttore della Scuola di medicina Um-       Biella che sarebbero state destinate a     in media abbiamo consegnato i referti in tre
berto Ricardi per l’università di Torino     operare in sinergia con la Città della     giorni» ha detto Maria Scatolini, direttrice
e dal commissario Diego Poggio per                                                      del laboratorio. «Essere veloci è importante
                                             Salute e della Scienza di Torino. Nella
                                                                                        perché buona parte dei pazienti hanno ur-
l’Asl di Biella. «Vogliamo potenziare l’o-   scorsa primavera una prima visita          gente necessità di iniziare le cure. E i nostri
spedale di Biella e la firma va in questa    dell’allora assessore regionale alla       test sono indispensabili per indirizzare le
direzione» ha dichiarato Icardi. «Infatti    sanità Antonio Saitta aveva fatto il       terapie nel modo più corretto».
consentirà alla struttura di diventare       punto della situazione dando un pri-       Questi dati hanno colpito positivamente
sempre più un punto di riferimento           mo colpo di acceleratore al progetto       l’assessore regionale: «Si tratta di un unicum
per tutto il quadrante Nord-Ovest            che ora, con le firme di luglio, è nella   nel panorama nazionale di integrazione tra
e tutto il sistema regionale avrà un         sua fase attuativa. «È un risultato di     pubblico e privato» ha commentato «ed è
indubbio beneficio da un accordo             cui vado orgogliosa» ha aggiunto la        uno dei tanti esempi di progettualità condi-
                                                                                        visa tra la sanità piemontese e la Fondazione
che contribuisce alla soluzione del          ponderanese Elena Chiorino, asses-         Edo ed Elvo Tempia insieme alla sua associa-
problema della carenza dei medici.           sore regionale a istruzione e univer-      zione, Fondo Edo Tempia, dal 1981, punto
È un passo importante anche per gli          sità, «e che porta un valore aggiunto      di riferimento del non profit oncologico
specializzandi, che avranno una pos-         a tutto il territorio».                    nell’area Biella-Vercelli e Novara».

                                                                                                                                    13
intervista

       «Quando incontro un paziente
       fumatore mi arrabbio davvero»
      Daniela Vegis parla dell’ambulatorio di prevenzione cardiovascolare
                che dal 2016 porta avanti al Cpt di Gattinara

Scorrendo nella lista degli ambulatori di
prevenzione che il Fondo Edo Tempia
                                                e che ha mantenuto nel corso del tempo
                                                con Daniela Vegis che opera da volonta-
                                                                                               Cure palliative,
mette gratuitamente a disposizione              ria. Insieme all’elettrocardiogramma e al      a Vercelli una
dei cittadini, forse la specializzazione di     controllo della pressione arteriosa, viene
Daniela Vegis è la più inusuale. Chirurgo       controllato il peso di ogni paziente. «E       tavola rotonda
con specializzazione in cardiologia, nello      soprattutto parliamo delle loro abitudini»
studio del Centro Prevenzione Tempia di         conferma la cardiologa. «Direi che per
Gattinara il suo compito è tenere sotto         la maggior parte del tempo le visite si
controllo l’efficienza cardiovascolare          risolvono in conversazioni in cui dispen-
delle persone che bussano alla sua por-         so consigli. Il rischio è il mio tormento,
ta. Non si parla direttamente di tumori,        eliminarne i fattori è l’obiettivo».
è vero. Ma si parla di prevenzione, una         Quindi nella stanza del Cpt di Gattinara
delle missioni della nostra associazione,       si parla a lungo di dieta, di abitudini ali-
e modificare i propri stili di vita per adot-   mentari e di tutti i comportamenti che
tarne di più sani non fa bene solo alle         possono fungere da “portatori naturali”
arterie e al cuore, ma incide sul rischio       di buona salute. «Non dico che sia facile»
di ammalarsi di cancro.                         sorride Daniela Vegis, «perché quando          Sarà la cripta Sant’Andrea di via Ga-
                                                                                               lileo Ferraris a ospitare, a Vercelli,
«Quando entra in studio un paziente che         comincio a parlare di cibo e di dieta
                                                                                               la tavola rotonda “Cure palliative:
mi confessa di essere ancora un fuma-           incontro sempre resistenze forti. Ma           cosa sono, quando servono”. L’ap-
tore» svela Daniela Vegis «allora divento       mangiare meglio e in modo più sano aiu-        puntamento è alle 17,30 di giovedì
davvero cattiva». Senza il tabacco, come        ta a tenere lontani i problemi cardiova-       7 novembre ed è una delle ultime
dicono le ricerche, e con un minore tasso       scolari oltre che i tumori. Senza contare      tappe di un ciclo di incontri che il
di inquinamento l’incidenza del tumore ai       l’enorme incidenza che sto constatando         Centro di promozione cure palliative
polmoni scenderebbe del 90 per cento.           del diabete: è un problema che affligge        ha organizzato in tutto il Piemonte,
Senza contare le implicazioni per il siste-     molte più persone rispetto al passato».        con tappe anche nelle province di
ma respiratorio e circolatorio che deriva-      Per prenotare una visita di prevenzione        Torino, Alessandria e Biella. Il centro
no dall’abuso delle sigarette. Basterebbe       con la dottoressa Vegis è sufficiente          è nato nei mesi scorsi, su stimolo della
                                                                                               Rete oncologica di Piemonte e Valle
questo dettaglio a spiegare quanto peso         chiamare il numero 015.351830, la se-
                                                                                               d’Aosta e si propone di far crescere
abbia la prevenzione anche                      greteria del Fondo Edo Tempia. Le altre        nella popolazione la conoscenza e
in questo campo: «Certo,                        specialità presenti al Centro Prevenzio-       la cultura per questo tipo di terapie,
anche il mio ramo è im-                                   ne Tempia di Gattinara, che ha       nate per alleviare le sofferenze. Sulla
portante. E lo dico alle                                     sede nell’ex ospedale della       tribuna dei relatori nel pomeriggio
persone che varcano la                                         città valsesiana, sono se-      di lavori si alterneranno Alessandra
soglia dell’ambula-                                            nologia, dermatologia (per      Silvia Galetto, responsabile della
torio». Nel 2018                                               il controllo dei nei), otori-   struttura semplice di cure palliative
sono state quasi                                                    nolaringoiatria, gine-     dell’Asl di Vercelli, Tina Caltavuturo,
150, per un ser-                                                     cologia e consulenza      medico dell’hospice Casa Tempia di
                                                                                               Gattinara, gli infermieri in servizio
vizio che il Fondo                                                    nutrizionale con il
                                                                                               nello stesso hospice Anna Caneparo
Edo Tempia ha                                                          Progetto Grissino,      e Roberto Giorgio e la psicoterapeuta
iniziato a mette-                                                       nato per contra-       del Fondo Edo Tempia Francesca
re a disposizione                                                       stare l’obesità e le   Ricca. Le conclusioni sono affidate al
nel 2016, grazie                                                        sue conseguenze        direttore della Rete oncologica Oscar
all’aiuto del Rotary                                                    sulla salute.          Bertetto. Modera il direttore generale
club di Gattinara,                                                                             della Fondazione Tempia Pietro Presti.

14
La paziente che provò
Il viso sorridente di Annalisa Livorno
non è nuovo sulle pagine di Foglie. Sul
numero primaverile dell’anno scorso

                                                          Dignicap ora sorride
era stata lei a raccontare l’esperienza di
paziente in cura per un tumore al seno
che non aveva perso i capelli durante
la chemioterapia grazie a Dignicap,
l’apparecchiatura che la Fondazione
Tempia ha donato all’ospedale di Biella
                                                   dalla caffetteria del Fondo
con l’aiuto della generosità dei biellesi.
Da qualche settimana il suo sorriso è
dietro il bancone di un bar: è lei, insie-
me all’amica Barbara, ad aver rilevato         Per lei, che da anni era socia di uno        Interno 21 è aperto dal lunedì al vener-
Interno 21, la caffetteria dei giardini        studio di amministrazione di condo-          dì dall’ora di colazione fino al pomerig-
del Fondo Edo Tempia. I primi gestori,         mini, è stata quasi una rivoluzione: «La     gio mentre il sabato si prepara il brunch
Marilena Giangreco e Sergio Scaramal,          malattia mi ha spinta a cambiare vita        con tre menu, normale, vegetariano e
hanno passato il testimone a giugno,           e a dedicarmi a quello che mi piace          vegano. Ma il momento “caldo” di ogni
dopo quattro anni di lavoro che ha con-        davvero. Il mio vecchio lavoro non           giorno, tra i tavolini sparsi tra il giardino
sentito ai clienti di scoprire ricette sane,   aveva nulla che non andasse, ma mi           e il gazebo coperto (e quando caleran-
a base di prodotti freschi e di stagione       mancava il contatto quotidiano con le        no le temperature anche riscaldato), è
e amiche della salute. «Ricette che ab-        persone. Quando ho saputo che c’era          all’ora di pranzo, tra piatti del giorno con
biamo ereditato da Marilena» racconta          l’opportunità di prendere in gestione il     prodotti di stagione, assaggi di cucina
Annalisa Livorno «anche se pian piano          locale nel giardino del Fondo, ho pen-       internazionale e qualche appuntamen-
Barbara sta aggiungendo la sua crea-           sato che dovevo provarci». Il tempo di       to fisso, come quello del venerdì con
tività in cucina, senza abbandonare la         trovare una socia che si occupasse della     l’avocado toast. L’anno scorso, parlando
strada dei piatti sani e nutrienti. Ogni       cucina («E Barbara ha detto sì all’ultimo    della sua malattia, disse: «Quando que-
giorno abbiamo a pranzo proposte per           momento» sorride Annalisa Livorno) e         sta vicenda sarà finita, sarò diventata un
i vegetariani e per i vegani».                 la nuova vita è iniziata. Anzi, due nuove    po’ più grande, con un bagaglio di vita
Se Barbara Teagno è la regina della            vite: «Ho ricominciato anche a lavorare      in più che porterò sempre con me». La
cucina, la “casa” di Annalisa Livorno è il     con i ragazzi, un’altra delle passioni che   malattia non è ancora sparita dai suoi
bancone del bar: «Sono tornata a una           avevo accantonato. Insieme all’Asso-         pensieri e dalla sua quotidianità, che
mia antica passione. Lo avevo fatto da         ciazione genitori di Sordevolo, il paese     deve fare i conti con altri esami e altre
ragazza e quando c’erano le iniziative         in cui vivo, ho riattivato il doposcuola.    terapie. Ma forse non immaginava che
dell’associazione Il Mercato dei Sogni,        Quest’anno me ne occuperò seguen-            dentro quel bagaglio ci fosse nascosta
ero io a occuparmi della caffetteria».         dolo da lontano».                            anche una vita nuova.

   Da giugno Annalisa Livorno è dietro al bancone di Interno 21, il locale nel giardino di
    via Malta, insieme all’amica Barbara Teagno. Nel menu le stesse ricette sane e con
    prodotti di stagione di Marilena Giangreco e Sergio Scaramal, i precedenti gestori

                                                                                                                                      15
ricerca

                     Yoga e musicoterapia in pediatria
                            per 55 bambini ricoverati
                                 L’iniziativa, che fa parte del Progetto Bambini, è un prezioso
                                        sostegno per i piccoli pazienti alla ricerca di uno spazio
                                             di serenità in un momento che può portare disagi

Felicità, leggerezza, gioia: sono alcune delle sensazioni        Per comprendere se l’obiettivo era stato raggiunto, è
provate dai 55 piccoli pazienti dopo gli incontri di yoga        stata distribuita una scheda di gradimento che i bambini
e musicoterapia nel reparto di pediatria dell’Ospedale           hanno compilato in forma anonima. Le valutazioni po-
degli Infermi di Ponderano. L’iniziativa, che rientra nel        sitive sono state la quasi totalità, così come il desiderio
più ampio e articolato Progetto Bambini del Fondo Edo            di poter riprovare l’esperienza. E le sensazioni provate,
Tempia, è attiva fin dall’autunno del 2016 con la preziosa       nella maggior parte dei casi sono state felicità, serenità,
collaborazione dell’insegnante della Scuola in ospedale,         leggerezza, piacevolezza e gioia. Anche i genitori si sono
Manuela Pozzi.                                                   mostrati incuriositi dalle due attività proposte e alcuni di
Con la fiducia e il sostegno del primario Paolo Manzoni          loro hanno partecipato agli incontri, allentando qualche
e della caposala Anila Simaku, yoga e musicoterapia si           tensione e in armonia con i propri figli.
integrano con le attività del reparto. Gli obiettivi erano
diminuire ansia e stress, promuovere i contatti e le rela-
zioni tra i piccoli pazienti e offrire uno spazio di quiete,
calma e sollievo per far vivere l’ospedale come luogo di
accoglienza e cura dove esistono attività gratificanti che
possono aiutare ad allontanare i pensieri legati al rico-
vero. La funzione di coordinatrice del progetto è stata
svolta da Giovanna Pepe Diaz, arteterapeuta del Fondo
Edo Tempia.
Sono stati 23 i bambini che hanno partecipato ai 33
incontri di yoga (c’è chi ne ha svolto più di uno) con l’inse-
gnante Elisabetta Veralli. In 32, per un totale di 47 incon-
tri, hanno invece preso parte alla musicoterapia guidata
da Guido Antoniotti. La maggior parte delle “lezioni” si è
svolta nella “stanza massaggi”, un luogo ampio e luminoso
della neonatologia, che ha consentito ai piccoli ricoverati
di uscire dal reparto. Solo nei casi in cui i pazienti non
potevano muoversi, le attività si sono svolte nella stanza
di degenza. «Entrambe le attività» spiega Giovanna Pepe
Diaz «erano pensate per aiutare i piccoli pazienti a trovare     Il gruppo di lavoro del progetto con il direttore sanitario del Fondo Edo
sollievo in un momento, quello della malattia, che può           Tempia Adriana Paduos e con il direttore della struttura complessa di
rivelarsi critico e portare dei disagi».                         pediatria Paolo Manzoni

16
SALUTE

           Prevenire i tumori della pelle?
              Si comincia dall’Abcde
     Una sigla e cinque accorgimenti per tenere d’occhio i nostri nei:
la dermatologa Francesca Muzio, che visita oltre 3mila pazienti ogni anno
     nei nostri ambulatori, spiega come la prevenzione dei melanomi
                   cominci davanti allo specchio di casa

La prevenzione dei tumori della pelle? Comincia                            pazienti. Francesca Muzio, nel 2018, ne ha visti più di
dall’Abc. Anzi, dall’Abcde: è questa la sigla che Fran-                    3mila: «L’attenzione è rivolta non solo ai melanomi ma
cesca Muzio, dermatologa del Fondo Edo Tempia,                             a tutti i tipi di tumore della pelle. La visita è accurata,
ripete ai pazienti che varcano la soglia dell’ambulatorio.                 a occhio nudo e con l’aiuto di un dermatoscopio, una
«Riassume i cinque segnali di allarme che possono far                      “lente d’ingrandimento” che serve a guardare con più
distinguere un normale neo (nevo il termine medico)                        attenzione i nei. In casi particolari, si utilizza anche un
da un più pericoloso melanoma» spiega il medico. «A                        videodermatoscopio, che è a disposizione nello studio.
come asimmetria, se la forma non è tondeggiante ma                         E in caso di sospetti, il paziente viene indirizzato in
irregolare. B come bordi, se sono frastagliati. C come                     ospedale, per approfondimenti».
colore, se è variabile oppure nero intenso. D come                         L’incidenza del melanoma è in aumento. «E forse anche
dimensioni: sono da controllare i nei che superano i 5                     per questo c’è grande attenzione e consapevolezza tra
millimetri di diametro. E come evoluzione, se la macchia                   le persone che si presentano in ambulatorio» dice la
della pelle non è statica ma muta forma e dimensioni».                     dottoressa. Ma consigli e suggerimenti sono proprio
Si parte da qui ed è un controllo che ognuno di noi                        parte fondamentale dell’incontro con i pazienti. Ci
può fare da solo a casa, con l’aiuto di uno specchio.                      sono quelli mirati ai casi personali: «Dipendono dalle
«Se poi si hanno sospetti» aggiunge Francesca Muzio                        caratteristiche della pelle e dei fattori di rischio, come
«il primo punto di riferimento è il proprio medico di                      la presenza di molti nei, la pelle chiara, la familiarità,
famiglia che valuterà la necessità di una visita specia-                   l’abitudine ad abbronzarsi con le lampade». E poi ci
listica». Ma prevenire vuol dire essere pronti prima di                    sono quelli che valgono per tutti: «Quello più importan-
qualsiasi sospetto: «E per questo il nostro consiglio è                    te riguarda l’esposizione al sole. Bisogna stare attenti
di fare una visita dermatologica tutti almeno una volta                    sempre, evitare di restare al sole nelle ore tra le 11 e le
nella vita e poi con cadenza annuale a seconda dei                         16, proteggersi con le creme solari adeguate e con oc-
fattori di rischio individuali. La visita è aperta a tutti,                chiali e cappelli, fare attenzione a evitare le scottature.
anche se consigliamo di iniziare dai 16 anni, in quanto                    Questo vale anche per i bambini: è stato osservato che
queste patologie sono rare nel bambino». È quello                          la pelle che è stata scottata da piccoli è più a rischio
che accade nell’ambulatorio dermatologico del Fondo                        da adulti». E poi il consiglio numero uno è conoscersi:
Edo Tempia, dove le visite – come tutte le prestazioni                     la prevenzione comincia davanti allo specchio.
degli ambulatori di prevenzione – sono gratuite per i

«Code e lista d’attesa, vi chiediamo pazienza»
Le visite dermatologiche di pre-     sivo se il giorno designato ca-      la lista di attesa» dice Adria-    lità dei nostri specialisti, di cui
venzione al Fondo Edo Tempia         desse di sabato o domenica, la       na Paduos, il nostro direttore     siamo estremamente orgogliosi,
sono gratuite, come tutte le no-     coda allo sportello di via Malta     sanitario.«Purtroppo non pos-      fanno aumentare esponenzial-
stre prestazioni ambulatoriali. E    3 si forma fin dal primo mattino     siamo gestire le prenotazioni in   mente la richiesta da parte dei
sono tra le più richieste, tant’è    e il centralino della segreteria     altro modo nonostante sappia-      cittadini. Per questo vi chiedia-
che nel giorno fissato per le pre-   diventa quasi irraggiungibile        mo che così sia molto difficile    mo di comprendere la difficoltà
notazioni, il 10 di ogni mese o il   per il troppo traffico telefonico.   per l’utenza. La gratuità della    a gestire le prenotazioni».
lunedì immediatamente succes-        «La richiesta è altissima, e lunga   visita e la grande professiona-

                                                                                                                                             17
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