DI MUSICA 55 - Campus Internazionale di ...

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DI MUSICA 55 - Campus Internazionale di ...
CAMPUS       FONDAZIONE
 INTERNAZIONALE    ROFFREDO
    DI MUSICA       CAETANI
     Fondazione       onlus

                               55

FESTIVAL
PONTINO
DI MUSICA
2 0 1 9
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CAMPUS       FONDAZIONE
 INTERNAZIONALE    ROFFREDO
    DI MUSICA       CAETANI
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                               55
FESTIVAL
PONTINO
DI MUSICA
2 0 1 9
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• 30 giugno ore 19,30 Circolo Cittadino Sante Palumbo      • 14 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova
CALENDARIO CONCERTI 2019

                             Latina. Ivos Margoni, violino - Giulia Loperfido,          Priverno. Liza Ferschtman, violino - Jennifer Stumm,
                             pianoforte                                                 viola - Giovanni Gnocchi, violoncello
                           • Incontri Internazionali di Musica Contemporanea          • 15 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani
                             Scuderie Castello Caetani Sermoneta                        Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di
                             1 luglio ore 21,00 - 2 luglio ore 21,00                    Mirela Vedeva - Franco Petracchi
                             Syntax Ensemble - Pasquale Corrado, direttore
                                                                                      • 18 luglio ore 20,30 Chiostro Abbazia di Valvisciolo
                           • 3 luglio ore 18,00 Scuderie Castello Caetani               Sermoneta. Duo Marsia
                             Sermoneta. Concerto dei vincitori concorso C. Cicala
                                                                                      • 20 luglio ore 21,00 Castello Caetani Sermoneta.
                           • 4 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani               Madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa. De labyrintho
                             Sermoneta. Concerto inaugurale dell’Associazione           Sandro Cappelletto, voce narrante - Walter Testolin,
                             Riccardo Cerocchi                                          direttore
                           • 6 luglio ore 21,00 Circolo Cittadino Sante Palumbo       • 21 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova
                             Latina. Matteo Rocchi, viola - Ludovica Vincenti,          Priverno. Campus Orchestra - Giovanni Gnocchi,
                             pianoforte                                                 violoncello - Daniele Agiman, direttore
                           • 7 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova       • 22 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani
                             Priverno. Gianluca Littera, harmonica - Fabio Gorlier,     Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di
                             pianoforte                                                 Giovanni Gnocchi
                           • 9 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani             • 25 luglio ore 21,00 Chiostro di Sant’Oliva Cori
                             Sermoneta. Workshop di composizione a cura di              Duo Mateaux
                             Alessandro Solbiati. Michele Marco Rossi, violoncello
                                                                                      • 27 luglio ore 21,00 Castello Caetani Sermoneta
                             Riccardo Acciarino, clarinetto - Umberto Ruboni,
                                                                                        Mario Caroli, flauto - Akiko Iwase, pianoforte
                             pianoforte
                                                                                      • 28 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova
                           • 10 luglio ore 21,00 Circolo Cittadino Sante Palumbo        Priverno. Quartetto Felix
                             Latina. Claude Delangle, sassofono - Odile Catelin-
                             Delangle, pianoforte - partecipano Stefano Nanni,        • 29 luglio ore 21,00 Chiostro Abbazia di Valvisciolo
                             Matteo Di Prospero e Bianca Fiorito                        Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di
                                                                                        Corrado Rojac
                           • 12 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani
                             Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di           • 30 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani
                             Jennifer Stumm - Liza Ferschtman                           Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di Mario
                                                                                        Caroli
                           • 13 luglio ore 21,00 Castello Caetani
                             Sermoneta. Liza Ferschtman, violino - Jennifer           • 31 luglio ore 21,00 Tenuta San Pietro Cori
                             Stumm, viola - Roberto Paruzzo, pianoforte                 JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa
                                                                                        Cecilia - Simone Genuini, direttore
                                                                                                         Su RADIOLUNA Buongiorno, Festival!
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È
       con gioia che presentiamo questa nuova edizione del             loro presenza e che ci accompagneranno in questo ultimo tratto
       Festival Pontino. Dico con gioia perché la progressiva          che ci separa dal Cinquantenario del Campus, anniversario che
       riduzione di risorse pubbliche sta rendendo ogni anno più       cadrà il prossimo anno e ci chiama ad un rinnovato impegno
       difficile la realizzazione dei grandi festival comprensoriali   nell’interesse della cultura musicale e dello sviluppo umano e
qual è, per durata ed estensione, il Pontino. Solo pochi mesi fa       culturale di questo territorio.
non eravamo sicuri di riuscire; poi è arrivato lo scatto di fiducia    Grazie infine all’autore della copertina, artista sermonetano, che
di cui avevamo bisogno e grazie al prezioso contributo della BSP       rafforza il legame del Festival Pontino con la città che ne è il
Pharmaceuticals, ai consigli e ai suggerimenti di Aldo e Anna          cuore pulsante.
Maria Braca - che sarebbe molto riduttivo definire solo sponsor
- abbiamo riacquistato l’ottimismo.
                                                                       Elisa Cerocchi
È per questo motivo che, se è consuetudine ringraziare alla fine,      Presidente Fondazione Campus Internazionale di Musica
oggi sento di dover invertire lo schema, esprimendo da subito
la mia riconoscenza e quella dei soci del Campus alla famiglia
Braca e a quanti in una gara virtuosa ci hanno permesso di
superare l’impasse e dare alla luce questo Festival.
Grazie alla Fondazione Roffredo Caetani, e al suo Presidente,
che, oltre ad ospitarci nel magnifico Castello di Sermoneta,
quest’anno contribuisce finanziariamente alla realizzazione dei
Corsi e del Festival; agli Enti sovventori: il Mibac e la Regione
Lazio; ai Comuni di Latina, Sermoneta, Priverno e Cori, alle
aziende che ci sono vicine, a coloro che hanno voluto contribuire
con borse di studio, a tutti i sostenitori che hanno a cuore il
destino del Festival Pontino.
Desidero esprimere un segno di gratitudine ai ragazzi che hanno
aderito all’Associazione giovanile nata su iniziativa del Campus,
per aver voluto dedicarla a mio padre: spero vorranno fecondare
il Campus e il Festival con la fresca intelligenza e l’entusiasmo
appassionato che li contraddistingue.
Grazie ai consulenti artistici, ai soci e ai collaboratori che
condividono la fatica della programmazione e le sfide contingenti;
agli artisti e ai docenti che parteciperanno, e a quanti ci aiutano
per il solo piacere di scrivere con noi la storia del Festival.
Un Festival che ha una sua tradizione su cui pure s’innervano ogni
anno elementi di novità; che guarda ai giovani e ai giovanissimi
che oggi lo riconoscono come luogo formativo ma anche spazio
professionalizzante in cui finalmente mettere in luce il loro
talento e la loro creatività. Nelle pagine che seguono si potrà
apprezzare questa linea ideale che dal 30 giugno al 31 luglio li
vede protagonisti accanto a grandi Maestri che ci onorano con la
DI MUSICA 55 - Campus Internazionale di ...
E
        ccoci anche quest’anno a presentare il 55° Festival
        Pontino di Musica: potrà sembrare un rituale scontato
        e ripetitivo ma non lo è affatto. In questi tempi non
        semplici per le attività culturali tutte (e della musica
da camera e contemporanea in particolare) riuscire per la
cinquantacinquesima volta a varare un programma musicale
di qualità per la comunità pontina non era facile né tantomeno
scontato. Il Campus Internazionale di Musica ci è riuscito
brillantemente e anche quest’anno offrirà ai suoi affezionati
sostenitori e a tutti gli amanti della buona musica un programma
denso di belle serate con un occhio di riguardo per i giovani
artisti che sono il futuro della musica. In un mondo musicale,
anche quello della musica cosiddetta “colta”, in cui si tende
sempre più alla grande spettacolarizzazione e alla costruzione
di “eventi” con star internazionali e soprattutto mediatiche, il
certosino lavoro del Campus nel trovare tra le giovani generazioni
musicisti promettenti per dar loro la possibilità di esprimersi
e di farsi conoscere va lodato e soprattutto incoraggiato e
sostenuto. La Fondazione Roffredo Caetani, proseguendo in una
tradizione che è nata con lo stesso Campus e con le sue prime
rassegne, ha voluto ancora una volta essere non solo a parole
al suo fianco e mi auguro che sempre più le istituzioni pubbliche
e le realtà economiche e sociali private comprendano il valore
che questa istituzione e le rassegne che essa organizza hanno
per le popolazioni pontine per le quali non vi sono altri momenti
musicali di tale qualità e importanza. Godiamoci quindi anche
questo Festival 2019 anche perché lo stesso non solo ci farà
ascoltare buona musica ma ci porterà all’interno di splendidi
monumenti e luoghi storici delle nostre città.
                                                                     Fernando Falconi Fuga di Bach
Tommaso Agnoni
Presidente Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus            Qualità primaria di ogni dipinto è la sua scrittura, anche se
                                                                     nascosta. In Falconi è rivelata ma assume subito qualità
                                                                     specifica di fluente tessitura di calligrafiche strisce di colore
                                                                     che s’intersecano per ampie curve in labirintici grovigli,
                                                                     senza inizio né fine. Assimilando l’autore ad un anti Arianna,
                                                                     nasconde il bandolo della matassa. Sono curve ondeggianti che
                                                                     serpeggiano sulla superficie senza mai soffocarla, bensì tutt’al
                                                                     più accarezzarla, per farla sensualmente risuonare.
                                                                     Guglielmo Gigliotti
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55
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FESTIVALPONTINODIMUSICA                            INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019

                                                     Lunedì 1 Luglio ore 21,00
                                                     Sermoneta
                                                     Scuderie Castello Caetani
                                                     Valerio Sannicandro
                                                     Corps/Riens (2015) per voce femminile e ensemble
                                                     su testi di Benoît Gréan (8’) **
                                                     Attilio Foresta Martin
                                                     Carceri d’invenzione (2019) per clarinetto basso e vibrafono (5’ca.)*
                                                     Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati

                                                     Maurilio Cacciatore
                                                     Vit_Vite_Evit (2015 - rev. 2019)
                                                     per flauto, clarinetto, vibrafono, pianoforte, violino, violoncello (12’)*
                                                     Mariano Russo
                                                     Polifonia (2019) per flauto e violino (5’ca.)*
                                                     Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati

                      * Prima esecuzione assoluta
                                                     Georges Aperghis
                      ** Prima esecuzione italiana   La nuit en tête (2000) per soprano e sei strumenti (13’)

    Martedì 2 Luglio ore 17,00 Sermoneta Palazzo Caetani
    Incontro di studio: Sintassi del sentire
    coordina Federico Gardella
    Prendendo spunto dai due concerti che il Syntax Ensemble terrà         del discorso musicale) è uno dei temi su cui i musicisti delle
    all’interno del Festival Pontino di Musica, la Tavola Rotonda          ultime generazioni hanno più riflettuto, giungendo spesso a
    degli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea verterà,         risultati di straordinario interesse. A Sermoneta ne discuteranno
    quest’anno, sul concetto di “sintassi”. Momento centrale del           compositori, interpreti e musicologi per provare a immaginare
    pensiero compositivo, la sintassi (quell’invisibile “energia”          oggi quali strade potrà percorrere la musica di domani.
    che, in un certo senso, crea connessioni tra gli elementi

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FESTIVALPONTINODIMUSICA     INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019

                          Martedì 2 Luglio ore 21,00
                          Sermoneta
                          Scuderie Castello Caetani
                          Daniela Terranova
                          Blue over Blue (2019) per flauto, clarinetto, percussioni, pianoforte,
                          violino, violoncello (10’)
                          Carmen Fizzarotti
                          Wherever it Grows (2019) per violoncello e pianoforte (5’ ca.)*
                          Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati

                          Toshio Hosokawa
                          Slow Dance (1996) per flauto, clarinetto, percussioni, pianoforte,
                          violino, violoncello (12’)
                          Ivan Fedele
                          Haru Haiku (2015) per soprano, clarinetto basso, violoncello e
                          percussioni, su poesie haiku giapponesi (18’) **

                          Syntax Ensemble
                          Valentina Coladonato voce
                          Maruta Staravoitava flauto
                          Marco Ignoti clarinetto
                          Dario Savron percussioni
                          Andrea Rebaudengo pianoforte
                          Francesco D’Orazio violino
                          Michele Marco Rossi violoncello
                          Pasquale Corrado direttore
                          Maurilio Cacciatore coordinamento

                          * Prima esecuzione assoluta ** Prima esecuzione italiana

                                                                                                   7
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VALERIO SANNICANDRO Corps/Riens                                    e misteriosa, che si carica gradualmente di un’espressività
Sebbene proveniente da altre ragioni espressive e                  inquietante, per arrivare, nel finale, al culmine del
linguistiche, l’incontro con il testo di Benoît Gréant Corps       disorientamento. Gli stessi strumenti tecnici ed espressivi
et riens mi ha suggerito subito un tema che avevo già              che realizzano la simmetria sono quelli che conducono
incontrato in passato, nella cultura buddhista giapponese:         l’ascoltatore a perdersi e a mettere in discussione il senso
“I corpi nascono nel mezzo del vuoto”. Parafrasando                stesso dell’ascolto. (Attilio Foresta Martin)
un verso di un testo di Hagakure, la contrapposizione tra
il materiale e l’immateriale è stata un catalizzatore per          MAURILIO CACCIATORE Vit_Vite_Evit
questa composizione. Ancora una volta, tratto la vocalità          Il gioco di parole che forma il titolo contiene i significati che
con una tecnica tra il cantare e l’espirazione esagerata,          muovono le leve principali di questo lavoro. Il concerto che
che conferisce alla linea vocale una drammaticità e - non          ospitò la creazione della sua prima versione faceva parte
ultima - un’espressività “composta” e quindi indicata              delle iniziative di “Expo in Città” e mi fu chiesto di legare
nella partitura. Il testo poetico viene - grazie alla musica -     il brano a un argomento riferente ai topic dell’Esposizione
“ripensato”: alcuni frammenti vengono messi in relazione           Universale di Milano 2015. Il significato dell’albero della
secondo una ragione non legata all’ordine temporale (della         vite è ricco di storia e precedenti, e personalmente mi
lettura, del testo) ma a un processo di “reminiscenza” tutto       affascina per la modularità dei tralci, degli acini, per gli
interno al lettore, o a un lettore modello. La composizione        elementi modulari che si ripetono copiosamente. La
è stata scritta per l’Ensemble Kujoyama, un gruppo                 vite è l’albero della vita; la vite ci dà il vino, dove la vita
giapponese basato a Kyoto, che ho fondato nel 2010 e a             (a volte) si annega. “Vite”: in francese vuol dire “veloce”
cui sono profondamente legato da una bellissima amicizia.          e questo brano è fatto di passaggi rapidi e tante note.
(Valerio Sannicandro)                                              Tante come gli acini d’uva che formano i grappoli. “Evit”:
                                                                   l’anagramma (nella tecnica di scrittura musicale si direbbe
ATTILIO FORESTA MARTIN Carceri d’invenzione                        in questo caso l’interpolazione) della parola “vite” forma
Carceri d’invenzione si ispira all’omonima serie di incisioni di   questa parola, con le conseguenze nella costituzione
Piranesi, che egli stesso definì “Invenzioni capricciose di         della forma che il suo significato porta. Nel mio brano di
carceri”. Così come nelle Carceri di Piranesi l’osservatore è      fine 2014 Frammenti senza cornice, vari spezzoni di musica
ingannato da una prospettiva sfuggente e contraddittoria,          trovavano inconsapevolmente un posto all’interno di un
in questa composizione l’ascoltatore percorre un labirinto         progetto formale che si piegava sotto il suo stesso peso. In
fatto di illusioni e false simmetrie: una serie di gesti e         questa nuova creazione avviene il contrario: la forma è una
figure musicali costruiscono, con rigoroso equilibrio, una         prigione e i materiali, sia che vengano esplorati sia che non
razionalità che viene poi tradita o scambiata per una nuova        abbiano finito di completare il loro percorso, si adattano
illusione geometrica. Il brano inizia con un’atmosfera statica     a una forma decisa da me a priori. Si tratta sempre

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     di un lavoro su frammenti eterogenei ma l’approccio                con la volontà cosciente. È necessario comprenderlo nel
     compositivo è qui antitetico. Se nel brano precedente la           senso che si attribuisce anche a una melodia che ti entra
     musica allargava la sua azione per forza centrifuga, adesso        in testa o si intestardisce: insistente, ossessiva, come un
     è un’azione centripeta a costituire l’asse di lettura del brano    dolore lancinante nel corpo. La Nuit en tête, secondo le parole
     parallelamente allo scorrere del tempo. Il centro di questo        di Georges Aperghis – tutte le citazioni che seguono tra
     vortice è il pianoforte, che sia sonoramente sia visualmente       virgolette rimandano a sue dichiarazioni annotate nel corso
     prenderà man mano tutta la scena. (Maurilio Cacciatore)            di una conversazione del 22 gennaio 2002 –, sono degli
                                                                        «agglomerati di sensazioni»: «giochi infantili», «processioni
     MARIANO RUSSO Polifonia                                            notturne», «stati d’animo furtivi». E questi agglomerati sono
     Polifonia. Già il nome del brano costituisce un ossimoro           mobili («come le sabbie mobili»), trasportati da un’armonia
     con l’organico utilizzato, consistente in due strumenti            a sua volta «glissante» tra «accordi conosciuti» e quarti di
     monodici (il flauto e il violino). Essi compiranno una lunga       tono che le conferiscono delle strane iridazioni. Di fatto, per
     trasformazione, a tratti molto graduale e a tratti drastica, nel   lui sono i microintervalli a creare la luminosità, pur flebile e
     corso della quale svilupperanno una “loro” polifonia, fatta        notturna che sia, mentre gli accordi identificabili restano
     di timbri e registri diversi che si sovrappongono (prima) e di     «opachi». È l’iscrizione, ribadisce, di un’intensa «energia»,
     unisoni che si allargano (poi). Tutto nascerà da un semplice       di una «trepidazione permanente, ma come soffocata
     gesto di tre note, che parte dal flauto e si sviluppa nel          nell’oscurità». (Peter Szendy)
     violino: un seme generatore, quasi un embrione: da qui
     la didascalia evocativa nascosta nell’indicazione agogica          DANIELA TERRANOVA Blue over Blue
     “embrionale”. (Mariano Russo)                                      Come macchie di colore, le voci dei singoli strumenti
                                                                        danno rilievo materico ad un ordito denso di toni e impasti.
     GEORGES APERGHIS La nuit en tête                                   Ogni timbro acquista consistenza fisica rivelando le proprie
     «I rumori della notte di carnevale si spengono, il carillon        trasparenze e opacità all’interno di una trama espressiva
     della torre suona le sei all’alba» ci dice Schumann. La Nuit en    sulla quale si aprono ferite e squarci originati dalla tensione
     tête doveva essere un «notturno», non una descrizione della        delle forme. La materia subisce strappi e sfibramenti
     notte ma apprezzamento personale della notte, in testa o           attraverso i quali emerge all’ascolto l’immobilità di un
     intestardita, alla testa o nella testa, immagine multipla e        orizzonte confuso, un acquerello dai contorni sfumati
     inattesa, un po’ alla Char, ancora sfuggente non appena il         che ricorda la fissità fragile di un orizzonte di cielo e
     compositore cerca di coglierne l’dea. «Il progetto era quello      mare - orizzonte di tutti gli orizzonti. All’atto crudele
     di scrivere cinque o sei brevi movimenti che si sviluppano         della lacerazione la materia risponde rimarginandosi,
     indipendentemente per poi aggrovigliarli gli uni negli altri,      opponendo al logoramento una vitale ricomposizione in un
     non dovendo più l’orecchio distinguere i colori distintivi         fluire inarrestabile e unitario che alterna leggerezza e peso,
     di ciascuno». La Nuit en tête: senza dubbio è necessario           stasi e movimento. (Daniela Terranova)
     comprendere questo titolo non come la trascrizione
     a posteriori di una notte immaginaria, programmata e               CARMEN FIZZAROTTI Wherever it Grows
     calcolata mentalmente nei suoi effetti, ma piuttosto come          “Il tempo si trascina come un’onda lenta e vischiosa, una
     la nominazione meravigliata di ciò che è stato scritto, lì, a      pasta di vetro liquido sulla cui superficie ci sono miriadi di
     tentoni con la punta delle dita e poi nel corpo a corpo della      scintillii che attraggono gli occhi e deviano il significato,
     scrittura, in un’ostinazione che non ha nulla a che vedere         mentre in profondità traspare il nucleo fulvo e inquietante,

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motore del movimento. Si succedono così giorni e notti,            IVAN FEDELE Haru Haiku
sotto il gran caldo che alternamente scende dal cielo e            Non è assolutamente sorprendente che l’Haiku, una forma
sale dalla terra” (José Saramago, L’anno della morte di Ricardo    poetica così antica e culturalmente lontana dall’Occidente,
Reis). Wherever it Grows è concepito come quella pasta di          abbia dapprima incuriosito poi interessato e infine
vetro liquido, gioco del tempo sulla memoria. Inesorabilità        intrigato così tanto non solo i poeti occidentali, ma anche
del tempo nella sua fissità dello scorrere, pur sempre ogni        i compositori del nostro tempo. La concisione formale
volta diverso, mai uguale a se stesso. Il rapporto del tempo       (tre versi rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe) e il carattere
e della memoria deve fronteggiare tutti gli elementi in cui si     aforistico dell’Haiku riflettono due opzioni compositive tra
rispecchia la realtà e con cui si connette, lasciando aperta       le più condivise nella contemporaneità. In effetti, riuscire
la possibilità di relazione o di indifferenza degli eventi.        a dire tanto con poco è una sfida affascinante per un
(Carmen Fizzarotti)                                                compositore. L’Haiku sta a un organismo più articolato
                                                                   come un codice genetico sta a una creatura. Ed è con
TOSHIO HOSOKAWA Slow Dance                                         questo spirito che mi sono accinto a scrivere questi Haru
Slow Dance è stato commissionato dagli Internationale              Haiku (Haiku di primavera) scelti tra il repertorio di alcuni
Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt per il loro 50°            tra i più noti poeti giapponesi: Hattori Ransetsu, Katō
anniversario. Il brano è dedicato ai suoi primi interpreti,        Kyōtai, Kobayashi Issa, Matsuo Bashō, Takai Kitō, Uejima
Robert HP Platz e l’Ensemble Köln. La mia musica è una             Onitsura, Murakami Kijō e Ogiwara Seinsensui. Diciannove
calligrafia di suono nel tempo e nello spazio. Ogni nota è         schegge di suono e di poesia che vogliono cristallizzare
pensata come una pennellata nella calligrafia orientale e          in un tempo minimo un’immagine, una sensazione,
disegnata sopra una tela di tempo e di spazio. La Slow Dance       sfumature della natura umana e della natura in generale in
del titolo si riferisce alla danza di queste pennellate. C’è un    una forma stilizzata e icastica. La forma generale di questo
qualcosa di primordiale nell’atto di un essere umano che           ciclo propone Haiku a organico completo in cui la voce è
dipinge. L’atto originario di lasciare un segno sul mondo          sostenuta dalla texture strumentale, alternati ad Haiku in cui
coincide con il gesto di disegnare con un pennello. Queste         la voce si esprime attraverso un procedimento di mimesi
pennellate sono un qualcosa di intrinseco all’arte orientale;      con le percussioni di legno (wood blocks e temple blocks)
l’apparire di ogni singolo tratto ci parla della profonda          che in qualche modo richiamano un’atmosfera originale
connessione tra uomo e natura. Forse il gesto del dipingere        dell’estremo oriente. Questa raccolta vuole essere la prima
attraverso pennellate è ciò che chiamiamo “cantare” in             di un progetto complessivo in cui saranno trattati anche gli
musica. Il cantare è, in effetti, un atto originario dell’essere   Haiku che fanno riferimento alle altre stagioni. (Ivan Fedele)
umano e proviene da un profondo impulso interiore, è
l’originario movimento della vita. I canti (Gesänge) che
vengono modellati in forma di pennellate rappresentano
la forma del movimento originario della vita. Oltre alle
pennellate, anche la tela di tempo su cui esse vengono
disegnate gioca un ruolo molto importante all’interno di
questo lavoro: lo spazio bianco (il silenzio) è immaginato
come un grembo che fa nascere le pennellate, come il
luogo dove nasce l’energia e a cui, continuamente, ritorna.
(Toshio Hosokawa)

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     - ESECUTORI -

     SYNTAX ENSEMBLE                                                 Toshio Hosokawa e Salvatore Sciarrino. Sempre nel 2019
     Nel 2018, a seguito dell’incontro del compositore e direttore   il Syntax è Ensemble in residence del Festival Pontino in
     d’orchestra Pasquale Corrado, del compositore Maurilio          due appuntamenti. Parallelamente all’attività concertistica,
     Cacciatore, e del violoncellista Michele Marco Rossi, nasce     l’Ensemble si dedicherà a numerose altre iniziative che
     a Milano il SYNTAX ENSEMBLE, un nuovo collettivo di             vanno dalla sfera didattica a progetti interculturali. Tra
     musica contemporanea, già costituito come Associazione          questi segnaliamo: la ricerca nell’ambito della musica
     senza scopo di lucro. L’Ensemble raduna alcuni dei migliori     elettronica e delle nuove tecnologie applicate agli strumenti
     musicisti del panorama nazionale ed europeo: Valentina          della musica classica (programmi con strumenti elettrici,
     Coladonato (voce), Francesco D’Orazio (violino), Michele        software di programmazione musicale, apparecchiature
     Marco Rossi (violoncello), Maruta Staravoitava (flauto),        di amplificazione e di digitalizzazione sonora); realizzare
     Marco Ignoti (clarinetto), Anna D’Errico (pianoforte), Dario    un’uscita discografica all’anno, legata al progetto di
     Savron (percussioni), Maurilio Cacciatore (elettronica),        catalogazione e promozione del repertorio storico e delle
     Pasquale Corrado (direttore). L’aver riunito in un progetto     nuove promesse della musica grazie al supporto di uno
     collettivo una serie di musicisti con una già affermata         studio di registrazione, sede del Syntax Ensemble, dotato
     carriera solistica internazionale è una delle caratteristiche   delle più evolute tecnologie per la registrazione audio-
     che rappresentano l’unicità di questo Ensemble, forte           video.
     anche della qualità e originalità della proposta artistica e
     dei programmi da concerto, che affrontano un repertorio di      VALENTINA COLADONATO soprano, laureata in lingue e
     caratura internazionale. La sede dell’attività concertistica    diplomata in canto con lode, ha vinto numerosi concorsi
     è lo storico Teatro Dal Verme di Milano. La stagione            internazionali e canta dal repertorio barocco a quello
     concertistica 2019 ha debuttato nel Gennaio 2019 e prevede      contemporaneo. Ha collaborato con gruppi specializzati
     4 appuntamenti (24 Gennaio, 7 Marzo, 28 Marzo, 11 Aprile        in prassi esecutiva, prediligendo musica di Berio, Corghi,
     2019). Il quarto ed ultimo appuntamento sarà la finale del      Sciarrino, Fedele, Aperghis - spesso in prima assoluta -
     concorso internazionale di composizione “Breaking Music”        e specializzandosi nel repertorio del primo Novecento.
     indetto dal nostro Ensemble al quale sono arrivate partiture    È stata ospite di enti prestigiosi come il Teatro alla Scala
     da tutto il mondo. I cinque finalisti selezionati scriveranno   di Milano, l’Opéra de Paris, il Salzburger Festspiele, il
     un brano per il nostro Ensemble che verrà eseguito nel          Musikverein, il Concertgebouw, il De Singel, la Filarmonica
     concerto dell’11 Aprile 2019, serata nella quale verrà          S. Pietroburgo, il Southbank Centre, la Frick Collection,
     decretato il vincitore da parte di una giuria internazionale.   la Cité de la Musique, Radio France, la WDR, l’Enescu
     Nel corso del 2019 il Syntax Ensemble sarà l’Ensemble           Festival, il Ravenna Festival, MiTo, la RAI Torino, RAI
     in residence del Master Internazionale di Composizione          Radio3, La Biennale, il Quirinale. Ha collaborato con registi
     indetto dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano i cui      quali D. Abbado, M. Scaparro, C. Lievi, M. Znaniecki, F.
     docenti saranno Ivan Fedele, Beat Furrer, Michael Jarrell,      Micheli, P. Pacini e R. Villalobos, ed è stata diretta da R.

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Muti, R. Abbado, D. Robertson, L. Shambadal, P. Eötvös,                 Fedele, Terry Riley, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman,
J. Axelrod, P. Rundel, M. Panni, G. Pretto, C. Scimone, T.              Luis de Pablo. Ospite dei festival MiTo, Ravello, Innsbruck,
Ceccherini.                                                             Istanbul, Montpellier, Ravenna, Postdam, Salzburg, Stresa,
                                                                        Tanglewood e Biennale di Venezia, si è esibito in tutta
PASQUALE CORRADO direttore, compositore e produttore                    Europa, Nord e Sud America, Cina e Giappone e ha inciso
artistico, tra il 2001 e il 2008 si diploma in pianoforte,              per Decca, Opus 111, Hyperion, Stradivarius e Amadeus.
direzione di coro, composizione (con A. Solbiati) e direzione           Ha suonato con la London Symphony Orchestra, BBC
d’orchestra (con D. Agiman) presso il Conservatorio “G.                 Symphony Orchestra, Filarmonica della Scala, l’Orchestra
Verdi” di Milano. A Parigi frequenta il Cursus all’IRCAM.               dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica
Continua il perfezionamento in composizione con Ivan                    Nazionale della RAI, diretto da Lorin Maazel, Hubert
Fedele presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia                    Soudant, Sakari Oramo, Pascal Rophé, Luciano Berio.
diplomandosi con il massimo dei voti e la lode e ricevendo
il Premio Petrassi 2011. Premiato in diversi concorsi                   MARCO IGNOTI si diploma con lode nel 1997 presso
sia nazionali che internazionali ha ricevuto commissioni                il Conservatorio A. Boito di Parma. Nel 2010 consegue
da importanti enti internazionali, tra i quali Ensemble                 il diploma accademico di II livello (con lode), con la
Intercontemporain - IRCAM, Accademia Nazionale di Santa                 tesi “Time and Motion Study I, ergonomia utopica”.
Cecilia, Festival Internazionale di Musica Contemporanea                Nello stesso anno ottiene il terzo premio al concorso
Biennale di Venezia, Radio France, Fondazione Arena di                  internazionale per clarinetto V. Bucchi di Roma. Nel 1997
Verona e altri. Ha realizzato colonne sonore e quattro opere            fonda il Trio Klee (violino, clarinetto e pianoforte), da cui
liriche. I suoi lavori, editi da Suvini Zerboni Milano e diretti, tra   nasce il Farben Ensemble, specializzato nel repertorio
gli altri, da A. Pappano, S. Mälkki, M. Pintscher, P. Rophé, M.         del ‘900 e contemporaneo. Dal 2006 è clarinettista del
Angius, C. Boccadoro, E. Pomarico, F. Maestri, S. Gorli, J.             FontanaMIXensemble, con cui ha suonato in importanti
Deroyer, A. Pestalozza, sono stati eseguiti all’interno di vari         festival e sale, in Italia e all’estero.
festival internazionali. Nella veste di direttore d’orchestra           Nel 2009, 2014 e 2016 partecipa al Festival Internazionale
ha debuttato al Ticino Music Festival. Ha diretto in diversi            di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Ha
festival nazionali ed internazionali produzioni operistiche,            collaborato inoltre con: Cantieri Teatrali Koreja, Arsenale
sinfoniche e cameristiche e in prima assoluta diverse                   Ensemble, Ensemble Risognanze, Nextime Ensemble,
opere sinfoniche e liriche contemporanee. Accanto al                    Sentieri Selvaggi e Mdi ensemble. Partecipa in varie
repertorio classico, Pasquale è produttore artistico, autore            edizioni del Festival di musica contemporanea Composit
e arrangiatore per diverse realtà discografiche italiane ed             di Rieti. Nel 2015 ha partecipato al “5th European Clarinet
ha arrangiato e diretto le musiche per diversi programmi                Festival” (Belgio), eseguento il brano per clarinetto basso e
televisivi per la RAI. Attualmente insegna analisi e armonia            live electronics “Sine Tempore Insulæ” di Nicola Evangelisti.
presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.                        Nel 2016 ha formato un duo con il pianista Stefano Malferrari,
                                                                        proponendo brani del repertorio francese. Nell’ottobre
FRANCESCO D’ORAZIO premio Abbiati quale “Miglior                        2017 esegue, in un nuovo progetto ed in collaborazione
solista” dell’anno, ha un vasto repertorio che spazia dalla             con il pianista Stefano Malferrari ed il violista Corrado
musica antica - eseguita con strumenti originali - alla musica          Carnevali, le Sonate op. 120 di Brahms. Collabora con
contemporanea. Per lui hanno scritto compositori come Ivan              diverse orchestre, partecipando a produzioni operistiche.

                                                                                                                                         13
FESTIVALPONTINODIMUSICA                       INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019

     Nel 2017 suona presso il Teatro Nazionale di Milano nella         firme internazionali. Si diploma al Conservatorio di Perugia
     prima versione italiana del musical Mary Poppins prodotto         con il massimo dei voti e la lode, segue corsi di musicisti
     da WEC (World Entertainment Company). Suona anche                 come F. Dillon, D. Roccato, G. Pichler (Alban Berg Quartet),
     il clarinetto basso, il clarinetto piccolo ed il clarinetto       Quartetto di Cremona, Trio di Parma. Approfondisce il
     contrabbasso. Da molti anni si dedica all’esecuzione              repertorio barocco con Gaetano Nasillo, Kristin von der
     e all’approfondimento della musica contemporanea. È               Goltz e Marco Ceccato, il repertorio contemporaneo con
     inoltre membro di I.B.C.A. (International Bass Clarinet           Ensemble Modern come vincitore della borsa di studio per
     Association).                                                     la International Ensemble Modern Academy a Francoforte
                                                                       e con Lucas Fels (Arditti Quartet), quindi si diploma
     ANDREA REBAUDENGO è nato a Pesaro nel 1972. Ha                    nuovamente con il massimo dei voti e la lode ai Corsi di
     studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman,              Alto Perfezionamento di Santa Cecilia sotto la guida di G.
     Alexander Lonquich, Andrzej Jasiński e composizione               Sollima, e nel 2017 vince il posto per il Postgraduate presso
     con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso        l’Universität Art Mozarteum di Salisburgo con E. Bronzi.
     Pianistico Internazionale di Pescara 1998 e il terzo premio
     al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau 2000. Si                 DARIO SAVRON si è esibito in Europa, Argentina, Australia,
     è esibito come solista e camerista nelle più importanti           Canada e USA sia come solista che con gruppi da camera e
     istituzioni concertistiche e Festival italiani, e poi in tutta    in orchestre fra cui la Royal Concertgebouw di Amsterdam,
     Europa, Stati Uniti, Canada, Colombia e numerosi paesi            la Radio Kamerorkest Olandese, l’Orchestra del Teatro
     asiatici. Il suo repertorio abbraccia tre secoli di musica e si   dell’Opera di Roma, l’Arena di Verona, il Divertimento
     focalizza sulla musica degli ultimi cento anni. È il pianista     Ensemble, l’Ex Novo Ensemble, e altri. È risultato vincitore
     dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si esibisce nei      di concorsi internazionali e nazionali e ha partecipato alla
     principali Festival italiani ed esteri presentando spesso         registrazione di numerose incisioni (tra le altre per la RAI,
     prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando           EBS, Stradivarius). Ha inoltre realizzato numerose prime
     con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman,            esecuzioni di autori come Chin, Cori, Donatoni, Fedele,
     David Lang, James MacMillan, Gavin Bryars, Luca                   Nieder, Sciarrino e Solbiati. Ha tenuto masterclass e corsi di
     Francesconi, Ivan Fedele. Con Sentieri Selvaggi è di              perfezionamento presso conservatori e università in Europa,
     recente pubblicazione il CD “Le sette stelle”, per Deutsche       Australia, Canada e negli USA e viene invitato come giurato
     Grammophon. Suona in duo con Cristina Zavalloni, con la           in concorsi internazionali. Le sue composizioni sono state
     quale ha debuttato nel 2010 alla Carnegie Hall di New York.       eseguite in Europa, Canada, USA e sono edite da Nuova
     Suona con Danusha Waskiewicz, con la quale registra               Stradivarius, Milano. Ha inoltre composto e realizzato
     per Decca, e in duo pianistico con Emanuele Arciuli, con          musiche per film. È docente di strumenti a percussione
     il quale affronta il repertorio del ‘900 e contemporaneo.         presso il Conservatorio di Bari.
     È il pianista di “Solo Goldberg Improvisation”, con Virgilio
     Sieni. Insegna al Conservatorio di Milano.                        MARUTA STARAVOITAVA nata in Bielorussia, la flautista
                                                                       Maruta Staravoitava abita attualmente a Colonia. Il suo
     MICHELE MARCO ROSSI classe 1989, ha già in repertorio             repertorio spazia dal barocco alla musica contemporanea,
     prime esecuzioni e collaborazioni che spaziano dalle              con particolare attenzione al lavoro con compositori
     nuove generazioni di compositori emergenti alle grandi            viventi. Fa parte dell’ensemble svizzero Inverspace e

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                                                                   a qualche estetica musicale dominante della creazione
dell’Experimental Ensemble di Friburgo (Germania). Si è            musicale contemporanea, ma deriva nel suo secolo da un
esibita in diversi ensemble, quali il Contrechamps di Ginevra,     dialogo con altre forme d’arte e da un’estrema apertura
il Contempoartensemble di Firenze, l’Ensemble Musikfabrik          mentale nei territori dell’intelletto, della scienza e del
e l’Ensemble Garage di Colonia, oltre all’orchestra di Santa       sociale. Quest’alterità si combina con l’innovazione quando
Cecilia di Roma. Ha collaborato con i direttori Pierre Boulez,     include l’elettronica, il video, le macchine, gli automi o
Antonio Pappano, Beat Furrer e Jonathan Nott. Nel 2016             i robot nelle sue performance. Aperghis lavora a stretto
ha partecipato alla produzione dell’opera Prometeo di Luigi        contatto con il gruppo di interpreti, i quali diventano del
Nono al Teatro di Lucerna, sotto la direzione di Clemens           tutto parte del processo creativo. Sono commedianti (Édith
                                                                   Scob, Michael Lonsdale, Valérie Dréville, Jos Houben),
Heil. Maruta si esibisce spesso sia in veste di solista che
                                                                   musicisti (Jean-Pierre Drouet, Richard Dubelski, Geneviève
come musicista da camera in festival come Wien Modern,             Strosser, Nicolas Hodges, Uli Fussenegger) o cantanti
Warsaw Autumn, Lucerne Festival, Davos Festival, Maggio            (Martine Viard, Donatienne Michel-Dansac, Lionel Peintre).
Musicale Fiorentino, Borealis Festival, Tage der Neue Musik        Dagli anni novanta ha condiviso nuove collaborazioni
di Graz, Salzburg Biennale e nella stagione concertistica          artistiche con la danza (Johanne Saunier, Anne Teresa De
per giovani artisti al Royal Opera House Covent Garden di          Keersmaeker) e le arti visive (Daniel Lévy, Kurt D’Haeseleer,
Londra. In qualità di insegnante, Maruta ha tenuto molte           Hans Op de Beeck). I principali ensemble europei di
masterclass di composizione e di flauto all’Università             musica contemporanea hanno sviluppato un rapporto di
statale bielorussa di cultura e arte (Minsk), all’Università       lavoro con Aperghis attraverso regolari commissioni che
                                                                   fanno ora parte del loro repertorio (Ictus, Klangforum Wien,
delle Filippine – College of Music (Manila), presso il Centro
                                                                   Remix, Musikfabrik, Ensemble Modern, Intercontemporain,
di musica elettroacustica del Conservatorio Čajkovskij             Vocalsolisten, the SWR Choir). Recentemente Georges
di Mosca e alla Scuola di musica e belle arti del Paraná           Aperghis ha ricevuto il Mauricio Kagel Prize nel 2011 e il
(Brasile). I suoi concerti sono stati trasmessi su Radio           Leone d’Oro alla Carriera - Biennale Musica di Venezia nel
Poland, Westdeutsche Rundfunk e Bayerische Rundfunk.               2015. Il premio « Frontiers of Knowledge » della Fondazione
Ha registrato Folk Songs (2014) con l’Ensemble Experimental        BBVA è stato assegnato a Georges Aperghis nel 2016 per
presso l’Experimental Studio della SWR di Friburgo, Lo spazio      la categoria Musica Contemporanea.
apparente (2013) con il compositore Maurilio Cacciatore e
Fremde Zet addendum con l’ensemble MOCKBA.                         MAURILIO CACCIATORE La musica di Maurilio Cacciatore
                                                                   tenta di coniugare gli strumenti acustici con i mezzi
                                                                   della musica digitale per mezzo della programmazione
                                                                   informatica e dell’uso di oggetti elettromeccanici. Ne
                                                                   consegue una texture sonora complessa, multi-strato, ai
- COMPOSITORI -                                                    cui estremi operano gli strumenti classici e l’elettronica
                                                                   pura ma che nel mezzo si avvale di sonorità ibride
GEORGES APERGHIS è nato ad Atene nel 1945. Vive e                  associate a tecniche di esecuzione non convenzionali.
lavora a Parigi dal 1963. Il suo lavoro è particolarmente          Aldilà degli schemi di spazializzazione standard, i setup
caratterizzato da un’indagine sui linguaggi e il significato. Le   di Maurilio Cacciatore esplorano soluzioni non codificate
sue composizioni, sia strumentali, che vocali o per il teatro,     e integrano in maniera creativa hardware, algoritmi e
esplorano i confini dell’intellegibile con il gusto di creare      contenuti musicali eterogenei. La dimensione teatrale degli
tracce contorte che gli permettono di mantenere attivo             allestimenti e l’integrazione sul palco tra musica e aspetti
l’ascoltatore (emergono storie ma sono improvvisamente             visuali nasce dalla riflessione nelle partiture di un gioco pari
confutate). La musica di Aperghis non è strettamente legata        tra le risorse in campo. Allievo di Fabio Cifariello Ciardi e

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     Ivan Fedele, Maurilio Cacciatore ha studiato con brillanti         presentato in prima mondiale Capt-Actions (per quartetto
     risultati in Italia, Svezia e Francia ed è in PhD agli studi       d’archi, accordéon e dispositivo elettronico) che utilizza
     di Musica Elettronica di Basilea e all’Università Cattolica        per la prima volta un nuovo sistema di “capteurs” i quali
     di Porto. È stato compositore in residenza negli studi             sono in grado di inviare al computer i dati del profilo di un
     dell’Ircam, dello ZKM, della Muse en Circuit di Parigi e degli     gesto strumentale e di farlo “interpretare”, in tempo reale,
     Elektronisches Studio di Basilea. Insegna Composizione             secondo modelli di trasformazione del suono predisposti
     Musicale Elettroacustica al Conservatorio “A. Steffani” di         dal compositore. Questa nuova tecnologia, messa a
     Castelfranco Veneto. Nel 2013 è stato invitato ai simposi di       punto da Thierry Coduys negli studi della “Kitchen” di
     Musica elettronica di Perth (Australia) e Seoul (Sud Corea),       Parigi, apre prospettive d’invenzione finora inesplorate.
     dove poi è stato invitato nuovamente l’anno successivo             Il catalogo di Ivan Fedele comprende quasi duecento
     come compositore. Nel 2010 ha ricevuto il Premio “Goffredo         titoli ai quali si è aggiunto Antigone, opera commissionata
     Petrassi” della Presidenza della Repubblica Italiana. La           dal Teatro Comunale di Firenze per l’apertura del Maggio
     sua musica è eseguita da solisti e Istituzioni di prim’ordine      Fiorentino 2007, che è stata insignita del XXVII Premio
     come: Orchestra Filarmonica di Radio France, Orchestra             “Franco Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali Italiani
     Nazionale della Lorena, Orchestra dei Pomeriggi Musicali           come migliore “novità assoluta” del 2007. Oltre a numerosi
     di Milano, Ensemble Intercontemporain, Ensemble Hanatsu            lavori da camera, molte sono le composizioni per orchestra
     Miroir, Ensemble Linea, Ensemble Proxima Centauri,                 sola, con strumento concertante o sinfonico-vocali di cui
     Kammerorchester Basel, Ensemble Phoenix Basel,                     En archè, 33 noms (Commissione del Teatro alla Scala di
     Ensemble Aleph, Ensemble L’arsenale, Ensemble Algoritmo,           Milano) e La pierre et l’étang (…les temps…), Air on Air sono le
     Ensemble Sentieri Selvaggi, Contempoartensemble,                   più recenti. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da
     Ensemble Accroche Note, Ensemble Modern, Coro Les                  Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Pappano,
     Cris de Paris, Coro Voix de Stras’. Nel 2008 è stato co-           Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophé ed
     fondatore dell’Ensemble L’Imaginaire (Strasburgo). La sua          eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di
     attività come compositore, ricercatore e docente lo porta          Berlino, Chicago Symphony Orchestra, SWR di Stoccarda,
     a lavorare regolarmente in Europa, Asia, Nord America,             National de France, National de Lyon, Orchestra Sinfonica
     Australia e Africa. La sua musica è pubblicata dalle Edizioni      di Varsavia, OSN della RAI, Orchestra dell’Accademia
     Suvini Zerboni - Sugarmusic S.p.A., Milano.                        Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Intercontemporain,
                                                                        London Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc. Animus Anima
     IVAN FEDELE nato a Lecce nel 1953, ha compiuto gli                 (CD Stradivarius STR 33629) ha ricevuto da “Le Monde
     studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di        de la Musique” lo “Choc de la Musique 2003” mentre a
     composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Suoi         Maja (CD L’Empreinte Digitale ED 13198) è stato attribuito il
     docenti alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Milano        ”Coup de Coeur 2004” dall’ “Académie Charles Cros”. Nel
     sono stati, tra gli altri, E. Paci, L. Geymonat, R. Mangione e     2007 Mixtim (CD Stradivarius 33717) ha vinto l’undicesima
     R. Cantoni. Figlio di un matematico, deve all’insegnamento         edizione del Premio del Disco Amadeus nella categoria
     del padre la passione per questa disciplina che lo                 contemporanea. Il CD monografico a lui dedicato
     accompagnerà in diverse importanti ricerche compositive            dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Mosaïque
     come, per esempio, l’approfondimento e l’applicazione del          (CD Stradivarius STR 33850), comprende tutte le sue
     concetto di “spazializzazione” (Duo en résonance, Ali di Cantor,   composizioni concertanti con violino solista interpretate
     Donacis Ambra), la formulazione di una “libreria” di procedure     da Francesco D’Orazio. Il CD/DVD che raccoglie l’intera
     creative e la definizione di un prototipo di “sintetizzatore       opera pianistica eseguita da Ciro Longobardi (Cd Limen
     granulare” usato nella realizzazione della parte elettronica       CDVD004C004) ha ricevuto nel 2011 lo Speciale Premio
     di Richiamo (per ottoni, percussioni e dispositivo informatico     della Critica/Classica della rivista Musica & Dischi. Ivan
     - Ircam 1993). Nell’aprile 2005, all’Arsenale di Metz è stato      Fedele svolge anche un’intensa attività didattica che lo ha

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FESTIVALPONTINODIMUSICA                        INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019

visto presente in importanti istituzioni come l’Università di       della selezione indetta dall’Interensemble di Padova ed
Harvard, l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’IRCAM           eseguito in concerto all’interno del Festival “A Minimal
di Parigi, l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia            View - Music and Arts” (giugno 2017). Le sue composizioni
Chopin di Varsavia, il Centre Acanthes di Avignone, il CNSM         sono state eseguite da Tosiya Suzuki, Grittani&Zaccaria
di Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori         Duo, New Made Ensemble e presentate per il “Bif&st 2017
di Milano, Bologna e Torino. Nel 2000 è stato insignito             Bari International Film Festival” presso il Teatro Petruzzelli
dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di            di Bari, nel settembre 2016 presso la Biblioteca Musical
“Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts”. Nel 2005            Víctor Espinós di Madrid per l’Associazione Internazionale
è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa                 di Lingua, Cultura e Ricerca DICUNT in collaborazione
Cecilia, Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano         con l’Universidad Complutense di Madrid e l’Accademia
gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito            di Belle Arti di Bari, nel marzo 2018 all’interno del
dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso la            Festival 5 Giornate promosso da Tema e Centro Musica
stessa Accademia. Dal 2009 al 2011 è stato direttore                Contemporanea presso il Museo del Novecento (Milano),
artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Il         dal Duo pianistico Tecla Argentieri-Matteo Notarnicola
Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha           presso il Philharmonic Conservatory of Patras (ottobre
nominato Ivan Fedele direttore artistico del Settore Musica         2018, Patrasso, Grecia) e presso la Dar Es Salaam Nyerere
per il quinquiennio 2012-2016, incarico che gli è stato             Conference Hall, Tanzania (novembre 2018), Festival Time
riconfermato fino al 2019. Nel 2016 la Fondation de France          Zones (novembre 2018, Bari), dal Duo chitarristico Atzori
gli ha conferito il Prix International “Arthur Honegger”, per       Brunini presso la Biblioteca Musicale A. Della Corte, Villa
l’insieme della sua opera.                                          della Tesoriera, per l’Associazione Erremusica (dicembre
                                                                    2018). Nel 2018 fonda a Bari il Six Memos Ensemble, di
CARMEN FIZZAROTTI ha conseguito il Diploma                          cui è direttrice artistica, incentrato sulla performance e la
accademico in Pianoforte (2014) e il Diploma accademico             diffusione di Musica Contemporanea.
di II livello in Musica da Camera con una tesi sul Trio di
Ligeti col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio       ATTILIO FORESTA MARTIN si è diplomato in composizione
“N. Piccinni” di Bari (2016). Inizia gli studi di Composizione      con Claudio Perugini al Conservatorio “A. Casella” di
con Roberto Andreoni presso il Conservatorio “N.                    L’Aquila e ha seguito corsi e masterclass con M. D’Amico,
Piccinni” di Bari, prosegue con Federico Gardella presso            A. Solbiati, F. Antonioni, I. Fedele, L. Lombardi, F. Vacchi e
il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli e attualmente con            T. Tulev. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia,
Alessandro Solbiati presso il Conservatorio “G. Verdi”              Stati Uniti e Francia. È attivo anche come compositore
di Milano. Partecipa a masterclass di Composizione di               di colonne sonore e collabora come giornalista per la
Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Diana Rotaru, Marco                 redazione di Radio3 Suite.
Stroppa, ai Corsi di Composizione tenuti da Alessandro
Solbiati per la Fondazione Campus Internazionale di                 TOSHIO HOSOKAWA è nato a Hiroshima il 23 ottobre 1955.
Musica (Sermoneta, giugno/luglio 2017 e 2018) e per il              Dopo aver studiato pianoforte e composizione a Tokyo, nel
Festival di Bellagio e del Lago di Como (Bellagio, ottobre          1976 si è trasferito a Berlino per studiare composizione
2017). Il suo Terminal Hurt/Terminal Longing (Kentridge’s Tree) è   con Isang Yun presso l’Universität der Künste. In seguito
risultato vincitore della call for scores “Fall 2018” indetta       ha proseguito i suoi studi con Klaus Huber alla Hochschule
dal NODUS Ensemble e suonato all’interno della NODUS                für Musik di Friburgo, dal 1983 al 1986. Nel 1980 ha
2018 Fall Concert Series, FIU (Florida International                partecipato per la prima volta ai Ferienkurse für Neue Musik
University) Miami Beach Urban Studios (Miami, dicembre              di Darmstadt dove, dal 1990, è stato regolarmente invitato
2018). Il suo Luminous Breath per flauto e pianoforte, edito        come docente. Negli anni seguenti la sua reputazione
da Edizioni Musicali Sconfinarte, è risultato tra i vincitori       come compositore ha continuato ad aumentare all’interno

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FESTIVALPONTINODIMUSICA                       INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019

     della scena musicale contemporanea, ricevendo numerose            quell’occasione verrà rieseguito in Francia. Nel 2019 vince
     commissioni. Dal 1989 al 1998 Toshio Hosokawa è                   il Concorso Europeo di Composizione della GAM di Milano
     stato Direttore Artistico e organizzatore dell’Akiyoshidai        indetto dal M° Marcello Abbado.
     International Contemporary Music Seminar and Festival a
     Yamaguchi, di cui è stato co-fondatore. Dal 2011 è Direttore      VALERIO SANNICANDRO si pone all’attenzione del mondo
     Artistico del Takefu International Music Festival che si          musicale nel 2000 quando, non ancora trentenne, vince il
     svolge ogni anno in Giappone, nel Fukui. È stato, inoltre,        Kranichsteiner Musikpreis dei Darmstädter Ferienkurse.
     nominato “guest professor” al Tokyo College of Music              Lavora quindi all’Ircam focalizzando la sua attenzione
     nel 2004. Toshio Hosokawa vive a Nagano (Giappone) e              sull’aspetto dello spazio e della spazializzazione, da cui
     Mainz (Germania); le sue composizioni includono lavori per        nasce Lus lucis (2006/07) per due ensemble disposti in
     orchestra, per solisti e orchestra, musica da camera, film        due distinte sale da concerto. Da allora il suo interesse
     music e lavori dedicati a strumenti tradizionali giapponesi.      principale è stato l’integrazione del parametro spazio sia
     L’influenza della musica occidentale - da Schubert a              nella musica acustica sia in quella mista, come testimonia
     Webern - e della musica tradizionale giapponese sono              la sua produzione successiva che è proseguita in altri studi
     elementi centrali nelle sue composizioni; Hosokawa                di produzione elettroacustica, tra cui l’Experimentalstudio
     considera il processo compositivo come istintivamente             di Freiburg e lo ZKM di Karlsruhe. Nel 2014 consegue un
     associato alla concezione del Buddhismo Zen e alla sua            dottorato di ricerca (PhD) alla Technische Universität di
     interpretazione simbolica della natura. Toshio Hosokawa           Berlino, ed è stato invitato per conferenze e seminari in
     ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il primo      Università in Germania, Giappone e Francia. I suoi lavori sono
     premio al concorso di composizione per il centesimo               stati eseguiti in Europa, Giappone, Corea, USA e Canada,
     anniversario dei Berliner Philharmoniker (1982), l’Arion          ricevendo commissioni dai Darmstädter Ferienkurse,
     Music Prize (1984), il Kyoto Music Prize (1988) e il              Bayerische Staatsoper, Donaueschinger Musiktage,
     Rheingau Music Prize (1998). Nel 2001 è stato nominato            Ircam, GRM, Biennale di Venezia. È stato compositore in
     membro dell’Akademie der Künste di Berlino e, sempre a            residenza alla Villa Kujoyama (Kyoto, Giappone) su invito
     Berlino, nel 2006/07 e 2008/09 ha intrapreso un periodo di        del Ministero della Cultura Francese, dove ha fondato
     ricerca presso il Wissenschaftskolleg. È stato Composer in        l’Ensemble Kujoyama; Affiliated Fellow (2013) presso la
     Residence alla Biennale di Venezia (1995, 2001) e presso          American Academy in Rome. Vincitore del premio Musica
     la Tokyo Symphony Orchestra (1998-2007), l’International          Viva di München (2002 e 2012), nel 2014 gli è stato conferito
     Music Festival di Lucerna (2000), Musica viva a Monaco            il Claudio-Abbado-Kompositionspreis dall’Accademia
     (2001), Musica nova a Helsinki (2003), Warsaw Autumn              della Filarmonica di Berlino. Tra i progetti più recenti Lus
     (2005, 2007) e altri. È stato, inoltre, Direttore Artistico del   lucis (2006/07), Forces motrices (2010) per orchestra e live-
     Suntori Hall International Program for Music Composition          electronics, il ciclo di composizioni A Book of... (2006, 2008,
     dal 2012 al 2015.                                                 2012, 2015) e Finesterrae (2016). Un CD (Chamber Music
                                                                       TLS 105) diretto dall’autore è stato prodotto dalla Telos
     MARIANO RUSSO (1998) si diploma al Liceo Musicale                 Records, per la WERGO Lus lucis e Sonnet X (WER 20642)
     di Omegna (VB) con un punteggio di 100/100esimi.                  per tuba e live electronics. Come direttore ha esordito
     Si iscrive poi alla facoltà di Scienze dei Beni Culturali         con la prima esecuzione e alla produzione di Hoch-Zeiten
     dell’Università Statale di Milano e a quella di Composizione      di Karlheinz Stockhausen a Colonia con l’orchestra della
     presso il Conservatorio “G. Verdi” della stessa città:            WDR, ha diretto vari ensemble in Germania e Giappone
     sta ancora frequentando, con ottimi risultati, entrambi i         tra cui l’Ensemble Arcipelago, di cui è fondatore e direttore
     corsi. È stato selezionato, nella masterclass tenuta l’anno       artistico. I suoi lavori sono pubblicati dalle Edizioni Suvini
     scorso a Sermoneta dal M° Solbiati, per scrivere questo           Zerboni - Sugarmusic S.p.A., Milano.
     duo per il Festival Pontino, mentre il brano composto in

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