DI MUSICA 55 - Campus Internazionale di ...
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CAMPUS FONDAZIONE INTERNAZIONALE ROFFREDO DI MUSICA CAETANI Fondazione onlus 55 FESTIVAL PONTINO DI MUSICA 2 0 1 9
CAMPUS FONDAZIONE INTERNAZIONALE ROFFREDO DI MUSICA CAETANI Fondazione onlus 55 FESTIVAL PONTINO DI MUSICA 2 0 1 9
• 30 giugno ore 19,30 Circolo Cittadino Sante Palumbo • 14 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova CALENDARIO CONCERTI 2019 Latina. Ivos Margoni, violino - Giulia Loperfido, Priverno. Liza Ferschtman, violino - Jennifer Stumm, pianoforte viola - Giovanni Gnocchi, violoncello • Incontri Internazionali di Musica Contemporanea • 15 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani Scuderie Castello Caetani Sermoneta Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di 1 luglio ore 21,00 - 2 luglio ore 21,00 Mirela Vedeva - Franco Petracchi Syntax Ensemble - Pasquale Corrado, direttore • 18 luglio ore 20,30 Chiostro Abbazia di Valvisciolo • 3 luglio ore 18,00 Scuderie Castello Caetani Sermoneta. Duo Marsia Sermoneta. Concerto dei vincitori concorso C. Cicala • 20 luglio ore 21,00 Castello Caetani Sermoneta. • 4 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani Madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa. De labyrintho Sermoneta. Concerto inaugurale dell’Associazione Sandro Cappelletto, voce narrante - Walter Testolin, Riccardo Cerocchi direttore • 6 luglio ore 21,00 Circolo Cittadino Sante Palumbo • 21 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova Latina. Matteo Rocchi, viola - Ludovica Vincenti, Priverno. Campus Orchestra - Giovanni Gnocchi, pianoforte violoncello - Daniele Agiman, direttore • 7 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova • 22 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani Priverno. Gianluca Littera, harmonica - Fabio Gorlier, Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di pianoforte Giovanni Gnocchi • 9 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani • 25 luglio ore 21,00 Chiostro di Sant’Oliva Cori Sermoneta. Workshop di composizione a cura di Duo Mateaux Alessandro Solbiati. Michele Marco Rossi, violoncello • 27 luglio ore 21,00 Castello Caetani Sermoneta Riccardo Acciarino, clarinetto - Umberto Ruboni, Mario Caroli, flauto - Akiko Iwase, pianoforte pianoforte • 28 luglio ore 19,30 Infermeria Abbazia di Fossanova • 10 luglio ore 21,00 Circolo Cittadino Sante Palumbo Priverno. Quartetto Felix Latina. Claude Delangle, sassofono - Odile Catelin- Delangle, pianoforte - partecipano Stefano Nanni, • 29 luglio ore 21,00 Chiostro Abbazia di Valvisciolo Matteo Di Prospero e Bianca Fiorito Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di Corrado Rojac • 12 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di • 30 luglio ore 21,00 Scuderie Castello Caetani Jennifer Stumm - Liza Ferschtman Sermoneta. Giovani Artisti dal mondo a cura di Mario Caroli • 13 luglio ore 21,00 Castello Caetani Sermoneta. Liza Ferschtman, violino - Jennifer • 31 luglio ore 21,00 Tenuta San Pietro Cori Stumm, viola - Roberto Paruzzo, pianoforte JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Simone Genuini, direttore Su RADIOLUNA Buongiorno, Festival!
È con gioia che presentiamo questa nuova edizione del loro presenza e che ci accompagneranno in questo ultimo tratto Festival Pontino. Dico con gioia perché la progressiva che ci separa dal Cinquantenario del Campus, anniversario che riduzione di risorse pubbliche sta rendendo ogni anno più cadrà il prossimo anno e ci chiama ad un rinnovato impegno difficile la realizzazione dei grandi festival comprensoriali nell’interesse della cultura musicale e dello sviluppo umano e qual è, per durata ed estensione, il Pontino. Solo pochi mesi fa culturale di questo territorio. non eravamo sicuri di riuscire; poi è arrivato lo scatto di fiducia Grazie infine all’autore della copertina, artista sermonetano, che di cui avevamo bisogno e grazie al prezioso contributo della BSP rafforza il legame del Festival Pontino con la città che ne è il Pharmaceuticals, ai consigli e ai suggerimenti di Aldo e Anna cuore pulsante. Maria Braca - che sarebbe molto riduttivo definire solo sponsor - abbiamo riacquistato l’ottimismo. Elisa Cerocchi È per questo motivo che, se è consuetudine ringraziare alla fine, Presidente Fondazione Campus Internazionale di Musica oggi sento di dover invertire lo schema, esprimendo da subito la mia riconoscenza e quella dei soci del Campus alla famiglia Braca e a quanti in una gara virtuosa ci hanno permesso di superare l’impasse e dare alla luce questo Festival. Grazie alla Fondazione Roffredo Caetani, e al suo Presidente, che, oltre ad ospitarci nel magnifico Castello di Sermoneta, quest’anno contribuisce finanziariamente alla realizzazione dei Corsi e del Festival; agli Enti sovventori: il Mibac e la Regione Lazio; ai Comuni di Latina, Sermoneta, Priverno e Cori, alle aziende che ci sono vicine, a coloro che hanno voluto contribuire con borse di studio, a tutti i sostenitori che hanno a cuore il destino del Festival Pontino. Desidero esprimere un segno di gratitudine ai ragazzi che hanno aderito all’Associazione giovanile nata su iniziativa del Campus, per aver voluto dedicarla a mio padre: spero vorranno fecondare il Campus e il Festival con la fresca intelligenza e l’entusiasmo appassionato che li contraddistingue. Grazie ai consulenti artistici, ai soci e ai collaboratori che condividono la fatica della programmazione e le sfide contingenti; agli artisti e ai docenti che parteciperanno, e a quanti ci aiutano per il solo piacere di scrivere con noi la storia del Festival. Un Festival che ha una sua tradizione su cui pure s’innervano ogni anno elementi di novità; che guarda ai giovani e ai giovanissimi che oggi lo riconoscono come luogo formativo ma anche spazio professionalizzante in cui finalmente mettere in luce il loro talento e la loro creatività. Nelle pagine che seguono si potrà apprezzare questa linea ideale che dal 30 giugno al 31 luglio li vede protagonisti accanto a grandi Maestri che ci onorano con la
E ccoci anche quest’anno a presentare il 55° Festival Pontino di Musica: potrà sembrare un rituale scontato e ripetitivo ma non lo è affatto. In questi tempi non semplici per le attività culturali tutte (e della musica da camera e contemporanea in particolare) riuscire per la cinquantacinquesima volta a varare un programma musicale di qualità per la comunità pontina non era facile né tantomeno scontato. Il Campus Internazionale di Musica ci è riuscito brillantemente e anche quest’anno offrirà ai suoi affezionati sostenitori e a tutti gli amanti della buona musica un programma denso di belle serate con un occhio di riguardo per i giovani artisti che sono il futuro della musica. In un mondo musicale, anche quello della musica cosiddetta “colta”, in cui si tende sempre più alla grande spettacolarizzazione e alla costruzione di “eventi” con star internazionali e soprattutto mediatiche, il certosino lavoro del Campus nel trovare tra le giovani generazioni musicisti promettenti per dar loro la possibilità di esprimersi e di farsi conoscere va lodato e soprattutto incoraggiato e sostenuto. La Fondazione Roffredo Caetani, proseguendo in una tradizione che è nata con lo stesso Campus e con le sue prime rassegne, ha voluto ancora una volta essere non solo a parole al suo fianco e mi auguro che sempre più le istituzioni pubbliche e le realtà economiche e sociali private comprendano il valore che questa istituzione e le rassegne che essa organizza hanno per le popolazioni pontine per le quali non vi sono altri momenti musicali di tale qualità e importanza. Godiamoci quindi anche questo Festival 2019 anche perché lo stesso non solo ci farà ascoltare buona musica ma ci porterà all’interno di splendidi monumenti e luoghi storici delle nostre città. Fernando Falconi Fuga di Bach Tommaso Agnoni Presidente Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta onlus Qualità primaria di ogni dipinto è la sua scrittura, anche se nascosta. In Falconi è rivelata ma assume subito qualità specifica di fluente tessitura di calligrafiche strisce di colore che s’intersecano per ampie curve in labirintici grovigli, senza inizio né fine. Assimilando l’autore ad un anti Arianna, nasconde il bandolo della matassa. Sono curve ondeggianti che serpeggiano sulla superficie senza mai soffocarla, bensì tutt’al più accarezzarla, per farla sensualmente risuonare. Guglielmo Gigliotti
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 Lunedì 1 Luglio ore 21,00 Sermoneta Scuderie Castello Caetani Valerio Sannicandro Corps/Riens (2015) per voce femminile e ensemble su testi di Benoît Gréan (8’) ** Attilio Foresta Martin Carceri d’invenzione (2019) per clarinetto basso e vibrafono (5’ca.)* Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati Maurilio Cacciatore Vit_Vite_Evit (2015 - rev. 2019) per flauto, clarinetto, vibrafono, pianoforte, violino, violoncello (12’)* Mariano Russo Polifonia (2019) per flauto e violino (5’ca.)* Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati * Prima esecuzione assoluta Georges Aperghis ** Prima esecuzione italiana La nuit en tête (2000) per soprano e sei strumenti (13’) Martedì 2 Luglio ore 17,00 Sermoneta Palazzo Caetani Incontro di studio: Sintassi del sentire coordina Federico Gardella Prendendo spunto dai due concerti che il Syntax Ensemble terrà del discorso musicale) è uno dei temi su cui i musicisti delle all’interno del Festival Pontino di Musica, la Tavola Rotonda ultime generazioni hanno più riflettuto, giungendo spesso a degli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea verterà, risultati di straordinario interesse. A Sermoneta ne discuteranno quest’anno, sul concetto di “sintassi”. Momento centrale del compositori, interpreti e musicologi per provare a immaginare pensiero compositivo, la sintassi (quell’invisibile “energia” oggi quali strade potrà percorrere la musica di domani. che, in un certo senso, crea connessioni tra gli elementi 6
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 Martedì 2 Luglio ore 21,00 Sermoneta Scuderie Castello Caetani Daniela Terranova Blue over Blue (2019) per flauto, clarinetto, percussioni, pianoforte, violino, violoncello (10’) Carmen Fizzarotti Wherever it Grows (2019) per violoncello e pianoforte (5’ ca.)* Autore segnalato nel corso di composizione di Alessandro Solbiati Toshio Hosokawa Slow Dance (1996) per flauto, clarinetto, percussioni, pianoforte, violino, violoncello (12’) Ivan Fedele Haru Haiku (2015) per soprano, clarinetto basso, violoncello e percussioni, su poesie haiku giapponesi (18’) ** Syntax Ensemble Valentina Coladonato voce Maruta Staravoitava flauto Marco Ignoti clarinetto Dario Savron percussioni Andrea Rebaudengo pianoforte Francesco D’Orazio violino Michele Marco Rossi violoncello Pasquale Corrado direttore Maurilio Cacciatore coordinamento * Prima esecuzione assoluta ** Prima esecuzione italiana 7
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 VALERIO SANNICANDRO Corps/Riens e misteriosa, che si carica gradualmente di un’espressività Sebbene proveniente da altre ragioni espressive e inquietante, per arrivare, nel finale, al culmine del linguistiche, l’incontro con il testo di Benoît Gréant Corps disorientamento. Gli stessi strumenti tecnici ed espressivi et riens mi ha suggerito subito un tema che avevo già che realizzano la simmetria sono quelli che conducono incontrato in passato, nella cultura buddhista giapponese: l’ascoltatore a perdersi e a mettere in discussione il senso “I corpi nascono nel mezzo del vuoto”. Parafrasando stesso dell’ascolto. (Attilio Foresta Martin) un verso di un testo di Hagakure, la contrapposizione tra il materiale e l’immateriale è stata un catalizzatore per MAURILIO CACCIATORE Vit_Vite_Evit questa composizione. Ancora una volta, tratto la vocalità Il gioco di parole che forma il titolo contiene i significati che con una tecnica tra il cantare e l’espirazione esagerata, muovono le leve principali di questo lavoro. Il concerto che che conferisce alla linea vocale una drammaticità e - non ospitò la creazione della sua prima versione faceva parte ultima - un’espressività “composta” e quindi indicata delle iniziative di “Expo in Città” e mi fu chiesto di legare nella partitura. Il testo poetico viene - grazie alla musica - il brano a un argomento riferente ai topic dell’Esposizione “ripensato”: alcuni frammenti vengono messi in relazione Universale di Milano 2015. Il significato dell’albero della secondo una ragione non legata all’ordine temporale (della vite è ricco di storia e precedenti, e personalmente mi lettura, del testo) ma a un processo di “reminiscenza” tutto affascina per la modularità dei tralci, degli acini, per gli interno al lettore, o a un lettore modello. La composizione elementi modulari che si ripetono copiosamente. La è stata scritta per l’Ensemble Kujoyama, un gruppo vite è l’albero della vita; la vite ci dà il vino, dove la vita giapponese basato a Kyoto, che ho fondato nel 2010 e a (a volte) si annega. “Vite”: in francese vuol dire “veloce” cui sono profondamente legato da una bellissima amicizia. e questo brano è fatto di passaggi rapidi e tante note. (Valerio Sannicandro) Tante come gli acini d’uva che formano i grappoli. “Evit”: l’anagramma (nella tecnica di scrittura musicale si direbbe ATTILIO FORESTA MARTIN Carceri d’invenzione in questo caso l’interpolazione) della parola “vite” forma Carceri d’invenzione si ispira all’omonima serie di incisioni di questa parola, con le conseguenze nella costituzione Piranesi, che egli stesso definì “Invenzioni capricciose di della forma che il suo significato porta. Nel mio brano di carceri”. Così come nelle Carceri di Piranesi l’osservatore è fine 2014 Frammenti senza cornice, vari spezzoni di musica ingannato da una prospettiva sfuggente e contraddittoria, trovavano inconsapevolmente un posto all’interno di un in questa composizione l’ascoltatore percorre un labirinto progetto formale che si piegava sotto il suo stesso peso. In fatto di illusioni e false simmetrie: una serie di gesti e questa nuova creazione avviene il contrario: la forma è una figure musicali costruiscono, con rigoroso equilibrio, una prigione e i materiali, sia che vengano esplorati sia che non razionalità che viene poi tradita o scambiata per una nuova abbiano finito di completare il loro percorso, si adattano illusione geometrica. Il brano inizia con un’atmosfera statica a una forma decisa da me a priori. Si tratta sempre 9
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 di un lavoro su frammenti eterogenei ma l’approccio con la volontà cosciente. È necessario comprenderlo nel compositivo è qui antitetico. Se nel brano precedente la senso che si attribuisce anche a una melodia che ti entra musica allargava la sua azione per forza centrifuga, adesso in testa o si intestardisce: insistente, ossessiva, come un è un’azione centripeta a costituire l’asse di lettura del brano dolore lancinante nel corpo. La Nuit en tête, secondo le parole parallelamente allo scorrere del tempo. Il centro di questo di Georges Aperghis – tutte le citazioni che seguono tra vortice è il pianoforte, che sia sonoramente sia visualmente virgolette rimandano a sue dichiarazioni annotate nel corso prenderà man mano tutta la scena. (Maurilio Cacciatore) di una conversazione del 22 gennaio 2002 –, sono degli «agglomerati di sensazioni»: «giochi infantili», «processioni MARIANO RUSSO Polifonia notturne», «stati d’animo furtivi». E questi agglomerati sono Polifonia. Già il nome del brano costituisce un ossimoro mobili («come le sabbie mobili»), trasportati da un’armonia con l’organico utilizzato, consistente in due strumenti a sua volta «glissante» tra «accordi conosciuti» e quarti di monodici (il flauto e il violino). Essi compiranno una lunga tono che le conferiscono delle strane iridazioni. Di fatto, per trasformazione, a tratti molto graduale e a tratti drastica, nel lui sono i microintervalli a creare la luminosità, pur flebile e corso della quale svilupperanno una “loro” polifonia, fatta notturna che sia, mentre gli accordi identificabili restano di timbri e registri diversi che si sovrappongono (prima) e di «opachi». È l’iscrizione, ribadisce, di un’intensa «energia», unisoni che si allargano (poi). Tutto nascerà da un semplice di una «trepidazione permanente, ma come soffocata gesto di tre note, che parte dal flauto e si sviluppa nel nell’oscurità». (Peter Szendy) violino: un seme generatore, quasi un embrione: da qui la didascalia evocativa nascosta nell’indicazione agogica DANIELA TERRANOVA Blue over Blue “embrionale”. (Mariano Russo) Come macchie di colore, le voci dei singoli strumenti danno rilievo materico ad un ordito denso di toni e impasti. GEORGES APERGHIS La nuit en tête Ogni timbro acquista consistenza fisica rivelando le proprie «I rumori della notte di carnevale si spengono, il carillon trasparenze e opacità all’interno di una trama espressiva della torre suona le sei all’alba» ci dice Schumann. La Nuit en sulla quale si aprono ferite e squarci originati dalla tensione tête doveva essere un «notturno», non una descrizione della delle forme. La materia subisce strappi e sfibramenti notte ma apprezzamento personale della notte, in testa o attraverso i quali emerge all’ascolto l’immobilità di un intestardita, alla testa o nella testa, immagine multipla e orizzonte confuso, un acquerello dai contorni sfumati inattesa, un po’ alla Char, ancora sfuggente non appena il che ricorda la fissità fragile di un orizzonte di cielo e compositore cerca di coglierne l’dea. «Il progetto era quello mare - orizzonte di tutti gli orizzonti. All’atto crudele di scrivere cinque o sei brevi movimenti che si sviluppano della lacerazione la materia risponde rimarginandosi, indipendentemente per poi aggrovigliarli gli uni negli altri, opponendo al logoramento una vitale ricomposizione in un non dovendo più l’orecchio distinguere i colori distintivi fluire inarrestabile e unitario che alterna leggerezza e peso, di ciascuno». La Nuit en tête: senza dubbio è necessario stasi e movimento. (Daniela Terranova) comprendere questo titolo non come la trascrizione a posteriori di una notte immaginaria, programmata e CARMEN FIZZAROTTI Wherever it Grows calcolata mentalmente nei suoi effetti, ma piuttosto come “Il tempo si trascina come un’onda lenta e vischiosa, una la nominazione meravigliata di ciò che è stato scritto, lì, a pasta di vetro liquido sulla cui superficie ci sono miriadi di tentoni con la punta delle dita e poi nel corpo a corpo della scintillii che attraggono gli occhi e deviano il significato, scrittura, in un’ostinazione che non ha nulla a che vedere mentre in profondità traspare il nucleo fulvo e inquietante, 10
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 motore del movimento. Si succedono così giorni e notti, IVAN FEDELE Haru Haiku sotto il gran caldo che alternamente scende dal cielo e Non è assolutamente sorprendente che l’Haiku, una forma sale dalla terra” (José Saramago, L’anno della morte di Ricardo poetica così antica e culturalmente lontana dall’Occidente, Reis). Wherever it Grows è concepito come quella pasta di abbia dapprima incuriosito poi interessato e infine vetro liquido, gioco del tempo sulla memoria. Inesorabilità intrigato così tanto non solo i poeti occidentali, ma anche del tempo nella sua fissità dello scorrere, pur sempre ogni i compositori del nostro tempo. La concisione formale volta diverso, mai uguale a se stesso. Il rapporto del tempo (tre versi rispettivamente di 5, 7 e 5 sillabe) e il carattere e della memoria deve fronteggiare tutti gli elementi in cui si aforistico dell’Haiku riflettono due opzioni compositive tra rispecchia la realtà e con cui si connette, lasciando aperta le più condivise nella contemporaneità. In effetti, riuscire la possibilità di relazione o di indifferenza degli eventi. a dire tanto con poco è una sfida affascinante per un (Carmen Fizzarotti) compositore. L’Haiku sta a un organismo più articolato come un codice genetico sta a una creatura. Ed è con TOSHIO HOSOKAWA Slow Dance questo spirito che mi sono accinto a scrivere questi Haru Slow Dance è stato commissionato dagli Internationale Haiku (Haiku di primavera) scelti tra il repertorio di alcuni Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt per il loro 50° tra i più noti poeti giapponesi: Hattori Ransetsu, Katō anniversario. Il brano è dedicato ai suoi primi interpreti, Kyōtai, Kobayashi Issa, Matsuo Bashō, Takai Kitō, Uejima Robert HP Platz e l’Ensemble Köln. La mia musica è una Onitsura, Murakami Kijō e Ogiwara Seinsensui. Diciannove calligrafia di suono nel tempo e nello spazio. Ogni nota è schegge di suono e di poesia che vogliono cristallizzare pensata come una pennellata nella calligrafia orientale e in un tempo minimo un’immagine, una sensazione, disegnata sopra una tela di tempo e di spazio. La Slow Dance sfumature della natura umana e della natura in generale in del titolo si riferisce alla danza di queste pennellate. C’è un una forma stilizzata e icastica. La forma generale di questo qualcosa di primordiale nell’atto di un essere umano che ciclo propone Haiku a organico completo in cui la voce è dipinge. L’atto originario di lasciare un segno sul mondo sostenuta dalla texture strumentale, alternati ad Haiku in cui coincide con il gesto di disegnare con un pennello. Queste la voce si esprime attraverso un procedimento di mimesi pennellate sono un qualcosa di intrinseco all’arte orientale; con le percussioni di legno (wood blocks e temple blocks) l’apparire di ogni singolo tratto ci parla della profonda che in qualche modo richiamano un’atmosfera originale connessione tra uomo e natura. Forse il gesto del dipingere dell’estremo oriente. Questa raccolta vuole essere la prima attraverso pennellate è ciò che chiamiamo “cantare” in di un progetto complessivo in cui saranno trattati anche gli musica. Il cantare è, in effetti, un atto originario dell’essere Haiku che fanno riferimento alle altre stagioni. (Ivan Fedele) umano e proviene da un profondo impulso interiore, è l’originario movimento della vita. I canti (Gesänge) che vengono modellati in forma di pennellate rappresentano la forma del movimento originario della vita. Oltre alle pennellate, anche la tela di tempo su cui esse vengono disegnate gioca un ruolo molto importante all’interno di questo lavoro: lo spazio bianco (il silenzio) è immaginato come un grembo che fa nascere le pennellate, come il luogo dove nasce l’energia e a cui, continuamente, ritorna. (Toshio Hosokawa) 11
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 - ESECUTORI - SYNTAX ENSEMBLE Toshio Hosokawa e Salvatore Sciarrino. Sempre nel 2019 Nel 2018, a seguito dell’incontro del compositore e direttore il Syntax è Ensemble in residence del Festival Pontino in d’orchestra Pasquale Corrado, del compositore Maurilio due appuntamenti. Parallelamente all’attività concertistica, Cacciatore, e del violoncellista Michele Marco Rossi, nasce l’Ensemble si dedicherà a numerose altre iniziative che a Milano il SYNTAX ENSEMBLE, un nuovo collettivo di vanno dalla sfera didattica a progetti interculturali. Tra musica contemporanea, già costituito come Associazione questi segnaliamo: la ricerca nell’ambito della musica senza scopo di lucro. L’Ensemble raduna alcuni dei migliori elettronica e delle nuove tecnologie applicate agli strumenti musicisti del panorama nazionale ed europeo: Valentina della musica classica (programmi con strumenti elettrici, Coladonato (voce), Francesco D’Orazio (violino), Michele software di programmazione musicale, apparecchiature Marco Rossi (violoncello), Maruta Staravoitava (flauto), di amplificazione e di digitalizzazione sonora); realizzare Marco Ignoti (clarinetto), Anna D’Errico (pianoforte), Dario un’uscita discografica all’anno, legata al progetto di Savron (percussioni), Maurilio Cacciatore (elettronica), catalogazione e promozione del repertorio storico e delle Pasquale Corrado (direttore). L’aver riunito in un progetto nuove promesse della musica grazie al supporto di uno collettivo una serie di musicisti con una già affermata studio di registrazione, sede del Syntax Ensemble, dotato carriera solistica internazionale è una delle caratteristiche delle più evolute tecnologie per la registrazione audio- che rappresentano l’unicità di questo Ensemble, forte video. anche della qualità e originalità della proposta artistica e dei programmi da concerto, che affrontano un repertorio di VALENTINA COLADONATO soprano, laureata in lingue e caratura internazionale. La sede dell’attività concertistica diplomata in canto con lode, ha vinto numerosi concorsi è lo storico Teatro Dal Verme di Milano. La stagione internazionali e canta dal repertorio barocco a quello concertistica 2019 ha debuttato nel Gennaio 2019 e prevede contemporaneo. Ha collaborato con gruppi specializzati 4 appuntamenti (24 Gennaio, 7 Marzo, 28 Marzo, 11 Aprile in prassi esecutiva, prediligendo musica di Berio, Corghi, 2019). Il quarto ed ultimo appuntamento sarà la finale del Sciarrino, Fedele, Aperghis - spesso in prima assoluta - concorso internazionale di composizione “Breaking Music” e specializzandosi nel repertorio del primo Novecento. indetto dal nostro Ensemble al quale sono arrivate partiture È stata ospite di enti prestigiosi come il Teatro alla Scala da tutto il mondo. I cinque finalisti selezionati scriveranno di Milano, l’Opéra de Paris, il Salzburger Festspiele, il un brano per il nostro Ensemble che verrà eseguito nel Musikverein, il Concertgebouw, il De Singel, la Filarmonica concerto dell’11 Aprile 2019, serata nella quale verrà S. Pietroburgo, il Southbank Centre, la Frick Collection, decretato il vincitore da parte di una giuria internazionale. la Cité de la Musique, Radio France, la WDR, l’Enescu Nel corso del 2019 il Syntax Ensemble sarà l’Ensemble Festival, il Ravenna Festival, MiTo, la RAI Torino, RAI in residence del Master Internazionale di Composizione Radio3, La Biennale, il Quirinale. Ha collaborato con registi indetto dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano i cui quali D. Abbado, M. Scaparro, C. Lievi, M. Znaniecki, F. docenti saranno Ivan Fedele, Beat Furrer, Michael Jarrell, Micheli, P. Pacini e R. Villalobos, ed è stata diretta da R. 12
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 Muti, R. Abbado, D. Robertson, L. Shambadal, P. Eötvös, Fedele, Terry Riley, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman, J. Axelrod, P. Rundel, M. Panni, G. Pretto, C. Scimone, T. Luis de Pablo. Ospite dei festival MiTo, Ravello, Innsbruck, Ceccherini. Istanbul, Montpellier, Ravenna, Postdam, Salzburg, Stresa, Tanglewood e Biennale di Venezia, si è esibito in tutta PASQUALE CORRADO direttore, compositore e produttore Europa, Nord e Sud America, Cina e Giappone e ha inciso artistico, tra il 2001 e il 2008 si diploma in pianoforte, per Decca, Opus 111, Hyperion, Stradivarius e Amadeus. direzione di coro, composizione (con A. Solbiati) e direzione Ha suonato con la London Symphony Orchestra, BBC d’orchestra (con D. Agiman) presso il Conservatorio “G. Symphony Orchestra, Filarmonica della Scala, l’Orchestra Verdi” di Milano. A Parigi frequenta il Cursus all’IRCAM. dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Continua il perfezionamento in composizione con Ivan Nazionale della RAI, diretto da Lorin Maazel, Hubert Fedele presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Soudant, Sakari Oramo, Pascal Rophé, Luciano Berio. diplomandosi con il massimo dei voti e la lode e ricevendo il Premio Petrassi 2011. Premiato in diversi concorsi MARCO IGNOTI si diploma con lode nel 1997 presso sia nazionali che internazionali ha ricevuto commissioni il Conservatorio A. Boito di Parma. Nel 2010 consegue da importanti enti internazionali, tra i quali Ensemble il diploma accademico di II livello (con lode), con la Intercontemporain - IRCAM, Accademia Nazionale di Santa tesi “Time and Motion Study I, ergonomia utopica”. Cecilia, Festival Internazionale di Musica Contemporanea Nello stesso anno ottiene il terzo premio al concorso Biennale di Venezia, Radio France, Fondazione Arena di internazionale per clarinetto V. Bucchi di Roma. Nel 1997 Verona e altri. Ha realizzato colonne sonore e quattro opere fonda il Trio Klee (violino, clarinetto e pianoforte), da cui liriche. I suoi lavori, editi da Suvini Zerboni Milano e diretti, tra nasce il Farben Ensemble, specializzato nel repertorio gli altri, da A. Pappano, S. Mälkki, M. Pintscher, P. Rophé, M. del ‘900 e contemporaneo. Dal 2006 è clarinettista del Angius, C. Boccadoro, E. Pomarico, F. Maestri, S. Gorli, J. FontanaMIXensemble, con cui ha suonato in importanti Deroyer, A. Pestalozza, sono stati eseguiti all’interno di vari festival e sale, in Italia e all’estero. festival internazionali. Nella veste di direttore d’orchestra Nel 2009, 2014 e 2016 partecipa al Festival Internazionale ha debuttato al Ticino Music Festival. Ha diretto in diversi di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia. Ha festival nazionali ed internazionali produzioni operistiche, collaborato inoltre con: Cantieri Teatrali Koreja, Arsenale sinfoniche e cameristiche e in prima assoluta diverse Ensemble, Ensemble Risognanze, Nextime Ensemble, opere sinfoniche e liriche contemporanee. Accanto al Sentieri Selvaggi e Mdi ensemble. Partecipa in varie repertorio classico, Pasquale è produttore artistico, autore edizioni del Festival di musica contemporanea Composit e arrangiatore per diverse realtà discografiche italiane ed di Rieti. Nel 2015 ha partecipato al “5th European Clarinet ha arrangiato e diretto le musiche per diversi programmi Festival” (Belgio), eseguento il brano per clarinetto basso e televisivi per la RAI. Attualmente insegna analisi e armonia live electronics “Sine Tempore Insulæ” di Nicola Evangelisti. presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Nel 2016 ha formato un duo con il pianista Stefano Malferrari, proponendo brani del repertorio francese. Nell’ottobre FRANCESCO D’ORAZIO premio Abbiati quale “Miglior 2017 esegue, in un nuovo progetto ed in collaborazione solista” dell’anno, ha un vasto repertorio che spazia dalla con il pianista Stefano Malferrari ed il violista Corrado musica antica - eseguita con strumenti originali - alla musica Carnevali, le Sonate op. 120 di Brahms. Collabora con contemporanea. Per lui hanno scritto compositori come Ivan diverse orchestre, partecipando a produzioni operistiche. 13
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 Nel 2017 suona presso il Teatro Nazionale di Milano nella firme internazionali. Si diploma al Conservatorio di Perugia prima versione italiana del musical Mary Poppins prodotto con il massimo dei voti e la lode, segue corsi di musicisti da WEC (World Entertainment Company). Suona anche come F. Dillon, D. Roccato, G. Pichler (Alban Berg Quartet), il clarinetto basso, il clarinetto piccolo ed il clarinetto Quartetto di Cremona, Trio di Parma. Approfondisce il contrabbasso. Da molti anni si dedica all’esecuzione repertorio barocco con Gaetano Nasillo, Kristin von der e all’approfondimento della musica contemporanea. È Goltz e Marco Ceccato, il repertorio contemporaneo con inoltre membro di I.B.C.A. (International Bass Clarinet Ensemble Modern come vincitore della borsa di studio per Association). la International Ensemble Modern Academy a Francoforte e con Lucas Fels (Arditti Quartet), quindi si diploma ANDREA REBAUDENGO è nato a Pesaro nel 1972. Ha nuovamente con il massimo dei voti e la lode ai Corsi di studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alto Perfezionamento di Santa Cecilia sotto la guida di G. Alexander Lonquich, Andrzej Jasiński e composizione Sollima, e nel 2017 vince il posto per il Postgraduate presso con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso l’Universität Art Mozarteum di Salisburgo con E. Bronzi. Pianistico Internazionale di Pescara 1998 e il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau 2000. Si DARIO SAVRON si è esibito in Europa, Argentina, Australia, è esibito come solista e camerista nelle più importanti Canada e USA sia come solista che con gruppi da camera e istituzioni concertistiche e Festival italiani, e poi in tutta in orchestre fra cui la Royal Concertgebouw di Amsterdam, Europa, Stati Uniti, Canada, Colombia e numerosi paesi la Radio Kamerorkest Olandese, l’Orchestra del Teatro asiatici. Il suo repertorio abbraccia tre secoli di musica e si dell’Opera di Roma, l’Arena di Verona, il Divertimento focalizza sulla musica degli ultimi cento anni. È il pianista Ensemble, l’Ex Novo Ensemble, e altri. È risultato vincitore dell’ensemble Sentieri Selvaggi con il quale si esibisce nei di concorsi internazionali e nazionali e ha partecipato alla principali Festival italiani ed esteri presentando spesso registrazione di numerose incisioni (tra le altre per la RAI, prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando EBS, Stradivarius). Ha inoltre realizzato numerose prime con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, esecuzioni di autori come Chin, Cori, Donatoni, Fedele, David Lang, James MacMillan, Gavin Bryars, Luca Nieder, Sciarrino e Solbiati. Ha tenuto masterclass e corsi di Francesconi, Ivan Fedele. Con Sentieri Selvaggi è di perfezionamento presso conservatori e università in Europa, recente pubblicazione il CD “Le sette stelle”, per Deutsche Australia, Canada e negli USA e viene invitato come giurato Grammophon. Suona in duo con Cristina Zavalloni, con la in concorsi internazionali. Le sue composizioni sono state quale ha debuttato nel 2010 alla Carnegie Hall di New York. eseguite in Europa, Canada, USA e sono edite da Nuova Suona con Danusha Waskiewicz, con la quale registra Stradivarius, Milano. Ha inoltre composto e realizzato per Decca, e in duo pianistico con Emanuele Arciuli, con musiche per film. È docente di strumenti a percussione il quale affronta il repertorio del ‘900 e contemporaneo. presso il Conservatorio di Bari. È il pianista di “Solo Goldberg Improvisation”, con Virgilio Sieni. Insegna al Conservatorio di Milano. MARUTA STARAVOITAVA nata in Bielorussia, la flautista Maruta Staravoitava abita attualmente a Colonia. Il suo MICHELE MARCO ROSSI classe 1989, ha già in repertorio repertorio spazia dal barocco alla musica contemporanea, prime esecuzioni e collaborazioni che spaziano dalle con particolare attenzione al lavoro con compositori nuove generazioni di compositori emergenti alle grandi viventi. Fa parte dell’ensemble svizzero Inverspace e 14
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 a qualche estetica musicale dominante della creazione dell’Experimental Ensemble di Friburgo (Germania). Si è musicale contemporanea, ma deriva nel suo secolo da un esibita in diversi ensemble, quali il Contrechamps di Ginevra, dialogo con altre forme d’arte e da un’estrema apertura il Contempoartensemble di Firenze, l’Ensemble Musikfabrik mentale nei territori dell’intelletto, della scienza e del e l’Ensemble Garage di Colonia, oltre all’orchestra di Santa sociale. Quest’alterità si combina con l’innovazione quando Cecilia di Roma. Ha collaborato con i direttori Pierre Boulez, include l’elettronica, il video, le macchine, gli automi o Antonio Pappano, Beat Furrer e Jonathan Nott. Nel 2016 i robot nelle sue performance. Aperghis lavora a stretto ha partecipato alla produzione dell’opera Prometeo di Luigi contatto con il gruppo di interpreti, i quali diventano del Nono al Teatro di Lucerna, sotto la direzione di Clemens tutto parte del processo creativo. Sono commedianti (Édith Scob, Michael Lonsdale, Valérie Dréville, Jos Houben), Heil. Maruta si esibisce spesso sia in veste di solista che musicisti (Jean-Pierre Drouet, Richard Dubelski, Geneviève come musicista da camera in festival come Wien Modern, Strosser, Nicolas Hodges, Uli Fussenegger) o cantanti Warsaw Autumn, Lucerne Festival, Davos Festival, Maggio (Martine Viard, Donatienne Michel-Dansac, Lionel Peintre). Musicale Fiorentino, Borealis Festival, Tage der Neue Musik Dagli anni novanta ha condiviso nuove collaborazioni di Graz, Salzburg Biennale e nella stagione concertistica artistiche con la danza (Johanne Saunier, Anne Teresa De per giovani artisti al Royal Opera House Covent Garden di Keersmaeker) e le arti visive (Daniel Lévy, Kurt D’Haeseleer, Londra. In qualità di insegnante, Maruta ha tenuto molte Hans Op de Beeck). I principali ensemble europei di masterclass di composizione e di flauto all’Università musica contemporanea hanno sviluppato un rapporto di statale bielorussa di cultura e arte (Minsk), all’Università lavoro con Aperghis attraverso regolari commissioni che fanno ora parte del loro repertorio (Ictus, Klangforum Wien, delle Filippine – College of Music (Manila), presso il Centro Remix, Musikfabrik, Ensemble Modern, Intercontemporain, di musica elettroacustica del Conservatorio Čajkovskij Vocalsolisten, the SWR Choir). Recentemente Georges di Mosca e alla Scuola di musica e belle arti del Paraná Aperghis ha ricevuto il Mauricio Kagel Prize nel 2011 e il (Brasile). I suoi concerti sono stati trasmessi su Radio Leone d’Oro alla Carriera - Biennale Musica di Venezia nel Poland, Westdeutsche Rundfunk e Bayerische Rundfunk. 2015. Il premio « Frontiers of Knowledge » della Fondazione Ha registrato Folk Songs (2014) con l’Ensemble Experimental BBVA è stato assegnato a Georges Aperghis nel 2016 per presso l’Experimental Studio della SWR di Friburgo, Lo spazio la categoria Musica Contemporanea. apparente (2013) con il compositore Maurilio Cacciatore e Fremde Zet addendum con l’ensemble MOCKBA. MAURILIO CACCIATORE La musica di Maurilio Cacciatore tenta di coniugare gli strumenti acustici con i mezzi della musica digitale per mezzo della programmazione informatica e dell’uso di oggetti elettromeccanici. Ne consegue una texture sonora complessa, multi-strato, ai - COMPOSITORI - cui estremi operano gli strumenti classici e l’elettronica pura ma che nel mezzo si avvale di sonorità ibride GEORGES APERGHIS è nato ad Atene nel 1945. Vive e associate a tecniche di esecuzione non convenzionali. lavora a Parigi dal 1963. Il suo lavoro è particolarmente Aldilà degli schemi di spazializzazione standard, i setup caratterizzato da un’indagine sui linguaggi e il significato. Le di Maurilio Cacciatore esplorano soluzioni non codificate sue composizioni, sia strumentali, che vocali o per il teatro, e integrano in maniera creativa hardware, algoritmi e esplorano i confini dell’intellegibile con il gusto di creare contenuti musicali eterogenei. La dimensione teatrale degli tracce contorte che gli permettono di mantenere attivo allestimenti e l’integrazione sul palco tra musica e aspetti l’ascoltatore (emergono storie ma sono improvvisamente visuali nasce dalla riflessione nelle partiture di un gioco pari confutate). La musica di Aperghis non è strettamente legata tra le risorse in campo. Allievo di Fabio Cifariello Ciardi e 15
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 Ivan Fedele, Maurilio Cacciatore ha studiato con brillanti presentato in prima mondiale Capt-Actions (per quartetto risultati in Italia, Svezia e Francia ed è in PhD agli studi d’archi, accordéon e dispositivo elettronico) che utilizza di Musica Elettronica di Basilea e all’Università Cattolica per la prima volta un nuovo sistema di “capteurs” i quali di Porto. È stato compositore in residenza negli studi sono in grado di inviare al computer i dati del profilo di un dell’Ircam, dello ZKM, della Muse en Circuit di Parigi e degli gesto strumentale e di farlo “interpretare”, in tempo reale, Elektronisches Studio di Basilea. Insegna Composizione secondo modelli di trasformazione del suono predisposti Musicale Elettroacustica al Conservatorio “A. Steffani” di dal compositore. Questa nuova tecnologia, messa a Castelfranco Veneto. Nel 2013 è stato invitato ai simposi di punto da Thierry Coduys negli studi della “Kitchen” di Musica elettronica di Perth (Australia) e Seoul (Sud Corea), Parigi, apre prospettive d’invenzione finora inesplorate. dove poi è stato invitato nuovamente l’anno successivo Il catalogo di Ivan Fedele comprende quasi duecento come compositore. Nel 2010 ha ricevuto il Premio “Goffredo titoli ai quali si è aggiunto Antigone, opera commissionata Petrassi” della Presidenza della Repubblica Italiana. La dal Teatro Comunale di Firenze per l’apertura del Maggio sua musica è eseguita da solisti e Istituzioni di prim’ordine Fiorentino 2007, che è stata insignita del XXVII Premio come: Orchestra Filarmonica di Radio France, Orchestra “Franco Abbiati” dell’Associazione Critici Musicali Italiani Nazionale della Lorena, Orchestra dei Pomeriggi Musicali come migliore “novità assoluta” del 2007. Oltre a numerosi di Milano, Ensemble Intercontemporain, Ensemble Hanatsu lavori da camera, molte sono le composizioni per orchestra Miroir, Ensemble Linea, Ensemble Proxima Centauri, sola, con strumento concertante o sinfonico-vocali di cui Kammerorchester Basel, Ensemble Phoenix Basel, En archè, 33 noms (Commissione del Teatro alla Scala di Ensemble Aleph, Ensemble L’arsenale, Ensemble Algoritmo, Milano) e La pierre et l’étang (…les temps…), Air on Air sono le Ensemble Sentieri Selvaggi, Contempoartensemble, più recenti. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Ensemble Accroche Note, Ensemble Modern, Coro Les Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Pappano, Cris de Paris, Coro Voix de Stras’. Nel 2008 è stato co- Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophé ed fondatore dell’Ensemble L’Imaginaire (Strasburgo). La sua eseguita da orchestre e ensemble quali BBC, Radio di attività come compositore, ricercatore e docente lo porta Berlino, Chicago Symphony Orchestra, SWR di Stoccarda, a lavorare regolarmente in Europa, Asia, Nord America, National de France, National de Lyon, Orchestra Sinfonica Australia e Africa. La sua musica è pubblicata dalle Edizioni di Varsavia, OSN della RAI, Orchestra dell’Accademia Suvini Zerboni - Sugarmusic S.p.A., Milano. Nazionale di Santa Cecilia, Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Klangforum Wien, ecc. Animus Anima IVAN FEDELE nato a Lecce nel 1953, ha compiuto gli (CD Stradivarius STR 33629) ha ricevuto da “Le Monde studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di de la Musique” lo “Choc de la Musique 2003” mentre a composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Suoi Maja (CD L’Empreinte Digitale ED 13198) è stato attribuito il docenti alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Milano ”Coup de Coeur 2004” dall’ “Académie Charles Cros”. Nel sono stati, tra gli altri, E. Paci, L. Geymonat, R. Mangione e 2007 Mixtim (CD Stradivarius 33717) ha vinto l’undicesima R. Cantoni. Figlio di un matematico, deve all’insegnamento edizione del Premio del Disco Amadeus nella categoria del padre la passione per questa disciplina che lo contemporanea. Il CD monografico a lui dedicato accompagnerà in diverse importanti ricerche compositive dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Mosaïque come, per esempio, l’approfondimento e l’applicazione del (CD Stradivarius STR 33850), comprende tutte le sue concetto di “spazializzazione” (Duo en résonance, Ali di Cantor, composizioni concertanti con violino solista interpretate Donacis Ambra), la formulazione di una “libreria” di procedure da Francesco D’Orazio. Il CD/DVD che raccoglie l’intera creative e la definizione di un prototipo di “sintetizzatore opera pianistica eseguita da Ciro Longobardi (Cd Limen granulare” usato nella realizzazione della parte elettronica CDVD004C004) ha ricevuto nel 2011 lo Speciale Premio di Richiamo (per ottoni, percussioni e dispositivo informatico della Critica/Classica della rivista Musica & Dischi. Ivan - Ircam 1993). Nell’aprile 2005, all’Arsenale di Metz è stato Fedele svolge anche un’intensa attività didattica che lo ha 16
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 visto presente in importanti istituzioni come l’Università di della selezione indetta dall’Interensemble di Padova ed Harvard, l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’IRCAM eseguito in concerto all’interno del Festival “A Minimal di Parigi, l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia View - Music and Arts” (giugno 2017). Le sue composizioni Chopin di Varsavia, il Centre Acanthes di Avignone, il CNSM sono state eseguite da Tosiya Suzuki, Grittani&Zaccaria di Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori Duo, New Made Ensemble e presentate per il “Bif&st 2017 di Milano, Bologna e Torino. Nel 2000 è stato insignito Bari International Film Festival” presso il Teatro Petruzzelli dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di di Bari, nel settembre 2016 presso la Biblioteca Musical “Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts”. Nel 2005 Víctor Espinós di Madrid per l’Associazione Internazionale è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa di Lingua, Cultura e Ricerca DICUNT in collaborazione Cecilia, Roma. Nel 2007 il Ministero della Cultura Italiano con l’Universidad Complutense di Madrid e l’Accademia gli ha assegnato la Cattedra di Composizione nell’ambito di Belle Arti di Bari, nel marzo 2018 all’interno del dei Corsi di Perfezionamento in Studi Musicali presso la Festival 5 Giornate promosso da Tema e Centro Musica stessa Accademia. Dal 2009 al 2011 è stato direttore Contemporanea presso il Museo del Novecento (Milano), artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Il dal Duo pianistico Tecla Argentieri-Matteo Notarnicola Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia ha presso il Philharmonic Conservatory of Patras (ottobre nominato Ivan Fedele direttore artistico del Settore Musica 2018, Patrasso, Grecia) e presso la Dar Es Salaam Nyerere per il quinquiennio 2012-2016, incarico che gli è stato Conference Hall, Tanzania (novembre 2018), Festival Time riconfermato fino al 2019. Nel 2016 la Fondation de France Zones (novembre 2018, Bari), dal Duo chitarristico Atzori gli ha conferito il Prix International “Arthur Honegger”, per Brunini presso la Biblioteca Musicale A. Della Corte, Villa l’insieme della sua opera. della Tesoriera, per l’Associazione Erremusica (dicembre 2018). Nel 2018 fonda a Bari il Six Memos Ensemble, di CARMEN FIZZAROTTI ha conseguito il Diploma cui è direttrice artistica, incentrato sulla performance e la accademico in Pianoforte (2014) e il Diploma accademico diffusione di Musica Contemporanea. di II livello in Musica da Camera con una tesi sul Trio di Ligeti col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio ATTILIO FORESTA MARTIN si è diplomato in composizione “N. Piccinni” di Bari (2016). Inizia gli studi di Composizione con Claudio Perugini al Conservatorio “A. Casella” di con Roberto Andreoni presso il Conservatorio “N. L’Aquila e ha seguito corsi e masterclass con M. D’Amico, Piccinni” di Bari, prosegue con Federico Gardella presso A. Solbiati, F. Antonioni, I. Fedele, L. Lombardi, F. Vacchi e il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli e attualmente con T. Tulev. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia, Alessandro Solbiati presso il Conservatorio “G. Verdi” Stati Uniti e Francia. È attivo anche come compositore di Milano. Partecipa a masterclass di Composizione di di colonne sonore e collabora come giornalista per la Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Diana Rotaru, Marco redazione di Radio3 Suite. Stroppa, ai Corsi di Composizione tenuti da Alessandro Solbiati per la Fondazione Campus Internazionale di TOSHIO HOSOKAWA è nato a Hiroshima il 23 ottobre 1955. Musica (Sermoneta, giugno/luglio 2017 e 2018) e per il Dopo aver studiato pianoforte e composizione a Tokyo, nel Festival di Bellagio e del Lago di Como (Bellagio, ottobre 1976 si è trasferito a Berlino per studiare composizione 2017). Il suo Terminal Hurt/Terminal Longing (Kentridge’s Tree) è con Isang Yun presso l’Universität der Künste. In seguito risultato vincitore della call for scores “Fall 2018” indetta ha proseguito i suoi studi con Klaus Huber alla Hochschule dal NODUS Ensemble e suonato all’interno della NODUS für Musik di Friburgo, dal 1983 al 1986. Nel 1980 ha 2018 Fall Concert Series, FIU (Florida International partecipato per la prima volta ai Ferienkurse für Neue Musik University) Miami Beach Urban Studios (Miami, dicembre di Darmstadt dove, dal 1990, è stato regolarmente invitato 2018). Il suo Luminous Breath per flauto e pianoforte, edito come docente. Negli anni seguenti la sua reputazione da Edizioni Musicali Sconfinarte, è risultato tra i vincitori come compositore ha continuato ad aumentare all’interno 17
FESTIVALPONTINODIMUSICA INCONTRI INTERNAZIONALI DI MUSICA CONTEMPORANEA 2019 della scena musicale contemporanea, ricevendo numerose quell’occasione verrà rieseguito in Francia. Nel 2019 vince commissioni. Dal 1989 al 1998 Toshio Hosokawa è il Concorso Europeo di Composizione della GAM di Milano stato Direttore Artistico e organizzatore dell’Akiyoshidai indetto dal M° Marcello Abbado. International Contemporary Music Seminar and Festival a Yamaguchi, di cui è stato co-fondatore. Dal 2011 è Direttore VALERIO SANNICANDRO si pone all’attenzione del mondo Artistico del Takefu International Music Festival che si musicale nel 2000 quando, non ancora trentenne, vince il svolge ogni anno in Giappone, nel Fukui. È stato, inoltre, Kranichsteiner Musikpreis dei Darmstädter Ferienkurse. nominato “guest professor” al Tokyo College of Music Lavora quindi all’Ircam focalizzando la sua attenzione nel 2004. Toshio Hosokawa vive a Nagano (Giappone) e sull’aspetto dello spazio e della spazializzazione, da cui Mainz (Germania); le sue composizioni includono lavori per nasce Lus lucis (2006/07) per due ensemble disposti in orchestra, per solisti e orchestra, musica da camera, film due distinte sale da concerto. Da allora il suo interesse music e lavori dedicati a strumenti tradizionali giapponesi. principale è stato l’integrazione del parametro spazio sia L’influenza della musica occidentale - da Schubert a nella musica acustica sia in quella mista, come testimonia Webern - e della musica tradizionale giapponese sono la sua produzione successiva che è proseguita in altri studi elementi centrali nelle sue composizioni; Hosokawa di produzione elettroacustica, tra cui l’Experimentalstudio considera il processo compositivo come istintivamente di Freiburg e lo ZKM di Karlsruhe. Nel 2014 consegue un associato alla concezione del Buddhismo Zen e alla sua dottorato di ricerca (PhD) alla Technische Universität di interpretazione simbolica della natura. Toshio Hosokawa Berlino, ed è stato invitato per conferenze e seminari in ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il primo Università in Germania, Giappone e Francia. I suoi lavori sono premio al concorso di composizione per il centesimo stati eseguiti in Europa, Giappone, Corea, USA e Canada, anniversario dei Berliner Philharmoniker (1982), l’Arion ricevendo commissioni dai Darmstädter Ferienkurse, Music Prize (1984), il Kyoto Music Prize (1988) e il Bayerische Staatsoper, Donaueschinger Musiktage, Rheingau Music Prize (1998). Nel 2001 è stato nominato Ircam, GRM, Biennale di Venezia. È stato compositore in membro dell’Akademie der Künste di Berlino e, sempre a residenza alla Villa Kujoyama (Kyoto, Giappone) su invito Berlino, nel 2006/07 e 2008/09 ha intrapreso un periodo di del Ministero della Cultura Francese, dove ha fondato ricerca presso il Wissenschaftskolleg. È stato Composer in l’Ensemble Kujoyama; Affiliated Fellow (2013) presso la Residence alla Biennale di Venezia (1995, 2001) e presso American Academy in Rome. Vincitore del premio Musica la Tokyo Symphony Orchestra (1998-2007), l’International Viva di München (2002 e 2012), nel 2014 gli è stato conferito Music Festival di Lucerna (2000), Musica viva a Monaco il Claudio-Abbado-Kompositionspreis dall’Accademia (2001), Musica nova a Helsinki (2003), Warsaw Autumn della Filarmonica di Berlino. Tra i progetti più recenti Lus (2005, 2007) e altri. È stato, inoltre, Direttore Artistico del lucis (2006/07), Forces motrices (2010) per orchestra e live- Suntori Hall International Program for Music Composition electronics, il ciclo di composizioni A Book of... (2006, 2008, dal 2012 al 2015. 2012, 2015) e Finesterrae (2016). Un CD (Chamber Music TLS 105) diretto dall’autore è stato prodotto dalla Telos MARIANO RUSSO (1998) si diploma al Liceo Musicale Records, per la WERGO Lus lucis e Sonnet X (WER 20642) di Omegna (VB) con un punteggio di 100/100esimi. per tuba e live electronics. Come direttore ha esordito Si iscrive poi alla facoltà di Scienze dei Beni Culturali con la prima esecuzione e alla produzione di Hoch-Zeiten dell’Università Statale di Milano e a quella di Composizione di Karlheinz Stockhausen a Colonia con l’orchestra della presso il Conservatorio “G. Verdi” della stessa città: WDR, ha diretto vari ensemble in Germania e Giappone sta ancora frequentando, con ottimi risultati, entrambi i tra cui l’Ensemble Arcipelago, di cui è fondatore e direttore corsi. È stato selezionato, nella masterclass tenuta l’anno artistico. I suoi lavori sono pubblicati dalle Edizioni Suvini scorso a Sermoneta dal M° Solbiati, per scrivere questo Zerboni - Sugarmusic S.p.A., Milano. duo per il Festival Pontino, mentre il brano composto in 18
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