COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
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COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016 Comune di Anzola 12/10/2016 larepubblica.it (Bologna) Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e dintorni: la Fiera del... 1 Cronaca 11/10/2016 Bologna Today 100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto 5 12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 16 Eventi 6 11/10/2016 larepubblica.it (Bologna) Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni: Marco Pesatori 7 Politica locale 12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 7 SILVIA BIGNAMI Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì 10 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18 «Il consiglio comunale latita da oltre due mesi» 12 Sanità, sociale e servizi per l'infanzia 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18 ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE 13 Sport 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 CagliariAtletico Castenaso e FutaValsanterno in un gruppo all' insegna... 14 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9 Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad agganciare il Sanpaimola 15 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 5 DAVIDE COLOMBOMARCO ROGARI Pensioni, 4 canali per l' Ape social 16 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6 MASSIMO FRONTERAMAURO SALERNO Per la ricostruzione 4,5 miliardi 18 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18 MAURO SALERNO Comuni, priorità alle opere incompiute 20 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18 GIORGIO SANTILLI Le opere pubbliche accelerano 22 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 21 Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente 24 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 22 GIANNI TROVATI In perdita il 42,5% delle «minipartecipate» 25 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26 Allo studio la gestione pubblicoprivata 27 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26 MARCO BELLINAZZO Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi 29 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46 GIACOMO ALBANO Leasing, l' utilizzatore paga il bollo 31 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46 ALESSANDRO LONGO Pa digitale, correzioni al «codice» 33 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 48 PATRIZIA MACIOCCHI Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è concordata 34 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 2 MARINO LONGONI Il federalismo si è rivelato una mangiatoia 36 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 8 CESARE MAFFI Province morte, subito resuscitate 37 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 10 GAETANO COSTA Anche il Pd dice no ai migranti 39 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39 FRANCESCO CERISANO Già mille partecipate a rischio 41 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39 L' Anci chiede a Madia flessibilità sul personale 43
12 ottobre 2016 larepubblica.it (Bologna) Comune di Anzola Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e dintorni: la Fiera del libro Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere, anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata Non solo chi legge vive più vite, come diceva Umberto Eco, ma anche il libro stesso può rifarsi un' esistenza. Quelli che da oggi sono esposti sugli scaffali della Fiera del libro di Bologna, nell' edizione autunnale aperta fino al 25 novembre (dalle 9 alle 19,30 tutti i giorni compresi i festivi), rinasceranno letti da occhi nuovi, riposti su scaffali altrettanto nuovi in case lontane anche centinaia di chilometri da quel salotto in cui furono sfogliati per la prima volta. Non fosse che di mezzo c' è anche il commercio con le sue transazioni, questo appuntamento ottobrino col libro in piazza XX settembre, potrebbe essere paragonato a un gigantesco "bookcrossing". Libri che vengono scambiati e che sono passati di mano innumerevoli volte come l' edizione scolastica dei "Promessi sposi" degli anni '50 curata da Pietro Nardi, la cui copertina sembra mostrare le fatiche di decine di studenti, o i due volumi del dizionario d' italiano Petrocchi del 1906 con la copertina abrasa per aver risolto migliaia di dubbi lessicali. I sette espositori "storici" presentano un gigantesco emporio che va dai classici di editori gloriosi ed estinti come Vallecchi o Vallardi, fino ai celeberrimi "oscar Mondadori", alla "Piccola biblioteca Einaudi", ai "Meridiani" d' antan o agli ormai rarissimi volumi della "Sugarco". Libri d' arte, letteratura, saggistica, cataloghi, antiquariato, fumetti, volumi per bimbi e per ragazzi, testi in lingua, collezioni di riviste, dischi di vinile (tra cui l' incisione del celebre concerto di Woodstock del '69): la varietà dell' offerta è da supermarket. Ma la fiera non può essere paragonata al semplice commercio del libro usato anche se la maggior parte dei volumi esposti sono remainders o frutto di acquisti da privati. Tutto è passato al setaccio critico di chi sceglie cosa acquistare per poi vendere. Laura Brasa, presidente della Fiera bolognese, ha acquistato parte della biblioteca di un colto signore defunto i cui nipoti non potevano ospitare tutta la sua eredità libraria. Sullo scaffale di piazza XX settembre sono così finiti 5mila volumi tra cui alcune rarità come le prime edizioni de "Il deserto dei tartari" e del pavesiano "Paesi tuoi" , entrambe del '42, passate al vaglio della censura fascista. Nei 400 metri quadrati ci sono libri orfani, libri ripudiati, libri invenduti o libri sfogliati fin quasi alla consunzione. E sotto il grande tendone si possono concludere ottimi affari. Se la lettura è ostacolata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1
11 ottobre 2016 Bologna Today Cronaca 100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto 100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto Immessi nelle vasche del Centro anfibi dell' area finanziato da Ministero dell' Ambiente Redazione I più letti di oggi 1 Incidente sulla Vignolese, morto un 65enne di Zola Predosa Presso l' Area di Riequlibrio Ecologico La Bora di Persiceto si è tenuta la liberazione di un centinaio di Tritoni crestati provenienti da Ferrara che sono stati immessi nelle vasche del Centro anfibi dell' area finanziato da Ministero dell' Ambiente, Regione e Giapp. Dopo i saluti delle autorità fra cui il sindaco del Comune di Persiceto Lorenzo Pellegatti Andrea Morisi e PaolaBalboni, del settore recupero e gestione ambientale di Sustenia, hanno illustrato l' operazione di recupero del centinaio di animali che sono stati rinvenuti nei sotterranei del Palazzo degli specchi di Ferrara. Dopo il ritrovamento, gli anfibi sono stati portati nel centro di recupero animali selvatici "Otus" della Lipu di Bologna che insieme al Museo di Storia Naturale di Ferarra e ad Arpae hanno individuato l' Area di Riequlibrio Ecologico "la Bora" come luogo adeguato. L' area dal 1999 ospita un centro per la riproduzione degli anfibi e rettili, oggi strutturato come Centro Regionale per la biodiversità. Nel settembre 2010 il Ministero dell' ambiente ha ammesso a finanziamento un progetto per la tutela di habitat boscati e la realizzazione di una struttura per la conservazione ex situ di specie erpetologiche forestali, fra cui il tritone crestato italiano. Dopo la liberazione dei tritoni da parte delle autorità presenti è stata fatta anche una visita al Cra (Centro Rettili e Anfibi), alle vasche per l' allevamento in condizioni controllate e al laboratorio con le testuggini palustri neonate (progetti Giapp). Tritone crestato italiano. Il Tritone Crestato italiano è il più grande tritone europeo, presente su tutto il territorio italiano. Gli adulti maschi sono lunghi fino a 14 cm e le femmine fino a 18 cm, hanno dorso scuro e ventre arancio/giallo più o meno fittamente macchiato di nero (in alcuni esemplari può essere completamente nero); gli esemplari che vivono più a Nord spesso hanno una fitta puntinatura bianca sui fianchi e sul muso, assente negli esemplari appenninici e del Sud. Le femmine raggiungono dimensioni maggiori di quelle dei maschi, presentano spesso una stria vertebrale giallastra e hanno una cloaca piatta e poco saliente nella sua porzione ventrale. I maschi, durante la stagione riproduttiva, presentano caratteri sessuali secondari molto appariscenti: cresta vertebrale alta anche più di un centimetro, con margine dentellato, presenza sui lati della coda di una banda biancolattea con riflessi sericei, cloaca rigonfia di forma emisferica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
12 ottobre 2016 Pagina 16 La Repubblica (ed. Bologna) Cronaca Eventi IL ROMPICUORI Alle 22,15 al Lumière (Azzo Gardino 65), per la retrospettiva dedicata alla commedia ebraica, proiezione de "Il rimpicuori" di Elaine May. L' ARTE NEL CAFFE' Dalle 17 alle 18 alla caffetteria Montecarlo Coffee Culture (via Ugo Bassi 31/e), "L' Arte nel Caffè", esposizione in anteprima del quadro "Mimì" del pittore ottocentesco Antonio Mancini, con intervento critico del gallerista Enzo Savoia. ARTE E STORIA Alle 21 nel teatro di piazza Lambrakis (sotto la chiesa di Nostra Signora della fiducia), per il ciclo "Arte e storia al villaggio Due Madonne", Milko Marchetti presenta "Emozioni naturali". STAND UP COMEDY Alle 21 al Macondo (Pratello 22), serata all' insegna dell' umorismo Stand Up con l' Open Mic, microfono aperto a chi vuole esibirsi. LIBRI SCARTATI Dalle 16 alle 19 nella piazza coperta Umberto Eco della biblioteca Salaborsa (p.za Nettuno 3), "La seconda vita dei libri" bancarella di libri scartati a cura dei volontari di Bibliobologna: offerta libera a favore del rinnovo delle collezioni della biblioteca. BAMBINI E GENITORI Alle 10 alla biblioteca Tassinari Clò (Casaglia 7), letture ad alta voce, ninne nanne e filastrocche da 0 a 36 mesi, gratuito. Alle 17 in Salaborsa (p.za Nettuno 3), "Diventare genitori" incontro per coppie in attesa o con neonati nei primi mesi di vita. LA FAMIGLIA FANG Alle 21 al cinema Giada di Persiceto, per la rassegna Film&Film, proiezione di "La famiglia Fang" di Jason Bateman, con Nicole Kidman e Jason Bateman, 5,50 euro. CORSI DI LINGUE Alle 20,30 alla biblioteca comunale di Ozzano, l' associazione American English Courses presenta i corsi di lingue straniere ( inglese, tedesco e spagnolo), info 051945564. ROMULO PASSOS Alle 19,30 al centro giovanile Ca' Vaina di Imola, inaugurazione della mostra fotografica di Romulo Passos che racconta storie di vita in bianco e nero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
11 ottobre 2016 larepubblica.it (Bologna) Cronaca Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni: Marco Pesatori Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere, anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata Per trent' anni ha scritto delle nostre esistenze, seppur attraverso il linguaggio simbolico dell' astrologia; ora Marco Pesatori, l' autore degli oroscopi di "D di Repubblica", di vita racconta la sua. E lo fa in forma di romanzo con "Il trigono del Sole" (Feltrinelli), «un libro autobiografico al 140 per cento» che presenta oggi alle 18 alla libreria Coop Ambasciatori con Simona Lembi. Il ritmo è quello del jazz, le citazioni, come sempre, coltissime, da Lacan a Jung, i personaggi narrati attraverso profili astrologici individuali. La storia invece è quella di tre amici, poeti surrealisti, tra cui l' autore, che si muovono nei meandri della rivolta giovanile degli anni Settanta, tra occupazioni e manifestazioni, artisti e situazionisti, con il sogno di cambiare il mondo, mentre la realtà era fatta di sprangate e libri rubati per sopravvivere, di uso di lsd nella migliore delle ipotesi e di eroina nella peggiore. Ma anche di occasioni irripetibili in cui capitava di cenare con John Cage o con artisti del gruppo Fluxus. Il protagonista si salverà, unico tra i tre, attraverso lo zen e una serie di incontri importanti. «Mi prese sotto la sua ala protettiva Gianni Sassi e mi coinvolse nella redazione di quella che fu la più importante rivista culturale italiana, "Alfabeta" con Umberto Eco e Paolo Volponi». È lì che comincia a prender forma la sua "astrologia per intellettuali". «Dopo un lungo oblio continua negli anni Settanta anche in Italia rinasce l' astrologia. Io avevo cominciato da ragazzino con i miei amici di Urbania, nell' entroterra marchigiano dove trascorrevo le vacanze. Vedevamo le ragazze e giocavamo a indovinare di che segno erano. Presto affinai un grande talento, cominciai ad approfondire». Nel 1986 arriva il primo saggio, "Sotto il segno del pallone", sulle connessioni tra astrologia e calcio. Quartetto Giust. È un progetto ideato per il centro di Ricerca musicale, su invito di Massimo Simonini, quello che Stefano Giust, batterista e compositore (nella foto), presenta alle 20.30 al teatro San Leonardo (7 euro, info 051240310). È un ensemble tutto friulano al suo debutto con, oltre a Giust, Massimo De Mattia flauti, Giovanni Maier contrabbasso e Giorgio Pecorig pianoforte, tutti attorno ai 50 anni di età. Musicisti di forte personalità e caratura tecnica, noti a livello europeo per le molteplici collaborazioni, i quattro presentano il frutto di una inedita collaborazione. La formazione è atipica, come Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
11 ottobre 2016 larepubblica.it (Bologna)
12 ottobre 2016 Pagina 7 La Repubblica (ed. Bologna) Politica locale Il caso. Mentre a Roma aleggia l' ombra di una scissione, la sinistra di De Maria e Zampa invita a sostenere la linea del Pd Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì SILVIA BIGNAMI IL terremoto nel Pd romano, con la minoranza bersaniana decisa a votare No alla riforma della Costituzione, non scalfisce le posizioni nel Pd bolognese. Almeno sulla superficie. Lunedì, mentre va in onda lo strappo in via del Nazareno tra Matteo Renzi e la minoranza bersaniana, in via Rivani si riuniscono infatti i comitati per il Sì e i circoli, col segretario Francesco Critelli. «Tanto entusiasmo, il Pd di Bologna unito in campo per il referendum. #bastaunsì» è la sintesi della serata che si legge, il giorno dopo, sulla pagina Facebook ufficiale del Pd. Con like di tutte le correnti. È la strana via del Pd bolognese, che ostenta unità mentre a Roma cala sul partito l' ombra della scissione. Il Pd bolognese, a maggioranza cuperliana la maggioranza degli iscritti votò per Gianni Cuperlo al congresso 2013 insiste sul Sì. Anche se, malignano i renziani, non si impegna più di tanto sulla campagna, per non far venire a galla i maldipancia. Per il Sì è del resto il parlamentare Pd Andrea De Maria, cuperliano doc e primo fondatore a Bologna dei comitati per il Sì, che ieri mattina ha fatto un appello insieme alla prodiana Sandra Zampa: «Siamo entrambi esponenti della sinistra del Pd e impegnati a sostenere le ragioni del Sì. Nella effettiva apertura a una modifica dell' Italicum di Renzi e nella risposta significativa di Cuperlo, a nostro avviso si sono manifestate tutte le condizioni di un impegno unitario del Pd al referendum ». In ogni caso De Maria non lascerà sinistra dem. Le strade tra lui e Renzi potrebbero dividersi di nuovo al prossimo congresso. Ma intanto il voto sul referendum è Sì, «sperando di portare tutti su questa posizione, per il bene del partito e del Paese». Tutti sul Sì anche gli altri parlamentari, persino Marilena Fabbri, Donata Lenzi, Sergio Lo Giudice e Claudio Broglia, più vicini alla minoranza. Persino un bersaniano di vecchia data come il tesoriere dem Carlo Castelli si iscrive ai favorevoli della riforma della Costituzione: «Faccio anche parte di un comitato. Sono per il Sì, e vorrei che i nostri dirigenti nazionali si ascoltassero di più. Tutti». Le uniche fibrillazioni si registrano a Palazzo d' Accursio dove non ci sono No, ma non mancano i "forse". Il capogruppo Claudio Mazzanti, dopo la lite due giorni fa su Facebook coi militanti renziani, ribadisce di non aver ancora deciso come votare: «Renzi ha proposto una commissione ma non c' è una proposta scritta. Ha fatto solo metà strada. Vediamo se fa l' altra, poi deciderò ». Intanto Mazzanti non ha firmato il documento proposto dalla renziana Caterina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
12 ottobre 2016 Pagina 7 La Repubblica (ed.
12 ottobre 2016 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale «Il consiglio comunale latita da oltre due mesi» San Giovanni Furlani (Pd): «Così non si può governare» SAN GIOVANNI CONSIGLI comunali di Persiceto questi sconosciuti. L' ultimo si è tenuto il 27 luglio scorso il prossimo si tiene oggi. Due mesi e mezzo di stop che non sono passati inosservati dall' opposizione; infatti il consigliere comunale del Pd Francesco Furlani, entra nel merito di questa 'latitanza'. «Mi sembra spiega Furlani un atto doveroso e serio tenere aggiornati i nostri concittadini sui lavori consiliari. Ma il nostro consiglio comunale non si è più riunito dal luglio scorso nel centro civico di San Matteo della Decima. Il prossimo, dopo essere stato rinviato per ben due volte finalmente è stato indetto per oggi. Quindi ben 77 giorni di non attività dei consiglieri comunali». E CONTINUA: «Noto con piacere che i c o l l e g h i d i S a l a , Anzola, C r e v a l c o r e e Calderara, dopo la pausa estiva, hanno già ripreso l' attività consiliare. Noi siamo fermi e finché l' amministrazione non presenterà in consiglio variazioni di bilancio consistenti la macchina comunale porterà avanti il bilancio approvato dal commissario della prefettura. Ed anche il Piano degli investimenti triennale approvato dalla scorsa amministrazione». «Avere rispetto per il consiglio continua l' esponente Pd significa riconoscere l' importanza della rappresentatività e della partecipazione popolare nell' amministrazione della cosa pubblica. Se non ci si riunisce per deliberare e quindi per decidere, come si fa a governare? Quando è proprio durante le sedute consiliari che si discute dei problemi presenti sul territorio e si ragiona sullo sviluppo futuro del nostro territorio». «COME SA perfettamente il consigliere Furlani replica il sindaco Lorenzo Pellegatti , il primo consiglio comunale, dopo la pausa dei lavori estivi, era stato programmato per il 28 settembre, data concordata tra i capigruppo e il presidente del consiglio. Questa seduta doveva affrontare il tema delle variazioni di bilancio per la definizione del quale era necessario che la Regione definisse gli spazi finanziari da attribuire ai Comuni ai fini del pareggio di bilancio. La Regione ha però deliberato su questo argomento solo il 26 settembre scorso». E il sindaco aggiunge: «Per cui, dovendo poi passare le informazioni alle relative commissioni consiliari, così come prevede il regolamento del consiglio comunale, e dovendo consegnare gli atti ai consiglieri 5 giorni prima del consiglio stesso, siamo stati costretti a posticipare la data a oggi». Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
12 ottobre 2016 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sanità, sociale e servizi per l'infanzia ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE SABATO, DALLE 15,30 ALLE 20 IN IN PIAZZETTA BIAGI A LAVINO DI MEZZO, RACCOLTA FONDI UNA MANO SUL CUORE PER L'ACQUISTO E L'INSTALLAZIONE DI UN NUOVO DEFIBRILLATORE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
12 ottobre 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Coppa di Prima categoria CagliariAtletico Castenaso e FutaValsanterno in un gruppo all' insegna dell' equilibrio Bologna RICCO MENÙ infrasettimanale per il calcio dilettantistico: alle ore 20.30 si gioca in Promozione, coppa di Seconda, e Terza categoria. Ecco il programma delle partite. Promozione Girone B (7ª g.): Campagnola Fabbrico, CastellaranoVignolese, CastelnuovoArcetana, CrevalcoreRiese, FormigineViadana, La Pieve Nonantola Solierese, MaranelloVirtus Camposanto, MonteombraroRosselli, Persiceto 85 Scandianese. Classifica: Rosselli, Solierese 21, Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12, Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola 10, Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico, Camposanto, Formigine 7, Castelnuovo 6, Castellarano, Viadana 5, Crevalcore 2. Promozione Girone C (7ª): AnzolavinoMesola («Melotti» di Ponte Ronca), Conselice Sanpaimola, CoppareseCasumaro, Sparta CastelbologneseReno Centese, Gualdo VoghieraBasca («Cirelli» di Voghenza), LavezzolaCasalecchio, Medicina Fossatone Codifiume, Sesto ImolesePortuense, Vadese Sole LunaPorretta. Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino 14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese, Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9, Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese, Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0. Coppa Emilia Prima categoria: Girone 5 (2ª g.): CagliariAtletico Castenaso, Valsanterno65 Futa. Classifica: 65 Futa, Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1. Girone 6 ( 2 a g.): Massese CaselleMolinella, RenoBentivoglio. Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0. Seconda Categoria Girone I (6ª): AironeUnica, CastiglioneCarioca, Junior CorticellaUniversal, La DozzaCeretolese, MurriPonte Ronca, PontevecchioCastellettese, Real CasalecchioPetroniano, Sporting LagaroAntal Pallavicini. Terza Categoria Girone B (7ª g.): BaricellaStella Azzurra, OpenAtletico Mazzini, QuartoOzzano Improve, Real PilastroSan Antonio, San GabrieleArrivano I Regaz, Sef VirtusMsp, Sporting PianoreseFortitudo B. Riposa: Sporting Castel Guelfo. Marco Salicini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
12 ottobre 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Alle 20.30 In campo anche il girone B con Crevalcore e Persiceto in casa Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad agganciare il Sanpaimola Fossolo 76 0 Fortitudo 1 FOSSOLO 76: Bosecci, Agresti, A. Houfkir, Tortorelli, Hamza, Diallo, Ndaxizexe, Nannetti, Rinaldi (35' st Houfkir), Hassoun, Frabboni. All. Metalli. FORTITUDO: Paoletti, Lombardi, M. Diazzi, Barbadoro, Fioschi, Masetti, Fappiano, Lo RICCO MENÙ infrasettimanale per il calcio dilettantistico: alle ore 20.30 si gioca in Promozione, coppa di Seconda, e Terza categoria. Ecco il programma delle partite. Promozione Girone B (7ª g.): CampagnolaFabbrico, Castellarano Vignolese, CastelnuovoArcetana, CrevalcoreRiese, Formigine Viadana, La Pieve Nonantola Solierese, MaranelloVirtus Camposanto, Monteombraro Rosselli, Persiceto 85Scandianese. Classifica: Rosselli, Solierese 21, Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12, Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola 10, Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico, Camposanto, Formigine 7, Castelnuovo 6, Castellarano, Viadana 5, Crevalcore 2. Promozione Girone C (7ª): Anzolavino Mesola («Melotti» di Ponte Ronca), Conselice Sanpaimola, CoppareseCasumaro, Sparta CastelbologneseReno Centese, Gualdo VoghieraBasca («Cirelli» di Voghenza), Lavezzola Casalecchio, Medicina Fossatone Codifiume, Sesto Imolese Portuense, Vadese Sole Luna Porretta. Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino 14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese, Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9, Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese, Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0. Coppa Emilia Prima categoria: Girone 5 (2ª g.): Cagliari Atletico Castenaso, Valsanterno 65 Futa. Classifica: 65 Futa, Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1. Girone 6 ( 2 a g.): Massese Caselle Molinella, Reno Bentivoglio. Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0. Seconda Categoria Girone I (6ª): AironeUnica, Castiglione Carioca, Junior CorticellaUniversal, La DozzaCeretolese, MurriPonte Ronca, Pontevecchio Castellettese, Real Casalecchio Petroniano, Sporting Lagaro Antal Pallavicini. Terza Categoria Girone B (7ª g.): BaricellaStella Azzurra, OpenAtletico Mazzini, Quarto Ozzano Improve, Real Pilastro San Antonio, San GabrieleArrivano I Regaz, Sef VirtusMsp, Sporting PianoreseFortitudo B. Riposa: Sporting Castel Guelfo. Marco Salicini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15
12 ottobre 2016 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pensioni, 4 canali per l' Ape social Ultime limature sulla platea dei «lavori gravosi» Cumulo gratuito con penalità per gli statali roma Sono quattro i canali per accedere all' Ape a costo zero e la prestazione sarà di natura assistenziale e non previdenziale. A due giorni dalla chiusura del "dossier pensioni" che verrà presentato ai sindacati venerdì mat tina a palazzo Chigi è questo uno dei punti fermi cui sono giunti i tecnici della Presidenza d e l Consiglio e dei ministeri. Il confronto è ancora aperto, soprattutto con la Ragioneria generale dello Stato, per definire l' elenco dei cosiddetti lavori gravosi che saranno ammessi al prestitoponte agevolato fino a 3 anni e sette mesi per raggiungere la pensione. Si tratta dell' ultimo dei quattro canali per l' Ape social, visto che gli altri restano quelli fissati nel verbale del 28 settembre: lavoratori disoccupati con ammortizzatore scaduto, lavoratori invalidi o con carichi famigliari particolarmente onerosi. Fermi restando , naturalmente, i requisiti di età (6163 anni) e di contribuzione (20 anni). Un altro punto fermo del "pacchetto previdenza" destinato ad essere inserito nella prossima manovra è quello del cumulo gratuito dei periodi contributivi. Con una novità dell' ultima ora: per i dipendenti pubblici i l pagamento del trattamento di fine servizio (Tfs) o di fine rapporto (Tfr) scatterà solo alla maturazione del requisito di vecchiaia o di anticipo calcolato antecumulo. Significa che se oggi il pagamento del Tfs avviene con 24 mesi di posticipo dopo il pensionamento, con il cumulo gratuito potrebbe arrivare anche con 56 anni di ritardo. È sulle platee ammesse all' Ape social che si appuntano, naturalmente, le attenzioni dei sindacati ma anche quelle politiche. Ieri il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha messo in guardia il Governo definendo «divisiva» questa misura. «Occorrono soluzioni di flessibilità previdenziale rivolte a tutti ha scritto sul blog dell' Associazione amici di Marco Biagi inclusi operai qualificati, impiegati, quadri, anche quando non possono disporre di un genitore disabile, che altrimenti si troverebbero senza salario e senza pensione». Mentre l' Ape onerosa, ha aggiunto Sacconi, «non sarà peraltro utilizzata perché non conveniente. Meglio ripensare a percorsi di uscita anticipata, a carico insieme delle imprese e dello Stato, anche nella consapevolezza che il parttime incentivato negli ultimi anni di lavoro non interessa né ai lavoratori né agli imprenditori come testimoniano i numeri della bassissima adesione». Le platee dell' Ape social ieri è anche trapelata l' ipotesi di un rinvio all' anno prossimo della selezione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
12 ottobre 2016 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2016 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per la ricostruzione 4,5 miliardi Saranno stanziati in legge di bilancio, ieri sì del Cdm al decreto con i primi 300 milioni ROMA La ricostruzione delle aree danneggiate dal sisma del 24 agosto costerà 4,5 miliardi: 3,5 miliardi per i danni al patrimonio di famiglie e imprese, e un miliardo per i danni alle opere pubbliche (scuole, uffici, strade, beni culturali). La nuova stima dei costi, cui provvederà la l e g g e d i Bilancio, è stata fornita ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, che ha illustrato a Palazzo Chigi le principali misure del decreto legge sulla ricostruzione approvato poche ore prima dal Cdm. E che ora andrà alle Camere per la conversione. «Spero il decreto varato dal Cdm sia approvato all' unanimità in Parlamento anche dall' opposizione», ha detto il premier, Matteo Renzi, confermando anche che «i soldi sono fuori dal patto di stabilità». Renzi è andato ieri in visita alle zone terremotate, confermando la promessa già fatta: «Non vi lasciamo soli». Il provvedimento stanzia le prime risorse: «200 milioni su un apposito fondo che consente di avviare subito la ricostruzione, ma si arriva a 300 milioni considerando ulteriori misure per la copertura di tasse, imposte e oneri sociali differiti», ha riferito De Vincenti. Il resto arriverà a breve: «Le risorse che mettiamo in campo ha aggiunto De Vincenti sono pari a 3,5 miliardi e mezzo per gli edifici privati e a un miliardo per gli edifici pubblici. Risorse già previste nella legge di Bilancio che approveremo sabato prossimo». Il decreto conferma il risarcimento del 100% dei danni alle abitazioni, prime e seconde case, e agli immobili diversi dalle case, entro i 62 comuni del cratere. Oltre questo perimetro i danni, di cui sarà dimostrato il nesso di causalità con il sisma, saranno risarciti ugualmente al 100% tranne che per le seconde case, che saranno risarcite al 50% quando, ha specificato il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, «si trovano fuori dai borghi». Il decreto include anche varie misure di sostegno alle famiglie e al tessuto produttivo, dalla cassa integrazione in deroga al rinvio di imposte e tasse, dai prestiti agevolati a micro imprese a Pmi a contributi Inail a fondo perduto. Il provvedimento imposta anche un vero e proprio piano di rilancio turistico dell' area, che fa leva sui parchi dei monti Sibillini e dei Monti della Laga. Per i Comuni ci sarà una deroga al pareggio di bilancio e assunzioni a tempo determinato per gestire la ricostruzione. Per garantire massima trasparenza nella gestione degli appalti il Governo ha deciso di replicare, implementandolo, il modello testato con successo al l' Expo di Milano. Anche ad Amatrice scenderà in campo la «vigilanza collaborativa» dell' Anac di Raffaele Cantone: con controlli preventivi sulla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18
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12 ottobre 2016 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Programmazione. In dirittura il decreto delle Infrastrutture con indicazioni e schemitipo per i piani delle Pa Comuni, priorità alle opere incompiute roma Priorità alle incompiute. Stilando i programmi triennali e gli elenchi annuali delle o p e r e d a m e t t e r e i n c a n t i e r e i Comuni dovranno pensare per prima cosa a come portare a termine gli scheletri edilizi. È questa una delle indicazioni di maggiore novità che arriva dal decreto delle Infrastrutture con le istruzioni per le amministrazioni alle prese con la definizione dei programmi di appalto. Il provvedimento, previsto dal nuovo codice dei contratti , si trova alle battute finali (è stato inviato al Cipe in attesa del concerto con l' Economia) ma non arriverà comunque in tempo per il 15 ottobre, scadenza entro la quale le Pa devono aggiornare i propri programmi. In 11 articoli il decreto delinea il nuovo modello di pianificazione degli enti, riportando anche in allegato i nuovi schemi tipo per la predisposizione dei programmi. Sia quelli relativi alle opere pubbliche (programmi triennali e elenco annuale) che ai beni e servizi (programma biennale). Questa è un' altra importante novità introdotta dal codice. Alle Pa viene ora richiesto di pianificare nel dettaglio anche gli acquisiti di beni e servizi di importo superiore a 40mila euro, graduandoli in base alle priorità stabilite dal decreto e indicando per ciascuna acquisizione l' intenzione (o l' obbligo) di ricorrere a una centrale di committenza. Con un' avvertenza: se l' importo dell' acquisto supera il milione bisogna darne comunicazione al tavolo dei soggetti aggregatori. Per le opere pubbliche il decreto precisa i livelli di progettazione minimi per l' inserimento negli elenchi, individuando anche un nuovo stadio («documento di fattibilità delle alternative progettuali», primo step del progetto di fattibilità tecnicoeconomica) che è necessario per l' inserimento delle opere nel programma triennale degli appalti oltre 100mila euro e nell' elenco annuale degli interventi fino a un milione di euro. Oltre questa cifra l' intervento può essere inserito nell' elenco annuale solo se dotato di un progetto di fattibilità (che ha sostituito il vecchio preliminare). Importanti anche le indicazioni sulle priorità da seguire nella programmazione. Manutenzione e recupero dovranno avere maggiore considerazione rispetto alle nuove realizzazioni. La precedenza viene poi riconosciuta a gli interventi con progettazione più avanzata (definitiva o esecutiva), a quelli finanziati con fondi europei o per i quali è prevista un' iniezione di capitali privati. Su tutto però campeggia il compito di terminare le opere lasciate a metà che dovrà avere «priorità massima». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20
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12 ottobre 2016 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Relazione congiunturale. Dal Rapporto che sarà presentato a Bologna emerge un aumento del 2,6% nel 2017 Le opere pubbliche accelerano Nel 2016 ripartiti i cantieri: Ferrovie +16%, comuni +6%, Anas +6,2% La principale scommessa 2017 per il settore dell' edilizia e per il governo sarà quella dell' accelerazione delle opere pubbliche. Inutile nasconderselo: con la riqualificazione che tira alla grande ed è una certezza in positivo (anche grazie ai bonus fiscali che saranno potenziati con la prossima legge di bilancio) e i l settore immobiliare che non potrà andare oltre un primo risveglio dalla lunga crisi, la domanda che più peserà sulle performance complessive del settore nel 2016 e nel 2017 è proprio quella sugli investimenti pubblici in lavori. Lo afferma anche il Cresme che presenterà il 18 ottobre a Bologna la Relazione congiunturale 2017. Non mancheranno alcune sorprese positive nell' analisi del Cresme, per esempio la nuova edilizia n o n residenziale p r i v a t a ( u f f i c i e capannoni industriali) cui il Cresme accredita una crescita per il 2017 del 2,9%. Ma la partita delle partite, per capire che segno prenderà la ripresa del settore, è quella delle infrastrutture pubbliche. Il +2,6% che il Cresme attribuisce all' intero settore delle costruzioni è pari pari, forse non è del tutto casuale, al +2,6% che v i e n e a s s e g n a t o a l settore d e l l e o p e r e pubbliche, dove però è importante scomporre fra un +1,9% degli interventi pubblici di edilizia non residenziale e un +2,9% del settore del genio civile in senso stretto. Meglio, all' interno dell' articolazione dei segmenti del mercato edilizio, fa soltanto il rinnovo residenziale con un +3,5%. Questa previsione di accelerazione su cosa si basa? Anzitutto sul fatto che arrivi a maturazione la grande ondata di nuovi bandi che si è registrata fra il 2013 e il 2015: che quei progetti diventino cantieri o, se già lo sono diventati, arrivino all' apice del "tiraggio" in termini di pagamenti. Questo vale per grandi opere come il Brennero o il terzo valico, ma anche per una miriade di opere piccole e medie che il governo cerca di sbloccare dal 2014 (si pensi rispettivamente alle scuole o al dissesto idrogeologico). Ovviamente a pesare sulla previsione del Cresme c' è anche una politica di governo tutta orientata ad accelerare le opere delle grandi stazioni appaltanti (Anas e Fs) e degli enti locali (riforma del patto di stabilità interno). Non dovrebbe pesare ancora, invece, dice il Cresme, il blocco causato ai bandi di gara dall' entrata in vigore del nuovo codice degli appalti che, in termini di pagamenti, potrebbe cominciare a riflettersi in modo più consistente dal 2018 (se nel frattempo non si sarà trovata una soluzione con una rapida attuazione del codice). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
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12 ottobre 2016 Pagina 21 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali . SINDACI Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente Il sindaco di Bari Antonio Decaro (Pd) si avvia a diventare presidente dell' Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci). Oggi, all' apertura dei lavori dell' assemblea annuale dell' associazione a Bari, verrà eletto il nuovo presidente che prenderà il testimone dell' ex sindaco di Torino Piero Fassino (Pd). L' elezione di Decaro, proposta dal Pd che guida la maggioranza dei Comuni, sarebbe a questo punto destinata a passare a larghissima maggioranza e con l' astensione del M5s. Lo stesso Decaro, presentando ieri a Bari la kermesse alla Fiera del Levante, pur senza citare ufficialmente il nuovo incarico, ha detto: «È l' impegno preso con la mia città che mi ha permesso nella vita di fare tutte le esperienze che ho fatto, e di questo devo ringraziare i baresi che in questi anni mi hanno prima di tutto insegnato tanto. Senza di loro non avrei potuto imparare molte cose, che ho condiviso con tutti i sindaci d' Italia in questi mesi in cui ho svolto il ruolo di vicepresidente dell' Anci. Ai baresi voglio fare una promessa, che suona forse un po' come una minaccia: non vi libererete di me». I sindaci pentastellati, di cui si ipotizzava una fuoriuscita dall' associazione in polemica con una candidatura targata Pd e considerata un po' troppo renziana, hanno deciso di rimanere in Anci, almeno fino a fine gennaio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24
12 ottobre 2016 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Enti locali. L' analisi della Corte dei conti sulle società pubbliche che vanno dismesse secondo la riforma Madia In perdita il 42,5% delle «minipartecipate» ROMA Poco più di una partecipata su quattro ha i bilanci in rosso, ma le perdite si fanno più frequenti nelle aziende più piccole: quando il fatturato non supera il milione di euro, è il 42,5% delle società a c h i u d e r e i c o n t i i n disavanzo, mentre lo stesso fenomeno si incontra solo nel 20,9% dei casi se il fatturato si colloca tra uno e cinque milioni. I numeri emergono dalla relazione con cui la sezione Autonomie della Corte dei conti ha diffuso il nuovo censimento sulle società partecipate dagli enti locali e sui loro risultati economici. Nella loro analisi, i magistrati contabili non si sono limitati a evidenziare il sostanziale fallimento dei passati tentativi di "liberalizzazione", reso evidente dal fatto che il 98% dei quasi 23mila affidamenti censiti non è passato per una procedura a evidenza pubblica (si veda Il Sole 24 Ore di ieri); un dato, questo, che fa a pugni con l' obbligo di motivazione analitica da deliberare quando si sceglie l' affidamento diretto (obbligo ribadito anche pochi giorni fa dal Tar Lombardia con la sentenza 1781/2016). Oltre alle riforme vecchie, la Corte comincia a mettere sotto la lente quelle nuove, a partire dal decreto attuativo della delega Madia (decreto legislativo 175/2016) che prova a imporre l' obbligo di dismissione di una serie di partecipazioni, a partire da quelle più piccole. Con questa premessa i magistrati contabili assumono due dei criteri chiave del decreto, che impongono alle Pa di abbandonare le società con un fatturato sotto al milione di euro oppure quelle con più amministratori che dipendenti. I due insiemi in parte coincidono, e di conseguenza mostrano problemi simili con una frequenza di società in perdita parecchio superiore alla media (42,5% sotto al milione di fatturato, appunto, e 35,9% nelle aziende con organici ridottissimi). Oltre a quelle relative a fatturato e organici, una divisione importante nell' ottica della riforma è quella fra società di servizi pubblici locali e aziende attive nei servizi strumentali alla Pa. Anche in questo caso l' indicatore delle perdite conferma nei numeri la geografia dei problemi indicata dalla riforma: fra le società che lavorano per la Pubblica amministrazione i bilanci si colorano di rosso nel 32,2% dei casi, mentre la stessa cosa capita solo al 21,4% delle aziende di servizi pubblici. Un ultimo dato merita attenzione, ed è quello degli squilibri strutturali: più di una società su dieci fra quelle censite dalla Corte ha infatti chiuso in perdita tutti e tre i bilanci del periodo 201214. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25
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12 ottobre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Serie B. Il piano del presidente Abodi prevede di far confluire gli stadi dalla proprietà comunale ad un fondo immobiliare Firmato il 27 settembre un protocollo di intesa Allo studio la gestione pubblicoprivata Sganciare gli stadi dalla proprietà dei Comuni e farli confluire in fondi immobiliari, favorendo l' aggregazione di capitali pubblici e privati, per finanziarne la ristrutturazione e renderne più redditizio lo sfruttamento. È questo, in sintesi, il piano della Lega B del presidente Andrea Abodi pre rilanciare le iniziative per l' ammodernamento dell' impiantistica sportiva attraverso un' alleanza con l' Istituto del Credito sportivo e con Invimit, la società del ministero dell' Economia istituita nel 2013 che ha per missione lo sviluppo dei patrimoni immobiliari pubblici. Dallo scorso luglio l' Invimit ha allargato agli impianti sportivi il proprio perimetro di intervento, prima limitato alla rigenerazione del patrimonio scolastico, alla riqualificazione energetica e all' ottimizzazione dell' utilizzo degli immobili pubblici. Da questa novità è nata l' idea di una sinergia con B Futura, società interamente partecipata dalla Lega B che si occupa di riqualificazione degli stadi dalla A alla Z, dallo studio di fattibilità alla realizzazione. L' obiettivo del protocollo d' intesa firmato il 27 settembre scorso è appunto quello di accelerare il processo di riqualificazione degli stadi con la promozione di fondi immobiliari fra soggetti privati e i Comuni proprietari dell' 85% degli immobili, grazie agli investimenti di Invimit, Ics e la consulenza di B Futura. In sostanza, gli enti locali potranno conferire nel fondo lo stadio di cui sono proprietari acquisendo quote. A loro volta Invimit e Credito sportivo acquisiranno quote immettendo liquidità. Il Comune, proprietario dello stadio, direttamente o in alternativa un privato, attraverso lo strumento del project finacing, potrà così avviare un progetto di riqualificazione. In entrambi i casi il Comune è obbligato a indire una gara a evidenza pubblica per scegliere la Sgr privata con cui poi istituire il fondo immobiliare. Nel caso del project il proponente avrà comunque sempre una prelazione sul vincitore della gara pubblica. A questo punto Invimit potrà scegliere se entrare nel pacchetto azionario del fondo, con o senza una quota di maggioranza. Dopo di che il Comune ad esempio può cedere la sua parte a una società sportiva (preferibilmente quella di calcio che utilizza lo stadio), oppure il fondo può mettere a mercato l' immobile riqualificato, oppure il Comune può decidere di riprenderlo. Intanto Invimit, ma anche gli altri soci, ogni anno riceveranno un utile come ritorno dell' investimento ovvero alla cessione della proprietà del bene immobile. Invimit per entrate nell' affare chiederà una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27
12 ottobre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Infrastrutture sportive. Il mancato ammodernamento pesa sui guadagni e sulle presenze: la media italiana di riempimento delle arene è pari al 55,2% Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi I casi limite: la Roma in attesa del via libera per l' impianto, il Crotone senza strutture a norma L' obsolescenza di stadi e palazzetti che hanno un' età media di oltre sessant' anni costa allo sport italiano circa 750 milioni all' anno di minori introiti. La sola Serie A, che a differenza delle altre Leghe europee non è riuscita ad ammodernare i propri impianti (a parte gli esempi virtuosi di Juventus, Udinese e Sassuolo di cui riferiamo nell' altra pagina) patisce un gap di almeno 500 milioni. La media degli spettatori per partita della Serie A è diminuita dai 34mila del 1989/90 ai 21mila del 2015/16. E i dati della stagione appena cominciata sono ancora più negativi. La media italiana di riempimento degli stadi è pari al 55,2%. La Ligue 1 francese ha il 66,8%, la Liga spagnola (dove a Madrid comune e Real hanno appena raggiunto l' accordo sul restauro del Santiago Bernabeu da 400 miliioni) il 68,3%, mentre a dominare la scena sono Bundesliga e Premier League, rispettivamente con il 91,9% e il 95,5%. Ora, sia l' esperienza inglese seguita all' emanazione del Rapporto Taylor nel 1989, con investimenti in stadi fra il 1993 e il 2012 per 3,3 miliardi di sterline, sia quella tedesca legata ai Campionati del Mondo del 2000, dimostrano che il rinnovamento degli impianti porta a un aumento degli spettatori del 40 per cento. Per quando riguarda l' Italia, perciò, potrebbero esserci sei milioni di tifosi in più sugli spalti durante un' annata sportiva rispetto ai 15 milioni che, per esempio, nella stagione 2011/12 hanno seguito dal vivo match di Serie A, B e Lega Pro. Inoltre, alzando il livello dei servizi, la qualità delle strutture, i sistemi di sicurezza, in Serie A si potrebbe aumentare il prezzo medio dei biglietti rispetto agli attuali 20 euro di almeno quattro (+20%). Incremento che moltiplicato per quello dell' affluenza supplementare potrebbe perciò generare ricavi da gare aggiuntivi per il solo calcio professionistico pari a 180 milioni. Stessa dinamica avrebbero gli incassi legati ai consumi del matchday: oggi in Italia la spesa media per uno spettatore (biglietto escluso) è pari a 4/5 euro. In Inghilterra e Germania siamo sui 20 euro. Grazie al miglioramento dei servizi (ristorazione, parcheggi, punti vendita del merchandising, musei, visite guidate) la spesa pro capite potrebbe salire di 1215 euro con una crescita di fatturato tra gli 80 e i 125 milioni. Per non parlare della corporate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29
12 ottobre 2016 Pagina 26 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Commissioni tributarie. Per i giudici di Ancona e Firenze le regole valgono anche prima del 2016 Leasing, l' utilizzatore paga il bollo La tassa automobilistica non è a carico della società che stipula il contratto Per i veicoli concessi in locazione finanziaria l' unico soggetto tenuto al pagamento della tassa automobilistica regionale è il soggetto utilizzatore, anche anteriormente al 1° gennaio 2016. Non è quindi configurabile alcuna responsabilità solidale della società di leasing in caso di mancato pagamento della tassa, in quanto la legge 160/2016 non ha di fatto apportato alcuna sostanziale modifica sui soggetti obbligati al pagamento. Sono queste le conclusioni delle commissioni tributarie (Ctp Ancona, sentenza1909/2016 e Ctp Firenze, sentenza n. 1295/2016) che si sono espresse sulla questione della soggettività passiva della tassa auto per i veicoli in leasing a seguito delle modifiche normative introdotte dal Dl enti locali. Oggetto della questione è l' individuazione del soggetto passivo della tassa automobilistica in relazione agli autoveicoli concessi in locazione finanziaria, a seguito della legge 99/2009; questa norma aveva rivisto gli obbligati al tributo regionale: prima del 15 agosto 2009 (data di entrata in vigore della legge 99/2009), infatti, la normativa sulla tassa automobilistica (articolo 5 del Dl 953/82) prevedeva quale unico soggetto passivo il «proprietario» del bene concesso in locazione finanziaria, e quindi per i veicoli concessi in leasing il soggetto tenuto al pagamento era la società di leasing, proprietaria del bene; la legge 99/2009 ha invece previsto che al pagamento della tassa automobilistica «sono tenuti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento.risultano essere proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanzaria». Nonostante la modifica normativa avesse chiaramente la finalità di imporre il pagamento della tassa esclusivamente ai soggetti utilizzatori, alcune Regioni hanno continuato a chiedere alle società d i leasing il pagamento dell' imposta relativa ai veicoli concessi in leasing, argomentando che il prelievo potesse avvenire indifferentemente sia in capo al proprietario del veicolo che all' utilizzatore in quanto solidalmente obbligati. Ciò nonostante la norma non prevedesse alcun regime di solidarietà e il Dipartimento delle Finanze avesse espresso un diverso parere (nota del 27 giugno 2012 prot. n. 13270). Ne è scaturito un ingente contenzioso tributario che, pur se prevalentemente favorevole alle società di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31
12 ottobre 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2016 Pagina 46 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Semplificazione Pa digitale, correzioni al «codice» U n d e c r e t o p e r c a m b i a r e i l Codice d e l l ' amministrazione d i g i t a l e . L a d e c i s i o n e , a quanto risulta al Sole 24 Ore, è stata presa dal governo insieme all' avvicendamento a capo dell' ufficio legislativo della Funzione pubblica: Bernardo Giorgio Mattarella, che aveva stabilito l' attuale testo, sta per essere sostituito da Angelo Vitale. Due i problemi del Cad: eccessiva prudenza e alcune incongruenze che lo rendono inapplicabile nel breve periodo. Per il primo punto, il Cad risente di essere un rinovellamento del precedente Codice (2005), mentre la legge delega darebbe al Governo un più ampio margine di manovra. Il decreto correttivo, da adottare entro settembre 2017, obbligherà a un più deciso abbandono delle vecchie logiche legate alla carta. Secondo punto: ci sono alcuni aspetti da sistemare per far funzionare il testo. Ad esempio il domicilio digitale, introdotto dal Cad, cioè il diritto di ogni cittadino a fare tutte le comunicazioni con la Pa in modalità digitale. Il testo ora lega il d o m i c i l i o d i g i t a l e a l l ' Anagrafe d e l l a popolazione residente, un progetto la cui conclusione è ancora lontana. Il nuovo testo potrebbe invece istituire un registro ad hoc, per far funzionare il domicilio digitale. Altro dossier allo studio è la riforma dello statuto dell' Agenzia per l' Italia Digitale. Ruolo centrale in questo processo di rinnovamento l' avrà Diego Piacentini (senior vice president di Amazon, ora in aspettativa), nominato commissario all' Agenda Digitale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ALESSANDRO LONGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33
12 ottobre 2016 Pagina 48 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Appalti. Non basta il collegamento Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è concordata roma Il collegamento tra due società c h e partecipano a una gara per aggiudicarsi un appalto pubblico non basta per configurare il reato di turbata libertà degli incanti. Perché scatti tale illecito occorre la prova che, dietro la costituzione di imprese apparentemente distinte, si nasconda un unico centro decisionale di offerte coordinate o che le imprese, utilizzando il collegamento abbiano presentato offerte concordate. Del principio, affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza 42965 depositata ieri, beneficiano gli amministratori di due società che avevano partecipato ad una gara, indetta dall' Anas, per vincere l' appalto di lavori stradali. I due manager erano stati condannati sia in primo grado sia in appello, con un risarcimento ridotto rispetto al primo grado, per turbata libertà degli incanti. Secondo i ricorrenti, la Corte d' appello, preso atto del provvedimento di esclusione, si era allineata al giudizio espresso dall' organo amministrativo, senza fare valutazioni autonome. Gli amministratori contestavano la decisione raggiunta dalla Corte territoriale, che aveva presunto la collusione e la turbativa della gara d' appalto basandosi sul semplice collegamento tra le due società e sul rapporto di amicizia tra i loro responsabili. Il tutto in assenza di condotte relative ad accordi fraudolenti o in contrasto con le indicazioni fornite in materia dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell' Unione europea (sentenza C538/07). Per la Cassazione, i ricorrenti hanno ragione. Se è vero che il collegamento tra due società, rappresenta per gli amministratori una condizione propizia per stringere rapporti e consumare il reato previsto dall' articolo 353 del Codice penale, è altrettanto vero che non si può prescindere dalla verifiche nel concreto. E, visto che un abisso separa la supposizione di un fatto dalla prova della questo sia avvenuto, la Cassazione taglia la strada a qualunque possibilità di presunzione, affermando che per la turbativa d' asta è necessaria l' esistenza di collusioni o di altri mezzi fraudolenti. I giudici precisano inoltre che la turbata libertà degli incanti è un reato di pericolo che si configura a prescindere dal risultato raggiunto, essendo sufficiente la sola idoneità degli atti. Se c' è collusione, il reato si consuma nel momento in cui viene presentata l' ultima delle offerte illecitamente concordate. Dunque, il collegamento in sè, anche quando non consentito, è solo un indice di irregolarità che assume Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34
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