Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia

Pagina creata da Claudio Negro
 
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Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
Un Seme per il Regno

                  ...dove tutto ebbe inizio
Periodico trimestrale delle Suore Francescane di Cristo Re - N. 4-2020 / Ottobre - Dicembre Anno LIV
Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46), art. 1, comma 2, DR Venezia
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
A cura della Redazione                AI LETTORI

   In questo numero                                                                                                                        Speravamo tanto di aver imboccato la strada               Possiamo contare sull’esempio e l’aiuto dei no-
                                                                                                                                           giusta dopo il lockdown e ricominciare una nuo-           stri “amici” di sempre.
   Segni di Cristo                                                                2
                                                                                                                                           va vita, senza pandemia. Eccoci, invece, ancora
   Il profumo di Cristo nella liturgia
                                                                                                                                           incerti, abbattuti, pieni di tante paure…                 Giuliva Di Berardino ci invita ad odorare il mi-
                                                                                                                                                                                                     stico profumo di Cristo che pervade la liturgia e
   Santa Chiara                                                                   4
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   ...e la Notte si illumina!
                                                                                                                                           e dolore, perdita e paura, cura e morte; convi-
                                                                                                                                           venza, incertezze a tutti i livelli, fede e creatività,   Santa Chiara è talmente immersa nel suo Dio
   Suor Serafina                                                                  6
                                                                                                                                           servizio e sacrificio. Non è facile ripensare un          che, unita a Lui, riesce a essere presente là dove
   Nella casa di Suor Serafina
                                                                                                                                           nuovo rapporto con gli altri, confrontarsi in tutti       non poteva andare.
                                                                                                                                           i momenti con i tanti “protocolli”: la vita è cam-
   La nostra Casa Comune                                                          8
                                                                                                                                           biata! Quali passi per inaugurare questa “nuova           Suor Serafina con i piedi nella polvere, gli oc-
   I giovani, un patto, il futuro
                                                                                                                                           normalità”? La sfida ad esserci in questo nuovo           chi al cielo e Dio nel cuore ha dato colore alle
                                                                                                                                           scenario ha stimolato e stimola la creatività, ci         sue giornate e invita noi a fare altrettanto.
   Un messaggio                                                                 12
                                                                                                                                           ha invitati a uscire da noi stessi e a crescere nella
   Dio ci sorprende sempre! Fidiamoci di Lui!
                                                                                                                                           solidarietà, nella cura di tutti e del Creato.            L’impegno che ci eravamo prese all’inizio del
                                                                                                                                                                                                     2020 di cogliere come Dio continua ad amare
   Dio in mezzo a noi                                                           14
                                                                                                                                           Siamo chiamati a vivere l’oggi, ad abitare il             gli uomini oggi, dove Egli vive nel nostro tempo
   Come acqua sorgiva
                                                                                                                                           nostro tempo scoprendo in esso il kairos di               e come essere sue discepole in ogni situazione
   Discepola di Gesù... anche nella malattia
                                                                                                                                           Dio: cioè un tempo di grazia per ciascuno di              di vita, è completato in questo numero dall’area
   Sentirsi amati anche dietro le sbarre
                                                                                                                                           noi. Superando la paura e alzando lo sguardo,             geografica dell’Italia. Abitare questo nostro
   Carità e dono in tempo di pandemia
                                                                                                                                           ci sentiamo chiamati ad affrontare situazioni             tempo, diventando sorelle di chi avviciniamo,
   Camminare è... bellezza!                                                                    «Il Natale è sempre nuovo,                             che, volentieri, avremmo preferito             facendo nostri i bisogni dei piccoli, servendo
   La casa di Amadou
   A Amazônia precisa de você
                                                                                                      perché ci invita
                                                                                                  a rinascere nella fede,            Abitare          ignorare.                                      e amando chi è in difficoltà… è il dono che ci
                                                                                                                                                                                                     accompagna da tanti anni di storia. Oggi è reso
                                                                                                ad aprirci alla speranza,
                                                                                                a riaccendere la carità».
                                                                                                                                il nostro tempo       Abitare la contemporaneità, vivere             vivo dall’atteggiamento costante di tante di noi
                                                                                                                                                      questa nostra storia, significa allora         che in silenzio, con serenità, nelle piccole cose di
                                                                                                               Papa Francesco
                                                                                                                                                      scoprire i germi di bene presenti in           ogni giorno, continuano ad amare il Signore e le
                                                                                                                                           essa, magari solo come piccolo se-                        persone facendo della loro vita un dono.
                                                                                                                                           me, ma destinati a crescere e fiorire: “Se il chic-
                                                                                                                                           co di frumento ……”.                                       Quando per diversi motivi… non possiamo più
                                                                                                                                                                                                     stare sulla breccia, facciamo nostri e teniamo vivi
                                                                                                                                           L’abitare questo nostro mondo richiede la con-            nella preghiera i servizi di tanti fratelli generosi
                                                                                                                                           sapevolezza di essere in permanente ricerca di            che si fanno ‘casa’, accoglienza e servizio per chi
                                                                                                                                           senso, intraprendendo sempre la via della re-             è più sfortunato.
                                                                                               Auguri a tutti dalla Redazione              sponsabilità di generare relazioni sostenibili per-
                                                                                                                                           ché intessute dal rispetto, dal promuovere la             In questo numero, è presente anche la testimo-
                                                                                N.B. Con l’anno 2021 la pubblicazione                      crescita dell’altro, dal fare scelte che portano          nianza di suor Marilde, suora francescana di Cristo
                                                                                di ‘Un Seme per il Regno’ sarà semestrale.                 alla comunione.                                           Re brasiliana, che sta vivendo il suo servizio in mez-
                                                                                                                                                                                                     zo agli indios. Lo riportiamo con gioia per dire che
                                                                                                                                           Il presente di questa storia di salvezza ci impe-         siamo tutti fratelli e che tutti hanno il diritto di es-
Un Seme per il Regno                                                                                                                       gna ad uno sguardo di benevolenza e tene-                 sere sostenuti e veder riconosciuta la loro dignità.
Periodico trimestrale delle Suore Francescane di Cristo Re                                                                                 rezza, che racconti il nostro essere parte di un
La redazione di Un Seme per il Regno garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dai lettori e la                                  tessuto vivo che è l’essere suore francescane             Del resto, quando leggerete queste pagine,
possibilità di richiederne, in qualsiasi momento, la rettifica o la cancellazione. Le informazioni custodite
verranno utilizzate al solo scopo di inviare il periodico e/o gli allegati. (Regolamento UE 2016/679)                                      di Cristo Re in Italia, Brasile, Guinea Bissau,           staremo celebrando ancora una volta il dono
                                                                                                                                           Albania … per trasmettere con la nostra vita              grande di un Dio che si fa tenero bambino per
DIREZIONE E REDAZIONE :              Istituto delle Suore Francescane di Cristo Re
                                     Castello 2758 - 30122 VENEZIA - c/c n. 19250307                                                       che il Regno sta crescendo, che il piccolo seme           stare in mezzo a noi. Lasciamoci avvolgere dal
DIRETTORE RESPONSABILE :             G. Rosara
                                                                                                                                           si sta sviluppando…                                       Mistero del suo Amore!
Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 396 del 5-4-1966
Impaginazione e stampa: Grafiche Pietrobon srl - Castello 6472 - VENEZIA
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
SEGNILODISTILE DI GESù
                    Giuliva Di Berardino,
 CRISTO             teologa

  «Voi siete di Cristo e Cristo è di Dio»: vivendo
  questa certezza sentiremo il profumo di Cristo
  impregnare la nostra vita.                            È per questo che, nella Bibbia, e un po’ in             Il profumo di Cristo
                                                                                                                        nella liturgia
  Partecipare e celebrare la liturgia con questa      tutte le culture antiche, il profumo che riem-
  coscienza aumenta la nostra capacità di rende-      piva il tempio rappresentava lo spazio in cui
  re più bello il mondo che abitiamo.                 la divinità poteva avvicinarsi agli uomini e
                                                      spesso il profumo dell’incenso, aroma profu-
                                                      mato che scaturisce dalla combustione di re-
  Il profumo si espande e identifica un ambien-       sine, accompagnava i sacrifici, compiendo la
 te, così Dio, ogni giorno, profuma il mondo          lode perfetta: “La mia preghiera stia davanti a       nella Confermazione si riceve il potere di testi-      Miron vero, inesauribile, o Verbo», canta, al-
 spargendo amore su tutte le creature.                te come incenso” (Sal 141,2).                         moniare l’amore e la potenza di Dio nel mondo.         la sera del venerdì santo, la Chiesa Bizantina,
                                                                                                            Il terzo Sacramento dell’iniziazione cristiana è       mentre il sacerdote cosparge di profumi il telo
   Chi percepisce il profumo di Cristo è chiamato       Nella fede cristiana, che porta a compimen-         l’Eucaristia, che viene di conseguenza agli altri      dove è dipinto il corpo di Gesù deposto dalla
 inevitabilmente a partecipare alla profumazione      to la preghiera biblica, la liturgia ci guida a       due sacramenti somministrati col Crisma. È il          croce (cfr Epithafios Threnos, II stanza).
 che Dio continua ad espandere sulle creature.        diventare uomini e donne dello Spirito, per           fulcro di tutti i Sacramenti, sorgente e vertice
 Profumare le creature, infatti, è accogliere il      poter vivere «in Cristo» e agire nel profumo          di tutta la vita cristiana, in cui Gesù stesso si        Ora, se Cristo è il profumo, vuol dire che non
 profumo di Cristo, lasciarsi invadere la vita dal    di Dio. Ecco perché per i cristiani la liturgia è     unisce al cristiano perché possa vivere come           siamo noi a profumare, ma è la fragranza di
 dono della Sua vita offerta per noi.                 quello spazio in cui possiamo accogliere tutta        ha vissuto Lui.                                        Cristo a imprimersi in noi, nella misura in cui
 Questo è la liturgia: compiere la profumazione       la dolcezza del cielo, come forza, come cibo          È un rito donato da Gesù nell’atto di offrire in       stiamo con Lui.
 del mondo.                                           spirituale, necessario per poter costruire la         sacrificio il suo Corpo e il suo Sangue e che
                                                      pace e la fraternità sulla terra, secondo il cuo-     quindi unisce tutti i cristiani all’unico Corpo di      Il profumo della liturgia è però anche il profu-
   A Gerusalemme, se si ha la grazia di passare la    re di Dio. Ma la liturgia è anche il luogo in cui     Cristo, che è la Chiesa.                               mo della Chiesa Sposa, che porta il profumo di
 notte al Santo Sepolcro, si può notare che i primi   sperimentiamo sulla nostra persona come il                                                                   Cristo Sposo e viene resa bella per le nozze
 riti dei cristiani ortodossi e armeni avvengono      vero profumo sia Cristo stesso, che viene a              I sacramenti di iniziazione sono la prima por-      dell’Agnello, quando Cristo tornerà nella gloria.
 attraverso l’incensazione e la profumazione di       ungere il nostro corpo, la nostra vita. Il nome       ta della liturgia, che rendono la vita del cre-
 ogni angolo della santa basilica dell’Anastasis,     “Cristo”, infatti, viene dal termine “Crisma”,        dente profumo di Dio, segno di onore e di lode          Ogni messa quindi è convocazione dei corpi
 cioè del Santo Sepolcro.                             l’olio utilizzato per i sacramenti. Si tratta di un   a Dio, liturgia vivente.                               salvati da Cristo, che vengono profumati sem-
 Questo avviene perché noi cristiani, ogni giorno,    olio composto da olio di oliva e nardo, un            Il Crisma è usato però anche in altri sacramen-        pre più in profondità, perché siano continua-
 attraverso la liturgia, abbiamo il compito di ri-    profumo che nella Bibbia è simbolo dell’amo-          ti: viene sparso sul capo di un nuovo Vescovo          mente trasfigurati e si rivestano sempre più
 cordarci che siamo chiamati a spargere sulla         re fedele sino al dono della vita. Ogni vita cri-     per indicare la sua partecipazione al sommo            della bellezza di Dio, che è amore, dono di sé.
 terra il profumo di Cristo, ad essere una lode di    stiana, dunque, è segnata dal Crisma profeti-         sacerdozio di Cristo, viene spalmato sulle mani
 Dio Creatore nel mondo.                              co, dall’unzione del Cristo Messia, perché es-        di un nuovo presbitero per indicare la partico-          Nel profumo, infatti, si esprime e si dà la vita,
 Respirare il profumo di Cristo, allora, permette     sa comincia con i sacramenti di iniziazione:          lare effusione dello Spirito, che dona efficacia       proprio come ha fatto Gesù, che si è offerto a
 all’umanità di accedere alla comunione di vita,      Battesimo, Cresima, Eucaristia, i sacramenti          al suo ministero, viene infine sparso sulla fron-      Dio per amore nostro: “Cristo ci ha amato e ha
 di fede e di corpo, con il cielo e con Gesù, così    detti “di iniziazione”.                               te e sulle mani dei cristiani malati, o delle per-     dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacri-
 che i credenti, muovendosi nel mondo, impre-         Con il Battesimo il corpo del battezzando –           sone malate e anziane, per onorare in loro la          ficio di soave odore” (Ef.5).
 gnati dell’odore del cielo, possano portare il       specialmente il petto – viene unto perché di-         vita dello Spirito e renderla più efficace
 profumo “stando nel mondo” in modo sano,             venti spiritualmente forte e agile nella testi-       nell’unzione degli infermi.                             La liturgia ci porti, dunque, a profumare il
 dignitoso, bello, gradevole, amabile.                monianza della fede. Già questa prima unzio-                                                                 mondo ogni mattina, come avviene a Geru-
                                                      ne offre al battezzando la possibilità di essere        Ciò che possiamo osservare è che attraverso          salemme, perché l’amore di Dio si espanda su
   Una leggenda ebraica racconta che Adamo,           “profumo di Cristo” nel mondo. Il Crisma è            tutti i riti di unzione, presenti nei diversi sacra-   tutte le creature; perché il corpo della Chiesa
 cacciato dal Paradiso, implorò piangendo gli an-     usato poi per la seconda unzione battesimale,         menti, la liturgia ci immerge in un sistema che        sposa, unto e profumato, possa far emergere,
 geli che gli fosse consentito portare con sé alme-   quella crismale (cfr CCC 1242) che general-           coinvolge il corpo, perché tutto in noi sia ordi-      di ogni creatura, la bellezza; e, infine, perché
 no le spezie aromatiche così che egli, odorando      mente si riceve nella Cresima come conferma           nato dalla fede, allenato dalla preghiera, inne-       tutti abbiano la gioia di accogliere sempre me-
 le fragranze del Paradiso, potesse almeno ricor-     del Battesimo: è infatti chiamata                     stato in Cristo, trasfigurato dallo Spirito Santo.     glio il Signore che viene ogni giorno a visitare la
 darne la dolcezza. Respirare il profumo,             “Confermazione”. Con il simbolo dell’imposi-          La Chiesa, allora, è un corpo unto, crismato,          terra, in modi sempre nuovi e sorprendenti.
 quindi, è ricordarsi di Dio.                         zione delle mani e dell’unzione con il Crisma,        profumato, ma è Cristo il profumo: «Tu sei il

 2 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                          4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 3
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
SANTALO STILE DI GESù
                  Da www.assisiofm.it
CHIARA

 Santa Chiara ci mostra come l’amore per
                                                                                               ...e la Notte si illumina!
 Gesù abbia cambiato e riempito la sua vita.          Nella conoscenza perfetta che ha della Scrittu-      nata! Ho pro-
 Un rapporto intimo e confidenziale con Lui, le       ra, abituata com’è all’ascolto della Parola, ne      prio udito, per
 permetterà di non sentirsi mai sola. È un invi-      ripresenta anche la motivazione teologica, che       grazia di Cri-
 to per noi a riscoprire e consolidare, con il suo    è l’esaltazione della natura umana e parafra-        sto, tutte quel-
 aiuto, il nostro rapporto con Dio in Gesù.           sando San Paolo, la ripete nella Prima Lettera       le cerimonie
                                                      ad Agnese: «Se dunque tale e così grande Si-         che sono state
                                                      gnore, scendendo nel seno della Vergine, volle       celebrate que-
                                                      apparire nel mondo come uomo spregevole,             sta notte nella
                                                      bisognoso e povero, affinché gli uomini – che        chiesa di San-
 Mettere “Il Natale” come titolo ad una rifles-       erano poverissimi ed indigenti, affamati per         to Francesco”»
 sione sulla vita di un Santo forse può sembra-       l’eccessiva penuria del nutrimento celeste –         (FF 3212).
 re alquanto singolare. Riferito a Santa Chia-        divenissero in Lui ricchi…».
 ra non soltanto non deve sembrare singolare,                                                              «Signore Id-
 ma necessario, se si vuole comprendere piena-        Vi sono due episodi riportati dalle Fonti che ci     dio, eccomi
 mente la figura spirituale di questa                 fanno comprendere questa sua penetrazione            lasciata sola
 donna.                                               nel mistero del Natale. Il primo lo riportiamo       per Te!»,
                                                      dal Celano: «In quell’ora del Natale (è il 1251,     espressione
 Entrata nella linea spirituale di Francesco, la      ultimo della sua vita), quando il mondo giubila      estremamente
 contemplazione non può esaurirsi per Chiara in       con gli angeli per il bambino appena nato,           confidenziale
 un solo aspetto della vicenda umana di Gesù          tutte le Donne si avviano per il Mattutino al        che solo un
 Cristo, perché l’amore di Dio in Cristo per l’uo-    luogo della preghiera, lasciando sola la Madre       lungo rappor-
 mo ha inizio concreto nella storia dal momento       gravata dalla infermità.                             to intimo e
 della Incarnazione nel seno purissimo di Maria                                                            personale con-
 fino alla permanenza nella presenza reale            E, avendo cominciato a pensare a Gesù piccoli-       sente e rende
 nell’Eucaristia, quindi fino alla consumazione       no e a dolersi molto di non poter partecipare        comprensibile.
 dei secoli.                                          al canto delle sue lodi, sospirando gli dice: “Si-   Questo lamen-
                                                      gnore Iddio, eccomi lasciata sola per Te!”.          to, espresso
 Allora uno dei motivi fondamentali contempla-        Ed ecco, all’improvviso, cominciò a risuonare        con una frase
 tivi nella sua vita è il mistero dell’Incarnazione   alle sue orecchie il meraviglioso concerto che       così semplice,
 del Figlio di Dio, che non è legato soltanto alla    si faceva nella chiesa di san Francesco. Udiva i     mentre al no-
 ricorrenza liturgica del Natale, ma è un momen-      frati salmeggiare nel giubilo, seguiva le armo-      stro orecchio
 to contemplativo di tutta la sua vita. Il mistero    nie dei cantori, percepiva perfino il suono degli    profano sem-
 della povertà, della umiliazione e della carità,     strumenti.                                           bra un puro
 lei lo vede già pienamente realizzato nella In-                                                           lamento, sem-
 carnazione, che abbraccia tutto l’arco di vita del   Il luogo non era affatto così vicino da consenti-    bra non dir
 Signore, che va dal primo istante della sua esi-     re umanamente la percezione di quei suoni: o         nulla, era inve-
 stenza umana nel seno di Maria, fino alla nasci-     quella celebrazione solenne fu resa divinamen-       ce l’espressio-
 ta e alla prima infanzia.                            te sonora fino a raggiungerla, oppure il suo         ne confiden-
                                                      udito fu rafforzato oltre ogni umana possibilità.    ziale di un profondo rapporto intimo e perso-       dell’Incarnazione, che in lui trova la sua con-
 Tutto questo arco di esistenza lo fa continuo        Anzi, cosa che supera questo prodigio di             nale di amore tra lei e Dio e perciò venne subito   cretizzazione viva e drammatica nel presepe
 oggetto della sua contemplazione; molti testi ci     udito, ella fu degna di vedere persino il prese-     appagata da quel Dio che non si lascia mai vin-     di Greccio. Così ancora una volta, Francesco e
 dicono con quale intensità di amore ha medita-       pio del Signore. Quando, al mattino, le figlie       cere nell’amore.                                    Chiara, con esperienze diverse, si ritrovano sul-
 to questi momenti dell’Incarnazione, come vi         andarono da lei, la beata Chiara disse:                                                                  lo stesso cammino nella contemplazione dell’a-
 ha visto le tre virtù fondamentali dell’itinerario   “Benedetto il Signore Gesù Cristo, che non mi        Questo episodio eleva Chiara all’altezza mistica    more folle di Dio per le sue creature!
 di ascesi mistica per la uniformità con Cristo.      ha lasciata sola, quando voi mi avete abbando-       di Francesco nella meditazione del mistero

 4 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                      4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 5
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
SUOR LO STILE DITeresa
                 GESù Moro e Suore fcr
SERAFINA        di Fiume Veneto
                                                                                                                                                                     Ringrazio le suore francescane di Cristo Re
                                                           L’iniziativa è stata                                                                                    per aver mantenuto viva la memoria di suor
 Nella casa di suor Serafina a Fiume Veneto,             accolta con gioia e                                                                                       Serafina. Grande testimone di Gesù sofferen-
 (Pordenone) si continua a tener desta la sua            gratitudine. Molte                                                                                        te e vicina a tutte le persone provate dalla
 memoria. Ma, dobbiamo riconoscerlo, suor                persone si sono                                                                                           vita. La sua preghiera e la sua intercessione la
 Serafina è vicina a tutti noi più di quanto pos-        avvicendate per visitare i                                                                                sentiamo tanto vicina. Ci auguriamo che sia
 siamo pensare.                                          luoghi della sua nascita e                                                                                sempre più conosciuta e amata da tutti la no-
                                                         giovinezza, per pregare e                                                                                 stra cara suor Serafina.
   Una fraternità delle Suore Francescane di Cristo      affidarsi alla sua                                                                                        Bernardetta (25 giugno 2020)
 Re di Venezia, dal 2000, vive nella Casa natale di      protezione. Abbiamo
 suor Serafina a Fiume Veneto. È impegnata nel           vissuto un clima di                                                                                         Grazie, suor Serafina,
 tener viva la memoria della Venerabile in mezzo         intensa spiritualità e                                                                                    per averci accolto nella tua casa natale. Sono
 al popolo, dove è nata ed è vissuta nei suoi primi      grazia… come possiamo                                                                                     contenta di aver conosciuto la tua storia di
 vent’anni.                                              cogliere dalla                                                                                            vita, la tua sofferenza, il tuo amore e la tua
                                                         testimonianza di un                                                                                       dedizione. Ti chiediamo di intercedere su di
  Alcune date significative sono consolidate nella       giovane:                                                                                                  noi per poter divenire genitori. D’ora in poi
 memoria e nelle celebrazioni che qui si vivono:                                                                                                                   sarai sempre nelle nostre preghiere!
                                                           “Cara suor Serafina,                                                                                    Cristian e Serena (20 agosto 2020)
 15 ottobre: nascita di Gisella Gregoris                 molte volte ho frequentato questa casa,
                                                         trovando in essa pace e accoglienza umile e                                                                 Lodiamo il Signore per il dono grande di
 30 gennaio: nascita al cielo di suor Serafina           lieta, ascolto fraterno e sincero, consolazione                                                           suor Serafina, che oggi abbiamo conosciuto
                                                         e speranza.                                          TESTIMONIANZE                                        nella sua realtà familiare-operativa-sociale ed
 22 giugno: proclamazione delle virtù eroiche              Oggi ho compreso il suo essere “casa                                                                    ecclesiale. A lei chiediamo di intercedere per
 della “Venerabile” suor Serafina avvenuta a Ro-         natale” di una vita secondo lo Spirito. Questa         Carissima suor Serafina,                           la nuova fraternità di Savelli-Norcia, che pren-
 ma nel 2004.                                            porta sempre aperta è un caloroso invito a           oggi sono qui, nella casa dove sei nata e cresciu-   derà avvio il 4 ottobre 2020 affinché sappia-
                                                         tener sempre aperta la porta del cuore alla          ta, in una famiglia numerosa e molto povera.         mo vivere nel quotidiano una missionarietà
   Il 29 giugno 2019, nel 15° anno dell’avvenuto         volontà del Padre, che ci vuole santi. Santi         A te che sei stata un esempio di virtù nel donarti   gioiosa e in piena comunione, con i piedi nella
 riconoscimento delle virtù, è stato benedetto un        ogni giorno per il bene nostro e di quanti           agli altri e a Gesù, chiedo umilmente di interce-    polvere, gli occhi al cielo e Dio nel cuore.
 murales della nostra venerabile posto vicino alla       condividono con noi il cammino della vita.           dere per noi e per l’intera umanità e di accom-      Suor Loretta, suor Damiana, suor Chiara,
 porta d’entrata della casa. Si è celebrata la Santa     Guarda, assisti e intercedi per noi e per il mondo   pagnarci in questi tempi difficili di pandemia.      suor Marisa (15 luglio 2020)
 Messa nel giardino adiacente la casa natale, con        intero”. (Alex)                                      Ricolma di grazia questa comunità di Fiume
 la partecipazione di molti fiumani e non.                                                                    Veneto, che ti ama moltissimo. Sii porto sicu-
                                                         Ai “pellegrini” veniva consegnata una                ro per tutte le persone che vivono la malattia, la
    Quest’anno non è stato possibile riproporre          “perla” con il volto di suor Serafina e un suo       povertà, la solitudine.
 l’avvenimento a causa della crisi del Covid-19,         pensiero di vita:                                    Donaci occhi e cuore per essere misericordiosi
 ma è nata una nuova iniziativa per tener desta                                                               con tutti quelli che incontriamo.
 la memoria di questo evento. Durante i mesi di          “Dio in tutto:                                       tua Alessandra         (20 luglio 2020)
 giugno e luglio, per due giorni la settimana, è
 stato possibile visitare, ascoltare, sostare, pregare             nel tuo spirito
 in questi luoghi, ma soprattutto “respirare”                                                                   Cara suor Serafina,
 l’esperienza quotidiana di Gisella Gregoris nel                     per illuminarlo,                         in questa casa ho ricordato molte cose della mia
 vivere con fede i valori della vita in coerenza con                                                          infanzia e ti ringrazio per tutto il bene che hai
 il Vangelo. Noi suore ci siamo rese disponibili ad                nel tuo cuore                              fatto al nostro paese. Ti prego ogni giorno e ti
 accogliere le persone per far conoscere e                                                                    chiedo di proteggermi. Grazie per tutte le cose
 approfondire la vita di suor Serafina dalla nascita,               per possederlo,                           belle che ci hai lasciato e continua la tua prote-
 alla sua formazione cristiana, alla fatica del lavoro                                                        zione!
 presso il cotonificio di Fiume Veneto, alla sua                 nelle tue azioni                             Anna Maria Moro            (25 giugno 2020)
 risposta alla vocazione religiosa e il sopraggiun-
 gere della lunga malattia.                                          per santificarle!”

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Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
LA NOSTRA
     LO STILE DI GESù
                  Lucandrea Massaro
CASA COMUNE       in www.aleteia.org

 Radunati da tutto il mondo per discutere di co-
 me cambiare una economia ingiusta si sono ri-           Santo Padre, la tre giorni conclusiva del lungo      2019 in occasione della festa di San Giuseppe         zione di Francesco stessa non è un atto antieco-
 trovati di fronte al più inaspettato degli eventi: il   lavoro preparatorio si terrà dal 19 al 21 novem-     Lavoratore indirizzata a economisti, imprendi-        nomico» dice Francesca di Maolo dell’Istituto
 Covid. Ma tutto è Grazia.                               bre 2020 e sarà interamente in modalità online       tori ed imprenditrici under 35 del mondo.             Serafico, ma appunto un tassello per integrare
                                                         con diretta streaming da Assisi e collegamenti       Il Santo Padre intendeva avviare, con i giovani       la gratuità in una economia basata sull’avidità.
 L’evento “Economy of Francesco” si terrà                con oltre 120 Paesi. Già confermata la parteci-      protagonisti e un gruppo qualificato di esperti,      «Costruire una economia inclusiva per tutti –
 il prossimo 21 novembre online, a causa del             pazione “virtuale” di Papa Francesco che man-        un processo di cambiamento globale affinché           prosegue –, solo i giovani possono fare questo.
 persistere della pandemia di Covid-19, invece di        derà un videomessaggio. L’evento digitale coin-      l’economia di oggi e di domani sia più giusta,        Il virus contro cui stiamo combattendo è davvero
 svolgersi com’era previsto – e auspicato – in           volgerà economisti, imprenditori e innovatori        inclusiva e sostenibile, senza lasciare nessuno       una metafora della nostra società che colpisce i
 Assisi, attorno alla cui esperienza si è formato        under 35 di tutto il mondo e potrà essere            indietro.                                             più fragili» Le disuguaglianze hanno tante facce:
 questo movimento di giovani da tutto il mondo           seguito sul portale francescoeconomy.org e i                                                               reddito, accesso alle cure, accesso alle tecnolo-
 voluto da Papa Francesco.                               canali social.                                       Un movimento di giovani per una economia              gie. Esse sono diseguaglianze sociali che si pos-
                                                                                                              nuova                                                 sono combattere e risolvere, se decidiamo di
 Ma cos’è esattamente “The Economy of                    The Economy of Francesco è un evento interna-                                                              farlo.
 Francesco”?                                             zionale che ha quindi come protagonisti giovani      Come il Poverello di Assisi, a cui il movimento
                                                         economisti e imprenditori di tutto il mondo.         si ispira, quello che bisogna costruire è un movi-    A farle eco c’è il professor Luigino Bruni
 “The Economy of Francesco” è l’incontro con             L’iniziativa si è sviluppata a seguito dell’invito   mento che ricostruisca i rapporti sociali a partire   (responsabile scientifico di Economy of Fran-
 i giovani economisti e imprenditori voluto dal          che Papa Francesco ha inviato il primo maggio        da una “economia della gratuità”. «La Spolia-         cesco e ordinario alla Lumsa) che dice che

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Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
«Economy of Francesco è un movimento di gio-         minile, solidarietà. I giovani non hanno lavo-      le coordinate che i ragazzi si sono dati da soli,   Stampa del Sacro Convento di Assisi, che ricorda
vani da tutto il mondo ed è la prima volta che       rato da soli e ogni villaggio è stato guidato da    in modo autonomo, «I giovani sono diventati         le innovazioni introdotte nel medioevo proprio
questo accade, già questo è un fatto che ci dà       due figure: un coordinatore junior e uno se-        protagonisti, non più invitati» dice.               per alleggerire il peso di una economia rapace
speranza. Il pre-evento doveva essere di due         nior scelti dal comitato scientifico. I senior                                                          sui più poveri, e ricorda l’invenzione dei Monti
giorni, ma il Covid ha cambiato tutto, esso è        sono stati messi accanto ai giovani per gui-        I protagonisti dell’evento digitale sono i 2000     di Pietà e di quelli Frumentari, istituzioni
divenuto di 9 mesi. È nato così un movimento         darli e mettere a confronto esperienze e stili.     under 35 provenienti da tutto il mondo, 56%         finanziarie senza scopo di lucro la cui funzione
diffuso nel mondo di giovani che sono già impe-      Sono stati realizzati 27 webinar (= seminario       uomini e 44 % donne. Sono economisti, im-           era quella di finanziare chi fosse in difficoltà,
gnati nel cambiamento. L’economia fino al gen-       online), tradotti grazie agli stessi ragazzi. «Il   prenditori, studenti, innovatori e operatori del    sottraendo i più poveri dalla piaga dell’usura,
naio del 2020 è divenuta obsoleta, siamo entra-      tema più trasversale è il discorso della cura,      settore sociale mossi dall’obiettivo comune di      con un meccanismo che assomiglia molto al
ti in una economia dei beni comuni, non basta        del prendersi cura dell’altro, come antidoto        costruire un mondo più equo e sostenibile.          moderno microcredito. Una finanza al servizio
una economia green, perché deve essere una           della società attuale, non più come cosa pri-                                                           della gente, del popolo direbbe Papa Francesco,
economia che include i poveri, che include le        vata ma come sforzo pubblico, l’altro è la pre-     Il rapporto tra i figli di San Francesco e l’eco-   una dimensione che è essenziale ricostruire.
relazioni personali» e aggiunge «una fraternità      senza delle donne nell’economia» spiega an-         nomia viene da lontano, ricorda Padre Enzo
della terra che non includa la fraternità di tutti   cora Suor Alessandra Smerilli, soddisfatta del-     Fortunato, francescano e direttore della Sala
non è completa. Ci vuole una economia
che metta dentro di sé la preghiera, la
meditazione e un orizzonte di senso, o la
prossima pandemia sarà di depressione».
C’è una continuità tra la lettera del Papa
agli imprenditori nel 2019 (un’epoca lon-
tana per molti aspetti) e l’enciclica Fratelli
tutti, che indica una via nuova, pratica-
bile e realista nei rapporti sociali ed econo-
mici tra persone e nazioni.

«In un mondo malato di pensiero a breve
termine, guardare ai giovani vuol dire co-
struire ponti di speranza. Il Papa ci invita a
fare questo» dice a sua volta Suor Ales-
sandra Smerilli mentre spiega come «i
giovani non ci consegneranno un trattato,
un decalogo, ma delle proposte e come
vogliono impegnarsi» un approccio con-
creto che parte dalla riflessione e culmina
nell’azione. Un lavoro che le Settimane
Sociali dei Cattolici vogliono accogliere
nel loro lavoro che culminerà l’anno
prossimo, anche grazie alla stessa Suor
Alessandra che è presente in entrambi i
comitati.

Un po’ di numeri di Economy of Fran-
cesco

Sono 12 i villaggi tematici in cui i giovani
sono stati divisi per lavorare in questi mesi
lungo alcune linee di tensione dialettica
tra povertà e cura, ambiente, lavoro fem-

10 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                  4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 11
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
UN MESSAGGIO   dall’Italia

Dio ci sorprende
sempre!

                             Fidiamoci di Lui!
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
DIO LO STILE DI GESù
                     a cura della Redazione

                                                                            Come acqua sorgiva
   IN MEZZO A NOI

                                              L’Istituto
                                              delle Suore Francescane                                  La storia di noi, Suore Francescane di
                                              di Cristo Re                                             Cristo Re, si svolge in un arco di tempo
                                              fraterna unione di vita                                  lungo oltre cinque secoli. Le sue radici
                                              somiglia sua storia                                      risalgono all’anno 1459 in Venezia - se-
                                              a un’acqua sorgiva                                       stiere di Castello, San Francesco della
                                                                                                       Vigna per opera di un gruppo di Terzia-
                                                                                                       rie francescane guidate dai Frati Minori
                                                                                                       della Provincia Veneta.

                                                                                                       Nel secolo XIX l’Istituto - che viveva an-
                                                                                                       cora in una sola comunità - venne sop-
                                                                                                       presso due volte dalle autorità civili e a
                                                                                                       tempo opportuno fu ricostituito.

1459                                                                                                   L’ultimo ripristino fu attuato dalle Madri
Sorgente                                                                                               Luigia Penso e Chiara Ferrari il 13 lu-
                                                                                                       glio 1878.
che nasce
tra cime
e a lungo                                                                                              Ebbe il riconoscimento giuridico della
placida scorre                                                                                         Chiesa di Venezia nel 1907
e poi s’inabissa                                                                                       e l’approvazione pontificia nel 1937.
                                                                                1878
                                                                                                       Dal 1928 porta l’attuale denominazione:
                                                                                Ma ecco
             1811                                                               più ricca rinasce
                                                                                                       suore francescane di Cristo Re.

                                                                                con getto più forte,   Dal 1916, da Venezia dove ha la sua Ca-
                                                                                più ardito             sa Madre, l’Istituto, quale piccolo seme
                                                                                e roccia insidiosa     che muore, germoglia e cresce, si estese
                                                                                più non l’inghiotte.   prima nel Veneto, poi in varie regioni
                                                                                                       d’Italia.
           1849
           Rinasce                                                                                     Animate dal desiderio di rendere presen-
                                                                                                       te la tenerezza di Gesù che si fa servo,
           più innanzi                                                  E l’onda,                      nel susseguirsi delle vicende storiche le
           e breve rivive                                               l’onda sua viva                sorelle hanno avuto costante cura ed
           in arduo                                                     nel vario suo andare           attenzione per rispondere alle necessità
           deciso cammino                                               il letto                       dei tempi e luoghi. La loro missione le
           e ancor s’inabissa.                                          invade sicura                  coinvolge primariamente nel portare al
                                                                        e in fiume perenna.            Signore ogni fratello e sorella, perché
                                                                           Suor Speranza Boraso        ogni persona possa far fiorire la sua vita
                                                                                                       nel sentirsi amata nella sua dignità di
                                                                                                       ‘figlia di Dio’.

    14 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                     4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 15
Un Seme per il Regno ...dove tutto ebbe inizio - Francescane di Cristo Re Venezia
DIO LO STILE DI GESù
                Suor Rosalba Nardino, fcr

                                                                                                                     Discepola di Gesù ...
IN MEZZO A NOI

                                                                                                                     anche nella malattia
 Resta sempre difficile accogliere la volontà di
 Dio, soprattutto nella sofferenza. È pur vero
 che cadere tra le sue braccia amorose, aiuta
 a vedere il sole anche tra le nubi.
 Questa testimonianza ce lo conferma.                    Inizia il cammino: trasferimento nella fraternità
                                                         di Fiume Veneto, visite oncologiche, analisi,        per affrontare la forte delusione per la presen-      La malattia, il tumore, è entrata nella mia vita
                                                         chemioterapie.                                       za della malattia, anche dopo l’intervento. Sem-      come un fulmine a ciel sereno, non te l’aspetti.
 “ A volte Dio non cambia le circostanze,                                                                     brava tutto circoscritto, invece no…qualche cel-      Mi ha fatto cambiare direzione, ha spezzato e
 perché Egli sta usando le circostanze per               Il tumore è circoscritto nello stomaco e questo      lula maligna era scappata. E si continua con le       bloccato sogni, desideri, relazioni... ma mi ha
 cambiarti”.                                             mi dà speranza e fiducia… in me c’è serenità.        terapie con pazienza, fiducia e speranza.             aperto orizzonti nuovi. Mi ha avvicinato mag-
                                                         L’inattività mi pesa, ma ora il mio servizio è                                                             giormente al vasto campo della sofferenza, ha
 Ed è proprio così.                                      accettazione paziente e serena, offerta, pre-        Mi sento sostenuta dalle cure e dall’affetto del-     illuminato il mio cammino, la mia vita, preziosa
                                                         ghiera, intercessione, ascolto. Vengo a con-         le mie sorelle della fraternità e di tutta la mia     in qualsiasi condizione si trovi.
 23 luglio 2019: Diagnosi “Carcinoma di alto             tatto con un mondo di dolore, di sofferenza fisi-    famiglia religiosa, da tante persone che cono-
 grado“ La mente si annebbia…È per me questa             ca e morale, con la fatica del vivere, con la mor-   sco, dall’umanità di medici ed infermiere ed          Mi piace concludere così:
 diagnosi??? O per altri??? Il tumore maligno fa         te. Nell’avvicinare e ascoltare le persone, non so   imparo che ogni giorno va vissuto come dono e
 paura. Ma come?? Nessun sintomo particolare...          dare risposta del perché del dolore, ma parole       con gratitudine, gusto di più ogni piccolo gesto,     “Quando sei nelle avversità, sii come Giobbe
 non è possibile. Poi pian piano realizzo che la         di speranza, consolazione, fiducia alla Luce del     do valore alle cose essenziali e a tutto ciò che di   che, pur non sapendo il motivo della sua soffe-
 diagnosi mi riguarda. Non mi chiedo ”Perché a           Crocifisso e del Risorto.                            bello e buono la vita offre. Accolgo con maggior      renza, sapeva bene che Dio era con Lui. Non
 me?”… mi dico semplicemente “perché non                                                                      comprensione le fragilità e i limiti che vedo in      importa quanto grandi siano le avversità, il no-
 anche a me?” Ma la paura mi invade, cosa mi             Mi accorgo che non sono parole vuote perché          me e negli altri.                                     stro Dio è sempre più grande di loro”.
 accadrà??? Mi sento destabilizzata. La dottoressa       anch’io sono nella stessa situazione, nella stes-
 mi ha detto che è operabile...subito.                   sa barca. Essere forza per altri nelle mie stesse
                                                         o peggiori condizioni rende ogni mio dolore
 Lasciare tutto…il servizio nella scuola materna,        sopportabile, mi dà serenità e motivo per acco-
 la presenza in carcere, le varie attività avviate, ma   gliere la mia malattia senza lamentarmi. Anzi mi
 soprattutto la fraternità. Sono la più giovane,         nasce un senso di pace nel cuore, coraggio…
 ho ancora forza da spendere ed impegnare.               gratitudine...”GRAZIE sempre e comunque“.

 “Signore, cosa vuoi? Lo sai che stiamo vivendo          Mi accompagna la lettura del libro di GIOBBE.
 la chiusura graduale della scuola materna (e non        La sofferenza, la malattia non sono punizioni di
 per mancanza di bambini). Perché proprio adesso         Dio. Giobbe, uomo giusto e timorato di Dio,
 che siamo in difficoltà? Tanti interrogativi passa-     vive terribili sofferenze, si lamenta e dialoga
 no per la mia mente. Un imperativo risuona              con Dio, ma mai lo rinnega o lo impreca. Si con-
 “Bisogna agire subito” Mi manca la terra sotto i        segna con fiducia al suo AMORE, spesso a noi
 piedi, sono spaventata, ma questa è la realtà.          incomprensibile, nel modo in cui si manifesta.
 Qualche notte insonne, angoscia…                        Si sente amato dal suo Dio, un Dio che non
 ”piangermi addosso o rimboccarmi le maniche             abbandona mai.
 ed affrontare???”.
                                                         Quando arriva il momento dell’intervento chirur-
 “Anche se vado per valle oscura non temo alcun          gico (nell’ospedale di Aviano), mi assale una for-
 male perché Tu sei con me”. (Sal 22)                    te paura di non svegliarmi. È una inconfessa-
                                                         ta paura della morte! Ma quel “Sì, come e do-
 Signore non capisco, ho paura… ma mi affido             ve tu mi vuoi, l’abbandono nelle sue Mani,
 a Te! Vedo poco chiaro, sufficiente per ripetermi       mani di Padre che ama i suoi figli e sa cos’è
 ”SI’, dove Tu mi vuoi, come Tu mi vuoi” là              meglio per me, sua figlia, mi dona profonda
 posso fiorire e portare frutto.                         pace. Questa consapevolezza mi dà nuova forza

 16 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                        4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 17
DIO LO STILE DI GESù
             Suor M. Irma Conocarpo, fcr

                                                                                                                                                  Sentirsi amati
IN MEZZO A NOI

 Come Dio ama, oggi? Attraverso i nostri picco-
 li gesti di apertura, le nostre attenzioni a chi
 forse in molti pensano che non se le meritino.                                                                         anche dietro le sbarre
 I prediletti di Dio sono sempre gli stessi: poveri,
 senza dignità, dimenticati o da dimenticare.
 Dio trova sempre qualcuno per raggiungerli.

 Testimonianza di un servizio di volontariato
 extra parrocchia

 Il carcere è uno dei luoghi dove vivono ‘gli
 ultimi’. Ho iniziato ad appassionarmi alle
 visite in carcere a Padova con le studentesse
 universitarie che accompagnavo ad animare la
 Messa festiva alcune volte durante l’anno. Era
 un’opportuna e significativa esperienza for-
 mativa. In seguito, nei vari trasferimenti, ho
 cercato ancora questo ‘luogo’ che purtroppo
 esiste in ogni città ed ho trovato ovunque per-
 sone che chiedevano presenza e dialogo e, da
 me religiosa, dialogo per l’anima.

 A Prato c’è il Carcere Circondariale abitato da
 circa 800 detenuti. Tramite il Cappellano ho il
 permesso di entrare. Partecipo a qualche Eu-
 carestia, ho modo di salutare alcuni, il tempo
 di un breve ascolto o di fissare qualche collo-
 quio. Ogni anno in una sezione ho preparato
 alla Cresima un gruppetto di giovani con cate-        Ho trovato che quest’ultimo aspetto spesso           più tranquillo”. S. afferma con sicurezza:           Ora sono bloccata per la pandemia; spero di
 chesi settimanali.                                    ha fatto scattare la molla per ritrovarsi, voler     “Senza la fede l’avrei fatta finita. Ho da pen-      ritornare!
                                                       pensare al domani e mettere a posto anche la         sare ad altro con due bambini piccoli e una
 È stato soprattutto lì che ho incontrato la per-      propria anima.                                       donna che mi ama!”. M. invece ha chiesto             Poi c’è la preghiera: il mio piccolo mondo si al-
 sona ferita, desiderosa di sentirsi “pulita”.                                                              attraverso Radio Maria una religiosa con cui         larga a ciascuno di loro e alle situazioni che mi
 Ognuno ha la sua storia che solo in parte co-         E Gesù? E la Cresima?                                tenere corrispondenza epistolare. Ci scriviamo       hanno confidato; il ritmo quotidiano che i de-
 nosco, ma, tra loro, … chi più ne ha più ne                                                                una volta al mese e lui dice che ricevere la mia     tenuti in carcere devono accettare è molto più
 metta! E lo confessano.                               A dire il vero sentivo di dover esercitare più la    lettera è ricevere una parola che illumina la sua    faticoso delle difficoltà che debbo affrontare
                                                       funzione di “mamma” che di “catechista” per-         anima e lo aiuta a stare con Gesù.                   io. Allora mi dico “avanti tutta!”. Maria ai pie-
 Alcuni sono molto colpevoli, altri sono rimasti       ché ognuno doveva liberarsi dalle oppressioni                                                             di della croce, dopo aver guardato Gesù mo-
 incastrati nella malavita locale, qualcuno è          che aveva nel cuore per lasciare spazio a Ge-        Molti sono stranieri o vengono da lontano.           rente, ha abbassato lo sguardo sull’altro figlio
 dentro per qualcun altro. Quasi tutti scontano        sù, allo Spirito, alla Parola. Arrivavano alla       Una mamma, dopo 5 anni è riuscita ad otte-           Giovanni ed ha sussurrato: “Nel Suo Nome ce
 la pena dopo vari anni dal fatto compiuto,            Cresima non pronti ma con una luce nuova             nere un colloquio con il figlio. Come fare? Il       la faremo”. Così anch’io, diffondendo la sere-
 tempo in cui hanno continuato a vivere; qual-         che li orientava, li rendeva più motivati e forti.   Cappellano e la Caritas sono attrezzati, però,       nità che parte dall’Alto, dono un po’ di luce in
 cuno si è innamorato, altri hanno messo su fa-        G. un giorno mi disse: “Di notte, se non             per l’amicizia con T. il figlio, l’ho accompagnata   questo brutto e sconosciuto angolo di mondo.
 miglia ed hanno figli da crescere … da amare.         dormo, dico a Gesù ‘abbracciami’ e mi sento          io, coinvolgendo una famiglia della parrocchia.

 18 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                    4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 19
DIO LO STILE DI GESù
                   Sandro Maniglio

                                                                       Carità e dono in tempo di pandemia
IN MEZZO A NOI     San Lazzaro - VI

  Un ricordo della pandemia passata e del bene
  che ha scatenato intorno a noi e per mezzo di
  noi. Perché non ce ne dimentichiamo, sappiamo
  farne tesoro e farci trovare pronti anche ora.                                                                                             Vicenza e della             Qualche volontario si è cimentato dal proprio
                                                                                                                                             Protezione Civile,          balcone a diffondere ogni giorno dei brani mu-
                                                                                                                                             abbiamo ottenuto            sicali con a seguire le preghiere del Padre No-
   Quanta gente, quanta gente, sta portando                                                                                                  locali più grandi, più      stro, Ave Maria, Angelo Custode, e fare minuti
  croci per aiutare gli altri, si sacrifica per aiutare                                                                                      comodi e braccia fre-       di silenzio per commemorare quei fratelli/
  gli altri che hanno bisogno in questa pandemia                                                                                             sche per continuare il      sorelle che ci lasciavano senza alcuna funzione
  … Ma, sempre con Gesù, si può fare. La pienezza                                                                                            generoso servizio.          religiosa e degna sepoltura e a ringraziare tutti
  della vita e della gioia si trova donando sé stessi                                                                                                                    gli operatori sanitari e di sicurezza che con il
  per il Vangelo e per i fratelli, con apertura, acco-                                                                                         Non sono mancati i        loro impegno, in tutti i modi, cercavano di ar-
  glienza e benevolenza (dall’Angelus di Papa                                                                                                momenti emozionan-          ginare questa emergenza sanitaria. È stato
  Francesco del 28 giugno 2020).                                                                                                             ti, di soddisfazione        veramente significativo vedere tante famiglie
                                                                                                                                             e di ringraziamento         con i propri figli affacciarsi e partecipare a
    Era il 9 marzo quando il Presidente del Consi-                                                                                           per quello che fa-          questi momenti di condivisione.
  glio ha firmato il decreto di emergenza causa                                                                                              cevamo: “Che Dio
  pandemia da covid-19. In un attimo ci siamo                                                                                                vi benedica”, era la         Tantissimi hanno partecipato alla preghiera
  trovati tutti isolati e senza relazioni sociali. Ma                                                                         frase pronunciata spesso, ma an-           con candele accese sulle finestre, sui balconi
  la nostra U.P. Porta Ovest di Vicenza si è subito                                                                           che l’abbraccio di un bambino che          per non dimenticare il seguito e commovente
  messa al lavoro, ci siamo interrogati su quali                                                                              scopriva che all’interno dei pacchi        Atto di Affidamento alla Madonna di Monte
  potevano essere i bisogni primari delle famiglie                                                                            alimentari c’erano le pizze, come se       Berico celebrato dal nostro vescovo il 24 marzo
  in difficoltà. Il primo pensiero è andato alle fa-                                                                          gli avessero consegnato un prezioso        e trasmesso dalla TV.
  miglie bisognose già seguite dal nostro punto                                                                               regalo: è stato un momento davvero
  di consegna di alimenti e che non potevano                                                                                  toccante.                                    Il progetto “Spesa Solidale a Casa” è durato 5
  spostarsi da casa.                                                                                                                                                     mesi, da marzo a luglio. Un grazie particolare
                                                                                                                                Altro evento importante in perio-        va alle suore Francescane di Cristo Re, suor
    Per rispondere alle richieste di alimenti da                                                                               do di pandemia è stato quello di          Beatrice, suor Giannantonia, suor Giuseppina
  parte delle famiglie, grazie alla Caritas Vicenti-                                                                           organizzare il Gr-Est. Dopo mesi di       e alla novizia Age, ai 73 volontari dell’U.P. Por-
  na, alla generosità di alcune cooperative e                                                                                  mancate relazioni, di scuole chiuse,      ta Ovest di Vicenza, che hanno donato il pro-
  aziende, ai servizi sociali del comune di Vicenza                                                               di distanziamenti, ci è sembrato giusto darci da       prio tempo nelle difficoltà degli spostamenti
  e grazie soprattutto alla disponibilità dei volon-                                                              fare per i bambini e per i ragazzi che nei mesi        con le dovute attenzioni per non essere con-
  tari della nostra unità pastorale è nato il pro-                                                                di emergenza sanitaria erano stati penalizzati         tagiati. Importante anche la collaborazione
  getto “Spesa Solidale a Casa”. Nei locali della                                                                 nella loro crescita sociale e relazionale. Sostenuti   instaurata con l’amministrazione comunale e i
  parrocchia Santa Famiglia e San Lazzaro si è                                                                    da queste motivazioni, abbiamo iniziato a pro-         suoi servizi sociali.
  attivato un centro di raccolta alimenti e prepa-                                                                gettare, e nel rispetto della sicurezza sanitaria,
  razione di Borse Spesa che sono state distribuite                                                               siamo riusciti a portare avanti il nostro bellissimo     Il periodo di pandemia, ci ha fatto ripensare
  a domicilio da volontari.                                                                                       e tanto atteso grest. Sono stati dei momenti di        ad un nuovo modo di affrontare la vita, ad
                                                                                                                  gioia intensi. Siamo veramente felici di aver po-      avere uno slancio d’aiuto verso chi è in diffi-
    All’inizio della pandemia erano un centinaio le                                                               tuto realizzare momenti di socialità per i nostri      coltà. È stata una bellissima prova di collabo-
  famiglie raggiunte con le borse della spesa ma,                                                                 ragazzi e un ringraziamento speciale va a tutti        razione dei volontari di tutta la neonata Unità
  di settimana in settimana, aumentavano sem-                                                                     gli animatori e allo staff che hanno donato il         Pastorale Vicenza Porta Ovest: fra di noi c’è
  pre più fino ad arrivare a circa 1.500 nuclei fa-                                                               loro tempo gratuitamente.                              stata una sinergia solidale che prima non ave-
  miliari nel mese di luglio.                             attività e la conseguente perdita di lavoro senza                                                              vamo mai messo in atto. Tutto questo ci ha
                                                          ammortizzatori sociali, non riuscivano a fare la          Durante il lockdown non sono mancati i mo-           arricchito. È proprio vero che il dono e la cari-
  Alle persone già seguite dai punti caritas parroc-      spesa. A fronte di tanta richiesta di aiuto alimen-     menti di raccoglimento cristiano, messe in             tà aumentano e che nelle difficoltà si impa-
  chiali e dai gruppi di aiuto si aggiungevano quel-      tare che ha interessato tutta la città, con la colla-   streaming, famiglie in preghiera, sembrava             rano tante cose.
  le che, a causa della chiusura quasi totale delle       borazione dei Servizi Sociali del comune di             che si fossero costituite più “chiese” familiari.

  20 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                            4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 21
DIO LO STILE DISuor
SEGNI           GESù
                suorAntonella
                     DjonsincaBusato,
                               Lopes, fcr
                                      fcr
DELMEZZO
IN  REGNOA NOI
 Camminare fa bene e ci aiuta a stare bene. Esi-
 ste anche un tipo di ‘cammino’ che aiuta a da-
                                                          ricerca della felicità: per me si chiama Gesù!
                                                          Del resto, la nostra felicità è il sogno del Padre
                                                          Celeste (Dt 4,40)!
                                                                                                                           Camminare è... bellezza!
 re più senso alla vita di ogni giorno.                                                                         no ruoli, maggiori o minori, più allenati o più      schi meravigliosi, oppure salire nudi e aspri ca-
 Provare per credere!                                     Il Cammino insegna il gusto della condivisione        bravi. Tutti pellegrini verso la stessa meta.        lanchi, è esperienza straordinaria. Un esempio
                                                          dalla preparazione e poi passo dopo passo, nel        Fantastico!                                          solo: il bosco dell’Eremo di Sant’Alberico è dav-
                                                          raccontarsi come nei silenzi: che bello cammi-                                                             vero un percorso spirituale, per la via crucis ma
  Perché scegliere e decidere di fare un                  nare uno accanto all’altro o in fila indiana, par-    Chi comincia un Cammino con apertura di              anche per il silenzioso sussurro degli alberi se-
  Cammino? “Cammino” con la iniziale maiu-                lando o in silenzio, nel rispetto del cammino         cuore e mente, tutto ciò che esso farà vivere        colari che accolgono desideri e preghiere di chi
  scola perché si tratta di qualcosa di speciale.         interiore di ciascuno, pensando alle persone          diventa un dono.                                     lo attraversa e sembra che portino tutto verso
                                                          care, a fatti, eventi, pregando… E quando la                                                               l’alto, un ponte fra Terra e Cielo…
  Perché camminare, faticare per chilometri, ma-          fatica è maggiore, il silenzio è più carico di        Le persone che incontri, giorno dopo giorno,
  gari sotto un sole implacabile o la pioggia, o          queste presenze che diventano forza per con-          diventano compagni di strada, ognuno con le          Cogliere tanti piccoli dettagli, come la bellezza
  con il vento sferzante che spinge indietro?             tinuare a camminare!                                  proprie motivazioni di partenza, senza porsi tan-    di fiori o erbe lungo i cigli delle strade, farfalle
  Perché camminare è… semplicemente bellezza!                                                                   te domande, ma disponibili ad aiutarsi a vicenda     perfettamente mimetizzate, alberi che sono
  E bellezza significa gioia, condivisione, incontro,     Un elemento importante del Cammino è il ri-           nella fatica, nell’incertezza… perché è la strada    vere e proprie sculture, la grande varietà di ve-
  natura, storia, arte…                                   spetto del passo di ciascuno: ognuno deve             che accomuna nell’unico desiderio della meta.        getazione… è possibile solo se si va lentamente!
                                                          compiere il proprio passo, nessuno lo può fare
  Scegliere di fare un Cammino significa decidere         al posto mio; è solo con questo rispetto che ci       Sostare nei piccoli borghi, ascoltare le pietre di   Le tante persone che si incontrano e che offro-
  di lasciarsi educare da esso. Già la scelta dell’iti-   si aiuta e incoraggia a vicenda adeguando len-        antiche Pievi che narrano di umanità e di fede,      no un aiuto proprio perché sei un pellegrino (da
  nerario dice le motivazioni che mettono in mo-          tamente il proprio passo a quello dell’altro (si      come le persone che ancora oggi vi abitano con       chi va a chiamare il proprietario del bar che è
  vimento: il Cammino di S. Francesco Rimini – La         arriva a percepire la fatica, l’ansia del compa-      una passione eroica.                                 chiuso e lo apre, a chi regala la marmellata fatta
  Verna è un percorso che porta all’interiorità,          gno). è questo che rende alla pari, fratelli e so-                                                         in casa, oppure a chi dà un passaggio…).
  alla ricerca di luoghi frequentati dal Santo e dai      relle: sulla strada siamo tutti uguali, non esisto-   Camminare per ore attraversando pascoli e bo-
  primi compagni e quindi cercare le tracce del                                                                                                                      Infine, la strada diventa davvero maestra di vita
  suo percorso interiore alla ricerca dell’Amato,                                                                                                                    quando ti rendi conto che devi cambiare pro-
  del Signore Gesù.                                                                                                                                                  gramma, magari rinunciare ad un tratto del per-
                                                                                                                                                                     corso perché non ce la fai o ti capita un inciden-
  Quando si decide il Cammino si comincia mesi                                                                                                                       te… Rinunciare significa imparare l’umiltà.
  prima a studiare il percorso, prenotare i luoghi
  di accoglienza, chiedere tutte le informazioni                                                                                                                     Il Cammino di San Francesco, come la Via Fran-
  possibili (sapendo che l’imprevisto è parte                                                                                                                        cigena e tutti gli altri antichi percorsi, hanno una
  dell’esperienza) e la gioia dell’attesa aumenta                                                                                                                    forte valenza simbolica: passo dopo passo ti
  giorno dopo giorno.                                                                                                                                                rendi conto che ogni giorno sei pellegrino e fo-
                                                                                                                                                                     restiero su questa Terra di cui sei custode, solo e
  Ma è davvero grande l’emozione che si prova                                                                                                                        meravigliosamente custode!
  quando, indossato lo zaino, si esce dalla porta di
  casa per iniziare il cammino: sai che sperimen-                                                                                                                    Allora il Cammino fatto non è più solo un’espe-
  terai fatica, ma sai anche che servirà per avvici-                                                                                                                 rienza limitata nel tempo, ma continua ogni
  narti alla meta; sai che non conosci in verità la                                                                                                                  giorno nella vita quotidiana; senti che ogni volta
  strada perché l’hai vista solo sulle mappe                                                                                                                         che torni sei un “pochino” diversa. È questo il
  (evviva Google maps!) ma sei certo che Colui                                                                                                                       dono più bello!
  che ti ha ispirato il Cammino ti fornirà gli aiuti                                                                                                                 Mi rendo conto che è difficile raccontare in
  necessari… È un’emozione grande anche sapere                                                                                                                       “breve” un Cammino, anche se “breve” come
  che tanti fratelli e sorelle hanno percorso lo                                                                                                                     quello di San Francesco (cinque giorni), perché
  stesso itinerario di fede, di ricerca di sé, per rin-                                                                                                              l’esperienza è davvero intensa e questi sono
  graziamento…                                                                                                                                                       solo alcuni pensieri… forse un giorno ci in-
                                                                                                                                                                     contreremo di persona per raccontarci i nostri
  Ci si sente parte di un’umanità in cammino alla                                                                                                                    cammini!

 22 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                          4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 23
DIO LO STILE DI Serena
                GESù Spinazzi Lucchesi
IN MEZZO A NOI Gente Veneta 10/2017

 C’è chi sogna un mondo diverso e rimane fermo
 nei suoi sogni. C’è chi fa di tutto per veder rea-
 lizzati i suoi sogni, soprattutto se riguardano le
 persone più sfortunate e svantaggiate.
 Don Nandino è uno di questi.

 Don Nandino ha un sogno: «Leggere un giorno          “Casa di Amadou”: è la casa del parroco, che
 sui giornali che una comunità, una città, una        un pomeriggio la settimana ospita un gruppo
 regione o magari un Paese intero festeggiano la      piuttosto numeroso di ragazzi – tutti richiedenti
 fine dell’emergenza perché ogni singolo e ogni       asilo – che vivono nei dintorni, ospitati da coo-
 famiglia ha semplicemente scoperto la ricchez-       perative. «I primi hanno cominciato a venire
 za di avere a tavola un amico, ex profugo, di-       perché qui c’è la connessione a internet», ricor-
 ventato fratello». Don Nandino l’ha fatto e con-     da don Nandino. Pur rimanendo uno spazio
 tinua a farlo: ha aperto la porta della sua cano-    informale, la cosa si è un po’ strutturata con
 nica prima a un giovane ragazzo venuto da lon-       l’aiuto di alcune volontarie – Adriana, Alessan-      che tutti fingono di non vedere ma che è una          più volte li ha sfiorati: qualcuno è naufragato e
 tano e poi, via via, agli altri. Con semplicità ha   dra, Anna, Laura, Betta – salite un pomeriggio        vera e propria schiavitù dei giorni nostri. Per       si è salvato aggrappandosi al relitto del barco-
 offerto loro uno spazio dove stare in famiglia,      d’inverno per dare una mano. Con loro i ragazzi       fortuna, terminata la stagione, Amadou è tor-         ne, resistendo per ore tra le onde mentre gli
 dove parlare, dove essere amici e anche, sem-        imparano l’italiano, si confidano, raccontando        nato qui sano e salvo… La sua è una storia a          altri annegavano. Il titolo viene proprio dal rac-
 plicemente, dove non fare nulla, come del resto      le proprie storie.                                    lieto fine, ma non per tutti è così. C’è chi arran-   conto di uno di loro, che rimasto senz’acqua nel
 fanno spesso i coetanei, o giù di lì, nei lunghi                                                           ca e chi si arrende.                                  barcone, spinto da una sete insopportabile, ha
 pomeriggi dopo la scuola. Un piccolo spazio di       Amadou in cerca di fortuna. Alcune di queste                                                                bevuto l’acqua del mare, rischiando di morire.
 normalità per ragazzi diventati adulti troppo        sono entrate nelle pagine di questo libro: qui ci     Nessuno era partito da casa con l’obiettivo           Non aveva idea che l’acqua del mare fosse sala-
 presto, che una vita normale non ce l’hanno          sono le voci di Amadou, Festus, Moussa, Ousa-         di venire in Italia. Tutto questo è raccontato in     ta… Tanti gli interrogativi che emergono da
 più. Sono scappati dal loro paese, dall’Africa,      in, Mady… Ed è proprio ad Amadou che è stata          questo libro crudo, dove le voci di Amadou e          queste pagine. E grande l’angoscia delle volon-
 chi per la guerra, chi per la mancanza di lavoro,    dedicata, informalmente, la casa nei mesi in cui      degli altri si alternano nel raccontare l’infanzia    tarie che vorrebbero poter fare di più, avver-
 chi perché ha perso la famiglia. E, dopo mille       il ragazzo era partito per cercare fortuna al         nel paese d’origine, i motivi spesso drammatici       tendo nei confronti di questi ragazzi così giovani
 peripezie, sono sbarcati in Italia. Di questo e      Sud: ottenuto il permesso di soggiorno, uscito        della partenza, le terrificanti condizioni del        un sentimento materno: «Ci è venuta in mente
 molto altro racconta il libro “Non sapevo che il     dalla rete di protezione riservata ai richiedenti     viaggio. «Nessuno è partito con l’idea di venire      una frase di don Tonino Bello, scritta nel ’91 al
 mare fosse salato”, scritto a due mani da Nandi-     asilo, Amadou aveva presto scoperto quanto            qui in Italia», sintetizza Betta Tusset.              tempo degli sbarchi degli albanesi. Lui nei volti
 no Capovilla e Betta Tusset (edizioni Paoline).      fosse difficile trovare casa e lavoro. «Io non        «Cercavano un lavoro da qualche parte in Afri-        di quei ragazzi vedeva le loro madri, l’attesa, la
 La parrocchia di don Nandino, alla Cita a Mar-       sono venuto qui per chiedere la carità. Non è         ca, qualcuno è fuggito in cerca di un luogo si-       gioia e le speranze alla loro nascita e poi il dolo-
 ghera, è diventata in questi anni un luogo di        questo ciò che mi ha insegnato mia mamma»,            curo, dopo aver perso la famiglia. Ma non tro-        re nel lasciarli partire. “Quella gente va amata,
 accoglienza fraterna per moltissime persone. La      aveva detto alle volontarie che cercavano di          vando nulla di tutto questo, tutti sono finiti        diceva allora don Tonino Bello, uno per uno,
 domenica mattina decine di persone senza di-         dissuaderlo. E così è partito per la Puglia, a rac-   nella rete dei trafficanti che li hanno condotti      come se di ciascuno fossimo madre”». Materni-
 mora fanno colazione con il parroco e con i vo-      cogliere pomodori, trovando l’inferno, sotto          in Libia per poi imbarcarli verso l’Italia». Viaggi   tà e paternità, nel caso di don Nandino: «Da
 lontari, mentre negli ultimi mesi ha aperto la       forma di quelle crudeli regole del caporalato         terribili, condizioni disumane, dove la morte         quando la sua porta di casa si è aperta a tutti

 24 - UN SEME PER IL REGNO 4/2020                                                                                                                                                      4/2020 UN SEME PER IL REGNO - 25
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