8Camminare NELLA LUCE - Comunità Casa del Giovane Pavia
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C DICEMBRE 2018 amminare NELLA LUCE PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE DI PAVIA - ANNO 47 - N° 2 CAMMINARE NELLA... GIOIA! L’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2 - LO/PV - IN CASO DI MANCATO RECAPITO, INVIARE ALL’UFFICIO DI PAVIA C.P.O. DETENTORE DEL CONTO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA
editoriale editoriale DICEMBRE 2018 C amminare PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE DI PAVIA - ANNO 47 - N° 2 NELLA LUCE occhi e nel cuore la gioia e la grazia CAMMINARE di quel momento. Abbiamo incontrato un uomo an- ziano, debole, carico di anni e di CAMMINARE NELLA... GIOIA! L’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO NELLA... GIOIA! fatiche, ma nel contempo giovane, sia nel cuore che nel volto, ricco di Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2 - LO/PV - IN CASO DI MANCATO RECAPITO, INVIARE ALL’UFFICIO DI PAVIA C.P.O. DETENTORE DEL CONTO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, CHE SI IMPEGNA A PAGARE LA RELATIVA TARIFFA sogni, di gioia e di vita, capace di L’INCONTRO incontrare e riconoscere tutti e cia- scuno con occhi, mani e cuore buo- CAMMINARE NELLA LUCE CON PAPA FRANCESCO ni e pienamente umani, quindi pie- Periodico della namente santi, tanto da riuscire ad Casa del Giovane di Pavia fondato nel 1971 di don Arturo Cristani elettrizzare e entusiasmare i ragazzi RESPONSABILE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE delle nostre comunità e tutti coloro DIRETTORE RESPONSABILE che lo hanno potuto salutare. Sergio Contrini Papa Francesco con i ragazzi della Casa del Giovane Siamo andati a Roma per conclu- S crivo questo editoriale a distanza di una settimana dere il XXV anniversario della mor- REDAZIONE don Arturo Cristani, Donatella Gandini, dall’incontro che le nostre comunità (educatori, te di don Enzo Boschetti, nostro ma anche aperto a tanta spe ran - Bruno Donesana, Marta Pizzochero responsabili, giovani e persone ospiti) hanno avu- fondatore e Servo di Dio. za e possibilità inedite e buone. to con papa Francesco; tutti noi abbiamo ancora negli Abbiamo così potuto donare a papa Con tutta la Comunità vi auguro Il servizio HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Francesco alcuni testi di don Enzo allora un vero S. Natale e un au- è per noi la pienezza don Arturo Cristani, Mattia Barbieri, Michela Ravetti, Michela Miccioni, e lo abbiamo invitato a visitare la tentico Nuovo Anno, che possa Sr. Grazia Vittigni, Davide Caserini, CdG, riconoscendo nel cuore del portare a voi la benedizione che della vita cristiana Marta Pizzochero, Marco Dotti, papa il medesimo Spirito del Van- papa Francesco ci ha impartito, e in forza di esso rendiamo Alessandro Vannulli, Claudio Grassi, gelo che animava il cuore di don chiedendoci espressamente di por- Simone Feder, Diego Turcinovich e i giovani della Comunità Enzo, quella Buona notizia che è tarla a tutte le persone rimaste a credibile la Chiesa gioia per tutti e in particolare per casa, col desiderio di trasmettervi CONSIGLIO DELL’ASSOCIAZIONE CASA DEL GIOVANE in questo modo un po’ di quel- di Gesù, perché diventi i poveri. don Arturo Cristani, Delmo Tasso, Michela Ravetti, Diego Turcinovich, So che riceverete questo numero l’energia e di quella luce che ab- la Chiesa di tutti di Camminare nella Luce in biamo sperimentato nell’incontro don Luigi Bosotti, Silvia Bonera, Lucia Braschi prossimità del Natale e della con- con il Santo Padre e che sappiamo gli uomini. clusione di questo 2018, tanto essere il riflesso della perenne Na- don Enzo Boschetti EDITORE C’era don Enzo a Roma! tormentato e carico di incertezze, scita di Dio nella nostra povera, Fondazione Don Enzo Boschetti cambiamenti e preoccupazioni, ma straordinaria storia. Comunità Casa del Giovane ONLUS TIPOGRAFIA Coop. Soc. Casa del Giovane Via Lomonaco, 16 - 27100 Pavia Tel.: 0382.3814414 - Fax: 0382.3814412 centrostampa@cdg.it Chiuso in tipografia nel mese di DICEMBRE 2018 2 Camminare nella luce dicembre 2018 dicembre 2018 Camminare nella luce 3
25° anniversario don enzo - serate boschettiane 25° anniversario don enzo - serate boschettiane C’È PIÙ GIOIA NEL DARE Abitare la vita Claudia Ciotti Psicologa e formatrice MA CHI ME LO FA FARE? 1. La libertà umana sotto scacco: le sfide dell’oggi a. Scegliere limita la mia libertà! Questo modo di pensare suppone GIOVANI FEDE E DISCERNIMENTO un concetto di libertà “onnipotente”: sono libero quando posso fare quello che voglio, come voglio e quando voglio. La cultura consumistica o Nell’articolo gli interventi della serata del 16 ottobre dedicata a don Enzo post-moderna è costruita su questo genere di libertà, sostenuta anche Boschetti alla Casa del Giovane con Mons. Sanguineti, dallo sviluppo tecnologico per il qua- vescovo di Pavia e Claudia Ciotti, psicologa e formatrice. le abbiamo l’illusione che questo modo di pensare sia vero e giusto Don Arturo Cristani, Mons. Sanguineti e la dott.ssa Ciotti durante l’incontro perchè “possibile”. Navigare in que- A cura della redazione ste acque rischia di renderci uomini Accompagnare stoli ci aiutano a scoprire il “sogno” e donne apparentemente forti e pie- di Dio. Questo legame così forte di- ni di risorse, ma alla fine incapaci i giovani verso venta realtà nella persona di Gesù Giovani, fede clesiale, ve ne sono molti che vivono to, di un qualcosa per cui valga la di empatia e di vera umanità. Indi- il fascino «verità vivente» che possiamo amare una loro religiosità, spesso senza in- pena “vivere, amare, soffrire”. vidui isolati, piccoli imperatori senza del Vangelo e discernimento «come si ama una persona» crociare le proposte della Chiesa, esercito che crollano sotto i colpi del 2. «Se rimanete nella mia parola, siete Corrado Sanguineti ve ne sono altri che sembrano lon- Link dell’intero articolo: primo fallimento. Inoltre, questo davvero miei discepoli; conoscerete la Vescovo di Pavia tani e indifferenti, o estranei alla https://drive.google.com/open?id=1YS0 modo di pensare genera quella cul- Claudia Ciotti verità e la verità vi farà liberi» (Gv ricerca di Dio, molti attraversati da wHdqUU7-aFC4xMb_YIPmFS79 tura dello scarto che Papa Francesco Psicologa e formatrice 8,31b-32). Il mio intervento di questa sera vuo- interrogativi, paure, incertezze. aA7n0 continua a ricordarci. “Scarto” sono Dobbiamo imparare a rimanere nel- le solo introdurre l’ascolto che vi- Ora, non intendo affrontare in mo- tutte quelle persone che non posso- 1. La fede all’inizio del terzo mil- la sua parola se vogliamo radicarci vremo, della Dott.ssa Claudia Ciot- do articolato, il tema che guida la no vivere secondo questa “filosofia”, lennio in lui e radicare lui in noi. ti, del Centro per l’accompagna- riflessione del Sinodo, vorrei solo semplicemente perchè soffrono delle Parlare di radicalismo evangelico si- mento vocazionale di Milano. Il te- offrire qualche provocazione che ci È importante rilanciare limitazioni imposte dalla vita: pover- 1.1 Radicalismo? gnifica allora parlare di un legame ma della serata riprende chiaramen- aiutino a vivere l’ascolto di questa tà, malattie, vecchiaia e molte altre Mi sono chiesta cosa significhi ra- che diventa intimo, personale, pro- te il tema del Sinodo dei vescovi, sera. i binomi inscindibili: che – in una parola – sono cifra della dicalismo a partire dall’esperienza fondo, con Gesù di Nazareth, il Cri- in corso in queste settimane: i gio- Innanzitutto i tre termini “giovani, fragilità umana. Se ci fermiamo a ri- personale, al di là delle profonde vani, la fede e il discernimento vo- fede e discernimento” sono tra loro vita cristiana-promozione flettere, ci accorgiamo che questa lo- riflessioni sul tema che sono a no- sto, il Signore della storia e della nostra vita. Scopriamo che per noi cazionale. Sappiamo che nel cam- profondamente connessi e intrec- umana, servizio-preghiera, gica è perversa e pervasiva: ci imma- stra disposizione da parte di tanti è vangelo, buona notizia, custodire mino di preparazione al Sinodo e ciati, nel vissuto di molti giovani, giniamo onnipotenti, e ci ribelliamo autori spirituali e teologi che ne questa relazione, ogni giorno come nel suo stesso svolgimento c’è stato che magari usano linguaggi diversi preghiera-disponibilità, quando la vita ci limita, proviamo hanno scritto uno. qualcosa di prezioso che diventa co- un desiderio vivo, espresso più volte per esprimere delle dimensioni es- rabbia, angoscia… ma non ci chie- 1. Il senso letterale della parola ra- dal Papa, di mettersi in ascolto dei senziali del vivere: la giovinezza, in- servizio-amore diamo come quelle limitazioni in- dicalismo ci richiama ad un duplice sì parte della nostra identità da non poter più dire “chi sono io” se non giovani che, come sappiamo, non fatti, è normalmente il tempo in o, meglio, condivisione terrogano proprio il nostro concetto legame sentito con il Vangelo, che in riferimento a Lui. sono una categoria sociologica, ma cui l’umano che è in noi vibra di di libertà. provo a descrivere così: essere pro- sono un mondo di volti, di storie, più, avverte desideri grandi, non si con i fratelli in difficoltà. fondamente radicati nel Vangelo e Link dell’intero articolo: di cammini, e in questo mondo vi accontenta di sistemarsi, sente, a Link dell’intero articolo: sentire che il Vangelo è profonda- https://drive.google.com/open?id=1X1 don Enzo Boschetti sono giovani che vivono un’espe- volte in modo drammatico, la sfida https://drive.google.com/open?id=1WyZ- mente radicato in noi. nTNyaAJvFj6IeEJVkQzMwck4fhY- rienza di fede e di appartenenza ec- della vita, l’esigenza di un significa- gOg95XNY2r1ywC5smbtbW_XnbH1hL Molte parole di Gesù e degli apo- gUu 4 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 5
25° anniversario don enzo - pellegrinaggio dal papa 25° anniversario don enzo - pellegrinaggio dal papa UN PELLEGRINAGGIO Signore insegnami ad amare la vita, per non essere strumentalizzato dagli idoli della nostra povera storia. Insegnami ad amare tutta la vita, DI GIOIA VERA! sempre la vita, per donarla donandomi ai fratelli che vivono come mendicanti ai margini della società. Insegnami a non invecchiare LA GRAZIA DELL’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO e a non sclerotizzare dimenticando me stesso per entrare nel piano di Dio e per essere un animatore di giovinezza di don Arturo Cristani perché il povero ritrovi RESPONSABILE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE la gioia della festa, della vera amicizia. tavano c’era da innervosirsi alquanto) re, la fratellanza, il rispetto reciproco; ma Signore Gesù insegnami e ci ha detto ‘ci penserò!’. soprattutto la fede e la speranza di tutte a vincere il mio peccato, L incontro con papa Fran- cino a Roma e per alcune figure di mentire al tuo prossimo’, che – coin- Poi il momento più bello è stato il quelle persone compreso me che sperano a smascherare con coraggio ’ cesco vissuto il 14 novem- bre scorso da una rappre- sentanza della CdG com- sacerdoti profeti (don Milani, don Tonino Bello, don Mazzolari) è nata in primavera quando abbiamo saputo cidenza – riprendeva l’argomento trat- tato due giorni prima in una delle nostre comunità sull’importanza della ‘fuori programma’ che papa France- sco ha messo in atto quando – alla fine dei vari saluti sul sagrato – men- e provano nel loro piccolo a fare diverso per un mondo migliore. Tutto ciò che posso dire è di averlo colto appieno essendo stato il mio fariseismo e la mia grettezza. Donami un cuore nuovo per promuovere la verità posta da 40 tra giovani informalmente che molto probabil- verità per vivere rapporti veri e amare tre noi lo aspettavamo tutti dietro le anche io uno dei tanti fortunati che ha ospiti, educatori, comunitari di vo- mente sarebbe stata presa in esame autenticamente! transenne per l’ultimo saluto, invece potuto stringere la mano al papa e dirgli e per rilanciare cazione assieme a don Nicolas, segre- la Positio di don Enzo presso la Con- Abbiamo portato a papa Francesco di salire sull’auto e rientrare a Santa di pregare per me e tutti i ragazzi in dif- la buona novella del Vangelo tario del vescovo, e il vescovo Corrado gregazione della Cause dei Santi in lo striscione simbolo di questo 25°, Marta ha detto alle guardie di aprire ficoltà.” dove ci sono le tenebre dell’ignoranza, stesso è stato un momento molto spe- Vaticano per la valutazione della virtù con lo slogan “Con don Enzo in un le transenne e ci ha fatto entrare per Concludo con l’invito a pregare tutti del dolore, della violenza. ciale e denso di valore ma sopratutto di santità di don Enzo. Parlandone mo(n)do nuovo”, a sintetizzare lo spirito stare con lui qualche momento assie- don Enzo perché veramente papa Donami la grazia è stata un’esperienza gioiosa! Di quel- con il nostro Vescovo Corrado – da di questo anniversario: non solo il me, ci ha benedetto chiedendo di por- Francesco possa venire a Pavia a por- di scegliere Te per sempre, la gioia che solo il Vangelo può tra- sempre attento e vicino alla CdG e ringraziamento per il passato, ma il tare la sua benedizione a tutti e poi tare anche qui il suo annuncio di di essere posseduto solo dall’amore, smettere e che papa Francesco non interessato a evidenziare alla Congre- desiderio di aggiornarci e riorganiz- ci ha chiesto di pregare per lui. E alla gioia e di pace che solo i poveri pos- si stanca di annunciare prima di tutto gazione l’attualità e la vivacità del ri- zarci per portare nei cambiamenti di fine abbiamo pure fatto la foto di sono accogliere e insegnare. E pre- per essere libero per liberare. vivendola. cordo e della figura di don Enzo – si oggi il cuore del ‘don’ che è poi quello gruppo assieme! ghiamo con questa bella preghiera Libero dalle mie povere sicurezze umane Il motivo del pellegrinaggio aveva un è concordato sul desiderio di poter di Cristo. È stato veramente un momento di di don Enzo che abbiamo letto du- perché si manifesti tono speciale: concludere il 25° an- far conoscere direttamente don Enzo Gli abbiamo poi consegnato il testo gioia e di comunione che i giovani rante il pellegrinaggio nella messa solo la tua misericordia. niversario della scomparsa di don En- a papa Francesco: la sintonia tra il ca- di don Enzo “L’alternativa”, un testo della comunità hanno vissuto con della sera precedente celebrata con zo in questo 2018, ringraziando per risma con il suo magistero sono da del 1982 che contiene il cuore e il tanta emozione e gratitudine, come noi dal vescovo Corrado: Don Enzo Boschetti il dono di lui, del suo carisma, della sempre state sorprendentemente mol- pensiero del nostro fondatore, la sua racconta la testimonianza seguente: sua carità fantasiosa e profetica, che to forti. autobiografia, le immaginette con le “Per la prima volta nella mia vita ieri ho 50 anni fa aveva iniziato ad accogliere Grazie alla attenta cura nella prepa- preghiere per don Enzo e la rivista partecipato ad un’udienza generale del i primi ragazzi e da lì l’avvio di un razione in sinergia tra la Comunità della CdG. papa in piazza San Pietro e posso dire cammino di santità inedito e corag- (in particolare Marta!), il vescovo (e Monsignor Vescovo ha ripetutamente che è stata una delle emozioni più forti gioso, umile e discreto, un messaggio il suo segretario don Nicolas!) e la invitato papa Francesco a Pavia per che abbia mai provato in vita mia, si re- di speranza e di fiducia efficace per diocesi con l’ufficio pellegrinaggi onorare Sant’Agostino e per visitare spirava un’aria di festa, di gioia e di fra- molti giovani e persone in difficoltà (don Lardera!) tutto l’aspetto orga- l’opera del Servo di Dio don Enzo e tellanza ed il papa nell’omelia ha parlato e per tutti coloro che non si rassegna- nizzativo del viaggio (pullman, spo- io mi sono permesso di fare altrettan- di sincerità e di quanto questa sia impor- no a subire la vita ma la vogliono vi- stamenti, pasti e pernottamento al- to ricordando al papa che di don Enzo tante nella nostra vita. Da li a poco sono vere e migliorare. l’opera don Calabria di Roma) è stato è in corso la Causa di Beatificazione. riuscito a comprendere appieno ciò che L’idea ardita ma non impossibile di impeccabile senza intoppi (a parte il Papa Francesco ha salutato il nostro aveva appena detto. Quando si è avvici- andare di persona per invitare diret- traffico ‘alla romana’ sempre ‘vivace’ gruppo da lontano, ha ascoltato at- nato alla balaustra per stringere le mani tamente papa Francesco a Pavia a co- e ‘fantasioso’!). tentamente e con calma come solo i e salutare tutta quella gente è stato bel- noscere l’opera di don Enzo e incon- Giunti a piazza San Pietro abbiamo santi sanno fare (in mezzo alla nuvola lissimo perché dagli occhi di tutte quelle trare i giovani e i poveri, così come ascoltato la catechesi di papa France- di fotografi e guardie del corpo oltre persone ed anche dai suoi traspariva tutta aveva già fatto in alcune comunità vi- sco sull’VIII comandamento ‘non al vociare di tutti quelli che lo salu- quella sincerità di cui si era parlato, l’amo- 6 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 7
vita comunitaria vita comunitaria FESTA DEGLI AMICI CdG L o spirito della Festa degli Amici appare molto evidente se si osservano i parteci- panti a questa giorna- 1978-2108: 40 ANNI DI CASCINA GIOVANE ta di amicizia e divertimento invece che soffermarsi solo sulle iniziative. Infatti non si coglie la differenza tra volontari, operatori, ragazzi accolti, Le comunità della Casa del Giovane, i collaboratori e gli amici in festa amici e comunitari “definitivi”; pen- per l’anniversario di Cascina Giovane di Samperone il 23 settembre. so per esempio al momento in cui si allestiscono i tavoli per la cena, Nell’occasione abbiamo ricordatato il 25° di sacerdozio di don Luigi Bosotti a quando, alla fine, si rimette in or- e celebrato la Messa presieduta dal vicario del vescovo don Luigi Pedrini dine il cortile. La preparazione della festa, avvenuta durante la settimana, Educare... cantando: l’equipe di Casa Boselli in concerto con la Cresima di un giovane comunitario. vede protagonisti i comunitari: cia- scuno porta il proprio contributo frutto dell’aver camminato e faticato Mattia Barbieri - EDUCATORE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE e il proprio impegno, donando le insieme durante tutto l’anno tra- proprie competenze e assolvendo scorso. E la festa celebra questo cam- ai propri compiti. È proprio la con- mino condiviso con amici, parenti, divisione, che passa attraverso il ragazzi accolti, operatori e Fraterni- tempo speso insieme nel prepararla, tà, cammino in cui ciascuno si è im- a renderla ancora più bella. pegnato con le proprie risorse ed Allora anche l’Eucaristia, celebrata energie, con i propri talenti per co- festeggiando un anniversario sacer- struire, o ricostruire per alcuni, quel dotale e il rito della Cresima di un mo(n)do nuovo di relazioni, di ami- ragazzo accolto in comunità, la cena cizia, di vita vera e di gioia. insieme, la musica dal vivo, acqui- A tutti coloro che ne hanno fatto stano un sapore di amicizia e con- parte, grazie per questo anno e divisione autentica, proprio perché buon cammino per il futuro. Don Luigi Pedrini amministra la cresima a Santo, comunitario di Cascina Giovane. A sinistra: Don Luigi Bosotti festeggia i 25 anni di Sacerdozio Insieme per arrivare in alto! Il tradizionale ma sempre entusiasmante palo della cuccagna: è un bel simbolo della vita. celebrando l’Eucarestia che apre la Festa degli Amici 8 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 9
vita comunitaria vita comunitaria CASA SPERANZA scovo di Ver- zione lavori; la ditta Ceb di Boselli celli e da di- sita a Pavia e la ditta Ing di Treviolo versi sacerdo- (BG); e chi si è occupato della parte ti. I canti del- organizzativa dell’evento. la Messa so- UN LUOGO PER RITEMPRARE MENTE E CUORE no stati ese- guiti con IL RIPOSO CONTEMPLATIVO molta com- La spiritualità cristiana integra petenza dal il valore del riposo e della festa. Inaugurata a Chiavazza una casa di accoglienza, riposo e preghiera coro della L’essere umano tende a ridurre che è anche uno spazio e un tempo per il sostegno e il rinnovo Cattedrale di il riposo contemplativo all’am- Mons. Arnolfo, vescovo di Vercelli, Mons. Sanguineti, vescovo di Pavia, Biella. Alla bito dello sterile e dell’inutile, del cammino spirituale e pastorale per sacerdoti e religiosi. Mons. Mana, vescovo di Biella, Padre Zucchetti, missionario della Con- celebrazione dimenticando che così si toglie solata di Torino e Mons. Giulio Dori, vescovo dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano inaugurano Casa Speranza. erano presen- all’opera che si compie la cosa ti le sorelle più importante: il suo signifi- Michela Ravetti carmelitane e cato. Siamo chiamati a inclu- VICE RESPONSABILE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE Casa Speranza ha invitato tutti i ve- un significativo gruppo di amici. dere nel nostro operare una di- scovi del Piemonte alla presentazio- L’onore del taglio del nastro è stato mensione ricettiva e gratuita, ne del progetto e a visitare il luogo. riservato a Padre Luciano Zucchetti, che è diversa da una semplice C asa Speranza si collo- crescente necessità di avere posti di di Torino e alla Casa del Giovane Grazie alla loro totale e interessata Missionario della Consolata di To- inattività. Si tratta di un’altra ca in un ampio spa- accoglienza, di riposo e di preghiera di Pavia si sono costituiti in una partecipazione si è avvertita una ca- rino, parte importante della Comu- maniera di agire che fa parte zio verde collinare al- offerti a tutti. Associazione denominata “Associa- lorosa condivisone del progetto stes- nità di vita di Casa Speranza. A se- della nostra essenza. la periferia di Biella Casa Speranza è anche uno spazio zione Casa Speranza”. so ed un sostegno nel portare a ter- guire un rinfresco all’interno della In questo modo l’azione uma- ed è sorta negli anni e un tempo per il sostegno e il rin- Un grazie particolare va al Vescovo mine l’iniziale intuizione. L’inaugu- casa per un momento di scambio e na è preservata non solo da un 90 per volontà del Servo di Dio don novo del cammino spirituale e pa- emerito, monsignor Gabriele Mana razione è poi avvenuta in data 14 di festa. vecchio attivismo, ma anche Enzo Boschetti, fondatore della Co- storale in favore di sacerdoti e/o re- per avere creduto fortemente al pro- Luglio 2018 con la Celebrazione Eu- A conclusione ringraziamo chi ha dalla sfrenata voracità e dal- munità Casa del Giovane di Pavia. ligiosi che vogliono fare un’esperien- getto ed averlo seguito concretamen- caristica presieduta da monsignor creduto nel progetto, chi lo ha tec- l’isolamento della coscienza La sua intenzione era di creare un za di fraternità e di approfondimen- te nei passaggi significativi della sua Gabriele Mana e concelebrata dal nicamente condotto; l’architetto Sa- che porta a inseguire l’esclusivo luogo di spiritualità e formazione, to delle motivazioni che sostengono realizzazione. vescovo di Pavia Corrado Sanguine- ra Lombardi dello studio LPzR di beneficio personale. ciò si è provvidenzialmente riattivata le loro scelte di vita. “Associazione Casa Speranza” ha ti, da monsignor Giuliodori vescovo Milano responsabile del progetto di nella collaborazione tra Casa del La ristrutturazione della casa è stata permesso l’avvio del progetto che è Papa Francesco (Laudato si, 237) dell’Università Cattolica del Sacro ristrutturazione, l’architetto Ema- Giovane, la Conferenza Episcopale sostenuta dalla Conferenza Episco- stato pensato e valutato attentamen- Cuore, da monsignor Arnolfo ve- nuela Baietto di Biella per la dire- Piemontese e i Missionari della Con- pale Italiana e del Piemonte che in- te e che si pone nella linea di pen- solata di Torino, per rispondere alla sieme ai Missionari della Consolata siero e di azione pastorale di papa Francesco. In Casa Speranza è presente una Comunità di vita composta da uo- mini e donne che provengono da molteplici appartenenze ecclesiali e che vivono forme vocazionali diver- se. Comunità di vita e persone ac- colte formano un’unica realtà resi- denziale comunitaria, secondo uno stile di piena condivisione. La vici- nanza del monastero “Mater Car- meli” con le sorelle claustrali, che assicurano la loro preghiera, è un Uno scorcio di Casa Speranza e del suo bel giardino valore aggiunto al progetto. Alcuni degli ambienti di Casa Speranza Nell’Aprile del 2018 l’Associazione 10 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 11
25° anniversario don enzo - serate boschettiane 25° anniversario don enzo - serate boschettiane L’ALTERNATIVA panti, le somiglianze forti, quasi let- umani, un compito tutt’altro che Altro che ci insegna: “Tra voi non terali a volte, con le parole e il mes- scontato. È proprio la nostra comu- sia così: chi vuole farsi grande si fac- saggio di Papa Francesco, che don ne umanità, infatti, il terreno in cui cia vostro servo…”(cfr. Mc 10, 43) Artuto Cristani ha messo bene in possiamo incontrare l’altro ed essere o ancora: “Amate i vostri nemici, evidenza, hanno lasciato negli udi- “altro” per chi incontriamo, proprio pregate per i vostri persecutori...” DALL’INDIVIDUALISMO ALLA CONDIVISIONE tori la netta impressione che “L’Al- ternativa” sia un testo denso, che come ci suggerisce l’etimologia della parola alternativa: alter, ossia altro (cfr. Mt 5,44) … più alternativi di così … E io, quale alternativa posso non può essere letto tutto d’un fia- tra due, come dicono le due frecce e voglio vivere nella mia vita? to, ma va in qualche modo assag- del sottotitolo del libro: dall’indi- Nel mese di novembre è stato presentata la riedizione del libro giato pian piano, per poterlo gustare vidualismo alla condivisione. Que- e assimilare. In questo testo trove- ste due frecce pare ci dicano che ci “L’alternativa”, pubblicato dalla Comunità per la prima volta nel 1982. remo certamente tutti gli ingredien- sono solo due possibilità: o restare ti per essere veramente alternativi. umani o perdere l’umanità. Con le Il contenuto sorprende per la sua attualità spirituale e per le intuizioni Ma cosa vorrà mai dire questa pa- parole di don Enzo, “o amiamo per Le domande profetiche che lo caratterizzano. Un testo che va al cuore di problemi sociali, rola che anche oggi è così di moda? amare sempre o non ameremo mai” dell’Alternativa Certamente la lettura del testo ci (L’Alternativa, pag. 43), o sapremo politici e culturali proponendo un’alternativa nella vita condivisa. indicherà una strada, ma già la sera guardare chi incontriamo sulle no- Riportiamo qui sotto gli in- della presentazione sono state lan- stre strade con rispetto e stupore, terrogativi che l’autore po- ciate alcune suggestioni. o lo guarderemo in una prospettiva ne nella parte introduttiva La più importante può essere rias- non umanizzante, sia che lo sguardo del libro. Michela Miccioni e Sr. Grazia Vittigni sunta così: la vera alternativa nel parta dall’alto e vada verso il basso nostro mondo è restare umani. Non sia viceversa. COLLABORATRICI DELLA CASA DEL GIOVANE fare cose strane e diverse, ma restare La lettura del testo “L’Alternativa” In una società tanto com- di don Enzo sarà cer- promessa con l’egoismo e tamente stimolo per- con il consumismo dilagan- L unedì 19 novembre risuonati i toni della festa, delle lo che aveva pensato di scrivere, di- ché ciascuno di noi te l’alternativa che sembra 2018 la Casa del Gio- emozioni intense e della memoria cendo semplicemente: “Mi ha preso nella sua vita, nelle tra le più valide oggi è dav- vane in Via Lomona- colma di stupore e di meraviglia la mano!”. sue scelte, nelle sue vero la comunità? co a Pavia ha fatto grande per il pellegrinaggio a Roma, Per la presentazione del testo sono relazioni possa dare memoria dell’anniver- in particolare per l’incontro con Pa- stati scelti solo tre capitoli: il primo, forma alla possibilità, Questo ambito è proprio sario della nascita del suo fondatore, pa Francesco. dal titolo “Situazione dell’uomo di che ci è stata posta nel una realtà educativa capace don Enzo Boschetti, con due ini- Nel momento serale, invece, Lucia oggi”, che Paolo Maggi ha presen- cuore, di essere “alter- di creare delle personalità? ziative diverse: nel pomeriggio c’è Braschi, don Dario Crotti, Paolo tato mettendo in evidenza tutta la nativi”, ossia di essere stata un momento di animazione Maggi e don Arturo Cristani, pre- sua attualità, anche a distanza di per gli altri segno e ri- Il pianeta comunità, con tut- al salone Terzo Millennio, e alla sera sentando il testo “L’Alternativa”, ci quarant’anni; l’ottavo, sul servizio, flesso dell’Altro, un te le sue implicazioni pro- la presentazione del testo “l’Alter- hanno invitati all’ascolto e alla ri- commentato da don Dario Crotti, Altro che per prima mozionali, sociologiche, nativa”, scritto da don Enzo stesso flessione. Ascolto e riflessione sono che ha rilanciato alcune provoca- cosa si è fatto uomo, culturali, è capace di affron- poco meno di quarant’anni fa, pro- infatti i due atteggiamenti più ap- zioni su questo atteggiamento che che accoglie il figlio tare la complessa realtà esi- prio nel cuore dell’avventura della propriati per accostare questo testo, connota lo stile di don Enzo e della che è scappato di casa stenziale di oggi? Casa del Giovane. che a sua volta è nato dall’ascolto comunità; il quarto, illustrato da quando torna dopo Nel pomeriggio le comunità si sono e dalla riflessione. Infatti, come ci Lucia Braschi, dal titolo “Una vita aver sperperato tutti Una comunità di fede, se- ritrovate per un momento di con- ha raccontato Lucia Braschi, don per amare”, che raccoglie il cuore i suo averi, che acco- condo il Vangelo, che volto vivialità e per la visione insieme del- Enzo, nel lontano 1982, dopo es- del messaggio che don Enzo ci ha glie i bambini anche può dare alla nostra società le foto e di alcuni video del pelle- sersi ritirato a pregare per comple- lasciato e mostrato con la vita, oltre se danno fastidio, un e alla chiesa di Cristo Si- grinaggio a Roma che la comunità tare le meditazioni da proporre alla che con le parole. Altro che sa vedere gnore? ha fatto insieme al Vescovo di Pavia, comunità per il mese di maggio, è La densità delle comunicazioni, a una vedova che mette Mons. Sanguineti, la settimana pre- tornato a casa con un plico di fogli cui è seguito un breve momento di due monetine nel te- cedente. In questo momento sono certamente più voluminoso di quel- dialogo e di risonanza tra i parteci- soro del tempio, un 12 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 13
attualità 25° anniversario don enzo - serate boschettiane CONSORZIO FRATELLO SOLE “L’AMORE PUÒ SALVARE” “FARE BENE ALL’AMBIENTE, DA “ETERNO” DI GIOVANNI CACCAMO FARE BENE ALLE PERSONE” La Comunità Casa del Giovane in occasione del 25° anniversario della scomparsa Sono trascorsi tre anni dalla pubblicazione dell’enciclica ‘Laudato si’ di Papa di don Enzo Boschetti il 24 ottobre presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri di Pavia Francesco ma la questione ambientale oggi più che mai riemerge alla nostra attenzione. ha organizzato una serata-concerto con il cantautore Giovanni Caccamo. Davide Caserini di Marta Pizzochero UFFICIO TECNICO COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE E RESPONSABILE CASA FAMIGLIA DI FONTANA (LO) EDUCATRICE DELLA COMUNITÀ CASA DEL GIOVANE F rancesco allora come In tal modo il consorzio Fratello So- potrebbe arrivare ad esercitare una sana personali, dialo- munità capaci di vita buona e au- oggi chiede, anche ai le offre la possibilità di un’azione di pressione su coloro che detengono il potere gando con alcu- tentica, accoglienti verso le fragilità, cristiani, di provare a risparmio dei costi e si configura co- politico, economico e sociale. È ciò che ne frasi del fon- trasformandole in risorsa e non solo dire la loro sul tema me una società al servizio di chi ser- accade quando i movimenti dei consu- datore della Casa un problema. ambientale, sulla sal- ve. Un modo per sostenere il lavoro matori riescono a far sì che si smetta di del Giovane di Non meno importante il fatto che vaguardia del creato, sulla trasmis- degli enti che gestiscono opere di acquistare certi prodotti e così diventano Pavia, lette da un la data stabilita era nel periodo sione del dono ricevuto alle future carità e sociali in aiuto ai poveri e efficaci per modificare il comportamento ospite della Co- di svolgimento del Sinodo dei generazioni. alle persone bisognose. delle imprese, forzandole a considerare munità. Giovani, dal 3 al 28 ottobre 2018. “La sfida urgente di proteggere la nostra Aderendo al Consorzio anche la l’impatto ambientale e i modelli di pro- L’occasione ha Uno dei temi di approfondimento casa comune comprende la preoccupa- Cooperativa Sociale Casa del Gio- duzione. È un fatto che, quando le abi- permesso di po- del Sinodo dice così: “Raccontare: zione di unire tutta la famiglia umana vane avrà la possibilità di partecipare tudini sociali intaccano i profitti delle ter riproporre al- è il verbo che trasforma le storie, per- nella ricerca di uno sviluppo sostenibile alle assemblee, con diritto di voto, imprese, queste si vedono spinte a pro- la città di Pavia la mette di interpretare la realtà, e in e integrale, poiché sappiamo che le cose contribuendo con il proprio punto durre in un altro modo. Questo ci ricorda figura del Servo questo modo di crearla di nuovo in possono cambiare.” (LS, 13) di vista al dibattito e all’indirizzo del la responsabilità sociale dei consumatori. Giovanni Caccamo al pianoforte di Dio don Bo- modo originale, come fanno gli artisti, Anche noi come Comunità Casa consorzio stesso. «Acquistare è sempre un atto morale, ol- schetti come uo- i poeti, gli scrittori. È il verbo che ci del Giovane, realtà in cammino su Il presidente del Consorzio Fratello tre che economico». Per questo oggi «il I Il concerto ha avuto la mo eccezionale, testimone di una permette di chiederci il perché delle questa terra, vogliamo declinare que- Sole, dott. Fabio Gerosa, afferma tema del degrado ambientale chiama in finalità di coinvolgere la “attualità profetica” e ideatore di un cose e dar loro un senso”. ste tematiche all’interno delle nostre che: “Non ci interesseremo “solo” di ef- causa i comportamenti di ognuno di realtà collaborando con il Consorzio ficientamento di immobili ma lavoreremo noi»”. (LS, 206) cittadinanza e soprattut- Carisma che indica alle Fratello Sole, una società che sostie- anche sulla mobilità sostenibile e sulla to i giovani in un mo- persone di “restare co- ne gli enti che gestiscono opere di valutazione di impatto sociale che la mento non solo di pro- stantemente in ascolto carità e sociali. I fondatori e primi transizione energetica avrà sulle comu- posta musicale di qualità, ma an- delle domande e delle ur- aderenti sono: Consulta Diocesana nità interessate. Infatti il nostro modello che di rif lessione su alcune te- genze dell’oggi”. di Genova, Fondazione Auxilum prevede un forte coinvolgimento delle matiche circa il senso della vita Lo slogan da noi ideato (Caritas Genova), Consorzio Farsi persone che sono il primo vero motore di e gli stili di vita della nostra so- per l’anniversario: “1993- Prossimo (Caritas Ambrosiana), risparmio energetico di una casa di ac- cietà. La serata è stata aperta da 2018: con Don Enzo in Fondazione Muvita, Provincia d’Ita- coglienza. Sempre più il centro del pro- FRATELLO SOLE: la foglia, simbolo delle una giovane cantautrice italiana, un mo(n)do nuovo” in- lia dei chierici regolari di Somasca getto è la condivisione della Missione: energie verdi, nasconde, al proprio in- Angelina. tende sottolineare l’ur- di San Girolamo Emiliani, Power fare bene all’ambiente, fare bene alle terno, l’immagine di un pesce, antico Giovanni Caccamo si è poi esibito genza di saper cogliere i Energia Società Cooperativa. persone”. simbolo usato dai cristiani per il loro da solo, accompagnandosi con il pia- fermenti culturali e le Il consorzio offre un efficientamento Papa Francesco afferma nell’encicli- riconoscimento in Cristo. noforte e inframmezzando la serata aspirazioni del nostro energetico degli immobili dell’opera. ca: “Un cambiamento negli stili di vita con canzoni e racconti di esperienze tempo per dare vita a co- 14 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 15
vita comunitaria vita comunitaria “SONO STATI TRE tanta forza negli occhi di chi ha delle evi- denti situazioni di disagio di qualunque tipo. E comincia a interrogarmi su ciò che stavo vivendo. Avevo capito che avevo GIORNI MAGNIFICI” bisogno di fare qualcosa, per me, e allora dopo cinque giorni che aspettavo che i “veterani” del gruppo giovani si venissero a presentare, decisi di andare io chiedendo alle dame se avessero piacere ad uscire I GIOVANI DELLA COMUNITÀ A LOURDES con noi, e loro accettarono. Passammo una bellissima serata in riva alla grotta Santa a pregare e abbracciarci forte l’uno con gli altri, come se ci fosse un’energia Anche quest’anno, il pellegrinaggio a Lourdes, organizzato dall’Oftal di Voghera, che ci spingeva a farlo, molti si emozio- narono. Tutti capimmo che avevamo as- è entrato a far parte delle esperienze che alcuni nostri giovani hanno vissuto. sorbito quell’energia di amore che quel posto ti trasmette e richiama milioni di A cura dei giovani della Comunità persone a rinnovarsi ogni anno: Lourdes I giovani della Comunità sorreggono il cero dorato del pellegrinaggio un luogo dove il cuore sta bene. M essaggi di fratel- molti pensieri, la voglia di fare, i progetti bello e importante stare vicino a queste Samuele Boccaccio lanza e condivi- per il futuro, cose a cui stavo pensando persone specialmente ai bambini piccoli senza essere un grande credente, temevo vari pellegrinaggi che si svolgevano quo- sione, che fanno anch’io in quel periodo, come il lavoro e sulle carrozzine, i quali con il loro sorriso la noia delle funzioni religiose. tidianamente. Eravamo 300 volontari e *** già parte delle at- i rapporti in famiglia: l’unica differenza e il sguardo mi davano una forza im- Tutto questo non lo ho avvertito, sono 100 ammalati. L’associazione che offriva tività proposte ai tra noi sembrava essere una sedia a rotelle. mensa e mi riempivano il cuore di amore stati invece momenti indelebili, toccanti questo servizio di cui abbiamo fatto parte Sono stati 3 giorni magnifici ragazzi in comunità, trovano nuovo Non sono molto religioso, ma la devozione e felicità. È molto più quello che si riceve e, in diverse occasioni, anche divertenti. si chiama OFTAL, (Opera Federativa L’esperienza di Lourdes mi ha lasciato significato e vengono introiettati con che sentivo negli altri mi ha colpito, i si- che quello che noi possiamo dare. Le persone più in difficoltà sono riuscite Trasporto Malati Lourdes) formata da molte sensazioni positive. Questi tre giorni uno spirito diverso se vissuti anche lenzi e i momenti di raccoglimento mi Il momento più bello è stato quando con a mettermi a mio agio, facendo sì che le “veterani” del servizio di volontariato e passati in terra francese mi hanno fatto in altri contesti e con persone nuove. hanno regalato un po’ di pace e di serenità, i malati abbiamo partecipato alla Messa giornate passassero senza sentire la stan- “mozzarelle” dato il colore delle magliette capire l’importanza di poter essere d’aiuto Queste esperienze, aiutano a sentire mi hanno inoltre spinto a ragionare su co- e alla via Crucis nella chiesa sotterranea chezza. Sono riuscito a sentirmi bene e da indossare come divisa, ovvero coloro alle persone in difficoltà. e sentirsi, a tralasciare ciò che sembra me affronto i momenti quotidiani e su che poteva contenere circa venticinquemila farmi anche prendere da alcuni momenti che affrontavano per la prima volta que- Sicuramente quest’esperienza mi ha ar- essenziale ma che si rivela superfluo. cosa è davvero importante per me.” persone di varie culture, religioni e pro- delle varie messe, via crucis, fiaccolate, sta esperienza, come noi del resto! Insieme ricchito molto, nonostante le difficoltà Riportiamo le loro testimonianze. Martino venienze. passaggio alla grotta e bagno nella piscina; a noi c’erano tanti giovani: i Barellieri, iniziali; per me era una novità assoluta. Mi sono promesso di tornare anche il pros- in quest’ultima mi sono immerso anche che si occupavano di caricare malati e Ci sono stati vari momenti che mi porterò *** *** simo anno, anche se non sarò più in co- io; ho percepito sensazioni particolari che bagagli e del loro trasporto, e le Dame, nel cuore: il rapporto che si è creato tra Questa avventura munità, per poter vivere un momento così non riesco a descrivere; per capirle bisogna che si occupavano dell’assistenza al ma- me e i malati mi ha dato tanto, quando Il raccoglimento mi ha mi ha fatto crescere molto bello e importante di serenità e amore. provarle. Giorni intensi dunque, dove lato in tutte le sue necessità. Inizialmente inizialmente pensavo di essere solamente donato serenità e pace “Ho 58 anni. Sono entrato da 18 mesi Un grazie particolare a Don Dario e sono tornato arricchito dentro; raccontarle ero un po’ in ansia pensando di svolgere io quello che poteva dare loro e non vice- “Alla proposta di andare a Lourdes, ho alla Casa del Giovane. L’opportunità di Vincenzo che mi hanno permesso di par- in poche righe non rende l’idea. Posso dire un compito così delicato, pensavo, e se versa. Un altro momento molto signifi- accettato per spirito di altruismo verso andare a Lourdes mi è stata comunicata tecipare a questa entusiasmante avven- che è un esperienza che va oltre le credenze gli faccio male? E se lo faccio cadere? Ma cativo è stato il bagno nell'acqua bene- gli altri, per fare un’esperienza diversa. dal mio responsabile, Don Dario, due tura che mi ha fatto crescere molto”. di ognuno e che consiglierei a tutti, perché una volta presi ritmo e sicurezza e instau- detta: per me è stata un'esperienza dif- Pensavo di trovarmi a disagio con le per- giorni prima della partenza. Ho accettato Maurizio chiunque può portarsi a casa qualcosa. rato il rapporto con l’ammalato tutto è ficile da spiegare in quanto ho provato sone malate, tanto che inizialmente avevo subito senza pensarci e ho preparato in Samuele Boriani diventato più semplice. Oltre a svolgere sensazioni mai vissute prima. Mentre la *** paura della vicinanza e del contatto fisico. fretta il mio bagaglio. Non vedevo l’ora il servizio, il responsabile che coordina le sera del “flambeaux” è stata magnifica, *** Sono stati loro invece, i malati, a guidarmi di cominciare. Un’esperienza processioni, Ciocio, ha deciso di portarci in quanto mi sono messo a disposizione in questa esperienza, forse anche più degli Siamo partiti con 9 pullman di cui 5 ri- che va oltre le credenze A Lourdes il “cuore” sta bene a immergerci nelle piscine con l’Acqua dei malati per far vivere loro una serata altri volontari. Sono rimasto spiazzato servati ai malati. Alle 8 del mattino, ap- … Non avevo idea di cosa aspettarmi da Mi chiamo Samuele ho 23 anni, dei quali Santa: è stata un esperienza “mistica” diversa da quelle che passano abitual- dai sorrisi, dalla voglia di vivere e dal va- pena arrivati a Lourdes, abbiamo offerto questa esperienza, ma ero curioso e vo- 19 mesi passati in Comunità Casa del che consiglierei a chiunque. Durante lo mente; ciò che mi ha colpito molto è stato lore che trasmettevano nei confronti della assistenza ai malati per tutta la giornata lonteroso per poterla vivere. Sapevo che Giovane. Durante il mio percorso mi è scorrere dei giorni cominciai un po’ a sen- vedere la piazza principale del santuario vita, non c’era spazio per la tristezza. accompagnandoli alle proprie camere d’al- sarebbero stati giorni pesanti dal punto stata offerta l’opportunità di svolgere un tirmi strano, come se qualcosa non an- gremita di gente. Mi porto a casa anche la stanchezza fisica; bergo, ai vari incontri e alle funzioni re- di vista fisico, per i vari compiti che ci servizio di volontariato a Lourdes, che dasse, come se avessi un trambusto emo- Sono stati tre giorni magnifici; se avessi le giornate erano molto dure, ma regala- ligiose, facendo loro compagnia. attendevano: il trasporto di malati e an- consisteva nel trasportare gli ammalati tivo, dopo tante messe tante preghiere, la possibilità, sarebbe un'esperienza vano incontri inaspettati: resta vivo il ri- Questa esperienza mi ha cambiato molto ziani e gli accompagnamenti nei vari luo- dalle accueill (ospedali specializzati per dopo aver visto tante persone in lacrime che ripeterei. cordo di Marco che ha condiviso con me interiormente perché ho capito quanto è ghi di preghiera. Per quanto mi riguarda, l’accoglienza dei pellegrini ammalati) ai di dolore e di gioia, tanta sofferenza e Simone James Tornioli 16 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 17
attualità attualità BALCANI C è ancora un'Europa ’ che possa chiamarsi tale, nelle forme e nello spirito? «Col- pisce che ai confini QUEI MIGRANTI CHE L’EUROPA dell'Europa, in Bosnia, arrivino così tante persone in difficoltà. Mi- granti, rifugiati, come chiamarli? FINGE DI NON VEDERE La sensazione, in questa terra, è che qualcuno le cose le muova. Sa- pere chi è difficile, ma le conse- guenze sono sotto gli occhi di chiun- Si è creato un "imbuto" ai confini tra Bosnia e Croazia, con migliaia di migranti que le voglia vedere». costretti a stazionare in boschi e alloggi di fortuna, mentre sta per arrivare Don Dario Crotti è responsabile della Caritas di Pavia. Con un pic- il grande freddo. Le Caritas sono pronte a dare il proprio aiuto, lanciano un progetto colo gruppo di amici, insegnanti, volontari si è recato in Bosnia, sul concreto di sostegno. Ecco che cosa abbiamo visto a Bihac, in Bosnia. confine con la Croazia. Una situa- zione al limite. porte. Ha solo lo sceletro di cemento ar- «La Caritas della Lombardia ha un Marco Dotti Vista da qui, l’Europa «appare senza mato. Parliamo di circa 2mila persone gruppo regionale per l'educazione alla REDATTORE DELLA RIVISTA “VITA” un disegno, senza un'idea forte di con- attualmente in città». mondialità. Ci troviamo quattro volte divisione di valori e di sguardi per quel- Ora sta arrivando l’inverno. «Proprio l'anno. A ottobre abbiamo fatto il primo la che è una situazione che, con un per questo stiamo elaborando un pro- incontro e abbiamo avuto aggiornamenti minimo di buona volontà, potrebbe es- getto per cercare di far fronte al freddo sulla situazione. Per questo siamo an- sere gestita». che verrà. Ogni giorno Croce Rossa di- dati, in vista di un progetto di raccolta «Siamo venuti in Bosnia – ci spiega stribuisce centinaia di colazioni. La gen- di beni di prima necessità e di fondi per don Dario – per capire cosa stava suc- te si mette in coda, aspetta anche due dare aiuto e poter sostenere delle azioni cedendo. I Balcani, dagli anni Novanta, ore per mangiare qualcosa di caldo. Ap- che contrastino questa situazione dram- sono stati per le Caritas e le associazioni pena finisce la coda della colazione, ini- matica». l'occasione di coltivare nel tempo gemel- zia quella del pranzo e così via». Ne parleremo presto su Vita, se- laggi di solidarietà e azione. Si è creata Molti migranti, non trovando al- guendo il progetto. una rete. Nel corso degli anni, il nostro loggio nello studentato si rifugua- «Se dovessi dire che cosa mi ha colpito occhio è diventato particolarmente at- no nel boschetto accanto, con ten- di questo viaggio, direi i piedi dei ragazzi. tento e i collaboratori che stabilmente de improvvisate. «Siamo arrivati ve- Scalzi, feriti, provati. Sono piedi di gio- lavorano in Bosnia - la Caritas di Man- nerdì scorso e abbiamo passato molte vani donne e giovani uomini che si sono tova, in particolare, dopo la guerra ha ore all'interno dello studentato: ci sono messi in cammino verso una speranza, avviato un’azienda agricola nella diocesi molti giovani, bambini molto piccoli. per fuggire a guerre o a catastrofi cli- di Banj Luka -, con i Cia delle Acli e Sono lì e raccontano di voler stare al matiche». con Croce Rossa di quella zona, hanno “gioco”. Usano proprio questa parola: «Mi ha colpito molto», prosegue don capito che uno dei punti importanti del- game. Vogliono cercare di entrare anche Dario,«un gesto carico di umanità. Il la rotta dei migranti è Bihac, una cit- loro in Europa, passando il confine gesto con cui questi ragazzi si toglievano tadina di circa cinquantamila abitanti con la Croazia, costi quel che costi. le scarpe, le pulivano, cercavano di ram- al confine tra la Bosnia e la Croazia». Ma quando provano a passare il con- mendarle. Per loro quelle scarpe sono la Che cosa è successo a Bihac? «Du- fine - si servono di un'app per indivi- vita, sono la forza di continuare a spe- rante l'estate sono arrivate migliaia di duare i punti di passaggio - la polizia rare. I loro piedi dicevano tutta la fatica, persone: Afghanistan, Siria, Iran... Negli croata li prende a manganellate e di- tutti i sogni, tutto il dolore. Quelle scarpe ultimi tre mesi, da Bihac, sono passate strugge loro i cellulari». dicevano la loro ostinata speranza». almeno 15mila persone. Ora stazionano Don Dario si è recato in Bosnia co- in una specie di studentato costruito al me Caritas di Pavia. Per capire e per L’articolo, a cura di Marco Dotti, è tratto tempo della guerra: non ha finestre, né agire. dalla Rivista “Vita” 18 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 19
vita comunitaria vita comunitaria LA TESTIMONIANZA ETTORE DE MICCOLI Negli ultimi anni grazie alla dedizione della figlia Anna era un nostro caro co- ha potuto vivere serenamente vicino ai suoi famigliari. munitario che per an- Nel giorno in cui è mancato chi entrava nella casa ni ha vissuto l’espe- dove si era spento poteva trovare su una lavagnetta in rienza della Casa del evidenza questa scritta: Ciao papà, non so dove... non so DI CHI CI HA LASCIATO Giovane, ha conosciu- to personalmente don Enzo negli anni ´80 e quando... ma sono certa che ci rincontreremo... Così come ci siamo lasciati: abbracciati... Come ti ho sempre detto “fino alla fine insieme”. Buon viaggio papà. Ti voglio tanto per il “Don” ha sem- bene! pre avuto tanta riconoscenza. Il suo ingresso in comu- Così lo ha ricordato un giovane della Comunità du- Amici, collaboratori e ragazzi che hanno fatto un percorso in comunità nità non si dimentica. Partì da Rho in bici, armato di rante il funerale: ci hanno lasciato non un semplice ricordo ma un’esperienza e una vita vissuta un solo zainetto con all’interno libri e pochi indumenti. Siamo un gruppo di giovani di Casa Accoglienza, della quale Arrivò nella comunità di Samperone di Certosa di anni fa, hai fatto parte anche tu. La Comunità ti ha accolto che è di stimolo alla comunità ancora oggi nel suo compito di accoglienza. Pavia dopo ore di pedalate. Nella comunità Casa del e l’hai ricambiata con tanti piccoli gesti che sono frutto del Giovane, dove ha vissuto molti anni, ha cambiato to- legame che hai creato..., un mezzo unione tra te e la comunità A cura della redazione talmente la sua vita, mettendosi in discussione e lavo- proprio come il ponte perché accogliere ed essere accolti vuol rando sodo su se stesso. dire proprio questo, costruire ponti e non muri. Ti ricorderemo PEPPINO SUIGO era un In alcuni giovani coglieva la predisposizione al lavoro Nel 2015 si offrì come persona disponibile all’avventura così per quelle piccole attenzioni verso la nostra casa che un uomo generoso e disponi- di falegname ed allora ne coltivava l’apprendimento por- di Casa Accoglienza aperta ai ragazzi più giovani, dove, tempo è stata anche la tua. Ogni mattina mettevi un lumino bile che ha donato per an- tandoli a stabilire un rapporto di fiducia e di trasmissione ha condividiviso la vita comunitaria con i giovani ra- acceso ai piedi della statua della Madonna e oggi quella ni la sua esperienza di delle conoscenze lavorative. A lui va il nostro grazie. gazzi accolti. Ettore dava un suo contributo fatto di luce è diventata speranza per noi giovani, la speranza di maestro di lavoro nel la- piccoli gesti e sapeva valorizzare le piccole cose per concludere il cammino seguendo la tua lezione. boratorio di falegnameria. *** essere disponibile a modo suo nella vita comunitaria. Grazie Ettore. In lui la grande passione Grazie della tua disponibilità verso i ragazzi, che ha per- di “artigiano del legno” messo l’apertura della nostra falegnameria e il riscatto era elevata ad arte, attra- sociale di tanti giovani. verso la sapiente realizza- Grazie del desiderio di condividere con le persone accolte zione di un mobile, di un armadio, di una parete divi- in comunità non solo il momento del lavoro, ma anche soria, di una sedia o di un tavolo. Era un competente le occasioni di quotidianità fatte di pranzi insieme, serate PIERO GNECCHI è stato affetto i ragazzi, gli educatori e i collaboratori della maestro di lavoro, in anticipo sui temi ambientali come di dialoghi importanti e presenza discreta anche nelle uno dei primi collabora- Comunità, ed in particolare gli amici dell’ufficio tec- l’utilità, il risparmio, la valorizzazione degli esuberi, il ore notturne. tori di don Enzo alla Ca- nico del Centro Educativo della Casa del Giovane. riciclo dei materiali. Grazie della tua incessante industriosità, del desiderio sa del Giovane mettendo Riportiamo qui di seguito le parole di Piero che sono Peppino si era avvicinato negli anni ’80 alla Casa del di far sì che ogni giovane avesse ogni giorno il suo com- al servizio della stessa e una parte della sua testimonianza resa in occasione Giovane, e rimanendo affascinato da don Enzo, rico- pito, il suo lavoro, il suo obiettivo in modo che tutti si dell’ufficio tecnico la sua del processo di beatificazione del Servo di Dio: noscendone il carisma come proposta straordinaria di potesse crescere e imparare. competenza di geometra. Quindici anni fa, una mattina, don Enzo ha preso me sotto carità verso il prossimo, si era lasciato convincere a dare Grazie della tua intolleranza verso l’ozio, verso una fa- Grazie a lui la Comunità il braccio – ci davamo del lei allora, fra l’altro – e mi disse: una mano nel laboratorio di Falegnameria fermandosi legnameria senza trucioli e segatura per terra, verso il ha potuto gestire la non “non verrebbe un paio di volte alla settimana a darmi una una intera settimana al mese a vivere in Comunità. tempo sprecato che spingeva tutti a darsi da fare e mettersi Questa occasione diventava un reciproco arricchimento in gioco. facile sistemazione e de- mano? Perché io ho bisogno di qualcuno che mi controlli le di scambi relazionali tra lui, gli educatori, i ragazzi, nei Grazie del tuo ingegno creativo che permetteva ad ogni stinazione degli immobili cioé i luoghi di servizio per spese, gli acquisti, i ragazzi vanno un po’ a ruota libera, non dialoghi con lui o nelle riunioni di coordinamento con scarto di legno di riprendere vita, ricordandoci che nulla le persone accolte. voglio che vadano loro nei negozi, voglio che si programmino la sua verve e la sua pungente dialettica e critica (infarcita va sprecato e che tutto può essere trasformato. Con la moglie Rosanna ha condiviso un lungo servizio le spese e che lo faccia una persona di una certa esperienza”. di mille colorite espressioni in dialetto brianzolo) lui Grazie di averci insegnato il valore unico della gratuità, di collaborazione; sono stati una coppia sempre pre- Così è cominciata la mia collaborazione. Devo dire, una riusciva a spronare i ragazzi e ad aiutare gli operatori dello spendersi per gli altri, del condividere e trasmettere sente in Comunità, vicino ai ragazzi, in particolare Ro- considerazione che ho sempre fatto, che conoscere un uomo (nei primi tempi tutti volontari o obiettori di coscienza) la passione per il proprio lavoro e per l’uomo. sanna con i minori e Piero con i giovani impegnati di quella sensibilità, di quella fede, è una cosa proprio con- nel “darsi una mossa” e rivitalizzare gli ambienti di lavoro. Ciao Peppino, grazie! nella squadra edile. Oggi lo ricordano con grandissimo tagiosa, ti porta a vivere, a tentare di vivere le sue esperienze. 20 Camminare nella luce dicembre 2018 Camminare nella luce dicembre 2018 21
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