Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD

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Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
CLUB BOLOGNA SUD

                 Presidente PATRIZIO TRIFONI

       Roberto Corinaldesi
        I parchi di Bologna:
la Montagnola, i Giardini Margherita
            4 febbraio 2022
            notiziario n.   13
Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
                  Rotary Club Bologna Sud

Presidente Rotary International
                                      		                                                        PROSSIME CONVIVIALI
SHEKHAR MEHTA
Governatore Distretto 2072                  								 piattaforma Zoom
STEFANO SPAGNA MUSSO
Assistente del Governatore
NATALIA D'ERRICO
                                                                                                          ■ Martedì 8 febbraio
                                                                                                                    ore 21.00
                                                                                                            Meeting ID: 830 2336 8691
                                                                                                               Passcode: 192443
                                                                                                             Fiorella SGALLARI
                                                                                               DGN - Presidente Commissione Alumni
ANNO DI FONDAZIONE 1975                                                                                “L’Associazione Alumni”
CONSIGLIO DIRETTIVO 2021-22
Presidente
PATRIZIO TRIFONI
                                                                                                                        a seguire
Past President
EDDA MOLINARI                                                                                           Giordano GIUBERTONI -
Presidente Eletto                                                                                  Presidente Commissione Rotary e
GIANLUIGI PAGANI
                                                                                                          Rotaract Insieme e
Vicepresidente
ROBERTO CORINALDESI                                                                                 delegato Rotary per il Rotaract
Segretario                                                                                     “Le novità riguardanti il Rotaract
GABRIELE GARCEA
                                                                                                ed il rapporto con i Club padrini”
Tesoriere
MARCO PEDRAZZI
Prefetto
FABRIZIO ZOLI
Consiglieri                           IN QUESTO NUMERO
ILARIA CORSINI
FABRIZIO CORAZZA                      Roberto Corinaldesi: La Montagnola ................................................ pag. 3
                                      Roberto Corinaldesi: I Giardini Margherita ..................................... pag. 10
                                      Video Progetto Pianeta Uomo ........................................................... pag. 15
Commissione Notiziario
e Comunicazione                       Mons. Fiorenzo Facchini su Avvenire ............................................... pag. 16
Presidente
ANTONIO DELFINI                       Rotary Italia: articolo di Gianluigi Pagani ........................................ pag. 17
Assistenza realizzazione e
                                      Alberto Azzolini Governatore 2024-25 ........................................... pag. 19
impaginazione                         I Giovedì della Consulta ........................................................................ pag. 20
SILVIA MAVER
                                      Lettera del Governatore e TG Rotary Distrettuale ..................... pag. 21
                                      R.Y.L.A. XXXIX ........................................................................................... pag. 22
Sede e Segreteria
Via S. Stefano, 43                    Programmi del Gruppo Felsineo ........................................................ pag. 23
40125 Bologna
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                                      COMUNICAZIONE NUOVI ORARI SEGRETERIA
Distretto 2072
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Rivista Distrettuale                  			Lunedì		9-13
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Rotary International                  			Mercoledì chiuso
www.rotary.org/it
Rotary Foundation                     			Giovedì   9-13
www.rotary.org/myrotary
/en/rotary foundation                 			Venerdì   9-13

                                                                      2
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                                      Martedì 25 gennaio 2022

                          Roberto Corinaldesi
                   I parchi di Bologna: la Montagnola

Il Parco della Montagnola, sito nel-       Nel 1330 il cardinale Bertrand du
la zona nord della città, adiacente        Pouget, ribattezzato dai bolognesi
alle mura dell'ultima cerchia, è sta-      Bertrando del Poggetto, fece costru-
to il primo vero giardino pubblico         ire, a ridosso delle mura, una son-
di Bologna e, con una superficie di        tuosa rocca per ospitarvi il papa e
circa 6 ettari, è l’unico di una certa     la sua corte. Solo quattro anni dopo
dimensione all’interno del centro          questa fu distrutta a furor di popo-
storico.                                   lo. Analoga sorte toccò ai quattro
Il Consiglio di Credenza, come             palazzi caparbiamente lì ricostruiti
allora si chiamava l’organo prepo-         e regolarmente abbattuti, l’ultimo
sto del Comune, comprò nel 1219            nel 1511.
un terreno coltivato e alberato: il        Con una disposizione del 1583 alle
Campo Magno. Questo confinava              macerie dei Castelli di Galliera si
a levante col torrente Aposa, a sud        aggiunsero poi quelle dei tanti can-
con le Mura del Mille, dove fu poi         tieri della città, nonché la terra di
aperto il canale delle Moline, a po-       scavo delle cantine. Venne quin-
nente con il Borgo di Galliera, e a        di ad alzarsi il piano dell’antico
settentrione con le mura della ter-        Campo Magno a nord, per cui vol-
za cerchia. Ciò che resta dell’anti-       garmente i bolognesi iniziarono a
co Campo è la Piazza del Mercato,          chiamarlo Montagnola, mentre alla
detta anche Piazza d’Armi, oggi            parte a sud verso la città rimase il
Piazza VIII Agosto, che è la par-          nome di Foro Boario, di Piazza del
te piana verso mezzogiorno, e la           Mercato o di Piazza d’Armi.
Montagnola, che è la parte elevata         A partire dal 1662 l’area venne de-
verso settentrione.                        stinata a uso pubblico, dopo aver-
Già dal 1251, nella Piazza del Mer-        la spianata e ornata di gelsi e aver
cato, presso Porta Govesa o porta          creato nel mezzo un viale che co-
Piella, ogni sabato del mese d’ago-        minciava dalla Piazza d’Armi e
sto si teneva una fiera di bestie gros-    terminava in un Piazzale Circolare
se; nel 1656 Papa Alessandro VII la        contornato da olmi. Qui, nel 1757,
destinò a un mercato settimanale           il senatore Filippo Aldrovandi fece
per bestie a unghie intere. A ricordo      costruire sette grandi sedili di pie-
di questa concessione il Senato fece       tra, tre dei quali dotati di schienale,
erigere, nel 1658, una colonna do-         posti a U e capaci di contenere 196
rica sopra un piedistallo poggiante        persone comodamente sedute. Fu-
su sette gradini e recante le insegne      rono chiamati il canapè, ma l'insieme
del papa. Nel 1805 questo elegante         era noto ai bolognesi come al pà ed
monumento fu però demolito per             caval, il ferro di cavallo.
ordine del governo napoleonico.            Nel 1796 nel giardino della Mon-
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tagnola venne innalzata la forca            della Vita e della Morte e dall’orto
che giustiziò Giovanni Battista De          del Convento di S. Benedetto. Con
Rolandis. Qui la salma venne so-            questo ampliamento si rese per-
lennemente tumulata, su ordine di           fettamente circolare il centro della
Napoleone, assieme a quella del             passeggiata, utilizzata sia dalle car-
compagno Luigi Zamboni, morto               rozze che dai pedoni.
suicida nel carcere del Torrone, in         La sistemazione definitiva del par-
Palazzo d’Accursio; i due, nel 1794,        co, si deve nel 1809 a Giovanni
avevano guidato a Bologna un ten-           Battista Martinetti, e fu ripensata
tativo di rivolta miseramente fallito,      secondo le geometrie dei giardini
durante il quale, per la prima volta,       alla francese, per espressa volontà
vennero utilizzate e distribuite alcu-      di Napoleone, nei tre giorni in cui
ne coccarde tricolore, con il verde         questi si fermò a Bologna, nel 1805.
al posto del blu giacobino, paziente-       È di quel periodo l’impianto di al-
mente cucite dalla mamma di Zam-            cuni platani, oggi secolari, che risal-
boni, Brigida e da sua sorella Bar-         tano tra filari di tigli e ippocastani.
bara. Con il ritorno degli austriaci,       Il 5 ottobre 1803 la Montagnola
le salme vennero riesumate e quindi         vide salire in cielo il pallone aero-
disperse.                                   statico del conte Francesco Zam-
Due parole a parte le merita la             beccari: l’ardimentoso aeronauta
mamma di Zamboni. Era proprie-              bolognese, che voleva tentare una
taria di una merceria nel Canton            trasvolata adriatica, precipitò in
dei Fiori e, come il figlio, era con-       mare presso la costa slava, ove fu
vinta giacobina; aveva cucito, as-          soccorso, assieme a due compagni,
sieme alla sorella, una cinquantina         da alcuni pescatori. Gli andò peggio
di coccarde tricolori. Si narra che,        il 21 settembre del 1812 quando,
dopo il fallimento dell’insurrezione        ormai sessantenne, si levò in volo
e prima della tentata fuga, abbia           dal prato del convento dell’Annun-
offerto, ai rivoltosi disperati, alcuni     ziata: un forte colpo di vento fece
biscottini toscani da lei preparati                                                   delle città ove sostavano. Ma spes-
                                            ahimè sbandare il pallone e l’alcool
e che, in suo onore, furono poi ri-                                                   so il loro comportamento risultava
                                            acceso, che lo gonfiava, si rovesciò
battezzati “brigidini”. Incarcerata                                                   offensivo e arrogante. Infatti, un
                                            addosso al disgraziato Conte, tra-
assieme alla sorella e al marito, che                                                 ufficiale fece una battuta sul trico-
                                            sformandolo in una torcia umana.
nel Torrone morì di febbri malari-                                                    lore esposto in un caffè, uscendone
                                            Alcuni anni più tardi, sempre par-        malconcio per la rissa che scoppiò.
che, morì in povertà nel 1806.              tendo dalla Montagnola, un barbie-        Ciò fornì il pretesto al Maresciallo
Per rimpinguare le misere casse, nel        re bolognese, Luigi Piana, emulò le       Welden per ordinare l’occupazione
1799 il Comune decise di affitta-           imprese dello Zambeccari, con un          della città. Gli austriaci andarono a
re, per un triennio, la Montagnola          aerostato più affidabile e di ardita      occupare il Palazzo d’Accursio. Ma
a tal Ferdinando Bordoni, che ne            concezione.                               poco dopo, all’improvviso, abban-
ottenne guadagno con le piante di           L’8 agosto 1848 il Parco fece inve-       donarono Piazza Maggiore, ritiran-
gelso, utili per l’industria della seta,    ce da scenario alla fase finale della     dosi fuori porta San Felice, dove era
e subaffittando il parco per alcuni         vittoriosa battaglia che vide la cac-     accampato il grosso delle truppe. La
eventi sportivi.                            ciata degli austriaci. Secondo l’u-       reazione dei bolognesi fu rapida ed
Poco dopo, la collina fu abbassata,         sanza del tempo, gli imperiali che        efficace. Le campane suonarono a
riportando la terra per ampliarla a         transitavano in Italia per bloccare       stormo e in moltissimi si sollevaro-
levante e a ponente, con l’aggiunta         ogni spinta indipendentista veni-         no, nonostante fossero male arma-
di terreno preso dai vicini Cimiteri        vano riforniti e alloggiati a spese       ti. Il popolo si fece protagonista,

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affiancandosi alle poche Guardie
civiche e ai Carabinieri. Molte era-
no le donne, per lo più del popolo,
e alcune delle classi borghesi o ari-
stocratiche. Barricate sorsero ovun-
que con mezzi di fortuna e, a suon
di fucilate, tutte le porte della città,
tranne quella di Galliera, vennero
chiuse e impedirono agli austriaci
qualsiasi movimento. Una colonna,
che transitava in via Falegnami, fu
letteralmente decimata dal lancio
di tegole e quant’altro, provenienti
dai tetti delle case. Gli austriaci fu-
rono quindi costretti a ritirarsi sulla
Montagnola ove, tentando il tutto
per tutto, misero in batteria quattro
cannoni. Ma entro le 8 di sera, dopo        ta del Pincio che il re Umberto I e la
tre ore di furiosi scontri e dopo aver      regina Margherita inaugurano, il 28
lasciato in mano agli insorti tre can-      giugno 1896, alla presenza di una
noni e sul campo oltre quattrocen-          folla incontenibile. Il fronte princi-
to caduti, furono costretti alla fuga,      pale della scalea è decorato da due
attraverso Porta Galliera. Per questi       bassorilievi: “Bononia docet” di Artu-
eroici fatti, la città venne fregiata       ro Colombarini e “Bononia Libertas”
del titolo di “Benemerita del Risor-        di Ettore Sabbioni. Al centro una
gimento Nazionale” e la piazza an-          fontana, opera degli scultori Diego
tistante la Montagnola fu rinomina-         Sarti e Pietro Veronesi, rappresenta
ta “VIII agosto”.                           una ninfa assalita da una piovra che
Alla fine dell’Ottocento il Parco           i bolognesi ribattezzarono subito "la
venne dotato di un nuovo ingresso           moglie del Gigante", cioè del Nettuno.
scenografico con una grande sca-            A lei Giosuè Carducci dedicò otto
linata monumentale rivolta verso            famose quartine. … “Bella mia, dal
la porta e i ruderi della fortezza di       fondo algoso – del mar nostro vieni su! –
Galliera, nonché la stazione ferro-         In te vuole il suo riposo – la mia bronzea
viaria, di recente costruzione. I la-       gioventù”… Sul secondo fronte, che
vori iniziarono nel 1893, con la posa       sostiene il giardino, vi sono altri tre
della prima pietra, presente l’allora       bassorilievi, con temi storici legati
sindaco Dallolio. Proseguirono per          al luogo: La distruzione della rocca di
tre anni senza interruzione, sotto la       Galliera di Arturo Orsoni, Il ritorno          Sul lato della Montagnola, verso
guida dei progettisti ingegneri Tito        dalla vittoria della Fossalta di Pietro        via Irnerio, tre anni dopo venne
Azzolini e Attilio Muggia. Furono           Veronesi e La cacciata degli Au-               costruito il palazzo Maccaferri: dal
impiegati, in media, 100-150 operai         striaci, di Tullo Golfarelli, che Gio-         grande terrazzo del parco su via
al giorno e la terra scavata servì a        vanni Pascoli definì la “santa cana-           dell’Indipendenza si accedeva al
colmare le fosse della cerchia mura-        glia”, che “si getta a corsa contro i fucili   café chantant Eden, ritrovo mondano
ria, tra porta S. Isaia e porta Lame.       spianati dagl'invasori della Patria”. La       della Bologna della Belle Époque,
Furono edificati il portico su via In-      scalinata è adornata da 72 eleganti            da tempo ormai chiuso.
dipendenza e un porticato lungo le          candelabri liberty in ghisa, a sei o           Ma ora facciamo un salto indietro
mura, nonché l’imponente scalina-           quattro lampioni.                              di alcuni anni. Nel 1888 si era te-

                                                                 5
Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
                 Rotary Club Bologna Sud

nuta, ai giardini Margherita, l'E-         minaccioso. Il bozzetto venne però
sposizione Emiliana. Lì, al cospetto       bocciato e nel 1901 un nuovo con-
del palazzo della Musica, nei pressi       corso vide vincitore Pasquale Riz-
dell’ingresso di Porta Santo Stefa-        zoli, per un monumento di circa 13
no, era stata collocata una grande         metri, rappresentante un giovane a
fontana, con cinque gruppi di sta-         torso nudo che alza una bandiera
tue di animali e sirene, opera dello       strappata al nemico, e un austriaco
scultore Diego Sarti. Terminata l’E-       morto riverso sul piedistallo coper-
sposizione, la fontana fu smontata,        to dei resti della battaglia. Un leone
mentre il palazzo, al pari di altri,       scolpito sul basamento simboleg-
venne demolito. Nel 1896, nell’o-          giava forza e libertà. Mentre nella
                                                                                     pi delle vittime rimasero esposti per
pera di trasformazione più aristo-         chiesa di S. Petronio Vecchio avve-
                                                                                     alcuni giorni sul marciapiede di via
cratica del giardino della Monta-          niva la fusione della statua bronzea,
                                                                                     Irnerio, come monito ai bolognesi.
gnola, la fontana venne rimontata          la Ditta Venturi approntava il basa-
                                                                                     Oggi, una lapide ricorda l’evento.
al centro del passeggio. Ma venne          mento di pietra d’Istria.
ahimè stravolto il disegno origina-        L'inaugurazione del monumento             Nel tempo, come sapete, vennero
le: la vasca non era più ellittica ma      fu in un primo tempo ovviamente           apportate migliorie agli spazi cir-
rotonda e il bordo non più rilevato        fissata per l'8 agosto 1903. Erano        costanti il monumento, con l’innal-
e ondulato. I gruppi plastici furono       già stati affissi i manifesti, quando     zamento di qualche metro rispetto
allontanati dal perimetro del bacino       si seppe che alla manifestazione          al piano della piazza su cui fu ini-
e scollegati tra loro e le tartarughe,     avrebbero partecipato, seppur non         zialmente posizionato, la creazione
in origine arrampicate sul bordo,          invitate, le Associazioni Cattoliche.     della balaustra e della scalinata e il
furono riunite attorno al getto d'ac-      Per protesta l'Unione socialista pro-     posizionamento dei lampioni.
qua centrale. In un riadattamento          mosse una contro-manifestazione,          Ma, a parte i grandi eventi storici
successivo saranno inoltre ridotte         con l'adesione delle Società opera-       e i massicci lavori di abbellimento,
da quattro a tre.                          ie. Fu quindi necessario rinviare l'i-    cosa ne è stato della Montagnola
Era da sistemare anche l’ingresso          naugurazione al 20 settembre, data        nell’arco di quasi quattro secoli?
del Parco su Piazza VIII Agosto,           dell’Unità d’Italia. È facile, a questo   Come ricordato anche da illustri
che sicuramente sfigurava non poco         punto, immaginare la profonda de-         letterati quali Montesquieu o Sten-
rispetto alla grandiosa scenografia        lusione che il Rizzoli provò. Ma per      dhal, nel suo “Tour d’Italie”, il Par-
del Pincio. Occorre ricordare che si       lui le preoccupazioni non finirono        co fu, fin dal XVIII secolo luogo
trattò di un parto sicuramente non         lì. Durante la Seconda guerra mon-        alla moda per il passeggio di car-
facile! Nel 1895 si era infatti costi-     diale, infatti, ormai molto vecchio,      rozze e punto d’incontro tra dame
tuito un comitato per innalzare un         temette la distruzione di quello che      e cavalieri.
monumento ai caduti dell’8 agosto.         con affetto chiamava al so ragaslaz,      L’anello di 565 metri di circonfe-
Il luogo in cui porlo fu motivo di         non solo dalle bombe degli alleati,       renza posto al centro del Parco fu
lunghe e accese discussioni e addi-        che tanto martellarono la zona del-       inoltre sede ideale per eventi sporti-
rittura del primo referendum popo-         la stazione, ma anche da parte dei        vi: gare podistiche e, dal 1846, cor-
lare della città. Venne infine scelto      tedeschi, che avrebbero potuto ve-
lo spazio antistante la piazza del         dere il monumento come gesto di
mercato. Fu quindi indetto il con-         ribellione. Ma, per nostra fortuna,
corso per il progetto del monumen-         il ragazzaccio si trova ancora lì!
to. Nel 1898 fu esposto un primo           Il 18 agosto 1944 gli toccò però
modello, eseguito da Carlo Monari          essere testimone della fucilazione
e attualmente in Certosa: il progetto      di sette antifascisti di Marmorta,
comprendeva un colossale obelisco          rappresaglia per l'attentato a un uf-
alla cui base si addossava un leone        ficiale della Repubblica Sociale, av-
ruggente per le ferite, ma ancora          venuto fuori porta San Vitale. I cor-

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se di carrozze, di cavalli o addirittu-           delle partite, si elevavano steccati e
ra di struzzi, fino all’inaugurazione,            si ergevano gradinate. Famose in
nel 1888, dell’Ippodromo Zappoli,                 quella sede alcune accalorate disfi-
in via Emilia Ponente.                            de con i fiorentini, come ricordato
Un giorno veramente storico fu                    dal poemetto in endecasillabi di
però il 3 giugno del 1886, quando                 Pier Jacopo Taruffi “La Montagno-
la Montagnola tenne a battesimo                   la di Bologna”, composto nel 1780.
la prima corsa ciclistica cittadina.              La definitiva popolarizzazione del
L’evento, non potendo la fotografia               gioco avvenne a partire dai primi
di allora immortalare gli avveniristi-            anni dell’Ottocento, allorché dal-
ci mezzi meccanici in movimento,                  le piazze si trasferì negli sferisteri,
fu illustrato da alcuni bei disegni,              vere e proprie anticipazioni degli
accompagnati da un articolo dai                   stadi contemporanei. Il 15 marzo
toni epici del Resto del Carlino. Si              1821 venne infatti inaugurato lo
tennero quattro gare, tre su 5 giri,              “Sferisterio della Montagnola”, su
rispettivamente per bicicli, tricicli             progetto di Giuseppe Tubertini.
ed entrambi i mezzi assieme, e una                Lungo circa 100 m e largo circa
su 22 giri, per complessivi 12 Km                 20, era considerato "una vera e pro-
e mezzo circa, riservata ai soli bi-              pria università del pallone". Per la sua
cicli. Come puntualmente riportò                  costruzione fu demolita la chiesa
Il Resto del Carlino, la giornata si              sconsacrata di San Giovanni Decol-
concluse allorché … “Con gagliarda                lato, con i cimiteri della Vita e della
galanteria, questi cavalieri dell’avvenire        Morte e i resti dell’ospedale di San
hanno fatto il giro finale, gettando fiori alle   Giovanni Battista degli Appestati.
signore”.                                         L'edificio era costituito da un lun-
Ma non possiamo parlare di Mon-                   go muro per il rimbalzo della palla,
tagnola, senza ricordare un altro                 con all'esterno una sequenza di co-
sport, amatissimo dai bolognesi,                  lonne in quindici campate e un alto
che da quelle parti tanto si praticò:             cornicione. Lungo il campo di gio-
il “Gioco del Pallone”, quello che                co era presente un ampio parterre a
lo storico del Rinascimento Jacob                 gradoni e le tribune di testata erano
Burckhardt definì il gioco “classi-               coperte da un tetto sostenuto da co-
co degli italiani”. Nato come gio-                lonne doriche e difese da una rete
                                                  ("che protegge dalle percosse del pallone i   gazzette locali con toni accesi. Negli
co di corte nel '400, ebbe nell'800                                                             anni ’80 lo Sferisterio bolognese si
il periodo di massima popolarità.                 fanciulli, le donne e i timorosi"). Per cu-
                                                  riosità, l'ingresso in tribuna costava        accese per le disfide appassionate
Inizialmente praticato all’interno                                                              fra due grandi campioni: Ziotti e
dei palazzi e riservato ai giovani                15 baiocchi.
                                                                                                Banchini. I tifosi si erano divisi: il ri-
di nobili natali, si trasferì, a partire          L’Ottocento fu il secolo dei grandi
                                                                                                one popolare del Pratello, schierato
dalla fine del Seicento, nelle piazze             campioni celebrati da poeti e lette-
                                                                                                a favore di Banchini, accusava i sup-
dei centri urbani, con non poche la-              rati: da Carlo Didimi, cantato da
                                                                                                porters di Ziotti, del più altolocato
mentele da parte dei cittadini. Gio-              Giacomo Leopardi in “A un vincito-
                                                                                                quartiere di San Pietro, di puzzare
cato da due squadre di tre giocatori,             re nel pallone”, a tanti altri immor-
                                                                                                di aristocratico. Da qui l’epiteto di
consisteva nel battere il pallone nel             talati da Edmondo De Amicis nel
                                                                                                milurdein (milordini) contraccambia-
campo avversario con un bracciale                 romanzo "Gli azzurri e i rossi". A
                                                                                                to con il nomignolo di spometi. Ma la
di legno irto di punte. Agli albori, lo           molti furono dedicate statue o lapi-
                                                                                                contrapposizione delle tifoserie non
spazio dedicato al gioco del Pallo-               di. Il pubblico accorreva numeroso
                                                                                                terminava allo sferisterio: erano in-
ne era sul lato di ponente del Cam-               e faceva scommesse. Forte era l’ani-
                                                                                                fatti frequenti risse, cortei cittadini,
po del Mercato dove, in occasione                 mosità tra le fazioni, esaltata dalle
                                                                                                scritte sui muri.
                                                                      7
Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
                  Rotary Club Bologna Sud

È pur vero che a Bologna i cam-             di un sonnolento giardino di quasi
pioni del bracciale continueranno           periferia, senza eventi particolari a
le loro disfide ancora per decenni.         dargli lustro.
Tuttavia, l'avvento, col nuovo seco-        Dopo la Seconda guerra mondiale,
lo, del calcio inglese, ne decretò la       si pensò che la Montagnola fosse il
crisi irreversibile.                        luogo più adatto per tenervi le Fie-
Dal 1830, oltre al gioco del pallo-         re Campionarie, e lo Sferisterio,
ne al bracciale, l'arena ospitò anche       dove nel 1946 si era giocata l'ulti-
spettacoli d'arte varia: esposizioni        ma partita di pallone ne divenne un
di animali esotici, prestigiatori, ca-      padiglione, dopo essere stato coper-
vallerizzi e, nel 1874, il “Carneva-        to nel 1955. Il parco tornò allora,
le degli Etruschi”. La scoperta, nel        fino al 1964, a essere oggetto di una    questa chiacchierata, comprenden-
1870, di circa 2000 tombe etrusche          almeno annuale visita di molti pe-       te un tempo la Piazza del Mercato e
e romane, tra Porta Sant’Isaia e la         troniani. Il 1951 fu un momento          la Montagnola, è la prima a farla da
Certosa, suggerì alla Società del           particolare, perché il Partito Comu-     padrona. Non per niente “La Piaz-
Dottor Balanzone, che organizzava           nista Italiano assegnò a Bologna la      zola”, che si tiene ogni venerdì e sa-
il carnevale, di dedicarlo, nel 1874,       prima Festa Nazionale dell'Unità. Il     bato nella odierna piazza VIII Ago-
agli Etruschi. Furono ingaggiate e          Prefetto, dopo aver negato lo svol-      sto e nelle strade interne del parco,
mascherate 300 comparse che sfila-          gimento ai Giardini Margherita, lo       è conosciuta ai più come “mercato
rono per Bologna, dopo essere en-           concesse invece alla Montagnola,         della Montagnola”. E quello che un
trate da Porta Santo Stefano, fino          che da poco aveva ospitato la Fie-       tempo era un salotto di Bologna è
alla Montagnola, dove si esibirono          ra campionaria. Il 19 settembre          oggi testimone del paziente lavoro
di fronte a ben 15.000 spettatori.          sfilarono maestranze di tutta la Re-     dei netturbini, al termine dei giorni
Peccato che fosse il 15 di febbraio         gione: quelle delle Reggiane, della      di mercato che vedono la presenza
e facesse parecchio freddo e non            Calzoni, della Sabiem-Parenti, di        di oltre 400 bancarelle. Saggiamen-
poche comparse si rifugiarono al            Casaralta e le mondine di Medici-        te, nel 2000, sotto Piazza VIII Ago-
caldino delle osterie! Dopo l'Unità         na. Momento culmine fu il comizio        sto è stato creato un grande par-
d’Italia, non dobbiamo dimentica-           di Palmiro Togliatti, che parlò per      cheggio multipiano, capace di 980
re lo scienziato Quirico Filopanti          due ore a una folla strabocchevo-        posti auto, vero polmone per il traf-
che nello Sferisterio tenne le sue          le, che dalla Montagnola giungeva        fico cittadino. La Montagnola ne è
popolari lezioni di astronomia. Nel         fino a porta Zamboni e a piazza          ora il muto guardiano, anche se al
primo ‘900 ospitò poi, per un certo         Maggiore.                                centro della piazza, divenuta oggi
periodo, il Circo Togni, dopo che                                                    pedonale, al posto della stele in ono-
                                            Poi, un bel giorno, il vento cambiò
un incendio ne aveva distrutto le                                                    re di Alessandro VII, o quant’altro,
                                            e iniziò per il Parco un inarrestabile
attrezzature.                                                                        svetta un enorme camino d'aerazio-
                                            degrado. La costruzione del nuovo
                                                                                     ne del parcheggio, che per il colore
All’inizio del XX secolo, dopo i fasti      quartiere Fieristico allontanò dalla
                                                                                     nero e la forma a parallelepipedo di
della Belle Époque, iniziò un lento         Montagnola le Fiere e le altre im-
                                                                                     10 metri di altezza è stata sopran-
declino del Parco, complici una se-         portanti manifestazioni e la Festa
                                                                                     nominata scherzosamente dai bolo-
rie di fattori: forse l’allocazione ver-    dell’Unità trovò migliore allocazio-
                                                                                     gnesi la “Kaaba”, tanto ci ricorda
so la stazione ferroviaria e i quar-        ne al Parco Nord. All’inizio di que-
                                                                                     la costruzione della Mecca. Ma, è
tieri più popolari della città; forse il    sto secolo, si è tentato un recupero
                                                                                     ovvio, i tempi cambiano…
mercato della Piazzola che iniziava         della Montagnola, con concerti, ri-
a invaderlo, e certamente la sempre         trovi per giovani e anche una timida
maggiore preferenza dei bolognesi           ricomparsa della Festa dell’Unità                        Roberto Corinaldesi
per i più raffinati Giardini Marghe-        nel 2015.
rita. Fatto sta che tra le due guerre       Ma oggi nell’antico Campo Ma-
poteva essere considerato poco più          gno, di cui parlavamo all’inizio di

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Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
     Rotary Club Bologna Sud

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Roberto Corinaldesi I parchi di Bologna: la Montagnola, i Giardini Margherita - CLUB BOLOGNA SUD
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
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                                        Martedì 1 febbraio 2022

                     Roberto Corinaldesi
          I parchi di Bologna: i Giardini Margherita

Nel 1874 il Comune di Bologna               vori venne alla luce un'estesa necro-
acquistò, per la somma di circa             poli etrusca, i cui numerosi reperti
150.000 lire, un lotto di 26 ettari di      sono conservati nel Museo civico ar-
terra, denominato “Beni Bassi”, di          cheologico. Due delle tombe rinve-
proprietà del conte Angelo Tattini,         nute vennero ricostruite nella zona
genero di una figlia di Gioacchino          meridionale del parco.
Murat. Il terreno era posto lungo le        Il 6 luglio 1879, a cinque anni dall'i-
mura fra Porta Castiglione e Porta          nizio dei lavori, il parco venne inau-
Santo Stefano, dove esisteva, fin dal       gurato con una fastosa cerimonia,
Trecento, una piccola chiesa dedica-        con il nome di “Passeggio Regina
ta a Santa Chiara e uno dei primi           Margherita”. Ma per i petroniani di-
conventi di clarisse della città.           vennero subito i "Giardini Marghe-
Il progetto fu affidato al Conte Er-        rita": il parco cittadino più frequen-
nesto Balbo Bertone di Sambuy,              tato e anche il più esteso, gradito
che aveva già disegnato il parco del        luogo di passeggio per grandi e pic-
Valentino a Torino; a lui, in segui-        cini, nonché teatro di numerosissimi
to, Bologna concesse la cittadinanza        eventi e manifestazioni che hanno
onoraria. Il suo lavoro è ricordato da      scandito la vita di Bologna.
una lapide muraria posta nel 1910           All’interno del parco, ove oggi sorge
sulla parete della Palazzina Liber-         la Palazzina Liberty, venne costruito
ty. Secondo gli ideali romantici del        uno chalet in legno di foggia svizzera
giardino all'inglese, egli creò un sug-     con caffè-restaurant, distrutto da un
gestivo alternarsi di armonie e con-        incendio nel 1893, e accanto un re-
trasti con svariati tipi di piante, tra     cinto per i daini. Nel 1882 fu poi am-
cui tigli, querce, tassi, cedri, platani,   pliato il lago e costruito uno chalet in
pini, ippocastani e magnolie, dispo-        legno su una piccola isola, collegata
sti in gruppi che si aprono su ampi         alle sponde tramite due ponticelli in
spazi, intersecati da viali principali e    legno. È stato il primo esempio di
secondari.                                  prefabbricato a Bologna. In quella
Il tutto abbellito da un suggesti-          occasione vi fu creato, con grande
vo laghetto alimentato dalle acque          successo, un imbarcadero con servi-
dell’antico canale di Savena (1176),        zio di noleggio barchette, continuato      quando a Bologna faceva veramente
di cui è visibile un breve tratto all’a-    fino ai primi anni 2000.                   freddo, il laghetto ghiacciato diven-
perto sul lato meridionale.                 A proposito di barchette, nel 1920,        tava un ritrovo di pattinatori. Nume-
Il progetto fu messo in opera dall'in-      un gruppo di allegri goliardi, sopran-     rose erano le presenze degli appas-
gegner Tubertini, con un budget di          nominati “Achei”, in gita sul lago, di-    sionati alla fine dell'800 e nei primi
circa 163.000 lire. Nel corso dei la-       chiararono Bologna città di mare. E        decenni del '900. Frequenti le gare di

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pattinaggio artistico che richiamava-      rivederli – non tutti però, perché una
no numeroso pubblico. Forse l’ulti-        delle originali quattro tartarughe è
ma, il campionato regionale nell’in-       stata poi rimossa – nella fontana del-
verno del 1942. Oggi è molto raro          la Montagnola, ove sono state in se-
vedere il lago ghiacciato, forse anche     guito ricollocate. Il Padiglione della
perché le papere si danno da fare a        Musica, come gli altri vero palazzo
tenerlo libero, e il pattinaggio è solo    in muratura poi demolito al termine
un lontano ricordo.                        dell'esposizione, accoglieva un ele-
É noto a tutti i bolognesi in qual mi-     gante teatro, sede di numerose mani-
sura il 1888 sia stato un anno par-        festazioni. Sempre nell’area centrale
ticolare per Bologna: fu dominato          del parco era collocato il padiglione
dalle celebrazioni dell'ottavo cente-      dell'Industria, certamente il più im-
nario dell'Università, ma non è pos-       ponente della manifestazione. Poco
sibile dimenticare la cerimonia che        più in là, di dimensioni assai più con-
vide intitolare la Piazza a Vittorio       tenute, il Padiglione dell'Agricoltura
Emanuele II, con l’inaugurazione           con annessa una grande serra. Qua
della statua equestre a lui dedicata,      e là nel parco, tra numerosi archi di
oppure la prima collocazione del           trionfo, vi erano poi altri padiglioni,
monumento a Ugo Bassi. I Giar-             quello della Croce Rossa, del Club
dini Margherita furono teatro di           Alpino, della Caccia e Pesca, con la
un’importante manifestazione: l'E-         pesca delle anguille nel laghetto, la
sposizione Emiliana. Nell’arco di sei      birreria, ristoranti e altri chioschi,
mesi, dal maggio al novembre, con          quali quello della Buton e della far-
la partecipazione di 480.000 visita-       macia Zarri. Non mancava poi una
tori, si svolsero la Mostra Regionale      stazioncina che collegava, al costo di
dell'Industria e dell'Agricoltura, la      25 centesimi, con una funicolare del-
Mostra Internazionale della Musi-          la ditta Ferretti, la vicina collina di
ca e la Mostra Nazionale delle Belle       San Michele in Bosco dove in con-
Arti, nella vicina sede dell'ex conven-    temporanea si svolgeva l'Esposizione
to di San Michele in Bosco.                delle Belle Arti. Poi tutto sparì, con
Durante l'esposizione uscirono 40          un’assurda demolizione dei manu-
fascicoli di un giornale illustrato, fu    fatti, e rimase solo il bel ricordo e
coniata una bella medaglia comme-          qualche foto oggi sbiadita.
morativa e fu istituita una lotteria       Nel 1896 fu affidata all’architetto
nazionale. Al costo di un biglietto        Edoardo Collamarini la costruzio-
singolo da una lira o con l'abbona-        ne della Palazzina Liberty al posto
mento da 25 lire, di fronte a porta        dello chalet di legno, andato a fuo-
Santo Stefano, si entrava dal monu-        co tre anni prima. Vi erano un caffè
mentale ingresso principale. Salendo       restaurant e alcune sale spaziose da
poi il viale antistante, si arrivava di    utilizzarsi come biblioteche e sede
fronte al complesso formato da una         di riunione o ricevimento di varie        La palazzina venne contornata da
bellissima fontana, opera dello scul-      associazioni cittadine, come il Club      scogliere di selenite simili a quelle del
tore Diego Sarti, e dal Padiglione         Alpino Italiano, il Touring Club Ci-      laghetto poco distante. Soprattut-
della Musica. Gruppi scultorei di          clistico Italiano. Accanto vi era un      to tra le due guerre fu testimone di
leoni e tartarughe circondavano una        chiosco dove, ogni venerdì sera, te-      tante manifestazioni. Nel 1924 vide
vasca di forma ovale. Oggi possiamo        neva concerti la Banda Municipale.        l'Esposizione dei Pompieri di Bolo-

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gna e, nel 1934, venne allestita al suo    Club” di Bologna. Negli anni ‘50,
interno la Mostra Alpina, mentre           il Circolo Tennis Bologna, ribattez-
nei sotterranei venne presentata la        zato “CTB-1902”, venne ampliato
neonata Sezione Speleologica.              e fu messo in condizioni di ospitare
Nella piazzetta antistante, per molti      importanti manifestazioni naziona-
anni, fu posto il traguardo del Giro       li e internazionali, come la Coppa
dell'Emilia. Come mostra una sbia-         Davis.
dita immagine del 1934, tal Gene-          Nel 1903, con l’abbattimento di
rati, fotografato in fuga nel 1934, fu     gran parte della cinta muraria, a
ripreso e la corsa fu vinta da Cimatti.    Porta Santo Stefano venne rimossa
Non bisogna altresì dimenticare una        la “barriera gregoriana”. I pilastri e
tradizione bolognese di quegli anni:       la cancellata non vennero distrutti,
il Corso dei Fiori. Nel 1935, in par-      ma andarono ad abbellire l’ingesso
ticolare, in occasione della Mostra        dei Giardini su Porta Castiglione,
Nazionale dell'Agricoltura, nume-          facendo bella coppia con l’altra can-
rosi carri sfilarono davanti a una         cellata già esistente a Porta Santo
tribuna gremita di 3.000 persone.          Stefano.
Frequenti, nel corso del Ventennio,        Passò qualche anno e, nel 1917, il
furono anche le parate militari o le       sindaco Zanardi inaugurò ai giardini
sfilate dei nostri nonni in divisa da      una “scuola elementare all’aperto”,
Balilla o Giovani italiane.                intitolata a Fernando Fortuzzi, un
Nel secondo dopoguerra è iniziato          modesto facchino e assessore comu-         Flavia. L’evento fece grande scalpo-
per la palazzina un anonimo decli-         nale. La scuola fu creata al fine di       re, anche se il giovane venne assolto
no: è stata sede, per alcuni anni, di      fornire un ambiente più salubre per        al processo per oltraggio al pudore
un centro ricreativo scolastico e di       i bambini gracili e i figli di genitori    e la zirudèla, divenuta famosissima,
una biblioteca per ragazzi, gestiti        esposti alla TBC. È ancora oggi pre-       consegnò ai posteri gli attori.
dal Comune e, negli anni '60, un           sente, con dieci classi a tempo pieno.     I giardini Margherita non videro
gruppo di appassionati vi costruì          Più o meno dietro la Palazzina Li-         soltanto passare i ciclisti del Giro
sul terrazzo un piccolo osservatorio       berty vi poi era un tempo una casca-       dell’Emilia. Videro sfrecciare anche
astronomico, tuttora esistente. Oggi       tella, oggi ricoperta: la fossa Cavalli-   i bolidi a quattro e due ruote. Fu del
la palazzina è in fase di restauro, in     na. Raccoglieva l’acqua dalla collina      1927 fu una corsa automobilistica
attesa di sapere cosa vorrà farne la       attraverso via Sabbioni, per immet-        che partiva dai giardini percorrendo
giunta municipale.                         tersi, oltre la Via Emilia, nel braccio    i viali per poi salire a San Michele in
Dovete sapere che nel 1902 si svolse,      abbandonato del torrente Savena.           Bosco e ritornare al piazzale di par-
allo Sferisterio, un torneo nazionale      Oggi in quel punto si trova un pic-        tenza. Ma non mancarono neppure
di tennis: mancavano infatti in città      colo edificio rosa in fondo a Via Ca-      corse motociclistiche.
campi per manifestazioni pubbli-           vallina: una cabina di manovra. Nel        Il cavallo è stato fin dalle origini un
che. Nello stesso anno veniva pre-         1924, nei pressi della cascatella av-      protagonista del parco. Ma un gior-
sentata al Consiglio Comunale la ri-       venne un fatto di cronaca che ispirò       no importante fu il 25 giugno 1932,
chiesta per la concessione di un’area      lo scrittore Cesare Pezzoli a compor-      allorché nel pratone centrale venne
all’interno dei Giardini Margherita,       re un’impudica zirudèla: “La Flèvia,       inaugurato il Campo Ippico. È stato
per potervi costruire quattro campi        al fatàz di Zardén Margherétta”.           per alcuni decenni uno dei più im-
da tennis. Dopo una prima risposta         Racconta di un giovane, tale Vit-          portanti d’Italia; rimase infatti attivo
negativa, fu concessa la costruzione       torio Scarabelli che, mostrando le         fino alla metà degli anni ’60. Oltre a
di tre campi e un piccolo chalet in        parti intime, molestò una procace          gare di polo, vi era un campo a osta-
legno. Nacque così il “Lawn Tennis         infermiera del manicomio, di nome          coli molto attrezzato dove si svolsero

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numerose competizioni, sia naziona-        tica capanna in paglia per il ricovero     ricostruire la flora e la fauna tipiche
li che internazionali.                     degli animali.                             di un acquitrino e, in quello che era
A quasi mezzo secolo dalla grande          Nel 1939 alcuni soldati, di ritorno        il recinto dei daini, è stata ricostru-
Esposizione Emiliana, il 12 marzo          dalla guerra d’Etiopia, donarono           ita, sempre a scopo didattico, una
del 1935 venne inaugurata la grande        al segretario del partito fascista due     capanna Villanoviana e, negli spazi
Mostra dell'Agricoltura alla presen-       cuccioli di leone, chiamati Reno e         dove erano collocate le serre ormai
za delle più alte cariche dello Stato.     Sciascia, che vennero collocati in         in disuso, attraverso un progetto di
Moltissime le persone che visitarono       una gabbia attigua al recinto dei          riqualificazione, si è creato uno spa-
la mostra, attratte anche da numero-       daini. Reno morì nel 1955, seguito         zio chiamato proprio Le Serre, che
se manifestazioni. Vi erano ben 37         da Sciascia nel 1959. Per sostituirli, i   ospita co-working, area eventi, for-
padiglioni, su un'area di 20.000 mq.       Lions fecero dono alla città di Reno       mazione, asilo nido, ristorante e bar.
Elenchiamo, in rapida sequenza:            II e Bea, accolti con grandi onori dal     I tempi e i costumi cambiano, ma,
il Padiglione della Bonifica, quello       sindaco Dozza. Oltre ai daini e ai         nonostante i quasi 150 anni di età e
dell’Artigianato Rurale, della Cere-       leoni, nel dopoguerra furono messi         la manutenzione non sempre otti-
alicoltura, dell’AGIP, della Caccia,       recinti per caprette, oltre a pavoni       male, i Giardini Margherita restano
della Milizia Forestale e, soprattut-      e pappagalli, con grande gioia dei         sempre uno dei luoghi più amati e
to, quello dell’Agricoltura, con sale      bambini. Abbondante era anche la           frequentati dai bolognesi.
dedicate ai prodotti tipici regionali,     fauna acquatica del lago, con grosse                        Roberto Corinaldesi
come la barbabietola da zucchero, la       carpe e frequenti erano le gare di pe-
canapa e il vino.                          sca, oltre alle pescate abusive di noi
Mentre tutti i padiglioni vennero          bambini.
abbattuti al termine della Mostra,         Nel dopoguerra i giardini, come
lo chalet in muratura, progettato          alcuni ricorderanno, vennero tra-
dall'architetto Melchiorre Bega in         sformati in un teatro di feste e sa-
sostituzione del vecchio chalet in le-     gre popolari, dalla Festa dell’Unità
gno, non venne toccato. Frequentato        al Carnevale dei Bambini, voluto
caffè danzante nel periodo ’30-50, è       dal 1953 dal Cardinale Lercaro,
ancora oggi presente, anche se mo-         turbando forse la quiete e la sere-
dificato nel tempo.                        nità del luogo concepito dal Conte
Ma andiamo oltre. Nel marzo 1944,          di Sambuy. Oltre allo zoo fu creata
a “damnatio memoriae” dei tradito-         "Bambinopoli", il parco attrezzato
ri Savoia, la Repubblica di Salò fece      per i bambini con il trenino in mi-
rimuovere il monumento equestre            niatura, la carovana con gli asinelli,
del Re Vittorio Emanuele II dalla          giostre e una vasca per le barchette
piazza omonima, ribattezzata Piaz-         telecomandate, per non parlare dei
za della Repubblica, e lo trasferì ai      famosi “grilli”, le piccole biciclette a
giardini. E lì si trova tuttora, seppur    tre ruote con il manubrio che tanto
privato da un vandalo della spada.         entusiasmavano i bambini.
Ma come parlare dei giardini Mar-          Poi, verso la fine degli anni ’70, per
gherita senza ricordare il piccolo zoo     la crescente cultura animalista, lo
che in esso era allocato! Già all’ini-     zoo dei giardini fu smantellato e spa-
zio del XX secolo, il recinto dei daini    rirono alcune attrazioni per i bam-
era stato spostato dalla prima sede,       bini come il trenino e la carovana.
accanto alla palazzina Liberty, pres-      Oggi, verso via Cavallina, il WWF
so l’ingresso di Via Castiglione, in-      ha creato uno stagno didattico per i
grandendolo e creando una simpa-           bambini delle scuole elementari, per

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                     PIANETA UOMO
            Pubblicato il video sulla prevenzione
               andrologica negli adolescenti

Nell’ambito del progetto “Pia-           https://www.rotary2072.org/rotary2072/pianeta-uomo-video-tutorial-pre-
neta Uomo”, diretto da Giu-              venzione-andrologica-negli-adolescenti/
seppe Martorana, è stato pub-            https://www.youtube.com/watch?v=jYIPlvTBqAQ
blicato in rete il video, rivolto
agli adolescenti, finalizzato a
diffondere la pratica della pre-
venzione andrologica e la con-
sapevolezza delle attenzioni da
prestare al riguardo.
Il video, che costituisce uno
strumento      particolarmente
utile in questo momento sto-
rico nel quale sono difficili i
contatti diretti tra le persone
e lo svolgimento di lezioni ed
incontri in presenza, è accessi-
bile tramite il sito distrettuale
o, direttamente, dalla piatta-
forma YouTube.

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Mons. Fiorenzo Facchini, nostro socio onorario,
  interviene su un tema di grande attualità
                        Avvenire - 29 gennaio 2022

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     Sull’ultimo numero di Rotary Italia
               Gianluigi Pagani
        intervista Giampaolo Dallara

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                       ALBERTO AZZOLINI
                     Governatore annata 2024-25

Il Governatore del Distretto Rotary 2072, nell’annata 2024-2025, sarà Alberto Azzolini, generoso
rotariano sempre coerente, con autentici valori e buoni sentimenti, grande disponibilità e sempre
squisita gentilezza.
Siamo certi che Alberto, del quale tutti apprezziamo le qualità rotariane e il costante impegno a
favore della nostra associazione e della società civile, interpreterà nel modo migliore questo presti-
gioso incarico e gli rivolgiamo i nostri più calorosi complimenti e auguri.

Il verbale in data 28 gennaio della Consulta dei PDG allargata alla Commissione di
designazione del Governatore è visibile a queso link:
https://clubcommunicator.com/ASPNET/Downloads/GetPdf.aspx?did=413&dis=True

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4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
     Rotary Club Bologna Sud

           I GIOVEDÌ DELLA CONSULTA
           CICLO DI “CHIACCHIERATE ON LINE” SU BOLOGNA
               A CURA DEL PROF. ROBERTO CORINALDESI

           17 febbraio 2022                LA TORRE ASINELLI: TESTIMONE DI SECOLI
           ore 19.00                       DI STORIA BOLOGNESE

           24 febbraio 2022                STORIE DI BOLOGNESI ALLE CROCIATE
           ore 19.00

           03 marzo 2022                   I PARCHI DI BOLOGNA: LA MONTAGNOLA
           ore 19.00

           10 marzo 2022                   I PARCHI DI BOLOGNA: I GIARDINI MARGHERITA
           ore 19.00

           17 marzo 2022                   IL PORTICO DELLA CERTOSA
           ore 19.00

                                           Link iscrizione: ID WEBINAR 859 3746 7529
                                           Per informazioni: giulia.dalmonte@succedesoloabologna.it

           Iniziativa realizzata
           con la partecipazione di            Associazione Culturale APS
                                              IL PONTE DELLA BIONDA

                                      Con il contributo dell’archivio20
                                                                      fotografico di Fausto Malpensa
4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
            Rotary Club Bologna Sud

                         Lettera del Governatore
                             mese di febbraio

                      Sul sito del distretto possiamo leggere la lettera di febbraio
                                del Governatore Stefano Spagna Musso

                                       Link lettera febbraio 2022
        Mese della Pace e della Prevenzione e Risoluzione dei Conflitti.

https://www.rotary2072.org/rotary2072/lettera-di-febbraio-del-governato-
                      re-stefano-spagna-musso/

                                  TG Distrettuale
                                  mese di gennaio
                                      Link edizione di gennaio 2022

                               https://youtu.be/6Bx7HV2-Ctk

               Seminario formativo 1 febbraio
         Adriano MAESTRI - PDG, Presidente della Commissione Effettivo ed espansione
                  “Senza sviluppo non c’è futuro – progettiamo il futuro dei nostri Club”

              Pietro PASINI - PDG, Presidente della Commissione Pubblico Interesse
                          “Rotary e Comunità: l’Azione di Interesse pubblico”

Per accedere ai contributi del seminario distrettuale del 1° febbraio 2022 è disponibile il seguente link:
    https://www.rotary2072.org/rotary2072/events/3-seminario-di-formazione/

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4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
              Rotary Club Bologna Sud

                                    R.Y.L.A. XXXIX
Tutte le informazioni relative al R.Y.L.A. XXXIX che si svolgerà a Punta Ala (GR) dal pomerig-
gio del 3 aprile alla mattina del 10 aprile 2022 sono disponibili al seguente link:
   https://www.rotary2072.org/rotary2072/events/r-y-l-a-xxxix-edizione-punta-ala-gr/

      COMPLEANNI DEL MESE DI FEBBRAIO

      Andrea Zecchini
      ■   2 febbraio
      Concetta Mazza
          4 febbraio

                                                        Tanti
      ■

      Giandomenico Belvederi
      ■   7 febbraio
      Franco Venturi
          8 febbraio
                                                       Auguri
      ■

      Alberto Salvadori
      ■   21 febbraio
      Carlo Cervellati
      ■   22 febbraio
      Alessandro Franceschelli
      ■   25 febbraio

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4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
              Rotary Club Bologna Sud

AGENDA DEI CLUB FELSINEI

R.C. BOLOGNA SUD
www.rotarybolognasud.it
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom Meeting ID: 830 2336 8691 Passcode: 192443
   Fiorella Sgallari DGN - Presidente Commissione Alumni: “L’Associazione Alumni”
   a seguire Giordano Giubertoni - Presidente Commissione Rotary e Rotaract Insieme e
   delegato Rotary per il Rotaract: “Le novità riguardanti il Rotaract ed il rapporto con i Club padrini”

R.C. BOLOGNA
www.rotarybologna.it
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Il Socio Prof. Giovanni Brizzi: “La Via Emilia primo confine d’Italia”
■ Martedì 15 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Il Socio Prof. Francesco Piazzi: “Come si ride, come si rideva”.

R.C. BOLOGNA OVEST G. MARCONI
www.rotarybolognaovest.it
■ Lunedì 7 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Prof. Rocco D’Alfonso: “Una ferita ancora aperta. La strage della stazione di Bologna”.
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom Meeting ID: 830 2336 8691 Passcode: 192443
  Fiorella Sgallari DGN - Presidente Commissione Alumni: “L’Associazione Alumni”
  a seguire Giordano GIUBERTONI - Presidente Commissione Rotary e Rotaract Insieme e
  delegato Rotary per il Rotaract: “Le novità riguardanti il Rotaract ed il rapporto con i Club padrini”

R.C. BOLOGNA EST
www.rotarybolognaest.it
■ Giovedì 10 febbraio ore 21.00 • Zoom
  Assemblea straordinaria dei Soci
■ Giovedì 17 febbraio ore 21.00 • Zoom
  Carlo Ghezzi: “La psicodemia da Covid-19 e gli effetti conseguenti. Quali strumenti possiamo
  adottare per favorire il benessere psicologico dei giovani”

R.C. BOLOGNA NORD
www.rotarybolognanord.it
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom Meeting ID: 830 2336 8691 Passcode: 192443
  Fiorella Sgallari DGN - Presidente Commissione Alumni: “L’Associazione Alumni”
  a seguire Giordano Giubertoni - Presidente Commissione Rotary e Rotaract Insieme e
  delegato Rotary per il Rotaract: “Le novità riguardanti il Rotaract ed il rapporto con i Club padrini”

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4 febbraio 2022 - Notiziario n. 13
             Rotary Club Bologna Sud

R.C. BOLOGNA VALLE DELL'IDICE
www.rotaryclubbolognavalledellidice.it
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom Meeting ID: 830 2336 8691 Passcode: 192443
  Fiorella Sgallari DGN - Presidente Commissione Alumni: “L’Associazione Alumni”
  a seguire Giordano Giubertoni - Presidente Commissione Rotary e Rotaract Insieme e
  delegato Rotary per il Rotaract: “Le novità riguardanti il Rotaract ed il rapporto con i Club padrini”
■ Martedì 16 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Franco Venturi - PDG : “Per conoscere meglio la Rotary Foundation”; a seguire Alberto Azzolini:
  “Le sovvenzioni: dalle idee alle richieste di contributo”; a seguire Beatrice Borghi: “Le borse di stu-
  dio come Global Grant”; a seguire Alessio Pedrazzini: “La cultura del dono”

R.C. BOLOGNA CARDUCCI
www.rotarybolognacarducci.it
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Italo Minguzzi - PDG: "Parliamo di Rotary"

R.C. BOLOGNA VALLE DEL SAVENA
www.rotarybovallesavena.com
■ Martedì 8 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Fiorella Sgallari DGN - Presidente Commissione Alumni: “L’Associazione Alumni”
  a seguire Giordano Giubertoni - Presidente Commissione Rotary e Rotaract Insieme e
  delegato Rotary per il Rotaract: “Le novità riguardanti il Rotaract ed il rapporto con i Club padrini”
■ Martedì 16 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Franco Venturi - PDG : “Per conoscere meglio la Rotary Foundation”; a seguire Alberto Azzolini:
  “Le sovvenzioni: dalle idee alle richieste di contributo”; a seguire Beatrice Borghi: “Le borse di stu-
  dio come Global Grant”; a seguire Alessio Pedrazzini: “La cultura del dono”

R.C. BOLOGNA VALLE DEL SAMOGGIA
www.rotarysamoggia.org
■ Mercoledì 9 febbaio ore 21.00 • Zoom
  Valeria Rubini: ” Le donne di Giovanni Boldini a confronto con i ritratti femminili di artisti del
  passato”
■ Sabato 12 febbaio ore 10.00 • Palazzo Albergati di via Saragozza 28, Bologna
  Visita alla Mostra di Giovanni Boldini “Lo sguardo nell’anima” con la guida della socia Valeria
  Rubini

R.C. BOLOGNA GALVANI
www.rotarybolognagalvani.org
■ Lunedì 7 febbraio ore 21.00 • Zoom
  Prof.Alessandro Capucci: " Fibrillazione atriale e scompenso cardiaco: due facce della stessa
  medaglia?"
■ Lunedì 14 febbraio ore 21.00 • Zoom
  Prof.Alessio Avenanti: " Stimolare il cervello: un’esperienza magnetica"
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