MOVIMENTO 5 STELLE VERONA PROGRAMMA UFFICIALE

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MOVIMENTO 5 STELLE VERONA PROGRAMMA UFFICIALE
Programma ufficiale MoVimento 5 Stelle Verona

                                                                                      MoVimento 5 Stelle Verona
                                                                                           Programma Ufficiale

Per le elezioni Comunali del 6 e 7 Maggio 2012 a Verona viene presentata la Lista Civica del MoVimento 5
Stelle.
Il MoVimento 5 Stelle di Verona è l’espressione locale del MoVimento 5 Stelle Nazionale, fondato a Milano il
4 ottobre del 2009 da Beppe Grillo e cresciuto grazie al lavoro dei vari “MeetUp” (gruppi di persone che si
incontrano) nati spontaneamente sul territorio.
Nel tempo il MoVimento 5 Stelle si è evoluto da movimento di semplice espressione del malcontento per la
cattiva gestione della cosa pubblica a centro di studio e raccolta di documenti scientifici e umanistici, analisi
e proposte alternative.
Proprio queste proposte alternative, formulate e discusse pubblicamente da persone comuni, semplici
cittadini incensurati, sono alla base del programma politico del MoVimento 5 Stelle di Verona.

I cittadini italiani, ed europei più in generale, stanno vivendo un periodo poco sereno dal punto di vista
economico, politico, sociale e ambientale.
La disoccupazione giovanile non è mai stata così alta e le tensioni si fanno sentire in qualsiasi settore della
società civile.
Nonostante ciò, l'Italia rimane la seconda nazione manifatturiera in Europa, dietro la Germania, e la settima
a livello mondiale.
Abbiamo quindi notevoli risorse per la produzione di beni e di servizi in grado di farci superare l'attuale
momento di crisi.
Tutto può servire per liberare tali risorse: i tagli ai costi della politica, le privatizzazioni e le liberalizzazioni, le
buone idee di ognuno di noi.
Siamo però in un momento di stallo dell'economia e della politica e il Paese non intravede, nell'attuale classe
dirigente, la capacità di imprimere quell'accelerazione (si legga le profonde riforme strutturali) necessaria per
uscire dal pantano in modo veloce e condiviso.
Siamo sullo spartiacque: possiamo andare dall’una o dall'altra parte, dipende da noi, da tutti noi.
Mai come in questo momento è perciò necessario che la classe dirigente e i cittadini tutti ritornino alla
responsabilità sociale, all'impegno personale, alla virtuosità in ogni settore.
Bisogna cercare di togliere di mezzo il precariato responsabilizzando al contempo i lavoratori, per esempio
tramite riforme condivise dei contratti di lavoro collettivi, colmare gli svantaggi economici delle imprese
facilitando e incentivando l'accesso ai fondi sociali europei e tanto altro ancora.
Bisogna cercare di non ripetere gli errori commessi in passato; la classe dirigente deve comprendere che
non è più possibile socializzare le perdite e privatizzare gli utili (come per Alitalia e per tanti altri casi),
privilegiando come al solito "la casta".
Siamo convinti di essere ancora in tempo per imprimere una forte inversione di rotta.

Ovviamente, la situazione economica e politica del Paese ha forti ripercussioni sulla vita dei cittadini
veronesi, che guardano con preoccupazione al futuro.
Sul bilancio del Comune pesano i tagli lineari imposti dal governo centrale, che fanno arrivare nelle nostre
casse meno fondi degli anni precedenti, nonostante il federalismo fiscale.
Questo si sta già traducendo in tagli alla spesa sociale e in aumenti delle tariffe dei servizi, anche di quelli
essenziali come, per esempio, l’aumento del ticket sanitario di 10,00 Euro per le prestazioni mediche
specialistiche e di 25,00 Euro per i codici bianchi al Pronto Soccorso, senza dimenticare il rincaro del
biglietto dell'autobus del 10%.

In definitiva, la crisi in atto sta sottoponendo il nostro sistema democratico a forti tensioni.
Qualunque evento accada in futuro, noi del MoVimento 5 Stelle di Verona riteniamo che occorra
urgentemente rivitalizzare la democrazia, legittimare il primato del bene comune, rianimare l’idea di un
destino collettivo.
Soltanto così potremo affrontare, in libertà, le sfide politiche, economiche, sociali ed ecologiche che ci
attendono nel prossimo futuro.

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Programma ufficiale MoVimento 5 Stelle Verona

Di fronte ad una classe politica che è sempre più autoreferenziale, tanto impegnata ad occupare poltrone
quanto distante dai problemi reali delle persone comuni, riteniamo necessario che la cittadinanza si riavvicini
alla politica per esercitare il controllo che le compete e per amministrare la cosa pubblica con nuove forme di
partecipazione, rese possibili da quello strumento di democrazia tanto formidabile, quanto temuto dalla
casta, che è la rete.
Grazie alla rete, alle conoscenze e alla mentalità di tante persone comuni, che da sempre sono escluse dalla
politica, il MoVimento 5 Stelle Verona può davvero portare idee nuove per modificare in positivo il territorio in
cui viviamo!

Il MoVimento 5 Stelle Verona, sottraendosi alla logica dei partiti, rappresenta una svolta salutare nella
politica dove “Ognuno vale Uno” e grazie all'impegno di tutti persegue realmente il bene della collettività.

Siamo un movimento libero fatto di persone libere, crediamo nella legalità come valore fondante della
Repubblica e non sopportiamo più di vederla umiliata da mafiosi e prepotenti, riteniamo urgente correre ai
ripari di fronte al disastro ambientale e abbiamo fiducia nelle proposte che sono emerse in questi anni per
impulso di Beppe Grillo, del popolo del suo blog e degli “amministratori a 5 Stelle”.
Ci ritroviamo uniti nella convinzione che non vi sarà cambiamento se ciascuno di noi non prenderà l'azione
politica nelle sue mani, vedendo negli eletti qualcuno che intende portare nelle istituzioni il virus della libertà,
della verità, della lealtà, della dignità, della coerenza, del reciproco rispetto, della trasparenza, dell’ascolto,
della laicità, del senso del limite, caratteristiche che gran parte della politica italiana ha perso da tempo.

Noi crediamo che la Politica viva soprattutto fuori dai palazzi, in ogni strada, in ogni piazza, nella “rete”, che
non è solo il web ma l’auto-organizzazione trasversale che si crea quando le persone si mettono in relazione
tra di loro, facendo Politica con la “P” maiuscola.

A differenza dei partiti che ritengono che per cambiare le cose occorra cambiare le leggi, noi crediamo che
sia più efficace cambiare prima la cultura dominante, anche se questo è un processo più lungo e più
complicato. Un popolo formato dal maggior numero possibile di persone correttamente informate, partecipi
della vita pubblica, oneste e virtuose è il migliore antidoto contro la presenza di governanti corrotti.

Come parte di questo impegno, abbiamo scelto di essere presenti alle elezioni comunali del 6 e 7
Maggio 2012, per cercare di rompere l’accordo con cui maggioranze ed opposizioni lavorano non
nell’interesse dei cittadini ma solo nell’interesse proprio, scambiandosi favori e iniqui privilegi, per cercare di
portare il virus dell’azione diretta e della parola libera laddove oggi imperano falsità, malaffare e trucchi per
restare incollati alle “poltrone”.
I nostri eletti saranno gli “occhi pubblici” sulla politica privatizzata, i portavoce di un dibattito sul territorio
che sarà nostra cura raccogliere e stimolare su tutti gli aspetti della vita comunale.

I Valori del MoVimento 5 Stelle Verona

    •   Il cittadino deve essere al centro della vita politica e delle decisioni pubbliche;
    •   La salute di tutti e la tutela dell’ambiente devono essere intesi come bene comune irrinunciabile;
    •   La trasparenza è un obbligo dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini e deve essere garantita
        nella gestione della cosa pubblica e nei rapporti con i cittadini stessi;
    •   La democrazia diretta è la forma di governo alla quale tendere per coinvolgere tutti nelle decisioni e
        come antidoto ad ogni forma di emarginazione e di violenza: ognuno vale (davvero) uno;
    •   La rivalutazione delle competenze e dei meriti deve sostituire il nepotismo e il clientelismo;
    •   il rispetto, il confronto, l’onestà e la virtuosità, sono i nostri riferimenti culturali;
    •   La legalità deve essere perseguita ad ogni costo;
    •   La corretta informazione costituisce il fondamento della libertà di decidere;
    •   Il rifiuto, in modo assoluto, di ogni forma di violenza fa parte del nostro DNA e deve essere
        ribadito sempre e ovunque;
    •   Il rifiuto in modo assoluto di ogni contributo pubblico ai partiti e movimenti politici secondo quanto
        sancito dal popolo italiano nel referendum sull’abolizione del Finanziamento Pubblico ai Partiti del
        1993.

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Programma ufficiale MoVimento 5 Stelle Verona

I nostri candidati

    •   Non appartengono a nessun partito;
    •   Non hanno svolto in precedenza più di un incarico amministrativo a qualsiasi livello;
    •   Sono incensurati;
    •   Risiedono all’interno del territorio di riferimento per le elezioni;
    •   Renderanno pubblici i loro profili affinché il cittadino possa verificare che non vi siano conflitti di
        interesse personali, familiari o di aziende a loro riconducibili;
    •   Si impegnano a dimettersi immediatamente qualora perdessero i requisiti richiesti;
    •   Si impegnano, con responsabilità, lealtà e generosità, al servizio dei cittadini secondo i principi
        della democrazia diretta.

In modalità “wiki”, ossia con il contributo attivo di molti cittadini veronesi, abbiamo quindi adattato,
riscrivendolo, il programma del MoVimento 5 Stelle Nazionale alle esigenze di Verona e dei veronesi.
I punti del nostro programma a 5 Stelle sono i seguenti:

    •   Trasporti
    •   Ambiente, Salute e Rifiuti
    •   Informazione & Partecipazione
    •   Energia
    •   Sviluppo
    •   Reti Sociali
    •   Legalità e Sicurezza

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TRASPORTI
Progetto “Mobilità sostenibile” per Verona

Una politica della mobilità rispettosa dell'ambiente e che garantisca la qualità della vita urbana, si intreccia
necessariamente con scelte urbanistiche di salvaguardia del territorio e deve essere basata sull'utilizzo di
infrastrutture leggere e di spazi vivibili per pedoni e ciclisti.
Nel 2007 la Commissione Europea ha pubblicato il “Libro Verde” della mobilità urbana europea dove sono
state indicate le strategie e le sfide da intraprendere per favorire la comparsa di una “vera cultura della
mobilità urbana” che comprendesse lo sviluppo economico, l'accessibilità, il miglioramento della qualità della
vita e l'ambiente.
Pensiamo che la mobilità urbana sia un elemento importante per la crescita e l'occupazione, oltre che un
presupposto indispensabile per una politica di sviluppo sostenibile. Crediamo possibile un cambiamento se
le proposte verranno destinate ad un vasto pubblico: cittadini, utenti dei trasporti, datori di lavoro e addetti
delle imprese di trasporto, imprese, amministrazioni pubbliche e associazioni interessate.

I punti individuati sono i seguenti:

a) Migliorare la scorrevolezza del traffico urbano
La congestione del traffico è uno dei principali problemi urbani. Esistono strategie concrete per ridurre la
problematica:
    • rendere più economici e semplici gli spostamenti con i mezzi di trasporto;
    • incentivare la co-modalità ossia l’uso efficiente dei modi di trasporto che operano singolarmente o
        secondo criteri integrati multimodali nel sistema dei trasporti per sfruttare al meglio e in maniera
        sostenibile le risorse;
    • promuovere gli spostamenti a piedi e in bicicletta e sviluppare le infrastrutture necessarie allo scopo;
    • rendere possibile la registrazione del proprio veicolo a due ruote, dotandolo di un’etichetta indelebile
        che ne permetta la completa identificazione in caso di smarrimento o furto e successivo
        ritrovamento;
    • ottimizzare il ricorso all'automobile attraverso la condivisione dell'automobile ("car-sharing");
    • ridurre il ricorso all’automobile attraverso politiche di "mobilità virtuale" (spinta al telelavoro,
        all’acquisto elettronico, ecc.);
    • adottare una politica dei parcheggi finalizzata a ridurre il traffico (es: parcheggi scambiatori ai
        margini della città e trasporto verso il centro abitato con bus navetta frequenti);
    • a livello di trasporto pubblico favorire collegamenti senza interruzione con corsie preferenziali chiuse
        ai mezzi privati;
    • ottimizzare le infrastrutture esistenti;
    • favorire l'utilizzo di veicoli più puliti e più piccoli per la consegna di merci nelle città.

b) Ridurre l'inquinamento
Se da un lato il progresso tecnologico consente di produrre veicoli meno inquinanti, dall'altro le aree urbane
continuano ad essere una fonte importante – e sempre più rilevante - di emissioni di CO2. Le emissioni
inquinanti sono state ridotte, in particolare grazie all'applicazione delle norme di emissione EURO, ed è stato
istituito anche un quadro legislativo per i biocarburanti. Nonostante questi elementi, la situazione sotto il
profilo ambientale non è soddisfacente. E’ importante:
      • favorire una politica di acquisti compatibili con l'ambiente da parte delle amministrazioni pubbliche
          con incentivi economici (impianti a metano, motocicli e biciclette elettriche);
      • rendere obbligatorio l’utilizzo del City Logistic per tutti gli esercenti del centro storico;
      • incentivare i mercati a km 0 mediante una campagna di informazione, agevolando la concessione di
          suolo pubblico e introducendo una certificazione comunale di garanzia sull'origine del prodotto.

c) Trasporti urbani più intelligenti e più accessibili
Sistemi di trasporto intelligenti (STI) sono già disponibili, ma non sono sfruttati a sufficienza:
    • sistemi per la gestione del traffico veicolare (acquisizione dei dati di traffico, controllo semaforico,
        controllo degli accessi, gestione dei parcheggi, pannelli a messaggio variabile, centri di supervisione
        e controllo integrati, ecc..);
    • sistemi per l'informazione agli utenti (indicazioni di percorso e instradamento parcheggi, informazioni
        pre-viaggio, centri di servizi informativi per il trasporto, ecc..);

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    •   sistemi per la gestione del trasporto collettivo (monitoraggio e localizzazione delle flotte,
        automatizzazione dei depositi, servizi a chiamata, ecc..);
    •   sistemi per l'integrazione modale, fino alle piattaforme per la logistica (sistemi Park and Ride, sistemi
        di pagamento con smart-card, sistemi di distribuzione delle merci, sistemi misti merci/passeggeri,
        ecc...).

Le esigenze delle persone a mobilità ridotta, con disabilità o degli anziani mettono in luce la necessità di un
accesso agevole alle infrastrutture di trasporto urbano:
    • migliorare la qualità dei trasporti collettivi;
    • rendere accessibile il trasporto pubblico ai non vedenti;
    • coordinare il trasporto urbano e periurbano con l'assetto del territorio;
    • integrare meglio il trasporto passeggeri e il trasporto merci nella pianificazione urbana.

d) Sicurezza stradale
Nel triennio 2008-2010 i dati relativi all’indice di mortalità e lesività per incidenti stradali in ambito urbano nel
comune di Verona sono in aumento. Le vittime sono molto spesso persone vulnerabili, ciclisti e pedoni.
D'altra parte, il problema della sicurezza nel trasporto pubblico spesso dissuade i cittadini dall'utilizzare
alcune modalità di trasporto. Pertanto è necessario:
    • migliorare la qualità delle infrastrutture, in particolare di quelle destinate ai pedoni e ai ciclisti;
    • incoraggiare i cittadini ad essere più consapevoli dei propri comportamenti per quanto riguarda la
         sicurezza stradale;
    • allargamento della Zona a Traffico limitato alla prima cinta muraria;
    • in conseguenza, allargamento dell’area con limite di velocità a 30 km/h, così come raccomandato
         dalla UE;
    • redazione ed attuazione di un piano di eliminazione delle barriere architettoniche a livello urbano ai
         sensi della legge 41/86.

e) Verso una nuova cultura della mobilità urbana
Si mette in evidenza anche la necessità di far emergere una cultura della mobilità urbana attraverso azioni di
educazione, formazione e sensibilizzazione. Pertanto riteniamo importante organizzare campagne di
sensibilizzazione del pubblico sulla mobilità urbana.

f) Elaborazione di un Piano degli spostamenti o MODAL SPLIT
I dati della ripartizione modale del traffico nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro sono del 2004. In questi
ultimi 7 anni molto è cambiato e consideriamo assolutamente necessario ottenere nuovi dati sugli
spostamenti in modo da contribuire all’elaborazione di strategie per il miglioramento della mobilità urbana da
inserire in un Piano Generale del Traffico Urbano.

g) Installazione di centraline rilevatori degli agenti inquinanti
I dati sull’inquinamento rilasciati dall’Arpa Veneto vengono rilevati da 2 centraline poste la prima in zona
Borgo Milano e l’altra in zona Cason. La rilevazione viene effettuata tenendo conto della media giornaliera
di immissioni di inquinanti in atmosfera nell’arco di 24 ore. Per un corretto monitoraggio della qualità dell’aria
nel comune di Verona, riteniamo insufficienti sia il numero di centraline presenti nel territorio che la modalità
di rilevazione. La nostra proposta è la seguente:
      • Installazione di centraline per la rilevazione degli agenti inquinanti in zone a forte traffico adiacenti ad
         aree altamente urbanizzate e in prossimità dei maggiori istituti scolastici;
      • Le centraline dovranno essere installate ad altezza adeguata e fornire dati orari di rilevamento.

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AMBIENTE, SALUTE E RIFIUTI

Verona Smart City

I temi che il M5S si impegnerà a concretizzare, aria pulita, mobilità sostenibile, stop al consumo di territorio,
non hanno una valenza esclusivamente ambientalista. Verona è una città preziosa, inserita in un contesto
naturale e culturale di gran rilievo, già patrimonio dell’Unesco.
Non tutelare questo patrimonio incide immediatamente sul nostro benessere e sul nostro
portafoglio. Nel 2011, a causa dell’inquinamento, l’UE ha sanzionato il Comune di Verona per l’importo di
800.000 €.
Effettuare uno screening della situazione attuale per poi incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e collettivo
consentirà a Verona di ridurre l’inquinamento, smaltire il traffico e garantire ai Veronesi tempi di
trasferimento e costi minori.

Un’operazione che è possibile e che non richiede grandi investimenti, come dimostrato dall’esperienza di
altre città italiane che a fronte di progetti mirati hanno visto ridurre notevolmente le emissioni di PM10. La
mancanza di verde urbano (già pagato dai contribuenti) e la continua cementificazione del territorio, non
corrispondente alle esigenze abitative e commerciali, crea un surplus di offerta rispetto alla domanda che è
in contrazione, costringendo alla svalutazione gli immobili di proprietà dei veronesi oltre che alla perdita di
lavoro e benessere. La ristrutturazione dell’esistente crea invece grande indotto economico e valore per il
territorio. Anche la valutazione energetica e la messa in efficienza degli edifici obsoleti di Verona sono
interventi che farebbero risparmiare la città e ridurre l’inquinamento. Per il progetto Smart Cities, la comunità
europea eroga finanziamenti a progetto. Genova ha ottenuto quasi 6 milioni di Euro per rimettersi in
efficienza portando lavoro alle aziende del territorio.
Infine, proporremo da subito il “Progetto Rifiuti Zero”, che permetterebbe al Comune e ai cittadini di
guadagnare dalla vendita dei rifiuti, riciclati al 100%.
Il progetto metterà in tutta evidenza l’infondatezza del raddoppio dell’inceneritore di Cà del Bue.

Territorio e Urbanistica

Il consumo del territorio è la prima fonte di inquinamento oltre a rappresentare una perdita irreversibile di
valore quando il suo sfruttamento non risponde alle esigenze della cittadinanza.
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A fronte di una diminuzione della popolazione , segno evidente di disagio, è necessario pensare a politiche
che riqualifichino il territorio, specie nelle aree industriali e più inquinate, restituendo benessere e valore
economico ai cittadini.
E’ indispensabile pensare in un ottica di lungo termine, investendo per il futuro e rinunciando al guadagno
immediato (gli oneri di urbanizzazione, nell’orizzonte temporale di un singolo mandato).

Particolare attenzione merita il nostro fiume Adige, che deve tornare ad essere un punto di riferimento per la
città, dallo sport al tempo libero, un fiume da vivere non come ostacolo ma come opportunità di sviluppo e di
promozione.

Le nostre proposte concrete su questa tematica:
    • La tutela assoluta di tutti gli spazi verdi cittadini e non;
    • Assegnazione a privati di zone incolte per favorire le colture agricole;
    • Ampliamento degli orti urbani;
    • Attività economiche negli spazi pubblici (bastioni, aree verdi, ecc.) gestite dal comune;
    • Recupero e riqualificazione di tutta la cinta muraria e dei valli;
    • Sistemi di recupero dell’acqua per le acque nere;
    • Una politica ambientale del verde che educhi e convinca la cittadinanza e che restituisca a Verona la
        qualifica di Città Giardino;
    • Recupero delle acque piovane canalizzando i flussi delle grondaie in serbatoi di accumulo per
        sciacquoni e irrigazione;
    • Iscrizione del Comune al portale web decorourbano.org, uno strumento per segnalare i problemi di
        decoro ma anche dissesti stradali, affissioni abusive, ecc. completamente gratuito. Il Comune

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    266.000 unità negli anni '70 e meno di 250.000 ad oggi, nonostante un afflusso di 30.000 nuovi cittadini stranieri.

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           avrebbe così la possibilità di monitorare in tempo reale i problemi su tutto il territorio comunale e
           porvi rimedio (segnalando l'avvenuta risoluzione del problema);
    •      Stop al progetto del traforo urbano;
    •      Stop ai cantieri aperti oltre tempo, disincentivazione del fenomeno mediante tassazione delle
           proroghe alle concessioni edilizie su edifici di nuova costruzione (Oltre i 3 anni).

Edilizia

In periodi come questo è quasi scontato, per le singole Amministrazioni Comunali, reperire quattrini dagli
oneri di urbanizzazione dovuti dai privati in cambio della concessione a costruire.
È necessario che l'Amministrazione conceda solo licenze che permettano la ristrutturazione intelligente (che
adotti cioè criteri di costruzione/ristrutturazione innovativi, eco-compatibili, a forte risparmio energetico)
dell'attuale patrimonio edilizio residenziale, commerciale e industriale, incentivando pratiche edilizie
responsabili ed eco-compatibili.
Il Piano degli interventi ed il PAT, con cui si può orientare lo sviluppo territoriale nel Comune di Verona
necessita di una politica di attuazione nel pieno rispetto dell'interesse collettivo e che abbia come obiettivo
uno sviluppo futuro RESPONSABILE, ECO - COMPATIBILE, SOSTENIBILE e quindi:
     • Stop all’espansione edilizia incondizionata; una norma di salvaguardia nel PI (Piano degli Interventi)
         che blocchi immediatamente le nuove espansioni edilizie nel territorio agricolo e del contesto
         paesaggistico di pregio;
     • Stop al costruito degradato; commissioni strutturate diversamente in grado di indirizzare, tutelare e
         condizionare il costruito secondo canoni di armonia e corretto inserimento, al fine di valorizzare la
         vivibilità urbanistica dei quartieri, BASTA AI QUARTIERI DORMITORIO;
     • Stop al paesaggio deturpato; un vincolo forte che permetta di tutelare e garantire il nostro patrimonio
         paesaggistico e la nostra identità;
     • Recupero del patrimonio edilizio esistente mediante la riqualificazione degli edifici obsoleti, ovvero
         tutti quegli edifici costruiti negli anni '50-'60 che rappresentano delle situazione in grado di assorbire
         enormi quantità di energia in cambio di un confort quasi nullo per gli abitanti. La soluzione ideale a
         questo problema sarebbe la demolizione completa e la ricostruzione con i canoni moderni in termini
         di consumo energetico, antisismica, confort interno;
     • Incentivo per l’utilizzo di materie edili derivanti dal riciclo dei rifiuti;
     • Blocco delle aree di espansione edilizia nei piani regolatori delle aree urbane;
     • Incentivo per le ristrutturazioni qualitative ed energetiche del patrimonio edilizio esistente;
     • Concessioni di licenze edilizie soltanto per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di
         destinazioni d’uso di aree industriali dismesse, previa destinazione di una parte di esse a verde
         pubblico;
     • Formulazione di allegati energetici-ambientali ai regolamenti edilizi vincolanti la concessione delle
         licenze edilizie al raggiungimento degli standard di consumo previsti dalla Provincia autonoma di
         Bolzano (classe B):
     • Uso nell’edilizia di materiali locali, per quanto possibile, e riuso di materiali provenienti dalle
         demolizioni;
     • Incentivi comunali per l'installazione di impianti fotovoltaici integrati, compresi i tetti fotovoltaici nel
         centro storico grazie all'utilizzo delle moderne tecnologie integrate come, per esempio, i coppi
         fotovoltaici;
     • Disincentivare l'esistenza di appartamenti sfitti tramite leva fiscale.

Aree verdi

Salvaguardia delle aree verdi esistenti, e sviluppo delle stesse secondo il “modello europeo”, ovvero non
classici prati verdi e aiuole, ma parchi con numerose piante ad alto fusto, veri e propri “boschi urbani” più
incisivi sulla qualità dell'aria e dell'ambiente, creando luoghi adatti alle attività di svago e allo sport. Ricerca di
aree private, marginali non utilizzate o sottoutilizzate idonee alla piantumazione di boschi, siepi e filari
alberati; recupero cave dismesse;
     • Espansione del verde urbano nell’ottica di una riduzione dello squilibrio complessivo tra inorganico e
          organico, con fissazione di percentuali annue di incremento, al fine di:
              o migliorare i microclimi urbani;
              o aumentare l’alimentazione delle falde idriche riducendo l’impermeabilizzazione dei suoli;
              o potenziare la fotosintesi clorofilliana per incrementare l’assorbimento CO2.
     • Valutazione strategica dell’impatto ambientale per qualsiasi intervento sul territorio.

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Rifiuti

Il MoVimento 5 Stelle Verona supporta qualunque iniziativa di smaltimento intelligente dei rifiuti posta a
limitare o rendere superfluo l'utilizzo dell'inceneritore di Cà del Bue, come la gestione economica delle
materie prime recuperate dalla raccolta differenziata. Nell’impianto di Cà del Bue deve essere rivalutata e
potenziata la struttura di separazione meccanica a freddo attualmente esistente. Poiché il riciclaggio della
materia è più conveniente economicamente dell’energia ricavabile dall’incenerimento (anche per le frazioni
combustibili: con la raccolta differenziata del legno conviene di più fare truciolati che alimentare stufe), chi
ricicla è disponibile a pagare di più, chi vende guadagna di più e l’ambiente è più tutelato.
Il primo passo per una corretta raccolta differenziata è la sensibilizzazione e la formazione della popolazione
veronese. Bisogna promuovere politiche per l'acquisto di prodotti che generino meno rifiuti, ed educare a
una corretta differenziazione dei rifiuti urbani.
Il secondo passo è cambiare la logica imperante che vuole che il rifiuto sia un costo per la società. In realtà il
rifiuto, se correttamente riciclato, rappresenta un’importante risorsa alla quale possiamo cambiare quindi il
nome, rivalutandolo: da rifiuto a “materiale di riciclo”.
Si vuole quindi incentivare la produzione di materiali e prodotti derivanti dall'utilizzo di materia prima riciclata,
con conseguente ritorno economico trasformabile in una riduzione della tassa sui rifiuti a carico dei cittadini.
      • Attivazione di una efficace raccolta e riciclo di rifiuti speciali provenienti dal settore edile
          (materiali di demolizioni), industriale (scarti di lavorazione e imballaggi), terziario ecc.
          Il servizio di raccolta rifiuti comunale AMIA deve garantire anche un servizio di raccolta dei rifiuti
          speciali, cosa che attualmente non viene offerta in modo completo alla cittadinanza;
      • Obbligo nelle mense scolastiche (e reinserimento nelle sagre) di piatti, posate e bicchieri
          riutilizzabili;
      • Promozione dell’utilizzo dei pannolini lavabili negli asili nido;
      • Raccolta differenziata per i cestini pubblici nelle aree verdi e zone pubbliche con cestini che
          consentano la differenziazione dei rifiuti;
      • Obbligo per i supermercati di vendere anche prodotti alla spina (detersivi, pasta, cereali....),
          obbligo dei supermercati della raccolta del vuoto a rendere;
      • Estensione della raccolta differenziata al 100% del Comune, compreso centro storico;
      • Stop all'uso di acqua in bottiglia eliminando l’uso delle bottigliette d'acqua dalle mense comunali,
          dai Consigli, dalle riunioni, dalle conferenze, dai convegni e simili, soprattutto quelli che si svolgono
          in ambienti comunali (municipio, sale comunali). Prevedere l'uso esclusivo di acqua del rubinetto
          adeguatamente controllata e analizzata;
      • Isole ecologiche capillari in vari punti della città;
      • Sviluppare, in accordo con le aziende, una rete di lavorazione di prodotti secondari derivanti da
          materiali di riciclo. Le aziende raccolgono il "rifiuto" pagando un corrispettivo e lo trasformano
          immettendo sul mercato prodotti finiti (modello Vedelago o Colleferro). In tal modo si possono ridurre
          le tasse sui rifiuti, creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita;
      • Inasprimento considerevole delle sanzioni per chi abbandona rifiuti di qualsiasi genere sul
          territorio comunale;
      • Abolizione della tassa raccolta rifiuti e applicazione in tempi rigidamente definiti di una tariffa
          commisurata alle quantità di rifiuti indifferenziati conferiti allo smaltimento;
      • Introduzione di una rigida normativa di controllo per verificare il riuso e il riciclo dei materiali
          provenienti dalle raccolte differenziate;
      • Installazione di case dell’acqua (es http://www.casadellacqua.com/) nelle varie circoscrizioni,
          incentivando così l’utilizzo di beni alla spina e la riduzione degli imballaggi.

Acqua

L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. La disponibilità e l’accesso individuale e collettivo
all’acqua potabile devono essere garantiti in quanto diritti inalienabili e inviolabili della persona.
E’ un bene finito, indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e sotterranee
devono essere pubbliche e non mercificabili e devono costituire una risorsa da salvaguardare e da utilizzare
secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso delle acque deve essere effettuato salvaguardando le aspettative
e i diritti delle generazioni future a fruire di un patrimonio ambientale integro. Gli usi delle acque devono
essere indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità
dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri
idrogeologici.

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Pertanto:
    • Definire una quantità pro-capite giornaliera minima gratuita e far pagare il surplus a costi crescenti in
        relazione alla crescita dei consumi;
    • Per le nuove costruzioni, e nelle ristrutturazioni, istituire l’obbligo del doppio circuito acqua potabile
        (per gli usi alimentari) e non potabile (per gli altri usi), e di usare l’acqua piovana per gli sciacquoni.
    • Obbligo del recupero delle acque piovane in vasche di accumulo;
    • Incentivare, dovunque sia possibile, l’installazione di impianti di fitodepurazione;
    • Ristrutturazione della rete idrica per ridurne le perdite, con gare d’appalto che consentano di
        trasformare i risparmi sui costi di gestione in quote d’ammortamento degli investimenti (sul modello
        delle ESCO, le Energy Service Company il cui scopo è quello di ridurre i consumi energetici
        producendo energia il più possibile vicino a dove la si consuma, assumendo su di sé il rischio
        dell'iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento) .

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INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE

PROGRAMMA TRIENNALE SULLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

Il decreto legislativo 150 del 2009 dà una precisa definizione della trasparenza, da intendersi in senso
sostanziale come “accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali
delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli
indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni
istituzionali, dei risultati dell’attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di
favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce
livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 117,secondo
comma, lettera m), della Costituzione”. (art. 11 d.lgs. 150/2009).

L’impegno che vogliamo prendere con i cittadini è di predisporre il Programma triennale per la trasparenza e
l’integrità, che sarà aggiornato annualmente:
      • Limite di due mandati elettivi;
      • Libero e pubblico accesso a tutti gli atti dell’amministrazione dal sito ufficiale, con strumenti
          informatici che capaci di rendere il più chiaro e semplice possibile la fruizione e la comprensione dei
          dati da parte di tutti i cittadini;
      • Accessibilità ai dati rilevanti e sensibili per la popolazione tramite pubblicazione collegata al sito
          ufficiale del Comune (Modello Open Data già adottato da comuni quali quello di Firenze -
          www.opendata.comune.fi.it);
      • Estensione dell’obbligo della diffusione in streaming dei Consigli di Circoscrizione, come già viene
          fatto per i Consigli Comunali;
      • Estensione dell’obbligo della diffusione in streaming delle Riunioni di Giunta, come già viene fatto
          per i Consigli Comunali. Per attuare questo punto è necessaria una modifica all’art. 20 dello Statuto
          comunale;
      • Rispetto del termine di 60 giorni (Statuto comunale, art. 44) per dare risposta a istanze e petizioni.
      • Trasparenza totale sull’utilizzo di auto blu con pianificazione e pubblicazione preventiva dei dettagli
          di utilizzo;
      • Monitoraggio di tutti i flussi di denaro del comune, sia in entrata che in uscita, aggiornati in tempo
          reale. I dati sono da collezionarsi tramite uno strumento informativo consultabile on-line e il più
          possibile accessibile a tutti i cittadini;
      • Trasparenza nell’assegnazione delle cariche degli amministratori degli enti comunali e delle società
          partecipate secondo criteri di merito ed attraverso un concorso pubblico;
      • Drastica riduzione della spesa comunale per enti e società partecipate eliminando, per quanto
          consentito dalle leggi attualmente in vigore, i Consigli d’Amministrazione e contestuale nomina di un
          Amministratore Delegato che riporti al Consiglio Comunale;
      • Stop alla pratica degli incarichi multipli.

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA:

    •   Revisione dello Statuto comunale con metodo partecipativo, da approvare alla fine dell'iter con
        referendum popolare, per rafforzare gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa, in armonia
        con la democrazia rappresentativa, introducendo ad esempio strumenti come il referendum
        propositivo senza quorum;
    •   Utilizzo del modello “WikiProgram” per dare la possibilità ai cittadini di partecipare in modo
        interattivo, attraverso internet, alla stesura del programma d'azione dell'Amministrazione Comunale
        (sull'esempio dell'Islanda);
    •   Collaborazione attiva dei cittadini tramite segnalazioni audio e video di eventuali problematiche
        presenti sul territorio (dissesti stradali, inquinamento del territorio, ecc.) tramite piattaforma web
        pubblica e libera (per esempio Q-cumber) collegata al sito del comune.

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ENERGIA
Piano energetico di Verona (PEV)

La politica energetica va indirizzata prioritariamente verso la riduzione dei consumi, che per più del 50 per
cento sono costituiti da sprechi e usi inefficienti.
Attualmente la normativa tedesca, recepita anche dalle provincie del Trentino Alto Adige, prevede che un
edificio possa consumare meno della metà di quanto previsto dalla normativa nazionale. In realtà, dai dati
rilevati, moltissimi edifici non sono a norma dal punto di vista energetico e consumano molto di più di quanto
dovrebbero.
In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando ci si chiede quali possano essere i settori
strategici per il rilancio dell’economia. Se 60 anni fa, dopo la guerra, c’era un paese da ricostruire dal punto
di vista edilizio, ora c’è un Paese da ricostruire dal punto di vista energetico; questo settore potrebbe
svilupparsi e creare nuove possibilità e posti di lavoro.
Per accrescere l’offerta di energia elettrica riteniamo che non sia necessario costruire nuove centrali.
La prima cosa da fare è aumentare l’efficienza e ridurre gli sprechi delle centrali esistenti, incrementando al
contempo l’efficienza con cui l’energia prodotta viene utilizzata dalle utenze (lampade, elettrodomestici,
condizionatori e macchinari industriali).
Solo in seguito, se l’offerta di energia sarà ancora carente, si potrà decidere di costruire nuovi impianti di
generazione elettrica. Nella produzione di energia elettrica e termica e nel riscaldamento degli ambienti, una
politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 anche accrescendo l’offerta, deve
articolarsi nei seguenti punti:
     • Divieto di costruire nuove centrali termoelettriche, ma ripotenziamento delle esistenti riducendone
          l’impatto ambientale;
     • Disincentivare la costruzione di centrali a fonti rinnovabili per evitare lo specifico impatto ambientale
          che ne deriverebbe, incentivando l’uso delle fonti rinnovabili in piccoli impianti per autoconsumo con
          scambio delle eccedenze in locale;
     • Uso della fiscalità per incentivare i comportamenti virtuosi in termini di riduzione delle emissioni di
          CO2 e per penalizzare i comportamenti dissipativi;
     • No ai finanziamenti pubblici che rendono le tecnologie meno efficienti, in termini di riduzione
          dell’emissione di CO2, più convenienti economicamente rispetto alle tecnologie più efficienti;
     • Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazione
          energetica col metodo esco (Energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e
          ripagate dal risparmio economico che ne deriva;
     • Elaborazione di una normativa sul pagamento a consumo dell’energia termica nei condomini, come
          già applicato da altri Paesi europei;
     • Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti
          fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire
          dagli edifici più “energivori”: ospedali, centri commerciali, industrie con processi che utilizzano calore
          tecnologico, centri sportivi ecc;
     • Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare le
          biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno
          proveniente da raccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza del
          calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale.

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SVILUPPO

Lo sviluppo economico di una città è quel complesso processo di trasformazione strutturale necessario per
passare da un tipo di economia ad un altro.
Spesso si parla di sviluppo economico intendendo la crescita economica. Nella realtà le due cose possono
coincidere ma sovente rappresentano concetti differenti: la crescita economica misura grandezze di
riferimento quali, per esempio, la capacità produttiva di un sistema o dei suoi singoli componenti mentre lo
sviluppo economico implica una revisione strutturale del sistema alla ricerca di nuovi equilibri, di nuovi
orizzonti. Insomma, lo sviluppo economico rappresenta una crescita non solo quantitativa ma anche
qualitativa.
In particolar modo quello che interessa maggiormente al MoVimento 5 Stelle Verona è lo sviluppo
“sostenibile” della città inteso come miglioramento delle condizioni economiche, sociali ed ambientali delle
attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri legittimi
bisogni.

Questo spirito di ricerca ci ha guidato nella formulazione dei punti di programma dedicati allo sviluppo
economico di Verona. Abbiamo pensato alle aziende presenti sul territorio (piccole e grandi imprese nei
settori del turismo, del commercio, della produzione e dei servizi), alle loro difficoltà in momenti di crisi come
quello che stiamo attraversando, e alle loro aspettative future.

VERONA PRODUCE
Creazione dello SPORTELLO UNICO per l'impresa, in collaborazione con Università, Camera di Commercio
e Associazioni di categoria, con il fine di fornire servizi di consulenza gratuiti a tutte le imprese che insistono
nel territorio comunale.
I servizi sono i seguenti:
     • CONSULENZA AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI: sostenere le imprese locali fornendo
          gratuitamente il servizio di consulenza inerente le agevolazioni e i finanziamenti comunitari, nazionali
          e locali, tramite l'istituzione di uno sportello ad hoc, in grado di formare e facilitare l'accesso ai
          finanziamenti pubblici e privati che, altrimenti, le nostre imprese dovrebbero acquistare a caro
          prezzo dal mercato privato della consulenza. In altre parole: le imprese devono poter accedere ai
          finanziamenti pubblici in modo diretto, senza intermediari;
     • AGEVOLAZIONE TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: favorire il trasferimento tecnologico
          dall'Università e dai centri di ricerca insediati nel territorio alle imprese, contribuendo alla capacità
          della città di trattenere i propri talenti, favorendo la nascita di nuove imprese e l'innovazione delle
          esistenti;
     • IMPRENDITORIA GIOVANILE: creazione di un servizio gratuito di orientamento per i giovani
          aspiranti imprenditori, offrendo consulenza amministrativa, burocratica e legale, nonché
          indirizzamento verso l'apertura di attività realmente necessarie al territorio.

VERONA A KM 0: Favorire la nascita di mercati rionali a km 0, con produzioni esclusivamente del territorio,
agevolando l'agricoltore tramite l'eliminazione dei passaggi intermedi (grossisti) e garantendo ai consumatori
una filiera breve e certificata.

VERONA APPALTA: bandi di gara ancora più trasparenti, mirati al conseguimento del miglior rapporto
qualità prezzo, non più al massimo ribasso. In tal modo il Comune contribuisce ad invertire la tendenza che
fa si che le aziende erogatrici, per contenere i costi di esercizio, ricorrano al lavoro interinale, a progetto o
anche "in nero" a discapito di forme di lavoro più attente ai diritti dei lavoratori.

VERONA AMA LA CULTURA: agevolare l'organizzazione di nuovi eventi culturali; concerti e mostre d'arte
in luoghi pubblici, rivalutazione dei vincoli normativi in materia di orari per i concerti musicali ed eventi di altro
tipo, utilizzo dell'anfiteatro Arena non solo per la stagione operistica, ma anche per altri tipi di eventi (anche
sportivi), favorire l'uso del suolo pubblico per eventi culturali ed enogastronomici.

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RETI SOCIALI
Le reti sociali sono costituite da insiemi di attori sociali e di relazioni definite su tali insiemi. Nella pratica, gli
attori sono i cittadini veronesi, le associazioni di volontariato e le istituzioni mentre le relazioni sono quelle
familiari, di vicinato, di amicizia, di lavoro e associative.
Quello che il MoVimento 5 Stelle di Verona si chiede è quanto e come le reti sociali siano radicate nel
nostro quotidiano, e quanto incidano sulla vita dei cittadini veronesi, sulla loro qualità di vita.
Ecco allora formulati una serie di punti programmatici che ci permettono di valutare la qualità delle reti sociali
veronesi, fornendo al contempo poche ma significative idee per salvaguardare, ed anzi arricchire, il capitale
sociale della nostra città.
    • Mettere in campo strumenti che permettano ai fruitori di sevizi di valutarne pubblicamente la qualità
          in modo che tutti i cittadini possano controllare la validità dei servizi offerti e la competenza delle
          ditte o cooperative a cui vengono appaltati;
    • Controlli sull'ISEE: per l'accesso ai servizi comunali (asili, case popolari, ...) utilizzare la
          dichiarazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) così come oggi avviene ma
          prevedendo che almeno il 30% delle dichiarazioni siano effettivamente controllate, al fine di garantire
          i servizi a chi effettivamente ne ha bisogno. Prevedere tariffe ulteriormente maggiorate rispetto ad
          ora per chi preferisce non presentare la dichiarazione ISEE;
    • Studiare un progetto educativo che parta dalla scuola primaria con lo scopo di crescere una futura
          generazione volenterosa e capace di occuparsi degli altri;
    • Recuperare gli anziani e le loro competenze mettendole a servizio di bambini e ragazzi. Utilizzare la
          figura educativa del nonno in ambiti educativi professionali come asili, scuole, centri pomeridiani;
    • Presa in carico del progetto “asilo in famiglia”, valida alternativa agli asili nido tradizionali;
    • Creare un centro di aggregazione giovanile autogestito;
    • Favorire l'aggregazione di anziani e la creazione di spazi di condivisione e mutuo aiuto;
    • Aumentare le aree verdi attrezzate per bambini e famiglie;
    • Animazione dei parchi pubblici coinvolgendo gli artisti di strada;
    • Coinvolgere la cittadinanza per trovare nuove idee, aprire nuovi progetti, gestire quelli esistenti.

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LEGALITA’ E SICUREZZA

 •   Studio e realizzazione di campagne di sensibilizzazione al rispetto reciproco e alla cura dei luoghi
     pubblici, condivisi dalla collettività;
 •   Istituzione di corsi di educazione e formazione del “buon cittadino”, in convenzione con il
     provveditorato agli studi, partendo dalle scuole primarie;
 •   Incentivare analoghe iniziative da proporre ai condomini;
 •   Garantire legalità e presenza sul territorio in città per evitare che i gesti di pochi compromettano
     il sentire comune. Il Comune dovrà utilizzare tutti gli strumenti giuridici esistenti per contrastare
     danneggiamenti e degrado;
 •   Prevedere la realizzazione di un progetto che coinvolga i cittadini volontari e le figure di mediatori
     culturali per presidiare i luoghi pubblici, quali parchi o spazi in prossimità di luoghi di aggregazione
     (pub, cinema, teatri, manifestazioni etc.) e per favorire l’aggregazione attraverso il dialogo;
 •   Prevedere il coinvolgimento della Polizia Municipale per eseguire l’Alcol test nei parcheggi delle
     discoteche, prima che le persone si mettano in macchina.

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