CINEMA TEATRO JOLLY direzione artistica Dario Criserà 2015 - 2016 - Comune di Castel San Pietro Terme
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CINEMA TEATRO JOLLY d irezio ne ar t i s t i ca D ar i o Criserà 2015 - 2016
la migliore stagione 15 ottobre 2015 PAOLO CEVOLI - Perché non parli Quando progettiamo una nuova stagione cerchiamo sempre di evitare 17 ottobre 2015 Donne nella mia vita gli errori fatti nel progettare la stagione precedente, così da rendere la nuova stagione migliore della precedente, che ovviamente, a sua volta, è 18 ottobre 2015 Favola di Ernest e Celestine stata “migliore della precedente”. Ci piace l’idea di andare in stampa con un programma - quello che avete fra le mani - che leggendolo uno possa 23 ottobre 2015 MAURIZIO LASTRICO - Quello che parla strano dire “Ah! Ma questa stagione è migliore della precedente!”. Bene, anche per questa nuova stagione, pensiamo di esserci riusciti... però non ditecelo: 7 novembre 2015 Trittico per un altare non vorremmo avercene a male pensando che sia una critica alla stagione precedente*. 8 novembre 2015 Plagio Dario Criserà e Cristiano Falaschi 13 novembre 2015 Paolo Migone Recital * nessuna “ripetizione” è stata maltrattata durante la produzione di questa presentazione 28 novembre 2015 Antigone - archetipo ribelle Prosa 11 dicembre 2015 Senso d’oppio Intero 8 euro 13 dicembre 2015 La vendetta della Strega Morgana Ridotto under 25 e over 65 6 euro Abbonamento Intero 7 spettacoli 48 euro 9 gennaio 2016 Ombre Rosse Abbonamento Ridotto 7 spettacoli 36 euro 15 gennaio 2016 Senza rete ragazzi 17 gennaio 2016 Burrasca Unico 5 euro Abbonamento 5 spettacoli 20 euro 30 gennaio 2016 Rapporto su “La banalità del male” cabaret 12 febbraio 2016 La scoperta dell’acqua calda Unico 12 euro 20 febbraio 2016 Marty Abbonamento 6 spettacoli 50 euro 21 febbraio 2016 Il mio amico mostro fuori abbonamento PERCHE’ NON PARLI con Paolo Cevoli 15 euro 4 marzo 2016 The MILF ONE - Sogno di una notte di mezza età QUELLO CHE PARLA STRANO con Maurizio Lastrico 15 euro 12 marzo 2016 Veneti Fair IAGO VA VELOCE con Dario Criserà e Gloria Varini intero 8 euro ridotto 6 euro 2 aprile 2016 DARIO CRISERA’ - Iago va veloce Prenotazioni 333 94 34 148 - Informazioni www.cineteatrojolly.com 8 aprile 2016 L’amore è un gambero www.cineteatrojolly.com
giovedì 15 ottobre 2015 - ore 21:15 sabato 17 ottobre 2015 - ore 21:15 PERCHE’ NON PARLI DONNE NELLA MIA con Paolo Cevoli VITA regia Daniele Sala con Claudia Penoni regia Daniele Sala abbonamento PROSA Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone Nella vita di una donna ci sono donne molto di Michelangelo Buonarroti. Distratto e presenti e altre che si incrociano di sfuggita, pasticcione, non riesce mai ad esprimersi alcune addirittura le conosciamo solo grazie ad una fotografia. Eppure proprio queste correttamente per colpa della sua balbuzie. che ci sembrano così lontane, le scopriamo Per questo motivo il sommo scultore pericolosamente vicine: basta infatti che il fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, nostro uomo le veda e anche di lui spesso non ci resta che la fotografia. bischero tartaglione!” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei Claudia Penoni si tuffa con ironia nella guerra dei sessi e ne riemerge con frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto uno spettacolo che è un piccolo trattato umoristico da camera. Con un tono da entomologa dei sentimenti, porta in scena con stupore considerazioni e è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo caratteri di quel curioso luna park, a volte meraviglioso a volte ridicolo, che è reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la l’odissea quotidiana della donna del XXI secolo. “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere Esiste un’Itaca a cui approdare? O è solo un perenne beccheggiare in balia questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e dei venti e degli eventi? Un lieto fine c’è, ma come nei migliori thriller è un per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una finale in cui i ruoli del buono e del cattivo si invertono e le donne, da sempre compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando considerate “costole” del maschio, mostrano a sorpresa di discendere da ben altro. legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Claudia Penoni nel 2006 vince il Festival di Cabaret “Valsugana Ridens” ed Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando è nel cast di Zelig Off. Nel 2007 comincia la sua partecipazione a Zelig che Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede durerà fino al 2012. Nel 2011, insieme con Margherita Antonelli, Alessandra Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Faiella e Rita Pelusio dà vita al progetto teatrale “Stasera non escort”, uno Vigliacca boia!” spettacolo che prende forma all’interno del movimento “Se non ora quando” e che nasce dall’esigenza di utilizzare le “armi” della satira per costruire una “Perché non parli” è la terza commedia/monologo storica, scritta ed comicità impegnata, attenta all’universo femminile. Il successo consolida il interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de quartetto che ben presto decide di lavorare a un nuovo ambizioso progetto, “La Penultima Cena” (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de “Il Sosia di una versione tutta al femminile del celebre testo di Griffiths “Comedians”, Lui” (la controfigura di Mussolini). per la regia di Renato Sarti, in tour da gennaio 2015. www.cineteatrojolly.com
domenica 18 ottobre 2015 - ore 17:00 venerdì 23 ottobre 2015 - ore 21:15 FAVOLA DI ERNEST QUELLO CHE PARLA E CELESTINE STRANO con Clio Abbate e Paolo Cupido di e con Maurizio Lastrico abbonamento RAGAZZI Ernest è un orso, un’artista di strada, un Gli spettacoli di Maurizio Lastrico sono il estroso che cerca di guadagnarsi la pagnotta frutto della sua interazione con il pubblico. La con i suoi spettacoli per le piazze; ma pur sua sperimentazione sul linguaggio parlato e sempre un orso: solitario, un po’ rude e scritto nasce dall’osservazione di realtà fra perennemente affamato. loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri Celestine è un topo, una sognatrice. Raccoglie dentini nel Mondo di Sopra stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di (il mondo degli orsi) per il Grande Topo Dentista, ma il suo desiderio è di recitazione), la campagna e la città. diventare una pittrice. Entrambi ricercati si rifugiano nella casa di Ernest, la Maurizio reciterà i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il Casa Ben Nascosta Nel Bosco. tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di Lì, i due cominceranno a conoscersi e a volersi bene. L’Amicizia Più Grande una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti Del Mondo. Ma la loro tranquillità dura ben poco perché le chiacchiere degli di tranquillità della vita. Proporrà inoltre le sue storie condensate, in cui la abitanti del Bosco, stupiti da una così strana amicizia, arrivano alle orecchie sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. Celebrerà della polizia che li acciuffa. poi l’opera del grande (finto) poeta napoletano Tino Capuozzo. Ernest e Celestine finiscono in tribunale, ma la loro commovente storia, la Maurizio Lastrico è attore teatrale, autore, e cabarettista. Si è diplomato nel loro smisurata amicizia ed un pizzico di aiuto dal pubblico riusciranno ad 2006 alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, e ha recitato in intenerire anche i cuori più duri. numerosi spettacoli teatrali, prodotti da teatri stabili o compagnie private, girando per l’Italia in tournée. Da sempre appassionato di cabaret e comicità, Questa storia fa emergere due tematiche molto importanti: il valore all’attività di attore ha affiancato quella di scrittore di poesie, rap e canzoni, dell’amicizia e l’unione nella diversità. I due personaggi non solo vivono in da proporre al pubblico genovese. Nel 2009 è arrivato a esibirsi a Milano, al due mondi separati, ma differiscono anche per specie del regno animale. glorioso teatro Zelig. Nel 2010 è entrato a far parte del cast del programma TV Questa relazione cosi profonda nata da una dissomiglianza così radicale Zelig, in onda in prima serata su Canale 5. Da allora ha partecipato a quattro esalta ancor di più i valori della lealtà, della comprensione, del desiderio di edizioni del programma, ha scritto un libro, e ha girato i teatri e le piazze condivisione e reciproco sostegno. Uno spettacolo concepito per far sorridere d’Italia con i suoi spettacoli di cabaret. Nel 2014 è ospite del programma e rifettere i bambini, ma che ammicca anche al pubblico adulto. Xlove su Italia 1. www.cineteatrojolly.com
sabato 7 novembre 2015 - ore 21:15 domenica 8 novembre 2015 - ore 17:00 TRITTICO PER UN PLAGIO ALTARE con Teatro a Molla di e con Matteo Belli abbonamento PROSA abbonamento RAGAZZI Lo spettacolo consiste in tre monologhi “Plagio” è uno spettacolo che mescola teatro sul tema del sacrificio che raccontano, d’improvvisazione, bookcrossing, musica, poesia e comicità. Protagonista assoluta nell’ordine, il sacrificio di una bestia, di una è la lettura. Al pubblico viene chiesto di cosa, di una persona. portare in teatro dei libri. Libri amati, odiati, da consigliare, da scambiare, di cui parlare. Nel primo, sorta di piccola rappresentazione sconsacrata, viene raccontato Teatro a Molla si lascerà ispirare da questi testi e dai racconti del pubblico per creare una serie di brevi scene comiche nel primo atto. Nel secondo atto il sacrificio di Isacco dal punto di vista dell’ariete che fu immolato al posto prenderà forma il vero e proprio tentativo di plagio: gli attori sfrutteranno suo. Nel secondo, la missione sacrificale di una supposta negli inferi di un le indicazioni raccolte per rappresentare una storia inedita attraverso una corpo umano attraverso la testimonianza immaginifica di una supposta che long form di improvvisazione. Il risultato sarà uno spettacolo che nasce e però non è mai partita in quanto, al momento del via, risultata già scaduta. cresce davanti agli occhi del pubblico, 45 minuti di pura improvvisazione in Infine la chiacchierata, ai piedi del monte Calvario, tra Giuseppe falegname un susseguirsi di ironia, citazioni letterarie e abitudini di lettura quantomeno singolari, reinterpretate da una compagnia abile nell’intessere storie brillanti di Nazareth e l’altro padre di suo figlio. e paradossali, che non lasciano intendere fino all’ultimo come andranno a finire. Probabilmente perché neanche i diretti interessati lo sanno. Tre sono quindi i punti di vista sullo stesso tema offerti da altrettanti personaggi che si confessano in prima persona: il sacrificio come memoria La formazione è composta da Luca Gnerucci, Antonio Contartese e Antonio Vulpio, artisti di esperienza attivi in campo teatrale dalla seconda metà degli di un’esperienza vissuta, il sacrificio come proiezione narrativa di un grande anni ‘90 del secolo scorso... mito esistenziale ed in ultimo il sacrificio come sorta di doppio speculare (sebbene di una specularità profondamente ambivalente) nel confronto tra Dopo avere partecipato individualmente a numerosi progetti artistici in Italia padre e figlio. La scrittura attraversa diversi registri d’impasto sonoro, prima e all’estero, si costituiscono nel 2007 per condividere la loro idea di teatro. come mescidanza musicale di eterogenei sapori fantalinguistici, poi tramite Teatro a Molla è oggi accreditata sul territorio italiano come una delle più la chiave di un leggero accenno dialettale ed infine rinunciando ad ogni sigla importanti compagnie nel suo genere, sviluppando inoltre collaborazioni a connotativa per approdare ad un più neutro italiano medio. livello internazionale ed esibendosi in Svizzera, Germania, Slovenia, Finlandia. www.cineteatrojolly.com
venerdì 13 novembre 2015 - ore 21:15 sabato 28 novembre 2015 - ore 21:15 RECITAL ANTIGONE di e con Paolo Migone Archetipo ribelle con Simona Selvini abbonamento CABARET abbonamento PROSA Lo spettacolo che il comico offre è “un Una ragazza ai giorni nostri, un’adolescenza labirinto intricato come la sua mente” fatto vissuta con rabbia e desiderio di ombre che di surrealismo, malinconismo e risatismo. in fondo a sé racchiude un bisogno enorme Forte di un’esperienza teatrale di anni, di rispetto per leggi non scritte sui fogli ma camaleontico, dallo stile visionario, sul palco all’interno dell’animo umano. ha la capacità di raccontare, attraverso una gestualità essenziale, situazioni Una ragazza che si ribella all’oppressione del potere incapace di comprendere e immagini rievocandole con l’ausilio di uno stile di scrittura sobrio e di la compassione e l’amore, e che non considera neppure la figura della donna. grande impatto. Paolo Migone usa come filtro la sua comicità corrosiva, la Un’adolescente ribelle come tutti gli adolescenti che non si riconoscono nel sua inimitabile mordacità toscana che caratterizza uno stile inconfondibile. loro tempo, la sola capace di trasgredire un ordine dato dall’alto. “Ho pianto Il suo argomento preferito è l’eterno gioco fra uomini e donne che, pare, abbastanza del fatto di essere una ragazza” dice ed è vero. fornirgli spunti creativi inesauribili, con un occhio sempre attento ai costumi Sceglie la morte come simbolo di rinascita e crescita per chi rimane. Una contemporanei, alla realtà del suo tempo. Le sue verità, il suo punto di donna che guarda oltre ogni coltre che copre l’anima e il libero pensiero vista passano attraverso il clima surreale che Migone riesce magicamente a strappa l’ipocrisia con la verità pura ed abbagliante di chi è pulito. ricreare in ogni sua esibizione. L’essenza stessa della libertà di essere e di agire. La libertà di cambiare l’ordine apparentemente semplice del mondo: “Capire? Io non voglio capire. Paolo Migone, dal 2000 presenza fissa sul palcoscenico di Zelig TV, è Io sono qui per altro sono qui per dire di no e per morire”. considerato uno degli autori-attori comici più innovativi del panorama L’archetipo del coraggio e della ribellione, la radice stessa della donna nazionale. “La sua fantasia non ha confini e ci sorprende con continue che non si lascia vivere passivamente, ma vive prendendo su se stessa le improvvisazioni, corre con l’umorismo come un torrente in piena che responsabilità che ogni suo gesto comporta. percorre la valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti Coraggio e amore. Compassione e forza. Carne e sangue. Antigone sabbia e e quando arriva al mare, il mare non sa più che pesci terra, Antigone conchiglia e ossa. E’ una grande forza quella che possiamo pigliare”. sentire nelle parole dei personaggi-archetipi al di là del tempo e dello spazio. www.cineteatrojolly.com
venerdì 11 dicembre 2015 - ore 21:15 domenica 13 dicembre 2015 - ore 17:00 SENSO D’OPPIO LA VENDETTA DELLA con i Senso d’Oppio STREGA MORGANA con I Burattini di Mattia abbonamento CABARET abbonamento RAGAZZI Nel loro show i due attori si destreggiano Sua Maestà Re Francesco ha indetto una attraverso una serie di brevi scene i cui grande festa per il matrimonio di suo figlio, fili conduttori sono il ritmo frenetico e la il principe Ottavio, con la principessa Bianca stupefacente abilità mimica, che si tratti di figlia del re di Terrafelice e a corte sono un surreale minimusical di due minuti o delle stati invitati tutti i nobili del regno: conti e bizzarre gesta quotidiane del Sig. Rossi, alter ego alienato di Pietro, o ancora dell’irriverente artista visuale e visionario contesse, duchi e duchesse, marchesi e marchese, maghi e fate, tutto sotto Victor Pizzeno: l’intento è quello di spiazzare il pubblico, sorprenderlo con la supervisione del Dott. Balanzone. Durante la festa si presenta a corte un audace e insolito uso del corpo, sincronizzato con i forsennati montaggi la Strega Morgana che, non essendo stata invitata all’importante evento, musicali o esibito in coreografie semplici ma di grande impatto scenico. Nei esige di conferire con il Re. Quest’ultimo però scaccerà da corte la strega, sessanta minuti di esibizione i Senso d’Oppio fondono i generi e le influenze spiegandole che non è stata invitata a causa della sua cattiveria e della sua più disparate, dalle slapstick all’opera lirica, dai protagonisti della commedia crudeltà. Il gesto scatenerà la rabbia della strega, che rapirà il principe per italiana alle animazioni da videogame. Ogni spunto viene rielaborato con vendicarsi. Per salvare Ottavio servirà l’aiuto del nostro eroe Fagiolino che, sapienza e passione sincera, senza cadere nel peccato di presunzione di armato del suo bastone, partirà alla ricerca della strega. Riuscirà Fagiolino a distinguere tra cultura alta e cultura popolare, tra padri autorevoli da omaggiare ed epigoni da sbeffeggiare: quello che conta è ridere, ogni liberare il principe? suggestione è colta per la semplice ma nobile possibilità di divertire. Questo uno dei loro punti di forza, la capacità, appunto, di indirizzarsi alla platea Spettacolo della tradizione emiliana “La vendetta della Strega Morgana” più eterogenea: e non è un caso se tra i fan del duo comico ci sono tanti si è classificato al primo posto al Premio Nazionale “Le Figure del Futuro bambini, segno della maturità espressiva che ha portato il loro cabaret ad 2012” di Perugia. Il premio è rivolto alle nuove compagnie del teatro di un linguaggio universale e ben comprensibile. Pietro Casella e Francesco figura italiano, con l’intento di promuovere e valorizzare il loro lavoro e con Lattarulo sono cresciuti con il teatro e il cinema, collaborando strettamente lo scopo di lanciare esperienze nuove che attingono sia alla tradizione che col regista torinese Daniele Gaglianone. All’attività drammaturgica hanno sempre alternato imprevedibili performance di strada, attraverso le quali alla contemporaneità. La giuria, composta da 10 bambini, ha valutato gli hanno sviluppato una particolarissima verve comica che consente loro di spettacoli in gara basandosi su 4 criteri; la qualità dell’allestimento, la qualità mettere in scena l’assurdità tragicomica di un quotidiano delle figure, la qualità delle scenografie e della struttura teatrale e la qualità dominato dai luoghi comuni, televisivi e non. dell’animazione delle figure e dell’interpretazione. www.cineteatrojolly.com
sabato 9 gennaio 2016 - ore 21:15 venerdì 15 gennaio 2016 - ore 21:15 OMBRE ROSSE SENZA RETE con Marco Cavicchioli di e con Paolo Casiraghi testi di Mauro Covacich, Andrea Schianchi, Massimo Carlotto, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, abbonamento CABARET Francesco Piccolo, Roberto Alaimo, Stefano Benni, Marco Cavicchioli, Michele Serra, Aldo Nove In “Senza rete” i migliori personaggi di cabaret di Paolo Casiraghi, a partire da alla fisarmonica Salvatore Panu Suor Nausicaa, la monaca bergamasca regia Giampiero Solari motociclista del Monte Bergamone, una abbonamento PROSA donna dal carattere di ferro, che vive in un convento di suore in pensione, si occupa di Lo spettacolo nasce da un’idea dell’attore Marco Cavicchioli e del giornalista- scrittore Andrea Schianchi, che hanno avuto il comune desiderio di portare tutto, dalla mungitura delle capre alla coibentazione del tetto del campanile alla luce e mettere in scena le storie tragiche e buffe, divertenti e malinconiche e, come ama raccontare “con un filo di gomma e una lattina di coca cola di un secolo di comunismo. Da Lenin a Trotzkij, da Che Guevara a Mao Tze faccio su un compressore”, riesce ad arrangiarsi con qualsiasi cosa le capiti Tung, da Gramsci a Stalin, dai gulag alle rivolte studentesche: frammenti sotto mano, passando per un’interpretazione non canonica di Shakespeare, di un mondo e di un’ideologia che sembrano essere svaniti in una bolla scovando i doppi sensi nascosti nei testi dell’autore inglese, fino ad incontrare di sapone, ma che hanno lasciato sul campo romantici nostalgici. Sotto la Capitan Futuro, acido eroe spaziale ed il mitico cantante spagnolo Manuel regia di Giampiero Solari, accompagnati dal dolce suono della fisarmonica di Salvatore Panu, vedremo rappresentati sul palcoscenico il dramma di Garcia Chuparosa de la Pierna, affascinante cialtrone con le sue strampalate Garcia Lorca davanti al plotone di esecuzione; la struggente malinconia di un canzoni. anziano compagno che vede cambiare il nome del PCI, la rabbia e la vergogna che si provano davanti all’instaurazione della dittatura di Pinochet in Cile, Paolo Casiraghi, bergamasco, classe 1972, esordisce nel 2002 con lo l’elenco di un personaggio che ha conosciuto tutti i bolscevichi e li racconta spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Forma così come lui li ricorda. Una satira sul significato di che cosa il comunismo ha la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione lasciato nell’anima della gente, un viaggio in un universo che sembra essersi completamente dissolto, ma che ha lasciato grandi cicatrici nel presente. del maestro Edoardo Borioli. Si distingue generalmente in ruoli drammatici Un culto tragicomico sulle miserie e gli splendori della più grande utopia del e con personaggi negativi, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua ‘900. Cavicchioli porta in scena un amarcord nostalgico e tragico in cui non vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro solo i grandi protagonisti del secolo rosso appaiono nella storia, ma anche le Franco Parenti. Dal 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di anonime figure ispirate al blando comunismo nostrano; il lungo monologo Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista, fino all’ edizione autunno accompagnato dal suadente suono di fisarmonica, schiacciapensieri, 2010. Nell’autunno del 2011 entra a far parte del cast di Zelig Off (Canale percussioni e monosillabi, svela progressivamente il lungo percorso di un’illusione che in 150 anni ha guidato vite e pensieri di tanti uomini, volti a 5) con il personaggio di Manuel Garcia Chuparosa de la costruire un sogno o una ricchezza personale, gli uni sconfitti dall’ideologia Pierna, consacrato a partire da gennaio 2012 dal palco di gli altri dalla meschinità. Zelig Arcimboldi 2012, in prima serata su Canale 5. www.cineteatrojolly.com
domenica 17 gennaio 2016 - ore 17:00 sabato 30 gennaio 2016 - ore 21:15 BURRASCA RAPPORTO SU con Guido Nardin “LA BANALITA’ DEL musiche dal vivo Mr. Banana MALE” regia Luca Regina con Sandra Cavallini riduzione scenica Paola Bigatto abbonamento RAGAZZI abbonamento PROSA Liberamente ispirato a Gian Burrasca, Lo spettacolo si appoggia sui passi personaggio monello e irriverente, questo fondamentali de “La banalità del male” di Hannah Arendt, fra le più lucide menti della spettacolo di clownerie porta in scena Ugo filosofia mondiale del secolo scorso. Sanchez Jr. alle prese con il mondo della scuola. Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia Ugo riesce a divertirsi anche a scuola ritagliandosi il suo tempo libero, che dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale potrebbe essere la ricreazione, o l’ora libera senza insegnante, così come i piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del cinque minuti prima della campanella, tutti i momenti d’attesa che diventano conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva per lui l’occasione per giocare con i compagni, ripassare le materie del giorno da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità a modo suo o corteggiare la compagna di classe. Gian Burrasca è diventato, è assente, là si trova la banalità del male. nella lingua italiana, l’appellativo del ragazzo discolo per antonomasia. “ [...] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido, Ugo, sulle sue orme, vuole diventarne il simbolo universale, il monello era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità. E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei per eccellenza. Lo spettacolo fonde comicità e musica in un’esplosione maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza di assurdità, invenzioni, scherzi, giochi e qualsiasi altra cosa che passi per dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi la testa di Ugo, ma tutto torna, tutto ha una logica dal punto di vista del che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di bambino. Gerusalemme.” La tipica ingenuità infantile, caratteristica essenziale che lo accomuna al Sandra Cavallini porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi clown, diventa la molla per il divertimento forsennato del personaggio che al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa vedendo solo il proprio gioco potrebbe fare danni e creare scompiglio senza prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad rendersene conto. Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio. www.cineteatrojolly.com
venerdì 12 febbraio 2016 - ore 21:15 sabato 20 febbraio 2016 - ore 21:15 LA SCOPERTA MARTY DELL’ACQUA CALDA Spettacolo comico clownesco senza parole per un pubblico adulto.. molto con I Boiler adulto! di e con Davide Visconti regia Rossella Rapisarda abbonamento CABARET abbonamento PROSA Lo spettacolo dei Boiler è un meccanismo Alfred e Marty. Come “Lo strano caso del preciso che lascia grandi spazi dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Il bene e il male. all’improvvisazione. È un gigantesco Il bianco e il nero. Un altro strano caso contenitore in cui la conferenza stampa dei che, in realtà, strano non è. Strano sarebbe giornalisti più famosi di Zelig si alterna a monologhi e personaggi decisamente essere uno. Come? Credete di esserne esenti? Siate sinceri. Cosa sono allora unici. Una serata passata in compagnia di Teddy Malosha, il barman Shine, quelle vocine che sentite dentro? Quell’istinto irrefrenabile di fuga? E quei pensieri strani? Quelli che poco si addicono alle persone per bene, quelli che il Cafone interpretati da Gianni Cinelli e tanti altri momenti cuciti insieme si zittiscono, si tengono sotto una giacca ben chiusa da bottoni stretti e ben dalla mano esperta dei conduttori di Zelig Uno e Zelig Off: Davide Paniate cuciti. Ma, suvvia, se per una volta (una volta soltanto) provassimo a slacciarci e Federico Basso. “La scoperta dell’acqua calda” è uno show in continua la giacca per guardare in faccia il nostro mister Hyde? Chi nascondiamo sotto evoluzione, dove l’unico punto fermo è il divertimento del pubblico. i vestiti di tutti i giorni? Sarà la nostra parte nera o, semplicemente, quella “I Boiler” è un trio comico formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide più vera? Paniate. Nel 2010, Federico Basso (presentatore di Zelig Off insieme a Teresa E’ quello che scopriremo con lo strano caso di Alfred, uomo solo, timido e Mannino e autore televisivo di Zelig prima serata), Gianni Cinelli (conosciuto impacciato che si troverà, suo malgrado, per uno strano caso - questo caso soprattutto per il suo personaggio Ganja man, e successivamente per il strano davvero - a sostituire il suo carismatico capo davanti al microfono, tenente Capuano dei Ris di Parma (Zelig 2010) e non ultimo (Zelig 2012) per la sua prima vendita in diretta. Alfred, impermeabile ben stirato, alla per il barista Shine un po’ “shekerato”! e Davide Paniate (monologhista e vista distinto e serio lavoratore, assunto da sempre alla “Bye Bye Baldness conduttore dei laboratori artistici settimanali presso il locale storico Zelig Corporate”, ditta specializzata nel combattere la calvizie con prodotti Cabaret) dopo aver maturato singolarmente una decennale esperienza innovativi e miracolosi, è letteralmente paralizzato da un attacco di panico da nel campo della comicità italiana, fatta di innumerevoli partecipazioni e pubblico... Ma se proprio oggi (e solo per oggi, promesso), per uno strano caso - anche questo strano davvero - cedesse il posto al suo lato oscuro, “Marty”? conduzioni dei più importanti programmi televisivi italiani decidono, come E se questi gli rivoluzionasse la vita? E se Marty fosse stufo di una vita ai naturalmente attratti, di fondersi in un esempio di comicità a 360 gradi. Nel margini senza emozioni e senza amore? Se per una volta volesse strappare.. 2010 a Zelig Off i Boiler presentano lo sketch dei “finti” giornalisti: i tre seduti cioè, volevo dire... cogliere il cuore di quella donna tanto desiderata nei sogni tra il pubblico come inverosimili redattori di improbabili testate, trasformano più timidi e segreti? Che cosa sarà capace di fare per colmare anni di noiosa la situazione come se si stesse assistendo ad una vera e propria conferenza solitudine? Siate pronti a tutto: i “Marty” non sono certo maestri di galateo stampa. Le domande, davvero fulminanti, sono il risultato e romanticismo... Ma questi sono dettagli. C’è in palio la felicità. E non è cosa della loro geniale e singolare comicità. da poco. www.cineteatrojolly.com
domenica 21 febbraio 2016 - ore 17:00 venerdì 4 marzo 2016 - ore 21:15 IL MIO AMICO MOSTRO THE MILF ONE con Davide Visconti Sogno di una notte di mezza età regia Fabrizio Visconti di e con Debora Villa abbonamento RAGAZZI abbonamento CABARET Lui è Mostry. Nato, preparato, allenato per Cosa succede ad una donna quando fare paura. Come qualunque mostro. E come raggiunge i nannaranannannanni? qualunque mostro, il suo pubblico ideale è Cambia. Ma il cambiamento fisico, umorale, quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli, quando ancora la ragione non li aiuta troppo psicologico, non è graduale come è stato a difendersi dalle paure. Oggi per Mostry è il fino ad ora e come giustamente deve essere. primo giorno di lavoro, è il primo show. Per la NO. Fidatevi esiste un punto di svolta (detto prima volta si esibirà davanti a un pubblico. Non vuole essere secondo a nessun simpaticamente: punto di non ritorno) nel quale vi ritrovate catapultate mostro lo abbia preceduto, e ha con sé tutto il suo campionario di strumenti senza neanche avere avuto il tempo di dire: “Xanax”. terrificanti: maschere, suoni, luci, colori, parole, azioni, atmosfere, suggestioni… non ha dimenticato nulla. Sarà un’esibizione memorabile la sua. Mostry sogna: Il corpo cede, la memoria vacilla, l’umore è come quello di Smigol quando sogna il grido dei bambini, le manine che si stringono, gli occhietti che diventano gli rubano l’anello e questo quando siete in buona. Quando siete in versione lucidi, le vocine che si fanno rauche… Ma con i sogni arriva anche la paura… negativa siete delle infoiate sessuali così prepotenti che l’esorcista al vostro come la paura? Mostry è il più mostro dei mostri! Cosa c’entra la paura? Sì, ma se cospetto sembra un catechista. Il peggio è che a livello psicologico: diventate non grideranno? Se non si stringeranno uno all’altro per sentirsi un po’ più forti? delle rocce. Non nel senso che vi sgretolate, no siete delle furie. Sapete chi Se non si faranno piccoli piccolissimi nelle poltroncine come per sparire? Se lui non farà paura, sua mamma si arrabbierà e lo punirà, proprio lei che ha sempre siete, cosa volete, cosa NON volete e tutte le piccole e grandi insicurezze fatto tanti sogni su di lui…che fosse il più grande, il migliore, il più terrificante di che vi hanno accompagnate fino ad ora svaniscono. Finalmente capite che tutti i mostri... E così Mostry scopre cosa è davvero la paura, quella più grande, una donna senza uomo non è sola ma libera. Tranquille, siamo donne! Nel quella di tutti, quella che ti accompagna sempre. La paura di non essere adatto, giro di una settimana avrete almeno una ventina di nuove paranoie che non di deludere le aspettative, di non essere all’altezza, di essere come invisibile… in saprete come gestire, ripiomberete nell’atavica insicurezza e vi innamorerete una parola: solo. Ma forse Mostry sta per scoprire una cosa ancora più importante dell’ennesimo pirla che vale una cicca... masticata... da un troll... con l’alitosi. sulla paura: che l’unico modo per uscirne è affrontarla con tutta la forza che ha, guardarla in faccia da vicino e magari scoprirla diversa da come credeva... Allora forse è bene iniziare a fare terapia, magari di gruppo, magari ridendoci insomma imparerà anche lui che forse certi mostri, se li guardi bene bene, su. Io la faccio: funziona. non sono poi così brutti come sembrano… così come quei bambini dovranno Debora ci presenta uno spettacolo stand up un po’ diverso dal solito. guardare lui, per ritrovarsi poi più forti, un po’ meno spaventati, un po’ più uguali Monologhi comici e canzoni demenziali. nel coraggio, un po’ meno soli. E allora accendete tutte le luci sul palco, preparate le manine per stringervi, gli occhietti per piangere, le vocine per gridare… sarà Debora ci tiene a precisare che le agghiaccianti canzoni sono state scritte uno spettacolo terrificante, spaventoso, di cui non vi dimenticherete mai… di cui insieme agli amici e Maestri: Savino Cesario e Carlo Fava. Per lamentele da domani riderete per tutta la vita! rivolgersi a loro. www.cineteatrojolly.com
sabato 12 marzo 2016 - ore 21:15 sabato 2 aprile 2016 - ore 21:15 VENETI FAIR IAGO VA VELOCE di e con Marta Dalla Via con Dario Criserà e Gloria Varini regia Angela Malfitano regia Riccardo Marchesini abbonamento PROSA C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi, Quanto è attuale il dramma che Shakespeare funziona tutto. racconta in Otello, la vicenda del moro di Io non ho paura della città. Ho paura del piccolo Venezia che uccide l’amata sposa Desdemona villaggio di provincia. Ho paura del paesello, per via di un ingiustificato eccesso di gelosia. dove la gente si trova al bar, dove si muore di Soltanto nel nostro paese, circa ogni tre Biancosarti, dove tutti ti somigliano perché giorni, una donna muore per mano del sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de lavorare”, dove si fanno le proprio partner. E’ un dato che ci inquieta e che ci ha spinto ad affrontare cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che bravo quelo saluda sempre” e questo testo, nella speranza di trovare fra le parole di Shakespeare la risposta poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura perché vivo in un luogo comune. ad un fenomeno che è una piaga sociale ormai radicata nel tempo e nella Benvenuti alla fiera della Venetità. Signori venghino... venghino signore! Il nord cultura della nostra società. è così diverso dal sud? Forse al nord non si evadono le tasse? Forse al nord non Affrontiamo questo allestimento con gli obiettivi del precedente Amleto, ci sono “amici” o parenti pronti a dare una spintarella? Forse al nord non si paga accompagnare gli spettatori e soprattutto i ragazzi nell’opera shakespeariana il pizzo? Non si lavora in nero? Venghino signori ad interrogarsi sul concetto di sottolineandone l’inquietante attualità, la forza dei sentimenti, la vivacità appartenenza... ridendoci su. delle emozioni, ma anche la modernità dell’intreccio che rende la vicenda Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo narrata in Otello (un semplice episodio di cronaca nera), un thriller incalzante, Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante un noir in cui gli stati d’animo e le sensazioni dei protagonisti sono al centro i laboratori organizzati dal CIMES (centro interfacoltà Musica e Spettacolo di della vicenda. Bologna). Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Scrive e mette in scena “Veneti Quanto male possono generare le nostre insicurezze, i nostri dubbi e la facilità fair” (2010) con la regia di Angela Malfitano debutto al Napoli Fringe Festival di giudizio? Quanto possono essere pericolose le maldicenze, l’arrivismo e la 2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il sete di potere? Da questo punto di vista l’opera di Shakespeare è veramente percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia, senza tempo. vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Prosegue la sua formazione come Nel nostro Otello si riflette, si soffre, ma com’è nostra consuetudine si ride e attrice/autrice partecipando al progetto “Costruire Cultura” dove incontra e si sorride soprattutto della stupidità degli uomini, in questo caso non intesi lavora con Babilonia Teatri e Mariagrazia Mandruzzato. Nel 2012 e 2013 è in tour come genere umano, ma come individui di sesso maschile. con “Oh Patria Mia” di e con Corrado Augias. Nell’estate 2014 è tra i selezionati della Biennale College dove partecipa al seminario di drammaturgia condotto da Mark Ravenhill. Riccardo Marchesini www.cineteatrojolly.com
venerdì 8 aprile 2016 - ore 21:15 Primavera 2016 - Data da definire L’AMORE E’ UN L’AVARO GAMBERO con i ragazzi del laboratorio di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio Officine Teatrali 2015-2016 con Riccardo Rossi regia Dario Criserà abbonamento CABARET Senza amore non si vive. Siamo tutti Ispirato all’Aulularia di Plauto, l’Avaro è d’accordo. Non esiste una persona al mondo una delle opere più famose di Molière e il senza un amore da raccontare, che sia stato protagonista della commedia, Arpagone, è il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha la personificazione stessa della taccagneria. fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di sempre nei nostri cuori perché ci abbiamo investito la parte più vera di noi, essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie ma soprattutto quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra all’aridità di cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo nuovo spettacolo ci “spiega” i trucchi per cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime, che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso! continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari. Tutte le esperienze che abbiamo passato e che ci accomunano nelle storie Questa rilettura prende spunto anche da un testo poco rappresentato d’amore sono legate dal fil-rouge dell’esperienza: la prima dichiarazione, dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, di cui il protagonista la telefonata che non arriva, la prima seduzione vera, da adulti, la prima è lo stesso Molière, un’opera che mostra ciò che avviene dietro le quinte convivenza, gli inevitabili “tradimenti”, le vendette e il primo matrimonio e la dicotomia uomo/attore, che fa nascere un’istintiva relazione e una cui spesso ne segue un altro, il secondo, quello vero! E solo l’esperienza del complicità con il pubblico, portato così a contatto con la parte più segreta passato, ripercorrendo tutto a marcia indietro, come farebbe appunto un della rappresentazione Teatrale. gambero, ci fa capire come l’amore vero è quello che si ricorda, quello che “ti ritorna in mente” l’unico che ancora ci fa tremare la voce e brillare gli occhi. Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la Con la consueta elegante ironia che lo contraddistingue, Riccardo Rossi stila quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano, il suo personale e imperdibile manuale d’amore. Perché senza amore non si restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli vive. Senza questo show nemmeno! spettatori in sala e alle loro emozioni. www.cineteatrojolly.com
laboratori di recitazione sconti e promozioni condotti da Dario Criserà L’Associazione Culturale Eclissidilana, con i suoi laboratori teatrali, è impegnata Presenta il tuo da anni nella formazione fuori e dentro la Scuola. Lo scopo dei laboratori è accrescere la capacità dei ragazzi di comunicare e di socializzare, con una abbonamento Teatro particolare attenzione alle emozioni che, attraverso questo tipo di esperienza, Jolly in un qualsiasi riescono a vivere e trasmettere. I laboratori non si esauriscono con la sola messa in scena di uno spettacolo, ma giorno di spettacolo e riguardano anche, e soprattutto, l’iter dei processi che conducono alle forme riceverai uno sconto rappresentative della realtà. Il progetto “Officine Teatrali” avvicina tra loro i ragazzi in uno spazio comunicativo adatto ad attivare forme di scambio culturale, del 12% sulla tua intellettuale, umano e di rispetto dell’altro, individuando proprio nello “spazio consumazione teatro” un luogo di aggregazione e di crescita. laboratorio 11-13 anni Il laboratorio Officine Teatrali 11-13 Anni, giunto all’undicesima edizione, è rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni (scuola media) ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, da lunedì 17 ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i lunedì dalle ore 14:00 alle 16:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si concluderà con una messa in scena pubblica. 50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale. Presenta il tuo abbonamento Teatro Jolly in un qualsiasi giorno di spettacolo e riceverai Prima lezione lunedì 17 ottobre 2015 ore 14:00 Cinema Teatro Jolly Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme. uno sconto del 15% sull’acquisto dei tuoi libri Libreria Atlantide - via Mazzini 93, Castel San Pietro Terme Costo dell’intero laboratorio 45 € laboratorio Officine teatrali Il laboratorio Officine Teatrali - Lions Club CSPT, giunto alla decima edizione, è Presenta alla biglietteria del Cinema Jolly rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, dal 18 il tuo abbonamento Teatro Jolly ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i martedì dalle ore 18:00 o la tessera associativa Eclissidilana alle 20:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si pagherai il biglietto ridotto, tutti i giorni e per tutti i film concluderà con una messa in scena pubblica. 50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale. Prima lezione martedì 18 ottobre 2015 ore 18:00 Cinema Teatro Jolly Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme. Costo dell’intero laboratorio 45 € www.cineteatrojolly.com
Castel San Pietro Terme P.zza Galvani, 3 Castel San Pietro - Tel 051.943865 e c- l i s s i d- io lf fai c inn eat e a t r a l i castel san pietro terme Cinema Teatro Jolly - Via Matteotti, 99 - Castel San Pietro Terme Teatro 333 94 34 148 - info@eclissidilana.it - www.cineteatrojolly.com
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