CINEMA TEATRO JOLLY direzione artistica Dario Criserà 2015 - 2016 - Comune di Castel San Pietro Terme

Pagina creata da Claudio Grandi
 
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CINEMA TEATRO JOLLY
d irezio ne   ar t i s t i ca   D ar i o   Criserà

              2015 - 2016
la migliore stagione                                                                        15 ottobre 2015                  PAOLO CEVOLI - Perché non parli

Quando progettiamo una nuova stagione cerchiamo sempre di evitare                           17 ottobre 2015                              Donne nella mia vita
gli errori fatti nel progettare la stagione precedente, così da rendere la
nuova stagione migliore della precedente, che ovviamente, a sua volta, è                    18 ottobre 2015                       Favola di Ernest e Celestine
stata “migliore della precedente”. Ci piace l’idea di andare in stampa con
un programma - quello che avete fra le mani - che leggendolo uno possa                      23 ottobre 2015     MAURIZIO LASTRICO - Quello che parla strano
dire “Ah! Ma questa stagione è migliore della precedente!”. Bene, anche
per questa nuova stagione, pensiamo di esserci riusciti... però non ditecelo:               7 novembre 2015                              Trittico per un altare
non vorremmo avercene a male pensando che sia una critica alla stagione
precedente*.
                                                                                            8 novembre 2015                                             Plagio
                                            Dario Criserà e Cristiano Falaschi              13 novembre 2015                            Paolo Migone Recital

* nessuna “ripetizione” è stata maltrattata durante la produzione di questa presentazione   28 novembre 2015                      Antigone - archetipo ribelle

Prosa                                                                                       11 dicembre 2015                                   Senso d’oppio
Intero                                                                           8 euro     13 dicembre 2015                La vendetta della Strega Morgana
Ridotto under 25 e over 65                                                       6 euro
Abbonamento Intero 7 spettacoli                                                 48 euro     9 gennaio 2016                                      Ombre Rosse
Abbonamento Ridotto 7 spettacoli                                                36 euro
                                                                                            15 gennaio 2016                                        Senza rete
ragazzi                                                                                     17 gennaio 2016                                          Burrasca
Unico                                                                            5 euro
Abbonamento 5 spettacoli                                                        20 euro     30 gennaio 2016                Rapporto su “La banalità del male”

cabaret                                                                                     12 febbraio 2016                      La scoperta dell’acqua calda
Unico                                                                           12 euro     20 febbraio 2016                                            Marty
Abbonamento 6 spettacoli                                                        50 euro
                                                                                            21 febbraio 2016                              Il mio amico mostro
fuori abbonamento
PERCHE’ NON PARLI con Paolo Cevoli                                            15 euro       4 marzo 2016       The MILF ONE - Sogno di una notte di mezza età
QUELLO CHE PARLA STRANO con Maurizio Lastrico                                 15 euro
                                                                                            12 marzo 2016                                          Veneti Fair
IAGO VA VELOCE con Dario Criserà e Gloria Varini                         intero 8 euro
                                                                        ridotto 6 euro      2 aprile 2016                     DARIO CRISERA’ - Iago va veloce
Prenotazioni 333 94 34 148 - Informazioni www.cineteatrojolly.com                           8 aprile 2016                              L’amore è un gambero

                                                                                                                        www.cineteatrojolly.com
giovedì 15 ottobre 2015 - ore 21:15                                                  sabato 17 ottobre 2015 - ore 21:15

                                 PERCHE’ NON PARLI                                                                    DONNE NELLA MIA
                                 con Paolo Cevoli                                                                     VITA
                                 regia Daniele Sala                                                                   con Claudia Penoni
                                                                                                                      regia Daniele Sala
                                                                                                                      abbonamento PROSA
                                  Vincenzo “Cencio” Donati è il garzone                                                Nella vita di una donna ci sono donne molto
                                  di Michelangelo Buonarroti. Distratto e                                              presenti e altre che si incrociano di sfuggita,
                                  pasticcione, non riesce mai ad esprimersi                                            alcune addirittura le conosciamo solo grazie
                                                                                                                       ad una fotografia. Eppure proprio queste
                                  correttamente per colpa della sua balbuzie.
                                                                                                                       che ci sembrano così lontane, le scopriamo
                                  Per questo motivo il sommo scultore                                                  pericolosamente vicine: basta infatti che il
fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli,      nostro uomo le veda e anche di lui spesso non ci resta che la fotografia.
bischero tartaglione!” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei             Claudia Penoni si tuffa con ironia nella guerra dei sessi e ne riemerge con
frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto          uno spettacolo che è un piccolo trattato umoristico da camera. Con un tono
                                                                                    da entomologa dei sentimenti, porta in scena con stupore considerazioni e
è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo
                                                                                    caratteri di quel curioso luna park, a volte meraviglioso a volte ridicolo, che è
reggicandelabro. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la             l’odissea quotidiana della donna del XXI secolo.
“manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere           Esiste un’Itaca a cui approdare? O è solo un perenne beccheggiare in balia
questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e    dei venti e degli eventi? Un lieto fine c’è, ma come nei migliori thriller è un
per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una           finale in cui i ruoli del buono e del cattivo si invertono e le donne, da sempre
compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando           considerate “costole” del maschio, mostrano a sorpresa di discendere da ben
                                                                                    altro.
legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di
                                                                                    Claudia Penoni nel 2006 vince il Festival di Cabaret “Valsugana Ridens” ed
Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando         è nel cast di Zelig Off. Nel 2007 comincia la sua partecipazione a Zelig che
Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede   durerà fino al 2012. Nel 2011, insieme con Margherita Antonelli, Alessandra
Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino!                Faiella e Rita Pelusio dà vita al progetto teatrale “Stasera non escort”, uno
Vigliacca boia!”                                                                    spettacolo che prende forma all’interno del movimento “Se non ora quando”
                                                                                    e che nasce dall’esigenza di utilizzare le “armi” della satira per costruire una
“Perché non parli” è la terza commedia/monologo storica, scritta ed
                                                                                    comicità impegnata, attenta all’universo femminile. Il successo consolida il
interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de      quartetto che ben presto decide di lavorare a un nuovo ambizioso progetto,
“La Penultima Cena” (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de “Il Sosia di       una versione tutta al femminile del celebre testo di Griffiths “Comedians”,
Lui” (la controfigura di Mussolini).                                                per la regia di Renato Sarti, in tour da gennaio 2015.

                                                                                                                         www.cineteatrojolly.com
domenica 18 ottobre 2015 - ore 17:00                                                venerdì 23 ottobre 2015 - ore 21:15
                                 FAVOLA DI ERNEST                                                                    QUELLO CHE PARLA
                                 E CELESTINE                                                                         STRANO
                                 con Clio Abbate e Paolo Cupido                                                      di e con Maurizio Lastrico

                                 abbonamento RAGAZZI

                                  Ernest è un orso, un’artista di strada, un                                          Gli spettacoli di Maurizio Lastrico sono il
                                  estroso che cerca di guadagnarsi la pagnotta                                        frutto della sua interazione con il pubblico. La
                                  con i suoi spettacoli per le piazze; ma pur                                         sua sperimentazione sul linguaggio parlato e
                                  sempre un orso: solitario, un po’ rude e                                            scritto nasce dall’osservazione di realtà fra
                                  perennemente affamato.                                                              loro molto distanti: il mondo dei bar, in cui
                                                                                   si mescolano borbottii e luoghi comuni, gli oratori delle parrocchie, i teatri
Celestine è un topo, una sognatrice. Raccoglie dentini nel Mondo di Sopra
                                                                                   stabili in cui si mettono in scena i grandi classici, le scuole (dell’obbligo e di
(il mondo degli orsi) per il Grande Topo Dentista, ma il suo desiderio è di
                                                                                   recitazione), la campagna e la città.
diventare una pittrice. Entrambi ricercati si rifugiano nella casa di Ernest, la   Maurizio reciterà i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il
Casa Ben Nascosta Nel Bosco.                                                       tono alto e quello basso, che raccontano con ironia di incidenti quotidiani, di
Lì, i due cominceranno a conoscersi e a volersi bene. L’Amicizia Più Grande        una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti
Del Mondo. Ma la loro tranquillità dura ben poco perché le chiacchiere degli       di tranquillità della vita. Proporrà inoltre le sue storie condensate, in cui la
abitanti del Bosco, stupiti da una così strana amicizia, arrivano alle orecchie    sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto. Celebrerà
della polizia che li acciuffa.                                                     poi l’opera del grande (finto) poeta napoletano Tino Capuozzo.
Ernest e Celestine finiscono in tribunale, ma la loro commovente storia, la        Maurizio Lastrico è attore teatrale, autore, e cabarettista. Si è diplomato nel
loro smisurata amicizia ed un pizzico di aiuto dal pubblico riusciranno ad         2006 alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova, e ha recitato in
intenerire anche i cuori più duri.                                                 numerosi spettacoli teatrali, prodotti da teatri stabili o compagnie private,
                                                                                   girando per l’Italia in tournée. Da sempre appassionato di cabaret e comicità,
Questa storia fa emergere due tematiche molto importanti: il valore
                                                                                   all’attività di attore ha affiancato quella di scrittore di poesie, rap e canzoni,
dell’amicizia e l’unione nella diversità. I due personaggi non solo vivono in
                                                                                   da proporre al pubblico genovese. Nel 2009 è arrivato a esibirsi a Milano, al
due mondi separati, ma differiscono anche per specie del regno animale.            glorioso teatro Zelig. Nel 2010 è entrato a far parte del cast del programma TV
Questa relazione cosi profonda nata da una dissomiglianza così radicale            Zelig, in onda in prima serata su Canale 5. Da allora ha partecipato a quattro
esalta ancor di più i valori della lealtà, della comprensione, del desiderio di    edizioni del programma, ha scritto un libro, e ha girato i teatri e le piazze
condivisione e reciproco sostegno. Uno spettacolo concepito per far sorridere      d’Italia con i suoi spettacoli di cabaret. Nel 2014 è ospite del programma
e rifettere i bambini, ma che ammicca anche al pubblico adulto.                    Xlove su Italia 1.

                                                                                                                         www.cineteatrojolly.com
sabato 7 novembre 2015 - ore 21:15                                                   domenica 8 novembre 2015 - ore 17:00
                                   TRITTICO PER UN                                                                      PLAGIO
                                   ALTARE                                                                               con Teatro a Molla
                                   di e con Matteo Belli
                                   abbonamento PROSA                                                                    abbonamento RAGAZZI

                                   Lo spettacolo consiste in tre monologhi                                              “Plagio” è uno spettacolo che mescola teatro
                                   sul tema del sacrificio che raccontano,                                              d’improvvisazione, bookcrossing, musica,
                                                                                                                        poesia e comicità. Protagonista assoluta
                                   nell’ordine, il sacrificio di una bestia, di una
                                                                                                                        è la lettura. Al pubblico viene chiesto di
                                   cosa, di una persona.

                                                              portare in teatro dei libri. Libri amati, odiati,
                                                                                                                        da consigliare, da scambiare, di cui parlare.
Nel primo, sorta di piccola rappresentazione sconsacrata, viene raccontato            Teatro a Molla si lascerà ispirare da questi testi e dai racconti del pubblico
                                                                                      per creare una serie di brevi scene comiche nel primo atto. Nel secondo atto
il sacrificio di Isacco dal punto di vista dell’ariete che fu immolato al posto
                                                                                      prenderà forma il vero e proprio tentativo di plagio: gli attori sfrutteranno
suo. Nel secondo, la missione sacrificale di una supposta negli inferi di un          le indicazioni raccolte per rappresentare una storia inedita attraverso una
corpo umano attraverso la testimonianza immaginifica di una supposta che              long form di improvvisazione. Il risultato sarà uno spettacolo che nasce e
però non è mai partita in quanto, al momento del via, risultata già scaduta.          cresce davanti agli occhi del pubblico, 45 minuti di pura improvvisazione in
Infine la chiacchierata, ai piedi del monte Calvario, tra Giuseppe falegname          un susseguirsi di ironia, citazioni letterarie e abitudini di lettura quantomeno
                                                                                      singolari, reinterpretate da una compagnia abile nell’intessere storie brillanti
di Nazareth e l’altro padre di suo figlio.

                                          e paradossali, che non lasciano intendere fino all’ultimo come andranno a
                                                                                      finire. Probabilmente perché neanche i diretti interessati lo sanno.
Tre sono quindi i punti di vista sullo stesso tema offerti da altrettanti
personaggi che si confessano in prima persona: il sacrificio come memoria             La formazione è composta da Luca Gnerucci, Antonio Contartese e Antonio
                                                                                      Vulpio, artisti di esperienza attivi in campo teatrale dalla seconda metà degli
di un’esperienza vissuta, il sacrificio come proiezione narrativa di un grande
                                                                                      anni ‘90 del secolo scorso...
mito esistenziale ed in ultimo il sacrificio come sorta di doppio speculare
(sebbene di una specularità profondamente ambivalente) nel confronto tra              Dopo avere partecipato individualmente a numerosi progetti artistici in Italia
padre e figlio.

La scrittura attraversa diversi registri d’impasto sonoro, prima     e all’estero, si costituiscono nel 2007 per condividere la loro idea di teatro.
come mescidanza musicale di eterogenei sapori fantalinguistici, poi tramite
                                                                                      Teatro a Molla è oggi accreditata sul territorio italiano come una delle più
la chiave di un leggero accenno dialettale ed infine rinunciando ad ogni sigla        importanti compagnie nel suo genere, sviluppando inoltre collaborazioni a
connotativa per approdare ad un più neutro italiano medio.                            livello internazionale ed esibendosi in Svizzera, Germania, Slovenia, Finlandia.

                                                                                                                            www.cineteatrojolly.com
venerdì 13 novembre 2015 - ore 21:15                                               sabato 28 novembre 2015 - ore 21:15
                                   RECITAL                                                                            ANTIGONE
                                   di e con Paolo Migone                                                              Archetipo ribelle
                                                                                                                      con Simona Selvini
                                   abbonamento CABARET                                                                abbonamento PROSA

                                   Lo spettacolo che il comico offre è “un                                            Una ragazza ai giorni nostri, un’adolescenza
                                   labirinto intricato come la sua mente” fatto                                       vissuta con rabbia e desiderio di ombre che
                                   di surrealismo, malinconismo e risatismo.                                          in fondo a sé racchiude un bisogno enorme
                                   Forte di un’esperienza teatrale di anni,                                           di rispetto per leggi non scritte sui fogli ma
                                   camaleontico, dallo stile visionario, sul palco                                    all’interno dell’animo umano.
ha la capacità di raccontare, attraverso una gestualità essenziale, situazioni       Una ragazza che si ribella all’oppressione del potere incapace di comprendere
e immagini rievocandole con l’ausilio di uno stile di scrittura sobrio e di          la compassione e l’amore, e che non considera neppure la figura della donna.
grande impatto. Paolo Migone usa come filtro la sua comicità corrosiva, la           Un’adolescente ribelle come tutti gli adolescenti che non si riconoscono nel
sua inimitabile mordacità toscana che caratterizza uno stile inconfondibile.         loro tempo, la sola capace di trasgredire un ordine dato dall’alto. “Ho pianto
Il suo argomento preferito è l’eterno gioco fra uomini e donne che, pare,            abbastanza del fatto di essere una ragazza” dice ed è vero.
fornirgli spunti creativi inesauribili, con un occhio sempre attento ai costumi      Sceglie la morte come simbolo di rinascita e crescita per chi rimane. Una
contemporanei, alla realtà del suo tempo. Le sue verità, il suo punto di             donna che guarda oltre ogni coltre che copre l’anima e il libero pensiero
vista passano attraverso il clima surreale che Migone riesce magicamente a           strappa l’ipocrisia con la verità pura ed abbagliante di chi è pulito.
ricreare in ogni sua esibizione.                                                     L’essenza stessa della libertà di essere e di agire. La libertà di cambiare
                                                                                     l’ordine apparentemente semplice del mondo: “Capire? Io non voglio capire.
Paolo Migone, dal 2000 presenza fissa sul palcoscenico di Zelig TV, è                Io sono qui per altro sono qui per dire di no e per morire”.
considerato uno degli autori-attori comici più innovativi del panorama               L’archetipo del coraggio e della ribellione, la radice stessa della donna
nazionale. “La sua fantasia non ha confini e ci sorprende con continue               che non si lascia vivere passivamente, ma vive prendendo su se stessa le
improvvisazioni, corre con l’umorismo come un torrente in piena che                  responsabilità che ogni suo gesto comporta.
percorre la valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti                            Coraggio e amore. Compassione e forza. Carne e sangue. Antigone sabbia e
e quando arriva al mare, il mare non sa più che pesci                                terra, Antigone conchiglia e ossa. E’ una grande forza quella che possiamo
pigliare”.                                                                           sentire nelle parole dei personaggi-archetipi al di là del tempo e dello spazio.

                                                                                                                         www.cineteatrojolly.com
venerdì 11 dicembre 2015 - ore 21:15                                                 domenica 13 dicembre 2015 - ore 17:00
                                  SENSO D’OPPIO                                                                        LA VENDETTA DELLA
                                  con i Senso d’Oppio                                                                  STREGA MORGANA
                                                                                                                       con I Burattini di Mattia
                                  abbonamento CABARET                                                                  abbonamento RAGAZZI

                                   Nel loro show i due attori si destreggiano                                         Sua Maestà Re Francesco ha indetto una
                                   attraverso una serie di brevi scene i cui                                          grande festa per il matrimonio di suo figlio,
                                   fili conduttori sono il ritmo frenetico e la                                       il principe Ottavio, con la principessa Bianca
                                   stupefacente abilità mimica, che si tratti di                                      figlia del re di Terrafelice e a corte sono
                                   un surreale minimusical di due minuti o delle
                                                                                                                      stati invitati tutti i nobili del regno: conti e
                                   bizzarre gesta quotidiane del Sig. Rossi, alter
ego alienato di Pietro, o ancora dell’irriverente artista visuale e visionario       contesse, duchi e duchesse, marchesi e marchese, maghi e fate, tutto sotto
Victor Pizzeno: l’intento è quello di spiazzare il pubblico, sorprenderlo con        la supervisione del Dott. Balanzone. Durante la festa si presenta a corte
un audace e insolito uso del corpo, sincronizzato con i forsennati montaggi          la Strega Morgana che, non essendo stata invitata all’importante evento,
musicali o esibito in coreografie semplici ma di grande impatto scenico. Nei         esige di conferire con il Re. Quest’ultimo però scaccerà da corte la strega,
sessanta minuti di esibizione i Senso d’Oppio fondono i generi e le influenze        spiegandole che non è stata invitata a causa della sua cattiveria e della sua
più disparate, dalle slapstick all’opera lirica, dai protagonisti della commedia     crudeltà. Il gesto scatenerà la rabbia della strega, che rapirà il principe per
italiana alle animazioni da videogame. Ogni spunto viene rielaborato con
                                                                                     vendicarsi. Per salvare Ottavio servirà l’aiuto del nostro eroe Fagiolino che,
sapienza e passione sincera, senza cadere nel peccato di presunzione di
                                                                                     armato del suo bastone, partirà alla ricerca della strega. Riuscirà Fagiolino a
distinguere tra cultura alta e cultura popolare, tra padri autorevoli da
omaggiare ed epigoni da sbeffeggiare: quello che conta è ridere, ogni                liberare il principe?
suggestione è colta per la semplice ma nobile possibilità di divertire. Questo
uno dei loro punti di forza, la capacità, appunto, di indirizzarsi alla platea       Spettacolo della tradizione emiliana “La vendetta della Strega Morgana”
più eterogenea: e non è un caso se tra i fan del duo comico ci sono tanti            si è classificato al primo posto al Premio Nazionale “Le Figure del Futuro
bambini, segno della maturità espressiva che ha portato il loro cabaret ad           2012” di Perugia. Il premio è rivolto alle nuove compagnie del teatro di
un linguaggio universale e ben comprensibile. Pietro Casella e Francesco             figura italiano, con l’intento di promuovere e valorizzare il loro lavoro e con
Lattarulo sono cresciuti con il teatro e il cinema, collaborando strettamente
                                                                                     lo scopo di lanciare esperienze nuove che attingono sia alla tradizione che
col regista torinese Daniele Gaglianone. All’attività drammaturgica hanno
sempre alternato imprevedibili performance di strada, attraverso le quali            alla contemporaneità. La giuria, composta da 10 bambini, ha valutato gli
hanno sviluppato una particolarissima verve comica che consente loro di              spettacoli in gara basandosi su 4 criteri; la qualità dell’allestimento, la qualità
mettere in scena l’assurdità tragicomica di un quotidiano                            delle figure, la qualità delle scenografie e della struttura teatrale e la qualità
dominato dai luoghi comuni, televisivi e non.                                        dell’animazione delle figure e dell’interpretazione.

                                                                                                                           www.cineteatrojolly.com
sabato 9 gennaio 2016 - ore 21:15                                                   venerdì 15 gennaio 2016 - ore 21:15
                                  OMBRE ROSSE                                                                         SENZA RETE
                                  con Marco Cavicchioli                                                               di e con Paolo Casiraghi
                                  testi di Mauro Covacich, Andrea
                                  Schianchi, Massimo Carlotto,
                                  Marcello Fois, Carlo Lucarelli,                                                     abbonamento CABARET
                                  Francesco Piccolo, Roberto Alaimo,
                                  Stefano Benni, Marco Cavicchioli,
                                  Michele Serra, Aldo Nove                                                            In “Senza rete” i migliori personaggi di
                                                                                                                      cabaret di Paolo Casiraghi, a partire da
                                  alla fisarmonica Salvatore Panu
                                                                                                                      Suor Nausicaa, la monaca bergamasca
                                  regia Giampiero Solari                                                              motociclista del Monte Bergamone, una
                                   abbonamento PROSA                                                                  donna dal carattere di ferro, che vive in un
                                                                                                                      convento di suore in pensione, si occupa di
Lo spettacolo nasce da un’idea dell’attore Marco Cavicchioli e del giornalista-
scrittore Andrea Schianchi, che hanno avuto il comune desiderio di portare           tutto, dalla mungitura delle capre alla coibentazione del tetto del campanile
alla luce e mettere in scena le storie tragiche e buffe, divertenti e malinconiche   e, come ama raccontare “con un filo di gomma e una lattina di coca cola
di un secolo di comunismo. Da Lenin a Trotzkij, da Che Guevara a Mao Tze             faccio su un compressore”, riesce ad arrangiarsi con qualsiasi cosa le capiti
Tung, da Gramsci a Stalin, dai gulag alle rivolte studentesche: frammenti            sotto mano, passando per un’interpretazione non canonica di Shakespeare,
di un mondo e di un’ideologia che sembrano essere svaniti in una bolla               scovando i doppi sensi nascosti nei testi dell’autore inglese, fino ad incontrare
di sapone, ma che hanno lasciato sul campo romantici nostalgici. Sotto la
                                                                                     Capitan Futuro, acido eroe spaziale ed il mitico cantante spagnolo Manuel
regia di Giampiero Solari, accompagnati dal dolce suono della fisarmonica
di Salvatore Panu, vedremo rappresentati sul palcoscenico il dramma di               Garcia Chuparosa de la Pierna, affascinante cialtrone con le sue strampalate
Garcia Lorca davanti al plotone di esecuzione; la struggente malinconia di un        canzoni.
anziano compagno che vede cambiare il nome del PCI, la rabbia e la vergogna
che si provano davanti all’instaurazione della dittatura di Pinochet in Cile,        Paolo Casiraghi, bergamasco, classe 1972, esordisce nel 2002 con lo
l’elenco di un personaggio che ha conosciuto tutti i bolscevichi e li racconta       spettacolo teatrale Spoon River, al teatro Filodrammatici di Milano. Forma
così come lui li ricorda. Una satira sul significato di che cosa il comunismo ha
                                                                                     la sua preparazione attoriale alla scuola teatrale di Lecco sotto la direzione
lasciato nell’anima della gente, un viaggio in un universo che sembra essersi
completamente dissolto, ma che ha lasciato grandi cicatrici nel presente.            del maestro Edoardo Borioli. Si distingue generalmente in ruoli drammatici
Un culto tragicomico sulle miserie e gli splendori della più grande utopia del       e con personaggi negativi, ma nel 2007 decide di mettere a frutto la sua
‘900. Cavicchioli porta in scena un amarcord nostalgico e tragico in cui non         vena umoristica e segue il laboratorio Zelig di Pavia e Democomica al Teatro
solo i grandi protagonisti del secolo rosso appaiono nella storia, ma anche le       Franco Parenti. Dal 2008 sbarca a Colorado (Italia 1), con il personaggio di
anonime figure ispirate al blando comunismo nostrano; il lungo monologo              Suor Nausicaa, la monaca bergamasca motociclista, fino all’ edizione autunno
accompagnato dal suadente suono di fisarmonica, schiacciapensieri,
                                                                                     2010. Nell’autunno del 2011 entra a far parte del cast di Zelig Off (Canale
percussioni e monosillabi, svela progressivamente il lungo percorso di
un’illusione che in 150 anni ha guidato vite e pensieri di tanti uomini, volti a     5) con il personaggio di Manuel Garcia Chuparosa de la
costruire un sogno o una ricchezza personale, gli uni sconfitti dall’ideologia       Pierna, consacrato a partire da gennaio 2012 dal palco di
gli altri dalla meschinità.                                                          Zelig Arcimboldi 2012, in prima serata su Canale 5.

                                                                                                                          www.cineteatrojolly.com
domenica 17 gennaio 2016 - ore 17:00                                                  sabato 30 gennaio 2016 - ore 21:15
                                 BURRASCA                                                                              RAPPORTO SU
                                 con Guido Nardin                                                                      “LA BANALITA’ DEL
                                 musiche dal vivo Mr. Banana                                                           MALE”
                                 regia Luca Regina
                                                                                                                       con Sandra Cavallini
                                                                                                                       riduzione scenica Paola Bigatto
                                 abbonamento RAGAZZI                                                                   abbonamento PROSA
                                 Liberamente     ispirato   a   Gian    Burrasca,                                      Lo spettacolo si appoggia sui passi
                                 personaggio monello e irriverente, questo                                             fondamentali de “La banalità del male” di
                                                                                                                       Hannah Arendt, fra le più lucide menti della
                                 spettacolo di clownerie porta in scena Ugo
                                                                                                                       filosofia mondiale del secolo scorso.
                                 Sanchez Jr. alle prese con il mondo della scuola.
                                                                                     Il senso politico, sociale e didattico dell’adattamento teatrale è costituito sia
Ugo riesce a divertirsi anche a scuola ritagliandosi il suo tempo libero, che        dai contenuti storici e filosofici a cui si fa riferimento (gli stadi del criminale
potrebbe essere la ricreazione, o l’ora libera senza insegnante, così come i         piano nazista, la progressiva scansione delle leggi razziali, l’insorgere del
cinque minuti prima della campanella, tutti i momenti d’attesa che diventano         conflitto mondiale, il processo in Gerusalemme), sia dalla consapevolezza
                                                                                     che la capacità di giudizio che ci distoglie dal commettere il male non deriva
per lui l’occasione per giocare con i compagni, ripassare le materie del giorno
                                                                                     da una particolare cultura ma dalla capacità di pensare. Dove questa capacità
a modo suo o corteggiare la compagna di classe. Gian Burrasca è diventato,           è assente, là si trova la banalità del male.
nella lingua italiana, l’appellativo del ragazzo discolo per antonomasia.            “ [...] Eichmann non capì mai quello che stava facendo. E non era uno stupido,
Ugo, sulle sue orme, vuole diventarne il simbolo universale, il monello              era semplicemente senza idee, una cosa molto diversa dalla stupidità.
                                                                                     E proprio quella mancanza di idee lo predisponeva a diventare uno dei
per eccellenza. Lo spettacolo fonde comicità e musica in un’esplosione
                                                                                     maggiori criminali del suo tempo, perché la mancanza di idee, la lontananza
di assurdità, invenzioni, scherzi, giochi e qualsiasi altra cosa che passi per       dalla realtà, possono essere molto più pericolose di tutti quegli istinti malvagi
la testa di Ugo, ma tutto torna, tutto ha una logica dal punto di vista del          che si crede siano innati nell’uomo. È stata questa la lezione del processo di
bambino.                                                                             Gerusalemme.”
La tipica ingenuità infantile, caratteristica essenziale che lo accomuna al          Sandra Cavallini porta in scena l’amara e lucida riflessione della Arendt a
                                                                                     partire dalle vicende storico politiche e di cronaca processuale: rifacendosi
clown, diventa la molla per il divertimento forsennato del personaggio che
                                                                                     al titolo originale dell’opera, evoca e privilegia una dimensione di condivisa
vedendo solo il proprio gioco potrebbe fare danni e creare scompiglio senza          prima stesura ad alta voce, di quel resoconto-reportage del processo ad
rendersene conto.                                                                    Eichmann in Gerusalemme, che divenne poi il noto saggio.

                                                                                                                           www.cineteatrojolly.com
venerdì 12 febbraio 2016 - ore 21:15                                                  sabato 20 febbraio 2016 - ore 21:15
                                   LA SCOPERTA                                                                           MARTY
                                   DELL’ACQUA CALDA                                                                      Spettacolo comico clownesco senza
                                                                                                                         parole per un pubblico adulto.. molto
                                   con I Boiler
                                                                                                                         adulto!
                                                                                                                         di e con Davide Visconti
                                                                                                                         regia Rossella Rapisarda
                                   abbonamento CABARET                                                                   abbonamento PROSA

                                     Lo spettacolo dei Boiler è un meccanismo                                               Alfred e Marty. Come “Lo strano caso del
                                     preciso    che      lascia   grandi       spazi                                        dottor Jekyll e Mr. Hyde”. Il bene e il male.
                                     all’improvvisazione. È un gigantesco                                                   Il bianco e il nero. Un altro strano caso
                                     contenitore in cui la conferenza stampa dei                                            che, in realtà, strano non è. Strano sarebbe
giornalisti più famosi di Zelig si alterna a monologhi e personaggi decisamente        essere uno. Come? Credete di esserne esenti? Siate sinceri. Cosa sono allora
unici. Una serata passata in compagnia di Teddy Malosha, il barman Shine,              quelle vocine che sentite dentro? Quell’istinto irrefrenabile di fuga? E quei
                                                                                       pensieri strani? Quelli che poco si addicono alle persone per bene, quelli che
il Cafone interpretati da Gianni Cinelli e tanti altri momenti cuciti insieme
                                                                                       si zittiscono, si tengono sotto una giacca ben chiusa da bottoni stretti e ben
dalla mano esperta dei conduttori di Zelig Uno e Zelig Off: Davide Paniate             cuciti. Ma, suvvia, se per una volta (una volta soltanto) provassimo a slacciarci
e Federico Basso. “La scoperta dell’acqua calda” è uno show in continua                la giacca per guardare in faccia il nostro mister Hyde? Chi nascondiamo sotto
evoluzione, dove l’unico punto fermo è il divertimento del pubblico.                   i vestiti di tutti i giorni? Sarà la nostra parte nera o, semplicemente, quella
“I Boiler” è un trio comico formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide         più vera?
Paniate. Nel 2010, Federico Basso (presentatore di Zelig Off insieme a Teresa          E’ quello che scopriremo con lo strano caso di Alfred, uomo solo, timido e
Mannino e autore televisivo di Zelig prima serata), Gianni Cinelli (conosciuto         impacciato che si troverà, suo malgrado, per uno strano caso - questo caso
soprattutto per il suo personaggio Ganja man, e successivamente per il                 strano davvero - a sostituire il suo carismatico capo davanti al microfono,
tenente Capuano dei Ris di Parma (Zelig 2010) e non ultimo (Zelig 2012)                per la sua prima vendita in diretta. Alfred, impermeabile ben stirato, alla
per il barista Shine un po’ “shekerato”! e Davide Paniate (monologhista e              vista distinto e serio lavoratore, assunto da sempre alla “Bye Bye Baldness
conduttore dei laboratori artistici settimanali presso il locale storico Zelig         Corporate”, ditta specializzata nel combattere la calvizie con prodotti
Cabaret) dopo aver maturato singolarmente una decennale esperienza                     innovativi e miracolosi, è letteralmente paralizzato da un attacco di panico da
nel campo della comicità italiana, fatta di innumerevoli partecipazioni e              pubblico... Ma se proprio oggi (e solo per oggi, promesso), per uno strano caso
                                                                                       - anche questo strano davvero - cedesse il posto al suo lato oscuro, “Marty”?
conduzioni dei più importanti programmi televisivi italiani decidono, come
                                                                                       E se questi gli rivoluzionasse la vita? E se Marty fosse stufo di una vita ai
naturalmente attratti, di fondersi in un esempio di comicità a 360 gradi. Nel          margini senza emozioni e senza amore? Se per una volta volesse strappare..
2010 a Zelig Off i Boiler presentano lo sketch dei “finti” giornalisti: i tre seduti   cioè, volevo dire... cogliere il cuore di quella donna tanto desiderata nei sogni
tra il pubblico come inverosimili redattori di improbabili testate, trasformano        più timidi e segreti? Che cosa sarà capace di fare per colmare anni di noiosa
la situazione come se si stesse assistendo ad una vera e propria conferenza            solitudine? Siate pronti a tutto: i “Marty” non sono certo maestri di galateo
stampa. Le domande, davvero fulminanti, sono il risultato                              e romanticismo... Ma questi sono dettagli. C’è in palio la felicità. E non è cosa
della loro geniale e singolare comicità.                                               da poco.

                                                                                                                            www.cineteatrojolly.com
domenica 21 febbraio 2016 - ore 17:00                                                     venerdì 4 marzo 2016 - ore 21:15
                                    IL MIO AMICO MOSTRO                                                                       THE MILF ONE
                                    con Davide Visconti                                                                       Sogno di una notte di mezza età
                                    regia Fabrizio Visconti                                                                   di e con Debora Villa

                                    abbonamento RAGAZZI                                                                       abbonamento CABARET
                                     Lui è Mostry. Nato, preparato, allenato per                                             Cosa succede ad una donna quando
                                     fare paura. Come qualunque mostro. E come                                               raggiunge i nannaranannannanni?
                                     qualunque mostro, il suo pubblico ideale è
                                                                                                                             Cambia. Ma il cambiamento fisico, umorale,
                                     quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli,
                                     quando ancora la ragione non li aiuta troppo                                            psicologico, non è graduale come è stato
                                     a difendersi dalle paure. Oggi per Mostry è il                                          fino ad ora e come giustamente deve essere.
                                     primo giorno di lavoro, è il primo show. Per la                                         NO. Fidatevi esiste un punto di svolta (detto
prima volta si esibirà davanti a un pubblico. Non vuole essere secondo a nessun            simpaticamente: punto di non ritorno) nel quale vi ritrovate catapultate
mostro lo abbia preceduto, e ha con sé tutto il suo campionario di strumenti
                                                                                           senza neanche avere avuto il tempo di dire: “Xanax”.
terrificanti: maschere, suoni, luci, colori, parole, azioni, atmosfere, suggestioni…
non ha dimenticato nulla. Sarà un’esibizione memorabile la sua. Mostry sogna:              Il corpo cede, la memoria vacilla, l’umore è come quello di Smigol quando
sogna il grido dei bambini, le manine che si stringono, gli occhietti che diventano        gli rubano l’anello e questo quando siete in buona. Quando siete in versione
lucidi, le vocine che si fanno rauche… Ma con i sogni arriva anche la paura…               negativa siete delle infoiate sessuali così prepotenti che l’esorcista al vostro
come la paura? Mostry è il più mostro dei mostri! Cosa c’entra la paura? Sì, ma se         cospetto sembra un catechista. Il peggio è che a livello psicologico: diventate
non grideranno? Se non si stringeranno uno all’altro per sentirsi un po’ più forti?        delle rocce. Non nel senso che vi sgretolate, no siete delle furie. Sapete chi
Se non si faranno piccoli piccolissimi nelle poltroncine come per sparire? Se lui
non farà paura, sua mamma si arrabbierà e lo punirà, proprio lei che ha sempre             siete, cosa volete, cosa NON volete e tutte le piccole e grandi insicurezze
fatto tanti sogni su di lui…che fosse il più grande, il migliore, il più terrificante di   che vi hanno accompagnate fino ad ora svaniscono. Finalmente capite che
tutti i mostri... E così Mostry scopre cosa è davvero la paura, quella più grande,         una donna senza uomo non è sola ma libera. Tranquille, siamo donne! Nel
quella di tutti, quella che ti accompagna sempre. La paura di non essere adatto,           giro di una settimana avrete almeno una ventina di nuove paranoie che non
di deludere le aspettative, di non essere all’altezza, di essere come invisibile… in       saprete come gestire, ripiomberete nell’atavica insicurezza e vi innamorerete
una parola: solo. Ma forse Mostry sta per scoprire una cosa ancora più importante          dell’ennesimo pirla che vale una cicca... masticata... da un troll... con l’alitosi.
sulla paura: che l’unico modo per uscirne è affrontarla con tutta la forza che
ha, guardarla in faccia da vicino e magari scoprirla diversa da come credeva...            Allora forse è bene iniziare a fare terapia, magari di gruppo, magari ridendoci
insomma imparerà anche lui che forse certi mostri, se li guardi bene bene,                 su. Io la faccio: funziona.
non sono poi così brutti come sembrano… così come quei bambini dovranno                    Debora ci presenta uno spettacolo stand up un po’ diverso dal solito.
guardare lui, per ritrovarsi poi più forti, un po’ meno spaventati, un po’ più uguali      Monologhi comici e canzoni demenziali.
nel coraggio, un po’ meno soli. E allora accendete tutte le luci sul palco, preparate
le manine per stringervi, gli occhietti per piangere, le vocine per gridare… sarà          Debora ci tiene a precisare che le agghiaccianti canzoni sono state scritte
uno spettacolo terrificante, spaventoso, di cui non vi dimenticherete mai… di cui          insieme agli amici e Maestri: Savino Cesario e Carlo Fava. Per lamentele
da domani riderete per tutta la vita!                                                      rivolgersi a loro.

                                                                                                                                 www.cineteatrojolly.com
sabato 12 marzo 2016 - ore 21:15                                                       sabato 2 aprile 2016 - ore 21:15
                                  VENETI FAIR                                                                            IAGO VA VELOCE
                                  di e con Marta Dalla Via                                                               con Dario Criserà e Gloria Varini
                                  regia Angela Malfitano                                                                 regia Riccardo Marchesini

                                  abbonamento PROSA
                                  C’è una specie di vuoto, sono tutti ubriachi,                                           Quanto è attuale il dramma che Shakespeare
                                  funziona tutto.                                                                         racconta in Otello, la vicenda del moro di
                                  Io non ho paura della città. Ho paura del piccolo                                       Venezia che uccide l’amata sposa Desdemona
                                  villaggio di provincia. Ho paura del paesello,                                          per via di un ingiustificato eccesso di gelosia.
                                  dove la gente si trova al bar, dove si muore di                                         Soltanto nel nostro paese, circa ogni tre
                                  Biancosarti, dove tutti ti somigliano perché                                            giorni, una donna muore per mano del
sono tutti tuoi parenti, dove “quelo là non ga voja de lavorare”, dove si fanno le    proprio partner. E’ un dato che ci inquieta e che ci ha spinto ad affrontare
cose “di una volta” “come una volta”. Dove “Che bravo quelo saluda sempre” e          questo testo, nella speranza di trovare fra le parole di Shakespeare la risposta
poi è Pietro Maso o Felice Maniero. Ho paura perché vivo in un luogo comune.          ad un fenomeno che è una piaga sociale ormai radicata nel tempo e nella
Benvenuti alla fiera della Venetità. Signori venghino... venghino signore! Il nord    cultura della nostra società.
è così diverso dal sud? Forse al nord non si evadono le tasse? Forse al nord non      Affrontiamo questo allestimento con gli obiettivi del precedente Amleto,
ci sono “amici” o parenti pronti a dare una spintarella? Forse al nord non si paga    accompagnare gli spettatori e soprattutto i ragazzi nell’opera shakespeariana
il pizzo? Non si lavora in nero? Venghino signori ad interrogarsi sul concetto di     sottolineandone l’inquietante attualità, la forza dei sentimenti, la vivacità
appartenenza... ridendoci su.                                                         delle emozioni, ma anche la modernità dell’intreccio che rende la vicenda
Marta Dalla Via inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo          narrata in Otello (un semplice episodio di cronaca nera), un thriller incalzante,
Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano, Francesca Mazza, incontrati durante          un noir in cui gli stati d’animo e le sensazioni dei protagonisti sono al centro
i laboratori organizzati dal CIMES (centro interfacoltà Musica e Spettacolo di        della vicenda.
Bologna). Si laurea nel 2003 al Dams di Bologna. Scrive e mette in scena “Veneti      Quanto male possono generare le nostre insicurezze, i nostri dubbi e la facilità
fair” (2010) con la regia di Angela Malfitano debutto al Napoli Fringe Festival       di giudizio? Quanto possono essere pericolose le maldicenze, l’arrivismo e la
2010. E’ tra i sei giovani autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il       sete di potere? Da questo punto di vista l’opera di Shakespeare è veramente
percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Indipendent Drama) di Brescia,              senza tempo.
vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Prosegue la sua formazione come
                                                                                      Nel nostro Otello si riflette, si soffre, ma com’è nostra consuetudine si ride e
attrice/autrice partecipando al progetto “Costruire Cultura” dove incontra e
                                                                                      si sorride soprattutto della stupidità degli uomini, in questo caso non intesi
lavora con Babilonia Teatri e Mariagrazia Mandruzzato. Nel 2012 e 2013 è in tour
                                                                                      come genere umano, ma come individui di sesso maschile.
con “Oh Patria Mia” di e con Corrado Augias. Nell’estate 2014 è tra i selezionati
della Biennale College dove partecipa al seminario di drammaturgia condotto da
Mark Ravenhill.                                                                                                                                    Riccardo Marchesini

                                                                                                                            www.cineteatrojolly.com
venerdì 8 aprile 2016 - ore 21:15                                                     Primavera 2016 - Data da definire
                                  L’AMORE E’ UN                                                                         L’AVARO
                                  GAMBERO                                                                               con i ragazzi del laboratorio
                                  di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio                                                        Officine Teatrali 2015-2016
                                  con Riccardo Rossi                                                                    regia Dario Criserà

                                  abbonamento CABARET

                                   Senza amore non si vive. Siamo tutti                                                Ispirato all’Aulularia di Plauto, l’Avaro è
                                   d’accordo. Non esiste una persona al mondo                                          una delle opere più famose di Molière e il
                                   senza un amore da raccontare, che sia stato                                         protagonista della commedia, Arpagone, è
                                   il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha                                       la personificazione stessa della taccagneria.
fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per       Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di
sempre nei nostri cuori perché ci abbiamo investito la parte più vera di noi,         essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie ma soprattutto
quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra   all’aridità di cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua
tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo nuovo spettacolo ci “spiega” i trucchi per        cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non
affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure     esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime,
che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso!                            continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari.

Tutte le esperienze che abbiamo passato e che ci accomunano nelle storie
                                                                                      Questa rilettura prende spunto anche da un testo poco rappresentato
d’amore sono legate dal fil-rouge dell’esperienza: la prima dichiarazione,
                                                                                      dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, di cui il protagonista
la telefonata che non arriva, la prima seduzione vera, da adulti, la prima
                                                                                      è lo stesso Molière, un’opera che mostra ciò che avviene dietro le quinte
convivenza, gli inevitabili “tradimenti”, le vendette e il primo matrimonio
                                                                                      e la dicotomia uomo/attore, che fa nascere un’istintiva relazione e una
cui spesso ne segue un altro, il secondo, quello vero! E solo l’esperienza del
                                                                                      complicità con il pubblico, portato così a contatto con la parte più segreta
passato, ripercorrendo tutto a marcia indietro, come farebbe appunto un
                                                                                      della rappresentazione Teatrale.
gambero, ci fa capire come l’amore vero è quello che si ricorda, quello che “ti
ritorna in mente” l’unico che ancora ci fa tremare la voce e brillare gli occhi.
                                                                                      Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la
Con la consueta elegante ironia che lo contraddistingue, Riccardo Rossi stila         quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano,
il suo personale e imperdibile manuale d’amore. Perché senza amore non si             restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli
vive. Senza questo show nemmeno!                                                      spettatori in sala e alle loro emozioni.

                                                                                                                            www.cineteatrojolly.com
laboratori di recitazione                                                                  sconti e promozioni
condotti da Dario Criserà
L’Associazione Culturale Eclissidilana, con i suoi laboratori teatrali, è impegnata
                                                                                                                                             Presenta il tuo
da anni nella formazione fuori e dentro la Scuola. Lo scopo dei laboratori è
accrescere la capacità dei ragazzi di comunicare e di socializzare, con una                                                              abbonamento Teatro
particolare attenzione alle emozioni che, attraverso questo tipo di esperienza,                                                            Jolly in un qualsiasi
riescono a vivere e trasmettere.
I laboratori non si esauriscono con la sola messa in scena di uno spettacolo, ma                                                         giorno di spettacolo e
riguardano anche, e soprattutto, l’iter dei processi che conducono alle forme                                                             riceverai uno sconto
rappresentative della realtà. Il progetto “Officine Teatrali” avvicina tra loro i
ragazzi in uno spazio comunicativo adatto ad attivare forme di scambio culturale,
                                                                                                                                            del 12% sulla tua
intellettuale, umano e di rispetto dell’altro, individuando proprio nello “spazio                                                             consumazione
teatro” un luogo di aggregazione e di crescita.

laboratorio 11-13 anni
Il laboratorio Officine Teatrali 11-13 Anni, giunto all’undicesima edizione, è rivolto
ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni (scuola media) ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore,
da lunedì 17 ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i lunedì
dalle ore 14:00 alle 16:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e
il Laboratorio si concluderà con una messa in scena pubblica.
50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale.                       Presenta il tuo abbonamento Teatro Jolly
                                                                                                   in un qualsiasi giorno di spettacolo e riceverai
Prima lezione lunedì 17 ottobre 2015 ore 14:00 Cinema Teatro Jolly
Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme.
                                                                                                   uno sconto del 15% sull’acquisto dei tuoi libri
                                                                                            Libreria Atlantide - via Mazzini 93, Castel San Pietro Terme
Costo dell’intero laboratorio 45 €

laboratorio Officine teatrali
Il laboratorio Officine Teatrali - Lions Club CSPT, giunto alla decima edizione, è                 Presenta alla biglietteria del Cinema Jolly
rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 20 anni ed è suddiviso in 25 incontri di 2 ore, dal 18                    il tuo abbonamento Teatro Jolly
ottobre 2015 a maggio 2016. Gli incontri si svolgeranno tutti i martedì dalle ore 18:00                 o la tessera associativa Eclissidilana
alle 20:00 presso il Cinema Teatro Jolly di Castel San Pietro Terme e il Laboratorio si      pagherai il biglietto ridotto, tutti i giorni e per tutti i film
concluderà con una messa in scena pubblica.
50 ore di lezione, 25 incontri, 15 i posti disponibili, 1 lo spettacolo finale.
Prima lezione martedì 18 ottobre 2015 ore 18:00 Cinema Teatro Jolly
Via Matteotti 99, Castel San Pietro Terme.
Costo dell’intero laboratorio 45 €

                                                                                                                          www.cineteatrojolly.com
Castel San Pietro Terme

 P.zza Galvani, 3 Castel San Pietro - Tel 051.943865

                                                       e c- l i s s i d- io lf fai c inn eat e a t r a l i

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                          san pietro
                           terme
Cinema Teatro Jolly - Via Matteotti, 99 - Castel San Pietro Terme
Teatro 333 94 34 148 - info@eclissidilana.it - www.cineteatrojolly.com
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