CSV FC - Assiprov martedì, 11 febbraio 2020

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                                                  martedì, 11 febbraio 2020

Prime Pagine

 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                      4
 Prima pagina del 11/02/2020

 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                            5
 Prima pagina del 11/02/2020
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                           6
 Prima pagina del 11/02/2020

ambiente e protezione civile

 10/02/2020   Cesena Today                                                                                7
 Legambiente: "Diamo un taglio all' usa e getta nelle mense e nelle sagre"
 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41                                            8
 Richiesta di contributi per i danni da maltempo di maggio e novembre
 10/02/2020   Forli Today                                                                                 9
 "Diamo un taglio all' usa e getta", Legambiente scrive ai Comuni

csv e scenario locale

 10/02/2020   Cesena Today                                                                               11
 Nuovo corso per imparare la Lingua dei segni: si cercano adesioni
 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                            12
 "Sulle rotte di Ulisse" con Alessandro Merci
 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                            13
 Giornata di raccolta del farmaco Mobilitata anche la Round Table 6 Forlì

 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                            14
 Premio ai Romiti per la Lotteria della solidarietà

 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39                                           15
 Corso per apprendere la lingua dei segni

 11/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 40                                           16
 Le erbe della Romagna contadina
 10/02/2020   Forli Today                                                                                17
 All' Auser di Forlimpopoli una serata dedicata alla riscoperta di musiche e di balli della tradizione
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 41                                                18
 «L' emergenza di Chernobyl non è ancora finita»
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 43                                                20
 Tutti a lezione della lingua dei segni
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 43                                                21
 L' opera di Tellarini oggi in Sala Alessandri
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 46                                                22
 Un corso per leggere le fiabe ai bambini
 11/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 69                                                23
 «Difenderò l' europeo anche per Longiano»
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11/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 21                                      24
 Calcio vietato in oratorio Il patron del Palermo si schiera coi sacerdoti

 11/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44                                      25
 Informazione turistica, il bando

volontariato

 11/02/2020    Avvenire Pagina 10                                                              26
 Csv, oltre 18mila studenti e 1.800 istituti coinvolti
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 5                                                    27
 Aspiranti volontari, una scuola per formarsi
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 7                                  EMANUELE ROSSI*   28
 COME CAMBIA IL VOLONTARIATO E L'ESEMPIO DI ELETTA MARTINI
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 12                                                   30
 Non profit e sfide digitali
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 15                                                   31
 Alleanza profit e non profit nei «Cantieri ViceVersa»
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 16                                  PAOLA D' AMICO   32
 Il volontariato inizia in classe
 11/02/2020    Corriere della Sera Pagina 16                                     ORSOLA RIVA   34
 Se la scuola diventa una palestra di democrazia

 11/02/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                           36
 Le soluzioni attraverso l' ascolto
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[ § 1 § ]

            martedì 11 febbraio 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     martedì 11 febbraio 2020
                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     martedì 11 febbraio 2020
                                  Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 5 4 0 1 9 8 6 § ]

                          lunedì 10 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Legambiente: "Diamo un taglio all' usa e getta nelle mense e nelle sagre"
                          Obiettivo quello di attivare già dal 2020 soluzioni alternative per liberare la regione dall' usa e getta, nelle mense e,
                          soprattutto, in occasione di feste ed eventi ricreativi stagionali

                          Diamo un taglio all' usa e getta, Legambiente scrive ai Comuni dell' Emilia-
                          Romagna "Nel 2020 abbandonare le stoviglie monouso nelle mense
                          scolastiche e in occasione di feste e sagre" Stoviglioteche, lavapiatti mobili,
                          ecofeste: tante le buone pratiche già in atto da cui prendere esempio
                          Sostituire piatti, bicchieri e posate monouso con materiale riutilizzabile,
                          questo l' invito che Legambiente ha rivolto ai Comuni dell' Emilia-Romagna
                          nella lettera mandata a Sindaci e Assessori all' Ambiente. Obiettivo quello di
                          attivare già dal 2020 soluzioni alternative per liberare la regione dall' usa e
                          getta, nelle mense e, soprattutto, in occasione di feste ed eventi ricreativi
                          stagionali, sfruttando le risorse disponibili del bando di finanziamento Atersir.
                          Come dimostra l' analisi di contesto effettuata da Legambiente, le sagre e le
                          feste all' aperto sono una tradizione consolidata in quasi tutti i 328 comuni
                          della Regione, con migliaia gli eventi ogni anno e milioni di coperti. Attraverso
                          la raccolta dati di Comuni Ricicloni, l' associazione ha stimato che solo il 28%
                          circa dei Comuni ha organizzato almeno una festa o sagra "riutilizzabile", con
                          177 eventi senza l' utilizzo dell' usa e getta censiti in regione nel 2018. Pur
                          non esistendo dati precisi al riguardo, rimane una situazione dove l' usa e getta è ancora preponderante, poiché sono
                          tendenzialmente solo le feste più grandi e strutturate ad essere dotate di lavastoviglie. Meglio la situazione delle
                          mense scolastiche nei capoluoghi, mentre nei centri minori di Legambiente mostrava il 24% delle amministrazioni
                          dichiarare di avere mense con l' utilizzo di solo stoviglie usa e getta. "L' abbandono delle plastiche usa e getta è
                          previsto dalle direttive UE a partire dal 2021, ma la strada da seguire è ancora poco definita - dichiara Legambiente
                          Emilia-Romagna - in questa fase si verifica purtroppo il fenomeno della sostituzione delle stoviglie in plastica con
                          quelle compostabili, che presentano però alcune criticità nella fase gestionale negli impianti di compostaggio. Per
                          questi motivi intraprendere una politica di "prevenzione" e percorrere la soluzione di sostituzione del monouso con
                          stoviglie e bicchieri riutilizzabili rappresenta una strategia vincente". Diverse le buone pratiche che Legambiente ha
                          riportato nella scheda tecnica destinata ai Comuni, a testimonianza del fatto che le soluzioni alternative esistono e
                          sono attuabili, ricordando le diverse esperienze virtuose di Ecofeste intraprese sia da Province che dalla Regione,
                          con l' attivazione di lavastoviglie e materiali riutilizzabili. Un' opzione suggerita è quella delle attrezzature condivise,
                          acquistate dal Comune e messe a disposizione su richiesta.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 7
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[ § 1 5 4 0 1 9 9 8 § ]

                          martedì 11 febbraio 2020
                          Pagina 41

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Richiesta di contributi per i danni da maltempo di maggio e novembre

                          VALLE SAVIO Entro il 2 marzo privati e attività produttive possono presentare
                          domanda di contributo alla Regione Emilia-Romagna per i danni causati dal
                          maltempo nel maggio e nel novembre 2019. Per il Comune di Bagno di
                          Romagna, comunica il sindaco Marco Baccini, lamodulisticaè disponibile sul
                          sito www.comune.bagnodiromagna.fc.it o al settore lavori e servizi pubblici, in
                          Largo del Comune (info: 0543 900408 -0543 900421). I modulipotranno essere
                          presentati allo Sportello Facile, in via Verdi 4, oppure per posta elettronica
                          certificata (obbligatorio per le attività economiche). Per Mercato Saraceno i
                          moduli si possono ritirare al settore sviluppo e gestione del territorio e vanno
                          presentati all' ufficio protocollo amano (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12,
                          martedì e giovedì anche dalle 14 alle 17) o per posta elettronica certificata
                          (obbligatoria per le attività economiche). Per Verghereto i moduli si possono
                          scaricare dai link sul sito dell' Unione dei Comuni (www.unionevallesavio.it) e
                          devono essere consegnati agli uffici dell' Unione dei Comuni a Cesena o a San
                          Piero (in via Verdi 4, dal lunedì alvenerdì dalle 9 alle 13 e martedì e giovedì anche
                          dalle 15 alle 17) a mano o per posta elettronica (obbligatoria per le attività
                          economiche). Informazioni all' ufficio gestione associata protezione civile dell' Unione (0547 603511 - 12 - 14 o
                          protezionecivile@unionevallesavio.it).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 8
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[ § 1 5 4 0 1 9 8 5 § ]

                          lunedì 10 febbraio 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          "Diamo un taglio all' usa e getta", Legambiente scrive ai Comuni
                          Questo l' invito che Legambiente ha rivolto ai Comuni dell' Emilia-Romagna nella lettera mandata a sindaci e
                          assessori all' Ambiente

                          Un invito nel 2020 ad "abbandonare le stoviglie monouso nelle mense
                          scolastiche e in occasione di feste e sagre". "Stoviglioteche, lavapiatti mobili,
                          ecofeste: tante le buone pratiche già in atto da cui prendere esempio.
                          Sostituire piatti, bicchieri e posate monouso con materiale riutilizzabile".
                          Questo l' invito che Legambiente ha rivolto ai Comuni dell' Emilia-Romagna
                          nella lettera mandata a sindaci e assessori all' Ambiente. "Obiettivo quello di
                          attivare già dal 2020 soluzioni alternative per liberare la regione dall' usa e
                          getta, nelle mense e, soprattutto, in occasione di feste ed eventi ricreativi
                          stagionali, sfruttando le risorse disponibili del bando di finanziamento Atersir",
                          spiegano gli ambientalisti. Legambiente ha effettuato un' analisi di contesto,
                          ricordando come "le sagre e le feste all' aperto sono una tradizione
                          consolidata in quasi tutti i 328 comuni della Regione, con migliaia gli eventi
                          ogni anno e milioni di coperti". Attraverso la raccolta dati di Comuni Ricicloni,
                          l' associazione ha stimato che solo il 28% circa dei Comuni ha organizzato
                          almeno una festa/sagra «riutilizzabile», con 177 eventi senza l' utilizzo dell'
                          usa e getta censiti in regione nel 2018. Pur non esistendo dati precisi al
                          riguardo, rimane una situazione dove l' usa e getta è ancora preponderante, poiché sono tendenzialmente solo le
                          feste più grandi e strutturate ad essere dotate di lavastoviglie. Meglio la situazione delle mense scolastiche nei
                          capoluoghi, mentre nei centri minori di Legambiente mostrava il 24% delle amministrazioni dichiarare di avere mense
                          con l' utilizzo di solo stoviglie usa e getta. "L' abbandono delle plastiche usa e getta è previsto dalle direttive UE a
                          partire dal 2021, ma la strada da seguire è ancora poco definita - dichiara Legambiente Emilia-Romagna - in questa
                          fase si verifica purtroppo il fenomeno della sostituzione delle stoviglie in plastica con quelle compostabili, che
                          presentano però alcune criticità nella fase gestionale negli impianti di compostaggio. Per questi motivi intraprendere
                          una politica di "prevenzione" e percorrere la soluzione di sostituzione del monouso con stoviglie e bicchieri
                          riutilizzabili rappresenta una strategia vincente". Diverse le buone pratiche che Legambiente ha riportato nella
                          scheda tecnica destinata ai Comuni, "a testimonianza del fatto che le soluzioni alternative esistono e sono attuabili,
                          ricordando le diverse esperienze virtuose di Ecofeste intraprese sia da Province che dalla Regione, con l' attivazione
                          di lavastoviglie e materiali riutilizzabili". Un' opzione suggerita è quella delle attrezzature condivise, acquistate dal
                          Comune e messe a disposizione su richiesta. Esperienze simili sono già in atto nella stoviglioteca di Nonantola, in
                          cui sono le stoviglie a spostarsi e quella del circolo di Legambiente L' Arboreto a Bologna che sta avviando un
                          servizio di stoviglioteca, all' interno del progetto "Ecco - Economie Circolari di Comunità", rivolto a privati,
                          associazioni

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
CSV FC - Assiprov martedì, 11 febbraio 2020
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                          lunedì 10 febbraio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          ed aziende. Altro esempio virtuoso quello di Piacenza, dove Legambiente e Ato già 15 anni fa hanno pensato il
                          primo kit per le feste e la lavapiatti mobile a noleggio, e l' esperienza simile di Legambiente Basilicata, pensata però
                          per eventi di grossa portata e in grado di spostarsi e servire feste di alcune migliaia di coperti. Nella lettera l'
                          associazione cita, inoltre, l' esperienza promossa dall' Ascom di Ferrara e Fipe col progetto LessGlass, che ha messo
                          in rete vari locali del centro storico e ha visto la diffusione di ecobicchieri in polipropilene che vengono consegnati ai
                          clienti a fronte di una cauzione simbolica, che viene poi restituita nel momento in cui il bicchiere viene riconsegnato
                          in uno dei punti vendita aderenti della città. Modello adottato anche durante la rassegna musicale "Botanique" di
                          Bologna, che la scorsa estate ha sostituito i bicchieri usa e getta con soli bicchieri lavabili per tutta la durata del
                          festival. Numerose anche le esperienze che si stanno concretizzando in ambito degli stabilimenti balneari della
                          costa. Legambiente fa presente ai Comuni che per favorire la transizione potrebbe essere certamente utile utilizzare
                          la leva fiscale, favorendo le utenze e le feste che decidono di abbandonare l' usa e getta agendo ad esempio sulle
                          tasse comunali per concessione spazi pubblici, oppure sulle tariffe rifiuti. Da tenere in considerazione in particolare
                          la possibilità di partecipare al bando Atersir cui possono aderire Comuni (o loro unioni) e Aziende pubbliche, uno
                          strumento utile per finanziare le politiche in questione e ulteriori risorse previste dalla Regione mediante un bando
                          funzionale alla prevenzione rifiuti previsto entro fine anno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          lunedì 10 febbraio 2020

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                                                                               csv e scenario locale

                          Nuovo corso per imparare la Lingua dei segni: si cercano adesioni
                          Si tratta di un appuntamento molto atteso dal territorio provinciale considerato il grande successo raccolto nelle
                          scorse edizioni

                          Ai nastri di partenza un nuovo Corso di lingua dei segni italiana (Lis) di primo
                          livello organizzato dall' Ente nazionale sordi onlus sezione provinciale di Forlì-
                          Cesena. Le lezioni, che si terranno a partire da marzo nella sede Ens di Forlì-
                          Cesena (Via Cervese 4303, Villa Calabra di Cesena), saranno indirizzate a tutti
                          coloro che sono interessati ad apprendere la Lis per interesse personale o
                          perché, operando nel settore scolastico, pubblico, di servizi al cittadino, si
                          trovano a dover comunicare con persone sorde. Si tratta di un appuntamento
                          molto atteso dal territorio provinciale considerato il grande successo
                          raccolto nelle scorse edizioni. L' iniziativa ha il sostegno dei Servizi Sociali
                          dell' Unione Valle Savio. Per tutte le informazioni e per iscriversi contattare il
                          3665960947 o scrivere una mail a forli@ens.it.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 11
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          FORO BOARIO

                          "Sulle rotte di Ulisse" con Alessandro Merci

                          Domani alle 16, nella sala assemblee del Foro Boario, in piazzale Foro Boario, 7,
                          Alessandro Merci terrà una conferenza dal titolo "Sulle rotte di Ulisse". L'
                          incontro è promosso dall' Auser. Ingresso libero.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Giornata di raccolta del farmaco Mobilitata anche la Round Table 6 Forlì

                          I soci della Round Table 6 Forlì, club service nato in città nel 1966 e che riunisce
                          giovani imprenditori e professionisti fino ai q ua ra n t'anni, hanno sostenuto
                          sabato scorso la 20ª Giornata di raccoltadel farmaco,proseguita fino a ieri. I
                          soci della Round Table 6 hanno aiutato la raccolta benefica, dal mattino fino al
                          pomeriggio, alla farmacia comunale che si trova all'Iper Punta di Ferro. Grazie
                          alla generosità dei clienti della farmacia, sono stati numerosi i medicinali
                          raccolti per chi si trova in situazioni di grave disagio economico. I farmaci
                          saranno direttamente consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali
                          convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Nellagiornata di
                          mobilitazione dello scorso anno, in tutta Italia sono stati 421.904 le confezioni
                          di medicinali raccolte. Il tutto per aiutare, complessivamente, oltre 468.000
                          persone in difficoltà economica a curarsi. Diverse sono le farmacie che, anche
                          quest'anno, a Forlì hanno aderito all'iniziativa. © RI PRODUZION E R ISERVATA

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          Premio ai Romiti per la Lotteria della solidarietà

                          Caccia al fortunato vincitore del primo premio della L o t t er i a della solidarietà
                          promossa dall'associazione Amici di don Dario, Consorzio solidarietà sociale e
                          Assiprov. Il biglietto vincente numero 25433, che ha diritto a un buono da 1.500
                          euro all'Agenzia viaggio Fortuna, è stato venduto dai ragazzi della parrocchia
                          dei Romiti il 26 dicembre 2019durante l'intervallo del concerto di Natale,
                          organizzato dalla parrocchia Santa Maria del Voto e dal comitato di quartiere
                          dei Romiti, andato in scena al palazzettodellosport deiRomiti.Il premio non è
                          ancora stato reclamatoequindi chiavessepartecipato al concerto e acquistato il
                          biglietto in quella occasione può verificare di non essere il possessore del
                          tagliando vincente.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Corso per apprendere la lingua dei segni

                          CESENA Ai nastri di partenza un nuovo corso di lingua dei segni italiana di primo
                          livello. Lo organizza la sezione provinciale dell' Ente nazionale sordi onlus. Le
                          lezioni, che si terranno a partire da marzo nella sede Ens di Forlì -Cesena, in via
                          Cervese 4303, a Villa Calabra, saranno indiriz zate a tutti coloro che sono
                          interessati ad apprendere la Lis per interesse personale o perché, operando nel
                          settore scolastico, pubblico, di servizi al cittadino, si trovano a dover
                          comunicare con persone sorde. Si tratta di un appuntamento molto atteso, che
                          nelle scorse edizioni ha riscosso un grande successo. L' iniziativa ha il
                          sostegno dei Servizi Sociali dell' Unione Valle Savio. Per tutte le informazioni e
                          per iscriversi, telefonare al numero 366-5960947 o scrivere una mail a
                          forli@ens.it.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          AUSER

                          Le erbe della Romagna contadina

                          Oggi alle 15,15 alla sala polivalente Oscar Alessandri, invia Mura Valzania 22,
                          incontro con la presentazione del libro "Agli Erbi dla Rumagna Cuntadena" di
                          Stefano Tellarini. Al termine buffet offerto da Auser Cesena.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          lunedì 10 febbraio 2020

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                                                                              csv e scenario locale

                          All' Auser di Forlimpopoli una serata dedicata alla riscoperta di musiche e di balli della
                          tradizione

                          Mercoledì 12 febbraio, alle ore 20.45, nella sede dell' Auser, Via Ho Chi Min 28
                          (adiacente al Supermercato Conad Giardino), Forlimpopoli, organizzata dalla
                          locale Proloco, in collaborazione con l' Auser, centro operativo di
                          Forlimpopoli, e con l' Associazione "Istituto Friedrich Schürr", si svolgerà una
                          serata dal titolo "Il ballo: una passione dei romagnoli". Nell' occasione
                          interverranno Gabriele Zelli e il Gruppo Balli Popolari Auser Cesena che
                          presenteranno "Dai balli staccati al ballo liscio". Coordinerà la serata
                          Radames Garoia. Al pubblico presente verrà proposto un tuffo nel passato
                          alla riscoperta di musiche e di balli della tradizione popolare romagnola per
                          ricordare il ricco patrimonio culturale della nostra terra e condividere con i
                          partecipanti un' esperienza di approfondimento culturale e, insieme, di
                          divertimento. Il gruppo cesenate proporrà una carrellata di balli della
                          tradizione popolare della nostra Regione a cominciare da manfrine, saltarelli,
                          trescone e bergamasco, i cosiddetti "balli staccati" dove i danzatori si
                          mantengono a distanza, senza abbracciarsi, per concludere con valzer, polca,
                          mazurka, la consuetudine popolare che appassionò la Romagna intera a
                          partire da fine Ottocento. Al termine un momento conviviale. Ingresso libero e gratuito. L' incontro fa parte dell'
                          iniziativa "Al seri de dialet e dal robi ad Rumagna", che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlimpopoli. Attendere
                          un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          L' associazione Piccolo Mondo

                          «L' emergenza di Chernobyl non è ancora finita»
                          Dal 1995 la onlus cesenate organizza l' accoglienza in città per i bambini in arrivo dalla Bielorussia

                          Senza genitori, con un triste passato alle piccole spalle e il diritto di
                          recuperare il sorriso per trascorrere un' infanzia felice. Sono i bambini
                          della Bielorussia, che dal 1996 vengono accolti anche nella nostra
                          provincia grazie alla onlus Piccolo Mondo, fondata e presieduta da
                          Raffaella Candoli (nella foto), che domani terrà un incontro informativo a
                          San Giorgio alle 20,30 nella sede del quartiere Cervese Nord (via Fratelli
                          Latini, 3). Raffaella Candoli, perché proprio la Bielorussia? «Perché è
                          un Paese che è stato duramente colpito dal disastro nucleare di
                          Chernobyl (in Ucraina, ma a 16 km dal confine, ndr) avvenuto nel 1986.
                          Sono tante le aree contaminate e per via genetica continuano a
                          svilupparsi malattie. Inoltre, c' è una piaga meno evidente come l'
                          alcolismo, che genera orfani sociali. I piccoli sono quindi costretti all'
                          orfanotrofio o alle case-famiglia». L' emergenza dell' accoglienza è
                          ancora forte? «Sì, perché un tempo erano centinaia le famiglie che
                          accoglievano, ora sono poche decine, ma il problema persiste
                          nonostante siano trascorsi 34 anni dall' incidente nucleare». Chi sono i piccoli che vengono accolti? «Hanno età
                          comprese tra i 7 e i 17 anni e vengono in Italia perché necessitano di un periodo di risanamento presso alcune
                          famiglie, dove trovare condizioni favorevoli al recupero della salute e un ambiente sereno in cui sentirsi amati».
                          Come funziona l' accoglienza? «La famiglia disponibile ad ospitare si rivolge a noi, che fissiamo un incontro con la
                          psicologa. Da lì parte l' iter che termina con l' approvazione del comitato tutela minori e della questura». Per quanto
                          tempo restano qui? «Arrivano con un' accompagnatrice in lingua madre e restano da metà dicembre a metà
                          gennaio e durante i tre mesi estivi. Il resto dell' anno lo passano nel Paese natale, ma qui lasciano alcuni vestiti e
                          giocattoli».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 18
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                          martedì 11 febbraio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Gli orfanotrofi in cui vivono sono ambienti accoglienti? «Inizialmente erano come la letteratura dell' 800 ci ha
                          abituato a pensarli: luoghi tristi con grandi camerate. Poi grazie agli aiuti umanitari e agli interventi strutturali
                          finanziati dalle associazioni italiane, le condizioni igienico-abitative delle strutture sono cambiate e alcune sono
                          diventate case-famiglia». Una volta raggiunta la maggiore età cosa succede? «In molti casi i ragazzi tornano
                          stabilmente in Bielorussia, ma i contatti con le famiglie accoglienti rimangono. Altri vengono anche adottati, ma
                          possono volerci fino a 7 anni». Lucia Caselli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 19
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Tutti a lezione della lingua dei segni

                          Tutti a lezione della lingua dei segni (Lis). Al via un corso di 1° livello
                          organizzato dall' Ente nazionale sordi onlus sezione provinciale di Forlì-
                          Cesena. Le lezioni si terranno a partire da marzo nella sede Ens di Forlì-
                          Cesena (via Cervese 4303, Villa Calabra). L' iniziativa ha il sostegno dei
                          Servizi Sociali dell' Unione Valle Savio. Per tutte le info e per iscriversi:
                          3665960947 o mail: forli@ens.it.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          AUSER

                          L' opera di Tellarini oggi in Sala Alessandri

                          Oggi alle ore 15:15, nei locali della Sala Polivalente Oscar Alessandri, in
                          via Mura Valzania, 22, è previsto un incontro pubblico per la
                          presentazione del libro 'Agli Erbi dla Rumagna Cuntadena', un' opera di
                          Stefano Tellarini. Al termine buffet offerto da Auser Cesena, che
                          organizza l' incontro.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                                                                                csv e scenario locale

                          SAVIGNANO

                          Un corso per leggere le fiabe ai bambini
                          Diviso in due giornate di 8 ore. Iscrizioni entro il 22 febbraio

                          Sono aperte fino al 22 febbraio le iscrizioni al corso 'Nati pe rleggere' che
                          mira a formare un gruppo di lettori volontari per promuovere nel territorio
                          la lettura in famiglia rivolta ai bimbi fino ai 6 anni. Il corso è organizzato in
                          due giornate di 8 ore ciascuna: sabato 29 febbraio dalle 9 alle 18 a
                          Savignano presso la Vecchia Pescheria in corso Vendemini 51 e sabato
                          7 marzo dalle 9 alle 18 presso la Biblioteca di Gambettola in corso
                          Mazzini 73. Le iscrizioni si possono effettuare entro il 22 febbraio presso
                          la Biblioteca Ragazzi di Savignano dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30
                          e   il    sabato           dalle   9.30       alle       12.      Contatti:
                          biblioteca.ragazzi@comune.savignano-sul-rubicone.fc.it;
                          tel.0541/801029.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                                               csv e scenario locale

                          «Difenderò l' europeo anche per Longiano»
                          Signani premiato dal sindaco del comune dove è andato ad abitare da poco «Mi alleno anche di sera, il 21 marzo in
                          Francia non posso sbagliare»

                          Matteo Signani, il 40enne pugile campione europeo dei pesi medi,
                          originario di Savignano sul Rubicone ma da poco residente a Longiano, è
                          stato premiato dall' Amministrazione Comunale longianese per meriti
                          sportivi. La cerimonia si è tenuta presso il Circolo Auser Scuola di
                          Montilgallo. La festa è stata organizzata dal consiglio di frazione di
                          Longiano, Felloniche e Montilgallo e dal suo presidente Leonardo
                          Orlandi. La targa è stata consegnata dal sindaco Ermes Battistini e dalla
                          giunta comunale, presente l' imprenditore calzaturiero Giuseppe Zanotti
                          che fra poco pure lui diventerà cittadino di Longiano. E' stato proprio il
                          sindaco Ermes Battistini a prendere per primo la parola: «Quello che
                          Matteo ha ottenuto è frutto del suo sudore, della sua fatica e della sua
                          passione per il pugilato». Matteo Signani, dopo i soliti autografi e selfie,
                          prima di tornare in palestra (dove si sta allenando anche di sera), ha
                          confermato i programmi futuri: «Queste premiazioni, tali attestati di stima
                          e di affetto mi danno forza e orgoglio. In Francia il 21 marzo difenderò il
                          titolo europeo anche per onorare Longiano dove abito da poco ma che mi ha conquistato». Fra gli ospiti della serata
                          anche Giuseppe Zanotti imprenditore della calzatura di lusso femminile a livello mondiale: «Conosco Matteo Signani
                          da tanti anni. La sua umiltà e la sua genuinità sono uniche. E' il vero ragazzo per bene». Matteo Signani è salito l'
                          anno scorso sul trono d' Europa Ebu dei pesi medi con il titolo ottenuto nel Palazzetto del Sport di Trento l' 11 ottobre
                          2019 dove sconfisse ai punti in 12 riprese il pugile armeno naturalizzato olandese, Gevorg Khatchikian. Ora si sta
                          allenando in vista del suo ritorno sul ring, sabato 21 marzo a Caen, città nel nord della Francia, metterà infatti in palio
                          il titolo conquistato a ottobre: vincendo gli si potrebbero aprire le porte per il mondiale. e.p.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                                                                               csv e scenario locale

                          La battaglia legale

                          Calcio vietato in oratorio Il patron del Palermo si schiera coi sacerdoti

                          2 Anche l' imprenditore Dario Mirri (foto), presidente del Palermo Calcio,
                          ieri ha voluto prendere parte all' iniziativa di solidarieta' a sostegno dell'
                          oratorio Santa Teresa del Bambin Gesù. Con lui i sacerdoti, i volontari e i
                          ragazzi che si sono dati appuntamento nel campetto di via Filippo
                          Parlatore dove si è ritrovata una rappresentanza degli oratori cittadini,
                          insieme ai vertici locali del Centro sportivo italiano. Un pomeriggio di
                          giochi e fraternità, segno di una mobilitazione che non si ferma dopo la
                          sentenza del giudice civile.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                                               csv e scenario locale

                          SANTA SOFIA

                          Informazione turistica, il bando
                          Ci si può candidare fino al 26 febbraio per gestire il Centro visite

                          E' stato pubblicato un avviso di indagine di mercato per la gestione dei
                          centri visita/uffici informativi per il turista di Santa Sofia e Premilcuore e
                          per le attività collaterali di animazione e coordinamento relative al
                          periodo 4 aprile - 31 dicembre 2020. La proposta dovrà essere redatta
                          utilizzando il modello allegato al suddetto avviso. Essa dovrà essere
                          inserita in una busta chiusa con riportato, estesamente, il nome e l'
                          indirizzo del soggetto candidato con la dicitura 'Manifestazione d'
                          interesse per la gestione dei Centri Visita/Uffici di Informazione Turistica
                          di Santa Sofia e Premilcuore' La busta dovrà pervenire all' ufficio
                          protocollo del Comune di Galeata (sede dell' ufficio associato cultura del
                          sub ambito alto Bidente e Rabbi) entro le ore 12 del giorno mercoledì 26
                          febbraio 2020. Possono partecipare al presente avviso le imprese
                          private, le associazioni culturali, gli enti no profit pubblici e privati, le
                          associazioni di promozione sociale, di volontariato, le cooperative sociali
                          che operano nel settore. Le associazioni di promozione sociale, di
                          volontariato e le cooperative sociali, devono essere regolarmente iscritte negli appositi albi registri. Per informazioni
                          consultare l' albo pretorio dell' Unione dei Comuni della Romagna Forlivese e dei due comuni interessati.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                                                                                    volontariato

                          VOLONTARIATO E SCUOLA

                          Csv, oltre 18mila studenti e 1.800 istituti coinvolti

                          S ono 219 i progetti di volontariato realizzati dai Csv nelle scuole, con il
                          coinvolgimento di quasi 1.800 istituti (primari e secondari di primo e
                          secondo grado), oltre 118 mila studenti, 4.741 insegnanti e 3.429
                          istituzioni non profit. È quanto emerge da 'A lezione di volontariato. I
                          progetti dei Csv per gli studenti italiani' il primo censimento realizzato da
                          Csvnet - l' associazione nazionale dei centri di servizio - sull' intera mole di
                          esperienze legate alla promozione del volontariato fra i giovani, ambito
                          che fin dalla loro nascita ha visto i Csv protagonisti nel costruire
                          collaborazioni fra il mondo della scuola e quello della solidarietà. L'
                          indagine ha coinvolto tutti i 62 Csv soci di Csvnet attivi a fine 2018 e
                          prende in esame le iniziative attive nell' anno scolastico 2018- 2019.
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                                                                                     volontariato

                          Il progetto di Lilt Milano

                          Aspiranti volontari, una scuola per formarsi

                          Ha preso il via nella Giornata mondiale contro il cancro (4 febbraio) il 36esimo
                          corso di formazione per volontari in oncologia della Lega italiana per la lotta
                          contro i tumori (Lilt) di Milano. Novantacinque candidati selezionati potranno
                          così unirsi alla nutrita schiera dei 600 volontari di Lilt che ha istituito la scuola
                          nel 1984. Oltre a formare i propri volontari, si occupa anche di quelli che
                          presteranno il loro servizio per conto di altre associazioni. Il presidente di Lilt
                          Milano, Marco Alloisio, spiega: «Questo tipo di volontariato richiede una
                          formazione solida e il percorso formativo spazia tra oncologia, psicologia,
                          strumenti di marketing, filosofia ed etica». Ad oggi Lilt ha formato 3200 propri
                          volontari che si sommano ai 2000 di altre associazioni.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                                                    volontariato

                          Il punto

                          COME CAMBIA IL VOLONTARIATO E L'ESEMPIO DI ELETTA MARTINI

                                                                                                                             EMANUELE ROSSI*

                          Forse non ce ne siamo ancora accorti, ma il volontariato d i o g g i , e
                          probabilmente ancora di più quello del futuro, è altra cosa rispetto a quello che
                          abbiamo imparato a conoscere. E ciò perché sta cambiando nella pratica
                          sociale, ma anche perché il Codice del terzo settore, entrato in vigore nel 2018
                          ne ha mutato la prospettiva. Per molti dei giovani, oggi, come rilevano alcune
                          indagini sociologiche, volontariato non si declina - come spesso in passato -
                          nei termini di impegno, costanza, sacrificio, dedizione, primato dell' altro, e
                          così via: quanto piuttosto quale espressione di disponibilità a tempo, di
                          prioritaria realizzazione di sé, di ricerca dell' utile ma a condizione di non
                          impegnare troppo. Al contempo, il Codice sopra richiamato indica che il
                          volontariato non è più soltanto quello che si svolge all' interno di enti a tal fine
                          costituiti (le «organizzazioni di volontariato»), ma anche quello che può
                          realizzarsi negli altri enti del Terzo settore (ad esempio nelle cooperative
                          sociali o nelle imprese sociali), come anche negli enti pubblici e persino nelle
                          aziende. Ma che anche può dar vita a forme spontanee (si pensi ad esempio
                          ai comitati di cittadini per la valorizzazione dei beni comuni, ai condomini
                          solidali, e così via) e perfino può svolgersi individualmente. Per queste prevalenti ragioni, il volontariato, che così
                          tanto ha contribuito e contribuisce alla vita delle nostre comunità, merita di essere studiato con attenzione e con
                          metodo scientifico: per comprendere i processi in atto ma anche - per quanto possibile - al fine di guidarli. È su tale
                          presupposto che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Scuola superiore Sant' Anna di Pisa hanno dato vita
                          a un Centro di ricerca dedicato al tema, con il preciso scopo di «programmare, realizzare e diffondere ricerche
                          scientifiche sui temi della cultura, della disciplina giuridica e della prassi del volontariato, del Terzo Settore e dell'
                          impresa sociale, con particolare attenzione agli aspetti innovativi e di rilevanza sociale». Il Centro, che avrà sede a
                          Lucca, è intitolato a Maria Eletta Martini: la «madre» del volontariato (fu lei a proporre e sostenere l' approvazione
                          della legge quadro del 1991); colei che, insieme a Giovanni Nervo, Giuseppe Pasini e Luciano Tavazza, ha posto le
                          basi sociali e culturali perché questo modo di agire «spontaneo e gratuito, esclusivamente per fini di solidarietà» al
                          fine di «promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità» (come indica ora il Codice) fosse valorizzato
                          e promosso anche da parte delle istituzioni pubbliche. Fare in modo che questa ricchezza possa non essere
                          dispersa ma anzi crescere, e diventare sempre più cultura diffusa, è il principale intento del Centro di ricerca: nel
                          solco ben tracciato dalla Costituzione

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
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                          martedì 11 febbraio 2020

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                                                                                   volontariato

                          italiana che ha nel principio di solidarietà uno dei cardini principali di coesione sociale. *Presidente del Centro di
                          Ricerca Maria Eletta Martini Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                                                   volontariato

                          Non profit e sfide digitali

                          Raccolta fondi online e frontiere digitali del non profit: ripartono i bandi e i
                          corsi gratuiti di Fondazione Cr Firenze nell' ambito del progetto «Siamosolidali»
                          sulle sfide che attendono il Terzo settore, in collaborazione con The
                          Fundraising School e Cesvot. In questa edizione sarà dato spazio particolare
                          alle realtà composte da under 35 e ai progetti di innovazione sociale e
                          sostenibilità ambientale nelle aree di Firenze, Arezzo e Grosseto.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                                                    volontariato

                          Finanza sociale

                          Alleanza profit e non profit nei «Cantieri ViceVersa»

                          Cantieri ViceVersa fa il bis. Dopo il successo dell' anno scorso e visto l'
                          interesse di numerose organizzazioni e operatori di finanza sociale, parte una
                          seconda edizione dei network finanziari per il Terzo settore. Il progetto,
                          promosso dal Forum Nazionale del Terzo settore e dal Forum per la Finanza
                          Sostenibile, mira ad agevolare il dialogo del mondo non profit con gli operatori
                          finanziari per analizzare strategie e costruire strumenti in grado di rispondere
                          alle esigenze degli Ets. «La prima edizione - commenta Claudia Fiaschi,
                          portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore - ha portato un metodo di
                          lavoro, ha aperto il dialogo basato sulla condivisione delle parole e sull' analisi
                          congiunta delle esperienze e ha permesso un confronto sulle soluzioni per
                          accompagnare i progetti a livello finanziario. Ora bisogna consolidare il
                          rapporto e costruire una cultura comune». Se nella prima edizione sono stati
                          coinvolti dieci progetti tutti del Terzo settore e oltre venti operatori finanziari
                          tra banche, assicurazioni, fondi di investimento, fondazioni, la seconda
                          edizione ha una novità: possono partecipare anche realtà del mondo profit.
                          «Oltre a dieci esperienze non profit - spiega Fiaschi - abbiamo deciso di
                          inserire cinque esperienze candidate da soggetti for profit che cercano una collaborazione con il non profit, in un'
                          ottica di progettualità mista, perché è importante raccogliere la sensibilità del mondo profit verso il nostro mondo».
                          Nell' edizione 2020 poi avrà una centralità maggiore il ruolo dei tutor e questo per adeguare il lessico degli operatori
                          nella presentazione delle proprie proposte progettuali e per condividere le peculiarità del modello di creazione del
                          valore delle organizzazioni di Terzo settore. «I tutor - dice Fiaschi - si sono dimostrati una figura molto utile, in grado
                          di seguire passo passo i progetti e capace di parlare con tutti gli attori». Attualmente è in corso la raccolta delle
                          candidature e poi ci sarà la selezione. Il progetto ha il contributo scientifico di Aiccon, Cgm Finance, Cooperfidi Italia
                          e Tiresia. La presentazione della seconda edizione si terrà il 12 febbraio a Milano (ore 14, Sala Consiglio del
                          Politecnico di Milano, Campus Bovisa, via Lambruschini 4B), con Claudia Fiaschi e Francesco Bicciato, segretario
                          generale del Forum per la Finanza Sostenibile.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 31
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                                              Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          Il volontariato inizia in classe

                                                                                                                                    PAOLA D' AMICO

                          Il volontariato sale in cattedra. E il libro di testo è un work in progress che ne
                          esalta la ricchezza e la creatività. Parla di orto sociale, piedibus, riciclo,
                          educazione alla legalità. Decine e decine di progetti in classe e sul campo dai
                          titoli (spesso) evocativi: «Cittadini in erba», «Da vicino nessuno è normale»,
                          «Volo tra i banchi», «Il portavalori». Il censimento di CSVnet, l' Associazione dei
                          centri di servizio per il volontariato, ne ha contati 219 realizzati solo durante lo
                          scorso anno scolastico. Hanno coinvolto un esercito di studenti, oltre 118mila
                          che frequentano quasi 1800 istituti di ogni ordine e grado. Protagonisti, con i
                          ragazzi, i loro insegnanti (4.741), le istituzioni non profit (3.429) e 62 Centri
                          servizi per il volontariato in tutta Italia, nel ruolo di promotori, anelli di
                          collegamento e tutor. Il rapporto A lezione di volontariato. I progetti dei Csv
                          per gli studenti italiani (si può scaricare dal sito www.csvnet.it ) prende in
                          esame le iniziative, i punti di forza e gli elementi innovativi ma anche i problemi
                          e, dove possibile, analizza le cause. A fronte di attività ormai profondamente
                          radicate nelle realtà scolastiche, considerate quasi al pari di una materia
                          curricolare, ci sono scuole in cui i progetti non hanno avuto vita facile. In un
                          caso su due, infatti, è stato «registrato un problema». Per esempio, come spiega un Csv, «per la difficoltà nell'
                          incrociare la progettazione delle attività con i tempi e la programmazione delle scuole». Ma anche per «l' eccesso di
                          burocrazia» delle procedure amministrative o per la «disomogeneità degli insegnanti», divisi questi ultimi tra chi
                          sostiene con convinzione le attività e chi le vive come un fastidio o una interferenza. Fino al caso limite segnalato da
                          un Csv del Nord Italia che registra «la reticenza dei genitori nei confronti del volontariato». Eppure, come sottolinea
                          Stefano Tabò, presidente di CSVnet l' incontro «tra il mondo dell' educazione e quello del dono è naturale, quasi
                          inevitabile». Perché la scuola «è il luogo principe in cui si forma la dimensione sociale e di cittadinanza di ragazze e
                          ragazzi. E in questo ambito il volontariato ha molto da dire - aggiunge - insieme agli stessi centri di servizio, un'
                          infrastruttura diffusa su tutto il territorio nazionale e che grazie alla riforma ha visto rafforzato, fra gli altri, il compito
                          di promuovere la crescita della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva in particolare tra i giovani e nelle
                          scuole». I numeri illustrati nel rapporto danno conto di questa esperienza «ma possono e debbono ancora ampliarsi -
                          sottolinea ancora Tabò - verso un riconoscimento istituzionale che agevoli e diffonda sempre più la co-
                          progettazione fra volontariato e scuole, nell' alleanza

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 32
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                          martedì 11 febbraio 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          del compito educativo». Attraverso questa formula, accanto ai classici si apprende l' alfabeto della legalità, si parla
                          di lotta alla mafia, di interculturalità e sostenibilità ambientale. Ma c' è spazio per progetti legati alla prevenzione e al
                          contrasto del disagio scolastico, alla dispersione, agli abbandoni. Il volontariato è la «misura alternativa» per i
                          giovanissimi sottoposti a sanzioni disciplinari: il volontariato diventa così alternativa alla sospensione. E, soprattutto,
                          si impara sul campo. Attraverso stage, visite nelle associazioni, laboratori teatrali, percorsi di peer education. Tra i
                          punti di forza, la collaborazione tra reti di associazioni, famiglie, scuole, aziende. E il volontariato entra con un ruolo
                          da primo attore nel campo dell' alternanza scuola lavoro. Come è accaduto in provincia di Monza, dove un gruppo di
                          studenti ha sviluppato «Ri-cibo», prototipo di una piattaforma informatica anti-spreco di supporto alle associazioni
                          che recuperano cibo per redistribuirlo. A Palermo, un orto didattico ha permesso di fondere i temi di ecologia e
                          memoria. L' idea è partita dall' associazione genitori AGe Pitrè. «Abbiamo presentato il progetto per un orto didattico
                          nella scuola elementare Nazario Sauro - spiega Francesco La Barbera, presidente dell' associazione - e realizzato
                          così 5 grandi vasche dove si coltivano fiori e piante aromatiche, con il supporto del' associazione Agronomi. Poi, il
                          dirigente scolastico Fabio Passiglia ha proposto di inaugurarlo in concomitanza con la giornata della legalità. E le
                          vasche sono state così intitolate alle cinque vittime della strade di Capaci». È a scuola che si coltivano i talenti,
                          anche alla voce «volontario». Lo confermano al Csv di Napoli. «Abbiamo progetti che da 10 anni sono riproposti nelle
                          scuole - dice la direttrice Giovanna De Rosa - e ci sono istituzioni ormai fidelizzate come l' Istituto Genovesi o il
                          Gentileschi ma anche ex studenti diventati volontari e formatori a loro volta». E anche ragazzi che hanno costituito
                          una nuova associazione. «È il caso di Vulenno Vulà (Vogliamo volare) - conferma Eleni Katsarou, referente
                          promozione sempre del Csv di Napoli - che oggi lavorano con i ragazzi a rischio nel quartiere Piscinola e
                          promuovono progetti di integrazione della disabilità. Insomma, sono diventati nostri utenti».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 33
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                          martedì 11 febbraio 2020
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                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          L' analisi

                          Se la scuola diventa una palestra di democrazia

                                                                                                                                     ORSOLA RIVA

                          Lo confesso. Detesto quasi tutti gli acronimi e gli anglicismi di uso comune,
                          soprattutto quelli provenienti dal linguaggio del marketing tipo timing, planning,
                          scheduling, forwardare . Peggio ancora se in versione Milanese Imbruttito: «Mi
                          raccomando, mandami il report ASAP». C' è però un' espressione inglese, di
                          conio relativamente recente, che amo alla follia. Peer education , educazione
                          fra pari. Sono due paroline semplici, tratte dal linguaggio comune. Ma
                          sottintendono una precisa visione della scuola come luogo di istruzione, certo,
                          ma anche come palestra di democrazia. A scuola non ci si va solo per
                          imparare ma anche per socializzare il sapere. Che non vuol dire rovesciare la
                          cattedra e contestare il ruolo dell' insegnante (è lui e solo lui l' esperto della
                          materia, ci mancherebbe!) ma al contrario responsabilizzare gli studenti
                          facendoli uscire dal torpore della loro posizione di «discenti» per mettersi in
                          gioco come facilitatori, mediatori culturali fra docenti e compagni. È una
                          pratica, quella dell' educazione fra pari, sempre più in uso nelle scuole
                          superiori italiane, soprattutto per il recupero delle insufficienze. Sei in quinta
                          ginnasio e ti sei beccato un 4 in greco? C' è un tuo compagno più grande che è
                          già passato dall' inferno dell' aoristo e ti può dare dei consigli utili (sempre sotto la supervisione di un prof). Idem per
                          matematica e inglese. La peer education è solo una delle voci menzionate nel dettagliato rapporto sul volontariato
                          illustrato in queste pagine dall' articolo di Paola D' Amico e dal grafico a fianco, ma per me è una delle più formative.
                          Intanto perché così i ragazzi imparano un modo di stare a scuola improntato non solo ai risultati ma anche alla
                          condivisione dei processi. In una società come quella contemporanea sempre più prestazionale, noi genitori
                          tendiamo a dare troppo peso ai voti in pagella (compulsando il registro elettronico di cui abbiamo, ahinoi, scaricato la
                          app sul telefonino) e troppo poco alle relazioni sociali dei nostri figli. Che invece proprio in quell' età delicatissima
                          che è l' adolescenza sono un fattore identitario fondamentale. Per un ragazzo che sta cercando una sua faticosa
                          identità al di fuori della famiglia niente conta più del gruppo dei suoi pari. Sperimentare un modo di stare insieme
                          basato sulla cooperazione più che sulla competizione significa introiettare un modello di cittadinanza che li
                          accompagnerà anche da adulti. C' è poi un altro vantaggio specifico della peer education e cioè che si tratta di un'
                          esperienza di volontariato incentrata non tanto e non solo sul dono ma sullo scambio reciproco. Tempo fa ho
                          assistito a una lezione di matematica in una quarta scientifico milanese tenuta da un ragazzo particolarmente
                          talentuoso. I suoi compagni gli erano grati perché dicevano che lui usava un linguaggio più vicino al loro di quello
                          della prof

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 34
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                                                                           Corriere della Sera
                                                                                  volontariato

                          (che, seduta in prima fila, teneva saldamente in mano la regia della lezione). Ma il ragazzo mi ha detto che lui era
                          infinitamente grato alla sua prof dell' opportunità che gli aveva dato perché facendo lezione ai suoi compagni in
                          realtà anche lui si chiariva meglio le idee. E soprattutto imparava a comunicarle agli altri (dote fondamentale in ogni
                          ambito, lavoro in primis). Che poi, tradotto in soldoni, vuol dire che aveva capito che fare del bene fa del bene in
                          primo luogo a chi lo fa. Hai detto poco.

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                                                                                   volontariato

                          Intervista a Paolo Moretti, presidente dell' Ordine dei commercialisti di Vercelli

                          Le soluzioni attraverso l' ascolto
                          Nelle piccole realtà più facile instaurare un confronto

                          L' alpinista Reinhold Messner ha sempre sostenuto che, quando si sale sulla
                          cima di una montagna, non bisogna portarsi mai dietro bandiere. Sui monti,
                          infatti, al massimo si possono lasciare le proprie orme che il vento,
                          prontamente, provvede a cancellare. Un traguardo, dunque, non è sempre
                          qualcosa che deve essere mostrato, ma piuttosto un qualcosa che
                          arricchisce interiormente e che dona lo slancio per continuare ad andare
                          avanti e migliorare. Una convinzione che accompagna da sempre anche
                          Paolo Moretti, alla guida dell' Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti
                          contabili di Vercelli. Classe 1964, nato in provincia di Bergamo, ma cresciuto
                          alle pendici del Monte Rosa, appassionato di sci, di alpinismo, di letteratura di
                          montagna e della musica di Mozart, Moretti ha sempre scelto di interpretare l'
                          impegno ordinistico come una vera e propria chiamata a servire la categoria.
                          Dopo aver mosso i primi passi nel mondo del lavoro in realtà aziendali,
                          Moretti ha la possibilità di avvicinarsi alla libera professione insieme alla
                          moglie, dando vita ad un percorso professionale che, nonostante le difficoltà
                          del periodo, si sentirebbe comunque di consigliere alle nuove generazioni.
                          «La nostra professione sta attraversando una fase di profondo cambiamento. E su questo non vi sono dubbi. A mio
                          avviso, però, i temi centrali delle esclusive e delle specializzazioni, che sicuramente saranno determinanti per il
                          futuro della nostra professione, non dovrebbero essere concepiti in antagonismo tra loro, bensì come
                          complementari. Al di là di questo aspetto, però», ha raccontato il presidente, «sono profondamente convinto di altre
                          cose: la prima è che questa fase di mutamento può trasformarsi in una reale possibilità di crescita per i colleghi,
                          soprattutto su materie differenti rispetto alla contabilità in senso stretto. Penso, ad esempio», ha proseguito, «a una
                          maggiore conoscenza delle tematiche relative alla revisione legale, a quelle legate alla consulenza aziendale e alla
                          gestione delle pratiche di finanziamento. La seconda, invece, è connessa alla relazione con i clienti. Non vi è dubbio,
                          infatti, che saremo sempre di più noi professionisti a doverci adeguare, in termini di servizi offerti e competenze, a
                          quelle che saranno le necessità dei nostri clienti. Questo sarà un percorso sicuramente complesso, ma sono
                          convinto che i commercialisti sapranno cogliere al meglio questa sfida». Una consapevolezza, quella di Moretti, che
                          deriva da una conoscenza attenta e premurosa dei propri iscritti. «La nostra è una piccola realtà di poco meno di 300
                          anime. A livello gestionale dobbiamo fare i conti con ogni tipo di adempimento burocratico e, soprattutto, con l'
                          obiettivo di garantire una formazione

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 36
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                          martedì 11 febbraio 2020

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                                                                                    volontariato

                          professionale continua quanto più di buon livello possibile per i colleghi. Se da un lato, però, è veramente
                          complesso fare fronte alle necessità di tipo pratico, dall' altro lato ci sono grandi vantaggi», ha raccontato Moretti, «e
                          il principale tra questi, è avere il privilegio di poter instaurare dei preziosi rapporti umani con i colleghi che vanno al di
                          là dell' aspetto strettamente professionale. A questo si aggiunge il fatto che, la conoscenza delle persone che ogni
                          giorno portano avanti la professione mi ha, tante volte, dato l' onore di dialogare con le istituzioni locali e nazionali in
                          merito all' importanza del ruolo che siamo chiamati a svolgere per la collettività». Il motore che continua a spingere il
                          numero uno dell' Odcec di Vercelli resta, dunque, la possibilità di essere utile, senza mai dimenticare, però, che il
                          ruolo che è stato chiamato a svolgere è temporaneo. Il 2020, infatti, è l' ultimo anno da presidente ma anche il primo
                          dedicato alla programmazione di un futuro in cui «la famiglia, la conoscenza più approfondita dell' Italia e il
                          volontariato saranno protagonisti», ha concluso Moretti. © Riproduzione riservata.

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