ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI?

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ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI?
n. 1 /2019. IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA FERMI

ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI?
Enrico Fermi nacque a Roma nel 1901 e morì nel 1954 a Chicago (di cancro allo stomaco). Fu
un noto fisico italiano: condusse studi e sviluppò teorie nell’ambito della meccanica quantisti-
ca. Progettò e costruì il primo reattore nucleare nel 1942. Gli fu attribuito un premio Nobel per
la fisica nel 1938. É stato dato il suo cognome ad un elemento della tavola periodica
(FERMIONE). Gli è stata anche dedicata una lapide commemorativa nella Basilica di Santa
Croce a Firenze. Questa cattedrale è nota anche come ‘’Il tempio delle Italiche Glorie’’, per le
numerose sepolture di artisti, scienziati e personaggi importanti nella storia italiana.
Anatolie P., Andrea C., Brisiel C. Classe 3A

                      ESCE IL NUMERO UNO DI “FERMI SULLA NOTIZIA”!
Dopo un quadrimestre di lavoro intenso, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero 1 del
giornalino scolastico della Fermi!
Il lavoro ha coinvolto molte classi che si sono rese disponibili a mettersi alla prova in questo
“esperimento” di scrittura e non solo… Il giornalino vuole dare spazio non solo alle attività sco-
lastiche ma anche alle esperienze, conoscenze che ognuno dei nostri alunni ha e può portare in
un arricchimento reciproco che crea comunità e senso di appartenenza. Scrivendo insieme e
leggendo gli articoli degli altri, ci si conosce meglio e si impara ad apprezzarsi reciprocamente.
A lavoro concluso, davvero si può dire che ognuno ha dato il meglio di sé!
Si ringraziano tutti i colleghi che hanno più che collaborato per la riuscita del progetto: questo
reciproco aiuto è prezioso! Si ringrazia anche la professoressa Santoni dell’Associazione Arco
che con la sua esperienza ma anche stimoli sempre nuovi è stata un incoraggiamento oltre che
un valido aiuto concreto.
Ovviamente si ringraziano i ragazzi i quali, questo giornalino, lo hanno costruito, fino a partire
dal titolo: esso è stato selezionato tra una lista di varie proposte tutte interessanti. La scelta è
stata espressa dai ragazzi stessi, che a maggioranza lo hanno votato, e poi è stata confermata
dalla giuria tecnica costituita dalla prof.ssa Raffaella Briani, dirigente del nostro istituto, dalla
prof.ssa Francesca Polidori, collaboratrice della dirigente per la scuola Fermi e dalla prof.ssa
Sabina Di Fruscia, funzione strumentale stranieri, le quali hanno stimolato e sostenuto il pro-
getto.
Ci complimentiamo dunque particolarmente con GIULIA MIGLIORNI della 3F che ha ideato il
titolo del nostro giornale e a tutti, BUONA LETTURA!
Prof.sse Chiara Calabri e Valentina Lazzeri
ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI?
INTERVISTE AI PROFESSORI
 Abbiamo intervistato i professori Brezzi, di educazione motoria e Vannucci di spagnolo, per ca-
 pire come si sentono a scuola e per capire il loro punto di vista.
 Come si sente quando entra a scuola?
  PROF. BREZZI                                PROF.SSA VANNUCCI
  Mi sento felice perché mi piace fare il mio Quando vengo a lavorare mi sento molto bene e
  lavoro ed insegnarlo ai ragazzi.            sono molto motivata perché da ragazzina ho
                                              avuto professori che non mi hanno insegnato
                                              bene la materia quindi io vorrei cambiare l’inse-

 Ha dei “compiti per casa”?
  PROF. BREZZI                                   PROF.SSA VANNUCCI
  Qualche volta preparo argomenti e verifi- Rimango a scuola molto spesso per preparare le
  che, anche se la mia materia è più pratica. lezioni, il registro e le verifiche.
 Quando mette brutti voti o rapporti come si sente?
  PROF. BREZZI                                      PROF.SSA VANNUCCI
  Non mi piace né mettere rapporti né brutti        Male perché non mi piace, non li metto quasi
  voti, quei pochi che metto cerco di farli         mai i brutti voti.
  recuperare.                                       I rapporti li metto solo se qualche alunno mi ri-
                                                    sponde male o non porta rispetto.
 E invece, se mette note di merito come si sente?
  PROF. BREZZI                               PROF.SSA VANNUCCI
  Sono molto contento, vuol dire che l’argo- Mi sento bene e realizzata, vuol dire che ho fatto
  mento o l’esercizio è stato capito.        bene il mio lavoro.

 Le piace insegnare la sua materia?
  PROF. BREZZI                               PROF.SSA VANNUCCI
  Mi piace molto la mia materia, non la vor- Mi piace moltissimo la mia materia, non la vor-
  rei mai cambiare, ma se dovessi scegliere rei mai sostituire con altre materie.
  insegnerei storia e geografia.
 Secondo lei perché è importante studiare questa materia?
  PROF. BREZZI                                       PROF.SSA VANNUCCI
  Secondo me è importante la mia materia             Lo spagnolo è molto importante, è una lingua
  come le altre, certe volte i ragazzi sottova-      molto parlata e anche molti italiani/stranieri
  lutano la mia materia e ci sto male perché         vanno in Spagna.
  se non si fa attività fisica si ha ricadute sul
                                                     Per noi è più facile impararlo perché è una
  proprio fisico.
                                                     lingua neolatina, è la lingua più simile all’ ita-
                                                     liano.
  Valentina D.F., Diego M.; Lorenzo O. Classe 3F

ESAMI E SUPERIORI                                    no indecisi… in ogni caso non c’è stato biso-
Entro la fine di gennaio gli alunni delle classi     gno di preoccuparsi! Nella nostra scuola è stato
terze hanno dovuto scegliere la scuola superio-      fatto un percorso di orientamento che ha aiuta-
re da frequentare. É stata una scelta complica-      to a chiarire dubbi e ha consigliato chi non
ta perché potrà determinare il futuro di ogni        aveva idee.
studente. Alcuni hanno avuto fin da subito le        Per informarsi su una scuola nello specifico gli
idee chiare perché sapevano cosa fare o sono         studenti, sono potuti andare agli open day of-
interessati ad alcune materie. Altri, invece, era-   ferti dalle scuole superiori. Durante gli open
day è possibile entrare nelle scuole dove ci so-    e ti ascoltano facendoti domande su tutto il
no professori e alunni che ti spiegano i vari       programma dell’anno. Però se state attenti
indirizzi della scuola e te la mostrano più nel     tutto l’anno non dovete avere paura, avete
dettaglio.                                          grandi probabilità che l’esame vada bene.
Dopo le iscrizioni di gennaio alle scuole supe-     Detto ciò vi auguriamo buoni esami e buon
riori i ragazzi continueranno il loro percorso      proseguimento!
scolastico e a giugno, quando tutti gli altri an-
dranno a riposarsi in vacanza, gli alunni di
tutte le terze dovranno affrontare gli esami.
L’esame consiste in prove scritte e orali.
Prima dell’esame vero e proprio ci sono le pro-
ve Invalsi, dei test prevalentemente a crocette
di inglese, matematica e italiano.
I ragazzi prima dell’esame provano molte emo-
                                                    Thomas F., Matilde C., Olmo M., Mattia F.
zioni per esempio l’ansia. Tutti gli alunni pro-
                                                    Classe 3F
vano paura soprattutto per l’esame orale, nel
quale ci sono tutti i professori che ti osservano

INTERVISTE ALLE CLASSI PRIME
Noi ragazze di 3°A della scuola E. Fermi abbiamo voluto realizzare questa intervista per cono-
scere le impressioni dei ragazzi di 1° media, dopo l’esperienza del primo quadrimestre. Ci siamo
recate nelle varie classi rivolgendo delle domande durante l’orario dedicato all’attività del gior-
nalino scolastico, coordinato nella nostra classe dalle prof.sse Carrozzo e Calabri.
Queste sono state le domande rivolte:
-COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE LA SCUOLA E. FERMI?
Gli amici e la vicinanza a casa è stata la maggioranza delle risposte. Ovviamente a molti la
scuola è stata consigliata dai parenti per i suoi laboratori, la sezione musicale e il sabato libe-
ro; questa scuola è sembrata molto accogliente e migliore rispetto alle altre. Tanti invece fre-
quentavano l’asilo vicino, che ha chiuso, e quindi volevano tornare in zona.
-COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE COME SECONDA LINGUA FRANCESE o SPAGNOLO?
Ci hanno risposto con numerose motivazioni. Molti le conoscevano già e quindi erano avvan-
taggiati, per il fatto di essere madrelingua, o la famiglia aveva studiato quella lingua prima di
loro; alcuni erano già stati nelle città dove si parlano queste lingue; invece altri vorrebbero an-
darci. Tanti invece ci hanno rivelato che hanno scelto una lingua in particolare perché, secon-
do loro, era più facile, o era la loro lingua preferita perché parlata in più Paesi. Invece alcuni
ragazzi hanno voluto sperimentare una lingua nuova, perché si volevano mettere alla prova o
perché secondo loro è più difficile.
-TI STAI TROVANDO BENE IN QUESTA SCUOLA?
La maggioranza dei ragazzi ha risposto di sì, motivando col fatto di avere buoni professori e
compagni simpatici.
Alcuni però ci hanno rivelato che, per vari motivi, vorrebbero cambiare qualcosa, qui alla Fer-
mi
-TI STAI TROVANDO BENE CON LA TUA CLASSE ATTUALE?
I ragazzi di tutte le classi prime si stanno trovando molto bene con i propri compagni e solo
pochi di loro hanno problemi con alcuni.
-CONOSCEVI GIÀ ALCUNI DEI TUOI COMPAGNI O NO?
A questa domanda quasi tutti hanno risposto di sì, si conoscevano già dall’asilo; soltanto un
ragazzo ci ha risposto che non conosceva nessuno, perché andava a scuola a Firenze.
-QUAL È STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE RIGUARDO I PROFESSORI?
A questa domanda ci sono state varie risposte; alla maggior parte i professori sono sembrati
bravi e accoglienti; gli alunni hanno pensato di potersi divertire anche imparando, per via di
insegnanti molto simpatici. Alcuni hanno notato delle differenze rispetto alla scuola primaria,
relativamente ai voti più bassi, ma comunque i professori hanno fatto una buona impressio-
ne.
-QUALI ERANO LE TUE ASPETTATIVE SU QUESTA SCUOLA? SI SONO REALIZZATE?
I ragazzi avevano davvero molte aspettative e perlopiù si sono realizzate: per esempio, lo studiare tanto
e i professori più severi, ma una ragazza è stata molto contenta di poter avere i bagni con la serratura.
C’erano dei ragazzi che invece speravano in una palestra più grande o in una ricreazione più lunga.
Ma alla fine ci hanno confessato che si trovano davvero bene in questa scuola.
-AVETE PARTECIPATO AD ALCUNE ESPERIENZE DIDATTICHE COME GITE O LABORATORI?
Recentemente le classi prime hanno partecipato a vari laboratori, per esempio di Scienze e Spa-
gnolo.
Inoltre, alcune classi hanno assistito ad una lezione specializzata di storia; le gite per il mo-
mento non sono state molte, ma alcune classi hanno visitato Firenze, altre sono andate al cine-
ma o hanno visto in classe documentari e film inerenti al percorso di studio di Geografia, Italia-
no e Scienze.
-RISPETTO AGLI ALTRI ANNI, QUALI SONO STATI I CAMBIAMENTI CHE TI HANNO COLPITO
DI PIÙ?
Qui le risposte sono state varie: molti sono stati sorpresi nel vedere come i voti fossero cambia-
ti, che la ricreazione fosse diventata più corta oppure che ci fossero molti più professori; si sono
anche adeguati al dare del Lei ai docenti e al passare molte meno ore a scuola.
I ragazzi hanno ritrovato dei vecchi compagni o invece nella loro classe non conoscevano nes-
suno; ma sono molto contenti di aver raggiunto questa età, perché ciò vuol dire più indipen-
denza e libertà, ma anche nuove responsabilità.
-VORRESTI CHE SI PRATICASSERO PIÙ ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE? SE SI’ QUALI?
I ragazzi ci hanno risposto che vorrebbero avere un corso di teatro (che tra l’alto c’è già), un
corso di francese, farne anche uno di giardinaggio e vorrebbero ci fossero più ore di musica;
hanno espresso anche il desiderio di fare più uscite didattiche durante l’anno.
Claudia G., Elena G., Giulia G., Classe 3A

                                        TUTTO SPORT

SPORT E TORNEI SPORTIVI NELLA SCUOLA ‘’ENRICO FERMI’’
Nella scuola secondaria di primo grado ‘’Enrico Fermi’’ lo sport viene praticato dagli studenti
due volte alla settimana, secondo il piano orario del corso di studi.
Gli sport più importanti della scuola, per i quali si svolgono i tornei, sono:
PALLA RILANCIATA (TORNEI NELLE CLASSI PRIME)
PALLAVOLO (TORNEI NELLE CLASSI SECONDE E TERZE)
Oltre agli sport principali, ci sono anche quelli secondari, come: TAMBURELLO,
BASKET,
RUGBY,
CALCIO,
ALTRI GIOCHI ED ESERCIZI SPORTIVI
Se nessuno di questi sport vi appassiona, potete chiedere consiglio al professore, o alla nostra
redazione.
Anatolie P., Andrea C., Brisiel C. Classe 3A
COME ORGANIZZARSI CON LA SCUOLA E LO SPORT ?
Dal punto di vista di un genitore o di un professore può sembrare facile conciliare la scuola con
gli impegni sportivi.
La scuola alla nostra età è importante, perché ti preparare al tuo futuro uno sbocco per il tuo
futuro, anche se è difficile a 13 anni pensare a cosa farai un domani.
Ovviamente la scuola dovrebbe sempre venire al primo posto, e lo sport contribuisce a realizzare
un pieno sviluppo della personalità del ragazzo. È molto importante svolgere un’attività che ti
crea impegno, divertimento e l’osservazione delle regole fortifica il carattere. Stai con persone
diverse, in un luogo diverso e ti ricrei lo spirito.
Se poi inizia a pesare troppo e diventa inconciliabile con gli impegni scolastici si può sempre in-
terrompere e cercare un’attività meno impegnativa. C’è solo un modo per andare bene sia a
scuola che nell’attività sportiva: cercare di organizzarsi a casa, studiando nel tempo libero, av-
vantaggiarsi nei compiti e poi correre a sfogare energie e tensioni per ricaricarti al meglio.
Gabriele C., Sofia B., Gregorio A. Classe 3D

IL CALCIO
Nel calcio giocano 11 giocatori per squadra, i giocatori si posizionano in un campo rettangolare
di 100m di lunghezza e 64 di larghezza. I capitani delle due squadre rivali si scontrano alla mo-
netina che è lanciata dall’arbitro per decidere palla o campo. La partita dura per 90 minuti du-
rante i quali ciascun giocatore da tutto per la propria maglia,per far felice la propria squadra e i
tifosi che tutte le domeniche li supportano. In molti dicono che i calciatori sono solo persone
che rincorrono un pallone ma non sanno che in quel campo si lascia il cuore. La prima squa-
dra di calcio è stata fondata in Inghilterra,precisamente a Cambridge,nel 1846. Il primo mon-
diale si disputò nel 1930 in Uruguay dove vinse proprio la nazionale di casa battendo in finale
l’ Argentina per 4-2.
                                     Uefa Champions League
La storia della Uefa Champions League,ovvero la massima competizione internazionale per club
d’Europa,è iniziata nel 1955,con l’istituzione della coppa dei campioni d’Europa. Alla prima
stagione del torneo prendono parte su invito 16 squadre. La prima partita si gioca il 4 Settem-
bre del 1955 a Lisbona tra lo Sporting Lisbona e gli jugoslavi del Partizan. I primi campioni
d’Europa furono gli spagnoli del Real Madrid,che batterono i francesi del Reims davanti a 40
000 spettatori. Questa competizione è la più importante del mondo per i club europei. La squa-
dra che per ora domina questa competizione è proprio il Real Madrid che precede la squadra
italiana del Milan.
                                         Regole del calcio
Tempo: 90 minuti suddivisi da 2 tempi da 45 minuti.Se un giocatore non rispetta le regole arbi-
trali viene punito con un cartellino giallo o addirittura con un cartellino rosso che punirebbe il
giocatore per una giornata o più.
Quando la palla esce dal campo regolamentare si riprende il gioco con il famoso fallo laterale
oppure si ha un calcio d’angolo dovuto dalla squadra difensiva o in caso di uscita dalla linea di
fondo si ha la rimessa con i piedi del portiere oppure si ha un calcio d’angolo dovuto a una de-
viazione.
Mattia B., Tommaso L. Classe 3C

     Van Dijk che esulta in Olanda-Germania 2-2
IL MONDO IN UNA SCUOLA: TRADIZIONI, CULTURE, GEOGRAFIE
LA JAMBIYA
Abbiamo deciso di scrivere questo articolo grazie al nostro compagno Rasheed A., che ci ha
raccontato le tradizioni della penisola araba, luogo in cui è nato.
La jambiya è un pugnale caratteristico della penisola araba. Viene usato come ornamento e
non come arma, a meno che non si sia in una situazione di massimo pericolo.
La jambiya viene regalata al compimento dei 14 anni, a tutti i ragazzi maschi.
Viene agganciata alla cintura, portata sul basso-ventre.
È un coltello molto costoso, perché il manico viene ornato con pietre preziose e indica il ceto
sociale.
Le jambiya più pregiate sono quelle con la lama dei seguenti colori:
Giallastra (sayfani), verde chiaro (asadi), bianca/gialla (zaraf), bianco cipolla (albasali).
Le jambiya sayfani sono portate anche dai giudici, dagli Hascemiti, dai famosi mercanti e da-
gli uomini d’affari.
L’origine di questo oggetto risale al IV secolo in: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman,
Yemen.
Melissa P., Daniele N., Rasheed A. Classe 3A

PICCOLO DIZIONARIETTO ARABO-ITALIANO
Ciao = marhabaan =      ‫ر‬   Come stai = kayf halik = ‫ك‬   ‫ف‬
Buongiorno = sabah alkhyr = ‫ح ا ر‬        Buonasera = masà alkhyr = ‫ء ا ر‬
Buonanotte = tusbih ealaa khayr = ‫ر‬

BANGLADESH
Il Bangladesh confina con gli stati indiani del      quadrato ci sono mille abitanti, la popo-
Bengala Occidentale a ovest e a nord, dell'As-       lazione è abbastanza giovane, il gruppo
sam a nord, del Meghalaya a nord e a nord-           più numeroso è bengalese.
                                                     Le lingue ufficiali sono inglese e bengale-
est, e del Tripura e del Mizoram a est. A sud-
                                                     se.
est, confina con il Myanmar. La regione meri-        Le religioni principali sono: Islam, Indui-
dionale del Bangladesh si apre sul golfo del         smo, Buddhismo e Cristianesimo.
Bengala.
Il clima del Bangladesh è tropicale con inver-
ni miti e una stagione calda umida a causa
del monsone che dura da giugno a ottobre,
periodo in cui cade la maggior parte di acqua
annuale. La temperatura varia da 21c fino a
35c.
Il Bangladesh si trova nella regione del delta
del Podda formato da più fiumi: Jomuna e
Maghna.
La catena montuosa più alta è Mowdok. Il
litorale ha una giungla paludosa.
Ci sono 161 milioni di abitanti, in ogni km
EID AL FITR
È una festa musulmana religiosa, che si svolge alla fine del Ramadan (un mese in cui non
puoi mangiare nulla tranne dal tramonto all'alba).
La durata del ramadan dipende dalle fasi lunari: può essere di 28,29, 30 giorni. Finito il perio-
do di digiuno, inizia il giorno di festa.
In questo giorno si va a pregare alle 5:00 e si finisce alle ore 7:00, poi per esprimere la felicità
e per farsi gli auguri, si scambiano un abbraccio. Poi vanno tutti a salutarsi nelle proprie ca-
se.
Alla fine, se qualche ragazzo compie il gesto di toccare i piedi a un adulto, come segno di ri-
spetto, è costretto a dargli 100 TAKA (moneta tipica) .
Tornati a casa tipicamente si mangia un piatto di Riso Giallo con vari tipi di carne e dolci ti-
pici per esempio il misti.

Mattia G., Mohammed S. Classe 3C

AUGURI DALL’HONDURAS
La festa dell' ultimo dell' anno, in Honduras vede i ragazzi coinvolti in prima persona.
Il 31 mattina appena ci alziamo, dopo essersi vestiti, i ragazzi vanno sotto casa insieme ai vicini
e iniziano a fare "la muñeca” (bambola) che è una tradizione dell' Honduras per festeggiare l'an-
no nuovo. La bambola è fatta di paglia e viene rivestita di abiti vecchi. Dentro i vestiti ci sono
dei fuochi d' artificio che verranno fatti scoppiare soltanto allo scocco della mezza notte. In
mezzo ai fuochi d'artificio i ragazzi e i vicini vanno i strada per farsi gli auguri di “buen fin de
año”.
La cosa particolare rispetto all’Italia, è che di solito tutti i ragazzi scendono in piazza senza
cappotto perché fa molto caldo, essendo, in Honduras estate!
Solitamente durante le festività mangiamo i tamales, un piatto tipico del Sudamerica fatto di
carne (pollo, maiale ), verdure e avvolti in delle foglie di pannocchie.

Denise D. R., Daniel R. Classe 3F
HONDURAS
FORMA DI GOVERNO: Repubblica presiden-              persone si sono stancate di essere povere. Le
ziale                                               minacce dei politici americani e i timidi posti
SUPERFICIE: 112.492 km²                             di blocco non bastano a fermare la fuga. Il
POPOLAZIONE: 8.304.000 ( censimento                 portavoce americano (migrante, figlio di immi-
2013 )                                              grati) ha ribadito che chi attraverserà la fron-
DENSITÀ: 78 ab/km²                                  tiera sarà arrestato e deportato … comunque
CAPITALE: Tegucigalpa ( 1.210.000 ab. )             non basta, ma la gente non ha ancora capito,
MONETA: l’ Empira dell’ Honduras                    gli Honduregni non possono tornare indietro.
ISU: 0,606 ( 131° posto )                           Lì li aspettano pallottole, minacce, fame e ma-
LINGUA: spagnolo ( ufficiale ) idiomi indios        lattie. Sanno che la possibilità di arrivare so-
SPERANZA DI VITA: M 71 anni , F 79 anni             no minime, che le porte sono chiuse, che pos-
CONFINI: a nord ovest con il golfo dell’ Hon-       sono incappare nell’ esercito come promesso
duras, a nord e a est con il Mare dei Caraibi,      da Trump, o che gli possono strappare i bam-
confina a est con il Nicaragua, a sud si affac-     bini dalle braccia. Più che un’ opportunità si
cia sul Golfo di Fonseca dell’ Oceano Pacifico      aspettano un miracolo.
e a ovest confina con El Salvador e il Guate-       Filippo M., Gabriele B. Classe 3F
mala.
CLIMA: il clima dell’Honduras e tutto quello
del centro America è tropicale, temperato nel-
le zone più elevate, all’ interno 21.
ECONOMIA: l’ Honduras è ancora oggi uno
dei paesi meno sviluppati e industrializzati
dell’ America.
Prima colonia spagnola, l’ Honduras ottenne l’
indipendenza il 15 settembre 1821 nell’ ambi-
to della confederazione dell’ America Centrale.
MIGRANTI: nel film “Forrest Gump” il prota-
gonista dopo essere tornato dal Vietnam di
colpo decide di iniziare a correre per gli Stati
Uniti. Come la notizia si sparge, dopo un po’ ,
si accorge che dietro di lui ci sono sempre più
persone che lo seguono a corsa, fino a diven-
tare un autentico fiume di gente. Così 160
persone a ottobre sono partite dall’Honduras
e ora sono 7000 le persone che marciano ver-
so gli Stati Uniti. Marciano tutti verso la terra
promessa, una terra di salvezza e di prosperi-
tà, tutti credono nella forza della massa. Il
gruppo è composto da umiliati, espulsi, scac-
ciati che non possono tornare al luogo d’origi-
ne, tutti vogliono salvare l’ultima cosa che
hanno: la vita. Queste persone dormono nei
rifugi o nelle strade di città del Guatemala o
Tecun Uman, mangiano grazie agli abitanti,
parlano con i giornalisti, si fanno notare. In
effetti questo è tutto il contrario di quello che
solitamente è il comportamento dei migranti,
questa fuga è un manifesto, una protesta; le
TRADIZIONI AL SUD ITALIA: NAPOLI

L’onomastico è la ricorrenza cattolica in cui si festeggiano tutte le persone il cui nome coincide
con quello del santo o del beato del giorno del calendario liturgico.
Il festeggiamento dell’onomastico per importanza non ha nulla da invidiare al compleanno,
anzi, quando si festeggia il proprio onomastico non ci si sente più vecchi di un anno.

Il Natale è festeggiato in maniera differente nel mondo e anche in Italia. Da Nord a Sud varia-
no le tradizioni, alimentari e popolari .
Al Sud si valorizza molto la notte della Vigilia dove in ogni casa si sta svegli fino a tardi davan-
ti al presepe .
A Napoli, in particolare, c’è una via in cui tutto l’anno è Natale: San Gregorio Armeno è una
lunga via che collega il Decumano Inferiore, chiamato dagli abitanti anche “La Spacca Napoli
“ e il Decumano Maggiore.
La Campania ed in particolare la splendida Napoli è famosa nel mondo per la tradizione dei
presepi, tanto che in città esiste una via piena di botteghe di artigiani che, per tutto l’anno,
realizzano e vendono le statuine tipiche della scena della Natività, ma anche ironiche rappre-
sentazioni di personaggi della politica e dello spettacolo che durante l’anno si sono distinti
non solo positivamente. Il sacro ed il profano quindi si mescolano ed ogni famiglia napoletana,
anche la meno religiosa, non rinuncia a realizzare un presepe del tutto personalizzato che de-
ve essere finito rigorosamente prima della cena della Vigilia. A Salerno poi, ogni anno si rinno-
va la tradizione delle famose “Luci d’Artista”: la città si illumina con delle elaborate decorazio-
ni di luminarie che vengono realizzate seguendo un tema ben preciso che cambia ogni anno,
creando uno spettacolo luminoso davvero suggestivo.
Il Natale napoletano conserva delle tradizioni popolari che si stanno perdendo al Nord.
Le principali tradizioni sono:
-Il Presepe
-La visita nei giorni prima del Natale in via San Gregorio Armeno.
-La visione della commedia natalizia al teatro.
-Il menù natalizio e i dolci della tradizione.
Le celebrazioni Natalizie cominciano tradizionalmente l’8 Dicembre, giorno in cui in tutte le
case inizia la preparazione dell’albero e del presepe nonché il giorno dell’Immacolata concezio-
ne; il presepe viene disfatto il 6 Gennaio, giorno dell’Epifania.
Il cenone Natalizio è una tradizione molto sentita in tutta Italia e in particolar modo al sud do-
ve i preparativi per il cenone iniziano una settimana prima girando per i mercati e facendo a
gara per aggiudicarsi la pietanza più fresca.
Tra i piatti principali della tradizione ci sono spaghetti alle vongole, verdure pastellate e gli
“struffoli”, ma uno dei piatti più amati della tradizione è il capitone sul quale ricade una su-
perstizione particolare e al quale la smorfia napoletana ha attribuito un numero tutto suo, il
32.
La superstizione viene raccontata cosi: esso è molto simile al serpente, che secondo il Cristia-
nesimo è l’animale che rappresenta il male, le cui sembianze assunse Satana per tentare
Eva e farle mangiare il pomo proibito, condannando l’umanità alla morte. Col Natale si festeg-
gia la nascita di Gesù, l’avvento del Salvatore che con la sua morte ha redento gli uomini da
tutti i peccati, dunque mangiare il capitone significa mangiare il serpente, un atto simbolico e
di buon auspicio.
Alice C., Giulia M. Classe 3F
MUSICA, LIBRI, FILM
LA CHIAVE SEGRETA DELL’UNIVERSO (libro)
"La chiave segreta per l'Universo" è un romanzo per ragazzi di Lucy e Stephen Hawking .
TRAMA : George vive con il suo maiale domestico Freddy e ha due genitori ambientalisti. Ques-
ti sono contrari alle tecnologie e vogliono far diventare George un coltivatore biologico.
Un giorno Freddy entra nel giardino della casa accanto e George, che era andato a riprenderlo,
e fa conoscenza con i suoi nuovi vicini: Annie, il papà scienziato Eric e anche Cosmo, il com-
puter parlante più potente del mondo. Grazie a Cosmo, vivranno molte avventure nello spazio e
scopriranno le meraviglie dell'Universo.
Durante queste avventure, accadranno degli eventi che complicheranno la situazione ma, tutti
insieme, riusciranno a risolverli.
Questo libro è un misto tra realtà e fantasia, è adeguato a tutte le età ed è molto interessante e
divertente.
Ve lo consigliamo, sopratutto agli alunni di prima e seconda, perchè parla di argomenti che vi
serviranno per la terza media.
Dalle vostre recensitrici: Emma B. e Sabrina C. 3A

L’ATTIMO FUGGENTE (film)
Anno 1959. John Keating, insegnante di Letteratura, viene trasferito nel collegio maschile Wel-
ton. Keating ha un approccio didattico molto originale e spinge gli alunni a seguire i propri so-
gni e a sviluppare i progetti personali più profondi e autentici. Nel film sono presenti scene co-
miche e drammatiche, ma le parti più importanti sono i momenti in cui i ragazzi crescono e
trasformano se stessi, aprendo il cuore.
Questo film può suscitare sentimenti di rabbia nei confronti dei professori antiquati e di felici-
tà nei confronti degli alunni; insegna che il futuro deve essere deciso da te e non da altre per-
sone.
I protagonisti sono il prof. Keating e la classe di giovani ragazzi; il professore vuole far svilup-
pare ai suoi alunni l’autostima e la forza interiore. Il film è stato creato nel 1989 da Peter Weir
ed ha un carattere “orientante”: infatti ci è stato proposto dalla prof.ssa Carrozzo nel periodo
in cui sceglievamo la futura scuola superiore.
Melissa P., Anatolie P., Brisiel C., Andrea C., Classe 3A

Melissa P. , Anatolie P. Brisiel C. e Andrea C. Classe 3A

STAND BY ME, IL RICORDO DI UN’ESTATE. (film)
Stand By Me è il racconto di un viaggio iniziato che porta quattro protagonisti dall’infanzia
all’adolescenza.
I ragazzi affrontano, come gli eroi delle fiabe, prove che sono lezioni di vita. I principali perso-
naggi del film sono: Chris Chambers (River Phoenix), Vern Tessio (Jerry O’Connell), Teddy Du-
champs (Corey Feldman) e Gordie Lachance (Wil Wheaton). Essi sono ragazzini che passano la
maggior parte del tempo in una casa sull’albero perché non hanno appoggi dalle famiglie, non
unite. Questi ragazzi hanno saputo di un cadavere disperso in una foresta e pensavano che chi
avesse trovato sarebbe diventato famoso e comparso in televisione. Questo film ci è piaciuto
molto perché ci fa capire com’era il periodo dell’adolescenza degli anni ’80 del ‘900. La parte
più emozionante è stata quando Chris salva Teddy, che voleva suicidarsi rimanendo fermo sui
binari mentre il treno stava passando.
Nella locandina del film il ragazzo con la maglietta rossa si chiama Gordie, quello con la ma-
glietta bianca è Chris, quello con la maglietta verde è Teddy e quello con la maglietta a strisce
bianche e nere (juventine) è Vern.
Alex D., Maria G. e Giulia M. Classe 3C

L’AMICO RITROVATO (libro)

“L'amico ritrovato” è un romanzo di Fred Uhlman, pubblicato per la prima volta negli U.S.A. nel
1971, per essere poi tradotto nel '79 in italiano e successivamente in molte altre lingue.
Il romanzo nacque come volume unico ma, dopo essere diventato un best seller, vennero pubbli-
cati altri due romanzi (“Un’anima non vile” e “ Niente resurrezioni per favore”) che, unendosi al
primo, vanno a formare "La trilogia del ritorno".
Il libro tratta della seconda guerra mondiale e in particolare della profonda amicizia tra due rag-
azzi: Hans e Konradin. Hans ha origini ebraiche e frequenta la Karl Alexander Gymnasium a
Stoccarda.
Konradin fa parte di una importante famiglia aristocratica: gli Hohenfels.
Quest'ultimo nel febbraio del 1932 entra a far parte della vita di Hans, diventando un nuovo
compagno di classe.
I due, incuriositi l'uno dall' altro, diventano quasi immediatamente amici, guardando oltre le di-
versità sociali.
La loro amicizia è ostacolata dai coniugi Hohenfels che, essendo accaniti sostenitori di Hitler,
disprezzano gli ebrei.
Molte avversità storiche affliggeranno i nostri protagonisti.
Ce la faranno i due amici a restare uniti?
Riuscirà la loro amicizia a vincere contro il mondo, intento a distruggerla?
Questo romanzo insegna ad apprezzare le diversità, insegna che l'amicizia può superare
qualsiasi ostacolo e che non si può giudicare una persona dalla religione che professa o dalla
famiglia da cui proviene; come questo libro dimostra, due persone completamente differenti pos-
sono dimostrarsi completamente simili.
Ma adesso ci vuole proprio un commento da parte delle recensitrici:
Fred Uhlman è riuscito, solo tramite l’uso della sua penna, a trasmettere emozioni uniche e a
far vivere quasi in prima persona le vicende dei nostri protagonisti.
Questo romanzo però non tratta solamente della bellissima amicizia tra i due ragazzi, ma ci fa
meglio comprendere tutti gli orrori della seconda guerra mondiale, in particolare del periodo na-
zista.
Ora è il caso di comprendere meglio il significato di questo bellissimo titolo. L’originale è
“Reunion” perché riferito al riavvicinamento dei due amici, postumo alla morte di Konradin;
questi, nonostante inizialmente avesse accettato gli ideali nazisti, dopo la partenza di Hans, li
rinnegò a costo della sua vita.
In conclusione questo libro merita il successo che ha e dovrebbe essere letto almeno una volta
nella vita.
Le vostre recensitrici: Ginevra M., Emma T., Federica M., Classe 3 A
TEMPI MODERNI (film)
All’inizio dell’anno scolastico abbiamo visto questo film centrato sulla Seconda Rivoluzione In-
dustriale, con la prof.ssa Carrozzo.
Tempi moderni fu ideato da Charlie Chaplin nel corso di una tournée europea, durante la pro-
duzione del film “Luci della città”.
Chaplin incominciò a registrarlo nel 1934, avendo in mente di realizzare la sua prima pellicola
sonora, ma poi abbandonò l’idea originaria, introducendo solo alcuni effetti sonori.
Trama:
Il protagonista, Charlot, è operaio in una fabbrica dove è stato applicato il Taylorismo. Charlot
lavora alla catena di montaggio ed il suo compito è stingere bulloni per 10 ore al giorno. Questi
gesti ripetitivi, a ritmi disumani, lo fanno impazzire, tanto che continua a ripetere gli stessi mo-
vimenti anche quando il lavoro si interrompe.
Impazzito e alienato, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico; una volta dimesso, cammi-
nando per la strada, raccoglie una bandiera caduta da un veicolo, alzandola per cercare di fer-
mare l’autista, senza badare che alle sue spalle si trovava un corteo di scioperanti appartenenti
al “Movimento operaio”. Scambiato per il capo dello sciopero, viene arrestato, e, dopo una serie
di vicissitudini paradossali, divertenti e poetiche, riuscirà ad essere amato e a lottare per un fu-
turo diverso.
Questo film ci è piaciuto molto perché racconta in modo divertente come era durissima la vita
operaia nella Seconda Rivoluzione Industriale, sdrammatizzando i problemi quotidiani di tutti
gli operai.
Molte scene sono irresistibili, come quella in cui Charlot canta un testo inventato sul momento
e balla, divertendo molto il pubblico di un ristorante dove si trovava a fare il cameriere. Ma an-
che quando, alla catena di montaggio, Charlot impazzisce a causa del gesto ripetitivo di avvitare
i bulloni, incominciando ad avvitare tutto ciò che vede, inclusi i nasi degli altri operai e i bottoni
delle gonne delle segretarie. Ve lo consigliamo!
Recensione a cura di: Alessio D. e Laurenƫiu C., Classe 3A

BRUNDIBAR (opera musicale)
Anika e Pepicek, che hanno la madre malata e non hanno i soldi per curarla e quindi vedendo il
musicista Brundibar che suona per strada e Tra tutti gli eventi organizzati dalla scuola, e le va-
rie gite didattiche, la classe 2°A, insieme a due professoresse, si è recata al Teatro Studio di
Scandicci per assistere allo spettacolo musicale “Brundibar”. Questo spettacolo, del composito-
re ceco ebreo Hans Kràsa rappresentato dai bambini del campo di concentramento di There-
sienstadt, nel 1943, parla di due fratelli riesce ad ottenere mance suonando, prendono spunto e
iniziano anche loro a suonare per strada; ma Brundibar li caccia dicendo che non potevano
suonare perché quello era il suo posto! I bambini, grazie all’aiuto degli animali diventati loro
amici, alla fine riescono a cacciare Brundibar e iniziano a suonare. Così Anika e Pepicek riesco-
no ad ottenere monete per comprare del cibo e del latte caldo per la madre malata. Quest’opera,
riproposta dall’orchestra GAMS del maestro Dami e dalla scuola di musica di Scandicci, ci è
piaciuta molto, perché i ragazzi cantavano benissimo e recitavano benissimo!
Questa storia ci ha insegnato molte cose, infatti quest’opera è soprattutto una grande metafora:
Brundibar, il cattivo, rappresenta i tedeschi nazisti; Anika e Pepicek rappresentano invece gli
Ebrei. Quindi ci insegna che con la solidarietà si risolvono anche le cose più brutte e complica-
te, e che l’unione fa la forza e c’è sempre una possibilità!!!
Ilaria O, Francesco I., Classe 2A
JIMMY GRIMBLE (film)
TRAMA: il film parla di un ragazzo, tale JIMMY GRIMBLE, vittima di frequenti atti di bullismo
da parte dei coetanei, dovuti alla squadra per cui tifa ed alla sua scarsa abilità nel calcio. Egli
in realtà ha una grande qualità di gioco ma non riesce a metterla in mostra per via dell’ansia
da prestazione. Il protagonista tifa il Manchester City, ciò gli crea non pochi problemi, perché i
compagni tifano la rivale Manchester United.
I temi presenti nel film sono:
Fiducia in se stessi (autostima): il ragazzo apprende alla fine del film quale valore abbia il suo
io.
Famiglia: Jimmy ha problemi familiari, non capisce molti atteggiamenti e scelte della mamma,
che lo trascura dedicandosi maggiormente alla vita amorosa e al sostentamento della famiglia,
il che è comprensibile in quanto è l’unica a lavorare all’interno del nucleo familiare. Jimmy,
non avendo un padre, si era appoggiato alla figura dell’ex compagno della madre, che si rivela
già sposato con un’altra donna.
Amicizia: Jimmy all’inizio non ha amici ma in breve tempo con le sue prestazioni si guadagna
il rispetto e la simpatia di tutti i compagni, tranne Gordon,uno dei bulli nonché il goleador
della squadra
Amore: Jimmy si innamora di una ragazza nuova, anch’essa in conflitto con Gordon. Sarah, la
sua vicina di casa, la quale diventa la ragazza di Jimmy alla fine del film.
Bullismo: Jimmy ne é frequente vittima a scuola.
PERSONAGGI
Jimmy : protagonista del film. Cresce esponenzialmente durante la stagione. Alla fine del film
è cambiato radicalmente.
Gordon Burley: bullizza spesso Jimmy in quanto tifoso del Manchester United. Lui è il centra-
vanti della squadra, di conseguenza è molto invidioso quando il protagonista diventa capocan-
noniere, tanto da gettare via gli “scarpini magici” di Jimmy prima della finale.
Donna: madre di Jimmy, per lui non è certo una figura da imitare a causa della trascuratezza
nei confronti del figlio.
Eric Wirral: ex attaccante del Manchester City, disapprova i comportamenti di Gordon e crede
in Jimmy. Grazie a lui, il ragazzo scopre un modo nuovo e positivo di vedere il mondo, rispetto
al suo punto di vista inizialmente negativo e pessimista. Eric è come un padre. Alla fine del
film si fidanza nuovamente con la madre di Jimmy, inoltre rivelerà a Jimmy il vero ex proprie-
tario dei suoi scarpini magici andati perduti.
Johnny Two Dogs: compagno della madre, prova a mostrarsi forte e simpatico agli occhi degli
altri con scarsi risultati. Alla prima occasione tradirà la madre di Jimmy, in quanto è solo uno
scapolo scapestrato in cerca di nuove amicizie.
COMMENTO:
Il film è molto bello e affronta temi importanti, difficili e interessanti come il bullismo e la cre-
scita a livello caratteriale. Lo consiglieremmo, anche se il finale è piuttosto scontato in quanto
si ha un lieto fine su tutti i piani. Secondo noi la morale contiene una sorta di rivincita perso-
nale da parte del protagonista nei confronti di una situazione iniziale in cui tutto sembra an-
dare per il verso sbagliato.

Giada B. Noemi B. Lorenzo F., Classe 3C
TEMI DI ATTUALITA’

LA DIPENDENZA DAI SOCIAL

Cosa sono social?
I siti di social network sono comunità virtuali, in cui gli utenti possono creare profili pubblici
individuali, interagire con gli amici nella vita reale E incontrare altre persone con le quali si
hanno interessi comuni.
Sono prevalentemente utilizzati per scopi sociali, principalmente propri al mantenimento di
amicizie già consolidate per fare nuove conoscenze.
Negli ultimi anni si è verificato un aumento del tempo trascorso sui social network, arrivan-
do a parlare proprio di una vera e propria “dipendenza”.
I social causano ansia, astinenza, sintomi, assuefazione (abitudine che crea dipendenza).
I 5 sintomi per riconoscere una dipendenza sarebbero i seguenti:
•      Essere continuamente e costantemente attaccato allo smartphone da avere due cellula-
       ri al posto delle mani.
•      Essere continuamente alle prese con foto e selfie scattate in tutti i modi
•      Comunicare parlando con # hashtag
•      Vantarsi di avere milioni di amici sui social e di aggiungerne sempre di nuovi, senza co-
       noscerli.
•      L'ossessione di svegliarsi la mattina con l'unico scopo di controllare le notifiche e novità
       sui social.
Alessio A., Andy S., Leonardo C. Classe 3F

IL BULLISMO
Il bullismo é una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, oppressivo e
ripetuto nel corso del tempo.
I bulli spesso attaccano persone fragili e incapaci di difendersi, chiamate vittime.
Spesso questi episodi si verificano nelle scuole, sia con le prese in giro che con le aggressioni
fisiche.
Ora tra i giovani è soprattutto diffuso il cyber-bullismo, ovvero una forma di bullismo online.
Il fenomeno è più diffuso tra gli 11e i 17 anni. Le violenze più comuni sono le offese, gli insul-
ti, la derisione e le aggressioni.
Il bullismo può essere di 4 tipologie:
Bullismo fisico il bullo colpisce la vittima con calci, spintoni e sputi.
Bullismo verbale: prende in giro la vittima dicendole cose scortesi e parolacce.
Bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima.
Cyber bullismo: il bullo invia messaggi molesti alla vittima per dargli fastidio.
I coinvolti nel bullismo:
Bullo colui/colei che fa prepotenze
Vittima: colui/colei che subisce le prepotenze
Complici: colui/colei che supporta le azioni del bullo.
LA NOSTRA OPINIONE SUL BULLISMO
Il bullismo è un problema grave e molto frequente, che tocca soprattutto gli adolescenti; per
fermarlo, ciascuno di noi deve prendere una posizione.
Negli ultimi anni il bullismo si presenta soprattutto via internet (cyber-bullismo), con offese e
insulti sui social.
Per fermare il bullismo e il cyber-bullismo secondo noi, ci sono due modi:
-Attraverso i genitori, che devono dare il buon esempio ai propri figli ed essere più presenti per
loro, facendo capire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
-Attraverso la scuola, usando qualche ora per fare conferenze/lezioni, rendendo partecipi gli
alunni e spiegando loro che ciò che fanno i bulli è sbagliato e che non bisogna sfogarsi usando
gli altri attraverso violenze fisiche e verbali.
La seconda strategia fortunatamente nella nostra scuola è molto diffusa: i nostri professori
sviluppano vari progetti per evitare che queste cose assurde e dolorose accadano.
Emma R., Alessia C., Alice M., Classe 3A

LA SFIDA AMBIENTALE

A partire dal secolo scorso, l’uomo ha iniziato a sfruttare sempre più intensivamente le ri-
sorse del pianeta.
Secondo alcune previsioni, la popolazione entro il 2050 salirà a 9 miliardi di persone. Per
questo dobbiamo prepararci ad alcuni cambiamenti, primo fra tutti il mutamento degli eco-
sistemi naturali e il riscaldamento globale, che aumenta di anno in anno.
Per prevenire questi problemi, gli Stati Uniti hanno riunito migliaia di scienziati da tutto il
mondo per fondare l’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change).
Questa associazione lavora per sensibilizzare alla salvaguardia degli ecosistemi, per conte-
nere il riscaldamento globale e mantenere un clima stabile, ridurre dell’80% le emissioni di
CO2 entro il 2020 e diminuire il disboscamento.
Il disboscamento è causa di mutamenti climatici che negli ultimi 20 anni hanno raddoppiato
le aree desertiche, costringendo ogni anno oltre un milione di persone ad abbandonare la
propria abitazione, perché il suolo diventa sempre più improduttivo.
Il Protocollo di Kyoto è un trattato che pone vincoli rispetto alle emissioni di gas serra; è
entrato in vigore nel 2005 e in molti Paesi viene rispettato (anche se USA e Cina -i maggiori
produttori di CO2- non hanno aderito fin da subito). Negli ultimi anni, molte associazioni
hanno contribuito a migliorare lo stato dell’ambiente, anche se è necessario che i cittadini
acquisiscano una COSCIENZA AMBIENTALE per salvaguardare la Terra.
L’UNEP è un importante organismo dell’ONU, che ha un ruolo diplomatico in sede interna-
zionale e costituisce un’essenziale piattaforma di incontro tra i Paesi sviluppati e quelli in
via di sviluppo.
Il VOLONTARIATO svolge un ruolo importantissimo, perché coinvolge i cittadini nel salva-
guardare la propria città e il territorio.
Fra le ONG (organizzazioni non governative), molte tutelano l’ambiente e promuovono cam-
pagne per rispettarlo, per ridurre le emissioni di gas serra e passare alle energie rinnovabili,
dato che non inquinano e costano meno.
Importantissime ONG in questo ambito sono: il WWF, che oggi opera in più di 100 stati e dà
lavoro a più di 4000 persone; GREEN PEACE, che ha più di 2.900.000 sostenitori in tutto il
mondo.
Comunque, per migliorare questo mondo dobbiamo cercare di migliorarci, perché le associa-
zioni, senza l’appoggio di tutti noi, possono poco.

Luca A., Alessandro B., Alessio M., Cristian N., classe 3A
IL RICICLAGGIO

Riciclare significa recuperare materiali utili dai rifiuti, per poi trasformarli, anziché smaltirli.
Il riciclaggio è una pratica comune nella storia umana: fin dall’ antichità, i rifiuti domestici veni-
vano raccolti da spazzini e riutilizzati per la produzione di mattoni. Durante la Seconda Guerra
Mondiale, questa pratica fu fortemente incoraggiata a causa della carenza di risorse, ma il gran-
de passo si è verificato nel 1970, per l’aumento dei costi energetici.
Il problema della gestione dei rifiuti è sempre in aumento, a causa della crescita dell’urbanizza-
zione: vengono ridotte le zone disabitate in cui trattare rifiuti e in più cresce l’irresponsabilità
dei cittadini.
Inoltre, le discariche creano grandi concentrazioni di rifiuti che danneggiano l’ambiente; una so-
luzione agli inceneritori sono i termovalorizzatori, che bruciando i rifiuti producono energia elet-
trica.
Il riciclaggio è criticato per molti motivi: i costi ambientali del processo della produzione di rifiu-
ti, il basso rendimento nella quantità delle materie prime ottenute e la bassa qualità dei prodotti
finali.
Il problema è che nella maggior parte degli Stati mancano politiche di sostegno del riuso degli
oggetti; ad esempio, vengono ancora utilizzate bottiglie di plastica invece che di vetro, che po-
trebbero benissimo essere riutilizzate dopo il consumo.
I materiali riciclabili sono tutti rifiuti che possono venire riutilizzati per produrre nuovi oggetti
uguali, oppure riutilizzati per produrre nuovi materiali.
I materiali che possono essere riciclati sono: legno, vetro, carta e cartone, tessuti, pneumatici,
alluminio, acciaio e plastica. La plastica non è biodegradabile, il suolo impiega più di mille anni
per smaltirla; inoltre se bruciata diventa tossica, ma è facilmente riciclabile. I tipi di riciclaggio
sono: dei materiali ferrosi, del vetro, dell’alluminio, della carta, del sughero, della plastica, degli
oli esausti.
Fra poco nella nostra scuola comincerà un nuovo tipo di raccolta differenziata: diamoci da fare!

Luca A., Alessandro B., Alessio M., Cristian N., Classe 3A
USCITE E VISITE DIDATTICHE
  LA 2 C AGLI UFFIZI
Che bella visita è stata quella agli Uffizi ...      pido pronto a scagliare la sua freccia sulle tre
Una pinacoteca, ovvero un luogo contenente           grazie situate accanto a Mercurio, il Dio del
molti quadri che nasce nel 1581, a Firenze.          Tempo.
Il fondatore di questo museo è stato Francesco       Un altro quadro che ci ha colpito molto è il
I dei Medici, che decide di inaugurare gli Uffizi    Tondo Doni di Michelangelo. Questo dipinto
sotto forma di uffici ducali, dai quali ha preso     rappresenta la sacra famiglia circondata da
il nome.                                             molti uomini. La particolarità di questo dipin-
Passati per il corridoio iniziale, davvero spet-     to è la corporatura dei soggetti raffigurati in
tacolare, ed entrati nella prima stanza, abbia-      modo maschile, infatti, Michelangelo ha sem-
mo visto il quadro dell’Annunciazione di Simo-       pre raffigurato figure maschili.
ne Martini.                                          E’ stata una bellissima esperienza e sicura-
Il quadro presenta uno sfondo dorato. Una            mente il quadro che ci ha colpito di più è stato
cosa che ci ha colpito molto è stata la preci-       la Primavera di Botticelli.
sione del pittore nel raffigurare i personaggi,      Emma B., Arianna F., Margherita R.
in particolare la figura dell’angelo. Quest’ulti-    Classe 2C
mo indossa una veste bianca con dettagli e
ricami dorati. La Madonna, inoltre, ha un ap-
proccio negativo e di rifiuto all’arrivo dell’an-
gelo.
Proseguendo per le varie stanza siamo arrivati
nella sala dove è esposto il quadro della Pri-
mavera di Botticelli. Una cosa molto curiosa è
che il dipinto non ha un significato cristiano,
ma un senso mitologico. Nel dipinto, guardan-
do da destra verso sinistra, il primo personag-
gio che si può notare è il dio Vento intento a
rapire una ninfa, che per salvarsi, si tiene a
Primavera, la loro figlia. Al centro del dipinto è
raffigurata la Venere e sopra di lei si trova Cu-

UN AIUTO PER TUTTI
Lunedì 19/11 la nostra classe è uscita per andare all'associazione volontariato Humanitas. Ar-
rivati lì, ci hanno accolto con una presentazione e una spiegazione più dettagliata del loro ser-
vizio di volontariato. Ci hanno fatto vedere delle manovre di primo soccorso con un manichino
chiamato Annina. Fuori al parcheggio dell'Humanitas ci hanno fatto vedere le ambulanze e le
macchine utilizzate per i vari servizi tra cui: assistenza agli anziani, persone disabili e traspor-
to sanitario. Oltre ai servizi sanitari, i volontari svolgono attività di protezione civile. Quando
abbiamo parlato con i volontari quello che ci ha colpito è che fin dai 16 anni i ragazzi si posso-
no appassionare così tanto da iniziare e continuare l'attività di volontariato. Un altro aspetto
che ci ha stupiti è che le persone che hanno già un lavoro e i loro impegni si interessino a fare
volontariato nonostante il poco tempo disponibile. C'è anche chi dopo 8 ore di lavoro decide di
passare la notte fuori di casa per aiutare altre persone. Secondo noi queste persone, che hanno
così        tanta     voglia      di     aiutare        chi     ha     bisogno,        sono      da
ammirare e imitare perché nel mondo è sempre più difficile trovare un aiuto che non voglia es-
sere ripagato.
Daria B., Matteo G. Classe 3F

CONVERSAZIONI IN LINGUA MADRE                       Quest’anno è venuta una nuova lettrice, con
Già da molti anni in questa scuola si fanno at-     lei è un po’ diverso, più serio rispetto all’anno
tività di conversazione in lingua madre, ad         scorso. Ad esempio ci ha fatto fare solo un gio-
esempio in spagnolo. L’ anno scorso, in prima,      co, per ora, poi ci ha fatto cantare una canzo-
era venuta una lettrice a farci lezione per un’o-   ne, e vedere un video dove c’erano due signori
ra. Queste lezioni erano un po’ più difficili,      che erano seduti ad un tavolino del bar e poi
perché lei parlava solo in spagnolo, però erano     iniziano a cantare e ballare. Però anche con lei
anche più divertenti, perché alcune volte ci fa-    è molto divertente.
ceva fare dei giochi e all’inizio ci aveva pure     Le attività di conversazione in spagnolo penso
fatto cantare una canzone in spagnolo.              che siano molto utili, soprattutto per imparare
Ci spiegava molte cose e poi ci faceva ripetere     lo spagnolo in modo divertente.
le parole per sentire se sapevamo la pronuncia.
Ci faceva imparare lo spagnolo in modo diver-       Aurora I., Classe 2A
tente.

GUERNICA
El espectáculo de Alay Arcelus Macazaga vuelve al colegio Fermi también este año el 31 de
enero. No hemos elegido esta fecha al azar. Está justo después del 27 de enero, Día Intenacional
en memoria de la víctimas del Holocausto.
“Gernika” no trata de los judíos y de su terrible suerte, pero trata de la memória histórica, de su
valor. Quien olvida su historia está condenado a repetirla (cit). La actriz vasca, empezando
por la trayectoria artística de Picasso llega hasta el día 26 de abril de 1937, día del trágico
bombardeo aéreo de la ciudad de Guernica. Interpreta las escenas de manera muy impactante,
sola en el escenario con su fiel compañera: su máscara, que en este caso es la cara de una
anciana señora Mariángeles Oriondo, una de los supervivientes del ataque aéreo.
Un espectáculo que emociona, que hace reír, que estimula la reflexión. Su lección más
importante es “NO OLVIDAR”, porque Guernica es el Holocausto, Guernica es la segunda
guerra mundial y todas las guerras sangrientas del mundo, es el once de septiembre... y todos
los atentados, es la arrogancia del poder Guernica es NO OLVIDAR.
Los estudiantes del colegio, antes del espectáculo escribieron historias sobre los personajes del
cuadro de Picasso, inventadas, fantasiosas, pero todos han sabido contar de manera sencilla el
dolor de la guerra.
Aquí están:
La última pelota
Esteban, ve desde su ventana una pelota. Esteban tiene 4 años. Ve la pelota y quiere cogerla y
jugar. Sale de casa y coge la pelota. La pelota roja que ha encontrado le hace sonreir.
Pero después de la sonrisa la explosión. Esteban murió junto a su pelota. Él solo quería
jugar...y perdió su vida. No existe dolor más fuerte.
Un niño tiene derecho a jugar.
Livia G., Alessio E. Classe 3E

       Un amor desesperado
Pablo, un niño de 9 años fue al parque, sin decirselo a su madre. Lo hacía todos los días y ella
nunca se daba cuenta. Pero aquel día no fue como los otros.
Toda la ciudad fue bombardeada, y el parque donde estaba Pablo también.
La madre, asustada, no lo vio y fue a buscarlo allí en el parque. Y lo encontró. Lo vio desde
lejos en el suelo. Corrió hacia él y lo abrazó. No hay palabras: sólo un amor desesperado.
Gerison B., Lorenzo R., Caterina L., Classe 3E

El dolor de una madre
Un niño desafortunado nació con una enfermedad muy grave y murió. Su madre no pudo
superar este dolor y se sintió tan triste.
Daria B., Olmo M., Tommaso M., Denise, D.R., Andy S., Matteo G., Alessio, Alice C., Classe 3F

Un regalo por la vida
Juan, llamado el “guerrero”, decidió ir a recoger unas flores para su esposa. Era su cumpleaños
y quería hacerle un regalo especial. Mientras estaba allí, recogiendo las flores pensaba en su
amor...pero no tuvo el tiempo para terminar su pensamiento de amor.
Matilda M., Daniele C., Classe 3E

El caballero matado
En un pueblo vivía un caballero que combatía para los más débiles. El rey declaró guerra a un
estado cercano y el cabellero aceptó de combatir a cambio de derechos para los más débiles.
Tenía sólo 18 años el caballero cuando el hombre disfrazado lo mató con su espada. El rey en
su honor dio más derechos a los más débiles.
Emma M., Matilde C., Giulia M., Thomas F., Daniel R., Gabriele B., Valentina D. F., Lorenzo
O., Classe 3F
La pierna perdida
Lola estaba dando un paseo por el pueblo, cuando oyó un ruido horrible.
Asustada, decidió volver a su casa, cuando desgraciadamente el ruido lo oyó más cerca y cayó al
suelo. Empezó a gritar por el dolor. Encontró la fuerza para ponerse de pie y arrastró su pierna.
El dolor ya no era tan fuerte...cuando vio la muerte a su alrededor.
Alessia B. Classe 3E

         I NOSTRI TESTI: SCRITTURA CREATIVA E COMUNICAZIONE EFFICACE

 Alla Fermi ti puoi divertire                  Alla scuola Fermi si va per imparare
 E tutti i professori puoi far gioire,         Se vieni qui le regole dovrai rispettare.
 Alla Fermi oltre a studiare                   Le elementari sono terminate
 Imparerai a sognare.                          Ti aspettano avventure esagerate!
 Dopo un po' riuscirai a capire                Nuovi amici ti farai
 E le professoresse potrai stupire,
                                               E le medie affronterai
                                               Le medie stai per iniziare?
 Inizierai a lavorare
                                               Vieni con noi, ce la puoi fare!
 Quando le interrogazioni dovrai fare.
 Tutte le cose potrai sapere
                                               Sofia G., Samuele S., Mattia S., Alisè C.
 Se alla Fermi verrai
 Formerai le basi della tua vita.
 I miglioramenti potrai vedere
 Se con voglia studierai,
 E alla fine dell’anno farai una bella
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