ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI?
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n. 1 /2019. IL GIORNALE DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA FERMI ENRICO FERMI: CHI ERA COSTUI? Enrico Fermi nacque a Roma nel 1901 e morì nel 1954 a Chicago (di cancro allo stomaco). Fu un noto fisico italiano: condusse studi e sviluppò teorie nell’ambito della meccanica quantisti- ca. Progettò e costruì il primo reattore nucleare nel 1942. Gli fu attribuito un premio Nobel per la fisica nel 1938. É stato dato il suo cognome ad un elemento della tavola periodica (FERMIONE). Gli è stata anche dedicata una lapide commemorativa nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Questa cattedrale è nota anche come ‘’Il tempio delle Italiche Glorie’’, per le numerose sepolture di artisti, scienziati e personaggi importanti nella storia italiana. Anatolie P., Andrea C., Brisiel C. Classe 3A ESCE IL NUMERO UNO DI “FERMI SULLA NOTIZIA”! Dopo un quadrimestre di lavoro intenso, siamo lieti di annunciare l’uscita del numero 1 del giornalino scolastico della Fermi! Il lavoro ha coinvolto molte classi che si sono rese disponibili a mettersi alla prova in questo “esperimento” di scrittura e non solo… Il giornalino vuole dare spazio non solo alle attività sco- lastiche ma anche alle esperienze, conoscenze che ognuno dei nostri alunni ha e può portare in un arricchimento reciproco che crea comunità e senso di appartenenza. Scrivendo insieme e leggendo gli articoli degli altri, ci si conosce meglio e si impara ad apprezzarsi reciprocamente. A lavoro concluso, davvero si può dire che ognuno ha dato il meglio di sé! Si ringraziano tutti i colleghi che hanno più che collaborato per la riuscita del progetto: questo reciproco aiuto è prezioso! Si ringrazia anche la professoressa Santoni dell’Associazione Arco che con la sua esperienza ma anche stimoli sempre nuovi è stata un incoraggiamento oltre che un valido aiuto concreto. Ovviamente si ringraziano i ragazzi i quali, questo giornalino, lo hanno costruito, fino a partire dal titolo: esso è stato selezionato tra una lista di varie proposte tutte interessanti. La scelta è stata espressa dai ragazzi stessi, che a maggioranza lo hanno votato, e poi è stata confermata dalla giuria tecnica costituita dalla prof.ssa Raffaella Briani, dirigente del nostro istituto, dalla prof.ssa Francesca Polidori, collaboratrice della dirigente per la scuola Fermi e dalla prof.ssa Sabina Di Fruscia, funzione strumentale stranieri, le quali hanno stimolato e sostenuto il pro- getto. Ci complimentiamo dunque particolarmente con GIULIA MIGLIORNI della 3F che ha ideato il titolo del nostro giornale e a tutti, BUONA LETTURA! Prof.sse Chiara Calabri e Valentina Lazzeri
INTERVISTE AI PROFESSORI Abbiamo intervistato i professori Brezzi, di educazione motoria e Vannucci di spagnolo, per ca- pire come si sentono a scuola e per capire il loro punto di vista. Come si sente quando entra a scuola? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Mi sento felice perché mi piace fare il mio Quando vengo a lavorare mi sento molto bene e lavoro ed insegnarlo ai ragazzi. sono molto motivata perché da ragazzina ho avuto professori che non mi hanno insegnato bene la materia quindi io vorrei cambiare l’inse- Ha dei “compiti per casa”? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Qualche volta preparo argomenti e verifi- Rimango a scuola molto spesso per preparare le che, anche se la mia materia è più pratica. lezioni, il registro e le verifiche. Quando mette brutti voti o rapporti come si sente? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Non mi piace né mettere rapporti né brutti Male perché non mi piace, non li metto quasi voti, quei pochi che metto cerco di farli mai i brutti voti. recuperare. I rapporti li metto solo se qualche alunno mi ri- sponde male o non porta rispetto. E invece, se mette note di merito come si sente? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Sono molto contento, vuol dire che l’argo- Mi sento bene e realizzata, vuol dire che ho fatto mento o l’esercizio è stato capito. bene il mio lavoro. Le piace insegnare la sua materia? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Mi piace molto la mia materia, non la vor- Mi piace moltissimo la mia materia, non la vor- rei mai cambiare, ma se dovessi scegliere rei mai sostituire con altre materie. insegnerei storia e geografia. Secondo lei perché è importante studiare questa materia? PROF. BREZZI PROF.SSA VANNUCCI Secondo me è importante la mia materia Lo spagnolo è molto importante, è una lingua come le altre, certe volte i ragazzi sottova- molto parlata e anche molti italiani/stranieri lutano la mia materia e ci sto male perché vanno in Spagna. se non si fa attività fisica si ha ricadute sul Per noi è più facile impararlo perché è una proprio fisico. lingua neolatina, è la lingua più simile all’ ita- liano. Valentina D.F., Diego M.; Lorenzo O. Classe 3F ESAMI E SUPERIORI no indecisi… in ogni caso non c’è stato biso- Entro la fine di gennaio gli alunni delle classi gno di preoccuparsi! Nella nostra scuola è stato terze hanno dovuto scegliere la scuola superio- fatto un percorso di orientamento che ha aiuta- re da frequentare. É stata una scelta complica- to a chiarire dubbi e ha consigliato chi non ta perché potrà determinare il futuro di ogni aveva idee. studente. Alcuni hanno avuto fin da subito le Per informarsi su una scuola nello specifico gli idee chiare perché sapevano cosa fare o sono studenti, sono potuti andare agli open day of- interessati ad alcune materie. Altri, invece, era- ferti dalle scuole superiori. Durante gli open
day è possibile entrare nelle scuole dove ci so- e ti ascoltano facendoti domande su tutto il no professori e alunni che ti spiegano i vari programma dell’anno. Però se state attenti indirizzi della scuola e te la mostrano più nel tutto l’anno non dovete avere paura, avete dettaglio. grandi probabilità che l’esame vada bene. Dopo le iscrizioni di gennaio alle scuole supe- Detto ciò vi auguriamo buoni esami e buon riori i ragazzi continueranno il loro percorso proseguimento! scolastico e a giugno, quando tutti gli altri an- dranno a riposarsi in vacanza, gli alunni di tutte le terze dovranno affrontare gli esami. L’esame consiste in prove scritte e orali. Prima dell’esame vero e proprio ci sono le pro- ve Invalsi, dei test prevalentemente a crocette di inglese, matematica e italiano. I ragazzi prima dell’esame provano molte emo- Thomas F., Matilde C., Olmo M., Mattia F. zioni per esempio l’ansia. Tutti gli alunni pro- Classe 3F vano paura soprattutto per l’esame orale, nel quale ci sono tutti i professori che ti osservano INTERVISTE ALLE CLASSI PRIME Noi ragazze di 3°A della scuola E. Fermi abbiamo voluto realizzare questa intervista per cono- scere le impressioni dei ragazzi di 1° media, dopo l’esperienza del primo quadrimestre. Ci siamo recate nelle varie classi rivolgendo delle domande durante l’orario dedicato all’attività del gior- nalino scolastico, coordinato nella nostra classe dalle prof.sse Carrozzo e Calabri. Queste sono state le domande rivolte: -COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE LA SCUOLA E. FERMI? Gli amici e la vicinanza a casa è stata la maggioranza delle risposte. Ovviamente a molti la scuola è stata consigliata dai parenti per i suoi laboratori, la sezione musicale e il sabato libe- ro; questa scuola è sembrata molto accogliente e migliore rispetto alle altre. Tanti invece fre- quentavano l’asilo vicino, che ha chiuso, e quindi volevano tornare in zona. -COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE COME SECONDA LINGUA FRANCESE o SPAGNOLO? Ci hanno risposto con numerose motivazioni. Molti le conoscevano già e quindi erano avvan- taggiati, per il fatto di essere madrelingua, o la famiglia aveva studiato quella lingua prima di loro; alcuni erano già stati nelle città dove si parlano queste lingue; invece altri vorrebbero an- darci. Tanti invece ci hanno rivelato che hanno scelto una lingua in particolare perché, secon- do loro, era più facile, o era la loro lingua preferita perché parlata in più Paesi. Invece alcuni ragazzi hanno voluto sperimentare una lingua nuova, perché si volevano mettere alla prova o perché secondo loro è più difficile. -TI STAI TROVANDO BENE IN QUESTA SCUOLA? La maggioranza dei ragazzi ha risposto di sì, motivando col fatto di avere buoni professori e compagni simpatici. Alcuni però ci hanno rivelato che, per vari motivi, vorrebbero cambiare qualcosa, qui alla Fer- mi -TI STAI TROVANDO BENE CON LA TUA CLASSE ATTUALE? I ragazzi di tutte le classi prime si stanno trovando molto bene con i propri compagni e solo pochi di loro hanno problemi con alcuni. -CONOSCEVI GIÀ ALCUNI DEI TUOI COMPAGNI O NO? A questa domanda quasi tutti hanno risposto di sì, si conoscevano già dall’asilo; soltanto un ragazzo ci ha risposto che non conosceva nessuno, perché andava a scuola a Firenze. -QUAL È STATA LA TUA PRIMA IMPRESSIONE RIGUARDO I PROFESSORI?
A questa domanda ci sono state varie risposte; alla maggior parte i professori sono sembrati bravi e accoglienti; gli alunni hanno pensato di potersi divertire anche imparando, per via di insegnanti molto simpatici. Alcuni hanno notato delle differenze rispetto alla scuola primaria, relativamente ai voti più bassi, ma comunque i professori hanno fatto una buona impressio- ne. -QUALI ERANO LE TUE ASPETTATIVE SU QUESTA SCUOLA? SI SONO REALIZZATE? I ragazzi avevano davvero molte aspettative e perlopiù si sono realizzate: per esempio, lo studiare tanto e i professori più severi, ma una ragazza è stata molto contenta di poter avere i bagni con la serratura. C’erano dei ragazzi che invece speravano in una palestra più grande o in una ricreazione più lunga. Ma alla fine ci hanno confessato che si trovano davvero bene in questa scuola. -AVETE PARTECIPATO AD ALCUNE ESPERIENZE DIDATTICHE COME GITE O LABORATORI? Recentemente le classi prime hanno partecipato a vari laboratori, per esempio di Scienze e Spa- gnolo. Inoltre, alcune classi hanno assistito ad una lezione specializzata di storia; le gite per il mo- mento non sono state molte, ma alcune classi hanno visitato Firenze, altre sono andate al cine- ma o hanno visto in classe documentari e film inerenti al percorso di studio di Geografia, Italia- no e Scienze. -RISPETTO AGLI ALTRI ANNI, QUALI SONO STATI I CAMBIAMENTI CHE TI HANNO COLPITO DI PIÙ? Qui le risposte sono state varie: molti sono stati sorpresi nel vedere come i voti fossero cambia- ti, che la ricreazione fosse diventata più corta oppure che ci fossero molti più professori; si sono anche adeguati al dare del Lei ai docenti e al passare molte meno ore a scuola. I ragazzi hanno ritrovato dei vecchi compagni o invece nella loro classe non conoscevano nes- suno; ma sono molto contenti di aver raggiunto questa età, perché ciò vuol dire più indipen- denza e libertà, ma anche nuove responsabilità. -VORRESTI CHE SI PRATICASSERO PIÙ ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE? SE SI’ QUALI? I ragazzi ci hanno risposto che vorrebbero avere un corso di teatro (che tra l’alto c’è già), un corso di francese, farne anche uno di giardinaggio e vorrebbero ci fossero più ore di musica; hanno espresso anche il desiderio di fare più uscite didattiche durante l’anno. Claudia G., Elena G., Giulia G., Classe 3A TUTTO SPORT SPORT E TORNEI SPORTIVI NELLA SCUOLA ‘’ENRICO FERMI’’ Nella scuola secondaria di primo grado ‘’Enrico Fermi’’ lo sport viene praticato dagli studenti due volte alla settimana, secondo il piano orario del corso di studi. Gli sport più importanti della scuola, per i quali si svolgono i tornei, sono: PALLA RILANCIATA (TORNEI NELLE CLASSI PRIME) PALLAVOLO (TORNEI NELLE CLASSI SECONDE E TERZE) Oltre agli sport principali, ci sono anche quelli secondari, come: TAMBURELLO, BASKET, RUGBY, CALCIO, ALTRI GIOCHI ED ESERCIZI SPORTIVI Se nessuno di questi sport vi appassiona, potete chiedere consiglio al professore, o alla nostra redazione. Anatolie P., Andrea C., Brisiel C. Classe 3A
COME ORGANIZZARSI CON LA SCUOLA E LO SPORT ? Dal punto di vista di un genitore o di un professore può sembrare facile conciliare la scuola con gli impegni sportivi. La scuola alla nostra età è importante, perché ti preparare al tuo futuro uno sbocco per il tuo futuro, anche se è difficile a 13 anni pensare a cosa farai un domani. Ovviamente la scuola dovrebbe sempre venire al primo posto, e lo sport contribuisce a realizzare un pieno sviluppo della personalità del ragazzo. È molto importante svolgere un’attività che ti crea impegno, divertimento e l’osservazione delle regole fortifica il carattere. Stai con persone diverse, in un luogo diverso e ti ricrei lo spirito. Se poi inizia a pesare troppo e diventa inconciliabile con gli impegni scolastici si può sempre in- terrompere e cercare un’attività meno impegnativa. C’è solo un modo per andare bene sia a scuola che nell’attività sportiva: cercare di organizzarsi a casa, studiando nel tempo libero, av- vantaggiarsi nei compiti e poi correre a sfogare energie e tensioni per ricaricarti al meglio. Gabriele C., Sofia B., Gregorio A. Classe 3D IL CALCIO Nel calcio giocano 11 giocatori per squadra, i giocatori si posizionano in un campo rettangolare di 100m di lunghezza e 64 di larghezza. I capitani delle due squadre rivali si scontrano alla mo- netina che è lanciata dall’arbitro per decidere palla o campo. La partita dura per 90 minuti du- rante i quali ciascun giocatore da tutto per la propria maglia,per far felice la propria squadra e i tifosi che tutte le domeniche li supportano. In molti dicono che i calciatori sono solo persone che rincorrono un pallone ma non sanno che in quel campo si lascia il cuore. La prima squa- dra di calcio è stata fondata in Inghilterra,precisamente a Cambridge,nel 1846. Il primo mon- diale si disputò nel 1930 in Uruguay dove vinse proprio la nazionale di casa battendo in finale l’ Argentina per 4-2. Uefa Champions League La storia della Uefa Champions League,ovvero la massima competizione internazionale per club d’Europa,è iniziata nel 1955,con l’istituzione della coppa dei campioni d’Europa. Alla prima stagione del torneo prendono parte su invito 16 squadre. La prima partita si gioca il 4 Settem- bre del 1955 a Lisbona tra lo Sporting Lisbona e gli jugoslavi del Partizan. I primi campioni d’Europa furono gli spagnoli del Real Madrid,che batterono i francesi del Reims davanti a 40 000 spettatori. Questa competizione è la più importante del mondo per i club europei. La squa- dra che per ora domina questa competizione è proprio il Real Madrid che precede la squadra italiana del Milan. Regole del calcio Tempo: 90 minuti suddivisi da 2 tempi da 45 minuti.Se un giocatore non rispetta le regole arbi- trali viene punito con un cartellino giallo o addirittura con un cartellino rosso che punirebbe il giocatore per una giornata o più. Quando la palla esce dal campo regolamentare si riprende il gioco con il famoso fallo laterale oppure si ha un calcio d’angolo dovuto dalla squadra difensiva o in caso di uscita dalla linea di fondo si ha la rimessa con i piedi del portiere oppure si ha un calcio d’angolo dovuto a una de- viazione. Mattia B., Tommaso L. Classe 3C Van Dijk che esulta in Olanda-Germania 2-2
IL MONDO IN UNA SCUOLA: TRADIZIONI, CULTURE, GEOGRAFIE LA JAMBIYA Abbiamo deciso di scrivere questo articolo grazie al nostro compagno Rasheed A., che ci ha raccontato le tradizioni della penisola araba, luogo in cui è nato. La jambiya è un pugnale caratteristico della penisola araba. Viene usato come ornamento e non come arma, a meno che non si sia in una situazione di massimo pericolo. La jambiya viene regalata al compimento dei 14 anni, a tutti i ragazzi maschi. Viene agganciata alla cintura, portata sul basso-ventre. È un coltello molto costoso, perché il manico viene ornato con pietre preziose e indica il ceto sociale. Le jambiya più pregiate sono quelle con la lama dei seguenti colori: Giallastra (sayfani), verde chiaro (asadi), bianca/gialla (zaraf), bianco cipolla (albasali). Le jambiya sayfani sono portate anche dai giudici, dagli Hascemiti, dai famosi mercanti e da- gli uomini d’affari. L’origine di questo oggetto risale al IV secolo in: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman, Yemen. Melissa P., Daniele N., Rasheed A. Classe 3A PICCOLO DIZIONARIETTO ARABO-ITALIANO Ciao = marhabaan = ر Come stai = kayf halik = ك ف Buongiorno = sabah alkhyr = ح ا ر Buonasera = masà alkhyr = ء ا ر Buonanotte = tusbih ealaa khayr = ر BANGLADESH Il Bangladesh confina con gli stati indiani del quadrato ci sono mille abitanti, la popo- Bengala Occidentale a ovest e a nord, dell'As- lazione è abbastanza giovane, il gruppo sam a nord, del Meghalaya a nord e a nord- più numeroso è bengalese. Le lingue ufficiali sono inglese e bengale- est, e del Tripura e del Mizoram a est. A sud- se. est, confina con il Myanmar. La regione meri- Le religioni principali sono: Islam, Indui- dionale del Bangladesh si apre sul golfo del smo, Buddhismo e Cristianesimo. Bengala. Il clima del Bangladesh è tropicale con inver- ni miti e una stagione calda umida a causa del monsone che dura da giugno a ottobre, periodo in cui cade la maggior parte di acqua annuale. La temperatura varia da 21c fino a 35c. Il Bangladesh si trova nella regione del delta del Podda formato da più fiumi: Jomuna e Maghna. La catena montuosa più alta è Mowdok. Il litorale ha una giungla paludosa. Ci sono 161 milioni di abitanti, in ogni km
EID AL FITR È una festa musulmana religiosa, che si svolge alla fine del Ramadan (un mese in cui non puoi mangiare nulla tranne dal tramonto all'alba). La durata del ramadan dipende dalle fasi lunari: può essere di 28,29, 30 giorni. Finito il perio- do di digiuno, inizia il giorno di festa. In questo giorno si va a pregare alle 5:00 e si finisce alle ore 7:00, poi per esprimere la felicità e per farsi gli auguri, si scambiano un abbraccio. Poi vanno tutti a salutarsi nelle proprie ca- se. Alla fine, se qualche ragazzo compie il gesto di toccare i piedi a un adulto, come segno di ri- spetto, è costretto a dargli 100 TAKA (moneta tipica) . Tornati a casa tipicamente si mangia un piatto di Riso Giallo con vari tipi di carne e dolci ti- pici per esempio il misti. Mattia G., Mohammed S. Classe 3C AUGURI DALL’HONDURAS La festa dell' ultimo dell' anno, in Honduras vede i ragazzi coinvolti in prima persona. Il 31 mattina appena ci alziamo, dopo essersi vestiti, i ragazzi vanno sotto casa insieme ai vicini e iniziano a fare "la muñeca” (bambola) che è una tradizione dell' Honduras per festeggiare l'an- no nuovo. La bambola è fatta di paglia e viene rivestita di abiti vecchi. Dentro i vestiti ci sono dei fuochi d' artificio che verranno fatti scoppiare soltanto allo scocco della mezza notte. In mezzo ai fuochi d'artificio i ragazzi e i vicini vanno i strada per farsi gli auguri di “buen fin de año”. La cosa particolare rispetto all’Italia, è che di solito tutti i ragazzi scendono in piazza senza cappotto perché fa molto caldo, essendo, in Honduras estate! Solitamente durante le festività mangiamo i tamales, un piatto tipico del Sudamerica fatto di carne (pollo, maiale ), verdure e avvolti in delle foglie di pannocchie. Denise D. R., Daniel R. Classe 3F
HONDURAS FORMA DI GOVERNO: Repubblica presiden- persone si sono stancate di essere povere. Le ziale minacce dei politici americani e i timidi posti SUPERFICIE: 112.492 km² di blocco non bastano a fermare la fuga. Il POPOLAZIONE: 8.304.000 ( censimento portavoce americano (migrante, figlio di immi- 2013 ) grati) ha ribadito che chi attraverserà la fron- DENSITÀ: 78 ab/km² tiera sarà arrestato e deportato … comunque CAPITALE: Tegucigalpa ( 1.210.000 ab. ) non basta, ma la gente non ha ancora capito, MONETA: l’ Empira dell’ Honduras gli Honduregni non possono tornare indietro. ISU: 0,606 ( 131° posto ) Lì li aspettano pallottole, minacce, fame e ma- LINGUA: spagnolo ( ufficiale ) idiomi indios lattie. Sanno che la possibilità di arrivare so- SPERANZA DI VITA: M 71 anni , F 79 anni no minime, che le porte sono chiuse, che pos- CONFINI: a nord ovest con il golfo dell’ Hon- sono incappare nell’ esercito come promesso duras, a nord e a est con il Mare dei Caraibi, da Trump, o che gli possono strappare i bam- confina a est con il Nicaragua, a sud si affac- bini dalle braccia. Più che un’ opportunità si cia sul Golfo di Fonseca dell’ Oceano Pacifico aspettano un miracolo. e a ovest confina con El Salvador e il Guate- Filippo M., Gabriele B. Classe 3F mala. CLIMA: il clima dell’Honduras e tutto quello del centro America è tropicale, temperato nel- le zone più elevate, all’ interno 21. ECONOMIA: l’ Honduras è ancora oggi uno dei paesi meno sviluppati e industrializzati dell’ America. Prima colonia spagnola, l’ Honduras ottenne l’ indipendenza il 15 settembre 1821 nell’ ambi- to della confederazione dell’ America Centrale. MIGRANTI: nel film “Forrest Gump” il prota- gonista dopo essere tornato dal Vietnam di colpo decide di iniziare a correre per gli Stati Uniti. Come la notizia si sparge, dopo un po’ , si accorge che dietro di lui ci sono sempre più persone che lo seguono a corsa, fino a diven- tare un autentico fiume di gente. Così 160 persone a ottobre sono partite dall’Honduras e ora sono 7000 le persone che marciano ver- so gli Stati Uniti. Marciano tutti verso la terra promessa, una terra di salvezza e di prosperi- tà, tutti credono nella forza della massa. Il gruppo è composto da umiliati, espulsi, scac- ciati che non possono tornare al luogo d’origi- ne, tutti vogliono salvare l’ultima cosa che hanno: la vita. Queste persone dormono nei rifugi o nelle strade di città del Guatemala o Tecun Uman, mangiano grazie agli abitanti, parlano con i giornalisti, si fanno notare. In effetti questo è tutto il contrario di quello che solitamente è il comportamento dei migranti, questa fuga è un manifesto, una protesta; le
TRADIZIONI AL SUD ITALIA: NAPOLI L’onomastico è la ricorrenza cattolica in cui si festeggiano tutte le persone il cui nome coincide con quello del santo o del beato del giorno del calendario liturgico. Il festeggiamento dell’onomastico per importanza non ha nulla da invidiare al compleanno, anzi, quando si festeggia il proprio onomastico non ci si sente più vecchi di un anno. Il Natale è festeggiato in maniera differente nel mondo e anche in Italia. Da Nord a Sud varia- no le tradizioni, alimentari e popolari . Al Sud si valorizza molto la notte della Vigilia dove in ogni casa si sta svegli fino a tardi davan- ti al presepe . A Napoli, in particolare, c’è una via in cui tutto l’anno è Natale: San Gregorio Armeno è una lunga via che collega il Decumano Inferiore, chiamato dagli abitanti anche “La Spacca Napoli “ e il Decumano Maggiore. La Campania ed in particolare la splendida Napoli è famosa nel mondo per la tradizione dei presepi, tanto che in città esiste una via piena di botteghe di artigiani che, per tutto l’anno, realizzano e vendono le statuine tipiche della scena della Natività, ma anche ironiche rappre- sentazioni di personaggi della politica e dello spettacolo che durante l’anno si sono distinti non solo positivamente. Il sacro ed il profano quindi si mescolano ed ogni famiglia napoletana, anche la meno religiosa, non rinuncia a realizzare un presepe del tutto personalizzato che de- ve essere finito rigorosamente prima della cena della Vigilia. A Salerno poi, ogni anno si rinno- va la tradizione delle famose “Luci d’Artista”: la città si illumina con delle elaborate decorazio- ni di luminarie che vengono realizzate seguendo un tema ben preciso che cambia ogni anno, creando uno spettacolo luminoso davvero suggestivo. Il Natale napoletano conserva delle tradizioni popolari che si stanno perdendo al Nord. Le principali tradizioni sono: -Il Presepe -La visita nei giorni prima del Natale in via San Gregorio Armeno. -La visione della commedia natalizia al teatro. -Il menù natalizio e i dolci della tradizione. Le celebrazioni Natalizie cominciano tradizionalmente l’8 Dicembre, giorno in cui in tutte le case inizia la preparazione dell’albero e del presepe nonché il giorno dell’Immacolata concezio- ne; il presepe viene disfatto il 6 Gennaio, giorno dell’Epifania. Il cenone Natalizio è una tradizione molto sentita in tutta Italia e in particolar modo al sud do- ve i preparativi per il cenone iniziano una settimana prima girando per i mercati e facendo a gara per aggiudicarsi la pietanza più fresca. Tra i piatti principali della tradizione ci sono spaghetti alle vongole, verdure pastellate e gli “struffoli”, ma uno dei piatti più amati della tradizione è il capitone sul quale ricade una su- perstizione particolare e al quale la smorfia napoletana ha attribuito un numero tutto suo, il 32. La superstizione viene raccontata cosi: esso è molto simile al serpente, che secondo il Cristia- nesimo è l’animale che rappresenta il male, le cui sembianze assunse Satana per tentare Eva e farle mangiare il pomo proibito, condannando l’umanità alla morte. Col Natale si festeg- gia la nascita di Gesù, l’avvento del Salvatore che con la sua morte ha redento gli uomini da tutti i peccati, dunque mangiare il capitone significa mangiare il serpente, un atto simbolico e di buon auspicio. Alice C., Giulia M. Classe 3F
MUSICA, LIBRI, FILM LA CHIAVE SEGRETA DELL’UNIVERSO (libro) "La chiave segreta per l'Universo" è un romanzo per ragazzi di Lucy e Stephen Hawking . TRAMA : George vive con il suo maiale domestico Freddy e ha due genitori ambientalisti. Ques- ti sono contrari alle tecnologie e vogliono far diventare George un coltivatore biologico. Un giorno Freddy entra nel giardino della casa accanto e George, che era andato a riprenderlo, e fa conoscenza con i suoi nuovi vicini: Annie, il papà scienziato Eric e anche Cosmo, il com- puter parlante più potente del mondo. Grazie a Cosmo, vivranno molte avventure nello spazio e scopriranno le meraviglie dell'Universo. Durante queste avventure, accadranno degli eventi che complicheranno la situazione ma, tutti insieme, riusciranno a risolverli. Questo libro è un misto tra realtà e fantasia, è adeguato a tutte le età ed è molto interessante e divertente. Ve lo consigliamo, sopratutto agli alunni di prima e seconda, perchè parla di argomenti che vi serviranno per la terza media. Dalle vostre recensitrici: Emma B. e Sabrina C. 3A L’ATTIMO FUGGENTE (film) Anno 1959. John Keating, insegnante di Letteratura, viene trasferito nel collegio maschile Wel- ton. Keating ha un approccio didattico molto originale e spinge gli alunni a seguire i propri so- gni e a sviluppare i progetti personali più profondi e autentici. Nel film sono presenti scene co- miche e drammatiche, ma le parti più importanti sono i momenti in cui i ragazzi crescono e trasformano se stessi, aprendo il cuore. Questo film può suscitare sentimenti di rabbia nei confronti dei professori antiquati e di felici- tà nei confronti degli alunni; insegna che il futuro deve essere deciso da te e non da altre per- sone. I protagonisti sono il prof. Keating e la classe di giovani ragazzi; il professore vuole far svilup- pare ai suoi alunni l’autostima e la forza interiore. Il film è stato creato nel 1989 da Peter Weir ed ha un carattere “orientante”: infatti ci è stato proposto dalla prof.ssa Carrozzo nel periodo in cui sceglievamo la futura scuola superiore. Melissa P., Anatolie P., Brisiel C., Andrea C., Classe 3A Melissa P. , Anatolie P. Brisiel C. e Andrea C. Classe 3A STAND BY ME, IL RICORDO DI UN’ESTATE. (film) Stand By Me è il racconto di un viaggio iniziato che porta quattro protagonisti dall’infanzia all’adolescenza. I ragazzi affrontano, come gli eroi delle fiabe, prove che sono lezioni di vita. I principali perso- naggi del film sono: Chris Chambers (River Phoenix), Vern Tessio (Jerry O’Connell), Teddy Du- champs (Corey Feldman) e Gordie Lachance (Wil Wheaton). Essi sono ragazzini che passano la maggior parte del tempo in una casa sull’albero perché non hanno appoggi dalle famiglie, non unite. Questi ragazzi hanno saputo di un cadavere disperso in una foresta e pensavano che chi avesse trovato sarebbe diventato famoso e comparso in televisione. Questo film ci è piaciuto molto perché ci fa capire com’era il periodo dell’adolescenza degli anni ’80 del ‘900. La parte più emozionante è stata quando Chris salva Teddy, che voleva suicidarsi rimanendo fermo sui
binari mentre il treno stava passando. Nella locandina del film il ragazzo con la maglietta rossa si chiama Gordie, quello con la ma- glietta bianca è Chris, quello con la maglietta verde è Teddy e quello con la maglietta a strisce bianche e nere (juventine) è Vern. Alex D., Maria G. e Giulia M. Classe 3C L’AMICO RITROVATO (libro) “L'amico ritrovato” è un romanzo di Fred Uhlman, pubblicato per la prima volta negli U.S.A. nel 1971, per essere poi tradotto nel '79 in italiano e successivamente in molte altre lingue. Il romanzo nacque come volume unico ma, dopo essere diventato un best seller, vennero pubbli- cati altri due romanzi (“Un’anima non vile” e “ Niente resurrezioni per favore”) che, unendosi al primo, vanno a formare "La trilogia del ritorno". Il libro tratta della seconda guerra mondiale e in particolare della profonda amicizia tra due rag- azzi: Hans e Konradin. Hans ha origini ebraiche e frequenta la Karl Alexander Gymnasium a Stoccarda. Konradin fa parte di una importante famiglia aristocratica: gli Hohenfels. Quest'ultimo nel febbraio del 1932 entra a far parte della vita di Hans, diventando un nuovo compagno di classe. I due, incuriositi l'uno dall' altro, diventano quasi immediatamente amici, guardando oltre le di- versità sociali. La loro amicizia è ostacolata dai coniugi Hohenfels che, essendo accaniti sostenitori di Hitler, disprezzano gli ebrei. Molte avversità storiche affliggeranno i nostri protagonisti. Ce la faranno i due amici a restare uniti? Riuscirà la loro amicizia a vincere contro il mondo, intento a distruggerla? Questo romanzo insegna ad apprezzare le diversità, insegna che l'amicizia può superare qualsiasi ostacolo e che non si può giudicare una persona dalla religione che professa o dalla famiglia da cui proviene; come questo libro dimostra, due persone completamente differenti pos- sono dimostrarsi completamente simili. Ma adesso ci vuole proprio un commento da parte delle recensitrici: Fred Uhlman è riuscito, solo tramite l’uso della sua penna, a trasmettere emozioni uniche e a far vivere quasi in prima persona le vicende dei nostri protagonisti. Questo romanzo però non tratta solamente della bellissima amicizia tra i due ragazzi, ma ci fa meglio comprendere tutti gli orrori della seconda guerra mondiale, in particolare del periodo na- zista. Ora è il caso di comprendere meglio il significato di questo bellissimo titolo. L’originale è “Reunion” perché riferito al riavvicinamento dei due amici, postumo alla morte di Konradin; questi, nonostante inizialmente avesse accettato gli ideali nazisti, dopo la partenza di Hans, li rinnegò a costo della sua vita. In conclusione questo libro merita il successo che ha e dovrebbe essere letto almeno una volta nella vita. Le vostre recensitrici: Ginevra M., Emma T., Federica M., Classe 3 A
TEMPI MODERNI (film) All’inizio dell’anno scolastico abbiamo visto questo film centrato sulla Seconda Rivoluzione In- dustriale, con la prof.ssa Carrozzo. Tempi moderni fu ideato da Charlie Chaplin nel corso di una tournée europea, durante la pro- duzione del film “Luci della città”. Chaplin incominciò a registrarlo nel 1934, avendo in mente di realizzare la sua prima pellicola sonora, ma poi abbandonò l’idea originaria, introducendo solo alcuni effetti sonori. Trama: Il protagonista, Charlot, è operaio in una fabbrica dove è stato applicato il Taylorismo. Charlot lavora alla catena di montaggio ed il suo compito è stingere bulloni per 10 ore al giorno. Questi gesti ripetitivi, a ritmi disumani, lo fanno impazzire, tanto che continua a ripetere gli stessi mo- vimenti anche quando il lavoro si interrompe. Impazzito e alienato, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico; una volta dimesso, cammi- nando per la strada, raccoglie una bandiera caduta da un veicolo, alzandola per cercare di fer- mare l’autista, senza badare che alle sue spalle si trovava un corteo di scioperanti appartenenti al “Movimento operaio”. Scambiato per il capo dello sciopero, viene arrestato, e, dopo una serie di vicissitudini paradossali, divertenti e poetiche, riuscirà ad essere amato e a lottare per un fu- turo diverso. Questo film ci è piaciuto molto perché racconta in modo divertente come era durissima la vita operaia nella Seconda Rivoluzione Industriale, sdrammatizzando i problemi quotidiani di tutti gli operai. Molte scene sono irresistibili, come quella in cui Charlot canta un testo inventato sul momento e balla, divertendo molto il pubblico di un ristorante dove si trovava a fare il cameriere. Ma an- che quando, alla catena di montaggio, Charlot impazzisce a causa del gesto ripetitivo di avvitare i bulloni, incominciando ad avvitare tutto ciò che vede, inclusi i nasi degli altri operai e i bottoni delle gonne delle segretarie. Ve lo consigliamo! Recensione a cura di: Alessio D. e Laurenƫiu C., Classe 3A BRUNDIBAR (opera musicale) Anika e Pepicek, che hanno la madre malata e non hanno i soldi per curarla e quindi vedendo il musicista Brundibar che suona per strada e Tra tutti gli eventi organizzati dalla scuola, e le va- rie gite didattiche, la classe 2°A, insieme a due professoresse, si è recata al Teatro Studio di Scandicci per assistere allo spettacolo musicale “Brundibar”. Questo spettacolo, del composito- re ceco ebreo Hans Kràsa rappresentato dai bambini del campo di concentramento di There- sienstadt, nel 1943, parla di due fratelli riesce ad ottenere mance suonando, prendono spunto e iniziano anche loro a suonare per strada; ma Brundibar li caccia dicendo che non potevano suonare perché quello era il suo posto! I bambini, grazie all’aiuto degli animali diventati loro amici, alla fine riescono a cacciare Brundibar e iniziano a suonare. Così Anika e Pepicek riesco- no ad ottenere monete per comprare del cibo e del latte caldo per la madre malata. Quest’opera, riproposta dall’orchestra GAMS del maestro Dami e dalla scuola di musica di Scandicci, ci è piaciuta molto, perché i ragazzi cantavano benissimo e recitavano benissimo! Questa storia ci ha insegnato molte cose, infatti quest’opera è soprattutto una grande metafora: Brundibar, il cattivo, rappresenta i tedeschi nazisti; Anika e Pepicek rappresentano invece gli Ebrei. Quindi ci insegna che con la solidarietà si risolvono anche le cose più brutte e complica- te, e che l’unione fa la forza e c’è sempre una possibilità!!! Ilaria O, Francesco I., Classe 2A
JIMMY GRIMBLE (film) TRAMA: il film parla di un ragazzo, tale JIMMY GRIMBLE, vittima di frequenti atti di bullismo da parte dei coetanei, dovuti alla squadra per cui tifa ed alla sua scarsa abilità nel calcio. Egli in realtà ha una grande qualità di gioco ma non riesce a metterla in mostra per via dell’ansia da prestazione. Il protagonista tifa il Manchester City, ciò gli crea non pochi problemi, perché i compagni tifano la rivale Manchester United. I temi presenti nel film sono: Fiducia in se stessi (autostima): il ragazzo apprende alla fine del film quale valore abbia il suo io. Famiglia: Jimmy ha problemi familiari, non capisce molti atteggiamenti e scelte della mamma, che lo trascura dedicandosi maggiormente alla vita amorosa e al sostentamento della famiglia, il che è comprensibile in quanto è l’unica a lavorare all’interno del nucleo familiare. Jimmy, non avendo un padre, si era appoggiato alla figura dell’ex compagno della madre, che si rivela già sposato con un’altra donna. Amicizia: Jimmy all’inizio non ha amici ma in breve tempo con le sue prestazioni si guadagna il rispetto e la simpatia di tutti i compagni, tranne Gordon,uno dei bulli nonché il goleador della squadra Amore: Jimmy si innamora di una ragazza nuova, anch’essa in conflitto con Gordon. Sarah, la sua vicina di casa, la quale diventa la ragazza di Jimmy alla fine del film. Bullismo: Jimmy ne é frequente vittima a scuola. PERSONAGGI Jimmy : protagonista del film. Cresce esponenzialmente durante la stagione. Alla fine del film è cambiato radicalmente. Gordon Burley: bullizza spesso Jimmy in quanto tifoso del Manchester United. Lui è il centra- vanti della squadra, di conseguenza è molto invidioso quando il protagonista diventa capocan- noniere, tanto da gettare via gli “scarpini magici” di Jimmy prima della finale. Donna: madre di Jimmy, per lui non è certo una figura da imitare a causa della trascuratezza nei confronti del figlio. Eric Wirral: ex attaccante del Manchester City, disapprova i comportamenti di Gordon e crede in Jimmy. Grazie a lui, il ragazzo scopre un modo nuovo e positivo di vedere il mondo, rispetto al suo punto di vista inizialmente negativo e pessimista. Eric è come un padre. Alla fine del film si fidanza nuovamente con la madre di Jimmy, inoltre rivelerà a Jimmy il vero ex proprie- tario dei suoi scarpini magici andati perduti. Johnny Two Dogs: compagno della madre, prova a mostrarsi forte e simpatico agli occhi degli altri con scarsi risultati. Alla prima occasione tradirà la madre di Jimmy, in quanto è solo uno scapolo scapestrato in cerca di nuove amicizie. COMMENTO: Il film è molto bello e affronta temi importanti, difficili e interessanti come il bullismo e la cre- scita a livello caratteriale. Lo consiglieremmo, anche se il finale è piuttosto scontato in quanto si ha un lieto fine su tutti i piani. Secondo noi la morale contiene una sorta di rivincita perso- nale da parte del protagonista nei confronti di una situazione iniziale in cui tutto sembra an- dare per il verso sbagliato. Giada B. Noemi B. Lorenzo F., Classe 3C
TEMI DI ATTUALITA’ LA DIPENDENZA DAI SOCIAL Cosa sono social? I siti di social network sono comunità virtuali, in cui gli utenti possono creare profili pubblici individuali, interagire con gli amici nella vita reale E incontrare altre persone con le quali si hanno interessi comuni. Sono prevalentemente utilizzati per scopi sociali, principalmente propri al mantenimento di amicizie già consolidate per fare nuove conoscenze. Negli ultimi anni si è verificato un aumento del tempo trascorso sui social network, arrivan- do a parlare proprio di una vera e propria “dipendenza”. I social causano ansia, astinenza, sintomi, assuefazione (abitudine che crea dipendenza). I 5 sintomi per riconoscere una dipendenza sarebbero i seguenti: • Essere continuamente e costantemente attaccato allo smartphone da avere due cellula- ri al posto delle mani. • Essere continuamente alle prese con foto e selfie scattate in tutti i modi • Comunicare parlando con # hashtag • Vantarsi di avere milioni di amici sui social e di aggiungerne sempre di nuovi, senza co- noscerli. • L'ossessione di svegliarsi la mattina con l'unico scopo di controllare le notifiche e novità sui social. Alessio A., Andy S., Leonardo C. Classe 3F IL BULLISMO Il bullismo é una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, oppressivo e ripetuto nel corso del tempo. I bulli spesso attaccano persone fragili e incapaci di difendersi, chiamate vittime. Spesso questi episodi si verificano nelle scuole, sia con le prese in giro che con le aggressioni fisiche. Ora tra i giovani è soprattutto diffuso il cyber-bullismo, ovvero una forma di bullismo online. Il fenomeno è più diffuso tra gli 11e i 17 anni. Le violenze più comuni sono le offese, gli insul- ti, la derisione e le aggressioni. Il bullismo può essere di 4 tipologie: Bullismo fisico il bullo colpisce la vittima con calci, spintoni e sputi. Bullismo verbale: prende in giro la vittima dicendole cose scortesi e parolacce. Bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima. Cyber bullismo: il bullo invia messaggi molesti alla vittima per dargli fastidio. I coinvolti nel bullismo: Bullo colui/colei che fa prepotenze Vittima: colui/colei che subisce le prepotenze Complici: colui/colei che supporta le azioni del bullo. LA NOSTRA OPINIONE SUL BULLISMO Il bullismo è un problema grave e molto frequente, che tocca soprattutto gli adolescenti; per fermarlo, ciascuno di noi deve prendere una posizione. Negli ultimi anni il bullismo si presenta soprattutto via internet (cyber-bullismo), con offese e insulti sui social. Per fermare il bullismo e il cyber-bullismo secondo noi, ci sono due modi: -Attraverso i genitori, che devono dare il buon esempio ai propri figli ed essere più presenti per loro, facendo capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. -Attraverso la scuola, usando qualche ora per fare conferenze/lezioni, rendendo partecipi gli alunni e spiegando loro che ciò che fanno i bulli è sbagliato e che non bisogna sfogarsi usando gli altri attraverso violenze fisiche e verbali.
La seconda strategia fortunatamente nella nostra scuola è molto diffusa: i nostri professori sviluppano vari progetti per evitare che queste cose assurde e dolorose accadano. Emma R., Alessia C., Alice M., Classe 3A LA SFIDA AMBIENTALE A partire dal secolo scorso, l’uomo ha iniziato a sfruttare sempre più intensivamente le ri- sorse del pianeta. Secondo alcune previsioni, la popolazione entro il 2050 salirà a 9 miliardi di persone. Per questo dobbiamo prepararci ad alcuni cambiamenti, primo fra tutti il mutamento degli eco- sistemi naturali e il riscaldamento globale, che aumenta di anno in anno. Per prevenire questi problemi, gli Stati Uniti hanno riunito migliaia di scienziati da tutto il mondo per fondare l’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change). Questa associazione lavora per sensibilizzare alla salvaguardia degli ecosistemi, per conte- nere il riscaldamento globale e mantenere un clima stabile, ridurre dell’80% le emissioni di CO2 entro il 2020 e diminuire il disboscamento. Il disboscamento è causa di mutamenti climatici che negli ultimi 20 anni hanno raddoppiato le aree desertiche, costringendo ogni anno oltre un milione di persone ad abbandonare la propria abitazione, perché il suolo diventa sempre più improduttivo. Il Protocollo di Kyoto è un trattato che pone vincoli rispetto alle emissioni di gas serra; è entrato in vigore nel 2005 e in molti Paesi viene rispettato (anche se USA e Cina -i maggiori produttori di CO2- non hanno aderito fin da subito). Negli ultimi anni, molte associazioni hanno contribuito a migliorare lo stato dell’ambiente, anche se è necessario che i cittadini acquisiscano una COSCIENZA AMBIENTALE per salvaguardare la Terra. L’UNEP è un importante organismo dell’ONU, che ha un ruolo diplomatico in sede interna- zionale e costituisce un’essenziale piattaforma di incontro tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. Il VOLONTARIATO svolge un ruolo importantissimo, perché coinvolge i cittadini nel salva- guardare la propria città e il territorio. Fra le ONG (organizzazioni non governative), molte tutelano l’ambiente e promuovono cam- pagne per rispettarlo, per ridurre le emissioni di gas serra e passare alle energie rinnovabili, dato che non inquinano e costano meno. Importantissime ONG in questo ambito sono: il WWF, che oggi opera in più di 100 stati e dà lavoro a più di 4000 persone; GREEN PEACE, che ha più di 2.900.000 sostenitori in tutto il mondo. Comunque, per migliorare questo mondo dobbiamo cercare di migliorarci, perché le associa- zioni, senza l’appoggio di tutti noi, possono poco. Luca A., Alessandro B., Alessio M., Cristian N., classe 3A
IL RICICLAGGIO Riciclare significa recuperare materiali utili dai rifiuti, per poi trasformarli, anziché smaltirli. Il riciclaggio è una pratica comune nella storia umana: fin dall’ antichità, i rifiuti domestici veni- vano raccolti da spazzini e riutilizzati per la produzione di mattoni. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questa pratica fu fortemente incoraggiata a causa della carenza di risorse, ma il gran- de passo si è verificato nel 1970, per l’aumento dei costi energetici. Il problema della gestione dei rifiuti è sempre in aumento, a causa della crescita dell’urbanizza- zione: vengono ridotte le zone disabitate in cui trattare rifiuti e in più cresce l’irresponsabilità dei cittadini. Inoltre, le discariche creano grandi concentrazioni di rifiuti che danneggiano l’ambiente; una so- luzione agli inceneritori sono i termovalorizzatori, che bruciando i rifiuti producono energia elet- trica. Il riciclaggio è criticato per molti motivi: i costi ambientali del processo della produzione di rifiu- ti, il basso rendimento nella quantità delle materie prime ottenute e la bassa qualità dei prodotti finali. Il problema è che nella maggior parte degli Stati mancano politiche di sostegno del riuso degli oggetti; ad esempio, vengono ancora utilizzate bottiglie di plastica invece che di vetro, che po- trebbero benissimo essere riutilizzate dopo il consumo. I materiali riciclabili sono tutti rifiuti che possono venire riutilizzati per produrre nuovi oggetti uguali, oppure riutilizzati per produrre nuovi materiali. I materiali che possono essere riciclati sono: legno, vetro, carta e cartone, tessuti, pneumatici, alluminio, acciaio e plastica. La plastica non è biodegradabile, il suolo impiega più di mille anni per smaltirla; inoltre se bruciata diventa tossica, ma è facilmente riciclabile. I tipi di riciclaggio sono: dei materiali ferrosi, del vetro, dell’alluminio, della carta, del sughero, della plastica, degli oli esausti. Fra poco nella nostra scuola comincerà un nuovo tipo di raccolta differenziata: diamoci da fare! Luca A., Alessandro B., Alessio M., Cristian N., Classe 3A
USCITE E VISITE DIDATTICHE LA 2 C AGLI UFFIZI Che bella visita è stata quella agli Uffizi ... pido pronto a scagliare la sua freccia sulle tre Una pinacoteca, ovvero un luogo contenente grazie situate accanto a Mercurio, il Dio del molti quadri che nasce nel 1581, a Firenze. Tempo. Il fondatore di questo museo è stato Francesco Un altro quadro che ci ha colpito molto è il I dei Medici, che decide di inaugurare gli Uffizi Tondo Doni di Michelangelo. Questo dipinto sotto forma di uffici ducali, dai quali ha preso rappresenta la sacra famiglia circondata da il nome. molti uomini. La particolarità di questo dipin- Passati per il corridoio iniziale, davvero spet- to è la corporatura dei soggetti raffigurati in tacolare, ed entrati nella prima stanza, abbia- modo maschile, infatti, Michelangelo ha sem- mo visto il quadro dell’Annunciazione di Simo- pre raffigurato figure maschili. ne Martini. E’ stata una bellissima esperienza e sicura- Il quadro presenta uno sfondo dorato. Una mente il quadro che ci ha colpito di più è stato cosa che ci ha colpito molto è stata la preci- la Primavera di Botticelli. sione del pittore nel raffigurare i personaggi, Emma B., Arianna F., Margherita R. in particolare la figura dell’angelo. Quest’ulti- Classe 2C mo indossa una veste bianca con dettagli e ricami dorati. La Madonna, inoltre, ha un ap- proccio negativo e di rifiuto all’arrivo dell’an- gelo. Proseguendo per le varie stanza siamo arrivati nella sala dove è esposto il quadro della Pri- mavera di Botticelli. Una cosa molto curiosa è che il dipinto non ha un significato cristiano, ma un senso mitologico. Nel dipinto, guardan- do da destra verso sinistra, il primo personag- gio che si può notare è il dio Vento intento a rapire una ninfa, che per salvarsi, si tiene a Primavera, la loro figlia. Al centro del dipinto è raffigurata la Venere e sopra di lei si trova Cu- UN AIUTO PER TUTTI Lunedì 19/11 la nostra classe è uscita per andare all'associazione volontariato Humanitas. Ar- rivati lì, ci hanno accolto con una presentazione e una spiegazione più dettagliata del loro ser- vizio di volontariato. Ci hanno fatto vedere delle manovre di primo soccorso con un manichino chiamato Annina. Fuori al parcheggio dell'Humanitas ci hanno fatto vedere le ambulanze e le macchine utilizzate per i vari servizi tra cui: assistenza agli anziani, persone disabili e traspor- to sanitario. Oltre ai servizi sanitari, i volontari svolgono attività di protezione civile. Quando abbiamo parlato con i volontari quello che ci ha colpito è che fin dai 16 anni i ragazzi si posso- no appassionare così tanto da iniziare e continuare l'attività di volontariato. Un altro aspetto che ci ha stupiti è che le persone che hanno già un lavoro e i loro impegni si interessino a fare volontariato nonostante il poco tempo disponibile. C'è anche chi dopo 8 ore di lavoro decide di passare la notte fuori di casa per aiutare altre persone. Secondo noi queste persone, che hanno così tanta voglia di aiutare chi ha bisogno, sono da
ammirare e imitare perché nel mondo è sempre più difficile trovare un aiuto che non voglia es- sere ripagato. Daria B., Matteo G. Classe 3F CONVERSAZIONI IN LINGUA MADRE Quest’anno è venuta una nuova lettrice, con Già da molti anni in questa scuola si fanno at- lei è un po’ diverso, più serio rispetto all’anno tività di conversazione in lingua madre, ad scorso. Ad esempio ci ha fatto fare solo un gio- esempio in spagnolo. L’ anno scorso, in prima, co, per ora, poi ci ha fatto cantare una canzo- era venuta una lettrice a farci lezione per un’o- ne, e vedere un video dove c’erano due signori ra. Queste lezioni erano un po’ più difficili, che erano seduti ad un tavolino del bar e poi perché lei parlava solo in spagnolo, però erano iniziano a cantare e ballare. Però anche con lei anche più divertenti, perché alcune volte ci fa- è molto divertente. ceva fare dei giochi e all’inizio ci aveva pure Le attività di conversazione in spagnolo penso fatto cantare una canzone in spagnolo. che siano molto utili, soprattutto per imparare Ci spiegava molte cose e poi ci faceva ripetere lo spagnolo in modo divertente. le parole per sentire se sapevamo la pronuncia. Ci faceva imparare lo spagnolo in modo diver- Aurora I., Classe 2A tente. GUERNICA El espectáculo de Alay Arcelus Macazaga vuelve al colegio Fermi también este año el 31 de enero. No hemos elegido esta fecha al azar. Está justo después del 27 de enero, Día Intenacional en memoria de la víctimas del Holocausto. “Gernika” no trata de los judíos y de su terrible suerte, pero trata de la memória histórica, de su valor. Quien olvida su historia está condenado a repetirla (cit). La actriz vasca, empezando por la trayectoria artística de Picasso llega hasta el día 26 de abril de 1937, día del trágico bombardeo aéreo de la ciudad de Guernica. Interpreta las escenas de manera muy impactante, sola en el escenario con su fiel compañera: su máscara, que en este caso es la cara de una anciana señora Mariángeles Oriondo, una de los supervivientes del ataque aéreo. Un espectáculo que emociona, que hace reír, que estimula la reflexión. Su lección más importante es “NO OLVIDAR”, porque Guernica es el Holocausto, Guernica es la segunda guerra mundial y todas las guerras sangrientas del mundo, es el once de septiembre... y todos los atentados, es la arrogancia del poder Guernica es NO OLVIDAR. Los estudiantes del colegio, antes del espectáculo escribieron historias sobre los personajes del cuadro de Picasso, inventadas, fantasiosas, pero todos han sabido contar de manera sencilla el dolor de la guerra. Aquí están:
La última pelota Esteban, ve desde su ventana una pelota. Esteban tiene 4 años. Ve la pelota y quiere cogerla y jugar. Sale de casa y coge la pelota. La pelota roja que ha encontrado le hace sonreir. Pero después de la sonrisa la explosión. Esteban murió junto a su pelota. Él solo quería jugar...y perdió su vida. No existe dolor más fuerte. Un niño tiene derecho a jugar. Livia G., Alessio E. Classe 3E Un amor desesperado Pablo, un niño de 9 años fue al parque, sin decirselo a su madre. Lo hacía todos los días y ella nunca se daba cuenta. Pero aquel día no fue como los otros. Toda la ciudad fue bombardeada, y el parque donde estaba Pablo también. La madre, asustada, no lo vio y fue a buscarlo allí en el parque. Y lo encontró. Lo vio desde lejos en el suelo. Corrió hacia él y lo abrazó. No hay palabras: sólo un amor desesperado. Gerison B., Lorenzo R., Caterina L., Classe 3E El dolor de una madre Un niño desafortunado nació con una enfermedad muy grave y murió. Su madre no pudo superar este dolor y se sintió tan triste. Daria B., Olmo M., Tommaso M., Denise, D.R., Andy S., Matteo G., Alessio, Alice C., Classe 3F Un regalo por la vida Juan, llamado el “guerrero”, decidió ir a recoger unas flores para su esposa. Era su cumpleaños y quería hacerle un regalo especial. Mientras estaba allí, recogiendo las flores pensaba en su amor...pero no tuvo el tiempo para terminar su pensamiento de amor. Matilda M., Daniele C., Classe 3E El caballero matado En un pueblo vivía un caballero que combatía para los más débiles. El rey declaró guerra a un estado cercano y el cabellero aceptó de combatir a cambio de derechos para los más débiles. Tenía sólo 18 años el caballero cuando el hombre disfrazado lo mató con su espada. El rey en su honor dio más derechos a los más débiles. Emma M., Matilde C., Giulia M., Thomas F., Daniel R., Gabriele B., Valentina D. F., Lorenzo O., Classe 3F
La pierna perdida Lola estaba dando un paseo por el pueblo, cuando oyó un ruido horrible. Asustada, decidió volver a su casa, cuando desgraciadamente el ruido lo oyó más cerca y cayó al suelo. Empezó a gritar por el dolor. Encontró la fuerza para ponerse de pie y arrastró su pierna. El dolor ya no era tan fuerte...cuando vio la muerte a su alrededor. Alessia B. Classe 3E I NOSTRI TESTI: SCRITTURA CREATIVA E COMUNICAZIONE EFFICACE Alla Fermi ti puoi divertire Alla scuola Fermi si va per imparare E tutti i professori puoi far gioire, Se vieni qui le regole dovrai rispettare. Alla Fermi oltre a studiare Le elementari sono terminate Imparerai a sognare. Ti aspettano avventure esagerate! Dopo un po' riuscirai a capire Nuovi amici ti farai E le professoresse potrai stupire, E le medie affronterai Le medie stai per iniziare? Inizierai a lavorare Vieni con noi, ce la puoi fare! Quando le interrogazioni dovrai fare. Tutte le cose potrai sapere Sofia G., Samuele S., Mattia S., Alisè C. Se alla Fermi verrai Formerai le basi della tua vita. I miglioramenti potrai vedere Se con voglia studierai, E alla fine dell’anno farai una bella
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