Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo

Pagina creata da Alberto Mantovani
 
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Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
Coronavirus,   atterrato  a
Londra aereo da Wuhan con 8
italiani a bordo
Un aereo proveniente da Wuhan con a bordo 200 persone, fra cui
otto italiani, evacuate dalla Cina in seguito alla diffusione
del Coronavirus, è atterrato in Inghilterra, presso la base
Raf di Brize Norton, nell’Oxfordshire. Tra loro non ci sarà il
17enne studente di Grado che è ancora alle prese con la
febbre. I nostri connazionali saranno poi trasferiti in
Italia, a Pratica di Mare, con un volo militare.

Salgono a 811 le vittime in Cina del coronavirus, che ha
contagiato oltre 37 mila persone.
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
E’ risultato negativo il test sulla donna in quarantena alla
Cecchigola trasferita ieri allo Spallanzani. La donna
presentava solo la congiuntivite.

Non si placano invece le polemiche sulla circolare del
ministero della Salute per le scuole per i bambini che
rientrano dalla Cina. Monitoraggio con “permanenza volontaria
a casa” per la “puntuale verifica della febbre e dei sintomi
tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV” rivolto a bambini e
studenti, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il
loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina
interessate dall’epidemia. Lo prevede l’aggiornamento da parte
del ministero della Salute della circolare per le scuole
ispirata “al principio di massima precauzione”. Le assenze
sono giustificate. Il ministro dell’istruzione Luciana
Azzolina in un’intervista su La Stampa chiarisce che saranno i
medici a decidere se gli studenti rientrati dalla Cina debbano
restare a casa o tornare in classe. E chiarisce che non
saranno presidi o genitori a dover decidere, perché ci sarà un
monitoraggio quotidiano degli studenti rientrati fatto dalle
Asl di riferimento.

Non cambia intanto la linea che riguarda lo stop ai voli per e
dalla Cina. Lo sottolinea dalle colonne del Corriere il
ministro della Salute Roberto Speranza: le relazioni
diplomatiche sono rilevanti e le questioni economiche
fondamentali, spiega, ma il diritto alla salute è più
importante ancora. E aggiunge che l’allarmismo è sbagliato, ma
si deve tenere una soglia di attenzione molto alta.

Prima vittima straniera del coronavirus. E’ un 60enne
americano deceduto in un ospedale di Wuhan. La conferma è
arrivata dall’ambasciata statunitense a Pechino. Sempre a
Wuhan c’è anche la morte sospetta di un giapponese, potrebbe
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
trattarsi sempre di coronavirus.Il numero delle vittime sale a
725, con i contagiati che sfiorano i 35.000. 5 nuovi casi
confermati in Francia, sono cittadini britannici; altri tre
casi sulla nave da crociera all’ancora in Giappone, a bordo
della quale ci sono anche 35 italiani. “Sta bene” il
connazionale ricoverato allo Spallanzani. Hong Kong intanto
impone la quarantena per chi entra. Convocata per il 13
febbraio a Bruxelles una riunione dei ministri della Salute
Ue.

E’ stata convocata per il 13 febbraio a Bruxelles, su
richiesta dell’Italia, la riunione dei ministri della Salute
dell’Unione Europea. Lo ha annunciato questa mattina il
ministro della Salute, Roberto Speranza, alla task force sul
Coronavirus 2019-nCov.

Cinque nuovi casi di persone colpite dal coronavirus sono
stati confermati in Francia. Le loro condizioni non sono
gravi, ha precisato la ministra della Salute Agnes Buzyn nel
dare la notizia. Si tratta di quattro adulti e di un bambino.
Salgono così a 11 in casi in Francia. Solo uno di questi
pazienti è in condizioni critiche. I cinque nuovi casi sono
stati registrati tutti in Savoia, regione ai confini con
l’Italia. Lo ha detto la ministra della Salute francese Agnes
Buzyn, citata da Guardian, precisando che si tratta di
cittadini britannici entrati in contatto con una persona –
sempre di nazionalità britannica – che era stata da poco a
Singapore. E in Alta Savoia, sono state chiuse due scuole
frequentate da un bambino britannico di nove anni che è uno
dei cinque nuovi casi di Coronavirus annunciati oggi dalle
autorità francesi, per essere sottoposte a test e verifiche.

Un cittadino giapponese è morto per quella che si sospetta
essere un’infezione da coronavirus in un ospedale di Wuhan,
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
città cinese epicentro dell’epidemia. Lo rende noto il
ministero degli Esteri giapponese. Le autorità sanitarie
cinesi, citate da Tokyo, ritengono probabile che si tratti di
coronavirus perché l’uomo, sulla sessantina, è stato
sopraffatto da una polmonite virale acuta. Tuttavia, fa sapere
il governo nipponico, per ora è difficile stabilirlo in modo
definitivo”. Il Giappone ha registrato 25 casi d’infezione,
oltre ai 64 che erano a bordo della nave da crociera
all’ancora a Yokohama e sono ora ricoverati.

Caso     omicidio     Serena
Mollicone: il criminologo
Carmelo Lavorino querela “Le
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
Iene”
Sulla morte di Serena Mollicone – la ragazza di Arce trovata
senza vita nel 2001 in un boschetto nei pressi di Arce – non è
mai stata fatta chiarezza. Incolpato in un primo tempo il
carrozziere di Rocca d’Arce, Carmine Belli, poi assolto in tre
gradi di giudizio, ora i riflettori della procura di Cassino
puntano sul maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, ex
comandante della caserma dei carabinieri di Arce, sulla moglie
Annamaria e sul figlio Marco.

Questo in seguito alla testimonianza del brigadiere Santino
Tuzi, che riferì d’aver visto la ragazza salire
nell’appartamento del maresciallo, in caserma. Il brigadiere
Tuzi si è poi tolto la vita, senza aver potuto chiarire la sua
testimonianza davanti al magistrato. Come consulente della
difesa è stato chiamato il criminologo professor Carmelo
Lavorino, autore, a suo tempo, dell’assoluzione di Carmine
Belli.

Nonostante i processi si debbano celebrare in tribunale, da
tempo è invalso l’uso di celebrarli mediaticamente,
convocando, in alcuni programmi pruriginosi che attirano
grande audience, personaggi vari e diversi – investigatori o
presunti tali, parenti delle vittime che hanno da sciorinare
le proprie supposizioni e teorie colpevoliste, pseudoesperti,
sociologi – e -udite udite – giornalisti investigatori che
imbastiscono indagini mediatiche molto ghiotte.

È il caso, stavolta, del noto programma ‘Le iene’, i cui
operatori si sono rivolti al professor Lavorino, chiedendogli
un’intervista a proposito del caso di Arce. Pare che non
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
tutto, secondo Lavorino, sia stato fatto nel binario
dell’obiettività e della correttezza che ogni professionista
deve mostrare nell’esercizio della sua professione.

Il servizio è andato in onda, ma non secondo ciò che era stato
registrato, secondo Lavorino.

Pare infatti che alcune frasi pronunciate dal criminologo
siano state manipolate nel montaggio del servizio, assumendo
così un significato che mai il professore aveva inteso dal
loro. Questo è il motivo per cui Carmelo Lavorino ha sporto
querela contro i giornalisti autori della registrazione,
contro il programma televisivo, ed altri.

Di queste querele abbiamo ricevuto un comunicato stampa dal
professor Lavorino, che pubblichiamo, sotto la piena
responsabilità di chi lo ha redatto, affinchè il lettore
meglio possa rendersi conto di ciò che è accaduto, e di ciò
che potrà accadere.

Questo è il testo trasmessoci dal
professor Lavorino

“Rendo noto che questa mattina ho presentato querela alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per il
tramite della Stazione dei Carabinieri di Gaeta (LT) nei
confronti dei signori del programma televisivo LE IENE Alessia
RAFANELLI, Veronica RUGGERI e Marco ALINI, del Direttore
Responsabile del suddetto programma e di altri allo stato
ignoti, per i seguenti motivi:
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
= MOTIVO 1. La sera di domenica 8 dicembre 2019 il canale
Italia 1 di Mediaset mandava in onda una puntata del programma
LE IENE, dove veniva trasmesso un servizio di circa 26 minuti
dedicato all’omicidio di Serena Mollicone – Caso di Arce. Il
servizio    divulgava    alcuni    mie   frasi   estrapolate
dall’intervista da me rilasciata agli inviati delle IENE
(Veronica RUGGERI e Marco ALINI) il 19 novembre 2019 presso il
mio domicilio. Delle suddette frasi (A) alcune sono state
registrate in modo fraudolento all’interno del mio domicilio
tramite il posizionamento a mia insaputa di uno strumento atto
a registrare e mai sono state da me autorizzate ad essere
divulgate, frasi da me espresse a fine intervista e a
“telecamere spente”; (B) alcune sono state estrapolate dai
responsabili del servizio dopo essere state astutamente,
abilmente, slealmente e dolosamente tagliate, spostate e
manipolate, in modo tale da cambiare il senso reale, il
significato e il contesto delle mie parole e del mio pensiero,
tanto che – ciliegina finale sulla torta – la parte finale
dedicata alle mie dichiarazioni vedeva tagliata la mia frase
iniziale “I CARABINIERI INIZIALMENTE HANNO PENSATO CHE FOSSE
VERA LA DICHIARAZIONE DI ELVIRA MOLLICONE, LA MAESTRA” e
inseriva soltanto la frase “la ragazza doveva andare dal
dentista, lui le ha dato un passaggio”, PER COSÌ PRESENTARE
COL SUDDETTO TAGLIO DOLOSO LA SEGUENTE “CLAMOROSA RIVELAZIONE”
DECLAMATA IN POMPA MAGNA DA VERONICA RUGGERI: “Il primo giugno
del 2001 Serena doveva andare dal dentista, TUZI secondo la
difesa Mottola l’avrebbe incontrata, le avrebbe dato un
passaggio un passaggio e l’avrebbe uccisa per motivi
psichiatrici”. In tal modo – e ciò è gravissimo – si fa
apparire falsamente la risposta del sottoscritto come riferita
a una personale e propria conclusione deduttiva, eliminando il
riferimento lo stesso fa all’ipotesi dei Carabinieri in un
discorso riservato ed esplicativo, per poi effettuare la
seguente manipolazione: mutare l’aggettivo “psichici”
proferito dal sottoscritto quando ha parlato delle motivazioni
della menzogna del Tuzi con “psichiatrici”.
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
= MOTIVO 2. Quanto sopra è stato messo in essere per fare
risultare FALSAMENTE che io accusassi il brig. Santino TUZI di
essere l’assassino di Serena MOLLICONE con l’obiettivo
complesso di: (A) danneggiare la mia reputazione, la mia
professionalità, (B) inibire le attività di consulenza che su
incarico dell’avvocato Francesco GERMANI sto svolgendo per
conto dei signori Franco, Marco e Annamaria MOTTOLA, per i
quali la Procura di Cassino ha chiesto il rinvio a giudizio,
(C) fare lo “scoop” mediatico con diversi scopi, fra cui
quello dell’audience.

= MOTIVO 3. Le “accuse verso il brig. TUZI” messemi falsamente
e dolosamente in bocca dal suddetto servizio hanno spinto la
famiglia del brig. TUZI ed altri a propalare comunicati stampa
contro il sottoscritto sino ad accusarlo di “infamia” e di
“affermazioni calunniose” ed hanno sollevato indignazione,
proteste e insulti da parte di moltissime persone nei miei
confronti: hanno indotto molti giornali ed emittenti
televisive a pubblicare INCAUTAMENTE titoli del tipo “Il
criminologo Lavorino accusa il brig. Tuzi di essere
l’assassino di Serena”; ha fatto sì che la famiglia Tuzi
presentasse querela contro il medesimo per diffamazione,
notizia, quest’ultima, anch’essa divulgata a livello nazionale
e sempre riferita alle “mie dichiarazioni ‘accusatorie’
(sic!!!) di omicidio verso il brig. Santino Tuzi”, tanto che
una giornalista compiacente, parziale e imprecisa, ha
pubblicato, sulle manipolazioni delle IENE ai danni del
sottoscritto, ulteriori falsità tutte denigratorie del
sottoscritto.

= MOTIVO 4. È evidente che le condotte oggetto della mia
querela hanno denigrato la mia persona nella sfera
professionale, quale figura di esperto criminologo e
criminalista, analista della scena del crimine, profiler e
consulente globale investigativo, essendomi stata falsamente
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
attribuita una tesi investigativa arbitraria e non
riscontrata, così essendo stato additato come sostenitore di
tesi infondate, tanto più scorretto in quanto mosso dal fine
di fuorviare l’opinione pubblica e l’Autorità Giudiziaria in
favore degli imputati per i quali svolgo la mia opera
professionale di consulenza tecnica.

TRATTASI EVIDENTEMENTE DI UN PIANO COMPLESSO, BEN PREMEDITATO
E BEN AGITO, ANCHE IN PERFETTA SINCRONIA FRA LE VARIE PARTI:
UN PIANO
RAGIONEVOLMENTE COMMISSIONATO DA SOGGETTI IGNOTI E GESTITO DA
ALTRI E/O DAI
DENUNCIATI IN FASI DIVERSE E SINCRONIZZATE.

= MOTIVO 5- Il suddetto servizio delle IENE ha preso in giro,
ingannato e turlupinato quasi tutte le testate giornalistiche
tramite
l’organizzazione e la divulgazione dell’INGANNO.

QUATTRO CONSIDERAZIONI DEL SOTTOSCRITTO:

– CONSIDERAZIONE 1- Sicuramente il servizio delle IENE,
eliminando la mia frase “È IPOTESI DEI CARABINIERI CHE” ed
attribuendomi
falsamente le frasi accusatorie contro il brig. Tuzi, ha
sollevato contro di me
la riprovazione di moltissime persone e giornalisti.

– CONSIDERAZIONE 2. Sicuramente vi è stato l’intento
diffamatorio della combinazione che mi ha teso la trappola e
che i tre
denunciati hanno attivato contro il sottoscritto un progetto
Coronavirus, atterrato a Londra aereo da Wuhan con 8 italiani a bordo
criminale ben
preciso consistito in fasi ideative-esecutive ben individuate
e definite dal
sottoscritto.

– CONSIDERAZIONE 3- La falsa attribuzione alla mia persona
della tesi secondo cui il brig. Santino TUZI deve ritenersi
l’assassino di
Serena Mollicone comporta, in via necessaria e di diretta
consequenzialità, la
contestuale attribuzione a me medesimo di dichiarazioni
diffamatorie nei
confronti del Tuzi, proprio in quanto arbitrarie e infondate,
ha di fatto
indotto fraudolentemente e consapevolmente in errore chiunque
– ed in primis la
figlia del brig. Tuzi, sig.ra       Maria   Tuzi   –   circa   la
consumazione da parte mia
della diffamazione, tanto da indurla a querelarmi, quale
prossima congiunta a
tutela della memoria del defunto padre, ai sensi dell’art. 595
c.p.

– CONSIDERAZIONE 4- Il servizio delle IENE, lungi dall’avere
riportato mie dichiarazioni sulla scorta del diritto di
cronaca (ma sono
iscritti all’Ordine dei Giornalisti i tre delle IENE???),
appare avere commesso
esso stesso diffamazione ai danni del defunto Santino Tuzi,
poiché la tesi
accusatoria nei suoi confronti è opera della sua stessa
manipolazione
dichiarativa. Ne consegue che gli autori essi dovranno essere
perseguiti per la
condotta oggetto della querela sporta dalla sig.ra Maria Tuzi
(erroneamente nei
miei confronti).

Ho nominato mio difensore l’avv. Piergiorgio DI GIUSEPPE.

La querela sarà inviata anche all’Ordine dei Giornalisti, al
Garante della Privacy, a Mediaset, alla Direzione del
programma televisivo LE
IENE e ad altre Autorità e Istituzioni con la richiesta di
diretto intervento
affinché vengano stroncate e inibite vergognose attività di
falsa informazione
basata sul cannibalismo, sulla manipolazione, sulla
fraudolenza, sulla slealtà,
sul “taglia-sposta-incolla-fai quello che ti pare e piace
tanto sei protetto
dall’interesse dell’audience”, sulla prepotenza, sull’inganno
e sulla certezza
dell’impunità in quanto imbevuti dell’autoconvincimento di
essere protetti a
livello legale e mediatico sempre in nome dell’audience.

Sono in fase di ultimazione altre querele verso altre persone
e/o per altri reati.

Prof. Carmelo Lavorino”
Roma, ragazzo di Luzzara
positivo   al   Coronavirus:
“Condizioni    buone,   è  in
isolamento allo Spallanzani”
“Anche se non si può escludere del tutto, ritengo molto
improbabile che l’italiano risultato positivo al coronavirus
possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro dei 55
italiani rientrati, come lui, dalla città cinese di Wuhan e
tuttora in osservazione alla città militare della
Cecchignola”. Lo afferma all’ANSA il direttore del
dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di
sanità (Iss), Gianni Rezza.

E’ di ieri in tarda serata la notizia di un caso di
coronavirus tra i 56 italiani rimpatriati dalla zona di Wuhan
in Cina e messi in quarantena nella città militare della
Cecchignola, a Roma. La conferma è arrivata dall’Istituto
superiore di sanità, che ha comunicato l’esito positivo del
test alla task force del ministero della Salute, precisando
che il paziente è stato ricoverato all’istituto Spallanzani
con “modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale”.

“Confermo la notizia che il primo italiano contagiato dal
coronavirus è un ragazzo di Luzzara. Ho sentito il padre che
mi ha dato, fortunatamente, notizie confortanti: il ragazzo
sta bene ed è asintomatico”, scrive su Facebook, Andrea Costa,
sindaco di Luzzara.

L’allerta era scattata dopo le analisi condotte sui tamponi
effettuati agli italiani sotto osservazione ed il soggetto
interessato, un uomo adulto di 30-40 anni che era in stanza da
solo, era stato trasferito e posto in isolamento all’Istituto
Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani per ulteriori
accertamenti.

Il premier Giuseppe Conte, dopo un vertice alla Protezione
civile con il ministro della Salute Roberto Speranza e prima
di conoscere l’esito definitivo dei test, aveva subito
sottolineato che l’Italia ha adottato “il principio di massima
precauzione”. Conte ha anche voluto ringraziare tutti i
volontari della Protezione Civile: “In poche ore sono riusciti
ad organizzare un servizio di verifica e monitoraggio che ha
coinvolto 62 mila cittadini passeggeri su 521 voli
internazionali”.

La notizia del caso sospetto è stata accolta con iniziale
apprensione dagli altri italiani alla Cecchignola: “Adesso
siamo sereni, dopo qualche ora di preoccupazione ora ci
sentiamo tranquilli. I medici militari – hanno detto alcuni
dei connazionali – ci hanno spiegato che tutti i nostri
tamponi faringei, eseguiti ieri e che verranno effettuati a
cadenza settimanale, sono negativi”. E con la persona
risultata positiva, hanno poi precisato, “abbiamo avuto pochi
contatti in questi giorni. Prima che fosse trasferito allo
Spallanzani, lui si trovava in una stanza singola”. Intanto,
la task force istituita dal ministero della Salute – e che si
riunisce giornalmente per fare il punto sull’emergenza legata
al coronavirus – è pronta a varare ulteriori misure di
prevenzione sui cittadini di ritorno dalle aree a rischio.

I voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto
dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto
Speranza, il 31 gennaio 2020 e si continuerà a lavorare per
implementare le misure già attivate nelle ultime settimane. Lo
ha confermato la task force sul coronavirus riunitasi questa
mattina al ministero dopo che in mattinata la portavoce del
ministero degli Esteri cinese aveva riferito di una apertura
dell’Italia sui collegamenti dopo l’incontro tra il vice
ministro Qin Gang e l’ambasciatore italiano Luca Ferrari.

Nel ribadire il profondo legame di amicizia tra Italia e Cina,
già manifestato attraverso molteplici attività avviate proprio
dal governo italiano a sostegno del Paese asiatico in un
momento delicato e complesso, si precisa che la notizia
riportata dall’agenzia cinese Xinhua circa una riapertura dei
voli è priva di fondamento”.

Salgono a 61 i casi di positività al coronavirus registrati
sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan
nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone.
Lo rendono noto i media locali. A bordo della nave ci sono
anche 35 italiani di cui 25 membri dell’equipaggio, compreso
il comandante. Ieri la Farnesina ha precisato che non c’erano
italiani tra i primi 20 trovati positivi.

Stanno “tutti bene” i 35 italiani, di cui 25 membri
dell’equipaggio, incluso il comandante, a bordo della Diamond
Princess, la nave da crociera della Carnival Japan attraccata
nella baia di Yokohama, in quarantena per i casi di
coronavirus saliti oggi a quota 61. “La situazione è
tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni”, spiega
all’ANSA una fonte da Tokyo, osservando che la situazione “è
complicata viste le migliaia di persone coinvolte. Il pallino,
con la nave ferma a Yokohama, è di sicuro nelle mani delle
autorità giapponesi”.

Il numero dei morti a causa del coronavirus è stato aggiornato
a 636 dalla commissione sanitaria nazionale cinese. Superati
anche i 30.000 casi di positività in Cina. Attualmente sono
31.161 i contagiati. La provincia maggiormente colpita resta
quella di Hubei, che ha registrato 69 nuove vittime nelle
ultime 24 ore. Dei contagiati, 4.800 sono in gravi
condizioni.Salgono a 61 i casi di positività al coronavirus
registrati sulla nave da crociera Diamond Princess della
Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo
del Giappone. Lo rendono noto i media locali. A bordo della
nave ci sono anche 35 italiani di cui 25 membri
dell’equipaggio, compreso il comandante. Ieri la Farnesina ha
precisato che non c’erano italiani tra i primi 20 trovati
positivi. In totale, le autorità sanitarie hanno sottoposto a
test 273 persone a bordo della nave. “I risultati dei restanti
171 test – ha spiegato il ministro della Salute, Katsunobu
Kato – hanno dato altre 41 positività. Oggi saranno
trasportati negli ospedali in diverse prefetture, e ora ci
stiamo preparando per questo. In totale, su 273 analisi, 61
sono risultati positivi”.
Un donna è stata la prima persona in Corea del Nord a
risultare positiva al coronavirus: lo riporta il quotidiano
sudcoreano JoongAng Ilbo, citando una fonte anonima del Nord,
secondo cui la donna avrebbe accusato i sintomi a Pyongyang al
rientro da un viaggio in Cina. I media nordcoreani non hanno
confermato alcun caso finora, ma hanno dato conto del
rafforzamento delle misure di prevenzione e della massima
allerta lanciata dalle autorità, sfociata anche nella chiusura
della frontiera con la Cina.

Standard & Poor’s taglia al 5% le stime del Pil della Cina per
2020, a fronte del 5,7% ipotizzato in precedenza, a causa
delle pesanti conseguenze dell’epidemia scatenata dal
coronavirus di Wuhan. “La gran parte dell’impatto del
coronavirus sarà registrato nel primo trimestre e la ripresa
della Cina sarà pià decisa entro il terzo trimestre
dell’anno”, ha scritto in un report Shaun Roache, capo
economista dell’Apac di S&P’s. L’agenzia di rating vede anche
un rimbalzo nel 2021, fino al 6,4%, contro le previsioni
precedenti del 5,6%.

La prossima settimana si svolgerà una riunione mondiale
dell’Oms. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus
durante il briefing quotidiano ha detto che per il vaccino
servirà tempo
Bullismo, mobbing e stalking.
Nuove   tutele    per   delle
patologie       certificate:
parlano gli esperti
Il mobbing, lo stalking ed il bullismo sono di fatto
l’espressione di una società in cui sono dominanti i valori
della sopraffazione e dell’arbitrio del più forte sul più
debole, in cui i modelli vincenti, spesso veicolati anche
attraverso i mass media, sono quelli dell’arroganza e del non
rispetto per l’altro.

Strumenti di
autoaffermazione sono la violenza, l’aggressività, la
minaccia, quale risultato
di un modo di concepire se stessi come al di sopra di tutto e
tutti e quindi
anche sulle volontà altrui.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

Questo in tutte
le sfere interpersonali a partire dai luoghi di lavoro, o di
studio, nelle
relazioni affettive dove vige il principio della supremazia
del più forte.

Ma oggi ci sono
nuove tutele per queste patologie certificate? Sicuramente è
necessario un
lavoro di squadra per neutralizzare il problema.
CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE L’INTERVISTA AGLI ESPERTI

Da sinistra: Daniela Iozzi (Psicologa, psicoterapeuta) – Luigi
Iavarone (Presidente associazione EMotivAzione) – Rosj Guido
(Psicologa, psicoterapeuta)

Spesso il
persecutore è un soggetto non nuovo a certi comportamenti
illeciti o criminali
e ha una certa domestichezza nel gestire le proprie attività
delittuose,
rendendo di fatto poco produttive le azioni di tutela della
vittima messe in
campo dagli avvocati.

Pertanto, per
ottenere risultati apprezzabili, soprattutto in caso di
persecutori “abituali”
o recidivi, risulta opportuno affrontare il problema da
diverse prospettive. In
sostanza, è necessaria la sinergia di diversi specialisti che
si occupino del
caso congiuntamente, apportando le loro specifiche conoscenze
e competenze.

Lazzaro         Spallanzani,
un’eccellenza nel mondo tutta
“Made in Italy”
I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro
Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività
per i primi due pazienti affetti da Coronavirus in Italia,
sono riusciti, per primi in Europa, ad isolare il virus
responsabile dell’infezione.

Avere a disposizione in modo così tempestivo il virus è un
passo fondamentale, che permetterà di perfezionare i metodi
diagnostici esistenti ed allestirne di nuovi, inoltre, di
studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e
la messa a punto del vaccino.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 06/02/2020

La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello
Spallanzani, è stata già depositata nel database GenBank, ed a
breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità
scientifica internazionale.

Un risultato quello ottenuto dallo Spallanzani, che ancora una
volta conferma l’istituto come eccellenza italiana nel campo
della virologia. Un risultato frutto del lavoro di squadra,
della competenza e della passione dei virologi di questo
Istituto, da anni in prima linea in tutte le emergenze
sanitarie nel nostro Paese.

L’ospedale Lazzaro Spallanzani inaugurato nel 1936 nacque come
presidio destinato alla prevenzione diagnosi e cura delle
malattie infettive
Nel corso degli anni ha modificato il suo campo di interesse
per rispondere all’evolversi delle malattie infettive
prevalenti come la poliomelite, il colera e la salmonellosi.

Struttura di spicco nell’emergenza straordinaria, in primo
piano nell’assistenza quotidiana lo Spallanzani assiste ogni
anno oltre 3000 pazienti ricoverati, mezzo milione di persone
affette da infezioni croniche e fornisce 400.000 prestazioni
ambulatoriali per pazienti del territorio.

Nel dicembre 1996 il Ministero della Sanità riconosce lo
Spallanzani istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico e nel 2003 lo identifica quale polo nazionale di
riferimento per il bioterrorismo e per          la   sindrome
respiratoria acuta grave, ovvero la Sars.

Dal 2007 è sede del polo ospedaliero interaziendale trapianti
il point struttura integrata con l’azienda ospedaliera San
Camillo Forlanini e deputata ai trapianti di pancreas, fegato
e rene con un centro di rianimazione e terapia intensiva ed un
centro di riferimento per le infezioni nei trapianti.

Effettua esami di laboratorio per tutte le malattie infettive,
mentre laboratori specifici si dedicano alla prevenzione e
alla cura delle infezioni in gravidanza, alle malattie
tropicali mettendo a disposizione anche un centro di
counselling e test per l’HIV.
Opera di pubblica utilità inaugurata e nell’annuale della
marcia su Roma il vice Governatore è un gruppo di personalità
sanitarie inaugura all’ospedale per le malattie infettive
sulla via Portuense il grandioso edificio ispirata agli
ultimissimi criteri di igiene assicura la più accurata
assistenza ai degenti e garantisce contro ogni diffusione del
contagio.

Ad oggi, l’ospedale Lazzaro Spallanzani detiene l’unico
laboratorio italiano con livello di biosicurezza grado
quattro, certificato ed inserito nelle reti internazionali di
diagnosi e ricerca per agenti ad alta pericolosità, cinque
laboratori di livello 3 una banca criogenica, un laboratorio
di livello 3 per la manipolazione e la preparazione dei
campioni da congelare.

Il Ministero degli Esteri ha affidato allo Spallanzani il
coordinamento tecnico scientifico di programmi sanitari in
Tanzania per il controllo di AIDS, tubercolosi e malaria. E in
Sierra Leone per il programma speciale di intervento contro
l’ebola.

Lo Spallanzani ha gestito i due pazienti italiani affetti da
ebola garantendo un intervento di diagnostica avanzata e
ricerca che ancora continua in Sierra Leone.

In occasione del Giubileo della Misericordia la Regione Lazio
ha affidato allo Spallanzani la funzione di coordinamento
della rete regionale delle malattie infettive. Dal primo
dicembre 2016 Spallanzani continua stabilmente a coordinare la
rete regionale per la gestione delle malattie infettive.
Coronavirus, Cina annuncia
importante scoperta: l’OMS
frena
Un team di ricerca guidato da Li Lanjuan, tra i massimi
scienziati cinesi schierati nella lotta al nuovo coronavirus,
ha annunciato “un’importante scoperta”, ha riferito il
Changjiang Daily. Si tratta dei risultati positivi emersi da
due farmaci, l’Abidol e il Darunavir, che possono
“effettivamente inibire il virus” nelle cellule in vitro, ha
detto Li, professoressa alla Zhejiang University. La
scienziata ha spostato il suo team nella provincia dell’Hubei,
epicentro dell’epidemia, puntando a “rafforzare il
trattamento” dei nuovi pazienti.
L’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità, frena sulle
notizie provenienti dalla Cina sull’individuazione di due
farmaci che sarebbero in grado di curare il nuovo coronavirus.
“Non ci sono terapie efficaci conosciute contro questo 2019-
nCoV”, ha detto un portavoce dell’Oms al Financial Times.
Frena l’esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell’
Università di di Milano e primario dell’ospedale Sacco: ‘Una
cura contro il coronavirus è ancora lontana: si sta lavorando
con farmaci già noti, ma i test in vitro non sono sufficienti
per trarre alcuna conclusione’, dice l’esperto di malattie
infettive Massimo Galli, dell’ Università di di Milano e
primario dell’ospedale Sacco. “In una situazione così critica
– ha rilevato Galli – si lavora con quello che si ha”
Sfiorano quota 500 i morti per il coronavirus nel mondo mentre
i contagi a livello globale ammontano a 24.597 casi e le
persone guarite sono circa mille. E’ il quadro aggiornato
dell’epidemia, secondo la mappa online sviluppata dal Center
for Systems Science and Engineering della statunitense Johns
Hopkins University. In particolare i decessi ammontano a 494
di cui 492 in Cina e due casi all’estero (uno nelle Filippine
ed un altro a Hong Kong). I guariti invece sono 956.
Pechino ha messo al bando le cene e gli eventi di gruppo. Si
tratta di un’ordinanza tassativa che vieta “agli operatori di
catering – ristoranti inclusi – di organizzare cene di gruppo
durante la fase di prevenzione e di controllo dell’epidemia”.
Pechino è l’ultima città a prendere una misura del genere dopo
il contagio che ha colpito su vasta scala due quartieri di
Wuhan per la partecipazione di migliaia di persone a un grande
banchetto.

La scure del Partito comunista cinese si è abbattuta sui
funzionari locali colpevoli “di gravi lacune” e “di gestione
insoddisfacente” di fronte alla crisi del coronavirus: secondo
i media locali, sono oltre 400 i funzionari di diverso livello
a essere stati sanzionati a vario titolo. Le misure sono state
adottate a seguito delle indicazioni emerse dalla riunione del
25 gennaio del Comitato permanente del Politburo, con a capo
il presidente Xi Jinping.

Le multinazionali di abbigliamento e calzature sportive Adidas
e Nike chiudono la maggior parte dei loro store in Cina a
causa dell’aggravarsi dell’epidemia di coronavirus. Entrambe
le società dichiarano che la situazione sta avendo un grosso
impatto sul business nel paese asiatico.

Un secondo caso in osservazione è stato registrato a Verona:
si tratta, secondo fonti sanitarie, della receptionist
dell’albergo dove hanno alloggiato i due cittadini cinesi,
colpiti dal coronavirus, ed ora ricoverati allo Spallanzani di
Roma. Si attendono i risultati dei test clinici sulla
paziente, al momento ricoverata al Policlinico veneto di Borgo
Roma. Anche lei – come l’addetta alle pulizie poi risultata
colpita da banale influenza – sarebbe entrata in contatto con
la coppia di turisti. Ora si seguirà il protocollo già
utilizzato per la prima donna ovvero gli esami clinici saranno
valutati dal Dipartimento malattie infettive del nosocomio di
Verona e quindi il centro di riferimento di Padova.

Sono invariate le condizioni della coppia cinese ricoverata da
una settimana allo Spallanzani. I due, marito e moglie, hanno
superato la notte e sono ancora in terapia intensiva dopo che
ieri le loro condizioni si erano aggravate. Secondo quanto si
apprende l’aggravamento potrebbe rientrare nel decorso del
virus che prevede anche momento di “crisi” in questo caso
dovuti a difficoltà respiratorie.

L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha chiesto ai ministeri
di Giustizia e Salute che “siano fornite maschere idonee a
schermarsi da eventuali contagi, previa autorizzazione all’uso
durante l’udienza” e “che siano apprestate immediatamente le
tutele relative alle indennità di malattia e di rischio e per
i giudici di pace e i magistrati onorari che si trovano in
medesime situazioni”. Lo si legge in una nota del sindacato
dei giudici di pace di tutta Italia.

La Cina ringrazia anche l’Italia, in un elenco di 21 Paesi,
per “la comprensione sincera e amichevole, il sostegno e
l’aiuto della comunità internazionale”. Lo ha detto la
portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel
briefing online coi media. Nella lista, in cui figurano Corea
del Sud, Giappone e Germania, mancano gli Usa. “L’Unicef ha
donato forniture per la prevenzione e il controllo. Altri
governi hanno espresso la volontà di donare forniture.
Inoltre, gli amici di molti paesi ci hanno offerto supporto in
vari modi”, ha aggiunto Hua.

“Visto e considerato che la circolare ministeriale ancora non
prevede il tema della quarantena di 14 giorni per studenti
universitari o di corsi equivalenti, e per bambini e studenti
che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e le scuole
primarie e secondarie, ci sia quanto meno un’indicazione,
prudenziale a cautelativa, per l’isolamento volontario, anche
sulla base dalla dichiarazione dell’Oms all’interno del report
nr. 12 dell’1 febbraio 2020”. Lo ha detto all’ANSA il
presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito degli sviluppi
della situazione rispetto al Coronavirus.

La governatrice di Hong Kong Carrie Lam ha annunciato che
tutti i visitatori dalla Cina saranno tenuti a un periodo di
quarantena di 14 giorni. La svolta, all’ indomani del primo
decesso da coronavirus nell’ex colonia e ai casi finora
accertati saliti a 21, è maturata al terzo giorno di proteste
del personale medico che ha chiesto la chiusura totale della
frontiera con la Cina per contenere la diffusione dell’
epidemia. La Lam aveva ridotto a tre i transiti alla
frontiera, sostenendo che il blocco sarebbe stato
impraticabile e discriminatorio.

Le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i
1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da
crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati
in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al
coronavirus. La nave, che ha attraccato questa mattina nell’ex
colonia, è dalla Dream Cruises Lines, controllata della
Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della
divisione sanitaria dell’Amministrazione portuale.

Cathay Pacific ha chiesto ai suoi 27.000 dipendenti di
prendere fino a tre settimane di congedo non retribuito, nel
mezzo delle difficoltà e delle turbolenze sulle attività
legate all’epidemia del coronavirus di Wuhan. “Spero che tutti
voi possiate partecipare, dal personale di prima linea ai
nostri leader senior, in modo da condividere gli oneri delle
attuali sfide”, ha affermato il numero uno della compagnia di
Hong Kong, Augustus Tang, in un messaggio video postato
online.

Ieri governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e
Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al
Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento
previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai
bambini che frequentano le scuole. “Non c’è nessuna volontà di
contrapposizioni politiche, ne’ tantomeno di ghettizzare:
vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori
visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, dice
il Presidente del Veneto, Luca Zaia. Le misure adottate
rispetto al rischio legato al coronavirus “tutelano la salute
dei bambini e della popolazione”. Lo afferma l’Istituto
superiore di sanità (Iss). Al momento “l’Italia è tra i paesi
che hanno adottato le misure più ampie ed articolate”. “C’è
una circolare del ministero della Salute che spiega tutti i
casi punto per punto. Io mi sento di tranquillizzare gli
studenti e le famiglie: la scuola resta un luogo di inclusione
per cui se non ci sono situazioni come quelle che qualcuno ha
descritto a scuola si va”. Così la ministra all’Istruzione
Lucia Azzolina sulla richiesta di quattro Regioni del Nord di
applicare l’isolamento per gli studenti che rientrano dalla
Cina. “Non abbiamo un’emergenza per le scuole”, dice a margine
di un incontro a Torino.
Accordo tra Ministero della Salute e Twitter contro le fake
news che stanno proliferando in questi giorni di emergenza
Coronavirus. Da oggi infatti Twitter indirezzerà ogni ricerca
e hashtag al Ministero della Salute. Lo ha detto il ministro
Roberto Speranza annunciando l’accordo.
Coronavirus, si aggravano le
condizioni    dei    coniugi
ricoverati allo Spallanzani
I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan
positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati
presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro
Spallanzani, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento
delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza
respiratoria.

Per i due coniugi è stato quindi necessario applicare un
supporto respiratorio in terapia intensiva.

I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono
sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso,
compresi farmaci antivirali sperimentali.

Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma
stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si
riservano la prognosi.

Sono stati ad oggi dimessi 26 pazienti dopo il risultato
negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus.

Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11
pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina
interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test
per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso.
Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun
sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese
positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad
essere osservate presso l’Istituto Spallanzani. Sono tutte in
buone condizioni generali e la loro salute non desta
preoccupazioni.

A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate
presso l’Istituto sono prestate le massime attenzioni da parte
della comunità dello Spallanzani. A tutti loro vengono serviti
pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da
mediatori volontari che si occupano di agevolare le
comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria
segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti
i pazienti.

Aumentano i casi in Cina

Il numero dei casi di coronavirus accertati in Cina ha
raggiunto quota 24.367, in una giornata segnata da un balzo
dei contagi, che nelle ultime 24 ore hanno toccato 3.887
persone.

I nuovi decessi sono 67, tutti nella provincia focolaio: 492
il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia. La
provincia dell’Hubei resta il primo e principale focolaio
dell’epidemia e ha registrato finora 479 morti e 520
guarigioni, nonché 16.678 contagi sui 24.367 contati a livello
nazionale.

I pazienti affetti da coronavirus che sono guariti e sono
stati dimessi con successo dagli ospedali in Cina si sono
portati a 898 (+268).

Le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i
1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da
crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati
in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al
coronavirus. La nave, che ha attraccato questa mattina nell’ex
colonia, è dalla Dream Cruises Lines, controllata della
Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della
divisione sanitaria dell’Amministrazione portuale.

Almeno 10 passeggeri della nave da crociera in quarantena in
Giappone sono risultati positivi ai test del nuovo
coronavirus. Lo riferiscono i media giapponesi citando il
ministro della Salute. Il Giappone aveva messo ieri in
quarantena la Diamond Princess della Carnival Japan nella baia
di Yokohama perchè alcune persone avevano sviluppato i sintomi
del morbo dopo lo sbarco di un contagiato a Hong Kong il 25
gennaio scorso.
I controlli con i termoscanner sono stati estesi a tutti i
voli, compresi quelli europei, ma esclusi quelli nazionali, in
arrivo negli aeroporti italiani. Ogni scalo installerà gli
scanner nelle aree più idonee anche se nella maggior parte dei
casi saranno messi alle uscite o nell’area controllo
passaporti. Negli aeroporti senza la strumentazione, ha fatto
sapere il capo della Protezione Civile e Commissario per
l’emergenza Coronavirus Angelo Borrelli, i controlli saranno
effettuati da volontari medici e paramedici della Croce Rossa
e di altre associazioni di Protezione Civile con i termometri
a pistola.
Anguillara          Sabazia,
rimborsopoli e condonopoli a
5  stelle:   Fioroni   (FdI)
chiede chiarezza
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Rimborsi alle stelle e condoni
generosi ad Anguillara Sabazia per alcuni componenti della
giunta Anselmo. Questo in sintesi quanto denunciato a mezzo
stampa dal Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Antonio
Fioroni che ha messo in evidenza alcune pratiche
amministrative riservate per coloro che si sono da sempre
autodefiniti come i paladini dell’onestà e che secondo Fioroni
cozzerebbero con quanto previsto dalla norma.

“Il consigliere De Rosa cerca di distrarre l’attenzione dal
tema centrale con la sua solita violenza verbale” dice Antonio
Fioroni facendo riferimento all’affermazione del Consigliere
comunale Massimiliano De Rosa postata sul social Facebook a
chiosa di una replica di quest’ultimo a Fioroni: “Aspetto
formale denuncia per farti a pezzi”. Frase quest’ultima che ha
visto intervenire anche il coordinatore del partito della
Meloni ad Anguillara Sabazia Enrico Serami con una nota
ufficiale.

Fioroni: “Invito il segretario comunale a
chiarire la faccenda”

“Mi aspetto che i consiglieri di maggioranza – prosegue
Fioroni – prendano le distanze dalla sua voglia di “farmi a
pezzi. I rimborsi che nel 2017 sono pari a 5.589 euro vanno a
sommarsi ai 9.100 euro del 2018 e immagino una cifra simile
anche nel 2019, quindi il consigliere De Rosa per ora è
costato alla collettività oltre 23.000 euro.
Una cosa mai vista. Cerca di giustificare questi rimborsi con
la sua presenza in Comune, peccato che la norma giustifica
rimborsi solo per Consigli comunali o per presenza in
Commissioni formalmente istituite, quindi o sono tutte per la
Commissione Statuto e Regolamenti, o qualcosa non quadra.
Spero di essere smentito e invito il segretario comunale a
chiarire la faccenda”.

“Per quanto riguarda il condono a lui rilasciato poco prima
delle dimissioni del precedente capoarea, – continua Fioroni –
il suo nervosismo potrebbe far pensare di aver colpito nel
segno, un condono dalla dubbia regolarità, ma per avere
conferma aspetto i documenti. Fatto sta che da agosto a oggi
il suo è uno dei 4 condoni rilasciati, mentre centinaia di
cittadini comuni attendono in fila. La cosa più curiosa è che
l’attuale sindaco Sabrina Anselmo prima delle amministrative
del 2016 chiese a tutti, me compreso, se avessimo qualcosa da
nascondere, qualche irregolarità che avrebbe potuto creare
problemi, ma ci fu un silenzio tombale, lei stessa tacque. Poi
una volta in sella, prima esce fuori l’abuso edilizio del
consigliere Massimo Pierdomenico, già sanzionato ma ancora
manca sia il pagamento dei 10.000 euro che l’acquisizione a
patrimonio dopo quasi 2 mesi (e dubbia incompatibilità con la
poltrona da consigliere) e ora questo condono generoso al
delegato alla scuola, dimostrazione di imparzialità a 5
stelle.

La cosa che mette più tristezza è che fanno finta di non
leggere le domande più importanti ma quando colpiti
personalmente aggrediscono e non rispondono nel merito. Uno
squadrismo schifoso che manifesta un totale menefreghismo nei
confronti della cittadinanza”.

Scuola che vai perizia che trovi…

Ancora devono spiegare perchè è stata chiusa solo la scuola di
via Verdi quando tutte le perizie – Asilo nido comunale “Il
Ranocchio” Via Duca degli Abruzzi e l’Istituto Comprensivo SAN
FRANCESCO Scuola Materna “Maria Felice” via Maria Felice, 9
(Ndr.) – riportano risultati uguali. I genitori e i bambini
della scuola sono state le vittime sacrificali di una palese
incapacità amministrativa. La loro unica preoccupazione è
quella di puntare il dito a nemici immaginari invece di
spiegare quali provvedimenti sono sul tavolo per risolvere il
dossier scuole. Ricordo che l’ingegnere ha scritto che si deve
intervenire. Date risposte, spiegate. Non pensate solo alla
vostra faccia, quella l’avete persa da un bel pezzo”.
Bonaccini   fa   l’uovo                                   e
Zingaretti fa coccodè
Si legge nella guida di “Vita in Campagna” che “Ogni gallina
in età riproduttiva mette in atto strategie utili a difendere
la prole e garantire così la prosecuzione della specie. Il
segnale dell’uovo deposto, il classico “coccodè”, è uno di
questi”.

Quello che qui interessa è il discorso della strategia del
coccodè, segnale utile a difendere la prole e garantire così
la prosecuzione della specie. Che c’entra con tutto questo
Bonaccini? Che c’entra Zingaretti?

Bonaccini, sicuramente un moderato che si è accostato alla
politica verso la fine degli anni 80 tramite i movimenti per
la pace, non è esatto e quantomeno pretestuoso affiliarlo con
la linea politica di Zingaretti. Quest’ultimo, infatti, è un
politico di lungo corso, con un ricco curriculum istituzionale
a datare dal 2004 e ormai è confuso nel pensiero
giustizialista dei pentastellati.

Colui che osserva dall’esterno può condividere o meno la
politica del presidente Bonaccini, però non può negare che per
le ultime regionali dell’Emilia Romagna, questi ha condotto
una campagna solitaria. Se non fosse stato per i continui
attacchi urlati da Salvini, ogni riferimento al PD sarebbe
rimasto nascosto.

Anche per questo sembra strano che Zingaretti possa pretendere
di salire sul carro del vincitore. Il Pd è stato assente anche
dai manifesti del “suo candidato”. La visita che il
governatore del Lazio aveva fatto a Bonaccini in Emilia-
Romagna, poi, è stata “in incognito”. E qui sta la grossa
anomalia: nella regione rossa per eccellenza, durante
un’assise elettorale che ha tenuto il Presidente Conte con il
fiato sospeso, il partitone rosso si è reso vistosamente
latitante come d’altronde smorta è stata la presenza del
segretario del Pd. Con quale faccia, dunque, Zingaretti
pretende di adottare la strategia del coccodè, segnale utile a
difendere la prole e garantire così la prosecuzione della
specie?

Trovandosi in questo frangente, che bello non è di sicuro, il
segretario Pd si trova a comandare una ciurma disfattista e
perciò fatica a tenere la dritta contro le sue correnti
interne. Si è ingenuamente aggrappato al salvagente delle
Sardine e preso dall’euforia annunciava “un partito nuovo” e a
chi lo interrogava ci teneva a precisare “non un nuovo
partito”. Cosa intendeva precisamente lo spiegherà se nel
frattempo non dovesse cambiare pensiero. Intanto è salito sul
carro del vincitore Bonaccini e gonfiandosi il petto fa il
giro dei salotti tv urlando il suo “coccodè”, strizzando
l’occhio alle Sardine, anche se conosce bene che più di metà
di quelle piazze era formato dai quindicenni. Quindi per avere
il loro voto Zingaretti ancora deve attendere.
Le Sardine, in una lettera al Presidente del Consiglio Conte,
firmata “6mila sardine” hanno chiesto di essere ascoltate sul
loro programma, articolato in tre punti: Sud, sicurezza e
dignità. Largo alle novità! Leggendo poi bene la loro lettera,
traspare l’ingenuità di questi ragazzi. Fanno domande che gli
stessi italiani ormai stanno facendo da decenni e fino ad ora
nessuno è stato capace di dar loro le giuste risposte, ne
destra, ne centro, ne sinistra.

Zingaretti che è salito sul carro di Bonaccini, come fa a dare
una vera risposta, quando gli chiedono “abbiamo bisogno di
capire di chi possiamo fidarci?”. Il Pd che si era vergognato
di schierarsi con la sua macchina da guerra accanto al suo
candidato Bonaccini, come fa a mostrare fiducia a questi
ragazzi quando chiedono: “politici coraggiosi e lungimiranti?”

Sul Corriere della Sera dello scorso 10 gennaio, Marco
Imarisio, scrivendo appunto della campagna elettorale condotta
da Bonaccini, chiudeva l’articolo con: ”Questo articolo
comunque va inteso anche come appunto a futura memoria. Per
quando, in caso di riconferma del Bonaccini solitario, sul
carro del vincitore non ci sarà spazio neppure per uno
spillo.”
Mai parole furono scritte dotate di tanto spirito profetico.
Zingaretti non ha perso tempo a salire sul carro del
vincitore, per lanciare ai suoi tanti correnti il segnale di
un uovo deposto gridando “coccodè, coccodè”.

Nicola Zingaretti inutile gridare perché alla sede del PD non
l’ascolterà nessuno.

Roma, Spallanzani isola il
Coronavirus:   “Adesso   più
risorse per le eccellenze”
“Più risorse per le eccellenze” è questo in sostanza l’appello
che lancia tramite una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di
Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente
della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione
sociosanitaria e welfare. “L’ospedale Spallanzani – dice
Simeone – si conferma ancora una volta un’eccellenza della
sanità italiana. Il coronavirus è stato isolato e sarà messo a
disposizione della comunità scientifica.
Una notizia che ci riempie di gioia e che dimostra come il
nostro sistema sanitario è in grado di raggiungere traguardi
di livello mondiale.
L’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa
ricerca. Soprattutto il passaggio dell’isolamento del
Coronavirus diventa imprescindibile per la corsa verso l’unica
soluzione utile a fermare il contagio, e cioè un vaccino.
Si tratta di un grande successo scientifico dell’equipe medica
dello Spallanzani. Intendo esprimere le mie più vive
congratulazioni alle tre ricercatrici, Maria Rosaria
Capobianchi, Concetta Castilletti e a Francesca Colavita,
protagoniste di un’impresa che ci rende orgogliosi nel mondo.
E’ la dimostrazione che la sanità italiana ed in particolare
quella romana e laziale può avvalersi di professionisti. Ci
tengo a sottolineare che a Roma come in tutta la nostra
regione ci sono tanti medici, ricercatori e operatori
impegnati quotidianamente a tutelare la salute di migliaia di
pazienti, meritevoli della nostra ammirazione per il lavoro
svolto con professionalità e sacrificio. I risultati hanno
come protagonisti i medici, gli infermieri e i tecnici, che si
rimboccano le maniche e fanno salti mortali per dare adeguata
assistenza ai pazienti.
Le professionalità vanno premiate e tutelate. Auspico quindi –
conclude Simeone – l’aumento di risorse economiche per
favorire l’incremento dei concorsi pubblici per le assunzioni
a tempo indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e
alla cura delle persone. A partire dall’inserimento sempre più
urgente di medici specialisti”.
Allo Spallanzani di Roma
isolato   il   Coronavirus.
Speranza:   “Ora  sarà  più
facile trattarlo”
“Abbiamo isolato il virus“,
ha detto il ministro della Salute Roberto
Speranza durante una conferenza stampa allo Spallanzani.
“Aver isolato il virus significa molte opportunita’ di poterlo
studiare,
capire e verificare meglio cosa si puo’ fare per bloccare la
diffusione. Sara’
messo a disposizione di tutta la comunita’ internazionale. Ora
sara’ piu’
facile trattarlo”.
“Ora i dati saranno a disposizione della comunita’
internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e
vaccini. l’Italia
diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”, ha
detto ancora
il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuspeppe
Ippolito nel corso di una conferenza stampa.

In condizioni discrete la
coppia ricoverata allo Spallanzani. “In merito alla coppia
cinese positiva al
Coronavirus, attualmente ricoverata, le loro condizioni sono
in continuo
monitoraggio: i due pur mantenendo condizioni discrete
presentano entrambi
polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale
bilaterale”,
così lo Spallanzani nel bollettino quotidiano diffuso oggi. Al
momento
sono 23 i pazienti provenienti da zone della Cina interessate
dall’epidemia:
sono stati tutti sottoposti al test per il Coronavirus, che è
in corso. Altri
13 pazienti, è aggiunto nel bollettino, sono stati isolati e
dimessi dopo il
risultato negativo del test.

Intanto gli italiani bloccati a Wuhan, a causa della
quarantena
decisa per contenere l’epidemia del nuovo coronavirus, sono
stati trasportati
in autobus all’aeroporto internazionale della città, in attesa
dell’arrivo
dell’aereo messo in campo dall’Unità di crisi della Farnesina
che provvederà al
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