Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi

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Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Rassegna stampa
Giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Rassegna stampa
Giugno 2013

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Sommario rassegna stampa

Pagina      Articolo                                         Pagina   Articolo

4           Corriere del Ticino, 1 giugno 2013               21       Rivista di Lugano, 21 giugno 2013
            E le vernici riducono l’inquinamento                      E-commerce SUPSI Net-Comm Suisse

5           Corriere del Ticino, 6 giugno 2013               22       Rivista di Lugano, 21 giugno 2013
            Manno, dove operano i detective digitali                  Campus USI-SUPSI, cambia il progetto

7           Corriere del Ticino, 8 giugno 2013               23       Rivista di Lugano, 21 giugno 2013
            Invecchiare, un guaio anche per il portafoglio            16 nuove bici elettriche per la SUPSI

8           Corriere del Ticino, 8 giugno 2013               24       Corriere del Ticino, 22 giugno 2013
            Creative Camp Ticino con la SUPSI                         I 145 diplomati del DFA, le sfide dei nuovi docenti

9           Corriere del Ticino, 12 giugno 2013              25       laRegione, 26 giugno 2013
            Spostarsi con le ebike                                    Precari per sempre

10          Giornale del popolo, 12 giugno 2013              26       Corriere del Ticino, 27 giugno 2013
            Massagno in Trincea fino a Mon Répos                       Anche alla SUPSI dominano le quattro ruote

11          laRegione, 14 giugno 2013                        27       Corriere del Ticino, 27 giugno 2013
            E-commerce per professionisti                             La matematica?
                                                                      Può diventare un divertimento
12          Rivista di Lugano, 14 giugno 2013
            “Creative camp Ticino” con la SUPSI              28       Giornale del popolo, 27 giugno 2013
                                                                      La matematica può essere divertente
13          Corriere del Ticino, 15 giugno 2013
            Formarsi lavorando                               29       laRegione, 27 giugno 2013
            Consegnati 130 diplomi SUPSI                              Insegnare la matematica, materia “vivace e creativa”

14          Corriere del Ticino, 18 giugno 2013              30       Rivista di Lugano, 28 giugno 2013
            Campus universitario, si cambia                           Direttori dei lavori nell’edilizia e genio civile

15          Giornale del popolo, 18 giugno 2013              31       Rivista di Lugano, 28 giugno 2013
            La SUPSI ricusa i “primi” architetti                      Formazione continua alla SUPSI

16          Giornale del popolo, 18 giugno 2013              32       Ticino Management, giugno 2013
            Formazione continua SUPSI,                                Cambiamenti ai vertici della KFH
            i diplomati al CST di Tenero
                                                             33       Ticino Management, giugno 2013
17          laRegione, 18 giugno 2013                                 Dal tappeto rosso al ponte levatoio
            Campus: l’altro progetto

18          laRegione, 18 giugno 2013
            Diplomi per la formazione continua SUPSI

19          Rivista di Lugano, 21 giugno 2013
            Formazione continua SUPSI

20          Rivista di Lugano, 21 giugno 2013
            Farma industria Ticino

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 1 giugno 2013

             
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Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Giovedì 6 giugno 2013

Nuove tecnologie

OPPORTUNITÀ E RISCHI Contenuti digitali di ogni sorta vengono generati da chiunque sia connesso alla Rete anche solo con il proprio smartphone. Le oppor-
tunità si moltiplicano, ma anche i rischi. Sopra: telefonini di ultima generazione. A lato: hacker all’opera.                             (Foto Keystone)

Manno, dove operano                                                                                                                  CYBERWAR NEL MONDO
                                                                                                                                     2.500 ATTACCHI CONTRO LA NATO
                                                                                                                                     Duemilacinquecento attacchi infor-
                                                                                                                                     matici contro la NATO nel 2012. Al-
                                                                                                                                     meno dieci minacce «serie» al mese.

i detective digitali                                                                                                                 Sono i numeri di una «cyberwar» che
                                                                                                                                     di fatto è già cominciata. Dietro ai pi-
                                                                                                                                     rati informatici, ci può essere chiun-
                                                                                                                                     que: dai Governi (gli Stati Uniti nei
                                                                                                                                     mesi scorsi hanno già lanciato accu-
                                                                                                                                     se alla Cina) a gruppi terroristici e
Dal 2011 è attivo il Laboratorio di informatica forense SUPSI                                                                        criminalità comune.
                                                                                                                                     PERDITE PER MILLE MILIARDI
che fornisce supporto tecnico a polizia, Magistratura e privati                                                                      Calcolando solo i danni commerciali
                                                                                                                                     inflitti alle grandi corporation, si parla
                                                                                                                                     di perdite enormi che Europol ha sti-
                                                                                       Come nelle serie Tv americane                 mato in mille miliardi di dollari l’anno.
  Potremmo chiamarli «investigatori digitali» in senso lato: computer, telefoni-       I dati che si riversano ogni giorno nel       Così il tema della cybersicurezza è
  ni e qualsiasi tipo di supporto informatico sono pane per i loro denti. La loro      calderone impalpabile del Web, posso-         stato per la prima volta al centro del-
  attività, in Ticino relativamente nuova, li porta anche a lavorare a contatto        no venire persi, rubati, manipolati. Che      la ministeriale Difesa cominciata
                                                                                                                                     martedì nel quartier generale di Bru-
  con gli inquirenti. Ma anche aziende e privati ne richiedono vieppiù il sup-         si sconfini su terreni banditi dal codice
                                                                                                                                     xelles.
  porto tecnico. Parallelamente agli usi (e abusi) della tecnologia e della Rete,      penale o no, quando qualcuno di questi
  crescono le sollecitazioni al Laboratorio d’informatica forense, nato come           eventi si verifica, anche solo a titolo       L’ALLARME
  servizio nel settembre 2011 in seno al Dipartimento tecnologie innovative            preventivo si pone l’esigenza di capire       La sicurezza informatica delle proprie
  della SUPSI. Perdita o furto di dati, frodi informatiche, manipolazioni di con-      cosa, esattamente, sia successo. Da qui,      reti e infrastrutture «spetta ai singoli
  tenuti digitali: le statistiche dei reati con componenti informatiche sono al        accanto al numero crescente di indagi-        Paesi», ha ricordato il segretario ge-
  rialzo e questi fenomeni sono purtroppo sempre più d’attualità anche nel             ni avviate dalla polizia per sospetti cri-    nerale Anders Fogh Rasmussen, ma
  nostro cantone. Il Laboratorio d’informatica forense, diretto dall’ingegner          mini commessi sfruttando la Rete (dai         «siccome i cybeattacchi non si ferma-
  Alessandro Trivilini riceve richieste di supporto tecnico e specialistico ormai      reati economici alla pedopornografia),        no alle frontiere» neppure la NATO
  ogni settimana. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.                             crescono esponenzialmente anche le            deve farlo e deve essere pronta a in-
                                                                                       richieste di supporto e consulenza al         tervenire per proteggere gli alleati da
                                                                                       Laboratorio d’informatica forense. Una        attacchi che possono essere «deva-
PAGINE DI                                   stessi mezzi permettono ad una miria-      disciplina per molti versi nuova nella        stanti» e «venire senza preavviso, da
                                                                                                                                     qualsiasi parte del mondo».
ROMINA LARA                                 de di dati, anche sensibili e personali,   nostra realtà, ma che sta conoscendo
                                            di viaggiare ed essere rimbalzati da       giocoforza un rapido sviluppo. La sede        PREPARARE GLI ESPERTI
❚❘❙ «Bisogna rendersi conto dei cam-        una parte all’altra del globo. Contenuti   del Laboratorio a Manno – un piccolo          L’Alleanza è attrezzata da tempo per
biamenti importanti che si stanno ve-       digitali di ogni sorta vengono generati    ufficio adeguatamente attrezzato – è          proteggere se stessa, il prossimo
rificando nell’uso della tecnologia.        da chiunque sia connesso alla Rete         lontano da quello che si vede in qual-        passo – ha detto Rasmussen – è
Prima di premere un bottone occorre         anche solo con il proprio smartphone.      che serie Tv americana, ma l’attività di      come far sì che la NATO possa inter-
ricordarsi di pensare, bisogna fermarsi     Le opportunità (e le comodità) per         analisi forense di questi esperti infor-      venire per proteggere un alleato sotto
un attimo e chiedersi se quello che         privati e aziende si moltiplicano, ma      matici avviene in alcuni casi, forse i più    attacco. Così i ministri hanno concor-
stiamo facendo vogliamo sia scritto         anche i rischi.                            delicati, proprio così, lavorando in col-     dato da una parte di avviare un pro-
con la penna oppure con la matita.                                                     laborazione con gli inquirenti quando         gramma di addestramento comune ai
Perché, come si usa dire, una volta sul                                                questi richiedono un supporto alta-           28 Paesi membri in modo che gli
Web è per sempre sul Web. Ciò non                                                      mente specializzato. Il materiale ogget-      esperti nazionali condividano capaci-
vuol dire che occorra limitare comple-                                                 to di sequestri viene passato al setaccio     tà e linguaggio, dall’altra lo sviluppo
                                                                                                                                     di gruppi di reazione rapida per pro-
tamente l’uso della Rete, ma bisogna                                                   in cerca di elementi utili e, in alcuni ca-   teggere la NATO stessa e gli alleati
porsi la domanda (penna o matita?) e,                                                  si, emergono storie articolate.               condividendo le risorse sulla falsari-
poi, prendere una decisione consape-                                                   Nato da un input del Dipartimento             ga di quanto si è fatto schierando i
vole».                                                                                 istituzioni a fronte delle nuove esigen-      Patriot tedeschi e olandesi in Turchia.
Questo il suggerimento che Alessan-                                                    ze imposte dallo sviluppo e dall’ampia
dro Trivilini, responsabile del Labora-                                                diffusione della tecnologia, il Labora-       L’AIUTO DEGLI HACKER
torio di informatica forense della                                                     torio fornisce supporto tecnico-scien-        Ma per difendere se stessa, l’Allean-
SUPSI, lancia spesso quando viene                                                      tifico non solo alle autorità giudiziarie,    za Atlantica ha già alzato la guardia
chiamato nelle scuole a tenere confe-                                                  ma anche ad aziende e privati. «Con           ingaggiando anche un gruppo di ex
renze per sensibilizzare i giovani sui                                                 l’avvento delle nuove tecnologie – spie-      hacker nel nuovo centro dedicato alla
rischi della Rete.                                                                     ga Trivilini – e soprattutto dopo 10 anni     «cyberdefence» nel comando genera-
                                                                                       di utilizzo sfrenato non solo da parte di     le Shape a Mons. «Nonostante la
                                                                                                                                     sempre crescente sofisticazione de-
Parola chiave: consapevolezza                                                          professionisti o aziende, ma anche di
                                                                                                                                     gli incidenti siamo riusciti a chiudere
Un invito che l’esperto estende a tutti,                                               persone comuni, vi sono grosse quan-          il 2012 senza grandi danni ai nostri
ricordando che oggi la tecnologia fa        L’esigenza                                 tità di contenuti digitali che vengono        network» ha detto Rasmussen. «Fino-
parte del nostro quotidiano. Consape-                                                  trasmesse dal mondo reale al mondo
volezza è la parola chiave che ritorna,     I dati riversati nel Web,                  virtuale. È quindi arrivata con forza la
                                                                                                                                     ra siamo stati fortunati. Ma se voglia-
                                                                                                                                     mo continuare ad esserlo, dobbiamo
ormai sempre più spesso, quando si          possono venire persi,                      necessità di avere strumenti e approcci       attrezzarci meglio», hanno commen-
parla di Internet, social network e delle                                              che consentano di ristabilire un certo        tato fonti anonime della NATO. A
cosiddette nuove tecnologie. Quelle         rubati, manipolati. Che si                 ordine, per poter capire cosa sia suc-        Mons, nel Belgio vallone, l’Alleanza
che ci permettono di condividere foto,      sconfini nell’illegalità o no,              cesso in una data situazione, ad esem-        ha costituito il «NATO Computer Inci-
filmati, informazioni, pensieri. Che, se                                               pio all’interno di un’azienda o nel caso      dent Response Capability» (NCIRC)
lo vogliamo, ci permettono di far sape-     se questo accade, bisogna                  di un reato. Si è presentata anche in Ti-     per combattere gli attacchi elettroni-
re ai nostri contatti dove siamo, cosa                                                 cino l’esigenza di fornire conoscenze         ci. Sarà pienamente operativo dal
facciamo, se una determinata cosa ci
                                            capire cos’è successo                      tecniche e metodologiche ad informa-          prossimo ottobre.             (ATS/ANSA)
piace, ci fa indignare e via dicendo. Gli                                              tici specialisti in grado di operare

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

                                                                                                                                                                                                                                    LA SFIDA

                                                                                                                                                                                                                                    «Sistemi violati
                                                                                                                                                                                                                                    e furti di dati?
                                                                                                                                                                                                                                    Il nostro pane»
                                                                                                                                                                                                                                    ❚❘❙ La tecnologia al servizio della sicurez-
                                                                                                                                                                                                                                    za contro le frodi e il crimine è un antido-
                                                                                                                                                                                                                                    to alla tecnologia al servizio di questi atti
                                                                                                                                                                                                                                    contro la legge, afferma Giambattista
                                                                                                                                                                                                                                    Ravano, direttore del Dipartimento tec-
                                                                                                                                                                                                                                    nologie innovative (DTI) della SUPSI.
                                                                                                                                                                                                                                    «La SUPSI e in particolare il DTI devono
                                                                                                                                                                                                                                    fare la loro parte, date le conoscenze nel
                                                                                                                                                                                                                                    trattare dati, reti di PC, algoritmi di tratta-
                                                                                                                                                                                                                                    mento dell’informazione e altro, del te-
                                                                                                                                                                                                                                    ma ICT (tecnologie dell’informazione e
                                                                                                                                                                                                                                    della comunicazione)». Procura pubbli-
                                                                                                                                                                                                                                    ca, polizia e DTI – continua l’esperto –
                                                                                                                                                                                                                                    hanno concordato le modalità di coope-
                                                                                                                                                                                                                                    razione che prevedono l’intervento inge-
                                                                                                                                                                                                                                    gneristico del DTI a supporto di indagini
                                                                                                                                                                                                                                    o perizie necessarie agli inquirenti. «Per
                                                                                                                                                                                                                                    l’Istituto di sistemi informativi e networ-
                                                                                                                                                                                                                                    king – che all’interno del DTI svolge
                                                                                                                                                                                                                                    queste attività – si tratta di una coopera-
                                                                                                                                                                                                                                    zione con valore strategico. È ovvio come
                                                                                                                                                                                                                                    il primo motivo strategico sia dato dalla
                                                                                                                                                                                                                                    volontà di essere al servizio della comu-
                                                                                                                                                                                                                                    nità in un campo sempre più invasivo e
                                                                                                                                                                                                                                    pervasivo (nel tempo stesso anche peri-
                                                                                                                                                                                                                                    coloso quando usato a fini criminali).
                                                                                                                                                                                                                                    Ma oltre a ciò si aggiunge la sfida, che
                                                                                                                                                                                                                                    deve cogliere una scuola universitaria, di
                                                                                                                                                                                                                                    rimanere alla frontiera della tecnica. In-
                                                                                                                                                                                                                                    fatti per dominare l’utilizzo malevolo
                                                                                                                                                                                                                                    delle tecnologie è sempre necessario la-
                                                                                                                                                                                                                                    vorare al limite più alto delle conoscen-
                                                                                                                                                                                                                                    ze, richiede cioè di sapere tutto e di più».
                                                                                                                                                                                                                                    Questo permette di mettere a frutto la ri-
                                                                                                                                                                                                                                    cerca applicata sui metodi di gestione
                                                                                                                                                                                                                                    dei dati, della comunicazione e della di-
                                                                                                                                                                                                                                    stribuzione e memorizzazione, oltre che
                                                                                                                                                                                                                                    una serie di attività collaterali tipiche dei
                                                                                                                                                                                                                                    sistemi informativi moderni. E – aggiun-
                                                                                                                                                                                                                                    ge Ravano – consente anche di mante-
                                                                                                                                                                                                                                    nere alto il livello di competenza e di
                                                                                                                                                                                                                                    sensibilità al rispetto della comunità in
                                                                                                                                                                                                                                    generale e della legge in particolare degli
                                                                                                                                                                                                                                    ingegneri in informatica. Infatti è utile
                                                                                                                                                                                                                                    trovare uno sbocco positivo anche nelle
                                                                                                                                                                                                                                    situazioni negative. Un po’ come duran-
                                                                                                                                                                                                                                    te lo stato di guerra si è progredito tecno-
                                                                                                                                                                                                                                    logicamente e si sono sviluppate appli-
                                                                                                                                                                                                                                    cazioni benefiche in campo civile, così
                                                                                                                                                                                                                                    anche nella lotta al crimine la tecnologia
                                                                                                                                                                                                                                    può trovare applicazione in innovazioni
                                                                                                                                                                                                                                    e progressi tecnico-scientifici di grande
                                                                                                                                                                                                                                    utilità. «Con queste premesse, e le com-
                                                                                                                                                                                                                                    petenze acquisite in anni di attività, ab-
                                                                                                                                                                                                                                    biamo quindi deciso di istituire una
                                                                                                                                                                                                                                    struttura che possa intervenire quando
                                                                                                                                                                                                                                    richiesto per effettuare la parte tecnica
nell’ambito dell’informatica forense        ore a settimane, a dipendenza della           matico dall’esterno per rubare infor-       tecnologica: «Siamo come un cacciavi-         che siano però in grado di parlare la           informatica di una indagine (o le relative
per individuare, recuperare e custodire     quantità di materiale da controllare.         mazioni sensibili. Quanto alla collabo-     te che possono utilizzare quando de-          stessa lingua. Per far conoscere l’infor-       perizie). Di fatto si tratta di mettere a di-
prove digitali, affinché possano essere     Essendo inseriti nella SUPSI, spiega il       razione con le autorità inquirenti, Tri-    vono svitare una vite». L’attività di sup-    matica forense, con un focus sulle              sposizione in tempi brevissimi uno o più
valutate in sede giuridica». Sebbene la     coordinatore, vi è il vantaggio di poter      vilini spiega che il Laboratorio fornisce   porto spazia su più tipologie di reati e      aziende, il prossimo 11 giugno a Man-           ingegneri o anche tecnici informatici
disciplina sia nata dal campo forense e     coinvolgere persone con competenze            supporto legato alla parte tecnica e        senza sbilanciarsi Trivilini rileva che       no (sala primavera DTI, alle 17) il La-         sotto la guida dell’ing. Alessandro Trivili-
giuridico, Trivilini rileva che sempre      specifiche a dipendenza delle necessi-                                                    «c’è un interesse reciproco nell’appro-       boratorio organizza una conferenza              ni al momento in cui si riveli necessario
più interessa anche le aziende, per tut-    tà. «Ogni caso non è mai uguale all’al-                                                   fondire la collaborazione ».                  aperta al pubblico dal titolo « Big data        un intervento per analizzare, valutare e
to quanto è riconducibile alla sfera        tro, non esistono ricette preconfezio-        L’appuntamento                                                                            e digital forensics aziendale: acquisi-         cercare informazioni presenti o transita-
d’indagine. «L’informatica forense non      nate». Tra gli esempi portati dal nostro                                                  Trovare un terreno comune                     zione, analisi e fraud investigation».          te su supporti informatici, siano essi reti
serve a prevenire (perché qualcosa è        interlocutore e che riguardano richie-        L’11 giugno a Manno (sala                   Visti i bisogni che si vanno manife-          Un evento che vedrà intervenire an-             di comunicazioni o sistemi di archivia-
successo o si sospetta lo sia), ma per-     ste giunte da privati direttamente al         primavera DTI, alle 17) il                  stando in vari ambiti, a gennaio è par-       che due rinomati esperti di «digital fo-        zioni. Ma anche più elusive manipola-
mette di ricostruire a ritroso quanto       Laboratorio, vi è l’azienda che si vede                                                   tito pure un «Certificate of advanced         rensics» in ambito internazionale, Li-          zioni di strumentazioni. Pensiamo a
accaduto, dando un quadro chiaro di         violato il sistema operativo, chi ha per-     Laboratorio organizza una                   studies in digital forensics», seguito        tiano Piccin e Gerardo Costabile. «Lo           questo riguardo quanta volatilità e quan-
chi ha fatto cosa».                         so dei documenti e vorrebbe recupe-           conferenza aperta al pub-                   attualmente da 11 professionisti di vari      scopo non è fare terrorismo mediati-            ta informazione può muoversi, nascon-
                                            rarli, fino al caso di una grossa ditta lo-                                               settori. La tecnologia permea ormai           co, ma spiegare e rendere attenti a             dersi e svolgere un ruolo con l’uso di PC
Ogni caso è diverso dall’altro              cale attiva a livello internazionale che      blico dal titolo «Big data e                quasi ogni ambito e per Trivilini sarà        certe dinamiche – legate per esempio            personali, tablet, smartphone, processo-
Il Laboratorio svolge attività di suppor-   un mese fa è stata vittima di un furto di     digital forensics aziendale»                sempre più importante riuscire a tro-         ai dati che generiamo – che purtroppo           ri a bordo di altri oggetti, ecc. Un lavoro
to tecnico, scientifico e peritale, con     dati. In quel caso, è emerso che qualcu-                                                  vare un terreno comune nel quale si           sono ancora sottovalutate» (informa-            molto difficile e rischioso ma altamente
esami che possono durare da poche           no era penetrato nel suo sistema infor-                                                   muovono professionisti di vari rami           zioni su www.supsi.ch/forense).                 gratificante in caso di successo».

                                                                                                                                                   L’INTERVISTA ❚❘❙ ENEA FILIPPINI

                                                                                                                                                   «La lotta contro il cybercrimine è iniziata»
                                                                                                                                                   ❚❘❙ Ma come ha modificato l’attività      digitali» utili alle inchieste. Que-        «Certamente. Non per nulla ogni
                                                                                                                                                   di chi sta al fronte e lotta contro la    sto crea un sovraccarico di lavo-           corpo di polizia ha avuto la neces-
                                                                                                                                                   criminalità l’avvento di Internet e       ro?                                         sità di creare gruppi di agenti che si
                                                                                                                                                   delle nuove tecnologie (smartpho-         «Sì, ed è inevitabile. Tutti, ormai,        occupano di quella che normal-
                                                                                                                                                   ne, tablet, ecc)? Lo chiediamo a          utilizzano supporti elettronici che         mente viene chiamata criminalità
                                                                                                                                                   Enea Filippini, capo del Gruppo           sono adatti a detenere ed archivia-         informatica e che in particolare
                                                                                                                                                   criminalità informatica della poli-       re file di ogni tipo e natura. Tra          opera nei reati con appunto una
                                                                                                                                                   zia cantonale. «Coloro che delin-         questi ve ne sono, o quanto meno            componente tecnico/informatica,
                                                                                                                                                   quono – dice il commissario – sono        ve ne possono anche essere, di              ma non solo. Non si può più fare a
Reati online                                                                                                                                       più o meno tecnologicamente at-           quelli che possono avere pertinen-          meno di essere formati ed operativi
                                                                                                                                                   trezzati. Se non lo sono hanno, vo-       za nel contesto dei procedimenti            nel contesto delle analisi di appa-
Cresce il numero delle in-                                                                                                                         lenti o nolenti, a che fare con l’in-     penali. L’altro grosso problema è           recchi elettronici vari, tra i quali
dagini avviate dalla polizia                                                                                                                       formatica che fa ormai parte della        che questi supporti elettronici so-         spiccano chiaramente i computer,
                                                                                                                                                   nostra vita quotidiana. Anche l’atti-     no sempre più piccoli ma hanno              ma anche la telefonia mobile».
per sospetti crimini com-                                                                                                                          vità della polizia ha quindi dovuto       capacità di stoccaggio sempre               La strada della collaborazione
messi sfruttando la Rete                                                                                                                           adattarsi a queste nuove esigenze         maggiori».                                  con la SUPSI per quel che riguar-
                                                                                                                                                   tanto che si è dovuto creare un           I criminali si sono adeguati ai             da l’informatica forense si sta di-
come anche le richieste di                                                                                                                         gruppo ad hoc».                           tempi, significa che anche le forze         mostrando efficace?
consulenza al Laboratorio                                                                                                                          Ormai quasi per ogni tipologia di         dell’ordine dovranno specializ-             «Siamo ancora nelle fasi iniziali,
                                            IL COMMISSARIO «Chi delinque è più o meno tecnologicamente attrezzato», dice Enea                      reato vi sono supporti tecnologici        zarsi sempre più anche in ambito            ma le prime esperienze si sono ri-
                                            Filippini, capo del Gruppo criminalità informatica della polizia cantonale. (Foto CdT)                 che potrebbero contenere «tracce          tecnologico?                                velate molto positive».

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 8 giugno 2013

Ticino
Invecchiare, un guaio
anche per il portafoglio
Uno studio SUPSI mostra i limiti del nostro sistema previdenziale
«Alcune categorie di pensionati di domani dovranno tirare la cinghia»

QUALI RISORSE? L’attuale generazione di anziani è ancora in prevalenza in grado di trascorrere la pensione senza eccessivi
problemi economici. Lo stesso non accadrà nei prossimi decenni.                                          (Foto Crinari/CdT)

                                                                                                                                   chi al mese)». Se dovessimo applicare          ma previdenziale non è previsto per que-        no da considerare. Quello dell’ impove-         gli: il 40% delle prime e un quarto delle
 I TRE PILASTRI                        Anche in uno dei più Paesi più ricchi al mondo, com’è la Svizzera, c’è chi fatica ad        questo dato al Ticino, il numero attuale       sto tipo di situazione. Così, non è detto       rimento delle persone anziane durante           seconde vivono in condizioni precarie.
 Il sistema previdenziale elve-        arrivare a fine mese. E non sono solo stranieri emarginati. Complice la situazio-           di pensionati poveri giungerebbe co-           che una volta in pensione ci si ritrovi con     la vecchiaia. «Il nostro sistema previ-         Gli studi confermano che a tutte le età il
 tico si basa su tre pilastri, ol-     ne economica globale, sempre più nostri connazionali vedono peggiorare le loro              munque a 4.000 persone circa. «Questa          rendite adeguate».                              denziale non è pensato per una durata           reddito da lavoro medio delle donne è
 tre alle prestazioni comple-          condizioni di vita. C’è poi una categoria di persone particolarmente esposta al             minoranza non va dimenticata», sottoli-        Inoltre – aggiunge il professore – il siste-    così lunga della vita. Così accade che,         inferiore a quello degli uomini. «Vi è infi-
 mentari all’AVS e all’AI.             rischio di povertà, specie pensando alle generazioni future: gli anziani. È lo stes-        nea l’intervistato. «Ma è soprattutto del      ma previdenziale sta mutando, peggio-           con il passare degli anni, il potere d’ac-      ne un’ultima categoria di cui la politica
                                       so sistema dei tre pilastri ad essere rimesso in discussione da alcuni studiosi.            futuro che ci si deve preoccupare. Già,        rando le condizioni di pensionamento            quisto degli anziani viene scalfito perché      sociale dovrà tener conto: i beneficiari di
 1. PREVIDENZA                         Come ad esempio Michele Egloff, professore del Dipartimento sanità della                    perché il sistema di previdenza basato         per chi oggi è attivo e sta contribuendo al     non c’è un adeguamento della pensione           rendite d’invalidità al di sotto dei 40 an-
    STATALE                            SUPSI, autore di «Nuovi orizzonti per Pro Senectute Ticino e Moesano» (2012),               sui tre pilastri ha fatto il suo tempo. An-    suo finanziamento. «Pensiamo ad esem-           al caro vita. In questo senso, ho raccolto      ni. Grazie alle prestazioni sociali, queste
 Il primo pilastro consiste            uno studio che affronta il tema dell’anzianità e delle sue problematiche, tra cui           dava cioè bene per la società che lo ha        pio al passaggio dal primato della pre-         parecchie testimonianze: persone che            persone in generale non vivono in po-
 nell’assicurazione vecchiaia          anche le questioni economiche. Lo abbiamo intervistato.                                     creato, quella del dopoguerra fino alla        stazione al primato dei contributi              quando sono andate in pensione aveva-           vertà. Tuttavia, mentre la situazione fi-
 e superstiti (AVS) e nell’assi-                                                                                                   crisi petrolifera degli anni ’70, ma adesso    nell’ambito della previdenza professio-         no una buona situazione economica               nanziaria delle famiglie numerose o mo-
 curazione per l’invalidità (AI).                                                                                                  non funziona più. Durante l’epoca del          nale. Ora la pensione di vecchiaia non          mentre adesso che hanno 90 anni arri-           noparentali tende a migliorare col cre-
 Serve per coprire il fabbiso-       PAGINE DI                                     Infatti grazie all’AVS, alla previdenza pro-    boom economico, l’epoca d’oro del sala-        corrisponde più ad una percentuale              vano a malapena alla fine del mese».            scere dei figli, i giovani beneficiari di
 gno vitale dell’assicurato. I       ROMINA BORLA                                  fessionale, alla previdenza individuale e       riato, le persone trovavano un posto di        dell’ultimo guadagno, ma è determinata          L’indigenza, insomma, si diffonde. Le           rendite AI difficilmente hanno la possi-
 pensionati AVS e AI ricevono                                                      al sistema delle prestazioni complemen-         lavoro stabile, in genere pagato a suffi-      da quanto il lavoratore ha capitalizzato        analisi – chiarisce Egloff – evidenziano        bilità di migliorare la propria condizio-
 in situazioni economicamen-         ❚❘❙ La situazione economica degli anziani     tari, la maggior parte degli anziani può        cienza, e se lo tenevano. Questo faceva in     nel corso dell’esistenza. Visto che la vita     che al rischio di povertà sono esposte          ne». Sul futuro dei lavoratori ticinesi si
 te svantaggiose un’ulteriore        è una bomba ad orologeria. Il sistema         contare su una solida base finanziaria e        modo che quando raggiungevano l’età            professionale non è più per definizione         soprattutto alcune categorie di persone         addensano nubi scure. Come uscirne?
 prestazione complementare.          previdenziale svizzero basato sui tre pila-   un adeguato patrimonio». Lo dimostra-           della pensione avevano accumulato le           né piena né continua, ci si può ritrovare       professionalmente attive al di sotto dei        «Bisognerebbe ripensare totalmente al-
                                     stri, che andava benissimo durante l’epo-     no diversi studi, tra cui un’analisi della      risorse sufficienti per una vecchiaia tran-    a vivere – in pensione – senza una rendi-       50 anni. Poi ci sono i working poor, per-       la previdenza vecchiaia», sostiene Egloff.
 2. PREVIDENZA                       ca d’oro del salariato e del pieno impiego,   situazione economica di quasi 1,5 milio-        quilla». A partire dagli anni ’90, però, il    ta dignitosa». Per il nostro interlocutore,     sone che lavorano a tempo pieno ma              «Specie al suo finanziamento, che ora si
    AZIENDALE                        oggi mostra i suoi limiti. Se non si cambia   ni di persone tra i 25 e i 99 anni residenti    mercato del lavoro è cambiato. Tutto si è      se non si cambia registro, questi mecca-        non guadagnano a sufficienza per paga-          fonda essenzialmente sul reddito da la-
 Il secondo pilastro rappre-         registro, il progressivo impoverimento        in Svizzera nel 2003 di Wanner & Gaba-          fatto più precario, spiega Egloff. Il posto    nismi si tradurranno in un aumento del-         re le spese correnti di oggi, né per assicu-    voro delle generazioni di mezzo, genera-
 senta la previdenza profes-         dei pensionati è inevitabile. Questo, in      dinho (2008). «Secondo la ricerca, “solo”       fisso non esiste quasi più, si diffonde la     le disparità economiche tra chi è ben           rarsi una rendita di vecchiaia dignitosa        zioni che oltretutto devono accudire i fi-
 sionale. Assicura ai pensio-        estrema sintesi, pensa Michele Egloff.        il 6% dei pensionati elvetici può essere        disoccupazione, come pure il lavoro            integrato nel mercato del lavoro durante        per domani. Anche le famiglie con tre o         gli, sostenerli nella formazione e sempre
 nati la continuazione dello         «Certo – precisa l’esperto – in Svizzera la   definito povero (una persona con “risor-        part-time o su chiamata. «Ci sono perio-       la vita attiva (che una volta in pensione       più figli dispongono spesso di scarsi           più prendersi cura dei propri genitori
 standard di vita a cui erano        situazione è notevolmente migliorata ri-      se finanziarie molto scarse” ovvero che         di della vita in cui si guadagna meno o        avrà una buona rendita) e chi non lo è o        mezzi finanziari. Altre categorie a ri-         che invecchiano e necessitano di cure e
 abituati. Chi è assicurato?         spetto ai primi decenni del secolo scorso.    dispone di un reddito di circa 2.150 fran-      non si guadagna del tutto. Il nostro siste-    è ai margini. Infine c’è un altro fenome-       schio sono le donne sole, con o senza fi-       attenzioni».
 Tutti i lavoratori dipendenti
 soggetti all’AVS a partire dal
 1. gennaio successivo al
 compimento del 17. anno di
 età con un salario annuo AVS
 superiore a 20.520 franchi.
                                     Paolo Beltraminelli «Ma il meccanismo funziona grazie ai correttivi»
 3. PREVIDENZA                       Secondo il consigliere di Stato, la terza età per il momento non ha particolari problemi economici – Per il futuro bisognerà concepire soluzioni mirate
      INDIVIDUALE
 In questo pilastro sono pre-
 senti la previdenza personale                                                     ❚❘❙ È davvero sorpassato il sistema di pre-     ciente a vivere dignitosamente: quindi         sistenza (AI) solo 50 sono anziani, e sono      al totale degli anziani. Nel 2000 si situava    spese superiori rispetto a chi è in coppia».
 individuale e volontaria dei                                                      videnza elvetico, come sostiene il profes-      soprattutto donne e stranieri arrivati in      tutti ricoverati in case di riposo sparse sul   al 21%, mentre nel 2011 attorno al 19%.         Per l’intervistato bisogna studiare solu-
 lavoratori indipendenti. Que-                                                     sore Michele Egloff (leggi articolo sopra)?     Svizzera per lavoro in tarda età». Le PC       territorio. Solamente in 50 casi, quindi, le    «Dunque vi è una tendenza al migliora-          zioni mirate in modo da garantire alla
 sta forma di previdenza ha                                                        È un meccanismo che, a lungo andare,            erano state concepite come una misura          prestazioni complementari non bastano.          mento, dovuta sicuramente anche al se-          terza e quarta età una qualità di vita sem-
 sempre maggiore importan-                                                         rischia di impoverire sempre più la popo-       transitoria, spiega il nostro interlocutore.   Questo è un dato significativo». Inoltre c’è    condo e al terzo pilastro».                     pre migliore. Un esempio? La questione
 za. Infatti, solo con contributi                                                  lazione? Lo chiediamo a Paolo Beltrami-         Infatti si pensava che, grazie al secondo      un altro fenomeno interessante da consi-        E per quanto riguarda il futuro? «Bisogna       dell’alloggio. «Bisogna fare in modo che
 del primo e del secondo pila-                                                     nelli, direttore del Dipartimento della sa-     pilastro, il ricorso a questo tipo di aiuto    derare, afferma il nostro interlocutore.        sempre preoccuparsi del domani», dice           gli anziani possano vivere in case e ap-
 stro possono verificarsi lacu-                                                    nità e della socialità. «Il sistema elvetico    sarebbe diminuito nel tempo. «Ma que-          «La quota di partecipazione ai costi me-        Beltraminelli. «Le soluzioni non sono           partamenti dignitosi, sostenibili anche
 ne rispetto al reddito del lavo-                                                  basato sui tre pilastri ha dei limiti – am-     sto non è successo. Le spese per le PC so-     dia degli ospiti nelle case anziani è au-       mai fisse, però sono fiducioso. Il sistema,     dal punto di vista finanziario. Abitazioni
 ratore attivo. Il terzo pilastro                                                  mette il Consigliere di Stato – ma non bi-      no ancora elevate. A livello nazionale si      mentata. Il soggiorno in istituto – lo ricor-   come detto, tiene grazie ai correttivi che si   adatte a loro, delle giuste dimensioni,
 comporta vantaggi fiscali. È                                                      sogna dimenticare che sono stati messi in       parla di un investimento di 6 miliardi di      do – è coperto in parte dalla cassa malati,     pensava transitori ma che non lo sono».         senza barriere architettoniche, sicure,
 particolarmente importante                                                        atto dei correttivi che funzionano egre-        franchi l’anno, una cifra importante».         in parte da Cantone e Comuni, in parte          Certo, sottolinea il consigliere, è necessa-    con accorgimenti per semplificare l’esi-
 per i lavoratori indipendenti.                                                    giamente. Mi riferisco in particolare alle                                                     dalla persona ospite in base al reddito (da     rio considerare le difficoltà delle catego-     stenza». Ma non è finita – conclude Bel-
 Non tutte le previdenze socia-                                                    prestazioni complementari (PC), un red-         Segnali positivi                               un minimo di 75 franchi al giorno). Se la       rie di persone maggiormente a rischio di        traminelli – non vi sono solo necessità
 li, infatti, per essi sono obbli-                                                 dito minimo garantito, una sorta di             In ogni caso, secondo Beltraminelli, la        partecipazione ai costi da parte degli          povertà e l’evoluzione della società. «La       individuali, ma pure bisogni collettivi da
 gatorie. Tocca quindi a loro                                                      “quarto pilastro” insomma, che va a solle-      maggior parte degli anziani in Ticino non      utenti aumenta, significa che ci sono me-       popolazione invecchia progressivamente          considerare. È necessario concepire delle
 crearsi da soli una sicurezza                                                     vare chi non ce la fa. In particolare le per-   sta male. «Grazie al nostro sistema previ-     no anziani bisognosi». Infine, ulteriore        e la frammentazione delle famiglie porta        città a misura di anziano. Bisognerà inve-
 per la vecchiaia e l’invalidità.    OTTIMISTA Il direttore del Dipartimento       sone che prima della pensione non sono          denziale, sulle oltre 6 mila persone che       dato confortante per l’intervistato, la per-    ad avere anziani sempre più soli. È evi-        stire in percorsi adatti a loro, nella sicu-
                                     sanità e socialità.      (Fotogonnella)       riuscite ad accumulare una rendita suffi-       attualmente risultano a beneficio dell’as-     centuale dei beneficiari di PC in rapporto      dente che chi vive solo deve affrontare         rezza delle strade, in luoghi di ritrovo, ecc.

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 8 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Mercoledì 12 giugno 2013

 
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Rassegna stampa Giugno 2013 - Supsi
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Giornale del popolo, Mercoledì 12 giugno 2013

CAMPUS SUPSI               I contrari vanno avanti imperterriti

Massagno in Trincea
fino a Mon Répos
Dopo il no del TRAM,                        intanto in Consiglio comunale...
ora è chiamato in causa
addirittura il Tribunale                    Luce verde al Consuntivo (in attivo di 892.000 franchi)
                                            Il Legislativo di Massagno ha dato luce verde, lunedì sera, al Consuntivo 2012
federale. Una mossa                         (con 25 favorevoli, due contrari e 1 astenuto). Un Consuntivo decisamen-
                                            te benvenuto visto che registra - nonostante gli impegnativi investimenti
per fiaccare la pazienza                    compiuti dal Comune - un avanzo di 892.000 franchi. Il capitale proprio au-
delle FFS e della SUPSI?                    menta così a 7,1 milioni, anche grazie ai ricavi, cresciuti fino a 24,15 milioni.
                                            Una crescita che non può che far bene, visti i già citati progetti che Massagno
Il Municipio spera di no.                   affronterà nei prossimi anni (su tutti la seconda fase dei lavori alle scuole di
                                            Nosedo). Merito delle sopravvenienze attive, sì, ma anche della pianificazio-
   «Sì, settimana scorsa è stato inol-
                                            ne. Massagno infatti - e così sarà anche in futuro - è riuscita ad attrarre diversi
trato il nostro ricorso al Tribunale        buoni contribuenti in cerca di una realtà (inserita in un contesto urbano) in
Federale». Sulla Trincea di Massa-          cui esistono praticamente tutti i servizi.
gno dovrà dunque esprimersi an-
che Mon Répos. A confermarcelo              Illuminazione: ci si affida (con calma) al LED
è stato ieri il consigliere comunale
Domenico Zucchetti (di Massagno             Oltre a diverse naturalizzazioni, il Consiglio comunale ha anche approva-
Ambiente) che, dopo essersi visto           to - e per farlo si affiderà all’Azienda Elettrica di Massagno - il progressi-
respingere l’istanza dal Tribunale          vo passaggio all’illuminazione LED sulle strade pubbliche e nelle piazze.
Amministrativo Cantonale, ha de-            Un passaggio al LED - tecnologia più ecologia e più duratura - che avver-
ciso di rivolgersi appunto al Tribu-        rà come detto in diversi anni. Massagno ha poi approvato l’adattamen-
nale Federale. Un ricorso - in estre-       to degli statuti del Consorzio Depurazione Acque di Lugano e Dintorni
ma sintesi - contro la decisione del        (CDALED) e quelli del Consorzio Protezione Civile Regione Lugano Città.
Consiglio di Stato che approvava
la Convenzione per la pianifica-
zione intercomunale del comparto
“trincea ferroviaria” di Lugano-          anche perché - come visto - anco-            e rinuncino al progetto (cercando
Massagno (dove la SUPSI, in colla-        ra non si è entrati (a livello politico      magari soluzioni in altre zone del
borazione con le FFS, vorrebbe dar        almeno) nella progettazione vera             Cantone). «È comunque un diritto
vita a un vero campus universita-         e propria, ma solo nel campo della           dei ricorrenti andare fino al Tribu-
rio). Una convenzione approvata           pianificazione del credito di pro-           nale Federale - termina Bruschet-
inizialmente dal CC di Massagno,          gettazione. Il rischio è, appunto,           ti - e dunque aspetteremo che si
poi modificata da quello di Lugano        che FFS e SUPSI si spazientiscano            esprima Mon Répos».             (J.R.)
e infine (ri)accettata dal Legislati-
vo del Comune collinare. Nella sua
decisione (cfr. GdP del 10 maggio) il     VIGANELLO        La 21ma edizione al via il 19 giugno
TRAM rilevava come ai ricorrenti
non «sia data facoltà di rimettere in
discussione l’intera convenzione,
ovvero quanto già oggetto di una
decisione definitiva e cresciuta in
giudicato». Inoltre il Tribunale sot-
tolineava come «attraverso l’appro-
                                          Villa Costanza:
vazione della convenzione, il Con-
siglio comunale non ha adottato un
piano regolatore, ma unicamente
una convenzione relativa al suo al-
lestimento», e che «la convenzione
                                          arriva Vicanta
non contiene elementi pianificatori                                                                           Lo splendido
vincolanti». I ricorrenti, in parti-                                                                          parco di Villa
colare, vogliono evitare che venga                                                                            Costanza (sede
realizzata l’ormai famosa “strada                                                                             di due concerti)
d’attraversamento”, disegnata ap-                                                                             e - a destra -
punto sul Masterplan, ma che il                                                                               i Cantori
Municipio conferma di non voler                                                                               delle Cime
costruire. La notizia del ricorso ha                                                                          diretti
un po’ sorpreso (e deluso) il Muni-                                                                           dal maestro
cipio di Massagno. «Dopo che per                                                                              Manuel
quattro volte i Tribunali ci hanno                                                                            Rigamonti.
dato ragione- ha sottolineato il sin-
daco Giovanni Bruschetti - pen-
savamo che la correttezza della
procedura e dell’operato fosse as-
sodata. Siamo un po’ preoccupati,
così come lo sono i Partiti e il Con-
siglio comunale, perché questo ri-          Grandi novità per la ventunesi-            sponsor, che sono Raiffeisen e Vini
corso rappresenta un ulteriore col-       ma edizione di Vicanta (la prima,            Valsangiacomo. Questo senza di-
po inferto a un’operazione che ha         tra l’altro, interamente organizzata         menticare il nuovo logo, realizzato
un’importanza strategica non solo         dai Cantori delle Cime). L’appunta-          da Valerio Szemere».
per Massagno, ma anche per Luga-          mento musicale è infatti stato spo-             IL PROGRAMMA - Vicanta 2013
no, il Ticino, le FFS e la SUPSI. Tra     stato da settembre a giugno e, anche         si svolgerà su tre serate. La prima è
poche settimane oltretutto, a inizio      per suggellare la recente aggrega-           prevista il 19 giugno nell’ormai tra-
luglio, era prevista da parte proprio     zione comunale, è stato deciso di            dizionale cornice di Villa Costanza
delle Ferrovie la presentazione del       organizzare un concerto “itineran-           a Viganello. Per l’occasione si esi-
progetto. Una presentazione che           te” (il 21 giugno) a Maglio di Colla.        biranno i Cantori delle Cime (dalle
avrebbe probabilmente dissipato le        Ma andiamo con ordine e parliamo             20.30) in compagnia del Coro Goc-
perplessità degli stessi ricorrenti». I   prima delle altre novità. «Una - ha          cia di Voci. Un gruppo, quest’ul-
tempi per la realizzazione del Cam-       spiegato Ennio Balmelli, portavoce           timo, che amalgamerà in modo
pus potrebbero dunque allungarsi,         dei Cantori delle Cime - riguarda gli        molto interessante la tradizione

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

laRegione, Venerdì 14 giugno 2013

E-commerce per professionisti
Si è tenuta l’11 giugno, presso la Chicco            Hanno ricevuto il certificato
D’Oro a Balerna la cerimonia di conse-                   NetComm Suisse:
gna dei diplomi dei partecipanti al pri-
mo corso “Progettare, gestire e pro-            Davide Alfano, Paolo Bentoglio, Marco
muovere un sito di e-commerce” in Ti-           Buchser, Enrico Ercolani, Davide Gia-
cino, realizzato in partnership fra Net-        nola, Sandro Grisoni, Antonio Ignazit-
Comm Suisse (l’associazione svizzera            to, Vittorio Lorenzo Maspoli, Samir
del commercio elettronico) e Supsi. Pa-         Matta, Tanja Orsi, Fabrizio Pastorello,
role di congratulazione sono state ri-          Daniele Petrucci, Marco Pincherli Vici-
volte dal presidente NetComm Suisse,            ni, Aleksandra Popovic, Steven Rime-
Alessandro Marrarosa, che ha pure ri-           diotti-von Gasser, Danilo Stupning,
cordato che lo stesso corso sarà replica-       Astrid Tekla Titocci, Simone Vannucci,
to a gennaio 2014.                              Alan Zellweger, Monica Zurfluh.

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Rivista di Lugano, Venerdì 14 giugno 2013

Iniziativa estiva per professionisti del settore audiovisivo
«Creative camp Ticino» con la Supsi
Il laboratorio cultura visiva del dipartimen-        (Icc). In questo ambito la Supsi realizzerà il
to ambiente costruzioni e design della Suspi         «Creative camp Ticino», rivolto a profes-
partecipa al progetto «Creative companies            sionisti del settore audiovisivo, del multi-
in alpine space», iniziativa organizzata da          media e del design che si svolgerà a Locarno
sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania,        dal 6 all’8 agosto in concomitanza con il fe-
Austria, Slovenia e Svizzera) volta a pro-           stival del film. Informazioni e iscrizioni (en-
muovere l’industria creativa e culturale             tro il 20 giugno): www.ccalps.supsi.ch.

SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 15 giugno 2013

                   

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Corriere del Ticino, Martedì 18 giugno 2013

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2013
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