Yverdon-les-Bains Gros-de-Vaud - Payerne Haute Broye Vallée de Joux
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Giornale della Missione Cattolica di · Yverdon-les-Bains · Gros-de-Vaud - Payerne · Haute Broye · Vallée de Joux Anno XXXVIII speciale No 4 · Ottobre - Novembre - Dicembre 2011
Camminiamo Insieme e Attività della Missione 2012. Invia il tuo sostegno per l'anno 2012 per soli 30 frs. al CCP 10-25913-5 intestato alla Missione Cattolica Italiana - 1400 Yverdon-les-Bains. Avete versato il vostro sostegno ma non ricevete Camminiamo Insieme (nomi illeggibili sul BVR, indirizzo impreciso, cambio d'indirizzo non comunicato, troppe copie ...), telefonate subito allo 024 425 76 48. Sabato 21 gennaio 2011, ore 14.00 Incontro a Vallorbe per tutti i volontari che visitano gli Anziani della Missione. L'incontro è unico per i volontari di Yverdon, Orbe, Vallorbe Chavornay, Ste. Croix, Vallèe de Joux. È bene invitato anche chi desidera collaborare come nuovo volontario. Vi aspettiamo. Sommario Numeri lotteria della Festa all'Italiana 3 Editoriale del 3-4 settembre 2011 4 Nord Vaudois · Smartbox 0042 verde 14 Mons. Charles Morerod, Vescovo · Panier garni 0326 giallo 16 Dossier: Convegno di Delémont · Libro 100 Anni 0365 blu 22 Il Papa in Benin · Orologio 0071 verde 24 Monti nuovo Premier 26 Assisi: 27 ottobre 2011 29 Battesimi e matrimonio 30 In attesa di Resurrezione 34 Pubblicità 40 Orari Sante Messe e telefoni utili 2 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Editoriale Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org A Natale tutto cambia ... Fratello, se a Natale non riesci a cantare a squarciagola: "Osanna, Pace agli uomini da Dio amati", se non ti viene di alzare con gratitudine le mani al cielo per lodare benedire ringraziare, se hai difficoltà a stringere le mani a chi ti sta accanto solo perché è un prediletto da Dio, se non avverti la spinta a gettarti in ginocchio per adorare Dio e temi di rovinare la striscia dei pantaloni, se non avverti la fame di giustizia e di verità che vibra attorno a te oggi in questo mondo, se non ardi dal desiderio che ci sia pace e amore anche per le creature dell'Africa e dell'Asia, se non brami occhi puri e cuore limpido per vedere il mondo che Dio ama e salva, è tempo che tu smetta di illuderti. Tu non attendi più un Messia e un Salvatore. Dillo pure: mi bastano le varie assicurazioni, la carta di credito, il libretto di assegni, le multi-proprietà, gli investimenti che rendono, le giuste conoscenze, le amicizie influenti. Fratello, puoi andare in chiesa per Natale, ma se a Gesù non hai spalancato la tua vita, non celebrerai il vero Natale. Fratello, se a Natale sai dire solo: "Auguri di Buon Natale", "buone feste", "buona fine e buon principio" il Natale è per te un giorno di vacanza, o n e non un giorno di festa e di gioia piena. B u Ma chi se l'aspettava questo Dio? Un'autentica sorpresa! F este Che Bambino! Non dà per nulla l'idea di essere un Dio, e non fa nulla per dare una parvenza di essere l'Onnipotente, né ci tiene a dimostrare di essere l'Onnisciente che ha programmato e preparato tutto a puntino. Tutto invece maledettamente difficile, fastidioso, seccante. Ora cadono i nostri alibi le nostre scuse per non accettarti, cadono i nostri dubbi a tuo riguardo. Ti pensavamo lontano, distante, indifferente a noi, e ci accorgiamo invece che conosci i nostri guai, le nostre amarezze, il nostro inferno. Ora possiamo dirti l'Emmanuele, il Dio-con-noi, il Vicino, il Presente, colui che ha deciso di stare qui, in questo nostro sporco difficile mondo di Erodi, di cittadini allarmati e preoccupati, messi in difesa, don senza alcuna gioia di saperti finalmente qui. Gianfranco Falgari Natale, una serie di pugni allo stomaco per portare in giro alcuni scampoli di speranza. Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 3
Nord Vaudois - Piccoli Giganti Grigliata in amicizia e campeggio 2011 a Bosco di Corniglio Una simpatica grigliata in compagnia nella Broye Vaudoise ha permesso di passare una bella giornata ricca di sole e in amicizia, per ultimare i preparativi al mitico campeggio a Bosco di Corniglio sulle colline parmensi. Il campeggio a Bosco è stata come un tuffo nella natura, riscoprire la bellezza dei paesaggi, che circondano questo bel- lissimo posto. La meditazione, le passeggiate, i giochi notturni, le sorprese hanno contribuito a rendere grandi e comunicativi i pensieri, rassodare amicizie e crearne di nuove. Grazie a tutti coloro che vi hanno parte- cipato e che hanno dato il meglio di sè. Pronti per l'anno prossimo? Ne vedremo delle belle! 4 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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Nord Vaudois - Piccoli Giganti 6 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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Nord Vaudois Baulmes 2011: Festa all'Italiana È proprio vero, l'Unione fà la forza. Per prova basta vedere con quale entusia- smo e successo anche quest'anno si è organizzato l'evento in questione: la Fe- sta all'Italiana della Missione Italiana del Nord Vaudois a Baulmes. Partendo dall'infrastruttura, passando dalla cucina, alla musica, alle tombolate, all'attività di coordinamento, fondamen- tale affinché tutto si svolga correttamen- te, ognuno ha dato il meglio di sè stesso, in tutti i sensi. Un grazie di cuore a tutti i volontari che hanno dato il loro contributo per la realiz- zazione della festa, così come a tutti quel- li che vi hanno partecipato condividendo le diverse attività in un clima gioioso. Appuntamento all'anno prossimo. Vi aspettiamo 8 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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Nord Vaudois 10 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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Nord Vaudois Gita all'Alpage Comb Simpatica gita in montagna al fine di approfittare di un momento di meditazione in piena natura accom- pagnato da una gustosa fonduta a 1223 m di altitudine. Un avvenimento unico giunto alla settima edizione: quest'anno siamo giunti alla cifra record di 46 parte- cipanti. È stato bello ritrovarci insieme in un bell'ambiente montano in allegria e simpatia. Grazie ai collaboratori e ci diamo l'arrivederci al prossimo anno. Grazie a tutti coloro che hanno risposto presente. 12 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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Nuovo Vescovo Mons. Charles Morerod nuovo Vescovo di Losanna, Ginevra, Fribourg 3 novembre 2011: La comunità cattolica italiana di Fribourg for- Papa Benedetto XVI nomina padre mulano i loro migliori auguri al novello ve- scovo per la sua missione. Charles Morerod come nuovo ve- scovo di Losanna-Ginevra-Fribourg È con grande gioia che i fedeli della comu- nità cattolica italiana accolgono questa no- tizia molto attesa. La Missione cattolica italiana augura un cor- diale benvenuto al nuovo vescovo assicuran- dogli le sue preghiere e il suo sostegno in questo nuovo ministero. Finora padre Charles Morerod occupava già funzioni importanti al servizio della Chiesa. Dopo alcuni anni di attività pastorale nella sua diocesi d’origine e poi d’insegnamento alle Università di Friburgo e Lugano, mons. Charles Morerod è chiamato al posto di ret- tore della Pontificia Università San Tomma- so d’Aquino (l’Angelicum) e di segretario ge- nerale della Commissione teologica inter- nazionale in Vaticano. 14 Camminiamo CamminiamoInsieme Insieme··Ottobre-Novembre-Dicembre Ottobre-Novembre-Dicembre2011 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org Cenni biografici del nuovo vescovo Mons. Charles Morerod Padre Charles Morerod, religio- bourg e dal 1996 anche Professore invitato pres- so domenicano, è nato a Riaz il so la Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino. 28 ottobre 1961. Dal 1997 è Redattore dell’edizione in francese Ha compiuto gli studi filosofici della Rivista "Nova et Vetera". e teologici presso la Facoltà di Dal 1999 è Professore a tempo pieno presso la Teologia dell’Università di Fri- Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino. bourg, concludendoli con la li- Dal 1999 al 2002 ha anche insegnato presso la cenza in Teologia. Facoltà di Teologia di Lugano. Nel 1983 è entrato nel noviziato della provincia È stato Vice-Decano della Facoltà di Teologia e svizzera dell’Ordine dei Frati Predicatori (frati do- dal 2003 al 2009 Decano della Facoltà di Filo- menicani) ed ha emesso la professione religiosa sofia della Pontificia Università di S. Tommaso solenne nel 1987. d’Aquino. È stato ordinato sacerdote il 30 aprile 1988 a Ge- Nel 2004 ha ottenuto il dottorato in Filosofia nève. Dal 1987 al 1989 ha svolto il ministero pa- presso l’Istituto Cattolico di Toulouse. storale dapprima come diacono e poi come vice- Dal 2008 è anche Direttore del Catholic Studies parroco presso la parrocchia di S. Paolo a Genève. Roman Program della University of St. Thomas Dal 1989 al 1992 è stato Assistente presso la Facol- (St. Paul Minnesota). tà di Teologia dell’Università di Fribourg e dal 1991 Nell’aprile 2009 è stato nominato Segretario al 1994 Cappellano dell’Università di Fribourg. Generale della Commissione Teologica Interna- Nel 1993 ha ottenuto il dottorato in Teologia e nel zionale e Consultore della Congregazione per 1996 la licenza in Filosofia. la Dottrina della Fede e nel settembre 2009 an- Dal 1994 al 1999 è stato Professore aggiunto di che Rettore Magnifico della Pontificia Universi- Teologia fondamentale presso l’Università di Fri- tà S. Tommaso d’Aquino. La diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo conta 690’000 cattolici circa, 300 preti e circa 400 laici permanenti. Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 15
Dossier 24 - 27 ottobre 2011 munità di riferimento in questo mondo sem- Convegno pre più globale? È una realtà comune alla Chiesa di oggi in Eu- ropa, in Svizzera e, quindi, anche nella nostra diocesi LGF, sia nelle Parrocchie sia nelle Mis- sioni Italiane e Linguistiche in genere. Mal comune mezzo gaudio? di Delémont Troviamo nuove collaborazioni ecclesiali! 2. Unità nella diversità: Relazione di don Gianfranco al Convegno del- ogni cantone ha una sua pastorale e le Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera al una diversità amministrativa propria Convegno di Delemont svoltosi dal 24 al 27 ot- L'UPID (Unità Pastorale Italiana della Diocesi tobre 2011. LGF = Losanna, Ginevra e Friburgo) fa' vela con 4 modelli diversi in un unico progetto/labora- 1. Introduzione. torio che più sotto illustreremo brevemente. Il futuro per le Missioni Cattoliche Ita- Abbiamo bisogno di comunicare quanto fac- liane? Comunicazione e Collaborazio- ciamo, “ad extra” e “ad intra”, cioè tra noi e ne. con la parrocchia locale. 2. Unità nella diversità: È comprensibile chi dice che diamo la netta ogni cantone ha una sua pastorale e impressione che ognuno lavora per il proprio una diversità amministrativa propria. giardino. Anche se di fatto non è cosi. 3. La proposta: Non si tratta di fare di più, ma di comunicare Unità Plurilinguistica Cantonale/Dioce- meglio e con più attenzione. sana. Un esempio per tutti: perché non condividere informazioni e date dei corsi matrimoniali, che 1. Introduzione. si svolgono in molte missioni, vista l'elevata Il futuro per le Missioni Cattoliche Italiane? mobilità dei giovani oggi? Può essere senz'al- Comunicazione e Collaborazione tro utile sapere quanto e dove avvengono i Oggi il cristianesimo sta attraversando una pro- corsi. E così per tutte le altre numerose atti- fonda crisi di senso: con sempre più maggior vità che facciamo. Questo potrebbe essere un forza c'è una domanda di senso tanto seria da primo passo per imparare a collaborare me- mettere al sole le radici più solide. glio con le parrocchie locali. Perché la Chiesa quando posso pregare Dio a Nelle nostre Comunità c'è chi si impegna nelle casa mia? Serve veramente un prete o una co- parrocchie locali, mentre la stragrande mag- gioranza non sente nemmeno il bisogno (oltre il novantapercento!) per nessuna aggregazio- ne ecclesiale. Il vero senso della missione è essere artigiana di fede e non più socio-aggregativo. Abbiamo percorsi diversi, nella storia delle missioni ita- liane nella nostra diocesi. Essi conducono a livelli diversi di intercolla- borazione ecclesiale a seconda delle strutture delle parrocchie stesse, molto diverse da can- tone a cantone: la realtà ecclesiale del Vaud è diversa da Neuchâtel, da Friburgo e da Gi- nevra. Sono aggregabili, ma non assimilabili. Questa è la bellezza della Chiesa! 16 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org I quattro “laboratori” li possiamo sintetizzare così Missione di attenzione alla comunità canton Friburgo Missioni in unità plurilinguistiche canton Ginevra La nuova fase della vita della Missione: si trat- ta di chiederci quali siano le scelte pastorali da intraprendere nel prossimo futuro, dopo la fase dell’inserimento degli italiani nella città, e 3. La proposta: dei servizi religiosi dati nei primi tempi di que- Unità Plurilinguistica Cantonale/Diocesana sto inserimento, quando, a motivo della lingua È vero! Abbiamo una nostra tipicità italiana. È e della opportunità di conservare le tradizioni innegabile. D'altra parte siamo italiani! religiose dei luoghi di provenienza, la Missione Possiamo testimoniare di una bella ricchezza sostituiva in qualche modo le parrocchie locali ecclesiale in un tessuto collaborativo, lo ripe- nella conduzione della pastorale ordinaria. tiamo, a diversi livelli a seconda delle missioni La Missione ha ancora un compito importan- e dei cantoni. te da svolgere: non c’è dubbio che la Missio- Siamo un laboratorio vivente per la Svizzera. ne abbia ancora, per qualche tempo, un ruolo Le missioni cattoliche italiane presenti nei importante nell’ambito della pastorale ordina- quattro cantoni della diocesi sono un laborato- ria, nel volontariato e nell’accompagnamento rio arricchito dalle diverse tradizioni pastorali. dei gruppi che operano in Missione. Siamo Arricchimento reso possibile da cammini e da però chiamati ad operare con maggiore inci- sensibilità diverse cresciute in situazioni socio- sività nelle strutture della chiesa locale. ambientali diverse tra loro. Le parrocchie locali e gli emigrati: qualcuno Le MCLI hanno caratteristiche particolari e parla della difficoltà da parte delle parrocchie diverse da un cantone all'altro, sia per motivi di assumere la pastorale migratoria. Se que- storici, sociali ed ecclesiali con la vocazione sto è il caso per alcune ondate recenti dell’e- di favorire l'incontro con Dio nel tessuto delle migrazione, si deve riconoscere che le parroc- diverse realtà ecclesiale presenti sul territorio, chie sono da tempo attrezzate per accogliere siano esse le parrocchie siano esse le missioni gli emigrati nelle loro strutture. con la propria specificità linguistica. Tutte le parrocchie hanno fedeli di diverse na- Un progetto dinamico e di diversità nella co- zionalità, e i sacerdoti e gli agenti pastorali ani- munione come un'onda colorata che si muove mano liturgie e catechesi attenti a conglobare in diocesi già da diversi anni. Non uniforme, sensibilità e culture diverse. ma in comunione. Il cammino di queste mis- Certo, questo richiede ancora dialogo e col- sioni muove da punti di partenza diversi e con laborazione, in modo che le varie etnie pos- attenzioni parrocchiali diverse. sano salvaguardare la loro ricchezza umana e spirituale. Ne soffre la nostra identità? È una domanda insistente: richiederà una analisi approfondita. Non mancano nelle nostre comunità quelli che si impegnano nelle parrocchie locali, partendo dal principio che non si tratta tanto di salvare continua ➟ Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 17
Dossier la propria identità (ma esiste una identità mo- re sono unificanti e totalizzanti a discapito dei noetnica?) bensì di costruire una cattolicità punti di riferimento). che manifesti la ricchezza dello Spirito. Il prete rischia terribilmente di diventare solo Ci aspetta un cammino impegnativo, carico di un agente di servizi, incapace di “pastorale speranza: la Missione italiana deve scommet- d'engendrements” che, invece, chiede tempo tere su un futuro che dia ragione della sua esi- e prossimità. Un clima sereno di collaborazio- stenza e dello spirito con cui ha iniziato ad esi- ne favorisce l'integrazione religiosa che arrive- stere. Si trattava infatti di aiutare i connazionali rà a buon fine. Già ora, a vari livelli, in diverse ad uscire dalla situazione di emergenza degli comunità la si sta attuando. inizi per inserirsi pian piano nella società e nel- Con tempi propri. L'integrazione religiosa tra la chiesa locale. Ma ora è tempo di compiere chiesa locale e missione, dunque, non sappia- un passo ulteriore, come lo esige l’evoluzione mo quanti anni domanda. della comunità migrante in questo momento. Essa chiede uno sguardo di fiducia reciproca e senza orologio e con due gambe. Per una Missioni in piena collaborazione nuova comunione ecclesiale e uno sguardo pa- con le parrocchie ziente alle diverse situazioni storico-ecclesiali canton Neuchâtel delle Missioni e delle Parrocchie. Missioni con realtà diverse di integrazione In un clima di sempre più grande collaborazio- parrocchiale, di territori ampi, di attenzione ne. Il termine “straniero” nella società globale speciale alle famiglie e ai giovani, di oggi perde sempre più significato. Dipende, di unità plurilinguistica lo sappiamo, dal punto di osservazione. La so- canton Vaud cietà globale verso la quale ci muoviamo non Quale futuro per le Missioni? È un fatto. Oggi parte da un unico punto di vista, ma dalle di- la gente si affianca alla Missione per diversi versità che sono la vera ricchezza. motivi: ricordi di esperienza giovanili, acco- È più sensato affermare la caratteristica delle glienza italiana. I sacramenti si celebrano, ab- propria diversità (socio-linguistica). Senza for- bastanza in francese (sia i nati qui che di altre zare. I progetti si realizzeranno, senza essere lingue per tanti motivi, la gente si muove, con- imposti. Tempo al tempo. La pastorale non si fa tatti occasionali, celebrazioni casuali, incontro con l'orologio, ma col cuore. Avverrà solo così col missionario). l'integrazione religiosa. Le possibilità di “nuova evangelizzazione” L'arrivo di due missionari, don Ottavio e padre sono molto numerose e variegate: “c'è posto don Daniele sono un chiaro segnale di parti- e c'è da fare” per tutti. Sia laici sia preti sia lo- colare attenzione alle missioni italiane. Quindi cali che linguistici. Con le loro caratteristiche e per la nostra diocesi, l'italianità conta ed è im- diversità. Grazie a Dio. portante. Nonostante alcune partenza improv- Libertà e rispetto sono la chiave per una buona vise ed in pieno accordo con la Coordinazione integrazione religiosa bidirezionale, un'inte- Nazionale con il relativo Consiglio di Coordina- grazione di comunione ecclesiale. zione formato dai Coordinatori zonali è l'orga- Collaborare nella stessa chiesa, tenendo pre- no voluto dalla Conferenza Episcopale Svizzera sente la vastità geografica, la grande possibi- per coordinare a pieno titolo le MCI in Svizzera lità di contatti personali e familiari. In questa inserita nel tessuto ecclesiale diocesano. logica è da rafforzare il numero del persona- “Le missioni sono una parte obbligatoria del- le pastorale. La comunione ecclesiale si ge- la pastorale migratoria” (dal documento della nera camminando con il rispetto del passo di P.P. Della diocesi LGF). ognuno, non imponendola. Accompagnare le Naturalmente questa proposta sarà da condi- comunità nel rispetto delle proprie specificità, videre con i Consigli (Pastorali e di Missione) tradizioni, diversità linguistiche considerando e con la comunità nell'A.G. Annuale. anche l'ampiezza della realtà locale (i territori don Gianfranco Falgari, sono geograficamente consistenti, le struttu- Coordinatore del'UPID, ex-Zona Romanda 18 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org Multiculturalità 2. Basi e prospettive Durante il convegno del 2010 a Delémont nelle Unità Pastorali. abbiamo cercato di sostenere, in alcune tesi teologico-pastorali, che la globalizzazione e la Chance per mobilità umana sono diventate un fenomeno strutturale duraturo della società in Svizzera, l'evangelizzazione oltre che un segno dei tempi. 1. Introduzione In questo senso una pastorale orientata verso i Dal 24 al 27 ottobre 2011 noi missionari e migranti e i loro figli "non può più essere consi- operatori pastorali delle missioni cattoliche derata solo una pastorale settoriale e specifica di lingua italiana (MCI) ci siamo riuniti a Delé- transitoria, destinata a dileguarsi nel tempo". mont per discutere sul ruolo delle MCI nelle Ben più, la pastorale migratoria è da conside- unità pastorali con rappresentanti delle dio- rarsi pastorale ordinaria, parte integrante del- cesi, delle chiese cantonali e di altre missioni la vita della chiesa locale, e va perciò iscritta linguistiche. nella concezione globale delle riflessioni d'or- Abbiamo ascoltato la relazione iniziale di mons. dine pastorale. Felix Gmür, Vescovo di Basilea, sull'evange- I coordinatori zonali delle MCI hanno presen- lizzazione in una società caratterizzata dalla tato come le tesi teologico-pastorali del con- presenza di diverse culture. Il Vescovo ha evi- vegno del 2010 sono state recepite e sviluppa- denziato diversi modi di evangelizzare: procla- te nelle loro realtà locali. mazione (cf. Mc 1,15), convocazione (cf. Mt È necessario che anche i nuovi sviluppi delle 22,1ss), attrazione (cf. Atti), irradiazione (cf. Mt strutture ecclesiali - come per es. le Unità Pa- 5,16), contagio (cf. 1Pt 3,1ss), essere lievito. storali - tengano conto della multiculturalità Si sono susseguiti gli interventi di rappresen- presente tra i fedeli e delle loro svariate tra- tanti delle diocesi di Basilea (Dott. Odo Cam- dizioni culturali, linguistiche e rituali. Una tale ponovo), Coira (Mons. Luis Capilla, Zurigo), San pastorale rispettosa delle diversità favorisce la Gallo (Sig. Kaeser-Casutt) e Losanna-Ginevra- crescita del legame con Dio e con persone di Friburgo (Mons. Rémy Berchier), che ci hanno diverse culture in forza dello Spirito Santo. illustrato a loro volta il concetto delle unità Chi vive nello Spirito di Cristo, non cessando pastorali e le possibilità di collaborazione con di volgersi (convertirsi) a Dio e di manifestare le MCI. questa dinamica, si fa fermento di universali- Ripartiti in gruppi di lavoro secondo le diocesi, tà e diventa una pietra viva nella costruzione abbiamo poi approfondito le questioni della della Chiesa che è cattolica. Gli strumenti pa- pastorale in una società multiculturale e rac- storali e le strutture ecclesiali vanno rese "ca- colto le riflessioni che seguono. sa e scuola della comunione", a servizio della Auspichiamo che esse siano prese in conside- crescita della fede e dell’amore vicendevole. razione anche da altri organi ecclesiali a tutti La nostra meta è una comunità delle comunità, i livelli (parrocchie, missioni, unità pastorali, edificata su una spiritualità della communio/ decanati, regioni diocesane e diocesi) e forni- comunità, promossa in particolare nella for- scano così impulsi adeguati per trovare nuove mazione dei fedeli e degli operatori pastorali. soluzioni pastorali. In tal modo, in una società multiculturale - nel- la quale un numero crescente di persone cerca Dio e risposte spirituali al di fuori della chiesa - la chiesa cattolica può dare testimonianza di comunione tra le diversità diventando segno della presenza di Dio nel mondo. Su questa strada sono così possibili nuove for- me di cura pastorale e di evangelizzazione. continua ➟ Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 19
Dossier 3. Modelli strutturali Abbiamo preso in considerazione nei diversi gruppi, secondo le diocesi, alcuni modelli di collaborazione tra MCI e parrocchie/unità pa- storali. I seguenti modelli non sono stati elaborati o sostenuti dalla MCI, ma vengono attualmente proposti e discussi A. Modello di servizio saltuario Il missionario ha una missio cum cura anima- rum e offre servizi ausiliari in una parrocchia/ unità pastorale a seconda delle necessità. B. Modello di cooperazione re un linguaggio che divide tra un “noi” e “voi”. Il missionario ha una missio cum cura ani- Le MCI non sono rimaste quelle di 50 anni fa. marum, che comprende una mutua coopera- C’è stato un cammino di trasformazione note- zione con una parrocchia/unità pastorale in vole in base alla evoluzione delle comunità di alcuni settori (ad es. cooperazione nella pa- lingua italiana e dei rapporti con le parrocchie storale dei giovani, degli anziani, catechesi, territoriali. Certamente là dove non è avvenu- servizi liturgici ecc.). to un cammino di apertura e cambiamento, è necessario stimolare passi nuovi. Ma in gene- C. Modello parrocchiale rale si può constatare una sempre maggiore Passaggio delle strutture di una data parroc- collaborazione e un interscambio con le par- chia a un gruppo linguistico attivo. rocchie/unità pastorali e con le altre missioni D. Modello di team pastorale misto linguistiche. La riuscita della collaborazione Il missionario è membro a pieno titolo di un dipende spesso dalle persone coinvolte. team pastorale di una parrocchia/unità pa- Per questo è essenziale curare la formazione storale. e la crescita di una spiritualità di comunione E. Modello di gruppo parrocchiale sia dei fedeli che degli operatori pastorali. Una comunità di fedeli di altra lingua madre Negli ultimi tempi notiamo la tendenza ad entra a far parte di una parrocchia/unità pa- accorpare diverse MCI. Ciò determina un am- storale come gruppo parrocchiale. pliamento del territorio di riferimento e quin- Un membro del team pastorale della parroc- di maggiori difficoltà nel collaborare con le chia/unità pastorale accompagna in maniera varie parrocchie/unità pastorali. Vi è il rischio speciale il gruppo linguistico. che il sacerdote diventi un dispensatore di ser- vizi più che essere un pastore. È fondamentale che il criterio delle scelte Alcune considerazioni generali dei modelli strutturali per le MCI sia dettato sui modelli dall’annuncio del Vangelo e dalle esigenze dei Ogni MCI ha una realtà e una storia diversa. È fedeli, anche della terza e quarta generazione. impossibile trovare un modello unico che vada Le strutture sono necessarie, ma non sono as- bene per tutti i contesti. Già le differenze lin- solute; si pongono a servizio della cura pasto- guistiche e culturali all’interno della Svizzera rale e della nuova evangelizzazione. determinano cammini diversi di collaborazio- La prima e la seconda generazione, ancora ne. È anche da considerare che tutta la chie- presenti e punto di riferimento per la trasmis- sa in Svizzera è in una fase di profonda trasfor- sione della fede alle successive generazioni, mazione, che provoca a cercare nuove strade richiedono un accompagnamento specifico da per trasmettere la fede. parte delle missioni. Le MCI sono tenute a partecipare a tale rifles- Per quanto riguarda la terza e la quarta gene- sione. In questo cammino è necessario supera- razione, da una parte essa vive la problematica 20 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org della fede tipica della cristianità occidentale, Questo modello esige una grande flessibilità dall’altra esistono proposte di coinvolgimento da parte del sacerdote, che dovrebbe muover- sia da parte delle MCI che delle parrocchie con si tra due comunità. delle attività concrete avviate, come esempi di L’aspetto positivo è che le due comunità più collaborazione nel campo giovanile. facilmente possono fare un cammino insieme. Si riscontra, poi, una nuova mobilità di giova- Nel modello D è importante definire la posi- ni italiani che vengono a causa della crisi eco- zione giuridica del missionario all’interno del nomica o per motivi di studio e di lavoro alta- team. La forma più adeguata sarebbe quella mente qualificato. del sacerdote in solidum. Sarebbe necessario che in ogni modello sia ga- Un pericolo potrebbe essere che aumenti il rantita la specificità linguistica e culturale. carico di lavoro per il missionario. Il modello E è stato considerato negativamen- Riflessioni specifiche te da tutti i gruppi perché porta in sé il rischio sui singoli modelli della scomparsa della specificità della pasto- Il modello A è il modello tradizionale, che fa- rale migratoria: l’integrazione diventa una as- vorisce la partecipazione del missionario alla similazione a senso unico. pastorale delle parrocchie/unità pastorali, ma talvolta manca di reciprocità e comporta il ri- Altri modelli possibili schio della autoreferenzialità. · Modello di corresponsabilità, dove tutti gli Il modello B è il più diffuso tra le MCI, poiché operatori pastorali (consacrati o no, stipen- vi sono già stabili forme di collaborazione in diati o volontari), vivendo la comunione tra vari ambiti. Questo modello permette una loro, a seconda dei carismi di ciascuno, pren- maggiore corresponsabilità, ma vi è il pericolo dono la responsabilità pastorale nel territo- che la cooperazione avvenga solo in alcuni set- rio a loro assegnato, con un moderatore pa- tori (per esempio liturgie bilingue). storale eletto tra loro. Nel caso di un territorio più vasto con molte Questo corrisponde al modello della chiesa parrocchie o unità pastorali, più che una col- originale di pentecoste. Le parrocchie non laborazione con un solo partner risulta più perdono la loro identità ma usando i carismi valido il contatto con i team pastorali delle uni- dei singoli si vive la comunione. tà pastorali dove la missione ha una presenza più significativa. · Modello di parrocchia personale di lingua italiana. Il modello C è più realizzabile nelle città, per- mette di esprimere la multiculturalità e la MCI fa parte delle strutture ordinarie. Una tale so- Considerazioni conclusive luzione potrebbe suscitare però reazioni ne- I nuovi processi di trasformazione strutturale gative tra i fedeli autoctoni. in cui ci troviamo sono spesso accompagnati Nel caso in cui il missionario diventi anche par- anche da conflitti e frustrazioni. Questi vanno roco della comunità del luogo, troverà comun- presi sul serio e affrontati. Solo così possono que la difficoltà di comprendere la mentalità diventare una chance di vita nuova. Importanti e la cultura locale. sono delle forme e delle figure di mediazione che accompagnino questi cammini, contri- buendo a guarire le ferite, a superare le paure e a relativizzare stereotipi consolidati. Un cammino di comunione richiede attenzio- ne nel modo in cui ci comportiamo gli uni con gli altri, stima, rispetto e fiducia. Dove questo c’è, c’è dialogo e dove c’è dialo- go c’è convivenza e collaborazione. Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 21
Dall’Italia L'esortazione apostolica “Africa munus" del 19 novembre Anche per il Papa la "sfida" pagine nella edizione italiana vescovi africani, scrive inoltre per l'Africa è debellare i mali siglata in Benin, durante la vi- Ratzinger, "rinnovo il mio so- storici del continente. sita pastorale del Papa. stegno e mi rivolgo a tutte le L'Aids, innanzitutto, da affron- istituzioni e a tutti i movimenti tare rendendo "accessibili a L'appello della Chiesa che operano nel tutti i trattamenti e le medi- per fermare l'Aids settore della sanità e special- cine necessarie". Benedetto XVI si sofferma in mente dell'Aids: realizzate un Ma anche l'analfabetismo, particolare sulla lotta all'Aids lavoro meraviglioso ed im- che in Africa è un "flagello" che sta falcidiando la popola- portante. Chiedo alle agenzie addirittura paragonabile al vi- zione africana: "Occorre tro- internazionali di riconoscervi rus dell'Hiv. vare soluzioni e rendere ac- e di aiutarvi nel rispetto della Così come i frequenti e san- cessibili a tutti i trattamenti e vostra specificità e in spirito guinosi conflitti, dietro i quali le medicine, considerando le di collaborazione. Incoraggio si celano gli interessi opachi situazioni di precarietà", scri- vivamente ancora una volta". di "responsabili da punire" ad ve il Pontefice. Nel testo il Papa tedesco si ogni costo. "La Chiesa - ricorda il testo preoccupa anche delle con- L'impegno programmatico del- - sostiene da molto tempo la dizioni difficilissime dei de- la Chiesa per far fronte a tut- causa di un trattamento me- tenuti in molti Paesi dell'A- te queste emergenze è rac- dico di alta qualità e a mino- frica e chiede che "la digni- chiuso nella esortazione apo- re costo per tutte le persone tà umana del carcerato sia ri- stolica "Africae munu", 130 coinvolte". In unione con i spettata". 22 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org su un'antropologia ancorata fatto la triste esperienza, per al diritto naturale e illumina- educarli al rispetto della vita. ta dalla Parola di Dio e dall'in- Essa apprezza il coraggio dei 2011 segnamento della Chiesa". governi che hanno legiferato contro la cultura della morte, La difesa della vita della quale l'aborto è espres- Bandire Il nuovo documento papale sione drammatica, in favore la "promiscuità" affronta anche altri temi sen- della cultura della vita". Ma per il Papa l'Aids non è sibili, come la difesa della vi- solo un problema medico. ta. Sull'aborto, in particolare, Le indicazioni del Papa Anzi è anzitutto etico. rileva "una mancanza di chia- Tra le indicazioni di Bene- "Il cambio di comportamento rezza etica" emersa nel corso detto XVI anche la cura degli che esso esige - ad esempio: degli ultimi incontri interna- anziani: "l'Occidente impari l'astinenza sessuale, il rifiuto zionali: "L'aborto che consiste dall'Africa". della promiscuità sessuale, la nella soppressione di un inno- O la difesa dei giovani dalla fedeltà coniugale - pone in ul- cente non nato, è contrario - "mancanza di formazione, di- tima analisi la questione del- conferma il documento - alla soccupazione, sfruttamento lo sviluppo integrale che ri- volontà di Dio, poiché il valore politico" perché non cadano chiede un approccio e una ri- e la dignità della vita umana nella "frustrazione" e possa- sposta globali della Chiesa". debbono esser protetti dal no "prendere in mano il pro- Ratzinger torna quindi a bat- concepimento sino alla morte prio avvenire". tere sul tasto della prevenzio- naturale. La Chiesa in Africa e E infine dai bambini, minaccia- ne: "Per essere efficace, la pre- nelle isole vicine deve impe- ti dai "trattamenti intollerabili venzione dell'Aids - si afferma gnarsi ad aiutare ed accom- inflitti a tanti di loro in Africa", ancora nel documento - deve pagnare le donne e le coppie tra cui i bimbi soldato, i bimbi poggiarsi su un'educazione tentate dall'aborto, e ad es- vittime di stregoneria, i bimbi sessuale fondata essa stessa ser vicina a quanti ne hanno schiavizzati sessualmente. "Il valore e la dignità della vita umana debbono esser protetti dal concepimento sino alla morte naturale." Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 23
Dall’Italia La replica a Montecitorio Prima del voto, accoglien- za calorosa per le parole del nuovo premier delle oppo- sizioni, più timida da parte del Pdl, fredda e rumorosa quella della Lega. Monti ha parlato in aula alla Camera circa mezz'ora, ribadendo che il suo governo sarà di "impe- gno nazionale", prima di por- re la fiducia. L'emiciclo re- plica la scena già vista ieri al Senato, con il Carroccio forse meno scatenato rispetto a palazzo Madama: "Elezioni", Monti, fiducia record "al voto" sono le parole che si sentono dai banchi della alla Camera Lega, ma sono voci isolate. Il presidente del Consiglio ha ringraziato Gianni Letta con queste parole: "Sia ieri al Se- Il nuovo premier Quelli ottenuti da Monti sono nato che oggi alla Camera numeri di rilievo assoluto, una persona molto rispetta- tra rigore e ironia ta da tutti mi ha usato la che nella conferenza stampa Il nuovo esecutivo ottiene il successiva al voto fanno par- grande cortesia di essere pre- sì dei deputati con 556 voti a lare il premier di un "inatteso sente in tribuna per ascoltar- favore. mi: Gianni Letta", ricevendo nuovo clima di dialogo in Par- Nella replica a Montecitorio l'applauso della Camera. lamento", incoraggiando un ribadita l'intenzione di attua- Ringraziamenti anche al pre- re le riforme e stoccate su- armistizio tra i partiti. E ricordando di "non essersi sidente della Camera Gian- gli attacchi delle ultime ore: "Staccare la spina? Non sia- mai candidato a nulla", a chi mo un polmone artificiale". gli chiede se è intenzionato a Il professore parla di "inatte- correre nelle prossime elezio- so nuovo clima" in Parlamen- ni politiche. Monti dice poi di to e dice: "Sacrifici per chi fi- "non escludere sacrifici" par- nora ha dato meno". lando dei provvedimenti che Dopo quella del Senato di ie- dovrà prendere il Governo ri, il governo di Mario Monti per rilanciare l'economia. incassa anche quella della Sacrifici che, spiega il premier, Camera: una fiducia record "verranno richiesti a quelle con 556 sì e 61 no. A favo- categorie che finora hanno re hanno votato quasi tutti i dato di meno". Nella stessa gruppi parlamentari. occasione, Monti ha espres- Solo dai leghisti di Monteci- so parole di condanna per "la torio è arrivato un compatto piazza contro Berlusconi", e no (59 deputati). Voto nega- ribadito che sulle prossime tivo anche da Domenico Sci- manovre, cercherà "il più am- lipoti e Alessandra Mussolini. pio consenso possibile". 24 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org franco Fini, "per il ruolo sem- riale", dice Monti: "Non vedo parlato di un pre costruttivo e molto utile nessuna contraddizione tra governo espressione dei con il quale in questi giorni il rispetto, per quanto è gia poteri forti. mi ha agevolato, così come stato deciso in materia di fe- Il Pdl applaude a tratti. il presidente del Senato, nel deralismo che ovviamente il Pd, Idv e Terzo polo quasi si mio percorso da novizio". governo intende seguire da spellano le mani invece a sot- E al termine del delle dichia- vicino nel processo di attua- tolineare la loro soddisfazio- razioni di voto sulla fiducia al zione, e l'avere istituito una ne per le parole pronunciate governo, l'ex premier Berlu- specifica attenzione alla Coe- dal professore. sconi (inizialmente assente in sione territoriale, che è il va- Ironia inglese, aplomb conti- aula) si è diretto verso i ban- lore che interessa tutti". nentale, così Monti risponde chi dell'esecutivo, passando Poi, aggiunge il premier, "di- alle accuse e agli attacchi di in rassegna tutti i ministri, pende dalle modalità con cui queste ore. Ricordando come per poi raggiungere Monti, viene realizza, come tutti gli per gli Usa lui fosse il "Sad- con cui si è brevemente in- altri temi saremo aperti alla dam del business": "Il giorno trattenuto a parlare dopo una dialettica e al dibattito". in cui proibii una fusione tra stretta di mano. C'è spazio anche per una cita- due grandissime società ame- re Spadolini: "Vi prego, con- ricane, benché fosse interve- tinuate pure a chiamarmi "Ce la faremo" professore", ha detto Monti, nuto il presidente degli Stati Monti ha illustrato lo scena- Uniti, l'Economist scrisse che "Anche perché l'altro titolo, rio in cui si muoverà il nuovo il mondo degli affari interna- Presidente, durerà poco". governo, definendo il com- E proprio citando l'ex pre- zionali considerava Mario pito "già quasi impossibile" mier repubblicano ha spie- Monti il Saddam Hussein de- aggiungendo poi "ma ci riu- gato: "I presidenti passano, i gli affari", dice il nuovo pre- sciremo". professori restano". mier. E sulle minacce di "stac- Il professore risponde poi al- care la spina" (poi smentite le polemiche sollevate dalla da Berlusconi), Monti dice: Lega sul ministero della Coe- Stoccate e battute "Non siamo un apparecchio sione territoriale. Monti non risparmia le stoc- elettrico. E poi bisognereb- "Nessuna contraddizione tra cate alla Lega - applauditis- be capire che apparecchio il federalismo fiscale e il mi- sime dall'opposizione - e a saremmo, se un rasoio o un nistero della Coesione territo- quanti in questi giorni hanno polmone artificiale". La nuova "squadra" del Governo italiano Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 25
Dall’Italia Assisi, 27 ottobre 2011 "Se gli atei non trovano Elogio dell’agnosticismo “pen- sante”, alla Giornata di rifles- sione, dialogo e preghiera per la fede dipende la pace e la giustizia nel mon- do convocata da Benedetto anche dai credenti" XVI venticinque anni dopo il primo incontro voluto da Il discorso del Papa: "Gli agnostici alla ricerca di verità Wojtyla. aiutano i non credenti a liberarsi dalla false certezze". Gli agnostici che sono alla ri- cerca della verità, ha detto il Papa, aiutano gli atei a libe- rarsi "della loro falsa certezza" e insieme "chiamano in cau- sa" gli stessi credenti, perché "non considerino Dio loro pro- prietà". Del resto, che gli agnostici "non riescano a trovare Dio", scandisce il pontefice, "dipen- de anche dai credenti con la loro immagine ridotta o an- che travisata di Dio". 26 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org I volti della violenza Benedetto XVI, nel suo in- tervento a Santa Maria degli Angeli è partito dai "nuovi e spaventosi volti della violenza e della discordia" che 25 anni dopo continuano a ferire il mondo. Da un parte c’è il ter- rorismo e la religione "usata come giustificazione della vio- lenza". La religione come "cau- sa" della violenza la si vede an- che quando "la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro gli altri". Ma tutto ciò è "un travisamento" della religione e "contribuisce alla sua distruzione". Nella storia, ha aggiunto tra l’altro il Papa, "anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza: lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è asso- lutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente con- trasto con la sua vera natura". C’è poi una seconda "tipolo- gia di violenza", quella che è "conseguenza dell’assenza di Dio", perché "il ‘no’ a Dio ha prodotto crudeltà senza misu- ra, resa possibile solo perché l’uomo non riconosceva più i t i a alcuna norma e alcun giudice I u s t sopra di sé". È la violenza dei a x = totalitarismi del Novecento, ha P ricordato ad esempio il pon- tefice, "gli orrori dei campi di concentramento mostrano in P a x tutta chiarezza le conseguenze i a = dell’assenza di Dio". Iu s t i t Ma oltre "l’ateismo di Stato" c’è qualcosa di molto attuale: "L’adorazione di mammona, dell’avere e del potere, si rive- la una contro-religione, in cui non conta più l’uomo, ma solo il vantaggio personale". Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 27
Entra nel sito! Clicca su GALLERY (a destra in alto e in rosso), Dall'Italia scegli la Missione di Yverdon-les-Bains e Nord Vaudois e le foto. Goditi lo spettacolo con lo Slideshow. Go! www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org rispettare “i tempi e la gradualità nelle espressioni”. Preparazione al matrimonio che non può fon- darsi sul colpo di fulmine o su una breve e superficiale cono- scenza. Perché “la libertà non va confusa con l’assenza di vin- coli. E s’illude chi pensa di po- Al centro ter fare da solo, di poter met- tere da parte Dio, confinandolo la famiglia e i valori nella sfera del privato”. Illusione molto diffusa ai nostri Il Congresso eucaristico nazionale di Ancona e gli tempi tendenti ad “organiz- zare la società con la forza del appelli del Papa. Non c’è pace senza Dio. La violen- potere e dell’economia”. E che za non risolve i problemi. il Papa contrasta, affermando La maggior parte dei quotidiani Ribadendo l’importanza del che “la storia dimostra, dram- e dei telegiornali ha dato piut- matrimonio e del suo valo- maticamente, come l’obiettivo tosto peso alla richiesta, fatta re eucaristico, “patrimonio di assicurare a tutti sviluppo, da Benedetto XVI, di “restituire prezioso per l’intera società”, benessere materiale e pace dignità al lavoro… e superare pilastri del quale sono la fe- prescindendo da Dio e dalla l’incertezza del precariato e il deltà, l’indissolubilità e la tra- sua rivelazione, si sia risolto problema della disoccupazio- smissione della vita, il Papa in un dare agli uomini pietre ne”, perché “il potere e l’econo- ha implicitamente e di nuovo al posto del pane”. E a far cre- mia non sono sufficienti da sole condannato quel relativismo, scere in maniera esponenziale ad organizzare le società”. a torto ritenuto espressione di delitti di ogni sorta. Ben poco hanno riferito, in- libertà, ma che intacca i valori Il Santo Padre - che, in segno vece, sul valore della famiglia, essenziali e rende fragili anche di attenzione e di paternità, ha “ricchezza per gli sposi, bene le scelte basilari della vita, tra pranzato con 16 precari o cas- insostituibile per i figli, fon- le quali l’unione coniugale tra- sintegrati di Fincantieri e della damento indispensabile della sformata, da comunione ca- Merloni di Fabriano, 5 poveri società, comunità vitale per il ratterizzata dal “volere bene” assistiti dalla Caritas e 2 de- cammino della Chiesa”. all’altro e dal “volere il bene” tenuti - parlava di spiritualità Né è stato messo in evidenza dell’altro, in “cultura priva del eucaristica e di valori morali, l’invito a “contribuire a cambia- vino della festa” (chiaro riferi- essendo l’una e gli altri l’unica re il mondo”, rivolto dal Ponte- mento alle Nozze di Cana). via per restituire dignità all’uo- fice alla gioventù, oggi troppo Per questo Benedetto XVI ha mo e al suo lavoro. Invitando, spesso condizionata da una raccomandato ai giovani di non in occasione del decennale del- cultura materialista e senza perdere mai la speranza e li la strage statunitense dell’11 ideali. O sul compito dei sacer- ha invitati a non scoraggiarsi settembre, “i responsabili delle doti che devono essere “acco- “davanti alle carenze che sem- nazioni e gli uomini di buona glienti e misericordiosi, anche brano spegnere la gioia sulla volontà a rifiutare sempre la con quanti fanno più fatica ad mensa della vita”. violenza come soluzione dei adempiere gli impegni assunti Ma anche a rifiutare la convi- problemi, a resistere alla ten- con il vincolo matrimoniale e venza, perché il ridurre le tap- tazione dell’odio”. Che inevita- con quanti, purtroppo, vi sono pe finisce per “bruciare” l’amo- bilmente suggerisce atti di ag- venuti meno”. re, che invece ha bisogno di gressività fisica e verbale. 28 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
Battesimi e Matrimonio www.missioni.ch · www.lemissioni.net · www.lemissioni.org Eva Montangero Claudio Marcelino Cruz e Il 25 settembre 2011 nella Fabiana Caputo Marcelino Cruz Chiesa del "Buon Pastore" a Il 17 settembre 2011 nella Chiesa "St Martin" a Cugy, si so- Prilly, si è celebrato il batte- no sposati nel Signore Claudio Marcelino Cruz e Fabiana simo di Eva Montangero, figlia Caputo Marcelino Cruz con il battesimo del loro figlio Mirko di Dominique e Ilenia, nata il nato il 23 aprile 2011 a Payerne. 5 marzo 2011 a Losanna. I padrini Stéphane e Manuela, fanno i migliori auguri al pic- I padrini, Filipe Graça e Janice colo Mirko e ai suoi genitori, fieri di essere testimoni e par- Longo, fanno i migliori auguri tecipi di tale evento. alla piccola Eva e ai suoi ge- nitori, fieri di essere testimo- Un augurio speciale a Fabiana animatrice del Gruppo dei Pic- ni e partecipi di tale evento. coli Giganti della Missione di Yverdon-les-Bains dal Gruppo Animatori (Natalia, Gabriella e don Gianfranco) e dal Grup- po dei Piccoli Giganti che hanno animato la Messa con i can- ti accompagnati dalle chitarre. Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011 29
In attesa di Resurrezione † Venusto Sperandini Nato il 15 ottobre 1933 a Arcevia (AN) e dece- duto l'8 luglio 2011 a Senigallia (AN). I cognati Maria e Carmelo Colombo, Rosaria e Cirino Di Bella, i cugini Giuseppina e Rosario La Placa e zia Maria, e i nipoti hanno il dispiacere di annunciarne la morte. Lo ricordano attraverso i tratti seguenti che han- no caratterizzato la sua esistenza: "Un uomo bra- vo, gentile, un grande lavoratore e soprattutto un ottimo cuoco". Emigrato a Yverdon negli anni 60 ha lavorato a “Paillard Hermes Precisa”, ed è stato in fabbri- ca che ha trovato anche l’amore sposandosi nel 1965 con Paola Colombo di cui ha avuto due fi- Sono gli: Fabio e Federica. Nel 1971 sono rientrati in Italia e con tanti sa- venuti crifici ha avviato la sua attività commerciale as- sociando moglie e figli al suo progetto. Anno dopo anno grazie al suo dinamismo e a mancare al savoir faire che lo caratterizzava ha avuto la soddisfazione di ingrandire e far crescere la sua azienda di bibite. all'affetto Adesso che poteva riposarsi, la malattia se lo ha portato via lasciando la sua famiglia in un immenso dolore e in particolare la sua nipotina dei loro cari Sara che adorava. Ciao Venusto ci rivedremo in Paradiso. e sono in attesa di Resurrezione 30 Camminiamo Insieme · Ottobre-Novembre-Dicembre 2011
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